Toni Benetton nasce a Treviso...

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1 Toni Benetton nasce a Treviso il 16 Febbraio 1910. 1927- Realizza uno dei primi lavori su commissione, Croce passione di Cristo, per la chiesa parrocchiale di Cavriè (TV). Esegue gli angeli a sbalzo delle bacheche poste sul muro esterno della chiesa di S. Francesco. 1933 – Sposa Elisa Tiveron dalla quale avrà tre figli. Insegna all’ Istituto Berna di Mestre. 1935 – Littore dell’arte del ferro per le Tre Venezie, si classifica al secondo posto ai littoriali di Roma. Incontra lo scultore Gerardi. Le difficoltà economiche e la necessità di continuare a lavorare ed insegnare non gli consento- no di compiere studi regolari, si prepara comunque privatamente e sostiene gli esami presso l’ Istituto d’Arte ai Carmini di Venezia, conseguendo il diploma di Maestro orafo. 1938 – Frequenta la sezione scultura all’ Accademia di Belle Arti di Venezia, continuando ad insegnare all’ Istituto Pacinotti. 1940 - Esegue su commissione della ditta Monti di Treviso un pannello raffigurante La tessitura. 1942 – Pur richiamato alle armi in pieno conflitto bellico, si diploma all’Accademia sotto la guida del maestro Arturo Martini. Vince il concorso statale per il ruolo di Capo Officina presso l’Istituto Pacinotti di Marghera. 1943 – Partecipa attivamente alla lotta di liberazione, fondando un gruppo che viene inquadrato nella Brigata Chiarello ed attua azioni di sabotaggio sulla linea ferroviaria usata dai nazisti per le depor- tazioni. 1944 – Operando sotto la copertura di Cooperativa di lavoro per le riparazioni meccaniche riesce a salvare dai nazisti numerosi militari sbandati, nonché pa- recchi alleati dispersi. 1945 – Il 28 aprile, con i suoi uomini, attacca la Fonderia di S. Maria della Ro- vere difesa dalle SS e la conquista dopo otto ore di dura battaglia. Nella fonderia i repubblichini avevano organizzato un campo di smistamento per prigionieri civili, mentre i nazisti lo tenevano come caposaldo a protezione della ritirata. 1946 – Esegue per il comune di Mon- tebelluna un monumento dedicato ai caduti. Rinuncia all’incarico d’insegnante presso l’Istituto Pacinotti e si dedica alla lavorazione del ferro.

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Toni Benetton nasce a Treviso il 16 Febbraio 1910.

1927- Realizza uno dei primi lavori su commissione, Croce passione di Cristo, per la chiesa parrocchiale di Cavriè (TV). Esegue gli angeli a sbalzo delle bacheche poste sul muro esterno della chiesa di S. Francesco.

1933 – Sposa Elisa Tiveron dalla quale avrà tre figli. Insegna all’Istituto Berna di Mestre.

1935 – Littore dell’arte del ferro per le Tre Venezie, si classifica al secondo posto ai littoriali di Roma. Incontra lo scultore Gerardi. Le difficoltà economiche e la necessità di continuare a lavorare ed insegnare non gli consento-no di compiere studi regolari, si prepara comunque privatamente e sostiene gli esami presso l’Istituto d’Arte ai Carmini di Venezia, conseguendo il diploma di Maestro orafo.

1938 – Frequenta la sezione scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, continuando ad insegnare all’Istituto Pacinotti.

1940 - Esegue su commissione della ditta Monti di Treviso un pannello raffigurante La tessitura.

1942 – Pur richiamato alle armi in pieno conflitto bellico, si diploma all’Accademia sotto la guida del maestro Arturo Martini. Vince il concorso statale per il ruolo di Capo Officina presso l’Istituto Pacinotti di Marghera.

1943 – Partecipa attivamente alla lotta di liberazione, fondando un gruppo che viene inquadrato nella Brigata Chiarello ed attua azioni di sabotaggio sulla linea ferroviaria usata dai nazisti per le depor-tazioni.

1944 – Operando sotto la copertura di Cooperativa di lavoro per le riparazioni meccaniche riesce a salvare dai nazisti numerosi militari sbandati, nonché pa-recchi alleati dispersi.

1945 – Il 28 aprile, con i suoi uomini, attacca la Fonderia di S. Maria della Ro-vere difesa dalle SS e la conquista dopo otto ore di dura battaglia. Nella fonderia i repubblichini avevano organizzato un campo di smistamento per prigionieri civili, mentre i nazisti lo tenevano come caposaldo a protezione della ritirata.

