U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e...

35
U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini

Transcript of U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e...

Page 1: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 1

Recenti verifiche sperimentali del

Modello Standarde

prospettive ai nuoviacceleratori

U. Gasparini

Page 2: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 2

Overview

12 anni di “Fisica ai collisori e+e-” (LEP + SLC): il trionfo del “Modello Standard”

Fisica dei quark pesanti e mixing dei quark: LEP, Babar,Belle

Fisica ai collisori adronici ed e-p

Il prossimo futuro: Tevatrone Run II e LHC

Page 3: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 3

BibliografiaFisica elettrodebole e misure di precisione:

Testi di base:

- Halzen, Martin : “Quarks &Leptons” (in particolare cap: 12-15), Wiley, 1982- Burcham, Jobes : “Nuclear and Particle Physics”, Longman 1995

Monografie, articoli:- CERN Yellow report 89-08 ‘ Physics at LEP’- “ “ 96-01 ‘ Physics at LEP2’ (consultabili anche su Web: http: //weblib.cern.ch/ => link a “Yellow Reports” )- Burkardt, Steinberger “Tests of the e.w. theory at the Z resonance”, Ann.Rev.Nucl.Part.Sci.41 (1991)- Langacker & AA.VV., “Precision tests of the Standard Electroweak Model”, Advanced Series in H.E.P., vol 14 (1995)

+ articoli quotati nelle slides su argomenti specifici.....

Page 4: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 4

Il “Modello Standard” delle interazioni elettrodeboli e forti

E’ l’ attuale descrizione delle interazioni elettro-deboli e forti dei costituenti fondamentali della materia (quarks (all’interno degli adroni) e leptoni (e, con irelativi neutrini), oggetti “puntiformi” di spin ½, basata su due teorie di gaugenon –abeliane:

QCD (Quantum CromoDynamics) : gruppo di summetria SU(3) di “colore”

QEWD (Quantum ElectroWeakDynamics) : gruppo di simmetria SU(2)xU(1)

Page 5: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 5

Il “Modello Standard”

Lagrangiana della QEWD (cfr. Halzen, Martin, “Quarks & leptons”, cap.13, 15):

LQEWD= Lgauge+ Lfermioni + LHiggs

,,

___

''2

),(

el

RR

L

Llept

BigBigWg

iL

bsddtcuu

RR

L

Lquark

uBigud

uBigW

gidu

L

,,,,

___

''2

),(

Sviluppando i ”termini di interazione”:

=(1,2,3) : matrici di Pauli, W, B generatori dei gruppi SU(2), U(1)

Lfermioni = Llept+ Lquark

Page 6: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 6

Il “Modello Standard”

,,

5

_

5

_

.int )1()1(2

ellept

WWg

iL

,,

05

_0

5

_2/122

)1()1(2

)'(

el

ZZgg

i

,,

5

_

2/122)1(

)'(

'

el

Agg

ggi

l

W- W+

l “correnticariche”

“correntineutre”

“correntee.m.” (=> QED)

Z0

l

l

la parte di interazione (ad esempio, per i leptoni), si può scrivere:

Page 7: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 7

Il “Modello Standard”

W ± = [W1 ±i W2

B

W

A

Z

WW

WW30

cossin

sincos

2/122 )'/(cos gggW “angolo di Weinberg”:tutte le costanti di accoppiamentodi tutti i fermioni ai bosoni intermedinello SM sono esprimibili in funzionedi quest’ unico parametro

eggggg W sin)'/(' 2/122“carica elettrica”

dove:

Dal meccanismo di rottura spontanea della simmetria, sviluppando iltermine di massa in LHiggs (cfr. Halzen, cap.15), si ottiene inoltre (sempre a livelloalbero): MW= vg/2, MZ= v(g2+g’2)1/2/ 2

e quindi: MW/MZ= cosW valore di aspettazione nel vuoto del campo di Higgs

Page 8: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 8

Il “Modello Standard”

)()1(

2)( 5

_5

_

AV ggG

A

Le costanti di accoppiamento vettore e assiale-vettore che entrano nella usualedefinizione delle correnti neutre per calcolare le ampiezze di scatteringneutrino-leptone:

gA=-1/2gV=-1/2 + 2 sin2W

costante di Fermi (dal decadimento del muone)

sono date da:

mentre:

l l

Z0

WWW M

e

M

gG

22

2

2

2

sin882

l

l

WG

g=e/sinW

g

Page 9: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 9

Il Modello Standard

Il MS determina con precisione le quantità osservabili ai collisorie+e-:

- le sezioni d’urto di diffusione: e+e- ff (s) , f =e,,q- le sezioni d’urto differenziali e le conseguenti “asimmetrie”:

d/d(cos), AFB (F-B)/

con F = 1

0d/d(cos)dcos, B = 0

-1d/d(cos)dcos

dove è l’ angolo di scattering del fermione positivo :

e- e+

+

-

Page 10: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 10

Scattering e+e- ff f = quark, leptone

10

102

104

103

(s) (pb)

e+

e-

30 nb

1.5 nb

)cos1(4

22

sd

dQED

Born

Sviluppando la sola parte di QED:

