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24828 - 05/03 TRIAL INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE (da conservarsi a cura dell'utente)

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TRIAL

INSTALLAZIONEUSO E MANUTENZIONE(da conservarsi a cura dell'utente)

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ATTENZIONELaddove la caldaia funzioni con bruciatore a gas, ad aria soffiata, l'apparecchio, non appartenendo ad alcuna categoria tra quelle contemplateal II allegato al Decreto Legislativo 93 del 25/02/2000 (Attuazione della Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione), ed essendoinoltre contemplato dalla Direttiva 90/396/CEE (Apparecchi a gas - recepita in Italia con DPR 661 del 15 novembre 1996) a cui fa riferimentol'art. 1 comma 3 paragrafo “f.5”, risulta escluso dal campo di applicazione del decreto stesso.

INFORMAZIONI GENERALIIntroduzioneQuesto manuale fornisce un riepilogo di tutto ciò che deve essere osservato in fase di installazione, manutenzione ed uso delle caldaieUNICAL, modello TRIAL.Le TRIAL sono gruppi termici per il riscaldamento civile e per la produzione di acqua calda sanitaria, funzionanti con bruciatori ad aria soffiata.La gamma TRIAL si compone di 4 modelli così identificati:- TRIAL 31 con bruciatore di gasolio ad aspirazione naturale (mod. T 31)- TRIAL 31S con bruciatore di gasolio ad aspirazione stagna (mod. T 31S)- TRIAL 31G con bruciatore di gas ad aspirazione naturale (mod. T 31G)- TRIAL 31GS con bruciatore di gas ad aspirazione stagna (mod. T 31GS)Le versioni stagne sono predisposte per il prelievo dell'aria attraverso un attacco ø 80 mm posto sulla parte posteriore del mantello; saràpertanto cura dell'installatore, prevederne il prelievo all'esterno del locale.Sono previste per funzionare con ritorno fino a 30°C, avendo camera di combustione secca ad irraggiamento totale.Scelta della caldaiaPer una scelta ed una applicazione corretta delle caldaie TRIAL bisogna attenersi alle istruzioni contenute qui di seguito.InstallazioneL'installazione delle caldaie e degli equipaggiamenti ausiliari, relativi all'impianto di riscaldamento, deve essere conforme a tutte le norme eregolamentazioni attuali ed a quanto previsto dalla legge.L'installazione deve essere eseguita da personale autorizzato e competente.L'avviamento delle caldaie e del relativo impianto di riscaldamento, devono essere eseguiti da personale autorizzato.Primo avviamentoLo scopo principale del primo avviamento è di verificare il buon funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo.Prima di lasciare l'impianto la persona incaricata del primo avviamento deve controllare la caldaia per almeno un ciclo completo di lavoro.GaranziaLa garanzia della caldaia è vincolata al rispetto delle informazioni contenute in questo manuale ed ogni inosservanza o modifica la renderànulla.Si consiglia di fare eseguire la manutenzione delle TRIAL dai centri Assistenza Tecnica della nostra organizzazione in quanto provvisti diappropriate attrezzature e di personale addestrato.NormativeL'installatore deve rispettare le regolamentazioni locali in materia di locale caldaia, dispositivi di sicurezza, camino, linee di adduzione delcombustibile, impianti elettrici e tutte le altre disposizioni locali e istruzioni di sicurezza.ApprovazioniLe caldaie UNICAL modello TRIAL sono state approvate CE per il funzionamento sia a gas che a gasolio secondo le Direttive Gas (90/396CEE) e Rendimenti (92/42).Targhetta dati tecnici e numero di fabbricaLa targhetta dati tecnici, montata sull'interno del pannello laterale destro del mantello, fa riferimento ad un numero di fabbrica stampigliato suuna targhettina d'alluminio rivettata al corpo caldaia nell'angolo superiore anteriore destro.UtilizzazioneQueste caldaie devono essere usate per il riscaldamento dell'acqua ad una temperatura che non superi quella di ebollizione nellecondizioni di installazione.

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MODELLO

CALDAIA IN ACCIAIO CON CAMERA DICOMBUSTIONE SECCA ANTICONDENSA

BOLLITORE SMALTATO CAPACITÀ 105 LITRI

ISOLAMENTO IN LANA MINERALE

MANTELLATURA VERNICIATA APOLVERI EPOSSIPOLIESTERI

ANODO AL MAGNESIO

KIT TERMOREGOLAZIONE per gestione zona 1 e 2 miscelate

KIT IMPIANTO RISCALDAMENTO CON POMPA (LATO SINISTRO), VALVOLA DI RITEGNOE VALVOLA MISCELATRICE MOTORIZZABILE (ZONA 1)

KIT MOTORIZZAZIONE PER VALVOLA MISCELATRICE

KIT IMPIANTO RISCALDAMENTO CON POMPA (LATO DESTRO), E TUBAZIONI (ZONA 2, 3)

KIT IMPIANTO RISCALDAMENTO DIRETTO (SOLO TUBAZIONI) (ZONA 1, 2, 3)

Componenti compresi nella fornituraAccessori a richiesta

KIT MODULO SUPPLEMENTARE per gestione zona 3 miscelata

COSA PREVEDE LA LEGGESicurezza(1) LEGGE 5 marzo 1990 N° 46 e relativo

regolamento applicativo D.P.R. 447 del6 dicembre 1991 (e successive modi-ficazioni).Norme per la sicurezza degli impiantiCAMPO DI APPLICAZIONE: senza li-miti di potenzialità termica.

(2) NORMA UNI-CIG 7129, gennaio 2001.Impianti a gas per uso domestico ali-mentati da rete di distribuzione.Progettazione, installazione e manu-tenzione.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica inferiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(3) NORMA UNI EN 676, novembre 1998.Bruciatori di gas ad aria soffiata.Prescrizioni di sicurezza.CAMPO DI APPLICAZIONE: senzalimiti di potenzialità termica.

(4) CIRCOLARE MIN. INT. N°68 del 25novembre 1969.Norme di sicurezza per impianti termi-ci a gas di rete.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(5) CIRCOLARE MIN. INT. N°73 del 29luglio 1971.Impianti termici ad olio combustibile ea gasolio.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(6) D.M. 1 dicembre 1975.Norme di sicurezza per apparecchicontenenti liquidi caldi sotto pressione.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(7) D.L. N° 93 del 25 febbraio 2000.Attuazione della direttiva 97/23/CE(P.E.D.) in materia di attrezzature apressione.CAMPO DI APPLICAZIONE: apparec-chi alimentati a combustibili liquidi (naf-ta, gasolio, olio combustibile) e solidi.

(8) Norma UNI 10412 del dicembre 1994.Impianti di riscaldamento ad acqua cal-da. Prescrizioni di sicurezza.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(9) Norma UNI 10847 del marzo 2000.Impianti fumari singoli per generatorialimentati con combustibili solidi e li-quidi. Manutenzione e controllo. Lineeguida e procedure.CAMPO DI APPLICAZIONE: impiantialimentati con combustibili solidi e li-quidi.

Inquinamento(10) LEGGE 13 luglio 1966 N°615 e rela-

tivo regolamento applicativo D.P.R.1391 del 22 dicembre 1970 (e succes-sive modificazioni).Provvedimenti contro l'inquinamentoatmosferico (impianti alimentati concombustibili solidi e liquidi).CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

Risparmio energetico(11) LEGGE 9 gennaio 1991 N°10 e rela-

tivo regolamento applicativo D.P.R. 412del 26 agosto 1993 (e successive mo-dificazioni).Norme per l'attuazione del Piano Ener-getico Nazionale in materia di uso ra-zionale dell'energia, di risparmio ener-getico e di sviluppo delle fonti rinnova-bili di energia.CAMPO DI APPLICAZIONE: senza li-miti di potenzialità termica.

