Tortoheiie press n.10

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14 ore per 800 euro A Tortolì il mercato del lavoro è affetto una grave assenza di tutela dei diritti del la- voratore. Nel periodo estivo si aggrava lo sfruttamento della manodopera tortoliese. (pagina 5) L’arte di Spatara Francesco Spatara narra la poetica della sua straordinaria pittura: dipinge la verità del dramma esistenziale. (pagina 10) Disoccupato in affitto Disoccupati in affitto è un film che raccon- ta in maniera ironica il gravoso problema della disoccupazione in Italia. (pagina 10) T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortohelieP T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePre eliePress T ortoheliePress T eliePress T o T ortoh T o rtohelie P ress Polica in Ogliastra: Medici in prima linea Non è raro sentire parlare di casi di malasanità in Ogliastra. Risale all’agosto di due stagioni fa, per esempio, il caso di un uomo di Villanova dimesso dall’ospedale di Lanusei nonostante soffrisse di una grave broncopolmonite. Nella circostanza specifica, la vittima decise di non denunciare i medici responsabili, ma sono frequenti le occasioni nelle quali risulta impos- sibile stabilire chi siano i colpevoli a causa di una palpabile tendenza dei rappresentanti del settore a coprirsi vicendevolmente. Quello dei medici appare come un sistema impermeabile alle intrusioni esterne, molto attento a tutelare se stesso e talvolta distratto quando deve oc- cuparsi del malato. Verrebbe immediatamente voglia di mettere in mezzo la politica, unico ba- luardo che può in qualche modo difendere il cit - tadino, se non altro perché è dalla politica che la sanità dipende. Infatti la sanità è la voce più importante del bilancio regionale. I vertici sono di nomina politica, gli stessi primari sono nomi- nati con metodi di cooptazione politica, per cui ci sembrerebbe naturale cercare proprio nella politica un difensore per i cittadini. (pagina 2) Tortolì. La panchina verso Ravot Il mercato delle tre squadre tortoliesi stà attraversando una situazione di stallo. (pagina 8) Sport Economia Eventi Editoriale Nelle aree dell’ex cartiera esisteva fino a pochi anni fa un impianto di depurazione nuovis- simo, mai utilizzato e demolito, forse avrebbe potuto risolvere i problemi di depurazione in Ogliastra. (pagina 2) Cronaca Stazione Intermodale: a Settembre i lavori Dopo anni di attesa, da settembre si parti- rà con i lavori della Stazione Intermodale. Ad affermarlo è l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Paolo Stochino (pagina 4) Poco Wikipedia su Tortolì Cosa dice la super enciclopedia di Tortolì, un viaggio alla scoperta della storia e del- le curiosità che riguardano la città. (pagina 3) Radar: preoccupa il silenzio La procura di Lanusei procede al seque- stro probatorio di 12 radar tra i quali an- che quello di Capo Bellavista. Tanti comi- tati in tutta l’isola chiedono controlli, ma a Tortolì il silenzio è assordante. (pagina 3) il settimanale gratuito di Tortolì Anno I • Numero 10 •Venerdì 19 Agosto 2011 Tomà Santa Maria Navarrese Presso strada d'accesso porto turistico Cocktails - Panineria - Bisteccheria Aperto dalle 19.30 Depuratore nuovo! Meglio demolirlo foto: Sardinia Photo Event foto: Ilaria Orrù OCCASIONE TRIVANO € 150.000 TRIVANO TORTOLÌ MQ 75 ALBATROS IMMOBILIARE Mameli ancora al Girasole Stefano Mameli, il conteso attaccante ogliastrino, classe 1985, decide anche quest’anno di rimanere alla corte del presi- dente Angioi. (pagina 8)

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numero di agosto

Transcript of Tortoheiie press n.10

14 ore per 800 euroA Tortolì il mercato del lavoro è affetto una grave assenza di tutela dei diritti del la-voratore. Nel periodo estivo si aggrava lo sfruttamento della manodopera tortoliese. (pagina 5)

L’arte di SpataraFrancesco Spatara narra la poetica della sua straordinaria pittura: dipinge la verità del dramma esistenziale. (pagina 10)

Disoccupato in affittoDisoccupati in affitto è un film che raccon-ta in maniera ironica il gravoso problema della disoccupazione in Italia.(pagina 10)

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Polica in Ogliastra: Medici in prima lineaNon è raro sentire parlare di casi di malasanità in Ogliastra. Risale all’agosto di due stagioni fa, per esempio, il caso di un uomo di Villanova dimesso dall’ospedale di Lanusei nonostante soffrisse di una grave broncopolmonite. Nella circostanza specifica, la vittima decise di non denunciare i medici responsabili, ma sono frequenti le occasioni nelle quali risulta impos-sibile stabilire chi siano i colpevoli a causa di una palpabile tendenza dei rappresentanti del settore a coprirsi vicendevolmente. Quello dei medici appare come un sistema impermeabile alle intrusioni esterne, molto attento a tutelare se stesso e talvolta distratto quando deve oc-cuparsi del malato. Verrebbe immediatamente voglia di mettere in mezzo la politica, unico ba-luardo che può in qualche modo difendere il cit-tadino, se non altro perché è dalla politica che la sanità dipende. Infatti la sanità è la voce più importante del bilancio regionale. I vertici sono di nomina politica, gli stessi primari sono nomi-nati con metodi di cooptazione politica, per cui ci sembrerebbe naturale cercare proprio nella politica un difensore per i cittadini. (pagina 2)

Tortolì. La panchinaverso RavotIl mercato delle tre squadre tortoliesi stà attraversando una situazione di stallo.(pagina 8)

Sport

Economia

Eventi

Editoriale

Nelle aree dell’ex cartiera esisteva fino a pochi anni fa un impianto di depurazione nuovis-simo, mai utilizzato e demolito, forse avrebbe potuto risolvere i problemi di depurazione in Ogliastra. (pagina 2)

Cronaca

Stazione Intermodale: a Settembre i lavoriDopo anni di attesa, da settembre si parti-rà con i lavori della Stazione Intermodale. Ad affermarlo è l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Paolo Stochino(pagina 4)

Poco Wikipediasu TortolìCosa dice la super enciclopedia di Tortolì, un viaggio alla scoperta della storia e del-le curiosità che riguardano la città. (pagina 3)

