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Via San Francesco a Ripa, 67 - 00153 Roma - Tel. 06/5898028 Fax 06/5894742 – Sito internet: www.formazione-anicia.org ; e-mail: [email protected] 1 Sede legale: Editoriale Anicia s.r.l. - via di Trigoria 45 – 00128 Roma – Tel./Fax. 06.5060468 C.F.11481211008–P.IVA 11481211008 ANICIA* - CAMPUS DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Un tempo per ascoltare Un tempo per osservare Un tempo per educare 7-10 SETTEMBRE 2017 SAN BENEDETTO DEL TRONTO PREMESSSA Il silenzio è il tempo necessario per la vita e le relazioni. La musica, di ogni genere è armonia di suoni fra pause di silenzio. Nel tempo del silenzio prenatale abbiamo ascoltato il battito del cuore della mamma e la sua voce. Ascoltiamo quando abbracciamo in silenzio, quando c’è silenzio nei nostri pensieri. E il silenzio è anche un tempo per osservare. Il tempo dell’osservazione è il silenzio dell’attesa, è l’assenza di giudizio, è il tempo della ricerca, della comprensione, dell’empatia. Il silenzio è anche il tempo della clessidra dell’educazione, azione di cura intenzionale, silenziosa e responsabile della persona che cresce. Il corso si propone di arricchire, ma anche alleggerire, la cassetta degli attrezzi delle insegnanti ed educatrici della fascia 0-6. Il percorso è caratterizzato da un programma vario che si avvale di un film didattico, lezioni frontali interattive, lavori di gruppo e una parte on line di approfondimento. Il programma recepisce le indicazioni dei Decreti Attuativi della L.107/2015, la “Buona Scuola”, pubblicati sulla G.U. n. 112, maggio 2017, con particolare riferimento al “Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni”. FINALITÀ Saper trasformare in azione educativa l’empatia percepita. Promuovere come stile educativo e metodo didattico la pratica del “tempo della clessidra” e del “tempo disteso”. Favorire la capacità di ascoltare e osservare sospendendo il giudizio. Valorizzare il silenzio come un tempo pieno di cura, attenzione, ascolto, osservazione; come un tempo di scoperta e di incontro dell’altro, del diverso. OBIETTIVI Scoprire il silenzio come un tempo e uno spazio pieni di suoni e di parole Ascoltare la voce dell’altro come “riconoscimento del diritto dell’altro di ricoprire nella relazione il ruolo che si è assunto”. Dare importanza a “l’utilità dell’inutile”. Programmare un tempo lento e attento, un “tempo della lumaca”, per il gioco, l’osservazione, la didattica, la documentazione, la restituzione ai genitori. A CHI È RIVOLTO: Il corso è rivolto alle insegnanti della scuola dell’infanzia e a tutte le educatrici/educatori della fascia 0-6. *Dipartimento Scuola per la formazione del personale docente e dirigente, Ente accreditato presso l’Ufficio Scolastico Regionale del MIUR per il Lazio ai sensi della D.M. 90/2003 art.5 (D.D.G. Prot. 239 del 15.06.2016)

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ANICIA* - CAMPUS DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Un tempo per ascoltare

Un tempo per osservare Un tempo per educare

7-10 SETTEMBRE 2017 – SAN BENEDETTO DEL TRONTO

PREMESSSA

Il silenzio è il tempo necessario per la vita e le relazioni. La musica, di ogni genere è armonia di suoni fra pause

di silenzio. Nel tempo del silenzio prenatale abbiamo ascoltato il battito del cuore della mamma e la sua voce.

Ascoltiamo quando abbracciamo in silenzio, quando c’è silenzio nei nostri pensieri. E il silenzio è anche un

tempo per osservare. Il tempo dell’osservazione è il silenzio dell’attesa, è l’assenza di giudizio, è il tempo della

ricerca, della comprensione, dell’empatia. Il silenzio è anche il tempo della clessidra dell’educazione, azione di

cura intenzionale, silenziosa e responsabile della persona che cresce.