1946 – Esegue per il comune di Mon-tebelluna un monumento dedicato ai caduti. Rinuncia all’incarico d’insegnante presso l’Istituto Pacinotti e si dedica alla lavorazione del ferro.

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1946/48 – Viene costituita a Treviso l’as-sociazione La Rossignona. Vi aderisce con altri artisti trevigiani ed espone nella prima mostra d’arte allestita dal gruppo.

1950 – Tiene la sua prima mostra perso-nale alla Galleria del Libraio di Treviso.

1952 – Con l’amico architetto Giovanni Barbin, progetta e realizza il mitico labo-ratorio circolare dove eseguirà tutti i suoi lavori fino al 1967.

1953 – Incontra in Vaticano Mons. Giovan-ni Fallani, esperto d’arte amico di Arturo Martini, e a Treviso Mons. Fantuzzo. Que-sti gli conferiranno negli anni successivi importanti incarichi per la realizzazione di opere d’arte nella chiesa romana Figlie della Chiesa e nella chiesa Gesù Agoniz-zante di Vittinia.

1954 – Realizza per il Duomo di Treviso la scultura in bronzo dorato raffigurante il Pontefice S. Pio X. Partecipa all’esposizio-ne dell’Arte contemporanea a Treviso.

1955 – Gli viene commissionata la scultu-ra Cerbiatto posta nella fontana davanti al municipio di Pieve di Cadore. Parteci-pa su invito alla II mostra interregionale della caricatura d’arte e vince la meda-glia d’oro.

1957 – Primo premio alla II triennale del Bureau des Arts di Parigi. Sempre a Parigi gli viene conferita la medaglia d’oro da parte dell’I.C.E. Partecipa con numerosi lavori alla XI Triennale di Mila-no, dove ottiene un’altra medaglia d’oro. La galleria d’arte Cairola di Milano gli dedica una mostra personale, testo criti-co di Giovanni Comisso. Per il santuario S. Maria delle Grazie a Belluno crea il paliotto d’altare ed il Cristo. Per la colle-zione Marinotti di Tai di Cadore, ese-gue Gruppo di caprioli in rame battuto e sbalzato. Il comune di Pieve di Cadore gli commissiona una scultura da porre davanti al municipio. Per la Camera di Commercio di Vicenza idea una serie di pannelli dedicati al lavoro. Per il Palazzo di Giustizia di Vicenza esegue un grande portale in ferro raffigurante il Giudizio di Salomone.

E il ferro? Quando entra la prima volta nella tua vita?

Subito, perché mio zio Luigi, fratello di mio padre, faceva il fabbro carraio e da piccolissimo andavo nella sua umile officina a vedere, toccare. Quanto alla scultura c’è un lontanissimo ricordo legato ad un trasferimento di casa. Avevo quattro anni quando la mia famiglia lasciò la casa colonica di Sant’Artemio per una vecchia casetta, piccolissima davvero, nella zona di Fontane. Ricordo che salii su un carro con le ruote piene, un lungo bastone faceva da timone e a questo erano attaccate due vacche e così la nostra “casa” veniva trasportata a Fontane: letti, materassi, masserizie, tutto. [...] Il carro si fermò accanto al canale ed io fui colpito dalla visione di due mascheroni di pietra, dai quali zampillava l’acqua della fon-tana. Mi rimasero così impressi che penso siano all’origine della mia curiosità per la scultura, e ancora oggi, vedendoli, mi fanno una cera impressione. Qualche anno più tardi, sul finire della Grande Guerra, ci trasferimmo di nuovo a Sant’Artemio e cominciai a frequentare l’officina dello zio Luigi. Anzi, a dire il vero cominciai subito a lavorare, avevo dieci anni.*

Parole d’Autore

Adriano Madaro (a cura di), Toni BenettonMonografia redatta dalla Banca Popolare di Asolo e Montebelluna, 1987*p.11

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1958 – Mostra personale a Venezia, nella galleria della Fondazione Bevilacqua La Masa. Espone a Treviso in occasione della mostra d’Arte Contemporanea. Esegue un monumento ai caduti per il comune di Valdobbiadene. Realizza l’opera in ferro Airone, collocata presso il Centro Spor-tivo C.O.N.I. Giulio Onesti all’Acquaceto-sa di Roma, divenuta simbolo italiano della Scuola dello Sport. Il Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia acquista l’opera Cavallo ferito (1957/’58).

