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Una Corporate Foundation per le comunità Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Una Corporate Foundation per le comunità

Relazione e Bilancio dell’Esercizio

2016

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Una Corporate Foundation per le comunità

Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Indi

ceRelazione di Bilancio

Bilanciodi esercizio

LETTERA DEL PRESIDENTE

DATI DI SINTESI

UNA CORPORATE FOUNDATION PER LE COMUNITÀ

PROGETTI

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Advocacy & Inclusione Sociale

Employee Community Involvement

Cultura e Solidarietà

Un Centro di competenza per il non profit

QUATTRO PROGETTI PER QUATTRO BEST PRACTICE EUROPEE

STATO PATRIMONIALE

RENDICONTO DI GESTIONE

NOTA INTEGRATIVA

Principi contabili e criteri di valutazione

Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Rendiconto di Gestione

ALLEGATI

A) Composizione del Portafoglio Titoli presenti nella gestione patrimoniale al 31 dicembre 2016

B) Composizione del Portafoglio Fondi presenti nella gestione patrimoniale al 31 dicembre 2016

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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ORGANI DELLA FONDAZIONE

PresidenteGiorgio Loli

Membri effettiviElisabetta MagistrettiMichele Paolillo

Collegio dei Revisori dei Conti

PresidenteMaurizio Carrara

Direttore Generale Anna Pace

Ufficio ProgettiAlice AricòAnna Cravero

ComunicazioneLuca Mantoan

ConsulentiGiuseppe AmbrosioBarbara Grzywacz

Segreteria OrganizzativaAnnamaria Rizzi

Staff

PresidenteMaurizio Carrara

Vice presidentiMaria Cristina MolinariPaolo Cornetta

ConsiglieriMaurizio BerettaAlberto FontanaEnrico GavaFrancesco GiacominElena Patrizia GoitiniCarlo Vivaldi

Segretario del ConsiglioLorenzo Lampiano

Consiglio di Amministrazione

(al 31 Dicembre 2016)

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Cara lettrice, caro lettore,

Qual è la funzione di una fondazione corporate come la nostra

all’interno di una grande banca come UniCredit? E quale l’utilità

per l’azienda stessa e per le persone che vi lavorano? I numeri,

le testimonianze e il racconto delle tante esperienze che trovate

nella pubblicazione che avete in mano, sono la risposta più con-

creta che si possa dare a questa domanda.

Ma credo che in questa sede vada aggiunta qualche riflessione

in più, in modo da dare la cornice del contesto in cui operiamo.

Maurizio Carrara Presidente UniCredit Foundation

Per molte aziende una fondazione può essere un mezzo affidabile tramite cui esprimere il proprio

impegno civile, una sorta di braccio operativo per produrre cambiamenti sociali in un quadro di buo-

na amministrazione e trasparenza. E questo sarebbe già un contributo fondamentale.

Ma c’è di più: le corporate foundation possono diventare veri e propri  changemakers, aumen-

tando l’impatto sociale delle proprie attività attraverso modalità d’intervento innovative.  

In questo senso la teoria del Valore condiviso di Porter e Kramer (“Big Idea: Creating Shared Value”

Harvard Business Review, 2011) ha segnato un punto di svolta: il modello sostiene che soltanto

attraverso l’applicazione di una logica capitalista orientata alla risoluzione di problemi sociali e am-

bientali, si possano effettivamente raggiungere determinati livelli di efficacia. Il meccanismo in ef-

fetti è di grande interesse. Secondo Porter e Kramer, infatti, la Creazione di Valore Condiviso può esse-

re intesa come il cardine di un rinnovato capitalismo che eleva a livello strategico il raggiungimento

di obiettivi sociali da parte di un’impresa attraverso il proprio business. In particolare il modello,

secondo questa declinazione, permette alle aziende di percepire le soluzioni ai problemi sociali che

si registrano in un determinato territorio come un’opportunità per il business.

In questo quadro, e qui veniamo alla risposta alla domanda di partenza, il ruolo di una corporate

foundation diventa decisivo non solo nella sua funzione di rafforzamento del capitale repu-

tazionale di UniCredit, ma anche, e forse soprattutto, nel diventare strumento di presidio di

alcuni mercati nuovi e di coinvolgimento degli stessi dipendenti.

Mi piace qui riprendere alcuni passaggi delle nostre Linee Guida per il triennio 2015/2018 che credo

possano rendere con fedeltà la coerenza della nostra strategia con il modello proposto da Porter e

Kramer. “L’innovazione sociale consiste in nuove idee che soddisfano bisogni sociali, creano relazioni

sociali e formano nuove collaborazioni. Queste innovazioni possono essere prodotti, servizi o modelli

che affrontano in modo più efficace bisogni insoddisfatti”. Con questo obiettivo “la Fondazione predi-

lige e valorizza lo strumento dell’impresa sociale in quanto soggetto più adatto di altri nell’innescare

uno sviluppo socioeconomico sostenibile per le comunità locali. L’impresa sociale possiede, inoltre,

gli strumenti per dialogare in maniera più efficace con il mondo for profit, e mutuare da questo le

skills e le tecniche gestionali che sono alla base del proprio funzionamento organizzativo”. Le diffe-

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renze col modello filantropico tradizionale sono evidenti: “La Fondazione può far leva agevolmente

sul know-how aziendale per intervenire in maniera diretta nel processo organizzativo e gestionale

dell’ente partner e favorirne così il rafforzamento professionale insieme all’adozione di un modello

economicamente sostenibile”. In un’ottica di generazione di valore aziendale poi “pur mantenen-

do il proprio vincolo di operatività nei confronti delle organizzazioni non profit, la Fondazione può

orientare i propri sforzi nel sostegno a quelle realtà che intendono dar vita a spin-off di imprese

sociali pre-esistenti o a nuove start up di impresa sociale in quanto individuano target di mercato

che possono validamente essere considerati clienti. Allo stesso tempo, la Fondazione può sostenere

il rafforzamento imprenditoriale di quelle imprese sociali che hanno già intrapreso, o deciso di intra-

prendere, percorsi di avvicinamento al mercato”.

La creazione di valore condiviso naturalmente però non può prescindere dal coinvolgimento

dei dipendenti. Su questo fronte come Fondazione possiamo vantare un’ottima tradizione data

dalla continuità di due progetti come il Gift Matching Program e Your Choice, Your Project. Que-

sti tipi di interventi offrono un triplice vantaggio: per i datori di lavoro, per i dipendenti e per la co-

munità. Come dimostra la guida “The Employee Community Engagement Measurement Workbook”

dell’Unione europea, i benefici per il datore di lavoro sono quelli di migliorare la reputazione, avere

lavoratori più motivati, un miglioramento della produttività commerciale. I dipendenti attraverso

l’impegno per la comunità sviluppano abilità e competenze, accanto a una serie di benefici perso-

nali come il rafforzamento della fiducia e dell’empatia. I soggetti non profit, dal canto loro, possono

avvalersi dell’aiuto dei dipendenti che nel nostro caso apportano competenze ed expertise spesso

estranee al mondo del Terzo settore e delle imprese sociali.

Le pagine che vi apprestate a leggere vogliono raccontare in modo agile, ma fedele, attraverso nu-

meri e testimonianze di prima mano, quanto la nostra Fondazione ha messo in campo nel 2016. Ma

poiché non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene, come ci ha insegnato Denis Diderot (una

lezione che oggi si traduce nel vasto dibattito sull’impatto sociale e sugli strumenti per la sua mi-

surazione), la Fondazione ha deciso di rinnovare l’accordo di collaborazione con Deloitte, finalizzato

proprio alla verifica degli aspetti amministrativi e di rendicontazione dei progetti conclusi.

Buona lettura.

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Gli stanziamenti della Fondazione nell’Esercizio 2016 vedono il 30% delle risorse destinate all’ideazione, implementazione e gestione dei progetti che UniCredit Foundation realizza nei Paesi dell’Europa Centrale e Orientale, in Austria, Germania e Italia. Il 55% dei fondi è invece indirizzato alle attività che la Fondazione propone ai dipendenti di UniCredit attraverso le iniziative di Employee Community Involvement. Il 13% delle risorse viene utilizzato per la copertura degli oneri di supporto generale.

È infine prevista una specifica voce riguardante i costi sostenuti per il monitoraggio dei singoli progetti che vale il 2% del bilancio della Fondazione.

“Your Choice, Your Project”: i progetti accompagnati da questo logo sono quelli sui quali, nell’ambito delle attività di coinvolgimento del personale di UniCredit, è stato previsto il voto dei dipendenti finalizzato all’assegnazione di un grant aggiuntivo.

Nota alla lettura

Dati

di s

inte

si

Attività per il personale di UniCredit55%

Progetti e studi di fattibilità30%

Oneri di supporto generale13%

Monitoraggio2%

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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INTRO

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

Cultura e Solidarietà

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La nostra identità, il nostro approccioLa Fondazione concorre al rafforzamento del capitale sociale e reputazionale di UniCredit, coerentemente

con i percorsi di sostenibilità intrapresi dalla banca.

La Fondazione si impegna a promuovere iniziative sostenibili nel tempo, ricercando l’innovazione nei

diversi campi dell’intervento sociale e costruendo partnership efficaci e durature con i soggetti del

non profit attraverso il trasferimento di risorse economiche, di una cultura d’impresa e di competenze

specificamente gestionali.

La Fondazione, infine, riconosce alle persone di UniCredit un ruolo centrale anche all’interno della

propria attività e si impegna a valorizzarne l’apporto propositivo, con l’ausilio di nuovi strumenti di

partecipazione e motivazione.

In linea con i principi e l’indirizzo di UniCredit e con quelle che sono le caratteristiche di una

corporate foundation, la Fondazione opera per accrescere la sua vicinanza ai territori e alle comunità

di riferimento, con una prospettiva d’intervento sia locale sia internazionale, coerentemente con la

dimensione geografica e culturale che vede oggi UniCredit presente in 15 paesi.

Una Corporate Foundation per le comunità

Stakeholder UniCredit

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Le Linee Guida 2015 - 2018Le Linee Guida descritte qui di seguito sono in continuità con ciò che la Fondazione ha svolto nel

triennio passato in quanto molti assunti delle linee guida precedenti sono stati sperimentati, verificati

ed hanno portato ad assestare la logica di intervento su due assi prioritari: il sostegno allo sviluppo

delle comunità in cui opera UniCredit, principalmente attraverso lo strumento dell’impresa sociale,

e la promozione della solidarietà attiva tra i dipendenti di UniCredit. Continua inoltre l’operazione

divulgativa e informativa all’interno e all’esterno di UniCredit sui concetti di filantropia e di solidarietà.

Tale azione è fondamentale per ottenere risultati sempre più soddisfacenti e per restare nel novero

degli attori grant-making impegnati nella promozione europea dell’innovazione sociale.

Una Corporate Foundation per le comunità

I N N O V A Z I O N E • C O - C RE A

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CO L L A B O R A Z I O N E •

IL NOSTRO INVESTIMENTO

IL NOSTRO OBIETTIVO

Risorse finanziarie e competenze

Valore aggiunto per le comunità locali

Costruire partnership solide con organizzazioni non profit e banche locali del network di UniCredit per promuovere

l’inclusione sociale e il benessere delle comunità

Contribuire a rafforzare una cultura della filantropia all’interno e all’esterno

di UniCredit

Employee Community Involvement

INTRO

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Cultura e Solidarietà

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IL SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE SOCIALE E IL COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE DI UNICREDIT

i numeri del 2016

3,6 mln €investimenti

19 programmi attivi

ORGANIZZAZIONIBENEFICIARIE265

37 ORGANIZZAZIONI NON PROFITPARTNER

2,1 mln €investimento

ORGANIZZAZIONI NON PROFITPARTNER20

13 programmi a sostegno dell’impresa sociale

IMPRESE SOCIALI BENEFICIARIE220

311 POSTI DI LAVORO CREATI

85 BUSINESS SUPPORTATI CON GRANT

CAPACITY BUILDING 197 → imprese beneficiarie 421 → partecipanti2.506 → ore di formazione e mentorship erogate

42% agroalimentare27% welfare12% artigianato5% ambiente5% educazione9% altro

449PROGETTI SUPPORTATI

2,4 mln € DONATI

15 Paesi

I programmi attivi2016

L’IMPRESA SOCIALE:LO STRUMENTO PRINCIPALE

IL COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE DI UNICREDIT

51 DIPENDENTI formatori/mentor in programmi a supporto di imprese sociali

405 ORE di formazione/mentorship erogate da dipendenti UniCredit

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Employee Community Involvement

INTRO

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Attività in Europa

Cultura e Solidarietà

Programmi con il coinvolgimento delle persone di UniCredit

Programmi a sostegno dell’impresa sociale

Austria

Bosnia ed Erzegovina

Bulgaria

Croazia

Germania

Italia

Polonia

Romania

Repubblica Ceca

Russia

Serbia

Slovacchia

Slovenia

Turchia

Ungheria

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La mappatura dell’impresa sociale in Italia e in EuropaDI CARLO BORZAGA

Da qualche anno, complice anche la crisi economica e le difficoltà dei sistemi di welfare nel fronteggiare vecchi e nuovi bisogni, l’interesse per l’emergere di forme di impresa impegnate nella gestione di servizi e di interventi sociali, con o senza sostegno pubblico e con modalità innovative, è andato crescendo velocemente e ha interessato un numero sempre maggiore di Paesi e di istituzioni. Termini usati fino a poco tempo fa solo dapochi studiosi, come terzo settore, settore non profit, economiasociale e solidale, sono diventati di uso comune. Tra questi, particolare fortuna ha avuto un termine coniato per la prima volta in Italia alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, quello di “impresa sociale”: in pochi anni è entrato nel lessico comune anche degli addetti ai lavori e dei i policy makers, incluse quasi tutte le più importanti istituzioni internazionali, dall’ILO all’OCSE, al G7, alla Commissione Europea.

Quest’ultima, in particolare, aveva fin dall’inizio degli anni 90 con il piano Delors individuato nelle organizzazioni senza scopo di lucro dei soggetti potenzialmente in grado di dare un contributo specifico e aggiuntivo sia alla realizzazione del proprio modello economico e sociale, quello dell’economia sociale di mercato, sia alla creazione di nuova occupazione. Negli anni successivi ha in più occasioni ribadito questo riconoscimento con documenti dedicati, come quelli sull’economia sociale, e ne ha concretamente sostenuto lo sviluppo soprattutto attraverso i fondi strutturali, in particolare il Fondo Sociale. È stato ampiamente riconosciuto dalle ricerche sul tema che il sostegno comunitario è stato fondamentale nel promuovere molte tra le esperienze più innovative, soprattutto nei paesi membri in cui il settore era meno sviluppato.Il più recente tra questi interventi comunitari è stato il riconoscimento proprio dell’impresa sociale attraverso la “Social Business Initiative” approvata nell’autunno del 2012 con l’obiettivo di predisporre una serie di misure in grado di favorire la diffusione e il consolidamento di queste forme di impresa, direttamente come Commissione, ad esempio attraverso la revisione della normativa sugli aiuti di stato e la creazione di appositi fondi di finanziamento, e indirettamente, incentivando i singoli paesi a farsene carico destinando a questo fine parte dei Fondi strutturali. Dovendo dare una definizione di impresa sociale applicabile in contesti giuridici e istituzionali molto diversi, la Commissione ha individuato tre caratteristiche che un’impresa deve avere per definirsi sociale: l’esplicita finalità sociale dell’attività, l’impegno a non distribuire gli utili tra i proprietari ma di utilizzarli per perseguire al meglio l’obiettivo

sociale e l’adozione di forme di governance inclusive di tutti i principali portatori di interesse, in particolare utenti e lavoratori. I passi successivi sono stati la costituzione di un gruppo di esperti, l’Expert Group on Social Entrepreneurship (Geces), finalizzato a contribuire nella individuazione delle misure di accompagnamento e di sostegno, e la realizzazione di una mappatura delle imprese sociali in tutti i paesi membri e nella Confederazione Elvetica.La mappatura si è tuttavia rivelata un’operazione assai più complessa del previsto, non solo per la carenza di informazioni attendibili nella maggior parte dei paesi, ma soprattutto per le difficoltà a individuare le organizzazioni che rientravano nella definizione europea. Nonostante le critiche mosse ai risultati, essa è comunque riuscita a dimostrare che forme imprenditoriali con tutte o almeno le principali caratteristiche previste dalla

definizione della Commissione erano presenti in tutti i Paesi, e in diversi avevano già raggiunto una certa consistenza. Questa constatazione ha convinto la Commissione Europea ad avviare una seconda, più approfondita mappatura, iniziando con un gruppo limitato di sette paesi a partire da quelli che avevano manifestato l’interesse a disporre di un approfondimento della propria situazione nazionale. La realizzazione di questa seconda mappatura è stata affidata al primo network europeo di studiosi dell’impresa sociale e all’istituto di ricerca italiano Euricse. Essa ha interessato Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Polonia,

Slovacchia e Spagna. Facendo tesoro delle difficoltà incontrate nella ricerca precedente, è stata posta molta più attenzione a definire in modo chiaro i diversi concetti utilizzati nel corso dell’indagine, a verificarne l’applicabilità nei diversi contesti e alla loro condivisione tra i ricercatori. In particolare si è individuata una definizione uniforme di impresa sociale applicabile anche nei paesi privi di una legislazione in merito e in quelli che utilizzano terminologia diverse come quelle di Economia Sociale e Solidale e la si è applicata a prescindere dalle forme giuridiche utilizzate, così da cogliere la reale consistenza del fenomeno.I risultati confermano che quello dell’impresa sociale, pur definita, in coerenza con l’iniziativa comunitaria, in modo piuttosto restrittivo, è un fenomeno presente in tutti i paesi presi in esame e in alcuni ha raggiunto una diffusione e una consistenza socialmente ed economicamente rilevanti, con decine di migliaia di organizzazioni e diverse centinaia di migliaia di addetti. Queste organizzazioni inoltre non sembrano avere subito i contraccolpi della crisi come il resto del sistema imprenditoriale, almeno nei paesi per i quali si è riusciti ad avere informazioni su più anni. La maggior parte delle imprese sociali individuate sono impegnate nell’erogazione di servizi di welfare e in attività di inserimento al lavoro di persone con difficoltà occupazionali e quindi sono largamente finanziate dalle amministrazioni pubbliche. Tuttavia la ricerca ha anche messo in luce una tendenza ad ampliare i settori di attività verso servizi alla persona e alla comunità diversi dai servizi sociali e quindi a contare di più o su risorse private, non tanto da donazioni quanto da vendita dei servizi, o su risorse pubbliche acquisite attraverso la partecipazione a gare competitive. Le forme giuridiche utilizzate

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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CARLO BORZAGA Si è laureato in Sociologia e quindi specializzato in Economia. Professore associato in Politica Economica dal 1986 e professore ordinario di Politica Economica dal 2001 presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento.

Dal 2002 al 2003 è stato Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Trento. Dal 2003 al 2006 è stato preside della Facoltà di Economia. Nel 1996 ha contribuito alla fondazione dell’Istituto Studi Sviluppo Aziende Nonprofit (ISSAN) di cui è stato Presidente fino al 2009.

Attualmente è Presidente di Euricse, European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises, con sede in Trento; Coordinatore del Master in Gestione di Imprese Sociali (GIS); membro fondatore e consigliere del network Emes (The Emergence of Social Enterprise in Europe); Presidente di Iris Network (Istituti di Ricerca sull’Impresa Sociale).

È direttore scientifico delle rivista Impresa Sociale ed è membro del Comitato Editoriale di diverse riviste tra cui Economia e Lavoro, Revue des études coopératives mutualistes et associatives e Social Enterprise Journal.

sono ancora soprattutto quelle tipiche dell’economia sociale, come le cooperative e le associazioni, ma sta aumentando anche la presenza di fondazioni operative e di società a responsabilità limitata soprattutto nei paesi in cui la legislazione ne prevede l’utilizzo per la costituzione di imprese sociali purché in presenza di limitazioni alla distribuzione di utili. Da ambedue le mappature, e in particolare dalla seconda, risulta che l’Italia ha, rispetto agi altri paesi europei, una definizione di impresa sociale più chiara; una legislazione più avanzata e facilmente applicabile da chi è interessato ad avviare imprese di questo tipo, anche a seguito della possibilità di utilizzare diverse forme giuridiche; informazioni statistiche più precise, grazie anche ai due Censimenti sulle Istituzioni Non profit realizzati dall’Istat, e una consistenza del fenomeno certamente rilevante, probabilmente quella più elevata tra tutti i paesi esaminati. Infatti se, seguendo la definizione utilizzata per la realizzazione della mappatura, si considerano come imprese sociali tutte le organizzazioni con almeno il 50% di entrate market, cioè derivanti dalla vendita di beni o servizi a privati o a pubbliche amministrazioni, nel 2011 in Italia operavano oltre 94.000 imprese sociali (associazioni, fondazioni, cooperative sociali e enti ecclesiastici) che occupavano oltre 550.000 lavoratori dipendenti e alcune centinaia di migliaia di volontari. Se alla condizione precedente si aggiunge anche quella di avere almeno un occupato, il numero di organizzazioni definibili come imprese sociali scende a poco più di 20.000, sempre ben distribuite tra le varie forme giuridiche, mentre il numero di occupati rimane quasi invariato. Questa consistenza è stata raggiunta dopo un decennio di intensa crescita, decisamente superiore a quella sia delle istituzioni pubbliche che delle imprese convenzionali, crescita che sembra essersi confermata anche negli anni della crisi. Così risulta infatti analizzando l’evoluzione di quella che può essere ritenuta la componente più imprenditoriale delle tipologie organizzative utilizzate, la cooperazione sociale: tra il 2008 e il 2014 le oltre 12.000 cooperative sociali hanno fatto registrare una crescita complessiva del valore aggiunto del 43% e hanno aumentato gli occupati, calcolati come posizioni lavorative full time equivalenti, di 46.330 unità (+ 21,9%). È chiaro che si tratta di una dinamica che si spiega in larga parte con la capacità di queste imprese di intercettare meglio, o comunque non meno bene delle istituzioni pubbliche e delle imprese convenzionali, l’evoluzione sia dei bisogni che, sempre più, anche della domanda privata pagante. Se ciò è vero, sembra ragionevole aspettarsi che questa dinamica non si arresti. Ma ciò dipenderà anche dalla presenza di politiche di accompagnamento coerenti e innovative. Tra queste, particolarmente utili saranno nei prossimi anni: il completamento della riforma del Terzo Settore che meglio regolamenta anche l’impresa sociale e ne amplia gli ambiti di intervento; la definizione di modalità di esternalizzazione della domanda pubblica meno vincolanti l’organizzazione dell’offerta e più attente alla qualità dei servizi e delle organizzazioni che li producono che al prezzo; interventi a sostegno dell’avvio, della patrimonializzazione e degli investimenti soprattutto di quelle imprese sociali che stanno per impegnarsi in progetti in ambiti, come quello culturale, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e dello sviluppo di attività sportive e ricreative, che richiedono impegni finanziari significativi.

