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Tornando ala UNI 4546 ci sono altri concetti che è bene mettere in evidenza.
In particolare al punto 6 è data la definizione di caratteristiche metrologiche di un dispositivo per misurazione e/o regolazione: dati riguardanti le relazioni tra le letture effettuate con un dispositivo per misurazione e/o regolazione e le misure dei parametri con i quali esso interagisce.
Viene quindi introdotto il grande capitolo dell’analisi delle prestazioni degli strumenti di misura
PRESTAZIONISTATICHE
DINAMICHE
11
Considerazioni generali:
SISTEMA DI MISURA O
STRUMENTO
Legame funzionale a volte molto complesso
IN
OUT
disturbi
La situazione ideale è quella in cui i disturbi sono eliminati o in cui è possibile trovare una relazione funzionale con OUT.
22
TFIN OUT
Nel caso ideale in cui i disturbi sono eliminati o controllati il sistema può vedersi come un sistema a scatola nera caratterizzato da una funzione che lega l’ingresso all’uscita: la
FUNZIONE DI TRASFERIMENTO (TF)
33
Risulta comodo (anche se le norme non fanno questa distinzione) effettuare una divisione in caratteristiche dei sistemi di misura:
STATICHE: non variabili nel tempo
DINAMICHE: variabili nel tempo
Si comincia dalle caratteristiche statiche che sono contemplate nella UNI 4546.
44
CARATTERISTICHE STATICHE
• esame preliminare per evidenziare i fenomeni fisici utilizzati e le grandezze fisiche cui lo strumento è sensibile
• esame delle caratteristiche metrologiche (taratura)
55
misura
lettura
Punti determinati sperimentalmente
campione
taratura
utilizzo
66
77
Il riferimento è dato da campioni o da misure fornite da uno strumento più accurato di quello che si desidera tarare
Diagramma di taratura:
relazione che permette di ricavare da ogni valore di lettura fornito da un dispositivo di misurazione e/o regolazione la misura da assegnare al misurando.
88
Diagramma di taratura:
corrispondenza tra valori di lettura e fasce di valore. Graficamente è costituito da una striscia: la fascia di valori da assegnare al misurando per una lettura Li è data dal segmento Mi la cui semiampiezza è l’incertezza strumentale Is. La curva di taratura (diversa dal diagramma) è l’insieme dei punti centrali dei segmenti Mi. Li è invece l’insieme dei valori di lettura che ci si aspetta dallo strumento quando misura un misurando M (con incertezza intrinseca trascurabile rispetto ad Is).
99
La curva di taratura è quindi una relazione biunivoca tra ogni valore fornito dallo strumento e il corrispondente valore da assegnare al misurando. Si parla di costante di taratura quando la curva è una retta
Un diagramma di taratura è fornito per determinati valori delle grandezze di influenza (da specificare). Qualora sia previsto l’uso in diversi campi di impiego per le grandezze di influenza contenuti l’uno nell’altro si procede in due modi distinti:
• stessa curva di taratura, si allarga l’incertezza strumentale
• varia anche la curva di taratura
1010
1111
1212
E’ opportuno fare alcune importanti distinzioni:
Taratura: insieme di procedimenti per stabilire , verificare o controllare un dispositivo di misura in relazione alle funzioni metrologiche da svolgere. (non necessariamente si deve avere a che fare con sensibilità ed accuratezze elevate).
E’ una caratterizzazione significativa solo se i misurandi usati per effettuarla hanno incertezza più stretta dell’incertezza strumentale del dispositivo in esame (in genere da almeno 4-5 volte fino a 10 volte). Le norme devono fissare la massima incertezza dei misurandi in relazione al metodo di misurazione.
1313
Riferimento
ù
Gr. Mis.
1414
Incertezza riferimento (deve essere trascurabile)
La taratura va al di là della semplice tracciatura della curva che lega un misurando ad un numero; coinvolge anche un problema di qualità della misura (la stima dell’incertezza) e oggigiorno, nell’ambito dell’inserimento delle industrie in qualità prevede anche un aspetto legale.
In particolare deve essere possibile dimostrare la riferibilità delle misure: proprietà che un sistema di misura acquisisce quando viene sottoposto a taratura impiegando misurandi le cui misure sono state assegnate con riferimento a campioni riconosciuti come primari in un determinato contesto.