KIT IMPIANTO RISCALDAMENTO CON POMPA (LATO DESTRO), VALVOLA DI RITEGNOE VALVOLA MISCELATRICE MOTORIZZABILE (ZONA 3)

KIT IMPIANTO RISCALDAMENTO CON POMPA (LATO SINISTRO), VALVOLA DI RITEGNOE VALVOLA MISCELATRICE MOTORIZZABILE (ZONA 2)

T 31GT 31ST 31 T 31GS

SONDA AMBIENTE

IMBALLO IN LEGNO PALETTIZZATO

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CARATTERISTICHE TECNICHECOSTRUTTIVE-DIMENSIONALI .......................... pag. 51.1 Caratteristiche tecniche .......................................................... pag. 51.2 Deflettori fumi ......................................................................... pag. 61.3 Isolamento .............................................................................. pag. 61.4 La porta ................................................................................... pag. 71.5 Dati tecnici bollitore acqua calda sanitaria ............................ pag. 71.6 Dati tecnici scambiatore rapido per produzione di

acqua calda sanitaria ............................................................. pag. 81.7 Supporti antivibranti ............................................................... pag. 81.8 Dimensioni .............................................................................. pag. 9

INSTALLAZIONE ............................................................... pag. 102.1 Imballo ..................................................................................... pag. 102.2 Posizionamento in centrale termica ....................................... pag. 102.3 Allacciamento alla canna fumaria .......................................... pag. 112.4 Collegamenti idraulici ............................................................. pag. 11

2.4.1 Caratteristiche dell'acqua di alimentazione ................. pag. 122.4.2 Collegamento dei tubi di mandata / ritorno impianto ... pag. 122.4.3 Montaggio dei rubinetti di riempimento / scarico ......... pag. 122.4.4 Collegamento delle valvole di sicurezza ...................... pag. 132.4.5 Vasi di espansione ........................................................ pag. 13

2.5 Riempimento impianto ............................................................ pag. 132.6 Bruciatore ................................................................................ pag. 14

PANNELLO STRUMENTI ........................................... pag. 153.1 Funzioni pannello strumenti standard ................................... pag. 15

3.1.1 Utilizzo del pannello strumenti standard ..................... pag. 163.1.2 Regolazioni relative alla produzione di A.C.S. ............ pag. 16

3.2 Schema elettrico di principio pannello strumentielettromeccanico .................................................................... pag. 17

3.3 Schema elettrico di collegamento pratico pannellostrumenti elettromeccanico .................................................... pag. 18

3.4 Presentazione del pannello strumenti elettronico ................. pag. 193.5 Schema elettrico di principio pannello strumenti

elettronico ............................................................................... pag. 203.6 Schema elettrico di collegamento pratico pannello

strumenti elettronico ............................................................... pag. 213.7 Installazione del termoregolatore .......................................... pag. 223.8 Programmazione termoregolatore (E7/0631) ........................ pag. 223.9 Programmazione modulo supplementare (E7/1111) ............ pag. 24

MANUTENZIONE .............................................................. pag. 264.1 Utilizzo della caldaia ............................................................... pag. 264.2 Manutenzione ordinaria .......................................................... pag. 264.3 Manutenzione straordinaria ................................................... pag. 26

OPTIONAL .............................................................................. pag. 275.1 Kit circuito diretto (solo tubazioni) ......................................... pag. 275.2 Kit circuito diretto con pompa ................................................ pag. 275.3 Kit circuito miscelato zona destra .......................................... pag. 285.4 Kit circuito miscelato zona centrale e sinistra ....................... pag. 285.5 Kit motorizzazione valvola miscelatrice ................................. pag. 285.6 Sonda ambiente ..................................................................... pag. 28

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1.1 - CARATTERISTICHETECNICHE

Le caldaie TRIAL sono dei gruppi termici inacciaio, con bruciatori di gasolio o gas ad ariasoffiata, per il riscaldamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria con una po-tenza utile di 31 kW.La gamma è composta da 4 modelli:- T 31 : caldaia a gasolio- T 31S : caldaia a gasolio “stagna”- T 31G : caldaia a gas- T 31GS : caldaia a gas “stagna”Le parti principali (dotazioni di serie) del-la caldaia sono:

Corpo caldaia in acciaio.Passaggi fumo orizzontali, provvisti di tur-bolatori fumo in acciaio inox refrattario.Porta in ghisa, reversibile previo inversio-ne dei supporti, per una accessibilità to-tale alla camera di combustione, munitadi spia controllo fiamma.Camera fumo posteriore, con portina ispe-zione ed attacco camino ø 150.Mantello in acciaio verniciato al forno conpolveri epossipoliesteri.Isolamento con pannello di fibra polieste-re 30 mm di spessore direttamente posa-to sul corpo caldaia e con pannelli di lanaminerale di 60 mm di spessore sulle pia-stre anteriore e posteriore.Bollitore ad accumulo per produzione ac-

CARATTERISTICHE TECNICHEE DIMENSIONI

qua calda sanitaria (smaltato a polveri elet-trostatiche a 820 °C, secondo la normaDIN 4753) con serpentino interno di gran-de superficie e scambiatore a piastre inacciaio inossidabile per la produzione inmodalità “rapida” di a.c.s..Anodo di protezione in magnesio.Flangia ispezione bollitore facilmente ac-cessibile.Rubinetto di scarico caldaia e bollitore.Valvola di sicurezza caldaia (3 bar) e bol-litore (6 bar).Pompa di carico a velocità regolabile tracaldaia e bollitore.Isolamento del bollitore con semi-coppel-le asportabili in poliuretano esente daC.F.C.Pannello di comando a funzionamentoelettromeccanico, predisposto per l'instal-lazione di un termoregolatore di tipo digi-tale con microcomputer interno, dotato dimemoria permanente.Piedini antivibranti.Kit impianto riscaldamento con pompa(lato sinistro), valvola di ritegno e valvolamiscelatrice motorizzabile (zona 2)

I gruppi di allestimento a richiesta sono:Kit impianto riscaldamento diretto (solotubazioni) (zona 1, 2, 3).Kit impianto riscaldamento con pompa(lato destro) e tubazioni (zona 2, 3).Kit impianto riscaldamento con pompa(lato sinistro), valvola di ritegno e valvolamiscelatrice motorizzabile (zona 1).Kit impianto riscaldamento con pompa(lato destro), valvola di ritegno e valvolamiscelatrice motorizzabile (zona 3).Kit motorizzazione per valvola miscelatri-ce.Kit termoregolazione (per gestione zona1 e 2 miscelate).Kit modulo supplementare (per gestionezona 3 miscelata).Sonda ambiente.

fig. 1

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fig. 2

1.3 - ISOLAMENTO

L'isolamento della caldaia e del bollitore èottimizzato allo scopo di minimizzare le di-spersioni di calore verso l'ambiente.L'isolamento della caldaia è ottenuto median-te materassini di lana di vetro dello spesso-re di 60 mm sulle piastre anteriore e poste-riore e da un materassino di fibra poliesterespessore 30 mm che ricopre interamente ilcorpo (fig. 3).L'isolamento del bollitore è realizzato me-diante semi-coppelle in schiuma di poliu-retano espanso esente da C.F.C..Il mantello della caldaia è costituito da sin-goli pannelli in lamiera verniciata a polveriepossipoliesteri.

fig. 3

1.2 - DEFLETTORI FUMIAll'accensione del bruciatore, la temperatu-ra dei fumi aumenta gradualmente sino a rag-giungere la temperatura di regime perciò du-rante tale periodo transitorio, la temperaturadi questi può essere inferiore al punto di ru-giada.I gas caldi della combustione percorrono deicanali, dove la superficie esposta ad essi èmaggiore di quella esposta all'acqua.Al fine di contenere le dilatazioni termichedelle superfici esposte ai soli fumi, i canalisono stati dotati di opportuni giunti di dilata-zione con tagli rompitratta (part. B, fig. 2).L'aumento della temperatura delle paretidi scambio, conseguente al maggior flussotermico determinato dall'estensione dellesuperfici lato fumi, ostacola pertanto la for-mazione di condensa.Allo scopo di accelerare la messa a regime,nei canali fumo sono posizionati dei partico-lari deflettori di flusso (A) in modo da mini-mizzare la formazione di condensa all'avvia-mento del bruciatore.Ogni deflettore (part. A, fig. 2) è provvisto diintagli aperti a 90°.Il numero di alette effettivamente lasciateaperte determina, tra l'altro, la potenza dellacaldaia e la conseguente temperatura deifumi al camino.La potenza dovrà, quindi, essere regolata alprimo avviamento, in base alle indicazioni delTermotecnico Progettista e comunque all'in-terno del proprio campo di potenza, dal bru-ciatorista che determinerà la portata di com-bustibile.È consigliabile al primo avviamento, dopo

almeno 30 minuti di funzionamento control-lare la temperatura dei fumi al camino chedeve risultare, con caldaia a circa 50°C, nonminore di 160°C.In caso contrario dovranno essere chiusedelle alette a partire dalla parte posteriore.La chiusura di ogni singola aletta, eseguitasu tutti i deflettori della caldaia, provoca me-diamente un aumento della temperatura deifumi al camino di circa 5°C.Nota: nel caso si debba procedere allachiusura delle alette, l'operazione deve

essere eseguita su tutti i deflettori.Per consentire ai fumi di compiere il terzo giroall'interno del focolare ed ottenere così unricircolo (reburning), un cilindro in acciaiotermico (C) è posizionato in appoggio allealette di scambio; questo cilindro deve esse-re lasciato sbordare anteriormente in modotale che la porta nella sua fase di chiusura loposizioni nella sede ottimale, cioè contro l'iso-lamento in fibra della porta stessa.

