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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ALATRI 1° Via del Calasanzio, 7 03011-Alatri (FR) CODICE MECCANOGRAFICO: FRIC83700Q – CODICE FISCALE: 80010890608 Tel.Fax: 0775/434032 - Fax 0775/449158 - e-mail:[email protected] P IANO T RIENNALE DELL ’O FFERTA F ORMATIVA Triennio 2016/2019

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO ALATRI 1° Via del Calasanzio, 7 03011-Alatri (FR)

CODICE MECCANOGRAFICO: FRIC83700Q – CODICE FISCALE: 80010890608

Tel.Fax: 0775/434032 - Fax 0775/449158 - e-mail:[email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Triennio 2016/2019

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Premessa

Il P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta formativa) è un documento previsto dal c. 14 art.1 della legge 107 del 13/07/2015. Esso ricomprende il P.O.F., già contemplato dal D.P.R. 275 del 1999, ampliandone il contenuto e la durata; viene elaborato dal Collegio dei docenti ed approvato dal Consiglio di Istituto. Al riguardo, non è stato previsto un apposito modello ministeriale, lasciando alle scuole libertà di scelta. Tuttavia, la C.M. prot. 2805 dell’11/12/2015 ha fornito le indicazioni per una corretta elaborazione del piano triennale.

In particolare detta C.M. precisa che il PTOF:

• definisce l’identità culturale e progettuale della scuola, esplicitando la progettazionecurriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa;

• tiene conto del contesto territoriale in cui opera la scuola stessa, nonché del R.A.V. (Rapportoautovalutazione di Istituto) e del P.d.M. (Piano di Miglioramento);

• contiene le iniziative di aggiornamento del personale docente ed ATA, funzionale allavalorizzazione dei rispettivi ruoli;

• contempla modelli di flessibilità didattica ed organizzativa, tesi al superamentodell’articolazione oraria del tempo settimanale di ciascuna disciplina, della rigidità del gruppoclasse, della divisione settoriale delle materie e della lezione frontale;

• prevede la gestione unitaria dell’organico dell’autonomia (posti comuni, sostegno epotenziamento), in funzione delle varie attività curriculari ed extracurriculari programmate.

Pertanto, sono da recuperare e da inserire nel P.T.O.F. i paragrafi del P.O.F. (già approvato) che hanno una costante nel tempo, fermo restando la possibilità, come previsto dalla citata legge 107/2015, di apportare delle variazioni entro il mese di ottobre di ciascun anno del triennio.

Infine, sono da ricordare alcuni adempimenti di competenza ministeriale che hanno delle ricadute sul PTOF della scuola, ma che, ad oggi, non risultano adottati, come:

• Il piano nazionale di formazione del personale (c.123 art 1 L.107/2015);• L’organico dell’autonomia su base regionale con conseguente superamento della distinzione

tra organico di diritto ed organico di fatto (c.64 art.1 L.107/2015);• La costituzione di reti di scuole in ambiti territoriali per la valorizzazione delle risorse

professionali e l’ottimizzazione della spesa (C.69 art.1 L107/2015).

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Le finalità della scuola

In stretto rapporto con l'azione educativa della famiglia, la nostra scuola si propone di:

• concorrere alla costruzione di identità personali libere e consapevoli;• formare alla cittadinanza e alla relazione interpersonale, fondate e vissute nei sensi profondi

dell'appartenenza, dell'accoglienza, del rispetto reciproco e della solidarietà;• promuovere un sapere organico e critico basato sulla conoscenza, sulla capacità di

interpretazione e sulla sistemazione consapevole dei molteplici linguaggi che caratterizzano lacomunicazione;

• potenziare l'autonomia personale e il senso di responsabilità verso sé e verso gli altri.

Nella sua azione specifica, la nostra scuola intende ispirarsi ai principi di:

• uguaglianza e integrazione, senza distinzioni di sesso, cultura, religione, lingua, opinionipolitiche, condizioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche;

• trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative;• efficienza nell'erogare il servizio secondo criteri di obiettività, efficacia ed equità;• partecipazione nella costruzione di relazioni con le famiglie e con le altre realtà educative del

territorio.

Inoltre, la nostra scuola intende assicurare:

• il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;• l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite, definite

annualmente nella programmazione;• pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei ritmi e degli

apprendimenti degli alunni;• la gestione partecipata della scuola mediante gli organi collegiali, per promuovere la

corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica;• l'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire un funzionamento che

realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio, in rapporto alle risorse delle singole realtà e aibisogni della comunità in cui esse sono inserite;

• la libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni;• l'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie psicopedagogiche

e metodologico - didattiche.

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Scelte educative e formative della scuola

La scuola si impegna a promuovere la crescita dell’identità di ognuno come soggetto attivo e partecipe dell’ambiente in cui vive ed in grado di interagire con realtà più vaste.

Per perseguire questo obiettivo l’offerta educativa e formativa tiene conto:

delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprenderedi ciascuno;

della pratica dei valori fondamentali da trasmettere.

Inoltre la scuola si impegna:

a fornire agli alunni gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione del mondo e dellarealtà da mettere costantemente a confronto con l’interpretazione degli altri;

ad educare all’impegno e al senso di responsabilità nel massimo rispetto di sé stessi e deglialtri;

a favorire, all’interno dei gruppi classe e dell’intera comunità scolastica, la crescita degli alunnisia sotto l’aspetto socio-affettivo sia sotto quello cognitivo.

Contesto socio- culturale dell'utenza

Gli alunni provengono da strati sociali estremamente eterogenei: alcuni appartengono a famiglie più o meno attente ai problemi della crescita dei propri figli, altri a famiglie con problemi economic i, affettivi e di disagio sociale. Nei confronti di tali alunni vanno predisposti e realizzati interventi individualizzati di recupero, di sostegno, di integrazione. Appare inoltre in calo la presenza di famiglie extracomunitarie, anche a seguito della crisi occupazionale. I genitori in maggioranza hanno adempiuto l’obbligo scolastico, molti sono in possesso di diploma, alcuni di laurea. In alcuni casi lavora solo un genitore, prevalentemente nel settore terziario. Le famiglie programmano il tempo libero dei loro figli utilizzando strutture ricreative, sportive e culturali, pubbliche e private presenti sul territorio. Le offerte culturali, sportive e ricreative sono affidate a iniziative delle associazioni presenti nel territorio ed a quelle dell’Amministrazione Comunale.

Dalle suesposte considerazioni emerge l’esigenza di un approccio articolato con la realtà che consenta agli alunni, partendo dal loro vissuto e dalla loro identità culturale, di interiorizzare i dati ambientali e culturali pregressi trasformandoli in termini di “autonomia competente” e “partecipazione cosciente”.

