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Anno XLII - SETTEMBRE 2015 - Una copia 3,00 9 /2015 www.ilfieramosca.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro) […] I quali accolti con grandissima letizia da’ suoi, e incontrando poi Consalvo che gli aspeava a mezzo il cammino, ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutore della gloria italiana, entrarono come trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barlea; rimbombando l’aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni d’artiglierie e di plauso e grida militari, degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla posteriorità mediante lo instrumento delle leere. (Francesco Guicciardini) N. Sanesi, Il ritorno dei cavalieri vittoriosi, 1865 UNA DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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Anno XLII - SETTEMBRE 2015 - Una copia 3,00

9/2015w w w . i l f i e r a m o s c a . i tPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA

M e n s i l e d i c u l t u r a , i n f o r m a z i o n e e a t t u a l i t à

Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)

[…] I quali accolti con grandissima letizia da’ suoi, e incontrando poi Consalvo che gli aspettava a mezzo il cammino, ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutore della gloria italiana, entrarono come trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barletta; rimbombando l’aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni d’artiglierie e di plauso e grida militari, degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla posteriorità mediante lo instrumento delle lettere.

(Francesco Guicciardini)

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UNA DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 7 SETTEMBRE 20156 IL FIERAMOSCA

9/2015

Estate BarlettanaAmeluk e l’integrazione tra i popoliVII edizione Festa della MusicaFrancesco Renga in concertoNei giardini del Castello, teatro e di-sabilitàLa libreria Einaudi animatrice di una letteratura per l’infanziaGran Galà dell’Operetta nella piazza d’armi del CastelloAnastacia un gran ritornoLa Biblioteca “Loffredo” s’apre ai ragazziniBarletta Jazz FestivalDominae EnsembleHobbit VillageVa bene la festa… ma con modera-zioneFrancesco De Gregori in concertoNina Zilli, Frasi & fumo tour 2015La Stradina dei Poeti alla IX edizione

LibriAndria, Bisceglie, Trani: tre grandi appuntamenti

- Volumi su Federico II- Recensione su “Operazione Salva-

taggio”- La Stradina dei Poeti un talvolta di

troppo- A proposito di via Pistergola: una

precisazione e un ricordo- Grazie Rotas- Non dimenticare le vittime di via

Canosa

In cittàNotizie in breve

Vernacolo- U disct d’ Fieramosch, di Rino del

Vino- Quann Carmelein scett a cas d’An-

toniett, di Michele Vitobello- Estate da “vip” a Barlett, di M’ar-

ress

VivicittàOrario ferroviario Stazioni di servizioOrario delle Sante Messe

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La Disfida di BarlettaEventi, campus, storia e rievocazio-ne per celebrare in modo rinnovato la Disfida

AmbienteOfanto: un vaso di Pandora che qualcuno vuole tenere chiusodi Franco Ferrara

Caracciolo in commissione sulle criticità di natura ambientale emerse nelle scorse settimane a Barletta

Comune di BarlettaInterventi di restauro e valorizza-zione beni architettonici e artistici comunidi Giuliana Damato

Io, assessore, ecco cosa intendo rea-lizzare per Barlettadi Giuseppe Gammarota

Provincia di Barletta Andria Trani“Gift 2.0”, visitare i luoghi simbolo

della Provincia non è mai stato così semplice ed economico

Euro*Idees BruxellesLa Bat e il turismo che verràdi Emmanuele Daluiso

FiscoRidurre le tasse per dare maggiore slancio all’occupazionedi Gaetano Nanula

RiconoscimentiDue importanti riconoscimenti al prof. Villani

ChiesaL’ordinazione sacerdotale di don Massimo Serio

RicorrenzaTrent’anni di dolcezza della pastic-ceria Gateaux

Bar.S.A.Servizio di pulizia delle spiagge e

delle Litoranee di Ponente e Levantedi Luigi FruscioSalviamo lecci e palme

Storia localeIl corpo di polizia municipale nella storiadi Michele Grimaldi

Musica32a stagione concertistica “Autunno Musicale”

RicordoInaugurato il monumento al donatoredi Rosaria Cuccorese

Università della Terza EtàUnitre: 25 anni di attività, sul “filo della tradizione”di Antonella Mazzoni

RecensioneAntologia Musicale Concentrazio-nariadi Francesco Lotoro

13 Emergenza Ofanto, un vaso di Pan-dora che qualcuno vuole tenere chiuso

Estate BarlettanaBarlett e Avest la vera sorpresa dell’Estate Barlettana

ArteIl magico mondo di D. Lasaladi Franco Lamonaca

EnigmisticaCruciverba simmetrico di Franco Lamonaca

Canne della BattagliaIl 2 agosto a Canne Michele Placido celebra… Omerodi Renato Russo

Brevi di sport

RUBRICHELettere al direttore- Peppino Colasanto moroteo della

prima ora sempre presente a Bar-letta

10 Torna la Disfida e lo fa in modo nuovo: eventi, campus, storia e ri-evocazione 43 Rendere omaggio alla barlettanità

è la principale finalità degli orga-nizzatori di Barletta e Avest

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24 Gateaux Pâtisserie, la pasticceria di Via Vitrani, ha compiuto trent’anni di attività

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48 Michele Placido con una sua perfor-mance recitativa su Omero vivaciz-za il sito di Canne il 2 agosto

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31 Inaugurato il monumento al dona-tore nel ricordo del prof. Lattanzio e di Mennea

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 9 SETTEMBRE 20158 IL FIERAMOSCA

Lettere al direttore Lettere al direttore

n° 9 - settembre 2015anno XLII

Direttore responsabileRENATO RUSSO

Spedizione in abbonamento postale 45%

Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975

Stampa in propriosu carta ecologica ECF

certificata FSC con finitura Satin

Direzione, Redazionee AmministrazioneEditrice Rotas s.r.l.Via Risorgimento, 8

Tel. 0883.536323Fax 0883.535664

BARLETTAe-mail: [email protected]

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Peppino Colasantomoroteo della prima ora

sempre presente a Barletta

Caro Direttore,nel numero di luglio ho

letto con interesse la prefazio-ne dell’on. Gero Grassi al tuo ultimo interessante volume di storia locale sulla presenza di Moro a Barletta.

Mi sono sinceramente me-ravigliato che tra i tanti poli-tici citati, s e m p r e p r e s e n -ti quan-do Moro veniva a Barletta, e non solo, mancasse proprio quello del compianto presidente del Comprensorio del Nord Barese Peppino Co-lasanto (nella foto), tant’è che egli stesso mi confidava quan-do io fui addetto stampa del Comprensorio per 5 anni, che spesso gli andriesi si lamenta-vano con lui perché fosse più presente a Barletta che non ad Andria (…)

Un’ultima annotazione desidero fare. Moro quando veniva nelle nostre piazze (ricordo una grande manife-stazione svoltasi nel piazzale della stazione di Barletta nel 1976) le riempiva sempre, tant’è che erano stracolme di gente di tutti i ceti sociali che amavano ascoltare in si-lenzio con profondo rispetto. Eppure, tanti Soloni dell’e-poca, della carta stampata e non, continuavano a ripetere che i discorsi di Moro erano astrusi, incomprensibili, ma la piazza continuava sempre a smentirli. La verità è che

Moro sapeva parlare ai cuori ed alle intelligenze con gran-de capacità e sensibilità.

Con i più cordiali salutiFranco Di Pinto

Caro Franco, non capisco il tuo stupore. Nel libro io ho commentato le foto delle oc-casioni in cui Moro è stato a Barletta e i suoi incontri na-turalmente coi barlettani. Il

libro è strutturato sulla presenza di Moro a Barletta in occasione di importanti eventi pubblici e io ho ri-portato i fatti (con relative fotogra-fie).

Che Peppino Colasanto venisse spesso a Barletta

lo ricordo benissimo (per tan-tissimi anni è stato presidente - e animatore - del Compren-sorio Nord Barese) e sarebbe stato l’ideale primo presi-dente della nuova Provincia, chi meglio di lui! Non ho mai mancato di ricordare il suo contributo per questo obietti-vo, basta rileggere le pagine che lo ricordano nella storia del Novecento. Essendo an-driese per questo io concludo la storia del mio libro su An-dria proprio con una sua foto.

La Stradina dei Poetiun talvolta di troppo

Caro Direttore,ti ringraziamo per la tua

disponibilità a riportare pun-tualmente informazioni sulla “Stradina dei Poeti”. È impor-tante che ogni iniziativa possa trovare uno spazio informativo dove poter dare ogni dovuta in-formazione. Spesso mi doman-do cosa passa nella mente dei giornalisti, quando danno ampi spazi a notizie “vuote”, mentre ignorano informazioni cultura-li, di una certa importanza.

È immancabile nelle mie lezioni di Italiano il percorso dedicato al giornale e alla let-tura di un quotidiano alla set-timana, importante leggere la notizia, ma anche come viene scritta ed il confronto con la notizia data al telegiornale.

Di solito evito di parteci-pare agli “agorà” inseriti nei quotidiani del territorio perché mi sembra un pur parlare, in-vece di un confronto costrutti-vo. Oggi mi sono permesso di scriverti solo per puntualizzare che anche un semplice “avver-bio” può variare il significato di un concetto. Talvolta questo “piccolo” particolare sfugge ai più, ma non ritengo possa es-sere così per chi cerca di svol-gere al meglio quello che sente nell’animo al di là delle mille oggettive difficoltà.

Nel numero di luglio de “Il Fieramosca” a pag. 34 leggo con piacere de “La Stradina dei Poeti”, ma con rammarico quando giungo a fine sesto rigo e il mio sguardo si sofferma su “…poeti non solo barlettani, ma anche pugliesi e talvolta na-zionali”. Ti rispondo allegan-doti, fin dalla prima edizione, le città da dove sono pervenuti i componimenti e non certo solo uno… per. Nell’edizione attua-le, andando a memoria perché scrivo da casa, ti informo che solo da Roma sono giunte ben 4 iscrizioni. Noi, come ben sai, siamo per le “piccole cose”, di qui l’attenzione ad un “avver-bio” impreciso.

Grazie e a ben risentirci.Gennaro Capriuolo

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Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)

[…] I quali accolti con grandissima letizia da’ suoi, e incontrando poi Consalvo che gli aspettava a mezzo il cammino, ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutore della gloria italiana, entrarono come trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barletta; rimbombando l’aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni d’artiglierie e di plauso e grida militari, degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla posteriorità mediante lo instrumento delle lettere.

(Francesco Guicciardini)

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UNA DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Volumi su Federico II

Gentilissimo Direttore,ho ricevuto con molto pia-

cere i suoi volumi su Federico II, che ho trovato molto inte-ressanti per l’approfondimen-to delle radici delle relazioni culturali tra la Puglia e la Ger-mania.

Con i miei più cordiali sa-luti

avv. Caterina Calia(Console onorario tedesco - Bari)

Recensione su “Operazione Salvataggio”

Caro direttore,Grazie per avermi segnalato la

splendida recensione della Gazzet-ta, a firma dell’ingegnere-filosofo Gianfranco Dioguardi, del mio libro “Operazione Salvataggio” (Chiarelettere) dedicato ai Salvatori dell’arte in tutte le guerre del No-vecento (libro, peraltro, illustrato da Maria Giovanna Regano sulle pagi-ne del Fieramosca alla sua uscita).

Sono felice di annunciarti, a questo proposito, che su mia idea collegata a un capitolo del libro, è nato nella città dove risiedo, Cas-sina de’ Pecchi, alle porte di Mila-no, il MAIO, Museo dell’Arte in Ostaggio, dedicato ai 1.651 tesori culturali trafugati in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Per saperne di più, ti invito (e invito i lettori del Fieramosca) sul mio blog “Giannella Channel” e inserisci nel-la stringa di ricerca la parola MAIO.

Un museo piccolo e suggestivo, unico nel suo genere in Italia e ter-zo nel mondo (ma a differenza de-gli altri due, sorti negli Stati Uniti e in Olanda, ravvivato da nuove tec-nologie digitali opera di una giova-ne start up milanese, Streamcolors). Museo nato in un antico e ristruttu-rato granaio grazie ai finanziamenti indirizzati al Comune dalla cassa vuota per la spending review da par-te di mecenati privati convinti della bontà dell’idea. Perché oggi più che mai contano le buone idee e le ri-sorse immateriali più che il denaro.

Un abbraccioSalvatore Giannella

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Non dimenticarele vittime di via Canosa

Egregio Direttore,Se Barletta in questi ultimi

anni ha ricordato le 58 vittime del crollo che ci fu in Via Ca-nosa nel 1959 è grazie a noi parenti che ci siam dati da fare per ottenere dal Comune una Stele in memoria in Via Pal-mitessa, qualche riunione al Comune e presso il Liceo Ca-sardi. Ogni anno “noi parenti” facciamo dire una S. Messa mentre secondo me il Comu-ne doveva deliberare che ogni anno il 16 settembre si doveva far dire una S. Messa. In altri Comuni con vittime di minor numero ricordano...

Nel 1959 ci furono i fune-rali di Stato con la presenza dell’allora Presidente della Repubblica Gronchi e lutto cit-tadino poi il processo ai colpe-voli. I giornali dell’epoca ogni giorno ne parlavano e anche la TV. Ma Barletta ha dimentica-to facilmente.

Grazie se pubblicherà que-sta mail e La saluto cordial-mente.

Angela Straniero

Francamente mi consenta di dissentire da queste sue amare valutazioni. Nessuno ha dimen-ticato, è una tragedia che non si cancellerà mai dalla nostra mente.

A proposito di via Pistergola: una precisazione e un ricordo

In riferimento alla lettera pubblicata sul Fieramosca di agosto, riguardo le precedenti denominazioni di via Pistergo-la, e cioè: Strada de li mulini a vento; Strada de li ciucci; Strada di Tommaso Gamma-rota; Strada Porta piccola

Spirito Santo, voglio precisa-re che queste denominazioni fanno parte della ricerca sto-rico-documentaria della topo-nomastica barlettana, fatta dal compianto Luigi Ficco - di cui allego foto - e non Biagio, che è l’ingegnere, suo fratello.

Colgo l’occasione per ricor-dare che “Gigino, o Gino” - come amichevolmente lo chiamavamo - amava la storia e le tradizioni di Barletta, di cui era un buon conoscitore. Si deve a lui se sul-le nuove targhe toponomastiche sono riportate date e brevi note esplicative; grazie all’accennata sua ricerca per il nuovo strada-rio, fatto per la commissione co-munale per la toponomastica, di cui faceva parte.

D’indole modesta e riser-vata, ma socievole, soleva fare ricerche - se ne contano una ventina - su svariati argomen-ti di storia locale, che scriveva in modo sintetico e chiaro - ri-gorosamente a mano - in bella grafia leggibile su normali fo-gli, che fotocopiava e ne face-va omaggio solo ad alcuni ami-ci ed estimatori.

Francesco Luigi Ficco era nato a Teramo il 5 luglio 1934 ed è scomparso a Barletta il 29 aprile 2007.

Franco Lamonaca

Grazie Rotas

Gentilissima Casa editrice anche se con un po’ di ritardo, ci tenevo a ringraziarvi per la vostra donazione a sostegno del “Festival Il libro possibile”.

Il vostro contributo ci aiu-ta, in questi tempi di magra, ad autofinanziare la nostra mani-festazione per renderla sempre più ricca in termini di proposte culturali e ad accrescere l’atten-zione dei media nazionali sui nostri contenuti. Quest’anno , effettivamente, la visibilità de “Il libro possibile” e’ stata rile-vantissima, con servizi e articoli dedicati su settimanali e quoti-diani, anche in prima pagina.

Naturalmente, i nostri ca-nali ufficiali, sito, brochure, Facebook, hanno pubblicizzato e dato il dovuto spazio alla vo-stra iniziativa solidale.

Ma, ci tenevo a dirvelo, attraverso i miei contatti per-sonali, ho provveduto e prov-vedo a rimarcare il bel gesto di sensibilità e generosità che la rassegna ha ricevuto da parte vostra. Abbiamo confezionato, infatti, degli eleganti bauletti-regalo che contengono i vostri libri e alcuni prodotti tipici del-la gastronomia pugliese. Stiamo procedendo alla vendita il cui ricavato potrà costituire un te-soretto per le casse del Festival.

Grazie di tuttoRosella Santoro e lo staff

Problemi al mio rientro? Non credo proprio!

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 11 SETTEMBRE 201510 IL FIERAMOSCA

La Disfida di BarlettaLa Disfida di Barletta

T orna la Disfida e lo fa in modo nuovo, con due setti-mane di attività ed eventi ad animare la città, festeg-

giando il trionfo dei tredici cavalieri italiani negli avveni-menti del 1503.

Le manifestazioni di celebrazione in programma per set-tembre così come saranno realizzate quest’anno sono parte di un percorso cominciato alcuni mesi fa, ma guardano in prospettiva e nutrono un’ambizione per il lungo periodo: confrontarsi con la scena europea e diventare una festa che riaffermi le molteplici identità di Barletta nello scenario eu-ropeo e mediterraneo attraverso il suo evento più noto. La Disfida è un grande patrimonio immateriale che, valorizza-to, può diventare un’importante risorsa. Nel corso del 2014, l’Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale del Co-mune di Barletta ha ripreso la tradizione delle rievocazioni che per alcuni anni erano mancate; poi ha sollecitato attività di supporto, elaborazione scientifica e coinvolgimento degli operatori territoriali interessati a collaborare alla realizza-zione di un progetto Disfida pluriennale, economicamente sostenibile, capace di proiettare la città verso la costruzione di un evento internazionale ripetibile nel tempo.

Attraverso alcuni focus group tematici si è condotta un’a-nalisi di quanto realizzato in passato e ne sono stati messi in evidenza punti di forza e debolezze. Poi si è cominciato a pensare al futuro e si sono raccolti spunti e idee. A conclu-sione e come risultato, è stato elaborato uno studio di fatti-

bilità, non un progetto, che ha sintetizzato quanto emerso dalle discussioni e ha tracciato una direzione per il futuro. L’impegno economico che l’Amministrazione è stata in gra-do di poter assumere per quest’anno sull’iniziativa è pari a circa un terzo rispetto a quanto ipotizzato nello studio, ma l’Amministrazione ha voluto lo stesso sollecitare una pro-posta progettuale che tenesse conto di quanto elaborato ma fosse realizzabile già a partire da settembre, conservandone lo stesso spirito. Proprio gli alti costi delle esperienze passa-te avevano fatto perdere la manifestazione alla città. Di qui la scelta di puntare più sul richiamo storico-culturale e iden-titario che su quello spettacolare - per forza di cose costoso a fronte delle risorse sempre più limitate a disposizione degli enti locali.

È nato così un progetto che è rispettoso della tradizione ma anche innovativo, in grado di inserire elementi di novità reale e, ove possibile, di rigore storico. Nella sua elaborazio-ne si sono rese disponibili a collaborare alcune delle realtà che nel tempo hanno maturato una significativa esperienza nelle celebrazioni e che hanno messo a disposizione la loro capacità organizzativa per valorizzare al meglio gli attori territoriali. Nella progettazione esecutiva si sono conservati quegli aspetti che nello studio sono emersi come più carat-terizzanti la Disfida - come il corteo storico - e si sono intro-dotti alcuni nuovi elementi che consentono di arricchire la programmazione prolungandola nel tempo e coordinando le varie iniziative che sono state proposte.

Le celebrazioni della Disfida 2015 riguarderanno un pe-riodo di due settimane tra il 7 e il 20 settembre, con un mo-mento di grande coinvolgimento urbano sabato 19.

Verranno realizzati laboratori didattici, lezioni aper-te, premiazioni e eventi legati al settore eno-gastronomico in collaborazione con gli esercenti, presentazioni di libri e riflessioni sulla storia della città e dell’evento, attività per bambini sino a un corteo trionfale che si concluderà con la ormai consueta Notte bianca.

L’evento è promosso dal Comune di Barletta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività del Turismo, della Re-gione Puglia - Assessorato all’Industria Turistica e Cultura-le, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e di Pugliapro-

Eventi, campus, storia e rievocazione per celebrare in modo rinnovato la Disfida

(FOTORUDY)

mozione, con il sostegno di Banca Carige e di alcuni sponsor privati.

Sui campus ci intratteremo nel prossimo numero. Que-sta volta basterà ricordare che essi saranno realizzati presso Palazzo S. Domenico, IAT, Teatro Curci, Cantina della Sfi-da, maneggio “Borgo dei Ricordi”.

Il coordinamento organizzativo è curato da Gianpiero Borgia, Margherita Cristiani, Francesco Gorgoglione, Vic-tor Rivera Magos. E inoltre Associazione Brancaleone, La Compagnia delle Formiche, Lanotte GMP srl - Creatività e Comunicazione, Livis srl, Setterue coop a.r.l.

Il programma di massima della Disfida di Barletta ap-provato dalla Giunta è così articolato*:

• dal 7 al 17 settembre - “Disfida Campus” Un percorso di formazione organizzato in laboratori di-

visi per aree tematiche con un palinsesto che consenta trasversalità e possibilità di crossover per i partecipanti. Si organizzeranno laboratori di addestramento equestre, sartoria storica, scenografia e decorazione, arti performa-tive, approfondimento storico-didattico e reading teatrali.

• venerdì 11 settembre - “La Disfida dei Festival” Una serata nella quale si esibiranno i migliori artisti che

hanno preso parte alle specifiche manifestazioni dell’esta-te, nell’ambito del “Barletta Art Festival” a cui sarà asse-gnato il premio “I Cavalieri della Sfida”.

BARLETTAVia F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107www.analisipagliarulo.it

NUOVO CENTRO PRELIEVI

• sabato 19 settembre - Il Trionfo dei Cavalieri - Corteo storico spettacolarizzato

Sfilata di un corteo trionfale in costume d’epoca per le vie del centro storico e spettacolo itinerante.