Il corso si propone di arricchire, ma anche alleggerire, la cassetta degli attrezzi delle insegnanti ed educatrici

della fascia 0-6. Il percorso è caratterizzato da un programma vario che si avvale di un film didattico, lezioni

frontali interattive, lavori di gruppo e una parte on line di approfondimento.

Il programma recepisce le indicazioni dei Decreti Attuativi della L.107/2015, la “Buona Scuola”, pubblicati sulla

G.U. n. 112, maggio 2017, con particolare riferimento al “Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni”.

FINALITÀ

Saper trasformare in azione educativa l’empatia percepita.

Promuovere come stile educativo e metodo didattico la pratica del “tempo della clessidra” e del “tempo

disteso”.

Favorire la capacità di ascoltare e osservare sospendendo il giudizio.

Valorizzare il silenzio come un tempo pieno di cura, attenzione, ascolto, osservazione; come un tempo di

scoperta e di incontro dell’altro, del diverso.

OBIETTIVI

Scoprire il silenzio come un tempo e uno spazio pieni di suoni e di parole

Ascoltare la voce dell’altro come “riconoscimento del diritto dell’altro di ricoprire nella relazione il ruolo che

si è assunto”.

Dare importanza a “l’utilità dell’inutile”.

Programmare un tempo lento e attento, un “tempo della lumaca”, per il gioco, l’osservazione, la didattica,

la documentazione, la restituzione ai genitori.

A CHI È RIVOLTO:

Il corso è rivolto alle insegnanti della scuola dell’infanzia e a tutte le educatrici/educatori della fascia 0-6.

*Dipartimento Scuola per la formazione del personale docente e dirigente, Ente accreditato presso l’Ufficio Scolastico Regionale del MIUR per il Lazio ai sensi della D.M. 90/2003 art.5 (D.D.G. Prot. 239 del 15.06.2016)

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IL PERCORSO FORMATIVO

Ascoltare con gli occhi e parlare in silenzio.

L’ascolto attivo, l’ascolto empatico, l’ascolto senza giudizio.

Il silenzio di chi osserva con le domande giuste.

Il tempo del bambino è l’unico che abbiamo per educarci ed educarlo.

Il percorso formativo comprende lo studio di almeno 3 testi fra quelli indicati nella bibliografia per approfondire, uno di studio e due

albi illustrati.

METODOLOGIA:

Il percorso, per un totale di 40 ore, è caratterizzato da una parte in presenza che si svolge con diverse modalità,

e una parte on line di approfondimento.

In presenza: film didattico e discussione formativa, lezioni frontali e interattive, lavori di gruppo, per

complessive 20 ore.

On line sulla piattaforma ANICIA: studio ed elaborazione di almeno 3 testi fra quelli proposti nella

bibliografia, per complessive 20 ore.

Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato con l’indicazione del percorso formativo compiuto e delle

ore, per gli usi consentiti dalla legge.

DOCENTI

Prof. Francesco Barone, Docente di Pedagogia e Metodologia del gioco e del lavoro di gruppo e di

Pedagogia sociale e della cooperazione internazionale – Dip.to di Scienze umane - Università di L'Aquila

Dott. Marco Raffaelli, Pedagogista, insegnante, formatore per educatori e genitori, coordinatore ANICIA per

la formazione.

DATA e SEDE:

Da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2017 a San Benedetto del Tronto

(Per vedere il programma delle attività giornaliere clicca qui)

I lavori di sabato 9 settembre sono aperti anche alle educatrici ed insegnanti del territorio .

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:

POSTI LIMITATI – Le iscrizioni si chiudono il 7 luglio o ad esaurimento posti.

E possibile iscriversi direttamente al corso scaricando (clicca qui) e compilando l’apposito modulo

COSTO: 280 Euro tutto compreso: corso, vitto e alloggio da giovedì sera a cena fino a domenica a pranzo.

Per chi viene da Roma è previsto il trasporto in pullman.