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Risorse materiali, strutturali e professionali della scuola

Risorse materiali:

televisori; videoregistratori; radioregistratori; proiettori e videoproiettori; fotocopiatrici; lettori DVD strumentario ritmico; videocassette; cd-rom; sussidi didattici vari; attrezzature per l’educazione motoria; LIM laboratori multimediali; laboratorio scientifico; sala cineforum; biblioteca per alunni e insegnanti; laboratorio musicale; aula magna; due palestre.

Strutture Scolastiche

Infanzia: plessi scolastici Madonna della sanità, Monte San Marino., Alatri Capoluogo. Primaria: plessi scolastici Luigi Ceci, Giovan Battista Lisi, Monte San Marino Secondaria: plesso scolastico Dante Alighieri.

Risorse Professionali

Le risorse professionali (docenti ed ATA) della scuola sono determinate annualmente in base alla costituzione del numero delle classi/sezioni, nonché all’organico dell’autonomia. Nel corrente anno scolastico tali risorse sono costituite da: Scuola dell’infanzia:

22 docenti su posto comune; 8 docenti di sostegno, di cui 1 a 13 ore ed 1 part time; 1 docente I.R.C.

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Scuola primaria: 29 docenti su posto comune, 2 docenti di sostegno a tempo indeterminato 2 docenti IRC di cui 1 a 18 ore. 3 docenti organico di potenziamento.

Scuola secondaria I grado:

6 docenti di Lettere 4 di Scienze matematiche 2 di Lingua inglese 1 di Lingua francese 2 di Tecnologia 2 di Arte e immagine, di cui 1 a 6 ore 2 di Musica di cui 1 a 6 ore; 4 cattedre di Strumento musicale (clarinetto, flauto traverso, pianoforte, tromba); 2 di Scienze motorie e sportive, di cui 1 a 6 ore; 1 di Religione (12 ore); 4 di Sostegno, di cui 1 a 9 ore; 2 docenti di potenziamento (arte ed inglese).

Nell’istituto operano 18 ATA di cui:

1 Direttore dei Servizi generali e amministrativi; 5 assistenti amministrativi; 12 collaboratori scolastici. Inoltre, sono presenti 2 docenti assegnati ad altri compiti.

Risorse del territorio

Strutture sportive Piscina, Palazzetto dello sport, palestre, campi da tennis, campi di calcio, campi di calcetto, campo polivalente. Strutture ricreative Oratori, club sportivi, sale giochi, ludoteche, sala cinematografica. Centri culturali Museo, sala mostre, auditorium, biblioteca comunale, scuole di musica e danza. Centri sociali Casa di riposo “G. B. Lisi”, casa di cura “S. Francesco”, centro diurno per handicap, Caritas, centro sociale anziani, protezione civile.

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Organizzazione dell’attività scolastica L’organizzazione dell’attività scolastica è approvata in funzione dei seguenti obiettivi: sviluppare armonicamente la personalità dell’allievo in tutte le direzioni (etica, religiosa,

sociale, intellettuale, affettiva, ecc.); acquisire un’immagine chiara e approfondita della realtà sociale; favorire l’iniziativa per il suo sviluppo fisico, psichico ed intellettuale; operare scelte consapevoli nell’immediato e nel futuro, portando avanti lo sviluppo di un

progetto di vita personale; avere stima di sé e maturare una maggiore consapevolezza della propria identità; accrescere la motivazione allo studio rispettando gli stili individuali di apprendimento; rimuovere gli ostacoli d’ordine economico, sociale e umano che impediscono il pieno sviluppo

della persona; promuovere una corretta vita relazionale.

Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione, animazione. Le attività didattiche dei plessi sono organizzate in “campi di esperienza” e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità ed inventiva didattica. In ogni sezione di scuola materna operano due insegnanti, con servizio su due turni, che svolgono attività didattiche previste dalle Nuove Indicazioni Nazionali di cui al D. M. 16/11/2012. Tali attività vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini. Riveste importanza fondamentale l’allestimento di angoli di attività in cui i bambini possono toccare, manipolare, costruire ed inventare. Si utilizzano materiali poveri come carta, plastilina, das, polistiro lo, legno, gommapiuma, sughero. Organizzazione e orario della scuola dell'infanzia In tutti i plessi del Circolo l’orario di funzionamento delle sezioni si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 16.00. Nel corrente anno scolastico non è stato possibile garantire l’apertura del sabato con orario 8.00 – 13.00 a causa dei tagli operati sull’organico dei collaboratori scolastici. Inoltre nei periodi di settembre e seconda quindicina del mese di giugno l’orario è limitato al periodo antimeridiano dalle ore 8.00 alle ore 13.30, con servizio mensa, se disponibile. Scuola primaria Nella scuola elementare le discipline vengono aggregate tenendo conto dell’assegnazione dei docenti alle classi e delle ultime disposizioni in merito all’abolizione delle compresenze e all’introduzione

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della figura dell’insegnante prevalente. Le attività didattiche sono organizzate in modo da riservare a ciascuna disciplina di insegnamento un tempo adeguato, come da C.M. 271/91, fermo restando la possibilità comunque di effettuare delle variazioni nell’ambito del progetto di autonomia deliberato dagli organi collegiali della scuola, ai sensi del D. P. R. 275/99. Considerando che il tempo scuola è di 27 ore settimanali, a ciascuna disciplina vengono assegnate le ore come di seguito:

DISCIPLINA ORE Lingua italiana 6 (7-8) Matematica 5 Scienze - Tecnologia 2 Storia – Geografia 3 Ed. immagine 2 Ed. al suono e alla musica 2 Ed. motoria 2 Religione cattolica 2 Lingua inglese 3 (2-1)

Le recenti Indicazioni Nazionali di cui al D.M. 16/11/2012 forniscono ampi spunti sui possibili contenuti di insegnamento; i docenti, nell’ambito delle attività di programmazione che si svolgono all’inizio dell’anno scolastico, operano una selezione ragionata dei contenuti anche in relazione ai tempi effettivamente disponibili. Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo: lezione collettiva a livello di classe, attività di piccolo gruppo, interventi individualizzati, attività per gruppi formati da alunni di classi diverse. Un elemento didattico di notevole importanza riguarda la “memoria storica” delle classi e dei gruppi. Giornalini, cartelloni, mostre, ecc., sono strumenti importanti per consolidare l’attività individuale e di gruppo degli alunni. Nei plessi e nelle classi interessate, le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative non strettamente curricolari, approvate dal Collegio dei docenti e deliberate dal Consiglio di Circolo. Esse risultano così pienamente inserite nella programmazione educativa e didattica di ciascuna classe e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino. Tutte le classi effettuano 27 ore di lezione per cinque giorni settimanali con orario antimeridiano 8.10 – 13.35 e con l’insegnamento della lingua straniera (inglese). Gli alunni usufruiscono del servizio trasporto ed assistenza fornito dall’amministrazione comunale attraverso appalti.

