il serpente e l’aquila 5 - Ateneo S.i.R · 2008. 6. 4. · il serpente e l’aquila 5 notiziario...

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il serpente e l’aquila 5 notiziario ATENEO S.i.R. - Studenti in Ricerca anno 3/numero 1 (2007) - bollettino - notiziario stampato in proprio per i soci …per favorire lo sviluppo emozionale, mentale e spirituale dell’Uomo… Ouroboros: miniatura araba del XVI secolo. Il mitico serpente che si morde la coda simboleggia la ciclicità del tempo, l’eterno perpetuarsi del cosmo tra creazione e distruzione, morte e rinascita. Le aquile rappresentano l’elevazione…il nostro sé. Il sole rappresenta la fonte di luce eterna della vita. ATENEO S.i.R. - Studenti in Ricerca c/o CENTRO IKOS Corso Padova, 12 - 36100 VICENZA

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  • il serpente e l’aquila 5notiziario ATENEO S.i.R. - Studenti in Ricercaanno 3/numero 1 (2007) - bollettino - notiziario stampato in proprio per i soci

    …per favorire lo sviluppo emozionale, mentale e spirituale dell’Uomo…

    Ouroboros: miniatura araba del XVI secolo.

    Il mitico serpente che si morde la coda simboleggia la ciclicità del tempo, l’eterno perpetuarsi del cosmo tra creazione e distruzione,morte e rinascita. Le aquile rappresentano l’elevazione…il nostro sé. Il sole rappresenta la fonte di luce eterna della vita.

    ATENEO S.i.R. - Studenti in Ricercac/o CENTRO IKOS Corso Padova, 12 - 36100 VICENZA

  • il serpente e l’aquila 5rassegna - notiziario dell’Associazione

    ATENEO S.i.R.- Studenti in Ricercaa cura di: Alberto Miazzon

    A questo numero hanno collaborato:- Giancarlo Baggio- Patrizio Ferreri- Franco Piva

    Recapito per inviare manoscritti:ATENEO S.i.R - Studenti in Ricerca

    c/o CENTRO IKOSCorso Padova, 12 - 36100 VICENZA

    [email protected]

    [ C.F. e partita IVA 03234070245 ]

    c/c postale N. 63828636 intestato a:Associazione

    ATENEO S.i.R -Studenti in RicercaCorso Padova, 12 - 36100 VICENZA

    Ringraziamenti a:GIANCARLO BAGGIOPATRIZIO FERRERIFRANCO PIVALUCA RAFFALDONIPIERA TEGLIA

    S O M M A R I OStatuto (estratto)...………….........................2

    Ateneo S.i.R. - una Scuola Alberto Miazzon......3Progetto SIR

    Redazionale..….4Calendario attività gennaio - luglio 2008.....5Giornata Ben - Essere

    Patrizio Ferreri......6Programma giornata Ben - Essere

    Redazionale......8Life Project: relazioni e programma

    Redazionale......9Savona: programma richiesto per Medicie Infermieri

    Redazionale......11Magic Relations

    Redazionale......14Programma Ateneo e Scuola dic. 2007

    Redazionale......21I miei primi dieci anni da GRANDE

    Luca Raffaldoni......22AUTOSTIMA

    Piera Teglia......26Elementi di MOTIVAZIONE

    Giancarlo Baggio......33Membri del consiglio e riferimenti

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    Il presente stampato - non divulgato con periodicità regolare - essendoesclusivamente destinato all’informazione ai soci dell’Ateneo S.i.R. noncostituisce prodotto editoriale e conseguentemente non è soggetto agliadempimenti di cui alla legge n.47 del 1948 ed in particolare all’obbligo diregistrazione.

    STATUTO (estratto)

    Art. 1. - PremessaE’ costituita una libera associazione apolitica, apartitica, aconfessionale,senza fini di lucro denominata “ATENEO S.i.R. – Studenti in Ricerca”.

    L’associazione è costituita a norma degli articoli 32 e seguenti del CodiceCivile nonché della Legge sul Volontariato n. 265 del 1991.

    Art. 2. - OggettoL’Associazione ha per oggetto le seguenti attività:a) favorire e incrementare le ricerche e lo studio di metodi e di

    strategie innovative per la sviluppo emozionale, mentale espirituale dell’Uomo;

    b) fornire agli Associati mezzi idonei (metodi, tecniche, corsi,conferenze, ecc.) per il conseguimento per una più profondaconoscenza dell’Uomo;

    c) promuovere e svolgere opera di informazione e formazionerelativamente alle tecniche e ai metodi di sviluppo personale,divulgare pubblicazioni e materiale didattico per i propri Associati,favorire la distribuzione di giornali, articoli, documenti, libri, ecc.,perché concorrano alla realizzazione di una società migliore;

    d) contribuire alla diffusione e alla divulgazione dei risultati sia all’internoche al di fuori dell’ambiente strettamente scientifico tramite qualsiasicanale di comunicazione possibile;

    e) promuovere la costituzione di gruppi di ricerca che studino eapprofondiscano le metodologie apprese, in modo da consentire ilraggiungimento degli obiettivi;

    f) far sì che ogni persona riconosca ed esprima le sue potenzialitàumane e i suoi talenti individuali per poterli esprimere all’interno dellasua famiglia, al lavoro e in ogni ambito sociale, affinché questemanifestazioni concorrano all’autorealizzazione, basata sulla stimadi se stessi e di ogni altro Uomo;

    g) istituire borse di studio per studenti meritevoli.

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    ATENEO S.i.R. - una Scuola

    È con orgoglio che, aprendo questo numero della nostra rassegna “il serpente e l’aquila”, posso dirvi che lanuova e più importante iniziativa della nostra Associazione – la scuola quadriennale per Counsellor – ha presol’avvio, con un numero notevole di iscritti e, non dovrei dirlo io, con molto entusiasmo e coinvolgimento.

    Parlavo, aprendo il numero 4 de il serpente e l’aquila, dei Progetti nei quali crediamo: questo è uno di quellinei quali l’ATENEO crede come concreta possibilità, per dare attuazione agli scopi dello statuto.

    Visto che parliamo di scuola credo che abbiamo fatto le cose per bene: la parte didattica è stata affidata alla SIR– Scuola Interdisciplinare di Ricerca e la direzione didattica al dott. Franco Piva, che non ha certamente bisognodi presentazioni.

    Vi è tuttavia un aspetto fondamentale da rammentare: la nostra Associazione ha deciso di camminare con leproprie gambe; i soci hanno deciso di essere loro stessi la propria guida!

    Il percorso è, evidentemente, sempre più ambizioso, quindi anche il successo della Scuola alla fine dipendeda…noi stessi, che vi partecipiamo, con il nostro impegno e desiderio.

    Ormai dovremmo essere preparati a questo meccanismo. Per un ripasso della lezione, in ogni caso, ci aiuta ildott. Gaincarlo Baggio (vedere a pagina 33 e seguenti).

    PER I SOCI, oltre la Scuola...Oltre alla Scuola che, come sappiamo, è un progetto permanente, numerose altre sono le iniziative, attività evantaggi per i soci dell’ATENEO per l’anno 2008.Passiamo qui di seguito in rassegna ad essi:

    - due incontri monotematici, di un giorno cadauno, che sisvolgeranno a Vicenza e rappresentano la continuità conle analoghe iniziative svolte in questi 3 anni di vitadell’Ateneo (per partecipare il Socio deve versareun parziale rimborso spese);- partecipazione al Corso BEN-ESSERE, del qualeparla ampliamente Patrizio Ferreri, in questa rassegna(partecipazione gratuita per i Soci accompagnandoun neoiscritto);- due numeri della nostra rassegna “il serpente e l’aquila”previsti per il 2008 (gratuiti);- due nuovi volumi editi nella collana quaderni della SIR(gratuiti);- corsi di nuova istituzione, in corso di preparazione incollaborazione con la SIR;- sconto del 5% per la partecipazione ai corsi organiz-zati dalla SIR - che trovate elencati a pagina 4 - (adeccezione delle spese alberghiere).

    ALBERTO MIAZZONPresidente ATENEO S.i.R.

  • PROGETTO SIR (estratto dalla brochure S.I.R.)

    Giornata Ben-Essere Cosa possiamo fare per vivere meglio?

    “Ben-Essere” è un corso pratico. In sintesi, il programma prevede:

    -Imparare una tecnica per “stare bene interiormente” -Apprendere un metodo per gestire le emozioni

    -Imparare a rilassarsi -Migliorare, “con metodo”, l’immagine che abbiamo di noi.

    Magica Mente E’ un corso di tre giorni: brevi spiegazioni scientifiche, numerose esercitazioni, filmati per approfondire

    l’applicazione del metodo nella quotidianità, test di auto-conoscenza. In pratica “Magica Mente” permette di:

    avere più energia, imparare a rilassarsi, ovviare a disturbi psicosomatici, migliorare la concentrazione,

    riconoscere i propri punti di forza, comunicare meglio, elevare la qualità dell’ascolto.

    Scuola Ateneo S.i.R (Studenti In Ricerca)

    L’obiettivo principale della Scuola è : “insegnare teorie e metodologie per il miglioramento della conoscenza di sé”. E’ riservata ai soci dell’Associazione “Ateneo S.i.R.”; dura quattro anni (rinnovo di anno in anno) con una frequenza di quattro incontri all’anno (10 giornate complessive). Prevede, tra le altre, lezioni di:

    –Controllo emozionale –Analisi Transazionale -Enneagramma -Psicologia della scrittura –Psicocibernetica

    –P.N.L –Autostima. Chi lo desidera può chiedere di “formarsi” per diventare Istruttore (Scuola F.)

    Life Project

    Dura 6 giorni. E’ un’ esperienza che valorizza ricordi e vissuti fondanti il nostro essere. Prevede:

    1) -Uso dell’Enneagramma, antica metodologia per la conoscenza della personalità 2) -Apprendimento dei

    “principi del successo” 3) -Utilizzo dello psicodramma 4) -Analisi della scrittura 5) -Esercitazioni

    individuali e di gruppo 6) -Test di autoconoscenza 7) -Esercizi di “Magica Mente"

    Magic Relation’s

    Non è facile diventare un Leader per sé e per gli altri. Il gioco della vita, nelle relazioni umane, è una

    partita a scacchi. Le tematiche del corso rispecchiano questo gioco: -Re (comprendere la propria

    leadership) -Pedone (conoscere i propri valori personali e professionali) -Torre (comunicare con

    “assertività”) -Cavallo (ottimizzare il tempo) -Alfiere (presentare con efficacia le proprie idee) -Regina

    (risolvere creativamente i problemi) -Scacchiera (usare la visione strategica).

    -Su richiesta vengono proposti programmi di Formazione Aziendale personalizzati-

    Well-being immagine (l’immagine del benessere—dal desiderio alla realtà)

    Il corso è un’esperienza ottimale per professionisti che hanno necessità di relazionarsi al meglio con colla-

    boratori e clienti. Prevede numerosi esercizi pratici per imparare a far fluire l’energia nel proprio corpo e

    prevenire i momenti d’ansia e stress. L’obiettivo è quello di “liberarsi” delle tensioni “assorbite” lavorando,

    per riuscire a “conquistarsi” un’immagine di sé ricca di energia positiva, stabile e duratura.

