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'Trovarono il Bambino con Maria, sua Madre"

Ogni anno il tempo di Nataleci riconduce ad un meraviglioso incontro

con Gesù e con Maria

La nostra gioia natalizia vibra tuttan questa riunione di cuori e di anime

attorno al Bimbo Gesù e allaVergine Immacolata

ANNO LXXXT • N. 23 • 1o DICEMBRE 1957

il libro del giorno

CRISTOFARO MENNELLA

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L'ENERGIA ATOMICAal servizio dell'umanità

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Verso nuoveIl convegno dei Delegati Ispettoriali della Pia

Unione tenutosi a Roma lo scorso settembreha dato chiara la sensazione che i CooperatoriSalesiani sono oggi veramente - come DonBosco voleva - un esercito spirituale che, unitoe compatto, avanza per guadagnare anime . Soloin Italia il numero dei Cooperatori in que-st'anno è cresciuto di circa 20.000, i centrisono aumentati di qualche centinaio ; anche inaltre nazioni, come nel Belgio, nella Spagna,nell'Olanda la Pia Unione si diffonde, non solo,ma acquista sempre . più chiara la coscienza dellasua missione nella Chiesa . Quello che più ciconforta, però, è l'intensa vita spiritual-- deiCooperatori : ne sono un indice eloquente i 70corsi di Esercizi Spirituali chiusi con la parte-cipazione di parecchie centinaia di loro .Il convegno di Roma si è svolto, vorremmo

dire, già nel clima del Congresso Mondialedell'Apostolato dei Laici, che si è infatti apertosolo pochi giorni dopo, con la partecipazione diuna qualificata rappresentanza di Cooperatori .L'appello del Papa a tutte le organizzazionicattoliche per un'azione collegata e coordinataal servizio della Chiesa e della Gerarchia, ha

ORGANO DEI COOPERATORI SALES[ANT

TORINO, 1 DICEMBRE 1957

epetrovato la Pia Unione pronta a raccoglierlo ;esso d'altra parte impegna tutti i membri adessere degni del solenne, augusto riconoscimentodella funzione apostolica ed attuale del loromovimento .Don Bosco ripeteva: « Guai se ci arrestas-

simo! » . I Dirigenti della P . U. hanno ripetutole, parole del Padre. Le mete raggiunte nel '57sono soltanto delle tappe . Guardando semprea Don Bosco e al Papa, i partecipanti al Con-vegno hanno studiato le vie, i metodi, le metedel programma di lavoro per il '58, il qualevedrà di certo nuovi progressi per la diffusionedella P. U., ma specialmente per l'approfondi-mento della formazione dei suoi membri e perl'esplicazione delle opere di apostolato .

Il Centenario Lourdiano sarà un potente in-centivo a tale progresso .

Nel '58 ogni membro della P. U. potrà fre-giarsi del distintivo già in distribuzione . Questo,con l'effigie di Don Bosco e il grido che fu ilsuo programma - Da mihi animas - sarà perogni Cooperatore un impegno e un richiamo avivere in cosciente coerenza la propria voca-zione, che è vocazione squisitamente apostolica .

ROMA, ottobre 1957L'Em.mo Card. Aloisí Masella con la Delegazione dei Cooperatori al Congresso Mondiale dell'Apostolato dei Laici.

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I Dirigenti da parte loro nei ritiri mensili,nelle conferenze insisteranno su questo puntobasilare, mai come oggi attuale, anche per l'ac-corato invito del Santo Padre a tutte le organiz-zazioni di laici perché

ognuna col suo spiritoe col suo specifico programma - collaborinocon la Gerarchia, supplendo in tante situazionila mancanza del Sacerdote .Il nuovo Manuale di pietà DA MIHI ANI-

MAS, ricco fra l'altro di letture e di meditazionisalesiane, che si diffonderà sempre più largamentetra i Cooperatori, servirà egregiamente a dare loroconvinzioni e norme che li porteranno appuntoa vivere seriamente e con generosità la vocazionea cui il Signore li ha chiamati . Riuscirà così piùfacile approfondire la formazione dei Coopera-tori e lanciarli, pur rispettando condizioni esituazioni particolari, alle opere di apostolato

X'avete zLeeacct~2Coi Bollettino di novembre abbiamo speditoanche il Calendario Salesiano, che suoletornare tanto gradito ai nostri Cooperatori eamici perchè è un richiamo a Don Bosco,che resta sotto gli occhi tutto l'anno .

E col Calendario, anche il modulo del coniocorrente. . . un invito ad aiutare il nostrovenerato Rettor Maggiore ad esaudire tantiaccorati appelli di poveri Missionari, ea provvedere ai tanti bisogni delle operesalesiane da Lui visitate .

secondo l'esplicito programma che Don Boscopropone ai membri della P. U . : dai catechismi,alla stampa, alle vocazioni .

La bandiera poi che ogni centro - secondole direttive emanate - procurerà di avere nelnuovo anno sociale, avrà anch'essa per tuttiil suo richiamo chiaro e fecondo. I Cooperatori,presentandosi attorno alla loro bandiera, profes-seranno la loro vocazione salesiana nelle pub-bliche manifestazioni, come nelle quotidiane oc-casioni della vita . I Dirigenti mireranno a darequesto senso sociale e cattolico ai Cooperatori,i quali devono sentire che non sono atomi sparsi,ma cellule vive e operanti in un grande orga-nismo, che opera a sua volta nel -più vasto eperfetto organismo che è la Chiesa .Noi pensiamo che questa approfondita co-

scienza dell'apostolato e della socialità dei Coope-ratori rafforzerà l'organizzazione e insieme l'al-largherà. I centri, è vero, aumentano sensibil-mente ; ma noi attendiamo che nel '58 moltialtri centri si costituiscano e altri si organizzinoefficientemente, specie con la preziosa attivitàdi zelatori e zelatrici, scelti bene e debitamente

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formati, indispensabili collaboratori dei Delegatie dei Decurioni . Servirà all'espansione e allafruttuosa ed efficiente attività il Congresso In-ternazionale dei Cooperatori Salesiani che siterrà a Bruxelles nel prossimo giugno e i Con-vegni dei Decurioni che si organizzeranno nelleIspettorie d'Italia .

Ma il '58, anno centenario delle apparizionidi Lourdes, ha un avvenimento che polarizzeràe galvanizzerà spiritualmente i membri dellaP. U .: vogliamo dire il grande pellegrinaggiodei Cooperatori e delle Cooperatrici salesianed'Italia e d'Europa a Lourdes. In altra partedel Bollettino diamo l'annuncio del grandeavvenimento . Qui vogliamo mettere in evidenzagli scopi ideali che il pellegrinaggio vuoleraggiungere : rendere omaggio alla Vergine, lavera fondatrice delle Opere Salesiane, e ali-mentare la pietà mariana dei Cooperatori ;arricchirli di quella carica di spiritualità cheLourdes largisce a quanti vi pellegrinano convera devozione e viva fede ; creare un incontrodi fraternità fra i Cooperatori delle varie re-gioni d'Italia e delle varie nazioni d'Europa .Tale incontro sarà fonte per tutti i parteci-panti di edificazione, di vicendevole conoscenza,di feconda collaborazione. Le richieste giàavute e l'entusiasmo con cui la notizia è stataaccolta dai Cooperatori che hanno potuto co-noscerla, ci dicono come l'iniziativa risponda adun desiderio vivo e diffuso tra i membri dellaP. U. e ci fanno bene sperare del suo felicesuccesso .

Purtroppo non tutti potranno venire a Lour-des ; per costoro i Delegati potranno organizzarepellegrinaggi a santuari vicini . Ma per tuttisarà possibile ed utilissimo partecipare allacampagna del Rosario che la P. U. lanceràin omaggio alla strenna del Rettor Maggioreper il '58 . Il S . Rosario è la pratica mariana dicui Don Bosco, potè affermare : « Tutta la miaopera è fondata sul S. Rosario». Il centenario,col suo richiamo a S . Bernadette, alla Vergineche invita alla recita del S . Rosario, sarà unpotente invito a tutti i membri della P . U. allarecita della corona, specie in famiglia .

Ma non basta: lo spirito di apostolato propriodei Cooperatori farà sorgere iniziative fervide epratiche per riportare in tante altre famiglie larecita del S . Rosario . Il Bollettino sarà lieto disegnalare le iniziative che man mano sorgerannoin proposito e non mancherà di suggerire quantopotrà giovare all'attuazione e allo sviluppo fe-condo della « Campagna del S . Rosario » .

Come si vede, il '58 sarà un anno di intensa.attività per i Cooperatori, sarà - lo speriamofermamente - un anno di vero progresso spi-rituale ed apostolico. Con l'opera zelante deidirigenti della P. U., ma specialmente con lamaterna protezione della Vergine Santa, nel-l'anno della sua prodigiosa apparizione, i membridella Terza famiglia salesiana mostreranno diessere degni dell'elogio che il Santo Padre facevadi loro nel settembre scorso, quando li definiva« i tanto benemeriti Cooperatori Salesiani » .

Uwere per sa~rìreEsattamente 60 anni or sono, a Valsalice, presso

la tomba di Don Bosco, il 30 dicembre 1897,si spegneva il Servo di Dio Don Andrea Beltrami .

Giudicando le cose dal punto di vista umano,la Congregazione Salesiana faceva una perditairreparabile. Carattere aperto, ingegno brillante,ricco di doni di natura e di grazia, Don Andrealasciava presagire uno splendìdo avvenire . Lemolte speranze che i Superiori avevano posto inlui venivano per sempre infrante. Eppure quelgiorno è ormai segnato fra le date più gloriosedella Famiglia Salesiana . Nella primavera dellaCongregazione, Dio era sceso a cogliere nel suogiardino uno dei fiori più belli, non per stroncarnel'apostolato, ma per estenderlo oltre i limiti dellavita terrena . Da quel giorno fino ad oggi egliha continuato ad esercitare un incalcolabile in-flusso di bene fra i giovani . I noviziati salesiani,gli studentati di filosofia e di teologia guardanoa lui come a Maestro incomparabile di vita eformazione salesiana, modello di studente, dinovizio, di chierico, di sacerdote .

Andrea Beltrami era un volitivo . Come Dome-nico Savio, fu uri giovane che seppe volere. Laprima grande prova della sua forza di volontàla diede nella trasformazione che avvenne in litinel passaggio dalla vita di famiglia a quella delCollegio Salesiano di Lanzo. La mamma, che neconosceva bene l'indole vivace e piuttosto bat-tagliera, quando il ragazzo ritornò per le vacanze,stupì nel notare il cambiamento avvenuto nelsuo Andrea in quel primo anno di collegio . L'ar-dore con cui adempiva i suoi doveri, la condottaesemplarissima, la brillante riuscita negli studi,il benefico ascendente che irradiava attorno a sè,gli guadagnarono presto la stima dei superiorie dei compagni . Questa corrispondenza alla graziadi Dio gli ottenne l'altra grande grazia: la chia-mata alla vita religiosa salesiana . Appena fuassicurato da. Don Bosco stesso che quella era lavolontà di Dio, non ebbe più esitazioni . Entratoin noviziato cominciò una vita di totale abnega-zione, di assoluta obbedienza, di fervore angelico,di perfetto adempimento del dovere. «L'indolesua era ardentissima, attesta il suo maestro, lanatura e le cose rimane lo attraevano immensa-mente . . . Fin dai primi giorni del noviziato di-mostrò che la sua fortezza d'animo era maggioredell'inclinazione : voleva vincersi a tutti i costie si vinse » . Quando giunse al termine di quel-l'anno di prova, del cammino ne aveva fattomolto. E sembra che Dio abbia voluto mostrargli,anche sensibilmente, quanto gradisse la sua. ge-nerosità. Parlando del grande momento in cui

Nel 60° della morte

del Servo di Dio

Non Andrea Beltrami

emise i voti religiosi, disse : « Ho sentito in meun mutamento che non saprei neanch'io spie-gare». Era la grazia di Dio che s'impadronivadi quell'anima per trasformarla completamentein Gesù .

Dopo l'incontro con Don Bosco, col Card . Ca-gliero, da cui attinse il suo ardore missionario,con altri grandi Salesiani della prima ora, laProvvidenza lo fece incontrare con il Servo diDio Principe don Augusto Czartorisky . I santicomprendono i santi : sebbene di indole e di edu-cazione diversa, si compresero e si aiutarono asalire verso le vette della santità. Fu appuntonell'eroico esercizio della carità con cui, per ob-bedienza ai superiori, prestò assistenza al Principepolacco, inalato di petto, che Andrea contrasse lamalattia che lo condusse al martirio . Vi contri-buirono anche le fatiche della vita salesiana cornoassistente e insegnante, la disagevole frequenzaalle lezioni universitarie cui assisteva facendo laspola più volte la settimana, da Foglizzo Canavesea Torino, con qualunque tempo; rna oltre tuttequeste ragioni umane, ve n'è una più profonda,che rivela la tempra della sua spiritualità . « Nonsi affligga, mio Padre dolcissimo, della mia ma-lattia - scrive al suo primo Direttore - anzi negioisca nel Signore; l'ho chiesta io stesso al buonDio per aver occasione di espiare » .

Più che accettare, amò la malattia corno unaagrazia, celebrandone ogni anno l'anniversario confesta. D'allora si scelse come programma divita : « nè morire, né guarire, nta vivere per soffrire » .La via crucis cominciata il 20 febbraio 1891mise capo a un calvario elio fu un quadrienniod'immolazione compiuta soffrendo, pregando, ope-rando, nell'isolamento dalla vita comune in unapressocchè anacoretica solitudine . Ed è meravi-glioso che proprio nel quotidiano martirio abbiatrovato la sua felicità . « In mezzo ai miei dolori- scrive - io sono felice d'una felicità pienae compiuta:, di modo che mi viene da ridere,quando mi si fanno condoglianze ed auguri di gua-rigione . Il Signore mi vuole sacerdote e vittima,che di più bello?» .

Ai suoi diletti genitori scriveva: «Vi prego dinon addolorarvi e di non pensare a me. Entratenelle mie vedute: questa malattia non è unasventura, ma urna grazia particolare del Signore. . .Il soffrire in unione con Gesù Cristo diventa go-dere: i patimenti sono il dono più prezioso cheDio possa fare a un'anima . . . » . Sui medesimi cori-cetti tornava scrivendo ad una sorella : «Voi nonstate a pensare alla mia malattia ; io sono con-tento di soffrire e ne ringrazio il Signore come di

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un favore singolare . La missione che Iddio miaffida è di pregare e di soffrire . Se voi entrastenelle mie vedute, converreste meco che il patireè un dono prezioso, è una gioia inestimabile, nonuna disgrazia» .

Soltanto un'altissima unione con Dio spiegaquesta prodigiosa trasformazione del dolore nellagioia. Alla continua immolazione univa infattiuna continua orazione. Quattro ore di preghiereincentrate nella celebrazione della santa Messa,ogni mattino, dalle 5 alle 9 ; altre quattro oree mezzo, dalle 12,30 alle 17, nel pomeriggio ;dalle 20 alle 24 quattro ore di adorazione dinanzia Gesù Eucaristico . I due intervalli del mattinoe della sera li impiegava a scrivere . Uscirono cosìdalla sua penna facile ed elegante una serie diopere di varia indole: di ascetica, agiografia, let-teratura, storia, teatro. Fa stupire come abbiapotuto scrivere tanto in sì breve tempo, in mezzoa tanti dolori, nelle poche ore che intramezzavaall'orazione . Alcune di queste operette si leggonoancor oggi con diletto e profitto .

Il suo lungo martirio lo soffrì interamente nellaserena e soprannaturale gaiezza dello spirito sa-lesiano, e nella luce del grande ideale di Don Bosco :Da m-ihi animas! Quasi per rendere sempreattuale l'intenzione per la quale quotidianamente

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si immolava, si pose al collo, racchiusa in unborsellino, scoperto dopo la sua morte, una pre-ghiera, vera perla dell'agiografia cristiana, da luistesso composta e firmata col suo sangue, conla quale si offriva vittima e agnello di espiazione,pronto a soffrire tutte le pene di questo mondoe dell'altro, eccetto il peccato, per tutti gliuomini di tutti i continenti, per tutte le na-zioni, per il Papa e la Gerarchia Cattolica,per gli agonizzanti e le anime del Purgatorio .Il suo zelo non conosce limiti fino a offrirsivittima anche «per tutti gli abitatori dellestelle e dei pianeti del firmamento, qualora fos-sero abitati da esseri intelligenti, che abbisognas-sero dell'altrui ,;occorso» .

Il rigoglioso fiorire della Congregazione sale-siana ha la sua più profonda spiegazione in animecome quella di Don Beltrami .

« Vorrei essere come la pietra dell'altare, im-bevuta soltanto dell'olio della Consacrazione »,era il sospiro di un'anima santa . . La vita di DonAndrea fu davvero così .

E sessant'anni fa, alle sette e mezzo del mattino,un attacco cardiaco la stroncava per tuffarlacompletamente in Dio .

« Sì, la morte è bella quando la vita non è sol-tanto tolta, ma anche offerta» .

L , 82a SPEDIZIONE DI MISSIONARI SALESIANILa domenica 6 ottobre segnò a Valdocco la data dell'annuale spedizione missionaria. Quest'anno sono163 i Salesiani e 40 le Figlie di M . A. che partono, diretti a venti paesi disseminati ai quattro angolidella terra . La mattina nella Basilica diMaria Ausiliatrice si videro chierici cinesie giapponesi servire Messa con angelicofervore. Ottandadue anni fa, proprio daquesta chiesa partivano i primi 10 apo-stoli, seguiti ogni anno da altre schieregenerosi; oggi tornano a Torino i loro con-vertiti, o meglio i frutti delle loro fatiche .