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Scuola secondaria di I grado Questa istituzione scolastica, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa prevista dal D.P.R. n. 275 del 1999 e tenendo conto dei nuovi piani di studio previsti dal D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 art. 5,nonché dal D.M. 16/11/2012, sulla base dell’analisi dei bisogni formativi degli alunni, delle richieste delle famiglie e dei servizi offerti dal territorio, ha organizzato per le classi la distribuzione e i tempi delle discipline e delle attività secondo il seguente schema orario, distribuito su sei giorni settimanali con lezioni dalle ore 8,15 alle ore 13:15, nonché con prolungamento orario fino alle ore 14,15 per le classi ad indirizzo musicale (tre volte alla settimana):

CORSI ORDINAMENTALI E INDIRIZZO MUSICALE

Discipline Classe prima Classe seconda Classe terza

Italiano 5 165 5 165 5 165 Storia 2 66 2 66 2 66 Geografia 2 66 2 66 2 66 Cittadinanza e cost. 1 33 1 33 1 33 Matematica 4 132 4 132 4 132 Scienze 2 66 2 66 2 66 Tecnologia 2 66 2 66 2 66 Inglese 3 99 3 99 3 99 Seconda lingua (Francese ) 2 66 2 66 2 66 Arte ed immagine 2 66 2 66 2 66 Scienze mot. e sp. 2 66 2 66 2 66 Musica 2 66 2 66 2 66 Religione cattolica 1 33 1 33 1 33 Strumento musicale 3 99 3 99 3 99

L’attività didattica verrà programmata per dipartimenti. Questi ultimi risultano cosi costituiti: Umanistico; Matematico – Scientifico – Tecnologico; Linguistico.

I dipartimenti concordano nel considerare il metodo laboratoriale quello più adatto a fare acquisire le competenze previste. Infine, con riferimento alla scuola primaria e secondaria di primo grado, tenuto conto dell’organico di potenziamento assegnato, si procederà all’ampliamento del tempo scuola per svolgere iniziative di recupero, potenziamento, sviluppo delle eccellenze tenuto conto dei bisogni e dell’interesse degli alunni.

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Criteri per la formazione delle classi e sezioni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.

Scuola infanzia Le sezioni di scuola dell'infanzia saranno formate in base ai seguenti criteri: alunni già frequentanti nel precedente anno scolastico; alunni con fratelli o sorelle frequentanti; territorialità, intesa come vicinanza tra la scuola e l’abitazione del nucleo familiare

dell’interessato; equa distribuzione di alunni maschi, femmine, stranieri (anche se nati in Italia) e portatori di

handicap; maggiore età; preferenza espressa dai genitori con precedenza per bambini che hanno avuto fratelli e/o sorelle

nella stessa sezione nel precedente anno scolastico; sorteggio per i restanti alunni da assegnare alle sezioni.

Il D. S. valuterà casi particolari e motivati per l’assegnazione di alunni alle sezioni in deroga ai citati criteri. Scuola primaria Le classi prime saranno formate secondo il seguente criterio:

alunni con fratelli o sorelle frequentanti; territorialità, intesa come vicinanza tra la scuola e l’abitazione del nucleo familia re

dell’interessato; equa distribuzione per sorteggio di alunni maschi, femmine e stranieri, anche se nati in Italia; distribuzione nelle classi degli alunni con particolari problemi di apprendimento e/o di

comportamento, segnalati dalla scuola materna, per evitare che siano concentrati in una sola classe;

assegnazione di alunni i cui genitori hanno evidenziato problemi; preferenza (reciproca) per un compagno/a.

Assegnazione degli eventuali alunni portatori di handicap in base ai seguenti criteri:

numero degli alunni nella classe; presenza alunni in difficoltà; qualifiche specialistiche degli insegnanti; disponibilità degli insegnanti.

Il Dirigente Scolastico, valutati casi particolari e motivati, effettua l’assegnazione anche in deroga ai citati criteri, nonché nelle classi successive.

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Scuola secondaria primo grado Per la formazione delle prime classi della scuola secondaria di I grado si terrà conto dei seguenti criteri: a) equa distribuzione, tramite sorteggio, in base alla valutazione (profitto scolastico) dei singo li

alunni; b) equa distribuzione, tramite sorteggio, per sesso nell’ambito dei citati livelli di valutazione (salvo

compensazione); c) equa distribuzione, tramite sorteggio, di alunni diversamente abili e/o con problematiche segnalate; d) eventuale riduzione numero alunni della classe che accoglie l’alunno disabile (se grave); e) possibilità di esprimere una preferenza reciproca per un compagno/a.

I ripetenti rimangono nel medesimo corso, salvo casi di incompatibilità (presenza di fratelli, alunni H, altri casi problematici). Nel qual caso il ripetente viene assegnato alla classe che oggettivamente presenta meno problematiche o con meno alunni. La preferenza di cui al punto e) deve essere espressa per iscritto da entrambi gli interessati (anche congiuntamente), prima della formazione delle classi. I genitori possono presenziare alle citate operazioni. Solo per il corso ad ordinamento musicale, la classe di riferimento si formerà previa selezione con prove attitudinali.

Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi e sezioni

Scuola dell’infanzia L'assegnazione dei docenti ai plessi ed alle sezioni di scuola dell'Infanzia avverrà garantendo la continuità didattica, salvo diversa richiesta degli interessati e sulla base dei criteri stabiliti in contrattazione d'Istituto. Scuola Primaria L’assegnazione degli insegnanti alle classi e delle discipline ai docenti è effettuata dal Dirigente scolastico Tale assegnazione dovrà salvaguardare, quanto più possibile, la continuità didattica, le richieste dei docenti, nonché quanto stabilito in contrattazione d'Istituto. Ogni insegnante nella scuola elementare, di norma, riprenderà la classe successiva a quella che ha avuto l’anno precedente. Dalla classe quinta, di norma, si passerà di nuovo in prima, salvo situazioni particolari. Scuola Secondaria di I grado Nella assegnazione dei docenti alle classi, saranno rispettati per quanto possibile i seguenti criteri:

1. favorire la continuità didattica.

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2. distribuire in maniera il più possibile equilibrata su tutte le classi i docenti con contratto a tempo determinato, incaricati e supplenti, che non possono garantire la continuità didattica;

3. saranno proposti cambi di sezione nella logica di favorire l’assegnazione di un corso completo allo stesso docente per agevolare la partecipazione ai Consigli di Classe e una distribuzione equilibrata tra i corsi di cattedre orario esterne e incarichi di supplenza;

4. il dirigente esaminerà le proposte organizzative formulate dai docenti, provvedendo quindi all’assegnazione dei docenti ai corsi;

5. nel caso di ipotesi concorrenziali, l’assegnazione verrà effettuata in base ai criteri stabiliti in contrattazione d’istituto.