    TDE (The Dreamer’s Experience)

    Tutti accumuliamo “energia” facendo esperienza durante l’esistenza. I “passaggi” importanti della nostra

    vita spesso non vengono compresi, e ciò non permette di “sfruttarli” per la crescita personale. Con l’aiuto

    degli esercizi ogni allievo impara dagli “Archetipi Universali” (i simboli della vita) a comprendere i cambia-

    menti. Alcuni esercizi: -Il viandante –Il guerriero –Il gabbiano –Il buio e la luce –Il ringraziamento

    -L’identità Spirituale –I veri desideri –La lanterna -Il Cielo Stellato

    LIFE VISION (primavera del 2009)

    … “Allora ogni cosa della mia Vita aveva un significato … niente era per caso” “Non è possibile … mai avrei pensato che fosse così” … Il corso è la continuazione del Life Project. Vuole essere uno stimolo a comprendere e a sentirsi parte integrante anche di “chi ci ha preceduto”, per

    averne maggiore consapevolezza, per riscoprire quanto siamo “importanti”. Ognuno, con l’aiuto del gruppo,

    espanderà la propria coscienza, per recuperare la parte trasmessa dalle proprie radici …

    “Dare un senso alla vita può servire per vivere una vita che abbia un senso” (Rabindranath Tagore)

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    MAGGIO 08

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    SCUOLA ATENEO

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    GIUGNO 08

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    LUGLIO 08

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    Giornata BEN - ESSEREL’Ateneo S.i.R., darà il via tra pochi mesi alla giornata “ Ben-Essere”, la cui conduzione viene affidata agliistruttori della S.I.R. s.r.l..Approfitto di questa rivista per rivolgere un augurio e una richiesta proprio a loro (agli istruttori del corso).

    Sarà un corso vero e proprio, concentrato in una sola giornata e fine a se stesso per molti, e sarà sufficiente, seapplicato, per migliorare sensibilmente la propria vita.Il corso diventerà invece una solida base indispensabile per chi intraprenderà il percorso indicato dalla S.I.R..

    Come dicevo gli istruttori sono opportunamente preparati per questo corso e saranno in grado di tenere questiseminari in varie città d’Italia anche in contemporanea.

    Relativamente a tutto questo, le mie aspettative sono molte e le principali, che qui voglio condividere, sono leseguenti:

    1) Dato il costo di iscrizione (solo 99 euro, pranzo compreso) e l’impegno di una sola giornata, mi aspettouna grande affluenza.Sarà certo più facile portare qualche amico o conoscente a passare una giornata assieme dove potrannoimparare qualcosa che li aiuterà a risolvere il loro attuale problema. (ditelo, è vero).

    2) I contenuti sono tali da formare una base essenziale per poi intraprendere un vero percorso di crescita.

    3) La possibilità di verificare e meglio interiorizzare e padroneggiare il metodo, dopo quaranta o cinquantagiorni al fine di essere certi che ci si sta impegnando per ottenere un vero e duraturo cambiamento nelmodo di pensare e agire.La verifica che vi sia la volontà di divenire persone nuove e che già si è sulla strada giusta.

    La S.I.R. dopo questi anni è pronta per un nuovo ciclo, più strutturato e mirato, per una crescita della S.I.R.stessa e degli aderenti al progetto.

    ( Ricordate l’enneagramma? Non cresce chi dà, se non cresce chi riceve)

    La formazione didattica dei nuovi istruttori è affidata al dott. Franco Piva.

    La mia attenzione è rivolta all’aspetto umano dell’istruttore.

    Cosa mi aspetto da questa persona?

    Qui mi limito a dire che chi si occupa di “crescita personale” deve esercitarsi, credere e vivere conformementein quella direzione.

    Ecco allora quanto sia fondamentale essere certi delle proprie basi:

    A)L’ Atteggiamento Mentale Positivo, nella vita di ogni giorno come si manifesta?Come mi fa pensare e vivere?Perché è importante?

  • So che ciò che credo vero per gli altri può essere vero anche per me?(L’energia è impersonale, pensare che qualcuno può fallire è uguale a pensare che io possofallire).

    B) Accetto l’idea, sono davvero convinto che immaginando, trattenendo nella mente a lungo un pensiero,questo tende inevitabilmente a manifestarsi nella realtà? Perche?

    C) Conosco perché non può esserci alcun progresso personale senza che mi impegni ad aiutare gli altrinella loro crescita?

    D) Senza lo sforzo di mettere in pratica, di essere coerenti con quanto si intende divenire, senza ilcomportarsi “come se” si fosse già quel tipo di persona, il rischio è che rimanga un desiderio, unaillusione di quello che vorrei essere.(provate a verificare quante volte vi dite che farete una cosa e poi ne fate un’altra, certo con le dovuteragioni, o alibi? Provate e sarete premiati!)

    Concludo con l’augurio che ciascuno riesca a trasmettere ai nuovi partecipanti quanto hanno appreso e, ne sonocerto, presto si vedranno, senza alcun bisogno di spiegazioni, i cambiamenti positivi in loro, frutto di nuovo mododi pensare, di credere, di agire e di un metodo quale questo.

    PATRIZIO FERRERIPresidente SIR

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    GIORNATA

    BEN – ESSERE

    Vicenza 13 gennaio, Lucca 10 febbraio, Macerata 1 marzo, Roma 16 marzo, Bari 18 maggio

    Orario: dalle ore 9.00 alle ore 19.00

    Costo: € 99,00 (comprensivo del pranzo)

    Conoscere meglio il funzionamento della nostra mente Imparare una tecnica per “stare bene interiormente”

    Apprendere un metodo per gestire lo stress Migliorare la reazione positiva ai disagi dell’eccesso di stress

    Ascoltare il proprio corpo e imparare a rilassarsi Rigenerare il corpo e il sistema nervoso… ritrovare l’equilibrio psicofisico

    Migliorare o cambiare gli atteggiamenti che sono negativi per noi Migliorare, “con metodo”, l’immagine che abbiamo di noi

    Aumentare la nostra autostima e costruire un futuro positivo

    ESPRIMI L’ENERGIA CHE HAI

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    Relazioni del corso: LIFE PROJECT (luglio 2007)

    Ho la sensazione che in questo Life abbiamo messo l´ancora per tutte le iniziative che seguiranno nella mission SIR, c´era la percezione che nuove energie ed opportunità si aprivano per tutti noi (per me è stata fortissima) forte è stata la consapevolezza del rispetto e attenzione ad ogni allievo con la visione che avrebbe superato il suo limite, è stato bellissimo sentire che tutti a modo loro docenti e rifrequentanti hanno contribuito a spingere l´allievo ad una nuova consapevolezza del suo Progetto di Vita. vi voglio bene ALBERTO Ho rifrequentato il corso Life Project del 15-20 Luglio. Mai scelta è stata più giusta. Se a gennaio mi ha dato 10 questa volta ho ricevuto 100 e si sono aperte tante chiavi e ho compreso meglio tantissime cose su di me e gli altri che forse al primo corso non avevo compreso pienamente. E´ stato un corso straordinario a mio avviso. Si respirava un´aria particolare che faccio fatica ad esprimere.Dopo anni mi sono riappacificato veramente con me stesso e sento finalmente di amarmi e accettarmi come mai mi era capitato prima.Un grazie particolare a tutti i 20 nuovi allievi, i rifrequentanti pochi ma straordinari tutti, ad Alberto e ai 5 istruttori che con la loro competenza, ma soprattuo con la loro infinita disponibilità e amore hanno aiutato ognuno di loro e di riflesso ognuno di noi a superare i propri limiti attuali. Mi sono iscritto alla scuola quadriennale che inizierà a Settembre con la consapevolezza e la voglia di proseguire su questa difficile ma meravigliosa strada. Grazie di cuore vi abbraccio e vi amo Tutti!!! GIAMPIERO E’ stato un corso molto ricco e intenso: ricco di vissuti e accadimenti, intenso nei tempi e nei modi. La richiesta di sottoscrivere delle regole comportamentali quali non fumare, non usare caramelle, togliere l’orologio, regolare l’uso del cellulare, unito al fatto che il corso richiedesse di stare seduti per lungo tempo, già questo per me è stato significativo: mi sono accorta di usare le caramelle quasi esclusivamente in situazioni che richiedono immobilità e attesa e ho sentito nella difficoltà a sostenere quelle tante ore seduta, la mancanza di uno sfogo fisico all’accumulo di tensione inevitabilmente prodotta dal lavoro fatto durante il corso. Di conseguenza è stata favorita la possibilità di rimanere dentro l’intensità prodotta dai momenti vissuti, togliendo qualche via di fuga. Questi elementi uniti all’elevato grado di professionalità di ciascuno dei docenti del corso e al loro abile utilizzo di strumenti quali il test pre-corso, l’enneagramma, l’interpretazione della scrittura, le tecniche di rappresentazione, hanno fatto sì che accadessero a ciascuno dei partecipanti cose importanti, in modo veloce. Ho sentito:

    efficienza ed efficacia nella capacità di cogliere per ciascuno il punto centrale sul quale lavorare, senza consentire dispersioni e nella capacità di utilizzare per ciascuno in modo mirato, strumenti diversi attraverso i quali intervenire;

    neutralità nell’ascolto nel senso di non giudizio; valorizzazione della singola persona in quanto ognuno era importante e poteva avere quello di cui

    aveva bisogno in relazione alla sua richiesta e al suo livello di esposizione, in primo luogo con se stesso.

    A distanza di più di due mesi sento che il lavoro è solo all’inizio: ho acquisito più determinazione, più velocità di scelta, ma anche più cura nelle scelte, meno fretta. Per mia esperienza non è paradossale: meno fretta e più velocità. Conto di continuare il lavoro con me stessa per fare scelte sempre più consapevoli e contemporaneamente voglio prendermi cura di me. Un grazie sentito a tutti i docenti e a tutti i miei compagni di corso, ognuno dei quali ha contribuito ad elevare il livello del nostro lavoro. ORIETTA

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    Life Projectil volo del rinnovamento

    RINNOVARSICi sono momenti in cui…è come se sentissimo che è il momento di percorrere un’altra strada…Può succedere, ad esempio, quando uno vive una crisi sentimentale, una malattia, un crollo finanziario, oppure ha difficoltàdi liberarsi da una “dipendenza” o avverte uno strano malcontento, una sensazione di noia …….… di sentire semplicementela chiara consapevolezza che è il momento di fare una scelta importante per vivere in modo diverso.Ma in quel preciso momento spesso ci si accorge che è difficile “lasciare una spiaggia sicura per affrontare il mare aperto” esentiamo il bisogno di un incoraggiamento che ci rassicuri e che ci faccia intravedere altri scenari.Solo in un momento di apertura e di comprensione potrà esserci insegnato come:- Imparare dalle esperienze passate- Individuare i nostri punti di forza- Superare paure e condizionamenti- Avere nuovi “aneliti di vita”

    IL MITO DELL’AQUILAL’aquila vive fino a 70 anni….Si racconta che, per arrivare a questa età, verso i 40 anni, affronta confermezza e determinazione, pena la morte prematura, una prova dicoraggio (una sorta di iniziazione) che le permette di vivere altri 30anni..