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Empowering the breakthrough generationPAESE BOSNIA ED ERZEGOVINA REGIONE NAZIONALE DURATA GIUGNO 2016 - GIUGNO 2017 PARTNER MOZAIK FOUNDATION

Si rinnova la collaborazione, iniziata nel 2012, fra UniCredit Foundation e Mozaik Foundation. Nello specifico, dal 2016 UniCredit Foundation sostiene lo sviluppo della strategia decennale (2015 – 2025) “Empowering the breakthrough generation in Bosnia and Herzegovina”, che la Fondazione bosniaca ha avviato con l’obiettivo di diffondere buone pratiche di impresa sociale, specie presso i più giovani. In tal senso, tramite un processo a più fasi (sensibilizzazione sull’innovazione sociale, business planning e incubazione) il concetto di impresa sociale è promosso sia come mezzo di attivazione e crescita individuale, sia, specie nell’attuale scenario di crisi, come volano per lo sviluppo economico e sociale locale. Dal 2015 al 2016 Mozaik ha testato il suo piano decennale, a partire da un’accurata analisi del contesto e dei bisogni espressi dalla popolazione. In un Paese in cui i tassi di disoccupazione sono fra i più elevati in Europa (43% di media, il 62,8% fra i giovani), la necessità di creare lavoro è senz’altro l’urgenza più sentita. Proprio il focus sulla nuova generazione di imprenditori sociali costituisce un elemento in piena sintonia con l’approccio all’inclusione e all’innovazione sociale di UniCredit Foundation che, nell’ambito del primo ciclo di progetto supportato (entro la fine del 2017),

erogherà 5 grant a favore di altrettanti team di giovani. Essi saranno impegnati nello sviluppo delle proprie proposte di business sociale e riceveranno anche supporto non finanziario (formazione, mentorship e consulenza) da esperti di Mozaik Foundation e del mondo dell’accademia, del non profit e del business locale. Anche i dipendenti di UniCredit Bank in Bosnia ed Erzegovina potranno essere coinvolti come mentor a supporto delle attività di start up. I team saranno impegnati per circa 18 mesi nella trasformazione delle proprie idee in attività di impresa sociale capaci di stare sul mercato ed entreranno a far parte della community di Alumni di Mozaik, beneficiando di assistenza e monitoraggio nel lungo termine. Non solo. Nel corso del ciclo formativo Mozaik valuterà il possibile ingresso nel management delle imprese a maggior potenziale che, a loro volta, saranno anche chiamate a sviluppare soluzioni per individuare fonti di auto-finanziamento alternative e sinergie con le iniziative degli altri team, attivando un circolo virtuoso che porti alla sostenibilità nel lungo termine. Insieme a UniCredit Foundation, lo sviluppo della strategia di Mozaik Foundation sarà sostenuto anche da altre istituzioni locali e fondazioni internazionali, come Bosch Foundation, Zeit Foundation, Charles Stewart Mott Foundation.

IDEE CANDIDATE AL SOCIAL INNOVATION TOURNAMENT 2016

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I TEAM DI GIOVANI IMPRENDITORI SOCIALI SUPPORTATI CON IL GRANT DI UNICREDIT FOUNDATION

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OBIETTIVI DEL CICLO

DIFFUSIONE DI CONSAPEVOLEZZA SULL’IMPRESA SOCIALE

IDENTIFICAZIONE E SVILUPPO DI PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE

SVILUPPO DELL’IMPRESA SOCIALE

OBIETTIVO 1

(18 MESI)

OBIETTIVO 2

OBIETTIVO 3

Campagna nazionale di sensibilizzazione per giovani (17-35 anni) per incoraggiare l’azione individuale e collettiva (canali online, con potenziale raggiungimento di circa 5.000 soggetti)

Selezione di circa 700 partecipanti impegnati nello sviluppo di circa 100 idee di innovazione sociale

Valutazione e sostegno mirato (anche tramite seed capital) a 20 idee di business, che si tradurranno in 10 prototipi e, infine, nella nascita di 5 business sociali capaci di produrre reddito e occupazione nel lungo termine

RAFFORZAMENTODEL MODELLO DI MOZAIK

OBIETTIVO 4

Perfezionamento del modello di azione per favorire la replicabilità e la scalabilità della strategia decennale

LA STRATEGIA DECENNALE DI MOZAIK SI BASA SU UN MODELLO A CICLI

Samira Nuhanović-Ribić,Social Business Incubator Director, Mozaik“Per il prossimo decennio puntiamo a stimolare una nuova dirompente generazione di giovani imprenditori in grado di utilizzare il modello di business sociale per cambiare il futuro del nostro Paese”.

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Intro

Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

17

Lo scorso maggio si è chiusa la terza fase del progetto “Social Entrepreneurship Program for NGOs”, realizzato in partnership con BCNL. L’iniziativa, lanciata nel luglio del 2012, prevedeva tre bandi (rispettivamente 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016) a favore dello sviluppo dell’imprenditorialità sociale, con la selezione di 73 organizzazioni che hanno potuto usufruire di corsi di formazione, con interventi tenuti anche dai dipendenti di UniCredit Bulbank, al fine di massimizzare l’efficacia dei business plan selezionati. Per ognuna delle tre annualità una giuria ha selezionato 7 organizzazioni, 3 delle quali hanno beneficiato di un contributo di 5.000 euro ciascuna, a cui si è aggiunto un grant supplementare assegnato grazie al voto dei dipendenti di UniCredit Bulbank nell’ambito dell’iniziativa di voto “Your Choice, Your Project”.

In considerazione della capacità di BCNL nell’agire da sonda sul territorio catalizzando realtà in grado di sviluppare start up innovative e sostenibili, e in virtù del coinvolgimento dei colleghi di UniCredit Bulbank nelle attività di mentorship a favore delle organizzazioni beneficiarie, UniCredit Foundation ha scelto di dare continuità alla collaborazione con BCNL sostenendo una nuova iniziativa biennale. Attraverso un bando sono state individuate 17 organizzazioni promotrici di iniziative a forte impatto sociale. Anche in questo caso una giuria di esperti, fra cui rappresentanti di UniCredit

Foundation e di UniCredit Bulbank, ha selezionato 17 business plan, che hanno avuto l’opportunità di presentare le loro proposte in occasione di un evento nazionale tenutosi nel febbraio 2017. I grant sono stati assegnati ai 5 progetti a più alto impatto sociale e/o con le maggiori potenzialità di sviluppo a livello di business. Complessivamente sono stati assegnati 17.500 euro; il progetto che ha ricevuto più voti nell’ambito dell’iniziativa YCYP ha ottenuto un grant aggiuntivo di 3.000 euro.

Sono principalmente due gli elementi innovativi rispetto alla versione precedente del programma. Il primo consiste nella strutturazione di un percorso di mentoring a favore delle cinque organizzazioni selezionate che potranno così contare su una formazione specifica in ambito gestionale e di marketing. Al fine poi di favorire la partecipazione al bando, sono stati strutturati 6 “information days” con il coinvolgimento volontario di alcuni colleghi di UniCredit Bulbank in altrettante regioni della Bulgaria, volti a fornire brevi training sull’impresa.

Il progetto ha calamitato anche l’attenzione della principale emittente televisiva pubblica bulgara (Bulgarian National Television 1) che, in un documen-tario, ha raccontato le esperienze delle più innovati-ve imprese sociali bulgare e italiane sostenute da UniCredit Foundation.

ORGANIZZAZIONI NON PROFIT DESTINATARIE DEL SUPPORTO A LIVELLO GESTIONALE E DI MARKETING PER IL LANCIO DELLA LORO FASE DI START UP

17

I GRANT CHE IL BANDO ASSEGNA AD ALTRETTANTE IMPRESE SOCIALI PER UN TOTALE DI 17.500 EURO

5

Luben Panov, Director, Bulgarian Center for Not-for-Profit Law“Il documentario, realizzato in collaborazione con la televisione nazionale bulgara, contribuisce a rafforzare nell’opinione pubblica la consapevolezza sui temi dell’impresa sociale”.

Business with a MissionPAESE BULGARIA REGIONE NAZIONALE DURATA MAGGIO 2016 - APRILE 2018

PARTNER BULGARIAN CENTER FOR NOT-FOR-PROFIT LAW

Cultura e Solidarietà

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Il potenziamento delle attività di accompagnamento rivolte ai beneficiari, da un lato, e un chiaro focus sul miglioramento dell’efficacia dei servizi sociali, l’occu-pazione e l’autoimprenditorialità, dall’altro: queste le principali innovazioni introdotte nella seconda edizio-ne del progetto promosso da UniCredit Foundation in collaborazione con Impact Hub Zagreb e Zagrebačka Banka.

Nel febbraio 2016 è stata, quindi, lanciata una com-petition nazionale e sono stati selezionati 10 team finalisti, che hanno beneficiato di un programma di pre-incubazione della durata di 3 mesi, finalizzato alla preparazione di business plan e alla scelta dei 3 progetti vincitori. I finalisti hanno avuto accesso a un vasto programma di formazione, mentoring, suppor-to dal network di professionisti dell’Hub, oltre a veri e propri spazi fisici di co-working. Tre dei 10 business plan finalisti hanno ricevuto un contributo finanziario pari a 7.500 euro ciascuno, oltre all’opportunità di partecipare per altri 4 mesi al programma di incuba-zione (post-incubazione) organizzato da Impact Hub Zagreb.

Ecco i progetti delle 3 start up sociali croate, scelte dalla giuria del bando: KliKlop, Pričaj mi e STEMI.

• Kliklop: è il primo catering nel Paese specializzato nella preparazione e consegna di pasti per bambini, sia per scuole materne che a domicilio, preparati utiliz-zando prodotti freschi e a chilometro zero.

• Pričaj mi: l’idea punta sulla matrice emotiva, rela-zionale e cognitiva del gioco tra genitori e figli e propo-ne la produzione e la vendita di kit tematici contenenti i materiali e le istruzioni con i quali le famiglie possono cimentarsi nella costruzione di giocattoli fatti in casa.

• STEMI: è un progetto basato su una piattaforma di e-learning STEM che può aiutare l’apprendimento nei campi della scienza, matematica, tecnologia, in-gegneria (STEM - Science, Technology, Engineering and Matemathics) in grado di promuovere lo svilup-po della logica, problem solving, pensiero critico, creatività semplicemente giocando. Il primo modellino commercializzato dal team di giovani progettisti è un robot da assemblare (DIY - Do It Yourself) che aiuta l’apprendimento dei fondamenti della robotica, scien-za e matematica.

Le tre imprese sociali supportate da UniCredit Foundation hanno inoltre ricevuto 3 extra grant del va-lore complessivo di 6.300 euro assegnati attraverso il voto di 694 dipendenti di Zagrebacka Banka parteci-panti all’edizione locale di “Your Choice, Your Project”.

The InkubatorPAESE CROAZIA REGIONE NAZIONALE DURATA DICEMBRE 2015 - SETTEMBRE 2016 PARTNER IMPACT HUB ZAGREB

I PROGETTI SOSTENUTI TRAMITE IL BANDO IN CROAZIA

3

I DIPENDENTI DI ZAGREBČKABANKA CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGRAMMA “YOUR CHOICE, YOUR PROJECT”

694

Hermes Arriaga Serra, Director, Impact HUB Zagreb“Il supporto di UniCredit Foundation per l’accesso a fonti di seed capital, colma una lacuna rispetto al sostegno finanziario di iniziative che, pur non generando ancora entrate sufficienti, vantano già un business di valore”.

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Intro

Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Nato nel 1997 con l’intento di favorire, attraverso la pratica del gioco da strada, l’integrazione delle nuo-ve generazioni di famiglie immigrate in Germania, il progetto buntkicktgut, a partire dalla seconda metà del 2015, si è anche concentrato sul sostegno alle comunità dei rifugiati, alla luce dell’intensificazione del fenomeno migratorio nel Paese.Dal 1997 sono stati circa 40.000 i ragazzi benefi-ciari dell’iniziativa di buntkicktgut, che hanno potuto contare sul sostegno di diversi partner tra i quali, dal 2008, UniCredit Foundation.

Il core business resta incentrato sulla promozione del gioco del calcio come veicolo di emancipazione e integrazione dei bambini e degli adolescenti in aree urbane caratterizzate da dinamiche sociali problema-tiche e da forte presenza di immigrati. Un obiettivo che buntkicktgut realizza attraverso un vero e proprio campionato di calcio da strada nazionale, in cui le di-verse squadre possono confrontarsi, conoscendo il valore dello stare insieme, trovando più solidi punti di riferimento ogni giorno.

Tra il 2015 e il 2016 si è sostanzialmente completato il percorso di professionalizzazione degli operatori di buntkicktgut sollecitato da UniCredit Foundation sin

dal 2013 e volto a trasformare il progetto in una vera e propria impresa sociale in grado di operare in au-tonomia economica e finanziaria secondo il modello del franchising e lo sviluppo di attività generatrici di reddito.

Gli elementi che hanno sempre più caratterizzato il progetto, portandolo ad assumere connotati più af-fini all’imprenditorialità, sono diversi. Fra queste per esempio una serie di accordi territoriali con partner locali che hanno consentito a buntkicktgut di ac-cedere a nuovi canali di finanziamento. È stato poi realizzato un manuale con procedure, regole, e tutte le informazioni necessarie per la diffusione del mo-dello di social business attraverso l’apertura di nuove sedi di buntkicktgut all’interno del franchising. Nel contempo l’associazione ha allargato il suo ventaglio di proposte di merchandising e la sua attività promo-zionale e di networking. Nell’ultima fase del progetto si è cercato anche di codificare il ruolo e il curricu-lum dell’educatore di Street Football e di lanciare la-boratori interattivi in ogni sede del progetto. Ciò ha permesso a ogni partecipante di poter scambiare conoscenze ed esperienze con i colleghi così da af-finare i modelli di intervento basandosi su esperienze realmente vissute.

CIRCA I GIOVANI CHE HANNO PRESO PARTE AI TORNEI DAL 1997

40.000

IL TOTALE DEI PARTECIPANTI DURANTE LE ATTIVITÀ DELL’ESTATE 2016, LA STAGIONE RECORD DEL PROGETTO

5.450

LE CITTÀ IN CUI È ATTUALMENTE ATTIVO IL PROGETTO

6

buntkicktgut goes Franchise From Social Project to Social BusinessPAESE GERMANIA REGIONE NAZIONALE DURATA GIUGNO 2015 - MAGGIO 2016 PARTNER BUNTKICKTGUT

Rüdiger Heid, Director, buntkicktgut“La partnership tra buntkicktgut e UniCredit Foundation ha rappresentato una tappa cruciale nella trasformazione di un progetto sociale in un business sociale: siamo riusciti a creare strutture idonee e ad aumentare il nostro impatto”.

cross cultural street football leagues

Cultura e Solidarietà

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Bando UniCredit Carta E 2016 Strategie di Coesione sociale a favore dei giovani PAESE ITALIA REGIONE NAZIONALE DURATA 24 - 36 MESI

Lo scorso novembre è stata presentata l’edizione 2016 del Bando UniCredit Carta E a favore di iniziative per l’occupazione e l’occupabilità di ragazzi tra i 15 e i 29 anni. Il Bando intende privilegiare progetti caratte-rizzati da un alto tasso di innovazione, anche rispetto alla storia dell’organizzazione proponente, e focalizzati sulla creazione di opportunità di lavoro reali e concrete per i giovani coinvolti nel percorso. Per realizzare que-sto risultato, UniCredit Foundation mette a disposizio-ne, per la prima volta anche in Italia, un’esperienza di incubazione per rafforzare le competenze manageriali delle realtà selezionate, offrendo gli strumenti per fa-vorire la sostenibilità dei loro progetti. Partner di questa sfida è Make a Cube (vedi box): pri-mo incubatore e acceleratore in Italia, specializzato in imprese ad alto valore sociale, ambientale e culturale.

Il bando UniCredit Carta E può inoltre contare sulla collaborazione di Fondazione Italiana Accenture, per la piattaforma digitale di gestione delle candidature, in qualità di partner tecnico.

Impatti diretti e/o indiretti dell’intervento proposto; rapporto equilibrato tra costo/risultato e sostenibilità di lungo periodo del progetto; innovatività della pro-posta di valore e/o del prodotto-servizio erogato; re-plicabilità o scalabilità del progetto; qualità, impegno e capacità dell’organizzazione e del team proponente rispetto alle sfide e alle criticità del progetto presen-tato; risposta a bisogni di categorie vulnerabili: questi saranno i principali criteri di selezione delle candidatu-re pervenute.

La novità del Bando 2016 consiste nel sostegno ai progetti attraverso attività di pre-incubazione, incu-bazione ed erogazione di contributi a fondo perduto (grant). L’attività di pre-incubazione ha l’obiettivo di aiutare i team a rendere più solidi i progetti presen-tati; si svolgerà a vantaggio di 20 finalisti (selezionati da Make a Cube) attraverso due workshop di 3 giorni ciascuno, che verteranno su varie tematiche gestiona-li. Ai team verrà richiesto di presentare un nuovo dos-sier più completo che sarà oggetto di valutazione da parte di una giuria, che selezionerà 10 progetti. Sette di questi dovranno avere un impatto diretto, cioè cre-are occupazione; ulteriori 3 progetti potranno essere selezionati per la loro capacità di generare un impatto indiretto attraverso azioni che migliorino il potenziale di occupabilità dei giovani, per esempio con attività di formazione, alternanza scuola lavoro, assistenza all’imprenditorialità, creazione/sviluppo di network.

I 10 progetti che verranno selezionati entreranno così nella fase di incubazione, che si svolgerà in modalità one-to-one con l’obiettivo di accompagnare i team nelle prime fasi di sviluppo del progetto e, allo stesso tempo, di fornire una guida per un utilizzo efficace del grant.

L’attività si svolgerà nell’arco di 6 mesi circa, cui se-guiranno altri 18 mesi di follow up con verifiche ogni 6 mesi.Il contributo a fondo perduto, come l’attività di incu-bazione, è a favore dei dieci progetti vincitori e avrà un ammontare complessivo di 445.000 euro, che verranno distribuiti come segue: 42.500 euro a ogni progetto vincitore; ulteriori 20.000 euro per il progetto che avrà ricevuto il maggior numero di preferenze da parte dei dipendenti UniCredit interpellati nell’ambito dell’iniziativa di voto “Your Choice, Your Project”.Sono invece ormai operativi a pieno ritmo i progetti di impresa sociale per l’occupazione giovanile selezionati attraverso il Bando del 2014, quando 7 organizzazioni (su 166 candidate) sono state selezionate da un Comitato scientifico coordinato da UniCredit Foundation in collaborazione con il CERGAS dell’Università Bocconi di Milano. Questi i loro nomi:

• Società Coop. Soc. Il Margine (Collegno, Druento, Castagneto Po, Pianezza (TO) - Progetto “SOL-IDEE”);

• Vesti Solidale Coop. Soc. Onlus (Milano - Progetto “SHARE” - Second HAndREuse);

• Coop. Soc. Centro di LavoroS. Giovanni Calabria (Verona - Progetto “La Bottega dello speziale”);

• Margherita + Coop. Soc. Onlus ex Al Plurale Coop Soc. Onlus(Arezzo - Progetto “B.I.O. - Building social Inclusion Opportunity in agribusiness”);

• Associazione Bambini + Diritti Onlus (Subiaco, Roma - Progetto “Re-Start”);

• Scurpiddu Coop. Soc. (Foggia - Progetto “C.O.E.S.I. - Costruzione di Opportunità Educative Sociali ed Imprenditoriali”);

• L’Arcolaio Coop. Soc. (Siracusa - Progetto “Sapori Cult”).

