Artù Magazine numero 90

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Notiziario Round Table Italia N.90 Anno di tavola 2010 / 2011 II semestre Poste Italiante S.p.A. - Spedizione in A.P. 70% aut. N° 080001 del 11/01/2008 DCB Bologna - periodico semestrale omaggio In caso di mancato recapito restituire a CRP Rimini per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi Nel corso dell’ultima Assemblea di Imola, non è passata la proposta di modifica dello statuto per l’innalzamento dell’età d’uscita da Round Table. Anche questo momento è diventato storia. Oggi, guardiamo al futuro. PROSSIMA FERMATA: TAORMINA AGM Abbiamo scelto. Adesso andiamo avanti.

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Notiziario Round Table Italia N.90Anno di tavola 2010 / 2011II semestre

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Nel corso dell’ultima Assemblea di Imola, non è passatala proposta di modifica dello statuto per l’innalzamentodell’età d’uscita da Round Table.

Anche questo momento è diventato storia.Oggi, guardiamo al futuro.

PROSSIMA FERMATA: TAORMINA AGM

Abbiamo scelto.Adesso andiamo avanti.

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Notiziario Round Table ItaliaAnno di tavola 2010 / 2011N. 90 - II semestre

Dati Round Table

Periodico registrato pressoil Tribunale di Bologna n. 6390del 12/01/1995

Direttore responsabile:Marco Bernini

Editore Nazionale:Fulvio Fugallo

Redazione: Via del Lavoro, 647838 Riccione (RN)[email protected]

www.roundtable.it

Fotografie: Dario Del VentoPresidenti di Tavola

Progetto grafico:ADDV ComunicazioneSede di CagliariVia Dante, 46 - 09100 Cagliari

Stampato presso:Maestri Tipografi S.r.l.Via del Lavoro, 647838 Riccione (RN)

Il materiale redazionale e pubblicitario può essere riprodotto solo dopo auto-rizzazione scritta dell’Editore Nazionale.Gli articoli riflettono le idee di ciascun autore e pertanto sollevano l’Editore, il Direttore responsabile, la Redazione e la Round Table Italia da ogni responsabilità.Il materiale redazionale e fotografico non verrà restituito ma conservato presso gli archivi della Round Table Italia.

Cosa è Round Table

La Round Table Italia è un service club dedicato a giovani lavoratori, profes-

sionisti, dirigenti, uomini d’affari e di cultura che cercano di svolgere al meglio

le rispettive attività. Si propone di promuovere l’amicizia tra i propri membri e

iniziative al servizio della collettività. Si differenzia da altri sodalizi per il fattore

dell’età, in quanto si perde il diritto di appartenervi al raggiungimento del qua-

rantesimo anno d’età. È quindi un club di giovani e per giovani. Il motto “Adopt,

Adapt, Improve” (adottare, adattare e migliorare) coglie appieno lo spirito del

club, i cui membri si impegnano e si adoperano in prima persona in ogni ini-

ziativa, sercando costantemente di far tesoro dell’esperienza del passato e di

migliorare la propria attività per il presente e il futuro. L’ambito dell’attività di ser-

vizio, scelta annualmente, si svolge a livello nazionale e locale. Tra le molteplici

opere si possono ricordare: la costruzione di una scuola elementare ad Amaro,

paese del Friuli colpito dal terremoto del 1976, la realizzazione e promozione

della linea telefonica nazionale “S.O.S. Infanzia - Telefono Azzurro”, la divulga-

zione e promozione della “Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia”,

approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1989, attività per cui la Round

Table Italia è stata nominata Ambasciatrice Unicef, l’appoggio e il sostegno a

favore dell’Associazione Internazionale per le Cardiopatie Infantili, ed all’A:I:L: -

Associazine Italiana Leucemie.

La nascita di Round Table

Nel 1926 Luis Marchesi, un membro del Rotary Club di Norwich (Gran Breta-

gna), ebbe l’idea di creare un Club di giovani. Perciò colse al volo l’occasione

che gli si presentò nel 1927 durante il congresso delle Industrie Britanniche

che si svolgeva a Birmingham sotto la presidenza del Duca di Windsor, allora

Principe di Galles. Costui, in occasione di un discorso ufficiale sostenne questi

concetti: “I giovani industriali e professionsti dei nostri paesi devono riunirsi in

Tavole Rotonde, adottare i metodi che hanno dato risultati in passato, adat-

tarli alle esigenze moderne e se possibile farli progredire. Round Table, Adopt,

Adapt, Improve. Ecco com’è natal’idea della Tavola Rotonda e da dove pro-

viene il motto del nostro sodalizio.

Quanto alla nostra insegna, dopo qualche anno di cambiamenti, nel 1929 fu

adottato il disegno della Tavola Rotonda di Re Artù esistente al Castello di Win-

chester, con in mezzo alla tavola la riproduzione della rosa dei lancaster ed in

alto il Re Artrù. I 12 segmenti neri e i 12 bianchi indicano le posizioni dei membri

della Tavola. Dall’epoca dello sviluppo all’estero del movimento, le tavole nazio-

nali adottano un simbolo analogo, modificando soltanto il simbolo centrale.

La nascita di Round Table Italia

Lucien Paradis (già fondatore di Round Table Francia) invita, nel 1957, i suoi

amici Nicolò Caimi e Carlo Cordano ad organizzare la Round Table Milano. Nei

mesi successivi si aggregheranno molti altri membri sino a un numero di pltre

25 in occasione del Charter del novembre 1958. Nel 1960 si aggiunge la Tavola

di Roma. Successivamente quella di Cesena. Così, nel 1964 la Round Table

Internationalautorizza la costituzione della Round Table Italia. Il nucleo di base

della Round Table sono le Tavole locali. Ogni tavola è composta da almeno 10

fino a 40 membri, dei quali non più di due possono esercitare la stessa profes-

sione. La Tavola, diretta da un Presidente ed un Consiglio eletto annualmente,

si riunisce ordinariamente due volte al mese. Nel corso delle riunioni, al termine

del pranzo, vengono trattati argomenti di vasto interesse professionale, cultu-

rale o sociale, a cura di personalità o esperti. Club esclusivamente maschile,

la Round Table consente la partecipazione delle Signore in alcune occasioni.

Tutte le Tavole esistenti in Italia fanno capo all’associazione nazionale, cui è

preposto un comitato che viene eletto ogni anno nel corso dell’Assemblea Ge-

nerale. Nella Round Table possono entrare a far parte coloro che, presentando

i requisiti stabiliti dallo Statuto Nazionale,vengono ammessi quali membri di una

Tavola locale per cooptazione. La Round Table Italia conta su circa 1.200 soci

attivi e 400 soci frequentatori, suddivisi in 73 Tavole, attualmente distribuite

soprattutto nell’Italia centrosettentrionale.

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Comitato Nazionale 2010 - 2011Presidente: Marco BianchiniVice Presidente: Carlo Dalla VecchiaPast President: Gabriele PiccininiIro: Antonio RovettiTesoriere: Andrea MontebelliConsigliere:Paolo DucoEditore: Fulvio FugalloSegretario: Andrea BoemoGestore Materiali: Giovanni MarinoWebmaster: Luigi InfantinoResp. Grandi Eventi: Carlo Fidelio

Collegio dei ProbiviriPresidente: Luca SassuProbiviro: Daniele RaccanelloProbiviro: Simone MocellinProbiviro Supplente: Carlo F. Necchi

Collegio dei Revisori dei ContiPresidente: Stefano BoscarolRevisore: Sauro GaraviniRevisore: Ludovico MantoanRevisore Supplente: Massimo MattainiRevisore Supplente: Fabrizio Polidoro

Comitato di I ZonaPresidente: Filippo GorretaVice Presidente: Matteo ArmanaPast President: Marco AraminiTesoriere: Marco ParlatoSegretario: Manuel MantovaniConsigliere: Francesco AlbaneseConsigliere: Giorgio BellelliConsigliere: Michele CattadoriConsigliere: Giancarlo GerosaConsigliere: Marco ZernieriGestore Materiali: Angelo FerrariCorrispondente Editoria:Bonifacio Mattone Di Benevello

Comitato di II ZonaPresidente: Ettore CoràVice Presidente: Marco CoccoloPast President: Matteo GiacomazziTesoriere: Matteo SartoriRef. Attività di Service e Iro: Ettore CoràSegretario: Claudio SabatinoCorr. Editoria: Giovanni ZanussoGestore Materiali: Andrea OrgnaniWeb Master: Diego TamburiniConsigliere: Daniele DolceConsigliere: Alessandro MeneghettiConsigliere: Massimiliano Roncaia

Consigliere: Simone MocellinResp. Eventi di Zona:Matteo FortiMembro On. per l’Anno: Paolo ToniniMembri Onore a Vita:Pietro Labate, Carlo Grotta

Comitato di III ZonaPresidente: Mirco BrescianiVicepresidente:Matteo SantiniPast Presidente: Pietro DucciTesoriere: Roberto MonacoIro: Nicola PalloniSegretario: Samuele TurciRef. Attività di Service: Alessandro ArientiCorrisp. Editoria: Domenico IppolitoGestore Materilali: Stefano PredaConsigliere: Riccardo BigiConsigliere: Luigi D’AmbrosioConsigliere: Massimo MontuschiConsigliere: Simone Pazzaglia

Comitato di IV ZonaPresidente: Dario Del VentoVice Presidente: Giovambattista PadalinoPast President: Angelo Davide GaleatiTesoriere: Luca BozzaIro: Andrea SciaccaSegretario: Michele SmargiassiRef. Attività di Service: Giulio CasoCorrispondente Editoria:Massimiliano CapannariGestore Materiali: Lorenzo MoschellaConsigliere: Fabrizio PolidoroConsigliere: Fabrizio Tinchi

Comitato di V ZonaPresidente: Vito VernaglioneVice Presidente: Nicola valentePast President: Amedeo CentroneTesoriere: Tommaso DringoliRef. Attività di Service: Fabio CannìSegretario: Guido GiorgettiCorrisp. Editoria: Michelle CeppatelliGestore Materiali e Consigliere:Francesco SalernoConsigliere: Alessio PetriniConsigliere: Andrea Vincelle

Presidenti di TavolaRT 1 Milano: Simone BazzanaRT 2 Roma: Lorenzo MoschellaRT 3 Cesena: Alessandro MambelliRT 4 Piacenza: Mario RasiRT 5 Torino: Pierfranco Triolo

RT 6 Forlì: Nicola MangioneRT 7 Bologna: Francesco Maria VaccariRT 8 Modena: Antonello Maria GiacobazziRT 9 Trieste: Andrea PlaniRT 10 Trento: Luca PedrottiRT 11 Ravenna: Antonio VerdeRT 12 Rimini: Daniele BedogniRT 13 Pesaro: Libero MazziRT 14 Padova: Francesco CarraroRT 15 Bolzano: Paolo TomasiRT 17 Venezia: Marco CoccoloRT 18 Napoli: Fabrizio PolidoroRT 19 Livorno: Michele MazzaRT 20 Mantova: Stefano BosiRT 21 Bassano Del Grappa: Simone MocellinRT 22 Firenze: Francesco De PaolaRT 24 Udine: Marco PaiolaRT 25 Merano: Stefano CrespiRT 26 Asolo: Daniele RaccanelloRT 27 Ascoli Piceno: Fabio ArmelliniRT 28 Ferrara: Luciano MauroRT 29 Rovereto: Rudy BenedettiRT 31 Tortona: Alessandro PirulliRT 32 Mestre: Luca FonteRT 33 Reggio Emilia: Gabriele CerèRT 34 Vicenza: Marco GiuliatoRT 35 Treviso: Alessandro TesserRT 36 Verona: Bonifacio Mattone di BenevelloRT 37 Brescia: Cesare FilippiniRT 38 Faenza: Daniele DiversiRT 39 Bergamo: Giacomo Enrico AstiRT 40 Conegliano: Alessio GalanteRT 41 Siena:Thomas De VitoRT 42 Ancona: Marco VolpeRT 45 Cremona: Marco TodeschiniRT 48 Riva Del Garda: Massimiliano PesaventoRT 49 Riccione: Roberto MonacoRT 53 Carrara / Val Di Magra: Stefano CalistriRT 54 Pescara: Luca GiallucaRT 55 Pinerolo: Massimo SalvaiRT 57 Pisa: Giovanni SantiRT 58 Taranto: Giovanni RossiniRT 59 Viterbo: Marco RuzzierRT 61 Prato: Virginio VernaglioneRT 62 Imola: Ivan AndalòRT 64 Varese: Massimo LucianoRT 65 Taormina: Massimiliano MolinoRT 66 Chieti: Luca BozzaRT 67 Monte Argentario: Alessio PetriniRT 68 Cagliari: Fabrizio TinchiRT 72 Nola: Giovanni SchettinoRT 73 Pontedera: Federico OrsiniRT San Marino:Alessandro Scaglioso

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.5 Editoriale

.6 Presidente Nazionale

.9 Service Casula

.10 Vice Presidente Nazionale

.12 Past President

.14 Consigliere Nazionale

.16 I.R.O. Nazionale

.18 Web Master: La primavera è arrivata anche sul web

.20 I Zona

.22 II Zona

.24 III Zona

.26 IV Zona

.30 V Zona

.32 A.R.T.S.A. 2011

.34 29 raduno nazionale fuoristrada

.36 Gala del Carnevale

.38 AGM USA 2011

.40 STM 2011 Malta

.42 Imola 19 marzo 2011

.46 CTM in Luxemburg

.49 RT2 - Tempo di bilanci

.50 RT3 - Amicizia

.51 RT4 - Al servizio dei musei piacentini

.53 RT9 - Annata davvero spumeggiante

.55 RT10 - Euroskymeeting

.57 RT11 - Il principio di Pareto

.60 RT12 - Concerto di beneficenza

.61 RT20 - A tavola con Lech Walesa

.63 RT20 - Pro associazione genitori

.63 RT21 - Tra eventi e service

.64 RT22 - Relazione morale

.65 RT26 - Che si dice ad Asolo

.66 RT27 - Un anno entusiasmante

.68 RT28 - Cena nucleare

.70 RT28 - 3 anni e 323 giorni dopo

.72 RT29 - Presente e futuro

.73 RT39 - Training all’Ospedale di Bergamo

.75 RT41 - Lingua e cibo a Siena

.76 RT41 - Una serata veramente speciale

.77 RT42 - Ventennale di tavola

.78 RT49 - Prima il piacere e poi...il piacere!

.80 RT49 - Serata U.F.O. Oltre le nuvole

.82 RT57 - Progetti per il futuro

.84 RT58 - Tempo di cambiamenti

.85 RT61 - Tavola dolce tavola

.87 RT62 - Fibrosi cistica

.88 RT65 - Tra storia e realtà

.90 RT66 - Tanti eventi e tante emozioni

.92 RT67 - Visita al IV Stormo Caccia

.94 RT68 - Porcellinata 2011

.96 RT73 - Comunicato stampa

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Questo mio quarto numero di Artù è l’ultimo atto ufficiale del mio mandato biennale. Approfitto di questo redazionale per ringraziare tutti gli amici che hanno collaborato con me in questi anni, uno per tutti l’amico Gabriele Maestri.Due anni di programmazione, realizzazione e consolidamento delle attività inizialmente pensate. Due anni in cui ho cercato di parlare solo con i fatti.Insieme a questo gruppo abbiamo in più riprese modificato il formato e la veste grafica di questa rivista, alla costante ricerca di una migliore fruibilità della stessa, ma sempre mantenendo un occhio attento ai costi; oggi ARTU’ ha un costo di stampa per pagina ridotto al 50% del precedente ed il costo di redazione anche esso dimezzato. Tutto questo lavoro si e’ tramutato in un maggiore coinvolgimento delle tavole nella redazione della stessa rivista, tanto che da subito abbiamo avuto il piacere di dover gradualmente aumentare la foliazione per dare spazio a tutti gli articoli ricevuti.Come Anagrafe abbiamo prodotto due annuari che abbiamo rivisto come disposizione delle informazioni e ridotto come tempo di redazione e stampa riuscendo a consegnarlo prima delle vacanze estive.Abbiamo inoltre ideato e prodotto la Tessera Associativa ed il “Wellcome Kit” da inviare ai nuovi associati.L’ultima fatica in termini di lancio è la nuova anagrafica on line. Anche in questo caso abbiamo cercato di realizzare uno strumento con impostazione più fruibile e finalmente agibile da qualunque browser e/o terminale hw.Abbiamo fatto tante cose mettendoci tutta la ns. passione ed il ns impegno, ma sono convinto che ancora tantissime ne restano da fare per migliorare la comunicazione interna ed esterna del ns. stupendo club.In tal senso ben si innesta il lavoro dell’agenzia ADDV sulla ns. associazione.In ultimo, legandomi alla copertina scelta per questo numero, sono contento di essere stato presente ad Imola, dove siamo riusciti a portare in votazione l’annoso dilemma dei 40/45 anni ed indipendentemente da come e’ andata la votazione, la riunione e’ stata un bel momento di tavola.Adesso che la decisione e’ presa e non ci sono piu’ scuse e’ pero’ arrivato il momento per tutti di rimboccarsi le maniche e lavorare per spalancare le porte delle tavole ai prossimi giovani tablers che ne faranno parte, ricordandoci sempre di gestirla con un occhio al futuro, in tal senso mi si conceda di parafrasare un principio ispiratore dei nativi d’america: “non abbiamo ereditato la Round Table dai nostri padri, ma la abbiamo in prestito dai nostri figli”.

Sempre vostro in Round Table,Fulvio Fugallo

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Cari amici Tablerssiamo ad aprile e sto scrivendo l’articolo che uscirà e che legge-rete in occasione del prossimo AGM di Taormina; un anno è davvero volato ad una velocità incredibile. Mi sembra ieri che il mio predecessore mi ha “incolla-rato” in quel di Mantova e ades-so sto per lasciare, finalmente, il timone della Round Table Italia. Si, avete letto bene, ho scritto “fi-nalmente” per due motivi: primo perché non sono una di quelle italiche persone che non mollano la poltrona, ma che sono convin-te che il cambiamento costante, specie in associazioni come la nostra, sia di giovamento per tutti. E poi perché un anno da Presidente Nazionale, special-mente questo, è davvero molto faticoso e stancante; ricco sì di soddisfazioni, ma dopo 12 mesi, credetemi, la stanchezza (fos-se solo quella fisica) comincia a sentirsi e si ha voglia di andare in pensione. Come ho appena scritto questo è stato in particolare un anno difficile, un anno che per certi aspetti mi ha molto amareggiato e deluso e non per quello che il Comitato Nazionale ha fatto, ma per i rapporti personali, per il cli-ma che si è respirato e per alcu-

ne amicizie. Ho davvero aperto gli occhi su tante persone e mi sono accorto di aver sbagliato di grosso nel valutare in positivo e in negativo molti “personaggi”. Non possiamo negare che quest’anno è stato totalmente condizionato dall’annosa que-stione dei 40-45 che, per la prima volta dopo lustri, questo Comitato Nazionale ha avuto l’ardire e il coraggio di portare in votazione in un’assemblea straordinaria. Logiche e strate-gie politiche (unite anche ad un errore di convocazione) hanno fatto saltare la prima assemblea, ma sulla seconda straordinaria di Imola, tenutasi sabato 19 marzo 2011, nessuno può negare una così ampia partecipazione. Su 57 Tavole attualmente esi-stenti (escluse 2 che non erano in regola con i pagamenti), era-no rappresentate ben 53 Tavole, ovvero il 96% degli aventi diritto, oltre a tutto il Comitato Naziona-le al gran completo (per la prima volta in un anno!). Che non si venga a dire che la Round Table Italia ha preso una decisione alla leggera!Come accade in queste situazio-ni, c’è sempre una parte che ri-mane scontenta e in questo caso soprattutto sono stati puniti certi

personalismi, arrivismi e modi di fare “urbi et orbi” che non solo hanno influenzato la scelta di molti Presidenti di Tavola (e chi ha votato NO ringrazia di cuore per l’insperato aiuto…), ma nulla hanno portato di concreto e fatti-vo alla nostra splendida Associa-zione; anzi. L’importante è che adesso ab-biamo votato una mozione stori-ca, una decisione democratica vi è stata e nessuno pertanto può recriminare alcunché. Archiviata pertanto la questione innalzamento dell’età, mi preme affrontare tutto ciò che di buono vi è stato in quest’annata, affin-ché sia giusto dare i dovuti meriti a chi ha lavorato duramente per dodici mesi. A giugno abbiamo iniziato l’anno con l’EMATM di Pisa, magistral-mente organizzato dall’amico Luca Bruschini, che ha porta-to in Italia amici e tablers da 3 continenti e che ha letteralmente messo a ferro e fuoco la città di Vicopisano. Peccato solo per la mancata elezione a Presidente Ematm di Antonio Rovetti; non voglio qui aprire sterili polemi-che, ma i doppiogiochisti e falsi amici che ho trovato in Round Table Italia esistono anche in altre nazioni purtroppo. Tutto il

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mondo è paese. A settembre il riCharter della Tavola di Merano e per un Presidente Nazionale non vi è maggiore soddisfazione che aprire una nuova Tavola. Pe-rugia è stata messa in formazio-ne e abbiamo altri piccoli foco-lai, soprattutto al sud Italia, che promettono bene. D’altro canto ci siamo presi anche la respon-sabilità di chiudere alcune realtà ormai definitivamente “morte” come Nola e Viterbo (forse a pensarci bene la prima non an-dava neppure aperta…. per chi come me era presente e ricorda la farsa di quel Charter….). Il Service è uno dei nostri collan-ti che identifica la Round Table; come sempre abbiamo contribu-ito al Telefono Azzurro con circa 30.000 euro grazie alla consueta vendita delle candele. Ma il mese precedente ci siamo nuovamente recati in strada e abbiamo raccol-to 34.000 da devolvere alla Fon-dazione contro la Fibrosi Cistica, in una magnifica serata ad Imola davanti a quasi 300 persone e in compagnia di Matteo Marzotto. Grazie ad alcuni tagli di bilancio, abbiamo restaurato la Casula di Paolo VI con cui, nello storico pellegrinaggio del 1964 in Terra Santa, tenne la Messa nella Basilica dell’Annuncia-zione di Nazareth. Ricevere la lettera di ringraziamento del Custode di Terra Santa è per me uno dei motivi che mi spinge ad amare la nostra Associazione.

