Un progetto x Due… ma non due!. Quali teorie… Teoria sistemica dei servizi Teoria dellazione...

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Un progetto x Due…ma non due!

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Un progetto x Due…ma non due!

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Quali teorie…

Teoria sistemica dei servizi

Teoria dell’azione deviante

Teoria della narrazione

Teoria comunicazione sistemico relazionale

Timing

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Finalità etica dell’intervento

“Agisci in modo da aumentare

il numero delle possibilità”• H.Von Foester

Allargare gli orizzonti di senso

Creare valore

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Alcuni dati…2009

Totale minori in comunità = 82

Maschi 80 Femmine 2

Italiani 30 Stranieri 45 (10 nati in Italia)

Reati: rapina, art. 73, furti, estorsione, omicidio/tent omicidio, violenza sessuale

Tempi di permanenza

1-20 gg. 57

21 – 40 gg. 6

Oltre i 40 gg. 19 ragazzi

Età in maggioranza tra 16 /17 anni

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“LA COMPAGNIA DEI CELESTINI”

Ancora un’ avventura per i giocatori di Pallastrada

PROGETTO COMUNITA’

Ministeriale di Bologna

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FINALITA’:

• ATTUARE UN INTERVENTO DI ASSISTENZA, SOSTEGNO E CONTROLLO NEL TEMPO MAX PREVISTO DI 2 MESI

• su valutazione dell’équipe, può accogliere minori residenti nel territorio bolognese per tempi più lunghi *.

* adeguata attenzione da parte del servizio tecnico per limitare l’inserimento di minori con particolari problematiche psicopatologiche che durante lo scorso anno hanno presentato problemi di difficile collocazione e la loro lunga permanenza presso la comunità ministeriale è stata di fatto subita “attivamente”.

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Come possiamo declinare

• Offrire e aumentare la possibilità di scelta

• Fornire strumenti-Cognitivi – Sociali – Territoriali – Relazionali

• Consapevolezza di Sé e Responsabilità

• Riconoscimento dell’altro-Solidarietà – Rispetto - Educazione alla legalità

• Circolarità e reciprocità nel cambiamento continuo §

• §Politiche di intervento

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DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

OBIETTIVI TECNICO-EDUCATIVI

Supportare

il minore nella comprensione del percorso penale in atto, del contesto in cui si trova e dell’ iter processuale che dovrà affrontare.

Favorire

nel minore processi di responsabilizzazione, al fine di facilitare l’acquisizione della consapevolezza dei propri modelli d’azione.

Facilitare

il minore nell’ espressione delle proprie difficoltà e delle potenzialità educative, sociali, relazionali. 

Sostenere

il minore verso un graduale reinserimento in ambito sociale

(casa-altra comunità), operando sul sostegno motivazionale del ragazzo e delle figure di riferimento

* attivazione o monitoraggio della rete primaria e secondaria. (raccordo con il progetto Qui e Altrove)

Incrementare il lavoro di gruppo sui minori, come risorsa per promuovere e rafforzare i processi di cambiamento individuale, in un percorso che tuteli la crescita personalizzata attraverso il PEI. Progetto Circle Firend §§Teoria dell’azione deviante §Teoria della narrazione

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Obiettivi organizzativi• Organizzare un sistema di collaborazione ed integrazione tra gli Educatori

della Comunità/CPA con l’Educatore dell’USSM impegnato sul CPA, Progetto QUI e Altrove

• "Step di potenziamento ed integrazione in equipe”..

Ovvero partecipazione degli Operatori di Vigilanza (Ministeriali e Coop. Ancora), all’interno dell’équipe.

• Utilizzare il gruppo integrato di progettazione (GIP) di PASSI, parte integrante del progetto Percorsi, sia per migliorare il sistema dei flussi organizzativi interservizi sia per affrontare temi tecnici di tipo specialistico all’interno del servizi §

• §Teoria sistemica dei servizi

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Obiettivi organizzativi

• Completamento delle procedure d’emergenza per entrambe le strutture (emergenze sanitarie etc.).

• Consolidamento, in caso di arresti, dell’intervento di un O.di V. quando necessario (vedi obbiettivi CPA)*

• Articolare la funzione di coordinamento in tre aree §

§ Teoria sistemica dei servizi

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sotto-obiettivida perseguire con l’aiuto di Passi

• ridefinizione del modello organizzativo (staff di direzione, matrice di responsabilità)

• Costruzione di un modulo formativo-informativo per gli OdV in collaborazione con le risorse interne al sistema CGM.

• Verifica ed eventuale modifica dei regolamenti di Comunità e C.P.A.

• Acquisizione di competenze trasversali per la gestione in équipe del ruolo di operatore e della relazione d’aiuto educativa.