Nel pomeriggio, il Prefetto Generale, Re-verendissimo Don Albino I+'edrigotti, e glialtri membri del Capitolo Superiore, die -dero ad ogni partente il commovente ab-braccio, sotto lo sguardo dell'Ausiliatrice,mentre la folla ripensava a quanto avevadetto poco prima, nel discorso, Don Bar-baro, missionario del Giappone ; « È laVergine che sceglie e guida tutti questigiovani, così generosi nell'offrirsi in donal più splendido degli ideali»

NEL CENTENARIO DELLA MADONNA DI LOURDES

il grande pellegrinaggio ~dei Cooperatori salesiani a Lourdes26 APRILE - le MAGGIO 1958

26 aprileOre 16 : a Torino solenne funzione nella Ba-

silica di Maria Ausiliatrice per i pellegriniprovenienti da tutte le regioni d'Italia - Sa-luto e Benedizione del Rettor Maggiore .

Ore 18 : partenza in treno speciale per Lourdes .

27 averMattino: sosta e S. Messa a Carcassonne

visita alla cittàPomeriggio : arrivo a Lourdes.

28-2' :9 aprPermanenza a Lourdes con le seguenti fun-zioni e manifestazioni per i Cooperatori :S. Messa alla Grotta - Processione colSS. Sacramento - S . Messa in Basilica - ViaCrucis - Processione aux flambeaux - Visitaalle piscine e ai luoghi di S . Bernardetta -Incontro fraterno con i Cooperatori dellealtre nazioni convenuti a Lourdes.

Addio alla Grotta - partenza .

Mattino: sosta a Monaco - S. Messa .Pomeriggio : arrivo a Genova o a Torino, con

possibilità di proseguimento .

1 . Il pellegrinaggio è aperto ai Cooperatorie alle Cooperatrici . Le iscrizioni si chiude-ranno appena esauriti i posti disponibili ;in ogni caso, improrogabilmente entro il28 febbraio del 1958 .

2. II pellegrinaggio nazionale si formerà aTorino . '

Quote da Torino (andata e ritorno( : la cale-goria : L. 41 .000 - 2a categoria : L . 28 .500 -3a categoria L. 24.500 .I pellegrini provenienti da altri centri po-tranno conoscere le quote globali dai rispet-

tivi centri (andata e ritorno) presso i Delegatilocali e ispettoriali . Queste informazioni eogni altra sul pellegrinaggio si potrannoavere dai Delegati e Delegate della PiaUnione di tutte le Case salesiane e delleFiglie di Maria Ausiliatrice .

3. Le iscrizioni vengono tutte inoltrate aiDelegati Ispettoriali e Regionali dei Coope-ratori. Basterà rivolgersi al "Rev. DelegatoIspettoriale dei Cooperatori Salesiani " diuna delle seguenti città :Torino : via Maria Ausiliatrice, 32 Novara: BaluardoLamarmora, 14 - Milano : via Copernico, 9 - Verona :via A. Provolo. 16 - Genova-Sampierdarena (per la Li-guria e la Toscana) : via C. Rolando, 15 - Ancona : (perRomagna, Marche. Abruzzo, Umbria) : corso CarloAlberto, 75 - Bologna (per l'Emilia( : via Jacopo deltaQuercia, 3 - Roma (per Lazio e Sardegna) : via Mar-sala, 42 - Napoli (per l'Italia Meridionale, eccello lePuglie) : via Scarlatti, 29 al Vomero - Bari (per le Puglie) :via Martiri d'Otranto, 65 - Catania (per tutta la Sicilia( :via Citali, 7.

nel prossimo numero daremo altre ìnjormazionij

Le celebrazioni del giubileo salesiano nellaSpagna ebbero il loro solennissimo corona-

mento l'ottobre scorso nelle gloriose giornatedi Barcellona .

Le feste si erano aperte con una spettacolareadunata di gioventù salesiana a Siviglia nelmese di marzo, erano proseguite nella capitaleMadrid in maggio col grande Congresso Na-zionale dei Cooperatori Salesiani e si sono con-cluse a Barcellona con l'Assemblea Nazionaledegli Ex allievi .

Degno preludio alle celebrazioni fu l'inaugu-razione della città provinciale della carità inti-

IN 75 ANNI DI VITA UN FIORIRE DIOPERE E DI INIZIATIVE SALESIANE

tolata « Hogares Mundet », trasferita nei nuovimodernissimi edifici eretti sul pendio del Tibi-dabo, grandiosa opera che comprende tre pa-diglioni per iooo ragazzi e altri tre per ioooragazze, un ricovero per vecchi e vecchie, unachiesa monumentale, teatro, campi sportivi, ecc .Tale città è stata affidata ai Salesiani per l'edu-cazione del settore giovani e per la cura spiri-tuale di tutto il complesso . Presiedette all'inau-gurazione il Generalissimo Franco .

Il 23 ottobre il Capo dello Stato, che si pregiadel titolo di Cooperatore Salesiano, volle dare unaprova del suo alto riconoscimento delle beneme-renze della Congregazione Salesiana in Spagna,concedendo al nostro Rettor Maggiore la GranCroce d'Isabella la Cattolica, massima onorifi-cenza civile. Durante l'udienza concessagli nelpalazzo reale di Barcellona il Generalissimos'intrattenne col sig. Don Ziggiotti in affabileconversazione, dimostrandosi informatissimo dellenostre Opere e volle offrire egli stesso al Sue-

BARCELLONA (Spagna) - Il Capo dello Stato Genera :iss :ano Franco consegna ai nostro Rettor- Maggiore la Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica, massima onorificenza civile, inriconoscimento del lavoro compiuto dai Salesiani nei 75 anni dalla loro entrata nella Spagna .

cessore di Don Bosco le insegne dell'onorifi-cenza .

Il mattino del 24 la vasta Basilica di S . Mariadel Mar echeggiò della gioia e della preghieradelle moltitudini giovanili dei sette collegi sa-lesiani e dei tre delle Figlie di M . A. e di nu-merose rappresentanze degli altri collegi religiosidella città. Nel pomeriggio il Rettor Maggiorebenedisse il nuovo padiglione delle ScuoleProfessionali di Barcellona-Sarrià, sorte sullerovine di quelle distrutte dai rossi nella rivolu-zione del 1936 e inaugurò una triplice mostra :salesiana-professionale-missionaria, che destòl'ammirazione delle autorità e attirò folle divisitatori .

La domenica 27, sul monte Tibidabo, che do-mina la città col suo grande Tempio Nazionaleal S. Cuore di Gesù profetizzato da Don Bosco,si svolsero, affollatissime, tre cerimonie : la be-nedizione dei lavori del tempio superiore, laconsacrazione degli Ex allievi spagnoli al S . Cuoredi Gesù, la vestizione di 55 novizi e la consegnadel Crocifisso con l'abbraccio a 75 missionarispagnoli che partono per le Missioni quest'anno inmemoria dei 75 anni di lavoro salesiano nellaSpagna .

Ma il finale più splendido e promettente dellefeste giubilari fu l'Assemblea Nazionale degliEx allievi, presieduta dal Rettor Maggiore, chedurò quattro giorni e fu chiusa solennementenel salone del Palazzo Nazionale, capace di20.000 persone, presenti tutte le autorità civilie militari con a capo l'Ece .mo Arcivescovo-Vescovo di Barcellona. Gli ex allievi d'Italiaerano rappresentati dal Comm . Dott. VincenzoVidili, Vice Presidente Nazionale . Il PresidenteNazionale sig. Taboada lesse, tra l'entusiasmogenerale, il decreto con cui la Città di Barcellonaconferiva al Rettor Maggiore la Medaglia d'oro .

Il 23 ottobre ultimo scorso a BARCELLONA, nel grande salone del PalazzoNazionale, presenti le autorità religiose, civili e militari, il Rettor Maggiorechiude solennemente l'Assemblea Nazionale degli Ex allievi salesiani di Spagna .

Applauditissimo il messaggio di Sua SantitàPio XII, comunicato dall'Arcivescovo Mons .Gregorio Modrego .

Si chiusero le feste ai piedi del celebre San-tuario di Monserrat . Più di 6ooo pellegriniaffollarono la splendida Basilica della MadonnaNera. II Cardinale Arcivescovo di Tarragonacelebrò il solenne pontificale col fasto liturgicodi cui sono maestri i Benedettini . Più di centomonaci assistevano, in tre ordini di stalli, ailati dell'altare . I canti polifonici e il gregorianodei monaci e dei Pueri cantores, veri usignuolidella Madonna, l'omilia del Cardinale, tutta agloria di Don Bosco e dell'Opera sua, fecerovivere ai pellegrini due ore di paradiso .

Quindi sul piazzale d'ingresso all'Abbazia, sisvolse la benedizione di una candida statuamarmorea di S. Giovanni Bosco, raffigurato in-sieme con due giovani, uno studente e un arti-giano, alta due metri, collocata nell'ultima nic-chia libera di una serie dedicata ai grandi Fon-datori nella monumentale piazza . Il sig. DonZiggiotti, in preda a viva emozione, scioglie uninno di riconoscenza alla Vergine nel suo San-tuario, rileva i rapporti spirituali tra Benedettinie Salesiani e consegna alla veneranda comunitàl'effigie del Padre . Risponde l'Abate dicendosilieto e onorato del dono ed eleva un inno dilode a Don Bosco e all'Opera sua .

Non si poteva desiderare una più felice con-clusione dell'anno giubilare . Anche nella Spagnai Salesiani possono ripetere con Don Bosco :« È la Madonna che ha fatto tutto ! » È un pro-digioso ventaglio di opere e di iniziative : sonoormai cento le case e circa duemila i Salesianie quasi altrettante le Figlie di Maria Ausilia-trice che lavorano in quella cattolica Nazione .Il granellino di senapa è diventato un alberofronzuto .

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Una grandiosa opera per i figli del popoloalla periferia di Roma

IL FILO D'ORO DELLA CARITÀ DALL'AUGUSTA AVOLA MARCHESA

ISABELLA GERINI CONTINUA NEL NIPOTE MARCHESE ALESSANDRO

A Firenze, nel dicembre 1865, Don Boscousciva da Santa Maria del Fiore, dopo un solennericevimento offertogli dal Capitolo della Catte-drale . Fra una ressa di personalità desiderose diuna sua benedizione prima del suo ritorno aTorino, un'illustre Dama gli si avvicinò sulla,soglia e, interpretando il pensiero comune, glidisse :- Perchè vuol ritornare così presto a Torino?

Non potrebbe fermarsi ancora qualche giorno?-- T miei giovani mi aspettano .

- Che importa? aspettino pure! quando andràlo vedranno .- Bisogna che io li provveda di pane! . . .- Quanti sono?- Circa mille .

E qual somma occorrerebbe per assicurare ilpane ai suoi giovani per questi giorni?- Diecimila lire .- E se le trovassimo - riprese la Signora -

si fermerebbe?- E perchè no?

ROMA - Nuova Opera Salesiana Marchesa Teresa Germi Torlonía. Veduta della facciata dell'Oratorio . (da sí-rstra) il teatr

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Ebbene io le darò le diecimila lire .Allora Don Bosco

concluse il Santo -a queste condizioni si ferma.

La generosa Signora era la Marchesa IsabellaGerini, la quale iniziò quell'anno una preziosacorrispondenza con Don Bosco e ne divenne fer-vida e generosa Cooperatrice .La nobile Dama fiorentina - commenta il

primo biografo del Santo - fu la mano dellaDivina Provvidenza per i suoi giovani di Torino .Anche negli anni successivi il filo d'oro della ca-rità unì la nobile Famiglia Gerini alla FamigliaSalesiana, e oggi il Marchese Alessandro Gerinicontinua ad essere la mano della Divina Provvi-denza per i giovani di Roma affidati all'educazionedei Salesiani . La nuova Opera Salesiana MarchesaTeresa Gerini nata Torlonia è sorta infatti per lamunificenza del Sen . Alessandro Gerini, che havoluto così onorare la memoria di sua madre .

I l grande Istituto sorge alla periferia dell'Urbenella borgata di Ponte Mammolo e sembra mate-rialmente e idealmente collegato con l'anello delleOpere Salesiane che in questi ultimi anni, venendoincontro alle pastorali ansie del Sommo Ponte-fice Pio XII, sono fiorite nei nuovi quartieri pe-riferici della, città .

Quasi a rendere socialmente più moderna edefficace la sua azione, l'Opera Salesiana è statainnalzata in quella parte della città che sta di-ventando la zona industriale di Roma, nel centrodi un futuro quartiere popolare ai margini deglistabilimenti .

La Parrocchia, già affidata ai Salesiani, svolgeràl'assistenza spirituale della popolazione, col van-taggio di precedere il completo sviluppo delleabitazioni civili .

L'Oratorio si rivolgerà in modo speciale ai gio-vani, per la loro educazione morale e per unsano divertimento, mirando a creare delle nuovegenerazioni capaci di dare un volto spiccatamentecristiano a tutto il sobborgo .

A questo fine dispone di vastissimi campì spor-tivi, di un ampio teatro modernamente attrez-zato, di cortili interni con lunghi porticati, di ele-ganti sale da gioco e di lettura, di saloni per riu-nioni, di numerose aule per la istruzione religiosae di una luminosa ed accogliente Cappella .

Le Scuole Professionali per alunni esterni, do-tate degli ultimi ritrovati del progresso, prepa-reranno tecnicamente i futuri operai, che potrannotrovare facile assorbimento di lavoro nell'industria .

È un'Opera nel suo genere completa, in pienarisonanza con l'ambiente, destinata a diventarecentro di vita per decine di migliaia di persone,punto di irradiamento per l'affermazione deipiù alti valori spirituali nel mondo del lavoroe della tecnica .

Alcune cifre daranno un'idea della eccezionalegrandiosità dell'Opera .

Il fronte del vasto complesso si estende percirca mezzo chilometro sulla via Tiburtina . Lasuperficie è di 120.000 metri quadrati (la CittàUniversitaria di Roma ne occupa circa 160 .000) .Il volume è di 252 .000 metri cubi (una scuola di

il corpo centrale con l'ingresso e gli uffici, la Cappella e, in iscorcio a destra, l'edificio delle aule e delle sale da gioco .

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50.000 metri cubi è normalmente consideratamolto grande) . L'Opera viene- a costare comples-sivamente oltre tre miliardi . Due miliardi per i,,- redici padiglioni . Un miliardo per macchine, at-trezzature tecnico-scientifiche e arredamento . Eescluso il valore del terreno e della erigendachiesa parrocchiale . « E tutto questo - scriveL'Osservatore Romano - non è fatto per i signori,come la facile demagogia va bofonchiando quandodeve demolire ; ma è fatto per l'umile gente chenon è più abbandonata, nè si vuole incantare dichiacchiere e di sogni; è fatto per l'umile gentecui bisogna comunicare un senso decoroso di di-gnità, di proprietà, di amore per le cose» .

Per dare un'idea più completa, dell'Opera, ag-giungiamo che le Scuole Professionali potrannoaccogliere oltre 1200 allievi esterni, con otto edi-lici collegati da portici, attorno a tre ampi cor-tili, di cui il maggiore misura 8300 metri quadrati .La Scuola comprende i tre Laboratori di Mecca-nica, Elettromeccanica, Elettronica, dotati di uf-fici tecnici, sale di prova, magazzini e sale-mnacchine, uniche per vastità e modernità d'im-pianti. La maggiore, quella di meccanica, misura5000 metri quadrati . Vi sono inoltre 36 aule perl'insegnamento teorico, sale di studio per dopo-scuola, refettori, sale per mostre professionali, ecc .

L'Oratorio, per oltre 2000 giovani, comprendeuna grande Cappella propria - un gioiello dieleganza e modernità; - 16 aule per catechismoe ricreazione interna ; 2 saloni per riunioni ; stadiocon due gruppi di tribune, dite campi regolari dicalcio, campi da tennis, pallacanestro, pallavolo,piste per corse, atletica e pattinaggio ; palestracoperta fornita di tutti gli attrezzi; cine-teatroper 1500 posti, impianto sonoro e cinemascope,

1,50)

palcoscenico a piani elevabili e impianto ad ariacondizionata .

La chiesa parrocchiale (erigenda) sarà dedicataa San Domenico Savio e avrà un volume di25.000 metri cubi .

Così nel nome di Don Bosco, il Santo che scesetra i primi nella periferia di una città modernaper preparare le giovani generazioni ai compitidella nostra civiltà, sorge in Roma quest'opera dieccezionale portala, in armonia con quel pro-gramma nel quale Egli seppe conciliare da oltrecento anni le esigenze della fede e del lavoro .

In questa felice realizzazione si sono incon-trati un unto, che confidava solo e sempre nellaProvvidenza, e un Benefattore che - munificoministro della Provvidenza - haa posto i suoibeni nelle mani di Don Bosco, nel comune amoreper i figli del nostro popolo . E non fu meno prov-vido disegno di Dio l'aver messo al fianco delPlarchese Gerini, per l'attuazione del vasto di-segno, un Pomo dalle larghe vedute, l'ultimoSuperiore del Capitolo Salesiano educato nel-l'Oratorio di Torino, vivente ancora Don Bosco :l'Economo Generale Don Fedele Giraudi .

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La domenica 10 corrente veniva solennementeinaugurato l'Oratorio . L'Ern .nio nostro CardinaleProtettore Benedetto Aloisi Dlasella, tagliato ilnastro tricolore, entrava con le autorità, mentreun coro potente di giovani cantava : a Dote Boscoritorna tra i giovani ancor », quasi a invocare lapresenza del Santo anche tra i ragazzi di Pontellammolo .