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fig. 4

1.4 - LA PORTA

La porta anteriore è munita di un materassi-no isolante di fibra ceramica stampata adat-ta a resistere alle alte temperature dei gascombusti.La fibra ceramica è separata dalla porta inghisa, nella zona di contatto del bruciatore,da un ulteriore materassino di lana mineraleal fine di ridurre le perdite di calore.

La produzione di acqua calda sanitaria è as-sicurata da un bollitore della capacità di 105litri ad accumulo rapido, in acciaio smaltatosecondo la norma DIN 4753.Il bollitore montato sulle caldaie TRIAL è pro-tetto contro la corrosione con un anodo inmagnesio.Si consiglia di controllare lo stato d'usu-ra dell'anodo di protezione in magnesio,la prima volta dopo sei mesi di utilizzo edin seguito una volta l'anno, basandosi suirisultati del primo controllo.Sostituire l'anodo qualora le sue dimensionirisultassero inferiori a 10 cm di lunghezza.In caso di impianti con acqua particolarmen-te aggressiva, effettuare un controllo annua-le dell'anodo.Si consiglia, se necessario, di togliere ogni 2anni eventuali depositi di calcare accumula-tisi all'interno del bollitore.Il bollitore è isolato con due semi-coppelle inpoliuretano espanso esente da C.F.C. (con-formemente alle Direttive CEE in materia dirifiuti non riciclabili).

1.5 - DATI TECNICI BOLLITOREACQUA CALDA SANITARIA

(*) Bollitore a 65°C e T.L.S. (termostato produzione A.C.S.) a 75°C

Capacità del bollitore l. 105

Pressione massima di servizio bar 6

Spessore isolamento in schiuma di poliuretano mm 30

Produzione A.C.S. in 10 min. con ∆t 30 K (*) l. 200

Portata specifica (*) l./min. 20

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1.7 - SUPPORTIANTIVIBRANTI

Con ogni caldaia TRIAL sono forniti 4 sup-porti antivibrazione in plastica, regolabili inaltezza, completi di rosette e dadi di bloc-caggio.Montando questi supporti, la caldaia aumen-terà in altezza di 30 mm, sarà inoltre possi-bile eseguire una registrazione a livello edottenere così una riduzione delle vibrazionie della rumorosità.Le dimensioni di pagina 9, sono date con pie-dini antivibranti montati.

Fare attenzione durante l'operazione dimontaggio dei piedini antivibranti!

fig. 5

Allo scopo di aumentare la produzione dia.c.s., oltre al bollitore di 105 litri di capacitàcon proprio serpentino interno, è previsto unoscambiatore a piastre con funzione “BOO-STER” (surriscaldatore) che aumenta la pro-duzione specifica portandola a 20 l/min con∆t 30°K.Tramite un interruttore posto sul pannellostrumenti è possibile escludere la funzioneBOOSTER in quei periodi in cui non sia ri-chiesta una notevole produzione di a.c.s.In caso di impianti con acqua particolarmen-

1.6 - DATI TECNICI SCAMBIATORERAPIDO PER PRODUZIONE DIACQUA CALDA SANITARIA

te dura, effettuare un controllo annuale delloscambiatore ed eventualmente far eseguireun adeguato lavaggio.Si ricorda che incrostazioni di alcuni decimidi millimetro, impediscono un corretto scam-bio termico e conseguentemente una ridu-zione di rendimento dello scambiatore (vediparagrafo 3.1.2).

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1.8 - DIMENSIONI

fig. 6

T1. Mandate riscaldamentoT2. Ritorni riscaldamentoT3. Attacco valvola di sicurezza riscaldamento 3 barT4. Scarico caldaiaT5. Mandata acqua calda sanitaria

T11. Attacco aspirazione bruciatore stagno1. Valvola miscelatrice sanitario2. Flussostato

T6. Ricircolo acqua calda sanitariaT7. Entrata acqua fredda sanitariaT8. Attacco valvola di sicurezza bollitore 6 barT9. Scarico bollitoreT10. Attacco camino

Potenzautile

kWkcal/h

Potenzafocolare

kWkcal/h34,9

3001434,9

3001434,9

3001434,9

30014

31,42700431,4

2700431,4

2700431,4

27004

T 31

T 31S

T 31G

T 31GS

TRIAL

Tipo

(*) Perdite di carico corrispondenti alla portata relativa ad un salto termico di 15K.

ATTACCHI

R ½

R ½

R ½

R ½

T 31

T 31S

T 31G

T 31GS

Capacitàcaldaia

litri

45

45

45

45

Capacitàbollitore

litri

105

105

105

105

0,12

0,12

0,12

0,12

Perdite dicarico latoacqua(*)

m c.a.

Perdite dicarico

lato fumi

mm c.a.

1÷2,5

1÷2,5

1÷2,5

1÷2,5

Pressionemax. es.caldaia

bar

4

4

4

4

Pressionemax. es.bollitore

bar

6

6

6

6

Peso

kg

225

225

225

225

TRIAL

Tipo

T1T2

ISO 7/1

R 1

R 1

R 1

R 1

T3

ISO 7/1

Rp ½

Rp ½

Rp ½

Rp ½

T4

ISO 7/1

Rp ½

Rp ½

Rp ½

Rp ½

T5

ISO 7/1

T6

ISO 7/1

Rp ¾

Rp ¾

Rp ¾

Rp ¾

T7

ISO 7/1

R ½

R ½

R ½

R ½

T8

ISO 7/1

Rp ½

Rp ½

Rp ½

Rp ½

T9

ISO 7/1

Rp ½

Rp ½

Rp ½

Rp ½

T10Ø

mm

150

150

150

150

T11Ø

mm

80

80

80

80

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2.1 - IMBALLO

Le caldaie TRIAL vengono spedite mantella-te in imballi di legno palettizzati.Si consiglia di trasportarle così, il più vicinopossibile al luogo di installazione.Non lasciare gli elementi che compongonol'imballo alla portata dei bambini, in quantopotenziali fonti di pericolo.

INSTALLAZIONE

fig. 7

2.2 - POSIZIONAMENTO INCENTRALE TERMICA

La caldaia deve essere installata nel rispet-to delle norme e prescrizioni vigenti.Il locale dovrà risultare ben aerato da aper-ture aventi una superficie totale non inferio-re a 1/30 della superficie in pianta del localecaldaia con un minimo di 0,5 m². Le apertu-re di aerazione dovranno garantire una tem-peratura non superiore a 35°C con il gene-ratore in funzione per consentire il funziona-mento ottimale delle apparecchiature elet-triche.I circuiti di adduzione del combustibile, didistribuzione dell'energia elettrica e di illu-minazione dovranno rispettare le disposizionidi legge vigenti in relazione al tipo di com-bustibile impiegato.Per agevolare la pulizia del circuito fumo, difronte alla caldaia, dovrà essere lasciato unospazio libero non inferiore alla lunghezzadella caldaia.La caldaia potrà essere appoggiata diretta-mente sul pavimento.È comunque utile prevedere uno zoccolo dicemento, nel caso di centrali umide.Ad installazione avvenuta la caldaia dovrà ri-sultare perfettamente orizzontale e ben stabi-le (onde ridurre le vibrazioni e la rumorosità).

fig. 8(*) Non inferiore, comunque, alla profondità della caldaia.

