Una Giornta Particolare-Ettore Scola (Recensione Del Film)

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Università di Ljubljana Facoltà di Lettere e Filosofia Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze Lingua e Letteratura Italiana UNA GIORNATA PARTICOLARE (la recensione di un film di Ettore Scola) Corso di cinema italiano 1

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Introduzione

In questa recensione del film “Una giornata particolare” andremo ad annalizzare la storia narrata, i personaggi, gli aspetti formali (scelte registiche e scenografiche, modi di recitazione, caratteristiche dei costumi, uso di luci e musiche) e descriveremo il genere cinematografico al cui appartiene il film. Alla fine parleremo anche del confronto dell' opera con altre opere dello stesso autore, describiremo le reazioni del pubblico e aggiungeremo qualche critica e opinione. Ho deciso di fare la tesina proprio su questo film perché mi è piaciuto molto e parla di come a volte non si possa fuggire dal proprio destino e come la diversità non è sempre ben accettata (come si tende a giudicarla al giorno d'oggi).

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Dati principali del film

Titolo originale Una giornata particolarePaese di produzione Italia, CanadaAnno 1977Durata 110 minColore ColoreAudio SonoroGenere DrammaticoRegia Ettore Scola

SoggettoMaurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola

SceneggiaturaMaurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola

Produttore Carlo PontiFotografia Pasqualino De SantisMontaggio Raimondo CrocianiMusiche Armando TrovajoliScenografia Luciano RicceriCostumi Enrico SabbatiniTrucco Francesco Freda

Interpreti e personaggi

Sophia Loren: AntoniettaMarcello Mastroianni: GabrieleJohn Vernon: Emanuele, marito di AntoniettaFrançoise Berd: portieraPatrizia Basso: RomanaAlessandra Mussolini (nipote del Duce e parente di Sofia Loren): Maria Luisa

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Presentazione del film

“Una giornata particolare” è un film sulla ufficialità e sulla “privacy”, sulla donna e sulla diversità, sulla famiglia e sulla solitudine, sul consenso di massa e sull'alienazione individuale, sulla libertà e sul Dominio.

È il più' amaro e malinconico film del regista Scola, che si è sempre occupato di temi a sfondo politico e sociale traendone gli aspetti a volte più' sarcastici riletti in una geniale chiave grottesca.

In questo film il regista lascia la politica sullo sfondo e si occupa in maniera più delicata e non invadente delle psicologie di due personaggi apparentemente molto diversi ma uguali nel loro essere vittime di un ideologia totalitaria e di un regime perfido come quello del fascismo. Il film è un classico esempio di come un sistema politico possa imporre alle persone leggi crudeli e costringa le persone ad essere quello che non vogliono essere. A quel epoca gli uomini dovevano essere padri, mariti e soldati virili, invece le donne erano ridotte quasi a delle schiave del focolare e dovevano occuparsi delle vicende domestiche, del marito e di tutti i figli. Se un uomo era omosessuale il regime fascista lo giudicava come un estraneo, come un nemico della società e assomigliava quindi a una donna che come lui era considerata un essere inferiore all'elevata figura del maschio. Sono proprio la diversità e i vari contrasti (tra uomini e donne, tra il regime totalitario e la libertà personale, tra i propri sogni e l'amarezza della realtà) i temi principali di questo film.