    Questo processo di rinnovamento verrà spiegato dettagliatamente alCorso e servirà come metafora per tutti quegli Allievi che sono chiamatia rinnovarsi, strappandosi di dosso i ricordi dolorosi, le abitudinidannose, condizionamenti inutili.Vi accompagneremo in un’avventura che può essere un verorinnovamento…Siate onesti con voi stessi…Non verrete mai giudicati, né condannati…ma ascoltati e compresi…vi aiuteremo a “guardarvi dentro” perché possiate esserecoraggiosi come l’aquila e fare un progetto per la vostra Vita, duraturo e di realizzazione

    CONTENUTI E FINALITA’E’ un Corso di sei giorni dove il coinvolgimento emozionale, forte e intenso, permette all’allievo di individuare le virtù e lecarenze di un comportamento sociale a volte poco equilibrato e spesso improduttivo, se non addirittura dannoso per sé e pergli altri.

    Le “azioni” del corso saranno l’orientamento, la “rosa dei venti”:- Valutazione delle proprie risorse e capacità (doni e qualità che possediamo) utilizzando lo strumento dell’Enneagramma, antica Tipologia psicologica per la realizzazione delle proprie potenzialità)- Individuazione dei comportamenti errati (paure e condizionamenti)- Apprendimento dei “principi del successo” e identificazione dei propri valori fondamentali

    Progettazione attraverso:- Psicodramma - Analisi della scrittura - Esercitazioni individuali e di gruppo - Test - Modelli di visualizzazione .. .. -Affermazioni positive per l’apprendimento dei nuovi comportamenti.

    Esercizi di “Magica Mente”:- La ferita interiore - La corazza - Per Dono- Il bambino che scrive la verità - Il recinto e la libertà - La lancia di luce

    Le tre prove:- Il silenzio attivo - Il digiuno dalle parole cattive, dai pensieri ostili, dalle immagini dannose - Il guerriero interiore

    CORPO DOCENTESi alternano nell’insegnamento: Psicologi abilitati, Docenti Universitari, Ricercatori ed Esperti Motivazionali

    Prossimo Corso: Pesaro 20 - 24 gennaio 2008

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    SAVONA: PROGRAMMA RICHIESTO PER MEDICI E INFERMIERI PROFESSIONALI

    Corso di “dinamiche relazionali”

    MAGICA MENTE (1° livello) Educare la mente per comunicare meglio e migliorare la qualità della vita

    Obiettivo nazionale: Promozione di una comunicazione corretta ed efficace Obiettivi formativi del corso: Il corso nasce con lo scopo di offrire a tutti delle conoscenze supportate da ricerche e da dimostrazioni pratiche circa la possibilità concreta di migliorare la nostra comunicazione interpersonale. La professione di Medico, Psicologo, Infermiere, ecc., si esprime al meglio e i risultati del suo lavoro sono ottimali quando l’“Operatore” ha acquisito una buona capacità di relazione, prima con se stesso (serenità interiore, capacità di ascolto, comprensione, ecc.) e poi con gli altri. Questo Corso offre la possibilità di acquisire quelle “competenze relazionali trasversali” non solo utili ma indispensabili per tutte le professioni di “servizio”. Il Corso di Dinamiche Relazionali ha lo scopo di insegnare un metodo pratico che permetta una comunicazione corretta ed efficace a tutti gli esperti di quelle discipline nelle quali la relazione è parte fondamentale dell’obiettivo professionale. Il soggetto, durante il corso, guidato da Docenti specializzati, raggiunge un livello di conoscenza teorica e pratica che gli permette di perseguire i principali obiettivi del corso, che sono: 1 Gestione dello stress negativo ed educazione della mente 2 Miglioramento della comunicazione con se stessi 3 Apprendimento di tecniche di respirazione, di rilassamento e di visualizzazione per migliorare la salute psicosomatica 4 Conoscenza dell’ “intelligenza emotiva”: prosperare sotto stress 5 Conoscenza e uso della Comunicazione non verbale 6 Miglioramento della Comunicazione con gli altri 1 Gestione dello stress negativo ed educazione della mente E’ fondamentale per poter gestire bene la relazione ( con un paziente, con un parente angosciato, un collaboratore demotivato, ecc. ), imparare a gestire i ritmi sostenuti della vita quotidiana. La metodologia del corso, attraverso continue esercitazioni pratiche consente, in tempi relativamente brevi, l’apprendimento… che continua, a livello personale, con l’ausilio del Manuale e di un CD per approfondire la tecnica di base e la sua applicazione per il raggiungimento degli obiettivi personali circa una buona comunicazione (minor ansia, maggior concentrazione, capacità accresciuta di ascolto, migliore intuizione, controllo delle emozioni, ecc.) 2 Miglioramento della comunicazione con se stessi Sapersi mettere in relazione con gli altri è una grande conquista; saper guardare le cose dal punto di vista degli altri è un addestramento straordinario per chi vuole allenarsi. Ma per mettersi in relazione con gli altri dobbiamo prima occuparci di noi… conoscere e comprendere il funzionamento della nostra mente (il pensiero per immagini, l’apprendimento attraverso agganci e associazioni, ecc.) per poter poi comunicare con maggiore consapevolezza ed efficacia. Imparare a riservarci momenti di silenzio, di riflessione, di recupero psicofisico è, molte volte, fondamentale per sapersi “esprimere” nel nostro lavoro e con gli altri, in modo efficace. 3 Apprendimento di tecniche di respirazione e di rilassamento per migliorare la salute psicosomatica E’ importante anche imparare a mettersi in una condizione di calma psicofisica per abbassare il livello di stress attraverso l’allenamento al ritmo sincronizzato “alfa” (prevalenza di attività dell’emisfero destro del cervello).

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    Numerosi studi hanno dimostrato che questo stato di coscienza non ordinario è correlato di un’abbondante presenza di Onde Alfa nell’Elettroencefalogramma. Gli esercizi di “training mentale”, tecniche di rilassamento, meditazione o tecniche di “consapevolezza interiore”, come quelle che sono alla base del metodo di Magica Mente, “ producono” un aumento di attività Alfa… Qualche dato sugli effetti dell’attività Alfa: coscienza lucida, stato di concentrazione, intuizione e chiarezza mentale, calma e tranquillità, distensione, riequilibrio delle funzioni cardiache, digestive, intestinali, respiratorie e ormonali. 4 Conoscenza dell’ “intelligenza emotiva”: prosperare sotto stress Le emozioni modulano di continuo ciò che “noi” sperimentiamo come “realtà”, Spesso, quello che percepiamo è influenzato dalla nostra condizione psicofisica. Bisogna imparare a gestire questa “energia sottile” … per diventare, nel tempo, sempre più consapevoli della nostra realtà emozionale e imparare a rilassarci anche sotto stress. 5 Conoscenza e uso della Comunicazione non verbale Allenamento alla osservazione, alla concentrazione e all’intuizione. 6 Miglioramento della Comunicazione con gli altri Sintonia nella comunicazione e maggiore positività nelle relazioni umane. Controllo di emozioni dannose come l’apprensione e l’aggressività. Metodologia Didattica Evento della durata complessiva di ore 16.00 Didattica Frontale: n. 13 lezioni standard (A2) Didattica interattiva: n. 4 Dimostrazioni tecniche senza esecuzione diretta da parte dei partecipanti ( B1) Didattica attiva: n. 2 lavori di gruppo su problemi e casi (C3) n. 13 esecuzioni dirette da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche (C1) Numero Partecipanti: 20-25 persone Materiale consegnato ai partecipanti: − Manuale con testi, spiegazioni ed esercitazioni pratiche svolte durante il corso − CD di supporto alla pratica

    PROGRAMMA Prima giornata 09.00-13.00 / 14.30-18.30 Mattino ore 09.00 – 13.00 Prima sessione − Conoscere le radici e l’evoluzione della ricerca sul rapporto “mente-corpo” − Filosofia orientale e neuroscienze − Intelligenza Emotiva e il metodo “Magica Mente” − Esercitazione per controllare la respirazione − Esercitazione per rilassare “metà viso” − Come funziona la mente − Esercitazione per imparare a visualizzare − Esercitazione per rilassarsi con colori, suoni e immagini − Le onde cerebrali e il metodo Alfagenico − Effetti benefici del rilassamento profondo − Importanza dell’uso dell’immaginazione creativa − Esercitazione per usare la mente per l’auto-aiuto energetico

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    Pomeriggio ore 14.30 – 18.30 Seconda sessione − Filmato: “il volo del rinnovamento” − Autovalutazione della stima di sé e dell’autoimmagine − Esercitazione: incontro con il Sé − La teoria del “come se…” − Filmato sulla pratica del “come se…” − Applicazione del metodo nella vita quotidiana − Esercitazione per applicare la tecnica del “come se…” − Uso degli “agganci mentali” per una migliore concentrazione − Vivere “qui e ora” − Cosa è l’intuizione e come migliorarla − Esercitazione: “Il tempio interiore” − Breve discussione e chiusura della 1^ giornata Seconda giornata 09.00-13.00 / 14.30-18.30 Mattino ore 09.00 – 13.00 Terza sessione − Strategie di self empowerment − Sviluppare l’intuizione: alzare il volume del dialogo interiore − Esercitazione: “Le guide interiori e la spada del coraggio” − Ristrutturazione cognitiva: scegliere cosa guardare, scegliere come agire − Filmato: “La buca” − Strategie utili per invertire la rotta − Esercitazione: “Le posizioni negative e quelle positive” − Lavoro di gruppo − Filmato: “Pensaci su” − Allenare la mente a diventare protagonisti della relazione − Esercitazione per allenarsi all’ascolto interiore dell’Altro Pomeriggio ore 14.30 – 18.30 Quarta sessione − Conoscere l’influenza delle emozioni negative sul corpo (somatizzazioni, sintomi, malattie) − Ricerca e individuazione di eventuali disagi (somatizzazioni) personali − Imparare ad applicare il metodo per superare vari disagi (ansie, attacchi di panico, dipendenze,

    ecc.) − Esercitazione: “Il mago interiore” − Interpretazione dei vari simboli emersi tendenti al miglioramento/superamento delle

    problematiche − Individuazione degli obiettivi da raggiungere e scelta delle tecniche da applicare − Lavoro di gruppo − Conoscenza dell’uso del materiale di supporto ricevuto (CD e manuale didattico) − Esercitazione: “Luce-energia” − Compilazione del questionario di apprendimento da parte di tutti i discenti − Considerazioni finali Conclusione del corso

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    MAGIC RELATIONS: le motivazioni Presupposti della formazione aziendale della SIR

    INVESTIRE NEI PROPRI IDEALI e

    SOFFIARE SULLA FIAMMA INTERIORE

    La comunicazione, la motivazione, la positività e le competenze sono la fertilità ed il buon seme della riuscita nel campo lavorativo e personale. Il successo non è necessariamente legato ad un bene o ad un luogo, ma è piuttosto uno stato della mente. Non esiste una strada, una via o un percorso prestabilito che conduca al successo: la condizione primaria per raggiungerlo è volerlo raggiungere e la decisione di fare ciò è dentro di noi. Ogni persona ha dentro di sé il seme della propria soddisfazione; tuttavia, per poterlo far germogliare, talvolta abbiamo bisogno di stimoli esterni, di indicazioni, di esperienze che aiutino la nostra mente a produrre idee e cambiamenti, da realizzare successivamente nella quotidianità. Quello che dà potere al nostro lavoro è il coraggio di “portare in essere” quello in cui crediamo e seguire con energia “i princìpi della realizzazione”. Questo è il vero investimento nel nostro lavoro. Non è solo il denaro che investiamo: investiamo tempo, energia, idee…e se la nostra concentrazione non è allineata “alla spinta del nostro essere”, la condizione quotidiana sarà solo una ossessione morbosa verso il lavoro.