Nella piena tradizione della festa rinascimentale, parti-colari momenti spettacolari saranno collocati in studiate location dislocate lungo il percorso del corteo: oltre alle performance di musici, giocolieri, trombonieri e sbandie-ratori che costituiranno elemento sostanziale del corteo, elemento di novità saranno i tableau vivant realizzati dai partecipanti ai laboratori di arti performative e di attori professionisti del territorio sui temi della Sfida, dell’Ono-re e del Trionfo, temi cari all’elaborazione letteraria me-dievale e rinascimentale. Inoltre, alcuni attori di chiara fama nazionale (ipoteticamente 3 testimonial) saranno collocati sui tetti di alcuni palazzi storici lungo il percor-so e leggeranno testi narrativi rappresentativi delle tappe principali della storia, scritti per l’occasione a partire da fonti storiche documentate. L’itinerario si snoderà lungo un percorso elaborato sulle tracce storiche esistenti.

• 19 settembre - Spettacolo piromusicale - Terrazzamenti del Castello

Uno spettacolo piromusicale originale di grande sugge-stione a conclusione del grande corteo trionfale. Lo spetta-colo intende al contempo collocarsi come evento di aper-tura della Notte Bianca della Disfida.

• 19 settembre - La Notte Bianca della Disfida In collaborazione con gli esercenti della città verrà orga-

nizzata la tradizionale Notte Bianca, che verrà inserita nel programma generale delle attività come conclusione del-la parte più ludica e giovanile della Disfida: una sorta di grande festa di fine estate.

• 19 settembre - Giornate Europee del Patrimonio In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è

prevista l’apertura prolungata della Pinacoteca Giuseppe De Nittis e della mostra temporanea “De Nittis e l’EXPO” fino alle ore 02.00 con ingresso gratuito.

Il programma su richiamato si completa con attività col-laterali di supporto che, se realizzate anche grazie ad even-tuali accordi di sponsorizzazione da parte di privati e pro-mossi dagli stessi soggetti attuatori del progetto, verranno inserite nel cartellone generale della manifestazione, sotto il titolo Aspettando la Disfida dal 12-18 settembre 2015- loca-tion varie della città.

Alcune scene delle precedenti edizioni della Disfida di Barletta (FOTO-RUDY)

* a causa dei tempi di stampa, per uscire per il 12 settembre, non abbiamo potuto attendere le ultime modifiche al pro-gramma

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 13 SETTEMBRE 201512 IL FIERAMOSCA

Ambiente

P er capire le cause della formazione di schiuma nel nostro mare, basta prendere una bacinella piena d’acqua e versar-

vi dentro del comune detersivo liquido. Tranne la presenza di una insignificante serie di bollicine galleggianti, non vediamo altro, e se nessuno ci dice del detersivo, continueremo a ritenere l’ac-qua limpida e chiara. Poi, agitiamo l’acqua energicamente con la mano, si formerà una schiuma intensa che diventa più solida e ab-bondante se continuiamo ad agitare. Esattamente quello che suc-cede nel nostro mare dopo una violenta mareggiata. Da dove arri-va il detersivo? ho posto l’interrogativo a chi certamente ne sa più di me e la risposta è stata inequivocabile: nel mare se c’è schiuma c’è detersivo e se c’è detersivo c’è fogna e se c’è fogna c’è di tutto, anche se a volte ci appare “pulita”. Questa constatazione indur-rebbe i meno informati a indicare come colpevole il depuratore, stoicamente e impropriamente assolto dai suoi gestori, nato già vecchio in fase di progettazione e insufficiente oggi. Un’attenta analisi ampiamente dibattuta in Commissione Ambiente Interna del PD di Barletta con l’intervento di valenti tecnici esperti, ha dimostrato però, che il nostro depuratore rimane solo una delle diverse cause che contribuiscono al disastro. Ci sono concause ben note da decenni agli addetti ai lavori, politici di destra e di sinistra compresi, e che non si possono più nascondere alla città. E se queste concause fossero analizzate e risolte seriamente una per volta, anche da una politica più attenta al “bene comune”, ai vari livelli, potremmo dire, finalmente, di aver cominciato a salire il primo gradino della lunga scala che porta al “mare pulito”. Perché, grazie a Dio il mare ha la proprietà di autodepurarsi se smettiamo di inquinarlo. Sulla litoranea di Ponente, oltre al depuratore insuf-ficiente, ci sono il canale H e i suoi fratelli, che sversano in mare il loro misterioso contenuto, sui quali, è inutile appuntarsi patacche al merito, si è semplicemente avviato uno studio di fattibilità per un metodo che li intercetti e li depuri. A questi va sommato lo sca-

rico dei reflui della Fiumara anch’essa dotata di un mi-crodepuratore, certamente non sufficiente, poi, ag-giungiamo anche il depura-tore di Margherita di Savo-ia, che d’estate non scherza per numero di vacanzieri e nonostante la bandiera blu per i servizi, contribuisce a sporcare il “mare nostrum”. Non dimentichiamo gli sca-richi dei lidi, ormai tanti.

Ho volutamente lasciato per ultimo l’Ofanto, che mi piace de-finire in una incontestabile evidenza la “fogna delle fogne” che il mare riceve. Qualcuno mi aveva assicurato che in questo periodo, il letto del fiume fosse in secca e facilmente attraversabile e allora ho deciso con amici di risalire il fiume a mò di un Camel Trophy locale, per capire, se possibile, come e cosa scaricano nel fiume i 50 comuni che da esso ne traggono benefici, alimentazione e acqua potabile. Siamo partiti dalla foce su una vecchia jeep Uaz capace di affrontare il duro percorso. No, il fiume non era in secca, almeno 60 cm di un liquido marrone e maleodorante ci ha accom-pagnato ansa dopo ansa per diversi chilometri, in un panorama stupendo tipico di un documentario Discovery. Personalmente insisterei sul progetto-percorso naturalistico, vista la bellezza dei posti e il tipo di fauna incontrata. Ma la fotografia viene disturbata oltre dall’anomalia dell’acqua putrida, anche dalla visione di ar-gini in alcuni tratti modificati, cementificati e con strane rampe di accesso al fiume come a volerci fare arrivare grossi mezzi. Dice un contadino “idrovore per rubare l’acqua che - si vanno a vendere - e per scaricare gli autospurgo di notte o per rubare sabbia e pietre”. Ingombranti sono le presenze di carcasse di auto, immondizia e enormi cumuli di fetenti materiali inerti da demolizione, già se-gnalati con tanto di cartello “sottoposto a sequestro” o recentissi-mi ancora da segnalare. Lampante la mancanza di un minimo di manutenzione dell’alveo, in alcuni punti con gradoni di cemento, che impedirebbero un’eventuale risalita in canoa e degli argini bassi a tratti assenti perché sostituiti da vigneti spudoratamente abusivi su terreno demaniale, e irrigati con quell’acqua marrone. Evidente la conseguente mancanza di quella flora indigena dre-nante naturale, tipica dei fiumi che oltre ad essere depurante è un freno alla prepotenza delle piene. Ha ragione il prof. Ruggiero Dellisanti, profondo conoscitore del sito, quando lancia l’allarme per il pericolo delle bombe d’acqua, che ingrossando la portata del fiume, nella sua discesa violenta a mare, non avrebbe freni nel devastare gli argini, esondando fino alla statale 16, come già successo in passato ma con conseguenze più gravi.

Scusate, forse ricordo male io, stiamo parlando di competenza e responsabilità Provinciale, ma non era stato un assessore della

OFANTO: UN VASO DI PANDORA CHE QUALCUNO VUOLE TENERE CHIUSO

di Franco Ferrara*

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 15 SETTEMBRE 201514 IL FIERAMOSCA

Comune di Barletta

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I ll.mo Sindaco,nell’ultima riunione di consiglio comunale, lo scorso 29 Luglio, ci

siamo occupati di un tema di fondamentale importanza per il futuro del-la nostra città. Approvando lo schema che regolamenta le procedure di valorizzazione e concessione del nostro patrimonio immobiliare abbiamo avuto occasione di discutere dell’esigenza vitale, per città come la nostra, di disegnare il futuro intorno all’immenso capitale di cui siamo detentori: i tanti nostri beni architettonici e artistici, alcuni dei quali purtroppo in condizioni di preoccupante degrado.

In quell’occasione ho sottolineato quanto, al di là del valore in sé dei beni in oggetto, un serio programma di valorizzazioni debba considerare gli stessi non già soltanto “monumenti” en plein air, ma veri e propri “epi-centri della trasformazione”.

Veniamo da una lunga stagione in cui l’idea di sviluppo è stata col-legata spesso e malamente al concetto di “espansione”, che si è tradotto in molti casi in costruzione smodata e consumo esagerato di suolo, con i risultati di vivibilità e qualità degli spazi urbani che sono sotto gli occhi di tutti. Noi abbiamo ereditato questo. Ma cosa vogliamo lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi, alle generazioni future?

Io penso a trasformazioni sostenibili dei nostri quartieri, penso che dobbiamo “costruire sviluppo” guardando all’esistente e laddove l’esi-stente è decadente, dobbiamo adoperarci per recuperarlo, riqualificarlo, salvaguardarlo. Dobbiamo immaginare insieme come trasformare certi vuoti in pieni, come fare del patrimonio pubblico una risorsa centrale per la “rigenerazione urbana” quella vera, che faccia percepire davvero come “di tutti i cittadini” il patrimonio e che trasformi certi bellissimi palazzo-ni abbandonati in epicentri, luoghi vitali in cui il capitale storico-artistico genera capitale culturale e stimola il capitale sociale. Penso che luoghi urbani trascurati possano diventare spazi vivibili, in particolare se nel loro perimetro ricadono vere “perle” (come alcuni dei nostri straordinari im-mobili) - un po’ malconce, certo, ma da rimettere in piedi per rivitalizzare

non solo gli spazi, ma anche le persone e l’economia. Penso a come interventi di valorizzazione di alcuni dei preziosi immobili del nostro patri-monio possano potenziare aspetti e attitudini naturali - forse mai emersi - del contesto urbano in cui si trovano.

Proprio in riferimento a questo, apprendo che la Regione Puglia ha avviato l’attuazione della Scheda n. 45 “Restauro e valorizzazione di beni architettonici ed artistici” dell’Accordo di Programma Quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali”, stipulato tra la Regione Puglia e il MIBACT (DGR n. 1269/2015). La finalità degli interventi previsti dalla Scheda è di “qualificare, attraverso il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza”.

L’attuazione della Scheda n. 45 è basata su un Avviso pubblico per il finanziamento di “interventi di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali architettonici e di beni artistici ad essi strettamente inte-grati, aventi rilevante interesse storico-culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42) e/o di leggi regionali specificatamente finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale”.

L’Avviso è rivolto a noi, Enti pubblici locali territoriali (comuni singoli o associati, province) e prevede finanziamenti fino ad 1 milione di euro ad ente (non tanto ma neanche poco) per proposte progettuali da presentar-si dal 1° settembre 2015 al 15 settembre 2015. I progetti saranno sele-zionati in base alla loro capacità di “stimolare l’occupazione e l’economia locale, attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e pro-muovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale”. Esatta-mente quello che renderebbe certi beni “epicentri di trasformazione”.

Sindaco, propongo di candidare il Comune di Barletta ad ottenere questo finanziamento. Glielo chiedo perché non possiamo permetterci di sfuggirne una, di occasioni come queste, con tutti gli interventi di cui i nostri beni necessitano e a cui con le risicate risorse municipali non riusciamo a far fronte.

Apprendo che tra le tipologie di spese ammissibili nella progettazione vi sarebbero quelle relative ad esempio ad esecuzione di lavori, impianti e forniture, al potenziamento ed al miglioramento dei servizi di fruizio-ne, di accoglienza, per la didattica e di conservazione del patrimonio - compresi gli eventuali restauri delle opere da esporre, ad attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati all’adeguamento degli standard di sicurezza e della fruibilità da parte dei soggetti disabili. Praticamente tut-to ciò che serve ai nostri beni, di rilevanza eccezionale e però non tutti completamente e pienamente fruibili per la cittadinanza (la insopportabile permanenza di barriere architettoniche è uno dei guasti a cui porre quan-to prima rimedio).

Nella speranza che i nostri uffici siano preparati con una qualche proposta progettuale da candidare nei termini e per la quale Le chiedo di informarmi, non posso non raccontarLe che il mio pensiero - quando si parla di interventi sul patrimonio architettonico - va inevitabilmente a

Interventi di restauro e valorizzazionebeni architettonici e artistici comuni

Scade il 15 settembre 2015, l’avviso della Regione Puglia per accedere ai finanziamenti

di Giuliana Damato*

Giunta Ventola a gridare ai 4 venti che l’Ofanto grazie a quella Giunta sarebbe stato risanato? Vorrei chiedergli a che punto si è fermato o se ha mai avviato un’indagine sulle condizioni sia idro-morfologiche che inquinanti del fiume. Come mai non c’è traccia di sorveglian-za provinciale o della forestale, visto che dovrebbe essere in funzione un Uf-ficio Direzionale del cosiddetto “Parco dell’Ofanto”? Ma chi della nuova Pro-vincia, se ancora esiste, ha la delega al Fiume? Ho visto solo la macchina dei volontari del nucleo di vigilanza IFAE

con Pino Cava scendere da un argine. “Sorvegliamo per quanto possia-mo con forze e mezzi limitatissimi su un territorio vastissimo, segna-lando alle forze dell’Ordine gli abusi ma anche per noi c’è crisi e mezzi e uscite costano. E nessuno ci aiuta!”. La passione e la sensibilità sono bei valori, ma senza soldi, non si canta nemmeno la Messa.

L’acqua putrida continua a scorrere lentamente dalle anse canosine nei pressi del ponte romano, mentre risaliamo dopo le rapide di Casalon-ga. Bel panorama, un tempo lì con l’acqua verde smeraldo, si pescavano carpe e cavedani. La puzza tipica di un “canalone” ci assale. Cartelli dell’AQP avvisano che è vietato fare il bagno e pescare. Un’ordinanza del Sindaco dice che un nuovo invaso per la fitodepurazione dovrebbe entrare in funzione, lo stanno collaudando, intanto dal Lamapopoli su cui è dirottato il refluo del depuratore principale si scarica nel fiume “l’i-ra di Dio”. Mi raccontano di altro scarico incredibile all’altezza di San Ferdinando e cominciamo a chiederci, se tutto questo avviene nell’am-bito BAT, sulla sponda opposta alta dove la competenza è la provincia di Foggia, tanto per capirci, dove scaricano Cerignola e sobborghi? E nell’Ofanto alto, quindi Irpinia e provincia di Avellino dove tempo fa a seguito di una misteriosa moria di pesci fu organizzata una petizione per il salvataggio del fiume, cosa succede? Gli ammortizzatori dell’Uaz hanno chiesto aiuto e il nostro viaggio purtroppo si è dovuto concludere, ma l’intenzione di ritornare su quei luoghi magari per un reportage foto-grafico da inviare a chi ha la responsabilità della salvaguardia del fiume, è molto forte e credo che “l’orgoglio barlettano” a prescindere dai colori politici, dovrebbe farsi sentire. Come intervenire? Insistere sulla pubbli-ca denuncia evidenziando il problema ambientale in presa diretta. Cer-tamente il mio impegno e quello della mia Segreteria non verrà meno, se passa l’estate sarebbe come rinviare ancora una volta il problema e la prossima estate canteremo con Pino Daniele “…e o mar sta semp là, tutt spuorc e chin e munnezz e nisciun o và guardà…”.

Ho riferito a Filippo Caracciolo, attivissimo nel suo rinnovato inca-rico di Presidente della V Commissione Regionale Ambiente, chieden-dogli di incontrare prima tutti i tecnici esperti e conoscitori del fiume

e poi i sindaci della BAT con l’Autorità di Bacino per un aggiornamento sulle situa-zioni dei relativi depurato-ri comunali e per capire se relazioni interregionali con la Campania e la Basilicata possono dar vita a un “vero” progetto di risanamento del fiume, che permetta il recu-pero di fondi della Comunità Europea a cui è possibile ac-cedere fino al 2020. E sono convinto che Caracciolo lo farà!

* Segretario PD Barletta

Ambiente

L’ incontro da me voluto in V Commissione Ambiente concordato con l’assessore Santor-

sola è servito a rimettere la tematica della questione ambientale sui giusti binari della tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente con un confronto diret-to tra gli enti. La discussione tra i soggetti coinvolti, a tratti vivace, è stata utile per ripristinare un dialo-go tra i soggetti pubblici ed una volontà condivisa di perseguire le attività necessarie per venire a capo della situazione evitando contrasti o contrapposi-zioni che alimentano preoccupazione nell’opinione pubblica.

Visto il complesso quadro ambientale e la respon-sabilità a cui siamo chiamati la Regione Puglia, con l’attivo coinvolgimento dell’assessorato all’Ambien-te, d’accordo con la Provincia di Barletta Andria Trani ed il Comune di Barletta ha lanciato l’idea di pro-muovere un piano di investigazione riferito alla città di Barletta finanziato dagli enti in modo da conoscere il reale stato dell’arte circa le condizioni ambientali della città. Il piano, da realizzare con il necessario supporto di soggetti qualificati come ARPA Puglia e CNR-IRSA, ha lo scopo di investigare l’inquinamen-to della falda nell’area industriale, in un territorio che va oltre l’insediamento produttivo della TIMAC, con un fondo di rotazione che consentirà di rivalersi sui responsabili della contaminazione.

L’azione di monitoraggio e la realizzazione di un apposito studio idrogeologico ci daranno la possibi-lità di rispondere in maniera compiuta alle preoccu-pazioni dei cittadini. Per una più approfondita ana-lisi della situazione ambientale a 360 gradi lo studio idrogeologico dovrà essere integrato affinché si pos-sano valutare tutti gli impatti sulle matrici ambientali interessate. Da Presidente della V Commissione Am-biente e in raccordo con l’assessore regionale all’Am-biente Santorsola abbiamo voluto a nome della Re-gione Puglia, con Provincia e Comune di Barletta, offrire una risposta politica alle tante sollecitazioni che arrivano dal territorio. Mai più dovrà succedere che si possa parlare di inquinamento senza riferire in maniera certa ed oggettiva sulle cause e sulle re-sponsabilità collegate alle contaminazioni. Il costante monitoraggio della qualità ambientale rappresenta anche una sorta di spartiacque a tutela della salute dei cittadini. Ho apprezzato e faccio mie le parole del direttore generale di ARPA Puglia Giorgio Assennato che nel corso dell’incontro ha parlato della necessità di una governance integrata. I rappresentanti della Ti-mac convocati in audizione a margine dell’incontro tra i soggetti pubblici hanno riferito di voler prose-guire gli adempimenti già in corso per accertare le responsabilità della contaminazione.

Filippo Caracciolo

CARACCIOLO IN COMMISSIONEsulle criticità di natura ambientale

emerse nelle scorse settimane a Barletta

(FOTORUDY)

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 17 SETTEMBRE 201516 IL FIERAMOSCA

Provincia di Barletta Andria Trani

manutenzioni a fronte della riduzione dei trasferimenti dello stato. Va ricordato che con il processo di decentramento attivato con il federalismo fiscale quello che prima veniva sostenuto con le tasse statali oggi deve essere sostenuto con le tasse locali.

La più importante impresa a cui sono stati affidati una serie di interventi nel-la nostra città, è la Bar.S.A. La Bar.S.A. (Barletta Servizi Ambientali), oggi a totale capitale pubblico. Essa si occupa oltre che della raccolta di rifiuti solidi urbani anche di molti servizi di supporto al comune. Con la Bar.S.A. abbiamo subito costituito un ta-volo operativo per ottimizzare la tracciabi-lità e l’efficacia degli interventi.

Il servizio Demanio Comunale con de-lega di funzioni per il Demanio Marittimo l’ho trovato impegnato sulle operazioni di mappatura e informatizzazione di tutte le banche dati cartacee presenti nell’ente. C’è un grosso lavoro di dematerializzazione da portare a termine al fine di poter gestire on line, con maggiore certezza e maggio-re tempestività, tutte le autorizzazioni e le concessioni demaniali, in modo da po-ter realizzare quelle politiche sulle entrate ispirate ai principi di equità e trasparenza dell’azione amministrativa.

L’azione dell’assessorato sarà incen-trata su rispetto del diritto alla trasparenza verso il cittadino allargando al massimo l’accesso a tutte le informazioni necessa-rie al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e alla rendicontazione socia-le dell’azione assessorile. Sarà senz’altro promossa una revisione di alcune pagine web del servizio manutenzioni soprattut-to a causa della recente attività di ristrut-turazione del portale web comunale che, per quanto attiene ai contenuti dell’orga-nizzazione e dei servizi non risulta ancora completata per le pagine del servizi manu-tenzioni.

Sono certo di poter ricevere tutto il so-stegno della parte “sana” della nostra co-munità ed ecco perché mi piace parafrasa-re un concetto Kennediano: “non chiederti cosa Barletta può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per la città nella quale vivi, la-vori e fai crescere i tuoi figli. Con questo spirito affronto il prosieguo di questa sti-molante avventura. Lo farò avvalendomi della condivisione dei programmi con il Sindaco Cascella, con i colleghi Assessori e con le professionalità di alcuni dipenden-ti comunali che nonostante gli impegnativi carichi di lavoro, sono sempre disposti ad affrontare le questioni più complesse.

Non è facile, non lo è affatto ma è oltre-modo stimolante come possono essere solo le sfide più impegnative.

* Assessore alle Politiche Urbane

S i chiama “Gift 2.0” il servizio gratuito, attivato lo scorso 1 agosto, grazie al quale cittadini e turisti potranno usufruire di un bus (disponibile ogni sabato,

domenica e lunedì fino al prossimo 30 ottobre) per visitare i luoghi simbolo del ter-ritorio della Provincia di Barletta Andria Trani.

Il tutto con modalità di trasporto ecologiche e sostenibili e con servizi multime-diali che elaboreranno in tempo reale informazioni, dati, biglietti e tempi di percor-renza.