Seguì la cerimonia inaugurale nel grande teatro .1\iillecinquecento giovani facevano corona alle

ROMA - Oratorio Salesiano Marchesa Teresa Geriní Torlonia . Venuta parz>a'e dei grandi campi sportivi

L'Opera Marchesa Teresa Gerini Torlonia veduta dall'aereo . i . oratorio ; 2 . Cortile; 3 . Stadio ; 4 . Edificio delle aulescolastiche ; 5 . Ingresso, Direzione e uffici ; 6 . Abitazione del personale direttivo e insegnante ; 7 . Grande laboratorio diMeccanica ; 8 . Laboratorio di Elettromeccanica ed Elettronica ; g . Complesso dei refettori, cucina, lavanderia e guardaroba;

io . Area destinata alla costruzione della futura Chiesa Parrocchiale e della Cappella delle Suore .

Autorità, mentre un'altra folla di ragazzi atten-deva negli spaziosi porticati .

Un applauso entusiastico salutò l'arrivo deiCardinale Vicario, l'Em .mo Clemente Micara. GliEce.ini Monsignori Carinci e Faveri rappresenta-vano l'Episcopato ; il Presidente della Corte diCassazione, prof. Eula, la più alta Magistratura ;il Sindaco sen. Tupini, la Città Eterna ; eranopresenti moltissime altre autorità ed elette per-sonalità . Festeggiatissima la sorella del MarcheseGerini, donna Isabella .

e delle tribune, con lo sfondo degli edifici dell'Oratorio e di uno dei palazzi dell'istituto .

Dopo il discorso di Don Fa vini, il Sindaco diRoma, prendendo simbolicamente in consegna ilgrandioso complesso di edifici, rivolgeva al se-natore Gerini, assente quasi a impedire una esal-tazione della sua persona, un riconoscente saluto .Poneva quindi in rilievo che le opere di DonBosco, quando si sono iniziate, hanno semprescelto la periferia, a Torino come a Roma : alloraa piazza del Popolo e alla stazione Termini, oraa Ponte Mammolo . Ma quando i ragazzi che fre-quentano l'Opera ai suoi inizi saranno grandi,

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Roma sarà ancora cresciuta e nel quartiere non più periferico essi saranno padri di famiglia e lavora-tori altamente specializzati, e soprattutto sostenitori della fede e dell'apostolato . Con tali sentimentisalutava i giovani chiedendo a Dio che viva, cresca e fiorisca quest'Opera che la Benedizione divinaha fecondato .

Quindi il Rettor Maggiore porgeva il ringraziamento della Famiglia Salesiana all'insigne benefat-tore, che ha creato un'opera monumentale, presentando ai figli di Don Bosco una possibilità dì benemeravigliosa, e dava lettura all'Augusto Messaggio del Santo Padre :

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ROMA - L'Em.mo Card . Aloisi Masella, Protettore dei Salesiani,inaugura solennemente l'Oratorio Marchesa Teresa Gerini Torlonia .

ROMA - Sua Em . il Card . Clemente Micara, Vicario di Sua Santità,benedice la prima pietra della nuova Parrocchia San Domenico Savio .

« Con viva paterna soddisfazioneAugusto Pontefice vede sorgere allaperiferia di Roma grandiosa OperaSalesiana " Marchesa Teresa GeriniTorlonia " destinata accogliere Par-rocchia Oratorio Doposcuola IstitutoProfessionale Meccanica Elettromec-canica Elettronica futuro promettentecentro vita spirituale istruzione etformazione religiosa giovani secondospirito San Giovanni Bosco . Allaodierna inaugurazione Oratorio, alsacro rito posa prima pietra eri-genda Chiesa Parrocchiale San Do-menico Savio, Supremo Pastore spi-ritualmente presente con fervidi votiet preghiere invoca su codesti dilettifigli lumi e conforti celesti per pro-ficui frutti da fertile campo asse-gnato alla loro solerte attività, sulbenefattore insigne Marchese Ales-sandro Gerini copiose divine ricom-pense, sui fedeli della zona specialigrazie per salutare profitto di tantodono e invia di cuore particolareBenedizione Apostolica alla SignoriaVostra Reverendissima et presentitutti sole,,o cerimonia, a(fnchènuova Opera, intercedente MariaSantissima Ausiliatrice, vivat ere-scat floreat . - ANGELO DELL'ACQUA,Sostituto » .

L'Em.mo Cardinale Vicario be-nediceva quindi la prima pietradella nuova parrocchia e pronun-ciava paterne, affettuose parole .Levava all'Altissimo un inno di

gratitudine per il grande bene cheil nuovo centro farà alla CittàEterna; pregustava la gioia delgiorno nel quale sorgerà il tempioa gloria di Dio e a perenne ri-cordo della generosità del MarcheseGerini, ringraziava poi i Salesiani,i quali - aggiungeva con bontà -fanno tanto bene in Roma e eliohanno accettato l'onere di questanuova parrocchia ; e li ringraziavacome Vicario del Papa, sicuro di in-terpretare i sentimenti del SommoPontefice, che li guarda con tantapaterna predilezione. Rivolgeva infine un pensiero devoto al Papa,perchè i Salesiani lavorano per lagloria di Dio e l'onore del suoVicario, inscindibilmente connessi .

Il Congresso NazionaleDEI DIRIGENTI

EX ALLIEVI DI DON BOSCO

Nel pomeriggio del 4 novembre scorso il SantoPadre riceveva a Castelgandolfo i seicento par-tecipanti al V Congresso Nazionale dei DirigentiEx allievi di Don Bosco in Italia, svoltosi a Romadal 10 al 4 novembre. Tale prezioso incontroera la felice conclusione di quattro giorni d'in-tenso>e proficuo lavoro .

La sera del 10 novembre, a Cinecittà, presso lamonumentale nuova chiesa di S . Giovanni Bosco,il Congresso era stato aperto con una solenne as-semblea di omaggio al Santo Padre, alla presenzadell'Em.mo nostro Cardinale Protettore Bene-detto Aloisi Masella e del Rev .mo Rettor Mag-giore . L'on . avv. Alessandro Gatta aveva parlatosul Papa, il tema prediletto dei figli di Don Bosco,e il Gr. Uff. Arturo Poesio aveva, presentato unpanorama della Confederazione Mondiale, di cuiè da tanti anni benemerito Presidente .

Il 2 novembre, nella Domus Mariae, sotto lapresidenza del Superiore Capitolare Rev .mo DonGiorgio Seriè e del Comm. Poesio, furono tenute

AFI/AMO

ROMA - Congresso Dirigenti Ex allievi d'Italia .(.copra) L'Em.mo Cardinale Pizzardo abbraccia il Gr . Uff . Ar-turo Poesio, il " papà " degli Ex allievi salesiani . A sinistrasii intravede la sorridente figura di S . E . Mons . Angrisani .(sotto) Sua Eminenza il Card . Aloisi Masella rivolge le suepaterne esortazioni ai Dirigenti Ex allievi salesiani . con-venuti da tutta l'Italia .

453

varie sedute di studio su temi di organizzazione .formazione e collaborazione .

1 lavori si conclusero presso la nuova grandeopera salesiana «Marchesa Teresa Gerini 'For-lonia », sulla via Tiburtina, con una assembleaplenaria, onorata dalla presenza di Sua Eminenzail Card. Giuseppe Pizzardo, Ex allievo salesiano,di S. E . il Nunzio Apostolico Mons . Fietta e delSuccessore di Don Bosco. Il Sottosegretario allaDifesa on . Bovetti esaltò la missione dell'Ex allievonella società odierna, rievocando gl'insegnamentidi Don Bosco, carità senza fine, dilatata a tuttoil mondo . La carità e la solidarietà degli Ex allievi- disse l'oratore - potranno giovare assai allasoluzione dei problemi della società attuale . Suc-cessivamente S . E . Mons. Angrisa.ni tratteggiò lafigura morale e la missione dell'Ex allievo sacer-dote secolare nel suo apostolato. Graditissimatornò a. Sua Eminenza il Card . Pizzardo la tesserad'onore .

A mezzogiorno del 4 novembre i congressisti siraccoglievano attorno all'Altare della Patria perdeporre una corona d'alloro sulla tomba del Mi-lite Ignoto e innalzare a Dio una preghiera disuffragio per i caduti di tutte le guerre .

I centocinquanta Sacerdoti salesiani intervenutial Congresso - Ispettori e Delegati delle Fede-razioni regionali e delle Unioni locali - in duesedute particolari intense di lavoro, studiaronosotto la diretta guida del Rettor Maggiore, i pro-blemi inerenti alla loro alta e delicata missionedi guide e animatori del movimento Ex allievi diDon Roseo .

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ieri UN _MONUMENTO

oggi UN ALTAREa S . Domenico Savio nel paese natio

Riva di Chieri, la fortunata terra na-tale di S. Domenico Savio, dal 16 al20 ottobre ebbe una seconda voltal'onore di ospitare l'Urna del SantoConcittadino per le celebrazioni cen-tenarie e l'inaugurazione del nuovo .altare . Affollatissimo il triduo predi-cato da S . E . &fons . Giuseppe Angri-sani, Vescovo di Casale, suggestiva lafiaccolata della vigilia, dopo la qualeMons. Angrisani pronunziò uno sma-gliante discorso e benedisse l'artisticoaltare dedicato al Santo .Accrebbe solennità l'intervento dell'I-stituto salesiano di Chieri e delle treCase più vicine delle Figlie di M . Ansi-lia,trrice . La Messa, solenne fu cantatadal Catechista Generale Rev .mo DonAntal e tenne il discorso d'occasioneil Rev.mo Prefetto Generale Don Fe-drigotti. 11 Priore Don Ettore Gaia,anima, delle celebrazioni, ebbe la gioiadi celebrare la prima flessa all'altarededicato al Santo dei giovani, già par-rocchiano di Riva, e di vedere tuttala stia, Parrocchia raccolta attorno alsanto Concit-ta .dino .

(sotto)ROMA - L'omaggio degli Ex allievi salesiani d'Italiaai caduti di tutte le guerre .

FILIPPINE - Il Nunzio Apostolico S . E. Mon-signor Vagnozzi impone la veste talare al noviziosalesiano Rodolfo Agana, ultimo degli n figlidell'ex Governatore di Tarlac .

(sotto)TORINO - Il fiorente Oratorio Michele Rua loscorso ottobre inaugurava la nuova grandiosa eaccogliente sede del «Circolo Monterosa », conampi saloni arredati di quanto può attrarre lagioventù, intitolandola a Don Domenico Gal-lenca, fondatore e primo direttore dell'Oratorio .Annessa fiorisce una Scuola di Avviamento Pro-fessionale che conta oltre 40o allievi .

UNA NUOVA SCUOLA SALESIANA

per cementieriA CASALE

Domenica. 20 ottobre il nostro Rev .mo Prefetto GeneraleDon Albino Fedrigotti, presenti le Autorità, benedicevai locali della nuova Scuola Professionale Doti Bosco diCasale Monferrato, sorta con il contributo di generosiindustriali della città . Il prof . E. Bertola dell'UniversitàCattolica di Milano illustrò il tema » Don Bosco e lascuola professionale » .

La nuova Scuola è a tipo industriale e mira alla for-mazione professionale di giovani casalesi e monferrini ead abilitare disegnatori ed analisti chimici .

Notevole il fatto che è la prima Scuola per cementierielle sorge in Italia .

Il sessantesimo dei Salesiani a Pisa

L'Opera salesiana di Pisa ha celebrato iri ottobre il sessan-tesirno della sua fondazione. La solenne commemorazionefu ini.iata con un discorso dell'on . Togni sul tenta : « DonBosco antico degli operai » . » Si può ben, dire - scrive ungiornale locale - facendo un calcolo della media dei ragazziche hanno frequentato l'Oratorio salesiano, che il 90 percento dei pisani di oggi, dai 30 agli 80 anni, sono passatinel cortile dell'Oratorio salesiano per divertirsi e impararead essere uomini onesti» .

Nel maggio 1887 Don Bosco reduce da Roma, si erafermato a Pisa, ospite di Mons . Capponi, e vi aveva get-tato il primo seme della sua Opera, che doveva germogliarsifecondo ci a»i - pii» «noli.

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Da milli animasil niovissinlo Manualedei Cooperatori Salesiani

Molti dei nostri Cooperatoridesideravano da anni di avereun manuale di pietà che fossecome il codice di spiritualità sa-lesiana per gli ascritti alla PiaUnione . Oggi il Manuale dei Coo-peratori sales-inni è una realtà.

L'elegante volumetto Da miliiani-mas, di oltre 500 pagine,formato tascabile, è diviso in treparti . La prima si compone diuna introduzione su Don Bosco,le sue Famiglie, il suo spirito,e del Regolamem,to della Pia U-nione, sobriamente commentato .

La seconda parte contiene lepratiche di pietà : dalle preghierevocali alle brevi meditazioniproposte per il 24 del mese, iprimi venerdì e l'Esercizio dellabuona morte; dalle divozioniproprie della famiglia salesianaallo brevi istruzioni sui Sacra-

45h

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menti della Confessione e della Comunione ; dalle parti liturgiche delleMesse nostre alle preghiere speciali per ogni categoria di persone .

La terza parte completa la raccolta con una scelta di inni, cantici,mottetti e lodi sacre, e con le formule usate in particolari circostanzedell'anno, come nella novena del S . Natale .

Il Da m-ilii ail:imas si propone soprattutto la formazione spi-rituale dei membri della Pia Unione e la loro preparazione all'apo-stolato nel mondo moderno, rendendoli atti a concorrere effica-cernente alla grande crociata papale per un mondo migliore .

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Città incantevoli

Proseguendo la sua visita all'Ispettoria di Riode Janeiro, il sig . Don Ziggiotti il 26 agosto arrivaa Belo Horizonte, capitale dello Stato di MinasC erais . Essa ha pochi lustri di vita e contagià mezzo milione di abitanti. Incantevole laposizione, che ne giustifica il nome . Gli edificivanno rapidamente occupando colli e valli, mentreil centro con i suoi grattacieli ricorda le industricittà nordamericane . Le Figlie di Maria Ausi-liatrice vi hanno fondato un collegio che godegrande fama. Dirigono pure io oratori festivi,una scuola notturna e una di economia domestica .Le alunne con le giovani oratoriane oltrepas-sano il numero di 4000 .

Il Rettor Maggiore ha un'accoglienza signorilee grandiosa. Sono le autorità che per prime losalutano, offrendogli la chiave dell'ospitalitàd'onore . Tra esse figura anche il Vescovo Ausi-liare: malato con 4o di febbre, non rinunzia aporgere il suo ossequio al Successore di DonBosco . Alla prima manifestazione ne segue

un'altra nel cortile dell'istituto delle Figlie diMaria Ausiliatrice (collegio Pio XII) . Quiviben 3000 oratoriane lo acclamano gioiose .

Il 26 agosto raggiunge Acesita, centro in-dustriale sorto per la fusione e lavorazione del-l'acciaio proveniente dalle miniere di Itabira :vi trovano pane e lavoro migliaia di operai .Per i loro figliuoli è stata edificata una mo-derna scuola affidata ai Salesiani . Alla numerosacolonia italiana si aggiunge un buon contin-gente di giapponesi . Cordialissimo l'incontrocon il Rettor Maggiore .

Un aerotaxi lo riporta nel limpido cielo diquesta fortunata terra brasiliana, posandolodopo mezz'ora nel campo di atterraggio diBaron Cocais, dove una macchina lo conducealla cittadina di Santa Barbara . Un modernoistituto salesiano ne è il più bel monumento,caro a tutta la popolazione, perchè con gli al-lievi esterni ospita anche un centinaio di orfa-nelli. Con nobile gesto, felicemente commentatodal Rettor Maggiore, il Prefetto del luogo cedeal Parroco l'onore di consegnare la simbolicachiave d'oro .

Il Ministro Pella parla agli uomini di Azione Cattolica del Piemonte, convenuti nella CasaMadre di Valdocco, esortandoli a proseguire nel loro apostolato, fedeli alle direttive della Chiesa .

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Il giorno successivo parte per Cachoeira doCampo (- - Cascata del campo), la quale distacirca una novantina di chilometri dalla Capitaledi Minas . Quivi sorge una delle opere salesianepiù antiche del Brasile . Vastissimo il terrenoall'intorno, salubre e fresca l'aria, essendo si-tuato a mille metri d'altezza . La fondazionedi questo istituto è legata alla memoria del com-pianto Mons . Lasagna, il quale perì in un di-sastro ferroviario a Juiz de Fora . In Cachoeirale Figlie di Maria Ausiliatrice hanno un orfano-trofio e scuole per giovanette .

Incontro colpiù anziano dei Vescovi salesianiDa Cachoeira il 28 agosto prosegue per Ma-

riana, sede arcivescovile del nostro venerandoMons. Elvezio Gomes de Oliveira. Il primosaluto al Rettor Maggiore avviene nella chiesacattedrale ; si sale quindi alla residenza delPrelato, situata in posizione elevata e con ampiavista all'intorno. Quivi il sig . Don Ziggiotti riceveil saluto del piccolo esercito di seminaristi mag-giori e minori (circa 300) . Queste sono le gioiee le speranze dell'Arcivescovo .

Ci è gradito ricordare qui le benemerenze diMons. Elvezio, che non solo pensa al futuro dellasua archidiocesi col vivaio di vocazioni, ma dafiglio affezionatissimo di Don Bosco, aiuta i Sa-lesiani e ne favorisce generosamente le operenel territorio della sua giurisdizione .