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2.3 - ALLACCIAMENTOALLA CANNAFUMARIA

Il camino ha un'importanza fondamentale peril buon funzionamento di una caldaia.A causa della bassa temperatura che i fumiraggiungono nel funzionamento intermitten-te è necessario che il camino sia perfetta-mente impermeabile alla condensa dei pro-dotti della combustione e costruito con ma-teriali idonei resistenti alla corrosione.

I vari giunti devono essere ben sigillati inmodo da impedire l'ingresso di aria con con-seguente aumento della possibilità di forma-zione di condensa.Deve essere altresì impedito che eventualecondensa od acqua piovana provenienti dalcamino, possano arrivare alla camera fumodella caldaia.

Per quanto riguarda la sezione e l'altezza delcamino, è necessario fare riferimento alle re-golamentazioni nazionali e locali in vigore.Nel tratto di collegamento tra caldaia ecanna fumaria, si devono prevedere ido-nei punti di misura per la temperatura fumie l'analisi dei prodotti della combustione.

2.4 - COLLEGAMENTIIDRAULICI

Schema tipo di collegamento caldaia /impianto (i) di riscaldamento.

fig. 9

Pi1 Pompa riscaldamento zona miscelata 1Pi2 Pompa riscaldamento zona miscelata 2Pi3 Pompa riscaldamento zona diretta (o miscela-

ta manualmente)Sm1 Sonda di mandata zona 1Sm2 Sonda di mandata zona 2VM1 Valvola miscelatrice zona 1VM2 Valvola miscelatrice zona 2Vs Valvola di sicurezza caldaia tarata a 3 bar

Attenzione!Nel caso in cui il condotto di evacuazione deigas combusti debba attraversare pareti o

qualora fosse facilmente accessibile, è ne-cessario prevedere un opportuno isolamen-to termico dello stesso.

Il condotto durante il funzionamento a regi-me può raggiungere temperature elevate,maggiori di 150°C.

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Schema tipo di collegamento caldaia / impianto acqua calda sanitaria

PR Pompa di ricircolo A.C.S. (non fornita)Vs Valvola di sicurezza bollitore tarata a 6 bar

fig. 10

2.4.1 - CARATTERISTICHEDELL'ACQUADI ALIMENTAZIONE

- Le caratteristiche chimico fisiche dell'ac-qua dell'impianto e di reintegro, sono fon-damentali per il buon funzionamento e lasicurezza della caldaia.

- Fra gli inconvenienti causati da cattivequalità dell'acqua d'alimentazione il piùgrave e il più frequente è l'incrostazionedelle superfici di scambio termico.

- Meno frequente ma ugualmente grave èla corrosione delle superfici lato acqua ditutto il circuito.

- È noto che le incrostazioni calcaree a cau-sa della loro bassa conduttività termicariducono lo scambio termico così che an-che in presenza di pochi millimetri, si de-terminano dannosissimi surriscaldamentilocalizzati.

2.4.2 - COLLEGAMENTO DEI TUBI DIMANDATA E RITORNO IMPIANTO

Le dimensioni delle tubazioni di mandata eritorno sono indicate per ogni modello di cal-daia nella tabella DIMENSIONI.Prima di collegare la caldaia all'impianto diriscaldamento, quest'ultimo deve essere in-teramente lavato.

Assicurarsi che sull'impianto ci sia un nume-ro sufficiente di sfiati.Nel collegare le tubazioni di mandata e ritor-no, evitare di creare sollecitazioni meccani-che sui tronchetti di collegamento.La caldaia non è fatta per supportare le tu-

bazioni dell'impianto; creare pertanto appo-siti supporti.A lavoro ultimato, verificare la tenuta di tutti icollegamenti idraulici.

- È consigliabile effettuare un trattamentodell'acqua nei seguenti casi:

A- elevata durezza dell'acqua disponibile (su-periore a 20° f).

B- impianti molto estesi.C- grandi quantità d'acqua reintegrata per

perdite.D- riempimenti successivi dovuti a lavori di

manutenzione dell'impianto.- Per il trattamento delle acque di alimen-

tazione degli impianti termici è consiglia-bile rivolgersi a Ditte specializzate.

- Le stesse Ditte possono provvedere alladisincrostazione delle caldaie.

Qualsiasi impianto necessita di nuove immis-sioni di acqua a causa dell'evaporazione,

di modeste o consistenti perdite o per in-terventi di manutenzione.È quindi necessario valutare l'entità delreintegro per evitare l'insorgere di incon-venienti dovuti all'acqua non trattata.Allo scopo si consiglia di prevedere sulletubazioni di reintegro un contalitri per pic-cole portate.

Nota: qualsiasi danno provocato allacaldaia dovuto alla formazione diincrostazioni o da acque corrosive,non sarà coperto da garanzia.

2.4.3 - COLLEGAMENTO DEI RUBINET-TI DI RIEMPIMENTO/SCARICO

Per il riempimento e lo scarico della caldaiacollegare il rubinetto fornito con gli accesso-ri, all'attacco T4 che si trova nella parte po-steriore.Un altro rubinetto per lo scarico del bollitoredovrà essere fissato all'attacco T9.

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2.4.4 - COLLEGAMENTO DELLEVALVOLE DI SICUREZZA

Montare sull'attacco T3 della caldaia (vedi fig.8) la valvola di sicurezza impianto riscalda-mento tarata a 3 bar.Montare sull'attacco T8 bel bollitore (vedi fig.9) la valvola di sicurezza impianto acqua sa-nitaria tarata a 6 bar.

N.B. Si ricorda che gli scarichi delle valvoledi sicurezza devono essere convogliati.Un eventuale intervento delle valvole potreb-be inondare il locale con conseguente dan-no alle infrastrutture per cui UNICAL nonpotrà essere tenuto responsabile.Una valvola di ritegno (non fornita) dovrà es-sere fissata sull'alimentazione acqua freddadel bollitore (attacco T7).

Si ricorda che è vietato interporre tra caldaiae valvole di sicurezza, qualsiasi tipo di inter-cettazione e si raccomanda di usare valvoleregolate per intervento non oltre le pressionimassime di esercizio consentite.

2.4.5 - VASI DI ESPANSIONE

Le caldaie TRIAL sono dotate di vasod'espansione a membrana della capacità di12 litri per l'impianto di riscaldamento e dellacapacità di 4 litri per l'impianto acqua sanita-ria.Un vaso di espansione è sempre necessarioper assorbire l'aumento di volume dovuto alsurriscaldamento dell'acqua.Al momento dell'installazione della caldaia,

prima di eseguire il riempimento dell'impian-to, si consiglia di verificare la pressione diprecarica dei vasi, che dovrà essere riporta-ta in questa occasione ai valori necessari perun corretto funzionamento, conformementealle condizioni d'installazione (1 bar per l'im-pianto di riscaldamento e 3 bar per l'impian-to sanitario).

fig. 11

2.5 - RIEMPIMENTOIMPIANTO

Una volta realizzati tutti i collegamenti idrau-liciì, si può procedere al riempimento dell'im-pianto.Questa operazione deve essere effettuatasecondo il seguente schema:- Con il pannello anteriore smontato, si può ac-

cedere al rubinetto di riempimento (pos. 1).- Aprire gli spurghi d'aria dei radiatori e ve-

rificare che gli spurghi d'aria automaticidell'impianto funzionino regolarmente.

- Aprire lentamente il rubinetto e verificarela pressione di riempimento attraverso ilmanometro (pos. 2).

- Chiudere gli spurghi d'aria dei radiatoriall'apparire dell'acqua.

- Chiudere il rubinetto di riempimento e sfo-gare nuovamente l'aria dai radiatori.

- Far funzionare la(e) pompa(e) di riscalda-mento (pos. 4) e la pompa di carico bolli-tore (pos. 3) in modo discontinuo fino allospurgo totale dell'aria.Terminato lo spurgo, ristabilire la pressio-ne, che a freddo dovrà essere compresatra 0,8 e 1 bar.

N.B.: Dopo un lungo periodo di inutilizzodella caldaia, i circolatori possonorisultare bloccati, perciò, prima dimettere sotto tensione il pannello dicomando, è indispensabile far gira-re manualmente i circolatori agendocon un giraviti sulla vite posta sottoil tappo di testa (vedi fig. 11, pos. 3 e4).

