Il principe serpente

13
IL PRINCIPE SERPENTE

description

favolai nterculturale

Transcript of Il principe serpente

IL PRINCIPE SERPENTE

C’erano una volta, in un tempo lontanolontano lontano, nella splendida

Persia,un re ed un visir, amici di lunghissima data.

Erano così amici che, dal momento che entrambe le loro mogli aspettavano un bambino, decisero che se fossero nati un maschio e una femmina liavrebbero destinati l’unoall’altra in matrimonio.

Il vizir ebbe una splendida bambina, al re invece, per uno strano e ignoto

maleficio, nacque un serpente.

Malgrado tutto la figlia del vizir e il serpente crebbero insieme: la bambina era contenta del suo

amico, per lei non era affatto un animale ripugnante come molti nel regno pensavano.

Un giorno, il principe serpente e la sua cara amica, che era ormai diventata la fanciulla più bella del regno, stavano giocando insieme quando all’improvviso la pelle del serpente cadde e la fanciulla si trovò di fronte un bellissimo giovane.

Purtroppo però il ragazzo riprese quasi subito le sembianze del serpente. Il re, che si trovava a

passare di lì proprio in quel momento, aveva assistito alla scena così, chiese alla giovane di fare in modo che il figlio non diventasse più serpente. Quando il giorno dopo il principe riprese la forma umana, la ragazza bruciò la pelle di serpente ma il giovane, come d’incanto, scomparve. Disperata, la

giovane non sapeva proprio a chi rivolgersi.

Non molto tempo dopo però incontrò una vecchia maga che le disse: Il tuo amato è lontano da qui:

per ritrovarlo dovrai camminare tanto, fino a consumare sette paia di scarpe!

La ragazza allora partì. Cammina, cammina, cammina, la bella e coraggiosa fanciulla

attraversò regni, boschi, deserti e il giorno in cui ebbe consumato anche il

settimo paio di scarpe si ritrovò alle pendici di un monte

sovrastato da un cupo castello.

Lungo la strada che la Lungo la strada che la portava in cima al portava in cima al monte si imbattmonte si imbattéé in in un gruppo di un gruppo di formiche che le formiche che le chiese aiuto per chiese aiuto per ricostruire il proprio ricostruire il proprio formicaio. formicaio. La fanciulla, che aveva un

cuore grande, le aiutò con piacere. All’ingresso del castello invece trovò un leone piuttosto malconcio che le chiese qualcosa da mangiare e lei gli offrìl'ultimo pezzo di pane che aveva con sé.

Anche la porta del castello però aveva bisogno del suo aiuto, scricchiolava e faceva una gran fatica per aprirsi. Allora la ragazza, con l’olio che le era rimasto, provvide a “risanarla”.

Finalmente giunse nel castello. Il suo bel principe era stato imprigionato da un genio malefico che lo teneva in catene, ma la bella figlia del vizir, pronta ad affrontare ogni sorta di pericolo per il suo amato, corse a liberarlo.

. Il genio ovviamente prese ad inseguirli senza però riuscire a raggiungerli. Urlò quindi alla porta: Chiuditi e non lasciarli uscire! Ma la porta rispose: Lei mi ha unto ed ha avuto cura di me, non posso non lasciarla uscire! Quindi disse alle formiche: Pungeteli e fermateli! Ma le formiche risposero: Non possiamo: lei ci ha aiutate! Infine si rivolse al leone: Sbranali! No, non posso - rispose il leone - lei mi ha dato da mangiare!

Il genio non poteva allontanarsi troppo dal castello perché il contatto col mondo esterno lo

avrebbe disintegrato. Per inseguire i giovani però non si era accorto di essersi spinto un po’

oltre ma ormai era troppo tardi: il vento lo ridusse in polvere.

Il principe finalmente era libero. I due giovani fecero ritorno a casa e per loro si celebrarono le nozze più belle che un

sovrano avesse mai avuto.Ovviamente il principe e la figlia del vizir vissero per molti

anni felici e contenti…