Da Mariana passa a Ponte Nova, industre e ani-mata città, adagiata su colli e lambita dalle acquedi un fiume . La sua accoglienza al Rettor Maggioregareggia con quella delle città messicane . Dap-prima un'imponente manifestazione nella piazzadel centro che si gremisce di popolo e scolaresche,poi un lungo corteo di macchine, preceduto dainostri giovani in bianca divisa . Nel cortile dell'isti-tuto salesiano canti, cori parlati e scene allego-riche coronano la prima parte della giornata . Nelpomeriggio è la massa degli orato-riani che viene a rendere omaggioal venerato Visitatore ; a sera egliriceve il saluto dei Cooperatori .Anche le Figlie di M . A . con le nu-merose alunne lo accolgono nel lorofiorente istituto . Esse hanno pure lacura dell'ospedale, che il sig . D . Zig-giotti visita nel giorno successivo .Tornato a Belo Horizonte, il

Rettor Maggiore ossequia S . E .l'Arcivescovo, colpito da grave in-fermità. In quei giorni era statoeletto a suo coadiutore con dirittodi successione il nostro Mons . Gio-vanni Resende Costa, Vescovo diIlheus. Lo stesso giorno ricevesolennemente, per le mani delGovernatore, la Croce dell'Ordinedell'Inconfidencia, e nel collegioPio XII delle Figlie di MariaAusiliatrice assiste alla sfilata delleallieve in suo onore .

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Accoglienze festose

li 31 agosto lascia lo Stato di Minas Gerais• si dirige in volo a quello di Spirito Santo,scendendo a Vitoria, sua capitale . Alle centinaiadi alunni festanti si uniscono molti Cooperatori•

amici, con a capo il Vescovo, il Governatore• il Prefetto . Nel pomeriggio compie un devotopellegrinaggio al celebre Santuario di N . S. dePena, fondato quattro secoli or sono dai Fran-cescani sopra un cucuzzolo roccioso, da cui sicontempla un superbo panorama . Sosta purein preghiera dinanzi al sepolcro, ora vuoto, delVen. Anchieta S . J ., l'ardimentoso pioniere del-l'evangelizzazione del Brasile . Quindi eccolo nuo-vamente in viaggio per Jaeiguà, sede di unfiorente aspirantato . All'aeroporto di Cachoeirodi Itapemirin, dove non ci sono salesiani, hala sorpresa di trovare una moltitudine di personeche lo aspetta e lo supplica, con l'autorevolevoce del Prefetto, di mandare i Figli di DonBosco nella industriale città . Rimessosi in viaggio,mentre pensa di essere solo, ecco che si vedeseguito da numerosi automezzi, a cui presto siaggiunge anche una squadra di uomini a cavallo,che lo scortano fino alla chiesa parrocchiale diJaciguà, dove una turba di popolo acclamafestosa il Successore di Don Bosco e lo accom-pagna fino al cortile dei salesiani . Qui si svolgeuna simpatica manifestazione popolare, con salvadi mortaretti e fuochi d'artifizio .

In una regione ricca di canna da zucchero sorgela cospicua città di Campos . I Salesiani vi stannocostruendo un collegio ; intanto lavorano conun oratorio festivo . Le Figlie di Maria Ausi-liatrice vi dirigono due belle case, una dellequali ha l'onore di ospitare il Rettor Maggioreper l'omaggio cittadino . Nel pomeriggio ilsig. Don Ziggiotti vola a Rio de Janeiro, dovel'Ecc.mo Nunzio Apostolico lo vuole suo ospiteinsieme con Sua Em . il Card. Giacomo Camara,i nostri Vescovi Mons . Massa e Mons. Chaves

e altre personalità ecclesiastiche. Anche l'Am-basciatore d'Italia gli offre un rinfresco, riu-nendo nella sede dell'Ambasciata il fior fioredella colonia italiana .

Il mattino del 4 settembre riceve l'omaggiodelle Figlie di M. A . di Rio, che fra le altreattività, hanno pure un pensionato per univer-sitarie .

Riprende quindi la visita in auto percorrendola pittoresca strada che s'inerpica sui monti at-torno all'incantevole baia di Rio e passandoper l'elegante città imperiale di Petropolis portaa Barbacena . Qui viene introdotto solennementenella sala dell'assemblea legislativa, stipata dicooperatori e di pubblico, e fatto sedere accantoal Governatore di Minas, al Presidente dellaCamera e al Prefetto della città . Attorno si tro-vano i consiglieri municipali al completo . Pren-dono la parola le autorità e i capi partito, can-tando all'unisono le lodi di Don Bosco e delsuo metodo educativo . Poi alla Chiesa matricealtro plebiscito di stima e di affetto dalla massadei cooperatori della città e dintorni, che sal-gono alla bella cifra di 8ooo e sono beneorganizzati. Don Ziggiotti si congratula viva-mente e dà preziose direttive di apostolato. Poipassa qualche ora di serena letizia tra i novizidell'Ispettoria, che lo circondano e assiepanocome i biblici rampolli dell'ulivo .

La sera del S settembre tocca la meta finaledell'Ispettoria di Rio : San Joào del Rei, dovei salesiani hanno un moderno istituto che ac-coglie duecento aspiranti e quaranta chierici stu-denti di filosofia . Accanto all'istituto vi è la chiesaparrocchiale di San Giovanni Bosco . Un pocofuori dell'abitato sorge la scuola agricola «PadreSacramento «, per giovani orfani o abbandonati .In città tre oratori festivi pullulano di ragazzi,che nelle domeniche si aggirano sui 3000 . LeFiglie di Maria Ausiliatrice hanno iniziato laloro opera con un esternato e una facoltà di let-tere e pedagogia per signorine. Questo com-

plesso di opere e la gloriosa tradizione dei primianni di fondazione, hanno meritato la benevo-lenza di tutta la città . Per questo la venuta delRettor Maggiore raggiunge la solennità di untrionfo, con una partecipazione plebiscitaria diogni categoria di persone . I due giorni che vipassa visitando tutte le opere sono segnati da uncrescente entusiasmo, che culmina nella cerimoniadello scoprimento di un monumento a Don Boscosul piazzale del suo santuario . L'Ispettore DonFistarol e un Cooperatore interpretano la gioiae la riconoscenza di tutti . Al Te Deutn di rin-graziamento assiste una straripante folla .

Così termina la visita all'Ispettoria di Rio eDon Ziggiotti parte per San Paolo col cuoreripieno di dolcissima emozione .

Le città del Sud rivaleggiano in ospitalità

Nell'Ispettoria di San Paolo il Rettor Maggioreconclude il suo terzo ciclo di visite in suoloAmericano. Da Rio de Janeiro, accompagnatodall'Ispettore Don Antonio Barbosa, egli prendeil volo per Porto Alegre, capitale dello Statofederale di Rio Grande do Sul . In tre ore rag-giunge la popolosa città, in continuo progressoedilizio e con porto commerciale, al quale af-fluiscono i prodotti dell'interno e specialmentevino, riso, grano e tannino . A Porto Alegresorge un imponente edificio salesiano, ancora infase di costruzione, con padiglioni destinati ascuola professionale. Per ora accoglie un cen-tinaio di giovanetti orfani o abbandonati e nu-merosi allievi esterni. Nel centro della città ciè stata affidata una nuova parrocchia, cui ver-ranno annessi un oratorio festivo ed un esternatocon scuole medie e liceali . Un illustre ex allievo,già Rettore dell'Università e Senatore della Re-publica, porge al Rettor Maggiore il benvenutoa nome della schiera dei cooperatori, ex allievie amici. Il sig. Don Ziggiotti pone in rilievo

A RIO DE JANEIRO le fanciulle dell'istituto Maria Ausiliatrice lo festeggiano entusiasticamente .

(a s nistra) Una consegna di onore : il prefetto della città di BELO HORIZONTE affida a Don Ziggiotti lechiavi e il cuore del'a grande capitale di . Minas Gerais .

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l'importanza delle scuole pro-fessionali nel Brasile, cui è ri-servato un poderoso avvenireindustriale .

Nel pomeriggio la Cameradei Deputati tributa il suo ri-verente omaggio al Successoredi Don Bosco .

L'undici settembre visita Ta-quarí, ove ha sede una nostrascuola agricola . All'edificio pri-mitivo stanno per aggiungersivari padiglioni moderni, chepermetteranno di elevare il nu-mero degli alunni da 8o a 350 .Quest'opera è dovuta ai buoniuffici del Dott. Adroaldo, esi-mio cooperatore .

Il 12 settembre vola a Bagé,presso il confine con l'Uruguay .L una graziosa cittadina, nellaquale fioriscono un nostro col-legio con bella chiesa parroc-chiale e un oratorio festivosituato in una borgata popo-lare. L'accoglienza al RettorMaggiore avviene in forma so-lenne nella piazza centrale .Il giorno seguente parte per Rio Grande .

All'aeroporto di Pelotas viene salutato da S . E .Mons. Zattera, Vescovo diocesano e ammiratoredell'opera salesiana . Dopo altri dieci minuti divolo, è a Rio Grande, città industriale edificatasu una penisoletta e lambita dalla Laguna dosPatos. L'oceano dista solo pochi chilometri esono numerose le navi mercantili che fannoqui scalo o che proseguono per Porto Alegre .Il Prefetto della città accompagna personalmenteil síg. Don Ziggiotti al liceo salesiano Leo-ne XIII, che trova gremito di persone accla-manti al Successore di Don Bosco .

Tornato a Porto Alegre e trascorsavi la do-menica i5 settembre, riprende l'aereo per Itajaí,costretto però a far tappa a Florianopolis,capitale dello Stato di Santa Caterina . I Sale-siani non vi hanno opere, tuttavia il sig . DonZiggiotti viene ricevuto con tutti gli onori nelpalazzo del Governo . Anche S . E. l'Arcivescovolo- accoglie nella sua residenza. Quindi riprendeil viaggio per Itajaí, porto sul fiume omonimo,moltq vicino al mare . Vi -affluisce il legnameproveniente dall'interno, che viene anche espor-tato. La nostra opera in questa città è incomin-ciata appena da un anno, eppure i Figli diDon Bosco sono già circondati da grande simpatiae benevolenza. Ne è prova l'accoglienza al RettorMaggiore, che viene acclamato- lungo le vie enel cortile dell'istituto .

Scene che si rinnovano: folle,sorrisi di giovani, scrosci di applausiNel pomeriggio del 17 giunge a Massaran-

duba . Quivi sorge una nostra chiesa parroc-chiale per emigrati polacchi. Caratteristico e

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SAN PAOLO - Messa all'aperto per il i° centenario della morte di S . Domenico Savio .

popolare il ricevimento al Rettor Maggiore, cheviene scortato fino al piazzale della chiesa daun gruppo di ciclisti. Un rappresentante deicooperatori porge il benvenuto ; seguono canti eindirizzi in polacco e portoghese, con l'offertadi fiori e di una borsa missionaria . Il giornodopo nel tempio rigurgitante di fedeli, provenientianche dalle borgate lontane, Don Ziggiotti parlae benedice una graziosa grotta di Lourdes .

Un'ora di auto ed eccolo a Indaial, municipioda cui dipende la frazione di Ascurra . Il Prefettodella città porge il benvenuto dinanzi al palazzomunicipale. Proseguendo il viaggio arriva adAscurra, sede del nostro aspirantato con chiesaparrocchiale, e viene ricevuto festosamente daconfratelli, aspiranti e parrocchiani . Il giornoseguente si reca alla vicina Rodeio per salutarei Padri Francescani . Cordiale l'accoglienza, concanti e declamazioni dei novizi . La giornata sichiude con una riunione di cooperatori e amici,in gran parte emigrati italiani . Sebbene di con-dizione non agiata, essi offrono all'aspirantatoriso ed altri prodotti della terra . Ma il donomigliore è quello ,dei loro figli, quando in essispunta il fiore de~1a vocazione religiosa .

Il 20 settembre parte in auto per Arrozeira .Il suo nome proviene dalle coltivazioni di riso,che qui è assai abbondante. Lo coltivano ingran parte gli emigrati italiani . Un lungo corteodi giovani e uomini in bicicletta lo accompagnafino alla nostra parrocchia, dove è ricevuto congrande entusiasmo dal buon popolo .

L'ultima visita nello Stato di Santa Caterinaè all'opera salesiana di Rio do Sul, dove vienericevuto trionfalmente nel vasto piazzale di-nanzi alla nostra grande chiesa parrocchiale . IlPrefetto gli consegna la chiave simbolica della

città ; tutt'intorno è una marea di teste . Al ri-cevimento fa seguito una superba sfilata di tuttele scuole cittadine, recanti bandiere e simbolidi attività parascolastiche . La nostra opera inRio do Sul è costituita da un collegio per in-terni ed esterni con settecento alunni, e dallanuova chiesa parrocchiale, elegante nella sualinea architettonica . Le Figlie di Maria Ausilia-trice hanno un collegio frequentato da numerosealunne e in ottima posizione. Ad esse è pureaffidata l'assistenza dell'ospedale « Cruzeiro » .Parte da Rio do Sul il mattino del 22 set-

tembre, percorrendo in auto i 170 chilometriche separano la città da Itajaí . Nonostante iltempo imbronciato, ammira il paesaggio sug-gestivo di questo lembo dello Stato di SantaCaterina : colli ricoperti di boschi, ubertose risaie,pascoli, frutteti, tutto diviso in piccole proprietà .Giunto all'aeroporto, sale sull'apparecchio chelo trasporta a San Paolo . Di qui prosegue nuo-vamente in auto fino alla cittadina di Pinda-monhangaba . Quivi sorge il noviziato del-l'Ispettoria, che accoglie anche un centinaio diaspiranti. A ricevere il Rettor Maggiore, con leautorità, vi è pure il nostro Mons . Resende .

p

Il mattino del 24 riprende il viaggio alla voltadi Lavrinhas . Oltre duecento giovanetti nellatranquillità dell'ambiente vi si preparano adingrossare le file salesiane . L'istituto, uno deipiù antichi, oggi rimodernato e ingrandito, ap-are quasi gemma incastonata nel verde dei

colli e lambita dal rio sottostante . All'arrivodel Rettor Maggiore tutto il paesino si riversanella nostra casa, con a capo il Prefetto, chepronuncia un discorso di benvenuto e assicurache il cuore del popolo batte all'unissono conquello dei Figli di Don Bosco .A cinque chilometri da Lavrinhas si estende

la città di Cruzeiro, con una frequentata chiesapubblica e un fiorente oratorio. Accanto stannosorgendo le scuole professionali . Don Ziggiottiviene accolto con grande affetto dai fedeli eoratoriani, che riempiono il piazzale dinanzi alla

chiesa, ne ascoltano devoti la parola e ne rice-vono la benedizione .Un'ora di auto ed eccolo a Lorena, dove

l'accolgono trionfalmente migliaia di giovanettie tutto il popolo . Gli è tributato un primoomaggio sotto lo storico albero dove furonoricevuti gli imperatori Pietro I e Pietro II .Poi in lungo corteo viene scortato fino alla sededella nostra Facoltà di Lettere, Scienze e Filo-sofia. Ne è Direttore Don Carlo Leoncio daSilva, già docente al nostro Ateneo di Torinoe membro dell'UNESCO. Accanto alla Facoltàsorge l'istituto « San Joaquim » con collegio,chiesa pubblica e oratorio . Non lungi dal collegioc'è anche un ospizio con scuola agricola pergiovani poveri . Il Rettor Maggiore vi trascorrealcuni giorni rendendo felici le tre comunità .

A mezz'ora da Lorena si trova la città di Apa-recida col celebre santuario nazionale - dell'Im-macolata, meta di continui pellegrinaggi . Ancheil Rettor Maggiore rende devoto ossequio allaVergine celebrandovi la S . Messa, attorniatoda confratelli, aspiranti e allievi . Di ritorno aLorena si ferma a Guaratinguetà per riceverel'omaggio delle Figlie di Maria Ausiliatrice . InLorena esse stanno costruendo un'ariosa e mo-derna sede che accoglierà le loro allieve univer-sitarie. L'edificio viene benedetto e inauguratoufficialmente dal Rettor Maggiore . La domenica29 settembre celebra nella cattedrale con largaaffluenza di popolo .

Alle io parte per Campinas su aereo offertogentilmente dal Vicegovernatore di San Paolo,nostro ex allievo . All'aeroporto trova autorità ecooperatori pronti a scortare il Successore diDon Bosco fino al nostro grandioso liceo . Quivicentinaia di ex allievi, venuti a festeggiare il 6o0di fondazione dell'istituto, sono lietissimi dichiudere le feste alla presenza del Rettor Mag-giore . Il Prefetto gli porge il benvenuto a nomedella città . I Figli di Don Bosco vi hanno treopere : il liceo Maria Ausiliatrice con 700alunni e oratorio ; l'esternato S . Giovanni, in

SAN PAOLO - Don Ziggiotti tra i Vescovi salesiani del Brasile, presenti al 2 0 Congresso Nazionale degli Ex allievi di Don Bosco .

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posizione centrale, con 30o al-lievi, chiesa pubblica, oratoriofestivo e padiglione ex allievi ;la scuola professionale S. Giu-seppe, che accoglie oltre zooragazzi di umile condizione .A Campinas il sig. Don

Ziggiotti, ha pure la gioia dipassare una giornata con un belgruppo di salesiani coadiutoriprovenienti dalle diverse casedell'Ispettoria .

Il 3 ottobre è a Piracicaba .All'entrata della città il RettorMaggiore s'incontra con S . E . ilVescovo e col Prefetto ; passaquindi in rivista il picchetto disoldati inviati con la fanfara aonorare l'Ospite illustre . Poi unlungo corteo, attraversando levie principali, lo accompagna alnostro istituto, dove si svolgeil ricevimento solenne. Egliprende lo spunto dall'archi-tettura dell'edificio, che si aprea ventaglio, per dichiarare che le .case di DonBosco accolgono sempre a braccia aperte quantivi bussano.

Il giorno seguente- prosegue il suo viaggio allavolta di Americana, nuova città in rapido svi-luppo, dove i Salesiani hanno aperto un ester-nato con chiesa pubblica. Il primo omaggio alRettor Maggiore viene offerto dalle autoritàcivili che si riuniscono nel palazzo municipalee in sessione straordinaria lo proclamano « Cit-tadino d'onore».