Radar: preoccupail silenzioLa procura di Lanusei procede al seque-stro probatorio di 12 radar tra i quali an-che quello di Capo Bellavista. Tanti comi-tati in tutta l’isola chiedono controlli, ma a Tortolì il silenzio è assordante. (pagina 3)

i l s e t t i m a n a l e g r a t u i t o d i T o r t o l ì

Anno

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Tomà

Santa Maria NavarresePresso strada d'accesso porto turistico

Cocktails - Panineria - BisteccheriaAperto dalle 19.30

Depuratore nuovo!Meglio demolirlo

foto: Sardinia Photo Event

foto: Ilaria Orrù

OCCASIONE TRIVANO

€ 150.000TRIVANO TORTOLÌ MQ 75

ALBATROS IMMOBILIARE

Mameli ancora al GirasoleStefano Mameli, il conteso attaccante ogliastrino, classe 1985, decide anche quest’anno di rimanere alla corte del presi-dente Angioi. (pagina 8)

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CRONACA

Venerdì 19 Agosto 2011 • [email protected]

Depuratore nuovo!Meglio demolirlo

Orrì: closed by night

La West Franklinin partenza da Arbatax

Nelle aree dell’ex cartiera esisteva fino a pochi anni fa un impianto di depurazione nuovissimo, ma mai entrato in funzione. Un mega depuratore, costato circa dieci mi-liardi delle vecchie lire, che avrebbe potuto risolvere i tanti problemi di smaltimento dei liquami - specie nella stagione estiva - ga-rantendo la depurazione per oltre 60 mila abitanti. L’intera popolazione dell’Oglia-stra. Nel 2008 fu presa la decisone da parte del-la Giunta Regionale, avallata dal Comune, dalla Provincia e dall’allora Presidente del Consorzio industriale, di smantellare le aree dell’ ex cartiera per fare spazio all’in-sediamento nautico di Azimut. Il depuratore della cartiera fu il primo ad es-sere distrutto, fatto saltare in aria con la di-

namite. (un’operazione da quasi duecen-tomila euro). Successivamente, in questa triste storia Made in Ogliastra anche un altro progetto andò in fumo: Azimut. Andò via (o forse scappò), svanito come il so-gno di un Polo della nautica nelle aree dell’ex cartiera. Ancora più triste risulta constatare che oramai di nautica non si parla più, ma in compenso sono gravissimi i problemi di depurazione. Inoltre, aleggia costante sui tortoliesi la paura che da un momento all’altro possa accadere un disastro am-bientale. Sappiamo bene, infatti, che il depuratore consortile non è più in grado di smaltire i reflui di altri tre aree urbane costiere (Santa Maria Navarrese, Girasole, Lotzo-rai). Ha troppe spese: è in deficit da anni. Neanche Abbanoa ha intenzione di pren-derlo in gestione, nonostante una legge regionali le imponga precisamente di farlo. Era proprio necessario distruggere un depuratore nuovissimo, efficiente e mai usato? Nessuno si oppose a questa azione nefasta, frutto di una politica inco-sciente e irresponsabile? Quell’impianto avrebbe potuto risolvere, definitivamente, i problemi di depurazio-ne di un Ogliastra, che oggi rischia una catastrofe ambientale di portata incalco-labile. (Federica Melis)

Editorialedalla prima

Il lungomare di Orrì è la risorsa che potrebbe permettere il salto di qualità al mercato turisti-co tortoliese. Il chilometro di strada asfaltata che costeggia la spiaggia, attualmente ospita diverse attività commerciali e ricreative, ma non è assolutamente sfruttato a dovere. In al-tra realtà sarde - e mediterranee, in genere - il lungomare è un punto di aggregazione, per re-sidenti e turisti, nel quale si sviluppa un’intensa vita notturna, la cosiddetta “movida” . Questo perché, la presenza di un vivace mercato delle attività ricreative (bar, locali, discoteche), inne-sca una dinamica cumulativa, aprendo nuovi spazi imprenditoriali e contribuendo a creare un distretto specializzato. In questo modo l’e-conomia turistica offre servizi e riesce a creare occupazione ed indotto, distribuendo ricchez-za sul territorio. Il lungomare di Orrì dovrebbe essere un punto da percorrere in cerca del lo-

cale giusto, della serata musicale preferita, oppure solo per passeggiare in luogo vitale e gremito di persone. Oggi, invece, dopo le 19.00 il lungomare si svuota spegnendosi rapidamente. Alcuni locali hanno tentato di lanciare qualche evento allettante, ma dopo alcuni risultati positivi si sono imbattuti in ripetuti insuccessi. Tutto ciò appare ancora più strano se si pensa che durante la gior-nata la spiaggia è sempre affollatissima. Ma quali sono le cause della marginalità di quest’area? I collegamenti rappresenta-no il primo limite del lungomare di Orrì. Pur essendo distante appena 3km dal centro abitato, la spiaggia di Orrì risulta “lontana” e scomoda da raggiungere, specialmente ai turisti. Durante il giorno il percorso stra-dale è facilmente affrontabile e non crea particolari problemi (pur essendo stato in

foto: Sardinia Photo Event

Tuttavia esiste un ma. Guardiamo a ciò che ac-cade intorno a noi, i massimi livelli dell’impegno politico provinciale - questo accade anche da altre parti, naturalmente – provengono in lar-ghissima parte dal mondo della sanità.È medico il Presidente della provincia, come lo era il suo avversario principale alle scorse elezioni, lo è il sindaco di Tortolì, quello di Loceri, come lo era il suo predecessore, quello di Jerzu, che è anche consigliere provinciale e capogrup-po del PD, per finire con quello di Osini, medico pure lui. Una delegazione impressionante, tale da farci riflettere sulla contiguità tra politica e sanità.. Ci sarebbe anche un’altra anomalia da segnalare. Quella dei medici in politica è l’unica categoria di lavoratori dipendenti avvezza a non andare mai in congedo per impegni ammini-strativi. Attaccamento alla propria missione? Potrebbe essere, ma è lecito porsi qualche dub-bio. Verrebbe da pensare che questi professio-nisti non vogliano rinunciare allo stipendio. E soprattutto al quotidiano rapporto con i propri pazienti-elettori. Questi dubbi aprono una seria e profonda riflessione sull’opportunità che la cittadinanza venga amministrata nei ritagli di tempo, o peggio ancora curata in modo ap-prossimativo. Una discussione che deve essere affrontata, nell’interesse di tutti.