1958/’59 – Nel Santuario Getsemani a Capaccio (SA) crea una serie di dodici pannelli rappresentanti l’ingresso di Cristo nell’orto degli ulivi, il suo arresto, la sua presentazione a Ponzio Pilato.

1960 – Vince a Macerata il Premio Luigi Lanci per la scultura. Vince a Forlì il primo premio per la scultura figurativa. Popola di grandi figure in ferro il Giardino Sa-lomon di Solighetto, sui colli trevigiani, raccogliendo un suggerimento dell’archi-tetto Carlo Scarpa. Alla presentazione gli dedicano parole di elogio Sergio Bettini, Diego Valeri, Andrea Zanzotto. Esegue la Deposizione per il cimitero monumentale di Vicenza ed una scultura per i giardini S. Andrea a Treviso. Il sindaco del comune di Treviso dona l’opera Fante del Piave (1958) al presidente della repubblica G. Saragat.

1961 – Il Museo d’Arte Moderna di Dues-seldorf e l’Hirshhorn Museum and sculp-ture Garden di Washington acquistano alcune sue opere. Partecipa su invito al Premio Lanzi di Macerata; lo stesso co-mune acquista il gruppo plastico Figure che viene situato nei giardini pubblici della città. Vince il Premio Corridonia con l’opera Figura.

1962 – Vince a Suzzara il Premio Na-zionale di Scultura. Mostra personale al Museo Civico di Belluno presentata in catalogo da Giovanni Comisso. Personali alla galleria Riviera di Treviso e alla Bevi-lacqua La Masa.

1963 – Alla mostra internazionale Trigon di Graz (Austria), rappresenta l’Italia con l’opera Le monache e tiene una confe-renza al simposio di Palazzo Eggenberg. Vince la medaglia d’oro all’esposizione della XVII fiera di Pordenone.

1964 – Partecipa quale delegato italiano al Congresso mondiale dell’Arte che si tiene a New York (U.S.A.). Nello stesso anno esegue lavori per la chiesa prote-stante di S. Giovanni Evangelista di Bad Godesberg. (Germania). Il presidente Bourghiba gli commissiona alcune opere da collocare nell’oasi di Toser a Kairouan e all’Hotel Aghlabites in Tunisia.

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1965 – Partecipa su invito alla Quadrien-nale Internazionale di Lindau in Ger-mania dove gli viene assegnato il Gran Premio per la macroscultura. Partecipa su invito con una personale a Linz (Au-stria) dove gli viene dedicata la Piazza Bulgari oggi Piazza Benetton. Esegue una grande scultura in ferro per la colle-zione Bolzacchini di Rivoltella sul Garda. Il comune di Treviso dona una sua opera alla Principessa Margaret d’Inghilterra in occasione di una sua visita alla città. Realizza un monumento ai caduti per il gruppo alpini di Arcade (TV). È invitato a far parte della commissione giudicatrice della Biennale d’Arte del Metallo a Gub-bio. Esegue il monumento ai caduti del II stormo all’aeroporto militare di Treviso.

1966 – Invitato dallo scultore Edgardo Mannucci, su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione tiene una conferenza riservata agli insegnanti presso l’Istituto d’Arte di Spoleto. Esegue lavori in Irlan-da. Sue opere vengono poste nella cripta del Tempio di Cavarzano (BL) e davanti all’Hotel Bertha di Montegrotto Terme (PD).

1967 – Si trasferisce con Ada Allegro, giovane allieva diventata sua compagna, a Mogliano Veneto dove ha acquistato una villa settecentesca circondata da un vasto parco nel quale colloca le sue macrosculture. Nelle vicinanze della villa, proprio sulla riva del fiume Dese che separa le province di Treviso e Venezia, costruisce un nuovo attrezzatissimo atelier. Sollecitato dalle continue richie-ste provenienti da tutto il mondo, fonda e dirige l’Accademia Internazionale del Ferro dove tiene corsi di alta specializ-zazione artistica ai quali partecipano, grazie ad apposite borse di studio, artisti di diversi paesi. All’inaugurazione inter-vengono molte personalità della cultura. La prolusione è tenuta da Guido Peroc-co, direttore del museo Ca’ Pesaro di Venezia. Espone insieme all’amico pittore F. Batacchi presso la galleria Giraldo di Treviso. Esegue per Casa Toniolo di Treviso una lapide in memoria del mons. Longhin, vescovo e patriota.