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    Il nostro investimento è sano se riflette quello che teniamo nel cuore… Qual è, dunque, il nostro “ideale”? cosa è veramente importante per noi? cosa ci realizza di più nel nostro lavoro? Il meglio di noi si esprime attraverso l’individuazione delle nostre mete più importanti. E’ fondamentale “sentire il fuoco” e riesaminare le nostre motivazioni. Quando ci dedichiamo alla nostra verità, alle nostre passioni (più o meno nascoste), viene alimentata l’energia; così, di conseguenza, diventiamo sempre più sicuri e fiduciosi nell’investimento del nostro tempo e sappiamo impegnare le nostre risorse. “Magic Relations” offre la possibilità di intraprendere questo percorso di crescita, mettendo a disposizione una serie di lezioni per una formazione adeguata. Il Team di formatori della SIR è a disposizione di chiunque voglia imparare e crescere con l'obiettivo di sviluppare maggiori capacità nel campo professionale e relazionale.

    Vorremmo illustrarvi “teoricamente” il significato del nostro corso, inserito, a nostro avviso, non come valore aggiunto, ma necessario ad

    un’Azienda moderna e votata a sviluppi futuri positivi e vincenti.

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    L’informazione e comunicazione interna

    «Informazione» e «Comunicazione» sono usati come sinonimi; se questo può essere considerato normale nel linguaggio corrente, in ambito professionale i due termini devono essere usati in modo appropriato.

    L’informazione è la trasmissione pura e semplice di notizie e dati. La comunicazione, invece, è qualcosa di più complesso; richiede certamente l'informazione, ma non si esaurisce in essa. Si potrebbe dire che «l'informazione» come tale può essere l'inizio di una comunicazione, un mezzo, e non il solo, per cominciare a comunicare; comunicare, ossia «mettere in comune» e, soprattutto, realizzare uno «scambio». Noi della SIR, siamo professionisti sugli aspetti della formazione «Umanistica - Manageriale» e della «comunicazione interna» più che sulla «information technology» (l’organizzazione visibile), e ciascuna delle due attività richiede strumenti e metodologie diversi, anche se convergenti su analoghi obiettivi.

    Nelle Aziende si è sempre fatta informazione, sviluppando procedure, regolamenti interni, comunicati, ordini di servizio, riunioni di lavoro, incontri periodici fra vertici e collaboratori. Con il passare degli anni, però, é cambiata la qualità dell'informazione aziendale, che è divenuta più corretta nei contenuti, nei metodi e nel linguaggio. Gli obiettivi del Manager sono quelli di trasmettere al personale informazioni di varia natura: tutelare un comportamento uniforme, trasmettere informazioni generali sull'azienda e sulle attività in essa svolte, ecc… Quello che comunque caratterizza l'informazione interna aziendale è la sua verticalità, 1'informazione si diffonde dall'alto verso il basso (a cascata), seguendo una linea gerarchica. Se l'informazione ha una notevole importanza, ancora di più ne ha la «comunicazione». Si può dire che l'azienda «viva e stia insieme» grazie ad essa, perché in qualsiasi forma organizzativa non può fare a meno dello «scambio continuo» tramite la comunicazione.

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    La comunicazione interna risulta essere, pertanto, un sistema complesso di messaggi, canali e mezzi che tendono a un rapporto costante e interattivo fra l'azienda e i suoi dipendenti per mantenere ed elevare il livello del contratto «psicologico» instaurato all'atto dell'assunzione.

    La politica aziendale a riguardo può essere, quindi, quella di attuare una «comunicazione sistematica basata sull'informazione e sull'ascolto», attraverso la responsabilizzazione dei capi a tutti i livelli: in modo da recepire e soddisfare costantemente i bisogni di informazione sul lavoro, per dare disponibilità all'ascolto dei collaboratori, per realizzare un sistema di riunioni e incontri periodici ai vari livelli, per favorire la comprensione dei problemi, per formare i capi alla comunicazione. Al centro del processo di comunicazione verso i dipendenti c'è il «Manager», nel suo ruolo naturale di comunicatore; la comunicazione è, infatti, strumento prioritario per la gestione qualitativa della risorsa umana e rimane una precisa responsabilità del capo. Egli riceve messaggi da numerose fonti (varie e diverse) provenienti dalla sua linea gerarchica, filtra le informazioni, le elabora e le trasmette ai propri collaboratori. Non sempre, però, tutte le fonti sono ben coordinate tra loro. A fianco del capo e a garanzia del successo della comunicazione aziendale, spesso opera un «ente di formazione» come la SIR.

    La SIR si è assunta uno scopo preciso: aiutare il «management a comunicare», al fine di evitare confusioni e discrepanze, di rinforzare la comprensione e l'accettazione nei collaboratori, di mobilitare l'energia delle persone e di orientare queste ultime verso obiettivi comuni.

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    Il clima aziendale Ormai da tempo, accanto alla «comunicazione diretta», nelle analisi e negli studi delle organizzazioni si dà spazio e attenzione alla «comunicazione indiretta», che ha come finalità quella di ascoltare, comprendere, diagnosticare il clima, la coesione e la cultura dell’organizzazione e di rispondere con modalità d’intervento idonee a realizzare il miglioramento desiderato. Prendendo come esempio i termini usati per il funzionamento degli elaborati si può dire che esiste: - una parte hard: quella costruita con scelte razionali e formata da variabili «tecnici», tangibili e visibili; - una parte soft: quella costruita con i processi umanistici, emotivi, individuali e di gruppo, formata da variabili estese, non tangibili né visibili nelle varie parti dell'organizzazione, ma essenziali per il buon funzionamento dell’impresa. Come negli elaboratori, la parte hard è la prima a vedersi e a determinare il funzionamento, ma è successivamente la parte soft che impone alle macchine la direzione del lavoro. Prendendo a prestito l'immagine di un iceberg si individuano due aree: - l’area emersa: visibile, che dimostra al mercato l’importanza e la potenza della struttura Aziendale; - l’area sommersa: non visibile, che condiziona la direzione dell’iceberg e ne determina il galleggiamento.

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    ICEBERG ORGANIZZATIVO

    In particolare, sentimenti, cultura e clima sono delle variabili soft che si collocano nell’area sommersa ed emotiva dell'organizzazione. “Gestire il personale”, pertanto, implica non solo la gestione diretta (per esempio la relazione capo-collaboratore) ma, in particolare, la conoscenza della cultura e del clima interno, ossia ciò che le persone vivono e comunicano in modo indiretto. Per queste ragioni, con sempre maggiore frequenza, le aziende caratterizzate da un'organizzazione snella, stanno praticando sempre più sistematicamente l'analisi del clima interno e l'ascolto del «collaboratore interno». Sulla base dell'esperienza, il mondo aziendale sta sperimentando una gestione del personale improntata alla logica del «cliente interno». Questa particolare attenzione al «clima» è conseguente a un approccio comunicativo più preciso e sistematico nei confronti delle risorse umane.

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    MAGIC RELATIONS: il corso

    E’ un corso di formazione dove l’uomo viene stimolato all’espressione di sé nella vita di relazione personale e professionale.L’obiettivo è quello di migliorare prima la consapevolezza delle proprie potenzialità per poi realizzare un programma (conobiettivi chiari e precisi) per diventare un Leader di se stesso e per altre persone.Il gioco della vita, nelle relazioni umane, è come una partita a scacchi…“Muoversi bene, nella vita” è un’arte che va appresa e approfondita…

    Una relazione “eccellente” con gli altri non è facile…ma possibile… Apprendere un insieme di princìpi e seguire una “guidaintelligente” da applicare sapientemente, diventa fondamentale se vogliamo che le nostre relazioni diventino MAGICRELATIONS.

    Quali sono le caratteristiche di un Leader e quali sono le tematiche che proponiamo, prendendo lo spunto da ogni pezzo diquesto magnifico gioco secolare? Attraverso questa metafora il corso si sviluppa con esercizi pratici, test e filmati perpermettere ad ognuno di avere consapevolezza dei propri valori e potenzialità ed imparare svariati strumenti per migliorarela sua vita personale e professionale.

    Programma indicativo del Corso “Magic Relations” Referto Psicografologico di orientamento

    (Punti di forza riconoscibili: Leadership, Capacità relazionali, Aspirazioni personali,Organizzazione, Motivazioni, Capacità di comando, Creatività)

    Verso l’autostima(Valori personali e Valori professionali)

    La comunicazione assertiva(Obiettivo da raggiungere: far diventare la comunicazione eccellente)

    L’ora di “90” minuti(Ottimizzazione del tempo personale e professionale)

    I nove passaggi per la realizzazione(Applicazione dell’”Enneagramma” nella vita professionale)

    “C’è modo e modo”(Individuazione del proprio modo di esprimersi)

    Essere Leader(Le regole di Napoleone)

    I “cappelli” colorati del pensiero(Un modo creativo per prendere le decisioni)

    Prossimo Corso: Vicenza 14-15-16 febbraio 2008

    Il Re è la rappresentazione della Leadership. Ognuno è leader di se stesso.Il Pedone è la rappresentazione dei propri Valori e delle proprie Motivazioni, la risorsa più importante su cui contare.La Torre rappresenta la forza, la tenacia e il senso di protezione.Il Cavallo rappresenta la chiarezza di obiettivi e la velocità di movimento.L’Alfiere rappresenta la capacità di muoversi in modo “trasversale” nelle situazioni più delicate (la destrezza, l’affondo, la precisione).La Regina rappresenta la dote di saper risolvere creativamente i problemi.La Scacchiera rappresenta la visione strategica.