1515
Stabilita la riferibilità, lo strumento di misura è in grado di produrre misure compatibili con il campione primario. Il contesto all’interno del quale ci si muove deve essere più ampio possibile, almeno nazionale e possibilmente internazionale. Tanto più è ampio il contesto, tanto più numerose sono le stazioni in grado di produrre misure compatibili, assicurando in tal modo una base comune per il confronto dei dati e lo scambio dei prodotti industriali.
La riferibilità presuppone che sia stata stabilita una gerarchia di campioni e strumenti, con incertezza strumentale crescente; infatti i successivi confronti dal campione primario in giù, aggiungono sempre nuova incertezza. 1616
Prima di proseguire è opportuno dare altre definizioni indispensabili:
1717
Incertezza strumentale: incertezza associata al valore dato dalla curva di taratura per garantire la compatibilità della misura corrispondente alla lettura effettuata. Con curva di taratura ed incertezza strumentale si hanno tutte le informazioni per passare da lettura a misura.
Campo di misura: intervallo comprendente i valori di misura che si possono assegnare mediante un dispositivo per misurazione e/o regolazione.
Portata: limite assoluto superiore del campo di misura
1818
Campo di sicurezza: intervallo comprendente tutte le misure del misurando cui un dispositivo per misurazione può essere applicato senza che il suo diagramma di taratura resti permanentemente alterato
1919
E’ ora possibile riprendere il discorso sulla taratura: Diversa dalla taratura è la verifica di taratura: si tratta di una particolare taratura effettuata in condizioni di riferimento per le grandezze di influenza, stabilite di volta in volta secondo gli scopi della verifica.
Quando si esegue:
- scadenza dei periodi di validità del diagramma di taratura (1 anno)
- una delle grandezze di influenza è fuori dal campo di sicurezza
2020
- al dispositivo è stato applicato un misurando al di fuori del campo di sicurezza
- il dispositivo è impiegato in condizioni operative diverse rispetto a quelle del diagramma di taratura
- sono intervenuti fatti che possono avere alterato il comportamento del dispositivo
La relazione di taratura è invece un documento che contiene tutte le informazioni sulle caratteristiche sia del dispositivo di misura, sia delle grandezze di influenza.
2121
Tipiche informazioni contenute nella relazione sono:- funzione del dispositivo- diagramma di taratura- campo di misura- campo di riferimento per le grandezze di influenza- campo di sicurezza per il misurando e le grandezze di influenza- informazioni al fine di una corretta utilizzazione- validità nel tempo delle caratteristiche fornite- riferibilità- descrizione del metodo di taraturaLa relazione diventa un certificato di taratura se:- le informazioni sono quelle essenziali- sono garantite competenza ed imparzialità dell’ente che emette il certificato.
2222
Controllo di taratura è l’operazione mediante la quale invece si controlla, prima dell’uso, se i valori di lettura in corrispondenza ad una serie assegnata di misurandi sono contenuti entro un diagramma di taratura preassegnato.
2323
2424
La taratura serve a correlare la grandezza da misurare con l’effettiva lettura effettuata sullo strumento (identificazione della legge che lega l’input all’output).Il buon utilizzo dello strumento prevede, tra l’altroIl buon utilizzo dello strumento prevede, tra l’altro-- un controllo sulle condizioni ambientali durante un controllo sulle condizioni ambientali durante l’esecuzione delle misurel’esecuzione delle misure-- il corretto riscaldamento della strumentazione prima il corretto riscaldamento della strumentazione prima della misuradella misura-- la ripetizione di più cicli di misura in momenti la ripetizione di più cicli di misura in momenti diversi, in ordine sparso, con valori in ingresso ad esempiodiversi, in ordine sparso, con valori in ingresso ad esempio
-- sempre crescenti poi sempre sempre crescenti poi sempre decrescenti (isteresi ed attriti),decrescenti (isteresi ed attriti),
-- tornando al valore di input zero tornando al valore di input zero tra una misura e la successiva;tra una misura e la successiva;
2525
-- la verifica della sensibilità dello strumento con la verifica della sensibilità dello strumento con piccoli incrementi dell’input a partire da valori medi piccoli incrementi dell’input a partire da valori medi elevati...elevati...