222

873

)(4GeVnb

chpnt

ss Born

QED

3

4)(

2 s<<MZ2

angolo di scattering

Page 11: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 11

Scattering e+e- ffDalla lagrangiana completa,a “livello albero” si ottiene(per fasci e+ e- non polarizzati):

cos)()cos1)((

4 22

1

2

sFsFsd

d

Born

Z

termine di asimmetria22222

1 )()())(Re(21)( AVV ggsrgsrsF

22222 )(8))(Re(4)( AVA ggsrgsrsF

ZZZ MiMs

essr

2

22 /)(

termine risonante

137/14

2

e(in “unità naturali”; nel S.I.)c

e

0

2

4

d=2d(cos

gV,gA: costanti di accoppiamento vettore e assiale-vettore della Z ai fermioni

gVf=I3f-2qfsin2WgAf=I3f I3f : 3a componente isospin del fermione

angolo di Weinberg: cosW=MW/MZ

carica elettrica del fermione (in unità di e)

(cfr.e.g. Halzen-Martin, eq(13.62))

2

+

Page 12: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 12

Scattering e+e- ff

Integrando sull’ angolo solido

s

Born dzzszsHszss0

),(),()'()(

dd

ds

BornBorn

)(

funzione di radiazionedi stato iniziale (calcolabile inpura QED)

interferenza tra rad.di stato iniziale e finale + diagrammi “a box” di pura QED

22222

2

0 )/()( ZZZ

Z

MsMs

s

tenendo conto della radiazione di stato iniziale, dell’ interferenza fotone-Z

si determina la line-shape della risonanza Z,funzione dei parametri del modello, da confrontarsicon i dati sperimentali

Born(s)

(s)

(N.B. le correzioni radiative elettrodeboli modificanoBorn; vedi seguito per una discussione più approfondita)

Page 13: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 13

Il “trionfo” dello “Standard Model” (e di LEP !)

+

e+

e-

W+

W -

Z*,

Z*,

W+

W -

Z

Z

12 anni di presa dati:

Ldt 1 fb-1

( 0.2 @ MZ

0.8 @ ECM=130-208 GeV)

5 M ev/exprate: 1 Hz (LLEP 1032cm-2s-1)

104 ev/exp

102 ev/exp

MISSING !

LEP I:1989-95

LEP II :1996-2000

Page 14: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 14

LargeElectronPositron collider

Circonferenza: 27 kmEnergy range: 20 – 104.5 GeV

4 punti di interazione(=> esperimenti)

DELPHI

OPAL

L3

ALEPH

Fasci iniettati a 22 GeVdall’ SPS

SPSSPS

LEP

Page 15: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 15

LEP collider

Perdita di energia per radiazione di swincrotrone per giro :

Esempio :ad Ebeam= 104 GeV~ 3% dell’ energia del fascio

4

0

EU

Largo raggio di curvatura.

Tuttavia:Vrf ~ 3.6 GV a 104 GeV.il maggior sistema RF nel mondo

Page 16: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 16

LEP collider

1280 cavità RF

160 MWatt : potenzafornita alla massima energia(104 GeV)

tot

40

4b

0totscI

E

EUIP

LEP1: cavità in rame

LEP2: cavità superconduttrici

( E0=0.511 MeV )

Page 17: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 17

Rivelatori a LEP

4 rivelatori “omni-purpose” nei punti di interazione

ALEPH, DELPHI, L3, OPAL

Simile struttura a “layers”:

Rivelatori muoni

Calorimetri adronici

Calorimetri elettromagneticiRivelatori di tracce (+ identificazione particelle)Rivelatori “microvertici”

Beam pipe

Raggio(m)

5.

2-3

1.5 - 2.0.3 - 1.50.1

0.

Page 18: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 18

Rivelatori a LEP

Esempio: DEtector with Lepton Photon Hadron Identification

enfasi sulla identificazione di particelle: rivelatore dedicato: Ring ImagingCHerenkov

[N.I.M. A303 (1991),233 “ A378(1996), 57]

[N.I.M. A323 (1992),351]

Page 19: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 19

Rivelatori a LEP

OPAL

L3

enfasi sulla misura di precisione dei leptoni: Calorimetro e.m. ad elevate prestazioni (cristalli di BGO),spettrometro in aria per i muoni

ALEPH

ha la più grandeTimeProjection Chamber mai costruita

[N.I.M. A294 (1990),121]

[N.I.M. A305 (1991),275]

[N.I.M. A289 (1990),35]

Page 20: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 20

Rivelatori a LEP

Evento ee WW 4jets in ALEPH (s=161 GeV)

TPC

ECAL

HCAL

Page 21: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 21

Rivelatori a LEP

RICH (Delphi):principio di funzionamento

(nella TPC)

Dati di simulazione MonteCarlo

Page 22: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 22

Rivelatori a LEP

Dati di simulazione MonteCarlo Dati reali

Page 23: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 23

Rivelatori a LEP

Vertici secondariMisura dei vertici secondari resa possibile dal

boost di Lorentz; a LEP, tipicamente, per il quark b: Eb/mb 35 GeV / 5 GeV 7; c 7· 300m 2 mm