Nel pomeriggio parte per Araras, dove dal1895 fiorisce un oratorio festivo con chiesa pub-blica. Le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno unbel collegio e un gruppo di aspiranti. Il sig . DonZiggiotti viene accolto nel cortile dell'oratoriocon simpatica e familiare manifestazione .

Giorni di festa nella grande San PaoloEd eccolo in viaggio per San Paolo. Presso

la città attendono per scortare il Rettor Mag-giore varie centinaia di auto . Porgono il primosaluto S. E. il Prefetto, il rappresentante delGovernatore, il Ministro d'Italia, e altre auto-rità . Il lunghissimo corteo, preceduto dalla po-lizia e da staffette in vistosa divisa, attraversale vie, sfilando sotto le ciclopiche costruzionidel centro, e arriva dinanzi alla Parrocchia-Santuario del nostro liceo Sacro Cuore . Quivinumerosi paggetti fanno ala d'onore, mentre ilsig. Don Ziggiotti, tra l'entusiasmo generale ele acclamazioni di giubilo, entra in chiesa per rin-graziare il Signore di essere giunto felicementeall'ultima tappa del suo lunghissimo viaggio .

Nel cortile migliaia di alunni ed alunnedelle Figlie di Maria Ausiliatrice sono prontia tributare un primo omaggio al Successoredi Don Bosco. Dopo il saluto dell'Ispettore,

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SAN PAOLO - Un momento storico : Sua Eminenza il Card . Arcivescovo di SanPaolo, Carlos Carmelo de Vasconcelos Mota proclama San Domenico Saviopatrono della gioventù della metropoli e dell'Archidiocesi .

mille e mille palloncini multicolori si staccanodalle mani dei giovani e prendono il volo nelcielo azzurro . La banda della polizia accom-pagna l'inno composto dal nostro D . Mar-cigaglia e musicato da D. Kasprzyk per la ve-nuta del Rettor Maggiore in Brasile . Il coropoderoso dei giovani fa fremere di entusiasmoe dà all'ambiente un tono superbamente festivo .Il sig. Don Ziggiotti conclude la manifestazionericordando che tante volte ha contemplato nelleriviste e fotografie il liceo S. Cuore di SanPaolo, ma ora la realtà supera ogni aspettativa .

Dopo la sfilata degli alunni, egli si reca adossequiare Sua Em. il Cardinale Carlo Carmelode Vasconcelos Mota, che nutre un affetto piùche paterno per i Figli di Don Bosco .Il 6 ottobre è segnato da un avvenimento

storico : la proclamazione di S . Domenico Savioa patrono della gioventù dell'archidioeesi .

Lo stesso Em .mo Cardinale dà lettura del do-cumento ed esalta le mirabili virtù del nostropiccolo Santo. Il Rettor Maggiore ringrazia SuaEminenza e gli consegna una medaglia d'orocommemorativa. È presente alla cerimonia ancheil nostro Vescovo Mons . Faresin. A S. DomenicoSavio verrà dedicata una parrocchia della città .

Nel pomeriggio ha luogo un grandioso Festivalorganizzato dalle Compagnie Salesiane in onoredi S. Domenico Savio .

I carri e cortei allegorici, i cori, le musiche,i costumi dei giovanetti vestiti da paggi, da pic-coli Tarcisio, da piccolo clero e da operai inerba, le innumeri bandiere e gagliardetti, dànnoalla manifestazione un aspetto suggestivo e indi-menticabile . Si legge negli occhi di tutti la pienasoddisfazione, ma questa è più che evidentenel Rettor Maggiore, che plaude agli organizza-tori di un trattenimento riuscito davvero de-lizioso . Il 7 ottobre, festa del S . Rosario, celebrala Messa vespertina nella Parrocchia del S, Cuore

annessa all'istituto, quindi esce dal tempio perricevere l'omaggio delle associazioni e dei fedeli .

Il giorno 8 gli viene conferita la Laurea adhonorem in scienze economiche. P, da notareche nel complesso di attività scolastiche delliceo S . Cuore vi è pure la Facoltà di Scienzeeconomiche, aggregata all'Università Cattolicadi S. Paolo, come quella di Lorena . Sono pre-senti alla cerimonia Sua Em . il Cardinale, ilVicerettore dell'Università, Don Stringari eDon Leoncio, Presidi delle nostre Facoltà, tuttoil corpo insegnante, gli allievi e molte altrepersone. Pronuncia il discorso di circostanzaun professore dell'Università, che mette in ri-salto i benefici della scienza economica, seispirata a principi cristiani . Nel suo ringrazia-mento il sig. Don Ziggiotti . si compiace difare un parallelo tra le scienze economichee la sapienza economica dei Santi, che con laloro povertà volontaria hanno raggiunto il gradoeroico della virtù .

Il 9 ottobre festeggia il suo compleanno nelloStudentato Teologico Salesiano, importante casadi formazione che si trova in un quartiere ele-vato della città -(Lapa), da cui si domina lagrande metropoli Paolina . I i5o studenti, pro-venienti dalle quattro Ispettorie del Brasile,onorano il Rettor Maggiore con geniali mani-festazioni musico-letterarie. Tra di essi, indolce intimità familiare, passò pure la festa diN. S. Aparecida, Patrona principale del Brasile .

La prima metà del io è dedicata alle Figlie diMaria Ausiliatrice, che il sig . Don Ziggiottivisita nel collegio di Santa Agnese e al novi-ziato. Il collegio compie cinquant'anni di vita

e il giubileo viene commemorato con un ricevi-mento solenne al venerato Visitatore. Sono pre-senti le Direttrici dell'Ispettoria, alle quali tieneuna conferenza . Più tardi, nella sala dell'assem-blea legislativa, riceve solennemente la cittadi-nanza d'onore .

Gli ultimi giorni passati a San Paolo furonodensi di manifestazioni, tra le quali merita ilprimo posto il grande concentramento di exallievi, provenienti da tutte le parti del Brasile,fin da Manaus, Belém e Corumbà . Si ha un'ideadelle distanze se si pensa che sarebbe come sead un convegno romano venissero delegati dalCairo, da Oslo e da Lisbona. Il Rettor Maggioreè circondato dalle LL. EE. i nostri VescoviResende, Chaves, Paz, Massa e Faresin, daiquattro Ispettori del Brasile, dalle Presidenzedelle quattro federazioni regionali e dal Presi-dente Nazionale, dott . Jair de Acevedo Ribeiro .Gli ex allievi sono circa seicento . Il sig . DonZiggiotti nomina il Dott. Acevedo Ribeiro VicePresidente della Federazione Internazionale einvita tutti ad essere apostoli nei vari ambientiin cui vivono .

Il 1,3 celebra la S . Messa nella maestosa chiesaparrocchiale di Maria Ausiliatrice, il massimotempio salesiano del Brasile . Dopo il fervorinoe la benedizione di Maria Ausiliatrice, escesulla porta per ricevere l'omaggio degli inter-venuti. -Presta servizio d'onore la banda dellaGuardia civile. Quindi la massa si porta algrandioso monumento dell'Indipendenza nazio-nale, ove il Rettor Maggiore rende onore allagrande Repubblica del Brasile .

Lo stesso giorno è festeggiato dai rifugiati

Un lungo corteo di macchine a LORENA gli fa scorta di onore, fra una fitta siepe difolla, fino alla città universitaria salesiana (Facoltà di Lettere, Scienze e Filosofia) .

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Ad APARECIDA, santuario nazionale, Don Ziggiotti, assie-pato da chierici salesiani, regge una statuetta della Ver-gine, Patrona del Brasile .

polacchi raccolti nella chiesa di Maria Ausilia-trice, ove hanno eretto una cappella alla Verginedi Czestokowa. Si reca in seguito alla nostraparrocchia di Santa Teresina, situata in un borgopopolare di San Paolo, e benedice la prima pietradell'erigendo istituto salesiano .

Il 14 ottobre, visitata la nostra opera popolaredi Mooca, ove sta sorgendo una moderna scuolaprofessionale accanto alla chiesa pubblica, si di-rige in auto alla volta di San José dos Campos,a circa qo chilometri da San Paolo, lungo l'auto-strada di Rio de Janeiro . Prelevato e scortatofino all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice,riceve dalle autorità il saluto e la chiave simbo-lica della città . Visitando il cimitero, il sig. DonZiggiotti sosta in preghiera al sepolcreto sale-siano, dove riposa la salma del nostro DonKomorek, morto in concetto di santità . Sonomolti coloro che vanno sulla sua tomba a pre-gare e a domandare grazie .

Il i5 ottobre è atteso nella capitale per la so-lenne decorazione dell'Ordine del Cruzeiro do Sul .Nella sala del Palazzo del Presidente si riunisconoillustri personalità : il Cardinale di Rio S . Em. Gia-como Camara, il Nunzio Apostolico Mons . Lom-bardi, il Ministro degli Esteri dott . De MacedoSoares, i nostri Vescovi e Ispettori. Vi è pure unarappresentanza dei nostri giovani . Il Presidentedella Repubblica, Dott . Juscelino Kubitschek, ri-volge al Rettor Maggiore il suo plauso per l'operadei Figli di Don Bosco in Brasile, poi fa solenneconsegna della decorazione, la più alta concessaagli stranieri . Dopo la cerimonia il Presidenteoffre un pranzo intimo in onore del Successoredi Don Bosco: vi partecipano il Cardinale, iVescovi, gli Ispettori e altre personalità .

Tornato a San Paolo, raccoglie a convegnotutti i Direttori dell'Ispettoria, s'intrattiene alungo con i quattro Ispettori salesiani del Bra-sile e, dopo un commosso saluto ai salesiani eai giovani, prende il volo per Rio de Janeiro,dove conclude il suo pellegrinaggio brasiliano

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di nove mesi e mezzo, ai piedi della gigantescastatua di Cristo Redentore sul Corcovado, invo-cando su tutti i suoi diletti figli dell'immensoBrasile le benedizioni di Dio, dell'Ausiliatricee di Don Bosco .

Si può dire così divenuto realtà il sognoprofetico che S . Giovanni Bosco ebbe settanta-quattro anni or sono, la notte del 3o agosto1883, quando vide un giovanetto sui sedicianni «amabile per sovrumana bellezza, con unsorriso di irresistibile benevolenza . . . » . Era ilfiglio del Conte Fiorito Colle di Tolone, insignebenefattore dell'Oratorio e particolarmente delleMissioni d'America. Il giovanetto era mortopoco tempo prima .

Nel sogno Don Bosco vide l'America del Sudcome in miniatura su un tavolo : un salesianoportava un canestro di fichi immaturi. Il ragazzopose uno dei fichi in un vasetto di acqua e poiin un altro di sangue : « Con il sudore e col sanguei selvaggi ritorneranno ad essere attaccati allapianta della vita e ad esser gradevoli al Pa-drone . . . » . Don Bosco pensava : - Ma per con-seguire ciò ci vorrà del tempo . . . Il giovanettoleggendo nel suo pensiero, proseguì : « Questoavverrà prima che sia compiuta la seconda ge-nerazione . . . Questa presente non conta: saràun'altra e poi un'altra ; e ogni generazione com-prende sessant'anni » .

Mentre si inizia il 750 dell'Opera salesianain Brasile, al quinto Successore di Don Bosco ètoccata la bella sorte di- verificare la realizza-zione del profetico sogno del Santo, nonchédelle parole dette a Don Rinaldi a Lanzo: «Verràgiorno in cui avremo più di 200 Case salesianenel solo Brasile . . . » .

Sulla scaletta dell'aereo Don Ziggiotti alza la mano nelsaluto augurale all'immenso Brasile . Gli resta nel cuoreun ricordo incancellabile

Tokyo, la capitale del Giappone, nelle sereinvernali diventa fiabescamente bella ; sui grandicorsi della città scattano migliaia di insegnepubblicitarie a violenti colori al neon, rosso,blu, verde, in caratteri cinesi .Alla fine di novembre si cominciano a vedere,

per le vie più affollate e all'entrata dei grandinegozi, uomini e donne truccati da «Papà Na-tale» che sollecitano la marea dei clienti, sven-tolando tabelle e distribuendo palloncini ai bimbi .Le vetrine luccicanti mettono in mostra l'alberodi Natale, la scena del Presepio, la fuga in Egitto .L'anno scorso nei grandi magazzini Matsu-sakaya, all'ottavo piano, figurava un presepiocon i personaggi e le pecorelle di grandezzaquasi naturale, in una cornice di finissimi velitrasparenti, con un gioco di luci e di nuvoleche incantava.

Non c'è da illudersi: quello che vedete espostonelle vetrine è un Natale apparente, è solo unaffare commerciale .E tutto propaganda. Press'a poco come nelle

librerie di Tokyo. Le librerie sono numerosis-sime, perchè il giapponese ha la passione delleggere . Una passione sfrenata e divorante . Tro-verete nelle librerie una dozzina almeno di libriper stranieri, destinati a insegnargli il giappo-nese «in cinque settimane» e perfino « in trentagiorni». Sul frontespizio c'è una frase: « Parlaregiapponese è facile, leggerlo è difficile, scriverloè impossibile» . Facile, parlarlo? V'ingannate. Pro-

vate a chiedere un bicchiere d'acqua secondole regole della grammatica giapponese . Bisogneràdire così : «Acqua, un bicchiere, mi auguro diricevere questa cosa» .

Rimarrete quindi ingannati dalla propaganda .Il Natale che vedete esposto in tutte le vetrinedi Tokyo è un Natale finto . La grande Tokyo,con più di sette milioni di abitanti, ignora ilNatale .

Il vero Natale cristiano lo importo SanFrancesco Saverio . Si era a Yamaguchi, versola fine del 1 .552. I cristiani si radunarono lasera della vigilia di Natale e passarono tutta lanotte nella missione, tra canti, letture e sacrefunzioni. A mezzanotte ci fu la Messa e un'altraal mattino, con predica e distribuzione di ele-mosine ai poveri. Poi cristiani e missionari par-teciparono insieme a un giocondo pranzo fra-terno. Il servizio delle mense se l'erano riser-vato i più anziani . « Questi vecchi che fino aieri erano pieni di arroganza e di disprezzoverso gli altri, ora, diventati cristiani, trovavanopiù gioia nel servire che nell'essere serviti»,notava con finezza il cronista di quel tempo .

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Più bello ancora il Natale a Kvoto nel 1562 .Kyoto è l'antica capitale dell'Impero giappo-nese. Non ha cessato di esserlo per più di milleanni, il tempo cioè che qui in Europa corre daCarlomagno alla presa di Roma nel 187o . Tuttigli imperatori risiedettero a Kyoto fino a Meiji,il Riformatore, che fece di Eddo la sua nuovasede. Eddo divenne allora Tokyo . Kyoto in que-st'ultima guerra ebbe l'immensa fortuna di es-sere deliberatamente risparmiata dalle bombedelle fortezze volanti americane . Kyoto ha dolcicolline sulle quali si sventagliano graziose ca-sette, sepolte in piena verzura, tra i giardini .Alla sera, attraverso le centomila finestre di cartaoleata, filtra l'illuminazione di quelle piccole casedi bambola e sembra la luce di un chiaro di luna .Ma Kyoto al tempo di S . Francesco Saverio

non aveva le grazie lunari di oggi . Proprio al-lora (secolo XVI) i Giapponesi invadevano laCorea. I vincitori mandavano alla capitale, cometrofeo delle loro vittorie, le teste di tutti i Coreaniuccisi in combattimento . Ma presto ce ne fu-rono troppe. Le navi da carico non potevanopiù farne il trasporto. Decisero allora di in-viare solo i nasi. A Kyoto c'è un mausoleo chericopre più di ioo .ooo nasi coreani. Sorge suun'altura che i Giapponesi chiamano la Collinadell'Orecchio .

Eppure, nonostante i costumi barbari di queltempo, il Natale del 1562 a Kyoto fu rallegratodalla celebrazione della Messa e riuscì bello ecommovente . Numerose confessioni e comu-nioni e il pranzo fraterno, cui parteciparono icristiani « un cuor solo e un'anima sola », risve-gliarono il fervore della Chiesa primitiva deltempo degli Apostoli. È consolante conoscereche i samurai cristiani, al servizio di famiglieprincipesche in guerra fra di loro, in occasione delNatale stabilivano una tregua, si radunavanoper le sacre funzioni, si accostavano insieme alla

'Mensa Eucaristica e, prima di separarsi per tor-nare ognuno al proprio accampamento, si do-mandavano a vicenda perdono per essere obbli-gati a combattersi spietatamente .

Così alla fine del secolo XVI i convertiti toc-cavano la cifra di 300.000 . Poi venne la perse-cuzione che spazzò via tutti i missionari e fecescempio della fiorente crstianità .

Durante l'isolamento di oltre due secoli lafesta del Salvatore « Jesus Sama » non scom-parve dal calendario dei discendenti degli an-tichi cristiani . Nel segreto delle loro povere ca-panne essi continuarono a celebrarla, il « 250giorno del mese della brina», come la festa piùimportante e con la massima devozione, poichèavevano imparato dai loro antenati che « in quelgiorno, verso la mezzanotte, Egli era nato inuna stalla; e poi era cresciuto nella povertà enella sofferenza, e che a 33 anni, per la salvezzadelle loro anime, era morto sulla croce» .

Questo è il senso esatto del Natale : la reden-zione dell'uomo . Non lasciatevi quindi illuderese a Tokyo e altrove tutti i negozi rigurgitanodi figure natalizie . Più che Natale, oggi, in Giap-pone, è ancora tempo di avvento .Notate l'estrema giovinezza del Giappone :

40 milioni di Giapponesi hanno meno di ven-t'anni. Sono anime che, nella stragrande mag-gioranza, attendono che Gesù, il 250 giorno delmese della brina, nasca per la prima volta in loro .