Il buon senso guida queste prove, spingendo a Il buon senso guida queste prove, spingendo a ricercare il miglior compromesso tra accuratezza e ricercare il miglior compromesso tra accuratezza e costi.costi.
2626
TARATURA STATICA
-- interessa solo il legame input-output, gli altri ingressi interessa solo il legame input-output, gli altri ingressi vanno mantenuti il più possibile costantivanno mantenuti il più possibile costanti-- input, nella taratura, può essere un CAMPIONE o input, nella taratura, può essere un CAMPIONE o una GRANDEZZA DI RIFERIMENTO. L’incertezza una GRANDEZZA DI RIFERIMENTO. L’incertezza associata all’input deve essere almeno un ordine di associata all’input deve essere almeno un ordine di grandezza inferiore rispetto a quella dello strumento di grandezza inferiore rispetto a quella dello strumento di misuramisura
2727
IL “BEST FITTING” (INTERPOLAZIONE) DEI PUNTI IL “BEST FITTING” (INTERPOLAZIONE) DEI PUNTI OTTENUTI CON LA TARATURAOTTENUTI CON LA TARATURA
Si cerca di interpolare i punti ottenuti con l’operazione di Si cerca di interpolare i punti ottenuti con l’operazione di taratura, in modo da avere una espressione analitica che taratura, in modo da avere una espressione analitica che consenta una rapida e facile conversione dal valore letto al consenta una rapida e facile conversione dal valore letto al valore della grandezza da misurare.valore della grandezza da misurare.Se lo strumento è lineare, la curva che interpola è una retta Se lo strumento è lineare, la curva che interpola è una retta (regressione lineare), ma si possono avere anche altre (regressione lineare), ma si possono avere anche altre funzioni interpolanti (ad es. parabole), oppure ancora funzioni interpolanti (ad es. parabole), oppure ancora funzioni non polinomiali.funzioni non polinomiali.
2828
y ax b
Se lo strumento è lineare, per identificare i due parametri Se lo strumento è lineare, per identificare i due parametri della retta occorrono almeno due punti di misura (che della retta occorrono almeno due punti di misura (che corrispondono ad una identificazione deterministica). Se i corrispondono ad una identificazione deterministica). Se i punti a disposizione sono più di due si passa ai punti a disposizione sono più di due si passa ai procedimenti di minimizzazione.procedimenti di minimizzazione.
2929
ILMETODO DEI MINIMI QUADRATI
Sono dati i tre puntiA (1,2)B (2,1)C (3,3)Interessa la retta che al meglio interpola i punti dati.I parametri da riconoscere sono a e b: ci sono 2 incognite e 3 equazioni.
y ax b res
y ax b res
y ax b res
1 1
2 2
3 3
1
2
3
( )
( )
( )
y x ax bn n( )
Si fissa una funzione obiettivo che è la minimizzazione dell’errore quadratico medio 3030
y y xn n( ) min2
Interessa il minimo rispetto ai due parametri a e b
a
y y xn n ( )2
0 b
y y xn n ( )2
0
Volendo scrivere il problema in forma generale:Volendo scrivere il problema in forma generale:
y=ax+b y ax bi i
y ax b
y ax b
y ax b
1 1 1
2 2 2
3 3 3
( )
( )
( )
y
x
x
x
a
b
n
1
2
1
1
1
1
...
3131
y
y
y
yn
1
2
... A
x
x
xn
1
2
1
1
1
1
...
a
b
1
2
...
n
y A T min
T T T T
T T T T T T
T T
y A y A
y y y A A y A A
f A y A A
=
0
Si tratta di risolvere un sistema lineare.Si tratta di risolvere un sistema lineare. 3232
- Se si cerca di interpolare i dati con funzioni polinomiali, il sistema che risolve il problema della minimizzazione è lineare e facilmente risolvibile.- All’infuori di pochi casi semplici resta comunque l’arbitrarietà della funzione scelta per l’interpolazione dei dati.- Ci sono parametri che indicano quale è la funzione migliore con cui interpolare: l’errore quadratico medio è uno di questi.- Nel caso dello strumento lineare il coefficiente di correlazione lineare è un altro parametro assai importante.