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Poi ci siamo recati con il Co-mitato Nazionale a L’Aquila; abbiamo passeggiato in una città spettrale, una città che difficilmente nella burocrazia italiana riuscirà a sollevar-si. E’ stato davvero uno dei momenti più toccanti di tutto l’anno. Essere nella Piazza principale de L’Aquila, i fioc-chi di neve che scendevano copiosi e noi lì, sbigottiti in silenzio che non sapevamo davvero come fare a tor-nare nell’agio e nel calore delle nostre case. Ma il pro-getto Rebuilding Hope, pur se osteggiato da qualcuno, è andato avanti e con oltre 120.000 euro raccolti, abbia-mo contribuito a ricostruire la Casa del Volontariato la cui inaugurazione è prevista a luglio 2011. Davvero com-plimenti. A livello internazionale, dopo alcuni anni di “seconda clas-se”, ci siamo fatti conoscere ovunque; ormai amici li ab-biamo davvero in tutti e cin-que i continenti e quando la Round Table Italia si presen-ta in ogni dove, tutti ci accol-gono a braccia aperte. Per la prima volta nella nostra cinquantennale storia, abbia-mo avuto in ben 3 occasioni (l’EMATM a Pisa, il Carnevale a Venezia e l’Assemblea di Imola) la visita del Presidente Internazionale; anzi, a pen-sarci bene sono stati addirit-

tura due i Presidenti in carica di Round Table International che hanno visitato l’Italia: Rikus Badenhorst e Steve Ganadolo. Un successo che davvero pochi paesi posso-no vantare. In Lussembur-go abbiamo portato a casa la candidatura dell’Italia (in particolare di Ravenna) per organizzare il prossimo CTM 2015 e pensare che “l’amico” rumeno Dragos aveva propo-sto la mozione per escludere l’Italia proprio dal CTM!!! Il Carnevale, passato alla ge-stione di Carlo Fidelio, dopo due anni straordinari, è stato impeccabile; tutti i presenti si sono divertiti e hanno as-saporato un’atmosfera sette-centesca davvero unica. E’ stato poi concluso lo stu-dio di clima da parte della so-cietà ADDV sulla Round Ta-ble Italia che ha evidenziato punti di forza, ma soprattutto di debolezza e, sulla base di quello è stato completamente rinnovato il nostro sito inter-net e questa rivista che avete tra le mani, per permettere di “comunicare” meglio cos’è e cosa fa la nostra RTI. Come detto all’inizio questo è stato anche l’anno delle delusioni, delle persone che credevo diverse, di amici che ho considerato tali per lungo tempo e che invece si sono dimostrati molto meno since-ri e limpidi di quanto pensas-

si; ma per questo e altri com-menti rimando alla relazione morale pubblicata negli atti ufficiali dell’AGM. Non voglio fare ringraziamen-ti specifici, perché dimenti-cherei sicuramente qualcu-no; permettetemi solo, alla fine dell’annata di Presiden-za Nazionale, di ringraziare la Round Table Italia perché davvero mi ha fatto trascor-rere anni bellissimi che du-bito di rivivere in qualunque altra associazione.

SinceramenteVostro in Tavola

Marco BianchiniPresidente Nazionale2010-2011

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L’accoglienza in Round Table è uno degli aspetti più delicati della vita di Tavola. Mi riferisco sia all’ingresso in Ta-vola di un aspirante Tabler sia alla presenza di altri Tablers alle pro-prie serate o eventi di Tavola.Nel primo caso il Tabler presen-tatore ha un ruolo essenziale. Spetta a chi porta un amico in Tavola essere il suo anfitrione e guidarlo alla conoscenza degli altri Tablers. Ma poi spetta a tutti i Tablers coinvolgere questa per-sona nella Tavola. E non penso soltanto alla partecipazione alle serate o ai momenti di service quanto invece alla necessità di

fare sentire questa persona “a casa”. Chi si avvicina alla Tavo-la in molti casi ha l’aspettativa di partecipare ad un movimento come altri, legato a rapporti for-mali. Ed invece la caratteristica della Tavola sta proprio nel met-tere insieme giovani che, per età, condividono una fase essenziale della loro vita. Così il rapporto in Tavola deve essere franco e diretto, facilitato dal comun de-nominatore di condividere uno stesso progetto e coltivare una frazione nodale della propria esi-stenza. Consegniamo dunque a chi partecipa per la prima volta al Club un ricordo diverso e carat-

terizzante di tale esperienza.Ma l’ospitalità deve esplicarsi anche nei confronti dei Tablers che partecipano agli incontri di altre Tavole. È necessario che i Tablers ospitanti si impegnino a mettere a parte i propri ospiti della vita della loro Tavola. Chi visita una Tavola non deve mai sentirsi un estraneo rispetto al gruppo che lo ospita. In questo modo sarà facilitato l’incontro tra i Tablers ed aumenterà il piacere di partecipare agli incontri orga-nizzati da altre Tavole.

Vostro in Round TableCarlo

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Cari Amici,un altro anno è trascorso e si avvicina il mio commiato dal Comitato Nazionale.Ovviamente, la consapevolez-za del termine di un’esperien-za così significativa, pur com-portando un’inevitabile senso di melanconia, si coniuga con la consapevolezza dell’impor-tanza del ruolo svolto dalla RTI per la mia crescita personale.In tutti questi anni, da aspiran-te tabler, fino alla presidenza di tavola, dall’ingresso nel co-mitato di zona alla partecipa-zione al Comitato Nazionale, fino a ricoprirne la massima carica, ho cercato di svolge-re i compiti assegnatimi con dedizione e spirito di servizio, cercando di cogliere tutte le occasioni di amicizia che l’as-sociazione mi ha offerto. Sono e sarò sempre grato a chi mi ha fatto conoscere la RTI e a tutti coloro che hanno condi-viso con me una traiettoria di vita comune. Spero di essere riuscito a dare alla RTI quando la RTI ha dato a me.Si chiude, quindi, un ciclo, il cui ricordo porterò sempre tra i più cari, e se ne aprono altri. E’ inevitabile legge di natu-ra, ancor più vera per la RTI.

Tuttavia, l’amore per il nostro club rimarrà immutato e conti-nuerò a svolgere la mia opera di divulgazione e sostegno, perché, comunque, semel ta-bler, semper tabler. Ciò detto, è inutile nascondere come il prossimo futuro chia-mi tutti i membri a un grande impegno. In questo ultimo periodo si sono succeduti vari e impor-tanti avvenimenti per la RTI, indipendentemente dal giudi-zio di valore che si vuole dare ai fatti intervenuti.Purtroppo, il declino demo-grafico, la congiuntura econo-mica e le note ed endemiche problematiche sociologiche, peculiari del panorama ita-liano, che contribuiscono a innalzare l’età di entrata nel modo del lavoro da parte dei giovani, creano drammatici problemi numerici al nostro club, caratterizzato, come noto, da una netta limitazione temporale nell’appartenenza.Da un lato, si è intrapreso un lavoro, lungi dall’essere termi-nato, per rendere la RTI più appetibile ai giovani, dall’altro, l’assemblea di Imola ha rite-nuto di non votare l’innalza-mento dell’età a 45 anni, dopo

varie e lunghe discussioni, sull’opportunità o meno di tale decisione. Chi continuerà nel cammino di direzione e coordinamento del nostro movimento dovrà, quindi, misurarsi con queste condizioni di partenza. Nessu-no di noi, purtroppo, può ave-re soluzioni taumaturgiche, peraltro come dimostrato an-che dall’esperienza straniera (la quale, inoltre, deve essere adattata al contesto italiano).E’, quindi, necessario uno sforzo corale immediato per fare in modo che il nostro amato club non imploda.E qui mi richiamo a quanto ho più volte sostenuto nel corso degli anni. Lo scopo primario ed essenziale della RT e, quin-di, della RTI è creare amicizie, che vanno al di là dello spazio e del tempo nonché intessere una rete di relazioni che ap-portino un valore aggiunto alla crescita personale di ciascuno di noi (“We’re in the business of making friends” per para-frasare il colonello Jessep di Codice Rosso).Questo può avvenire solo se ogni tabler, cellula fondamen-tale del club, diviene punto di attrazione di nuovi membri e

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se ciascuna tavola esistente, primo nucleo di aggregazione territoriale, continuerà e per-severerà nella sua presenza locale.Sempre per utilizzare le parole di qualcuno ben più importan-te (J.F. Kennedy), adattandolo al nostro caso, “pochi avranno la grandezza per raggiungere la storia, ma ciascuno di noi può agire per cambiare qual-cosa nel mondo, e nell’insie-me di tutte queste gesta sarà scritta la storia di questa ge-nerazione”. La RT è un club eccezionale. La RTI deve continuare a vive-re e a radicarsi nel tessuto so-ciale del nostro paese. Serve il

contributo di tutti, nel rispetto dei veri valori fondanti, Ami-cizia e Tolleranza, soprattutto verso le tavole meno numero-se, ma che continuano con la loro esistenza a perpetuare il nome del Club e a tramandar-ne il testimone, senza eccede-re in interpretazioni inutilmen-te occhiute e formalistiche o personalismi o localismi che generano solo divisioni.Vi ringrazio tutti e Vi lascio con una frase del poeta Kahlil Gi-bran, che non penso proprio fosse un tabler ma che ritengo abbia colto appieno lo spirito del nostro stare insieme: “Un amico lontano è a volte più vicino di qualcuno a por-

tata di mano. E’ vero o no che la montagna ispira più reve-renza e appare più chiara al viandante della valle che non all’abitante delle sue pendici ?”

Sempre V.i.T.Gabriele Piccinini

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Cari Amici,Siamo arrivati a conclusione dell’anno sociale 2010/2011 e, come per qualsiasi scadenza, è tempo di bilanci nel senso che bi-sogna analizzare quanto di buono è stato fatto e in che cosa biso-gnerebbe migliorare. Dal punto di vista dei service cre-do sia stato un anno molto impe-gnativo ma ricco di soddisfazioni. In primo luogo abbiamo tradizio-

nalmente supportato il Telefono Azzurro nelle sue manifestazioni di piazza nelle manifestazioni “Candele d’Azzurro” e “Fiori d’Az-zurro” riscuotendo il consueto ottimo risultato in termini di parte-cipazioni e di offerte raccolte. Ac-canto a questo abbiamo stretto una partnership con l’Associazio-ne per la ricerca contro la Fibrosi Cistica offrendo i ciclamini in piaz-za durante la settimana dedicata

alla lotta contro la malattia.Culmine di questo intervento la bella serata di Imola durante la quale abbiamo consegnato il ricavato nelle mani del vicepresi-dente della Fondazione Matteo marzotto.Ultimo ma non per importanza l’ intervento a favore di Rebuilding Hope per la costruzione di una parte della casa del volontariato all’Aquila.

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A dicembre dello scorso anno ab-biamo partecipato alla posa della prima pietra dell’opera che verrà ultimata alla fine di giugno p.v. Si-gnificativa la presenza sul palco di Nicola Ciccarelli, Gabriele Piccinini e Marco Bianchini i tre Presidenti che hanno fortemente voluto que-sta collaborazione. Nella stessa giornata abbiamo consegnato un ulteriore service, duecento palloni da calcio, basket, volley e alcune porte da calcio.Service molto bello perché voluto da un tabler che ha voluto resta-re assolutamente dietro le quinte e quando è stato premiato con una targa era imbarazzatissimo: grazie Giovanni mi hai insegnato veramente qualcosa. So benissimo che abbiamo chie-sto alle Tavole e ad i Tablers un grosso sforzo, organizzare uno o più banchetti non è semplice.

Però è pur vero che sono queste le attività in cui più forte è lo spi-rito di comunanza, laddove tutti i soci hanno un obiettivo, fanno squadra.La sintesi di questo anno sociale, anche alla luce dello studio con-dotto da ADDV, è che noi tutti sia-mo chiamati a metterci in gioco

per la nostra associazione, non è possibile chiedere alla roundtable di più se non si è disposti a dare di più. Lo stesso dicasi per i servi-ce: tu sei disposto a dare di più?

ViTPaolo Duco

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Carissimi amici Tablers, è con grande tristezza che mi accingo a scrivere questo mio ultimo articolo da I.R.O. Nazio-nale della Round Table Italia, nel mio secondo mandato.Sono stai quattro anni fantasti-ci, meraviglioso, densissimi di impegni e ricchi di grandi sod-disfazioni, specilmente di carat-tere umano. Ho visitato, prati-camente, quasi tutti i paesi del vecchio continente e fatto molti viaggi intercontinentali, sempre per portare alto l’onore ed il va-lore del nostro club, ma anche con grande umiltà, cercando di apprendere da chi aveva più esperienza del sottoscritto. Ricordo il mio primo viaggio da IRO in Lituania, nel lontano 2007: sembra ieri!

Viaggi unici, speciali, ove spes-so ho respirato un’atmosfera mistica e carica di storia (come l’AGM in Israele ed il viaggio a Gerusalemme). Il nostro movi-mento è in continua evoluzione, in continuo sviluppo: non posso non ricordare la questione “ita-liana” sui 45 anni, che ha susci-tato all’estero grande attenzio e preoccupazione, dato che v’era la paura, se fosse passata, di un effetto domino a livello europeo. Non nego, anche se mi sono opposto al passaggio dell’età, che comunque alcune cose devono essere cambiate per la sopravvivenza dell’associzione e per renderla più snella nel suo operare.Grazie a questo incarico, ho po-tuto concorrere l’anno scorso

alla carica di EMATM, una posi-zione molto ambita in seno alla Round Table International: non ci sono riuscito per un voto, ma devo riconoscere l’onore delle armi al mio avversario e ringra-ziare tutti i paesi che mi hanno supportato.Quest’anno, qualcuno ha ten-tato di farci fuori anche da una delle aree internazionali cui l’Ita-lia è membra (CTM), ma devo dire che, in quel del Lussem-burgo, ove si è votato, abbiamo venduto cara la pelle e rispedito al mittente la proposta con gli interessi, aggiudicandoci l’orga-nizzazione di questo evento per il 2015.Credo che l’IRO sia, insieme al Presidente Nazionale, la carica più bella di tutto il nostro club:

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consente di viaggiare, è vero, ma, cosa ancora più impaga-bile, la possibilità di conoscere persone che ti saranno amiche per sempre! Viaggiate, viaggia-te, partecipate ed organizzate Euromeetings. Chiuderò l’anno in belleza, con la partecipa-zione all’AGM del South Africa (A.R.T.S.A.) e del Nepal: son sicuro che, anche da lì, tornerò arricchito e con tanta esperien-za in più!Il lavoro, certo, non è mancato: ricordo che, avendo partecipa-to all’ultimo A.G.M. di Cipro, ho anche improvvisato un’asta con alcune bottiglie di vino “Rinasci-ta”, il cui ricavato è stato boni-ficato pro Service Rebuilding Hope che, grazie anche all’inte-ressamento di George Psaras e Nicos Zevlaris, è ancora molto sentito ed attuale; e siamo in dirittura d’arrivo!! Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che mi hanno aiutato ed appoggiato in questa prima parte di anno

sociale: tutto il C.N., nella per-sona di Marco Bianchini, Presi-dentissimo in odore di “Santità”, il mio Presidente di Zona e la mia Tavola.Altro ringraziamento doveroso all’unico, inimitabile Gino Siffre-di, compagno di tanti viaggi e scorribande: puntuale con i suoi suggerimenti, non mi vergogno a definirlo il “vero” Tabler, che tutti noi dovremmo prendere come esempio, per l’impegno, la voglia e la disponibilità dimo-strate in tutti questi anni, senza mai chiedere niente in cambio. Un vero amico! Quest’anno, pu-troppo, ha deciso di “appende-re” le scarpette del viaggiatore al chiodo, ma la sua mancanza, specialmente tra gli amici inter-nazionali, non è passata inos-servata.Ultimi ringraziamenti, ma non certo minori per importanza, a Nicola Bindi e Filippo Lusignani. Grazie davvero di cuore per tut-to, e per aver sempre creduto in

me! E grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato in tutti questi anni di Comitato Nazionale!Auguro, al mio successore, un grosso in bocca al lupo per ciò che andrà a fare, rimanendo a disposizione per ogni consiglio, aiuto e chiarimento ed invitan-dolo, laddove possibile, ad evi-tare gli eccessi che contraddi-stinguono i Tablers stranieri.

Saluto tutti con affetto.V.i.T.

Antonio Rovetti“UNUS SED LEO” C

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Dopo un lungo periodo di ge-stazione, con l’arrivo della pri-mavera sono arrivate anche altre novità importanti per la Round Table Italia. L’annata “Bianchiniana” ha visto nasce-re a fine marzo il nuovo portale nazionale che di fatto manda in pensione il vecchio sito che ha accompagnato tutti noi per tanti anni di Tavola. Colgo l’oc-casione per ringraziare tutti i

miei predecessori per il grande lavoro svolto in tutto questo tempo.Ci terrei a non prendermi meriti che non mi spettano (almeno in parte), quindi ringrazio anche la società ADDV che si è occupa-ta della reingegnerizzazione del sito sfruttando anche i risultati dell’analisi di clima che è sta-ta fatta presso le nostre tavole tramite i questionari che tutti

noi abbiamo compilato.Ma veniamo ora al nuovo “gio-cattolo” di RTI… La rinnova-ta veste grafica ha cercato di dare maggior risalto agli avve-nimenti e agli appuntamenti. La sezione “Photo gallery” è facilmente accessibile e potrà contenere la memoria fotogra-fica dei maggiori eventi svolti presso le nostre tavole. Non di secondaria importanza è il ca-lendario degli appuntamenti… completamente ridisegnato e ripensato, permette sin da su-bito di avere una visuale com-pleta dei giorni del mese in cui ci sono impegni, e scendendo nello specifico giorno si potrà avere il dettaglio dei vari eventi in corso di svolgimento.Collegata al calendario degli eventi e posta ben in eviden-za è la sezione “NEWS”, eventi nazionali o comunque di gran-de rilevanza salteranno subito all’occhio del tabler connesso al sito.Oltre a cercare di accontenta-re le esigenze primarie dei ta-blers, un particolare occhio di riguardo è stato dato all’aspet-to comunicativo del sito, infatti nella parte centrale sono pre-senti alcune sezioni create con l’intento di dare delle “informa-

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zioni spot” a chi non conosce il nostro Club, con la speranza di poter suscitare curiosità e ca-nalizzare nuovi flussi di giovani all’interno delle nostre tavole.Concludo questo breve artico-lo con la personale convinzione che la Round Table è un Club che affonda le proprie radici nelle tradizioni, ma strumen-ti come questo permettono a tutti noi di progredire e cresce-re insieme lasciando inalterati i valori che ci legano e ci fanno sentire orgogliosi di essere Ta-blers.Luigi Infantino

WebmasterNazionale 2010/2011

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Cari Tablers,come mio costume, anche in questo articolo, scelgo di sot-trarmi alla consueta rassegna di eventi succedutisi in Primazona sia perché piacere a riservato alle Tavole, sia perché preferisco riprendere immediatamente il di-scorso da dove l’avevamo lascia-to. Abbiamo, quindi, proseguito sulla strada scelta e già illustrata nel mio intervento precedente (vittima di una revisione sfortu-nata e consultabile unicamente sulla versione elettronica della ri-vista) in maniera ancora più spin-ta: da gennaio, infatti e dopo che il Comitato aveva trovato una propria identità e solidità, tutte le riunioni sono state aperte ai “Ta-blers di buona volontà”.