A pag 35 nella sezione

Advocacy & Inclusione

sociale trovate la scheda

relativa al Bando UniCredit

Carta E 2015- Strategie di

Coesione sociale a favore della

Terza età

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IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

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Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Bando UniCredit Carta E 2016 Strategie di Coesione sociale a favore dei giovani PAESE ITALIA REGIONE NAZIONALE DURATA 24 - 36 MESI

“Make a Cube è un incubatore certificato ai sensi della normativa sulle start up innovative che si occupa di innovazione in ambito sociale ambientale e culturale e che opera in tutta Italia con programmi di pre-incubazione e incubazione”. A parlare è Matteo Bartolomeo che di Make a Cube è l’amministratore delegato. L’organizzazione da quest’anno entra nella squadra UniCredit Bando Carta E proprio per accompagnare da vicino i progetti selezionati nelle fasi di pre-incubazione e incubazione.

La prima aiuta i team a rendere più solidi i progetti presentati; indaga su motivazioni, intenzioni,

sostenibilità economica e impatti, crea una comunità e attiva dinamiche di collaborazione fra pari. In altre parole “è la fase di riallineamento per imprese già costituite, ma che hanno presentato progetti in discontinuità con la loro storia”, spiega Bartolomeo. Questa attività si sviluppa attraverso due workshop “con l’obiettivo di far emergere gli elementi nodali del concept, del modello di business e di altre variabili particolarmente rilevanti in una fase nascente del progetto”.

La fase di incubazione vera e propria, invece, accompagna i team nello sviluppo del progetto, fornisce una guida per un utilizzo efficace del grant e si svolge in modalità one-to-one. E “a differenza della fase di pre-incubazione viene calibrata sulle specifiche esigenze del team interessato”. Entrambe le fasi, pre-incubazione e incubazione, si svolgono prevalentemente a Milano, “anche se nella fase di incubazione abbiamo previsto che la nostra struttura si possa spostare per erogare il servizaio direttamente presso le sedi operative delle imprese”, conclude Bartolomeo.

Matteo Bartolomeo,Amministratore Delegato, Make a Cube

L’incubatore per le imprese sociali

Cultura e Solidarietà

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Il nome, Chikù, deriva dalla crasi dei nomi delle due realtà, l’associazione di promozione sociale “Chi rom e…Chi no” e l’impresa sociale La Kumpania, che a Napoli, nel quartiere Scampia, hanno ideato e dato vita a uno spazio interculturale chiamato appunto “Chikù Gastronomia Cultura Tempo Libero”. All’in-terno di questo laboratorio polivalente 10 persone curano diverse attività: ristorazione diurna e serale, eventi, catering e banqueting in loco ed esterni, at-tività culturali, laboratoriali ed educative, gestione di uno spazio infanzia. In particolare lo spazio gastro-nomico, in cui lavorano otto donne rom e italiane, è stato allestito con una cucina ideata per garantire

Sono proseguite nel 2016 le attività del bando lanciato l’anno precedente. Lo stanziamento è stato rivolto a progetti occupazionali per giovani fra i 16 e i 29 anni impegnati presso organizzazioni non profit. La valuta-zione ha portato alla selezione di questi progetti:

• Caseificio solidale (Cooperativa Sociale Solida-rietà 90 di Laveno Mombello - VA): apertura di un caseificio per la produzione di formaggio e yogurt bio-logico.

• È buono! United Ice Cream Lab (Associazione Consulta Diocesana di Genova): realizzazione di un la-boratorio di produzione e vendita di gelato artigianale.

• DegustiBUS (Associazione Le Fate Onlus di Ve-rona): allestimento e lancio sul mercato di un food truck, un furgoncino che vende cibo di strada.

• PIADALAB - Un laboratorio per l’inclusione (Co-operativa di Solidarietà Sociale Paolo Babini di Forlì):

creazione di un laboratorio per la produzione e vendita di impasti e preparati per pizza, piadine e simili.

• La Bottega dei Miracoli (Associazione Italiana Persone Down sezione di Pisa): inserimento lavorativo di ragazzi con sindrome di Down nell’unico negozio aperto al pubblico in piazza dei Miracoli.

• Centro per l’infanzia Barbalbero (Cooperativa Sociale Capitani Coraggiosi di San Benedetto del Tronto): gestione di una struttura per bambini di età compresa tra i 6 e i 36 mesi.

• Palermo non conventional tour (Comitato Arci-gay di Palermo): elaborazione, vendita e realizzazione di servizi e percorsi turistici sostenibili rivolti in primo luogo ai turisti LGBTI.

• Bike Economy (Associazione Caracol di Napoli): potenziamento delle aree di erogazione di servizi della “Bicycle House” presso la Galleria Principe.

un ampio ventaglio di attività di formazione condot-te da professionisti (chef, panificatori e pasticceri in particolare). I piatti si distinguono per la cura nella scelta dei prodotti stagionali e bio, realizzati nel ri-spetto del patrimonio culturale di chi ci lavora e con una conseguente continua contaminazione di sape-ri e sapori che rende l’offerta sempre molto ricca e varia. Ed è stato proprio il settore della gastronomia interculturale a caratterizzare la crescita più evidente per La Kumpania. L’obiettivo è di raggiungere entro il 2017/2018 la piena autonomia e sostenibilità in modo da continuare a garantire retribuzioni econo-miche adeguate all’intero gruppo di lavoro.

ChikùPAESE ITALIA REGIONE CAMPANIA DURATA GENNAIO 2014 - NOVEMBRE 2016

PARTNER LA KUMPANIA IMPRESA SOCIALE; FONDAZIONE CON IL SUD; FONDAZIONE PEPPINO VISMARA

Occupiamoci! 2015PAESE ITALIA REGIONE NAZIONALE DURATA 18 - 24 MESI PARTNER FOND. MISSION BAMBINI; FOND. CANALI; FOND. SAN ZENO

LE DONNE, ITALIANE E ROM, IMPEGNATE NELL’ATTIVITÀ DI GASTRONOMIA SPECIALIZZATA IN CUCINA FUSION

ORGANIZZAZIONI BENEFICIARIE DEL BANDO

8

POSTI DI LAVORO CREATI

13

8

Emma Ferulano, Rappresentante legale, La Kumpania“La Kumpania è un esempio concreto di convivenza pacifica tra le persone attraverso lo scambio interculturale e l’attivazione di processi di emancipazione e sostenibilità economica, con un impatto sul territorio cittadino”.

Alberto Barenghi, Head of National Programs Office, Fondazione Mission Bambini Onlus“I progetti di questo Bando si inseriscono in settori produttivi rilevanti nel nostro Paese (ristorazione, turismo, agroalimentare) e si distinguono per offrire alle imprese sociali un servizio di mentoring svolto da parte di manager-volontari”.

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Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Il progetto ha supportato lo sviluppo di un’attività imprenditoriale nel territorio di Castelvetrano, in pro-vincia di Trapani, in collaborazione con la coope-rativa sociale Rita Atria-Libera Terra, che dal 2014 gestisce circa 120 ettari di terreno confiscati alla mafia e coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica, rispettando l’ecosistema e la biodiversità e salvaguardando la fertilità chimica-fisica-biologica del suolo. I terreni della valle del Belice sono particolarmen-te vocati all’olivicoltura; qui la varietà tipica è la Nocellare del Belice, adatta sia alla produzione di olio sia al consumo come oliva da mensa. A causa dei numerosi incendi che si sono susse-guiti negli anni, dell’oliveto pre-esistente non era rimasto quasi nulla. L’obiettivo del progetto è sta-to quindi quello di supportare lo start up aziendale della cooperativa sociale in modo da ripristinare la coltivazione tramite espianti, nuova piantumazione e creazione di un impianto di irrigazione.

In questo modo sono state rimesse a coltura 236 piante per ettaro ed è stata realizzata l’inclusione lavorativa di due ragazzi sottoposti ad azione pena-le e seguiti dai servizi sociali della giustizia minorile. Oltre a loro, fra i beneficiari diretti si possono con-tare anche i tre soci della cooperativa e l’operaio inserito in staff. Altrettanto importante è stato il messaggio culturale che l’iniziativa ha veicolato in un’area socialmente molto complessa: i giovani e la popolazione della provincia di Trapani, insieme ai circa 30 volontari che hanno partecipato ai campi di lavoro estivi or-ganizzati dall’associazione, hanno infatti potuto toc-care con mano cosa significa rivitalizzare un’attività sottratta alla criminalità organizzata.

Sebastiano Mancuso, Rappresentante legale, Coop. sociale Rita Atria“Il valore aggiunto generato dal progetto si è dipanato su più aspetti: dalla riqualificazione del territorio alla creazione di un circuito economico e occupazionale virtuoso passando per l’inclusione socio-lavorativa di ragazzi provenienti dall’area penale”.

Radici di memoriaPAESE ITALIA REGIONE SICILIA DURATA FEBBRAIO - LUGLIO 2016

PARTNER COOPERATIVA SOCIALE RITA ATRIA - LIBERA TERRA

I GIOVANI DELL’AREA PENALE INSERITI NEL PROGETTO IN QUALITÀ DI TIROCINANTI

2

I RAGAZZI CHE HANNO PRESO PARTE AI CAMPI DI VOLONTARIATO SUL BENE CONFISCATO ALLA MAFIA PRESO IN GESTIONE DALLA COOPERATIVA

30

Il progetto intende supportare lo sviluppo di un’im-presa sociale in uno stabile confiscato alla criminali-tà organizzata sito a Lecco, in via Belfiore 1. Il progetto, denominato “Belfiore 1 - I sapori e i sa-peri della legalità e dell’inclusione sociale”, si propo-ne di avviare una pizzeria-ristorante. Per farlo l’ente capofila e partner di UniCredit Foundation, La Fabbrica di Olinda, ha costituito una Ats con Arci Lecco e Auser Filo d’Argento. Il nuovo esercizio pubblico intende diventare un luogo di eccellenza culinaria, mantenendo però un approccio semplice e accessibile, con un servizio friendly e veloce. Si proporranno vini e birre arti-

gianali, prodotti provenienti dai Presidi Slow Food, dalla rete delle cooperative di Libera e da piccole aziende agricole del territorio. La scelta sarà fede-le alla stagionalità e ai principi del consumo critico. Belfiore 1 si propone anche di diventare un polo della legalità e dell’inclusione sociale. Lo farà attraverso la strutturazione di percorsi for-mativi e di inserimento lavorativo, con particolare attenzione alle persone con problemi di salute men-tale, e attraverso la promozione di eventi culturali ri-volti ai giovani che metteranno a fuoco le tematiche della legalità, dell’inclusione sociale e della parteci-pazione attiva.

Thomas Emmenegger,Presidente, La Fabbrica di Olinda“Il nostro tratto distintivo sta nella bontà del servizio: il ristorante, oltre a restituire ai cittadini un bene sequestrato alle mafie e a impiegare persone con problemi di salute mentale, usa materie prime di prima qualità e fornitori locali”.

Belfiore 1PAESE ITALIA REGIONE LOMBARDIA DURATA GENNAIO - DICEMBRE 2017

PARTNER LA FABBRICA DI OLINDA COOPERATIVA SOCIALE

Cultura e Solidarietà

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POLO

NIA

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Social StartUp è stata la prima iniziativa di sup-porto all’impresa sociale promossa in Polonia da UniCredit Foundation, in collaborazione con Bank Pekao e Ashoka Poland. In Polonia, dove non esiste una legislazione locale specifica che definisca e regoli la forma di “impresa sociale” e il Terzo Settore locale presenta come tratto distintivo una marcata diversità di forme organizzative operanti, si stima che intorno al 20% delle oltre 100.000 organizzazioni non profit operanti nel Paese abbia intrapreso un’attività ge-neratrice di reddito (2012). L’afflusso di fondi UE nel periodo 2007-2013 (Fondo Sociale Europeo) ha no-tevolmente favorito l’espansione del non profit locale. A seguito dei rallentamenti intervenuti a inizio 2015 in fase di emanazione delle nuove linee programma-tiche UE per il periodo 2014-2020, la prima edizione del progetto di UniCredit Foundation, Ashoka Poland e Bank Pekao (lanciato ad aprile 2015) ha rappresen-tato certamente una nuova opportunità. Nel giugno 2016 è stato annunciato il secondo ban-do finalizzato alla selezione di cinque nuove imprese sociali (in fase di avvio o consolidamento) da inserire nel programma di incubazione, insieme alle dieci or-ganizzazioni già vincitrici della prima edizione dell’ini-ziativa che combina sostegno finanziario, mentoring,

consulenza e networking nell’ambito della rete nazio-nale e internazionale di Ashoka.

Di seguito le organizzazioni selezionate dal bando 2016 su una rosa di 40 candidature:

• Meadow Foundation: l’ente è impegnato in pro-getti di inserimento lavorativo nel campo della cura delle aree verdi urbane e delle preservazione della biodiversità naturale.

• Kitchen of Conflict Foundation: la fondazione si occupa della promozione e diffusione della cucina et-nica valorizzando le competenze di migranti e rifugiati.

• Theater 21 Foundation: l’ente si occupa dell’inse-rimento sociale di persone con la sindrome di Down che vengono formati e impiegati come attori o sce-neggiatori teatrali.

• HospiCare: si tratta di un’applicazione per smart-phone che permette ai familiari di malati terminali di avere un contatto diretto e costante con i medici.

• Mum Go to Work Foundation: l’organizzazione promuove una piattaforma digitale che crea un am-biente condiviso fra donne rientrate dal congedo di maternità e potenziali datori di lavoro.

L’obiettivo principale è stato quello di ricercare e so-stenere idee di business capaci di generare soluzioni innovative a fronte di problematiche sociali di diverso tipo, nelle aree di sviluppo economico, welfare, edu-cazione, ambiente, e favorire l’occupazione di gruppi a rischio di emarginazione, allo scopo di valorizzarne il potenziale di sviluppo.

Anche per questa seconda edizione è previsto un extra grant del valore di 5.000 euro che sarà as-segnato ad una delle cinque nuove imprese sociali grazie al voto dei colleghi di Bank Pekao attraverso il programma “Your Choice, Your Project”. Inoltre un ulteriore grant aggiuntivo, il “Progress Award”, sarà assegnato a una delle 10 imprese vincitrici del primo bando 2015/2016 che avrà dimostrato i migliori risul-tati dall’entrata nel percorso di incubazione.

Social StartUpPAESE POLONIA REGIONE NAZIONALE DURATA GIUGNO 2016 - MAGGIO 2017 PARTNER ASHOKA POLAND

Justina Bendowska, Programm Coordinator, Ashoka Poland“Sappiamo che fare affidamento solo sulle risorse provenienti da sovvenzioni e donazioni non è l’ideale nell’ottica di creare un sistema indipendente e coerente per la risoluzione delle problematiche sociali con cui ci dobbiamo confrontare”.

ORGANIZZAZIONIBENEFICIARIE(BANDO 2016/2017

14

PARTECIPANTIA SESSIONI DI FORMAZIONEE MENTORSHIP(BANDO 2016/2017)

90

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POLO

NIA

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Bilancio di Esercizio 2016

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

25

Social StartUp program HIGHLIGHTS

2016

ORGANIZZAZIONI10

supportate tramite grante capacity building

PARTECIPANTI23

a sessioni di formazione e mentorship

POSTI DI LAVORO80

creati dalle organizzazioni supportate

INVESTITONEL PROGRAMMA

1€produce un valore di 6,3 euro a favore di ogni partecipante

CONSULENTIPRO BONO

40a supporto delle

organizzazioni beneficiarie

I dati che trovate in questa pagina si riferiscono alla prima edizione del programma (2015/2016) e sono oggetto del report “Knowledge worth Millions”, disponibile sul sito web di UniCredit Foundation

Cultura e Solidarietà

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26

Nell’ottobre del 2015 è stata lanciata la seconda edizione dell’intervento che si è nuovamente sviluppato attra-verso due progetti gemelli in Repubblica Ceca (Better Business) e in Slovacchia (Flying Fish). Le due iniziative, oltre a centrare l’obiettivo di migliorare l’impatto sociale nelle comunità target, hanno offerto nuove opportunità di coinvolgimento ai colleghi di UniCredit Bank in entrambi i Paesi per l’assegnazione di due grant aggiuntivi nell’ambito dell’edizione locale di “Your Choice, Your Project”.

IMPRESE SOCIALI SUPPORTATE

8

CONSULENTI E PROFESSIONISTI CHE HANNO OFFERTO SUPPORTO ALLE ORGANIZZAZIONI

28

ORE DI SUPPORTO DEDICATO PER I TEAM DI PROGETTO PER LO SVILUPPO DEI VARI MODELLI DI BUSINESS

340

Better BusinessPAESE REPUBBLICA CECA REGIONE NAZIONALE DURATA SETTEMBRE 2015 - SETTEMBRE 2016 PARTNER VIA FOUNDATION

Support to Social Entrepreneurship

L’edizione 2015-2016 del progetto in collaborazione con Via Foundation ha previsto un bando pubblico in-dirizzato a imprese sociali in fase di start up puntando a identificare organizzazioni con modelli di business innovativi e replicabili, impegnate su temi sociali e am-bientali. La capacità di creare occupazione a favore di gruppi svantaggiati e di attrarre l’interesse degli investitori sui mercati locali hanno costituito elementi distintivi nel processo di valutazione. Il programma ha quindi assicurato un supporto finanziario e operativo a 8 imprese sociali. A loro è stato assegnato un totale di circa 64.000 euro. Inoltre, sono stati messi a dispo-sizione due grant aggiuntivi: il “Best Progress Award”, per il progetto che ha saputo dimostrare i migliori ri-sultati dall’avvio della fase di incubazione, e il grant di “Your Choice, Your Project” per un totale complessivo pari a 10.000 euro.Durante il percorso di incubazione sono stati organiz-zati 6 workshop e le imprese hanno ricevuto 33 ore di formazione. Un pool di 8 consulenti e altri 20 esperti hanno offerto 340 ore circa di supporto dedicato per i team di progetto. Ad aggiudicarsi i grant speciali del “Best Business Plan” e “Your Choice, Your Project”, rispettivamente, Portus Praha, valutato dalla giuria del bando e Metráž, che ha ricevuto la maggior par-te delle preferenze dei dipendenti di UniCredit che in Repubblica Ceca hanno partecipato al programma.Ecco i progetti supportati nell’ambito della seconda edizione del programma:

• Metráž: questa impresa sociale ha utilizzato il grant per ampliare la rete di vendita di manufatti realizzati da donne senza fissa dimora a Praga.

• Vrátka: il grant ottenuto grazie a Better Business è stato utilizzato per rinnovare un forno che impiega persone con disabilità nella città di Třebíč.

• Green Island: questa impresa sociale attiva a Dobřichovice vicino a Praga impiega persone ipo e non udenti attraverso l’attività di una lavanderia.

• Fair & Bio: nella Boemia centrale la cooperativa dà lavoro a persone con disabilità nella torrefazione e vendita di caffè, soprattutto tramite canali online.

• Hartenberg castle: nel distretto di Sokolov, l’im-presa sociale ha utilizzato il grant per offrire impiego a persone in difficoltà (disoccupati di lungo corso, ex detenuti, persone con dipendenza da sostan-ze e alcol) nella ristrutturazione e mantenimento dell’attrazione turistica dell’antico castello locale.

• První Férová: nel ristorante-tavola calda Férovka aperto in una località della Boemia centrale questa impresa sociale offre un’occupazione alle madri sole e ai disoccupati.

• Pivovar Chříč: nel distretto di Plzeň questo pic-colo birrificio artigianale impiega persone con disa-bilità proponendosi anche come luogo di incontro e di eventi di tipo culturale.

• Portus Praha: grazie al contributo di UniCredit Foundation questa impresa sociale di Davle, in Boemia centrale, ha attivato una produzione di con-serve secondo le ricette tipiche del territorio.

Tereza Madlova, Project Manager, Via Foundation “Tutti i progetti hanno compiuto progressi significativi, ottenendo un incremento medio dei ricavi pari al 22% e un aumento dei clienti del 10%. Dalle previsioni quin-quennali emerge una chiara traiettoria verso la loro sostenibilità e crescita nel tempo”.

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Intro

Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Cultura e Solidarietà

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

27

Come nel 2013, la nuova edizione del progetto ha previsto un bando pubblico, finalizzato alla individuazione di quattro imprese sociali nell’ambito di organizzazioni già impegnate in attività di business sociale o in fase di avvio. La selezione è stata basata su criteri atti a identificare imprese con una forte componente di innovazione, un impatto sociale misurabile, un buon livello di capacità manageriale e motivazione dello staff. Il programma ha inteso infatti concentrare il supporto finanziario e operativo, da parte di esperti e staff di Provida, su imprese ad alto potenziale al fine di rafforzarne le potenzialità di impatto, la sostenibilità economica e la replicabilità in altre regioni del Paese.

Questi i 4 progetti sostenuti, ciascuno con un grant dell’ammontare di 16.000 euro. L’extra grant di 5.000 euro assegnato con il programma “Your Choice, Your Project” dai colleghi di UniCredit Bank, è andato al Sarahs association project:

• Sarahs: grazie al contributo ottenuto Sarahs ha potuto sviluppare il progetto che si occupa di turismo e turismo rurale, rivolgendosi in particolar modo ai più giovani.

• Better Geography: il progetto si occupa di favorire il miglioramento delle metodologie di insegnamento della geografia nelle scuole attraverso la creazione di una collana di materiali dedicata, disponibili sia online sia offline.

• Darujme.sk (online platform): questa piattaforma di fundraising di cui hanno beneficiato 107 organizza-zioni e che, anche grazie allo studio e perfezionamen-to del tool, coperto dal grant, ha visto raddoppiare il numero degli utenti donatori.