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    Scuola ATENEO S.i.R. Studenti in Ricerca …per favorire lo sviluppo emozionale, mentale e spirituale dell’Uomo…

    VICENZA 7-8-9 dicembre 2007 Hotel AC–Via Carducci, 1-Creazzo (VI)

    EQUILIBRIO ∼ dentro e fuori di noi P R O G R A M M A

    Alla ricerca di un equilibrio con la Scuola Ateneo S.i.R − Il percorso fatto fin qui: filo conduttore della scuola − Film: un niente per andare fuori equilibrio − L’equilibrio in natura e nell’uomo − Esempi dei diversi tipi di equilibrio − Lavoro di gruppo per identificare situazioni nella − Vita quotidiana ed individuare proposte − L’equilibrio del Counsellor − Esercizio soggettivo: Dare colore ai progetti Locus of control: il luogo del controllo − La ricerca del proprio “centro” − Si può aver controllo sugli eventi della propria vita attraverso impegno, qualità, capacità, orientamento, valutazione e

    scelte? − Come percepirsi la persona a attiva, centrata, capace, soprattutto, di ottenere un equilibrio ottimale nella pericolosa

    bilancia potenza/impotenza che tanto condiziona i nostri pensieri, atteggiamenti, comportamenti, azioni, risultati? − E’ in me la capacità di scegliere e di trasformare? − Anche se non ho la possibilità di controllare tutti gli eventi posso decidere come e con quale stato d’animo affrontarli? − Esercizio soggettivo: Il cambiamento L’equilibrio nel corpo umano − Film: equilibrio del corpo, bellezza, seduzione − Film: l’equilibrio nella respirazione − Esercizi pratici Workshop esperenziale: Equilibrio ed emozione Gioco, espressione, scoperta dell’Universo - emozione per imparare ad essere elastici e in equilibrio. − Esercizi: − L’incontro − Equilibrio nello spazio − Equilibrio con gli altri − Equilibrio tra gioco e società − Equilibrio emozionale − Equilibrio dei suoni − Seduzione Test:I cinque grandi fattori (Big Five) − Energia (dinamismo e dominanza) − Amicalità (cooperatività e cordialità) − Coscienziosità (scrupolosità e perseveranza) − Stabilità emotiva (in stati di tensione e conflitto) − Apertura mentale (alla cultura e alle novità) Ascolto equilibrato nella relazione − Esercitazione a coppie Equilibrio motivazionale per una buona Mission − Gli elementi principali per dare significato alla propria vita e sentirsi sulla strada della realizzazione − Presentazione e consegna del libro di Giancarlo Baggio: “Elementi di motivazione” (Parte seconda: preparazione

    tecnica) con allegato un CD con quattro esercizi soggettivi inediti di Magica Mente I Docenti di questa lezione:

    Dott. F R A N C O P I V A : Psicologo Psicoterapeuta - Ideatore di Magica Mente Dott. HC G I A N C A R L O B A G G I O : Docente di Motivazione e Assertività Dott.ssa G I O R G I A S A C C O N I : Semiologa - Docente di Magica Mente Dott. Ing. A L B E R T O M I A Z Z O N : Presidente dell’associazione Ateneo S.i.R. R A F F A E L L A T A G L I A B U E : Attrice, regista e co-direttrice artistica di “Narramondoteatro”

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    presentazione del libro

    i miei primi dieci anni da GRANDE ... Non mi sembra vero, è incredibile! Tutt’oggi mi stupisco ancora e mi chiedo: “Com’è possibile che abbia scritto un libro, io che mi sono sempre sentito un analfabeta? Quando poi rammento le mie performance nei temi di italiano, quasi mi crescono i capelli… Oserei dire che un giorno, diverso da tutti gli altri e molto particolare, ho sentito una voce che mi diceva: “Caro figlio mio, io ti ho salvato, perché ti ho tirato fuori dalle tenebre, ora tocca a te far splendere il sole racchiuso nel tuo mondo interiore per illuminare il cuore e la vita degli altri”. Non so se fosse la voce della vita, della mia coscienza, o di DIO, sta di fatto che da quell’istante desideravo solo “dar voce” a quella voce, risvegliare la mente, il cuore e l’esistenza mia e del prossimo. Più che un normale cammino, la mia storia la definirei il rinnovamento di un’anima, attraverso una impegnativa opera di ricostruzione, lavorando su me stesso a 360°, su tutti i fronti: la salute (fisica e mentale), il lavoro, le amicizie, il rapporto con la famiglia, l’amore e la fede. Ispirato da questa folgorazione ho iniziato a scrivere, scrivere, scrivere… e mentre le macchie di inchiostro che dal calamaio della mia vita scivolavano tra le mie dita inesperte, ho avuto un sussulto nella mia mente ponendomi questa domanda: “A chi rivolgere queste mie parole?” La risposta non ha tardato a venire, infatti ho scritto questo manoscritto con il vivo desiderio che fosse gradevole, costruttivo ed utile per quelli che vivono una situazione analoga alla mia e che invece di reagire e rimboccarsi le maniche ed andare avanti, hanno vissuto da vittime questa prova; poi è rivolto alle persone “normali”, per far comprendere loro che spesso hanno la fortuna tra le mani ma non ne sono coscienti, in altre parole è un libro sulla vita, una semplice testimonianza ed uno stimolo per “risvegliare” ed aprire gli occhi a qualche “addormentato”. Meravigliosi ed inimmaginabili risultati mi hanno spinto a lanciare un grido di speranza e coraggio a tutte le persone che soffrono o che comunque desiderano migliorare la loro esistenza spiegando loro che non ha importanza ciò che siamo in questo momento, ma tutto quello che possiamo diventare, se lo desideriamo intensamente e ci accostiamo al sentiero della realizzazione. Il testo racchiude un’infinità di concetti che mi hanno mutato l’esistenza, di cui uno dei miei prediletti è proprio questo: “IL DOLORE CONDIVISO SI DIMEZZA….. LA GIOIA CONDIVISA SI MOLTIPLICA”. L’ho intitolato:”I MIEI PRIMI DIECI ANNI DA GRANDE”, perché circa dieci anni fa, sono arrivato puntuale all’appuntamento con il mio destino, cioè cambiare la mia esistenza; “da GRANDE”, perché ho trasformato l’apparente disgrazia in una grazia o meglio ancora in una favola, una “favola vera”, in altri termini, ho realizzato più cose da seduto che in piedi, smettendo di vivere nell’ombra e cercando un posto al sole, diventando il protagonista del mio destino.

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    Quali argomenti ho trattato? Praticamente tutti (malattia, solitudine, sofferenza, le sfide, l’amore, il rapporto con noi stessi e con gli altri) ma in un modo nuovo, diverso, perché io ora, oggi, sono nuovo e diverso, un nuovo look, un nuovo Luca. Ho sempre tentato di scappare dal dolore, dalla solitudine e dalla sofferenza, ma esse mi hanno sempre perseguitato, finché un giorno a causa di un infortunio quasi letale che ha compromesso completamente l’uso degli arti inferiori, mi hanno catturato, facendomi sentire in trappola, prigioniero di una situazione drammatica e soprattutto senza via d’uscita, almeno così pensavo. Poi la mia coscienza grazie al dolore ha iniziato a illustrarmi qualcosa di nuovo, potevo ancora fare tanto, così nel mio piccolo bramavo realizzare cose grandi come imparare a fare una doccia da solo. Avere le gambe paralizzate non significa avere una vita paralizzata, perciò ho cercato di mettere in pratica l’insegnamento del mio angelo custode come quando durante la fase di riabilitazione mi invitò ad osservare un altro ragazzo “scassato” come me dicendomi: “Osservalo attentamente Luca, quel ragazzo oltre a non muovere le gambe non muove nemmeno le braccia, quindi se avesse voglia di soffiarsi il naso non lo può fare da solo, se avesse voglia di prendere la macchina per andare al cinema dovrebbe essere accompagnato, se avesse voglia di accarezzare la sua sposa o tenere in braccio il suo adorabile bimbo, non è in grado…”. Da quell’istante, nella sfortuna mi sentivo eternamente fortunato, riconoscente e grato alla vita per avermi salvato e per avermi dato una nuova possibilità per riscattarmi comprendendo la mia prima vera lezione di vita: “Gli ostacoli sono un’opportunità per migliorare la nostra condizione” Sentivo di possedere le risorse per affrontare questa nuova realtà ma non sapevo come sfruttare queste benedette potenzialità, e siccome “il bisogno aguzza l’ingegno”, la mia testolina si è ingegnata il modo per crearmi le condizioni per ottenere ciò. Grazie ad un amico sono approdato ad un percorso di sviluppo personale inerente tecniche di MAGICA MENTE per rafforzare l’autostima, per volersi più bene, per migliorare la qualità di vita sotto tutti i punti di vista (fisico, emozionale, mentale, spirituale). Applicando con determinazione e perseveranza questi strumenti nel giro di breve tempo ho concretizzato sogni che ritenevo impossibili: vivere da solo, diplomarmi in un anno, praticare sport estremi anche ritenuti impraticabili per la mia condizione (parapendio e paracadutismo), incontrare veri amici, essere corteggiato e amato da donne di un certo livello. A proposito di donne.. quindi il mio rapporto con l’altro sesso. Nella vecchia vita ho sempre bramato incontrare la principessa dei miei sogni, col vivo desiderio di concludere il sogno con un bel “…e vissero felici e contenti…”, invece il riscontro nella sfera affettiva è sempre stato molto negativo e deludente. Nella nuova vita, la mia patologia all’inizio mi ha rannicchiato in me stesso, pensando di non essere degno di ricevere amore da una donna, poi ho trasformato la mia autoimmagine considerandomi comunque una persona in grado di amare ed essere amato a prescindere dal mio stato fisico. E’ proprio vero che ci realizziamo in base all’immagine che abbiamo di noi stessi, infatti anche in questo campo con mia immensa meraviglia ho vissuto più storie d’amore da quando sono carrozzato rispetto alla mia adolescenza, vivendo momenti magici. Ci sono tanti tipi di amore e forse il più speciale è quello tra genitori e figli. Volevo recuperare un rapporto perduto, o forse mai iniziato, però riconciliarmi con le mie radici è stato un modo per riconciliarmi con me stesso e la mia natura, ritrovando la pace, l’equilibrio e l’armonia. Un passo lungo, interminabile ma alla fine ne è valsa veramente la pena perché ho imparato ad accettare, ad amare e a perdonare, in quanto il perdono è il più grande atto d’amore. Ho compreso che di regali dalla mia famiglia ne ho ricevuti davvero tanti, anche se solo da poco li riconosco e li apprezzo completamente, proprio come questo.