Oltre alla Provincia, sono partner del progetto Regione Puglia, Provincia di Bari, Università del Salento, Camera di Commercio, Innopolis - Centro per l’innovazione e la cultura, Regione della Grecia occidentale, Università di Patrasso, Camera di Io-annina e Camera di Achaia, nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale “Grecia - Italia 2007-2013”.

Il finanziamento destinato alla Provincia di Barletta Andria Trani per la realiz-zazione delle attività ammonta a 190mila euro, finanziati con fondi Fesr e fondi na-zionali.

Saranno garantite due tratte turistico-culturali (con percorso Andria, Castel del Monte, Canosa, Canne della Battaglia, Barletta, Andria) ed una tratta religiosa (con percorso Andria, Barletta, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e ritorno), ol-tre ad un servizio GPS necessario al monitoraggio degli orari di arrivo e parten-za delle tratte, al servizio di SOS turistico, ad una guida interattiva con georeferen-ziazione e due velostazioni presso le fermate cittadine di Andria e Barletta con servi-zio di nolo di biciclette e ri-sciò. I percorsi osserveranno le seguenti fermate: Piazza Bersaglieri Andria (stazione Bari nord), Castel del Monte (Taverna Sforza c/o piazzale della pineta), Piazza Vitto-rio Veneto Canosa di Puglia, Canne della Battaglia, Piazza Castello Barletta e Piazza Ber-saglieri Andria.

«Visitare le eccellenze ed i luoghi di maggior richiamo del nostro territorio non è mai stato così semplice ed economico - ha affermato il Presidente della Provin-cia di Barletta Andria Trani Francesco Spina -. “Gift 2.0” è un progetto con finalità sperimentali che vuol promuovere il territorio attraverso percorsi turistici, culturali e religiosi, a basso impatto ambientale ed in forma completamente gratuita. Con gli itinerari realizzati, abbiamo integrato i percorsi già serviti dal servizio di trasporto pubblico locale, coinvolgendo località come Canne della Battaglia e Castel del Mon-te che, per mancanza di collegamenti di trasporto pubblico locale, non sono ben col-legati con porti, aeroporti o stazioni ferroviarie. Sono certo che i nostri concittadini ed i turisti che ospiteremo nel nostro territorio potranno ammirare le nostre bellezze utilizzando questo servizio economico, innovativo e sostenibile».

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il portale http://giorgioviaggiandria.it/progetto-gift-2-0/

“Gift 2.0”, visitare i luoghi simbolo della Provincia non è mai stato così semplice ed economico

Comune di Barletta

quell’elenco di immobili da valorizzare che per il terzo anno di seguito abbiamo approvato in occasione del bilancio di previsione 2015, lo scorso aprile: la palazzina di Villa Bonel-li, l’ex convento di Sant’Andrea, l’ex convento dei Teatini (già anagrafe), l’ex Convento di S. Lucia, l’ex scuola di Montal-tino, l’ex caserma dei Carabinieri del porto, l’ex convento di S. Antonio. Intervenendo su questi, prima ancora che sugli ormai consolidati beni culturali “di punta” (Castello, Palazzo della Marra…), avvieremmo quella rigenerazione di cui par-lavo in apertura.

Abbiamo un progetto di valorizzazione per questi immo-bili? I “progetti” - ciò che il metodo della programmazione eu-ropea delle risorse ci guida a produrre - sono il miglior modo per trasformare i problemi in soluzioni. Quegli immobili oggi considerati problemi, per le condizioni in cui sono e per gli insostenibili costi di manutenzione e restauro, se valorizzati, rappresenterebbero esattamente la soluzione per certi spazi urbani che urlano il proprio bisogno di “rigenerazione”.

Stiamo facendo il possibile perché tutti i nostri uffici sia-no pronti ad intercettare i fondi della programmazione 2014-2020?

Mi auguro proprio di sì, Sindaco, perché questo farebbe di noi una buona Amministrazione.

* Consigliere comunale - Partito Democratico

Rosa Tupputi aderisce al movimento politico “Conservatori e Riformisti”

Già candidata al consiglio regionale per la lista “Oltre con Fitto”, Rosa Tupputi conferma la sua adesione al nuovo movimento politico: «L’indiriz-zo dato da Raffaele Fitto nel corso dell’assemblea fondativa del movimento politico “Conservatori e Riformisti” è quello di dar vita ad un nuovo centrode-stra, in grado di buttarsi alle spalle il passato, guardando al futuro con rinnovato en-tusiasmo, sulla base di un programma fatto di pro-poste concrete.

Proposte in grado di garantire davvero un ap-proccio moderno su temi fondamentali come la tas-sazione, che attualmente soffoca le reali possibilità di ripresa economica, e la burocrazia che blocca il percorso di sviluppo e crescita delle imprese. L’o-biettivo finale è costruire uno Stato molto più fun-zionale di quello attuale.

Il movimento Conservatori e Riformisti è nato per dare una rappresentanza finalmente credibile ai tantissimi italiani moderati e legati ai valori del centrodestra, che oggi non hanno un punto di ri-ferimento autorevole, anche a livello europeo, ga-rantendo così un’alternativa seria e responsabile al governo Renzi.

L’impegno di tutti noi è lavorare a livello locale con il massimo impegno affinché ciò avvenga in tempi rapidi».

A un mese di distanza credo sia opportuno scattare una fotografia dei servizi associati alla mia delega e rappresentare sinteticamente l’in-

dirizzo politico che governerà le azioni dell’assessorato alle politiche urbane al demanio e alle società partecipate che mi è stato affidato dal sindaco di Barletta, Pasquale Cascella.

Andiamo con ordine: se un mese è notoriamente un periodo limitato per un bilancio in senso tecnico, esso si è rivelato, invece, sufficiente, anche per merito della collaborazione dei componenti della struttura amministrativa co-munale, per conoscere ciò che “bolle in pentola”, ciò che necessita, in altri termini, di essere portato a termine salvaguardando il lavoro già fatto da chi mi ha preceduto, oltre che per delineare, con la necessaria obiettività e con-cretezza, gli interventi di sviluppo e di miglioramento possibili e sostenibili.

Partendo dall’analisi delle informazioni sulle dinamiche fra domanda e offerta di servizi di manutenzione, disponibili presso gli uffici, e dal program-ma di mandato amministrativo approvato in consiglio comunale nel 2013, ho potuto verificare che, anche se fra mille difficoltà determinate dalla scarsezza di risorse economiche, dai vincoli di finanza pubblica, dai nuovi adempimenti in materia di fatturazione elettronica e dal percorso di revisione normativa in atto sui processi amministrativi, nonché, dalla ridotta dotazione organica del servizio, sebbene sia auspicabile un adeguato e tempestivo potenziamento della struttura comunale oggi assegnata alle attività di gestione, monitoraggio e controllo degli interventi ordinari e straordinari necessari, l’Amministrazio-ne Comunale non è stata ferma. Sono partiti diversi cantieri fra i quali l’ex mercato ittico di piazza Marina, la consegna del cantiere per il ripristino dei 16 alloggi per anziani dell’ex Distilleria, i lavori urgenti presso il palazzo della Marra, la conclusione dell’iter burocratico per la sostituzione delle pan-chine delle litoranee di Levante e Ponente, messa in sicurezza del tetto della palazzina di villa Bonelli, lavori di messa in sicurezza delle mura del Carmi-ne, la ristrutturazione della palazzina comunale di via Galvani da destinare a Centro Servizi per l’Internazionalizzazione, l’adeguamento dell’impianto elettrico e messa a terra del cimitero comunale, l’adeguamento impianti, mes-sa in sicurezza e manutenzione straordinaria di molte scuole, ecc… natural-mente da parte mia, l’impegno è sempre alto per realizzare l’apertura della Galleria Curci, la sistemazione del muro di cinta di Villa Bonelli, il recupero del Trabucco e relativo camminamento del braccio di Levante.

Il dialogo con la struttura e la consultazione dei cittadini comuni si sono rivelati molto utili per capire quali sono i fattori interni e esterni che caratte-rizzano un assessorato fondamentale e strategico come quello che ho l’onore di ricoprire.

L’assessorato alle manutenzioni è certamente uno degli assessorati più esposto alle richieste e alle segnalazioni che quotidianamente l’intera comu-nità non si risparmia di inoltrare. Va detto che la struttura interna, in con-siderazione delle evoluzioni che si sono avute negli anni, è completamen-te diversa sia nella forma che nella sostanza rispetto a quella di alcuni anni fa. Prima c’era la cosiddetta “squadra operativa del municipio”, ovvero un gruppo di lavoro, quasi sempre dipendenti comunali, che si organizzava per sistemare i vari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Oggi di quella struttura organizzativa è rimasto ben poco perché il lavoro operativo è stato esternalizzato, inoltre, il patrimonio immobiliare da manutenere è in-vecchiato ed è notevolmente aumentato. Nuove strade, nuove piazze e nuove opere pubbliche sono state completate negli ultimi quindici anni con la conse-guente necessità di potenziare tutte le risorse precedentemente assegnate alle

Io, assessore, ecco cosa intendo realizzare per Barletta

di Giuseppe Gammarota*

(FOTORUDY)

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 19 SETTEMBRE 201518 IL FIERAMOSCA

Euro*Idees BruxellesEuro*Idees Bruxelles

LA BAT E IL TURISMO CHE VERRÀLa BAT è al quart’ ultimo posto nella graduatoria delle province italiane per competitività turistica. Con-corrono a questo risultato sia la debolezza di fattori strettamente turistici che la scarsa qualità del contesto territoriale. Lo scenario di crescita del turismo rimane positivo, ma serve una strategia di sviluppo di lungo periodo, una governance e progetti all’altezza della sfida.

di Emmanuele Daluiso*

I dati Euro*IDEES sullacompetitività turistica della BAT

Sono stati diffusi in questi giorni da Euro*IDEES-Bruxelles due studi sul tu-rismo che riguardano anche la Puglia e la provincia di Barletta Andria Trani. Il pri-mo riguarda la competitività turistica delle regioni e delle province italiane, il secondo riguarda gli scenari di sviluppo al 2020 del turismo pugliese.

Il quadro che emerge per la Puglia e, in particolare, per la BAT non è dei più rosei.

Proviamo a riassumere alcuni dati e fare delle ulteriori considerazioni specifi-che per la BAT.

La scarsa competitivitàturistica della BAT

La graduatoria prodotta da Euro*IDEES sulla competitività turistica delle regioni e province italiane è stata co-struita su un gruppo di indicatori, alcuni di natura strettamente turistica, altri riguar-danti il contesto territoriale.

La competitività turistica di una regio-ne, più in generale di un territorio, esprime la capacità di un territorio di competere sui mercati nazionali e internazionali del tu-rismo e quindi la capacità di attrazione di flussi turistici.

La competitività turistica tende a cam-biare nel tempo, per cui un territorio deve saper migliorare e mantenere nel tempo la sua capacità competitiva, attraverso spe-cifiche politiche in grado di mobilitare e coordinare soggetti pubblici e privati, in via diretta o indiretta coinvolti nel settore turistico.

Fatte queste premesse, dalle analisi Euro*IDEES emerge che la Puglia si col-loca al terzultimo posto fra le venti regioni italiane e dopo una fase di miglioramen-to della sua competitività turistica, che ha interessato tutto il decennio 2000-2010,

stanti dopo il 2011, nell’insieme del perio-do 2007-2014 ha visto aumentare non solo le presenze turistiche estere (+59,1%), ma anche quelle nazionali (+8,6%). Queste tendenze hanno riguardato in varia misu-ra tutte le province pugliesi. Per quanto riguarda la BAT si registra un incremento complessivo di presenze pari al 26% circa, derivante da un incremento di presenze na-zionali pari al 20,5% e di presenze estere pari al 46,3%.

La turisticità della Puglia ha continuato a fare progressi anche negli anni di quella che è passata alla storia come la “grande recessione”, ma i progressi che dovrà fare nei prossimi anni per diventare una vera e propria meta turistica, nel suo insieme e non solo per alcune sue località, sono ancora tanti. Attualmente il suo tasso di

turisticità è poco più della metà di quello medio nazionale e quel-lo della BAT è il più basso fra le province pugliesi, pari ad appena il 12% della media nazionale.

Gli scenari di crescita delturismo pugliese al 2020Le analisi prodotte da

Euro*IDEES evidenziano tre pos-sibili scenari di crescita del turi-smo in Puglia nei prossimi anni, sulla base dei dati storici espressi tra il 1998 e il 2014.

Lo scenario di “crescita alta” prefigura al 2020 la possibilità che dagli attuali 13 milioni di presenze turistiche annue si arrivi a supera-re la soglia dei 18 milioni; lo sce-nario di “crescita media” ipotizza di superare la soglia dei 16 milio-ni, mentre quello della “crescita bassa” prevede che non venga su-perata la soglia di 14 milioni.

I risultati relativi alle analisi sulla competitività turistica delle regioni italiane e lo stesso coeffi-ciente di determinazione statistico

dei trend elaborati portano a credere che lo scenario di “crescita bassa” sia quello più probabile. Ma, ovviamente, le previsioni sono fatte per essere smentite e quindi c’è da augurarsi che questa previsione venga smentita, che si possa registrare una cresci-ta turistica più sostenuta.

Una strategia pugliese per losviluppo turistico dei territori

Gli scenari prefigurati da Euro*IDEES dipenderanno sicuramente dalle dinamiche nazionali e internazionali del mercato turi-stico, ma dipenderanno anche dalle azioni messe in campo dalla pubblica ammini-strazione.

Gran parte delle responsabilità delle politiche turistiche dipendono dalle re-

negli ultimi anni mostra segnali di arretramento, d’inversione di ten-denza, ascrivibili soprattutto a fat-tori competitivi relativi alla qualità del contesto territoriale.

Per quanto riguarda la BAT, questa si colloca al quart’ultimo posto della graduatoria nazionale e il suo trend competitivo degli ulti-mi anni tende a peggiorare, per una negativa evoluzione sia del conte-sto territoriale che del settore turi-stico in senso stretto.

I dati sul turismo nel 2014e nei primi mesi 2015

Il 2014 ha rappresentato per l’intera Puglia un anno di lieve flessione delle presenze turistiche, che sono diminuite dello 0,64%. A diminuire sono state però le presen-ze italiane (-1,70%), mentre quelle straniere sono aumentate (+4,11%), anche se in misura non sufficiente a coprire il ne-gativo risultato delle prime.

Più promettenti sono stati i dati della BAT che hanno visto un incremento più ri-levante degli stranieri (+5,92%) a fronte di una sostanziale stabilità degli italiani. Nel complesso la crescita di presenze turistiche è stata pari all’1,35%.

Il 2015, pur in un contesto naziona-le che registra per il primo quadrimestre dell’anno un trend negativo, soprattutto per le presenze italiane, la Puglia sembra stia facendo meglio. I recentissimi dati dif-fusi dalla Regione parlano di un trend posi-tivo tanto per le presenze straniere quanto per quelle italiane.

Non sono stati diffusi i dati relativi alle singole province, ma possiamo ritenere che - poiché il turismo dei primi mesi, sino a maggio, non è legato al mare, ma è piut-tosto un turismo culturale, verde, d’affari - la BAT abbia usufruito positivamente di

questo trend regionale. Guardando i trend dei singoli comuni della BAT, notiamo che nell’ultimo decennio, dal 2005 al 2014, i comuni più dinamici sono stati quelli di Canosa, Barletta e Margherita. In termini assoluti, il comune con le maggiori pre-senze turistiche nel 2014 è stato Barletta, con circa 80 mila presenze, seguito da Bi-sceglie con circa 70 mila e Trani con cir-ca 60 mila. Dieci anni fa le differenze fra questi tre comuni erano irrilevanti poiché Bisceglie registrava circa 55 mila presen-ze, Trani circa 49 mila e Barletta circa 48 mila.

Gli anni della “grande recessione”Negli anni della crisi economica, av-

viatasi nel 2008 e tuttora ancora non con-clusa, soprattutto nel Mezzogiorno, vi è stata una contrazione a livello nazionale di presenze turistiche italiane, mentre sono aumentate quelle straniere.

La Puglia è riuscita a reggere il peso della crisi e, pur a fronte di risultati contra-

gioni, così come stabilito dalle modifiche costituzionali approvate dal Parlamento italiano nel 2001, c’è quindi da auspicarsi che la Regione Puglia riesca a mettere in campo una strategia adeguata di sviluppo turistico, in grado di puntare allo scena-rio di “crescita media”, se non a quello di “crescita alta”.

Utilizzare al meglio i fondi europeidella programmazione 2014-2020

Le analisi di Euro*IDEES mettono in evidenza l’importanza per la Puglia e, in particolare, per la BAT di puntare ad azio-ni tese a migliorare il contesto territoriale, a creare le precondizioni di una competi-tività turistica sostenibile e duratura nel tempo. Le azioni prodotte al riguardo negli ultimi anni vanno in questa direzione, ma i risultati sembrano ancora insoddisfacen-ti. Occorrerà migliorare le infrastrutture e i servizi rilevanti per il turismo, fra cui la valorizzazione e una adeguata gestione in-tegrata degli attrattori turistici.

Poi occorrerà puntare a una maggiore presenza di turisti esteri e a una maggiore destagionalizzazione, nonché al migliora-mento dell’offerta di ospitalità in linea con le tendenze della domanda turistica, così da renderla più produttiva.

Occorrerà anche puntare a favorire un più equilibrato sviluppo turistico a livello territoriale, poiché attualmente solo le pri-me località turistiche pugliesi totalizzano oltre il 50% delle presenze turistiche, e le prime venti località oltre il 70%. Gran par-te del potenziale turistico regionale resta dunque inespresso.

La nuova programmazione europea 2014-2020 pone una significativa atten-zione allo sviluppo del turismo, mettendo a disposizione risorse finanziarie di una certa rilevanza. Sarà necessario utilizzare al meglio tali risorse sulla base di una stra-tegia chiara e progettualità coerenti.

* Vice Presidente Euro*IDEES- Bruxelles

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 21 SETTEMBRE 201520 IL FIERAMOSCA

RiconoscimentiFisco

RIDURRE LE TASSE PER DARE MAGGIORESLANCIO ALL’OCCUPAZIONE

di Gaetano Nanula

R idurre le tasse si può, anzi, si deve. Il problema sta in gran parte nella previsione fiscale: eccessiva, soffocante, da

primato europeo, che scoraggia le iniziative produttive e obbliga gli imprenditori - nella cui attività soltanto risiede la creazione di nuova ricchezza - a un atteggiamento semplicemente conservativo delle posizioni acquisite, senza impulsi a nuove programmazioni ed espansioni.

Aggiungasi che questa pressione non è poi neanche tanto ben conosciuta, se ancora domenica 26 luglio il Corriere, accreditava la tesi che nel 2014 sia stata del 43,5% del Pil (vedi l’intervento di Alesina-Giavazzi: “La via giusta per tagliare le tasse”). La pressio-ne vera è invece di gran lunga superiore. Forse, quella percentuale, ripete il dato riferito dal Def (Documento di economia e finanza) 2015, che riporta però la “Pressione fiscale al netto degli interessi passivi”. Ora, è chiaro che anche gli interessi passivi sul grande debito pubblico italiano - che, nel 2014, sono stati di 75 miliardi - devono essere coperti dal gettito fiscale, per cui anch’essi devono ovviamente entrare nel computo della pressione fiscale effettiva, cioè quella vera. Non si capisce bene il perché sia riportato nel Def questo dato, come a voler evidenziare che la pressione sarebbe inferiore se non si dovessero pagare gli interessi passivi sul debito: e allora, qual è la lezione?

L’indicazione della pressione fiscale vera del 2014 è data in-vece dall’incidenza del totale delle tasse pagate dagli italiani - che sono state di 777 miliardi - sul Pil - l’ammontare della nuova ric-chezza prodotta dagli italiani in quell’anno - che è stato di 1616 miliardi: quell’incidenza è stata esattamente del 48%.

Cioè, nel 2014, il 48% della nuova ricchezza prodotta dagli ita-liani è stato assorbito dallo Stato, un po’ troppo per incentivarli nel rischio imprenditoriale o ad allargare le loro iniziative di lavoro. Occorre dunque procedere senz’altro ad una riduzione delle tasse. Ma come?

A questo proposito, una parte dei commentatori si pone il pro-blema della copertura della perdita di gettito determinata dalle tas-se eliminate o ridotte, concludendo che non si possano ridurre le tasse se prima non sia corrispondentemente aumentato il gettito: ragionamento evidentemente contraddittorio.

Non si deve commettere l’errore di ritenere che riducendo le aliquote delle tasse si riduca automaticamente anche il loro gettito: di fronte ad una conclamata evasione fiscale di 120-160 miliardi all’anno, il rapporto con il contribuente presenta ancora livelli di notevole elasticità.

A un abbassamento delle aliquote, è molto probabile che il con-tribuente infedele - il quale voglia stare più tranquillo di fronte al pericolo incombente di un imprevedibile accertamento particolar-mente gravoso - sia portato ad allargare la dichiarazione della sua base imponibile, portandola a dimensioni più veritiere. Si appli-cherebbero aliquote ridotte su una base imponibile allargata, dando quindi un gettito probabilmente equivalente.

Va poi considerato che una riduzione delle tasse metterebbe in moto - dapprima psicologicamente ma poi anche materialmente - un congegno virtuoso di incentivazione alla produttività, sia as-sociativa d’impresa e sia personale, che consentirebbe di sfruttare al meglio e più in profondità le capacità d’iniziativa e d’ingegno della gente: insomma, una riduzione delle tasse si trasformerebbe in una migliore produttività della Nazione, con un più intenso svolgimento degli affari, maggiori investimenti, e un aumento dunque del PIL, di fronte al quale l’incidenza suddetta del gettito scenderebbe; cioè, a parità di gettito, scenderebbe il suo rapporto col PIL, essendo questo aumentato: in definitiva, scenderebbe la pressione fiscale.