Anche nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno saranno rispettati per quanto possibile i criteri definiti per l’assegnazione dei docenti alle classi. Infine, per la scuola primaria e secondaria di primo grado tutti i docenti assegnati nell’organico dell’autonomia verranno utilizzati sia per assicurare il tempo scuola ordinario sia le attività di ampliamento dell’offerta formativa.

Figure di sistema

La gestione didattica della scuola verrà favorita con la nomina di figure di sistema di seguito indicate: collaboratori del dirigente scolastico, fiduciari di plesso, funzioni strumentali, coordinatori di classe, segretari di classe, animatore digitale. Vengono considerate anche eventuali collaborazioni con esperti esterni.

Organi di sistema

Gli organi di sistema per le decisioni delle attività educativo didattiche e per i vari aspetti organizzativi inerenti il funzionamento scolastico sono: collegio dei docenti, consiglio d’istituto, giunta esecutiva, commissioni varie (in base al bisogno).

Attività di aggiornamento rivolto al personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliare

L’attività formativa del personale docente ed ATA prevista nel c. 123 della L. 107/2015, è considerata “obbligatoria, permanente e strutturale”. Essa è finalizzata a favorire la crescita professionale di tutto il personale scolastico. Pur in assenza del Piano Nazionale per la Formazione, la nota n. 35 del 7/1/2015 indica alcune

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tematiche, che la scuola terrà in considerazione, anche a fronte di iniziative di aggiornamento in rete. In particolare si terranno i seguenti corsi:

1. Corso di formazione BES e DSA; 2. Corso di formazione innovazione metodologica e didattica; 3. Corso di formazione per la certificazione delle competenze; 4. Corso di formazione del contrasto al bullismo.

Le attività di aggiornamento si svolgeranno preferibilmente fuori dall’orario di lavoro. Per l’aggiornamento è possibile usufruire di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico con l’esonero dal servizio e sostituzione secondo le normative vigenti. I criteri stabiliti per la partecipazione ai corsi di aggiornamento con esonero dall’insegnamento sono:

Coerenza con il P.T.O.F.; Turnazione; Priorità di chi non ha usufruito di formazione.

La partecipazione ad altri corsi in servizio è auspicabile e senza limiti.

Piano di aggiornamento per il personale ATA

Sottolineata l’esigenza di: Favorire, attraverso l’aggiornamento, l’adeguamento delle conoscenze e competenze

relative allo svolgimento della propria mansione, in riferimento al profilo professionale; Assicurare la partecipazione alla gestione della scuola, con particolare riferimento

alle innovazioni relative all’autonomia delle istituzioni scolastiche. Si propongono le sotto indicate materie di approfondimento formativo nel corrente a.s. 2015/16 con possibilità di integrazione, sulla base di specifiche, sopravvenute necessità: Innovazione digitale a supporto dell’attività didattica ed amministrativa; Dematerializzazione delle pratiche di segreteria; Trasparenza amministrativa.

Assi culturali e competenze di base

La legge 107/2015 prevede la possibilità di superare il concetto di disciplina fine a sé stessa; considerare i saperi settoriali punti di vista che spiegano una realtà complessa e varia che va affrontata

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con strumenti diversi. Le “competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”.

Con riferimento alle competenze-chiave di cittadinanza citate nel documento tecnico, le discipline vengono ricomprese in quattro assi culturali, dove esse sono raggruppate per affinità epistemologica e per comunanza di linguaggi.

Al completamento dell’obbligo di istruzione, viene rilasciato allo studente un certificato delle “competenze di base” acquisite per ciascun asse, descritte secondo tre livelli:

1. Base; 2. Intermedio; 3. Avanzato.

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Le Competenze di base nei quattro assi culturali e le competenze chiave di cittadinanza

L’Asse dei linguaggi prevede: La padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione.

Le competenze di base per l’asse dei linguaggi sono: Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire la

comunicazione verbale in vari contesti; Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario; Utilizzare e produrre testi multimediali.

L’Asse Matematico Rigua rda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.” Le competenze di base per l’asse matematico sono:

1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentando le anche sotto forma grafica;

2. Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; 4. Analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi.

L’Asse Scientifico- Tecnologico Riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane contribuire allo sviluppo di queste ultime nel rispetto dell’ambiente e della persona. Le competenze di base per l’asse scientifico-tecnologico sono:

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle loro varie orme i concetti di sistema e di complessità;

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Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;

Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui queste vengono applicate.

L’Asse Storico – Sociale Riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondia le, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Le competenze di base per l’asse storico-sociale sono: Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica,

attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali;

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività, dell’ambiente;

Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Competenze chiave di cittadinanza

Imparare ad imparare

• Organizzare il proprio apprendimento; • Acquisire idoneo metodo di lavoro e di studio; • Individuare, scegliere ed utilizzare varie fonti e varie modalità di informazioni e

di formazione (formale, non formale ed informale) in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie.

Progettare

• Elaborare e realizzare progetti relativi all’attività di studio e di lavoro; • Utilizzare conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e

le relative priorità valutando vincoli e possibilità esistenti; • Definire strategie di azioni; • Verificare i risultati raggiunti.

Comunicare

• Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di diversa complessità;

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• Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure atteggiamenti, stati d’animo, emozioni ecc.

• Utilizzare linguaggi diversi (verbale, non verbale e diverse conoscenze disciplinar i mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare

• Interagire in gruppo; • Comprendere i diversi punti di vista; • Valorizzare le proprie e le altre capacità, gestendo la conflittualità; • Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collett ive,

nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e consapevole

• Conoscere i propri limiti e le proprie risorse; • Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale; • Far valere nella vita sociale i propri diritti e bisogni; • Riconoscere e rispettare i diritti e i bisogni altrui, le opportunità comuni; • Riconoscere e rispettare limiti, regole e responsabilità.

Risolvere problemi

• Affrontare situazioni problematiche; • Formulare e verificare ipotesi; • Individuare fonti e risorse adeguate; • Raccogliere e valutare i dati; • Proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi della Pedagogia e della

psicologia, secondo il tipo di problema. Individuare collegamenti e relazioni

• Individuare collegamenti e relazioni tra eventi educativi e relazioni diversi, anche appartenenti a diversi ambiti culturali e/o lontani nello spazio e nel tempo;

• Riconoscere dei vari modelli educativi: la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti;

• Rappresentarli con argomentazioni coerenti.

Acquisire e interpretare l’informazione

• Acquisisce; • Interpreta; • Valuta l’attendibilità e l’utilità dell’informazione ricevuta nei diversi

ambiti attraverso i diversi strumenti; • Distingue fatti da opinioni.

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Rapporto Autovalutazione R.A.V. (sintesi)

Dal Rapporto di Autovalutazione inerente all’anno scolastico 2014/2015 si evidenziano punti di forza e punti di debolezza, a cui fare riferimento per l’elaborazione del Piano di Miglioramento e da questo al PTOF.