Page 24: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 24

Misura della luminosità e luminometri

dttLNeventi )(

La determinazione della luminosità della macchina è fondamentaleper la misura delle sezioni d’ urto dei processi osservati:

efficienza (trigger+ricostruzione +selezione)

Luminosità integratasul tempo di presa dati

Gli esperimenti si sono dotati di speciali calorimetri elettromagneticiposti a piccolo angolo polare rispetto ai fasci ( “luminometri” )per la misura di precisione della luminosità ( => L / L 0.1% )

Page 25: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 25

Misura della luminosità a LEP

Basata sul conteggio degli eventi di diffusione Bhabha a piccolo angolo:

e- e+

e+

e-

e+e- e+e-

Z*,

Completamente dominato dallo scambiodi un fotone in “canale t”:

e+

e-

(deg)

d

d

45. 90.regione usata dai luminometri: 10-60 mrad

QED

BhabhaNdttL )(

Luminosità integrata

2

1

),(

dd

sd efficienza (trigger, conoscenza dell’accettanzageometrica, selezione....)

(“canale s”)

Page 26: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 26

Misura della luminosità a LEP

Esempio di luminometro: Small Angle Tile Caloremeter (“STIC”, DELPHI)

Sampling Pb-scintillatore+ wavelength shifting fibers

Page 27: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 27

Misura della luminosità a LEP

L’ incertezza teorica è legata al calcolo perturbativo di QED (“completo” finoal 2o ordine in ) ed alla valutazione dell’ interferenza elettrodebole tra i diagrammi:

dal confronto di diversi calcoli teorici e dei diversi gradi di approssimazioneperturbativa (=> includendo/escludendo termini “leading-logs” in 3):

QED/ QED 0.1 %

e e

Z0e e

canale t canale s

calcolo al 1o ordine(BABAMC

2o ordine

1.004

1.

0.996

s90. 92. 94.

pura QED

(s)/QED(s)

Page 28: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 28

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

Tecnica della “depolarizzazione risonante”

sfrutta la naturale polarizzazione trasversale dei fasci che si stabilisce neglianelli di accumulazione (“effetto Sokolov-Ternov”, Sov.Phys.Dokl.8 (1964) 1203)

Valori tipici: - <PT> 10-20 % - tempo di polarizzazione tpol 300 min (ad E= 45 GeV) (=> processo lento)

La frequenza di precessione dello spin per singola orbita, “spin tune” ,è legata all’ energia del fascio ed al momento magnetico anomalo dell’elettroneg-2 dalla relazione:

44065.0

)(

2

2 GeVE

m

Eg beam

e

beam

(ad es. : = 103.55 per Ebeam=45.64 GeV)

Page 29: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 29

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

Depolarizzazione risonante:

La polarizzazione viene distrutta da un campo radiale oscillante con lafrequenza di precessione (=> induce una rotazione dello spin intornoall’ asse radiale che si somma coerentemente ad ogni orbita

[ 104 volte al secondo, 2RLEP=27 km, v=c] )

B

B

e

sLEP

Page 30: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 30

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

La misura della polarizzazione [Phys.Lett. B270 (1991), 97]sfrutta la dipendenza dallo spin dell’ elettrone dello scattering Comptondella luce polarizzata circolarmente:

fotoni da un laser pulsato (polarizzati circolarmente)

e-

3mrad

angolo di diffusione dipendente dallo spin del fascio di e-

i fotoni diffusi vengono rivelati da un calorimetro di tungsteno( 250 m dal punto di interazione) con strips di silicio

Lo spostamento verticale rispetto al piano di LEP della distribuzione difotoni rivelati dipende dal grado di polarizzazione;tipicamente ( P 10% ) => <y> = 400 m

y(mm)-4. 4.0.

Page 31: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 31

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

Interazione (scattering -e)

calorimetro

polarizzatore

Phys.Lett. B270 (1991), 97

Page 32: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 32

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

depolarizzazione

depolarizzazione

polarizzazionedei fotoni invertita

polarizz.circolare

polarizz.lineare

Page 33: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 33

Misura dell’ energia dei fasci a LEP

Al punto di interazione dello scattering Compton: Esyst = 1.1 MeV (CERN-PPE /95-10)

E’ necessario “trasportare” questa misura al punto di interazione degli esperimenti;l’ energia non è costante lungo la circonferenza di LEP: perdita di energia per radiazioneEsync.rad. = 125 MeV/giro,rimpiazzata dalle cavità risonanti

Eint.point 2 MeV

Page 34: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 34

Energy calibration by resonant depolarization

Half-width of resonance: 150 MeV

Page 35: U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.

U.Gasparini Corso SM, Dottorato, XIII ciclo 35

Use of transverse polarization

Small changes of energy accurately measured(energy change from 1mm circumference change)

LEP energy affected by:

Tides, water levels, train currents (TGV)

Con la precisione ottenuta si è in grado di correlare l’ energia osservata alla deformazione di LEP prevista dalle “maree della crosta terrestre” (+ altri effetti: variazioni della pressione idrostatica del lago di Ginevra, TGV,...)