Questo teorema fu a suo tempo - fin dal 1985 - ampiamente sperimentato con successo dal presidente Reagan negli Stati Uni-ti, convinto che le minori tasse avrebbero innescato un processo di espansione economica e contemporaneamente salvaguardato anche il livello del gettito.

Naturalmente, nella riduzione o eliminazione delle tasse, bi-sogna iniziare da quelle più ingiuste e inique e allora è fuori di dubbio che, nella graduatoria italiana, bisogna subito incomincia-re con l’eliminazione dell’Imu e della Tasi e di ogni altra sovrim-posta locale sulla casa.

Il reddito della casa è già tradizionalmente tassato col metodo catastale, un metodo che accerta un rendimento medio standar-dizzato; si potrà discutere se debba essere aggiornato o meglio precisato, ma più in là di questo non si può andare.

Tassare anche il valore capitale della casa è invece veramen-te un’aberrazione, perché la ricchezza in esso investita è fatta di redditi già tassati: normalmente, da redditi di lavoro regolarmente tassati, risparmiati e poi investiti nell’acquisto della casa. Tassare il valore capitale della casa significa dunque tassare due volte il reddito utilizzato per il suo acquisto.

L’Imu e la Tasi sono dunque tasse ingiuste, inique, scientifica-mente inaccettabili, da abolire al più presto.

Un certo discorso va fatto anche per l’Iva, l’imposta genera-le sui consumi, il cui difetto principale è quello di assomigliare troppo a un’imposta sul reddito, con la conseguenza di un suo eccessivo effetto di cumulo nella tassazione della nuova ricchez-za creata dall’attività imprenditoriale. L’Iva ha poi l’aggravante di trasformarsi in una imposta sul lavoro dipendente, in contrasto con le esigenze di nuove assunzioni da parte delle imprese.

Già la sua attuale aliquota del 22% appare conseguente a una incontrollata follia maturatasi nel tempo. Prima della riforma Co-sciani-Visentino del 1971, la tassazione dei consumi era affidata all’Ige - Imposta generale sull’entrata - che colpiva “a cascata” - con la piccola aliquota del 3% - ogni compravendita di beni e siccome i loro passaggi dal produttore al consumatore - tramite grossista e dettagliante - erano normalmente tre, i beni arriva-vano sul mercato con una incidenza fiscale intorno al 9%. L’Ige

fu una buona imposta che aiutò egregiamente le casse dello Stato nell’impegnativa opera di ri-costruzione dell’Italia nel Secondo dopoguerra. Intervenendo in sua sostituzione nel 1972, l’Iva iniziò con l’aliquota del 12%, che poi con una serie incontrollata di aumenti - non sorretti da un’attenta analisi dei limiti di sopportazione del sistema economico - è stata via via portata, nel 2013, all’attuale aliquota del 22%.

Il suo maggiore inconveniente deriva dal fatto che il valore aggiunto viene determinato - come dicevamo - con gli stessi criteri di determinazione del reddito, con immancabili conseguenze quin-di di accumulo della tassazione sulla stessa base imponibile: reddito e valore aggiunto sono deter-minati infatti come differenza fra ricavi e costi; sono misurati cioè dall’eccedenza con cui i rica-vi sopravanzano i costi. Non solo, ma nel 1997 è stata introdotta - ad imitazione dell’Iva - una terza tassa, l’Irap, che funziona più o meno allo stesso modo.

Attualmente - in una società - la misura con cui i ricavi superano i costi, viene chiamata con tre nomi diversi: reddito, valore aggiunto e valore netto della produzione, per applicare tre imposte diverse; l’imposta sul reddito (Ires) del 27,5%; l’imposta sul valore aggiunto (Iva) del 22% e l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) del 3,9%, per un totale del 53,4%.

Ma la base imponibile è unica, è sempre la stessa, per cui - da una parte - l’incentivo all’e-vasione è altissimo e - dall’altra - l’evasione stes-sa è di facilissima attuazione, perché riducendo quell’unica base imponibile si evadono contem-poraneamente le tre imposte.

Tutti sanno come ridurre quell’eccedenza dei ricavi sui costi: o tagliando una parte dei ricavi - non fatturando e non registrando una parte delle vendite - o gonfiando i costi, fatturando e regi-strando costi fittizi, costi mai sostenuti.

L’Iva - dicevamo - ha inoltre un altro difetto, molto grave, perché si trasforma in un’imposta sul lavoro dipendente, penalizzando l’impresa che voglia fare nuove assunzioni, la quale circo-stanza è bene che sia finalmente e definitivamente capita in modo chiaro. Ed infatti, nella determina-zione del valore aggiunto tassabile, non è deduci-bile dai ricavi la remunerazione del lavoro dipen-dente, per cui questa remunerazione diventa essa stessa valore aggiunto tassabile. Tanto per fare un semplice esempio, se un’impresa ha realizzato ri-cavi per dieci milioni e sostenuto costi per otto, di cui tre milioni per remunerare i suoi lavoratori di-pendenti, contabilizzerà un reddito di due milioni ma un valore aggiunto tassabile di cinque.

L’Iva confligge dunque platealmente, cla-morosamente con una politica di espansione del lavoro. Un pensiero nella ristrutturazione del si-stema tributario dovremo dunque pur farlo per l’eliminazione dei non lievi difetti dell’Iva.

In conclusione, ridurre le tasse si può, anzi si deve per ridare nuovo slancio e fiducia al nostro Paese.

IL FIERAMOSCA 21

Due importanti riconoscimenti al prof. VillaniEletto presidente della “Società Italiana di DirittoInternazionale e di Diritto dell’Unione Europea”

Il Rettore e la comunità scientifica dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” sono lieti di comunicare che il prof. Ugo Villani - ordinario di diritto in-ternazionale nel Dipartimento di Scienze politiche e nel Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione nonché Presidente del Collegio dei garanti dei comportamenti - è stato eletto Presidente della “Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea”. Il prestigioso ricono-scimento ne premia l’alta figura di studioso con monografie e saggi che spaziano dal diritto internazionale pubblico, al diritto internazionale privato ed al diritto dell’Unione europea.

Villani ha insegnato anche nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma e in quella di Scienze politiche della LUISS “Guido Carli” di Roma. Ha tenuto un corso presso l’Académie de Droit International dell’Aja su “Les rapports entre l’ONU et les organisations régionales dans le domaine du maintien de la paix”.

È membro dei comitati scientifici di vari enti e riviste. Condirettore della Ri-vista “Studi sull’integrazione europea” e della relativa Collana edite da Cacucci nonché della collana “Studi di diritto internazionale” dell’editore Giappichelli di Torino. Coordinatore scientifico per il diritto internazionale e per il diritto dell’Unione europea degli Annali della Enciclopedia del diritto dell’editore Giuffré di Milano.

Insignito del Premio Internazionale“Mons. Pompeo Sarnelli” - Bisceglie

Il prof. Ugo Villani, nel corso di una significativa cerimonia, è stato insignito dal sindaco di Bisceglie avv. Francesco Spina del Premio Interna-zionale “Mons. Pompeo Sarnelli”. Con lui premiati altri illustri espo-nenti del mondo della nostra cultura fra cui mons. Nunzio Galantino, se-gretario generale della Cei, Giuseppe De Tomaso direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Marco Tarqui-nio direttore de “L’Avvenire”. Que-sta la motivazione del conferimento del Premio: Perché nelle attività di produzione scientifica e di magistero nel campo del diritto internazionale e dell’integrazione europea, svolte da oltre quarant’anni in prestigiose università italiane, ha costantemente profuso il suo impegno per trasmettere, specie alle giovani generazioni, passione per lo studio, capacità di analisi critica delle vicende internazionali e attaccamento ai valori fondamentali della pace, della giustizia, del rispetto della persona e dei suoi diritti.

L’evento giunto alla sua XII edizione è organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bisceglie.

La manifestazione si pregia dell’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, e dei patrocini del Ministro dei Beni e le Attività Culturali e del Turi-smo, della Regione Puglia, della Provincia di BT, dell’Arcidiocesi Trani-Barlet-ta-Bisceglie-Nazareth, del Museo Dioceano di Bisceglie.

Il Premio è intitolato alla grande figura del Presule e umanista Mons. Pom-peo Sarnelli il quale fu Vicario Generale e “fidato amico” del cardinal Fra’ Vin-cenzo Maria Orsini salito al soglio pontificio col nome di Benedetto XIII. Il Sarnelli fu Vescovo di Bisceglie dal 1692 al 1724.

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 23 SETTEMBRE 201522 IL FIERAMOSCA

BENEDETTE E PRESENTATE LE VETRATE ARTISTICHE DELLA PARROCCHIA SAN GIOVANNI APO-STOLO Venerdì 24 luglio presso la Parrocchia San Giovanni Apostolo si è tenuta la benedizione e presentazione delle vetrate artistiche. Ha pre-sieduto Mons. Giovan Battista Pichierri. Don Rino Mastrodomenico ha relazionato su “Dio è luce”, cenni biblici e teologici che ne han-no ispirato la progettazione. Di seguito hanno parlato il maestro Antonio Mauro Mezzina con una relazione tecnico-artistica e mons. Angelo Dipasquale su “Le opere di culto”.

I NUOVI INCARICHI PASTORALIASSEGNATI DALL’ARCIVESCOVO Si porge l’elenco dei nuovi incarichi pastorali assegnati da S.E. Mons. Giovan Battista Pi-chierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisce-glie:

NomiNe dall’1 agosto 2015• Can. Gaetano Adalberto CORVASCE, referente dell’Arcidiocesi per il

Giubileo della Misericordia.• Mons. Domenico CAPONE, esorcista.• P. Giuseppe ANTONINO ofm. cap., Assistente religioso del Presidio Ospe-

daliero di Barletta.• Diac. Francesco DEL CONTE, collaboratore della Parrocchia Maria SS.

Incoronata, Corato.

NomiNe dall’1 settembre 2015Parroci• P. Francesco VISCIANO c.ss.r., Parrocchia di S. Gerardo Maiella, Corato.• Fr. Emanuele FIORELLA, Parrocchia dell’Immacolata, Trinitapoli.• Sac. Matteo MARTIRE, Parrocchia del SS. Salvatore, Margherita di Savo-

ia.• Sac. Michele SCHIAVONE, Parrocchia B.V.M. Ausiliatrice, Margherita di

Savoia.• P. Savino Alberto BARBARO osj, Parrocchia Maria SS. Addolorata, Mar-

gherita di Savoia.

Amministratore parrocchiale• P. Pasquale RAGO cm, Parrocchia di S. Vincenzo De’ Paoli, Bisceglie.

Vicari parrocchiali• Sac. Cosimo Damiano FIORELLA, Parrocchia della Sacra Famiglia, Bar-

letta.• Sac. Giuseppe RIZZI, Parrocchia S. Giovanni apostolo, Barletta.• Sac. Domenico BRUNO, fidei donum per la diocesi di Roma, Parrocchia S.

Maria della Presentazione, Roma.

Altro• Sac. Vito CARPENTIERE, Padre spirituale del Seminario Diocesano, Bi-

sceglie.• Sac. Alessandro BRANDI, Vice Rettore del Pontificio Collegio Urbano

“Propaganda Fide”, Roma, per il triennio 2015-2018.• Acc. Pietro d’ALBA, inserito nella Parrocchia di S. Andrea apostolo, Bi-

sceglie.• Acc. Ruggiero FIORE, inserito nella Parrocchia S. Paolo apostolo, Barletta

Chiesa

Il diacono Massimo Serio è stato ordinato pre-sbitero, durante una solenne concelebrazione pre-sieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, sabato 5 settembre 2015, a Barletta, nella Parrocchia SS. Crocifisso, memoria della Beata Madre Teresa di Calcutta a cui è molto legato.

Il novello sacerdote ha presieduto l’Eucaristia domenica 6 settembre presso la Parrocchia SS. Cro-cifisso.

Con l’ordinazione Don Massimo assumerà l’in-carico di Vice Rettore del Seminario Arcivescovile di Bisceglie. Altri incarichi già assunti: Direttore Comitato Don Salvatore Mellone e Assistente dio-cesano di Azione Cattolica ragazzi.

SCHEDAQuarto di cinque figli, Massimo nasce a Barlet-

ta l’11 giugno del 1982 da una famiglia laboriosa e molto religiosa. Ricevette il sacramento del Bat-tesimo il 1° agosto dello stesso anno nel Santuario della Madonna dello Sterpeto in Barletta. Amante dello sport, Massimo si appassionerà molto al gioco del calcio e arriverà ad indossare casacche di alcune squadre militanti nella Lega Nazionale Dilettanti.

Raggiunta la maturità scientifica, decise di ab-bandonare il mondo del calcio per dedicarsi assi-duamente allo studio universitario e si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bari. Sarà a contatto con la scienza e la sofferenza che Massimo sarà condotto dal Signore a risponde-re a quelle domande profonde ed esistenziali che da sempre lo incalzavano. Di qui la scelta di seguire il Signore, risposta definitiva ad ogni interrogativo. L’attrazione per la persona di Gesù Cristo sarà così forte che al quinto anno di corso deciderà di conge-lare temporaneamente gli studi universitari intrapre-si per porsi in ascolto della volontà di Dio.

Così entra nel Seminario Pontificio Regionale di Molfetta nel 2009.

L’ordinazione sacerdotaledi don Massimo Serio

SOTTOSEZIONEDI BARLETTA

70° di fondazione

1945 - 2015

da 70 anniMISSIONARIDELLA GIOIA

27-31 agosto 2015

Celebrazioni del 70° di fondazionedella Sottosezione UNITALSI di Barletta

con l’accoglienza delle

RELIQUIE di S. BERNADETTE

Cattedrale: Conferenza “da 70 anni Missionari della Gioia”Cosimo Cilli, Presidente Unitalsi sottosezione BarlettaAntonio Diella, Vice presidente Unitalsi sezione Pugliese Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale UnitalsiS.E. Mons. G. Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie Pasquale Cascella, Sindaco della Città di Barletta Francesco Maria Spinazzola, già Presidente Unitalsi sottosezione Barletta

Gazebo Città dei Progetti Unitalsi - Via Nazareth Concerto Musicale - Piazza Mons. G. Damato

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 25 SETTEMBRE 201524 IL FIERAMOSCA

In città

INCONTRO A BARLETTA FRA TRE CLUB “LEO”Incontro, a Barletta, nel segno dell’amicizia e della cultura, fra tre Leo Club: quello di Barletta (Host), di Altamura e Casarano, più 15 ragazzi provenienti da diversi paesi del mondo: Svezia, Repub-blica Ceca, Grecia, Danimarca, Turchia, Giappone, per realizzare il progetto Lions Camp “Italo Ladisa”. La finalità dell’incontro, quella di allargare gli orizzonti culturali attraverso la reciproca conoscenza di differenti realtà etniche. Nonostante il giorno di chiusura, in virtù della disponibilità dell’Amministrazione Comu-nale si sono aperte le porte agli ospiti che hanno potuto così visi-tare i principali monumenti della città: il Castello, la Cattedrale, Eraclio, Palazzo della Marra. Come capirsi? Usando l’inglese, la lingua più diffusa.

FREE WALKING TOUR BARLETTA.UNA PASSEGGIATA DINAMICA E PARTECIPATAIn risposta ad un fabbisogno crescente di informazione ed assi-stenza da parte dei turi-sti abbiamo pensato di introdurre nella nostra città (Barletta in Puglia) il collaudato format del Free Walking Tour. Da Venerdì 24 luglio, infat-ti, ha preso il via “Free Walking Tour Barletta”: un tour della città della Disfida che scorta il visi-tatore lungo una piacevole passeggiata per il centro storico cittadi-no, alla scoperta dei suoi monumenti, delle sue chiese ma soprattut-to delle sue leggende e tradizioni. Come potete intuire dal nome stesso dell’iniziativa, la visita guidata è “free” e cioè non vincolata al pagamento di alcun biglietto. Basta presentarsi alle 18.00 presso il piazzale antistante il Castello dove troverete le nostre giovani guide, OGNI GIORNO della settimana.Le guide indossano la T-Shirt ufficiale del Free Walking Tour e sono

Ricorrenza

NOTIZIE IN BREVE

facilmente riconoscibili. Free Walking Tour Barletta è un tour dalla durata di circa due ore, dinamico e partecipato, ed è letteralmente impossibile annoiarsi. Se al termine del tour i partecipanti avranno gradito, sarà possibile corrispondere una mancia alle guide, che sa-ranno a completa disposizione del turista per ogni evenienza.

BARLETTA, LA DISFIDA SI DISPUTATRA VINI CON CARLO CRACCO IN GIURIAIn occasione della Disfida di Barletta organizzato presso il Castel-lo un evento attesissimo dal titolo “Nero di Sera-La Disfida” che ha rievocato la famosa battaglia prendendo le sembianze di una sfida enologica: a sfidarsi, infatti, non sono stati tredici cavalieri con spade e lance, ma bensì tredici vini DOC italiani (capeggiati dal Nero di Troia) e altrettanti francesi che si sono sfidati a colpi di qualità e buon gusto. A rappresentare le due squadre e a giudi-care i vini protagonisti d’eccezione: gli italiani sono capitanati da Giancarlo Giannini mentre i francesi da Philippe Leroy che hanno sottoposto i vini al giudizio dell’enologo e scrittore Roberto Ci-presso e dello chef di fama internazionale Carlo Cracco. Questa tipologia di sfida prende il nome di “Wine Challenge”, un format nuovo che vede sfidarsi i vini in una gara all’ultima degustazione. L’evento è stato ideato da Stefano Remigi e ci si augura che ven-ga reso non solo un’occasione di lancio per il Nero di Troia, ma anche un evento internazionale sul territorio che possa accogliere partecipanti da tutto il mondo e ospiti sempre più esclusivi. (B. R. Corvasce, BarlettaNews)

DEGRADO NELL’EX AREA DI SERVIZIO “ERG” IN VIA REGINA MARGHERITA. APPELLO DEL CONSIGLIERE RUGGIERO MARZOCCARitengo che la suddetta ex area di servizio di carburante debba essere recuperata e riqualificata con urgenza e che la sistemazione della suddetta area permetterebbe di poter creare una nuova area verde nella ridetta zona a beneficio di tutti i cittadini oltre ad esse-re un fiore all’occhiello per la città di Barletta.

I n periodo di crisi sono poche le aziende che riescono ad andare avanti a testa alta e la Pasticceria Gateaux è una

di queste.Qual è il segreto per raggiungere un traguardo così impor-

tante, unendo tradizione e innovazione?Non ci sono segreti, risponde Raffaele Sforza, la cosa im-

portante è avere passione e determinazione, sapersi rinnovare continuamente prestando attenzione al mondo che cambia, tut-to questo rimanendo fedeli alla tradizione e soprattutto preser-vando e ricercando sempre la qualità e la genuinità dei prodotti e delle materie prime da utilizzare in laboratorio.

Lo scorso 6 agosto grande festa per i 30 anni di attività della Pasticceria Gateaux.

Raffaele Sforza, titolare dell’azienda, pasticcere dal 1965 e sempre al passo con i tempi, con la sua famiglia ha voluto con-dividere con una grande festa questo importante traguardo con tutti i clienti, amici e collaboratori, che hanno mostrato fiducia e sostegno nel corso di questi anni e continuano a farlo tutt’ora apprezzando l’arte e la genuinità dei prodotti Gateaux che si contraddistinguono non solo per la bellezza, ma per il sapore e il gusto decisamente unico.

La giornata del 6 agosto è stata intensa e ricca di emozioni, è cominciata in mattinata con la degustazione della TORTA TREN-TENNIO, un semifreddo dedicato a questo traguardo, composto da un biscotto alle mandorle, mousse al cioccolato e caramello, bavarese all’arancia, coulis di lamponi ricoperto da una glassa al cioccolato fondente, un dolce adatto ad ogni tipo di occasione, prezioso all’esterno e passionale al suo interno, racconta e rac-chiude nel suo gioco di sapori e di equilibri la pluriennale espe-rienza di Raffaele Sforza, e la sua professionalità e passione rico-nosciuta nel settore dell’alta pasticceria. Nel pomeriggio c’è stato l’allestimento esterno per il taglio della megatorta e successivo brindisi. Ma prima di dare il via ai festeggiamenti non potevano mancare la benedizione di Don Mimmo parroco della chiesa del Buon Pastore e il discorso di Raffaele Sforza volto a ringraziare tutti i presenti aggiungendo una nota speciale per la sua famiglia, che come dice è il suo punto di forza e la sua fortuna.

Infatti ognuno dei componenti della famiglia all’interno dell’impresa ha il proprio ruolo, la moglie Anna Daloiso figlia di pasticcere migrato in Venezuela, da sempre al suo fianco, si oc-cupa della parte commerciale e ed è esperta di vetrinistica e di allestimenti, un talento che l’ha portata ad avere riconoscimenti a livello nazionale in concorsi di settore, e i suoi 3 figli, France-sca, Giuseppe e Veronica che in base alle loro capacità hanno as-sunto ruoli rilevanti all’interno dell’attività, chi per la produzione di cioccolato, chi per il laboratorio, chi per il cake design; una passione che si tramanda di padre in figlio, perfezionata parteci-pando a continui corsi d’aggiornamento e conseguendo riconosci-menti in concorsi di livello nazionale e internazionale. All’interno dell’attività, pur essendo a conduzione familiare, ci sono anche altri collaboratori.

Raffaele Sforza ex presidente CONPAI Puglia e attualmente vice presidente dell’associazione cuochi e pasticceri della nuova provincia BAT, durante la serata ha ricevuto dall’attuale presiden-te dell’associazione Michele Erriquez l’attestato di Benemerenza

per il trentennale impegno imprenditoriale ad alto senso di pro-fessionalità finalizzato con il raggiungimento dell’eccellenza nel settore.