Don CLODOVEO TASSINARImissionario salesiano

V auto (I au1111e Le vecchie religioni del Giappone, cioè il Buddismo e lo Shintoismo, hanno perso press'a poco2o milioni di anime, che non conservano più nessun rapporto con la religione tradi-

IN GIAPPONE zionale della loro famiglia. Venti milioni di anime sono in un immenso vuoto spirituale.

In Giappone ci sono parecchie decine di nuove religioni che tentano di colmare quel vuoto . Tra i nu-merosi fondatori di nuove religioni in Giappone molti ce n'è che si proclamano l'incarnazione di Cristonel secolo XX. Nessuno si proclama un Budda. Questa pretesa è più patetica che ridicola . P, in unsenso tragico, l'invocazione disperata a Cristo . Noi cattolici dovremmo essere i portatori di Cristo alnostro popolo. Per mezzo nostro egli sarà conosciuto e amato da po milioni di giapponesi.

Un'inchiesta condotta fra 2666 pagani dice che il 30% di essi ha pensato, in un dato momento, di en-trare in una chiesa cattolica . Ma il ,50% lamenta di non essere mai stato invitato da un cattolico a ve-nire in chiesa .

In Giappone l'amicizia, intrisa di preghiera e di un dolce profumo di vita esemplare, è una calamitapotente sulle anime . Noi giapponesi vogliamo essere condotti dal cuore più che dalla testa . Il 70% al-meno di noi convertiti è stato condotto a Gesù dall'intervento di un amico . Nel nostro paese l'amiciziariveste un carattere apostolico : riscalda, illumina e trascina al Grande Amico, Gesù .

Dottor HASEGAwA, nel suo discorso al Congresso Mondiale per l'apostolato dei Laici

!5 otouitaan?adelt'AUSILIATRICMaria Ausiliatrice ferma l'autocorrieraAvevamo trascorso alla colonia marina di

Porto Said un mese di serenità e di allegriasotto lo sguardo materno di Maria Ausiliatrice .

Il mattino del ritorno, dopo la S . Messa euna Comunione generale, partivamo con il cuoreinondato di gioia e col pensiero ai nostri cariche tra poco avremmo riabbracciato .

Nell'ultimo tratto di strada, fra Ismailia e ilCairo, il pneumatico di una delle ruote ante-riori scoppiava e la pesante Mercedes sbandavapaurosamente . L'autista, per evitare un'auto cheveniva in senso contrario, sterzava con forza .Ma, a causa della velocità, la grossa vettura uscidi strada e percorse ancora parecchi metri,schiantando tre alberi e piegandosi verso ilcanale che fiancheggia la strada, canale assaigonfio per la crescita del Nilo e profondo oltrecinque metri . In quel momento tutti, anche ipiù piccoli, avemmo la sensazione del pericoloimminente. Ma lo sbigottimento generale fuinterrotto da un grido pieno di fede : Maria,_Auxilium Christianorum, a cui tutti risponde-vano -con angosciosa speranza : ora pro nobis .A tale grido, inaspettatamente la macchina

s'arrestò, inclinata sul fianco, con le ruote an-teriori a un pelo dall'acqua e in un equilibriotalmente instabile da costituire per gli astantiuno spettacolo raccapricciante .

Con una rapidità indicibile, tutti scendemmoincolumi e, pieni di meraviglia, piangemmo diconsolazione e di riconoscenza esclamando auna voce : « L'Ausiliatrice ci ha salvati» .

Dinanzi all'immobile colosso, ormai vuoto,anche i beduini facevano i loro commenti :Allah karinn; al hamdu lillah : Iddio è miseri-cordioso, sia ringraziato Iddio! » .

È generale la convinzione che Maria Ausilia-trice, pregata con ardore durante tutto il mese,sia intervenuta al nostro grido disperato . Siamosalvi per miracolo, per grazia specialissima diMaria Ausiliatrice .Cairo, 31 agosto 1957

Don PIERO DOVERI, salesiano

Guarisce da esaurimento nervoso e arriva alSacerdozio

Tre anni fa, fui colpito da esaurimento giudi-cato dai medici molto grave . Mi fu ordinato ri-poso assoluto, con pericolo di dover troncareper molto tempo gli studi di Teologia . Le cureprescrittemi non mi recavano nessun giovamento .Allora, confidando più nell'aiuto di Dio che inquello degli uomini, iniziai una novena a MariaAusiliatrice . Dopo di questa, un'altra e un'altra

ancora. Ma invece di migliorare, andavo peggio-rando ed ero fortemente tentato di abbandonareogni preghiera . Intervenne allora il consiglio diun sacerdote che mi spinse a continuare fidu-cioso le mie suppliche .

Da allora pregai la Madonna per intercessionedi Don Rinaldi . Nel maggio dell'anno scorso co-minciai a constatare un leggero miglioramento,che progredì continuamente permettendomi disostenere gli esami e di affrontare studi parti-colari anche durante le vacanze . Le cure medicheda molto tempo erano state ridotte al minimoe tuttavia la salute si ristabilì talmente da per-mettermi di impegnarmi a fondo e con facilitànegli studi dell'ultimo anno di Teologia, coro-nato con la gioia dell'Ordinazione sacerdotale .

Riconoscente alla celeste Ausiliatrice, offro al-l'altare a Lei dedicato nella sua Basilica unadelle prime Messe in ringraziamento .Bollengo (Torino), luglio 1957

ELIA M. CHu, sacerdote salesiano

I professori non seppero che direIl nostro figlio Giancarlo di 16 anni era stato

spedito da tutti i professori dell'Ospedale Mag-giore di Vercelli. Noi, esaurite le speranze umane,lo mettemmo nelle mani di Maria Ausiliatrice,supplicandola di fare quanto non poteva farela scienza . Poche ore dopo, il figlio cominciò ariprendersi, i professori rimasero stupiti, si guar-darono in faccia e non seppero che dire . Ma noi,che sappiamo chi ce l'ha guarito, ringraziamodi cuore la Madonna .Bianzé (Vercelli)

Famiglia VERCELLONE

Don Bosco si è manifestato in tutta la suasoprannaturale potenza

Ero tormentata da atroci dolori alla testa, chemi duravano da più giorni . Dapprima il medicodisse trattarsi di sinusite acuta ; ma, sopraggiuntie moltiplicatisi i collassi e i deliri, cominciò asospettare di altro ben più grave e ordinò il mioimmediato ricovero all'ospedale . La locale Di-rettrice didattica, zelante Cooperatrice salesiana,accorse al mio capezzale e mi sussurrò all'orecchio :«Invochi con fede S . Giovanni Bosco, baci la suareliquia e il suo aiuto non le mancherà» . Baciaila reliquia con tutto l'ardore della mia fede,ignara però della triste diagnosi medica, cono-sciuta da mio marito e da quanti mi circonda-vano: tumore al cervello ! Seguirono due giornidi diagnosi, analisi e accertamenti clinici . Miomarito era angosciato, mentre in me viveva e sialimentava la certezza che la potenza del gran

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Santo sarebbe venuta in soccorso a me e allamia cara famiglia. E realmente i professori, dopomolte analisi, con grande stupore, scartaronol'idea dell'operazione ; così, dopo ancora qualchegiorno di ospedale, tornai a casa debole, ma comerinata alla vita . S . Giovanni Bosco si è manife-stato a me in tutta la sua soprannaturale potenzaed io, in suo orrore, faccio ardere giorno e notteuna lampada votiva e lo invoco sempre nei mieilavori quotidiani. Chiedo anche di entrare nellefile delle Cooperatrici salesiane per farmi pro-motrice della devozione a S. Giovanni Bosco .Grosotto (Sondrio)

IDA SALVATORE

La Madonna riporta la gioia in una famigliaEsprimo tutta la mia riconoscenza a Maria

Ausiliatrice e al Servo di Dio Don Filippo Rinaldi,che ci hanno aiutati a uscire da una situazionedolorosa e assai preoccupante per la famiglia .

Mio marito, nonostante diversi tentativi, nonriusciva* a trovare una sistemazione che garan-tisse alla famiglia i mezzi di una sussistenza di-

Ili nostri benemeriti Cooperatoriricordiamo

GIOVENTÙ MISSIONARIAc la nostra rivista missiona , ia in rotocalco, a colori,utilissima per tutti, ma specialmente' per la gioventù

Abbonate i vostri figliuoli ; fareteloro un dono utile e interessanteAbbonamento annuo L.500 - Direzione e Amministra-zione : via Maria Ausiliatrice 32 - Torino - c . c, p .211355

gnitosa e umana. Furono anni di sofferenza e diansia, ma anche di preghiera fiduciosa a Maria SS .e a Don Rinaldi.

Finalmente, dopo lunghi- anni di attesa, laMadonna ha guardato a noi e ha portato la se-renità e la gioia nella famiglia, facendoci otte-nere la sospirata sistemazione .S. Michele di Ganzeria (Catania) LAURA BUMBALO

Don Bosco, salvalo tu!La notte dal 3 al 4 luglio il nostro caro Dario

di anni 15 fu colto da improvvisi dolori all'ad-dome. Il medico parlò di colite, ma riuscendovani tutti i tentativi di calmare i dolori, fu rico-verato all'ospedale, dove fu tenuto sotto osserva-zione e curato senza alcun miglioramento . Dopo24 ore, si disperava ormai di salvarlo, non sa-pendo di che si trattava. Per le insistenze delnostro dottore, fu sottoposto a un intervento chi-rurgico, che durò tre ore e che rivelò una perito-nite acuta e molto avanzata . Per ben quattrogiorni lottò tra la vita e la morte, mentre noinon ci stancavamo di supplicare Maria Ausilia-trice e S. Giovanni Bosco che ce lo salvassero .E oggi, con viva riconoscenza attestiamo che lagrande grazia ci fu concessa e il figlio sta bene .Cessole (Asti)

RINA e GIOVANNI POLA

D. Giuseppe Penna (Novara) dichiara che la Benedizionedi Maria Ausiliatrice, impartita ad una mamma e alla suabambina di pochi giorni, ammalate, ne ottenne la prontaguarigione.Carlo Zanettini (Vicenza) ringrazia S . G . B . e Mamma Mar-gherita per una segnalata grazia .Vittorio Scagnelli (Collobiano-Vercelli) ci comunica tuttala sua riconoscenza a S. G. B . per la guarigione del figlioda insolazione .Mariannina Coco (Adrano-Catania) ha il cuore traboccantedi riconoscenza a M . A . e a S . G . B . che le guarirono la suapiccola creatura da vari mali .Coniugi Zanovello M . L . (Montecchio Maggiore - Vicenza)avendo invocato l'intercessione di M . A . e di 5 . G . B . inun complicatissimo affare, ottennero un aiuto tale che, agiudizio delle persone che ne furono a conoscenza, si puòconsiderare un vero miracolo .Francesco Stefani (San Giovanni di Bieda - Viterbo) inviaofferta per grazia ricevuta da Maria Ausiliatrice .Rina Uberti Avenatti (Torino) con infinita riconoscenzaringrazia M . A . e S . G. B., che in modo evidente e straor-dinario l'aiutarono in occasione di un difficile e pericolosointervento chirurgico .Gina Malugani (Crandola - Como) si rivolse con viva fi-ducia a S . G . B . per ottenere la guarigione di una personacara e oggi lo ringrazia pubblicamente .P . Tronville invia offerta di ringraziamento e d'impetrazionea S . G . B., chiedendogli una grazia che gli sta tanto a cuore .Sandra Massone (Tortona) in penose angustie familiari sirivolse con fede a M . A . e ottenne che tutto si risolvessein bene . Riconoscentissima invia offerta .Maria Locascio (Pamiers - Francia) ringrazia M . A ., S . G . B.e S . D . S . per la visibile protezione avuta in una particolarecircostanza.Sergio Menardi, aspirante salesiano (Chieri) invocando M . A.,ottenne di superare con un altro ragazzo un involontariopericoloso passaggio in montagna .Elisabetta Bernardi (Villa d'Aiano - Brescia) aveva la ni-potina affetta da grave male e in imminente pericolo divita. Insieme con-tutti i familiari la raccomandò a S . G. B .e fu pienamente esaudita .Lucia de Raho (Lecce) ringrazia S . G . B . e S. D . S . perla guarigione del figlio da meningite .Angela Albertino (Mango-Cuneo) rende pubblica la graziadel felice esito di un'operazione subìta dalla figlia .Maria Stella Villani (Macerata) è grata a M . A . e a S. G . B .per la completa guarigione ottenutaMaria Salvai (Pinerolo - Torino) raccomandò la bambinagravemente ammalata a M . A ., a S . G . B. e a S. D . S. ein pochi giorni ne ottenne la completa guarigione .

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI consede in TORINO, eretto in Ente Morale conDecreto iz gennaio 1924, n . 22, può legalmentericevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili con-testazioni si consigliano le seguenti formule :Se trattasi d'un Legato : s . . . lascio all'Istituto Sale-siano per le Missioni con sede in Torino a titolo dilegato la somma di Lire. . . (oppure) l'immobilesito inSe trattasi, invece, di nominare erede di ogni so-stanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa :

. . Annullo ogni mia precedente disposizione testa-mentaria. Nomino mio erede universale l'IstitutoSalesiano per le Missioni con sede in Torino, lasciandoad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo> , .(luogo e data)

(firma per esteso)

Per intercessione

di

S. DOMENICO SAVIO

L'oratoriano Marzatico Mario, di 8 anni, fu colpito da peritonite . Trasportato all'ospedale, fu ope-rato, ma per le complicazioni sopravvenute, il primario disse che c'era una probabilità su cento disalvarlo . Io corsi a trovarlo portando la reliquia di S . Domenico Savio . Gliela feci baciare e toccaresulla ferita . Gli posi sotto i guanciali anche una immagine del Santo . Da quel momento il ragazzosi riprese e cominciò a stare bene . Ed ora è qui all'Oratorio che salta e giuoca con gli altri . A perennericordo, abbiamo comperato una statua in legno del Santo e gli abbiamo fatto una bella festa, come dafotografia che unisco .Castiglione d'Adda (Milano)

Grazie, o San Domenico Savio!

Premetto che la mia piccola Gabriella, di mesi quattro, primaancora della nascita, era 'stata affidata alla potente intercessione diS . Domenico Savio . Un giorno mise in bocca, non vista, e inghiottìuna spilla d'oro di sicurezza aperta, lunga tre centimetri . Il fattonon venne fortunatamente avvertito da alcuno, chè altrimenti sisarebbe ricorso ad un pericoloso intervento chirurgico . Dopo duegiorni di ricerche della preziosa spilla, la piccola se ne liberavasenza averne sofferto alcun danno .

Grazie, o S. Domenico Savio. Mentre la affido più fiduciosa chemai a questo piccolo ma potente intercessore, perchè la custodiscadai pericoli di ogni genere per tutta la vita, invio una piccolaofferta alle Missioni Salesiane .Torino

ADRIANA ARRI

Grazia ottenuta mediante l'abitino di S . Domenico Savio

Se sono mamma di un caro bambino, lo devo alle preghieredi tante anime buone e all'intercessione di S . Domenico Savio .

Ormai disperavo di avere figliuoli, perchè cessavano di vivereprima ancora che li potessi stringere tra le mie braccia .

Per questa terza creatura una mia amica si fece premura d'in-viarmi l'abitino di Domenico Savio . Indossarlo e sentirmi per-vasa, pur in mezzo a gravi disturbi, dalla calma e da una miste-riosa sicurezza, fu la medesima cosa .

Tuttavia il medico m'inviò in clinica, dove fu deciso un in-tervento chirurgico . Ma io continuai a pregare il piccolo Santo,fiduciosa nella sua assistenza più che in qualsiasi opera umane_Infatti senza alcun intervento nacque, sano e bello, il mio Mau-rilio . Ed io sono oggi mamma felice .

Grazie, Domenico Savio! Sotto la tua protezione ho posto ilmio piccolo, perchè cresca sano e buono come Te .Ponte Tresa (Varese)

RITA GHIRIMONDI

Gioventù in festa per la guarigione dei compagno

Don VIRGINIO RHo

nita Busalocchi (Palermo) rendenota la grazia ricevuta dalla figlia e

dalla bimba da lei nata in difficoltà chela scienza medica non poteva risolvere .Clotilde Delli Ponti (Pulsano - Ta-ranto) dichiara che una sua amica,angustiata al pensiero di dover darealla luce una terza creaturina morta,indossò l'abitino di S . D. S . pregandocon fede e potè abbracciare felice lasua piccina .Maddalena Bernardi (Torino) è rico-noscente a S. D . S . per i segni evi-denti della protezione avuta in neces-sità urgenti e importanti .Isabella Filippini (Cremona) ringraziaS. D. S . a nome della figlia che haportato con fiducia l'abitino di S . D. S .e che da alcuni giorni è madre felice.Maria Santucci (Palestrina - Roma)afferma che la sorella avrebbe dovutosubire un atto operatorio ritenuto ne-

ocessario dopo esame radiologico ; ma,raccomandatasi a S . D . S., potè evi-tarlo ed essere mamma di due carigemelli .Maria Olivito (S . Ippolito di Cosenza)avendo riportato ustioni nell'eserciziodella sua professione e non essendoguarita dopo quattro mesi, si racco-mandò col marito a S . D. S . e fupienamente esaudita .Maddalena Mollo n . Bertolusso (Som-mariva Perno-Cuneo) invia offerta aS . D . S ., riconoscente per essere statasoccorsa prima e durante la maternitàe per l'assistenza accordata al bimbo .Maria Rosaria Rosati (Firenze) rendenota la grazia ricevuta da S . D. S .mediante la novena e l'abitino, inoccasione della nascita della sua se-conda bambina .