Il jacket della West Franklin, l’ultima piattaforma petrolifera creata nel cantiere dell’ex Intermare, prenderà il largo entro il 12 agosto, essendo saltata la prima partenza, prevista per il 5. Prima di diriger-si verso il Mare del Nord, precisamente a Franklin, paese che le dà il nome, al jacket, che è la parte semisommersa della piattaforma, dovrà essere unita un’altra parte, il Deck, struttura che ospiterà apparecchiature e personale, per completarla. La commissione per la costruzione della New Franklin, progettata per la ricerca petrolifera marina, è della Total UK, distaccamento inglese della compagnia francese Total SA, tra le prime quattro aziende mon-diali a operare nel petrolio e nel gas naturale, nel 2007 messa sotto accusa per presunti reati di com-plicità in crimini contro l’umanità commessi in Bir-mania, dove rappresenta la principale compagnia petrolifera. L’opera, frutto di tecniche ingegneristi-che di altissimo livello, è stata eseguita dalla ditta calabrese OMG, Officine Metalmeccaniche Genera-li, di Crotone. Circa 120 persone hanno contribuito alla costruzione del jacket della New Franklin, tra carpentieri, saldatori, elettricisti e operai generici, senza contare tanti altri quali impiegati e addetti alla sicurezza. Nonostante le lamentele iniziali da parte di alcuni lavoratori locali della SES - Saipem Energy Services, attuale nome dell’ex Intermare sarda, contro la presenza di numerose braccia di nazionalità rumena (il 30-40% degli operai), i lavori sono arrivati a conclusione e l’opera, alta 115 m e dal peso di circa 3.500 tonnellate (a cui se ne ag-giungeranno altri 2.500 una volta completa), sarà ora trasportata fino in Nigeria da due rimorchiatori oceanici. Pare sarà proprio nel cantiere della SES che verrà costruita la piattaforma gemella della New Franklin, la Elgin, dal nome di un’altra cittadina del Mar del Nord che è prospiciente a quella parte di mare che la andrà ad ospitare. (L.M.)

passato teatro di pericolosi incidenti). La notte, però, la strada mostra tutti i suoi disagi e le sue insidie, spingendo i turisti, in particolar modo, a rinunciare a raggiungere il lungomare. Un altro problema è rappresentato dalla scarsa promo-zione del luogo e dall’inadeguata pianificazione degli eventi. Una località come Orrì dovrebbe es-sere sponsorizzata massicciamente fornendo lo scenario per attività culturali ed eventi pubblici di ogni tipo. Attualmente invece, di rado, il lungo-mare viene utilizzato per i suddetti fini, rianiman-dosi esclusivamente in occasione dei tradizionali eventi religiosi e di qualche sagra gastronomica. La spiaggia di Orrì è uno dei più grandi patrimoni di Tortolì e può dare molto all’economia cittadi-na. Una pianificazione infrastrutturale coerente e un’attività promozionale adeguata sono gli strumenti per ottenere uno sfruttamento efficace di questa risorsa.

foto: Sardinia Photo Event

foto: Laura Meloni

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Lega ambiente, si esprimevano in questi termini: “Controllate i radar. C’è gente che si è ammalata”. Nonostante i sigilli, i radar continuano ad essere funzionanti, ma il se-questro permetterà, si spera, di sciogliere il dubbio sulla loro presunta pericolosità. Molti esperti sostengono che le onde emes-se non arrivino all’uomo, in quanto viag-giando ad alta quota non incrociano nessu-no sulla propria strada. La lista di malattie che queste apparecchiature sono accusate di innescare è lunga e inquietante. Ci sono i linfomi, le malformazioni, la sterilità, la leu-cemia. Uno dei dodici radar sequestrati si trova sotto il faro di Capo Bellavista, ad Ar-batax. Niente allarmismi: non c’è niente di certo. Il dato inquietante è un altro: da Tor-tolì e da Arbatax non è arrivata una protesta, un sit in, una raccolta di firme, una richiesta di spiegazioni e chiarimenti. Il più classico dei silenzi assordanti. Nel resto della Sar-degna è tutto un proliferare di movimenti no radar, nati ben prima del sequestro del 16 luglio. Questi movimenti si scagliano contro le servitù militari e contro le apparecchiatu-re potenzialmente dannose, e non ospitano solo cani sciolti o cittadini particolarmente apprensivi. Anche i politici locali, i sindaci e le autorità fanno la loro parte, contribuen-do a far arrivare le proteste a chi di dovere. Le motivazioni di chi vuole imporre i radar a una popolazione in totale disaccordo, fan-no leva sulle paure dell’uomo occidentale medio: i radar promettono di difendere il territorio dagli extracomunitari, di svolge-

Circa due mesi fa, il 16 giugno, la procura della Repubblica di Lanusei ha disposto il sequestro probatorio di dodici radar per ese-guire dei controlli sulla loro possibile danno-sità per la salute dell’uomo. Il provvedimento è stato firmato dal procuratore Domenico Fiordalisi, e la decisione del sequestro è sta-ta presa nell’ambito delle indagini sul poli-gono di Quirra e sull’omonima sindrome. Le segnalazioni che hanno permesso di attuare il provvedimento, come si legge sul sito di

Non preoccupa il radar ma il silenzio

FUORI DAI DENTIDAI DENTI

Giunta Provinciale

La sentenza del Tar che ha fatto cadere la Giunta Regionale perchè completamente al maschile do-vrebbe far preoccupare non poco il Presidente della provincia Bruno Pilia. L’uscita di Marcella Lepori ha messo nelle stesse condizioni la sua, di Giunta, e forse qualcuno de-gli assessori sente traballare la co-moda poltrona. Ci vorrebbe, però, un analogo ricorso al Tar. Piccolo problema: ricorrere contro i fantasmi non sembra facilissimo.

re un servizio antiterroristico, di segnalare la presenza di navi o barconi sospetti. La base di Capo Bellavista svolge soprattutto una funzione di previsioni meteorologiche, non si può paragonare alle basi militari che affliggono altri territori (comunque molto vi-cino a noi). Tuttavia, il fatto che la presenza di questo radar potenzialmente pericoloso non abbia fatto levare un lamento che fosse per lo meno percettibile, lascia trarre con-clusioni amare. Forse il radar di Bellavista rilascia onde narcolettiche. Così si spieghe-rebbero parecchie cose. (Ilaria Orrù)

foto: Ilaria Orrù

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Stazione intermodale: i lavori partono a Settembre