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1968 – Con l’Accademia Internazionale del Ferro allestisce a Trieste, su invito del Consolato U.S.A, la mostra La scultura in ferro nella città domani. Sullo stesso tema, tiene una conferenza presso la Ca-mera di Commercio di Treviso, relatori: il critico S. Maugeri, l’architetto G. Barbin, F. Batacchi, Simon e Toni Benetton. Ancora con l’Accademia del Ferro, allestisce a Tre-viso nel chiostro del Tempio di S. Caterina, restaurato su progetto di Carlo Scarpa, la grande rassegna La scultura in ferro per l’architettura e per l’uomo nuovo. In primavera è invitato per la prima volta a Praga dal Ministro della Cultura per un incontro con gli studenti dell’Accademia. Viene invitato anche alla mostra d’arte sacra ad Assisi dove gli viene assegnato un premio. Esegue per il gruppo alpini di Crocetta del Montello (TV) il monumento alla Madre dei caduti. Il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Repub-blica Italiana. Realizza il grande portale per il Duomo di Abano Terme (PD). Par-tecipa su invito alla Biennale d’Arte Sacra nelle città di Roma, Milano e Bologna.

1969 – Vince alcuni concorsi nazionali per opere d’arte in edifici pubblici. Esegue un grande pannello in rame sbalzato per le Assicurazioni Generali di Padova. Parteci-pa ad una collettiva con grandi opere tra cui Il dramma alla Galleria Internazionale di New York.

1969 - Alla galleria d’arte L’incontro di Vicenza presenta la mostra I riposi di Toni Benetton. I collezionisti tedeschi Guen-ther Jackering di Hamm Westf e Hans Riegel di Bonn acquistano diverse opere importanti del primo periodo del Maestro. Esegue su commissione del parroco di Marocco i portali della chiesa e un’ope-ra che viene collocata sul sagrato della chiesa.

1970 – I comuni di Milano e Treviso e la Fondazione Europa di Milano organizza-no la prima mostra antologica delle sue opere allestita nel complesso della Roton-da della Besana, curata da G. Mandel, L. Bortolatto e C. Munari. Su commissione del Lions Club, esegue per il Museo Civico di Treviso un ritratto in memoria dell’ami-co scrittore Giovanni Comisso, scomparso l’anno prima.

1971 – La villa di Mogliano è frequenta-ta da numerosi intellettuali, tra cui gli scrittori Giuseppe Berto, Domenico Rea, Leonardo Sinisgalli, Gino Nogara, Neri Pozza, gli artisti Cadorin, Francesco Messina, Mascherini, Pizzinato, gli archi-tetti Marcello d’Olivo, Giovanni Barbin, Paolo Portoghesi, Giuseppe Davanzo, Carlo Scarpa, i critici Franco Solmi, G. Carlo Argan, Giuseppe Marchiori e altri. Espone le sue opere Dal vivibile al se-movente in una personale presso la sua villa a Mogliano.

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1972 – L’Hakone Open Air Museum di Tokyo acquista due opere: il bozzetto de La grande sfera e Le monache le quali vengono ambientate in un’area di 3000 mq. Il museo Beelden aan Zee, Scheve-ninger (Olanda) acquista le sculture Don-na che cammina (1958) e Ritratto dell’Ing. Pitacco (1953). Presenta all’amministrazio-ne comunale di Venezia la prima proposta per La porta della città, struttura gigan-tesca ideata per un’area compresa tra le grandi arterie del traffico di Marghera. Il progetto, nell’imminenza dell’esecuzio-ne, verrà bloccato per divergenze tra gli esponenti politici della giunta. Esegue la Via Crucis per la chiesa di Albarella.

1973 – Ospita nel grande parco della sua villa a Mogliano la presentazione dell’ulti-mo romanzo di Giuseppe Berto Oh! Sera-fina. Mostre personali nelle gallerie Forum di Zagabria e La Galassia di Milano. Alla prima edizione del Festival sul film sull’arte di Asolo i registi Andrea Pagnac-co, Lucio Rosa e Guido Vianello presen-tano un film sull’evoluzione dell’opera del Maestro e sulla creazione dell’Accademia Internazionale del Ferro. Il film vince un premio. A Castellanza presso il Museo d’Arte Moderna espone alla IX Mostra Internazionale di scultura.

1974 – Espone alla Fiera Internazionale di Lindau (Germania). Il regista Glauco Pellegrini per il ciclo televisivo L’educa-zione in Italia gira un documentario sulle sculture del Maestro dal titolo Veneto museo aperto. Zavattini, guardando questo documentario desidera conosce-re il Maestro e dirà: “E’ faticoso, ma bello trovare un amico”.