Dai primi, quasi timidi, passi di qualche curioso, siamo arrivati all’ultimo Comitato di Zona ad essere in trenta, il tutto durante in una normalissima serata infra-settimanale! L’autentico trionfo di quello che è stato definito “il favoloso comitato” è da attribuire non, ovviamente, al Comitato di

quest’anno, bensì a Round Ta-ble, magnifica passione che ci unisce e preziosa occasione di conoscersi, di stare insieme e, per i più, di aprirsi al confronto per costruire ancora più Round Table. Valgano gli striscioni.Da sempre ci lamentiamo di come pecchiamo di visibilità, specialmente in occasione dei vari banchetti. Partendo dal presupposto di fare “service nel service” (pro nobis) sono stati re-alizzati degli striscioni di impatto ma semplici da gestire, così da farsi vedere e riconoscere sulle prime in occasione dei banchetti ma sempre utili alla bisogna. La loro esposizione durante un’inte-ra giornata nel centro delle città, infatti, non può lasciare i passanti del tutto insensibili alla Round Ta-ble, quanto meno nella diffusione del nome che, nella visione della

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Primazona, non poteva essere che quello nazionale. Gli striscio-ni, infatti, non recano l’indicazio-ne particolare della Zona o della singola Tavola, bensì il logo na-zionale, convinti come siamo che solo quello ci accomuna.L’escamotage dello striscione trasforma, inoltre, in successo anche le giornate di service pro-blematiche: quando scrivo que-sto articolo si è appena concluso il week end delle ortensie di Te-lefono Azzurro. Per quanto non obbligatorio, molte sono state le Tavole che vi hanno aderito e riportato le loro osservazioni, in verità, non proprio entusia-smanti. Nessuna pigrizia o calo di attenzione, bensì l’esigenza di rifondare il rapporto con Telefo-no Azzurro in modo da perdere un po’ “di abitudine” e ritorna-re interlocutori privilegiati così da poter contribuire meglio e in maniera più soddisfacente alle comuni esigenze. Vivendo la piazza, infatti, si tocca con mano la difficoltà di vendere da anni, seppur per una buona causa e

un marchio cristallino, gli articoli assegnati al prezzo assegnato.Fermo restando che le indica-zioni che riceviamo sono dettate da ampie ricerche e riflessioni di persone assai competenti, rima-ne il fatto che non possiamo af-frontare il service subendone un carico eccessivo, cioè smaltire comunque l’invenduto spesso anche di dimensioni importanti.Ricercare un nuovo modo di relazionarsi diventa, quindi, fon-damentale per ritrovare quello smalto che, pur nella buona fede di tutti, si è tuttavia un po’ opacizzato. Rimanendo in tema, mantengo la promessa dando-vi conto dello stato dell’arte del service di Primazona.La possibilità di realizzare lo spettacolo di cui vi accennavo nel mio precedente, è definiti-vamente tramontata. Le ragioni, tuttavia, non risiedono in Round Table: ci avevano prospettato un mosaico richiedendoci delle tessere, variamente complesse, che abbiamo ampiamente forni-to ma, al momento di definire, la

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Compagnia, per limiti esclusiva-mente propri, non è stata più in grado di offrire l’evento.Al di là dell’amarezza per l’evento specifico, probabilmente troppo ingombrante nella sua gestione per la stessa Compagnia, l’im-pegno profuso non è comunque andato perso. Il patrimonio matu-rato in conoscenza e conoscen-ze non solo verrà conservato in un vademecum a disposizione di chiunque ma viene già pro-fondamente utilizzato. La Tavola di Piacenza, infatti, potrebbe es-sere attesa in autunno mentre, a Verona, i Tablers scaligeri si sono accaparrati il piacere e l’onore (ma anche la briga) di realizzare uno spettacolo meraviglioso già per il prossimo mese di giugno.Verrà, infatti, realizzato, la sera del 17 o il 18 – la data è da con-fermare – il Giulietta & Romeo itinerante per le vie del centro storico di Verona con inizio e conclusione dalla casa di Giuliet-ta riservata, per l’occasione, alla sola Round Table. Siete tutti in-vitati, dunque, a godere con noi di questo momento prezioso che rappresenterà per la Primazona la chiusura di un anno sociale intenso e faticoso ma principal-mente ricco e significativo, di un momento che vedrà realizzarsi non solo l’impegno di un Comi-tato che ha dato tutto ma che rinnoverà il legame saldo tra tutti noi.

Sinceramente vostro in Tavola.Filippo Gorreta

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Che orgoglio la sera che pre-sentai il mio primo aspirante. Era un amico dei tempi delle scuole superiori, rivisto di rado e da me invitato a qualche no-stra serata. Cos’è la Round Table, che cosa fate? Quasi difficile rispondere a queste domande, come si fa a spiega-re la magia che si crea tra di noi, l’intesa di fondo, il profon-do comune senso di amicizia e di condivisione che si crea tra giovani che magari neanche si conoscono e che in pochi minuti talvolta entrano in rap-porto di grande amicizia. Una magia. Peccato che il più bel club service, un network di contatti incredibile nel mondo, l’unico che coinvolga giovani della no-stra età, sia in Italia così poco conosciuto. Solo con lo sforzo da parte di tutti si può promuo-vere e sviluppare, è uno dei doveri che ci siamo dati, negli scopi che leggiamo assieme ogni sera. Far conoscere la Round Table ad altri giovani significa offrir loro un’opportu-nità che a molti di noi ha cam-biato la vita. Far entrare un nuovo socio è un’opportunità, un dono a tutta la Round Table. Dal mio

punto di vista solo chi è sta-to un socio presentatore è un vero Tabler. Se ognuno di noi, leggendo queste righe, inve-stisse 5 minuti del suo tempo fermandosi a pensare: cugini, amici d’infanzia, amici di fratelli e sorelle, figli di amici di fami-glia… attorno a noi abbiamo sicuramente la possibilità di fare “reclutamento” e di donare splendide opportunità. Essere socio presentatore si-gnifica assumersi la responsa-bilità di condurre e di accom-pagnare un aspirante, seguirlo nella sua vita di Tabler presen-tandolo e stimolandolo a gu-stare fino in fondo il network che si apre innanzi a lui.Quest’anno in zona ho conta-to circa 30 nuovi soci, pochi o tanti, ciò che conta è che ci siano e che siano ben seguiti nei primi anni della loro vita ta-bleristica. Siamo quasi alla fine di quest’anno, come Presidente di zona, desidero ringraziare i Presidenti delle Tavole per la dedizione e la passione che hanno dimostrato. Moltissimi sono stati gli eventi e le sera-te organizzate, segno tangibile della voglia di vivere la Round Table. Siamo riusciti quasi

sempre ad avere costi conte-nuti e grande partecipazione, un bellissimo anno per me in-dimenticabile. Ancora molti gli appuntamenti che ci accom-pagnano alla prossima Agm, due Euromeeting a Vicenza e a Trento, il Torneo di Calcetto, le prossime gare del Kart cup (Rovereto e Rimini), la Fisches-sen, il museo Bonfanti e la fe-sta del bambino. Tanti appuntamenti che potete consultare nel nuovo sito di II zona: secondazona.it Tante tradizioni, tante novità, tanti buoni motivi per ritrovarci insieme!

Un grande plauso a tutto il Co-mitato di zona, fucina di idee e buoni esempi di operatività, grazie a tutti!

Ettore Corà

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È stato un anno intenso quel-lo appena trascorso. Un anno in cui i tablers di Terza Zona si sono particolarmente prodiga-ti per i services in favore della casa famiglia “Madonnina del Grappa” di Galeata.Oltre alla gita organizzata nel luglio scorso per tutti e 90 (!) i bambini del centro estivo, di cui vi abbiamo dato conto nello

scorso numero di Artù, a di-cembre “Babbo Natale” non si è dimenticato di passare a tro-vare i bimbi, assieme a molti di noi, portando con sé i doni che erano stati richiesti nelle lette-rine a lui indirizzate. Non solo con l’aiuto della Terza Zona ha portato anche una nuova lava-stoviglie per suor Stefanina che, essendo stata tanto buona, ha

meritato di ricevere.Abbiamo anche deciso per tra-scorrere più tempo con loro, di organizzare 2 “pizzate”, una per la befana e una per Pasqua. Anche in questo caso sia la be-fana sia il coniglio pasquale non si sono dimenticati di portare ai bimbi rispettivamente calze e uova per tutti.Come sempre non poteva man-

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care la “Piadinata Filosofica” of-ferta dal nostro Fabio “bullone” Magnani in quel di Lugo a cui va sempre il nostro particolare riconoscimento.Desidero ringraziare pubblica-mente dalle pagine del nostro magazine anche il tabler Davi-de Gabrielli, della R.T. 6 Forlì, il quale è stato per noi fonda-mentale gancio per ottenere un finanziamento di 15.000 euro dalla “Fondazione Romagna solidale”, che serviranno per rinnovare completamente la sala studio e la sala giochi dei bimbi.

Nel momento in cui vi scrivo il nostro infaticabile Nicola Pal-loni della Tavola di Rimini sta organizzando una escursione didattica al parco delle foreste casentinesi in collaborazione con le guardie forestali.Infine, è con immenso orgoglio che posso dirvi che quest’anno, oltre ai beni materiali, i tablers della Terza Zona hanno “dona-to” ai bimbi di Galeata oltre 800 ore di presenza condividendo con loro diversi pomeriggi nel corso di questi mesi.Un caloroso saluto a Suor Fla-minia, Suor Salve e Suor Ste-

fanina che hanno rifocillato noi “poveri” tabler ogni volta che andavamo a trovarli con cap-pelletti, arrosti e crostate tutto fatto rigorosamente “in casa”.Grazie a tutti i Tablers che han-no contribuito a regalare un sorriso a bambini della casa famiglia nel vero spirito della Round Table.

ADOPT – ADAPT – IMPROVEV.i.T.Mirco

Presidente di Terza Zona a.s. 2010/2011 III

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Ed eccoci qui, ad affrontare la seconda metà dell’anno sociale, con la carica e la voglia di fare che contraddistingue ogni buon Ta-bler. Il viaggio comincia il 20 No-vembre in quel di Siena, dove sia-mo tutti riuniti in occasione della I riunione Nazionale dei Presidenti, compleanno della Tavola di Siena e Gran ballo in Accademia. Ed in-fatti, anche quest’anno l’Accade-mia dei Rozzi è stata la splendida cornice che ci ha permesso di ritrovarci e trascorrere insieme dei bei momenti Tableristici. Un grazie di cuore a tutti gli amici senesi ma-gistralmente guidati da Marco Na-zionale e dal suo valido “scudiero” Luigi INFANTINO.Finalmente si sblocca la data re-lativamente alla posa della “prima pietra” della Casa del Volontaria-to a L’Aquila e quindi il WE del 4 Dicembre il Comitato Nazionale ci verrà a trovare in IV Zona. La mac-china organizzativa della IV Zona, mai assopita, si mette in moto ed in men che non si dica la RT 66 di Chieti e la RT 54 di Pescara or-ganizzano, per il venerdì sera, una intertavola con le “bollicine” così da intrattenere piacevolmente tut-to il CN della RT Italia e mandarlo a letto piacevolmente rilassato e pronto per il giorno seguente.L’indomani mattina infatti, a

L’Aquila, durante la cerimonia ufficiale organizzata da CSV ho avuto il piacere di incontrare e salutare l’amico, nonché Past President Nazionale, Nicola Vla-

dimiro CICCARELLI insieme al quale ho realizzato che di “prima pietra” non si trattava, in quanto il progetto da noi sostenuto era già in fase avanzata di realizzazione.

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Grande emozione nel veder con-cretizzati gli sforzi di tutta la Round Table Italia e di parte del “mondo” Round Table.Partiti da L’Aquila con il Vice Pre-sidente Nazionale Carlo DALLA VECCHIA tra le montagne inne-vate a bordo della sua fiammante “Panda”, noleggiata per l’occasio-ne, siamo arrivati ad Ascoli Piceno just in time per cambiarci d’abito e

partecipare alla cena degli Auguri di IV Zona contestuale ai festeg-giamenti per il Trentennale della RT 27 di Ascoli Piceno. Mera-vigliosa serata condotta dall’ef-ficientissimo Fabio ARMELLINI coadiuvato dall’altrettanto valido Angelo Davide GALEATI e da tutti i tablers ascolani.Il tempo passa e arriva il 2011 che mi vede già il 23 gennaio delegato

dal Comitato Nazionale, ad Onna, con il Direttivo Nazionale del La-dies’ Circle Italia del Club 41 Italia ed una delegazione dell’Agorà Ita-lia, in occasione del I anniversa-rio dell’inaugurazione della Casa Polifunzionale. Momento, come quello già trascorso a L’Aquila, ve-ramente toccante, ma che grazie all’estrema compostezza del do-lore dei terremotati ed al fatto che la struttura, già in funzione da un anno, ha permesso lo svolgimento di molteplici attività da parte della popolazione locale, fa comunque ben sperare in una seppur lenta, ma inesorabile ripresa.Con ancora negli occhi la neve di Onna eccomi catapultato in Israele in occasione dell’MTM del Ladies’ Circle International. Grazie ai sug-gerimenti del nostro Presidente Nazionale, nonché alla proverbia-le ospitalità delle amiche Ladies Israeliane, ho avuto l’occasione insieme a mia moglie di visitare i luoghi più importanti e significativi dell’intero stato di Israele. Duran-te i vari momenti del meeting ho potuto constatare con gran pia-cere il clima disteso e di fattiva collaborazione esistente tra la RT , LC e l’Agorà, ed infatti ho avuto il piacere di condividere numerosi momenti di Club con il Presidente Nazionale della RT Israele.Il mese di febbraio mi ha visto ospite dell’impareggiabile “impe-ratore” Lorenzo MOSCHELLA in quel di Roma per la IV riunione di IV Zona. Impeccabile padrone di casa, Lorenzo ha accolto nel-

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la sua “reggia” i tablers della IV Zona nonché altri ospiti italiani e stranieri manifestando tutta la simpatia capitolina. Lo stesso WE la Capitale ha visto nascere il Ladies’ Circle 16 Roma con una solenne cerimonia svoltasi nel cuore della città alla presenza di circa duecento ospiti italiani e stranieri.Ed eccoci arrivati al Carnevale Internazionale, fiore all’occhiel-lo di tutta la Round Table Italia, durante il quale il palazzo Pisani Moretta a Venezia ha visto scate-narsi tantissimi ospiti provenienti da ogni parte del mondo. Bravo Carlo FIDELIO per l’ottima orga-nizzazione.Il 19 marzo poi, dopo appena due settimane eccomi ad Imola in oc-casione della II riunione Nazionale dei Presidenti. Bella serata con-clusiva con la consegna ufficiale dell’incasso del nostro Service Nazionale in favore della Federa-zione contro la Fibrosi Cistica, al Vice Presidente della stessa as-sociazione Matteo MARZOTTO.Ogni tanto qualcosa si inceppa anche in Round Table ed infatti ad inizio aprile durante lo stes-so fine settimana in IV Zona vi sono due eventi importantissimi. Ad Ancona e Cagliari si è svol-ta rispettivamente la II riunione Nazionale dei Vice Presidenti e “La Porcellinata” con annessa riunione di Comitato Nazionale. Poiché sto cercando di acquisire il dono dell’ubiquità, ma ho salta-to qualche lezione per gli svariati

impegni durante l’anno, mi sono trovato in fortissima difficoltà non sapendo e non potendomi divi-dere tra le due Tavole neppure vi-cine in termini chilometrici. Dopo aver spiegato il problema, con il mio validissimo Vice Presidente Gianni PADALINO in primis e con

il Comitato direttivo di IV Zona poi, abbiamo deciso che io sarei andato a Cagliari per la riunione di Comitato Nazionale, mentre lui avrebbe fatto da padrone di casa nella città marchigiana.Ancora una sola settimana ed eccomi nuovamente in viaggio

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a Pescara in occasione della penultima riunione di IV Zona. Anche in questo caso fantastica partecipazione da parte di tutta la Zona che ha permesso all’ottimo Luca GIALLUCA, a Giulio CASO ed a Giancarlo MALAGNINO di mostrarci la loro splendida città.

Ed ora guardando alla fine dell’an-no sociale vedo a fine aprile una gita fuori porta a Pontedera per festeggiare insieme all’amico Alessandro Puccinelli ed a Fede-rico ORSINI il quinquennale della RT 73 di Pontedera.Mi preparerò poi al penultimo

week-end del 13 maggio ad Ancona dove ci sarà l’ultima riu-nione di IV Zona e potremo final-mente festeggiare tutti insieme il neo Presidente di IV Zona, che per scaramanzia in questa sede non nomino, che l’anno prossi-mo saprà sicuramente condurre la IV Zona verso innumerevoli successi. Per non farmi mancare proprio nulla l’indomani andrò a Tortona per il penultimo Comitato Nazionale ed i festeggiamenti del trentennale della RT 31 di Tortona dove l’ottimo Gabriele PICCININI potrà farci apprezzare le bellez-ze della sua città. Per il gran fi-nale infine, mi regalerò un’ultima escursione in terra siciliana in occasione della 47° AGM della Round Table Italia, dove insieme ad amici vecchi e nuovi festegge-remo il neo Comitato Nazionale che l’anno prossimo vedremo impegnato nella risoluzione dei problemi che di volta in volta si presenteranno oltre che dare l’in-dirizzo a tutta la Round Table Ita-lia. Concludo infine invitando tutti quanti voi avranno avuto la voglia e la pazienza di leggermi sin qui di viaggiare e vivere la Round Ta-ble, perché solo in questo modo si potrà scoprire il vero senso e la reale peculiarità del nostro Club e solo così, forse, ci si appassione-rà a tal punto da non poterne più fare a meno. V.i.T Dario DEL VENTO

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Nella splendida cornice del Ten-nis Club di Prato, venerdì 3 di-cembre 2010 si è tenuta la Cena degli Auguri di Natale di V zona.È stata una serata trascorsa davvero nel segno dell’amicizia ed in vero spirito Round Table.

La partecipazione delle Tavole è stata totalitaria, ed ha visto la presenza di tutti i Presidenti del-le Tavole di V zona, cosa che ha sicuramente influito sulla buona riuscita dell’evento.La serata ha vissuto due momen-

ti salienti: l’ingresso di due nuovi soci della Tavola di Pisa e la con-segna del ricavato della serata alla Associazione Baobab.L’ingresso di due nuovi soci nella Tavola di Pisa durante la serata degli auguri di V zona, è stato un

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onore ed un piacere per tutti i ta-blers presenti, e sicuramente un momento molto emozionate per i due ragazzi. La scelta dei ragazzi della Tavola di Pisa di onorare la serata di V zona con l’ingresso dei nuovi soci è stata molto ap-prezzata da tutti e il mio auspicio è che possano essere l’inizio di una lunga serie. L’altro momento importante è stata la consegna del service all’Associazione Baobab. Gra-

zie al prezioso lavoro svolto dal Fabio Cannì (Referente Attività di Service) ed alla generosità dei presenti, durante la serata è sta-to consegnato alla responsabile dell’Associazione, un assegno di € 1.500,00 somma raccolta inte-ramente durante la serata. Tale somma verrà utilizzata per acqui-stare un pulmino da utilizzare per il trasporto dei bambini.Volendo non far mancare alla se-rata un pizzico di sana goliardia

Round Table, le Tavole di V zona ne hanno approfittato per resti-tuirsi, rigorosamente a seguito di riscatto, campane e stendardi “rubati” in precedenti serate con-viviali.

Vito VernaglionePresidente V Zona

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Car i amic i ,mi accingo a scr ivere que-sto art ico lo extra per i l no-stro magazine, d i r i torno dal Sud Afr ica, ove ho par-tec ipato a l l ’AGM.I l loro motto è: ARTSA - the legend of a Tabler ! Beh, posso di re che, effet t iva-mente, è la ver i tà. S in da quando s i sbarca dal l ’ae-reo, dopo svar iate ore d i vo lo, s i respi ra un’ar ia

unica, car ica d i e let t r ic i tà, un magnet ismo part ico la-re per questa terra che ha let tera lmente lasc iato i l se-gno dentro d i me. I co lor i , i profumi, i g iochi d i luce in mezzo a l la natura: inse-scr iv ib i le ! Son stat i g iorn i memorabi l i , tut t i a l l ’ inse-gna del l ’amic iz ia: ho g i ra-to mzzo mondo, ma posso di re che la vera Round Ta-ble l ’ho scoperta in questo

paese, dove tut to ha avuto in iz io mi l ion i d i anni fa !Lasciando da parte i l c ibo e l ’organizzaz ione, un po’ def ic i tar ia sotto a lcuni punt i d i v ista, l ’accogl ien-za ed i l ca lore dei Tablers Sudafr icani sono stat i sen-za ugual i .Cent ina ia d i persone r iu-n i te per ce lebrare l ’AGM, ins ieme a molt i st ran ier i arr ivat i un po’ da var ie par-

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t i de l Globo: Arabian Gul f , Olanda, Austr ia, UK, India, Mal ta, Danimarca, I ta l ia , Zambia.Escurs ioni mozzaf iato, dal Krug Nat ional Park a l Mon-key’s Sanctuary, shopping in negoziet t i improvv isat i lungo le strade infangate da copiose p iogge …l’Apartheid Museum, a te-st imonianza d i una del le pagine p iù orrende e cupe del la stor ia del l ’umani tà.Bel l iss imo e suggest ivo i l Banner Exchange, stupen-da la Cena di Gala! Bi r ra a f iumi … f ino a notte fonda …. con l ’ARTSA Bar aperto

24hrs x 24hrs! ! ! Con nuovi p innat i “Buffa lo” …. r isate a non f in i re ! ! Un’ immagine su tut te ha lasc iato i l se-gno: t ramont i rosso fuoco in mezzo a i color i de l la sa-vana! Da br iv id i ! Mai motto fu pù g iusto: ARSTA … un AGM leggen-dar io!Chi va, torna con un baga-gl io d i conoscenza, d i ami-c iz ia, d i umi l tà e f rate l lanza senza egual i .R impiango solo d i esser-mi deciso a partec ipare a questo evento a l la f ine del mio mandato …. ma di certo state s icur i : l ’anno

pross imo sarò d i r i torno per v ivere e godere uno dei paesi p iù bel l i de l motto!