Mondi in piazza tra Ramadame crisi economica

Ad Altiora.La felicità del poco

Dopo anni di attesa, da settembre si partirà con i lavori della Stazione Intermodale. Ad affermarlo è l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Paolo Stochino.Due milioni di euro sono stati stanziati per dare vita a una struttura che diventerà il pri-mo punto di riferimento per tutto il sistema trasportistico pubblico, sia urbano che ex-traurbano. Il grande centro di smistamento del traffico a terra e su rotaia sorgerà al posto della vecchia stazione ferroviaria, oramai in disuso da anni. L’intera area sarà sottoposta

ad un intervento di riqualificazione. Il pro-getto prevede, infatti una ristrutturazione dell’attuale stazione, per creare spazi de-dicati all’accoglienza dei passeggeri, ai servizi ed alla ristorazione. Della vecchia stazione verranno, invece, recuperati tutti gli oggetti del passato, e tutto ciò che ha fatto la storia della piccola fermata ferro-viaria. Il progetto selezionato si basa infatti sul totale recupero delle strutture esistenti rispettando e valorizzando le peculiarità ar-chitettoniche tipiche delle strutture ferro-

foto: Ilaria Orrù

L’integrazione e l’inserimento sociale dei mi-granti non può prescindere dalla creazione di momenti di incontro tra la popolazione locale e le comunità’ straniere. Molto spesso i mi-granti tendono a fare gruppo nella propria comunità, appare pertanto necessario favo-rire l’incontro attraverso attività comuni per migliorare la conoscenza reciproca sia perso-nale che culturale. Un’importante occasione in questa direzione è stata offerta dall’am-

ministrazione comunale che ha allestito il mercato serale estivo in via mons. Virgilio. Un mondo in piazza, culture e colori diversi ma insieme. Tra le bancarelle con manu-fatti indiani, artigianato senegalese, gioielli pakistani un ricco mosaico di sapori: Cocoi prena , sa Civargedda di Osini , le ceramiche di Perdasdefogu, il buon olio di Ilbono e i vini della cantina d’Ogliastra.Il comune, attraverso un bando pubblico,

Tortolì diventa protagonista di un’altra iniziativa tesa a garantire l’integrazione e l’occupazione dei giovani; promosso dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune della città, il progetto “Cosa farò da gran-de”, si inserisce nell’ambito dei POR e del progetto “Ad Altiora”. Si tratta di un intervento integrato di orienta-mento, formazione ed inserimento lavorativo per giovani del comune di Tortolì che vivono una condizione di disagio sociale. I giovani destinatari, tra i 16 e i 21 anni, sono stati scelti rispettando il principio di pari oppor-tunità, valorizzando le competenze e le capacità di ognuno, mediante la creazione di un percorso integra-to e personalizzato. L’obiettivo del progetto è permettere ai giovani di avvicinarsi al mondo del lavoro svi-luppando relazioni interpersonali significative, realizzando percorsi di crescita e maturità. Il percorso d’inserimento ha previsto una prima fase propedeutica di orientamento e formazione, seguita dall’impiego dei giovani partecipanti presso alcune imprese aderenti all’iniziativa. Co-mune, Enaip e imprese locali hanno unito le loro forze per un obiettivo ambizioso: la scelta del lavoro più adatto alle esigenze dei giovani che stanno vivendo un momento di diso-rientamento, che hanno interrotto o sospeso il percorso scolastico o si trovano in uno stato di inoccupazio-ne o disoccupazione. I ragazzi hanno imparato a costruire il curriculum vi-tae, si sono avvicinati all’informatica e alle lingue straniere. Dopo il perio-do di orientamento hanno iniziato il vero inserimento nelle aziende locali che hanno dato la propria adesione al programma e stanno attualmente, lavorando come idraulici, elettricisti, parrucchiere o carpentieri. “I corsi –ha affermato l’assessore Severina Mascia – oltre a essere occasione di qualificazione professionale ci hanno riservato una gradita sorpre-sa educativa, alcuni ragazzi, dopo il primo periodo di orientamento, han-no deciso di ritornare sui banchi di scuola”. (F.M.)

Progetto giovani.Cosa farò da grande

ha previsto l’assegnazione di 30 spazi per l’esposizione e la vendita di prodotti tipici. Ben 34 sono state le domande inoltrate presso la polizia municipale da parte degli immigrati. Purtroppo non tutte sono state accolte soprattutto per irregolarità formali. Non è stato semplice per l’amministrazio-ne gestire gli esclusi ma la diponibilità del sindaco Mimmo Lerede, sempre attento alle minoranze, e il buon senso della polizia municipale hanno consentito l’integrazione di nuovi spazi e il raggiungimento di una se-rena conclusione in tempi brevi.Ogni estate nei mesi di luglio e agosto la no-stra cittadina vede l’arrivo di tanti immigrati provenienti dalle zone interne che approfit-tando del flusso turistico costiero per risol-levare il loro reddito. Molti di loro affittano una casa in gruppi di 5 o 6 persone oppure vengono ospitati dal-le stesse comunità che risiedono nel nostro comune. Tante le difficoltà per gli extraco-munitari che tentano di sbarcare il lunario. Una calda estate tra Ramadan e una stagio-ne turistica in crisi che fa i conti con il calo delle presenze e che non guarda in faccia nessuno, bianco, nero, italiano, marocchi-no, tortoliese. (Mirella Loi)

viarie. Inoltre, immediatamente a ridosso del centro, saranno realizzati i parcheggi di scambio, destinati a decongestionare il traffico che soprattutto nel periodo estivo rappresenta un gravoso problema. La ra-tio del progetto è quella di creare un luogo di arrivo e partenza, nel quale sviluppare una intermodalità capace di rendere più vivibile la città, implementare i servizi di trasporto pubblico e offrire ai viaggiatori diverse possibilità di spostamento. Si par-te con il trasporto su gomma (pubblico e privato) e con il trasporto su rotaia che si incontrano nel Centro intermodale proget-tato però per accogliere anche i terminali e gli scambi verdi, pedonali e ciclistici che integreranno l’offerta con nuovi servizi di mobilità. L’attesa è stata lunga, per via delle numerose autorizzazioni e nulla osta legati alla peculiarità dell’area e degli immobili oggetto di intervento. Ufficio di tutela, soprintendenza per i beni culturali e pareri paesaggistici si sono sommati ai necessari passaggi di concertazione con gli enti gestori del servizio (ferrovie prima e ARST poi). Alla fine le autorizzazioni per il progetto sono arrivate, e Tortolì potrà finalmente godere di un moderno centro intermodale. (Federica Melis)

Il progetto “Ogliastra lavora per fare la differen-za” del programma Ad Altiora ha fatto centro un’altra volta. L’obbiettivo, in questa occasione mirava all’inserimento socio-lavorativo di perso-ne con disabilità fisica o intellettiva, attraverso azioni di orientamento, formazione specialistica e concreta esperienza lavorativa, per l’acquisi-zione da parte dei beneficiari delle competenze che favoriscano la loro permanenza nel mercato del lavoro. Dei trenta destinatari a cui era rivolto l’interven-to di orientamento e formazione sono state venti le persone selezionate che si sono distinte per la loro frequenza attiva e per la loro motivazione.Queste, possono, ora accedere ad un percorso di avviamento al lavoro in aziende del territorio regionale, con una borsa lavoro e il sostegno

di un tutor. Dalle conversazioni avute con i beneficiari si evince che il progetto è stato stimolante e coinvolgente. Una di loro rac-conta“ ho conosciuto tante persone con problemi come i miei, è stata per me anche un’occasione di confronto e non solo di for-mazione”.Un altro dice“un’ esperienza nuova e molto interessante, mi è sembrato di tornare in dietro ai tempi della scuola, questo progetto mi ha ridato la voglia fare e di rimettermi in gioco. Non vedo l’ora di iniziare!” conclude entusiasta.I commenti sono stati complessivamente positivi. Ci auguriamo che questi progetti firmati Ad Altiora vadano avanti sempre con questa passione e successo.