N.B. È POSSIBILE ISCRIVERSI SOLAMENTE ALLA GIORNATA DI SABATO 9 SETTEMBRE 2017:

il costo è di 25 Euro, compreso il pranzo completo e la partecipare ai lavori dell’intera giornata.

Per prenotazioni e per informazioni relative alla disponibilità di posti, ai costi, al viaggio, all’alloggio in

Hotel, all’eventuale partecipazione dei famigliari, ed altro, rivolgersi a:

Formazione Anicia * - Tel. 06/5898028 - cell. 339.7628582

E-mail: [email protected] o scarica il programma con le attività

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE ENTRO IL 7 LUGLIO, FINO AD ESAURIMENTO POSTI.

Siamo anche su:

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Un tempo per ascoltare -Un tempo per osservare - Un tempo per educare

BIBLIOGRAFIA PER APPROFONDIRE

Francesco Barone,

Il tempo della clessidra. La didattica e la sua dimensione relazionale e temporale,

Edizioni. ANICIA, 2014. Nel volume si analizza il ruolo che la scuola riveste nell’attuale società e le nuove competenze degli

insegnanti, chiamati a gestire il contenuto relazionale e temporale della professione. Si pone

l’accento su due fattori: la relazione e il tempo, caratterizzanti della vita dei bambini, non solo in

classe, intesa come ambiente di apprendimento, ma anche nei contesti cosiddetti “informali”. In un

periodo in cui la società tende a rifiutare tutto ciò che non è veloce e immediato, si invita a riflettere

sul significato del fattore tempo nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività educative e

scolastiche. Riempire in maniera esagerata le giornate dei bambini, significa voler anticipare il loro contatto con le

esperienze e con la comprensione delle conoscenze. Riconoscere ai bambini il diritto di accelerare o decelerare i propri

tempi, significa innanzitutto individuare le loro specifiche originalità.

Francesco Barone,

Pedagogia molecolare. Riflessioni pedagogiche con i bambini burundesi, Edizioni.

ANICIA, 2012. Nei nostri tempi ci sono due modi per imparare e interpretare i modelli educativi e la cultura degli

altri. Il primo consiste nel rivolgere uno sguardo morale, abbellito solo di parole e discorsi più o

meno affascinanti. Il secondo, invece, consiste nello spogliarsi delle proprie convinzioni culturali,

cercando di comprendere che la cultura si impara meglio vivendola.

Gianfranco Zavalloni,

La pedagogia della lumaca: per una scuola lenta e nonviolenta, Edizioni EMI,

2008

La scuola, riflettendo le tendenze della società umana, è centrata sul mito della velocità e della

competizione, come criterio di selezione al quale i bambini vengono educati fin dai primi anni di

vita. Dal contatto con la realtà scolastica nasce la riflessione de La pedagogia della lumaca. Siamo

nell'epoca del tempo senza attesa. Questo ha delle ripercussioni nel nostro "modo di vivere". Non

abbiamo cioè più il tempo di "attendere", vogliamo "tutto e subito" in tempo reale. Le teorie

psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti è che i

bambini vivono secondo il principio di piacere (tutto e subito), mentre gli adulti vivono secondo il

principio di realtà (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani). Genitori, insegnanti sono stimolati dalle suggestioni

offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di

adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta.

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Nuccio Ordine,

L’utilità dell’inutil, Ed. Bompiani, 2013

Non è vero - neanche in tempi di crisi - che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle

democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In

questo saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità

dell'utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della

Mirandola, Montaigne, Bruno, Kant, Tocqueville, Newman, Heidegger) e di grandi scrittori (Ovidio,

Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Cervantes, Lessing, Dickens, Gautiér, Kakuzo Okakura, Garcia

Lorca, Garcia Màrquez, Ionesco, Calvino), Nuccio Ordine mostra come l'ossessione del possesso e il

culto dell'utilità finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le

università, l'arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l'amore e la verità. Con un saggio di

Abraham Flexner.