• Analytic Incubator: il sostegno del bando è stato utile per promuovere e intensificare le attività di comunicazione e advocacy che VIA IURIS sta portando avanti nel Paese con semplici cittadini, istituzioni e mondo imprenditoriale, per un sistema legislativo, specie nei confronti del mondo non profit, più inclusivo ed efficiente.

Le organizzazioni supportate hanno anche ricevuto un programma di formazione e mentorship dedicato, per un totale di circa 200 ore di supporto (workshop e incontri one-to-one).

ORE DI FORMAZIONE E MENTORSHIP DEDICATA ALLE ORGANIZZAZIONI

200

EURO OFFERTI IN GRANT ALLE 4 MIGLIORI IMPRESE

69.000

POSTI DI LAVORO CREATI DALLE ORGANIZZAZIONI SOSTENUTE

6

Flying FishPAESE SLOVACCHIA REGIONE NAZIONALE DURATA SETTEMBRE 2015 - OTTOBRE 2016 PARTNER PROVIDA FOUNDATION

Peter Mészaros, Program Director, Provida “Il sostegno finanziario rientra sempre nel contesto dello sviluppo strategico dell’organizzazione ed è volto a rafforzare la sostenibilità finanziaria e program-matica di lungo periodo, massimizzandone al contempo il beneficio sociale”.

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Sebbene in Romania il concetto di impresa sociale non sia ancora pienamente definito e unanimemente condiviso, va comunque riconosciuto quanto il settore non profit locale sia in espansione: nel 2014 erano, infatti, circa 125.000 le organizzazioni non profit operanti nel paese, numero sostanzialmente raddoppiato rispetto alle 63.000 rilevate nel 2009.

Di recente è stata approvata una legge quadro sull’economia sociale, ispirata agli stessi principi già da tempo promossi dall’Unione europea. Tale legge, tuttavia, ancora manca di norme dedicate e di strumenti specifici (es. apposite agevolazioni fiscali per gli operatori del settore), che ne consentano progressivamente la concreta ed efficace applicazione.

Il progetto “The Power of Social Enterprise”, lanciato ad inizio 2016, si propone dunque come sintesi ed evoluzione delle precedenti esperienze di collaborazione tra NESsT, UniCredit Foundation, UniCredit Bank e UniCredit Business Integrated Solutions nel Paese e in quadro certamente complesso e in evoluzione dove anche i bisogni delle imprese sociali vanno diversificandosi (ad esempio per quanto concerne la tipologia di supporto finanziario più efficace per agevolare l’auto-sostenibilità nel lungo termine).

L’iniziativa ha avuto come target le imprese sociali già attive in Romania, presenti sul mercato da almeno un anno e caratterizzate da un livello di sviluppo medio alto (in fase di validazione/scaling up), già capaci di generare ricavi e pronte a impegnarsi a generare occupazione per mezzo di idee di business innovative e sostenibili, con una importante ricaduta sociale.

Scelte per mezzo di un bando nazionale, le due migliori imprese sociali selezionate hanno ricevuto ciascuna un grant del valore di 12.500 euro oltre a training, mentorship e consulenza dedicata. Inoltre, insieme all’impresa terza classificata nella graduatoria stilata dalla giuria del concorso, queste due organizzazioni hanno anche ricevuto i grant “Your

Choice, Your Project” per un valore complessivo pari a ulteriori 10.000 euro distribuiti in base al numero di preferenze espresse dai dipendenti di UniCredit Bank e UniCredit Business Integrated Solutions. Queste le organizzazioni e i progetti selezionati nel 2016:

• Ghirbom Bakery: l’obiettivo di questa impresa sociale attiva nel distretto di Alba è quello di creare lavoro per donne a rischio di emarginazione attraverso la produzione di pane e di altri prodotti tradizionali utilizzando ingredienti biologici.

• Meşteshukar ButiQ (MBQ): è un network di imprese sociali impegnate nella valorizzazione dell’artigianato rom. La rete si è data lo scopo di sviluppare nuovi prodotti e di migliorare l’efficienza delle produzioni.

• Remesh: si tratta di un progetto dell’ Ateliere Fara Frontiere che collabora sia con Ghirbom Bakery sia con Meşteshukar ButiQ nell’opera di riduzione dell’esclusione lavorativa di persone emarginate attraverso workshop orientati alla produzione di accessori da materiali usati.

Dal 2012 nell’ambito dei bandi nazionali promossi dai partner sono stati supportati 51 team di progetto nella preparazione di business plan attraverso percorsi di incubazione dedicati. Complessivamente sono 20 le imprese sociali supportate e incluse nel portfolio di NESsT, che hanno ricevuto non solo supporto finanziario tramite grant, ma anche attività di capacity building nel lungo termine (periodo medio 2-3 anni di permanenza nel portfolio). Circa 700 sono state le opportunità di impiego venutesi a creare grazie all’attività di questi soggetti, che hanno raggiunto oltre quasi 5.000 beneficiari (diretti e indiretti). Inoltre alle quattro edizioni di “Your Choice, Your Project” collegate alle competition hanno partecipato circa 3.000 dipendenti di UniCredit Bank e UniCredit Business Integrated Solutions, che hanno supportato 13 imprese con extra-grant del valore complessivo di 75.000 euro distribuiti in base al numero di preferenze ricevute durante ciascuna sessione di voto.

Zoltan Bereczki,Country Director, NESsT Romania“Con UniCredit Foundation abbiamo ideato un programma unico. Così abbiamo sperimentato una più innovativa modalità di intervento per imprese già attive non solo con grant e capacity building, ma anche con capitali pazienti”.

The Power of Social EnterprisePAESE ROMANIA REGIONE NAZIONALE DURATA MARZO 2016 - MARZO 2017 PARTNER NESST ROMANIA

EURO IN GRANT PER 3 IMPRESE SOCIALI CAPACI DI GENERARE LAVORO E OCCUPAZIONE NEL PROSSIMO TRIENNIO

35.000

DIPENDENTI DI UNICREDIT CHE HANNO PARTECIPATO AL VOTO DI “YOUR CHOICE, YOUR PROJECT”

738

ROM

ANIA

28

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Intro

Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

29ROM

ANIA The Power

of Social EnterpriseHIGHLIGHTS

2016

INCREMENTO MEDIO52%

delle vendite registrato dalle imprese sociali beneficiarie

ORE DI VOLONTARIATO1.000

messe a disposizione da oltre 100 dipendenti di UniCredit in Romania

ORE DI FORMAZIONE

1.400a sostegno delle

organizzazioni beneficiarie

ORGANIZZAZIONI20

sostenute: tuttora sono tutte operative sul mercato

MILA EURO180

il supporto finanziario a favore delle imprese sociali sostenute

PERSONE700

beneficiarie di opportunità di impiego e sostegno al reddito

I dati che trovate in questa pagina si riferiscono ai cinque anni di collaborazione fra UniCredit Foundation, UniCredit Bank e UniCredit Business Integrated Solutions e NESsT in Romania. Maggiori informazioni nel report “From Challenges to Opportunities”, disponibile sul sito web di UniCredit Foundation

Cultura e Solidarietà

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Con “Step with Us!” UniCredit Foundation prosegue la propria attività a sostegno dell’innovazione sociale in Ungheria, avviato nel settembre 2015 in partnership con NESsT Ungheria. Il bando si è proposto di valorizzare le migliori soluzioni sviluppate dal settore non profit con l’applicazione di logiche imprenditoriali in Ungheria, in cui un terzo della popolazione vive in condizioni di povertà o ne è a rischio (dati Eurostat, 2014) e l’attenzione degli stakeholder locali verso il concetto di “impresa sociale” è crescente (benché non sia ancora ben delineato e non sia in vigore una legislazione specifica in merito). Alle quattro organizzazioni vincitrici è stato offerto supporto finanziario sotto forma di grant per lo sviluppo dei progetti candidati, per un valore totale pari a 60.000 euro, e un articolato programma di supporto operativo attraverso incontri, workshop, seminari volti a rafforzare le competenze imprenditoriali delle organizzazioni e promuovere scambi di best practice e collaborazioni, in cui sono stati coinvolti anche i dipendenti di UniCredit Bank in Ungheria.

Questi i progetti selezionati e supportati a partire dal 2016 tramite “Step With Us!”:

• FLY! (Suhanj Foundation): nella cittadella sportiva di Budapest (Margaret Island) è stata inaugurata una palestra attrezzata, che offre servizi a persone con disabilità e non, e che, dall’agosto 2016, ha ospitato circa 200 utenti (il 35% con disabilità).

• Freskófalu (Hungarian Reformed Church Aid): piano di valorizzazione e sviluppo turistico del villaggio di Bódvalenke, affrescato da artisti rom, che promuove un messaggio di lotta contro i pregiudizi e che, nel 2016, è stato visitato da oltre 3.800 persone.

• We Will NotGive Up Café: apertura del primo caffè di Budapest da parte della omonima cooperativa in cui sono impiegate 13 persone disabili e che si propone inoltre come luogo di incontro e condivisione per tutti. Nei primi 7 mesi di attività il locale ha accolto circa 1.400 persone.

• The Work Experience (Pearl Foundation): il progetto pilota di produzione agricola e alimentare, che coinvolge una piccola comunità rurale dell’area di Berettyóújfalu (area geografica disagiata nella parte orientale del Paese), ha supportato circa 40 persone, inclusi 12 lavoratori e i loro nuclei familiari. Pearl Foundation ha anche ricevuto il grant aggiuntivo “Your Choice, Your Project”, avendo ricevuto il maggior numero di preferenze da parte dei 624 dipendenti di UniCredit Bank partecipanti all’edizione locale dell’iniziativa.

Step with Us! PAESE UNGHERIA REGIONE NAZIONALE DURATA AGOSTO 2015 - SETTEMBRE 2016 PARTNER NESsT UNGHERIA

Annamaria Horvàth, Portfolio Director, NESsT Ungheria“UniCredit Foundation non si è limitata a fornire assistenza finanziaria, ma ha favorito anche la capacity building mediante una partnership e una consulenza pro bono da parte dello staff di UniCredit Bank in Ungheria”.

EURO IN GRANT A SOSTEGNO DI 4 IMPRESE SOCIALI

60.000

I COLLEGHI DI UNICREDIT BANK IN UNGHERIA CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA “YCYP”

624

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Intro

Employee Community Involvement

IMPRENDITO-RIALITÀ & INNOVAZIONE SOCIALE

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Il progetto è stato avviato nel 2016 grazie a una collaborazione fra UniCredit Foundation, KUSIF (Centro di Ricerca sul Social Impact dell’Università di Koç), e Vehbi Koç Foundation (una delle fondazioni private più importanti della Turchia). La sfida di Change with Business è quella di assicurare la sostenibilità economica delle imprese sociali in Turchia e di garantirne il maggior impatto sociale possibile. Per centrare l’obiettivo i partner hanno costituito una task force di venti esperti (individuali e istituzionali) di finanza sociale che supporteranno le realtà selezionate. Le cinque imprese sociali che supereranno con successo la prima fase di training riceveranno infatti un grant del valore di 10.000 lire turche (circa 2.400 euro) che servirà per sviluppare il loro business. Il senso generale del progetto lo rende bene il professor İrşadi Aksunstated dell’Università Koç: “Attraverso il nostro Social Impact Forum

stiamo provando a migliorare sia dal punto di vista accademico sia da quello dell’applicazione pratica l’impresa sociale qui in Turchia. Non solo. Come università stiamo lavorando per costruire alleanze con importanti partner domestici e stranieri al fine di indirizzare nuove risorse verso questo settore”. “Change with Business”, continua İrşadi Aksunstated, “costituisce un progetto esemplare in questo quadro. Oltre alle due importantissime Fondazioni con cui abbiamo immaginato questo tipo di intervento, stiamo collaborando anche con Yapı Kredi, una delle banche maggiori del nostro Paese e altri soggetti sociali leader nel social business”. Un approccio pienamente condiviso da Erdal Yıldırım, general manager di Vehbi Koç Foundation, che aggiunge: “La nostra istituzione si è data lo scopo di generare benefici sociali attraverso processi di change-making e l’ideazione di buone pratiche scalabili e replicabili”.

Change with BusinessPAESE TURCHIA REGIONE NAZIONALE DURATA AGOSTO 2016 - AGOSTO 2018

PARTNER KOÇ UNIVERSITY SOCIAL IMPACT FORUM (KUSIF); VEHBI KOÇ FOUNDATION

Agata Fortuna, Project Manager, Koç University Social Impact Forum / KUSIF “Questo è il primo programma turco focalizzato sull’aspetto finanziario dell’imprenditorialità sociale. L’iniziativa coinvolge esperti del settore pubblico, del settore privato e della società civile”.

Cultura e Solidarietà

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DI GERRY SALOLE

L’EFC poggia, anzitutto, sull’associazione delle persone che hanno scelto di aderirvi. Attualmente contiamo 220 membri attivi in un’ampia gamma di settori, tra cui ambiente, migrazioni, arti e cultura, salute, ricerca e numerosi altri. La natura eterogenea dei nostri membri non si limita solo alla loro sfera di azione, ma si estende anche a tutti gli aspetti della loro identità: origini, orientamento, dimensioni, governance, propensione al cambiamento (e volontà di cambiare), modalità di lavoro. Un insieme di caratteristiche variegate in continua evoluzione. UniCredit Foundation è membro dell’EFC dal 2004, quando era ancora denominata Unidea, e come leggete in queste pagine, adotta un approccio molto specifico al lavoro che svolge, come del resto tutti i nostri membri. Che abbiano dimensioni grandi o piccole, che siano di natura aziendale o privata, a prescindere da come si presentano e dal modo in

cui operano, tutti gli aderenti dell’EFC sono autenticamente sui generis.Di recente, nel nostro nuovo Strategic Framework 2016-2022, abbiamo iniziato a riconoscere apertamente la grande diversità del nostro settore, richiamandoci non più al concetto di “fondazioni”, bensì a quello di “filantropia istituzionale”. Con questo termine intendiamo riferirci a fondazioni, società finanziatrici e tutti gli altri operatori che 1) dispongano di proprie risorse finanziarie da impiegarsi strategicamente, 2) siano amministrate in maniera indipendente e 3) utilizzino risorse private per il bene pubblico. Questo tipo di organizzazioni, a prescindere dalle molteplici forme che assumono, sono specificamente strutturate e sviluppate in un’ottica di lungo termine e sono vincolate da meccanismi di responsabilità, nei confronti del bene pubblico oltreché da requisiti legali. L’EFC si pone dunque come piattaforma e baluardo della filantropia istituzionale, con particolare attenzione all’Europa, ma senza dimenticare il panorama filantropico globale. Per noi si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma. Non vogliamo limitarci a rappresentare le fondazioni, bensì ci siamo impegnati a sostenere con forza il modello della filantropia e i numerosi vantaggi che esso arreca alla società. In breve: non ci interessa fare numero, ma far progredire il settore.Questo cambio di mentalità arriva al momento giusto perché attualmente la filantropia istituzionale deve affrontare una serie crescente di problemi complessi e interrelati che richiedono nuove idee e una continua capacità di evolvere. Per esempio, in che modo le organizzazioni filantropiche possono

diventare innovative, creative e coinvolgenti pur restando fedeli alle loro tradizioni e origini? In che modo possono fronteggiare aspettative infondate (da parte dei governi, dei loro stessi beneficiari e di altri) riguardo a ciò che possono realisticamente conseguire? In che modo possono adattarsi rapidamente all’evoluzione dei contesti in cui operano? Come possono gestire la contrazione del loro margine di manovra (il cosiddetto “restringimento dello spazio della società civile”) in una fase in cui avrebbero bisogno di una maggiore flessibilità? In una società globalizzata, sussiste inoltre l’esigenza crescente che la filantropia istituzionale trovi un equilibrio tra la sua vocazione aperta e internazionale, da un lato, e la necessità di mantenere attività incentrate sulle comunità locali, dall’altro. Collaborare con gli altri e preservare nel contempo la propria autonomia è un altro duplice obiettivo

difficile da raggiungere. Analogamente, con la diffusione di fenomeni quali il populismo, il cinismo e l’anti-elitarismo, la filantropia istituzionale risente di maggiori pressioni nel dover giustificare, spiegare e dimostrare il suo esatto ruolo e l’impatto tangibile prodotto. Dal momento che il contesto politico, sociale e operativo in cui la filantropia istituzionale deve muoversi diventa sempre più ostile, oggi più che mai dobbiamo rendere chiaro quanto sia essenziale il nostro lavoro e quanto esso giovi alla società in tutti i suoi aspetti. Questi sono i temi su cui concentreremo la nuova fase di

lavoro dell’EFC.Il termine “promuovere la filantropia”, che rappresenta la priorità al vertice del nostro framework, sarà un concetto a cui faremo spesso riferimento nel prossimo futuro. Esso comporta rafforzare la collaborazione con l’infrastruttura filantropica, intesa in senso lato, per contribuire a creare un ambiente in cui la filantropia stessa possa prosperare. Si tratta di un concetto con numerose sfaccettature ma, volendo semplificare, consiste nel creare connessioni migliori con l’UE e con le altre istituzioni paneuropee e intensificare il nostro impegno nelle attività di patrocinio e pressione politica. Da ciò dovrebbe conseguire una risposta più rapida e meglio coordinata ai problemi che interessano la filantropia istituzionale e la società in generale.Troppo spesso, in questa nostra epoca così precaria dal punto di vista finanziario, quando occorre fare economia e ogni risorsa viene attentamente soppesata, alla comunità filantropica viene erroneamente chiesto di colmare lacune irragionevoli sostituendosi al finanziamento pubblico. L’onere finanziario a cui la filantropia assolve è tutt’altro che trascurabile (il patrimonio complessivo dei soli membri dell’EFC è stimato in circa 200 miliardi di euro con una spesa totale nell’ordine di circa 22 miliardi di euro all’anno), ma le sue risorse non potranno mai essere paragonabili a quelle dello Stato. Porre rimedio alle carenze dei governi non è compito del nostro settore, come non lo è farci carico delle loro responsabilità sociali. Piuttosto, noi dobbiamo agire come catalizzatori, sperimentatori, facilitatori di nuove idee e soluzioni innovative per affrontare le sfide odierne. Tuttavia, come già accennato, dovremmo essere sempre aperti a nuove

Obiettivo: sostenere la filantropia istituzionale

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

33

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GERRY SALOLE Dal 2005 Gerry Salole è Chief Executive dello European Foundation Centre (EFC), un’associazione di oltre 230 fondazioni pubbliche e private attive nel campo della filantropia europea e mondiale.

Prima di questo incarico è stato rappresentante della sede sudafricana della Ford Foundation con sede a Johannesburg e responsabile del Department of Programme Documentation and Communication di Bernard van Leer Foundation, con sede a L’Aia. Ha lavorato anche per la Federazione Save the Children (USA) in Etiopia e Zimbabwe e per Redd Barna (Save the Children norvegese), oltre che per OXFAM Regno Unito e UNHCR in Etiopia.

È presidente fondatore di TrustAfrica, una fondazione privata indipendente costituita a Dakar (Senegal) nel 2006 allo scopo di promuovere la pace, la prosperità economica e la giustizia sociale in tutto il continente.

Gerry Salole è un antropologo sociale ed esperto nel campo dello sviluppo. Ha studiato antropologia sociale e storia africana presso la School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra. Oltre a una laurea magistrale in economia, ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Manchester.

collaborazioni e un terreno sicuramente fertile è quello delle partnership pubblico-privato in cui governi e organizzazioni filantropiche collaborano a livello locale. Malgrado non sia ancora stato realizzato pienamente un sistema di “nuovo welfare”, ravvisiamo una tendenza incoraggiante in taluni paesi (ad esempio Belgio, Germania e Paesi Bassi) dove i governi concedono alla filantropia fiducia e risorse da investire in attività per il bene comune. Se c’è un ponte (più solido) da costruire, è indubbiamente quello tra filantropia e Stato.Analogamente, poiché molte fondazioni (soprattutto in Italia) rivestono un ruolo cruciale all’interno delle proprie comunità, è importante che la filantropia istituzionale resti profondamente radicata a livello locale, pur elevando lo sguardo anche al panorama internazionale. Al “Global Summit on Community Philanthropy” che si è svolto lo scorso dicembre a Johannesburg, l’attenzione è stata focalizzata sullo “spostamento di potere” verso le persone e le comunità locali, nella ferma convinzione che gli autoctoni comprendano meglio il proprio contesto rispetto a chi vive altrove. Gli individui originari di un luogo conoscono i problemi, capiscono le soluzioni e sanno cosa può o non può funzionare nel loro particolare ambiente. Questa forte consapevolezza e la fiducia nella filantropia locale si pongono in netto contrasto con le mere dichiarazioni di intenti che hanno tradizionalmente riguardato l’idea di agenzia locale e proprietà locale. Ci auguriamo che questo nuovo approccio possa durare a lungo.Il complesso equilibrio tra mentalità globale e radicamento locale è un aspetto di cui l’EFC si occupa con sollecitudine. Siamo principalmente un’entità “europea” e la maggior parte dei nostri membri risiede in Europa. Ma non siamo europei nel senso inteso dall’UE perché la nostra organizzazione conta anche membri provenienti da Russia, Norvegia, Svizzera, Turchia e Ucraina (senza contare il Regno Unito), e siamo molto fieri di promuovere questa definizione ampliata di Europa. Inoltre, alcuni tra i nostri aderenti provengono da Stati Uniti, America Latina, Africa e Asia, portando con sé una prospettiva unica e particolare. Né vogliamo limitarci alle “fondazioni europee tradizionali” (ammesso che un tale concetto esista). Abbiamo sempre dato il benvenuto a organizzazioni diverse che sono interessate a condividere know-how ed esperienze e a imparare l’una dall’altra. Traiamo grande beneficio dal fatto di poter coinvolgere queste organizzazioni nelle nostre occasioni di dibattito, conoscere le loro migliori prassi, affrontare e condividere problemi che altrimenti potremmo ritenere confinati alla nostra sola esperienza.Infine, vorrei approfittare dell’opportunità che abbiamo di scrivere un contributo per la relazione annuale di una delle nostre più eminenti fondazioni aziendali per lanciare un appello in favore dell’ulteriore sviluppo e crescita della filantropia d’impresa in Europa. A onor del vero, la maggior parte dei Paesi del nostro continente è indietro rispetto alla Francia, dove registriamo la crescita più sostenuta della filantropia d’impresa. La nostra organizzazione vanta un prospero Corporate Philanthropy Leaders Network. Se state leggendo queste pagine e siete interessati a partecipare saremo più che lieti di ricevere un vostro riscontro.