3333
yn
ymi
n
i
1
1 S y y x
i
n
i i2
1
2
r
y x y
y y
y x y
S y x y
i
n
i m
i
n
i m
i
n
i m
i
n
i m
2 1
2
1
2
1
2
2
1
2
Questo metodo presuppone che l’incertezza Questo metodo presuppone che l’incertezza sull’input sia comunque molto piccola.sull’input sia comunque molto piccola.r = 1r = 1 tutti i punti giacciono sulla stessa rettatutti i punti giacciono sulla stessa rettar = 0r = 0 distribuzione casuale dei valoridistribuzione casuale dei valori
3434
Conclusi i discorsi sulla taratura statica è ora possibile proseguire quello sulle caratteristiche metrologiche dei dispositivi di misura.
Sensibilità: inverso della pendenza della curva di taratura in un suo punto. La sua unità di misura è il rapporto tra l’unità in cui è espressa la lettura e l’unità di misura del misurando (un dispositivo ha sensibilità maggiore quanto maggiore è il numero che la rappresenta).
Quando è assegnata la costante di taratura la sensibilità è il suo inverso.
letture
misurando letture
misurando
P L
M
SLM
3636
Linearità
Uno strumento lineare offre dei vantaggi in quanto è immediata la conversione da lettura a grandezza da misurare (è una costante) ed anche la curva di taratura è più semplice da ricavare (2 punti al minimo). Una curva di taratura non lineare può far comodo se si vuole sfruttare la differente sensibilità nei vari campi di misura.
3737
Linearità
Esistono però sempre deviazioni dal comportamento perfettamente lineare; spesso, pur consapevoli della non perfetta linearità dello strumento, se ne approssima il comportamento a lineare, almeno in certi campi di misura errore di linearità.
E’ lo scostamento massimo della curva di taratura da una retta opportunamente scelta.
3838
3939
E’ tipico rappresentare la curva di taratura come in figura:
Errore di linearità: L% della lettura P% del fondo scala, quale dei due è maggiore(solo il primo termine sarebbe troppo penalizzante per valori prossimi allo zero) 4040
Risoluzione: attitudine di un dispositivo per misurazione e/o regolazione a risolvere stati diversi del misurando durante la misurazione.
La risoluzione non può essere dedotta dal diagramma di taratura (NON è la sensibilità): riguarda la capacità del dispositivo di segnalare una piccola variazione del misurando senza peraltro valutarne l’ entità; l’unica informazione fornita è che la differenza tra i due stati risolti non è minore del valore della risoluzione
Il valore della risoluzione (spesso risoluzione) è la variazione del valore del misurando che provoca una modificazione del valore di lettura di ampiezza pari all’incertezza di lettura.
4141
Si è soliti esprimere il valore della risoluzione in forma normalizzata:
LL
VV'
'
V’ variazione nota del misurando intorno al valore “vero” V che provoca una variazione L’ del valore di lettura di poco maggiore dell’incertezza di lettura L.
4242
4343
4444
Errore di risoluzione con un potenziometroErrore di risoluzione con un potenziometro
Se si ha uno strumento digitale la risoluzione è data dall’arrotondamento dell’ultima cifra significativa.
Si ha se in corrispon-
denza di una variazione dell’ingresso non si rileva una variazione dell’uscita.
Esempio: digitalizzazione di un segnale analogico.
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
%
f.s.]
Ingresso [% f.s.]
risoluzione
Risoluzione
4646
Ripetibilità: (UNI 4546): “Attitudine degli strumenti a fornire valori di lettura poco differenti tra loro, in letture consecutive eseguite indipendentemente sullo stesso misurando, con procedimento unificato, dallo stesso operatore, nelle stesse condizioni delle grandezze di influenza.”
E’ la qualità metrologica di strumenti o misure in cui gli errori accidentali sono piccoli.
Diversa è la
Stabilità: è definita come la ripetibilità a parte il fatto che le misurazioni vanno eseguite in un intervallo di tempo definito
4747
Isteresi: proprietà di uno strumento di fornire valori di lettura diversi in corrispondenza di un medesimo misurando, quando questo viene letto per valori crescenti e per valori decrescenti.