Salvatore Sasso,

L'osservazione a scuola. Teorie, tecniche, strumenti operativi e campi di

osservazione, Edizioni. ANICIA, 1999. Il mondo dell’infanzia e della scuola subisce variazioni continue. rispetto alle età interessate

all’educazione. Si pone allora il problema di mettere a punto strumenti si osservazione capaci di dar

conto di ciò che realmente avviene nell’ambiente della scuola e in ogni situazione educativa. Alti

sono i rischi di lavorare su bambini “astratti”, ideologici, frutto della fantasia (buona o cattiva)

dell’educatore o delle teorie educative volta a volta dominanti. La relazione educatore-educando,

per essere viva e vera e non distorta, ha bisogno di essere sottoposta a controllo, analizzata e, se

necessario, modificata. Da qui il prezioso contributo delle tecniche osservative per lavorare su dati

di fatto, su elementi certi almeno a livello di protocolli osservativi. Su di essi è possibile costruire ipotesi educative senza

incorrere in dannosi scambi fantasia-realtà.

Lucia Balduzzi, Tiziana Pironi (a cura di)

L'osservazione al nido. Una lente a più dimensioni per educare lo sguardo, FrancoAngeli Edizioni, 2017 Il volume è il frutto di una riflessione e di un lavoro condiviso sul tema dell'osservazione, che ha

coinvolto professionisti ed esperti su campo e i docenti del corso in Educatore nei servizi per

l'infanzia dell'Università di Bologna.

Gli autori sono partiti dalla la consapevolezza del senso e del significato di una professionalità

educativa rivolta alla prima infanzia.

Una professionalità delicata e complessa che richiede la costruzione di buone prassi, orientate

alla maturazione di competenze che trovano proprio nella capacità di osservare l'elemento-chiave

che costituisce il perno, l'asse portante, su cui si incentra il lavoro delle educatrici/ori nei nidi e nei servizi 0-3. I capitoli

che compongono il volume affrontano infatti l'osservazione da diverse angolazioni, che convergono su ricorrenti parole-

chiave (responsabilità, cura, ascolto, empatia, preoccupazione, sospensione del giudizio, attenzione), e che rimandano a

costrutti teorici, a pratiche, strumenti, sperimentazioni.

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Jerome S. Bruner, Helen Haste (a cura di)

Making sense. La costruzione del mondo nel bambino

Edizioni ANICIA 1998 Il bambino perviene a comprendere il mondo e ad attribuire senso all’esperienza nel corso del

suo sviluppo, divenendo un individuo socialmente competente.

Making Sense riflette la tendenza degli psicologi dello sviluppo a vedere questi processi formativi

nei loro contesti naturali e sociali. Per gli autori l’”attribuzione del senso” implica l’interazione

sociale e il coinvolgimento diretto nella soluzione dei problemi. Essi pongono un’enfasi

particolare sul ruolo del linguaggio, il cui studio permette di capire come il bambino si

impadronisce delle strutture del significato in una determinata cultura, e al tempo stesso di

cogliere gli aspetti più sottili dello sviluppo del concetto e dell’assunzione di ruolo.

Paola Tonelli

Documentare le esperienze educative

Tecniche, organizzazione, strumenti

Edizioni ANICIA, 2009 Questo libro nasce dal desiderio di riunire in un unico testo la mia ricerca sulla documentazione

educativa. Il racconto della mia esperienza vuole essere un invito a costruire esperienze, a

conservare e a non disperdere il sapere di chi lavora con passione, impegno e competenza nelle

nostre scuole. Un invito a considerare un prezioso investimento la documentazione delle

esperienze positive che si realizzano nei nostri territori. L’autore, attraverso la propria

esperienza, mostra che la documentazione come un filo di costante riflessione su quanto accadeva ogni giorno intorno a

lei, perché crede che la documentazione educativa aiuta a riflettere quindi a miglorare

Paola Tonelli

Anche i bambini si stancano

Edizioni ANICIA, 2011 Noi adulti sembriamo "destarci" quando il problema esplode gravemente.Non è colpa nostra:

anche noi corriamo, siamo bombardati e stanchi.