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Anche nel 2016 il Social Award, promosso da Bank Austria insieme a UniCredit Foundation per soste-nere progetti di inclusione sociale sul territorio, ha previsto un bando rivolto a ciascuna delle 9 regioni austriache. Ed è sempre del 2016 un’importan-te novità nella formula dell’Award. Bank Austria e UniCredit Foundation hanno, infatti, deciso di rinno-vare il modello del Social Award (lanciato nel 2010), creando la nuova categoria speciale “Social Inno-vation Award”, mediante l’integrazione con l’omoni-ma competizione nazionale promossa dalla Banca austriaca e della Fondazione dal 2013 al 2015 per il sostegno di progetti sociali distintivi per innovazio-ne, tema di intervento e modalità di azione propo-sti (nei precedenti Bilanci di UniCredit Foundation il Social Innovation Award è stato descritto sepa-ratamente rispetto al Social Award, all’interno della sezione Imprenditorialità & Innovazione Sociale). Grazie a tale sintesi ed evoluzione dei due Award, Bank Austria e UniCredit Foundation hanno, così, confermato l’impegno a favore del territorio e verso la promozione di soluzioni innovative in risposta a problematiche sociali identificate grazie al supporto di esperti e stakeholder locali.

Il nuovo Social Award ha previsto un bando naziona-le, lanciato ad aprile 2016, per il quale sono perve-

nute in totale 165 candidature da tutte le Bundesland (Burgenland, Carinzia, Bassa Austria, Alta Austria, Salisburgo, Stiria, Tirolo, Vorarlberg, Vienna).

A seguito delle valutazioni delle giurie regionali, composte da operatori ed esperti del mondo del non profit e delle istituzioni locali e rappresentanti di Bank Austria, sono stati selezionati i tre migliori pro-getti in ogni regione, per un totale di 27 proposte. Tali candidature sono state successivamente sotto-poste a un voto pubblico online (dipendenti di Bank Austria, clienti e stakeholder in generale) al fine di determinare la graduatoria regionale e distribuire 27 grant (ai 3 migliori progetti per regione) ad altre organizzazioni non profit locali per un ammontare complessivo pari a 81.000 euro. La campagna di voto online è durata circa due mesi e sono state espresse 17.645 preferenze.

Il riconoscimento per la categoria Social Innovation Award, un grant aggiuntivo del valore di 4.000 euro, è stato assegnato dalla giuria nazionale, basata a Vienna, al progetto più innovativo scelto fra i 9 primi classificati in ogni regione: si tratta di amigo@work (Alta Austria), intervento che propone di agevolare l’integrazione dei migranti offrendo diverse opportu-nità di occupazione.

Social Award 2016 PAESE AUSTRIA REGIONE NAZIONALE DURATA APRILE - DICEMBRE 2016

Andrea Strohmayer,Head of Corporate Sustainability, Bank Austria“Nel 2016 abbiamo deciso di assegnare l’Innovation Award a uno dei vincitori del Social Award. Abbiamo, così, voluto incoraggiare la creatività e l’iniziativa dei candidati e, auspicabilmente, promosso lo sviluppo di soluzioni innovative ai problemi sociali del nostro tempo”.

EURO A FAVORE DI 28 PROGETTI SOCIALI

PREFERENZE ESPRESSE TRAMITE VOTO PUBBLICO ONLINE

85.000

17.645

CANDIDATURE AL BANDO SOCIAL AWARD

165

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Employee Community Involvement

Intro

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

ADVOCACY & INCLUSIONE SOCIALE

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

35

Dal 2011 UniCredit Foundation sostiene lo start up e l’implementazione di Alzheimer Caffè in tutta Italia, dando vita a casi di successo che hanno saputo radicarsi nel territorio e costruire una solida expertise nell’assistenza ai malati di Alzheimer. In questo quadro lo scorso anno, grazie alla collaborazione del GRG (Gruppo di Ricerca Geriatrica) di Brescia, UniCredit Foundation ha lanciato un bando per la selezione di venti realtà non profit per la partecipazione gratuita al Secondo Corso di Formazione teorico-pratico per lo sviluppo di competenze tecnico-gestionali di un Alzheimer Caffè. GRG è una libera associazione, senza fini di lucro,

Nell’ambito del “Bando UniCredit Carta E 2015: strategie di coesione sociale a favore della Terza età” UniCredit Foundation ha assegnato complessivamente 500.000 euro suddivisi fra le 7 Onlus che hanno presentato i migliori progetti in termini di sostegno alla Terza età (80.000 euro sono stati ripartiti in quota proporzionale, grazie all’iniziativa “Your Choice, Your Project”). Come per le edizioni precedenti del Bando UniCredit Carta E, i progetti sono stati esaminati e selezionati dal Comitato Carta Etica, interno a UniCredit, in collaborazione con il CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi di Milano).

Questi i 7 progetti vincitori:

• Resto a casa (Azimut Cooperativa Sociale di Solidarietà di Novi Ligure): sperimentazione della formula “badante di condominio”.

• Condominio solidale (Piccola Casa Federico Ozanam di Como): miglioramento del contesto abi-

tativo e relazionale di un quartiere di Como attraverso attività comuni, servizi e reti relazionali.

• Housing sociale (Consorzio Sol.Co. Verona): prima sperimentazione di housing sociale per anziani a basso reddito.

• Abitare solidale (Auser Volontariato Marche di Osimo): progetto pilota di coabitazione solidale dedicato ad anziani a basso reddito.

• Nonni protagonisti (Cooperativa Sociale Nuova Era Onlus di Latina): anziani protagonisti in iniziative di volontariato attivo che favoriscano il coinvolgimento intergenerazionale.

• Nonno è bello! (Figli in famiglia Onlus di Napoli): coinvolgimento di anziani non autosufficienti a Napoli, promuovendone un ruolo attivo nella società.

• Attivare la mente (Associazione Alzheimer Paternò): sostegno agli anziani affetti da patologie neurodegenerative e alle loro famiglie.

la cui direzione scientifica è affidata al professor Marco Trabucchi. L’organizzazione è attiva dal 1988 per tradurre le più moderne acquisizioni della ricerca scientifica in indicazioni cliniche e organizzative concrete da utilizzare nella vita quotidiana degli anziani e di chi opera con loro.Il corso, a cui hanno partecipato 20 organizzazioni provenienti da tutta Italia, si è tenuto nel mese di giugno a Milano e ha fornito competenze e strumenti concreti per la gestione di un Alzheimer Caffè, sia dal punto di vista medico, psicologico e terapeutico, sia sotto l’aspetto amministrativo e finanziario in modo da assicurare la sostenibilità del progetto nel tempo.

Alzheimer CaffèPAESE ITALIA REGIONE NAZIONALE DURATA 24 MESI PARTNER GRUPPO DI RICERCA GERIATRICA

Giovanna Di Soccio, Amministratore unico, Il Caffè d’Enrichetta“Il Caffe Alzheimer sperimentato a Campobasso rappresenta una risposta al sistema dei servizi regionali che al momento sono bloccati per via del deficit nella sanità che pone il Molise tra le regioni sottoposte al piano di rientro”.

Bando UniCredit Carta E 2015 - Strategie di Coesione sociale a favore della Terza etàPAESE ITALIA REGIONE NAZIONALE DURATA 24 - 36 MESI PARTNER AZIMUT COOP. SOC. DI SOLIDARIETÀ; PICCOLA CASA FEDERICO OZANAM; CONSORZIO SOL.CO VERONA; AUSER VOLONTARIATO MARCHE; COOP. SOC. NUOVA ERA; FIGLI IN FAMIGLIA; ASSOCIAZIONE ALZHEIMER PATERNÒ

A pag 21 nella sezione

Imprenditorialità & Innovazione

sociale la scheda relativa al Bando UniCredit Carta E

2016 - Strategie di coesione sociale a favore dei giovani

Cultura e Solidarietà

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A partire dal 2012 UniCredit Foundation, al fianco di HypoVereinsbank (HVB), con altri partner in Germania sostiene l’associazione JOBLINGE e il programma JOBLINGE - Jointly Against Youth Unemployment a favore dell’inclusione lavorativa dei giovani in Germania.

Dal 2008 JOBLINGE offre ai ragazzi tra i 18 e 25 anni, specie a coloro che hanno un background di difficoltà e disagio familiare, un programma di avviamento al mondo del lavoro e un ampio ventaglio di attività di orientamento e accompagnamento: essi possono mettersi alla prova grazie a esperienze di formazione e stage, con l’obiettivo di identificare le proprie attitudini e le capacità utili nella ricerca di un impiego.La durata di ciascun percorso individuale è generalmente di 6 mesi in cui i ragazzi lavorano con formatori, mentor e coach. Inoltre, i ragazzi sono seguiti ancora per circa 6/10 mesi successivi all’uscita dal programma durante la delicata transizione nel mondo del lavoro.

L’affiancamento di ogni partecipante ha come requisito fondamentale la preliminare selezione e preparazione di formatori professionisti (personale specializzato assunto da JOBLINGE) e di mentor, ovvero esperti esterni, ma anche dipendenti delle numerose organizzazioni partner di Joblinge, tra i quali anche i dipendenti di HVB. Nella prima fase del percorso, i formatori e i mentor

prendono parte al programma di onboarding, un training mirato ad approfondire gli aspetti di gestione della relazione con i ragazzi (spesso si tratta, infatti, di giovani con situazioni di disagio familiare); in un secondo momento parte il vero e proprio affiancamento dei formatori e dei mentor con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche, ma anche di offrire momenti di confronto e scambio di esperienze professionali e personali.

Specie nell’attuale scenario caratterizzato da forti mutamenti economici e sociali, JOBLINGE si propone di offrire risposte tempestive e concrete, adattando al contesto le proprie modalità di intervento e mantenendo un alto livello di qualità ed efficacia. Tra gli altri, dal 2015, a fronte dell’altissimo numero di rifugiati che hanno raggiunto la Germania e dell’impatto che il fenomeno ha avuto a più livelli sul tessuto sociale, JOBLINGE ha avviato un filone specifico del programma: JOBLINGE KOMPASS, rivolgendosi a un target potenziale di circa 300.000 soggetti presenti nei centri di accoglienza.

Si stima che grazie a interventi come JOBLINGE, per ogni occupato stabile per almeno 10 anni, il welfare tedesco possa arrivare a risparmiare fino a 117.000 euro (per esempio in sussidi non erogati - studio di HessenChemie per Joblinge 2015).

Per il periodo 2016/2017 UniCredit Foundation sostiene le attività di JOBLINGE con un focus

JOBLINGE PAESE GERMANIA REGIONE NAZIONALE DURATA LUGLIO 2016 - LUGLIO 2017 PARTNER JOBLINGE

E OLTRE I RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO DAL 2007

4.900

MEDIA DI PARTECIPANTI CHE TROVANO LAVORO. FRA LORO L’80% MANTIENE L’IMPIEGO A 6 MESI DALL’USCITA DAL PROGRAMMA

72%

DIPENDENTI DI HVB CHE HANNO PARTECIPATO COME MENTOR DAL 2012

120

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Employee Community Involvement

Intro

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

ADVOCACY & INCLUSIONE SOCIALE

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Ulrike Garanin, Director, JOBLINGE: “Sostenendo il programma formativo degli operatori, UniCredit Foundation contribuisce in maniera decisiva ai principali obiettivi di JOBLINGE. Così ogni anno riusciamo a migliorare costantemente la qualità dell’intervento”.

specifico sul rafforzamento dell’expertise del personale e la diffusione di best practice nell’organizzazione, promuovendo le attività di studio e set up del nuovo programma di formazione interno (26 nuovi curricula per il personale, verranno somministrati nel 2017) e l’organizzazione della conferenza annuale di JOBLINGE, (svoltasi a novembre 2016 a Berlino) e dedicata a circa 135 dipendenti provenienti da tutto il Paese.

JOBLINGE opera secondo lo schema del franchising: l’umbrella organization (sede centrale) concede l’utilizzo del brand e del modello

operativo alle sedi locali in aree geografiche identificate tramite analisi preliminari, mirate a identificare i bisogni concreti del territorio. Grazie alla collaborazione di UniCredit Foundation, sono state aperte tre sedi (Amburgo, Stoccarda e Darmstadt) delle 25 oggi attive (gennaio 2017) nelle quali ha portato il proprio contributo anche HVB. Oltre 120 dipendenti, dal 2011 in avanti, hanno accompagnato in qualità di mentor circa 200 ragazzi e, recentemente, all’interno di JOBLINGE KOMPASS, hanno assunto la funzione di insegnanti di lingua. Alcuni workshop si sono svolti presso le sedi di HVB sul territorio.

MONIKA BLAES (Mentor) Administration Senior Expert, Chief Security Office, Hypovereinsbank: il lavoro è la chiave di volta per la realizzazione e la responsabilizzazione di ognuno di noi. Ogni persona ha bisogno di sapere che ha un compito da svolgere e di poter contare su una rete di relazioni. E, se questo è vero per tutti, è ancora più importante per i giovani come Ahmad che devono costruirsi un futuro. Nel mio ruolo di mentor ho imparato molto sulle persone e sulle altre culture: è stata un’opportunità importante anche per la mia crescita personale.

AHMED (Mentee): cominciare dall’apprendimento delle nozioni linguistiche di base è stato importante. Ho studiato molto

durante questo periodo e con la mia mentor abbiamo ideato un percorso con obiettivi

comuni. In questo modo abbiamo costruito una relazione basata sulla fiducia reciproca,

che mi ha fatto sentire davvero a casa. © S

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Cultura e Solidarietà

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In una fase di recessione lunga e profonda come quella che stiamo vivendo non sarebbe sorprendente registrare un passo indietro da parte delle imprese e dei loro dipendenti sul fronte della responsa-bilità sociale e dell’attivismo civico. L’osservazione della realtà ci fornisce invece un panorama per certi versi sorprendente: malgrado un contesto economico fragile le aziende più dinamiche ritengono che la promozione di attività sociali a favore della comunità sia un plus importante che non deve venir meno. La crescita dell’impegno volontario e della consapevolezza del ruolo che ognuno di noi può avere all’interno della propria comunità anche durante la sua vita professionale è figlia di una nuova cultura d’impresa che si sta diffondendo a livello internazionale. Mark Zuckerberg (Facebook), Bill Gates (Microsoft) o Reed Hastings (Netflix) con le loro sempre più frequenti dimostrazioni pubbliche a favore del sociale sono solo alcune delle più note icone mondiali.

Dietro di loro ci sono numeri importanti. Il 90% delle 500 maggiori imprese statunitensi misurate sulla base del fatturato vanta percorsi di coinvolgimento dei propri addetti in attività al servizio della comunità. Citando invece la ricerca Volunteer Impact Survey di Deloitte possiamo affermare che «più di otto aziende su dieci (l’84% per esattezza) ritengono il volontariato aziendale decisivo nella buona riuscita dei progetti delle organizzazioni non profit del proprio territorio di competenza». La reputazione, la fidelizzazione degli impiegati, l’aumento delle motivazioni sul posto di lavoro sono spesso citati come i vantaggi più evidenti. Ma le opportunità generate dalla promozione di at-tività di Employee Community Engagement (ECE) hanno un peri-metro più largo, come ben spiega l’ “Employee community enga-gement Measurement Workbook” realizzato dall’Unione europea nel quadro del progetto Volunteering Awards. Il documento parte dalla definizione: cosa si intende esattamente per ECE? La Commissione europea lo definisce come un concetto ombrello sotto il quale si raggruppa un ampio raggio di attività, che possono essere schematizzate in sette tipologie. Vediamole.

1. Volontariato basato sugli skillsI dipendenti sono chiamati a svolgere attività in base alle loro com-petenze, abilità e predisposizioni. 2. Volontariato personaleSi fa riferimento a tutte le attività pro bono organizzate e svolte dai dipendenti in autonomia, che però ottengono il supporto da parte dell’azienda. 3. Attività sul posto di lavoroSi tratta di attività promosse a favore del territorio, ma che si svol-gono sul posto di lavoro come per esempio la formazione a studenti o a imprenditori sociali.

4. MentoringConsulenze formative anche one-to-one elargite a intervalli rego-lari.5. Comitato di gestione/incarichi fiduciariGeneralmente coinvolgono un senior dell’azienda o membro del consiglio di amministrazione che si impegna ad aiutare l’orga-nizzazione beneficiaria nella scelta delle strategie industriali da prendere. 6. Team di volontariatoIn questo caso un gruppo di staff lavora insieme per raggiungere uno specifico beneficio per la comunità, come nel caso di iniziative in campo ambientale.7. FundraisingRaccolta di fondi per cause a vantaggio delle organizzazioni non pro-fit della comunità a cui partecipa anche il datore di lavoro.Non si tratta di tipologie che debbano esser per forza implemen-tate in ogni contesto aziendale. Si tratta di idealtipi ogni azienda responsabile declina, combina e usa come più ritiene opportuno. Nel caso di UniCredit Foundation è naturale che l’accento sia po-sto oltre che sul sostegno economico delle realtà partner su quello formativo e di mentoring nel campo dell’impresa sociale e degli strumenti economici applicati a finalità di sviluppo del territorio e delle comunità con una forte attenzione all’imprenditoria giovanile. Il business mentoring operato dalla Fondazione è infatti orientato al miglioramento della gestione e dell’organizzazione interna alla realtà cooperative e non profit sostenute. Un risultato che perse-gue attraverso il coinvolgimento diretto di esperti di UniCredit che si impegnano sui progetti aiutando gli imprenditori sociali a innovare prodotti e servizi da mettere sul mercato. Ma anche attraverso la mobilitazione che per esempio due programmi storici come il Gift matching program e il “Your Choice, Your Project” stimolano all’in-terno dell’azienda. Tornando a ragionare in linea generale si può affermare che il ventaglio di attività di ECE induce mec-canismi win-to-win in grado di generare vantaggi ai datori di lavoro, ai dipendenti e alla comunità target. Il Workbook della Commissione europea ha il merito ancora una volta di ordinare in una griglia analitica questi benefici.

VANTAGGI PER IL DATORE DI LAVOROUna ricerca firmata dall’agen-zia Fleishman Hillard già nel 1999 certificava che l’87% dei dipendenti di aziende europee inseriti in que-sto tipo di programma aumentavano il tasso di lealtà aziendale. Un trend confermato da un più recente studio (marzo 2010) commissio-nato dalla City di Londra alla Corporate Citizenship che verificava come il corporate volunteering offrisse significativi benefit anche dal punto di vista del business. In sintesi i vantaggi per l’azienda possono essere riassunti così: miglioramento delle abilità degli impiegati; buona reputazione sul mercato del lavoro e nei confronti della comunità di appartenenza; più alti tassi di lealtà aziendale; trattamento positivo da parte dei media; maggior considerazione da parte della politica locale.

Quando i dipendenti scendono in campo guadagnano tutti

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VANTAGGI PER IL LAVORATORELa già citata Volunteer Impact Survey di Deloitte sostiene che l’86% degli impiegati americani intervistati ritiene che fare vo-lontariato abbia un impatto positivo per la loro carriera. Questo perché le attività sociali sviluppano skills e competenze che diffi-cilmente potrebbero essere acquisite in altri contesti. Non solo. Ci sono risvolti positivi anche per i rapporti fra colleghi: impegnarsi insieme a favore di una buona causa migliora le relazioni e di conseguenza rende l’organizzazione più efficiente.

BENEFICI PER LA COMUNITÀIn questo caso i vantaggi derivanti dai programmi ECE dipendono in buona misura dai bisogni specifici che i beneficiari manifestano e dalle attività che vengono promosse a loro vantaggio. In linea generale è possibile affermare che questo tipo di programmi pos-sono sviluppare le capacità dei beneficiari debitamente formati, ingenerare un cambiamento positivo nella gestione dell’impre-sa sociale, avere un impatto diretto sulla qualità della vita degli utenti e/o sul loro ambiente. I programmi ECE possono poi essere molto efficienti a livello di generazione di occupazione e di au-mento della qualità della vita dei beneficiari. Dal punto di vista delle organizzazioni sociali che spesso lavorano in partnership con le aziende donatrici si possono registrare anche altri vantaggi collaterali come l’aumento del numero di volontari e l’integrazio-ne di risorse e competenze professionali che consentono loro di aumentare l’impatto sociale.