    UN NATALE DI “GRAZIE” “Ciao angelo mio e dell’infinito, ti chiedo scusa per tutte quelle volte che non ti ho capito e compreso nelle tue sofferenze, nella tua solitudine, non ho saputo darti una parola di conforto quando

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    avevi più bisogno. In questa notte santa ti lascio questo mio povero scritto, è il tuo regalo di Natale. Grazie per avermi scelta come madre, grazie delle mancanze che ho avuto verso di te e di avermi perdonata, grazie di tutti i complimenti che mi fai:

    - “Mamma sei troppo forte, sei un mito, sei immensa, sei...” Questo sarà per te un Natale favoloso perché ora vivi da solo ed hai tutta la libertà che vuoi. Sei diventato come un uccellino al quale hanno aperto la gabbia, quindi puoi volare ovunque. Adesso che ti sei trasformato da passerotto in aquila reale, vola sulla cima più alta che c’è, vola con la speranza nel cuore e non camminare mai solo, perché dopo la tempesta c’è il cielo sereno ed il canto di un usignolo. Vola aquilotto,vola sempre più in alto e non arrenderti mai! Caro angioletto, io non so se conserverai questo mio umile manoscritto, ma se lo terrai, quando io non ci sarò più su questa terra, la notte della vigilia lo potrai leggere ed io dal cielo lo leggerò insieme a te. Ti abbraccio stretto a me bellissima creatura dagli occhi azzurri, quegli occhi che brillano come diamanti preziosi e che mandano un’immensa gioia e voglia di vivere.” In questo manoscritto c’è la mia vita, c’è la mia anima, ci sono IO!!! La morale di questa testimonianza è che esiste solo la “bella copia della vita”, fatta di noia e gioia, di egoismo ed altruismo, di dolore e tanto amore, perché “La vita è un dono, la sua qualità è una scelta”, perciò dipende solo da noi scegliere la qualità della nostra vita, grazie al nostro atteggiamento. La presentazione del libro è avvenuta nel mio paese, Suzzara in provincia di Mantova, forse un paesino ancora un po’ distante da certe realtà, eppure la notizia di quella magica serata ha fatto il giro presso varie associazioni, scuole, conventi, istituti e con mio immenso stupore sono stati scritti innumerevoli articoli di cui uno la descrive nel modo più appropriato.

    SONO PARALIZZATO MA…cammino con la mente e il cuore.. L’autore si chiama Luca Raffaldoni ed è alla sua prima esperienza in veste di scrittore dimostrando intraprendenza e soprattutto abilità linguistiche non da poco. Infatti il testo, oltre ad occuparsi di contenuti molto attuali e significativi, è scritto da una mente elastica attraverso una mano abile che dimostra una certa padronanza del linguaggio. Leggero come una piuma, il romanzo vive sulla vita di un vero personaggio, eroe per essere riuscito a rimettersi in carreggiata, saggio per aver metabolizzato l’incidente e un po’ matto per non voler rinunciare a nessuna impresa. Senza queste tre prerogative, il libro perderebbe il suo gusto. Un camminare sempre ricco e gioioso da quando si trova paralizzato in carrozzina a seguito di un incidente stradale e, la sua fede viene alimentata giornalmente dalla preghiera. Una persona che ha tanti amici che gli vogliono bene, familiari compresi. Un bel ragazzo, pieno di vita e che guarda le persone negli occhi. Sono venuti in tanti da lontano ma anche i suzzaresi non sono rimasti in casa. Risultato?Sala gremita e gente in piedi. Una serata speciale, straordinaria, ricca di emozioni, sorprese e riflessioni. Un pubblico silenzioso, tanti giovani, occhi lucidi per ascoltare Luca che ha fatto di tutto per dire a noi: “Sono felice che DIO mi ami tanto e stasera divido con voi la mia immensa felicità di vivere”. Lo ha fatto presentando il suo libro “I miei primi dieci anni da grande”, con pezzi musicali toccanti, belli, poi ha ballato stando in carrozzina con una brava insegnante di ballo. Ha fatto leggere una stupenda poesia prima ad un’amica, poi alla mamma e poi ha risposto alle innumerevoli domande del pubblico. Ma cosa poteva fare di più Luca? Ha persino regalato a tutti il libro, è stato a disposizione della folla per fare le dediche e ha fatto un finale glorioso ringraziando il Signore. Noi cosa ti possiamo dire, caro Luca?Siamo rimasti colpiti dalla forza che la vita ha nel trasmettere la gioia ad un ragazzo che, dopo aver visto la morte, ha iniziato un percorso nuovo, di rinnovamento interiore che lo porta ogni giorno in alto. Luca grazie a te, vogliamo più bene alla nostra vita che ti ha scelto e prediletto per farci cambiare anche noi e diventare amici che amano l’umanità. Noi quella sera abbiamo fatto un bagno di speranza. Non ci resta che pregare DIO, come fai tu, ascoltarci dentro e accettare il cambiamento, se arriva. Non dobbiamo aspettare l’incidente d’auto, basta cominciare ad amare la vita, in qualsiasi condizioni fisica una persona si trovi. Hai detto: Tutti gli ostacoli sono una opportunità per migliorare la nostra condizione”. Poi ci hai fatto vedere che tu sai volare perché… “in cielo non esistono le barriere architettoniche..”

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    Siamo andati a casa con una tua poesia che dice: “Che bello essere amici”. Bravo, Luca. Sì, è bello sentirsi più amici. Qualche settimana dopo sono stato invitato da alcuni studenti a parlare ad una loro assemblea d’istituto inerente il tema della disabilità. Perplesso e titubante che potesse essere una perdita di tempo sia mia che loro, mi sono trovato circondato da 600 studenti di varie scuole completamente assorti a sentire ed a vivere ciò che agognavo condividere con ognuno di loro. Invece di spiegare il tema dell’handicap, desideravo farlo toccare con mano, così ho invitato una ragazza a partecipare ad un mio esperimento. L’ho fatta sedere sulla mia carrozzina esortandola ad andare a fare un giro in mezzo alla gente per far comprendere le sensazioni che può provare un “poverino”. Quel giorno mi sentivo particolarmente buono, quindi ho chiesto ad un mio amico di aiutarla nelle situazioni di bisogno, come scalini o barriere architettoniche di vario genere, nel frattempo avevo intrattenuto il resto del gruppo raccontando aneddoti pieni di simpatia ed emozione, alternando la lettura di poesie sulla vita e l’amore, a filmati come il mio lancio con il paracadute. Il loro coinvolgimento è stato davvero notevole ed entusiasmante. Terminato il giro di prova, la ragazza che aveva accettato l’esperimento raccontò quello che aveva provato con grande naturalezza, serenità e gioia. Aveva tra le mani un tulipano e con gli occhi lucidi e un nodo in gola concluse dicendo: “Luca, questo fiore è un regalo che mi ha donato il tuo amico, il mio angelo custode.” Spesso le mie orecchie sentono udire: “I giovani non hanno valori..”, beh io quel giorno ho visto tanti giovani pieni di valore. L’ultimo gradevole ricordo è recente di qualche settimana fa, in una visita ad Assisi, Gubbio e Perugia. Quei luoghi sono fantastici, ma sono le persone che operano in quella realtà che rendono tutto ancor più fantastico e mi riferisco in particolar modo ai frati francescani. Dopo essere stato ospitato in un convento, mi aspettavo di sentire le loro storie, le conversioni ed invece sono stato accolto con un tifo da stadio desiderosi di conoscermi e di sentire la mia esperienza. Mentre raccontavo qualche episodio, la loro attenzione e partecipazione era completa, totale, assoluta, i loro occhi sembravano illuminati di una luce divina, come se avessero davanti il papa. Grazie all’umiltà ed alla semplicità dei miei fraticelli li porto nel mio cuoricino perché ancora una volta ho avuto l’ennesima conferma: “LA FELICITA’ PIU’ GRANDE NON E’ OTTENERE UN RISULTATO.......... MA CONDIVIDERLO” Un abbraccio simpatico dal vostro parasimpatico LUCA RAFFALDONI

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    AUTOSTIMA Dalle Lezioni della Scuola ATENEO S.i.R.

    Dove abita l'Autostima?

    L’isola dell’autostimaL’isola dell’autostima

    L’autostima è su un’isola. Sarebbe bello avere un GPS, inserisci la destinazione e il tuo punto di partenza e PUFF, eccola lì la strada. Ci dispiace, ma non c’è un GPS per l’Autostima. Ma c’è una mappa da seguire. Dal dizionario scopriamo che l’Autostima = valutazione del sé. Cioè come ci consideriamo persone capaci, importanti e di valore. Essendoci coinvolta una “valutazione personale” ha per forza una connotazione soggettiva. Non esiste un valore assoluto. Ma nemmeno relativo, visto che la valutazione può variare nel tempo. Sarà mica un’isola che si muove o un’isola che non c’è? l’Autostima è il punto di partenza, la pietra miliare di molte cose importanti che riusciamo o non

    riusciamo a fare. E’ quindi essenziale per la realizzazione di una buona vita, piena di tutte quelle cose che davvero vogliamo e libera da quelle che non ci piacciono. Le strade da evitare “Quelle che invece di avvicinarci all’isola ci allontanano” 1. Il baule dei "te lo avevo detto" 2. La scoliosi mentale 3. Diventa sordo

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    Valutazione del Valutazione del sèsè

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    1. Il baule dei "te lo avevo detto" Psicologi ed analisti internazionali non hanno ancora dato una età precisa, ma sembra ormai assodato che le basi fondamentali dell’Autostima si formino entro i primi anni di vita ma, fortunatamente, è flessibile e lavorabile. Anche un pezzo di creta informe può dar vita ad un’opera d’arte. E l’artista sei tu.

    Certo che se da piccolo e poi crescendo, negli anni, tante persone intorno a te ti hanno ripetuto, magari anche in buona fede: − te l’avevo detto che non ci saresti

    riuscito − non ce la puoi fare − non ci riesci − è troppo difficile per te − non provarci nemmeno, tanto… − accontentati che … − non è una cosa per te − non ci sono riuscito io, figurati tu − nessuno ce l’ha mai fatta − ma credi di essere più bravo degli

    altri? − Ma smettila di sognare, resta coi piedi per terra − Non aspettarti troppo che poi ci resti male E se quella vocina dentro di te ha cominciato a ripetere queste frasi come se fossero verità assolute ….

    Non ce la posso fare E se poi sbaglio? E se va male? Non sono capace Io sono fatto così Ci sono cose che non posso cambiare Bisogna accontentarsi Potrebbe andare peggio

    Renditi conto: ogni volta che ascoltiamo o ci diciamo cose di questo tipo, è come se prendessimo a cazzotti la nostra autostima, letteralmente. Quindi la prima cosa da evitare è ascoltare queste stupidaggini o addirittura dircele da soli. Attenzione, non stiamo dicendo di attraversare la vita in modo estemporaneo, senza prestare attenzione alle difficoltà oggettive e ai pericoli. Non attraversare la strada senza guardare prima se arriva una macchina; ma nemmeno resta sul ciglio e non attraversare mai perché potrebbe arrivare una macchina! In altre parole, chi mai può essere sicuro se tu ce la farai o no? Nessuno, nemmeno tu. L’unico modo per saperlo è farlo e poi osservare i risultati. RISULTATI. Non fallimenti, non insuccessi. Risultati.