Valore dell’isteresi è la differenza dei valori di lettura ottenuti in corrispondenza dello stesso misurando quando questo viene fatto variare per valori crescenti e decrescenti.
Cause: elettrica, meccanica, magnetica
4848
Isteresi con relativo errore
49494949
Ad una variazione dell’ingresso, nell’intorno dello zero, non corrisponde una variazione dell’uscita.
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
Effetto di zero
5050
Si ha quando l’uscita non è stabile nel tempo. 0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
deriva
curva nominale
Effetto di deriva
5151
Si possono citare elementi che contribuiscono a dare errori di misura, quindi allargano i margini di incertezza, anche avendo apportato la correzione da effetto sistematico- errori di graduazione, la scala graduata su uno strumento non corrisponde ad intervalli uguali-errori di attrito : si ottengono indicazioni diverse a seconda che una certa posizione si raggiunga muovendosi verso valori crescenti o decrescenti (caso tipico con ingranaggi). Si può eliminare prevedendo un meccanismo di ripresa dei giochi o con piccole scosse. E’ diverso dall’errore di isteresi
5252
Vanno da ultimo ricordati gli errori di lettura che pure contribuiscono ad aumentare l’incertezza, quando lo strumento è a lettura diretta
Potere separatore dell’occhio: circa uguale ad 1/1000 della distanza da cui si guarda la scala, con variazioni in funzione delle condizioni in cui si esegue la lettura
Parallasse:ago indicatore e scala non sono sullo stesso piano; chi guarda dovrebbe essere sempre perpendicolare alla scala.
5353
Interpolazione: ±10% della distanza tra due tratti successivi della graduazione
Un ultimo cenno lo merita il cosiddetto rumore (disturbo incorrelato della grandezza che si misuradisturbo incorrelato della grandezza che si misura): si tratta di piccole vibrazioni ad alta frequenza che impediscono una sicura individuazione della posizione dell’indice rispetto alla scala. 3 cause:a) la grandezza ha effettivamente quella variazioneb) è una grandezza estranea attivac) è vero e proprio rumore di fondo, dovuto ad effetti elettronici
5454
Grandezze di disturbo e
riduzione dei loro effetti
Ingressi di disturbo Il trasduttore elementare può essere sensibile
a ingressi non desiderati. L’uscita dipende da altre grandezze oltre che
da quella da misurare:
SENSOREgi
gu
gd
gd
le grandezze di disturbo vengono suddivise in due categorie interferenti e modificanti:
a) grandezze di disturbo interferenti, con carattere additivosull’uscita.
g
K
Kd
gi gu
gd
++
Kg K gu i d d
b) grandezze di disturbo modificanti, con carattere moltiplicativo per la sensibilità.
gKd
gu
gd
i
1 K(1+Kd gd)K
g g K K gu i d d ( )1
ESEMPIO APPLICATIVO: ANEMOMETRO A COPPE
Prove in galleria del vento
Precauzioni per evitare gli errori sistematici:
- non devono esserci ostacoli nelle vicinanze che disturbino la vena fluida che raggiunge le coppe
- deve esserci sufficiente elevazione per evitare gli effetti dello strato limite
- cura che le condizioni di prova siano le stesse in cui è stata ottenuta la taratura del “riferimento” di velocità
- verifica delle buone condizioni di funzionamento del sistema di misura (cavi, sporcizia...)
5959
ESEMPIO DI RAPPORTO DI PROVA2FOTO + 3 PAGINE DI RAPPORTO+ FOTO VIDEO hP +2 TABELLE EXCEL+ 2 CHART + 2 FOGLI + 2 CHARTRISPOSTA DINAMICA GRADINO
- Vento a regime e pale bloccate con un filo;- Si taglia il filo e si studia la risposta al gradinoSia V0 la velocità a regime:
VV
et
0
1
t
VV
ln 10
posto at
VV
ln 1
0
6060
a t V
a t V
a t Vn n n
1 1 1
2 2 2
,
,
,
1
1
1
1 1
2 2
1
2
a t V
a t V
a t Vn n n
,
,
,
Con il prcedimento di minimizzazione ai minimi quadrati (fare per verifica che si sia capito) si arriva a dimostrare che: ossia è la media aritmetica dei ottenuti deterministicamente.