V. i .T.

Antonio Rovett iIRO Nazionale RTI

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Dopo ad aver concluso positi-vamente anche questa edizio-ne, la terza edizione consecuti-va, posso affermare con piacere che il Raduno Nazionale Fuori-strada per l’RT 38 di Faenza sta diventando un’importante tradizione.Anche quest’anno ci siamo lan-ciati in una 3 giorni sulle colline faentine, alternando momenti di guida impegnativa ad altri di piacevole convivialità, ospitan-do equipaggi da varie Tavole

d’Italia: Trento, Brescia, Rimini, Forlì, ...Il venerdì sera abbiamo accolto i partecipanti con un simpatico gadget: un giubbotto antivento personalizzato per l’occasio-ne. Li abbiamo poi fatti acco-modare in un agriturismo a noi interamente riservato, per poi accompagnarli ad una cena a base di cacciagione in un’azien-da venatoria della zona.Sazi di cibo, ma affamati di av-ventura, nel dopocena ci siamo

lanciati in un’escursione nottur-na, guidati dall’esperienza del nostro membro d’onore a vita, Alessandro Liverani, che per la-voro e per diletto conosce que-ste colline come le sue tasche.La notte poi ci ha ricaricati, pronti per la giornata piena del sabato, dove si sono concen-trati la maggior parte degli ar-rivi.Oltre 30 persone per oltre 10 equipaggi hanno partecipato all’escursione che ci ha porta-

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to a passare varie vallate, con tratti più o meno impegnativi, accompagnati da una splendi-da giornata di sole.Siamo partiti dalla frazione di Popolano di Marradi, al confine tra Emilia Romagna e Toscana, per poi approdare alla sera al borgo medioevale di Brisighel-la, dove abbiamo tenuto la cena principale del raduno.La giornata era partita subito con un imprevisto: il ribalta-mento del Land Rover Defen-der di Alessandro Liverani, la nostra guida. In realtà al volante in quel momento c’era la nostra miss, Sara Paesani di Rimini, già alla seconda partecipazio-ne, ma evidentemente ancora non espertissima.Un passaggio apparentemente semplice si è infatti trasforma-to in una specie di trampolino laterale, che ha inclinato su un fianco il Defender, fino a farlo appoggiare sulla fiancata sini-stra.Fortunatamente Sara e Ales-

sandro non hanno riportato conseguenze, e neppure il mezzo si è segnato più di tanto, riportando solo qualche graf-fio. E’ stata quindi l’occasione per mettere subito in pratica un’operazione di recupero, che ha coinvolto gli equipaggi vici-ni, consentendo di raddrizzare velocemente il fuoristrada e ri-prendere la marcia.Nell’arco di tutto il sabato ab-biamo assistito ad altri passag-gi impegnativi, ma tutti i parte-cipanti, anche i meno esperti, si sono dimostrati all’altezza, guidando i loro mezzi senza problemi fino al rientro.Gli equipaggi più esperti si sono anche esibiti in alcune salite o discese mozzafiato, che viste un attimo prima sembravano impossibili, ma alla fine si sono state abilmente “domate”.La domenica mattina ci siamo invece ritrovati in località San Biagio Vecchio, vicino a Faen-za, dove era stato preparato un percorso di gara, con buche

e cumuli di terra, per stabilire l’equipaggio più abile alla gui-da.Il cronometro ha dato ragione a Cesare Filippini di Brescia, che si è aggiudicato un bel pro-sciutto!A seguire abbiamo assistito allo show di un prototipo incredibi-le, che assomigliava più ad un ragno meccanico che ad un fuoristrada, muovendosi agile tra pendenze di ogni tipo, la-sciando a bocca aperta tutti i presenti.Il pranzo ha poi concluso il ra-duno, che ha visto poi la ripar-tenza di tutti gli equipaggi per le rispettive città di provenienza.Devo dire che questo evento ha dimostrato una volta di più come la tavola 38 di Faenza sia più che mai compatta ed affiatata nell’organizzazione di importanti ritrovi nazionali.Ma senza dubbio la soddisfa-zione più grande viene data dai ringraziamenti spontanei dei partecipanti, che raccontano di essere stati bene e di aver passato dei piacevoli momenti insieme.Spero che questa tradizione prosegua per molti anni an-cora, e all’orizzonte intravedo sfide ancora più spettacolari... rimanete sintonizzati sul nostro sito web www.rt38.it.

Daniele DiversiPresidente RT 38anno 2010-11

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Come da tradizione si è svolta venerdì 4 marzo nella splen-dida cornice di Palazzo Pisani Moretta il gala del Carnevale di Round Table Italia giunto ormai alla 30° edizione. Erano pre-senti più di trecento persone la maggior parte delle quali arriva-te a bordo di battelli attraverso il Canal Grande scoprendo una Venezia avvolta dall’atmosfera delle danze e delle feste nei pa-lazzi nobiliari che puntualmente dal XVIII secolo si ripete ogni anno. Giunti a palazzo, ci accol-

gono uno spettacolare androne decorato in stile barocco e la splendida scalinata che ci porta al piano nobile, tutto illuminato da candele ed affrescato con dipinti di Giambattista Tiepolo e Jacopo Guarana. In quelle stanze che hanno dato i natali a molti Dogi della Repubblica di Venezia dietro al mistero di un costume o di una maschera, ci siamo lasciati trasportare dalla musica dei “September Groo-ve” ballando fino a tarda notte. Anche quest’anno erano nu-

merose le delegazioni straniere che hanno partecipato, e que-sto dovrebbe renderci orgo-gliosi perché sono sicuro che un evento così caratteristico come il Carnevale di Venezia ce lo invidiano in molti. Allora perché non sfruttarlo a nostro favore? Proviamo ad utilizzar-lo per avvicinare giovani che potrebbero poi diventare dei Tablers; raccogliamo la sfida e pubblicizziamo questo tipo di eventi anche agli amici ed agli amici dei nostri amici, sono

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sicuro che a qualcuno stuzzi-chiamo l’interesse per questa nostra amata Round Table e sarà lui a chiederci informazioni su cosa facciamo e dove ci in-contriamo, semplificando così il nostro compito.Non potendo farlo di persona, ne approfitto di queste righe per ringraziare tutti i partecipanti e quanti mi hanno dato una mano nell’organizzazione.Vostro in TavolaCarlo Fidelio

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New York è sempre New York e non è un modo di dire; ogni vol-ta che torno nella Grande Mela è sempre una scoperta ed è una di quelle città che si potrebbero davvero visitare ogni sei mesi. Anzi, facciamo ogni tre!Partecipare poi ad un evento del-la Round Table proprio a Man-hattan non ha veramente prezzo, parafrasando una nota pubblici-tà. Ormai con gli amici della RT1 New York l’amicizia è di vecchia data e abbiamo ricambiato la loro visita al nostro AGM di Mantova e all’Ematm di Pisa. Come sempre l’AGM Usa richia-ma tablers da ogni dove e così abbiamo cenato con gli amici dello Zambia, Islandesi, Olande-si, Danesi, Belgi, Sudafricani e di altre nazioni. Non smetterò mai di suggerire a tutti di girare, di muoversi dall’Ita-lia e vedere una realtà diversa di fare Tavola. Noi non vogliamo sentirci dire che siamo “come il Rotary” ma se continuiamo a vivere la Round Table come fac-ciamo in Italia, beh, allora quella è la definizione più azzeccata. Apriamo gli occhi oltre confine e manifestazioni come questa ri-marranno nel cuore per sempre. Vostro in TavolaMarco Bianchini

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Partenza molto presto in una fredda giornata di marzo e arrivo a Malta con un cielo ed un tem-po spettacolare. E’ stato il mio primo STM ma devo dire che il clima che si è respirato è stato davvero particolare. L’STM è il meeting delle Tavole dell’aerea mediterraneo dell’Europa, quelle che un po’ sono considerate le “Cenerentole” della Round Table ma che invece si sono contraddi-stinte per divertimento e organiz-

zazione davvero impeccabile. Alla presenza di tutto il Board In-ternazionale abbiamo trascorso quattro giorni di divertimento, allegria, momenti seri, riunioni importanti (anche per decidere proprio il futuro della manifesta-zione, ovvero se accorparla al CTM). La cena del venerdì sera in tema “preistorico” è stata re-almente spiritosa e non so come facessero i nordici a stare con qualche abito leggero addosso,

quando noi eravamo congelati dalla brezza serale. A creare confusione e scompi-glio ci hanno pensato anche i 12 amici della Round Table Riccio-ne che hanno partecipato al loro consueto evento all’estero; in tanti dovrebbero prendere esem-pio dal loro spirito di Tavola. Prossimo anno Grecia e siamo certi che la Round Table Italia sarà presente.

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Senza commentare minima-mente, ma solo per dovere di informazione a tutti quanti e per lasciare una traccia per i posteri, voglio ricordare che sabato 19 marzo 2011 ad Imola si è tenuta l’Assemblea Straordinaria della Round Table Italia per votare la proposta di innalzamento dell’età da 40 a 45 anni. Erano molti lustri che si discuteva di questa mozione e finalmente dopo un’assemblea annullata a Siena a novembre a causa del mancato raggiungimento (anche strategico) del quorum e dopo settimane di polemiche, giri di mail, lettere anonime, offese e quant’altro, ci siamo ritrovati a votare in Terza Zona.

Al di là della votazione (avvenuta anche alla presenza del Presi-dente di Round Table Internatio-nal, Steve Ganado giunto appo-sitamente da Malta), quello che mi preme sottolineare, è che è stata una decisione il più corale possibile, su 57 Tavole esistenti, escluse due non in regola con i pagamenti, erano rappresentate 53 Tavole su 55 aventi diritto e tutti i membri del Comitato Na-zionale al completo.

Che nessuno si permetta di dire che è stata una decisione presa alla leggera. Mi sembra altresì corretto pubblicare i dati precisi delle votazioni, nella più totale trasparenza che mi ha sempre

contraddistinto. Un particolare ringraziamento a Loris Camprini per la gestione dell’Assemblea e a tutti i presenti per aver dimostrato grande sen-so di responsabilità sia durante che dopo la votazione.

Vostro in TavolaMarco Bianchini Presidente Nazionale

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Febbraio 2011, insieme al mio IRO Antonio Rovetti partenza per il CTM, il Central Tablers Meeting che si è tenuto in Lus-semburgo. Un clima di festa e amicizia con Tavole provenienti non solo da quella che è defini-ta l’Europa Centrale ma anche dalla Scandinavia. La serata del venerdì è stata davvero splen-dida; una sorta di cena delle Nazioni ma organizzata da tutte le Tavole del Lussemburgo in un ambiente unico di una vec-chia fabbrica ristrutturata. Cibo buono (Oddio…. Per noi italiani insomma….) birra che scorreva come fiumi e tanti amici che han-no ballato e si sono divertiti fino a tardi. La riunione del sabato è

stata come sempre interessan-tissima, per capire le realtà delle RT straniere, come vivono, quali problemi hanno (esattamente i nostri!), quali obiettivi, i Service e altro ancora. Girando per l’Euro-pa si incontrano sempre le soli-te facce; è un po’ come da noi, quelli che si muovono e si spo-stano sono sempre gli stessi e quindi il bello è che si incontrano persone con cui si è cenato ma-gari dall’altra parte del mondo un anno prima e subito si istaura un clima di profonda amicizia. Durante la riunione è stata di-scussa l’appartenenza di Italia, Belgio e Lussemburgo sia al CTM che all’STM (siamo le uni-che nazioni che hanno un piede

in due secchi) e alla fine l’assem-blea ha votato per mantenere entrambe le manifestazioni e… non solo: ci siamo aggiudicati il CTM del 2015 che è stato poi assegnato alla Tavola di Raven-na. Direi proprio una bella vittoria in trasferta! Infine la cena di gala in un ambiente molto elegante; eravamo al tavolo con ungheresi, svizzeri e francesi e anche que-sto è motivo di arricchimento per la mia esperienza di Tavola. Ragazzi, un consiglio: viaggiate all’estero e incontrate le realtà delle altre Tavole. Abbiamo tutti da imparare gli uni dagli altri.

Vostro in TavolaMarco Bianchini

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Cosa ci si può aspettare da un com-mercialista ad aprile? La risposta è ovvia: un bilancio!E allora facciamo il bilancio di questi due anni che mi hanno visto alla pre-sidenza della Tavola capitolina.Sono stati due anni che hanno ri-chiesto tante energie ma alla fine i risultati si sono visti. Prima di tutto in questi due anni sono nati il Club41 e il Ladies’ Circle di Roma. Abbiamo così mitigato un po’ la lontananza dalle altre Tavole con la fondazione di associazioni nostre cugine di 1° grado. E non finisce qui visto che ora il Club 41 sta lavorando alla co-stituzione dell’Agorà. In questi due anni abbiamo avuto l’ingresso di tre nuovi soci (Alessandro Passarelli, Emanuele Stevanato e Gennaro De Crisci) che stanno contribuendo al rilancio della Tavola. Ma ancora tanto c’è da fare per tornare ad un numero di soci che dia tranquillità e prospettive per il futuro. In questi due anni abbiamo organizzato un Comitato Nazionale, sotto la pre-

sidenza di Gabriele Piccinini e un Comitato di Zona, con il grandis-simo Dario Del Vento. Sono state due belle occasioni per fare nuove amicizie e per consolidare quelle già in essere. Ma la cosa più bella che abbiamo realizzato in questi due anni, affianco ai service nazionali è

stato il nostro service locale: Tulipa-ni di Seta Nera un Sorriso Diverso.Si tratta di un festival cinematogra-fico di cortometraggi sulla diversità arrivato quest’anno alla sua quarta edizione. Gli organizzatori sono dei fantastici ragazzi appartenenti all’as-sociazione Università Cerca Lavoro (UCL) che praticamente da soli, e con il fondamentale contributo di Andrea Roncato, sono riusciti ad organizzare una manifestazione ve-ramente bella ed importante che ci ha dimostrato che basta che ognu-no si impegni a fare ciò che può nel suo piccolo e si possono ottenere risultati veramente stupefacenti. La Tavola di Roma è riuscita a dona-

re, per ciascun anno, 1.500 euro. La raccolta è avvenuta attraverso l’organizzazione, circa una volta al mese, di cene conviviali presso la mia abitazione (Rinascita è stato sempre presente) per partecipare alle quali bisognava pagare 20 euro. L’augurio che faccio al prossimo presidente Federico Fuscaldi e a tut-ti i ragazzi della Tavola di Roma e di continuare sulla strada che abbiamo tracciato insieme in questi due anni ricordandosi che non esistono obiet-tivi impossibili quando c’è la volontà e che non bisogna mai scordarsi di muoversi secondo quello che, all’ini-zio del mio mandato, ispirandomi al “we can” del Presidente degli USA, dissi che sarebbe stato il motto del-la mia presidenza: WE CAN GIVE. NOI POSSIAMO DARE.Lunga vita alla Tavola di Roma e alla Round Table.

Vostro in TavolaLorenzo Moschella

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a Come è prassi scrivere in questi casi, siamo già all’edizione con-clusiva di Artù per l’anno sociale 2010 – 2011 ed il tempo è volato attraverso un alternarsi di serate formali ed informali; comunque sempre all’insegna del divertimen-to e del vero spirito di Tavola. Sono tanti gli amici che hanno voluto

farci visita, primo fra tutti il nostro Presidente Nazionale, Marco e, in-sieme a lui, quasi tutti i membri del Comitato Nazionale nonchè molti Tablers nazionali ed internaziona-li. Il segno è chiaro e preciso: chi sa dare amicizia, riceve amicizia. A Cesena la porta sarà sempre aperta soprattutto per coloro che

avranno voglia di vivere in amicizia ed in modo indimenticabile alcuni fra gli anni più importanti della pro-pria vita. Veniteci e trovare e non ve ne pentirete.

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Presso la Pinacoteca di Palaz-zo Farnese, sabato 9 aprile la Tavola di Piacenza ha conse-gnato alla direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese, dott.ssa Antonella Gigli, le schede didascaliche della nuova Col-lezione Rizzi, di recente do-nata ai Musei da un privato. Il service, nato nell’anno di pre-sidenza di Manuel Mantovani (quest’anno membro d’onore dell’anno della Tavola piacen-tina), è il frutto di una serata conviviale passata dalla Rt4 alla scoperta dei tesori della cultura piacentina, in compa-gnia della dott.ssa Gigli, che nell’occasione fece da cicero-ne proprio alla Pinacoteca.Quella sera la direttrice dei musei espresse l’esigenza di “un museo che sia più fa-cilmente fruibile da parte del pubblico, senza che sia ne-cessario prender parte alle visite guidate”, esigenza che la Tavola di Piacenza decise di fare propria: da qui la de-cisione di curare e stampare a spese della Tavola, le schede plastificate, concepite per gui-dare il visitatore nella scoperta della Collezione Rizzi.Le schede didascaliche sono state presentate alla città alla

presenza del presidente della Rt4 di quest’anno Mario Rasi e dell’assessore alla cultu-ra del Comune di Piacenza Paolo Dosi e hanno avuto ampio risalto sulla stampa locale. Come hanno ripetuto all’unisono i rappresentanti della Round Table piacentina: “un’occasione per la Tavola di Piacenza di fare qualcosa di utile per il proprio territorio e, perchè no, anche per accre-

scere la nostra visibilità, in un momento di difficile ricambio generazionale”. Alla fine Musei Civici e Round Table concordi nell’auspicare altre forme di collaborazione!

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Che serata interessante abbiamo passato lo scorso giovedì 7 apri-le! La Tavola di Piacenza (tabler più bimbi per l’occasione!) ha potuto scoprire veramente “da vicino” i dinosauri come doveva-no apparire in carne e ossa ed è stata piacevolmente relazionata sulla vita degli animali preistorici nella provincia piacentina. La se-rata si è svolta in due momenti: nel tardo pomeriggio un folto gruppo di tabler, in compagnia di mogli, fidanzate e interessati (e informatissimi) figli, sono stati guidati alla mostra “Dinosauri in carne e ossa” presso lo spazio espositivo Urban Center, nel centro di Piacenza, dai due cura-tori Simone Maganuco, paleon-tologo di fama mondiale del Mu-seo di storia naturale di Milano, e Alessandro Carpana, presidente dell’Associazione Paleontologica Parmense Italiana.La seconda parte della serata ha visto aggiungersi altri amici tablers per la serata conviviale presso un ristorante del centro. Durante l’attesa relazione dei due paleontologi, ai quali si sono aggiunte le colleghe Stefania No-sotti del Museo di storia naturale di Milano e Anna Giamborino, segretaria dell’Associazione Pa-leontologica Parmense Italiana,

abbiamo scoperto che un dino-sauro diventava adulto intorno agli 8-10 anni e che aveva una speranza di vita di circa trent’an-ni; che i dinosauri non si sono estinti e che i loro attuali proni-poti non sono né i rettili, né i ri-noceronti, ma sono... gli uccelli! Abbiamo anche scoperto che Piacenza è ricca di reperti fossili in attesa di essere scoperti e che il più importante reperto di dino-sauro trovato in Italia èstato rinvenuto inCampania e cheè molto ben conser-vato, presentando an-cora “parti molli” (tendini,stomaco, ecc). Unaserata interessante e inpiacevole compagnia,che ha unito al divertimentoil piacere della scoperta. Mario Rasi

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Durante l’ultima conviviale, te-nutasi nella suggestiva cornice del Castello di San Giusto, la Round Table di Trieste ha avu-to modo di stilare un primo bi-lancio dell’intenso anno sociale che sta per volgere al termine. Come ha avuto modo di sot-tolineare il presidente Andrea Plani, i tablers triestini si sono impegnati al massimo al fine di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati all’inizio dell’anno sociale: fare service, crescere, farsi conoscere ed ovviamente divertirsi. Obiettivi che per esse-re raggiunti necessitano di molta voglia di fare e determinazione: caratteristiche che di certo non

mancano ai ragazzi triestini, che, proprio nella città patria del motto “non se pol” (n.d.r. non si può), vogliono dimostrare che con l’entusiasmo e la voglia di fare si possono superare tutti gli ostacoli. FARE SERVICE L’attivi-tà sociale di quest’anno è stata incentrata sulla raccolta fondi da destinare all’associazione di vo-lontariato triestina “I Girasoli” On-lus, che dal 1994 opera in favore di ragazzi disabili, portatori di handicap mentale; in particolare i fondi contribuiranno alla realizza-zione nell’area verde della sede operativa dell’associazione di un “Giardino dei Sensi”, finalizzato alla stimolazione sensoriale e

cognitiva dei disabili per il conso-lidamento o il recupero di funzio-nalità della loro organizzazione psicofisica. Un progetto impor-tante per “I Girasoli”, in quanto con la sua realizzazione l’asso-ciazione potrà creare un ulteriore percorso riabilitativo, accanto a quelli educativi e lavorativi già in-trapresi, per migliorare la qualità e le aspettative di vita dei porta-tori di handicap mentale. Per po-ter realizzare l’ambizioso proget-to del “Giardino dei Sensi” (costo presunto superiore ai 20.000 €), la Tavola triestina ha program-mato ed organizzato una serie di eventi mirati alla raccolta di fondi; eventi che hanno riscontrato una calorosa partecipazione anche da parte della cittadinanza. Da sottolineare la rappresentazione teatrale a sfondo benefico dal titolo “Sognando Don Chisciot-te”, andata in scena a dicembre 2010 presso il Teatro Rossetti di Trieste, organizzata con la colla-borazione degli “Attori per Caso”

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di Gorizia, compagnia teatrale costituita da disabili, operatori e volontari, il cui sogno era proprio quello di potersi esibire a Trieste. Dunque un importante evento che ha visto la presenza di disa-bili sul palcoscenico per aiutare altri disabili! La raccolta fondi proseguirà anche nei prossimi mesi in occasione dell’evento annuale della Tavola di Trieste denominata “Fischessen” (13, 14 e 15 maggio 2011) e durante l’emozionante “Serata jazz al Ca-stello” (17 giugno 2011); entram-be gli appuntamenti si terranno a Trieste presso l’incantevole Ca-stello di San Giusto. CRESCERE Quest’anno si è assistito all’in-gresso di tre nuovi giovani tabler (Mario Ganau, Matteo Bozic e Federico Venier), che già da subi-to hanno dimostrato di voler dare un grosso contributo alla Tavola, partecipando attivamente alle at-tività da questa organizzate. Inol-tre, sono entrati a far parte della Round Table 9 anche i già tabler Andrea Boemo, Segretario Na-zionale, e Gianluca Aiello. Ma la Tavola triestina sa benissimo che “Crescere” non significa soltanto aumentare il numero di soci attivi, ma vuol dire anche e soprattutto crescere come persone, stimo-lando la voglia di creare e raffor-zare il gruppo. In questo i ragazzi triestini ci stanno riuscendo vera-mente bene: sanno stare uniti sia in occasioni formali che in quelle informali. FARSI CONOSCERE In quest’anno sociale la Tavola trie-

stina ha organizzato interessanti serate con ospiti relatori prove-nienti dal mondo dell’imprendi-toria locale e della finanza ed al fine di conoscere anche gli altri club triestini, ha partecipato ad alcune delle loro serate convivia-li. In particolare la RT9 ha anche lavorato intensamente per far decollare un evento unico per la propria città: infatti è la promotri-ce di “FareTrieste.com”, il primo progetto di service interclub che viene organizzato nella storia di Trieste. In questo progetto, che dovrà restare nella storia di Trie-ste e portare con se il messaggio di amicizia e tolleranza, sono sta-ti coinvolti ben oltre venti service club cittadini, tra cui Club 41, Rotary, Lions ed altri. La raccol-ta dei fondi necessari alla realiz-zazione del progetto si terrà in occasione di un’esclusiva cena di gala prevista per il 30 giugno 2011 a Trieste presso il Salone degli Incanti e vedrà la parteci-pazione di circa 500 ospiti. IL DIVERTIMENTO In quest’anno

sociale i tablers triestini han-no lavorato intensamente, ma non hanno di certo tralasciato i momenti goliardici e ludici, che permettono di rafforzare i legami tra le persone. COSA CI RISER-VERA’ LA RT9? Ora la Tavola triestina non si sta di certo rilas-sando e sicuramente ci riserverà una chiusura d’anno sociale con i fuochi d’artificio. Infatti la RT9 vi aspetta alla ormai tradiziona-le e stuzzicante “Fischessen”, all’emozionante “Serata jazz al Castello” ed alla spumeggiante serata di consegna del “Round Table Day”, riconoscimento mo-rale che la RT9 conferisce a con-cittadini, società ed enti locali che con la loro attività si sono distinti a livello nazionale ed internazio-nale, contribuendo così a diffon-dere la conoscenza della cultura triestina ed a favorire l’immagine della città di Trieste. Avanti così tablers triestini! A Trieste…. “Si può fare!”.