    L’artista sei tuL’artista sei tu

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    Ogni azione produce un risultato,Ogni azione produce un risultato,se non è quello che volevi tu ti insegna a se non è quello che volevi tu ti insegna a fare meglio la prossima voltafare meglio la prossima volta

    E’ molto importante chiamare le cose con il loro nome. Ogni azione produce un risultato, che comunque sia, ha sempre qualcosa da darci, se lo guardiamo con l’atteggiamento giusto. Se è il risultato che volevi, bene! Un risultato positivo fa bene alla autostima e ti aiuta ad ottenerne sempre di migliori. Se non è il risultato che volevi, bene lo stesso! Una volta passata l’incazzatura che è normale provare, il risultato ti insegna a fare meglio la prossima volta. Prova a ritornare indietro negli anni, rivediti bambino, 10-12 mesi, quando hai imparato a camminare.

    Quante volte sei caduto prima di riuscire ad attraversare la stanza? E secondo te cosa ti dicevano i tuoi genitori, i nonni, gli zii? “Ecco, è caduto già due volte, non ce la farà mai!” o invece ti incitavano “Dai che ce la fai, prova ancora, dai che sei bravissimo” Quando le persone più care, proprio loro, smettono di fare il “tifo” per te? Forse che il loro tifo è “limitato” a quello che loro ritengono sia raggiungibile? E chi ti dice che le loro convinzioni di cosa tu puoi o non puoi ottenere sia il Verbo? Se le generazioni successive avessero semplicemente raggiunto quello che la generazione precedente aveva fatto, non ci sarebbe il progresso e probabilmente vivremmo ancora tutti nelle caverne a mangiare carne cruda e a prenderci a clavate in testa. Probabilmente chi ha costruito la prima palafitta si sarà sentito dire da parenti e amici “ma chi te lo fa fare? Ma sei sicuro? Ma se poi non funziona? Ma cosa c’è di sbagliato nel vivere nella tua bella caverna?” Quindi il consiglio è di valutare sempre quello che le persone ti dicono, valutarlo, appunto. Non prenderlo per oro colato e dagli il peso giusto. Chiediti perché ti dicono “non ce la puoi fare”. Se questo parere arriva da persone che o sono iperprotettive e non sapendo come consigliarti (perché loro non hanno mai fatto quella cosa) preferiscono essere “conservativi”. Se arriva da persone che hanno provato, magari una volta sola, e non ci sono riuscite e non hanno guardato al risultato ma all’insuccesso. Se arriva da persone che hanno raggiunto un quieto vivere nella loro mediocrità e non sopporterebbero di vedere una persona, a loro vicina, vincere lì dove loro non sono riusciti. Ecco, se queste frasi, demotivanti e assolutamente tossiche per la tua autostima, arrivano da lì, raccoglile tutte velocemente e mettile in un baule da chiudere in fretta e da mettere in soffitta. E da dimenticare. 2. La scoliosi mentale Tu sai perché riesci a muoverti nello spazio che ti circonda in modo equilibrato? Perché quando cammini non ti inciampi o non picchi contro gli oggetti che incontri; quando ti alzi o ti chini o ti giri riesci a farlo in modo efficiente? Perché c’è un sistema molto efficace che coinvolge il labirinto, il vestibolo etc. e che modula tutte le percezioni dello spazio intorno a te. Per funzionare bene i segnali che la vista, l’udito, il tatto inviano al sistema nervoso centrale devono essere congrui, seguire cioè una certa logica.

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    Che tipo di messaggio fisico stai mandando al tuo Che tipo di messaggio fisico stai mandando al tuo cervello?cervello?

    Bene, una cosa simile accade anche per le nostre emozioni. Il cervello “vede” come non congrui sia il primo che il secondo esercizio. Qualcosa non torna! E’ come se il cervello ti dicesse che non puoi dirgli che sei felice e nello stesso tempo avere l’atteggiamento fisico dell’infelice. E nello stesso modo non puoi dire che sei infelice ed avere l’atteggiamento fisico della persona felice!

    Il tuo cervello, soprattutto la parte inconscia, non accetta le cose non congrue e fa di tutto per ricreare un equilibrio fra i messaggi che gli arrivano. Dove vogliamo arrivare? Prova a osservare la tua postura, come stai seduto o in piedi, nei momenti in cui ti senti “distratto o sovrapensiero”. Hai presente quei momenti nei quali ti sembra di non star pensando a niente? Ecco, prima di tutto ricordati che il tuo inconscio “pensa” 24 ore al giorno ininterrottamente, quindi magari a te sembra di non stare pensando a niente, ma non è così.

    Osservati e vedi come è messo il tuo corpo: che tipo di messaggio “fisico” stai mandando al tuo cervello? Sei in una posizione “depressa” o in una “aperta”? Qualunque essa sia, il tuo inconscio ci assocerà una emozione congrua. Sei seduto di sbieco, con la testa fra le braccia e ti stai osservando i piedi? Posizione da depresso = emozione da depresso. Sei alla finestra, osservi il cielo azzurro e ti stiri la schiena facendo un bel respiro? Posizione positiva = emozione positiva. E siccome è ormai dimostrato che più proviamo una emozione e più quella emozione diventa una abitudine, quello che vogliamo sottolineare con questi esempi è molto semplice: aiuta le emozioni e gli atteggiamenti positivi a diventare una piacevole abitudine per il tuo cervello. Non permettere ai pensieri negativi di diventare ancora più forti per …abitudine. Il suggerimento è quindi quello di evitare le scoliosi della mente: appena ti accorgi che ti sei messo in una posizione da depresso, alzati, fai il giro del tavolo, saltella su un piede, datti una bella stirata come fanno i gatti quando si svegliano, fai almeno tre bei respiri profondi, guarda verso l’alto (anche a costo di scoprire delle ragnatele sul soffitto che ti devi ricordare di pulire). Fallo. Dare spazio alla scoliosi mentale non può che far male alla tua autostima! 3. Diventa sordo Hai presente quelle macchinette che usano le persone deboli di udito? Guarda il lato positivo: con un semplice click possono spegnerle e chiudere fuori quello che non vogliono sentire. Non sarebbe male avere una specie di macchinetta che ci permette di sentire solo quello che davvero utile: complimenti, critiche costruttive, discussioni stimolanti, notizie positive …. E di tagliare fuori tutto quello che non solo è inutile, ma addirittura nocivo per la nostra autostima. In realtà è possibile farlo, e spesso il click è proprio alla nostra portata. Quello del telecomando. Le strade da percorrere “Quelle che ci avvicinano”

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    Io valgoIo valgo

    Se mi sento insicuro e non ho una grande Se mi sento insicuro e non ho una grande fiducia in me stesso il mio cervello non è fiducia in me stesso il mio cervello non è abituato a ricevere complimentiabituato a ricevere complimenti

    1. Raccontati una bella storia 2. La stanza delle coccole 3. Io valgo! 1. Raccontati una bella storia C’era una volta una ragazza che lottò con le unghie e coi denti per laurearsi in biologia. Ma mica quelle lauree dove inserisci come esami complementari quelli con le dispense da 100 pagine che si preparano in 3 giorni e si punta al 30 e lode per alzare la media. No. Il suo piano di studi prevedeva mattoni come anatomia umana, patologia generale, immunologia.

    Il suo sogno era di lavorare nella ricerca, di combattere quel maledetto cancro che si era portato via la sua mamma. Studiare di giorno e lavorare la sera per mantenersi agli studi e dimenticarsi divertimenti e serate in discoteca. Ma valeva la pena, il sogno era forte e grande. Finalmente la laurea e la specializzazione e la possibilità di andare a lavorare all’estero, perché in Italia si sa che …. Nel frattempo però il padre si ammala e la sorellina è ancora troppo piccola. Cosa fare? Una scelta. Che diventa una scelta d’amore ma anche di lavoro, perché la borsa di studio era per l’estero, non per l’Italia. Qualcuno deve pur badare alle entrate economiche della piccola famiglia che ne ha già viste di cotte e di crude. Quali possibilità ci sono? Trovare lavoro nel settore vendite. Ma che paura e che stress: passare da dietro un microscopio ad una valigetta 24ore piena di depliant e di note per gli ordini. Eppure ci deve essere qualcosa di positivo e la nostra amica scopre che entrare in contatto con realtà diverse da quelle che aveva conosciuto fino a quel momento non è poi così male, si impara a comunicare meglio, si fanno nuovi amici, si guadagnano dei bei premi sul fatturato e si fa anche carriera in base alle proprie capacità e non all’amicizia con quel professore o quel cattedratico. In pochi anni diventa l’unica donna dirigente in quella grossa multinazionale. Da che esserne fieri eh? Mica da tutti rinunciare ad un sogno per un sogno più importante e riuscire a trasformare quella che sembrava una scelta forzata in una attività di successo sia personale che professionale. Wow, ma quella persona eccezionale sono io! E se sono stata capace di fare quella cosa, anche se in questo momento questa nuova sfida mi fa paura, di sicuro riuscirò anche questa volta! Ci sono dei momenti nei quali, autostima alta o no, ti trovi di fronte ad una nuova sfida, ad una scelta difficile, a un momento doloroso, e ti sembra di non avere più forze, ti senti inadeguato e incapace di affrontare anche questo. Capita. In quei momenti raccontati una storia, e magari raccontala anche ad una persona che ti è cara. Cerca nel tuo passato quella esperienza in cui hai dimostrato di avere fiducia in te stesso ed hai avuto successo, nonostante le difficoltà o i pareri contrari. Rivivi nella memoria quella storia, nei minimi particolari, e poi raccontala, a voce alta, non nel pensiero. Raccontala come se stessi parlando non di te, ma di un’altra persona. Immagina i complimenti che tu faresti a “questa persona” che ha affrontato e superato quella prova. E poi guardati allo specchio e sorriditi perché quella persona meravigliosa e coraggiosa sei tu e lo sei anche adesso, pure se non ti sembra.