Punti di forza: 1.2 - Territorio e capitale sociale

1.2a – La scuola realizza attività extrascolastiche di recupero delle competenze di base anche con borse di studio ai più meritevoli, certificazione in lingua straniera.

1.3 - Risorse economiche e materiali

1.3a e 1.3b – La scuola è dotata di laboratori linguistici e d’informatica, palestra; le classi della secondaria I grado sono tutte provviste di PC, alcune hanno la LIM.

1.4 - Risorse professionali

1.4a e 1.4b – Alcuni insegnanti possiedono competenze informatiche certificate e titoli da formatori BES, didattica digitale e prevenzione ai rischi della rete.

2 - Esiti

2.1a e 2.1b – I criteri di valutazione della scuola risultano adeguati a garantire il successo formativo degli alunni, considerato che risulta relativamente bassa la quota dei non ammessi.

2.2c – La disparità dei risultati tra alunni meno dotati e più dotati è in regressione.

3.3 - Competenze chiave di Cittadinanza – La scuola organizza: conferenze sulla legalità, sulle pari opportunità, partecipazione a manifestazioni di solidarietà.

3.4 Risultati a distanza

3.5d – Alta è la media degli studenti che dopo il diploma continuano il percorso formativo con esiti positivi

3a - Processi e pratiche educative e didattiche

3.1a – Il curricolo di Istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti con attività curriculari ed extracurriculari tese a valorizzare le capacità e le attitudini degli studenti (corsi di recupero, corsi di potenziamento, valorizzazione delle eccellenze).

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3.1c - I docenti effettuano una programmazione annuale iniziale che viene rivista in itinere sulla base dei risultati.

3.1d – La scuola, a seguito della valutazione degli studenti, organizza attività extrascolastiche volte a colmare le lacune e le carenze emerse.

3.2a – i plessi sono dotati di Pc

3.2b – L’orario scolastico è adeguato alle esigenze di apprendimento degli alunni.

3.2d – la scuola, in caso di comportamenti problematici da parte degli alunni, si fa carico di darne comunicazione alla famiglia.

3.3a – La scuola realizza attività per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari. I docenti tutti utilizzano una didattica inclusiva.

3.3c – Vengono organizzati corsi di recupero pomeridiani, pause didattiche in itinere. La scuola favorisce attività di potenziamento, borse di studio.

3.4 - Continuità e Orientamento

3.4a – La scuola organizza visite nei propri locali e concorsi su particolari tematiche d’interesse sociale a cui partecipano gli alunni della classe terza media.

3.4b – La scuola organizza attività di orientamento e di continuità tra le classi ponte.

3.5 - Processi- Pratiche gestionali e organizzate

3.5b – la scuola segue quanto delineato nel POF e monitora in itinere i risultati.

Punti di debolezza: 1.2 -Territorio e capitale sociale.

1.2a - Disagio socio economico culturale.

1.2b - Extracomunitari: difficoltà linguistiche.

1.3 - Risorse economiche e materiali.

1.3a e 1.3b - Mancanza di fondi per attivare laboratori multimediali efficienti.

1.4 - Risorse professionali.

1.3a e 1.4 - Corso sulla didattica laboratoriale.

2 - Esiti.

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2.3 – La scuola non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza (autonomia di iniziative, capacità di orientarsi, collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole…).

2.4 - Risultati a distanza.

2.4d - La scuola non monitora risultati degli alunni nella scuola secondaria di II grado.

3a - Processi e pratiche educative e didattiche.

3.1a - alcuni alunni non raggiungono gli obiettivi prefissati per scarso impegno.

3.1b - Le prove strutturate per classi parallele nella scuola secondaria di primo grado si effettuano solo per alcune discipline e non periodicamente; non vengono utilizzate prove di valutazione condivise o di rubriche di valutazione.

3.2a - Difficoltà nel realizzare moduli didattici interdisciplinari e multidisciplinari.

3.2d - La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali solo in alcuni casi con l’assenza della famiglia.

3.3a - La scuola non ha attuato percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia.

3.3c - Nel lavoro d’aula, in linea di massima, vengono utilizzati interventi educativi individualizzati solo per gli alunni diversamente abili.

3.4 Continuità e Orientamento.

3.4a - Mancano processi di raccordo tra scuola secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

3.4b - La scuola non realizza percorsi di orientamento per le comprensioni di sé e delle proprie inclinazioni; non si organizzano incontri rivolte alle famiglie sulla scelta del percorso di studi.

3.5 - Processi –pratiche gestionali e organizzative.

3.5b - Le priorità dell’Istituto non sono rese note al territorio; Difficoltà nel monitorare i risultati.

Piano di miglioramento

Il P.d.M. è un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV). Il miglioramento è un processo dinamico, in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica; è un percorso di pianificazione e di sviluppo di azioni educative e didattiche.

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Dal R.A.V. alle linee strategiche di miglioramento

ESITI

DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE

DELLA PRIORITÀ DESCRIZIONE

DEL TRAGUARDO a) Risultati scolastici Ridurre la quota di studenti usciti

con la votazione minima dalla scuola primaria e secondaria di I grado

Traguardi di lungo periodo: uniformare entro il 2018 la quota di studenti usciti con la votazione minima a (25%) *attraverso: Ottimizzazione delle ore di programmazione e/o introduzione di una prassi progettuale, maggiore oggettività del processo valutativo attraverso ricerca didattica per dipartimenti Diminuzione della varianza interna alla classe attraverso politiche di personalizzazione dell'insegnamento. Maggiore omogeneità tra le classi. Analisi dei risultati. Pianificazione di misure di intervento correttive e/o a sostegno*

b) Risultati nelle prove standardizzate

Migliorare gli esiti delle prove invalsi di italiano (lettura), la competenza della produzione di un testo scritto (lettera, saggio ecc.) e di un testo orale (discorso) e gli esiti delle prove invalsi di matematica

Identificazione di nuclei tematici irrinunciabili per ogni disciplina collegabili alle abilità e competenze enucleate nel curricolo verticale. Strutturazione e socializzazione di prove di verifica comuni scandite per livelli con appropriate griglie di valutazione oggettiva. Analisi dei risultati. Pianificazione di misure di intervento correttive e/o a sostegno. **

c) Risultati a distanza Monitoraggio dei risultati ottenuti dagli ex allievi, nel loro percorso all’interno degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado

Monitorare: le valutazioni riportate dagli alunni all’esame di Stato del primo ciclo d’istruzione i risultati conclusivi dei nostri alunni al primo biennio della scuola secondaria di II grado Gli obiettivi previsti sono: confermare/smentire i report informali provenienti da alunni,