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La verità è che ogni volta che penso all’occasione meravigliosa che abbiamo noi Tablers mi viene voglia di organizzare un viaggio.Quando, in quel di Séstriere, ci comunicarono che l’anno 2011 saremmo stati ad ARE in Svezia per passare una delle indimen-ticabili settimane bianche con ROUND TABLE mi sono detto: l’anno prossimo non so se ce la farò!!!!!!!!!!!!!!!!!!Forse non avrò più le possibili-tà, forse trovandomi una ragaz-za avrò più voglia di passare il tempo con lei che con i soliti del gruppo, forse sarò malato, forse mi spaccherò una gamba scian-do in altre località forse, forse, forse, …………….FORSE NIENTE!!!!!!!!Il costo della manifestazione è aumentato, la ragazza l’ho trova-

ta, difficoltà sul lavoro tantissime (altri cambi ed innovazioni) ma alla fine domenica 06 FEBBRA-IO 2011 ho staccato il cervello, spento il BB, dato un bacio alla ragazza e sono partito con un inossidabile gruppo di amici.Il viaggio si è presentato con mille difficoltà: bagagli, orari, parcheg-gi fame ma, come di consueto, tutte le difficoltà si superano ed alla fine quello che rimane sono vicende che accadono e bisogna viverle assaporandone le positive e le negative, trattenendole tut-te. Siamo arrivati in Svezia ed un amico ci aspettava già fuori dall’aeroporto. Siamo arrivati all’albergo e già alcuni amici ci aspettavano con la meravigliosa aria dell’EUROSKIMEETING!!!!!!! Semplice voglia di stare insieme, di divertirsi rispettando le perso-

ne e creando gruppo con tutti.Ovviamente la Svezia non è vi-cina e molti, dello zoccolo duro, non hanno potuto raggiunger-ci ma confido in una presenza massiccia per l’anno prossimo.Dò il benvenuto ad una folta com-briccola di svizzeri che si sono appassionati e che posso con-siderare come amici conosciuti sul campo ed immediatamente diventati protagonisti. Fortissimi sciatori e fortissimi casinisti!!!!!!!!!Faccio un appunto formale all’or-ganizzazione svedese che non è riuscita a mantenere la tempe-ratura esterna al di sopra dei – 15,00 °C neanche per un solo giorno e questo, essendo loro organizzatissimi, precisissimi e puntualissimi, mi ha deluso non poco. Li perdoniamo solo per il fatto che hanno scelto dei risto-ranti eccezionali e ci hanno dato una risposta a tutte le domande non lasciandoci mai da soli.Ringrazio anche l’organizzazione

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per la notevole dose di skicount-ry che mi ha fatto bene alla salute ed ai muscoli ………….. chi ha orecchie per intendere, inten-da……..Le avventure come questa van-no condivise con amici e quindi come possiamo dimenticare il folto gruppo di italiani:il mitico PAOLO TORBOLI, che ha sopportato le mie notti ed i miei

rientri ad orari poco opportuni; la mitica LIVIA BERTAGNOLLI, che non ci fa mai mancare lo spirito materno;il mitico ROBERTO BOSETTI, con il quale imparo e condivido sciate strepitose;ED INFINE IL MITICO FONDA-TORE GIORGIO MONTAGNI che alla giovane età di 80 anni partecipa al suo 43° EUROSKI-

MEETING …………….. sciando e facendo festa.Cosa dire … noi giovani quaran-tenni non possiamo fare altro che imparare.Trento, 11 aprile 2011

V.i.T. Alessandro Passardi

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binomio giuridico composto dal Past Matteo Santini e dall’otti-mo acquisto Andrea Zaccaria e poi due grandi: il Presidente di RT Rimini Nicola Palloni e il mio cognatissimo Segretario Stefano Gismondi.Sulla sontuosa Santa Maria, in-sieme al giovane e attivo kartista Davide Scortichini, furono issate le cariatidi di Tavola, i fuoriusciti, gli Old Tablers: io, l’esteta trom-bettiere Stefano Ravaioli e la cri-salide umana Davide Mazzotti.Ben ingozzati di piadina, crescio-ni, salumi e birra (affinchè il lungo viaggio non provochi amari ricor-di e la tristezza della saudaji tipi-camente romnagnola) i camper partirono caracollando in ordina-ta e militare fila, perduta appena dopo 10 km di viaggio.

In un precedente articolo vi rac-contai del viaggio dei Tabler di Ravenna al CTM di Feldbach, paragonandolo al “principio di Pareto”, una legge empirica nota come la cosiddetta “legge 80/20” (la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ri-stretto di cause).Abbiamo replicato.All’alba della sua presidenza, An-tonio Verde decise di organizzare l’apertura dell’anno sociale in un modo memorabile. La Tavola, solitamente molto favorevole agli scambi culturali internazio-nali, aveva inizialmente proposto Slovenia ed Ungheria, paesi cul-turalmente assai interessanti ed affini al precedente viaggio effet-tuato nella Stiria austriaca. Infine si decise per un viaggio definito (sempre per restare internaziona-li) come “kill two birds with one stone”: la nostra apertura sareb-be avvenuta a Monaco di Bavie-ra durante la mitica OktoberFest, passando a trovare i Tabler di Merano durante il loro Charter Meeting.Fin da Luglio quindi i Tabler erano in fermento… Chi avrebbe parte-cipato? Chi si sarebbe perso nel-le birrerie bavaresi? Era neces-saria una buona organizzazione per riuscire nell’impresa, ed una

adeguata programmazione per prenotare i pernottamenti. Infatti alcuni nostri Tabler sono notoria-mente delicati, abituati alle cola-zioni a base di salmone del Ritz.Per tagliare la testa al toro fu de-ciso di viaggiare in camper: velo-ce in autostrada, nessun proble-ma di prenotazione e massima libertà.Ecco quindi tre equipaggi cam-peristici pronti a partire, un mera-viglioso pomeriggio di venerdì 24 settembre. I camper erano enor-mi (per capirci del tipo dotato di rimessa posteriore ove caricare i motorini) e decisamente larghi, i posti interni ottimi e sufficienti a recuperare i cadaveri dell’Okto-berFest. Caricammo i bagagli, patatine, snacks e birre (il ne-cessario per sopravvivere al lun-go viaggio). La sorte decise gli equipaggi: sulla Nina si schie-rò il Presidente Antonio Verde, il Vice Federico Vivarelli, il con-sigliere ortope-dico Emanuele Lupetti e l’eta-nolico Matteo RavaioliSulla Pinta salì il

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La dotazione tecnologicamente avanzatissima di GPS e telefoni non permise di vederci duran-te il viaggio. Alcune leggende metropolitane tuttora narrano di un camper col tetto cartavetra-to da un sottopassaggio troppo basso… Di certo la Santa Maria, spinta ai 160/ora dal kartista, in-corse in un beccheggio di troppo col risultato di schiantare uno specchietto retrovisore contro il fianco di un TIR durante un furio-so duello autostradale senza vin-citori (neppure morali). Ne seguì una tappa alla IVECO di Bolzano alle ore 18 di venerdì per ripara-zione e pit stop, con un risparmio di circa 600 euro sul costo pre-ventivato dal noleggiatoreGli equipaggi si riunirono diretta-mente a Merano, dove la fatica del viaggio si purificò nel lavacro dei bagni termali. La birra bevuta (certo a malincuore ma d’obbli-go per l’adeguata preparazione all’OktoberFest) cominciava a fare effetto e la bellezza delle Ter-me di Merano tuttora risuona dei

nostri lazzi. Seguì una bella sera-ta al Charter Meeting di RT Me-rano, ben descritta in alti articoli di Artù. I nostri cavalli sono stan-chi, siamo decisamente saturi di birra Forst, il viaggio per noi sarà ancora lungo. Si riparte.Degli altri equipaggi non so dire, proprio come della vera storia dell’attraversata dell’oceano. Si narra che la Santa Maria ab-bia viaggiato di notte, sfidando addirittura una bufera di neve e poi pioggia verso il confine, per poi approdare verso l’alba in un parcheggio di scambisti tede-schi vicino ad un supermercato in un paese dall’impronunciabile nome…E’ arrivato il sabato final-mente, e siamo in Germania!L’Oktoberfest ,chiamata da noi italiani in tutti i modi possibili, è un evento conosciuto in tutto il mondo e si svolge a Monaco di Baviera tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre, su tre week-end, per la durata complessiva di 2 settimane. La tradizione di questa grande e famosissima

festa popolare risale al 1810 ed è meta ogni anno di 6 milioni di visitatori. E’ diventata un simbo-lo di amicizia fra i popoli ed è un evento dai grandi numeri: 6 mi-lioni di litri di birra, 120.000 paia di salsicce, 460.000 polli, 104 buoi allo spiedo e poi dolci, spe-cialità gastronomiche bavaresi e souvenir in enorme quantità. Per l’occasione l’area di There-sienwiese viene trasformata in un lunapark e allo stesso tempo vengono allestiti i “Festhalle” ov-vero i principali stand delle birre-rie storiche di Monaco. Il primo sabato della festa, l’intera città si ferma per assistere alla sfilata dei carri delle varie birrerie che trasportano i fusti di birra verso l’area di Theresienwiese: al suo-no della banda con il sindaco a guidare la parata ci si avvicina al momento dell’inaugurazione del-la festa. Fino a che il sindaco non spilla la prima birra inserendo un rubinetto nella botte inaugurale, è assolutamente proibito servire i boccali all’interno dei tendoni; dopo che la banda ha attraversa-to ogni stand, si aprono le danze e la birra comincia a scorrere a fiumi. Il nostro arrivo in camper in città è scomposto, stanco, ca-racollante: ci ritroviamo in un im-menso parcheggio esterno per camper che solo la miracolosa pignoleria tedesca riesce a man-tenere perfettamente ordinato e pulito. Da noi sarebbe Baracco-poli. Una corsa in metropolitana e siamo al Theresienwiese. Non

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gli occhi dei giovani amici l’orgo-glio e l’amicizia di essere Tabler nel midollo e di “esserci”, anche qui a Monaco, sotto una pioggia torrenziale. L’oro biondo, servito dalle cameriere altrettanto do-rate e bionde, fa fuggire la dolce malinconia di noi Old Tablers. In alto i calici dunque, che l’aper-tura della magica RT 11 abbia inizio! La birra scorre a fiumi, i piatti sono eccezionali, le donne sono squisitamente tedesche e l’umore è altissimo. La serata continuerà poi in un lunga e co-rale passeggiata notturna (che i maligni definirebbero come un fuori programma) nel parco vi-cino alla avveniristica sede della BMW Welt, completamente persi nei fumi della birra insieme ad un gruppo di relatori e relatrici di un convegno internazionale sui pe-sci e mammiferi di grosse dimen-sioni… Poi l’oblio, un viaggio di rientro pietoso e la necessità di 2 giorni di riposo per riprendersi dal viaggio. Mazzotti viene rinvenuto cadavere. Allora grazie ad Anto-nio, Federico, Stefano, Nicola, Emanuele, Davide, i due Matteo ed Andrea per la passione e lo stachanovismo dimostrato nel dirigere e rendere sempre più at-traente la nostra amata Tavola.

Gli Old(Il Dottore, Ranza e Vomitino) sono con voi!

Gianluca Danesi, RT 11

provate a chiedere meno di un li-tro a testa perchè non vi prende-ranno neanche in cosiderazione!I Tabler normalmente sono dei buoni bevitori, ma qui soccom-bono di fronte a veri professio-nisti capaci di marciare con un consumo di 3 litri/ora di birra. Al-trettante sono le tappe alle affol-latissime toilette, che ricordano le concerie del film “S. Francesco” di Zeffirelli. Tra tutte le attrazioni dell’Oktoberfest “l’oro liquido” è senza ombra di dubbio la cosa più importante. Proviamo e be-viamo TUTTO: Augustiner (Au-gustiner-Festhalle, Fischer-Vroni), Paulaner (Armbrustschützenzelt, Winzerer Fähndl, Käfer’s Wies’n Schänke), Spaten-Franziskaner (Hippodrom, Schottenhammel, Ochsenbraterei / Spatenbräu-Festhalle), Löwenbräu (Schützen-Festzelt, Löwenbräu-Festhalle),

Hacker-Pschorr: (Hacker-Fest-zelt, Bräurosl). Hofbräu (Hofbräu Festzelt)…Non è una coinciden-za, che la Baviera abbia la miglio-re birra al mondo: dal 16 ° secolo vi sono stati rigorosi regolamenti riguardo la produzione della birra e su come mantenere l’alta qua-lità del prodotto finale, partendo dalla scelta degli ingredienti con molta attenzione. Una delle leggi più antiche in materia di alimenti e bevande è quelle che riguarda i requisiti di Purezza Bavarese, decretata dal duca William IV. nel 1516: solo acqua, luppolo e orzo devono essere utilizzati per fab-bricare la birra bavarese. Lo stachanovismo (crea-to dall’Uomo Modello Aleksej Grigor’evič Stachanov) si im-padronisce della RT in viaggio: aumentare l’attività di tutti, con l’obiettivo non secondario di “di-mostrare al mondo” l’efficacia del sistema RT e dell’amichevole spirito di emulazione. Ci sottopo-niamo dunque a ritmi estenuanti di pane Pretzel, birra, stinchi di maiale e pollo allo spiedo. Un bambino si perde in metropolita-na: sarà ritrovato bagnato, spor-co e stanco. Ben venga verso sera una visita alla città, seguita dalla serata di apertura in tipico locale del centro. Le cariatidi guardano con benevolenza le giovani generazioni suonare la campana, ed un po’ si inumidi-scono gli occhi al pensiero dei ricordi fraterni e del superamento dei fatidici 40 anni. Vediamo ne-

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Dopo la piacevole Cena degli Auguri di Natale, trascorsa insie-me alle amiche del Ladies Circle 1 Rimini ed agli amici del Club 41 Rimini, ci eravamo ripromes-si di ritrovarci, in primavera, per un evento di beneficenza che vedesse i nostri tre club cittadi-ni uniti insieme per una raccol-ta fondi che riuscisse anche a trasmettere visibilità e spirito di service sul territorio riminese.L’idea si è concretizzata quando gli amici della The Prisma Band si sono resi disponibili ad orga-nizzare un concerto presso la discoteca Rockisland sul molo di Rimini.Anche in questa occasione, l’amicizia tra i nostri tre club ha permesso di ricevere una bella

risposta sia da parte del nostro territorio che da parte degli ami-ci invitati.L’evento è stato organizzato a favore della Associazione Ita-liana Glicogenosi che da anni segue le famiglie degli ammalati di questa malattia genetica e ne coordina la ricerca scientifi-ca per combatterla. Durante il buffet sono state presentate le caratteristiche di questa patolo-gia e di come sia in corso un’im-portante attività di ricerca scien-tifica coordinata anche a livello internazionale per permettere lo scambio di idee e situazioni ricorrenti.Con la gentile, e gradita, parte-cipazione di Patrizia Deitos, pre-sentatrice della serata, abbiamo

dato il via all’after dinner ed al concerto nella cornice del molo di Rimini in una piacevole e mite serata di inizio aprile.La grande partecipazione ha permesso di concludere la se-rata con una bella devoluzione, pro-service, all’Associazione Italiana Glicogenosi.Il successo della serata ed i pre-parativi che l’hanno preceduta hanno confermato ancora una volta come attraverso eventi or-ganizzati insieme agli altri club cittadini, che si riconoscono nei nostri valori, sia possibile diven-tare attori positivi per il nostro territorio e portare visibilità al nostro movimento ed alle inizia-tive che con grande passione la Round Table porta avanti da oltre tre quarti di secolo in tanti paesi del mondoVostro in TavolaDanielePresidente R.T. 12 Rimini.

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il Presidente Stefano Bosi ha in-trattenuto una piacevole conver-sazione con l’autorevole ospite.Alle 21.30 il Premio Nobel Wa-lesa ha dovuto abbandonare la serata per motivi di sicurezza preventivamente concordati con la Questura di Mantova.La serata è proseguita all’inse-gna del divertimento e dell’amici-zia che contraddistingue il nostro club; infatti, accompagnati dal pianoforte, i trascinatori sono stati i ragazzi di Brescia e di Bassano che si sono cimentati in ardite esibizioni canore am-morbidendo l’ugola con sorsi del nettare di Bacco.

Grazie a tutti i Tablers intervenuti.

Stefano BosiPresidente RT 20 Mantova

Round Table 20 Mantova, rap-presentato dal Presidente Stefa-no Bosi, ha organizzato lo scorso 24 marzo una prestigiosa serata presso la propria sede Ristoran-te “Ottetti”. Ospite d’eccezione è stato il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa. Impiegato come elettricista nei cantieri navali di Gdansk, in Polonia, Walesa fondò Solidarnosc, il primo sin-dacato indipendente dal blocco URSS, con il quale si oppose alla dittatura comunista guidata dal generale Jaruzelki. Dopo avere preso parte alla famosa tavola rotonda che doveva condurre alla fine del regime, è stato Pre-sidente della Repubblica polacca dal 1991 al 1995 ed indiscusso leader di Solidarnosc il primo sindacato indipendente dal bloc-co sovietico URSS condotto dal generale Jaruzelski. La serata di grande successo ha richia-mato nella città di Virgilio circa 90 tablers che non si sono fatti sfuggire l’occasione unica di ce-nare a “Tavola” con un uomo che assieme a Papa Giovanni Paolo Secondo ha cambiato il corso della storia in Europa. Mantova, Verona, Brescia, Milano, Reggio Emilia, Rovereto, Bolzano, Bas-sano del Grappa e Mestre sono le tavole intervenute.