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La trama

La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta, madre di sei figli sposata con un impiegato statale fascista e Gabriele, un ex radiocronista dell'Eiar. I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Fervono i preparativi della trionfale accoglienza. Gente di ogni quartiere si recca ai Fori Imperiali mentre la radio si appresta a celebrare l'avvenimento con enfatico trasporto. Antonietta si dà da fare per mettere in ordine le divise del marito e dei figli che si preparano ad unirsi alla parata. Dopo aversi preso cura di tutta la famiglia, rimsta a casa comincia a sbrigare le solite faccende domestiche.Nel pulire la gabbietta, Antonietta fa fuggire il merlo e questo vola dalla finestra e si posa sul davanzale dell'appartamento di fronte, dove vive Gabriele. Per recuperare il merlo deve andare a visitare l'ex radiocronista e lui con l'aiuto di una scopa fa restituire il merlo alla sua padrona. Gabriele ad prima vista sembra un tipo strano e la visita di Antonietta gli salva la vita, perché quel giorno aveva intenzione serie di siuccidarsi con una pistola. La donna torna nel suo appartamento ma presto la raggiunge Gabriele, con la scusa del libro “I tre moschettieri”, per il quale poco prima lei aveva mostrato un certo interesse. Nel colloquio che segue, Antonietta ha modo di manifestare la sua ammirazione per il Duce, mentre Gabriele non nasconde critiche e perplessità.Dopo alcuni minuti la loro conversazione viene interrotta dalla portinaia del condominio che per tutto il tempo del loro colloquio ha tenuto a volume altissimo la radio con la cronaca della parata. Dopo una conversazione  breve con la donna anziana, Antonietta viene alla conoscenza delle voci che circolano sul conto del suo occasionale ospite, la gentilezza del quale l'ha peraltro non poco turbata. Gabriele, che ha ascoltato di nascosto, vorrebbe dapprima andarsene ma poi cambia idea e si offre di accompagnare Antonietta in terrazza dove la aiuta a raccogliere la biancheria.D'improvviso la donna si trova ad abbracciare Gabriele, il quale, impassibilmente, le confessa di essere omosessuale. Sbigottita e offesa la donna reagisce con violenza. Ma alla fine si lascia convincere dalla pacata confessione di Gabriele. Ognuno fa ritorno al proprio appartamento. A questo punto pero è Antonietta ad avvertire il bisogno di raggiungere Gabriele. Non solo è mortificata per il comportamento tenuto ma sente anche il desiderio di confidargli l'amarezza della propria esistenza. I due si ritrovano nuovamente abbracciati e fanno l'amore, mentre fuori prorompe l'inno delle SS.Finita la parata la gente del quartiere fa ritorno a casa. Antonietta ascolta distrattamente i discorsi del marito, riordina come di consueto la cucina. Affacciandosi al balcone vede Gabriele fra due agenti, venuti a prelevarlo per inviarlo al confino. Resta qualche attimo alla finestra e legge qualche pagina di “I tre moschettieri”. Infine, rassegnata, raggiunge il marito in camera da letto.

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Come è costruita la vicenda narrata

In una giornata particolare il regista costringe la quotidianità apparentemente più banale ad entrare in una situazione-limite dove quella banalità si spiega in tutta la sua complessità, originando comportamenti imprevedibili ed imprevisti. Ma - a ben guardare - l'imprevedibile e l'imprevisto sono soltanto supposti dai “ruoli” che i due personaggi principali svolgono per via dell'ordine del sistema sociale nel quale vivono (l'isolamento del “diverso”, l'adesione della donna a forti modelli di obbedizione, addirittura contrari al suo sentire). La rassegnazione ai “ ruoli” e ai diversi destini (l'impossibilità di lavorare e il confino per lui, il dovere di lavorare e la reclusione domestica per lei) è l'elemento che entra in crisi nel corso di questa giornata cosi particolare. È poco importa che il buio della notte restituisca i personaggi alla tirannia di quei ruoli e modelli: la trasgressione c'è stata e resterà, quantomeno nella memoria di chi l'ha vissuta.

Le cose poco probablili presenti nella storia del film

Gli avvenimenti del film a volte non seguono la logica e le tendenze dell'epoca fascista. Per esempio:• alla radio sentiamo vari testi fascisti mescolati tra loro, cosa che non succedeva mai in quegli anni• le donne non erano cosi disponibili come ce lo fa vedere Antonietta e non conversavano e parlavano dei propri problemi con uomini estranei• improbabile è anche il prelevamento di un confinato a conclusione di una giornata come quella del 6 maggio dell'anno 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma

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Il genere del film

Il film appartiene al genere drammatico. Un film drammatico è un film che si basa su un profondo sviluppo dei personaggi, sull'interazione tra essi e tratta temi altamente emozionali. In un buon film drammatico il pubblico è in grado di sperimentare ciò che sono i

personaggi ed ha la sensazione di identificarsi con loro.Il dramma dell opera - o “commedia tragica”, secondo la definizione di Ettore Scola – e “a porte chiuse”, nell incontro-scontro-confronto di due personaggi alla deriva. La causa di questa

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drammaticità sta anche nel ciò sta “fuori” e che vediamo/sentiamo esclusivamente per via mediale (il cinegiornale d'apertura, la radiocronaca della “grande parata”). Pero il dato esterno, ovvero il fascismo come forma “limite” di una società repressiva, non è cosi importante ed lascia ai personaggi il compito di spiegare se stessi.