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genitori e insegnanti degli Istituti Superiori; comparare le prestazioni degli alunni in uscita con i risultati conseguiti nel primo biennio delle superiori avviare un confronto sulle specifiche competenze richieste agli alunni in uscita dalla scuola secondaria di I grado eventualmente ritarare, nell’ambito di un’azione più generale di autovalutazione della scuola, l’attività educativa del nostro istituto in funzione di una “mission” rivista e corretta. ***

*motivazione della priorità rispetto ai risultati dell’autovalutazione • Nel nostro istituto è emerso che la percentuale di studenti usciti dalla secondaria di I grado con un giudizio sufficiente è del 35%, molto al di sopra della media provinciale. Poiché spesso gli studenti che escono con un giudizio di sufficienza hanno grandi difficoltà nella prosecuzione degli studi, riteniamo che la scuola debba investire prioritariamente su questo aspetto emerso dall’autovalutazione. **Il problema da affrontare è rappresentato dal fatto che la progettazione didattica è ancora condotta, soprattutto nelle scuole superiori, in maniera nel complesso individualista e la valutazione portata avanti in entrambi gli ordini in modo omogeneo e non sempre documentato. Nell’ articolazione in termini di competenze, e nella prassi ordinaria, non è consolidata la socializzazione, la condivisione e l’applicazione di medesime strategie didattiche legate alla presentazione di contenuti specifici disciplinari con conseguente verifica, valutazione e monitoraggio dei diversi step. Inoltre, le varie attività e/o i procedimenti disciplinari non sono sempre coordinati unitariamente. ***Finora nel nostro Istituto non sono state realizzate attività di monitoraggio dei risultati ottenuti dagli ex-allievi, nel loro percorso all’interno degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado; la scuola si è accontentata dei feedback che riceveva da studenti, famiglie e docenti della scuola secondaria in forma sporadica e parziale. Con il presente progetto si intende avviare una raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi alle prestazioni dei nostri alunni nel prosieguo degli studi al termine della scuola secondaria di I grado.

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AREA di PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI

OBIETTIVI di PROCESSO

RELAZIONE TRA GLI OBIETTIVI

di PROCESSO E LE PRIORITA’

INDIVIDUATE

Curricolo, Progettazione e Valutazione

1.Progettare una didattica che parta dagli interessi e dalle aspettative degli alunni e coinvolga più discipline.

2.Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi da tutti i Consigli di Classe.

Per diminuire l’abbandono scolastico e migliorare gli esiti, si ritiene opportuno diversificare la progettazione didattica con una maggiore flessibilità organizzativa, coinvolgendo più discipline e utilizzando criteri di valutazione omogenei e condivisi.

Ambiente di apprendimento Favorire la didattica laboratoriale e l’utilizzo delle attrezzature informatiche.

Sarà opportuno implementare la didattica laboratoriale e collaborativa ed effettuare un uso funzionale di tutti gli spazi e le attrezzature informatiche.

Inclusione e differenziazione 1.Programmare un piano d’inclusione degli alunni disabili che tenga conto delle diverse esigenze e delle diverse attitudini.

2.Elaborare un percorso educativo individualizzato, per realizzare il “diritto all’apprendimento” per tutti gli alunni in situazione di difficoltà.

Per realizzare il “diritto all’apprendimento” per tutti gli alunni in situazione di difficoltà e disabilità, verranno elaborati dei percorsi educativi individualizzati che tengano conto delle diverse esigenze ed attitudini. Il loro inserimento sarà favorito dai percorsi laboratoriali

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

1.Individuare criteri condivisi per la formazione delle classi.

2.Far conoscere agli studenti il mercato del lavoro, con particolare riferimento al territorio e alle figure professionali di settore.

Si ritiene che il successo formativo di tutti gli alunni si possa raggiungere formando classi eterogenee e adottando una certa flessibilità didattica ed organizzativa. La conoscenza del territorio e del mercato del lavoro contribuirà ad accrescere le motivazioni degli studenti.

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Piano di miglioramento aa.ss. 2015-18

Aree di miglioramento scelte

1. Risultati scolastici; 2. Risultati nelle prove standardizzate nazionali; 3. Competenze chiave e di cittadinanza.

Motivazione della scelta da parte della scuola • Sviluppare e potenziare la didattica per competenze consentendo a tutti gli studenti di acquisire le competenze chiave per l'apprendimento permanente. • Introdurre nella didattica prove omogenee, funzionali ad una valutazione condivisa • Ampliare il curricolo di istituto e la relativa formazione dei docenti favorendo lo sviluppo delle competenze di base di italiano, matematica e inglese. • Consolidare tali abilità per ridurre la dispersione scolastica e valorizzare le eccellenze. Durata del Piano

• Anno scolastico 2015/2016 • Anno scolastico 2016/2017 • Anno scolastico 2017/2018

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Valorizzare le risorse umane con opportuni corsi di formazione ed attribuire incarichi rispondenti alle loro capacità e abilità.

In un’ottica sistemica, la formazione dovrà diventare prassi e pratica consolidata, non un fenomeno occasionale. Sarà opportuno promuovere il confronto tra docenti per condividere pratiche professionali.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

1.Rendere più partecipi le famiglie sull’azione didattico -educativa svolta dalla scuola.

2.Instaurare maggiori rapporti di collaborazione con Enti e Imprese presenti nel territorio.

Si ritiene necessario rendere le famiglie più partecipi delle scelte didattiche della scuola, attraverso una serie di incontri con i docenti, ma anche attraverso il coinvolgimento di alcuni genitori nelle attività.

Sarà opportuno intensificare i rapporti di collaborazione attraverso la costituzione/adesione di reti con altre scuole, con Enti territoriali ed Imprese. A tal scopo saranno stipulate Convenzioni e Protocolli d’Intesa per l’effettuazione di attività comuni che possano coinvolgere attivamente gli studenti.

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Risorse finanziarie Diritto allo studio Fondi ad hoc (formazione organizzata dalla rete, bandi regionali e M.I.U.R.) Risorse umane Docenti a vario titolo coinvolti nelle attività dei diversi gruppi lavoro, formatori esterni ed interni. Risorse materiali varie Implementazione della dotazione tecnologica (fondi PON) Destinatari del Piano Studenti Docenti ATA

Finalità generali Sviluppare le competenze base di italiano, matematica, lingua inglese; Condividere (non solo formalmente) da parte di tutto il corpo docente il valore delle prove

standardizzate nazionali e i quadri di riferimento per la costruzione delle prove; Svolgimento delle prove standardizzate in tutte le classi seconde e quinte della scuola primaria

e classi terze della secondaria; Introdurre nel curricolo di istituto le competenze chiave di cittadinanza; Dotare l’istituto di un curricolo relativo alle competenze chiave di cittadinanza.