Sforza, sensibile ai progetti e alle iniziative di arricchimento culturale ed enogastronomico della propria Città, quando era pre-sidente, si è occupato insieme ai suoi soci dell’organizzazione di un’importante iniziativa denominata la “Disfida di Barletta” che ha visto partecipare 13 pasticceri francesi di rilevanza ormai in-ternazionale contro 13 italiani, iniziativa nata prendendo spunto dall’avvenimento storico della Disfida di Barletta del 1503.

In famiglia, non è festa se non si balla, infatti non è solo l’arte pasticcera ad essere protagonista in questa famiglia, ma anche il ballo e la danza fa parte delle loro vite. La serata del 30° anniver-sario, tolti i banchetti dei festeggiamenti, si è conclusa a ritmo di pizzica. Veronica, la figlia più piccola, ha voluto sorprendere i familiari e chi è rimasto fino a tardi con una ballata di buon au-spicio, liberatoria e piena di energia coinvolgendo il pubblico che entusiasta seguiva il ritmo con il battito di mani.

Punta di diamante della produzione firmata Gateaux sono i semifreddi. Ce ne sono per tutti i gusti e adatti ad ogni tipo di occasione, una linea curata nel gusto e nel design che conquista il palato anche dei più esigenti.

Un’altra grande specialità della Gateaux sono i lievitati a par-tire dagli ottimi cornetti per la prima colazione, prodotti quoti-dianamente con il lievito madre e burro di prima qualità, fino ad arrivare ai lievitati per le festività. Tra le specialità vi sono il Pan Morbido al mandarino, denominato anche il Dolce della Disfida ricoperto con glassa di cioccolato bianco e mandorle filettate, con un morbidissimo interno al mandarino e il Panett’oliva, un morbi-do lievitato con olio extravergine d’oliva pugliese invece che del burro e olive candite del Salento, un prodotto decisamente made in Puglia, adatto anche per gli intolleranti al lattosio. Per quanto riguarda la gelateria, novità di quest’anno, oltre al gelato tradiziona-le, c’è Olvi, il gelato all’olio d’oliva, sano, nutriente e leggero, una produzione per gli intolleranti al glutine e al lattosio, un insieme d’ingredienti che riservano l’autentico gusto del gelato.

Trent’anni di dolcezza della pasticceria Gateaux

Raffaele Sforza, con la moglie Anna e i figli Francesca, Giuseppe e Veronica, festeggia i 30 anni della pasticceria

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 27 SETTEMBRE 201526 IL FIERAMOSCA

Bar.S.A. Bar.S.A.

di Luigi Fruscio*

D opo la pulizia preparatoria degli arenili, eseguita prima della stagione estiva a partire dal 16 maggio, il servizio

di pulizia spiagge prevede la pulizia ordinaria del litorale manuale e meccanizzata, compreso il ritiro dei rifiuti urbani indifferenziati e differenziati, effettuata a giorni alterni nei periodi dall’1 giugno al 5 luglio e dal 21 agosto all’1 settembre, in cui si avvicenda la pulizia manuale con quella meccanizzata. Proprio in virtù della maggiore frequentazione dei luoghi nella parte centrale della sta-gione estiva - continua l’amministratore unico di Bar.S.A. Luigi Fruscio - dal 6 luglio al 20 agosto la pulizia ordinaria manuale del litorale è effettuata con frequenza giornaliera, così come la pulizia ordinaria meccanizzata, garantendo un’adeguata rotazione delle attività di setaccio degli arenili. Per assicurare la possibili-tà di conferire i rifiuti sulle litoranee, sono stati posizionati sugli arenili circa 200 trespoli per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, con ricambio delle buste in plastica in occasione della raccolta, nonché 14 isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti differenziati plastica, vetro e carta, mentre sui marciapiedi delle litoranee sono state posizionate n. 15 isole ecologiche in metallo (10 a Ponente e 5 a Levante) per la raccolta dei rifiuti differenziati plastica, vetro, carta, umido e indifferenziato.

Dall’1 giugno al 20 settembre Bar.S.A presso gli stabilimenti balneari, previa distribuzione delle attrezzature previste, è svol-to il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti con le modalità operative riferite al calendario ed orari di servizio già in essere per le utenze non domestiche alimentari del Centro Storico. Tutto questo con un impegno di personale e mezzi che vado di seguito a riassumere: 5 operatori dalle ore 4:00 (+2 operatori dal 6 luglio al 20 agosto, 3 operatori dalle ore 3:00 con: trattore attrezzato con pulisci spiaggia, pala gommata/fresa e vasca per raccolta ri-fiuti. Per la raccolta lungo le litoranee: umido (1 operatore con costipatore 5 mc), secco (1 operatore con compattatore), vetro: (1 operatore con vasca da 5 mc), cartone (1 operatore con minicom-pattatore da 10 mc), carta (1 operatore con minicompattatore da 6 mc), plastica (1 operatore con minicompattatore da 6 mc).

Alla luce di quanto descritto sulle azioni predisposte da Bar.S.A. per garantire un servizio di pulizia degno di questo nome lungo le Litoranee della città fa male da Barlettano ancor prima che da Amministratore unico dell’Azienda preposta a svolgere il servizio leggere di segnalazioni sul degrado e sulla sporcizia delle Litoranee. Siamo impegnati ogni giorno a fare del nostro meglio e come detto sin dal mio insediamento siamo pronti ad accogliere segnalazioni e sollecitazioni ma sappiamo altrettanto bene di avere bisogno della collaborazione di tutti. Continuare a

raccogliere rifiuti a ridosso delle isole ecologiche in metallo non è un segnale incoraggiante. E ancora: non si può definire civile chi abbandona rifiuti lungo la Litoranea dopo aver improvvisato un banchetto in luogo pubblico sottraendolo di fatto alla disponibilità della collettività. Tutti noi, ad iniziare dagli operatori impegnati in prima linea, diamo il massimo per tenere pulita Barletta. Mi permetto infine di rilevare che sarebbe più opportuno accompa-gnare le segnalazioni con dettagli circostanziati sui luoghi critici affinché non assumano le sembianze di critiche sommarie su ‘de-grado e sporcizia’ e soprattutto per dare a Bar.S.A la possibilità di intervenire con tempestività.

SERVIZIO DI PULIZIA DELLE SPIAGGE EDELLE LITORANEE DI PONENTE E LEVANTE

Intervento dell’Amministratore unico di Bar.S.A. avvocato Luigi Fruscio, sull’impegnonel servizio di pulizia stradale e di raccolta rifiuti in riferimento alle litoranee

È stata pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune, e vi resterà per 30 giorni, la relazione sul “Progetto unitario del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, del servizio di spazzamento delle strade e di altri complementari dell’Ambi-to di Raccolta Ottimale (Aro) 1 Barletta, Bisceglie, Trani” che il Dirigente della Regione Puglia, ing. Antonello Antonicelli, Commissario ad Acta, ha presentato all’assemblea riunitasi a Palazzo di Città. Presieduta dal sindaco di Barletta, Pasquale Ca-scella, e composta dai sindaci di Bisceglie, Francesco Spina e di Trani, Amedeo Bottaro, l’assemblea ha preso atto della relazione e adottato i provvedimenti conseguenti che prevedono una fase transitoria nella quale ciascuno dei tre Comuni definirà e appli-cherà, con le rispettive società, le modalità e i nuovi contenuti operativi di gestione unitaria del servizio, adeguando a partire dal mese di agosto 2015, se necessario, i contratti di affidamento.

Entro il termine massimo di un anno in tutti e tre i Comu-ni la raccolta dei rifiuti avverrà secondo il metodo del “porta a porta” per giungere, a livello di ARO, a percentuali di raccolta differenziata coerenti con gli obiettivi fissati dalle norme vigenti in materia.

Una volta entrate a regime le nuove modalità, è prevista la costituzione di un soggetto giuridico partecipato dai tre Comu-ni per l’affidamento del servizio unico, relativamente al quale è stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire il cro-noprogramma per l’attuazione dell’innovativo percorso.

Assemblea dell’ambito di raccolta ottimaleAL VIA LA GESTIONE UNITARIA

DEL SERVIZIO RIFIUTI

SETTEMBRE 2015

SALVIAMO LECCI E PALME

I n sinergia con gli uffici comunali competenti e dell’Asl di Barletta Andria Trani, Barletta servizi ambientali ha

predisposto un piano d’intervento fitosanitario per l’anno in corso, per contrastare la suddetta infestazione sulle palme e sui lecci, a salvaguardia del patrimonio verde comunale in linea con il rispetto delle normative in vigore e in generale della tu-tela dell’ambiente.

Barletta servizi ambientali già in primavera, ha realizzato due interventi biologici, a fine marzo e fine maggio, a base di nematodi entomopatogeni sul patrimonio palmizio comunale della varietà “phoenix canariensis”, del tutto innocui per le spe-cie non target e per l’uomo, associati ad uno stimolatore dell’at-tività fisiologica e di ripresa vegetativa delle piante trattate. Il terzo intervento è attualmente in corso. Tali operazioni vengo-no effettuate mediante irrorazione a doccia, con lancia a bassa pressione, di acqua trattata nella parte apicale di ogni esemplare (centro della corona, inserzione delle fogli e stipiti), attraverso l’utilizzo di un’asta telescopica e/o piattaforma aerea. Ad ulti-mazione del terzo trattamento biologico, al fine di debellare anche l’infestazione di esemplari adulti, sarà eseguito un primo interven-to fitosanitario adulticida con l’impiego di insetticida fosforganico composto da clorpirifos-metile e coformulanti tipo “Reldan 22”, da riproporre ad intervallo di circa un mese.

A completamento del piano operativo, sono stati programmati, nei mesi di ottobre e novembre - altri due interventi biologici.

Al fine di debellare l’infestazione spropositata di cocciniglia presente sugli alberi di leccio nell’anno 2014, su tutti gli esemplari del patrimonio comunale, sono stati effettuati nei mesi di marzo, aprile e giugno dei trattamenti fitosanitari mirati, mediante nebu-lizzazione di olio minerale bianco attivato con insetticida e stimo-latore fogliare, che sarà riproposta anche ad ottobre 2015.

Stando ai riscontri, i trattamenti effettuati sul patrimonio pub-blico comunale si rivelano molto efficaci nel debellare l’infesta-

Ringrazio il Presidente dell’Associazione Pubblici Esercenti Pino Centaro per la sol-lecitazione relativa al lavaggio ed alla sanificazione dei carrellati della frazione organica in dotazione agli stessi esercenti commerciali.

Bar.S.A. ha regolarmente svolto lavaggi e sanificazione rispettando le frequenze do-vute. In ogni caso per ottemperare agli obblighi contrattuali, alle rassicurazioni effettuate dall’Amministrazione e accogliere la segnalazione ricevuta l’Azienda ha provveduto a partire da giovedì 20 agosto alla programmazione degli interventi potenziati di lavaggio e sanificazione che è stata completata a fine mese tenuto conto anche dell’aumento dei rifiuti prodotti e raccolti in questo periodo che fisiologicamente ha causato un ritardo nell’espletamento di queste attività. Comunico e anticipo la volontà di incontrare le as-sociazioni di categoria ed i rappresentanti degli esercenti delle attività commerciali al fine di condividere un confronto costruttivo ed un percorso sulle azioni di Bar.S.A. per migliorare in modo costante i servizi offerti.

Luigi Fruscio

zione sulle palme e sui lecci, tanto che si registrano numerosi epi-sodi della normale ripresa vegetativa. Purtroppo, non avendo la sicurezza che analoghi trattamenti siano stati effettuati in tempi utili anche sul patrimonio palmizio privato presente sul territorio, è inevitabile la presenza di esemplari adulti di punteruolo rosso, motivo per cui saranno eseguiti i trattamenti adulticidi descritti.

A completamento delle attività, sempre in collaborazione con l’Amministrazione, stiamo gradualmente procedendo alla rimo-zione dei tronchi di palme non più vegete, al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità, oltre che il decoro urbano. Nel 2015 sono stati rimossi circa 50 esemplari, fermo restando che è in atto un costante monitoraggio per intervenire celermente nei casi di instabilità del capitello.

* Amministratore unico della Bar.S.A.

Sul lavaggio dei carrellati degli esercenti commerciali

© 2

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Bar

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 29 SETTEMBRE 201528 IL FIERAMOSCA

Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio

Barletta

PEDICO

Storia locale

BARLETTAtel. 0883 885 040

[email protected]

Piazza Marina 52(centro storico)

Lupo di Mare al mare(lido bella venezia) Lit. Pietro Mennea 4

O gni anno, il 12 settembre, la nostra Città ricorda il martirio di 12 vi-

gili urbani che, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, furono barba-ramente trucidati dai tedeschi sulla parete esterna dell’ex Ufficio Postale cittadino. Quel sacrificio di vite innocenti ha fatto sì che il corpo dei Vigili Urbani di Barletta, da quel momento in poi, fosse portato come fulgido esempio di eroismo all’intero terri-torio nazionale.

La Polizia Municipale è uno dei corpi di polizia del nostro Paese. Tuttavia, a diffe-renza delle forze di polizia dello Stato, non ha un coordinamento nazionale, ma solo a livello locale, cioè della Regione e del Co-mune. Quindi ogni Regione regolamenta la polizia locale in maniera diversa definendo divise e distintivi propri e, in genere, ogni Comune ha un proprio regolamento orga-nizzativo. L’attività della Polizia Munici-pale sottostà alle leggi dello Stato che ne stabiliscono i principali compiti ed in parti-colare della legge quadro del 1986.

La Polizia Municipale trae origine dal corpo della “guardia nazionale” che ogni Comune ha istituito nel passato in tem-pi e con modalità diverse, per garantire il rispetto delle proprie regole. Le guardie, alle dirette dipendenze delle autorità loca-li, hanno da sempre svolto le loro funzio-ni affiancandosi alle forze di polizia dello Stato. L’obiettivo della Guardia Nazionale

era garantire il “buon ordine della città”, sorvegliando in particolare le porte ed af-fiancando i gabellieri (guardie addette alla riscossione del tributo dai commercian-ti che portavano all’interno delle mura la merce soggetta al dazio per la vendita). La Guardia Nazionale era un corpo formato da poche persone, tutti volontari, vestiti a pro-prie spese.

Le guardie erano abbastanza giovani, circa 30 anni, in genere non erano sposa-te, avevano un proprio lavoro o erano be-nestanti che vivevano di rendita. Nella se-conda metà dell’Ottocento Barletta era già una città industriale, ma la vita si svolgeva tranquillamente, senza creare troppi impe-gni alle guardie del comune le quali vigi-lavano soprattutto le porte della città, che a quei tempi era ancora recintate dalle mura.

Nel nostro Comune si iniziò a parlare di guardie municipali “solo” 150 anni fa. In-fatti il primo atto ufficiale è la delibera n. 58 del Consiglio Comunale che più ampiamen-te trattava della pianta organica del Comune di Barletta. Durante la seduta del massimo consesso cittadino tenutasi il 31 dicembre 1861, l’assessore anziano facente funzioni di Sindaco Gaetano Pappalettere proponeva che “…partendo dalla già stabilita pianta organica … invita il consiglio a voler nomi-nare quattro Guardie Municipali col mensi-le compenso di ducati otto cadauno senza l’obbligo del cavallo. Propone come primi

nomi Nicola Centaro di Do-menico e Giu-seppe Saponaro fu Francesco. Ed onde munire le quattro dette Guardie delle novelle divise (fig. 1), auto-rizza il Sinda-co e la Giunta a provvederle loro, prelevan-done la spesa dall’art. 127 dell’esercizio corrente”.

Forse non proprio in ma-niera corretta, dopo aver for-mato il Corpo delle Guardie, gli ammi-nistratori dell’epoca pensarono bene di munirsi del regolamento. La prima boz-za, datata 26 novembre 1862 (fig. 2), che all’art. 1 recitava “È costituita in Barletta una forza destinata alla Civica Polizia. Det-ta prenderà il nome di Guardia Municipale della Città di Barletta”, riguardava tutti gli aspetti della città e prevedeva, tra l’altro, il controllo: dell’occupazione del suolo pubblico delle fiere e dei mercati del patri-

Il corpo di polizia municipale nella storiaViaggio alle origini dei vigili urbani

di Michele Grimaldi

Fig. 1. La nuova divisa delle guardie municipali (1861)

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 31 SETTEMBRE 201530 IL FIERAMOSCA

Ricordo

INAUGURATO IL MONUMENTO AL DONATORENel ricordo del prof. Lattanzio e di Pietro Mennea

di Rosaria Cuccorese*

monio artistico dell’igiene e della decenza della città, dell’edilizia, della macellazione degli animali.

Il definitivo regolamento venne redatto solo dopo quasi due anni, nelle sedute del consiglio comunale del 30 maggio e 13 no-vembre 1863, e che fu approvato con De-creto Reale di Vittorio Emanuele II del 3 dicembre 1863 (fig. 3).

Le funzioni delle guardie, previste nel Decreto, si fecero più precise e articolate: avevano il compito di far rispettare i rego-lamenti comunali, di consegnare lettere o avvisi dell’autorità municipale, di garantire l’ordine pubblico e di sorvegliare la circola-zione stradale in città e nei sobborghi secon-

do gli ordini ricevuti dall’ufficio di polizia municipale al quale dovevano trasmettere un rapporto giornaliero. Il corpo di guardie dipendeva direttamente dal Sindaco e dalla Giunta Municipale. La vita delle guardie, sino agli albori del XX secolo considerata non difficilissima, incominciò ad assumere aspetti più problematici allorché dovette affrontare i primi problemi con il traffico, soprattutto a causa delle biciclette, le cui regole di circolazione furono fissate per la prima volta nel regolamento del 1914.

In quei tempi la città si sviluppava indu-strialmente e demograficamente in maniera vertiginosa e la circolazione, anche delle auto, aumentava sempre di più. Proprio il 1914, venne introdotta la denominazione “vigili”. Da allora anche a Barletta il ter-mine “vigile” venne a sostituire per sempre quello di “guardia”.

Nel 1921, l’aumento del traffico strada-le indusse a mettere a punto un regolamento disciplinare che fosse più rispondente alle esigenze della viabilità dell’epoca in fase di trasformazione ed espansione.

Negli anni Venti venne inoltre introdot-ta nell’organico dei vigili una squadra cicli-sti poi sostituita, negli anni Cinquanta, da una squadra di motociclisti.

Si presentarono, come era ovvio, anche difficoltà con le prime auto, che raggiunge-vano le “impressionanti” velocità di 30 ed anche 50 km/h.

Le sanzioni per le violazioni al regola-mento erano previste multe sino a 10 lire (per avere un raffronto si tenga conto che gli operai venivano pagati circa 2,5 lire per 12 ore di lavoro).

Negli anni le modifiche, anche parziali, al Testo Unico del Regolamento per la Po-lizia Urbana furono diverse fino a giungere al 1929 allorquando il Consiglio Comuna-le deliberava di modificarlo ulteriormente e di inserire nuove norme e modificarne altre (per lo più amministrative come l’in-nalzamento dell’età per entrare nel Corpo da 25 a 30 con agevolazioni per gli invalidi di guerra) e dopo cinque anni, nel 1934, la denominazione mutò in “Corpo di Polizia Municipale” e cioè l’attuale.

Coloro i quali hanno avuto la compia-cenza di dare una veloce lettura a questi brevi cenni storici sul Corpo dei “Vigili Ur-bani”, avranno sicuramente notato come le modifiche, anche importanti, al Testo Unico che ha regolato da 150 anni a questa par-te la vita della polizia cittadina, sono state tante ed anche importanti ma l’articolo che non è mai mutato nel corso del tempo e che forse resta il più importante di tutti è quello che recita “… Il corpo dei Vigili Urbani ha come compito precipuo quello di far rispet-tare le regole del vivere civile”.

Cosa dire di più?

Storia locale

Fig. 2 - 26 novembre 1862, prima bozza del regolamento del Corpo delle Guardie muni-cipali

Fig. 3 - Decreto Reale di Vittorio Emanuele II del 3 dicembre 1863

A cura dell’Associazione Artistico Culturale Cultura e Musica “G. Curci” in collabora-

zione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Regione Puglia - Assessorato al

Mediterraneo Comune di Barletta

31ma stagione concertisticaautunno musicale

domeNica 20 settembre

“La Musica Barocca tra Pop e Rock”Ensemble “Rondò Veneziano”

domeNica 27 settembre

Pianista Fan Yu1° Premio Assoluto 24° Concorso Internazionale “Città di Barletta

giovedì 1 ottobre

“Nuove frontiere musicali: omaggio alla musica elettroacustica”Pietro Doronzo - flautoAlberto Signorile - oboe Carmine Marcello Rizzi - violino

domeNica 4 ottobre

“Clair de lune… emozioni di unviaggio tra finito ed infinito”Giuseppe Nese - flautoYolanta Stanelite - sopranoGabriella Orlando - pianoforteLuigi Minischetti - voce recitante

domeNica 11 ottobre

DuoMauro Paolo Monopoli - violoncelloMariano Antonio Fiorella - pianoforte

domeNica 18 ottobre

Quartetto “De Nittis”Pianista Francesco Monopoli

domeNica 8 Novembre

Pianista Woojin Kim1° Premio 17° Concorso di Esecuzio-ne Pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”

Per informazioni Abbonamento per 7 concerti e 30.00Biglietti posto unico e 10.00

tel. 0883 528026 - 380 [email protected]

F inalmente il monumento celebrativo di tutti gli attuali, passati e futuri donatori di sangue. E non solo della città di

Barletta. Mi piace condividere questa gioia alla nostra provincia di Barletta Andria Trani, alla Regione Puglia e all’intera famiglia italiana dei donatori di sangue dell’Avis. Mi corre l’obbligo, an-che oggi, di ricordare due simboli della nostra sezione: il nostro fondatore Ruggero Lattanzio e il nostro campione Pietro Men-nea. Sono certa che entrambi oggi gioiscono per questo evento. Ho aperto questo mio intervento con “finalmente” perché da tanti anni, forse troppi, abbiamo inseguito questo sogno. Ma oggi è il giorno della festa. della festa dei donatori viventi e di chi riposa in pace. La presenza di tanti donatori della provincia e della Regio-ne Puglia e l’intera dirigenza mi onora particolarmente. Altresì la

presenza del nostro presiden-te nazionale, dottor Vincen-zo Saturni, è un evento tanto particolare quanto storico per questa città.