Particolarità: il film si basa sul modello del Kammerspiel che è stato identificato come una delle tre fondamentali correnti del cinema tedesco d'avanguardia, assieme al cinema espressionista ed alla Nuova oggettività.

Nel Kammerspiel la cinepresa è straordinariamente mobile, arriva fino a pedinare i personaggi come se li perseguitasse per mostrarli sempre da vicino (forte accento sul primo piano e sulla percezione delle sfumature nelle emozioni dei protagonisti.). La recitazione da Kammerspiel privilegia l'analisi intimistica e psicologica ed è curata come se fosse sotto una continua lente d'ingrandimento. Importanti sono gli elementi simbolici, l'interiorizzazione, ecc. Le luci sono smorzate (a differenza dei contrasti dell'espressionismo) e i personaggi sono composti in maniera verosimile, senza un trucco eccessivo.

Gli attori principali

Il regista Ettore Scola ha avuto una grande sapienza nell'affidare l'intera vicenda del film all'interpretazione magistrale dei due divi del cinema italiano: Marcello Mastroianni e Sophia Loren, che danno vita ad un intreccio di emozioni all'inizio contrastanti ma via via sempre più' partecipi ed intense, fino a convertirsi in una forte passione.

Modi di recitazione

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Gli attori principali in questo film ribaltano gli stereotipi a cui devono gran parte della loro popolarità.Marcello Mastroianni, in confronto con i film precedenti, in “Una giornata particolare” non recita la classica parte del “latin lover” ma è un Gabriele sofferto e credibile.Anche Sophia Loren appare diversa rispetto all’immagine che fino ad allora aveva avuto. È una donna  inizialmente diffidente ma poi comincia ad agire con naturalezza. Appare struccata, sfatta, una donna qualunque che non è icona di bellezza.

I due personaggi rivaleggiano in bravura, tenendosi entrambi su accenti sommessi ma a due livelli diversi: Sophia Loren alla maniera neorealistica e dialettale, Marcello Mastroianni alla maniera psicologica e mimetica.

I personaggi del film e il rapporto tra di loro

Antonietta

Antonietta è una casalinga che vive in un casermone popolare di chiara architettura da ventennio fascista. La sua vita consiste nell'occuparsi di faccende domestiche e della sua famiglia formata da un marito fervente fascista e da sei figli. Incarna la tipica donna di stampo fascista, indottrinata fino all'osso di dogmi e stereotipi che pero in seguito perde parzialmente. La sua apparente fede è solo una facciata tesa a salvare le apparenze.

Gabriele

Gabriele è un ex annunciatore radiofonico dell'EIAR, cacciato dal suo lavoro per avere idee libertarie ma soprattutto per essere il contrario di quello che il virilismo fascista propaga. È omosessuale ed e un uomo che è praticamene antitetico al rude ed egoista “maschio” che considera la donna un semplice oggetto. La sua frase più nota che definisce la sua tristezza per essere “diverso” è: “Finisce sempre che ci adeguiamo alla mentalità degli altri, anche quando è sbagliata”I due personaggi del film prima di incontrarsi avevano poca voglia di vivere, si sentivano frustrati ed esclusi. Il loro incontro pero ha fatto si che quella giornata si trasformasse in “una giornata particolare”.Entrambi hanno un'animo sensibile e delicato e condividono gli stessi dolori e la stessa amarezza della solitudine. Bellissima è la frase di Gabriele quando dice: “È strano guardare se stessi dalla finestra”, parole che lasciano il segno e spiegano in un solo colpo la simbiosi di due anime all'apparenza cosi' diverse.La sensibilità di Gabriele riesce a fare sentire Antonietta una donna che vuol essere donna, cioè amare per davvero ed essere amata.L'unica cosa che sembri compromettere le cose tra di loro è quando Antonietta viene rifiutata da Gabriele (prima sulla terrazza e in seguito anche dopo aver fatto l'amore). La rifiuta non perché non gli piacesse ma perché è attratto dai uomini.

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Gabriele alla fine si affida ad un destino che sembra essergli segnato, per Antonietta invece l'incontro con lui sembra aver cambiato indelebilmente qualcosa nella sua vita. Il fatto che lei legga il libro regalatole da Gabriele, lascia sottintendere un volersi aprire alla vita. (Anche Gabriele in una conversazione al telefono con il suo compagno dice: “La vita in fondo vale la pena di essere vissuta, qualunque essa sia”.)