6161
Esempio: taratura di un dinamometro a molla.
L’ingresso principale è la forza, l’uscita è lo spostamento.
Un ingresso di disturbo è la temperatura che agisce sul modulo elastico della molla e sulla dilatazione degli elementi meccanici.
Spostamento Sletto sulla scala graduata
Forza F
Molla K
S
Per semplicità di trattazione si considerano momentaneamente i valori privi di incertezza.
Si riportano, in un diagramma cartesiano i valori, con le relative incertezze, dell’ingresso e della corrispondente uscita.
00
2020
4040
6060
8080
100100
Us
cit
a [
% f
.s.]
Us
cit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]Ingresso [% f.s.]00 2020 4040 6060 8080 100100
si ottengono quindi più punti caratterizzanti la risposta dello strumento nelle particolari condizioni di misura.
00
2020
4040
6060
8080
100100
Us
cit
a [
% f
.s.]
Us
cit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]Ingresso [% f.s.]00 2020 4040 6060 8080 100100
Nel diagramma, avente rispettivamente l’ingresso e l’uscita in corrispondenza dell’asse delle ascisse e delle ordinate,
00
2020
4040
6060
8080
100100
Us
cit
a [
% f
.s.]
Us
cit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]Ingresso [% f.s.]00 2020 4040 6060 8080 100100
Nell’ipotesi di continuità di risposta dello strumento tra i valori misurati,
si possono congiungere i punti tramite segmenti, ottenendo quindi una spezzata.
Per esempio, nell’ipotesi di comportamento lineare dello strumento, si può sostituire la spezzata con la retta calcolata col metodo dei minimi quadrati (l’incertezza di linearità sarà poi da combinare con le altre fonti di incertezza determinate).
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
scarto
positivo
scarto
negativo
curva nominale
L’incertezza di non-linearità sarà poi da combinare con le altre fonti di incertezza, per determinare la fascia di incertezza globale.
Nella figura è riportato l’effetto dovuto alla Nella figura è riportato l’effetto dovuto alla variazione della corrente di uscita,variazione della corrente di uscita,
cioè la non linearità dovuta all’effetto di caricocioè la non linearità dovuta all’effetto di carico
Risulta utile distinguere le diverse cause di incertezza di uno strumento in deterministiche e casuali.
Fra le deterministiche possono rientrare gli errori di linearità e di sensibilità.
Fra le casuali possono rientrare gli errori di ripetibilità, di risoluzione e di stabilità.
Gli errori deterministici sono valutabili a taratura ultimata. E’ possibile quindi apportare le correzioni a posteriori.
La retta che si assume come caratteristica equivalente può essere tracciata
con vari criteri.
Spesso si usa la retta che rende minima la somma dei quadrati degli scarti.
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
usc
ita [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
non linearità
retta
nominale
Errore di non linearità.
La pendenza della curva di taratura differisce da quella nominale prevista dal modello.
0
20
40
60
80
100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
curva di taratura
curva nominale
0 20 40 60 80 100
Errore di sensibilità
Si ha se in corrispon-
denza di una variazione dell’ingresso non si rileva una variazione dell’uscita.
Esempio: digitalizzazione di un segnale analogico.
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
%
f.s.]
Ingresso [% f.s.]
risoluzione
Errore di risoluzione
clock
porta
indicatore
contatore
start stop
ST SP 3 impulsi
4 impulsi
errore di risoluzione in dispositivi digitali: contatore di impulsi in un dato intervallo di tempo (frequenzimetro).
La somma degli effetti di deriva, risoluzione e mobilità possono essere raggruppati tra loro definendo una banda, intorno alla curva ideale, di possibile variazione dell’uscita.
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
scarto positivo
scarto negativo
curva nominale
Errore di banda morta
0
20
40
60
80
100
0 20 40 60 80 100
Uscit
a [
% f
.s.]
Ingresso [% f.s.]
Si ha quando la curva di taratura ottenuta per valori crescenti dell’ingresso differisce da quella ottenuta per valori decrescenti.
Errore di isteresi.
L’errore può essere espresso come percentuale della lettura (a), come percentuale del fondo scala (b) o come sovrapposizione delle due epressioni,quale dei due è maggiore (c).
a b c