Dopo un periodo di stoccaggio della caldaiaa magazzino possono verificarsi dei cali fi-siologici della pressione di precarica dei vasidi espansione, pertanto si consiglia, primadel riempimento dell'impianto, una verifica el'eventuale ripristino alla pressione ottimaleche sarà di 1 bar per il vaso di espansionedell'impianto di riscaldamento e di 3 bar peril vaso di espansione dell'impianto sanitario.

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2.6 - BRUCIATORELe caldaie TRIAL sono disponibili in 4 alle-stimenti:- TRIAL 31 con bruciatore di gasolio ad aspi-razione naturale (mod. T 31) direttamente dal-l'ambiente e scarico fumi verticale diametro150 mm.- TRIAL 31S con bruciatore di gasolio ad aspi-razione stagna (mod. T 31S) attraverso unattacco diametro 80 mm posto sul posterioredella caldaia ed una guaina flessibile di col-legamento tra questo attacco ed il bruciato-re.Scarico fumi verticale diametro 150 mm.Il collegamento per la presa d'aria tra l'attac-co posto sullo schienale e l'esterno, sarà acura dell'installatore.

- TRIAL 31G con bruciatore di gas ad aspi-razione naturale (mod. T 31G) direttamentedall'ambiente e scarico fumi verticale diame-tro 50 mm.- TRIAL 31GS con bruciatore di gas ad aspi-razione stagna (mod. T 31GS) attraverso unattacco diametro 80 mm posto sul posterioredella caldaia ed una guaina flessibile di col-legamento tra questo attacco ed il bruciato-re.Scarico fumi verticale diametro 150 mm.Il collegamento per la presa d'aria tra l'attac-co posto sullo schienale e l'esterno, sarà acura dell'installatore.

Nel caso di smontaggio e rimontaggio delbruciatore, assicurarsi della tenuta tra bru-ciatore e piastra di supporto.Per quanto concerne i dati tecnici e le istru-zioni di funzionamento del bruciatore, si ri-manda al libretto del bruciatore fornito con lacaldaia stessa.

UNITA'DI

MISURA

PROVE Combustibile G20Bruciatore ad aria soffiata*

Combustibile gasolioBruciatore a polverizzazione**

RIELLO40 GS3

RIELLO40 GS5 BF

RIELLORG 03

RIELLOG5 BF

Bruciatori 1 2 3 4

Portata termica:

- nominale 34,9 34,9 34,9 34,9

- ridotta

Pressione:

- ugello 4,8 3,03 11,5 13,1

Combustione:

- CO 0% O2 13,000 80,0 6 5

- Nox 0% O2 100 95,3 185,1 154,2

- indice fumosità 0,2 0,4

Reg. testa bruciatore 2 1,5 0,5 15 mm

Reg. serranda 5 8 3,3 3,9

Portate misurate:

- massimo 35,2 34,9 35,5 34,9

Eccesso d'aria

- λ 1,2 1,2

Perdita al camino 7,94 7,84 8,56 8,3

- CO2 9,7 9,7 12,2 12,6

- ∆ temperatura 171 170 180 179,81

Rendimento all' H2O 90,4 90,05

- Temperatura media 70,0 70

- ∆ temperatura 20 20

- Portata misurata 34,9 34,9

- Potenza misurata 31,52 31,41

- Potenza nominale 31,4 31,4 31,4 31,4

Rendimento H2O (30%)

Scarico fumi B23 C63 B23 C63

kW

kW

mbar

ppm

mg / kWh

tacca

tacca

kW

%

%

%

°C

%

°C

°C

kW

kW

kW

%

tipo

* Bruciatore gas

CE N° 63AP6680

** Bruciatore RG 03

CE N° 00360296/00

Scarico: curva + 1m ø 150 mm

λ ammesso (v. 6.1.28): da 1.37 a 1.125

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3

3.1 - FUNZIONI PANNELLO STRUMENTI STANDARD

PANNELLO STRUMENTI

INTERRUTTORE GENERALE

INTERRUTTORE BRUCIATORE

In funzionamento normale, la spiablocco bruciatore è spenta.Quando la spia è accesa, prima diriarmare il bruciatore, verificare lostato dello stesso (consultare il li-bretto istruzioni del bruciatore).

SPIA BLOCCO BRUCIATORE

In caso di arresto di tutti gli utilizzidella caldaia (bruciatore, pompe,ecc.), verificare lo stato del fusibile;se necessario rimpiazzarlo dopoavere tolto tensione alla caldaia.

FUSIBILE

Scegliere la posizione in funzionedell'utilizzo:- Posizione inverno: riscaldamen-to + acqua calda sanitaria integratao indipendente.- Posizione estate: acqua calda si-nitaria integrata o indipendente.

SELETTORE DI FUNZIONAMENTO

POSIZIONE ESTATE

POSIZIONE INVERNO

In funzionamento normale, la spiapresenza tensione è accesa.

SPIA PRESENZA TENSIONE

TERMOMETRO CALDAIA

In caso di aumento di temperaturadella caldaia (superiore a 100°C)per mancanza d'acqua o per iner-zia termica il termostato di sicurez-za interromperà l'alimentazioneelettrica del bruciatore.Verificarne le cause e riarmare iltermostato quando la temperaturadella caldaia sarà inferiore a 75°C.N.B. Per procedere al riarmo del ter-mostato di sicurezza, è necessario svi-tare il tappo nero in plastica e spinge-re il pulsante situato al centro.

TERMOSTATO DI SICUREZZA

INTERRUTTORE POMPA IMPIANTOZONA 1

INTERRUTTORE POMPA IMPIANTOZONA 2

Il campo di regolazione è com-preso tra un minimo di 50°Ced un massimo di 80°C.

TERMOSTATO DIREGOLAZIONE CALDAIA

Ruotando la manopola com-pletamente in senso ANTI-ORARIO si ottiene la tempe-ratura minima di intervento deltermostato (50°C)

INTERRUTTORE POMPA IMPIANTOZONA 3

Ruotando la manopola com-pletamente in senso ORARIOsi ottiene la temperatura mas-sima di intervento del termo-stato (80°C)Questa regolazione è obbligato-ria per il corretto funzionamento

Scegliere la posizione in fun-zione dell'utilizzo:Posizione 0: la pompa di cari-co bollitore non funziona.Posizione I: la pompa vieneattivata e permette di ottene-re acqua calda sanitaria dalbollitore.La temperatura di stoccaggio*dell'acqua calda sanitaria saràimpostata dal termoregolatore.

INTERRUTTORE SANITARIO N. 4(POMPA BOLLITORE)

PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA

Scegliere la posizione in fun-zione dell'utilizzo:Posizione 0: il pressostato èdisinserito.Posizione II: il pressostato vie-ne inserito e permette di otte-nere acqua calda sanitariadallo scambiatore a piastre inmodalità “rapida”.La temperatura di uscita* del-l'acqua calda sanitaria saràimpostata sulla valvola misce-latrice secondo le esigenzepersonali dell'utente in uncampo che può variare daMIN, 1, 2, 3, 4, 5, MAX.Si ricorda che se la tempera-tura di stoccaggio nel bollitorefosse superiore a quella di re-golazione della valvola misce-latrice, quest'ultima ne ridurràla temperatura di uscita dal-l'utilizzo se impostata ad unataratura più bassa.

INTERRUTTORE SANITARIO N. 5(SCAMBIATORE RAPIDO)

della termoregolazione in moda-lità produzione A.C.S.

fig. 12

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16

*N.B. Il funzionamento delloscambiatore a piastre in mo-dalità “rapida” è subordinatoal contemporaneo inserimen-to degli interruttori SANITA-RIO N.4 e SANITARIO N.5.

Termostato Limite BollitoreA.C.S.:Regola la temperatura di fun-zionamento del generatore dicalore durante la produzionedi A.C.S. (è regolato in fabbri-ca a 65°C, vedi cap. 3.1.2).Il termostato T.L.B. è accessi-bile smontando il coperchiet-to sul frontale del pannellostrumenti.Questa operazione deve esse-re eseguita da personale com-petente.