foto: Mirella Loi

foto: Federica Melis

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cito di cuochi, camerieri, barman e quant’al-tro, vengono sfruttati oltremodo effettuando turni superiori alle 12 ore giornaliere, talvolta senza contratto alcuno (e quindi copertura as-sicurativa), oppure in aperta violazione degli accordi precedentemente pattuiti. Questa situazione lascia spazio a due sce-nari. Nel primo, i dipendenti hanno un con-tratto che non viene rispettato, ma ricevono dei compensi “fuori busta”, sono comunque protetti nell’eventualità di un infortunio e pos-sono ottenere l’accesso agli ammortizzatori sociali, fondamentali per superare con dignità i mesi di penuria di lavoro invernali. In questo caso, le dure condizioni di lavoro vengono ac-cettate come inevitabile sacrificio, nella con-sapevolezza della difficoltà nel poter trovare soluzioni migliori. A seguito di questa pratica, si è di fatto, istituzionalizzato, in città, un ta-cito accordo tra l’imprenditore ed il lavoratore secondo il quale, i due mesi di sfruttamento brutale, sono il lasciapassare per ottenere un piccolo reddito invernale a carico dello Stato.Il secondo scenario – per fortuna molto meno frequente - è caratterizzato da elementi dram-matici. La prestazione lavorativa, è totalmente sommersa e viene effettuata senza alcuna co-pertura giuridica. Il pagamento del compenso è spesso rateizzato ed effettuato con grande ritardo. Inoltre, nel malaugurato caso di sta-gione fallimentare per l’imprenditore, la retri-buzione non avviene per nulla, costringendo il lavoratore ad inseguire per mesi l’ex datore di lavoro insolvente, spesso inutilmente.E’ chiaro che la città non può pensare di svi-lupparsi mantenendo una tale condizione del mercato occupazionale. Appare diffici-le raggiungere dei risultati affidandosi allo

sfruttamento dei lavoratori per un bimestre. Lo stesso costume che tende ad abituare la popolazione più giovane ad effettuare un la-voro estivo, per poi affidarsi a dei mezzi fonda-mentalmente assistenziali per il superamento dell’inverno, non sembra particolarmente lun-gimirante. Per uscire dalla condizione di sviluppo mon-co, nella quale Tortolì si sta adagiando, è necessario ripartire dall’industria e dalle atti-vità legate al porto, pianificando una strategia che preveda anche quell’adeguamento della struttura, che ogni tanto spunta fuori in qual-che discorso politico, non vedendo, però, mai la luce. Bisogna incentivare il sistema dell’ar-tigianato e delle piccole-medie imprese favo-rendo la ricerca di mercati adatti a sostenere un produzione remunerativa per tutta la dura-ta dell’anno e conseguentemente la creazione di occupazione non effimera. Per sfruttare al massimo le possibilità del turismo sarebbe, inoltre, produttivo ripensare alla politica rela-tiva all’agricoltura. Non è, infatti, pensabile lo sviluppo di una filiera turistica senza prevede-re il sostengo di un moderno settore primario che fornisca la materia prima per una produ-zione agroalimentare d’eccellenza. Sarebbe necessario un ripensamento del sistema economico tortoliese finalizzato al superamento della sua attuale condizione di limitatezza. L’intero sistema pare infatti basarsi su espe-dienti volti al massimo arricchimento nei mesi estivi e alla sopravvivenza in quelli invernali. Destagionalizzazione a parte, risulta fonda-mentale una strategia imprenditoriale e poli-tica che permetta alla città di vivere concreta-mente durante l’intero arco dell’anno.

A Tortolì il mercato del lavoro è affetto da una grave assenza di tutela dei diritti del lavoratore. Se durante l’anno questo problema si manife-sta in vari settori, nel periodo estivo, le sue di-mensioni, subiscono un incremento esponen-ziale. Con l’arrivo dei turisti, infatti, la necessità di manodopera delle attività del settore crea un numero consistente di posti di lavoro, for-nendo una fonte di reddito stagionale ad una ampia fetta di popolazione giovane, e meno giovane. In questo periodo si assiste all’esplo-sione di una bolla occupazionale di proporzioni innaturali rispetto alle dimensioni del mercato del lavoro durante il corso dell’anno. Perché accade questo? La motivazione principale del fenomeno deve essere individuata nella politi-ca di monocoltura del turismo quale strumento di sviluppo della città. Bisognerebbe, di conse-guenza, chiedersi quanto possa essere produt-tivo perseguire in questa scelta. A prima vista, la creazione di numerosi posti di lavoro sembrerebbe un fatto positivo e van-taggioso per tutte le parti in causa. I problemi nascono quando si osservano le condizioni nel-le quali i lavoratori dipendenti sono costretti a svolgere le prestazioni. Nei mesi estivi, un eser-

Sfruttamento. 14 ore di lavoro per 800 euro

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di non essere capiti. Segue definizione strettamente enciclo-pedica di “comune italiano di 10.854 abitanti etc., etc.”. Toponimo, storia anti-ca e recente, geografia, evoluzione demo-grafica e così via. Le notizie più curiose si trovano sicuramente nella parte storica, dove si viene a sapere, con grande orro-re per gli animalisti e tutte le persone di buon cuore, che a Tortolì nel 1851 chi ammazzava più passerotti otteneva un premio di 24 Lire, il secondo valoroso, in-vece, di 18. Dagli uccellini, agli insetti del 1869, quando, una probabile invasione di cavallette di ignota provenienza, fece in modo che venisse aperta la stagione venatoria contro le locuste: «(aprile) chi cattura ed ammazza 1 kg di cavallette ha un premio di 10 centesimi. L’attività è obbligatoria, con alcuni esoneri, e chi non adempie viene denunciato al Pretore». Chissà chi otteneva l’esonero. Anno dav-vero terribile se, assieme alle cavallette, sempre in aprile, arriva «il vaiolo, introdot-to da un carcerato tradotto in Tortolì, che dissemina morte sia in loco che nel resto del mandamento». Il 1901 invece è simile a quello attuale: «La disoccupazione è di-lagante e il disagio dei poveri è estremo». Fa un po’ tristezza pensare che son po-che le pagine di contenuto riservate alle personalità legate a Tortolì. Nella pagina della città solo «Mons. Emanuele Virgilio: vescovo d’Ogliastra e fondatore della Cas-sa Rurale di Depositi e Prestiti San Felice Martire». Non politici, non artisti. Ma un politico che si è conquistato una pagina tutta sua esiste: Mario Melis, nato a Tor-tolì il 10 giugno 1921, politico italiano.