A lui e a tutti coloro che oggi sono con noi il più af-fettuoso ringraziamento mio personale e delle donatrici e dei donatori di Barletta. Un pensiero particolare, in tal senso, desidero porgerlo al sindaco di Barletta Pasquale Cascella che con Azzurra Pel-le e Giusy Caroppo, assessori della sua giunta, hanno fatto in modo che Barletta potes-se avere questo monumento. Essi hanno dato una risoluta accelerazione a tutto l’iter

consentendo in tempi ragionevoli di poter raggiungere il risulta-to tanto atteso. L’iter per giungere a questo monumento è stato lungo e non privo di difficoltà burocratiche, ma la caparbietà e l’ostinazione dei precedenti presidenti e qui vorrei menzionare il cav. dott. Francesco Marino e il prof. Ruggiero Maria Dellisanti, congiuntamente a tutto il consiglio e alla base dei donatori, hanno permesso di raggiungere il risultato che oggi ammiriamo.

Il monumento al donatore Avis Barletta non è una stele fina-lizzata solo a commemorare l’attività del donatore anonimo, esso rappresenta una testimonianza tangibile, concreta per i donato-ri attivi e per quelli non più attivi, esso vuole rappresentare per l’intera comunità cittadina un omaggio alla solidarietà, poiché in pochi decenni ha saputo scrollarsi di dosso la nefandezza della piaga dei mercenari del sangue. Oggi, con orgoglio e in pochi anni, posso affermare che non solo la piaga è stata sanata ma, la comunale Avis “Ruggero Lattanzio”, con le 4.693 unità di sangue ed emoderivanti donate soltanto nell’anno 2014, è un riferimento

Pietro Mennea e il prof. Ruggero Lattanzio

Inaugurazione del monumento del donatore AVIS. Al centro il sinda-co Cascella e la presidente Cuccorese

Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTAtel. 0883 331 566

barletta@otticalamusta

www.otticalamusta.it

imprescindibile a livello regionale capace di soddisfare le nume-rose richieste provenienti al Centro Trasfusionale di Barletta, dai diversi ospedali pugliesi. L’aver voluto privilegiare la formula del concorso d’idee, rispetto al semplice affidamento d’incarico, ci ha permesso di poter spaziare in una dimensione nazionale in grado di poter cogliere la proposta che più identificava il donatore e la donazione.

L’idea che meglio ha saputo interpretare questo spirito è stata quella dell’artista Cristian Biasci da Cascina, provincia di Pisa. Egli ha saputo coniugare due elementi a noi particolarmente a cuore: il “socio donatore”, l’eroe anonimo qual è il donatore di sangue ed il “rapporto esistente con la quotidianità della solida-rietà e del donatore” quale strumento essenziale per una crescita sostenibile del nostro futuro. Grazie di cuore al maestro Biasci per aver dato forma artistica ai nostri sentimenti. In ultimo ma non per ultimo desidero salutare il nostro direttore generale dell’Asl Bt Ottavio Narracci ribadendo a lui la nostra più completa dispo-nibilità a servire la Asl Bt con le donazioni di sangue. Evviva tutti i donatori di sangue.

* Presidente comunale Avis Barletta “prof. Ruggero Lattanzio”

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 33 SETTEMBRE 201532 IL FIERAMOSCA

Università della Terza Età

UNITRE: 25 ANNI DI ATTIVITÀ,SUL “FILO DELLA TRADIZIONE”APERTE LE ISCRIZIONI PER IL NUOVO ANNO ACCADEMICO

di Antonella Mazzoni

C on la Mostra “Sul filo della tradizione: l’arte… di prender mo-glie”, presso la Sala della comunità S. Antonio, l’Università

della Terza Età di Barletta ha concluso l’anno accademico 2014-15. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il locale Club Unesco, il Liceo musicale paritario “L’Opera” di Barletta e patrocinata dall’Ammini-strazione comunale, è stato il frutto di un progetto teso a valorizzare le tradizioni e l’artigianato, legati alle tappe principali della vita dell’uomo. L’argomento prescelto per chiudere il venticinquesimo anno di attività dell’Università della terza età locale, costituita il 13 novembre del 1989, è stato volutamente legato ad un tema culturalmente ricco di sfaccetta-ture, ponendo sempre al centro dell’attenzione l’importanza della ma-nualità e delle capacità creative, da coltivare a tutte le età.

Nel corso della serata inaugurale il saluto dell’assessore alle po-litiche sociali Anna Rizzi Francabandiera, l’intervento dei presidenti dell’Unitre, Angela Paolillo e dell’Unesco Daniela Ruggiero. Nel per-corso espositivo, hanno trovato spazio oggetti e manufatti legati alle nozze: corredi, fotografie, capitoli matrimoniali e partecipazioni, accan-to ai lavori realizzati dal laboratorio “La bottega della creatività” inserito nell’attività didattica dell’Unitre, e guidato da Elisabetta Landriscina.

Il tema è ricco di sfaccettature, ha dichiarato Marcella Ruggiero, direttrice dei corsi Unitre, prendendo spunto da alcuni pezzi in mostra, come l’atto notarile sottoscritto a Barletta nel 1891, teso a “stabilire i patti e le condizioni che regolar dovranno la nuova e ben augurata fa-miglia”, protagonisti gli sposi, comparsi “dietro loro reciproca simpatia ed amore”.

La dote era un bagaglio indispensabile per la sposa e un onere per padri e fratelli: non averla poneva un serio ostacolo nel trovare un marito; proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui veniva concessa, consisteva in un nu-mero codificato di biancheria per la casa e personale, alcuni esempla-ri di fine ‘800 arricchiscono la mostra. Accanto a questi elementi, non meno rilevanti sono gli aspetti simbolici, le partecipazioni, i confetti, le bomboniere, il tradizionale “pacco a ritirare”, l’abito nuziale e il velo. In

mostra anche fotografie di nozze degli anni passati e riproduzioni di tele sul tema. Grazie alla collaborazione con il Liceo musicale paritario “L’Opera” nella mostra figura anche una ricerca sulle nozze nella musi-ca classica e l’allievo Francesco Tedeschi ha eseguito alcuni brani alla chitarra. Stornelli ma anche poesie hanno da sempre accompagnato gli sposalizi, per questo Carmela Dimastromatteo e Antonietta Fioravante Esperti hanno letto due loro composizioni. Il vice sindaco Anna Rizzi Francabandiera, ha sottolineato come, i non più giovani, possono ap-profittare del tempo che finalmente hanno a disposizione per coltivare le loro passioni, il piacere della cultura fa crescere tutti e il volontariato rende più solidale la città.

Secondo un’impostazione, ormai consolidata, gli studenti sono pro-tagonisti dei percorsi didattici, così come dell’allestimento della mostra di fine anno accademico.

A partire da ottobre l’Unitre, presso la sede del Centro Polifunziona-le S. Francesco in via del Salvatore, 48, riproporrà le attività didattiche indirizzate a quanti, superato il trentesimo anno di età, vogliano arric-chire il proprio bagaglio culturale ma soprattutto sperimentare la condi-visione e il piacere di stare insieme. Per informazioni cell. 339 2598664.

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 35 SETTEMBRE 201534 IL FIERAMOSCA

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Recensione

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L’ Istituto di Letteratura Musicale Concentra-

zionaria (I.L.M.C.) con sede in Barletta è una Fondazione che ha lo scopo di ricercare, cata-logare, registrare, pubblicare e promuovere la produzione musicale creata in cattività o in condizioni estreme di pri-vazione dei diritti fondamen-tali dell’uomo nei Campi di prigionia, transito, lavori for-zati, concentramento, stermi-nio, penitenziari, POW Cam-ps, Stalag e Oflag aperti sia da Terzo Reich, Italia, Giappone, Repubblica Sociale Italiana, État français ossia Francia di Vichy e altri Paesi dell’Asse che da Gran Bretagna, Francia, U.R.S.S. e altri Paesi Alleati in Europa, U.S.A., Canada, America Latina, Africa, Asia e Oceania dal 1933 al 1953 da musicisti di qualsiasi contesto nazionale, sociale e religioso.

L’Istituto dispone di una Bibliomediateca contenente il materiale cartaceo e fonografico in dotazione alla Fondazio-ne e costituito da 5.000 spartiti pubblicati o inediti, 13.000 documenti concernenti la produzione musicale in cattività (microfilm, diari di prigionia e quaderni musicali, registra-zioni su audio&videocassetta in corso di masterizzazione), letteratura poetica, scientifica e teoretica sulla materia, pub-blicazioni universitarie e saggistica, 100 ore di interviste a strumentisti e compositori sopravvissuti, i 24 CD-volumi di

KZ Musik (Enciclopedia discografica sulla musica prodotta in cattività civile e militare dal 1933 al 1953), il Fondo Musi-cale Berto Boccosi, il costituendo Polo italiano della musica ebraica e l’Archivio storico dei compositori barlettani.

In attesa del completamento del Thesaurus Musicae Concentrationariae (Enciclopedia in 12 volumi & 2 DVD in 4 lingue) previsto per il 2020, l’Istituto ha ritenuto utile pub-blicare un’ampia scelta di opere musicali scritte in cattività civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’Antologia Musicale Concentrazionaria è particolar-mente rivolta a studiosi, ricercatori e musicisti ma nondi-meno intende rivolgersi a Scuole medie e superiori in gra-do di organizzare una propria attività didattica e musicale aperta ai patrimoni musicali del sec. XX tuttora da scoprire e promuovere.

Con il sentito auspicio che le opere musicali contenute nella presente Antologia possano lasciare segni indelebili di solidarietà e condivisione della Memoria storica e artistica.

* pianistapresidente dell’I.L.M.C.

Antologia Musicale ConcentrazionariaOpere musicali scritte in cattività civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale

di Francesco Lotoro*

Allo scopo di sostenere la Fondazioneè possibile effettuare una donazione sul conto bancario:

BANCA PROSSIMA - FILIALE 05000IBAN: IT34 C033 5901 6001 0000 0103 682BIC/SWIFT CODE: BCITITMXintestato: ISTITUTO DI LETTERATURAMUSICALE CONCENTRAZIONARIA

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 37 SETTEMBRE 201536 IL FIERAMOSCA

Estate barlettanaEstate barlettana

36 IL FIERAMOSCA

Cinema al Castello con dibattitoAmeluk e l’integrazione tra i popoli

Nella piazza d’arme del Castello, evento programmato in occasione della XXVII ras-segna cinematografica Castello Cinema 2015 organizzata dalla Società Cooperativa Sette Rue e da Cinema 80 di Giuseppe Paolillo con il patrocinio del Comune.

La proiezione è stata pre-ceduta da un incontro dibattito aperto al pubblico su “Integra-zione tra popoli e dialogo tra religioni, coordinato da Floria-na Tolve, con il regista Mimmo Mancini e alcuni interpreti del film come Dante Marmone, Ti-ziana Schiavarelli e Teodosio Barresi. E inoltre il prof. Ugo Villani, l’assessore Anna Francabandiera, e il responsabile del-lo Sportello immigrazione Badr Fakouri. Il film, interamente girato in Puglia, tratta della integrazione. La storia si svolge a Mariotto dove sta per svolgersi la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo quando l’attore che interpreta Gesù si ferisce e viene sostituito da un musulmano che dovrà quindi portare la Croce di Cristo!

Francesco Renga in concertoNel fossato del Castello,

F r a n c e s c o Renga si è p r e s e n t a t o al pubblico b a r l e t t a n o con il con-certo “Tempo Reale Extra Tour”. Renga è un cantauto-re che sa unire alla graffiante qualità della sua voce, anche la incisività delle sue crea-zioni poetiche. Basta ricordare alcuni titoli per rendersene conto: Dove il mondo non c’è più, Cambio direzione, Ferro e Cartone, Tracce, tutte istantanee di vita vissuta, dove l’autore coltiva sogni e speranze.

Sa come coinvolgere il pubblico, Francesco, come ammaliarlo con la lirica modularità della sua voce potente eppure fragile, a seconda delle tonalità delle sue creazioni musicali.

Dai toni alti a quelli melodici, appena sussurrati come ne “La tua bellezza” dove canta l’amore, e ancora, nelle canzone “Un giorno bellissimo”, “Il mio giorno più bello nel mondo”. Dalle sue canzoni, dal suo modo di interpretarle, un ritorno di vibrante emozione, che si conclude con un ricordo per l’amico Pino Danie-le recentemente scomparso.

VII edizione Festa della MusicaSabato 8 agosto si è tenuta la

VII edizione della “Festa della Musica”, l’evento estivo promos-so dal circolo Arci “C. Cafiero” di Barletta, presso la location del Summer Cafè Lido Pascià, lungo la litoranea di Ponente.

Ad esibirsi sul palco i finalisti dell’Arci Cafiero Live Contest, Deus of Machine e Gerardo Tan-go & Band. Ospiti d’onore della serata saranno i Rezophonic, un progetto discografico ventennale, nato dall’Idea di Mario Riso, ex batterista dei Royal Air Force e dei Movida e cofondatore di RockTV. Al loro ultimo disco “Rezophonic - III” hanno par-tecipato i più famosi e talentuosi artisti italiani ed i ricavati sono devoluti all’African Medical and Research Foundation (AMREF) per un progetto idrico nella regione del Kajiado tra Kenya e Tanzania, con il coinvolgimento delle popolazioni lo-cali. A precedere il concerto, un dibattito sulla Coalizione So-ciale, il nuovo progetto di rete e di mutualismo che coinvolge associazioni e movimenti al fine di dare una risposta politica e sociale alla crisi economica.

Nei giardini del Castello,teatro e disabilità

A b b i n a -mento insolito, quello di teatro e disabili. Una serata indimen-ticabile nei giar-dini del Castello, dove su proposta della “Associa-zione Culturale Teatro Nuovo”, il pubblico è stato intrattenu-to in una serata presentata e condotta con mestiere e amabilità da Sergio ed Ales-sandro, nel corso della quale hanno fatto emozionare, anche attra-verso modesti attrezzi e piccoli espedienti, un sorriso, delle sfere magiche, palloncini colorati o bolle di sapone. Ad affiancare Da-vide e Sergio, un gruppo di bambini del Teatro Curci. L’anfiteatro dei giardini del Castello è stato il fondale ideale per lo spettacolo, ricreando l’atmosfera di un grande villaggio. Bella la colonna mu-sicale realizzata da Marco De Fazio.

Marco Defazio e Sergio

Gran Galà dell’Operettanella piazza d’Armi del CastelloNella piazza d’armi del Castello, col Gran Galà dell’Ope-

retta, si è conclusa la 7a edizione del “Barletta Opera Festival” organizzata dalla Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura. Uno spettaco-lo ricco di musiche tratte dai più prestigiosi autori del passato e coevi: Lombardo, Ranzato, Tauber, Offembach, Lehàr, Strauss interpretato da un cast straordinario presentato, all’inizio del-lo spettacolo, dal maestro Francesco Monopoli: l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal maestro Giovanni Minafra e quattro grandi artisti pugliesi affermatisi in campo nazionale e internazionale: Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Marilena Gaudio e Nicola Domenico Cuocci che hanno dato vita ad una indovinata selezione di operette. L’operetta - è stato detto - è il senso della leggerezza musicale che si fa teatro, dove parodia e trasgressione sono gli ingredienti di questa arte del sorriso che ha attraversato la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, da Offembach che ha vissuto gli ultimi baglio-ri del Secondo Impero, alla divertente sensualità trasgressiva dell’operetta viennese di Strauss, all’operetta italiana caratte-rizzata dagli scintillanti lustrini della rivista segnata da Vanda Osiris, un mondo sconvolto dalla prima guerra mondiale, e che tuttavia passerà indenne anche dalla seconda, sopravvivendo fino a noi con la sua leggerezza sorridente e popolare. Una grande cornice di pubblico ha accompagnato questa indimenti-cabile serata che sarà ricordata dal folto pubblico non solo per le splendide musiche dell’operetta francese, viennese e italia-na, ma anche per le magistrali esecuzioni dei suoi cantanti-at-tori nella bella interpretazione dei rispettivi ruoli, capaci di dar vita ad uno spettacolo ricco di memoria, nostalgia, emozioni, allietata da una scintillante coreografia.

La libreria Einaudi animatricedi una letteratura per l’infanzia

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune per l’Estate Barlettana, la libreria Einaudi, ha organizzato laboratori e animazio-ni: Viaggio al centro della terra di Giulio Verne; Gioconda nel regno del Sale di Francesca Bellafronte e Vita Piazzolla; Pesce arcobale-no di Marcus Pfisterediz; Mandala dedicato al mare e al mondo sot-tomarino utilizzando conchiglie, stelle marine, ciottoli, a cura di Giorgia Allegretta; Bolidi cromati, tecnologia e arte ad alta velocità, laboratorio curato da Giorgia Alle-gretta e Luca Mele. Buon diverti-mento.

Anastacia un gran ritornoResurrection Tour, il titolo del concerto offerto al pubbli-

co da Anastacia nel fossato del Castello, rende bene il senso dell’ultima fase della sua esperienza artistica, che aveva visto un momento di eclisse per ragioni di salute per poi riprendersi e tornare alla ribalta.

Pensate, Anastacia da ragazza faceva la panettiera in un for-no di Broadway, e di qui decise che le canzoni dalla panetteria spiccassero il volo per il mondo.

Una carriera stratosferica, la sua, con 85 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.

Nel fossato del Castello non ha deluso i suoi tanti fan con una prestazione vigorosa e intensa, 19 brani in diretta con una solo pausa in cui ha risposto alle domande di tre fan sorteggiati. Impeccabile l’organizzazione affidata a Scorcia Eventi.

La Biblioteca “Loffredo” s’apre ai ragazzini

Anche la Biblioteca comunale “S. Loffredo” si è inserita, con successo, nel cartellone delle iniziative dell’Estate Barlettana, in collaborazione con le bibliotecarie della cooperativa Lilith Med 2000. Ogni domenica di luglio, e le prime due di agosto, dalle 20 alle 23, la biblioteca si è trasferita nell’atrio esterno del castello dove è stato allestito un gazebo appositamente predisposto per fornire informazioni sui servizi bibliotecari, effettuare iscrizioni e distribuire materiale informativo. L’iniziativa, già sperimenta-ta l’anno scorso, ha registrato un notevole interesse di pubblico, tanto che sono state rilasciate 105 tessere di iscrizione e 224 libri prestati. È veramente interessante che il maggior successo dell’i-niziativa abbia coinvolto i più giovani, fino al punto che oggi la biblioteca “S. Loffredo” annovera fra i suoi iscritti oltre 3000 tes-serati, frutto di un costante impegno profuso nella realizzazione di iniziative finalizzate alla promozione della lettura.

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 39 SETTEMBRE 201538 IL FIERAMOSCA

Dominae Ensemblea Palazzo della Marra

Il “Dominae Ensemble” ha regalato agli spettatori una straor-dinaria serata di musica di alto livello, presentando lo spettacolo “… e di Soavi Accenti”, una selezione di musiche del Seicento con voci e strumenti del Rinascimento musicale italiano, con Va-leria Polizio soprano, Maria Dituri soprano, Annarita Lorusso vio-lino barocco, Mariangela Lippolis flauto dolce, Beatrice Birardi percussioni, Vita Perilli violoncello, Eloise Ameruoso clavicem-balo, tutte brave interpreti della musica rinascimentale e barocca eseguita con rigore filologico.

L’Ensemble, recente vincitore di un concorso internazionale, si è già esibito in vari festival di musica antica, facendosi apprezzare per la perfetta esecuzione di madrigali, capricci, fantasie, serena-te, dialoghi. Fra gli autori interpretati, di particolare spicco Giro-lamo Frescobaldi, uno dei maggiori compositori di clavicembalo del XVII secolo, Barbara Strozzi e Claudio Monteverdi. Indovina-tissimo poi l’accostamento del concerto con il tempo barocco del Palazzo.

A Barletta Hobbit Village di J.R.R. Tolkien

Barletta torna a ospitare un grande evento dedicato allo scrittore inglese J.R.R. Tolkien e alle sue celebri opere de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: Hobbit Village. Il 5 e 6 set-tembre il Castello di Barletta ha ospitato la Terra di Mezzo del Sud popolata da hobbit, elfi, nani, raminghi, stregoni e perché no, goblin, orchi, troll, Nazgul e draghi! Tanti gli ospiti così come le attività, gli stand, i giochi e le sorprese. Organizzato dall’Associazione Collezionisti Tolkieniani Italiani in collabo-razione con il FIOF, Fondo Internazionale per la Fotografia e la Comunicazione col patrocinio del Comune di Barletta, che ha voluto inserire nel proprio calendario degli eventi estivi questa grande kermesse. Una Festa capace di offrire un pro-gramma che lo ha reso l’evento per eccellenza per curiosi e appassionati di Tolkien e del genere fantasy. Mostre, ospiti speciali, conferenze, stand, sessioni cosplay, presentazioni di libri, sessioni di disegno, giochi da tavolo e dal vivo, colle-zionismo, animazione per bambini, Quidditch, sessioni trucco e tantissimo altro ancora per un appuntamento assolutamente gratuito.

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Estate barlettanaEstate barlettana

In Piazza PescheriaBarletta Jazz Festival

Nel corso di una intensa serata, in Piazza Pescheria, si è esibito il “Francesco Bearzatti Tinissima Quartet”, un quar-tetto che suona il Jazz, che oltre a suonarlo lo interpreta, cer-cando di coinvolgere gli spettatori emotivamente, senza però illudersi di spiegarlo, perché il Jazz non è tecnica, ma senti-mento musicale, è un modo di vivere. Qualcuno ha detto che se Dio fosse un musicista, sicuramente sceglierebbe il jazz come linguaggio musicale. Il Jazz è anche storia di popoli perché il blues, per esempio, segnò momenti drammatici nel-la storia dell’emancipazione dei negri. Allegra, spensierata, ma talvolta drammatica, la senti a pelle. Barletta ha il suo Festival Jazz chiamato semplicemente Barletta Jazz Festival, che dura da tredici anni e che ha visto esibirsi interpreti del calibro di David Binney, Kurt Rosenwinkel, John Scofield, Chris Potter, Danilo Rea, Roberta Gambarini, Dave Holland.