Tuttavia qualcosa si può fare, si può cominciare a evidenziare il problema, a metterlo a fuoco a

diventarne più consapevoli, riflettendoci su. Quando l’adulto, genitore educatore, insegnante, si

ferma a riflettere sul bambino ne ricava già un vantaggio. Cominciamo a pensare che anche i

bambini si stancano, anche loro risentono dello stress causato dai frenetici ritmi quotidiani.

Sono così piccoli, così pieni di vita e di energia che spesso ci traggono in inganno e ci portano a

pensare: “loro non si stancano mai”. Non è così e lo dimostrano tutti i problemi che via via

emergono con il trascorrere del tempo e con il salire del livello scolastico

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A che pensi?,

di Laurent Moreau, Ed. Orecchio Acerbo 2012

Cosa c’è nella testa delle persone? Finalmente, grazie a comode finestrelle,

possiamo vedere cosa pensano gli altri, entrare nella loro mente e scoprire i loro

pensieri. Veniamo così a conoscere i desideri zuccherati di Annetta; possiamo

scoprire cos’è la felicità per Mattia; qual è il luogo scelto da Elena per stare in

pace da sola... Tutti hanno i propri pensieri, persino il gatto. Questo albo

illustrato stimola il lettore a esprimere le proprie emozioni e stati d’animo, lo

sollecita a sostituirsi a ogni personaggio per svelarecosa gli frulla in testa.

Gli uccelli

di Germano Zullo, Ed. Topipittori 2010

Un giorno, un uomo parte con il suo camion rosso. È un signore come tanti, su un

camion come tanti, in un posto come tanti, in un giorno che potrebbe sembrare

come tanti, se non fosse che in fondo al suo camion trova qualcosa di

inaspettato. È una cosa piccola, come lo sono tante altre cose. Una cosa da nulla.

Un dettaglio. Lo si potrebbe anche non vedere, volendo. Ma l’uomo lo vede e la

sua attenzione si trasforma in qualcosa di eccezionale, capace, all’improvviso, di

cambiare la realtà, il mondo. Una storia meravigliosa sulla forza dell’empatia che

ci unisce agli altri, sulla profonda intelligenza del bene, sull’importanza della responsabilità personale, sul

significato più autentico dell’amore e della felicità.

Becco per aria

di Betty Bone, Martine Laffon,

Ed. Gribaudo, 2012

La storia di un’amicizia racconta il mito della Creazione

Da una parte c’è Becco-per-aria, un uccellino che vive tutto solo nell’immensità della

notte più nera. Nell’altra pagina, dal lato della luce, vive Grande-albero. Anche lui è

tutto solo e si annoia. Quando Becco-per-aria ritaglia due buchi per spiare nell’altra

dimensione i due diventano amici.

I tre piccoli gufi,

di Martin Waddell, ill. Patrick Benson, Mondadori 2013

Tutti i gufi pensano molto, e anche i piccoli gufi come Sara, Bruno e Tobia.

Specialmente di notte, nel bosco, mentre aspettano che la loro mamma torni

a casa dopo la caccia.

Amato da oltre due milioni di lettori nel mondo, la lettura a voce alta de "I tre

piccoli gufi" permette di rivivere ed esprimere emozioni profonde come la

paura e il timore di abbandono, ma anche la solidarietà tra fratelli o coetanei

e i piccoli atti di coraggio che permettono di crescere.

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Giorno & Notte

di Teddy Newton - Gallucci 2010

Che succede quando GIORNO e NOTTE s'incontrano? Fanno subito amicizia? Beh,

non proprio... All'inizio non si piacciono, discutono di continuo e scoppia

addirittura una zuffa! Ma quando compare una farfalla, tutto cambia!