Lech Walesa, protetto da guar-die del corpo ed accompagnato da una interprete, è giunto pun-tuale ed è stato accolto da Ste-fano Bosi Presidente di Round Table 20 Mantova che durante l’aperitivo ha introdotto la sera-ta illustrando al Premio Nobel ed alle autorità intervenute, tra cui Claudio Bottari consigliere regionale Lombardia e Giuliano Longfils Presidente del Consiglio Comunale di Mantova, gli scopi di Round Table Italia e le finalità di service dell’associazione.Walesa è rimasto molto colpito dalla vitalità di Round Table ed in particolare modo dalla presenza di numerosi soci giunti anche da lontano. A seguire la cena otti-mamente organizzata dal socio Roberto Baietta titolare del Ri-storante Ottoetti durante la quale

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Sabato 2 aprile 2011 Round Table 20 Mantova, rappresentata dal Presidente Stefano Bosi assieme a numerosi Tablers, ha concretizzato il suo Service locale dell’anno desti-nato all’Associazione A.G.A. (Asso-ciazione Genitori per l’Autismo).Presso la residenza “Rossonano” di Dosso del Corso a Mantova, dove è in essere una intera ala dedicata all’accoglienza di un nu-cleo di soggetti autistici, si è svolta la cerimonia di consegna di uno splendido trattorino rasa erba della potenza di 17 HP destinato al rias-setto dell’area esterna alla residen-za, circa 7000 mq, all’interno del parco che la circonda per potere coinvolgere i soggetti autistici nel lavoro di manutenzione del verde e nell’attività agricola che gioca un ruolo fondamentale di aiuto e di su-peramento delle barriere cognitivo-comportamentali caratterizzanti la patologia; l’idea del “fare, del fare

insieme” con obiettivi e traguardi direttamente verificabili da que-sti ragazzi genera la possibilità di conquistare nuovi significati, valori di realtà, con evidenti ripercussio-ni sull’autostima. La cura dell’area esterna rientra in un progetto di più ampio raggio nato nell’anno 2000 con l’obiettivo da parte dell’asso-ciazione A.G.A., con la collabo-razione di ASL e il Consorzio Sol.co-MN gestore della residenza “Rossonano”, di creare sul territorio mantovano un centro specializzato per giovani ed adulti affetti da sin-drome autistica. Il progetto com-prende anche la messa a dimora di un orto, di un frutteto e l’introduzio-ne della “pets terapy” con degli asi-ni messi a disposizione per questi soggetti che necessitano di stimoli sempre più all’avanguardia.Il Presidente di Round Table 20 Mantova Stefano Bosi ha conse-gnato le chiavi del trattorino al Sig.

Mario Mezzani Presidente dell’as-sociazione A.G.A. con la presenza anche del Sig. Paolo Galeotti Pre-sidente del Consorzio Sol.co-MN gestore della residenza “Rossona-no” e di numerosi genitori di ragazzi che risiedono nella struttura e che ci hanno accolto calorosamente riservandoci un affetto veramente unico. Si è trattato di una vera e propria festa e credo che, oltre al service in sé, abbiamo contribuito a far passare qualche momento di serenità agli ospiti della residenza “Rossonano”. L’iniziativa è stata approvata dall’Assessore Regio-nale Dott. Carlo Maccari che ci ha inviato una lettera di ringraziamento sottolineando l’importanza della re-sidenza “Rossonano” operante da anni nella riabilitazione di soggetti disabili, punto fondamentale del sistema sanitario lombardo, e dal Comune di Mantova rappresentato dal Capo di Gabinetto Dott.Colom-bo. Anche quest’anno Round Table 20 Mantova ha centrato l’obiettivo concretizzando il suo service frutto dell’impegno di tutti i soci ed ex-so-ci. Un ringraziamento particolare al nostro membro d’onore per l’anno Luigi Pece che ci ha veicolato verso questa pregevole iniziativa.

Stefano BosiPresidente RT 20 Mantova

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sanoporaneamente allontanati dalla

loro famiglia di origine, gestita da una associazione locale “La Casa sull’albero”, presieduta dal sig. Oscar Mazzocchin.E’ stata una esperienza impor-tante e molto gratificante, sia per contribuire a rafforzare sempre di piu il nostro comune senso di appartenenza al club, sia perchè è stata l’occasione di aiutare con-cretamente gli educatori di tale comunità, facendo sentire meno soli per un giorno gli stessi ragaz-zi.Al termine dell’esperienza “lavora-tiva”, si sono gettate le basi per un rapporto di collaborazione an-nuale tra le due associazioni.

Da ultimo, segnalo che la tavola di Bassano unitamente al Club 41 sta organizzando una serata di service che si terrà il 18.06.2011 nell’esclusivo “Museo dell’auto-mobile Bonfanti” confidando nel-la straordinaria partecipazione all’evento del pilota Miki Biasion.

V.I.T.

Vicepresidente RT 21Segretario di II zona

Claudio Sabatino

Carissimi tablers,è con enorme piacere che torno a scrivere per relazionare in ordine alla situazione attuale della Tavola di Bassano, illustrandone di se-guito iniziative e progetti.Oramai l’anno sociale sta volgen-do al termine, caratterizzato,come sempre, dai mille eventi sparsi in tutta Italia e ai quali la RT 21 ha sempre risposto: presente !In particolare, anche questo 2011 è iniziato all’insegna del diverti-mento, dapprima con la 1° tap-pa del Kart Race ad Andalo (TN) località Paganella, organizzata dalla Tavola di Trento, proseguito con i consueti eventi di II Zona, come la Radicchiata di Treviso del 20.02.2011 e la Baccalata di Vi-cenza del 12.03.11, impreziosito da alcuni eventi “fuori Zona” quali la serata organizzata dalla Tavola di Mantova del 24.03.2011 con un ospite d’eccezione quale il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa, il compleanno della Tavo-la di Ancona del 02.04.11 (il suo ventennale), teatro, altresì, della seconda riunione dell’anno dei vicepresidenti nazionali, a cui ho personalmente partecipato e che vedrà tra pochi giorni impegnata la Tavola di Bassano nel consueto evento dell’asparagiata che si ter-rà il 17 aprile 2011.

Sarà l’ennesima occasione per ospitare ed omaggiare tutte le tavole nazionali presenti a base del prodotto tipico locale, senza dimenticare che si terrà, altresì. la riunione del comitato di II Zona.Non posso trascurare che il 19.03.2011, ad Imola, in sede di riunione nazionale dei presidenti, dopo il mancato raggiungimento del quorum previsto alla riunio-ne fissata a Siena il 20.11.10, si è finalmente votato in ordine alla proposta di modifica dello statu-to Round Table per quanto con-cerne l’innalzamento del limite di massimo di permanenza nell’as-sociazione fino ai 45 anni.Ebbene la riforma “epocale” non è passata con la conseguenza che permane il limite età per il ri-conoscimento di tabler attivo fino ai 40 anni.Tralasciando ogni considerazione sul punto, peraltro già evidenziata nel precedente articolo, volevo soffermarmi da ultimo in ordine al service che ha visto impegnata la tavola di Bassano il giorno 09 aprile 2011.In particolare, sei di noi si sono resi disponibili per una intera mattinata a tinteggiare le pareti di alcune stanze di una comuni-tà educativa ospitante bambini e ragazzi di sesso maschile, tem-

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nze Carissimi Amici Tablers,

l’anno sociale 2010/2011 è stato caratterizzato da pro-fondi cambiamenti econo-mico-sociali che, a mio av-viso, hanno in qualche modo rischiato di scoraggiare la volontà di impegnarsi e inve-stire nell’associazionismo in generale e nella Round Table in particolare. Fortunatamente tutto questo a Firenze è stato scongiura-to da una spontanea ricerca dello stare assieme, intrec-ciando la vita di Tavola con aperitivi e cene informali, in cui ci siamo ritrovati nume-rosi.Il numero di soci ef fettivi è cresciuto di due unità, Fran-cesco Giusti e Stefano Ca-podarca. Ringrazio tutti ed in partico-lare il vicepresidente Andrea Vincelle, per l’impegno pro-fuso. Ad Ottobre, insieme al Ro-taract Firenze est, abbiamo organizzato una prestigiosa conviviale con il Prof. Silvio Pons, docente di storia con-temporanea all’Università di Tor Vergata a Roma.Parte del ricavato della sera-ta è stato devoluto per l’or-ganizzazione di una mostra

artistico-culturale in memo-ria di S.Alessio Falconieri, tenutasi a novembre pres-so i locali della chiesa della SS.Annunziata in Firenze.Nella stessa serata abbia-mo nominato Simone Mar-tini membro d’onore a vita della Tavola, doveroso rico-noscimento per la passione e l’impegno che Simone ha sempre trasmesso al nostro Club.Inoltre, durante il mese di ottobre, abbiamo contribu-ito alla vendita dei ciclamini per la ricerca sulla f ibrosi ci-stica. Come ogni anno, nel mese di novembre, abbiamo man-tenuto l’impegno preso con il Telefono Azzurro nella due giorni di banchetto in piazza Dalmazia a Firenze.A proposito di service, duran-te l’anno sociale 2010/2011 abbiamo deciso – con otti-mi risultati – di promuovere una raccolta fondi in favore dell’Associazione Nazionale Tumori.In prossimità del Natale ab-biamo festeggiato la classica cena degli auguri con una simpatica “pizzata” a casa di Cristina Casamassimi, com-pagna del nostro membro

d’onore a vita Simone Mar-tini. A Marzo abbiamo organiz-zato una interessante convi-viale con il Prof. Guglielmo Lattanzi, esperto glottologo e f ilologo, su un tema che tocca particolarmente da vi-cino la nostra Associazione e le sue origini storiche: “i Celti ed il ciclo di Re Artù e dei ca-valieri della tavola rotonda”. Ci tengo, infine, a ricordarvi che il prossimo anno festeg-geremo l’A.G.M., dovuto ri-conoscimento ad una Tavola che ha saputo dimostrare con fierezza, negli anni, che con amicizia e tolleranza si riescono a creare legami duraturi, oltre che servire la comunità.Il Presidente RT 22 Firenze

Francesco De Paola

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Primavera, manifestazione giunta ormai alla sua terza edizione ed ispirata dalla volontà di far cono-scere Round Table a giovani e po-tenziali aspiranti (vedi foto).E ora avanti con la Festa del Bambino: domenica 22 Maggio 2011, nella splendida cornice di Villa Razzolini Loredan, ad Aso-lo, si terrà la tradizionale Festa del Bambino, giunta quest’anno alla 11° edizione. Da tempo la manifestazione riscuote un buon successo di pubblico, tra vario-pinti gonfiabili, gustosi dolcetti e il teatrino delle marionette. L’evento si auspica consentirà, come nelle precedenti occasioni, la realizza-zione di un buon service (vedre-mo se nazionale o locale).Tornando alla domanda iniziale: che si dice Asolo ? Si dice che, senza essere una metropoli, si può fare tablerismo con passione e costanza, preferendo al termine network quello di combriccola e ricordandosi sempre che il pin che portiamo non è un segno “di-stintivo”, ma - mi si passi il neolo-gismo - “accumunativo” anche di chi non lo porta. Perché in Round Table, come nello sport, è sem-pre il terzo tempo quello che fa la differenza.

Daniele Raccanello

E’ la solita domanda che sento molto spesso da tabler che non ci sono stati o che forse hanno partecipato a qualche serata di tavola anni orsono. Veniteci, ad Asolo, e lo vedrete da soli! La Tavola è viva e vitale, sono entrati due soci nuovi anche quest’anno e ci sono un paio di aspiranti che forse si aggiunge-ranno alla combriccola. A No-vembre c’è stata la 2° edizione della Festa dei Formaggi, che ha avuto un buon numero di presen-ti (nonostante le solite riunioni o eventi nazionali, che sempre si accavallano agli eventi asolani ieri il 30nnale, oggi la festa dei Formaggi) ed un’apprezzata ras-segna di formaggi locali. L’occa-sione è stata propizia per l’investi-tura - particolarmente suggestiva e “bagnata” - di due tabler che hanno portato idee nuove ed en-tusiasmo nella Tavola, alle prese - come gran parte della tavole

italiane - con i soliti ricambi gene-razionali. E’ stata positiva anche la presenza di tabler asolani per il Service in favore della Fondazione di Ricerca contro la Fibrosi Cisti-ca e proprio grazie all’impegno profuso tutti i ciclamini sono stati venduti. A Natale abbiamo orga-nizzato una Festa degli Auguri “allargata” a tutti gli amici della 2° Zona e agli amici della Round Ta-ble in genere: ottima la presenza, decisamente apprezzato il menù e poi tutti in pista in balli improv-visati (lo stile è risultato essere molto libero e soggettivo). Abbia-mo sempre partecipato in massa agli eventi di zona, anche presso quelle tavole che da tempo non vediamo ad Asolo, un po’ meno a quelli nazionali. Si sono rinsaldati i legami con le tavole di Treviso e Conegliano, quest’ultima in deci-sa ripresa grazie ai soci anziani (vedi foto). Lo scorso 27 Marzo abbiamo organizzato l’Aperitivo di

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Si sta per chiudere un anno sicuramente entusiasman-te per la Tavola di Ascoli che ha festeggiato il Trentenna-le della fondazione avvenuta nel 1980. L’evento dell’anno è stato festeggiato in una se-rata speciale alla presenza di tanti componenti del Comitato nazionale e di tanti past pre-sident che hanno ricordato la gloriosa esistenza della Rt 27. Una serata che ha riempito

d’orgoglio i tablers ascolani che hanno anche ricordato la “resurrezione” del 2004 quan-do quattro volenterosi ripre-sero in mano il Club destina-to a sparire. Oggi la Tavola di Ascoli poggia su basi più soli-de, ma resta sempre l’obiettivo di fondo di far entrare sempre nuovi tablers per scongiurare i rischi del passaggio genera-zionale. E’ stato un anno an-che dedicato all’amicizia tra i

tablers con un occhio sempre attento alla solidarietà. Ha ri-scosso grande successo la vendita, nella splendida piaz-za del Popolo, dei ciclamini per il service destinato alla Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi cistica. A Natale sono state poi distribuite tra i soci le candele del Telefono azzurro affinché i classici regali nata-lizi siano un vero momento di solidarietà. Grazie allo spiri-

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to di amicizia che regna nella Rt 27, sono state organizzate anche allegre serate conviviali come la “castagnata” in occa-sione della ricorrenza di san Martino e, novità assoluta, la sciata al chiaro di luna. Questi eventi hanno avuto come pro-tagonista il nuovo tabler Giulio Vallorani, appena nominato direttore del prestigioso Caffè Meletti. Dopo aver tagliato il traguardo dei 30 anni di vita, oggi la Tavola di Ascoli è pron-ta a tenere sempre alto il nome della Round Table, sia nel Pi-ceno sia in giro per l’Italia e il mondo. Amicizia, solidarietà e condivisione sono le parole che legano i tabler di Ascoli a partire dal presidente Fabio

cesco Petrelli, fresco papà, e tutti gli altri tabler come Fran-cesco Romoli, Gianni Rossi, Carlo Di Teodoro, Marco Ber-nardo, Luca Tondi, Faustino Minervini, Giulio Vallorani.

Armellini, il past president di IV Zona, Angelo Davide Galeati, il vice Matteo Meletti, il tesoriere Renato Pierantozzi, l’instanca-bile segretario Luca Vallorani, il responsabile degli eventi Fran-

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Alla luce dei tragici eventi che han-no sconvolto il Giappone nel marzo appena trascorso, e con viva la po-lemica sul ritorno al nucleare in Italia (il referendum è alle porte), ci è ve-nuta l’idea di organizzare una sera-ta di Tavola in modo che si parlasse dell’energia nucleare, cos’è, come funziona, come funzionano le cen-trali, nuove e vecchie, quali sono le fonti alternative di energia pulita che abbiamo bisogno sempre più di sviluppare data la relativamente ormai scarsa presenza di petrolio.L’argomento è molto tecnico e per soli addetti ai lavori, e a tale scopo

abbiamo contattato l’Ing. Mauro Venturini Ricercatore presso la Fa-coltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara che si occupa appunto di Energia Nucleare e di altre fonti di energia.Il relatore mi ha cortesemente fatto avere il suo curriculum, per trarne un estratto in modo da presentarlo degnamente nel corso della sera-ta. Riassumere quel CV è stato di fatto impossibile talmente tanti e fitti sono gli incarichi ricevuti e i ruoli svolti nella ricerca nel suo campo nonostante la sua giovane età. In-fatti ho fatto precedere la relazione

da una breve presentazione ma la preparazione e la capacità esposi-tiva del relatore valgono molto di più di una mia presentazione o lettura del suo Curriculum.L’Ing. Venturini, non conosceva la

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molto incuriositi e interessati.Credo proprio che sia stata una piacevole serata con un argomento davvero attuale e in grado di coin-volgere e incuriosire tutti i presenti.Ora posso dire di avere un’idea del nucleare e di come funziona una centrale, e dei rischi che compor-ta lo smaltimento delle scorie che inevitabilmente vengono prodotte quale scarto della produzione di energia. Una serata con gli amici un po’ più amici, ho anche provveduto a “punzonare” a sorpresa un amico ora ex aspirante e membro effettivo dopo 4 partecipazioni consecutive alle nostre serate, con la consape-volezza di aver imparato qualcosa di nuovo.Ferrara, 6 aprile 2011

Luciano MauroPresidente RT 28 Ferrara

forza coinvolge tutti noi, ha susci-tato. Bravo qui il relatore a riuscire a spiegare ogni cosa rispondendo alle domande che man mano gli venivano poste, oltre che con il sorriso, anche con toni morbidi, la-sciando nei presenti la possibilità di farsi singolarmente un proprio giu-dizio stando davvero molto attento a non fare assolutamente nulla per cercare di influenzarlo.L’ing. Venturini ha arricchito la sua esposizione del tema della serata fornendo anche analisi a livello pla-netario su quali paesi usino quale tipo di energia e come si compone la richiesta di energia di cui abbiso-gna l’Italia.Ancora oltre la mezzanotte erava-mo a discutere, a chiedere, a con-frontarci tanto che i gestori del loca-le in cui si è tenuta la serata, con il ristorante ormai vuoto vista l’ora, si sono fatti pure loro coinvolgere da-gli argomenti esposti mostrandosi

Round Table, ma dopo una mia ne-cessaria descrizione di chi siamo e che cosa significhi la RT, e perché si organizzino serate come è stato per questa ha immediatamente e favorevolmente accolto la mia ri-chiesta perché venisse, quale no-stro ospite, a parlarci del nucleare, per capire insieme a chi fa di questi argomenti la propria attività profes-sionale e di studio, le ragioni di chi lo appoggia e di chi lo osteggia, e infine le alternative esistenti, ciascu-na con i propri pro e contro.Con tanto di slides esplicative l’Ing. Venturini, ha spiegato con sempli-cità argomenti per la verità non facili riuscendo a coinvolgere i parteci-panti, tabler di Ferrara, ex tabler di Ferrara, oltre agli amici della RT 62 di Imola e della RT 28 di Bassano!Si è anche avuto un vivace dibattito tra i presenti, per un attimo anche troppo acceso, che l’argomento, attuale per tanti motivi e che gioco-

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Colpevolmente priva del suo ves-sillo principe, la nostra tavola si trovava di fronte ad un bivio: crea-re uno stendardo nuovo o andare a riprendersi quello “rubato” dagli amici tedeschi della tavola 128 di Hof che hanno partecipato al no-stro Ri-charter meeting che ebbe luogo nel mese di aprile 2007. Stanchi e un po’ provati dall’or-ganizzazione del Charter, ingenui nello stare attenti ai “furti” ci sia-mo fatti sorprendere dagli amici tedeschi. Il loro gesto era, in quel momento quello, di “costringerci” a rendere loro visita in occasione dell’Euromeeting che poche setti-mane dopo avrebbe avuto luogo proprio a Hof! In quel momento abbiamo tra-

scurato la tutela dei nostri simboli fino a che in questo mio anno di presidenza era all’orizzonte la se-rata, che sarebbe stata di Tavola per tutte le tavole del 19 marzo a Imola che aveva come ospiti Mat-teo Marzotto quale Presidente della Fondazione per la cura alla Fibrosi Cistica (Service nazionale di quest’anno sociale) e il Presi-dente della Round Table Inter-national Steve Ganado, oltre al comitato nazionale e ogni tavola avrebbe dovuto esporre il proprio stendardo. Panico! E ora??Tradire la tradizione, in qualche modo interrompere la continuità nei simboli che rappresentano la tavola mi sembrava davvero uno sgarbo nei confronti dei nostri ex

soci, che costantemente, almeno in alcuni di loro, abbiamo avuto il piacere di avere con noi, che loro si, proprio quel vessillo a noi sot-tratto, hanno creato e…vissuto nella loro esperienza di Tavola.Fatto questo ragionamento, non ebbi più dubbi, bisognava andare in Germania a riprendersi il “mal-tolto”!!! Immediatamente ripresi i contatti, in realtà un po’ sopiti con gli amici tedeschi, con il dubbio che fos-sero ancora tabler o che avendo magari cambiato lavoro gli indiriz-zi e-mail che avevo sui loro bigliet-ti da visita che ci eravamo scam-biati e che avevo conservato, non fossero più valide. Con gioia, ricevetti la risposta dell’amico Matthias che si ricor-dava, fortunatamente, di noi. Cer-cai subito di concordare una data che potesse andare bene a lui e

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mente rispecchia il simbolo della RT, su cui ogni anno viene fatto incidere il nome del presidente, ci fu possibile riprendere possesso dello stendardo, scambiato con congrui prodotti tipici ferraresi, e vedere come si vive la Tavola all’estero, e in particolare al nord europa. Abbiamo passato davvero una piacevole serata assieme agli amici tedeschi, abbiamo cenato in pieno stile bavarese (compre-se le immancabili birre…), ma sorpresa delle sorprese abbia-mo anche avuto il piacere di fare colazione in stile bavarese: birra e salsiccia…non potevo credere ai miei occhi (e nemmeno al mio stomaco…) ma non volevo tirarmi indietro e…ho gradito!! Nel salutare gli amici di Hof, che abbiamo prontamente invitato in Italia, a Ferrara, appena sarà loro possibile, siamo stati omaggiati di un banner con le loro dediche che ho voluto “legare” al nostro sten-dardo a simboleggiare l’amicizia, ritrovata, della Tavola di Ferrara con quella bavarese di Hof.Così nella serata del 19 marzo il nostro stendardo ha fatto bella mostra di se insieme a quelli di tutte le altre tavole presenti. Ben-tornato a casa!!!Ferrara, 5 marzo 2011

Luciano MauroPresidente RT 28 Ferrara

tappa per pranzo con panino allo speck a Innsbruck, poi diretti a Hof dove arrivammo in serata per incontrare prima Matthias e poi tutti gli altri. Una volta organizzati presso di loro (home hosting) an-dammo nella loro davvero splen-dida sede dove troneggiava un tavolo tondo di granito che fedel-

agli altri amici tedeschi per rende-re loro visita portando un congruo “riscatto” come si conviene.Nei giorni 3 e 4 marzo 2011 una spedizione di 3 baldi tabler (vedi foto), il sottoscritto, Giacomo e Giovanni lasciò Ferrara per diri-gersi a Hof in Baviera a 827 km di distanza. Il viaggio fu piacevole,

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Prosegue ricco di appuntamen-ti l’anno sociale della Tavola di Rovereto. Tra questi ricordiamo la serata con visita al MART in occasione della mostra “Modi-gliani scultore”, dove abbiamo avuto la piacevole visita degli amici di Verona. Due sono le investiture già avvenute (ed al-tre ne seguiranno entro la fine dell’anno!): un grande benvenu-to pertanto in questa bellissima famiglia che è la Round Table a Billo ed a Teto! Parafrasando il motto Adopt, Adapt, Improve: coglietene il meglio, contribuite a migliorarla, innovatela nel sol-

co della tradizione.Partecipatissima la serata sulla storia della moneta, aperta per l’occasione alle signore, dove gli ospiti del Circolo Filatelico e Numismatico di Rovereto hanno saputo cavalcare con piacevo-lezza più di tre millenni di storia di questo piccolo oggetto di metallo.Infine la R.O. Wine For Life in occasione della quale abbiamo consegnato quanto raccolto du-rante il nostro ormai tradizionale Service della Magnum Collec-tion della Vallagarina. Wine for Life è un progetto per curare

davvero donne, uomini e bam-bini dell’Africa sub-sahariana dall’AIDS.Mentre scrivo queste poche ri-ghe fervono i preparativi per la giornata delle “Olimpiadi Ma-cramè”, un modo concreto di fare service. E poi ancora per la serata al Castello di Rovereto, che ci verrà aperto in esclusiva, la Cena con gli ex soci, e molto altro ancora!