1975 – Il comune di Treviso organizza una sua antologica al museo Ca’ da Noal ed espone altre opere nelle piazze della città; presentazione in catalogo di F. Sol-mi, G. Marchiori, G. Mazzotti e L. Borto-latto. Invitato alla Biennale del Bronzetto di Padova, espone La grande sfera e Al termine del tempo in Prato della Valle. Realizza la macroscultura intitolata L’in-contro, che viene collocata sul piazzale antistante l’Ospedale Regionale di Tre-viso. Sposa ad Asolo Ada Allegro, l’anno successivo nasce il figlio Giovanni. In occasione del Terzo festival internazio-nale del film sull’arte espone le sue opere nella piazza e per le strade di Asolo.

1976 – Esegue su commissione il monu-mento ai donatori del sangue nel quar-tiere di Fiera, a Treviso. Contemporanea-mente, realizza il monumento ai marinai d’Italia per il comune di Mogliano Veneto.

Io vedo il ferro come una realtà da scoprire continuamente, ho un rapporto di grande amore con lui.

Anche quando crei? Non c’è una tensione ansiosa?

Neanche per sogno! Nessuna ansia, non sono come certi artisti che muoiono disperati perché non rie-scono a fare l’opera d’arte che hanno in mente. Non mi sono mai pentito di quel che ho fatto, ho sempre conservato tutto anche i lavori più ingenui e gli oggetti che oggi critico. Io penso così: tutto fa parte della mia esperienza, della mia ricerca, della mia fatica, del mio progresso, quindi tutto è utile, interes-sante, necessario. Soltanto in questo modo, difendendo da me stesso quel che fin qui ho fatto posso capirne i passaggi, le difficoltà, gli errori.*

Parole d’Autore

Adriano Madaro (a cura di), Toni BenettonMonografia redatta dalla Banca Popolare di Asolo e Montebelluna, 1987*p.24

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1977 – La Galleria d’Arte Moderna di Bologna gli organizza una personale e gli chiede un intervento al convegno internazionale di studi sull’Arte del ferro. La Kratky Film di Praga gira nell’atelier e nel parco della villa di Mogliano parte del documentario Fiori di fuoco, regia di Petr Ruttner. Partecipa su invito al Premio Pontano a Napoli, dove gli viene assegnata la medaglia d’oro. Invitato da Franco Solmi, partecipa alla XXXI edi-zione del Premio Michetti a Francavilla Mare. Esegue diverse opere su commis-sione per la cappella della casa di Padre Leopoldo a Rovigo. Mostra personale al castello Regina Cornaro di Asolo.

1978 – Mostra collettiva di scultura nel parco comunale di Belluno. Il comune acquista l’opera La cattedrale, alta circa 12 metri. A Burano (VE), presso il Centro Culturale, espone nella sala S. Barbara con Virgilio Guidi. Viene invitato alla prima mostra di Toscana Scultura a Stia nel Ca-sentino, curata da Armando Nocentini.

1979 – In occasione della visita di Gio-vanni Paolo II a Treviso, realizza l’opera in ferro Santa Caterina che il Sindaco dona al Pontefice quale omaggio della città.

1980 – Partecipa su invito alla fiera Art 11 di Basilea. Rappresenta l’Italia al Craft Council, grande simposio internaziona-le che si svolge ad Hereford nei pressi di Londra, dove tiene una conferenza sulla Storia del ferro dal mille ad oggi. Il comune di Mogliano Veneto patrocina l’apertura al pubblico della mostra anto-logica nella villa Marignana. Partecipa alla II edizione della mostra Toscana Scultura a Stia. Dona due opere alla Fondazione Lercaro di Bologna.

1981 – Si intensificano gli incontri con ami-ci critici dei paesi dell’est europeo. Sono sempre più frequenti gli inviti ufficiali che gli provengono dal Ministero della Cultura cecoslovacco. A Praga stabilisce rapporti con il direttore dei Musei Jiri Kotalik e con altri scrittori ed intellettuali. All’Istituto Italiano di Cultura di Praga, viene alle-stita una grande mostra personale dove presenta ufficialmente il progetto per un grande monumento ai caduti di Lidice. La Kratky Film di Praga gira un film sull’opera intitolato I ricordi della memoria regia di Petr Ruttner. La RAI gli dedica un servizio speciale nella VII puntata della trasmissio-ne Cerchiamo di Volare dove il Maestro illustra la sua ricerca e la sua attività arti-stica. Il Lions International gli conferisce il Premio Leone d’oro. Fa parte dei fondato-ri del Premio Letterario Bepi Mazzotti.