Wikipedia. L’enciclopedia più libera del web. Anzi, citando Wikipedia nella definizione di Wikipedia, “è un’enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita, nata con il progetto omonimo intrapreso da Wikimedia Foundation (..). Etimologicamente Wikipe-dia significa cultura veloce, dal termine ha-waiano wiki (veloce), con l’aggiunta del suf-fisso di origine greca -pedia (formazione)”. 827.867 pagine di contenuti in lingua ita-liana, 3.704. 869 in inglese, disponibile in 270 lingue. Affronta argomenti propri delle enciclopedie tradizionali così come ogni genere di informazione, ed è liberamente modificabile: chiunque può contribuire alle voci esistenti o crearne di nuove, aspetto che fa di Wikipedia uno strumento alquanto controverso. Non si poteva proprio evitare di curiosare e inserire nello spazio di ricerca del sito la parola Tortolì e scoprire il “velo-ce percorso culturale” che ci avrebbe fatto percorrere la super-enciclopedia partecipa-tiva. La prima scoperta è che Tortolì in sardo si dice Tortolì, per buona sorte di italiani e stranieri che, girovagando in Ogliastra, po-tranno chiedere indicazioni senza la paura

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CRONACA

Poco Wikipedia su Tortolì

Ieri c’è stata una festa insolita in casa Todde. Una nostra compaesana “speciale” ha com-piuto cento anni di età. La Signora Peppina ci ha accolto nella sua casa, in cui vive sotto l’attento occhio della figlia Laura, che con amore e dolcezza ogni giorno la accudisce e la coccola. La signora Peppina non sente e non vede bene, ma per avere raggiunto i cento anni è in forma smagliante. Si alza da sola e fa le sue passeggiate per casa, sua figlia, quando non fa troppo caldo, la porta al mare e agli Scogli Rossi per respirare l’a-ria salmastra. La signora Peppina apprezza e forse, sotto sotto, il segreto della sua lon-gevità può essere anche l’aria pulita che si respira ancora oggi a Tortolì.. Affettuosa e felice ci sorride e ci ringrazia. Tanti auguri Signora Todde, da tutti noi buon compleanno! (F.P)

«Sulle orme del fratello Giovanni (detto Ti-tino), militò fin da giovanissimo nel Partito Sardo d’Azione (P.S.d’AZ). (…) presidente della Regione Sardegna nel 1982 e di nuo-vo dal 1984 al 1989. Ha ottenuto due voti alle elezioni del Presidente della Repubbli-ca del 1985». Uno dei personaggi più noti di Tortolì, Marcello Murru, è citato solo in pagine di altri musicisti, come Marco Cra-vero e Lilli Greco, e in quella del Festival di Sanremo 1984, ma l’artista non ha an-cora un contenuto tutto suo. Murru rimane ancora scritto in rosso: Wikipedia non ha ancora una voce con questo nome. Quanti ne mancano? (Laura Meloni)

A chent’annos

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SPORT

trocessione e la conseguente perdita degli uomini cardine. Il Direttore Sportivo Carlo Arrais, oltre a svolgere il ruolo dirigenzia-le, vestirà anche maglia e pantaloncini per difendere la causa rosso blu sul rettangolo di gioco. Per la panchina si fanno i nomi di Michele Tamponi, ex tecnico di Dorgalese, San Teodoro e Tavolara e di Antonio Ravot, il cui nome è tornato di moda nella cittadina tortoliese. Quest’ultimo potrebbe rientrare sulla panchina del Tortolì per la terza volta in otto anni sotto la guida di tre Presidenti diversi. Per il campo si pensa a Nicola Atzeni (nella foto), ex difensore del Pula, ed all’ex attaccante del Progetto Sant’Elia Nicola Manunza, classe 1979. Resta sempre viva la trattativa che porterebbe all’attaccante ventottenne Cristian Cacciuto. E’ sfumato invece l’arrivo dell’ex cantrocampistra del Paternò Angelo Liccandri che ha preferito vestire per la prossima stagione la casacca del Barisardo.In Prima Categoria la Castor continua la ricerca di un giocatore valido per l’attacco. La squadra allenata da Mister Sasso è sem-pre più vicina all’accordo con il fantasista partenopeo Mario Di Santo.Infine, in Seconda Categoria, l’Arbatax del Presidente Giovanni Devigus, dopo l’iscri-zione avvenuta sul fotofinish, si è assicu-rata le prestazioni del talentuoso Riccardo Mura, classe 1986, con alle spalle espe-rienze in Eccellenza con il Tortolì e in Prima Categoria con Castor e Villagrande. Certo anche il rientro tra i pali di Marcello Loi. (Claudio Mascia)

Il mercato delle tre squadre tortoliesi stà at-traversando una situazione di stallo.Il Tortolì Calcio 1953 parteciperà al Cam-pionato di Promozione e si trova alla ricerca di diversi giocatori in seguito alla tormen-tata stagione scorsa terminata con la re-

Tortolì. La panchina verso Ravot

Mameli ancoraal Girasole

Stefano Mameli per il quarto anno consecutivo ri-mane al Girasole. Il conteso attaccante ogliastrino, classe 1985, decide anche quest’anno di rimanere alla corte del presidente Angioi. Ma ripercorriamo la carriera del giovane giocatore. Dopo aver fatto sognare i tifosi del Circillai, con i fratelli Luca e An-drea, Mameli decide di ampliare i suoi orizzonti an-dando al Lanusei. Carriera breve quella lanuseina, solo dieci partite per lui, a causa della rottura di una gamba. Dopo di che approda al Girasole, squadra che ai tempi militava in seconda categoria.Come mai ha deciso di andare via dal Barisardo, squadra di promozione, per andare a giocare in seconda categoria?Perchè la società del girasole aveva un progetto ambizioso, ero disposto a mettermi in gioco, volevo ampliare le mie vedute e le mie esperienze andan-do via dal mio paese.Che ricordi le sono rimasti dell’esperienza nel Bari-sardo?Dopo 8 anni in promozione e 1 in eccellenza pos-so solo avere dei bellissimi ricordi, ho lasciato a malincuore la mia squadra, ma era necessario un cambiamento.Si vociferava di un suo ipotetico ritorno al Barisardo quest’anno. Cosa é successo invece?E’ vero ho avuto delle proposte, dal Barisardo e non solo. Ma dopo una chiacchierata con il presidente Angioi ho deciso di rimanere sperando di migliorare i risultati dell’anno passato.Cosa ci dice della stagione appena conclusa?Sono amareggiato perchè abbiamo perso i play-off e credo invece meritassimo la promozione. Non è stato un campionato facile a causa della rosa ristretta, e dell’abbandono in corsa del mister Ma-rongiu. Nonostante tutto, il gruppo è rimasto unito e ha dato il meglio.Cosa ne pensa del nuovo Mister Mariano Murino?Ottima scelta. Lo conosco perchè abbiamo giocato insieme nel Barisardo, è una grande persona credo che il presidente e la società non potessero prende-re una decisione migliore.Che obbiettivi vi siete posti per la stagione che ver-rà?La rosa è stata ampliata e rinforzata, cercheremo di migliorare il terzo posto dello scorso anno e speria-mo di regalare (F.P.)