Rudy BenedettiPresidente RT29

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singhe è un pediatra dell’Uni-versità di Colombo e seguirà il percorso di Fernando diretta-mente in Sri Lanka; arrivato a Bergamo circa cinque mesi fa per frequentare un training nel campo dell’epatologia e dei trapianti pediatrici affiancato dagli specialisti dell’Ospedale, permetterà a Fernando di es-sere controllato direttamente in loco, evitando il rientro in Italia ogni anno, per verificarne la funzionalità del fegato e la te-rapia antirigetto. Il dr. Pujitha, che aveva già una formazione nel campo della nutrizione e della gastroenterologia, in que-sti mesi di frequentazione assi-

Grazie ad una borsa di studio finanziata dall’Associazione Amici della Pediatria, tramite la Round Table di Bergamo, il piccolo Fernando, trapiantato di fegato a Bergamo 10 anni fa, potrà contare su un’assistenza specialistica in Sri Lanka, suo Paese di origine. Fernando ha 11 anni, vive a Ceylon ma pe-riodicamente gli Ospedali Riu-niti di Bergamo diventano per alcune settimane la sua casa; infatti circa dieci anni fa ha ri-cevuto un organo da un dona-tore anche se ciò gli impone di rientrare ogni anno in Italia, a Bergamo, per sottoporsi ai ne-cessari controlli post trapianto.

Ora, grazie alla collaborazione tra l’équipe del dr. Lorenzo D’Antiga del reparto di Gastro-enterologia e trapianti pediatri-ci degli Ospedali Riuniti di Ber-gamo e la stessa Round Table 39, Fernando potrà contare su un’assistenza specialistica e di alto livello anche nel suo pae-se di origine. A pochi giorni dal suo ritorno in Sri Lanka dopo l’ultimo controllo, il bimbo e il padre, hanno voluto incontra-re le tante persone che hanno reso possibile questo straordi-nario risultato tramite un incon-tro nella sala riunioni del repar-to di Pediatria dell’Ospedale di Città. Il dr. Pujitha Wickrama-

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dua presso la struttura di Ber-gamo ha imparato la gestione e la risoluzione dei principali problemi vitali nei bimbi prima e dopo un trapianto di fegato. Il soggiorno di Pujitha Wickra-masinghe in Città è stato or-ganizzato grazie a una borsa di studio messa a disposi-zione dalla Round Table di Bergamo tramite la raccolta fondi derivante dal progetto ideato in collaborazione con l’Associazione “Amici della Pediatria” e finanziato grazie all’introito raccolto durante uno spettacolo di cabaret con i comici di Zelig, presentato da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, andato in scena il 20 dicembre 2006 presso il Teatro Donizetti. Il progetto Sri Lanka è giunto ormai alla sua conclusione: nel 2006 abbiamo organizza-to uno spettacolo di cabaret con i comici di Zelig, per rac-cogliere fondi per permettere ad un medico del Rwanda di frequentare e perfezionare la sua formazione presso i re-parti pediatrici degli Ospedali Riuniti di Bergamo. L’evento è ben riuscito e la solidarietà bergamasca non si è smen-tita nemmeno in questa oc-casione. Purtroppo la guerra civile in Rwanda non ha per-messo di realizzare quan-to programmato. La Round Table di Bergamo, pertanto, decisa nel non arrendersi di

fronte ai problemi politici di questa situazione ha valutato, con i medici del reparto, ove poter dirottare il finanziamen-to. “Zelig for Randa” diviene quindi “Zelig for Serbia”: a seguito di una convenzione tra i due ospedali, Serbo e Bergamasco, i bambini ser-bi che necessitavano di su-bire un trapianto di fegato hanno avuto la possibilità di venire in Italia e con essi un chirurgo e una pediatra, per la durata di circa sei mesi di formazione; ottimo riscontro e notevole il risultato forma-tivo. Il successo della Serbia ci fa capire che, con i fondi avanzati, possiamo attua-re il medesimo progetto per un’altra area del mondo che necessita di formazione me-dica sull’argomento trapianti. È così che è nata l’iniziativa per Fernando e il dott. Pujitha Wickramasinghe. Grazie alla solidarietà dei bergamaschi e alla sensibile e generosa col-laborazione con Round Table Bergamo, speriamo di poter ancora realizzare ambiziosi ed utili progetti di simile im-portanza.Ogni anno molti pazienti stra-nieri si rivolgono all’ospedale della Città di Bergamo per cercare risposte specialisti-che di alto livello che nel loro Paese non riescono ad otte-nere. Spesso però, come nel caso dei trapianti, curare i pa-

zienti non è sufficiente e risul-ta fondamentale e necessario assicurare un’adeguata assi-stenza post intervento diret-tamente nel paese di origine, in modo da permettere ai pa-zienti di tornare alla loro vita e ai loro affetti, senza rinuncia-re alle cure, che nel caso dei trapianti sono indispensabili per tutelare l’organo ricevu-to. Lo spettacolo Zeling for Rwanda ha rappresentato la chiave di volta della nostra collaborazione con l’associa-zione “Amici della Pediatria” ed è per noi motivo di grande gioia vedere concretizzati in questo modo i nostri sforzi. Ci auguriamo in futuro di avere altre occasioni per sviluppare progetti di solidarietà di que-sto calibro.

Giacomo Enrico Asti-Presi-dente RT39

Jacopo Riva-Vicepresidente RT39

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Il 25 febbraio scorso alla Tavola di Siena si è parlato di…Tavola. La nostra relatrice Simonetta Losi, studiosa ed esperta di cibi e lingua del senese ci ha infatti intrattenuto sull’origine di mol-te prelibatezze e prodotti tipici toscani, facendoci scoprire o riscoprire particolarità e notizie veramente curiose ed interes-santi. Sapevate ad esempio che probabilmente gli Etruschi conoscevano già la pasta? Che cuochi senesi introdus-sero sulle Galere di Federico II la cosiddetta “carne serbata” carne suina condita con molto pepe ed aglio e stagionata vici-no a bracieri accesi: l’antenata delle “salcicce” dei nostri gior-ni? E che Caterina De Medici, moglie di Enrico II e Regina di Francia, non soddisfatta della cucina della corte, fece venire a Parigi cuochi dalla Toscana ed in particolare da Siena e fondò così la “famosa” cucina france-se: vennero per la prima volta divisi i cibi salati da quelli dolci e venne introdotta alla Corte di Francia la forchetta. Lo so, qualcuno leggendo storcerà la bocca e dirà: il solito campanili-smo senese. Invece di storcerla riempiamola.

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na Venerdì 25 marzo la Tavola di

Siena ha avuto un grande ono-re. In occasione della consegna del service di Tavola, andato alla Onlus “Il respiro della musica”, associazione per la ricerca e la cura della sindrome di Rett, sono state ospiti del Club tre famiglie e le loro bimbe malate di questa gravissima malattia genetica . Vedere questi angeli con le loro famiglie passare una serata con noi, toccare con mano e consta-tare la forza e la serenità di quei genitori, sentirsi dire grazie da loro è stato veramente toccante. Durante la serata il Prof. Clau-dio De Felice, ci ha illustrato il progresso degli studi scientifici sulla Sindrome di Rett ma so-pratutto ci ha mostrato gli effetti benefici del canto e della musica nella cura di questa malattia: Il tutto avendo accanto il frutto di questi studi e di queste cure.

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Vent’anni e non sentirli, siamo più in forma che mai, nonostante l’età che avanza. Dopo aver preso op-portuni accordi con chi di dovere, siamo riusciti a festeggiare il no-stro compleanno offrendo a tutti i nostri ospiti un incantevole week end di sole in riva al mare.Di ospiti, fina dal venerdì sera, ne abbiamo avuti veramente tanti, a partire dagli stranieri, alcuni dei quali ospitati in home hosting, fino ad arrivare ai Vice Presidenti Nazionali, capitanati da Carlo Dal-la Vecchia. Il clima si è dimostra-

to subito caldo e amichevole, in puro spirito Round Table, con una serata alcolica, immersi nella mo-vida anconetana e non solo...Il sabato, dopo la visita culturale alla pinacoteca, arricchita da im-probabili traduzioni a favore dei sempre più “confusi” ospiti stra-nieri, siamo arrivati alla riunione dei vice presidenti. La riunione, ufficialmente formale, si è trasfor-mata in una fiera degli orrori in riva al mare, dove tra increduli pas-santi, avevamo infradito, giacca e cravatta e altri indicibili spetta-

coli seduti uno di fianco all’altro. Ospite speciale “El Turbo” Mara-scalchi Stefano, attratto anche lui dalla dolce brezza marina. La cena di gala è stata il trionfo per il convinor del nostro compleanno: Alessandro Pantanetti, il miglior presidente della RT degli ultimi 150 anni… Il gran cerimoniere Simone Mascioni ci ha accom-pagnato tra i tanti momenti di-vertenti e le tante presentazioni: il saluto della Tavola Madrina, la n°12 di Rimini, la restituzione del “Sacro Boccale” agli amici di Merano che ci hanno ringraziato con l’ennesimo furto dello sten-dardo, e il saluto a tutti i Past President dal fondatore Aldo Sbraccia, fino a Marco Volpe il condottiero attuale, passando per il ricordo allo scomparso Vito Tesei. Presenti alla serata anche tante altre tavole amiche che qui non riesco ad elencare.. vedete in proposito l’indice dell’annua-rio.. , ed un vecchio amico della Tavola, passato adesso a Pre-sidente Nazionale del Club41, l’ “innominabile”, Paolo Santa-niello. Appuntamento ai nostri prossimi eventi…Affrettatevi, non c’è bisogno di aspettare un altro compleanno!!

MASSIMILIANO CAPANNARI

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No non mi sono sbagliato a scrivere, sono a fine manda-to ma non ancora esaurito del tutto! Nel corso di questo mese marzo la nostra Tavola è stata particolarmente attiva, dividendosi tra momenti di in-tenso service, serate di Tavola fino ad arrivare al bellissimo weekend maltese in occasio-ne del STM 2011.Il 17 marzo presso il Teatro del Mare di Riccione, in collabo-razione con una della più fa-

mose compagnie dialettali lo-cali, abbiamo organizzato una commedia con relativa lotteria di beneficienza per raccoglie-re fondi per la Casa Famiglia Sicomoro di Verrucchio. Gra-zie allo sforzo congiunto ed alla partecipazione di tutti i ta-blers, della presenza di spon-sor e pubblico, la serata è stata un successo nonostante il giorno festivo. A fine serata, dopo 2 ore di risate siamo riu-sciti a consegnare all’associa-

zione Sicomoro un assegno di ben 4.524,00 euro che verrà utilizzato per il completamen-to della nuova palazzina che ospiterà i bambini attualmente ospiti della casa famiglia.Dopo il piacere e l’orgoglio di un service così, cosa di me-glio di un bel weekend tutti insieme a Malta per riposar-ci ed invadere allegramente l’isola degli amici della RT Maltese? Ed è così che dal 25 al 27 marzo abbiamo parteci-

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pato al STM 2011, in versione “guardia presidenziale”, vista la presenza del nostro Presi-dente, del Vicepresidente e dell’Iro nazionali con i quali

abbiamo condiviso parecchi momenti di pura goliardia (per non dire pura molestia...). Ri-vedere l’amico Steve Ganado in versione molto meno for-male rispetto alla famosa as-semblea di Imola, ci ha fatto davvero molto piacere e devo dire che il suo italiano, come quello degli altri tablers malte-si, ci ha davvero fatto sentire a nostro agio e calato ancor di più nello spirito “di amicizia e contatti fra giovani di vari pa-

esi” che sono citati negli scopi che leggiamo prima di ogni serata.Ci accingiamo a chiudere un anno intenso, bellissimo, che

ci ha visto partecipare sia al NTM che al STM, ci ha visto organizzare e portare a ter-mine ben 4 service distinti, abbiamo partecipato a serate in intertavola ed interclub con quasi tutte le Tavole della no-stra Zona (portando anche a casa il “Pinguino d’oro”), con la Tavola di San Marino, con il nostro Club 41 e con i Ro-taract locali fino al ventennale della RT di Ancora. Di tutto quanto è stato fatto,

di tutte queste imprese e di tutti questi momenti di pura amicizia devo solo dire GRA-ZIE DI CUORE ai miei amici e tablers della RT49 Riccione,

che mi hanno aiutato, seguito ed incoraggiato in ogni istan-te di questo indimenticabile anno di presidenza.

ROBERTO MONACOPRESIDENTE

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Sono stato da sempre appas-sionato di fantascienza e di ricerche legate all’esistenza di diverse forme di vita nella no-stra galassia e nell’universo. E’ una materia affascinante, ricca di mistero e di “voglia di credere” ma, purtroppo, spesso utilizzata per creare solamente scoop, curiosità o semplicemente per dare ori-gine a qualche spettacolo ufo con relativo avvistamento.

Il nostro Presidente Naziona-le Marco mi regalò, sapendo di questa passione comune, la pubblicazione della sua indagine ufologica sul caso Faralli accaduto, nell’estate del 1978, a Torrita di Siena. La Round Table ha il merito di far scoprire interessi e pas-sioni condivise con altri Tabler e credo, sinceramente, che questo rappresenti un grande tesoro ed una grande possibi-

lità di crescita umana e cultu-rale per i Soci.Quando Alessandro “Mam-bo”, Presidente della Tavola 3 di Cesena, mi ha accennato all’ideai di questa serata, io e tutta la Tavola di Rimini abbia-mo risposto con entusiasmo.La conviviale si è svolta in una affascinante location a Forlim-popoli durante una gradevole serata di metà aprile che ha visto anche l’ingresso di due

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nuovi Amici Tabler nelle Tavole di Cesena e di Rimini.La presentazione di Marco mi ha colpito particolarmente per il grande approccio scientifi-co, sociologico e tecnico che guida le ricerche e le verifiche dei documenti e delle immagi-ni relative agli oggetti volanti non identificati ed alla sua ri-cerca sugli “U.S.O”, gli oggetti sottomarini non identificati.Credo che, in questo campo come in tutte le attività di ri-cerca, sia fondamentale un approccio attento e di verifi-ca del materiale e delle fonti, sia per smascherare grosso-lani errori che per permettere

di focalizzare le ricerche con maggiore cura su quella pic-cola percentuali di fenomeni ai quali, ad oggi, non si riesce a dare una completa e definitiva spiegazione.Credo all’esistenza di altre forme di vita nell’universo (fossero anche batteri e virus piuttosto che Fondazioni ed Imperi galattici) e, per questo, ringrazio Marco per il lavoro di indagine sui documenti por-tato avanti, con passione e nell’interesse della oggettività scientifica e della verità.Concludo con alcuni fenomeni paranormali, accaduti nel cor-so della serata: la visita di un

Tabler proveniente da un’altro quadrante della nostra galas-sia... e la decisione degli sten-dardi di Cesena e Rimini di trascorrere le festività pasquali “in zir par la Rumagna”...Vostro in TavolaDaniele BedogniPresidenteRound Table 12 Rimini

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In quanti arr ivando in V Zona, e attraversando la Toscana percorrendo la superstra-da FI-PI-LI, spesso si sono imbattuti in lunghe code do-vute ai lunghi cantieri o alle inusuali nevicate.A noi sicuramente piace la “FI-PI-LI”, della cena degli auguri di Natale 2011 di V zona, tenutasi quest’anno a Prato, con, nella foto, i presi-denti della RT 19 Livorno Mi-chele Mazza, RT 22 Firenze Francesco De Paola e della RT 57 Pisa Giovanni Santi con i l caro Vito, Presidente di V zona, a “vigi lare”.

L’anno sociale 2010/2011 della RT 57 Pisa è stato l’anno della conferma di un progetto iniziato lo scorso anno, i l club è r ipar tito con l’ingresso di 4 nuovi soci, David Ciabatti, Fabio Ago-nigi, Fi l ippo Ducci e Dante Claps, giovani professionisti che già si sono calati nella vera veste di Tablers.Molti gl i appuntamenti che hanno caratterizzato questo anno sociale, dalle convivial i con relatore agli aperitivi nei locali più in voga del centro storico di Pisa tesi a far co-noscere la Round Table ad

un pubblico più vario ma, soprattutto, a rendere più coeso i l gruppo dei Tablers. Fondamentale anche i l per-corso interclub ripreso lo scorso anno con i l Ladies’ Circle 9 Pisa e prosegui-to con l’attuale Presidente Laura Torrini, culminato con la par tecipazione al Char-ter del Ladies’ Roma e con la conviviale con relatore i l dott. Leonardo Degl’Inno-centi, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa, sulla tematica ineren-te le misure alternative alla detenzione. Tra gli incon-

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tr i da segnalare quello tra i nuovi soci e i l passato della Round Table 57 Pisa, tutti i vecchi soci e past presiden-ti che hanno fatto la storia della nostra tavola, si sono ritrovati per una sera, pres-so uno dei r istoranti storici della cit tà, in un momento importante di sicura forma-zione ed arricchimento per tutti.E poi come non ricordare la par tecipazione al sopraf f ino Carnevale Round Table Ital ia a Venezia e i rapporti con la Pubblica Amministrazione pisana con la serata convi-viale con relatore l’ex socio RT 57 Pisa, i l dott. Andrea Ser fogli, assessore ai lavori pubblici e al patrimonio del Comune di Pisa, che ci ha i l-lustrato le prossime trasfor-mazioni urbane della nostra cit tà.La primavera è iniziata, ci av-viamo verso la f ine dell’anno sociale, ma prima dell’AGM, prima della nuova presi-denza ci aspetta i l secondo appuntamento dell’aperiti-vo “Destinazione estate 2” dove la RT 57 Pisa e la RT 19 Livorno e tutta la V zona staccheranno i l bigl ietto per la prossima estate.

Giovanni SantiPresidente RT 57 Pisa

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Riprendiamo da dove aveva-mo lasciato… Dopo i bagordi di maggio e l’estate rovente l’anno sociale si è aperto in un clima di forti cambiamenti e decisio-ni La tavola ha subito sviluppi, smottamenti e frulla menti vari… I progetti, le idee e la voglia di muoversi non è cambiata ma varie vicissitudini hanno portato a rinviare varie attività… Per fortuna ciò che è rimasto sal-

do è la voglia di fare del sociale e il banchetto organizzato in quel di Ottobre ha dato modo di rispol-verare la pergamena della Round Table e far luccicare le spillette al petto. L’obiettivo è stato raggiun-to e intendiamo per obiettivo: la voglia di comunicare alla città che ci siamo, la capacità di le-garci ad altre associazioni più o meno piccole, la voglia di andare avanti nonostante le mille difficol-tà migliorare sempre e comun-

que … Ora ci aspetta una prima-vera che profuma di novità…un convegno su una torre storica della città (non perdiamo mai il vizio di essere medioevali)… una festa interclub per il Giappone… la nascita della tavola a Poten-za… Abbiamo da fare e molto…

Adopt Adapt Improvev.i.t.Giovanni RossiniPresidente RT58 TA

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Giovedì 3 marzo, organizzata dalla RT 61 di Prato, si è svolta la IX edizione di “Tavola dolce Tavola”, la ormai nota cena di degustazione dolci.