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PROGETTI

Interni alla comunità

• Progetto “@urora”

• Progetto “Teatro in comunità” con l’associazione Bloom

•Progetto “Skatti e Riskatti” Laboratorio Fotografico Permanente

•Progetto “Il giardino segreto” manutenzione con borsa lavoro

•Druuummmm!!!!! Leggere strutture

•Circle Friend

•Progetto “Educazione alla legalità”. §

§ Politiche di intervento

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PROGETTI Esterni alla comunità

• Istituto comprensivo scolastico • A.N.T.• Centro di Volontariato Sociale • Centro San Petronio della Caritas• Legatoria Montanari • Trattoria “Fantoni”• Auser • Associazione Sportiva “Sempre Avanti”• Palestra “Gymcus”• Biblioteca Sala Borsa• Sindacato S.P.I.- C.G.I.L.• “In onda insieme” ovvero la barca come strumento educativo

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Azione innovativa“Looking for help”

• Individuazione, mappatura e conoscenza (finalizzato all’utilizzo di tali risorse) delle strutture semiresidenziali per adolescenti con problemi psichiatrici, presenti sul territorio di Bologna e provincia, attraverso la realizzazione di attività specifiche

• Avvio di una collaborazione con il SerT di San Giorgio di Piano, finalizzato alla realizzazione di consulenza/informazione sulle sostanze stupefacenti a minori, famiglie e operatori. §

• §Teoria approccio sistemico dei servizi

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Ragazzi, a tavola!

• Messa in funzione della cucina della Comunità, gestita da operatori specializzati nel settore in collaborazione con i minori presenti in struttura, al fine di gestire la quotidianità in funzione educativa.

"...Il pasto non è un semplice riempire lo stomaco ma è un gesto d’amore. Creare un’atmosfera piacevole in casa è indispensabile per una buona vita quotidiana, naturalmente il ruolo più importante spetta alle persone riunite intorno alla tavola, ma è il cibo che crea la cornice e aggrega". Jesper Juul

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La stanza delPIANOFORTE A 96

TASTI IV^ EDIZIONE

Centro di Prima Accoglienza Bologna

Direttore Lorenzo Roccaro

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Alcuni dati…

• Totale ingressi 77 minori

• Maschi 73 Femmine 4

• Italiani 41 Stranieri 36

• Reati: rapina, art.73, furto, violenza sessuale, estorsione.

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Limitare l’impatto con le strutture penaliCaratterizzare il Servizio secondo una Filosofia dell’Accoglienza

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Il progetto si rivolge a ragazzi d’età compresa tra 14 e 18 anni in:stato di arrestostato di fermoaccompagnamento indagati per reati commessi nel territorio dell’Emilia Romagna

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OBIETTIVI DEL SERVIZIO

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coerenza e continuità dell’interventoINGRESSO

Ascolto emotivo (accoglienza degli stati d’animo)

Orientamento al contesto (rassicurazione)

Profilassi igienico sanitaria

Ascolto attivo Tempi contenuti Attivazione tempestiva

Educatore USSM (Progetto “Qui e Altrove), in raccordo con Educatori CPA/Comunità

Maggiore chiarezza rispetto all’impostazione ed agli obiettivi del Servizio Psicologico.

§ Teoria dell’azione deviante. Timing

Obiettivi di carattere tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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coerenza e continuità dell’interventoINFORMAZIONE

Rispetto al Contesto (ad opera Operatori)

Rispetto al percorso penale (ad opera dell’ Ed.)

Rispetto agli interventi con la famiglia (Educatore e Consulente Psicologo)

Mantenere una buona circolarità delle informazioni (collegamento Progetto Passi)

§ Teoria sistemico relazionale

Obiettivi di carattere

tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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coerenza e continuità dell’interventoPERMANENZA ATTIVA

Proporre nuove occasioni di attività ludico-ricreative interne;

organizzare spazi di interesse espressivo, educativo, ludico e di interazione costruttiva allo scopo di effettuare una migliore osservazione delle caratteristiche del minore.

Impiego risorse umane disponibili e da reperire

Obiettivi di carattere

tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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coerenza e continuità dell’interventoSOSTEGNO

 curare il rapporto genitori/figli

effettuare una prima valutazione sulla consapevolezza del reato

Potenziare la presenza attiva di operatori

Integrazione dell’intervento psicologico. §

§ Teoria sistemica relazionale

§ Timing

Obiettivi di carattere

tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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coerenza e continuità dell’interventoACCOMPAGNAMENTO IN UDIENZA

 sostegno al minore durante l’Udienza di convalida

  presenza di un educatore

Obiettivi di carattere

tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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coerenza e continuità dell’interventoRESTITUZIONE E DIMISSIONE

 raccordo interistituzionale ( I..P.M., Comunità, Servizi del territorio)

Rilanciare l’attuazione delle “Funzioni Ponte” (C.P.A./altri servizi/ Servizio Tecnico ), anche attraverso il Progetto “Qui e Altrove”.

utilizzare spazi e momenti di restituzione post-udienza con i ragazzi e le rispettive famiglie

possibilità di attivazione di interventi esterni, in raccordo con l’educatore distaccato all’USSM – Progetto “Qui e Altrove” (ad es. nel caso di prescrizioni, collocamenti in comunità, ecc.) §

§ Teoria sistemica dei servizi

Obiettivi di carattere

tecnico-educativo

Obiettivi di carattere organizzativo

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ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E VERIFICA

AZIONI DI SOSTEGNO

• PASSI

ATTIVITA’ DI VERIFICA

• In itinere: monitoraggio

semestrale