3.1.1 - UTILIZZO DEL PANNELLO STRUMENTI STANDARD

Le caldaie TRIAL sono fornite di serie con unpannello strumenti a funzionamento elet-tromeccanico.Con questo pannello è possibile gestire leseguenti configurazioni impiantistiche:- impianto, con o senza valvola miscelatri-

ce manuale, a circolazione forzata conuna sola pompa di circolazione eventual-mente comandata da termostato ambien-te e/o orologio programmatore.

- impianti a più zone, massimo 3 zone,ognuna munita do proprio termostatoambiente e/o orologio programmatore.Le zone possono essere munite anche divalvola miscelatrice manuale.

Il quadro elettrico è munito di termostato diregolazione della temperatura di caldaia e di

3.1.2 - REGOLAZIONI RELATIVEALLA PRODUZIONE DI A.C.S.

L'utilizzo di acqua con durezza relativamen-te alta (durezza 10÷15°f) provoca incrosta-zioni nel bollitore e nello scambiatore e, quin-di frequenti interventi di manutenzione (vedicap. 4.3).Allo scopo di contenere le incrostazioni, iltermostato di produzione A.C.S. (T.L.B.) è sta-

termostato di regolazione della temperaturadell'A.C.S. accumulata nel bollitore, dell'inter-ruttore generale con possibilità di seleziona-re il funzionamento estivo (solo produzionedi A.C.S.) o invernale (produzione di A.C.S.e riscaldamento degli ambienti.É inoltre dotato di una serie di interruttori perdisabilitare il funzionamento del bruciatore(per eventuali operazioni di manutenzione e/oriparazione) e delle pompe di circolazione del-l'impianto o di ogni singola zona.Il pannello strumenti è in grado, infine, di ge-stire il modo di produrre A.C.S.:- tramite il solo bollitore; la selezione si ot-

tiene inserendo il solo tasto 4;- tramite il bollitore in aggiunta allo scam-

biatore rapido: la selezione si ottiene in-serendo, oltre al tasto 4, il tasto 5.

Nel primo caso si avrà a disposizione l'A.C.S.preparata ed accumulata nel bollitore (circa

160 litri, sufficienti per il fabbisogno quotidia-no) e la caldaia preparerà nuova A.C.S. solodopo la scarica del bollitore: in questa mo-dalità si evitano accensioni ripetute della cal-daia ad ogni richiesta.Nel secondo caso si massimalizza la produ-zione di A.C.S. (circa 200 litri di A.C.S.) e lacaldaia si accende ad ogni prelievo.Nel caso sia stato selezionato il modo di fun-zionamento combinato (bollitore con scam-biatore rapido) e si prelevi poca A.C.S., untermostato interrompe automaticamente etemporaneamente il funzionamento delloscambiatore.Tramite una valvola miscelatrice posta al-l'uscita del produttore di A.C.S. è possibileregolare la temperatura dell'acqua calda in-viata in rete (vedi cap. 3.1, funzionamento in-terruttore sanitario n°5).

to pretarato in fabbrica a 65°C per limitare latemperatura di funzionamento della caldaiadurante la fase di produzione e preparazio-ne di A.C.S. (consigliamo di regolare il ter-mostato bollitore a circa 50°C) (vedi cap. 3.1,funzionamento termostato bollitore).Nel caso di utilizzo di acque dolci o là dovefosse necessario aumentare la produzionedi A.C.S., anche a discapito della pulizia delbollitore e dello scambiatore a piastre, è pos-

sibile intervenire sul T.L.B. tarandolo a circa70°C e posizionando il termostato bollitore afondo scala massimo.Con questa taratura si otterranno le massi-me prestazioni dal sistema di produzione diA.C.S..L'impiego di un efficiente addolcitore a resi-ne, posto sull'entrata dell'acqua fredda, ridu-ce in ogni caso il deposito di calcare nel bol-litore e nello scambiatore a piastre.

TERMOSTATO BOLLITORE

É possibile scegliere la tem-peratura dell'acqua sanitariastoccata nel bollitore. Il campodi regolazione arriva a 60°C.

Ruotando la manopola com-pletamente in senso ANTI-ORARIO si ottiene la tempe-ratura minima di intervento deltermostato.

Ruotando la manopola com-pletamente in senso ORARIOsi ottiene la temperatura mas-sima di intervento del termo-stato (60°C).

N.B. Per un miglior funziona-mento in modo “acqua cal-da sanitaria” si consiglia diposizionare la manopola diregolazione come indicatoa lato.

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3.2 - SCHEMA ELETTRICO DI PRINCIPIO PANNELLO STRUMENTI ELETTROMECCANICO

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3.3 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO PRATICO PANNELLO STRUMENTIELETTROMECCANICO

fig. 14

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19

3.4 - PRESENTAZIONE DELPANNELLO STRUMENTIELETTRONICO

Il funzionamento del pannello strumenti del-le caldaie TRIAL può essere integrato conuna centralina elettronica di termoregolazio-ne di tipo digitale con microprocessore amemoria permanente (cod. 25344).La centralina di termoregolazione, oltre a re-golare la produzione di A.C.S., può gestiredue distinte zone di riscaldamento.Il funzionamento automatico avviene sullabase dei dati rilevati dalla sonda di caldaia,di mandata, del bollitore, d'ambiente (esclu-sa dalla nostra fornitura) ed esterna.Varie sono le configurazioni impiantistiche cheil termoregolatore è in grado di controllare:- impianto ad una zona diretta senza val-

vola miscelatrice: non va montata la son-da di mandata; la termoregolazione co-manda solo la pompa impianto, può esse-re montata la sonda ambiente fornita aparte con cod. 20316.

- impianto ad una zona con valvola mi-scelatrice motorizzata: si deve montarela sonda di mandata (a valle della valvolamiscelatrice); la centralina controlla la pom-pa impianto e la valvola miscelatrice (inquesto caso deve essere richiesto il mo-tore della valvola miscelatrice fornito inKIT con cod. 24614).Può essere montata la sonda ambientefornita a parte con cod. 20316.

- impianto a 2 zone, una diretta ed una convalvola miscelatrice motorizzata; la ter-moregolazione controlla: la pompa impiantodella zona diretta (purché venga installatauna seconda sonda ambiente in questazona), la valvola miscelatrice (in questo casodeve essere richiesto il motore della valvo-la miscelatrice fornito in KIT cod. 24614) ela pompa impianto della zona miscelata (ne-cessita di sonda di mandata).Possono essere installate 2 sonde ambien-te fornite a parte con cod. 20316.

- impianto a 2 zone entrambe con valvolamiscelatrice motorizzata (in questo caso

devono essere richiesti i motori delle valvo-le miscelatrici forniti in KIT cod. 24614), latermoregolazione controlla: le due valvolemiscelatrici e le due pompe impianto.Le due zone necessitano pertanto di son-de di mandata installate a valle delle val-vole miscelatrici; possono essere instal-late 2 sonde ambiente fornite a parte concod. 20316.

Le sonde del termoregolatore (esterna, dimandata 1, di mandata 2, di caldaia, boi-ler) sono comprese nella fornitura; le son-de ambiente 1 e 2, ne sono escluse.

Inoltre può essere previsto un modulosupplementare, da installare a muro, ingrado di gestire una terza zona munita divalvola miscelatrice motorizzata.Il modulo supplementare (cod. 26108), forni-to completo di sonda di mandata, sarà colle-gato elettricamente al termoregolatore dellacaldaia tramite una linea di interfaccia (BUS)(vedi fig. 17, pag. 21).Le caldaie TRIAL possono funzionare contemperatura di ritorno di 40°C.Con l'installazione del modulo supplementa-re cod. 26108, si possono ottenere le seguenticonfigurazioni impiantistiche:- impianto a 3 zone, una diretta e due con

valvola miscelatrice motorizzata; la ter-moregolazione sul pannello strumenti del-la caldaia controlla: la pompa impiantodella zona diretta, può essere montata lasonda ambiente fornita a parte con cod.20316; la pompa impianto della zona mi-scelata e la valvola miscelatrice (in questocaso deve essere richiesto il motore dellavalvola miscelatrice fornito in KIT cod.24614), la zona miscelata necessita per-tanto di sonda di mandata da montare avalle delle valvola miscelatrice, può esseremontata la sonda ambiente fornita a par-te con cod. 20316.Il modulo supplementare controlla: la pom-pa impianto della seconda zona miscelatae la valvola miscelatrice (in questo casodeve essere richiesto il motore della valvo-la miscelatrice fornito in KIT cod. 24614),la zona miscelata necessita pertanto di

sonda di mandata da montare a valle del-le valvola miscelatrice, può essere mon-tata la sonda ambiente fornita a parte concod. 20316.