Emanuele, marito di Antonietta

Il marito di Antonietta è un uomo che personifica un tipico maschio fascista. È orgoglioso, deciso, senza sentimenti profondi e sta con una donna solo per i propri interessi. Tratta Antonietta come fosse una schiava che debba sempre soddisfare il marito ed occuparsi di tutte le vicende domestiche. Alla fine del film possiamo vedere una piccola ribellione di Antonietta al suo marito, quando questo le chiede di andare nella camera da letto per fare l'amore con lui e lei dice semplicemente: “Ora non mi va”.

La portiera

La portiera del condominio è una donna anziana di mentalità fascista, piena di stereotipi. Ha un buon rapporto con Antonietta, rifiuta invece Gabriele che considera un tipo strano e per niente fiducioso.

Maria Luisa

È la figlia maggiore della famiglia. È molto bella e nel film appare solo all'inizio e verso la fine quando saluta il suo ragazzo dopo essere entrambi ritornati dalla parata. Non svolge un ruolo particolare nel film. Il suo personaggio è importante solo perché è interpretato da Alessandra Mussolini che è nipote del Duce ed anche parente di Sofia Loren.

Analisi degli aspetti formali

A differenza di molti registi italiani, che sentono un forte bisogno di raccontarci la “loro” vita, Ettore Scola intraprende direzioni diverse, in generale, quelle del antiautobiografismo.Nel film “Una giornata particolare” ha ben poca importanza che alla via dei Fori ci fosse quel giorno anche il regista. Hanno importanza piuttosto i “colori” di quel ricordo. Trasferiti nel decor del film, diventano una componente essenziale dell opera, grazie anche al lavoro “luministico” di Pasqualino De Santis e alle soluzioni scenografiche dell'inseparabile Lucio Ricceri.

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Scelte del “look”

L'intero film è stato girato all’interno di un condominio popolare, condominio che ritroveremo uguale a distanza di diciassette anni più avanti da “Una giornata particolare”, nel film “Romanzo di un giovane povero” con il mitico attore Alberto Sordi.Già in partenza tutto quello che riguardava l'ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi in seguito tutto è stato girato con un filtro speciale che è servito a decolorare ancora un po' l'intera immagine del film. È stata una sottrazione progressiva dei colori, fino quasi a farli scomparire, a farli diventare bianco e nero. I colori più vivaci sono stati aggiunti solo per ravvivare o accentuare qualche scena particolare. Con colori pallidi il regista ha voluto sia fare assomigliare la fotografia ai pezzi di documentario con cui ha aperto il film, sia indicare i suoi ricordi di quell'epoca che gli sono rimasti nella memoria in tale tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel suo ricordo è un non colore (neanche tanto grigio ma un po' chiuso, un po' spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze) che poi al film è servito come lieve simbolo di chiusura, di prigione, di esclusione.

La musica

La musica è le colonne sonore danno sempre un tocco di classe al film.In generale, la colonna sonora dell'intero film è la cronaca radiofonica dell'evento (la visita di Hitler a Roma) commentata dalla popolare voce del fascismo Guido Notari. Questo tipo di sfondo musicale intensifica nei due personaggi principali la sensazione di appartenere ad un sistema che li rifiuta e nel contempo cerca di assorbirli. In “Una giornata particolare” si sente durante vari momenti anche il suono di un pianoforte che intona la canzone “ Aranci”, interpretata dopo ance dalla famosa cantante Wilma de Angelis.I Titoli di Coda alla fine del film sono opera di Armando Trovajoli

Non e un tipico film di Ettore Scola

Nel film non avvertiamo la presenza di toni cinici e sarcastici (propri di altri lungometraggi del regista, come per esempio “Il commissario Pepe”, “C'eravamo tanto amati”). Piuttosto sentiamo una lieve ironia mescolata con una narrazione delicata e sommessa. Ettore Scola ha qui abbandonato i toni della “commedia all'italiana” di cui era abile maestro, per dedicarsi a un neorealismo crepuscolare.

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Un enorme successo 

“Una giornata particolare” è considerato da molti critici il miglior film di Ettore Scola. Il successo il regista lo deve anche all'ottima colaborazione con Maurizio Costanzo e Ruggero Maccari, insieme ai quali il capolavoro è stato sceneggiato.Il film ha ottenuto un enorme successo all'estero: nomination all'Oscar e Golden Globe come migliore film straniero, e nomination anche per Marcello Mastroianni come miglior attore.In Italia invece Sophia Loren si è guadagnata sia il Nastro d’Argento che il David di Donatello. Inoltre il David è andato pure nelle mani di Ettore Scola per la migliore regia e il Nastro d’argento è stato assegnato come premio per la migliore sceneggiatura e per la migliore musica (di Armando Trovaioli).