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    2. La stanza delle coccole Prova a pensare che piacere ti ha fatto l’abbraccio di un caro amico, o la carezza della persona che ami, o la pacca sulla spalla del capo, o lo scodinzolare felice del tuo cane quando ti vede. Sono tutte coccole e fanno tanto bene. A volte però gli amici hanno altro da fare, l’amore magari è finito e per il momento non sembra esserci nulla di nuovo all’orizzonte, il capo non è molto contento di noi e il cane è dalla mamma perché non lo possiamo tenere nel nuovo appartamento. Che fare se nessuno ci coccola? Si può vivere senza coccole? Certo che sì ma a soffrirne è proprio la tua autostima. Allora sai che si fa? Ti costruisci la stanza delle coccole. Scegli un angolo della tua casa, non ha importanza la grandezza, ma deve essere tuo. Ci sposti la tua poltrona preferita, una piccola libreria e un tavolino. Poi ci trasferisci tutte quelle cose che ti fanno piacere. La coperta di pile con i delfini disegnati sopra, il libro che ti piace rileggere ogni tanto, la fotografia dove sei venuta così bene che sembri un’attrice. L’album di quando eri piccola e quella cartolina di quell’amico speciale. Il poster dell’isola tropicale col la sua bella palma un po’ curva sul mare turchese. Tutti i depliant della crociera che sogni di fare prima o poi. E le candele profumate o gli incensino. O la foto di Del Piero se ti fa piacere. Raggruppa in quell’angolo tutte le cose, gli oggetti e i ricordi che ti fanno sentire bene dentro. E quando ti senti giù, rifugiati nella tua stanza delle coccole, abbracciati forte forte e sussurrati queste parole: “ma lo sai che sei proprio forte e che ti amo da impazzire….” Insomma trattati bene e fatti delle belle coccole perché la tua autostima ne ha bisogno! 3. Io valgo! Capita anche a te? Qualcuno ci fa dei complimenti e noi lì subito a sminuirci. Questo atteggiamento non ha nulla a che vedere con l’umiltà. Purtroppo questo modo di fare dipende dalla scarsa autostima. E’ come se dentro la nostra mente fossimo così sicuri di non valere molto che anche quando facciamo qualcosa di bello e qualcuno lo apprezza e ci fa i complimenti …andiamo in corto circuito! Se io mi sento insicura e non ho una grande fiducia in me stessa, il mio cervello non è abituato a sentirsi fare molti complimenti, anzi, sono io la prima che magari mi ripeto frasi tossiche come “tanto non ci riesco; non ce l’ho mai fatta; non sono capace…” Quando arriva un complimento la mia mente non è abituata, non lo sa nemmeno riconoscere quasi. Si trova in imbarazzo da novità! E allora che fa? Fa quello che ogni mente fa, si rivolge a qualcosa di più conosciuto, ad una abitudine che è diventata una credenza. Quindi, grazie tante per il complimento, ma non lo merito perché io non riesco a, io non sono capace di, io ho fatto un sacco di sbagli …..

    Livello glicemicoLivello glicemico

    Comunque sia il tuo livello glicemico Comunque sia il tuo livello glicemico oggi,ricordati che regalare un po’ di oggi,ricordati che regalare un po’ di zucchero addolcisce la vita di chi lo ricevezucchero addolcisce la vita di chi lo riceve

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    BASTA! Se non siamo capaci di farci i complimenti da soli, almeno accettiamo con piacere quelli che ci fanno gli altri e magari facciamoci venire anche quel piccolissimo dubbio ….ma non sarà che sono io che mi autodistruggo da sola e che nemmeno mi accorgo che invece ho delle bellissime doti? Ma non sarà che quella persona ha ragione a farmi i complimenti? Ma non sarà il caso di fermarmi un attimo e valutare se è il caso di farmi una bella iniezione di autostima o un trattamento contro le tossine delle brutte abitudini che si sono costruite negli anni e che mi remano contro? Il segreto finale “La macchia nera e l’isola” L’autostima è qualcosa che si evolve nel tempo, a volte lentamente, a volte con sbalzi veloci. Ma ci serve, ne abbiamo bisogno per costruirci una vita serena. E se vogliamo paragonare la nostra vita a una bella torta, l’autostima è come lo zucchero. Come fai a fare una torta buona senza zucchero? A volte il barattolo è pieno, a volte è quasi vuoto, a volte rovesciamo lo zucchero senza nemmeno accorgerci e a volte ne abbiamo bisogno e il negozio ha appena chiuso. comunque sia il tuo livello glicemico oggi, ricordati che regalare un po’ di zucchero addolcisce la vita di chi lo riceve. La macchia nera Una volta, un maestro fece una macchiolina nera nel centro di un bel foglio di carta bianco e poi lo mostrò agli allievi. "Che cosa vedete?", chiese. "Una macchia nera!", risposero in coro. "Avete visto tutti la macchia nera che è piccola piccola", ribatté il maestro, "e nessuno ha visto il grande foglio bianco". La vita è una serie di momenti: il vero successo sta nel viverli tutti. Non rischiare di perdere il grande foglio bianco per inseguire una macchiolina nera. Perché il grande foglio bianco è la tua isola, ed è proprio davanti a te! Questo scritto è stato liberamente tratto dalle pagine di Più Che Puoi, il più grande Circuito Positivo sul Web: www.piuchepuoi.it Scritto da: Patrizia Salvini e Italo Pentimalli La redazione dell’articolo è stata curata dalla dottoressa PIERA TEGLIA docente SIR

    Il cambiamento è la cosa più difficile a causa Il cambiamento è la cosa più difficile a causa dell’incredulità degli esseri umani, i quali dell’incredulità degli esseri umani, i quali non credono veramente in qualcosa di non credono veramente in qualcosa di nuovo nuovo finchèfinchè non lo hanno sperimentatonon lo hanno sperimentato

    MachiavelliMachiavelli

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    Elementi di MOTIVAZIONE

    di Giancarlo Baggio

    Quel che abbiamo alle spalle e quel che abbiamo davanti

    sono piccole cose se paragonate a ciò che abbiamo dentro. Ralph Waldo Emerson

    In questi giorni è uscita la seconda parte del manuale “Elementi di Motivazione” contenente delle indicazioni che insegnano come puoi crearti un “corretto programma” che ti aiuti a raggiungere il tuo obiettivo. Nel primo libro è stato affrontato, il come e cosa fare, per metterti in condizione di effettuare una corretta “Preparazione Mentale”. Il mio desiderio, nello scrivere questi due manuali, è quello di farti conoscere il risultato che ho svolto, in quasi quarant'anni di ricerche, su un preciso argomento: Qual è la ragione per la quale nella vita alcune persone riescono e molte altre no? Quante volte ti sei fatto scappare un’opportunità perché avevi paura di sbagliare? Quante volte ti sei limitato nell’intervenire in una discussione perché avevi il timore di fare la figura dello sciocco? Quante volte non ti sei fatto avanti perché temevi un rifiuto? Troppe? Personalmente tante. I limiti che mi ponevo da solo e che probabilmente ti poni anche tu, erano e sono pericolosi, perché il cervello finisce per credere a tali prescrizioni interiori e inconsciamente, decide al tuo posto. Solitamente, chi sbaglia poco è perché agisce poco. Ci sono tre tipi di persone:

    quelle che fanno accadere le cose, quelle che guardano le cose accadere

    e quelle che si stupiscono di ciò che accade.

    Un vecchio detto recita: “Sbagliando s’impara”.

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    Spesso, s’impara molto più dai propri sbagli che non dai “saggi” consigli che tutti sono sempre pronti a dispensarti. Non commettere l’errore di nasconderti per la paura di sbagliare. Leggi, anzi studia, queste due parti del manuale propedeutico di motivazione, un giorno, forse neanche troppo lontano, potresti pentirti di non aver preso al volo questa opportunità. “Conquista te stesso, non il mondo” diceva Cartesio attorno al 1600, ed aveva proprio ragione. Oggi, proiettati alla conquista di benessere e soddisfazioni perdiamo tanto del nostro tempo alla ricerca di qualcosa di utopico, che risolva tutti i nostri problemi come una bacchetta magica, invece tutte le risposte a quello che cerchiamo sono dentro di noi, tutta l’energia, la calma, la forza e la conoscenza per affrontare ogni problema della Vita è già dentro di noi. È solo ben nascosto, questo è vero, ma un’indagine attenta può farci capire che siamo noi gli artefici del nostro destino. Del resto, anche i grandi pensatori del passato affermavano cose simili. Benjamin Franklin diceva “Noi siamo ciò che vogliamo essere”. Il grande Budda predicava “Noi siamo quello che pensiamo. Tutto quello che siamo proviene dai nostri pensieri. Con i nostri pensieri noi costruiamo il mondo”; e se me lo permetti, io aggiungerei “….anche noi stessi”. San Francesco d’Assisi diceva: “Stai attento a ciò che pensi e ciò che dici, potrebbe diventare la profezia della tua vita”. Frasi e modi diversi per spiegarti lo stesso concetto, e potrei citarti un’infinità di altre frasi di personaggi famosi. Credimi, la tua mente è determinante nel raggiungimento del successo o nel fallimento. Aspettati il meglio, ed è probabile che lo otterrai, naturalmente, devi metterci molto impegno e forza di volontà. Aspettati il peggio e sono certo che ci riuscirai senza tanta fatica. Evita di pensare che il solo “ottimismo” possa farti trovare fuori della porta ville, elicotteri o barche. Ti ho chiesto di essere ottimista, mica “irresponsabile”. Impara a praticare il pensiero positivo, tutti i giorni, e se aggiungi anche impegno nel cercare di capire e coinvolgere le altre persone, sono certo che molto presto, sarai indirizzato al Successo. Per far questo devi solamente AGIRE CON ENTUSIASMO. Nella prima parte del libro troverai delle importanti indicazioni sull'atteggiamento mentale è potrai scoprire come una persona può cambiare la propria vita cambiando il proprio atteggiamento mentale. Perchè non porre tra gli obiettivi del nuovo anno “scoprire il tesoro racchiuso dentro di te”? Se cominciamo ad entrare dentro noi stessi, a guardarci con affetto e stima, a capire chi siamo veramente, quanto poco diamo e quanto invece potremmo dare a noi stessi ed agli altri, se solo ne fossimo consapevoli, avremmo probabilmente una visione diversa di noi stessi e un modo diverso di affrontare la vita. Gran parte del primo libro tratta proprio questo affascinante argomento; capire l’importanza di avere una meta; comprendere la potenza che è in noi; trovare il perno di noi stessi; controllare le sei paure fondamentali dell’uomo; liberarsi dagli alibi e dalle giustificazioni; e rendersi immuni dalle influenze delle persone negative.

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    Tutto questo lavoro serve per comprendere quale potrebbe essere la nostra Missione. La missione rappresenta la ragione per la quale siamo al mondo. La missione è qualcosa di grande, importante, è legata ai valori che riteniamo fondamentali nella nostra vita. Prenditi un po’ di tempo e cerca di identificare la tua Missione, quali sono le cose che vorresti nella tua vita, cosa ti può donare la forza di affrontare anche le situazioni più difficili, scoprirai con questa ricerca molti lati meravigliosi della tua personalità e sentirai una spinta per agire nella giusta direzione. Raccogli questi pensieri e scrivili, anche in poche righe, per rileggerli ogni volta che ne sentirai il bisogno, ma principalmente imprimili nella tua mente. La seconda parte del libro è più tecnica, ma ti aiuta a realizzare quello che hai impresso nella tua mente. Ti elenco alcuni argomenti: Il desiderio bruciante, la fiducia in noi stessi, la pianificazione organizzata, la decisione, la perseveranza e il successo. Ora prova dirti questo: Voglio di più! "Voglio di più", tre parole magiche per lungo tempo dimenticate ma che ora riecheggiano costantemente nelle nostre vite. Compaiono negli striscioni e negli slogan dei manifestanti e ricorrono sovente nei nostri pensieri riguardo i vari ambiti della nostra vita: quello economico, quello sentimentale e quello delle amicizie. Siano benedette queste tre parole: VOGLIO DI PIÙ ! Non significano certo