Giorno è esuberante, coloratissimo, con un grande sole brillante

sul petto; Notte, invece, è introverso, pensieroso, il suo umore è rappresentato

dalla luna. Quando si incontrano, all'inizio tra di loro c'è diffidenza, qualche

timore e perfino una zuffa! Ma una farfalla si intromette tra i due e all'improvviso

tutto cambia... Uno straordinario libro illustrato tratto da "Day & Night", cortometraggio di animazione

prodotto dalla Pixar,

Lupo e Lupetto

di Nadine Brun-Cosme – ill. Oliver Tallec

Edizioni Clichy - 2013

Lupo vive tutto solo sotto il suo alberello. Ma un giorno Lupetto arriva e si piazza da

lui. Quell’imprudente non solo osa intrufolarsi per dormire, ma resta lì anche il giorno

successivo, per la seduta quotidiana di ginnastica di Lupo. Il nostro Lupo però, per

niente rancoroso, gli offre perfino qualche frutto per la colazione; e dopo pranzo parte

per l’abituale passeggiatina, ma al suo ritorno – che stupore! – il nuovo amichetto non

c’è più. Che strano sentimento quello che prova Lupo… in fondo in compagnia si stava

meglio! E dove sarà finito il piccolo Lupetto?

Reginald e Tina. Uffa, quanto manca?

Di Mo Willems – Edizioni Il Castoro 2016

Tina ha una grande, bellissima, immensa sorpresa per Reginald. Lui è felice e non vede

l’ora di scoprire cosa sia. Ma dovrà aspettare. Non è per niente facile, Reginald non è

molto paziente. Quando ormai ha rinunciato a ricevere la sua sorpresa, gli basta alzare

lo sguardo per vedere cosa Tina aveva in serbo per lui. Ne è valsa la pena!

Il punto è che per la sorpresa è proprio necessario attendere. Cosa? Beh, che passino

le giuste ore, che il cielo, al pari dello sfondo delle pagine, si faccia via via più scuro. Il

finale che lascia a bocca aperta Reginald,

Il buco

di Anna Llenas, - Edizione Gribaudo 2016

La vita è piena di incontri. E anche di perdite. Alcune insignificanti, come quando si

perde una matita o un foglietto. Ma alcune sono importanti, come la perdita di

qualcosa a cui si tiene, della salute o di qualcuno che si ama. Questa storia ci parla

della nostra capacità di resistere e di superare le avversità, di trovare il senso della

vita.

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Emozioni

di Mies Van Hout

Editore: Lemniscaat, 2015

Curioso, nervoso, coraggioso, timido, indeciso, triste, furibondo,

orgoglioso, geloso, innamorato, imbronciato, felice, confuso,

indifferente, spaventato, spensierato, sbalordito, perplesso, annoiato e

soddisfatto: la scelta dei colori e delle forme per rappresentare questi

aggettivi è sempre azzeccata ed è un vero piacere sfogliare le pagine di

questo libro. Un'opera adatta anche ai più piccoli, e a quei bimbi che

hanno difficoltà a riconoscere le emozioni proprie e nel volto altrui.

Cornelio

di Leo Lionni

Editore Babalibri, 2008

he grande sorpresa nel vedere, alla schiusa delle uova, il coccodrillo Cornelio stare

ritto su due zampe! Non è mai accaduto prima e per questo gli altri coccodrilli lo

osservano insospettiti. L’invidia è nascosta dietro un’apparente indifferenza e così

Cornelio il coccodrillo "diverso" decide di andarsene: lui ha ben altri orizzonti. E

durante il suo viaggio impara dalla scimmia esercizi incredibili. Vorrebbe

condividerli con i propri simili, ma loro non ne vogliono sapere. Sarà veramente

così? O forse la loro è solo paura?

Apri bene gli occhi

Illustrazioni: Vincent Bourgeau, Testo: Cédric Ramadier

Editore Babalibri, 2017

Chiudi gli occhi e sogna i colori. Poi aprili bene, osserva il paesaggio e scopri di

quanti colori è fatto il mondo: bianco quando nevica, verde quando arriva la

primavera, giallo quando esplode l’estate… I colori si susseguono con le stagioni,

irrompono gioiosi e poi spariscono inghiottiti dalla notte. Un libro per osservare e

imparare ma soprattutto per scoprire che i colori sono sostanza e trama delle

nostre emozioni.