A Parigi, dove il film è stato proiettato per la prima volta, la gente ha fatto lunghe code davanti ai cinema per poter vedere quest'opera entusiasmante. Anche i critici francesi hanno accettato bene il film scrivendo critiche molto positive. Era come se i francesi, scontenti ormai del cinema nazionale e del sciovinismo, avessero scoperto un regista idolo, in poche parole, qualcosa di nuovo.

Gli italiani invece a quel epoca preferivano più i film stranieri (parilamo degli anni '70) e la famosa “commedia all' italiana” era in un momento di trapasso. Il film ha ricevuto critiche più positive all'estero che in Italia.

Anche Sophia Loren, giudicata da molti diva del cinema italiano, in questo film è piaciuta molto di più ai stranieri che agli italiani.

Il film nelle parole di personaggi famosi italiani

Walter Veltroni (politico, giornalista e scrittore italiano)

“La grandezza di questo film, struggente ed emozionante, sta nella sua atmosfera. Se dovessi citare un ritmo musicale, l’esempio che viene più facile per descrivere un clima cinematografico, mi verrebbe in mente un fado, quella musica portoghese triste e intensa che Amalia Rodrigues ha fatto vivere in modo bellissimo. Il film è un gioco

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di sguardi, che rimbalzano da due finestre di due case, di due tristi persone.È uno di quei film che si ricordano, lasciando sensazioni di atmosfere, ed è personale e storico, intimista e collettivo.”

Ettore Scola (il regista)

“Se fosse stato recitato meno bene, il film avrebbe perso molto. Non ci sono scene madri ma un intenso ragionare su due condizioni umane”“Qui c' è la mentalità fascista a danno degli omosessuali e delle donne. La mancanza di rughe è dovuta al fatto che le esclusioni, i pregiudizi che si sperava andassero diminuendo, esistono ancora oggi. Anche allora i media erano nelle mani del regime, ci si riuniva attorno alla radio e attraverso la ripetizione si convinceva l'ascoltatore ad assumere una mentalità, una convinzione.” “È una giornata che ritrova l' identità nel pudico colore originale.”

Sophia Loren (attrice, protagonista del film)

“Assieme a La Ciociara, è il film che mi ha dato di più. Ma con una differenza: Una giornata particolare è, tra i film che ho interpretato, quello che i miei figli amano di più.”“Al cinema Vittorio De Sica mi dava sempre personaggi aggressivi, qui c' è una donna remissiva, che ha colpito il mio cuore. A Marcello confidavo che non ci dormivo la notte per la tensione.”

Critiche sul film

“Una giornata particolare ha i suoi momenti più felici nel principio trionfalistico e verso la fine, venata di tristezza: nel mezzo, girando e rigirando intorno a quel particolare rapporto umano, l'opera qua e là ha momenti di stanchezza (...). Sicché qualcuno ha potuto persino affermare che si tratta di un 'falso bel film', da cui rimane fuori la vita, quella vera. C'è forse un'oncia di ragione in questo giudizio, che peraltro non infirma il complessivo risultato positivo di un'opera ritmata con grande abilità, soprattutto sul piano psicologico (acutissime

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le annotazioni sulla casalinga irretita dal fascismo), un'opera autenticamente d'autore, una di quelle in cui, in questo momento difficile, ha bisogno il cinema italiano.” (Angelo Solmi, “Oggi”, ottobre 1997)

<http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=14561&film=Una-giornata-particolare>

[Consultazione: 20/01/2013]

“È un film condotto sui sentimenti e sulle “piccole cose”, quindi apparentemente un film “intimistico” e l'uso di due attori di “cassetta” come la Loren e Mastroianni (statica e piuttosto inespressiva la prima; di abile mestiere il secondo) ha senza dubbio favorito quest'impressione. È un film che sembra partire da un'idea eccellente (la distruzione del mito maschilista) per approdare ad un sentimentalismo di maniera. Non è così: guardato attraverso le “piccole cose”, ci si accorge che è un film politico, nel momento in cui fa prendere coscienza di una normalità che è emarginazione e nel momento in cui pone l'accento su di una condizione femminile, che proprio per essere “normale”, finisce per non essere più presa in considerazione dalle analisi dello studioso intellettuale. Antonietta è invece la storia della donna della generazione ante e post-bellica della donna sfruttata, tenuta volutamente nell'ignoranza da una morale ipocrita, della donna rassegnata al ruolo paziente e limitato di “angelo dl focolare”. (Ermanno Alpini, Cineforum n. 169, novembre 1977)