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EVENTI

Disoccupati in affitto è un film documentario di 75 minuti che racconta in maniera ironica il gravoso problema della disoccupazione in Ita-lia. Scritto da Beppi Vigna, con la regia di Luca Merloni e le musiche di De Niro vede il prota-gonista, Pietro Mereu, girare l’Italia da Milano a Napoli con un cartellone addosso con scritto “Disoccupato in affitto”. Vagabondando per le

strade delle varie città si propone ai passanti per qualsiasi tipo di lavoro, lasciando foglietti con il suo recapito ed i suoi contatti. Pietro Mereu è un ragazzo di Lanusei che “emigra” a Milano e poi a Roma per motivi di studio e lavoro, come tanti suoi conterranei ogliastrini.Come è nata questa idea?Un anno fa ho perso il lavoro, e la sua vana ricer-ca mi ha portato all’idea di girare un documen-tario provocatorio sulla situazione di precarietà e disoccupazione che affligge l’Italia. La chiamo creatività contro la crisi.Ha girato l’Italia da Nord a Sud, quali sono state le reazioni?Contrastanti. A nord rimanevano stupiti, anche se la crisi è arrivata ma è un fenomeno più re-cente. Al sud, invece, sono abituati a convivere con questo problema. Da parte di tutti comun-que c’è stata molta solidarietà. Sono in tanti quelli che capiscono la drammaticità della mia e quella di tanti altri giovani.Progetti per il futuro? Ha trovato un lavoro?Purtroppo ancora no, ma la speranza è l’ultima a morire! Per quanto riguarda i progetti per il fu-turo sto ricercando dei fondi per un nuovo docu-mentario “Culurgiones mon amour”. E spero di poter venire a proiettare “Disoccupati in affitto” anche nella vostra zona. (Federica Melis)

Disoccupato in affitto

Is festas de sartu

I comitati permanenti di San Lussorio, San Gemi-liano e San Salvatore hanno ideato e depositato presso la Camera di Commercio di Nuoro il mar-chio che sarà l’emblema delle tre feste tradizionali tortoliesi: un giogo sovrastato dalla scritta “Festas de Sartu” e affiancato dalle immagini dei tre Santi. Ricordiamo che un tempo l’economia di Tortolì si basava su agricoltura e pastorizia e che quindi le feste tradizionali erano legate a questo mondo agro-pastorale: nelle chiesette di campagna si omaggiavano i Santi protettori del bestiame e del raccolto con atti di devozione e riti tradizionali di ringraziamento. Molte di queste feste sono pur-troppo andate perdute nel tempo ma grazie ai co-mitati oggi ne sopravvivono tre, chiamate appunto “Festas de Sartu”: San Lussorio (seconda domeni-ca di agosto), San Gemiliano ( ultima domenica di agosto o prima domenica di settembre) e San Sal-vatore ( seconda domenica di settembre). I comi-

Pittura. Intervista a Francesco Spatara

Originario della provincia di Catanzaro, classe 1960, Francesco Spatara si diploma all’Acca-demia di Belle Arti di Brera nel 1983, affianca l’astrattista Innocente Salvini. Espone in mostre personali e collettive nel Nord Italia finché per motivi personali si trasferisce a Tortolì, Quando ha capito che l’arte era la sua strada?Ho sempre amato dipingere, fin da piccolo. Alle scuole medie vinsi un concorso di pittura. Con i soldi della vincita acquistai cavalletto, pennelli e colori e…da quel momento non ho mai smesso di usarli. Ho frequentato prima il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti, entrambi istituti che mi hanno dato le basi, la tecnica. Ma poi è giunto per me il momento di trovare una perso-nalità artistica. Volevo uscire dai canoni, creare della deformazione…perché l’arte per me è de-formazione. Non cerco una pittura “ben fatta” ma una pittura originale, valida e sincera. Per arrivare ai risultati odierni ho dovuto faticare molto e tuttora penso di avere ancora tanto da imparare. La sua pittura è stata definita “pregnante, deci-sa, segnica e sfuggente”?“Fotografare il quotidiano senza banalizzarlo, tirare fuori dai soggetti che dipingo la verità, il dramma esistenziale. Non desidero dipingere quadri tanto per venderli. Dall’astratto dei primi tempi sono passato ad un figurativo che comun-que risente dell’astrattismo. La mia tecnica si basa sull’utilizzo dell’acrilico e della pellicola trasparente. Quest’ultima mi consente di creare nella stessa immagine piani differenti e di con-seguenza di stimolare emozioni tra le più diverse nell’occhio di chi guarda”.Il suo incontro con la giornalista Laura Petretto, cos’ha significato?Nel 2007 ha bussato alla porta della mia casa tortoliese una grande professionista: Bianca Laura Petretto. Si trovava in zona e avendo sen-tito parlare di me e del mio lavoro ha deciso di dare un’occhiata ai miei quadri. Ha visto i miei la-vori e mi ha detto: “ Francesco, lei ha del talento, nelle sue tele c’è sincerità. Si metta a lavorare, ci vediamo tra tre anni”. Nel 2010 ci siamo rivisti davvero. Questa volta avevo da proporle molto materiale, frutto di un instancabile lavoro. Lei ha apprezzato molto i miei quadri, cosicché il maggio di quest’anno sono stati esposti in una rinomata galleria d’arte ligure. È stata una gran-de soddisfazione.Quali sono i suoi progetti futuri?Grazie al sodalizio con la Petretto, i progetti per il futuro sono molti, in Italia e all’estero. Con un po’ di fortuna riuscirò forse a portare sul mercato giusto i miei lavori. Sicuramente ad ottobre terrò una mostra a Lanusei, una città che si è dimo-strata aperta e disponibile nei confronti della cultura in generale e della pittura in particolare. (Michela Girardi)

