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che hanno comunicato di più questa at-tenzione, troviamo Pezza Viva Nuova(www.pezzaviva.it) che ha presentato,oltre al già noto Thyrsos, Primitivo diManduria Doc, il proprio Primitivo rosato,Anthos 2013, Igp: il prodotto di puntadella cantina di Torre S.Susanna, in pro-vincia di Brindisi, è un rosè di grandearmonia e delicatezza, uno charmat pro-dotto in 15mila bottiglie che stupisceper la propria originalità e per la freschezzache ci ha trasmesso durante la degusta-zione. Un vino di estrema gradevolezza,che, fra l’altro, ha uno straordinario rap-porto fra qualità e prezzo, e si adatta an-che ad essere sbicchierato per aperitivi“frizzanti”. L’azienda agricola Pezzavivaè ben conosciuta in Puglia, oltre cheper i vini, per la produzione di eccellenteolio extravergine di oliva e di latticini diqualità. Mozzarelle, giuncata, pampanella,caciocavallo, scamorze, provole biancheleggermente affumicate, stracciatella eburrata: una produzione che spaziaanche verso produzione di formaggio dicapra e pecora, connotati da genuinitàe gusto. La Tenuta Coppadoro, della so-cietà Capitanata Agricola, è ubicatainvece nel foggiano, in territorio di SanSevero (www.tenutacoppadoro.it): natanel 1998, molto proiettata sui mercatiinternazionali, la cantina si avvale dellaconsulenza di una grande firma enologica,Riccardo Cotarella, come ci comunicaTeresa Pisante, anima appassionata del-l’azienda agricola. “Qualità senza com-promessi - ci dice -. Per il forte legame

con il territorio, i vini della Tenuta si co-niugano perfettamente con il presentee il futuro della scienza enologica, grazieanche ad investimenti costanti in tecno-logia e innovazione”. Dalla ampia gammadi etichette della Tenuta Coppadoro, èstato scelto per la degustazione il Brando2013, un Nero di Troia in purezza, di re-cente imbottigliamento, che ha letteral-mente stupito per corpo e struttura. In-sieme al Rosa di Salsola, un rosè 2013,ha regalato momenti di grande emozioneai degustatori, italiani ed esteri. SanMarzano (www.feudisanmarzano.it), consede a San Giuseppe (Ta) e noto per lapropria linea di vini “I Tratturi”, a suavolta, ha proposto in degustazione Magia,un vino di nuova produzione, seppurprodotto grazie ad un vitigno storicocome il Moscato bianco del Salento, unIgp estremamente piacevole, che dàvita a un prodotto di grande equilibrio,ideale in abbinamento a piatti di pesce,anche crudo, crostacei e carni bianche.Perfetto a tutto pasto per le cucine deli-cate, ma anche proposto come aperitivo.

San Marzano, presente a Vinitaly con ildirettore Mauro Di Maggio, ha stupito iwine writer presenti al tasting anchecon il proprio Negroamaro, che in etichettariporta la scritta “F”: prodotto in circasettantamila bottiglie, F è un vino riccoe complesso, che regala profumi di notespeziate, frutti di bosco e, in bocca,note fruttate di ciliegia, marasca, lamponi.Ha un finale di grande persistenza e,grazie alla propria struttura, si rivela per-fetto nell’abbinamento con piatti di carnirosse, selvaggina, grandi primi. VinicolaMediterranea, di San Pietro Vernotico(Br), www.vinicolamediterranea.it, hamesso in degustazione due grandi rossi,destinati ad un pubblico di conoscitori,come sottolinea Giuseppe Marangio,amministratore delegato della cantinabrindisina: due espressioni di Negroa-maro, che hanno sottolineato l’impegnodell’azienda nella direzione della qualità.Due grandi vini, autentica espressionedel territorio del Salento, del quale espri-mono l’intensità climatica e la forte ten-sione verso l’eccellenza. Il Granduca2010, Salice Salentino Riserva (vitigni:Negroamaro e, in piccola parte, Malvasianera) di grande impatto olfattivo e di de-licato equilibrio in bocca, esprime almeglio l’impegno produttivo dell’azienda,che sa di operare in un’area di straordi-naria e consolidata vocazione viticola. Ilsecondo vino degustato, Emozioni, sem-pre 2010, è un Salento Igp: morbido,vellutato, sapido, pieno. Un concentratodi corpo e mineralità, che ben si prestaall’abbinamento con carni rosse, selvag-gina, formaggi stagionati e sapidi. En-trambi i vini si sono rivelati all’altezzadelle attese: le due degustazioni, infatti,hanno messo in evidenza le caratteristichedel Negroamaro Puglia Igt e del Primitivo

Salento Igp, espressi rispettivamentedall’Orfeo 2011 e dal Fiore di Vigna,sempre 2011. Proposti in degustazioneda Elena Ciurletti, che segue i mercatiesteri per l’azienda di San Donaci, nelbrindisino, hanno superato ogni aspet-tativa: Orfeo 2011, colore rosso rubino,bouquet ampio e sapido, gusto pieno erotondo, è destinato alla ristorazione diqualità, che lo può proporre in abbina-mento con piatti della tradizione a basedi carne. Il secondo vino, il Fiore diVigna 2011, le cui uve una volta raccoltesubiscono un appassimento di tre setti-mane circa (tecnica utilizzata al nordma tutto sommato innovativa per il sud).Il risultato che ne deriva è di un vino fra-grante, dal bouquet avvolgente e intenso,con gusto pieno e maturo che rivelagrande concentrazione aromatica.

Passione, professionalità, amore peril territorio, conoscenza dei mercati:questi i valori principali che sonoemersi durante un ciclo di degustazionedi vini pugliesi durante lo scorsoVinitaly. Il tasting, organizzato in col-laborazione con il Movimento Turismodel Vino, ha messo in luce la straordi-naria imprenditorialità che caratterizzail mondo vinicolo della regione. Fra ivini proposti, quelli di Pezzaviva, TenutaCoppadoro, San Marzano, Vinicola Me-diterranea, Paolo Leo: aziende impe-gnate sul fronte della qualità.

Il sud vinicolo del Paese, non certo daieri, si sta riscattando alla grande. E Vini-taly, in una logica di valorizzazione dellenostre migliori produzioni, è sicuramenteil palcoscenico ideale per allargare lacomunicazione ai mercati. Non a caso,la scorsa edizione della fiera veroneseha offerto ampie opportunità, anche aibuyers internazionali, per approfondirele nostre realtà regionali e comunicareal mondo le nostre potenzialità e irisultati raggiunti. Nel caso della Puglia,poi, ampiamente presente con un propriopadiglione già da molti anni, l’evoluzionequalitativa dell’offerta è una costante.Dal punto di vista vinicolo, sicuramentenegli ultimi tempi si sono fatti enormipassi avanti. E la degustazione di vinipugliesi svoltasi durante la recente edi-zione della fiera ha dato l’ennesimaconferma di questa verità, divenuta unfatto consolidato. Fra le aziende pugliesi

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