- impianto a 3 zone, tutte con valvola mi-scelatrice motorizzata; la termoregolazio-ne sul pannello strumenti della caldaiacontrolla:- le pompe impianto delle prime 2 zonemiscelate (possono essere installate 2sonde ambiente fornite a parte con cod.20316), le valvole miscelatrici (in questocaso devono essere richiesti i motori dellevalvole miscelatrici forniti in KIT cod.24614), le prime due zone miscelate ne-cessitano pertanto di sonde di mandata damontare a valle delle valvole miscelatrici.Il modulo supplementare controlla:- la pompa impianto della 3a zona misce-lata (può essere installata 1 sonda ambien-te fornita a parte con cod. 20316), la val-vola miscelatrice (in questo caso deve es-sere richiesto il motore della valvola misce-latrice fornito in KIT cod. 24614), la 3a zonamiscelata necessita pertanto di sonda dimandata da montare a valle delle valvolamiscelatrice.

La sonda di mandata del modulo supplemen-tare è compresa nella fornitura; la sonda am-biente, ne è esclusa.Le sonde di mandata devono sempre esse-re montate a valle delle valvole miscelatrici.

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3.5 - SCHEMA ELETTRICO DI PRINCIPIO PANNELLO STRUMENTI ELETTRONICO

fig.15

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3.6 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO PRATICO PANNELLO STRUMENTIELETTRONICO

fig.16

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3.8 - PROGRAMMAZIONE TERMOREGOLATORE (E7/0631)Per quanto concerne la regolazione o la pro-grammazione del termoregolatore, si riman-da al libretto istruzioni allegato al termorego-

latore.Di seguito si riportano i parametri program-mati in fabbrica e pertanto "non modificabili"

ed i parametri modificabili dall' utente in basealle proprie esigenze.

Standard Valori dell'impiantoParametro Campo di impostazione

0203040506070809

12

131415

01 Temperatura esternaFunzionamento temporaneoTemperatura di mandata nominale circuito 1Temperatura di mandata reale circuito 1Temperatura di mandata nominale circuito 2Temperatura di mandata reale circuito 2Temperatura nominale caldaiaTemperatura reale caldaiaInfluenza della sonda ambiente rispetto alla sonda esterna circuito 1

temperatura ambiente circuito 1Ottimizzazione del riscaldamento in funzione dellatemperatura ambiente circuito 2Anticipo massimoRelé temporizzato con consenso acqua sanitariaRitardo temperatura esterna

-----0/1 (disins/ins)

------------------------------0-200-20

0/1 (disins/ins)

0/1 (disins/ins)

0-3 ore0/1 (disins/ins)

0-3 ore

Solo visualizzazione0

Solo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazione

10

1

201

Descrizione

1011

Influenza della sonda ambiente rispetto alla sonda esterna circuito 2Ottimizzazione del riscaldamento in funzione della

10

1

Solo visualizzazione

PARAMETRI IMPOSTABILI DALL' UTENTE

3.7 - INSTALLAZIONE DEL TERMOREGOLATOREPer l'installazione del termoregolatore sulpannello strumenti della caldaia TRIAL, atte-nersi alle istruzioni di seguito riportate.- Smontare il pannello frontale ed il pan-

nello superiore della caldaia.- Aprire il pannello strumenti svitando le 4

viti frontali e ruotare il frontalino verso ilbasso.

- Nella sede in cui verrà inserita la termo-regolazione, si dovrà procedere allo sfon-damento delle plastiche pretranciate.

- Inserire nella sede la termoregolazione edeffettuare il collegamento del connettorea 14 posizioni (fornito con la termorego-lazione) tra la termoregolazione e la mor-settiera M 2 dei carichi.

- Sconnettere la presa di collegamento del-la scheda elettronica pos. 1 e, al suo po-sto, collegare la presa pos. 2 per consen-tire alla termoregolazione di interfacciarsicon il pannello strumenti.

- Dal lato posteriore del pannello strumen-ti, è ora possibile eseguire il collegamen-to delle sonde (caldaia, bollitore, manda-ta, esterna, ambiente).

- Posizionare le varie sonde secondo laconfigurazione impiantistica della Vs. cal-daia (vedere cap. 3.4).

- Rimontare i pannelli superiore e frontaledella caldaia ed eseguire il settaggio del-la termoregolazione (vedere cap. 3.8).

fig.17

Page 23: trial...£Mantello in acciaio verniciato al forno con polveri epossipoliesteri. £Isolamento con pannello di fibra polieste-re 30 mm di spessore direttamente posa-to sul corpo caldaia

23

Standard Valori dell' impiantoN° Campo di regolazione

2122232425262728

293031323334

20 Immissioni del codice numericoCodice numericoCodice bus circuito riscaldamento 1 (HK1)Codice bus circuito riscaldamento 2 (HK2)Temperatura antigeloTemperatura max. di mandata circuito riscaldamento 1Temperatura max. di mandata circuito riscaldamento 2Distanza curve di riscaldamentoFunzione relé temporizzatore

Temperatura di attivazione per relé (vedi 28)Isteresi per relé supplementare (vedi 28)Blocco pompa di caricoFunzionamento in parallelo delle pompeProgramma antilegionellosiSonda esterna alimentazione tensione

(se nell' impostazione 0, 1 o 3 non è collegata alcunasonda, il relé viene attivato con il programma temporiz-zato per la pompa di circolazione)

0000-99990000-9999

0-150-15

(-5)°C - (+5)°C50°C - 110°C50°C - 110°C5 - 50 gradi

0-30: Aumento temperaturaacqua di ritorno in caldaia

1: Caldaia a comb. solidi2: Pompa collettore3: Collettore solare

10°C - 90°C2 gradi - 20 gradi*

0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)

Parametro

-----

0 (VFAS)1-380455

0

51011

1234

10

PARAMETRI INSERITI IN FABBRICA(protetti da codice)

51 Temperatura massima della caldaia 50°C - 110°C52 Temperatura minima della caldaia 10°C - 60°C53 Aumento temperatura per acqua sanitaria 0°C - 50°C54 Avviamento semplificato 10°C - 50°C55 Limita minimo costante 0/1 (disins/ins)56 Temperatura isteresi caldaia (dinamica) 5 - 20 gradi57 Tempo isteresi caldaia (dinamico) 1 - 30 min58 Tempo di blocco per 2° bruciatore 0 - 30 min59 Isteresi fissa II - caldaia 2 - 20 gradi60 Ore fino al cambiamento sequenza caldaia 0 - 250 ore

8040204015

101020

61 Avviamenti bruciatore 162 Tempo di funzionamento bruciatore 163 Avviamenti bruciatore 264 Tempo di funzionamento bruciatore 2

Parametri della valvola miscelatrice71 Tempo funz. valvola miscelatrice 1 (targh. motore 1)72 Tempo funz. valvola miscelatrice 2 (targh. motore 2)

Assistenza81 Controllo relé82 Controllo sonda85 Versione software E6

Parametri della caldaia

30 - 240 s30 - 240 s

secondo configurazionesecondo configurazione

120120

solo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazione

Avvio con relé bruciatoreAvvio con sonda temperatura esterna

solo visualizzazione

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3.9 - PROGRAMMAZIONE MODULO SUPPLEMENTARE (E7/1111) COD. 26108Per quanto concerne la regolazione o la pro-grammazione del modulo supplementare, sirimanda al libretto istruzioni allegato al ter-

moregolatore.Di seguito si riportano i parametri program-mati in fabbrica e pertanto "non modificabili"

ed i parametri modificabili dall' utente in basealle proprie esigenze.