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Gift Matching Program

Lanciato per la prima volta nel 2003, il Gift Matching Program (GMP) nel 2016 ha raggiunto la sua 14esima edizione, attiva in 15 Paesi. È questa l’iniziativa attraverso cui UniCredit Foundation sostiene i dipendenti di UniCredit nel loro approccio alla filantropia, seguendo la tradizione delle maggiori fondazioni corporate anglosassoni. Il GMP è un vero e proprio “moltiplicatore della solidarietà”, che, a livello di contributi elargiti, costituisce il più ampio programma di solidarietà di UniCredit Foundation e rappresenta in termini di numero di partecipanti una fra le più importanti iniziative europee di coinvolgimento del personale. Nel 2016 sono stati 449 i progetti sostenuti, 11.256 il numero delle donazioni e quasi 2,4 milioni gli euro donati dai colleghi e dalla Fondazione. I numeri complessivi del Programma dalla sua nascita a oggi dicono di oltre 5.000 progetti, 23,6 milioni di euro donati dai dipendenti, e 21,4 milioni di euro di integrazione da parte della Fondazione, per un totale di più di 45 milioni di euro donati.

Il meccanismo è semplice: la Fondazione integra (raddoppiando l’importo fino a esaurimento fondi) le donazioni effettuate da gruppi di dipendenti a favore di un’organizzazione senza scopo di lucro. Le organizzazioni beneficiarie vengono scelte dagli stessi dipendenti e i Gruppi di donazione sono coordinati dai colleghi, che se ne fanno promotori. Il Regolamento del programma richiede un numero minimo di partecipanti e un ammontare minimo di donazione per gruppo a seconda del Paese. Fattori che, da un lato, rendono più significative le donazioni per i beneficiari e, dall’altro mettono al centro il ruolo dei coordinatori dei gruppi di donazione che, proprio per il compito fondamentale di farsi promotori delle reti di solidarietà fra colleghi, costituiscono l’elemento più prezioso del GMP. Per valorizzare le loro iniziative nell’aprile dello scorso anno UniCredit Foundation ha organizzato a Milano una cerimonia di premiazione relativa alla 13esima edizione del programma. Fra gli altri sono intervenuti raccontando le best practice realizzate nel proprio Paese a livello di coinvolgimento di dipendenti Camelia Dicu (UBIS, Romania) e Jana Voberova (UniCredit Bank, Slovacchia), mentre l’italiano Diego Sannino ha ricevuto il primo premio nella categoria “Employees Involvement” per aver coinvolto ben 81 colleghi nel proprio Gruppo di donazione a favore di Africa Tremila onlus. Il People Engagement Award è stato infine assegnato a Nikolina Simek-Novak, coordinatore del Gift Matching in Croazia, per aver contribuito al raggiungimento del più alto tasso di partecipazione

al Programma rispetto alla popolazione dei dipendenti, pari all’11%. “La partecipazione a questo programma mi ha dato tanto. Sia dal punto di vista interiore, sia dal punto di vista relazionale”, spiega Camelia Dicu. “Il valore più profondo di questa esperienza dal mio punto di vista è stato quello di poter lavorare con persone anche molto diverse da me e di scoprire quanto bene si possa fare anche con risorse limitate: la soddisfazione che ti dà la possibilità di sostenere chi è meno fortunato di noi è enorme”. Significativa anche la testimonianza di Jana Voberova: “Il GMP ha il significato di aggiungere valore al mio lavoro quotidiano. Questo perché mi consente di condividere un impegno tanto significativo con colleghi con cui altrimenti difficilmente mi relazionerei, e perché mi dà la possibilità di farlo rendendo migliore il mondo che mi circonda e aiutando persone che realmente ne hanno bisogno. In questo modo non ci sentiamo semplici impiegati di banca, ma persone che si prendono realmente cura degli altri”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Diego Sannino: “Ogni anno Africa Tremila, la Onlus di Bergamo che sostengo insieme a mia moglie, avvia un nuovo progetto che viene seguito direttamente da nostri volontari fino a quando lo si consegna ‘chiavi in mano’ alla popolazione”. Nel 2016 i coniugi Sannino sono andati in Madagascar dove, in un villaggio sperduto nella foresta, hanno avviato “un progetto per la costruzione di una scuola per bambini, che certamente diventerà anche un punto di riferimento per tutta la zona. Vedere la gran parte degli abitanti del villaggio in attesa sulla riva del fiume ad accogliere cantando i nostri due consiglieri per l’avvio del progetto è stata un’emozione forte, che ripaga appieno i sacrifici e gli sforzi che facciamo tutto l’anno per aiutare il prossimo. L’iniziativa del GMP, che mi ha permesso di ricevere l’aiuto di tanti colleghi e poi ha raddoppiato la cifra raccolta, è stata quindi ancora una volta insostituibile per rendere concreto il desiderio mio e di mia moglie di renderci utili”.“Il GMP è un programma unico, in cui hanno da guadagnare tutti i protagonisti coinvolti: le associazioni, gli impiegati e la banca”, chiosa Nikolina Simek-Novak, “grazie alla spinta che ci ha dato il nostro coordinatore tutti noi colleghi siamo stati pienamente coinvolti nell’iniziativa e ci siamo sentiti molto fieri di essere parte di questo programma di UniCredit Foundation”.

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Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

EMPLOYEE COMMUNITY INVOLVEMENT

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Il GMP 2016: i risultati

2,4mln €

DONAZIONE COMPLESSIVA

NUMERO DI DONAZIONI

PROGETTI SUPPORTATI

11.256449

GMP 2003 - 2016: i trend di partecipazione/donazione

5.349PROGETTI SUPPORTATI

23,6 mln €

DONAZIONE DEI DIPENDENTI

21,4 mln €

INTEGRAZIONE DELLA FONDAZIONE

45 mln €

DONAZIONE COMPLESSIVA

2003 2005 2007 2009 2011 20152013 2017

NUMERO DONAZIONI

11.256

1.181.063 €IMPORTO DONATO DAI DIPENDENTI

UN REPORT IN DUE LINGUE“In Prima Persona” (“Our Joint Efforts”, nella versione inglese) è il titolo del volume che UniCredit Foundation da cinque anni a questa parte pubblica per dare il quadro completo di tutti i progetti sostenuti attraverso il GMP. La pubblicazione riferita alle iniziative del 2015 è scaricabile in pdf dal sito della Fondazione: www.unicreditfoundation.org/pubblicazioni

Dati relativi al periodo 1° gennaio /

30 novembre 2016

Cultura e Solidarietà

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Nel corso del volume, ad alcune delle schede che descrivono gli interventi sul campo è stato associato il logo “Your Choice, Your Project” (YCYP). Una dicitura che richiama il nome dell’omonima iniziativa di coinvolgimento dei dipendenti diffusa orizzontalmente su tutta l’attività di UniCredit Foundation. Il meccanismo è semplice: dopo la realizzazione di un bando nazionale, o a seguito dell’attività di scouting preliminare sulle diverse aree e il conseguente processo di selezione, ai dipendenti di UniCredit vengono presentati i progetti che la Fondazione supporterà in ogni singolo Paese. A questo punto basta un click col mouse

per esprimere la propria preferenza e indicare alla Fondazione a quale iniziativa destinare un contributo aggiuntivo. Così facendo i dipendenti hanno la possibilità di partecipare direttamente ai processi decisionali che indirizzano le attività filantropiche del Gruppo. Alcuni colleghi non si limitano a questo, infatti “scendono in campo” nelle vesti di volontari direttamente impegnati sui diversi progetti. Nel 2016 “Your Choice, Your Project” è giunto alla sua quinta edizione (2012-2016). In questi anni sono state effettuate 31 votazioni in 11 Paesi, per un totale di 74.666 voti espressi.

Your Choice, Your Project

Ambiti di Intervento

01

Promozione di imprese sociali

in grado di auto-sostenersi nel medio

periodo

Inserimento lavorativo dei

giovani a rischio di esclusione sociale

Supporto e assistenza per gruppi vulnerabili, fra cui gli anziani non

autosufficienti

Sviluppo di iniziative a livello di comunità, in particolare nelle aree svantaggiate a favore di minori e

giovani (educazione informale ed extrascolastica, formazione e orientamento professionale,

attività di prevenzione dei processi di emarginazione e assistenza psico-sociale per minori e famiglie)

Costituzione di reti di volontariato con

competenze professionali e centri di cura territoriali

03

04

05

02

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Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

EMPLOYEE COMMUNITY INVOLVEMENT

Advocacy & Inclusione Sociale

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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(uno per ogni regione di intervento) effettuata a partire da tutti quelli registrati dai gruppi di volontari HVB in tutta la Germania è stata pubblicata sulla intranet di HVB, a seguito della validazione da parte dei responsabili delle singole Region. Tutti i dipendenti tedeschi hanno potuto esprimere la loro preferenza tramite il meccanismo di voto online e assegnare 3 grant ad altrettante organizzazioni per un ammontare complessivo pari a 5.000 euro. Attraverso questa iniziativa la Fondazione e HVB hanno raggiunto diversi obiettivi: la diffusione di best practice di volontariato all’interno della Banca e il riconoscimento dell’impegno individuale dei dipendenti in cause solidali, oltre al consolidamento della collaborazione fra UniCredit Foundation e HVB a fianco dei dipendenti, ma anche delle organizzazioni non profit del territorio.

We for the Region Award PAESE GERMANIA REGIONE NAZIONALE DURATA GENNAIO 2016 - DICEMBRE 2016

ORE DONATE DAI COLLEGHI DI HVB A PROGETTI DI VOLONTARIATO

5.038

I GRANT DEL VALORE TOTALE DI 5.000 EURO CHE LA FONDAZIONE HA DESTINATO AD ALTRETTANTE REALTÀ NON PROFIT SCELTE SUPPORTATE DIRETTAMENTE DAI DIPENDENTI DI HVB

3

La nuova iniziativa lanciata nel 2016 da UniCredit Foundation si inserisce a supporto del programma di volontariato aziendale avviato da HVB nel 2011, con l’intento di sostenere l’impegno attivo dei dipendenti in attività sociali. Solo nel 2016 sono state oltre 120 le filiali di HVB coinvolte in tutta la Germania in We for the Region e oltre 586 i colleghi partecipanti, che hanno donato circa 5.000 ore a supporto di diverse organizzazioni non profit attive a livello regionale. Il meccanismo di assegnazione del nuovo Award da parte della Fondazione ha previsto il coordinamento con diverse strutture di HVB: la funzione centrale di Corporate Social Responsibility, i responsabili delle 6 Region del business network (Regional Head) e i responsabili regionali di CSR (Sustainability Coordinator) e, infine, i referenti nelle filiali. A partire dal 2016, una shortlist di 6 progetti

Ulrich Mönius, Head of Region Munich Retail Banking, HVB“We for the Region” è parte integrante dei programmi sociali di HVB. Centinaia di colleghi partecipano attivamente a sostegno dei territori in cui vivono e lavorano ogni giorno. Sono tutti molto appassionati e per loro volontariato significa innanzitutto arricchimento personale”.

Con Rest-Cent-Initiative, i dipendenti di HypoVereinsbank (HVB) che lavorano in Germania possono decidere di donare ogni mese la quota in centesimi del salario netto a favore di organizzazioni non profit attive nel Paese. Sono proprio loro, infatti, a essere i protagonisti e, sulla base di una preselezione effettuata da HVB supportata dagli esperti in philantropic advisory di Phineo, a identificare i beneficiari tramite il meccanismo di voto online di “Your Choice, Your Project”. La somma totale raccolta durante l’anno viene poi raddoppiata da UniCredit Foundation e l’ammontare donato alle organizzazioni pre-selezionate. Nel 2016 i colleghi hanno donato 27.141,53 euro che la Fondazione ha raddoppiato. Le organizzazioni beneficiarie sono state: l’Atelier “La Silhouette” di Monaco

di Baviera e Zweikampfverhalten e.V operativo a Stoccarda e Amburgo. “La Silhouette” è impegnata nella formazione professionale e nell’inserimento di donne straniere, spesso con esperienze di migrazione e violenza. Il programma di mentoring prevede corsi di perfezionamento di matematica e di lingua tedesca e un percorso di avviamento professionale attraverso l’apprendistato. I corsi di sartoria, per esempio, sono tenuti spesso da ex beneficiari del progetto e questo rende più amicale e familiare il contesto. Zweikampfverhalten e.V è invece un programma rivolto ai giovani studenti delle scuole e alle loro famiglie che, attraverso focus group mirati e, in particolare, la pratica sportiva, promuove I valori del rispetto e della tolleranza per rafforzare l’integrazione dei partecipanti.

Rest-Cent-Initiative PAESE GERMANIA REGIONE NAZIONALE DURATA GENNAIO 2016 - DICEMBRE 2016

I COLLEGHI CHE IN MEDIA OGNI ANNO PARTECIPANO ALL’INIZIATIVA

4.700

EURO E OLTRE IL VALORE DELLE DONAZIONI (INCLUSO IL MATCHING DI UNICREDIT FOUNDATION) DAL 2012 AL 2016

270.000

ORGANIZZAZIONI SUPPORTATE DAL 2012

16

Stefan Löbbert, Head of Corporate Sustainability, HVB “HVB e UniCredit Foundation promuovono iniziative di cittadinanza d’impresa: supportiamo i col-leghi di HVB e il loro impegno di volontari. Allo stesso tempo questo impegno è parte integrante della cultura di HVB e i dipendenti, la Banca e le comunità in cui operiamo ne traggono beneficio”.

Cultura e Solidarietà

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Seguite da un pubblico sempre più fedele, le Prove Aperte lo scorso ottobre hanno inaugurato la loro ottava stagione. Grazie a questo progetto, nato dalla collaborazione di UniCredit, UniCredit Foundation e Filarmonica della Scala, ogni anno vengono sostenute quattro organizzazioni non profit milanesi, garantendo a tutti gli appassionati un’inedita possibilità di accesso alla musica. Anche nell’edizione 2016/2017, infatti, le prove di alcuni concerti della stagione sono aperte al pubblico, e il ricavato sarà interamente devoluto a quattro organizzazioni non profit altamente qualificate e radicate nel territorio milanese. Il grande successo dell’iniziativa è suffragato dai dati di pubblico, che mostrano un incremento costante delle presenze: la scorsa edizione ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni serata per un totale di oltre 9.600 spettatori, grazie anche alla formula dei carnet che fornisce l’accesso a tutti gli appuntamenti. Ne sono stati acquistati 1.060. L’incasso medio lordo di ciascuna serata è stato di oltre 36.000 euro; conseguentemente l’importo complessivo devoluto alle organizzazioni destinatarie ha raggiunto i 148.000 euro. Quest’anno l’iniziativa (col tradizionale Patrocinio di Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e Comune di Milano) si è focalizzata sui giovani delle periferie milanesi (il focus della scorsa edizione era stata la ricerca scientifica). Queste le quattro associazioni partner dell’edizione di quest’anno. La Strada

Onlus (Progetto Scuola Bottega): La Strada è un’organizzazione non profit nata nel 1981 nella periferia sud-est di Milano, per rispondere ai bisogni di persone in difficoltà. Nei decenni è cresciuta, mantenendo però un forte radicamento territoriale nel quartiere Corvetto e nella zona 4. Organizza, struttura e gestisce servizi e progetti di accoglienza, cura e formazione per minori e adulti in difficoltà, in particolare adolescenti a rischio, minori vittime di maltrattamenti e abusi, madri sole con bambini, anziani, malati di AIDS. Il progetto Scuola Bottega, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, è finalizzato al conseguimento della terza media per ragazzi “a rischio di dispersione”. La Lanterna Onlus (Progetto CicloContinuo): dal 1993 questa Associazione di Volontariato e di Solidarietà Familiare si occupa di sostegno educativo ai minori sul territorio di Affori e della Zona 9 del Comune di Milano. Nel corso degli anni La Lanterna ha realizzato interventi di diverso tipo all’interno degli istituti scolastici della zona, perseguendo fondamentalmente tre obiettivi principali: promozione del benessere scolastico e dell’integrazione tra gli studenti; prevenzione dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico, orientamento scolastico e lavorativo; promozione del volontariato e della cittadinanza attiva tra i giovani. Il progetto CicloContinuo intende incrementare le competenze lavorative degli adolescenti, giovani disoccupati o

Prove ApertePAESE ITALIA AREA MILANO DURATA OTTOBRE 2016 - MAGGIO 2017 PARTNER LA STRADA ONLUS; LA LANTERNA ONLUS; AMICI DI EDOARDO ONLUS; AZIONE SOLIDALE ONLUS

EURO DEVOLUTI AL NON PROFIT MILANESE IN SETTE ANNI DI ATTIVITÀ

850.000

GLI SPETTATORI DELL’EDIZIONE 2015/2016

9.600

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confidenza con le prove e con l’orchestra, crede con convinzione nel valore benefico dell’iniziativa, per questo è particolarmente fidelizzato. Ha la possibilità di toccare con mano tutto il processo, sentirsi parte di un progetto più ampio di solidarietà, e può monitorare e conoscerne gli esiti. Anche il coinvolgimento di associazioni non-profit del territorio rende trasparente e rafforza la validità del progetto. Questo perchè probabilmente le persone hanno modo di vedere gli operatori sociali al lavoro ogni giorno, possono vedere realizzati i progetti che hanno sostenuto uscendo dal portone di casa, nella scuola di quartiere o nel proprio ospedale. La Filarmonica è stata pioniera nell’unire musica, solidarietà, partecipazione collettiva, impegno di artisti e musicisti a favore di un ideale più alto. Ognuno dei direttori, o dei grandi artisti ospiti della stagione, risponde con grande entusiasmo e impegno alla richiesta di partecipare al progetto. Il modello costruito in questi anni ha avuto un successo tale che molte istituzioni all’estero lo hanno scelto per i loro progetti di sostenibilità sociale. È un gioiello di cui siamo particolarmente orgogliosi.

Uno dei principali obbiettivi della Filarmonica è arrivare al cuore della gente. Questo vale per la musica, naturalmente, ma va ben oltre. La Filarmonica è sempre in prima linea quando c’è bisogno di impegnarsi socialmente, e lo fa con i numerosi concerti di beneficenza, le iniziative per la città e per le nuove generazioni, cercando di trasmettere il proprio patrimonio culturale ai giovani.L’impegno sociale è molto importante per noi. Riteniamo che il nostro lavoro artistico esca dai modelli di ruolo per una condivisione positiva del fare musica. Per questo sosteniamo, attraverso le Prove Aperte, le realtà che hanno a che fare con la vita di persone speciali, non solo idealmente ma anche favorendo donazioni che possano sostenere progetti concreti. Il pubblico delle Prove Aperte è particolarmente caloroso, oltre ad avere ormai una

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

CULTURA E SOLIDARIETÀ

Un centro di competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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appartenenti alla categoria dei “neet” (Not engaged in Education, Employment or Training,“ragazzi che non studiano né lavorano”) l’opportunità di comprendere appieno le dinamiche legate al mondo del lavoro. Amici di Edoardo Onlus (Progetto Quattro Vie - Arti e Mestieri): nel 1997 l’Associazione Amici di Edoardo Onlus ha creato, in collaborazione con Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi, il centro d’aggregazione giovanile Barrio’s, situato alla Barona, zona periferica milanese dove spesso giovani e bambini vivono in una situazione di disagio. Amici di Edoardo, in collaborazione con l’Associazione Sviluppo e Promozione Onlus, ha attivato dal 2013 più unità formative sul territorio finalizzate all’avviamento al lavoro e alla qualificazione professionale. Il progetto, che ha coinvolto a oggi 80 ragazzi, prevede la costituzione di numerosi

laboratori artigiani (falegnami, sarte, manutentori edili con competenze in ambito idraulico ed elettrico, riparatori di biciclette, meccanici, tecnici del suono, grafici) guidati da tutor senior artigiani, affiancati da volontari. Parallelamente allo svolgimento dei laboratori è stato attivato un corso di informatica di base in ambito open source a cui i ragazzi coinvolti nel progetto potranno partecipare gratuitamente. Azione Solidale Onlus (Progetto Community Media Center Olmi): la cooperativa sociale Azione Solidale gestisce e progetta da anni servizi e interventi a favore di giovani, disabili e famiglie; in particolare gestisce 3 centri di aggregazione giovanile (CAG) e un centro diurno educativo per minori (CDE). I Centri sono collocati nelle periferie sud-ovest di Milano, nei quartieri Giambellino-Lorenteggio, Baggio-Olmi e Creta (zona 6 e 7) in cui vi sono condizioni di vita caratterizzate da disagio economico, sociale e culturale. Le Prove Aperte sostengono il progetto Community media center Olmi, che ha l’obiettivo di promuovere processi di valorizzazione della creatività e del protagonismo giovanile, offrendo spazi, attrezzatura, orientamento e consulenza alla progettazione, produzione, diffusione di materiali e contenuti multimediali. È online un sito web ad hoc, www.filarmonica.it/proveaperte, in cui, oltre al calendario degli spettacoli e all’archivio delle notizie delle edizioni precedenti, è possibile trovare la descrizione dei progetti sociali sostenuti e delle associazioni che in questi anni sono state partner del progetto.

Un’iniziativa che ci fa arrivare al cuore della genteDi Renato Duca *

* Corno inglese e Vice Presidente della Filarmonica della Scala

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Una Fondazione al servizio degli investitori solidaliOltre ai tanti progetti supportati, UniCredit Foundation continua a svolgere la fondamentale funzione di centro di competenza per l’intero Gruppo. Un ruolo che ha un obiettivo ben definito: quello di fornire un contributo professionale alla Banca che consenta da un lato di supportare al meglio e in modo innovativo, lo sviluppo del settore non profit e, dall’altro, di far crescere la consapevolezza interna ed esterna a UniCredit relativamente all’importanza della filantropia strategica come strumento di sviluppo delle comunità in cui la Banca opera.