Obiettivi specifici Promuovere una didattica orientata allo sviluppo delle competenze; Migliorare gli esiti della prova nazionale per le classi della scuola primaria e secondaria; Elaborare attività legate allo sviluppo e alla valutazione delle competenze base di italiano,

matematica e lingua inglese; Strutturare attività legate allo sviluppo e alla valutazione delle competenze di cittadinanza nei

vari ordini di scuola. Metodo di lavoro Analisi dei risultati delle prove – confronto con i risultati precedenti; Condivisione non formale da parte di tutto il corpo docente del valore delle prove

standardizzate e dei quadri di riferimento; Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:

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Sarà proposto ai docenti un percorso di aggiornamento della didattica per competenze e il curricolo con l’utilizzo della metodologia della ricerca-azione, attraverso l’analisi dei risultati INVALSI, la proposta di un percorso da sperimentare in classe e di verifiche relative al percorso sperimentato;

Confronto fra docenti dei due ordini di scuola sull’uso dei dati e sulla valutazione delle competenze di italiano e matematica in uscita dalla classe quinta;

Elaborazione di prove comuni di italiano, matematica, lingua straniera al termine della primaria;

Verifica delle competenze acquisiti e proposta di criteri per la valutazione; Condivisione dei risultati con i docenti della secondaria; Riqualificazione attraverso l’innovazione tecnologica dell’ambiente di

apprendimento. Risultati attesi

Tutte le classi svolgono le prove; Progressivo allineamento ai risultati dell’area geografica di riferimento (centro) e

della Regione; Proposta al collegio di un curricolo relativo allo sviluppo delle competenze chiave

di cittadinanza; Discussione sui contenuti della proposta nei plessi e nei gruppi disciplinari; Formazione dei docenti al fine di osservare e valutare le competenze chiave di

cittadinanza; Verifica delle attività messe in atto dall’istituto, finalizzate allo sviluppo delle

competenze chiave di cittadinanza; Formalizzazione delle attività che promuovono le competenze chiave di

cittadinanza. Metodi di valutazione finale Verifica del numero delle classi che svolgono le prove; Analisi critica e condivisa dei risultati ottenuti nelle prove standardizzate per verificare il

progressivo allineamento dei risultati ai risultati dell’area geografica di riferimento e della regione;

Valutazione delle prove omogenee proposte agli alunni attraverso condivisi criteri di valutazione.

Eventuali prodotti Prove comuni di italiano, matematica, lingua inglese al termine della primaria per la

verifica delle competenze acquisite; Prove omogenee finalizzate alla certificazione delle competenze per i due ordini di scuola.

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Dal R.A.V. al P.d.M. al P.T.O.F.

Per il corrente anno scolastico, l’ampliamento dell’offerta formativa prevede l’attuazione dei progetti inseriti nel P.O.F. 2015/2016: Progetti in rete In sintonia con le scuole del territorio di Alatri, nonché con altri soggetti istituzionali, verranno realizzati progetti per i quali si sono registrati contributi da parte di altri Enti (Comune, Regione Lazio, Direzione Scolastica Regionale, MIUR, Fondazioni, ecc.):

Progetto “Il Bullismo nella rete”, in collaborazione con il Miur e Mondo digitale; Progetto cittadinanza e costituzione Verso una scuola amica, col patrocinio dell’Unicef; Progetto Valutazione e Miglioramento, in collaborazione con l’Invalsi; Sportello d’ascolto, in collaborazione con i servizi sociali e con il Sistema Sanitario Locale; Musicalmente in rete; Orchestre degli II. CC; Certificazione delle competenze; Miglioramento RAV e processo di autovalutazione; Educazione motoria e sportiva; Scuola digitale; Progetto legalità, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri; Progetto nazionale “Palestre dell’Innovazione”; Progetto contro il Tabagismo; Progetto Nazionale Generazioni Connesse; Progetto RES_FAG, inclusione e dispersione scolastica; Progetto La rete che tutela.

Progetti Scuola dell’Infanzia Progetto Drammatico-teatrale; Progetto Continuità didattica; Progetto Lingua inglese (a richiesta delle famiglie); Progetto di educazione motoria (corso di nuoto, psicomotricità con esperto esterno); Lingua e cultura rumena; Progetto cinema; Progetto lettura; Progetto Cineforum; Progetto Canti sotto l’albero pro Unicef.

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Progetti Scuola primaria

• Progetto Continuità didattica; • Progetto drammatico-teatrale; • Progetto Recupero; • Progetto Attività motoria (aerobica, ritmica, nuoto, pallamano); • Progetto Cinema, educazione visiva, cineforum; • Progetto Educazione Musicale; • Progetto Visite guidate, viaggi d’istruzione e teatro; • Progetto Lettura; • Progetto educazione alimentare; • Progetto di lingua, cultura e civiltà rumena; • Progetto di potenziamento lingua inglese, con esame Trinity; • Progetto Mare Vivo; • Progetto danza popolare; • Progetto “Canti sotto l’albero” pro Unicef.

Progetti Scuola Secondaria I grado

Progetto “Biblioteca Scolastica”; Progetto cineforum; Progetto visite guidate; Progetto continuità e orientamento; Progetto ambientale; Progetto Vela c/o Campo Scuola “Castroboleto Village” - Nova Siri (MT), Settimana Azzurra; Attività di recupero, consolidamento e potenziamento di: Italiano e Matematica; Potenziamento Lingua Inglese (certificazione Trinity College London); Progetto di “Emozioni in strada”; Progetto “Orchestra di fiati”; Corso propedeutico “Alfabetizzazione lingua latina e greca”; Progetto “La danza popolare”; Progetto valorizzazione delle radici rumene, corso di usi e costumi in lingua rumena; Viaggi e Visite d’istruzione (curricolari ed extracurriculari); Partecipazione a concorsi, spettacoli teatrali, manifestazioni e mostre; Progetto “Canti sotto l’albero” pro Unicef.

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Progetti che verranno mantenuti nel biennio successivo 2016/2018

In tale biennio verranno mantenuti i progetti storici ed inseriti i progetti che concorrono all’attuazione del piano di miglioramento, nonché attivati quelli previsti nell’ambito delle reti già costituite. In particolare, si indicano i seguenti progetti: Progetti storici Drammatizzazione; Psicomotricità; Educazione al linguaggio cinematografico; Educazione musicale; Educazione alla legalità; Educazione alla cittadinanza; Educazione ambientale; Educazione alla salute; Educazione emozionale; Orchestra di fiati; Alfabetizzazione Latino – Greco; Certificazione competenze L2; Progetto “Il Bullismo nella rete”, in collaborazione con il Miur e Mondo digitale; Progetto cittadinanza e costituzione Verso una scuola amica, col patrocinio dell’Unicef; Progetto Valutazione e Miglioramento, in collaborazione con l’Invalsi; Sportello d’ascolto, in collaborazione con i servizi sociali e con il Sistema Sanitario Locale; Musicalmente in rete; Orchestre degli II. CC; Certificazione delle competenze; Miglioramento RAV e processo di autovalutazione; Educazione motoria e sportiva; Scuola digitale; Progetto legalità, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri; Progetto nazionale “Palestre dell’Innovazione”; Progetto contro il Tabagismo; Progetto Nazionale Generazioni Connesse; Progetto RES_FAG, inclusione e dispersione scolastica; Progetto La rete che tutela.