Anche questo anno, presso il ristorante dell’Hotel Datini, ab-biamo assistito, e soprattutto degustato, le specialità dolcia-rie di alcuni maestri pasticceri

pratesi e non solo, ed il ricavato della serata è stato devoluto all’ANT (Associazione Naziona-le Tumori), per lo sviluppo del progetto “Bimbi in ANT”. Le pa-sticcerie che hanno partecipato alla serata sono state: Pastic-ceria Machiavelli, la Pasticceria Caffè Zarini, la Pasticceria Vic-tory e la Cioccolateria Roberto Catinari. I dolci sono stati ac-compagnati da una selezione di vini scelti ad “hoc” offerti dalla Enoteca Alimont Cipriani.Anche quest’anno grazie alla generosità di tutti è stato pos-sibile contribuire in maniera so-stanziosa al service di Tavola.Oltre alla superba degustazione di dolci, la serata ha vissuto un altro importante momento: l’in-gresso di due nuovi soci nella Tavola di Prato. Duccio Balestri e Francesco Bardi sono entrati a far parte della “famiglia” Round Table, ed hanno avuto l’onore di ricevere il Pin direttamente dalle mani del Presidente Na-zionale Marco Bianchini, ormai presenza fissa ed estimatore di “Tavola dolce Tavola”.

Vito VernaglionePresidente V Zona

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La Tavola di Imola sostiene or-mai da sei anni la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Ci-stica e possiamo dire che que-sto service ci ha dato nel tempo grandi soddisfazioni per i risul-tati ottenuti. Anno dopo anno la collaborazione con la Delega-zione di Imola FFC è stata sem-pre più stretta e ci siamo posti obiettivi sempre più “audaci” e dobbiamo dire che averli cen-trati è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione.L’evento principe del nostro service è la cena di raccolta

fondi che quest’anno si è svolta il 19 marzo al Ristorante Moli-no Rosso di Imola. Grazie al contributo di generosi sponsor, una sala stracolma di persone ed alla lotteria finale abbiamo potuto “staccare” un simbolico assegno di oltre 12.000 euro che è stato consegnato nelle mani del nostro ospite d’onore Matteo Marzotto, vicepresiden-te e testimonial della Fonda-zione per ricerca sulla Fibrosi Cistica. Questa è la seconda volta che Matteo Marzotto par-tecipa al nostro evento ed aver-

lo avuto ancora con noi è stato sicuramente un grande piacere ed un ulteriore stimolo a conti-nuare su questa strada.Durante la stessa giornata si è svolta anche la Riunione dei Presidenti dove è avvenuta la votazione della modifica allo statuto in merito all’innalza-mento del limite di età che è stata bocciata. Senza entrare nel merito della questione ci teniamo comunque a dire che avere ospitato a Imola questo momento ci ha fatto molto pia-cere, da un lato perché è stata

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una riunione importantissima alla quale hanno partecipato praticamente tutte le Tavole d’Italia, dall’altro perché molti sono rimasti per partecipare alla nostra serata di service, a cominciare dal Presidente Na-zionale ed il Comitato Naziona-le. Abbiamo avuto inoltre come gradito ospite, sia della Riunio-ne dei Presidenti che della cena di beneficienza, il Presidente Round Table International Ste-ve Ganado, ed anche questo ha rappresentato per noi un grande piacere.Organizzare un evento di que-sta portata è stato indubbia-mente impegnativo e faticoso ma la gioia nel vedere tanti ami-ci tablers provenienti da tutta Italia e tante persone parteci-pare alla nostra serata ci ha si-curamente ripagati e rinfrancati nello spirito. Esprimiamo dunque grande soddisfazione per il risultato raggiunto, che è stato tale gra-zie all’impegno dei tablers che si sono prodigati ed impegnati a fondo nell’organizzare la se-rata, nel fare gli inviti, portare persone e nella ricerca degli sponsor.Tutto questo ci dimostra come l’impegno, la buona volontà ed una tavola che lavora con gran-de armonia e partecipazione possano dare ottimi frutti e ci sprona a perseguire risultati sempre migliori.

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Fin dai primi anni di frequentazio-ne (1999) del mondo Round Table, ho sentito parlare dell’AGM come di qualcosa di molto diverso ed estremamente più impegnativo di qualsiasi altra manifestazione nazionale, tanto che, dopo il no-stro Charter nel 2001, pensai che mai più, da allora, un altro evento di tale importanza sarebbe stato programmato qui da Noi, almeno per tutto il periodo che mi restava da partecipare in Tavola.Invece, il ricordo di quell’evento, tenuto sempre vivo da coloro che vi hanno preso parte, che in questi anni ho incontrato nelle nu-merose partecipazioni ad eventi,

sia di Zona che Nazionali, ha fatto ricredere me e i Tablers Taormi-nesi e nutrire il desiderio di poter ripetere il successo di allora.Ed è proprio il senso di apparte-nenza, il movente tutto speciale di tanto entusiasmo, incredibilmente riconosciuto, anche se a distanza di anni, in chi ha aderito ai valori di questa associazione.Abbiamo attraversato lo Stivale in lungo e in largo, macinando migliaia di chilometri, ed il propel-lente per spostarsi è il ben cono-sciuto “spirito di tavola”, l’adem-pimento di quell’impareggiabile impegno che è la Round Table, sottraendo tempo alla famiglia

ed al lavoro, ma con l’orgoglio di ognuno di Noi di essere TABLER, che non è poca cosa, visto che, per non mancare agli eventi, si deve obbligatoriamente prendere un aereo ed affrontare viaggi lun-ghi e faticosi.Fin dall’inizio, eravamo consci che la scommessa fosse sicura-mente rischiosa, perché portare un buon numero di Tablers nella “Perla dello Ionio” non è un com-pito facile, visto che, spessissimo, sono quasi spopolate manife-stazioni che si svolgono a pochi chilometri di distanza da un gran numero di Tavole.I costi possono sembrare non

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troppo bassi, ma credetemi, per il periodo in cui si svolge l’evento, il lavoro svolto d’intesa fra il PN Marco Bianchini, l’infaticabile PZ Dario Del Vento ed i ragazzi del-la Rt 65 Taormina, ha dato frutti quasi insperati.Come già introdotto nella presen-tazione dell’evento, con l’organiz-zazione e lo svolgimento del 47° Annual General Meeting, ci tenia-mo ad esprimere i valori che sia-mo riusciti a trarre da questi dieci anni di attività associazionistica e che crediamo di continuare a so-stenere con passione.Dopo il Charter, con l’AGM la Round Table Italia sbarca ancora una volta in territori vergini, dove è molto impegnativa la visibilità istituzionale, così come riuscire a portare avanti il Club Service, ma che sono luoghi pronti a recepire il seme del sodalizio. Qualcosa, in-fatti, si sta già muovendo in alcu-ne città siciliane, grazie all’impe-

gno del Vice Presidente di Tavola Andrea Sciacca, il quale fa parte di Noi solo da qualche anno e già ha capito come muoversi per di-vulgare il nostro “messaggio”. E sono sicuro che, a breve, ne ve-dremo delle nuove e delle belle.Ricordando che quest’anno ri-corre il 150° anniversario dell’Uni-tà d’Italia, cito una frase piena di suggestioni storiche, quella detta da Garibaldi al suo Luogotenente: ”carissimo BIXIO, qui, o si fa l’Ita-lia o si muore”! Così a Taormina, sicuramente, si realizzerà un’altra meta storica, geografica e signifi-cativa per la Round Table Italia, e sarò felice di esserci per vivere la Tavola in prima linea e condivide-re insieme a tanti Amici sensazio-ni che, qualche volta, non hanno prezzo!Concludo, ringraziando ancora una volta chi ha permesso il re-alizzarsi di tutto ciò, e quindi, in primis, i fondatori e fautori della

RT 65 Taormina: il mio “Padrino di Tavola”, nonché fratello di virtù di vita, l’Ex Presidente di Tavola Luigi BONANNO, e l’immancabile Enrico PASTURA PINO, con l’or-mai noto Tabler Pietro BURRONI da Siena; per passare ai miei più cari amici della “vecchia guardia”: Luigi ALBORE MASCIA, Nicola BINDI, Nicola CICCARELLI, Lo-ris CAMPRINI, Michele FILIPPINI, Fulvio FUGALLO, Renzo GAMBI, Giuseppe GRASSI, Filippo LU-SIGNANI, Alessandro POVOLI, Giuseppe RUMOR, Giancarlo TAGLIAFERRI e l’intramontabile Gino ZACCARO; e, per finire, gli amici tutti della RTI che in que-sti ultimi anni di Tavola mi hanno fatto sempre di più capire che la Round Table ridà a chi si dona!S.V.i.T.

LINO DE BENEDETTO

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E’ vero, alle emozioni non ci si abitua.Eventi in cui in un’unica solu-zione si incontrano vecchi e nuovi amici, si aiutano i meno fortunati e qualcuno entra a

far parte della Tavola. Occa-sioni indimenticabili che ti fan-no capire quanto sia speciale la Round Table. Questo è quanto è avvenuto, di recente, alla RTI 66 Chieti.Nella serata degli Auguri

di Natale delle Tavole della Round Table Italia di Chieti e Pescara, in cui si è coniugato il Galà dello champagne con una introduzione da parte di Nicola Roni, Ambasciatore italiano dello Champagne per

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l’anno 2007, hanno partecipa-to: rappresentanti il Comitato Nazionale RTI, elementi del Comitato di IV Zona, amici fre-quentatori delle varie Tavole. La serata è stata caratteriz-zata dalla cerimonia relativa all’investitura di un nuovo Ta-bler, Andrea Ferrone, il quale, ha ricevuto il distintivo “pas-saporto di accreditamento in ogni parte del mondo” come componente della Round Ta-ble Italia.Non stanchi, la sera successi-va, ci siamo trovati nella splen-dida cornice del teatro comu-nale di Lanciano, per assistere al concerto di beneficienza per pianoforte e soprano or-ganizzato dalla nostra Tavola, in collaborazione con altre as-sociazioni sensibili alla proble-matica dell’autismo. La grande partecipazione di pubblico, ha testimoniato come tra la gente ci sia forte attenzione nei con-fronti del prossimo. Musica di alto livello e iniziativa lodevole in un connubio vincente.In ultimo ma non per impor-tanza, la raccolta fondi a fa-vore del telefono azzurro, ci ha visti tutti impegnati con la vendita a scopi benefici delle ortensie, effettuata nei giorni di sabato 16 e domenica 17 lungo C.so Trento e Trieste a Lanciano.

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Ringrazio, ovviamente, il Coman-date della Base e dei Gruppi per la splendida visita, ed il nostro beneamato Presidente Nazio-nale che, spero, abbia trascorso una giornata memorabile in mez-zo ai caccia tra i più avanzati che esistano, secondi, solo, all’F-22 americani.Alla prossima … con il motto “UNUS SED LEO”.

Vostro in TavolaAntonio Rovetti

Ed anche quest’anno, non pote-va mancare la visita ad una delle basi militari più importanti del nostro paese: Grosseto, sede del IV Stormo Caccia Intercetori, con in linea gli avanzatissimi Eu-rofighters Typhoon.Ospite d’eccezione, il nostro be-neamato Presidente Nazionale, Marco Bianchini.A fare gli onori di casa, oltre al sottoscritto, il Presidente di Ta-

vola, Alessio Petrini.Una giornata indimenticabile. Giornata iniziata di buon ora, con ingresso alla base alle ore 9.15 circa.Dopo la colazione al Bar del-la truppa, subito la visita al 9° Gruppo ove abbiamo assistito alla Storia dello Stormo dalla sua nascita ad oggi.Breve puntata nel nuovo hangar manutenzione, ove due “mostri” giacevano in attesa di essere re-visionati e poi a bordo pista ad assistere al decollo di 6 Typho-ons, in assetto da esercitazio-ne.Pranzo alla mensa, con il saluto del Comandante dell’Aeropor-to, e, dopo la pausa caffè, visita al 20° Gruppo ed al simulatore dell’Eurofighter: emozionantissi-mo.Prima del ritorno a casa, altri 6 Typhoons hanno fatto tremare i vetri del pulmann in cui eravamo seduti.

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Porcellinata 2011, detto così potrebbe sembrare un ritrovo in incognito del Gay Pride.Invece no, si tratta sempli-cemente dell’evento annuale della RT 68 Cagliari, che per il secondo anno consecutivo si è tenuto nel Golfo degli Angeli, dall’1 al 3 Aprile, in un week-end dalle condizioni meteo eccezionali, e che ha visto la gradita e tanto attesa partecipazione del Comitato Nazionale della Round Table Italia e del suo presidente e signora. Primo incontro per l’aperitivo “all’Aini-Lounge Cafè”. Qui vermentino di Sar-degna ghiacciato per tutti e poi via, parte la serata…Il tutto ha avuto inizio col

pesce del 1 Aprile, e stavol-ta non è uno scherzo bensì la base del menù che ci ha proposto “Lillicu”, mitico ri-storante tipico del quartiere “La Marina”, situato fronte porto e nelle immediate vi-cinanze del cuore della mo-vida cagliaritana. La cena è stata condita, oltre che dalle ottime pietanze di mare, an-che dalla convivialità e dalla goliardia che non hanno tar-dato a presentarsi “sopra” la tavolata degli oltre trenta partecipanti. Si è iniziato con i commenti sul buon cibo e con battute di ogni genere da parte degli ospiti, che in men che non si dica si sono trovati a proprio agio, per poi

proseguire con cori e canti tipici da osteria, accompa-gnati dalla chitarra del mitico patron del locale.Indimenticabile, e a dir poco magistrale, è stata la pre-stazione di un certo “uselin de la comare” che si è uni-to ai commensali solamente a cena inoltrata, ma che ne ha allettato il proseguimento col suo impetuoso canto pri-maverile…I più valorosi dopo la cena hanno proseguito per le vie del centro storico sino a raggiungere il “Greta’s Concept - Restaurant Art & Music”, nel cuore del quar-tiere di “Castello”, dove la fauna locale la fa da padro-na e pare che anche questo i nostri amici lo abbiano ap-prezzato non poco. Quindi drinks a fiumi sino alle 4 del mattino. L’indomani mattina, alle 9:30, tutti operativi nella stupenda sala consiliare del Municipio Storico del Comu-ne di Cagliari, per la riunio-ne del Comitato Nazionale. Prima dell’inizio lavori c’è stato il benvenuto da parte del Presidente del Consiglio Comunale che ha ringraziato e si è complimentato con la Round Table Italia, in prima

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persona col Presidente Na-zionale Marco Bianchini ed il Presidente della Tavola ospi-tante, Fabrizio “La Tinca” Tinchi, per le iniziative sociali e per l’impegno in generale che nei “giovani” non deve mancare mai.Ma già verso le ore 13 la fame iniziava a logorare i parteci-panti impegnati negli ultimi colpi di coda delle discussio-ni e di li a poco, verso le ore 13:30, il Comitato Nazionale raggiunge il resto del gruppo ospite e si presenta alla volta del ristorante “Luigi Poma-ta” dell’omonimo, bravo ed ormai anche famoso, chef carlofortino, per assaporare alcune delle sue specialità tra cui le tanto declamate “orecchiette al tonno” ed il “cous cous carlofortino” (U Cash-cà Tabarkin).E come da tradizione non poteva mancare la visita, per giunta guidata, del cen-tro storico della città che ha visto impegnati per quasi tre ore i vari partecipanti. Dal “Bastione di San Remy” alla “Torre dell’Elefante”, dalla “Cattedrale” alla “Cittadel-la dei Musei”, passando per viottoli, scalinate ed incon-trando, lungo il cammino, scorci suggestivi con un’ir-resistibile vista dall’alto sul mare e sull’intera città di Ka-ralis. Da qui un break di circa un’ora e mezza e poi nuova-

mente operativi alle ore 20 per muoversi, tutti insieme, in direzione ”Agriturismo San Martino”, sede dell’evento “cult” della nostra RT 68. Si parla finalmente della POR-CELLINATA 2011!!!

Un evento fortemente voluto dal nostro presidente che si è battuto ed impegnato tan-to perché ciò si potesse re-alizzare per il secondo anno consecutivo. Un’occasione per riproporre e rendere un po’ di quell’ospitalità rice-

vuta in tutte le riunioni, oltre mare, a cui la nostra tavola ha partecipato. Importante, a tal fine, è stato anche l’impe-gno e la presenza del nostro Fulvione nazionale.L’Agriturismo San Martino

è situato in una posizione assolutamente invidiabile e spettacolare; infatti è posto in una collina che sovrasta il mare con orientamento sul Golfo degli Angeli. Ma nono-stante ciò un altro spettacolo ha da subito rapito l’atten-

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zione dei nostri ospiti. Entrati nella sala interamente riser-vata alla Round Table Italia, ad aspettare ed accogliere la comitiva c’era un gran cami-no, già a lavoro, con al suo interno “tre ragazzini in gio-

stra”…Stupore e commenti si sono susseguiti per almeno dieci minuti, per non parlare poi delle fotografie; ognuno col proprio telefono cellulare ha voluto immortalare la “giostra del porcellino”, una danza

sanguinolenta che fa parte integrante della nostra tradi-zione culinaria.Durante la cena, dal menu rigorosamente a base terra, oltre ai riti ed i proclami tipici della Tavola c’è stata pure la

“riffa” con in palio un signor vino, un buon “Carignano del Sulcis”, che naturalmente ha avuto vita breve…

Anche in quest’oc-casione “l’uselin de la coma-re” ha lasciato il suo indele-

bile segno. Infatti come gli è giunta voce che nella sala accanto c’era il Karaoke in funzione, vi si è immediata-mente catapultato, con tutti i presenti al seguito, per esi-birsi in un’esilarante versione de “Il Triangolo No” di Rena-to Zero. Qualcuno ha parlato di interpretazione addirittura migliore dell’originale, altri hanno invece sostenuto che si tratta di un mutante…

Personalmente sento di dire, a conclusione di questo pia-cevole evento, di essere ri-masto particolarmente col-pito anche dall’energica e goliardica partecipazione dei tre “giovani” centauri, capeg-giati dal mitico ed onnipre-sente Loris Camprini, mem-bri storici della Round Table Italia che, nell’arco del soleg-giato week-end porcelloso, hanno interamente girato la Sardegna su due ruote.Che dire… MITICI!!!

Siete o non siete pronti per la “PORCELLINATA 2012”?!?!?(pare debba essere un’ottima annata…)

V.n.i.T.Andrea Fadda

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Sabato 5 Febbraio al ristoran-

te Kapperi!, nell’ultimo incontro della Round Table 73 Pontedera si è svolta la conviviale astrono-mica, “Serata tra le stelle”, con i relatori Mauro Bachini Presiden-te e responsabile della ricerca Ass. Isaac Newton e Marco Novi Consigliere responsabile della di-dattica e della divulgazione Ass. Isaac Newton. I relatori hanno introdotto con approccio scentifico e passione il mondo dell’astronomia, facendo una carrellata dalla parte pretta-mente astronomica e di fisica quantistica arrivando a spiegare i sistemi di interpretazione degli astri, e di come l’asse terrestre si sia spostato rispetto a 4500 anni fa, quando furono interpretate per la prima volte le varie costel-lazioni zodiacali.Durante la serata è stato presen-

tato un nuovo socio della RT 73

Gildas Ouak , che ha deciso di aderire all’associazione in base ai principi che fanno forte la Round Table nel mondo, vale a dire con-sentire ai propri membri di strin-gere nuove amicizie al di fuori del proprio ambiente abituale, in altre città ed in altri paesi, allargare le proprie conoscenze sui più diver-si ambiti di ordine professionale, sociale e culturale e promuovere le amcizie internazionali. L’entrata di Gildas Ouak se-gna un passaggio per la RT 73 sancendo e sposando l’abbatti-mento di qualsiasi barriera cultu-ra, perché il mondo è fatto si di popoli ma soprattutto di individui che possono contribuire con for-za e passione ad una causa co-mune, attraverso il motto Adopt Adapt Improve!Il service ricavato dalla conviviale

andrà ad implementare il fondo, messo a disposizione da Round Table per un progetto in accordo con l’Unione dei Comuni atto a donare 3 borse di studio per adolescenti che parteciperanno alla presentazione di un progetto concordato e dalla tavola 73 e dall’unione dei comuni sugli spa-zi a disposizione dei ragazzi, cioè come loro destinerebbero questi spazi (il progetto sarà presentato il 18 Febbraio tramite conferenza stampa).Le iniziative di service del Club fissate per quest’anno e già andate a buon fine sono la rac-colta fondi per Telethon, e la pro-mozione a sostegno della FFC (Fondazione Fibrosi Cistica) ed un altro progetto di service locale insieme a lUnione dei Comuni(18 Febbraio). Round Table, infatti, si pone l’obiettivo di raccogliere l’impegno e di sviluppare l’ami-cizia tra giovani che esercitano diverse professioni od esplicano diverse attività lavorative, al fine di svolgere attività utili alla comu-nità ed alla crescita professionale e culturale degli aderenti.

Pontedera, 6 Febbraio 2011RT 73 PontederaAlberto Novelli

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Prenotazioni ed informazioni:

A.G.M. Convenor Lino De Benedetto+39 336699394 – [email protected]

Testimonial Enrico Pastura Pino+39 3386334544 – [email protected]

Presidente Massimiliano Molino+39 3487257720 – [email protected]

Vice Presidente Andrea Sciacca+39 3384529220 – [email protected]

per info ed iscrizioniwww.roundtabletaormina.it

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