Si tratta di una funzione che necessita di un aggiornamento costante e continuo in ragione della mutevolezza e della complessità dei bisogni che emergono dai territori: non è infatti più pensabile apportare un reale impatto sulle fragilità senza far maturare una conoscenza e una consapevolezza del ruolo fondamentale di una moderna attività filantropica.

A fianco dei tradizionali interventi solidaristici, la Fondazione da qualche anno ha incominciato a progettare e realizzare, insieme alla Banca, forme di intervento che conciliano la capacità di rispondere a una domanda sociale articolata con l’esigenza di una sostenibilità economica che consenta alle realtà partner operative sul campo di darsi una prospettiva di autosufficienza reale.

In questo senso una delle attività più significative è quella realizzata dalla Fondazione con la Divisione Private Banking di UniCredit e con la neocostituita Cordusio per offrire una gamma completa di servizi a disposizione dei clienti High Net Worth Individuals intenzionati a “investire” in iniziative di solidarietà. Il modello è quello del Philanthropy Advisory che, partendo dai desiderata e dalla focalizzazione delle specifiche sensibilità sociali, supporti il cliente nella costruzione del proprio profilo filantropico. Come? Per esempio individuando gli strumenti più efficaci per realizzare gli obiettivi prefissati, oppure, in caso di donazioni dirette, aiutando il cliente nella selezione degli enti da sostenere in base proprio alla loro efficienza e impatto sociale, che spesso non sono noti al grande pubblico. Nel ventaglio delle soluzioni ci sono anche: la costituzione di una propria fondazione oppure l’attivazione, attraverso lo strumento della intermediazione filantropica, di un fondo gestito dalla Fondazione stessa per conto del filantropo – cosiddetti Donor Advised Fund (DAF).

Il ruolo di centro di competenza si esprime anche nel supporto alle attività di business della Banca rivolte al Terzo settore. Infatti la scelta operata dalla Fondazione di finanziare le imprese sociali, esistenti o in fase di StartUp, consente alla Banca di svolgere in maniera più proficua il proprio ruolo di soggetto creditizio anche a favore del sistema del privato sociale. UniCredit Foundation contribuisce infine alla diffusione delle buone pratiche fra i diversi Paesi in cui opera anche coadiuvando le banche locali nella scelta dei propri interventi sociali.

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

UN CENTRO DI COMPETENZA PER IL NON PROFIT

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Per il terzo anno consecutivo UniCredit Foundation e l’Università degli studi di Verona hanno promosso, grazie alla donazione di un privato cittadino, 4 borse di studio a favore di laureati/dottorandi/dottori di ricerca/medici specialisti per un’esperienza di approfondimento (studio o ricerca) all’estero nei campi dell’economia e della medicina. Le borse, del valore di 25.000 euro ognuna, come tradizione sono state destinate rispettivamente due al Dipartimento di Scienze Economiche e altrettante alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Verona. Tutti i candidati hanno presentato un progetto di ricerca da realizzarsi all’estero con una durata compresa fra i 9 e i 12 mesi. Lo scorso dicembre sono stati annunciati i vincitori, selezionati da una Commissione nominata dall’Università e composta da professori universitari e da un membro esterno nominato da UniCredit Foundation. Questi i loro nomi: Marco Albori e Giovanni Covi (per il Dipartimento di Scienze Economiche); Marco Cordani e Andrea Fagagnini (per la Scuola di Medicina e Chirurgia). Come annunciato nella scorsa edizione del report la donazione messa a disposizione dal filantropo veronese ha consentito ai due partner promotori del Fondo Gianesini di lanciare un’altra iniziativa: il “Premio di ricerca Fondo Gianesini 2016”, attraverso il quale due giovani professori associati, assistenti o ricercatori di qualsiasi nazionalità provenienti da tutte le università europee, hanno potuto usufruire di un fondo di 15.000 euro l’uno per sviluppare in Italia due progetti di ricerca della durata di un anno, uno in ambito economico-finanziario, l’altro nel campo delle scienze mediche.

Ugo M. Gragnolati è risultato il vincitore del Premio di Ricerca Fondo Gianesini per il Dipartimento di Scienze Economiche, mentre Melania Dovizio si è vista assegnare il Premio di Ricerca Fondo Gianesini per la Scuola di Medicina e Chirurgia. Entrambi sono stati invitati a trascorrere un periodo di visiting presso l’Università veronese per condividere e discutere i risultati in progress del proprio lavoro e a presentare la propria ricerca durante un workshop pubblico.

Bando Fondo GianesiniPAESE ITALIA REGIONE VENETO DURATA GIUGNO - DICEMBRE 2015 PARTNER UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA

Siamo grati all’iniziativa di UniCredit Foundation che at-traverso il ‘Fondo Gianesini’ anche nel 2016 ha finanziato borse di studio e di ricerca de-stinate a laureati e dottorati del nostro ateneo.

Il rinnovarsi di questo atto di generosità e di fiducia verso i giovani è, per noi, segno tan-gibile di una filantropia di alta qualità, il cui impegno l’Università di Verona apprezza non solo sul piano finanziario ma anche per il suo significato etico e culturale.

Nicola Sartor,Rettore, Università di Verona

Cultura e Solidarietà

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Quattro progetti per quattro best practice europee

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Le 4 iniziative promosse dalla Fondazione che presentiamo in questa pagina sono state a vario titolo riconosciute come altrettante buone pratiche dalle istituzioni europee (come nel caso dei progetti Social StartUp in Polonia, Raise in Serbia e Change with Business in Turchia) oppure a livello nazionale (l’ungherese Step with Us!)

STEP WITH US! (UNGHERIA)Grazie a questa iniziativa (vedi scheda pag. 30) UniCredit Bank Hungary ha ottenuto il riconoscimento CSR Best Practice da parte dell’associazione nazionale che riunisce gli addetti del settore pubbliche relazioni, che ogni anno premia le migliori iniziative di responsabilità sociale promosse dalle imprese. “Step with Us!” è frutto della collaborazione tra UniCredit Foundation, UniCredit Bank e NESsT Ungheria: il programma che combina il modello di impresa all’innovazione sociale è alla sua seconda edizione e mira a supportare l’inclusione di gruppi vulnerabili mediante il sostegno finanziario e non finanziario a supporto di attività generatrici di reddito e occupazione.

CHANGE WITH BUSINESS (TURCHIA)Con questo progetto (vedi scheda pag. 31) lo scorso giugno, KUSIF (Koç University Social Impact Forum), partner di UniCredit Foundation in Turchia, ha partecipato a un bando indetto dall’Unione europea per lo stanziamento di fondi previsti nel Programma EASI (programma per l’occupazione e l’innovazione sociale 2014-2020). Il bando si è concluso positivamente e ha portato all’assegnazione di un finanziamento del valore di 100.000 euro per l’ulteriore implementazione delle attività del progetto.

SOCIAL STARTUP (POLONIA)Il programma è stato segnalato come best practice nella pubblicazione “Social enterprises and their eco-systems: A European mapping report” (vedi pag 14). All’interno del documento redatto per la UE dal Gruppo di esperti della Commissione sull’imprenditoria sociale (Geces), Social StartUp (vedi scheda pag. 28/29) è stato citato in questi termini: “Oltre agli strumenti finanziari sostenuti dall’UE, esistono alcuni strumenti sviluppati a livello nazionale. Tra questi troviamo: Social StartUp (Społeczny StartUp), un programma realizzato grazie alla collaborazione tra Bank Pekao S.A., Ashoka Poland e UniCredit Foundation. Lo scopo del programma è quello di sostenere le imprese sociali mediante l’offerta di grant, formazione e mentorship”.

RAISE (SERBIA)RAISE (Rural and Agricultural Integration within a Supportive Environment) è il progetto di inclusione sociale e lavorativa realizzato da Foundation Ana and Vlade Divac Foundation e UniCredit Foundation tra il 2009 e il 2013 (vedi edizioni precedenti dell’annual report). L’iniziativa è stata inclusa dalla Commissione Europea fra i 200 migliori progetti sociali europei nell’ambito della promozione e del supporto dell’imprenditorialità sociale per il sostegno all’integrazione dei migranti. Tutte le best practice sono state raccolte nella pubblicazione “Evaluation and Analysis of Good Practices in Promoting and Supporting Migrant Entrepreneurship - Guide book”.

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Tutti i progetti della Fondazione vengono regolarmente monitorati nella loro implementazione ed esecuzione e inoltre nel 2016 Deloitte & Touche S.p.A. ha effettuato procedure di verifica concordate relativamente agli aspetti amministrativi e di rendicontazione per quanto riguarda i seguenti progetti:

Monitoraggio progetti

• Alzheimer Caffè Palermo (Associazione La Grande Famiglia) • ArteMusiCaféAlzheimer (AIMA Napoli)• Un caffè per tutti (Società Coop. Soc. Lancillotto TO)• Orti solidali (ANTEAS Cosenza)• Asili nido di comunità (Fondazione Aiutare i bambini, ora Mission Bambini)• Radici di Memoria (Rita Atria - Libera Terra Soc. Coop. Soc.

Castelvetrano - Trapani)• Social Entrepreneurship Tender in BiH (Mozaik Community Development Foundation)• Support to social entrepreneurship in Polonia

2015/2016 - Social StartUp (Ashoka Poland)

• JOBLINGE – Jointly Against Youth Unemployment” in Germania

(Joblinge Association)• buntkicktgut goes Franchise - From Social Project

to Social Business (buntkicktgut)• Social Innovation Tender and Capacity Building

for Nonprofit Organizations 2015 - Step with Us! (NESsT Ungheria)

• The Inkubator: Social Business in Croatia (Idea in Action - Impact HUB Zagreb) • Better Business in Support to social

entrepreneurship in Czech Republic and Slovakia 2015 (Via Foundation)• Flying fish in Support to social entrepreneurship in

Czech Republic and Slovakia” 2015 (Provida Foundation)

Nota alla lettura

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

UN CENTRO DI COMPETENZA PER IL NON PROFIT

Bilancio di Esercizio 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Cultura e Solidarietà

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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2016

IndiceSTATO PATRIMONIALE

RENDICONTO DI GESTIONE

NOTA INTEGRATIVA

Principi contabili e criteri di valutazione

Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Rendiconto di Gestione

ALLEGATI

A) Composizione del Portafoglio Titoli presenti nella gestione patrimoniale al 31 dicembre 2016

B) Composizione del Portafoglio Fondi presenti nella gestione patrimoniale al 31 dicembre 2016

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Signori Consiglieri,

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio 2016 qui presentato che chiude con un

disavanzo di gestione di € 430.724 che viene portato in diminuzione del Patrimonio

Netto del Fondo di gestione.

Il Presidente Maurizio Carrara

BILANCIO DI ESERCIZIO 2016

Cultura e Solidarietà

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STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2016 (IMPORTI IN EURO)

PASSIVITÀ 31/12/16 31/12/15A) Patrimonio Netto 3.727.677 4.158.401

I - Fondo di gestione 3.664.677 4.095.4011) Avanzo/Disavanzo

di gestione dell'esercizio -430.724 91.269

2) Avanzi di esercizi precedenti 4.095.401 4.004.132II - Fondo di dotazione 63.000 63.000

D) Debiti, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo 4.190.055 5.289.994

2) Debiti per contributi ancora da erogare 4.167.617 5.181.9932.1) Progetti nei paesi in cui

è presente il Gruppo 746.423 1.579.235 entro l'esercizio successivo 646.423 1.264.703 oltre l'esercizio successivo 100.000 314.532

2.2) Progetti con coinvolgi- mento del personale del Gruppo 2.120.759 2.394.482

entro l'esercizio successivo 2.072.315 2.355.552 oltre l'esercizio successivo 48.444 38.930

2.3) Progetti a destinazione specifica 1.300.435 1.208.276

entro l'esercizio successivo 762.475 520.000

oltre l'esercizio successivo 537.960 688.276

6) Debiti verso fornitori 4.557 85.405

7) Debiti tributari 17.881 19.554

12) Altri debiti 0 3.042

TOTALE PASSIVO 7.917.732 9.448.395

ATTIVITÀ 31/12/16 31/12/15C) Attivo circolante 7.917.732 9.448.395

II - Crediti 22.907 17.8555) Verso altri 22.907 17.855

III - Attività finanziarie che noncostituiscono immobilizzazioni 5.711.544 4.230.5942) Altri titoli 5.711.544 4.230.594

IV - Disponibilità liquide 2.183.281 5.199.9461) Depositi bancari 2.144.767 5.171.9752) Liquidità presso società

di gestione del risparmio 38.014 27.471

3) Denaro e valori in cassa 500 500

TOTALE ATTIVO 7.917.732 9.448.395

CONTI D'ORDINE 31/12/16Fondi da ricevere da ‘Fondazione con il Sud’ a fronte di Progetto a destinazione specifica. 21.675

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

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Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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RENDICONTO DI GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2016 (IMPORTI IN EURO)

PROVENTI 31/12/16 31/12/151) Proventi da attività tipiche 2.680.200 4.945.699 1.1) Contributi ricevuti 2.680.200 4.945.6994) Proventi finanziari e patrimoniali 2.400 14.714 4.1) Da depositi bancari 1.753 8.631 4.4) Da altri beni patrimoniali 647 6.0837) Altri Proventi 544.601 189.833 7.1) Recuperi su progetti conclusi o non realizzati 544.601 189.833

TOTALE PROVENTI 3.227.201 5.150.246DISAVANZO DI GESTIONE 430.724 0TOTALI 3.657.925 5.150.246

ONERI 31/12/16 31/12/151) Oneri da attività tipiche 3.172.413 4.556.499 1.1) Progetti nei paesi in cui è presente il Gruppo 519.500 1.362.328 1.2) Progetti con coinvolgimento del personale del Gruppo 2.015.000 2.116.683 1.3) Progetti a destinazione specifica 540.000 990.575 1.4) Studi ed oneri per fattibilità, valutazione e divulgazione dei progetti 27.516 13.138 1.6) Monitoraggio progetti 70.397 73.7756) Oneri di supporto generale 485.512 502.478 6.1) Personale 216.863 210.619 6.2) Oneri diversi di gestione 268.649 291.859

TOTALE ONERI 3.657.925 5.058.977AVANZO DI GESTIONE 0 91.269TOTALI 3.657.925 5.150.246

BILANCIO DI ESERCIZIO 2016

Cultura e Solidarietà

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Informazioni preliminari

Contenuto e forma del

Bilancio

UniCredit Foundation è stata costituita in data 5 marzo 2003 come Unidea – UniCredit Foundation, con un fondo di dotazione di € 63.000.

Si identifica tra le fondazioni private non profit ed è iscritta nel registro delle persone giuridiche della Prefettura di Milano al numero 414.

Scopo della Fondazione è la promozione, la realizzazione e la gestione di interventi di solidarietà, assistenza e beneficenza, orientando il proprio impegno in particolare nei paesi in cui è presente il Gruppo UniCredit.

Organi della Fondazione sono: il Consiglio di Amministrazione, il Presidente ed il Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Bilancio è stato redatto in conformità alle raccomandazioni emanate dalla “Commissione aziende non profit” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. I principi contabili e i criteri di valutazione sono applicati coerentemente nel tempo e, ove non segnalato, non hanno subito modifiche.

Esso è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto di Gestione e dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla Relazione di Bilancio in precedenza riportata.

L’esercizio chiuso al 31/12/2016 presenta un disavanzo di gestione di € 430.724 che rappresenta il saldo negativo dell’esercizio stesso: tale importo viene portato interamente in deduzione del Patrimonio Netto.

Il controllo contabile viene effettuato dal Collegio dei Revisori dei Conti.

La Fondazione non svolgendo attività commerciale non è un soggetto IVA, per la natura dei suoi proventi non è soggetta ad imposte sul reddito, ma solo all’IRAP.

NOTA INTEGRATIVA PER L’ESERCIZIO 2016

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Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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NOTA INTEGRATIVA PER L’ESERCIZIO 2016

Principi contabili e criteri di valutazione

Attività

Passività

Conti d’ordine

Oneri

Proventi

I proventi e gli oneri sono rilevati per competenza economico/temporale ad eccezione dei contributi ricevuti che sono rilevati per cassa. La competenza degli oneri da attività tipiche è determinata in base alle delibere di spesa assunte dal CDA.

ATTIVO CIRCOLANTE

I Crediti sono iscritti al loro valore nominale che coincide con quello di presumibile realizzo.

La voce Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni – Altri titoli accoglie i titoli presenti nella gestione patrimoniale in cui sono investiti i fondi della Fondazione, in attesa del loro utilizzo istituzionale. Tali titoli sono tutti quotati al valore di mercato inteso come il prezzo rilevato nell’ultimo giorno lavorativo del periodo e comprendono la quota di ratei maturata.

Le Disponibilità liquide sono iscritte al valore nominale.

PATRIMONIO NETTO

Il Fondo di gestione è costituito dai risultati di gestione dell’esercizio e degli esercizi precedenti.

Il Fondo di dotazione è iscritto al valore nominale e rappresenta il valore di quanto conferito in sede di costituzione.

Debiti, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo

I debiti sono iscritti al loro valore nominale.

I Debiti per contributi ancora da erogare rappresentano l’impegno della Fondazione per progetti deliberati e non ancora erogati. Sono suddivisi in base alla tipologia del progetto sostenuto.

I Debiti verso fornitori oltre al valore dei debiti per fatture o note pervenute, accolgono il valore delle fatture/note da ricevere per servizi ricevuti non fatturati entro l’anno.

I Debiti tributari comprendono la ritenuta d’acconto su redditi di lavoro autonomo, le trattenute fiscali operate ai collaboratori e l’importo per l’IRAP dovuta.

I Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale riguardano il valore degli oneri sociali maturati e non liquidati relativi ai rapporti di collaborazione.

Gli Altri debiti rappresentano i debiti residui, non rientranti per loro natura nelle precedenti voci, tra i quali l’imposta sostitutiva sui risultati da gestione patrimoniale maturata e dovuta alla società di gestione del risparmio, che funge da sostituto d’imposta.

I Conti d’ordine rappresentano l’impegno di parti terze a versare contributi destinati alla realizzazione di progetti specifici.

Gli Oneri da attività tipiche comprendono tutti i contributi e oneri per progetti deliberati nell’esercizio dal Consiglio di Amministrazione.

Gli Oneri di supporto generale corrispondono ai costi sostenuti dalla Fondazione, nel periodo di riferimento, per lo svolgimento delle proprie attività.

I Proventi da attività tipiche rappresentano le elargizioni ricevute nell’esercizio.

I Proventi finanziari e patrimoniali sono relativi a interessi bancari e proventi derivanti da investimenti in gestioni patrimoniali. I proventi sono indicati al netto di spese ed imposte.

La voce Altri Proventi accoglie i proventi residui, non rientranti per loro natura tra i precedenti, tra i quali recuperi per ristrutturazioni dell’impegno finanziario relativo ai progetti e di avanzi su progetti conclusi o non realizzati.

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INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE E SUL RENDICONTO DI GESTIONE (IMPORTI IN EURO)

31.12.2016 31.12.2015C) Attivo circolante 7.917.732 9.448.395 II - Crediti 22.907 17.855 5) Verso altri 22.907 17.855

I crediti verso altri sono costituiti dal saldo degli acconti versati per IRAP (€ 15.164) e INAIL (€ 131), dalla ritenuta su redditi derivanti dalla gestione patrimoniale (€ 6.112) e da carte di credito prepagate rilasciate ai collaboratori (€ 1.500).

31.12.2016 31.12.2015 III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 5.711.544 4.230.594 2) Altri titoli 5.711.544 4.230.594

La voce Altri titoli 2016 è in aumento rispetto all’importo dell’’esercizio precedente poiché, dato l’andamento dei tassi e il profilo assolutamente conservativo della gestione, si è ritenuto opportuno incrementare gli investimenti nella gestione patrimoniale, privilegiando titoli di stato sia Italiani che esteri (BTP, CCT, OAT, BUNDES ecc.) prevalentemente con scadenze brevi. Infatti la ‘modified duration’ del portafoglio è di 0,65 anni.

Nella gestione patrimoniale sono presenti:

• titoli Governativi Italiani ed Europei per € 5.423.633 valutati al valore di mercato dell’ultimo giorno lavorativo del mese di Dicembre 2016 e comprensivi dei ratei di interessi maturati per € 65.932. La composizione del portafoglio titoli al 31.12.16 viene riepilogata nel prospetto fornito all’allegato A);

• Fondi Mobiliari Obbligazionari Europei per un controvalore complessivo di € 287.911, valutazione basata sui valori delle quote di tali Fondi al 31 Dicembre 2016. All’allegato B) viene fornita composizione e movimentazione del suddetto portafoglio fondi.

31.12.2016 31.12.2015 IV - Disponibilità liquide 2.183.281 5.199.946 1) Depositi bancari 2.144.767 5.171.975 2) Liquidità presso società di gestione del risparmio 38.014 27.471 3) Denaro e valori in cassa 500 500

La voce Depositi bancari rappresenta la somma dei saldi dei conti correnti in essere presso UniCredit S.p.A..

La voce Liquidità presso società di gestione del risparmio indica la liquidità generata dal rapporto di gestione patrimoniale di cui alla voce Altri titoli.