Standard Valori dell'impiantoParametro Campo di impostazione

0203040506070809

12

131415

01 Temperatura esternaFunzionamento temporaneoTemperatura di mandata nominale circuito 1Temperatura di mandata reale circuito 1Temperatura di mandata nominale circuito 2Temperatura di mandata reale circuito 2Temperatura nominale caldaiaTemperatura reale caldaiaInfluenza della sonda ambiente rispetto alla sonda esterna circuito 1

temperatura ambiente circuito 1Ottimizzazione del riscaldamento in funzione dellatemperatura ambiente circuito 2Anticipo massimoRelé temporizzato con consenso acqua sanitariaRitardo temperatura esterna

-----0/1 (disins/ins)

------------------------------0-200-20

0/1 (disins/ins)

0/1 (disins/ins)

0-3 ore0/1 (disins/ins)

0-3 ore

Solo visualizzazione0

Solo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazione

10

1

201

Descrizione

1011

Influenza della sonda ambiente rispetto alla sonda esterna circuito 2Ottimizzazione del riscaldamento in funzione della

10

1

Solo visualizzazione

PARAMETRI IMPOSTABILI DALL' UTENTE

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Standard Valori dell' impiantoN° Campo di regolazione

2122232425262728

293031323334

20 Immissioni del codice numericoCodice numericoCodice bus circuito riscaldamento 1 (HK1)Codice bus circuito riscaldamento 2 (HK2)Temperatura antigeloTemperatura max. di mandata circuito riscaldamento 1Temperatura max. di mandata circuito riscaldamento 2Distanza curve di riscaldamentoFunzione relé temporizzatore

Temperatura di attivazione per relé (vedi 28)Isteresi per relé supplementare (vedi 28)Blocco pompa di caricoFunzionamento in parallelo delle pompeProgramma antilegionellosiSonda esterna alimentazione tensione

(se nell' impostazione 0, 1 o 3 non è collegata alcunasonda, il relé viene attivato con il programma temporiz-zato per la pompa di circolazione)

0000-99990000-9999

0-150-15

(-5)°C - (+5)°C50°C - 110°C50°C - 110°C5 - 50 gradi

0-30: Aumento temperaturaacqua di ritorno in caldaia

1: Caldaia a comb. solidi2: Pompa collettore3: Collettore solare

10°C - 90°C2 gradi - 20 gradi*

0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)

Parametro

-----

0 (1 con VFAS)1 (2 se in 22 VFAS)

-380455

0

51011

1234

10

PARAMETRI INSERITI IN FABBRICA(protetti da codice)

51 Temperatura massima della caldaia 50°C - 110°C52 Temperatura minima della caldaia 10°C - 60°C53 Aumento temperatura per acqua sanitaria 0°C - 50°C54 Avviamento semplificato 10°C - 50°C55 Limita minimo costante 0/1 (disins/ins)56 Temperatura isteresi caldaia (dinamica) 5 - 20 gradi57 Tempo isteresi caldaia (dinamico) 1 - 30 min58 Tempo di blocco per 2° bruciatore 0 - 30 min59 Isteresi fissa II - caldaia 2 - 20 gradi60 Ore fino al cambiamento sequenza caldaia 0 - 250 ore

8050204015

101020

61 Avviamenti bruciatore 162 Tempo di funzionamento bruciatore 163 Avviamenti bruciatore 264 Tempo di funzionamento bruciatore 2

Parametri della valvola miscelatrice71 Tempo funz. valvola miscelatrice 1 (targh. motore 1)72 Tempo funz. valvola miscelatrice 2 (targh. motore 2)

Assistenza81 Controllo relé82 Controllo sonda85 Versione software E6

Parametri della caldaia

30 - 240 s30 - 240 s

secondo configurazionesecondo configurazione

120120

solo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazione

Avvio con relé bruciatoreAvvio con sonda temperatura esterna

solo visualizzazione

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MANUTENZIONE4

4.1 - UTILIZZO DELLACALDAIA

Il buon funzionamento e la durata della vitadi una caldaia dipendono, oltre che da unacorretta installazione, da un buon utilizzo eda una regolare manutenzione di quest'ulti-ma.Per ottenere questo, Vi consigliamo di osser-vare le seguenti regole:

- Evitare di svuotare l'impianto (salvo chein casi di manutenzioni eccezionali) nellezone soggette a forti cali di temperatura.

- Quando l'impianto deve rimanere inutiliz-zato, si consiglia di proteggere il circuitodi riscaldamento con adeguato prodottoantigelo.

- Effettuare le operazione di pulizia e ma-nutenzione con la periodicità descritta

nella presente guida.

4.2 - MANUTENZIONEORDINARIA

Una volta l'anno, alla fine della stagione diriscaldamento, è necessario eseguire unapulizia completa della caldaia.Per effettuare questo, procedere come de-scritto in seguito:- Togliere tensione alla caldaia agendo sul-

l'interruttore generale ed eventualmenteasportando i fusibili di protezione dell'im-pianto.

- Aprire la porta del focolare e togliere i de-flettori fumi (vedi fig. 2).

- Aprire la portina ispezione camera fumismontando il coperchio fissato sullo schie-nale del mantello.

- Pulire lle alette di scambio con lo scovolodato a corredo.

- Aspirare i residui risultanti dall'operazio-ne di pulizia.

- Rimontare i vari componenti prima di pro-cedere alla manutenzione ed alla even-tuale regolazione del bruciatore.

4.3 - MANUTENZIONESTRAORDINARIA

Una volta l'anno, effettuare le seguenti verifi-che:- Controllo e revisione del bruciatore (se

questo non è stato fatto in occasione del-la pulizia della caldaia).

- Controllo della tenuta della porta e dellesue guarnizioni.

- Controllo della tenuta dei raccordi dellatubazione di evacuazione dei fumi.

- Verifica del funzionamento dei termostatidi comando.

- Verifica del funzionamento delle pompe(riscaldamento e carico bollitore).

- Verifica dell'anodo del bollitore. Sostituir-lo qualora la sua lunghezza fosse inferio-re a 10 cm circa.

In base all'osservazione delle incrostazionisulle superfici interne del bollitore, decidereper l'esecuzione di una eventuale disincro-stazione dello scambiatore a piastre.Ogni 2 o 3 anni o più frequentemente, senecessario, procedere alla pulizia interna delbollitore ed asportare eventuali incrostazionidi calcare che si potrebbero essere formate.

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fig. 18

OPTIONAL5

5.1 - KIT CIRCUITO DIRETTO(solo tubazioni)

Il kit circuito diretto è disponibile citando ilcod. 24815: questo è costituito dalle tubazio-ni di mandata e ritorno.La pompa del circuito diretto (esclusa), damontare esterna alla caldaia a cura dell'in-stallatore, può essere gestita dalla termore-golazione e deve essere collegata elettrica-mente (in pos. PR1) secondo gli schemi dipag. 17 o 20.

5.2 - KIT CIRCUITO DIRETTOCON POMPA

Il kit circuito diretto (lato destro) è disponibi-le citando il cod. 25169: questo è costituitodalle tubazioni di mandata e ritorno, una pom-pa impianto e da una valvola di ritegno.La pompa del circuito diretto (PR1) può es-sere gestita dalla termoregolazione e deveessere collegata elettricamente secondo glischemi di pag. 17 o 20.

fig. 19

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fig. 20

5.3 - KIT CIRCUITOMISCELATOZONA DESTRA

Il kit circuito miscelato a comando manualeè disponibile citando il cod. 25474: questo ècostituito dalle tubazioni di mandata e ritor-no, una pompa impianto e da una valvola diritegno.La pompa può essere gestita dalla termore-golazione e deve essere collegata elettrica-mente secondo gli schemi di pag. 17 o 20.

5.4 - KIT CIRCUITOMISCELATO ZONACENTRALE E SINISTRA

Il kit circuito miscelato è disponibile citandoil cod. 24850: questo è costituito dalle tuba-zioni di mandata e ritorno, una pompa im-pianto, una valvola di ritegno ed una valvolamiscelatrice (motorizzabile).La/e pompa/e può/possono essere gestita/edalla termoregolazione e deve/devono esse-re collegata/e elettricamente secondo glischemi di pag. 17 o 20.

fig. 21

5.5 - KIT MOTORIZZAZIONEVALVOLA MISCELATRICE

Il kit motorizzazione valvola miscelatrice è di-sponibile citando il cod. 24614.Si ricorda che la valvola miscelatrice, semunita di motorizzazione, dovrà essere ge-stita dalla termoregolazione elettronica.

5.6 - SONDA AMBIENTE La sonda ambiente è disponibile citando ilcod. 20316.

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Note:

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