Il quartetto presente in Piazza Pescheria, nel corso della sua esibizione, ha proposto l’ultimo progetto discografico intitolato Monk’n’roll’. Il quartetto è costituito dallo stes-so Francesco Bearzatti (sax e clarinetto), Giovanni Falzo-ne (tromba), Danilo Gallo (contrabbasso) e Zeno De Rossi (percussioni e batteria). I concerti gratis, un vero regalo per i barlettani. A chiudere la rassegna, un gradito ritorno, la BJF Collective, formata da giovani talenti barlettani che incontra-no sul palco il sassofonista Roberto Ottaviano dalla trenten-nale carriera che ha suonato musica di Dizzie Gillespie, Chet Baker, Giorgio Gaslini, Pierre Favre ed altri.

La Stradina dei Poeti alla IX edizioneC’è ancora voglia di poesia ai giorni nostri?

Anche quest’anno dal 13 al 16 agosto si è celebrato il rito della kermesse poetica “La Stradina dei Poeti”: questa volta sono giunte 117 composizioni, come le altre volte appese con delle sempli-ci mollette a fili stesi “come panni al vento”. La gente si inoltra lungo la Strictùla, lungo Vico Stretto, e si sofferma a leggere, poi prende nota per dare il suo voto, sulla base del quale l’organizza-zione stilerà una graduatoria di meriti.

La premiazione avverrà la sera di sabato 12 settembre nella Sala Athenaeum, come già avvenuto in altre edizioni.

C’è ancora voglia di poesia ai nostri giorni? Sembrerebbe di sì, se dura ancora questo premio, con la stessa emotiva partecipa-zione della prima edizione. La cosa è tanto più strana in quanto la città non brilla per amore della lettura per cui è apprezzabile l’ini-ziativa della Cesacoop che da tanti anni realizza questo concorso.

Va bene la festa… ma con moderazione(ordinanza del sindaco)

Va bene la festa, le numerose iniziative che riempiono le serate agostane, che si accompagnano ad un chiassoso divertimento, ma non troppo. Durante l’estate c’è il popolo dei vacanzieri, ma ci sono anche i residenti che vogliono riposare negli orari canonici e invece spesso, quando abitano proprio a ridosso dei luoghi di in-trattenimento, sono costretti a subire le intemperanze sonore di chi non ha il senso della misura. Basti pensare, per esempio, a quello che succede ogni sera - con prolungamento notturno - in via Naza-reth e su piazzetta Monte di Pietà (oggi mons. Giuseppe Damato).

Così il sindaco, che deve contemperare le esigenze degli uni e degli altri, è intervenuto con un’ordinanza che limita l’orario ol-tre il quale sono vietate le manifestazioni sonore, cioè l’ordinanza prevede che tutti gli esercizi pubblici del centro storico sospenda-no ogni tipo di emissione sonora a mezzanotte dal lunedì al giove-dì, ed entro le ore 1 di venerdì e nei prefestivi e festivi, mentre per gli esercizi pubblici delle litoranee il limite delle giornate estive è invece fissato alle 2 fermo restando per tutti il dovere di rispet-tare i limiti della pressione sonora fissati dalle norme regionali e nazionali.

Nessuna deroga per l’uso di fuochi d’artificio. Le sanzioni am-ministrative vanno da un minimo di 150 euro a un massimo di 500 euro in caso di reiterazione della violazione, con l’aggravante del possibile provvedimento della sospensione dell’attività fino a sette giorni.

Superfluo riferire che gli operatori interessati a queste limi-tazioni sono restati fortemente contrariati dal provvedimento, la-mentando il fatto che per le stesse intemperanze le città vicine non hanno colpito con analoghi provvedimenti gli esercizi di intratte-nimento.

Francesco De Gregori in concertoL’ultima volta venne a Barletta con Lucio Dalla. Sembra

ieri e invece sono passati cinque anni. In comune, la capacità di tradurre in musi-ca i sentimenti. Dalla bolo-gnese, esperto clarinettista; De Gregori romano maestro di chitarra. De Gregori ha cantato e suonato per il pub-blico barlettano nel fossato del Castello, le canzoni in uno stile nuovo, canzoni tra-dizionali ma anche nuove, temi impegnativi: il rifiuto per la politica, l’ironia, l’attenzione per gli emarginati. E poi l’interpretazione delle canzoni del suo ultimo album “Viva voce” nel quale si confondono le voci dei nostri figli con quelle dei padri. Poi alcune composizioni speciali come Il panorama di Betlemme, una ballata folk. E ancora il sentimento dell’amo-re declinato in ogni sfaccettatura.

Nina ZilliFrasi & fumo tour 2015

Ancora un grande spettacolo musicale nel fossato del Castello, l’ha proposto ad un pubblico attento la cantante pia-centina Nina Zilli a Bar-letta nel calendario estivo col suo fortunato “Frasi & Fumo Tour 2015”. Ac-compagnata da un com-plesso di sette musicisti, Nina Zilli, ancorché giovane, ha maturato una buona espe-rienza prima in Irlanda e poi negli Stati Uniti. Partita dalla musica italiana anni Settanta (Mina e Adriano Celentano tan-to per intenderci), piano piano si è avvicinata a più recenti esperienze musicali come la Motown, l’R&B della Stax, il soul, il pop rock. E inoltre Reggae rocksteady e fra i cantanti Alton Ellis e Phyllis Dillon.

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 41 SETTEMBRE 201540 IL FIERAMOSCA

LibriLibri

Andria, Bisceglie, Trani:tre grandi appuntamenti

A Barletta poche iniziative in ordine sparso

ANDRIA - FEstival internazionaleCastel dei MondiMATERIA, PAESAGGI, SAPERI

“Materia, Paesaggi e Saperi” sono le parole chiave della XIX edizione del Festival internazionale Castel dei Mondi, realizzato ad Andria dal 23 al 30 agosto e che ha coinvolto l’intero centro storico della città grazie al pro-gramma studiato dai tre direttori artisti-ci Riccardo Carbutti, Mario De Vivo e Antonella Papeo, che hanno messo su una vera kermesse di spettacoli, instal-lazioni, incontri e concerti in spazi de-dicati all’arte e all’innovazione.

Sono all’insegna di immersività e sapere, gli eventi italiani e internazionali selezionati da Riccardo Carbutti, che ha aperto il festival.

La ricca serie di eventi e concerti proposta da Mario De Vivo è partita domenica 23 agosto, con Luca Aquino in OVERDOORS e DJ Papaceccio.

La programmazione teatrale curata da Antonella Papeo ha confermato il suo impegno nel cogliere quanto di più interessante offre la produzione nazionale più innovativa.

I pomeriggi del festival sono stati animati dagli ospiti dei talk in pro-gramma ogni giorno all’Officina San Domenico. Mentre da ultimo con STRIP BLOG ON LINE è entrato in azione un nuovo spazio: il web. Mar-co Petrella, illustratore e fumettista (Tango, Cuore, Unità, Manifesto, I giorni cantati, Corriere della Sera, Repubblica), ha seguito il festival fra scena e backstage matite alla mano, e ha pubblicato ogni giorno un repor-tage aggiornato in chiave webcomics.

BISCEGLIE - Libri nel Borgo AnticoTre giorni di conversazioni e 100 autori

Alla sua sesta edizione, la rassegna “Libri nel Borgo Antico” ha mantenuto la stessa qualità parte-cipativa ed organizzativa delle prime cinque edi-zioni, con una presenza capace di al-ternare, sui diversi più rappresenta-tivi siti del centro storico, autori locali (non solo bi-scegliesi ma della provincia BAT) ad autori di livello nazionale.

A questa rassegna hanno partecipato cinque auto-ri barlettani. Tommy Di Bari con Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine” (Cairo edito-re), Matteo Bonadies con Aniway 25 anni dopo (Ed. Bonfirraro), Enza Piccolo con La partenza (Editrice Rotas), Giuseppe Di Pace con Oltre il limite (Besa edizioni), Antonella Loffredo con Ballata di fratello sole e sorella luna (Editrice Rotas).

“I dialoghi di TRANI”ovvero Progetto Lettura

I dialoghi di Trani cominceranno fra un mese. L’as-sociazione “La Maria del porto” è stata costituita nel 1993 con l’obietti-vo di promuovere e diffondere la cultu-ra nelle sue diverse manifestazioni.

Le iniziative sono composite, abbracciano l’edu-cazione alla lettura e all’ascolto della musica, l’organiz-zazione di spetta-coli teatrali, la realizzazione di mostre. La costante è “Progetto Lettura”, iniziativa giunta alla IX edizione che consente ai lettori interessati di interloquire direttamente con gli scrittori coinvolti.

“La Maria del porto” è un’Associazione culturale senza scopo di lucro.

Dal 2002 organizza, presso il castello svevo, “I dia-loghi di Trani”: tre giornate di confronto fra scrittori, fi-losofi, scienziati, giornalisti, artisti su temi di pressante attualità.

Generare è un atto fondativo: è nascita, è momento intimo che si apre all’universale, proietta nel tempo le nostre esistenze.

l dialoghi di Trani intendono cogliere le istanze pro-fonde del reale che possono tradursi in progettualità, in scelte, in azioni, attivando le potenzialità di generare pratiche riflessioni, opportunità in questa realtà in rapi-do movimento.

Approfondiremo le possibilità di generare risorse per il bene comune, generare reddito e lavoro, educare per generare futuro, generare diritti e protagonismo sociale, ri-generare ambiente e territorio, generare per lasciare andare.

Un tuffo nella filosofia, Les Thermes Un momento della manifestazione

BARLETTA: su libri e letturaotto presentazioni di Cialuna

Al contrario degli anni passati, le pur estemporanee iniziative dedi-cate alla lettura, quest’anno si sono ulteriormente ridotte: quella allesti-ta a cura della Biblioteca Comunale “S. Loffredo”, due ore ogni sabato sera nel mese di luglio e metà agosto, qualche pomeriggio dedicato ai bambini organizzato dalla libreria “Einaudi” (v. pag. 37) e otto presen-tazioni di libri organizzate da Cialuna, in collaborazione con l’Asso-ciazione Culturale “Liberincipit” Presidio del Libro, presso la piazzetta letteraria del Lido “Il Brigantino” o sulla terrazza della stessa struttura. La rassegna “Un’estate al mare” è un connubio perfetto fra la grande letteratura e la musica jazz.

Per quanto riguarda i libri dobbiamo essere grati alla libreria Cia-luna di aver intrapreso, e intensificato, quest’attività di promozione della lettura. Se un consiglio possiamo permetterci, è quello di dare maggiore visibilità ai libri sulla città e sul territorio atteso che è una sensazione diffusa che i barlettani non conoscano né l’una né l’altro. Venendo alle presentazioni organizzate nel corso dei mesi estivi (giu-gno-luglio-agosto):- Venerdì 19 giugno Il caffé dei miracoli (ed. Rizzoli), di Franco Di

Mare (giornalista di “Uno Mattina”) già corrispondente di guerra, volto molto noto della nostra televisione. Il suo ultimo romanzo, già quasi un classico, un canovaccio di situazioni rocambolesche capace di strappare lacrime e sorrisi;

- 25 giugno presentazione del romanzo storico La leonessa lasciva (ed. Galassia Arte) di Francesca Di Gioia, storica dell’arte e scrittrice che tratteggia la figura controversa di Giacomo Savonarola bruciato sul rogo - a Firenze - considerato eretico per le sue teorie anticuriali;

- 26 giugno La forza dei fragili incontro con l’autore Corrado De Bari;- 2 luglio Pietro Battipiede ha presentato il romanzo Colpevole di un

omicidio futuro;- 18 luglio Mastica bene che stanno le spine incontro con l’autore

Giorgio Damato;- 23 luglio Spaghetti all’assassina (ed. Sonzogno), incontro con la

scrittrice Gabriella Genisi;- 28 agosto Ancora più vita (ed. Mondadori) di Angelo Roma;- 3 settembre Clinica della TV (ed. Mimesis) incontro con l’autore

Carmine Castoro.

Una passata edizione

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 43 SETTEMBRE 201542 IL FIERAMOSCA

Maestro Dunnel Conte Cagliostro

Esponete il vostro problema, massima riservatezza e segretezza.

Il mago dell’amore, Maestro Dunnel, Conte Cagliostro, Capurso Giuseppe

astrologo, parapsicologo, chiromante, erborista, ecc.

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I l grande anfiteatro, immerso nel verde dei giardini del Castello, e

la grande partecipazione di pubblico che hanno fatto da cornice allo spetta-colo, hanno fatto riscoprire ai barletta-ni un gruppo appassionato della “bar-lettanità” che, guidato da Lello il Rosso ha organizzato tre serate che hanno contribuito a vivacizzare il programma dell’Estate Barlettana.

Rendere omaggio alla barlettanità: è questa la principale finalità degli or-ganizzatori che hanno promosso ‘BAR-LETTA E AVEST’. Musica e spettacolo gli ingredienti delle serate svoltasi nel-le giornate del 16 luglio, 14 agosto e 22 agosto.

Agli eventi, promossi da Raffaele Di Pietro conosciuto come ‘Lello il Rosso’, Enzo Delvy Dj e Antonio Piccolo, hanno preso parte più di duemila spettato-ri. Lo spettacolo è stato organizzato all’insegna del folklore, dei costumi e tradizioni della città.

“Un’iniziativa di grande successo - sottolinea il consi-gliere regionale Filippo Caracciolo - che ha visto una gran-

Estate Barlettana

Barlett e Avest la vera sorpresa diquesta edizione dell’estate barlettana

Barletta 28 agosto 2015. Anfiteatro del Ca-stello. Il giornalista Giuseppe Dimiccoli, e il massaggiatore del Barletta Calcio Sebastia-no Lavecchia e l’industriale Savino Maffei

12 settembre 1943È una data luttuosa nella storia della no-stra città: il giorno in cui Barletta provò sulla viva carne dei suoi figli la crudeltà e l’assurdità della guerra e dell’odio tra-sformato in macchina di distruzione e di morte.Ricordare quei dolori, lo sgomento di quei giorni, significa anche impedire che essi tornino a ripetersi. A questo propo-sito pubblichiamo la toccante poesia di Sebastiano Lavecchia: la sua lirica dia-lettale ha contribuito a radicare nella co-scienza popolare più profonda l’orrore di quel crimine e il rispetto per la vita umana.

Sta dat a Barlett,non ce l’avissema mé scurdé,pe ched ca a guerr, ce scett [a lassé.Dumenecr,sciurnat de fest,all’arreiv de Tedesck,dudece m’nucindfurene pigghiat a trademint,senz nu salout,a memm, migghire figghie gié crisciout.Arrengat, sop o marciappid,core e cor,cunfurtennese tra lor,gié penzevene e cas lore u dlor, jer’assé,penzenn, ca i steven a spetté.All’empid, sped o mour,feccia a fecc e tradetour,sa scurderen a pagour,receteven i preghir,

satt e mitr di frastir.Colp, sop a colpe satt o mitr ca sparav,a joune a jounn’derr ti stennove senza greid de vendett,a lasserene sta Barlett.Nu mour, abbianchesciout,na leped,a recourd, de c’è cadoute ancor joscce te firme a guardée i dudece noum,te mitt a chiamé: Cassatell, Iurill, Del Re,Paulill, Falconette l’alt sett figghie, d sta Barlett,da luntan, pe dudece volti pute cunté:Present… Present… Present…sa’ i dudece frat… d’arrecurdé.

de risposta da parte del pubblico. Gli organizzatori a cui vanno i miei sentiti complimenti hanno saputo promuove-re uno spettacolo che ha reso omaggio alla barlettanità. Lo spettacolo organiz-zato, senza alcun contributo economico da parte dell’Amministrazione ma solo con l’ausilio degli sponsor coinvolti, di-mostra che è possibile promuovere mo-menti di spensierato e sano divertimen-to senza per forza far ricorso a richiesta di contributi pubblici. Avendo assistito allo spettacolo - continua il consigliere regionale Filippo Caracciolo - posso te-stimoniare che si è trattato anche di una forma di promozione del nostro territo-rio e delle sue tradizioni artistiche.

BARLETTA E AVEST è la dimostra-zione che è possibile promuovere il territorio offrendo mo-menti di svago e divertimento anche uscendo da quelli che vengono spesso considerati come gli esclusivi luoghi della cultura come può essere il teatro. Invito chi è incline solo a valorizzare le espressioni classiche della cultura e della pro-mozione del territorio a prendere in considerazione anche

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 45 SETTEMBRE 201544 IL FIERAMOSCA

ciò che la città ed i cittadini sentono come espressioni artistiche a loro vici-ne e dimostrano di apprezzare”.

Nel corso dell’ultima serata è stato presentato l’inno ufficiale di Barletta e Avest presentato da Enzo Delvy, canta-to dai giovani rapper barlettani South Station e dallo stesso Enzo Delvy.

Tra varie performance musicali, quelle degli Arcadya e di Roby Dan-ce, e lo spettacolo offerto dai giovani artisti della Barlett Art Academy, che hanno interpretato alcune canzoni del musical “Cats”, hanno trovato il loro spazio le poesie in vernacolo di Fedele Catapano che hanno riportato l’atmo-sfera della Barletta di un tempo.

Nel corso delle tre serate sono stati premiati barlettani che hanno dato lu-stro alla città: Antonio Damato arbitro internazionale, Paki Mele affermato D.J., Francesco Petruzzelli titolare del noto locale Saint Patrick, Giancarlo Gianfrancesco Presidente dell’As-sociazione Culturale Kuka, Antonio Marmo esportatore della barlettanità nel mondo. Nell’ultima serata lo sto-rico massaggiatore del Barletta Calcio Sebastiano Lavecchia, il giornalista Giuseppe Dimiccoli e Savino Maffei, che ha esportato la qualità della nostra pasta in tutto il mondo.

Altri ospiti della serata sono sta-ti i responsabili dell’iniziativa Free Walking Tour, che ogni giorno orga-nizzano visite guidate nella città della Disfida.

Le serate sono state rallegrate dal-le immancabili barzellette di Lello il Rosso, membro fondatore dell’asso-ciazione Barlett e Avest, rigorosamente in vernacolo barlettano. «Spettacolo come questi danno nuova dignità all’e-state barlettana, quest’anno già ricca di eventi - ha dichiarato l’assessore Antonio Divincenzo - il prossimo anno ci impegneremo nell'organizzare più eventi gratuiti, in modo da offrire un servizio a tutti i cittadini».

Nel corso dell’ultima serata, Seba-stiano Lavecchia ha interpretato una commovente poesia per ricordare le 12 vittime della ferocia nazista del 12 settembre del 1943 in piazza Caduti, ascoltata con grande commossa atten-zione dal pubblico dei presenti.

Arte

MOSTRA A PALAZZO PALMIERI A TRANI 7-18 AGOSTO 2015

Il magico mondo di Domenico Lasaladi Franco Lamonaca

I battenti della gal-leria di Palazzo Pal-

mieri, a Trani, si sono aperti ancora una volta all’amena vista della marina del porto, dando ampia fruizione alla recente mostra pittorica di Domenico Lasala: ospite di ritorno in queste sale con ben quaranta opere, la cui acclarata valenza composi-tiva continua a destare in-teresse, sia di pubblico che di critica.

Ancorato saldamente ad una leziosa figurazione, in-terpretata sempre in chiave ironico-favolistica, e poeti-ca, Lasala prosegue scien-temente alla presentazione dei suoi amabili personag-gi, nell’introspettiva ottica d’una pur sempre quotidia-na realtà, affiancando all’accattivante ciclo dei “musici” - suonatori di trombe, tamburini, coristi, concertisti… - quello di placidi giocatori e giocatrici di carte, il cui filo metaforico è sempre lo stesso: il gioco della vita sul palcoscenico, o, nel salotto del mondo. È una fine arguzia che si fa pacata denuncia, quando l’estroverso flautista della tela, si volge con le sue note alla luna nella quiete notturna; come dire: nello sfilac-ciamento sociale delle usuali relazioni, ci si trova un po’ “fuori scena”, alquanto estraniati, e, quindi, ci si affida agli eterni simboli dell’arcano, come la luna: compagna serena e fascinosa nello scorrere del tempo.

E proprio l’idea del tempo, il cui fluire, nell’afflato di queste sequen-ze pare essersi bloccato nell’apparente staticità delle figure, ci dà la magica visione d’un mondo rapito dal sogno, nella suggestiva proiezio-ne d’incantevoli scenari, che, privandosi ora delle sue creature, trova piena autonomia visiva a tutto campo, delineandoci un paesaggio - sempre surreale - la cui cifra stilistica passa agevolmente dal figurato al geometrico - ancor sazia di vigore volumetrico e vivacità cromatica - rappresentando vistosi scorci d’agglomerati paesistici, dove l’immagi-nario gioca con la forma e il colore a dar netto risalto a nudi parallele-pipedi e alte ciminiere, con l’intermezzo di qualche rotondità e solitaria palma, nel puro contrasto tonale di luce-ombra.

E anche in questa tematica il fiabesco lascia spazio a sfumature di verità, nell’allusivo assunto d’un eccessivo abuso dell’ambiente: un ri-chiamo ecologico che può leggersi in tutta l’opera di Lasala, marcata da un’estrema pulizia e ordinata stesura del dipinto.

L’allestimento di quest’ultima personale - curata col solito rigore e meticolosità - avvalora certamente l’iter artistico di Domenico, il quale continua a darci ulteriori spunti emozionali della sua estrosa e ben co-dificata proposta d’arte.