tati si occupano di curare le chiese, di tramandare al meglio la tradizione religiosa, di organizzare i fe-steggiamenti. Ogni comitato elegge annualmente un presidente ( detto Obriere maggiore) che per un anno custodirà la bandiera e gestirà insieme ai soci la festa nei suoi aspetti sia civili che religiosi. Le tre feste trovano ancora oggi il loro scenario nelle chiesette campestri e presentano caratteri-stiche strutturali molto simili, a partire dalla durata ( cinque giorni, dal venerdì al martedì). Le feste si aprono il venerdì sera con il rito di “s’imbidu”: il voto fatto per grazia ricevuta si scioglie con l’aggiu-dicazione all’asta del giogo trainato dai buoi che trasporterà il simulacro del Santo dalla cattedrale alla chiesa campestre. Nella giornata di sabato i simulacri dei Santi vengono adornati con fiori, ban-diere e basilico e issati sul carro trainato da buoi. La processione dei soci e dei fedeli oltre che dalle preghiere viene accompagnata dal suono delle launeddas e dallo scoppiettio dei tradizionali pe-tardi ( “cuettus”). La sera nelle rispettive chiesette si alternano spettacoli di varia natura. La domeni-ca viene celebrata un’intima e suggestiva messa, dopo la quale i Santi fanno ritorno alla Cattedrale in una solenne processione che termina all’imbru-nire. Tra fiori e fedeli radunati si intonano “is goc-cius”, le lodi che narrano la vita del Santo. La sera è dedicata ai divertimenti. Il lunedì si concludono i festeggiamenti civili e ci si prepara all’anno suc-cessivo...pronti per un’altra festa! (M.G.)

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RELAX

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L’oroscopo della SettimanaBilancia. Molte situazioni si aggiustano da sole, come per magia. Dare tempo al tempo, a volte, è la strategia più proficua. E anche la meno faticosa! La lancetta del buonumore è in rialzo e voi finalmente tornate gli allegri compagnoni di sempre: preparatevi al seratone.

Scorpione. In questa fase sembra che gli eventi vi sfuggano di mano, che siano in continua evoluzione e quindi difficilissimi da tenere sotto controllo. Non inquietatevi se non vi sentite padroni della situazio-ne: sono storiacce.

Capricorno. Non lasciatevi intimorire dai numerosi pianeti in spigolosa quadratura. Fate appello alla vostra capacità di reazione e limiterete i danni. Determinazione e inventiva daranno i loro risultati migliori sul lavoro: ‘za ki si bekirì!

Acquario. La parola d’ordine è: dare libero sfogo all’immaginazione. Con la protezione del sestile che la Luna lancia a Nettuno, non correte alcun rischio. Senza fare i toghi.

Pesci. Tensioni, stress e nervosismo ormai da qual-che giorno sono il poco entusiasmante leit motiv del-le vostre giornate. Ne avete proprio abbastanza. Evi-tate decisioni frettolose. Peggiorereste la situazione.Ma s’ogu malu s’anti fattu?

Ariete. Suggerimenti preziosi vi giungono dai pianeti favorevoli, che consigliano, specie se non siete an-cora andati in ferie, di mettervi in viaggio. La voglia di agire non vi manca: non fairi a si frimmai!

Toro. Data la distesa di pianeti in tranquilla neutrali-tà, si può dire che tutto o quasi è possibile. Malgrado la calma della parentesi estiva, è possibile che rice-viate un’interessante proposta di lavoro. Il problema è la mandronia...

Gemelli. La Luna, sempre concentrata nel segno opposto al vostro, e Mercurio lanciano il guanto di sfida e insistono nel rendervi la strada tortuosa: ci deve essere qualche cugurra.

Cancro. State attraversando una fase evolutiva. È vero, le difficoltà non mancano, anzi sono decisa-mente numerose. Ma avranno il potere di temprarvi. Consapevoli di ciò, affrontate a viso aperto e con de-terminazione le sfide che vi trovate davanti: fate così!

Leone. Il quadro astrale è popolato di trigoni e sestili. Un simile favore planetario promette giornate molto proficue e delizia la vostra immaginazione. Di certo è un invito superfluo, ma non moderate le pretese: oggi potete permettervi di sognare. Crasi scireisindi però...

Vergine. Gli atteggiamenti pignoli e le prese di posi-zione rigide non vi portano da nessuna parte. Dovete assolutamente sciogliervi un po’. Proseguendo su questa strada, infatti, continuerete a perdere un’oc-casione favorevole dietro l’altra...state sclerando.

Sagittario. Sono giornate di vincite e di rivincite. Gli appoggi planetari sono tanti e vi permettono di prendervi finalmente delle belle soddisfazioni. Oggi anche i castelli in aria avranno la loro utilità: cercate di lasciarne.

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari

n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone

Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia Salis

In Redazione Federica MelisGrafico Francesca Zicca

Collaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis, Laura MeloniSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari

Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì

Editore Primaidea Srl

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ESTATE TORTOLIESE

Un Sudoku è una griglia di 9x9 quadretti in ognuno dei quali si dovrà scrivere un numero, da 1 a 9. La griglia è a sua volta divisa in 9 regioni di 3x3 quadretti.C’è una sola regola per comporre un Sudoku: in ogni colonna, in ogni riga e in ogni regione, ogni numero deve comparire una volta sola.Per fare un Sudoku potete cominciare da una griglia vuota, ma allora Nobuhiko Ka-namoto che lo ha inventato e gli editori che lo pubblicano non ci guadagnerebbero niente. Perciò i Sudoku che trovate sulle riviste sono già parzialmente compilati e il vostro compito è quello di completarli.

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18 AGOSTO - NOTTE BIANCA Negozi aperti in tu tto il centro,con animazione di gruppi musicali e artisti di strada -

19-20-21-22 AGOSTO - SAN LUSSORIO Festa Campestre

19 AGOSTO - Ore 20,30 Rito de S’IMBIDU, licitazione del santoCattedrale di S. Andrea - Seguirà uno spettacolo musicale

20 AGOSTO - Ore 18,00 Processione col Santo dalla Cattedrale verso la Chiesa CampestreOre 22,00 - a San Lussorio - Balli Sardi

21 AGOSTO - Ore 11,00 Santa Messa nella Chiese a di San LussorioOre 18,00 - Nella Chiesa Campestre,processione con il simulacro del Santo e Santa MessaOre 21,30 - Balli Sardi in Piazza Rinascita

22 AGOSTO - Ore 10,00 Santa Messa nella Catt edrale di S. AndreaOre 21,30 - Spett acolo con Gruppo Etnico in Piazza Rinascita