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RiwnoscCtdí al Venerabile

P011 ifilCEflE tWADon Rua continua a «fare a metà »

con Don BoscoIn questi ultimi anni sono stata soggetta a

vari penosi malesseri, forse di origine nervosa,che mi rendevano assai difficile la mia occupa-zione di insegnante . All'inizio del passato annoscolastico, i disturbi si riacutizzarono piomban-domi in uno stato di depressione particolare .Un giorno, mentre sfogliavo il Bollettino Sa-lesiano, mi fermai a leggere le grazie attribuiteall'intercessione di Don Rua e mi rivolsi a Luiseguendo le norme che dava Don Bosco per ot-tenere grazie (Confessione, Comunione, ecc .) epromettendo di aiutare secondo le mie possibilitàle Opere Salesiane . Oggi posso dire che maianno scolastico è trascorso meglio per me . ForseS . G. Bosco, da me pregato in precedenza,non mi aveva esaudita perchè mi rivolgessi alsuo santo Successore .rovi Ligure

ANNA MARIA MARESCOTTI

Pregando la Madonna, si sente ispi-rata a invocare Don Rua

La scorsa primavera mi ammalai di miocardite•

di affezione grave al fegato con crisi al cuore• coliche epatiche che mi ridussero in condizioniallarmanti . Pregando con fiducia Maria Ausi-liatrice, mi sentii ispirata a rivolgermi al Vene-rabile Don Rua ; mi applicai una sua fotografia• lo pregai con viva fede, promettendo un'of-ferta e la pubblicazione della grazia sul BollettinoSalesiano . Dopo due novene, cominciai a staremeglio ed ora sono completamente guarita .Stradella (Pavia)

MARIA AusILIA CHIAPPONI

I medici non parlarono più di operazione

Dovevo essere sottoposta a intervento chirur-gico per grave intossicazione, che mi aveva, tral'altro, bloccato i reni .

Con fiducia iniziai una novena al VenerabileDon Michele Rua supplicandolo di liberarmidalla temuta operazione .

La prima grazia venne: i medici non parlaronopiù di operazione e fui dimessa dalla clinica .

Inoltre il mio stato è andato sempre miglio-rando, sicchè non dubito che Don Rua mi ot-terrà da Maria Ausiliatrice anche la secondadella guarigione completa .Arezzo, via Mazzini, 24

LUISA BAGLIONI

1713

Riconoscente per due grazie

Compio la promessa fatta al Ven . Don Ruadi pubblicare due grazie ottenute con la sua in-tercessione, presso la Vergine Ausiliatrice .

L'anno scorso una persona a me cara eramolto ammalata. L'affidai a Maria Ausiliatricee a Don Rua ed ora gode buona salute .

Quest'anno ero tormentata da vari disturbiche, malgrado le cure fatte, non accennavanoa passare .

Mi rivolsi a Maria Ausiliatrice e a Don Ruachiedendo il loro aiuto e tosto mi sentii ispirataa recarmi da uno specialista, che trovò la causadelle mie sofferenze e mi sottopose ad un inter-vento, che ebbe esito felice .

Ora sto bene e rendo pubbliche grazie, in-vocando, anche per l'avvenire, la protezione el'aiuto della Vergine Ausiliatrice e del Ven. DonRua per me e per tutti i miei cari .Bergamo, via S. Salvatore, io

GIUSEPPINA MOLO TONONI

2,1Gemma Sinisi (Venosa-Potenza) si dichiara profon-damente riconoscente a Don Rua, che la liberò da unagrave preoccupazione ; invia offerta e prega per la suaBeatificazione.Gina Bernini (Torino) compie la promessa di renderepubblica la sua riconoscenza a Don Rua per graziaricevuta .Famiglia Gaggero (Cogoleto-Genova) trovandosi senzaaiuto e senza vie d'uscita da gravi difficoltà, si rivolse aDon Rua ed ebbe la tanto urgente e sospirata grazia .Francesca Drago (Torino) pregò con molta fedeDon Rua per ottenere un impiego alla figlia e fu ge-nerosamente esaudita .Leonina Crescini (Caprarola-Viterbo) aveva una ni-pote al sanatorio, che aveva dovuto lasciare alla mammauna bambina di tre mesi ; la raccomandarono a DonRua e la videro guarire rapidamente .Maria Lasagna (Torino) rende grazie al Ven. DonRua, che l'aiutò a trovare alloggio per la nipote .M. Cuniberti (Cuneo) riconoscente a Maria Ausilia-trice e al suo servo Ven . Michele Rua per grazia rice-vuta, invia offerta chiedendo altre grazie e salute validaper tutti i salesiani .Ada Barbero in Cotto (S. Damiano d'Asti), avendofondate ragioni di trepidare per la salute della suabambina sempre indisposta, si rivolse con fede aM. A . e a Don Rua e fu esaudita .Delia Lucia Bodo (Cavaglià-Vercelli) in una penosacircostanza invocò il Ven . Don Rua e ne esperimentòla valida intercessione .

ORc

Salesiani defuntiSac. Alfonso Volontè, t a Port Chester (Stati Uniti) a 83 anni .Nato a Veniano (Como) nel 1874, entrò nell'Oratorio di To-rino nel 1887 quando il santo Fondatore era ormai vicino alsuo luminoso tramonto . Ma vi erano altri santi all'Oratorioin quegli anni . i Mio capo-tavola nello studio - ripetevaDon Volontè --- era il . Servo di Dio Don Luigi Orione, e miovicecapo il futuro Vescovo-martire Mons . Luigi Versiglia .E poi vi era Don Rua : ah, Don Rua! . . . » . A Valsalice conobbeun altro santo in Don Andrea Beltrami, a cui recò più voltei pasti nella sua stanzetta quando era malato .Nell'Ispettoria Don Volontè era il solo e ultimo anello dicongiunzione col santo Fondatore, da lui conosciuto e avvi-cinato a Valdocco . A Port Chester poi, dove fu molti anniparroco, e Padre Alfonso i era quasi una figura leggendaria,universalmente stimato e amato anche fuori degli ambientisalesiani . In lui la bontà traspariva in modo così evidenteche, suo malgrado, non la poteva nascondere . Più che bontà,l'avresti detta santità, una santità resa amabile da modi sem-plici, cordiali e sinceri, quali si possono trovare soltanto inun'anima tutta di Dio . Il primario di un ospedale suburbanoattesta : « Anni fa ebbi il Padre Alfonso in cura . Fu per mela svolta più importante della mia vita . Mi curò lo spirito,mentre io cercavo di curargli il fisico i . Ma il miglior elogiodi Don Volontè lo fece il Vescovo Ausiliare di New York,che scrisse : a Questo santo vegliardo portava inconfondibilelo stampo della salesianità genuina di Don Bosco* .Sac. Luigi Cid Pazo, t a Barcellona-Sarrià a 69 anni .Apparteneva alla schiera dei Salesiani che assimilarono ameraviglia lo spirito di Don Bosco, portato nella Spagna dalservo di Dio Don Filippo Rinaldi . Chiamato dai Superioria percorrere la Spagna per far conoscere l'opera profetizzatada Don Bosco del Tempio Nazionale Espiatorio del SacroCuore di Gesù sul Tibidabo, si sottopose a incredibili sacri-fici e fatiche per compiere la sua missione, felice di contri-buire a elevare quel magnifico Tempio al Sacro Cuore cheoggi è una realtà . Ma Gesù parve volerlo unire più intima-mente alla sua opera espiatoria e riparatrice, permettendo chesalisse un lungo calvario durante il dominio rosso e mandan-dogli una dolorosa malattia che lo tenne rinchiuso nella suacameretta per ben 18 anni ; ma fu appunto in questo periodoche rifulse in modo meraviglioso la sua straordinaria virtù,Sac. Ignazio Arias, t a Huipulco (Messico) a 72 anni .Fu uno dei primi Salesiani messicani . La sua virtù brillò dipiù viva luce durante la persecuzione di Calles, quando l'in-trepido Salesiano si espose a perdere la gita pur di salvarequella di tanti fratelli e soprattutto la loro fede . Diresse variecase del Messico, dando a tutti mirabili esempi di coraggionel bene, amore al lavoro e zelo per le anime .Sac. Antonio Lacabanne, t a Las Piedras (Uruguay) .Sac. Tommaso Della Vedova, t a Tucuman (Argentina) .Sac . Alfonso Pavel, t a Sottili San Gabriel (California-USA) .

Cooperatori defuntiMons. Pietro Bianchi, t a Manerhio (Brescia) il 1z-tx-1957 .Arciprete da 25 anni, morì quasi alla vigilia dei festeggiamentiche la Parrocchia si preparava a tributargli . Fu amico e pro-tettore delle opere di Don Bosco, Cooperatore salesiano ezelante esecutore del programma del Santo nella cura delleanime e nell'educazione cristiana della gioventù .Sac. Giovanni Barale, Parroco di Torre Pollice, t a 73 anni .Ex allievo salesiano, rimase per tutta la vita affezionatissimoa Don Bosco e all'Opera Salesiana, che aiutò generosamentein vita e in morte . Fu pastore zelantissimo nella sua Par-rocchia e occupò in Diocesi varie alte cariche .Sac. Giacomo Panizza, t a Manerbio (Brescia) .Cappellano delle Suore Orsoline, fu anche confessore pertanti anni delle Figlie di Maria Ausiliatrice presso le operesociali Marzotto . Sacerdote umilissimo, caritatevole verso ipoveri, anima serafica, passava lunghe ore in adorazione eu-caristica . Amò assai Don Bosco e aiutò le opere sue.Don Carlo Ferrandí, Parroco di Breme Lomellina, f a 75 anni .Cooperatore salesiano devotissimo di M. Ausiliatrice e di DonBosco, li volle rappresentati in un grande affresco della sua ar-tistica chiesa parrocchiale. Dal pulpito parlava sovente del beneche compiono i Salesiani nel mondo e celebrava con grande so-lennità le feste di M. A . e dei Santi salesiani. Nel 1937 chiamòa Breme le Suore di Don Bosco,Giuseppe De Montís, t a Torino a 66 anni .Mori tragicamente, ma pronto alla chiamata : a quando Eglivuole e come Egli vuole», ripeteva sovente . Generosità e

gentilezza d'animo ne caratterizzarono la laboriosa vita . Suoprogramma : pensare bene di tutti, parlare bene di tutti, faredel bene a tutti . Sua maggior gloria e letizia : avere dato aDio, nella Congregazione Salesiana, due dei suoi figliuoli :Giovanni, coadiutore, e Antioco, chierico .Battista Gíantelli, t a Borgomanero (Novara) .Prestò la sua apprezzata opera di Insegnante nel nostro vecchiocollegio Pvlanzoni insieme col suo fondatore Don Taccadi v . m . Per le sue benemerenze fu insignito della medagliad'oro . Anima pia e serena, amò intensamente i Salesiani el'opera di Don Bosco .Giovanni Scossa, t a Malvaglia Ticino il 29 - 1X-1957-Suo vanto era l'aver dato l'unica sua figlia al Signore nel-l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice . Amò praticamenteDon Bosco sostenendone le opere . Entusiasta della sua qua-lifica di Cooperatore Salesiano, volle sul letto delle sue lunghesofferenze il diploma d'iscrizione per averne stimolo a sof-frire per le anime .N . D. Augusta Cottafavi Conti, t a Campagnola (Reggio E .)'Orbata dell'unica figlia Anna a giglio di Campagnola ~i, e ri-masta vedova, interpretò il volere di Dio quale invito ad unamissione di bene fuori della cerchia familiare . Sorse così,per merito dellaa pia e munifica Signora, il moderno OratorioDon Bosco, che tanto bene diffonde fra la gioventù dellaparrocchia con le sue sale, il capace cinema-teatro, l'ampiocortile e l'annessa cappella, dedicata all'Ausiliatrice . Infor-mata allo spirito di Don Bosco, aiutò, anche materialmente,diverse vocazioni allo stato sacerdotale e salesiano .Prof. Serapía Cristina Cotto, t a S . Marzanotto (Asti) .Ex allieva dell'Istituto di N . S . delle Grazie di Nizza Monf .e fervente Cooperatrice Salesiana, portò nella sua lunga car-riera d'insegnante e di Preside della Scuola u Principessa Clo-tilde di Savoia n di Torino lo spirito e il metodo di Don Bosco,cattivandosi la stima dei_ colleghi e l'affettuosa venerazionedegli allievi, che ne ammiravano l'ingegno brillante e le virtùpreclare . Fu devotissima di Maria Ausiliatrice e ne propagòla divozione tra quanti potè avvicinare. Ai giovanotti che sicongedavano da lei per il servizio militare donava la coronadel Rosario, raccomandandone la recita quotidiana . Volle leFiglie di M . A . a dirigere l'Asilo di S . Marzanotto e donòloro con generosità ogni suo avere, lieta di continuare così,anche dopo morte, la nobilissima sua missione di educatrice .Medici Elvira in Ruggíeri, t a Porto d'Ascoli (Ascoli Pi-ceno) a 58 anni .Madre dei Salesiani Doti Antonio e Don Fausto . Fu donnaveramente pia, retta, timorata di Dio . Diede generosamenteal Signore i suoi unici due figli nella Congregazione Salesiana .Maria Moro, t a Torino a 64 anni .Anima semplice, generosa e buona, spese la vita nel sacrificiocompleto di se stessa, portando sollievo ai tribolati nella carnee ai sofferenti nello spirito . Donò a Don Bosco il figlioDon Giuseppe, missionario in Giappone .Giuseppina Ricotti ved . Gallo, di Quarona Sosia .Sorella di un Salesiano defunto, continuò come Cooperatriceattiva l'opera del fratello e della mamma, anche a costo dinon lievi sacrifici . Si spense serenamente ricordando anchein morte la diletta Opera Salesiana .Pasqualina Monzani ved. Dulcamara, t a Borgo anero .Visse tutta per la casa e per i suoi sette figli, nei quali seppeeinfondere la sua fede, la sua pietà e lo spirito di concordia .Cooperatrice esemplare e solerte, non mancò mai agli incontrimensili e annuali della nostra Pia Unione, cui diede la suavalida cooperazione .Grazia Ragonese ved . Lo Giudice t a Cesarò il 5-X-1957-Appartenne ad una famiglia di vecchio stampo che aveva datoa S . Giovanni Bosco un salesiano e tre Figlie di Maria Ausi-liatrice ; e visse in modo degno della gloriosa tradizione cristianadi famiglia .

Altri Cooperatori defuntiAzzone Ferraiolo P . Ester - Brestan Giuseppe - Calosso Mar-gherita - Cappa Prof . Domenico - Capucci Stefano - CeruttiGiovanna - Conti Ernesta - Cortese Giovanni - Debandi In-nocenza - Della Pietra Teresa - De Santis Gaetano - Gal-lina Vercelletti Maria - Ghirardi Maria - Giustina MariaRamponi - Gregoria Adelaide - Marchetto Adelia - MarchettoAttilio - Moia Anna Maria - Montarselo Einestina - Mon-tani Caterina - Papa Giovanni - Pavan Mons . Vittorio -Petracchi Massimina - Pezzoli Giuseppina - Pilone Giuditta- Pilato Lucia - Piras Salvatore - Ponci Gina - ReghenzaniMaria - Rovetta Maria - Salvadore Lucia - Sanzaro Lucia -Scardini Serafina Roi - Sfondrini Denotti Teresa - Tetta-manti D . Carlo - Vallet Giuseppina - Ziani Mons . Giuseppe .

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TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000

Borse da completareBorsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, proteggete e difendetela mia fam ., a cura di Blatto Giuseppe - Blatto Clelia 28.500- Tot . 35 .500 .Borsa Maria SS ., con Don Bosco e S . Domenico Savio, fatetrionfare la verità, a cura di Mercadalli Erminia (Como) -Giradi Luisa 5000 - Tot . 15 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, proteggete e beneditele nostre fam . (3°), a cura della Fam. Ravenna (Genova) -Olivati Giuseppina 3500 ; Tina Veppi-Sorabolini 3000 -Tot . 23 .700 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco e Anime del Purga-torio, pregate per noi, a cura di Caterina Ricolfi (Imperia)- Bottari Silvia 6400 - Tot . 46 .400 .Borsa Maria SS . Ausiliatrice, chiedendo aiuto, a cura diD. Guspino Romano (Torino) - Sofia Suech 2500 ; GinaDordi I000 - Tot. 24.500 .Borsa Maria Ausiliatrice e Don Rinaldi, a cura di BorgninoDomenica - Forni Rosina 1000 ; Alleati Caterina Teresa25 .000 - Tot. 31 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco e Domenico Savio,a cura dei coniugi Morra - Tot . 36 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G Bosco, p . g . r . e guarigionedi Sandro, a cura di Ceresa Maria (Torino) - Tot . 15 .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice, S. G. Bosco e Don Rinaldi, inringraziamento e implorando continua protezione, a cura di13 . G . - 1° vers. 20 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco, S . D . Savio e S . MariaMazzarello, a cura di Berton Cristina - i° vers . zo .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, in suffr. di CrestaRosetta e defunti, a cura del marito Francesco (Asti) -1o vers . 10 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . D . Savio, a cura di GarneroLina Maria - 1° vers . 5000 .Borsa O Voi tutti, Santi, Beati e Servi di Dio Salesiani,pregate per me, a cura di G . G . (Torino) - Tot . 40 .400 .Borsa O Maria, aiuto dei cristiani, pregate per noi, a curadi Albonico Elena e mamma (Corno) - Tot. 38 .000 .Borsa P . g. r . dall'Ausiliatrice, che salvi il nipote ridotto infin di vita da un investimento automobilistico, a cura diBestagno Angela (Imperia) - Tot. 30.5000 .Borsa Pia Opera per Orfani e Vocazioni, a cura di I . B .(Trento) - Giovanni Bugna io .ooo - Tot. 40 .700 .Borsa Poglio Don Giovanni (2a ), in ringraziamento a S. Do-menico Savio, a cura di G. L . (Asti) - Castelnuovo Tina12 .000 - Tot . 20 .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di P. C. - N. N . 5000 ;Dri Rinaldo 10 .000 - Tot . 30 .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, grazie!, a cura di R . F . (Ver-celli) - i° vers . 20.000 .Borsa Refugium Peccatorum, a cura di Isabella MartiniCeccherini (Roma) - Tot . 41 .000.Borsa Regina delle Vittorie, a cura della sig .ra Brusasca -Luisa Girardi 10 .000 - Tot . 25 .750 .Borsa Rua Don Michele, Venerabile, a cura di De Fran-ceschi-Ciani (Udine) - i° vers. io .ooo .Bors,i Rua Don Michele, Venerabile, Don F . Rinaldi ePadre Leopoldo, in suffr . dei miei fratelli, a cura di V. V .(Trento) - 1° vers . 2000 ; Trapletti Teresa 5000 - Tot . 7000 .Borsa S . Domenico Savio, proteggi mia sorella e tutti noi,a cura del prof. Guido Giugni (Bologna) - io vers. 25 .000 .