Domenico Lasala, Musicante nella sera, olio e acrili-co su tela, cm. 60x80, 2012

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 47 SETTEMBRE 201546 IL FIERAMOSCA

di Franco Lamonaca

Orizzontali

Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta

Verticali

Enigmistica

1. Morbido pellame per abbigliamento. - 5. La cittadina si-ciliana d’uno storico proclama di Garibaldi. - 10. Cose fatte male, imbrogli. - 17.* La maglieria che impiantò Riccheo. - 18. Lo sono a Tripoli come a Bengasi. - 19.* Il generale della parallela di via Carli. - 20.* (non definito). - 24. Ri-mini. - 25.* Monterisi che fu arcivescovo di Salerno. - 26. Provvisorio incarico d’un ufficio. - 27. Unità di misura di pressione. - 28. Canapi per ancorar navi. - 29. L’acido ribo-nucleico. - 30. Quella da raggiungere. - 31. Pensieri arguti e derisori. - 32. Primo pronome. - 33. Ettore di “Senza fa-miglia”. - 34. La città veneta del vetro. - 36. Concernente le guance. - 37.* Usciti a stampa dalla Rotas. - 38. Bari. - 39. Osservato attentamente. - 40. Reggono gli orecchini. - 41. Sigla automobilistica della Libia. - 42. Il vescovo di Sir-mio condannato per eresia. - 44. La segnano due sfere. - 45. L’istituzione cattolica che fa opera di beneficenza. - 49. È glacé in pasticceria. - 50. Isernia. - 51.* (non definito). - 55. Dissodate, scassate. - 56. Ha ville d’epoca in provincia di Venezia. - 57. Indeterminate persone. - 58. Proprio d’un af-fermato gruppo sociale. - 59. Promontorio e parco nazionale in provincia di Latina. - 60. Il nome della Ricciarelli.

Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*) (Soluzione a pag. 51)

1.* La “famiglia” de “Il Brigantino”. - 2. Chiude la preghiera. - 3. Il Pe-ter di Walt Disney. - 4. Lo sono molti posti in treno. - 5. Ignazio, politico e scrittore del ‘900. - 6. Il secondo figlio della prima famiglia. - 7. Quella veneta della politica. - 8.* Prestava assistenza presso Santa Lucia. - 9. Né tuoi, né suoi. - 10. Neologismo di panificio. - 11. Ornato, decorato. - 12. Nome di donna. - 13. Lo guida il manovratore. - 14. Confluisce nel Danubio presso Passau. - 15. Assicurato, garantito. - 16. Terre salde, non solcate. - 18. Strappato, ridotto a brandelli. - 19. Categoria in etichetta. - 21. La città romagnola dell’industria vacanziera. - 22. Trento. - 23.* Il maestro nominato Cavaliere della Repubblica Italiana. - 28.* Un corso, e un busto dei giardini De Nittis. - 30.* Il nostro “anno di carestia”. - 31. Gronda dalla fronte. - 33. Isola dell’Oceano Indiano appartenente alla Re-pubblica del Sudafrica. - 34. Caratterizzano le musiche orecchiabili. - 35. Lo è il dente corroso. - 36.* In testa a San Ruggero. - 38.* Barletta antica. - 39. Il figlio del Sonno che porta i sogni. - 41. I campi di concentramento tedeschi. - 42. Martore rubagalline. - 43. Previde la nascita di Gesù. - 45.* Quella di San Procopio è tufacea. - 46.* Il giorno di novembre di una nota strada. - 47. Anno Domini. - 48. Storica marca italiana di calze. - 49. L’anno prima del ‘600 a Roma. - 50.* Il garibaldino Luigi della penultima traversa di via Canosa. - 52. Significava lire italiane. - 53. Il quarto mese sul calendario. - 54. Unità di misura della luminescenza.

La figura a centro schema: Oltre ad aver raggiunto l’apice della carriera e pubblicato diversi volumi di carattere amministrativo, si è rivelato anche un fine narratore e acuto osservatore della vita culturale. Se ne saprà di più a fine soluzione, leggendo di seguito il 20 e 51 orizzontali1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 49 SETTEMBRE 201548 IL FIERAMOSCA

Canne della Battaglia

Quann Carmelein scett a cas d’AntoniettCarmelein strett strettscett a cas d’Antonietts’uncuntrett ch Ninettca iavtav d’rmpettne’n sapeim com a pnzettnzim scern d’Antoniettchian chian accumnzettma tutt u fett no dcetta mizz a mizz s n scettperà, Antoniett u capscette a poch a poch s’ncuriosettma u dscurs ne quadrettnu picch confous rumanettpo Ninett l’accumpagnettma Carmelein c facetta frttat a ruvltett.Qualch turt s pgghiettacchssì u fett s calmettma po u dscurs scaturettsop a figgh d Pepettca sciav sop a bc’clettsemp spuntat a camicettma u fett a ched ne’nteressett,facett fint ca ne sntette mentr u fett s’arraggiunetttost’a tost ca bc’clettarreiv a figgh d Pepett.Qualche ioun l’avvsett,a Carmelein a maltrattettchi capidd l’auantettperà a man sa scurcettprcè i cadett pour a rusetttenn l’ecqu s’ntruvtett,Carmelein ca borsettdritt mbecc ngià scaffett

Vernacolo

U disct d’ Fieramosch“C’u disct a Fieramoschnon giu’ vulim accumigghie’,cise’ quend turist, s’ n’ stanna sci’ da de’.”E timp di preim, u poter e u cumend, ch l’abilite’ e ca forz s’avava [dimustre’;cudd ca na tinav, jnd a palve satt a terr avava alluche’.Quend l’om tan abilite’ forz [e curegg,pigghj a dicisione, ve a lutte’ o, all’arrembegg.Fieramosch acchissi’ facett e, [a chidd timbe francis, ammagghiucchette, tenn, ca cap satt, chiu’ di jun [s’ni scett.Josc se’ girat a viole, e furastirda Varrett non l’ama allundane’.Cudd bun turism, quett bell sold, [ngi va lasse’;percio’ josc Fieramosch avissa dic:“Avut jnd e recchj car Lamott,ti doch na bella buttiglj d’ vein e, d’amich t’aspett a Varrett,ca ngi ma fe’ nzim, nu bun falzett”.Sop a sta propost, si java arragiune’;u fett va fe rejt e, asse’, curiose’i turist franceis, janna rumani’ do’, a reit, a mange’e, a pernotte’,e i categorej di ristorent e l’al-

berghatour, janna nzuppie’tu di non (jo’ ciucc mej).“Ca c’u disct a Fieramoschnon giu’ vulim accumigghie’,cise’ quend turist s’n’ stann a sci’… da de’!

Rino Del Vino

nu vuzz mbrand a procurettpour Ninett ntrvnettnu muzzch nghenn l’angarrett,Antoniett rumanettquenn a figgh d Pepettsattabbatt mbstialett,sattepid sa’ mttetta fecc, tutt ngià raschett.Aggend a spert s mttetta sceneggiat s facettnu muntaron addvntette c cos ng’ vulettch spzzchè a figgh d Pepettda mbecc e capidd d Ninettu paieis s’allarmett,Telenorb s’affaccetta trasmssion s parlettd Carmelein e d Ninettd ched’a bon d’Antoniette d cheddalt’a bellafiggh d…Pepett.

Michele Vitobello, detto Lillino

Estate da “vip” a Barlett“M’arrè, a sciout a leventa fert na camm’nat d’sar!?”.“M’mè, ià nu spettecul unico,ca da n’sciouna venn s’ vad!Tutti sti crestian, chi sigg’,sop o marciappid assettat,ca perl’n e s’ fenn nu tramot [d’ resat!”.“Madonna maie, sasora leng’l,stà sar, accom parlav,m’è fett scuppiè a cap!”.D’ciav zia Marei, ca segg’ satt [o v’rezz,quenn a cas’ s’ retrav!Pasquà, mitt dò panchein [ioun d’frant all’altr,sop o marciappid, abbesc’ o mar.Assettat sop e sigg’, i barlettan,pern avvedè ca fenn tutt i sar,assemblaie condomnial.

M’arress

Il 2 agosto a Canne Michele Placido celebra… Omero

I l 2 agosto a Canne di solito si celebra la famosa bat-taglia vinta dal grande cartaginese, mentre questa

volta a vivacizzare il famoso rilievo collinare è stato Mi-chele Placido con una sua performance recitativa su Omero e l’Iliade, dove protagonisti, anziché Romani e Cartaginesi, sono stati Greci e Troiani: Achille, Agamennone, Menelao da una parte, Ettore e Paride dall’altra, in una drammatica contesa che troverà il suo tragico epilogo nella morte di Ettore.

Tra i resti dell’antica collina, Michele Placido e Daniela Scarlatti sono stati protagonisti di un reading al quale han-no dato un tocco di musicalità il violoncellista Francesco Montaruli e l’arpista Roberta Procaccini.

Se molto intensa è stata l’interpretazione di Placido del-le vicende della famosa guerra, con accenti di intenso liri-smo, drammatica l’interpretazione che la Scarlatti ha sapu-to dare delle poesie di Saffo: pareva che la stessa poetessa interpretasse se stessa.

Lettura greca ispirata, un reading organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese affidato a Michele Placido che ha letto con voce potente ed espressiva brani scelti di un percor-so letterario che partendo da Omero e Saffo, s’inoltra però lungo i sentieri poetici di Alceo, Anacreonte, Antiloco. Tra storia e leggenda tra l’epos omerico e le delicate dolenti liri-che di Saffo, e sullo sfondo di un cielo stellato, i due attori hanno saputo trasmettere emozioni legate al grande sce-nario cannense. E mentre interpretava Omero, l’attore si lasciava andare a qualche amaro commento, attualizzando la sua poesia: “Sto qui a raccontarvi - diceva - le stagioni di quei lontani popoli sanguinari… perché oggi che suc-cede in tante parti del mondo?”. E continuava di essere emozionato “di recitare a Canne, un luogo dell’antichità e dell’archeologia, un luogo che dovrebbe meglio essere va-lorizzato ed apprezzato”.

di Renato Russo

E allora ti prende un crampo allo stomaco, per avere tante grandi potenzialità di valorizzazione della nostra storia antica, e dover invece “tentare” di dialogare con chi neppure ti ascolta per cercare di dare una mano, con la tua esperienza, a valorizzare questo sito. Una volta parlai con un abitante di un paesino delle Alpi dove ogni anno valorizzano una stradicciola percorsa dal mitico Annibale durante la traversata alpina, duemila anni fa e quando sep-pe ch’ero di Barletta, nei pressi di Canne, mi chiese quanti miliardi ne ricavassimo. Niente - risposi amareggiato - solo cattivo sangue.

Povero Ele Iorio! Parole al vento, l’invito alla valorizza-zione del sito annibalico di Canne, lui che era un convinto medievista, ma che alla fine - prendendo le distanze dalla Sovrintendenza alle Antichità di Taranto - invitò invano per anni gli amministratori di Barletta a svegliarsi dal loro torpore e dalla loro ritrosia a recepire qualunque consiglio venga da gente esperta del sito.

Due momenti della manifestazione (FOTO DI PASQUALE DIVINCENZO)

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SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 51 SETTEMBRE 201550 IL FIERAMOSCA

Brevi di sport Brevi di sport

Volley donneRaduno dell’Asd New Axia Volley BarlettaIn previsione della partecipazione al campionato regio-nale di serie D femminile, raduno dell’Asd New Axia Vol-ley Barletta.Raduno in spiaggia agli ordini del coach Dino Porcelluzzi per dare inizio alla preparazione atletica. Oltre alle titolari della squadra anche numerosi volti nuovi alla ricerca di qualche potenziale fuoriclasse: servirebbe, per esempio, una brava schiacciatrice che però sappia reggere anche le bande laterali del campo di gioco. Soddisfatta la presi-dente della squadra Maria Dibenedetto.

AtleticaSuccesso della prima edizionedella ultramaratona “Sei ore di Barletta”Organizzata da Barletta Sportiva la prima edizione dell’ul-tramaratona “Sei ore di Barletta” alla quale hanno partecipato oltre duecen-to atleti su un percorso di 1500 metri da percorrere intorno al Castello. Per 360 minuti. A vincere, chi, in quel tempo, percorreva più chilometri. In campo maschile ha vinto la pro-va Marco Lombardo di Livorno con 77,298 km,

secondo l’andriese Nicolangelo D’Avanzo con 73,324 km; in campo femminile ha vinto Erika Delfine di Putignano con 63.861 km. che ha preceduto due atlete della Barletta Sportiva: Mariella Dibenedetto con 63.500 km e Roberta Dalba con 61.982 km.La gara, già dura di per sé, lo è diventata ancora di più per il clima, torrido (35 gradi) e nonostante l’altissima tempe-ratura, si sono realizzati ottimi tempi.A premiare i vincitori Isidoro Alvisi delegato provinciale CONI e Angela Gargano e Michele Rizzitelli in rappresen-tanza dello IUTA, cioè l’Associazione Italiana di Ultrama-ratona.

Atletica leggeraVito Incantalupo quartonella staffetta agli Assoluti di TorinoPoteva essere sul podio, e con-quistare il bronzo, Vito Incanta-lupo, nella finale dei 400 metri e invece un quarto posto che gli sta stretto, tanto più che dal bronzo è stato diviso per appe-na due centesimi e dall’argento per diciotto. Parliamo della staf-fetta sul miglio, gara disputata al “Primo Nebiolo” di Torino, agli Assoluti di Atletica Leggera. Tra l’Enterprise Sport & Service di Benevento (dove è iscritto Incantalupo) e la Cus Pro Patria di Milano, lo stesso tempo 3’12” con uno

scarto di due centesimi, 21 a 23. Purtroppo 17° il suo tem-po “singolo” per cui non ha potuto accedere alla finale dei 400 metri piani. Ora però deve riprendersi dalla delusio-ne e cominciare a pensare di allenarsi per ben figurare al “Mennea Day”, a settembre.

Tennis tavoloQuattro formazioni in allestimentoLa Polisportiva Acsi Onmic Lamusta sta lavorando, in queste settimane, per formare le quattro compagini che parteciperanno ai prossimi campionati maschili a squadre. In C2 l’impegno maggiore dove la formazio-ne milita da ben 35 anni! Confermati Giuseppe Damato e Giuseppe Memeo, si stanno cercando altri due atleti per completare il gruppo. Quindi in D1 sempre valido l’apporto di Giuseppe Gaggiano. In D2 molti giovani promettenti che però devono fare esperienza come Sardella, Spadaro e De Giovanni. La Polisportiva Lamu-sta parteciperà al campionato di serie B Veterani con l’ambizione di provare a conquistare la promozione in A2 nazionale.

ScacchiAlessia Santeramopremiata dal ConiIl CONI, il Comitato Olim-pico Nazionale Italiano, ha conferito alla scacchista bar-lettana Alessia Santeramo la prestigiosa medaglia di bronzo al valore atletico. No-nostante la sua giovanissima età (ha solo 16 anni) la nostra campionessa ha colto nume-rosi allori, come il titolo assoluto a livello giovanile l’an-no scorso, e inoltre ha rappresentato l’Italia in numerose competizioni all’estero.Alessia, che ha ricevuto i complimenti del presidente del-la Federazione Scacchistica Italiana Giampietro Pagnon-celli, ha partecipato con successo di recente ai campio-nati italiani, tenutisi a Giovinazzo, dove ha conquistato il titolo italiano nella categoria under 20 femminile.

Tiro con l’arcoVittoriosi gli Arcieri del Sud a MontalcinoOttima partecipazione per gli atleti della Polisportiva Ar-cieri del Sud Barletta nella gara interregionale di Montal-cino (Siena) organizzata dalla Compagnia Ilcinese Arcieri di Montalcino. Hanno conquistato un posto sul podio Lo-redana Spera, Stefano Andrea Memeo e Antonio Piccia-rella, Pia Lionetti. In evidenza anche Martina Alfarano e Rosa Di Candia. Ancora meglio hanno fatto i nostri atleti nella gara FITA del giorno dopo dove hanno vinto Antonio Picciarella tra i senior e tra gli junior Stefano Andrea Me-meo e Loredana Spera, mentre Pia Lionetti si è classificata seconda nell’arco olimpico senior.

MotociclismoCosimo Diviccaro terzoIl centauro barlettano Cosimo Diviccaro è giunto terzo al termine della sesta e penultima prova della Coppa Italia di motociclismo categoria suberbike sul prestigioso cir-cuito dell’autodromo internazionale del Mugello. Questo piazzamento gli ha consentito di mantenere la seconda posizione nella classifica generale e quindi di restare in corsa per il successo finale. Terzo podio stagionale, dopo la vittoria conquistata a Vallelunga, e il terzo posto ottenu-to a Misano Adriatico. Ultimo atto della Coppia Italia, il 27 settembre, al Mugello.

(Soluzione di pag. 47)

CalcioAperte le iscrizioni alla Polisportiva “Ettore Fieramosca”Anche quest’anno, come puntualmente avviene da 17 anni, la Polisportiva “Ettore Fieramosca” (bellissimo il logo che rappresenta “Ettorino”) ha aperto le iscrizioni per la partecipazione ai corsi di calcio. Cinque le categorie - per fascia di età - alle quali ci si può iscrivere: I “Piccoli Amici” (5-8); II “Pulcini” (8-10); III “Esordienti” (10-12); IV “Giovanissimi” (13-14); V “Allievi” (14-16). Le ultime due fasce svolgono attività agonistica, quindi sui campi principali della città; le prime tre invece svolgono la loro attività presso il Centro Sportivo Rossini sull’omonima strada (angolo via Pizzetti). Responsabile tecnico e allenatore di base, Giuseppe Larosa. Numero di cellulare per qualsiasi informazione 338. 3219. 987.

Polisportiva “Ettore Fieramosca”. Categoria “Piccoli amici” 5/8 anni. Da sinistra in alto: 1. Clelia Corvasce (Mister); 2. Andrea Bale-strucci; 3. Savino Cafagna; 4. Andrea Felcini: 5. Marco Felcini; 6. Andrea Salvemini; 7. Daniele Damico; 8. Fabio Crudele; 9. Ruggiero Filannino; 10. Alessio Tatò, 11. Antonio Piazzolla; 12. Luca Zagaria; 13. Domenico Santeramo; 14. Salvatore Corvasce; 15. Antonio Cassa-tella (Mister); 16. Fabiana Di Pinto; 17. Rossella Di Pinto; 18. Alessandro Di Benedetto; 19. Gianluca Verroca; 20. Tommaso Distaso; 21 Saverio Rociola; 22. Gianluca Morelli; 23. Simone Cafagna; 24. Lucia Capuano; 25. Ruggiero Sguera; 26. Pasquale Piazzolla; 27. Michele Cafagna

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78

5 9

Un gruppo della Barletta Sportiva che ha partecipato alla Sei Ore

SETTEMBRE 201550 IL FIERAMOSCA

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NAPPASALEMIPASTICCI

IMARLIBICICADORNAN

GENERALEGAETANONANULA

RNNICOLAINTERIMTOR

OGOMENERNAMETA

SATIREIOMALOT

MURANOCAMALARE

EDITIBAMIRATO

LOBILARFOTINOI

ORACARITASMARRONIS

DELLAGUARDIADIFINANZA

IDIVELTESPINEATIZI

ELITARIOCIRCEOCATIA

Page 27: UNA DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONEAnno XLII - SETTEMBRE 2015 - Una copia 3,00 9/2015 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n.

SETTEMBRE 2015 IL FIERAMOSCA 53

POSTI TELEFONICI PUBBLICIBar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305

TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI

A.S.L. BT - centralino 0883 577111AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469

SERVIZI SOCIALI

A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395Curia Arcivescovile 0883 531274Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128Sert 0883 577302Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460

INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALIArcheoclub di Barletta 348 3739839Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] della Memoria e della Resistenza(c/o Castello) 0883 578644Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620Aufidus - Ass. inform. turistica 329 8449777Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) 0883 531274Cantina della Sfida 0883 532204Castello 0883 578620Centro Culturale Zerouno 0883 333807

C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354

Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra) 0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374Parco Archeologico di Canne 0883 510993Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414

FOTORUDY

SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICOAcquedotto (Servizio Guasti) 800 735735Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400Cimitero 0883 510675Comune - centralino 0883 578111Corpo Forestale dello Stato 1515Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21Gas (Servizio Guasti) 800 900999Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità 117- Gruppo Barletta 0883 531081Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130Polizia di Stato - soccorso pubblico 113Polizia Commissariato 0883 341611Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370Polizia Stradale 0883 341711Polfer 0883 521502Poste Italiane 0883 536097Prefettura - centralino 0883 539111Pronto Intervento 118Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781Protezione Civile 0883 578320URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050Soccorso ACI 116Soccorso Pubblico 113Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222

STAZIONI DI SERVIZIO

TURNI FESTIVI MESI SETTEMBRE e OTTOBRE 2015

Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00

TURNO A TURNO B

TURNO C TURNO D

ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015

BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA

Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo

*= il servizio si effettua anche la domenica

Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03 21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03*Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05 20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09*

Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57*Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20 15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*

Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni eacquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21

(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).

CHIESE: orari Ss. Messe sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.30 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.30 9.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 19.00 9.00 10.30 19.00 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.00 19.00 via Palmitessa, 38

12-13 Settembre 10-11 Ottobre

19-20 Settembre 17-18 Ottobre

26-27 Settembre 24-25 Ottobre

5-6 Settembre 3-4 Ottobre

IP via L. Da VinciESSO via R. MargheritaESSO p.za 13 febbr. 1503TAMOIL via S. SamueleESSO via Trani

AGIP via CanosaIP via TraniERG via ParrilliTOTALERG lit. di PonenteTOTALERG via Barberini

ERG via Canosa, 84AGIP via FoggiaIP via AndriaIP lit. di Ponente Q8 via Trani

ERG via R. MargheritaERG via ViolanteTOTAL via AndriaAGIP via TraniQ8 via Foggia SS 16

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SETTEMBRE 201554 IL FIERAMOSCA

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