Progetti P.d.M. Progetto inclusione: laboratorio riciclo; Progetto valorizzazione delle eccellenze; Sviluppo competenze comunicative L2 (Lingua inglese); Sviluppo competenze digitali;

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Recupero e potenziamento; Orientamento in entrata ed in uscita; Conoscenze artistico espressive anche in riferimento al territorio.

Per l’attuazione delle attività curricolari, extra curricolari e complementari riportate nel presente piano, si farà ricorso all’organi dell’autonomia, precisando che lo stesso verrà richiesto anche in base al D.I. (decreto interministeriale) di prossima emanazione. Secondo le attuali indicazioni del MIUR, per l’anno scolastico 2016/17 verrà riconferma to l’organico del corrente anno scolastico.

Proposta di utilizzazione Organico di Potenziamento

1. Il 50% del monte ore per le supplenze 2. Il 50% del monte ore per attività di inclusione, recupero, potenziamento nella scuola

primaria e secondaria, anche in orario extracurricolare.

Valutazione dell’andamento educativo- didattico

La valutazione dell’andamento educativo - didattico, parte integrante della programmazione, è necessaria come controllo degli apprendimenti e come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità nel progetto educativo. Nella scuola materna le operazioni di verifica saranno: Iniziale ed in itinere con riferimento al possesso dei requisiti e degli apprendimenti riferiti ai diversi campi di esperienza. In particolare, le valutazioni trimestrali riguarderanno i seguenti aspetti:

Espressivo – comunicativi; Grafico – simbolici; Affettivo – sociali; Logico – linguistici; Psico – motori.

Nella scuola primaria le operazioni di verifica saranno: Iniziale, per la verifica del possesso dei requisiti;

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In itinere, per rilevare difficoltà, attivare interventi di sostegno e adeguare la programmazione; Formativa, per valutare conoscenze, competenze ed abilità conseguite. La scansione temporale delle operazioni di verifica sarà quindicinale all’interno del team docente, bimestrale e quadrimestrale per classi parallele. Le prove di verifica ed i criteri di valutazione saranno stabiliti collegialmente dagli insegnanti di classi parallele divisi per ambiti disciplinari. Nella scuola secondaria di I grado i tempi della valutazione si articolano in tre momenti basilari:

Valutazione iniziale (settembre/ottobre): ha la funzione diagnostica circa l’area cognit iva (conoscenze e abilità), affettiva (comportamento, relazioni) e del metodo di studio. In sede di Consiglio di classe, aperto a tutte le componenti, viene comunicato l’andamento disciplinare e didattico.

Valutazione formativa: si colloca nel corso degli interventi didattici per fornire all’insegnante tutte le informazioni necessarie per l’azione didattica. Le famiglie vengono informate in occasione degli incontri mensili, bimestrali e quadrimestrali o con comunicazioni scritte dell’andamento didattico del proprio figlio. Nel caso di alunni che hanno conseguito risultati negativi, a metà quadrimestre, verrà inviata comunicazione scritta ai genitori.

Valutazione sommativa (periodica /annuale): è situata al termine di una frazione rilevante di lavoro scolastico (fine quadrimestre,31 gennaio; scrutinio finale a giugno). Consente di redigere un bilancio complessivo di ogni singolo alunno e del gruppo classe, con l’intento di stimare anche la validità della programmazione attuata.

Gli Strumenti di verifica si distinguono in prove strutturate, semistrutturate, aperte. La loro cadenza e i criteri di valutazione sono esplicitati nelle programmazioni didattiche. Per la scuola media sono previste almeno tre prove scritte e/o orali a quadrimestre nelle varie discipline. Inoltre, sono previsti:

o Test di profitto (vero/falso – a scelta multipla – a integrazione) o Questionari aperti o Prove intuitive – Relazioni – Componimenti – Sintesi o Interrogazioni – colloqui o Esercizi (di addestramento – ripetizione di algoritmi mentali) o Soluzione dei problemi – dettati – audizioni – auto registrazioni

La valutazione terrà conto del:

• Livello di partenza • Evoluzione del processo di apprendimento • Metodo di lavoro • Impegno e applicazione

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• Competenze raggiunte sulla base dei seguenti Descrittori di Livello:

10 = Eccellente padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni valide e sicure

9 = Completa padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni valide e sicure

8 = Soddisfacente padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni sicure

7 = Buona padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni chiare e corrette

6 = Sufficiente padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni accettabili

5 = Carente padronanza delle abilità e dei contenuti, prestazioni incerte e confuse

Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento viene effettuata dal Consiglio di classe. Essa scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari. Per tale valutazione si terrà conto dei seguenti indicatori:

IMPEGNO nelle attività e nella vita della scuola; PARTECIPAZIONE alle attività e agli interventi educativi programmati; COMPORTAMENTO: nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola; nella

collaborazione con docenti, compagni e personale scolastico; durante le uscite didattiche, i viaggi e le visite di istruzione;

FREQUENZA: assenze, ritardi e uscite anticipate; RISPETTO DELLE REGOLE del Regolamento di Istituto e dello statuto degli studenti e

delle studentesse considerato parte integrante del regolamento; NOTE DISCIPLINARI; PROFITTO GENERALE in linea con la media dei voti riportati.

La valutazione del comportamento inferiore a sei decimi viene assegnata soltanto a fronte di fatti gravi e non consente l’ammissione dell’alunno al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

La valutazione del P.T.O.F.

L’efficacia dell’attività educativo – didattica, organizzativa ed amministrativa della scuola verrà rilevata attraverso:

Autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività;

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Analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di Collegio dei docenti e di Consiglio di istituto per gli aspetti di rispettiva competenza;

Questionari rivolti agli utenti e alle famiglie per verificare il gradimento del servizio ricevuto. Commissione per la valutazione di Istituto Il presente P.T.O.F. può essere rivisto e/o integrato annualmente anche a seguito di rilevazioni condotte tra gli utenti. Proposte di modifica, integrazione e aggiornamento possono essere presentate da:

Collegio dei docenti; Staff di direzione (dirigente, vicario, collaboratori); Docenti che ricoprono le funzioni strumentali; Consigli di classe, interclasse/intersezione.

Il P.T.O.F. sarà anche messo a disposizione degli utenti per via telematica e raggiungibile al sito dell'Istituto Comprensivo: www.icalatriprimo.it Tel. 0775434032 – Fax 0775449158 - E-Mail [email protected] -------------------------------------------------------------