<http://www.municipio.re.it/cinema/catfilm.nsf/pes_pertitolorb/d5543dd03cb8309dc12575db0034b475?opendocument>[Consultazione: 20/01/2013]

Le reazioni di alcune persone che hanno visto il film

Marìca, 30 anni

“In assoluto il mio film preferito di sempre. I due attori protagonisti (Mastroianni e la Loren) si muovono magistralmente in una storia delicata ma al tempo stesso forte, dura e molto realista.

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Nessun effetto speciale, nessuna ricercatezza esasperata...solo immagini e silenzi ben dosati che parlano più di mille parole! da vedere!”

<http://filmup.leonardo.it/opinioni/op.php?uid=1802&pag=0&ord=3>

[Consultazione: 20/01/2013]

Tatum, 16 anni

“Bello, significativo, rimane nella testa per tutta la vita, ben recitato (la Loren non è solo stupenda...) ben diretto ah, il cinema italiano, paragonato alle pietre miliari (come questo) quello di oggi fa ridere.”

<http://filmup.leonardo.it/opinioni/op.php?uid=1802&pag=2&ord=1>

[Consultazione: 20/01/2013]

Carlo Ceruti

“Scola ha avuto il coraggio di mettersi completamente al servizio degli attori, che sono grandiosi, con una regia "invisibile" ma sconvolgente dal punto di vista emotivo. Coraggiosa anche la Loren e soprattutto Mastroianni in un ruolo molto diverso dai suoi precedenti, e peccato che non arrivò l'Oscar, ma solo una nomination... questa era la sua grande occasione.”

<http://www.filmtv.it/film/11473/una-giornata-particolare/opinioni/637271/>

[Consultazione: 20/01/2013]

Bibliografia e i siti web usati

Roberto Ellero, Ettore Scola, Il Castoro, 1995

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1. http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=14561&film=Una-giornata-particolare

2. http://it.cinema.yahoo.com/film/una-giornata-particolare/recensione-utenti/ Un+capolavoro+da+vedere+e+rivedere-leogrini1.html

3. http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=81151

4. http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/10/ Sophia_Loren_quando_giravo_Una_co_0_030610080.shtml

5. http://www.aquileiainrete.org/anpi/files/2011/09/A.N.P.I.-Aquileia-film-Una-giornata-particolare- recensione.pdf

6. http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/27/ una_giornata_particolare_nelle_parole_co_0_94092713355.shtml

7. http://music.yahoo.com/armando-trovajoli/tracks/titoli-di-coda-from-una-giornata-particolare-- 200077446

8. http://www.filmfilm.it/persone.asp?idpersona=94151

9. http://www.google.si/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&ved=0CDsQFjAC&url=http%3A %2F%2Fwww.alberghieromarconiviareggio.it%2Falbvg%2FIniziative-Culturali%2F2010-11%2Funa_giornata_part_presentaz.ppt&ei=TR_8UKGpNYnVtAaN-YDIDw&usg=AFQjCNG4I8_YQ6x2MXnFD6-wHVHKY0-zbg&bvm=bv.41248874,d.Yms&cad=rja

10. http://www.municipio.re.it/cinema/catfilm.nsf/pes_pertitolorb/ d5543dd03cb8309dc12575db0034b475?opendocument

11. http://it.wikipedia.org/wiki/Kammerspiel

12. http://www.filmscoop.it/cgi-bin/recensioni/unagiornataparticolare.asp

13. http://it.wikipedia.org/wiki/Film_drammatico

14. http://www.filmtv.it/film/11473/una-giornata-particolare/

15. http://www.cinemecum.it/newsite/index.php?option=com_content&view=article&id=1900:quna- giornata-particolareq-di-ettore-scola&catid=130:cinema-e-il-bianco-e-nero&Itemid=426

16. http://it.wikipedia.org/wiki/Una_giornata_particolare

17. http://it.wikipedia.org/wiki/Commedia_all%27italiana

18. http://www.municipio.re.it/cinema/catfilm.nsf/pes_pertitolorb/ d5543dd03cb8309dc12575db0034b475?opendocument