La voce Denaro e valori in cassa riporta il saldo della piccola cassa utilizzata per le spese correnti.

Attività

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595959

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

59

31.12.2016Impegno da Fondazione con il Sud a versare contributi per progetti a destinazione specifica 21.675Totale 21.675

Rappresentano l’impegno di parti terze ad erogare fondi destinati alla realizzazione di progetti specifici. Il contribu-to di Fondazione con il Sud costituisce il saldo relativo all’ammontare destinato al Progetto già esistente, deliberato il 6 giugno 2011, dal nome Innovazione sociale per Napoli e sarà corrisposto presumibilmente nell’anno 2017.

31.12.2016 31.12.2015A) Patrimonio netto 3.727.677 4.158.401

I - Fondo di gestione

Ammonta a € 3.664.677 e riflette la somma algebrica tra il disavanzo di gestione dell’esercizio pari a € 430.724 e gli avanzi degli esercizi precedenti pari a € 4.095.401.

II - Fondo di dotazione

È stato versato in sede di costituzione ed ammonta ad € 63.000.

Si indicano nel prospetto che segue le movimentazioni del Patrimonio netto.

Prospetto della movimentazione delle componenti del patrimonio netto per l’esercizio 2016Fondo di gestione

Fondo di dotazione

Totale Patrimonio

nettoApertura dell'esercizio 4.095.401 63.000 4.158.401Risultato di gestione dell'esercizio -430.724 -430.724Saldo al 31/12/16 3.664.677 63.000 3.727.677

31.12.2016 31.12.2015D) Debiti, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo 4.190.055 5.289.994

Conti d’ordine

Passività

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31/12/2016

Debiti esigibilientro l'esercizio

successivooltre l'esercizio

successivoTotali

Progetti nei paesi in cui è presente il Gruppo 646.423 100.000 746.423Business with a Mission - Bulgaria 35.000 5.000 40.000The Power of Social Enterprise - Romania 2016/2017 14.295 0 14.295Support to Social Entrepreneurship - Repubblica Ceca e Slovacchia 2015 11.240 0 11.240Bando 2013 Occupiamoci! - Italia 16.654 0 16.654Innovazione Sociale per Napoli 15.552 0 15.552Grameen - Italia 14.654 0 14.654Empowering the breakthrough generation Bosnia and Erzegovina 2016/17 3.513 0 3.513Attività Filantropiche 71.000 0 71.000Bando ad Inviti per la Costituzione o l'Implementazione di n.2 Alzheimer Caffè 19.092 0 19.092UniCredit Factoring for Alzheimer Caffè 18.317 0 18.317Bando UniCredit Carta E 2013 Strategie di coesione sociale per la Terza età - Italia 84.237 0 84.237Bank Austria Social Award 2016 3.000 0 3.000Iniziative con European Foundation Center 2014 7.334 0 7.334The Inkubator: Social Business in Croatia - 2014/2015 10.003 0 10.003Filarmonica della Scala - Prove Aperte 2016 - 2017 39.000 0 39.000Support to social entrepreneurship in Polonia - 2015/2016 1.726 0 1.726Support to social entrepreneurship in Polonia - 2016/2017 65.830 0 65.830Social Innovation Tender and Capacity Building for Nonprofit Organizations - Ungheria 2015 2.148 0 2.148Change with Business: Social Entrepreneurship Development Program - Turchia 2015/2016 14.908 0 14.908Bando 2015 Occupiamoci! - Italia 60.000 20.000 80.000Radici di Memoria - Castelvetrano 2016 10.000 0 10.000JOBLINGE - Jointly Against Youth Unemployment 2016/2017 15.000 0 15.000Contributo realizzazione Indagine Filantropia 8.920 0 8.920Change with Business: Social Entrepreneurship Development Program - Turchia 2017/18 60.000 55.000 115.000Belfiore 1 - I sapori e i saperi della legalità e dell'inclusione sociale - Lecco 45.000 20.000 65.000Progetti con coinvolgimento del personale del Gruppo 2.072.315 48.444 2.120.759Gift Matching Program 2015 23.076 0 23.076Gift Matching Program 2016 1.954.480 0 1.954.480Rest-Cent-Initiative - Germania 586 0 586Rest-Cent-Initiative - Germania 2016 26.556 48.444 75.000ECI - Programma Triennale 59.127 0 59.127Sost. alle Attività di Diffusione del Philanthropic Advisory 8.490 0 8.490Progetti a destinazione specifica 762.475 537.960 1.300.435Bando UniCredit Carta E 2014 Strategie di coesione sociale per i giovani - Italia 169.276 35.988 205.264Bando UniCredit Carta E 2015 Strategie di coesione sociale a favore della Terza età - Italia 258.252 167.365 425.617Bando Unicredit Card Flexia Classic E 2016 Strategie di coesione sociale per i giovani - Italia 217.947 300.000 517.947Iniziative Fondo Gianesini 117.000 34.607 151.607Totale 3.481.213 686.404 4.167.617

I Debiti per contributi ancora da erogare, per un totale di € 4.167.617, rappresentano l’impegno della Fondazione per progetti deliberati, con esborsi in esercizi successivi.

Nella tabella che segue vengono elencati suddivisi in base alla tipologia del progetto ed alla loro esigibilità.

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616161

Employee Community Involvement

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I Debiti verso fornitori ammontano a € 4.557 e riguardano i debiti verso UniCredit S.p.A., relativamente al costo del personale distaccato presso la Fondazione e il debito per l’affitto dei locali.

I Debiti tributari di € 17.881 sono costituiti da ritenute d’acconto e trattenute fiscali operate a collaboratori, riversate all’Amministrazione Finanziaria nel mese di gennaio 2017 (€ 2.537) e dall’IRAP dovuta a saldo per l’esercizio 2016 (€ 15.344).

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2016 20151) Oneri da attività tipiche 3.172.413 4.556.499Si suddividono in:1.1) Progetti nei paesi in cui è presente il Gruppo 519.500 1.362.3281.2) Progetti con coinvolgimento del personale del Gruppo 2.015.000 2.116.6831.3) Progetti a destinazione specifica 540.000 990.5751.5) Studi ed oneri per fattibilità, valutazione e divulgazione dei progetti 27.516 13.1381.6) Monitoraggio progetti 70.397 73.775

Segue dettaglio raggruppato nelle principali aree di intervento della Fondazione: Imprenditorialità sociale ed innovazione sociale (€ 222.000), Inclusione sociale (€ 297.500) per un totale di € 519.500: di seguito si fornisce il dettaglio.

Imprenditorialità Sociale e Innovazione Sociale 222.000Empowering the breakthrough generation in Bosnia and Erzegovina 2016/17 42.000Change with Business: Social Entrep. Dev.t Program Turkey 2017/18 115.000Belfiore 1 – I sapori e i saperi della legalità e dell’inclusione sociale - Lecco 65.000

Inclusione Sociale 297.500Filarmonica della Scala - Prove Aperte 2016 - 2017 195.000Corso di Formazione per lo sviluppo di comp.ze tecnico-gestionali di un Alzheimer Caffè 14.500Bank Austria Social Award 2016 53.000JOBLINGE - Jointly Against Youth Unemployment 2016/2017 35.000

Anche nel corso dell’esercizio 2016, quale sostegno a iniziative di solidarietà portate avanti dai dipendenti del Gruppo UniCredit, è stato deliberato un ammontare pari a € 1.960.000 a favore del Gift Matching Program (GMP) che, come di consueto, si concretizza in un contributo della Fondazione ad integrazione delle donazioni effettuate dai dipendenti del Gruppo destinate ad organizzazioni non profit.

Tale iniziativa, unitamente alle altre di seguito elencate, è stata inserita nella voce Progetti con coinvolgimento del personale del Gruppo che, complessivamente, ammonta a € 2.015.000.

Progetti con coinvolgimento del personale del Gruppo 2.015.000Gift Matching Program 2016 1.960.000Rest-Cent-Initiative in Germania 2016 40.000Emergenza Profughi e Migranti 10.000We for the Region Award – Germania 2016 5.000

Progetti a destinazione specificaLe erogazioni a favore dei “Progetti a destinazione specifica” si sono limitati, nel corso del 2016, esclusivamen-te agli impegni relativi al Bando Unicredit Card Flexia Classic E per € 540.000.

Oneri

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636363

Employee Community Involvement

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63

Studi ed oneri per fattibilità, valutazione e divulgazione dei progetti Il costo a carico dell’esercizio è di € 27.516

La tabella seguente riporta la suddivisione per natura degli oneri.

2016 2015Oneri di divulgazione sostenuti mediante: Spese per seminari funzionali a progetti 1.516 650 Oneri per ricerche e pubblicazioni 26.000 4.117 Oneri preliminari e studi di fattibilità dei progetti 0 8.371TOTALE 27.516 13.138

Monitoraggio progettiA partire dall’Esercizio 2015 si è deliberato di prevedere una specifica voce riguardante i costi sostenuti per il Monitoraggio dei progetti, in precedenza attribuiti singolarmente a ciascun progetto. Anche per l’esercizio 2016 si è mantenuto lo stesso criterio e il valore complessivo di tale voce ammonta a € 70.397.

Oneri di supporto generale

2016 20156) Oneri di supporto generale 485.512 502.478

Sono le spese sostenute per lo svolgimento delle attività atte al raggiungimento delle finalità della Fondazione, tali spese hanno subito un calo, 2016 su 2015, pari all’3,37%.

La composizione di tale voce è la seguente:

2016 2015 6.1) Personale 216.863 210.619 6.2) Oneri diversi di gestione 268.649 291.859

Personale

La Fondazione non ha dipendenti propri e si avvale di personale distaccato dal Gruppo UniCredit, a fronte del quale riceve un addebito da parte della Capogruppo stessa.

Ad inizio del 2016 le risorse presenti in Fondazione erano 5; una risorsa è uscita in aprile; nel mese di novem-bre 2016 si è aggiunta una stagista.

Si informa che, in linea con quanto accaduto per l’esercizio 2015, parte degli oneri di personale sostenuti nell’e-sercizio, pari ad € 55.000, sono stati ribaltati sul programma triennale denominato “Employee Community Involvement” (ECI), in quanto l’attività del personale è parte integrante di tale programma per lo sviluppo delle iniziative a favore del coinvolgimento dei colleghi.

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La voce Oneri diversi di gestione (€ 268.649) risulta così composta:2016 2015

Compensi a professionisti e prestazioni professionali 200.269 210.724Imposte, tasse e ritenute: 15.667 15.410

• IRAP 15.344 15.164• Valori bollati e imposte indirette varie 323 246

Altri: 52.713 65.725• Rappresentanza 1.770 3.651• Cancelleria, stampati e forniture varie per ufficio 1.721 2.692• Viaggi e soggiorni 424 3.282• Fitti passivi 36.920 40.462• Postali e telefoniche 9.139 12.512• Varie (abbonamenti, pubblicazioni, quote associative, ecc.) 2.739 3.126

Totale 268.649 291.859

La voce “Altri” si è ridotta principalmente per:

• i costi per Viaggi e soggiorni non direttamente imputabili a singoli progetti (€ -2.858);

• fitti passivi che ricomprende anche oneri accessori quali utenze e spese condominiali, ridottesi a seguito del trasferimento avvenuto nel corso dell’anno dalla sede di via San Protaso all’UniCredit Tower in Piazza Gae Aulenti, sempre a Milano (€ -3.542);

• le Spese postali e telefoniche a seguito della revisione del contratto di telefonia (€ -3.373).

Di seguito si fornisce il dettaglio della voce “Compensi a professionisti e prestazioni professionali” raffrontata con l’anno precedente:

2016 2015Consulenza attività progettuale 88.460 89.253Comunicazione 48.328 49.673

• Manutenzione e aggiornamento sito 2.882 4.397• Agenzie e service di comunicazione 41.969 41.968• Varie - Comunicazione 3.477 3.308

Annual Report 7.989 9.591Professionisti esterni/Spese Notarili 2.281 5.893

• Professionisti vari (Notaio/Legale/Cons. Lavoro, ecc.) 2.281 1.501• Consulenze per reg. marchi 0 4.392

Servizi da Società del Gruppo-UBIS 50.630 50.630Partecipazioni a corsi e convegni 1.328 5.685Stagisti 1.253 0Totale 200.269 210.724

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656565

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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2016 20151) Proventi da attività tipiche 2.680.200 4.945.699

I contributi ricevuti, per un totale di € 2.680.200 con una diminuzione rispetto al 2015 di circa il 46%, sono costituiti dalle elargizioni provenienti da diverse società del Gruppo UniCredit (€ 2.180.200) oltre ai sotto elencati contributi destinati alla realizzazione di progetti specifici (€ 500.000), come descritto nella Relazione di Bilancio.

Contributi ordinari 2.680.200da Finecobank S.p.A. 1.000.000da UniCredit Factoring S.p.A 800.000da Yapi Ve Kredi Bankasi A.S. 380.000da Altri 200Contributi a destinazione specificaBando UniCredit Card Flexia Classic E 2016 500.000

2016 20154) Proventi finanziari e patrimoniali 2.400 14.714 4.1) Da depositi bancari 1.753 8.631 4.4) Da altri beni patrimoniali 647 6.083

La voce Da depositi bancari, per un totale di € 1.753, comprende unicamente le competenze maturate sui conti correnti. I proventi sono indicati al netto delle imposte.

Nella voce Da altri beni patrimoniali sono indicati i proventi derivanti da Gestione Patrimoniale con profilo di rischio speciale (linea di Gestione Obbligazionaria mista, con una prevalente componente monetaria pari al 21% e una componente obbligazionaria a breve/medio termine del 79%). La Gestione si caratterizza quindi per una ‘Modified Duration’ molto contenuta, complessivamente pari a 0,65 anni al 31 dicembre 2016. I proventi sono indicati al netto di commissioni, spese ed imposte. Dal confronto con l’esercizio precedente si nota un netto decremento dovuto alla diminuzione della curva dei tassi, che ha fatto sì che nel corso dell’anno i rendimenti di molti titoli di stato europei sulle scadenze medio/brevi siano passati in territorio negativo. Tale movimento della curva dei rendimenti è ricollegabile alla politica monetaria espansiva del QE attuata dalla BCE.

Proventi

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2016 20157) Altri Proventi 544.601 189.833 Recuperi di residui su progetti conclusi o non realizzati 544.601 189.833

La voce Altri Proventi ha un totale di € 544.601 e rappresenta per l’esercizio i recuperi per progetti conclusi, come da dettaglio sotto riportato.

Progetti in paesi in cui è presente il GruppoSocial entrepreneurship tender in BiH-Bosnia/Erzeg. 2014 1.855 Impresa Sociale Paesi CEE (BG-RO-RS-SI-HU) 24/07/12 3.546Social Award Austria 2015 2.500Competition - Capacity Building Supp. to Social Enter.in Romania 2014/2015 5.826Social entrepreneurship tender in Serbia 2014 484Support to social entrepreneurship in Polonia 2015/2016 6.291The Inkubator: Social Business in Croatia 2014/2015 4.389JOBLINGE - Jointly Against Youth Unemployment 16/12/2014 4.439Social Innovation Award - Austria 2015 2.500Buntkicktgut goes Franch. - From Soc.Proj.to Soci.Bus.16/12/2014 5.000 Innovazione sociale per Napoli 06/06/11 72.730 Alzheimer Caffè Italia 27/06/11 2.553Sostegno al Progetto "Expofacile!” 5.000Sostegno al Progetto "Asili nido di comunità" 28/03/12 13.217Totale 130.330

Progetti con coinvolgimento del personale del GruppoGift Matching Program 2014 131.053Gift Matching Program 2015 283.218Totale 414.271

Totale Complessivo 544.601

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676767

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Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

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Al 31 dicembre 2016 la Fondazione non aveva dipendenti ma si avvaleva della collaborazione di n. 4 risorse distaccate da UniCredit e di una stagista.

La Fondazione non possiede, né ha acquistato o venduto in corso d’anno, azioni del Fondatore né di società del gruppo UniCredit.

I Componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti non percepiscono emolumenti.

Milano, 7 marzo 2017 Il Presidente Maurizio Carrara

Altre informazioni

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ALLEGATI

Specie del titolo Rimanenza Rateo interessi maturati

Valore finaleNumero

quoteValore di mercato

Controvalore

AUSTRIA 4,3 15092017 137.000 103,465 141.747 1.727 143.474BEI FLOATER 27/01/2017 489.000 100,012 489.059 - 489.059BTP ITALIA 2,15% 12/11/2017 118.000 102,257 120.663 343 121.006BTP 2,25% 22 APR 2017 745.000 100,7158 750.332 3.219 753.551BTP 3,75% 01/05/2021 19.000 113,97 21.654 118 21.772BTP 3,75% 01/09/2024 50.000 116,71 58.355 627 58.982BTP 5,5% 01/11/2022 17.000 125,81 21.388 155 21.543BTP 23 APRILE 2020 1,65% 121.000 105,0943 127.164 378 127.542BUNDES 0,75% 24/02/2017 523.000 100,204 524.067 3.333 527.400CCT APRILE 2018 54.000 101,226 54.662 92 54.754CCTEU 2,117% 01 NOV 2018 164.000 103,15 169.166 434 169.600CCTS FLOAT 15/10/2017 504.000 100,734 507.699 643 508.342EFSF 2.625% 02/05/2019 183.000 107,19 196.158 3.198 199.356FRANCE 1% 25/11/2018 143.000 103,193 147.566 141 147.707OAT 3,75% 25/04/2017 395.000 101,412 400.577 10.146 410.723OAT 4% 25/04/2018 170.000 106,202 180.543 4.658 185.201SPAGNA 2,10% 30/04/2017 403.000 100,825 406.325 5.680 412.005SPAGNA 2,75% 30/04/2019 251.000 106,79 268.043 4.633 272.676SPAGNA 3,8% 31/01/2017 456.000 100,31 457.414 15.860 473.274SPAGNA 4,5% 31/01/2018 298.000 105,165 313.392 12.274 325.666

Totali 65.932 5.423.633

A) Composizione del Portafoglio Titoli presenti nella gestione

patrimoniale al 31 dicembre 2016

(importi in €)

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696969

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il Non Profit

BILANCIO DI ESERCIZIO 2016

Relazione Collegio dei Revisori dei Conti

69

B) Composizione del Portafoglio Fondi presenti nella gestione

patrimoniale al 31 dicembre 2016

(importi in €)

Specie del titolo Rimanenza Rateo interessi maturati

Valore finaleValore

nominaleValore di mercato

Controvalore

DB PORTFOLIO EURO LIQ 934,391 77,12 72.060 - 72.060ING L LIQUID EURIBOR 3M A 61,636 1.028,21 63.375 - 63.375LA FRANCAISE TRESORERIE I ACC 0,575 108.582,36 62.435 - 62.435LYXOR BOT MTS EX BANK OF ITALY

378 101,30 38.291 - 38.291

PIMCO EURO SHORT SOURCE INC. 509 101,67 51.750 - 51.750Totali 287.911

UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

Cultura e Solidarietà

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70

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71

Al Consiglio di Amministrazione

Il Bilancio al 31 Dicembre 2016, predisposto dal Presidente ed a noi sottoposto, è composto dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto di Gestione, dalla Nota Integrativa e corredato della Relazione di Bilancio e presenta le seguenti risultanze:

Stato Patrimoniale Attività Euro 7.917.732 Passività Euro 4.190.055 Patrimonio Netto Euro 3.727.677

Rendiconto di gestione Oneri Euro 3.657.925 Proventi Euro 3.227.201 Disavanzo di Gestione Euro 430.724

La Nota Integrativa riporta tutte le informazioni rilevanti e necessarie per una corretta e completa informativa. La Relazione di Bilancio descrive adeguatamente l’attività svolta dalla Fondazione in questo quattordicesimo anno di attività.

Nel corso dell’esercizio abbiamo effettuato le verifiche ritenute necessarie per vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto e per vigilare sulla gestione finanziaria, sulla regolare tenuta delle scritture contabili e sulla integrità dei valori della Fondazione, come richiesto dallo statuto stesso.

Il nostro esame del Bilancio è stato svolto secondo i principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e, in conformità a tali principi, abbiano fatto riferimento alle norme di legge che disciplinano il bilancio di esercizio, interpretate ed integrate dai principi contabili enunciati dal Consiglio Nazionale sopra menzionato.

Riteniamo rilevante attestare che il Bilancio è stato redatto secondo il principio contabile della competenza, ad eccezione dei contributi, che sono rilevati per cassa. L’eccezione al principio generale, sulla quale concordiamo, è considerata necessaria per la prevalenza che deve essere data al principio della prudenza; in particolare per eliminare qualunque possibilità che vengano deliberate destinazioni di fondi non ancora fisicamente disponibili.

Sulla base delle verifiche effettuate nel corso dell’esercizio e sul Bilancio di esercizio, esprimiamo parere favorevole all’approvazione del Bilancio e alla proposta di destinazione del disavanzo di gestione a decremento del Fondo di gestione, così come indicati dal Presidente.

Milano, 7 marzo 2017

Il Collegio dei Revisori dei Conti

Giorgio Loli PresidenteElisabetta Magistretti Membro EffettivoMichele Paolillo Membro Effettivo

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISIORI DEI CONTI SUL BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2016

Employee Community Involvement

Imprenditorialità & Innovazione Sociale

Intro

Advocacy & Inclusione Sociale

Un Centro di Competenza per il non profit

Bilancio di Esercizio 2016

RELAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

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UniCredit Foundation Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2016

Cultura e Solidarietà

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