Borsa Siddu Giuseppe, a cura di Anna Maria Siddu ( Ca-gliari) - Tot . 25 .000 .Borsa S . D. Savio, in ringraziamento per la salute spiritualee temporale mia e dei miei cari, a cura di C . Di Francesco(Palermo) - Tot . 30 .000.Borsa S . G. Bosco e Don F . Rinaldi, secondo le intenzionidi Clorinda De Martini-Invernizzi (Como) - Tot. 24 .000 .

Borse completeBorsa Sacro Cuore di Gesù, a cura di Ripamonti Angelo(Varese) - L . 50 .000 .Borsa M. Ausiliatrice, Don Bosco e Don F. Rinaldi, otte-netemi dal S. Cuore di Gesù la grazia completa, a cura diTeresa Salvarani-Baldi (Reggio Em .) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco, secondo leintenzioni di L . P. B . (Pavia) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, in suffr . deigenitori e sorella Teresa, a cura di Gaudenzio Stoppani efamiglia (Novara) - L . 50.000 .Borsa Novoscone Alessandro, in riconoscenza e suftr ., a curadella sorella Carlotta N . ved . Nobili (Nicaragua) - L . 56 .250 .Borsa Magri Gabriele Sergio, a cura del dott . SalvatoreMagri (Milano) - L. 5o .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura dei coniugi ColomboCarlo e Angela (Milano) - L. 50 .000 .Borsa Piangerelli Lina, in sufir ., offerta da Piero, Enricoe Secondino (Ancona) - L. 50 .000 .Borsa Benedici sempre, Maria Ausiliatrice, la famiglia diMarcon Margherita (Belluno) - I . . 5o .ooo .Borsa Maria, Mamma celeste, salvaci!, a cura di Vincenza .Maria Azzarello (Palermo) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S. G . Bosco, p . g . r . e chiedendoancora aiuto, a cura di L . D . (Cuneo) - L . 50.000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G. Bosco, ottenetemi la graziadella perseveranza finale, a cura di C. M. T . insegnante(Messina) - L. 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, per intercessione di Don Beltrami,assisteteci, a cura di Antonietta Marchesi (Pavia) - L. 50 .000 .Borsa Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e Santi sale-siani, secondo le intenzioni di Clelia Del Bono (Pavia) -L. 6o .ooo .Borsa Don Bosco, ottienimi dall'Ausiliatrice la guarigionedella figlia, a cura di Zavarise-Poloni (Padova) - L . 5o.ooo .Borsa Beata Vergine Addolorata di Vinadio, in memoria diD. G . Aliberti - L. 50 .000 .Borsa Leone Caterina, a cura di Giovanni Leone - L. 50.000 .Borsa Rinaldi Don Filippo (perpetua), donata da una piaSignora (Torino) - L . 1 .000 .000 .Borsa Anzini Don Abbondio (1o3) - N . N . a compimento20 .000 - T01 . 51 .250.Borsa S . Giovanni Bosco (perpetua), a cura di E . H . Pirenne-L. Borgerhout - L. 748 .130 .Borsa Savio Domenico Santo, a cura di Z. F . (Padova) -L. 50 .000 .Borsa S . Giovanni Bosco, aiutateci!, a cura di Pia Maria- L. 50 .000 .Borsa Savio Ida - Savio Osvaldo 5000 - Tot . 50 .700 .Borsa S . Cuore, Maria Ausiliatrice, S . G. Bosco e S . Ca-millo, p. g. r ., a cura di Scarrone Ida (Alessandria) -L . 50 .000 .

(continua)

BOLLETTINO SALESIANO

Autorizzaz . del Tribunale di Torino in data 16-2-1945-n . 403 . Con approvazione ecclesiastica .DICEMBRE 5557 A . i.XXti N. 23

Dirett. reso . : Sac . Dott . PIETRO ZERBINO, via M . Ausiliatrice 12 Torino (712) - Uff. Grafiche SEI

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iINDICE D E LL'ANNATA 1957

ARGENTINA : varie, 53, 174, 296, 337, 339, 413 .AUSTRALIA : varie, 298.AUSTRIA : varie, 97, 223, 369 .BARANIAK mons. ANTONIO : a Valdocco, 247 - eletto Arciv . diPozn6n, 247 - lodato dal Card . Wyszynski, 295 .BELGIO : varie, 53, 223 .BELTRAMI don ANDREA: aruc . 6o" morte, 441 - grazie, 70, 310, 350.BIRMANIA: varie, 176, 221, 296, 413 .BOLIVIA : colonie estive per bambini poveri, 20 .BOLLETTINO : artic ., 73 - gli So anni del B., 282.Bosco ti. GIOVANNI: nelle prigioni del Giappone, 7 - visto da unpoeta uruguayano, 8 - festa a Valdocco, 90 - feste, 92, 137, 173 -nuova parrocchia S . G . I1 ., 220 - varie, 339 .BRASILE : Varie, 20, 53, 97, 138, 142, 176, x96, 369, 371 - visitaRettor M., 332, 373, 414 .CAGLIERO card . GIOVANNI: e l'Opera di Betania, 47 .CAL,) FERNANDO : un altro Dom . Savio?, 16.CANADA: nuovo aspirantato, 339 .CENTRO AMERICA : El Salvador, i Cavalieri di D . Bosco, 86, 339•CEPIA don EUGENIO : in morte, 110 .CEYLON: entrata dei Salesiani, 336 .CHIESA: formatrice di caratteri, 124 .CILE : varie, 94, 174, 221 .CIMATTI mons . VINCENZO : stella d'oro, 137.CINA : varie, 140, 340.CINE-DOCUMENTARI : 56 .CINE-RADIO-TELEVISIONE : Enciclica di Pio XII, 403 .CITTA DEL VATICANO : 20" dei Salesiani, 368 .COLOMBIA : visita Rettor M ., 213, 253 - varie, 223 .COLOMBO PIO : un maestro nell'arte del libro, 258 .COMPAGNIE SALESIANE: in udienza dai Papa, 219.COOPERATORI SALESIANI : la pagina dei Coop ., 11, 45, 88, 128,209, 252, 285, 325, 365, 404, 452 - dialogo coi Coop ., z1, 89,167, 212, 293, 328 . 372, 408 - schemi per confet . mensili, 34 .74, 114, 154, 195, 235, 275, 315, 355 - laboratori, 33 - brevestoria P . U ., 35 - esempi, 39, 77, 88, 118, 157, 197, 236, 276,316, 356 - convegni Delegati locali, 75 - in Olanda, 79 - normeper l'iscrizione, 115 - vessillo e distintivo, 153 - nuovo diploma,196 - conferenze annuali : schemi, 155, 474 - relax_ i'' conf., 129- Don Ricceri in Germania, Olanda e Belgio, 194 - ex allievi ecoop ., 197 - attività estive 233 - cC gresso nazionalé di Madrid234 ; 245 -, il nuovo Manuale, 274, 354, -152 - IV Convegno De-legati Ispettoriali a Roma, 313, 393, 409, 433 - articolo di fondo,441 - varie, 273, 400, 4.10 - Pellegrinaggio a Lourdes, 445,COSTA RICA : 140,CROCIATA MISSIONARIA : 32, 72, 112, 152, 102, 232, 272, 312,35x, 392, 432, 472 .CUBA : varie, IS, 20, 53 .DAME PATRONESSE : nuova Presidente Comitato Centrale, 4b .DEL Rizzo don GIOVANNI : apostolo di carità, 390 .DOMINICANA (REPUBBLICA) : varie, 5o, 53, 175 .DON Bosco NEL MONDO : annuario salesiano : 87 .DOROTEA DE CHOPITEA, SERVA Di Dio : introduz . Causa, 132 -relaz . con D . Bosco, 283 - storia causa beatilic ., 363 .EQUATORE: visita del Rettor M., z88, 329 - varie, 97, 221, 297, 368 .ESERCIZI SPIRITUALI : articoli, 113, 165, 193, 195 - schema-orarioper Es . spir . chiusi, 116 - elenco dei corsi, 166, 204 - relazioni,404 e passim .Ex ALLIEVO Congresso naz . Spagna, 446 - Convegno nazionaleDirigenti, 453 .FAMIGLIA : articoli, 41, 155 .FIGLIE M . AUSILIATRICE : catechismo, 84. - varie, 6, 51, 52, 96,97, 101, 13 8 , 174, 183, 302, 337, 340 - entrarlo in Corea, 259 -sviluppi dell'Istituto in Germania, z6o.FILIPPINE: varie, 142, 298, 338 .FONDAZIONI : nuove, 5 .FRANCESCO m SALES (S .): testa a Roma e a Napoli, 93 .FRANCIA: pellegrinaggio giovanile a S . D . Savio, 205 - varie, 20,97, 142, 176, 222, 326, 369 .GERMANIA: progressi Opera sales„ 12 - varie, 139, z6o .GIAPPONE: Don Bosco nelle prigioni, 7 - Scuola di Tol:yo risorta17 - Editrice D. Bosco Sha, IS - il problema religioso in Giap-pone, 49 - relazioni di D. Tassinari, 261, 384, 421 - Natale inG ., 465 - varie, 94, 95, 142, 183, 371GIOVENTÙ BRUCIATA : articolo 40T

GUERRA mons. FELICE : in morte, 1o9 .HERNANDEZ . FAUSTO : emulo di S. D . Savio, 326 .INDIA : Colonia „ Pax Christi s, Si - varie, 53, 05 . 142, 175, 222,260, 336, 338, '340, 371, 413 .1NGHILTERIOA : varie, 142, 339 .ITALIA : varie, 18, 20, 50, 53, 97, 139, 142, 173, 176, 223, 259,260, 295, 296, 335, 338, 339, 368, 370, 410, 411 . 413, 4 .53 .MAGONE MICHELE: centenario incontro con Doti Bosco, 4o6 .MAMMA MARGHERITA : centenario a Valdocco, 8 - commemora-zioni centenarie, 54 .MARIA ADSILIATRICE: la modellatrice del carartere, 161 - testaa Valdocco, 247 - un monumento a A4 . A ., 335 - nuova chiesaa Roma, 410 - grazie, z8, 65, io6, 147 . 186 . 228, 267, 305,346386, 426, 467 - varie, 50, 364, 3 (1 5 .MAZZARELLO S . MARIA : grazie, 198MESSICO: varie, 337, 413 .MISSIONI : Congresso miss, nazionale, 411 - Birmania: relaz . I)Balocco, 105 - Brasile-Mato Grosso : relaz. . D. Albisetti, 61, 301 ;di D . Borra, 145 ; di D . Colbacchini, 98, 143, 180, 34 1 . 382, 424 -Brasile-Rio Negro, relaz . D . Lagorio, 64 ; di Sr . Irene Melo, x66 .di D . Badalotti, 300 - Congo Belga : relaz . D . Lehaen, 63, 265,345 ; di D . Adriaensens, 302 : varie, 176, 412 - lndla-D:brugarh :relaz . D . Ravalico, 24, z62 ; di mons . Marengo, 304 ; apostolatocinema, 423 - Lndia-Krishnagar : relaz . D . Gobetti . 104 - leidia-Shillong : relaz . mons . Ferrando, 22, 224 ; D . Costa, 2S, 184 ; diD. Mauli, 57 ; di D. Gìacomelli, 103 ; di D .'l'om,, 226 - Sud Africa :relax . D . De Burgh, 101 - Vietnam : relaz . D . Bogo, 380 ; varie . 141 .MODESTIA: articolo, 241 .MORANO MADRI; MADDALENA : grazie, 430 .MORTE : morti sante, 343 .1MORTI : 31, 71, 111, 151, 190, 231, 271, 211, 356, 391, 431, 471 .NAMUNCURA ZEFIRINO : introdotta la Causa, 23 - grazie. 70,350, 430 .OLANDA : varie, 115, 339 .OLIVARES mons . LUiGC grazia attribuita a, 430.ORATORIO PrS'rtvo : articolo, 321 .PAPA : pens,er sui Papa, 235 .PARAGUAY : varie, 20, 142, 260, 340 .PEREZ mons 'CARLO : eletto Vescovo, 173, 257 .PtRù : varie, 52, 260 .PIACENZA : entrata dei Salesiani, 5o .Pio XI : articolo per il centenario della nascita, zo3Pio XII : varie, 121, 142, 219 .POLONIA : varie, 46, 95, 176 .PORTOGALLO: varie, 140, 176, 371 .RASPANTI mons . MICHELE: eletto Vescovo, 173, 257.REGOLE SALESIANE : artis. centenario . 243, 314 .RErrOR MAGGIORE : lettera ai coop ., 1 - a Trieste, 48 - viaggi :Venezuela, 133, 168 - Colombia, 213, 253 - Equatore, 288 . 129- Brasile, 332, 373, 414, 423, 457 .RINALDI D . FILIPPO : salma a Valdocco, to - grazie, 30, 69, 189,270, 309, 349, 389, 420 .ROMA : nuova opera di Ponte MammolO, 448 .RUA ven . MICHELE: artis ., 126, 163 - grazie, 150, 308, 470.SAVIO 5 . DOMENICO: leste centenarie a Valdocco, 130 ; altrove,I5, 132, 178, 209, 249, 286 - articoli, 74, SI - Lettera di Pio XIIpel .cent ., 1x1 - chiese in suo onore, 178, 1 ;9 - nei seminari, 179,251 - pellegrinaggio giov. francese, 205 - Patrono i' Pueri can-tores n, 364 - monumento e festa a Riva, 367, 454 - grazie, 68,108, 149, 230, 269, 348, 388, 428, 469 - varie, 83, 250, 298, zy9,326, 412 .SCOZIA : Don Bosco nella Scozia, 138 .

SCUOLA : artis . 155, 361 .SPAGNA : processo Martiri salesiani, ti, - teste giubilar,- varie, 20, 96, 142, 177, 297 . 340, 370, 371 .SPORT: articolo, 281 .STAMPA: cattiva, 43 - Vedii anchm Coop ., passim .STATI UNITI: varie, 20, 53, 97, 177.SVIZZERA : Casa per Universitari, 223 .THAILANDIA : varie, 53, 96, 97 . 102, 141, 177 . 185, 299, 338.URUGUAY : So" fondaz . Manga, 340.VALDOCCO : varie, 90, 91, 173, 443 .VALSÈ P . Suor TERESA : grazie, 70, 310, 350 - 50" della morte, 323 .VENDRAME D . COSTANTINO: in morte, 146 .VENEZUELA : Visita del Rettor Maggiore, 133, 168 .VESPIGNANI D . GIUSEPPE: 2,5 1 della morte, 257.VICURA LAURA: grazie, 310, 350 .VOCAZIONI : articolo, 201 .WYSZYNSRI card . STEFANO : liberai, dal carcere, 46 - visita casesales ., 95 - neli'Italia Merid ., 294 .ZELATRICI SALESIANE : loro Compiti . 356

245, 446

BOLLETTINO SALESIANOPeriodico quindicinale delle Opere e Missioni di San Giovanni Bosco

DIREZIONE: VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 - TORINO - TELEFONO 22-117

* AL 1* DEL MESE: per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiana* AL 15 DEL MESE: per i Dirigenti della PIA UNIONE

SI INVIA GRATUITAMENTE Spedizione in abbonamento postale a Gruppo 2°

rSALVINO CHIEREGHIN

SAN FRANCESCO D'ASSISIPagg. 136, con illustrazioni, fotografie e ritratti

Lire 600

Fin dalla sua prima infanzia l'incontro con i —Fioretti" diS. Francesco fu per l'Autore di questa biografia francescanaun delizioso incanto dell'anima . L'innocenza e il candoredi quelle pagine, il pacato lume spirituale che vi si irradia,commisto a un alone di semplice poesia, lo conquistaronoa tal segno che sino d'allora si può dire che nacque il suoamore per S. Francesco .

E da tale amore, appunto, sono dettate le pagine di questabiografia, nei cui tre tempi : il Viandante, il Messaggero el'Asceta è tracciato un ideale itinerario spirituale del Santo .

L'Autore ha soprattutto cercato di cogliere al di là del dato ibiografico e dalla documentazione cronachistica l'anima e

peril senso di una vita infiammata dal Cristo'volta costante-

ordinazionirivolyers3 alta,

mente alla ricerca del Salvatore in ogni aspetto e contingenza terrena

Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Coope-ratrici che le Opere Salesiane hanno il Conto Corrente Postale 'con il NUMERO 2-1355 (TORINO) sotto la denominazione :

Ognuno può valersene con, risparmio di spesa,3

IMPORTANTEPer correzioni d'indi-rizzo si prega d'inviareanche l'indirizzo vec-chio. * Si ringraziano iSig. Agenti postali cherespingono, con le no-`c`_ tifiazion d'uso, i Bol-lettini non recapitati

VCorso Regina Nlargherita, 171 - 'l'ORINO

canto corredai tostale 2171

DIREZIONE GENERALEOPERE DI DON BOSCOTORINO (712)