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1982 – Partecipa su invito alla mostra internazionale itinerante Towards a New Iron Age, allestita al Victoria and Albert Museum di Londra e successivamente in altri musei inglesi e americani. Espone su invito nei musei di Memphis (Tennessee), Flint (Michigan) e Carbondale (lllinois). Entra a far parte della giuria del Premio Letterario di montagna Gambrinus dedi-cato a Beppi Mazzotti.

1983 – Espone su invito nei musei di Charlotte (North Carolina) e all’America Craft Museum di New York. È invitato alla mostra itinerante organizzata dalla Quadriennale di Roma nei Paesi Arabi e del Medio Oriente. Partecipa sempre su invito della Quadriennale d’Arte alla mo-stra dedicata alla piccola scultura italiana, allestita al museo nazionale di Lagos. Espone alla mostra nazionale di scultura all’aperto della Fondazione Pagani a Ca-stellanza e alla galleria Ebelsberg di Linz (Austria). Espone ancora ad una collettiva di artisti contemporanei nella Chiesa di S. Caterina e presso il Museo Bailo di Treviso nella mostra Artisti trevigiani della prima metà del ‘900. Collettiva ad Udine presso il Centro Internazionale delle Arti Visive. Personale alla galleria S. Giorgio di Mestre. Personale alla galleria Policletti di Porde-none. Realizza dei pannelli scultorei per il Monastero delle Clarisse di Roma. Crea per le industrie Sile s.p.a. di Casier (TV) una grande meridiana con i segni zodia-cali. Per l’inaugurazione, il poeta Andrea Zanzotto dà all’opera una motivazione poetico-sentimentale che verrà trascritta in un catalogo.

1984 – Il Gazzettino gli commissiona un’opera per il Premio Il Gazzettino che sarà consegnata al tennista Bjorn Borg. Espone a Padova alla galleria Il Fioretto un’antologica sulle sculture in bronzo, terracotta e cera, col patrocinio del co-mune e dell’assessorato ai beni cultura-li. Il comune di Mogliano gli dedica una mostra personale dal titolo I bronzi di Toni Benetton.

1985 – Mostra antologica in Canada, or-ganizzata dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto. Partecipa su invito alla mo-stra Quattro generazioni di artisti Veneti presso i Magazzini Harrods di Buenos Aires e in altre città argentine. Presenta all’amministrazione comunale di Venezia una seconda idea per la città: La vela, pensata per lo snodo autostradale di S. Giuliano; anche questo progetto troverà ostacoli insormontabili.

1986 – Invitato alla XLII Biennale d’Arte di Venezia, presenta due sculture, La grande sfera e La colonna che destano notevole interesse. Personale a due con opere dello scomparso Tono Zancanaro presso Il villaggio dei Fiori di Spinea. Il comune ac-quisterà l’opera Giraffe. Mostra antologica organizzata dal comune di Castelfranco Veneto, che acquisterà l’opera Al termi-ne del tempo. La RAI realizza un docu-mentario sulle opere esposte in cui per la prima volta viene eseguito un concerto su improvvisazione del violoncellista Mario Brunello che esegue un tema di Bach con l’accompagnamento dei rintocchi de La grande molla in ferro mossa dall’artista.

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1987 – Antologica intitolata Toni Benet-ton, sessant’anni di vita con l’arte orga-nizzata dalla Banca Popolare di Asolo e Montebelluna in occasione dell’apertura della nuova sede di Treviso; la Banca acquisterà tre opere, Manta, Giovanni e Donna seduta. Alcune opere vengono esposte in una collettiva degli artisti tre-vigiani a Filadelfia, (USA). Al presidente Ronald Reagan, in occasione della sua visita a Venezia, viene donata dal comune di Mogliano V.to l’opera in bronzo Nudo. Antonio Barzaghi, da colloqui avuti con l’artista, ne ricava una tal impressione che testimonia in tutta la sua pienezza dedi-candogli il libro Prometeo in Villa.

1988 – È co-protagonista, della mostra I Benetton, due vite per il ferro, allestita a Palazzo Piazzoni e nelle piazze di Vittorio Veneto. Sue opere vengono esposte in al-cune città dell’Australia, nella mostra Art Today The Australian bicentenary. 1987/88 – E’ invitato a far parte della Commissione Arte Sacra della Basilica di S. Marco (VE).

1989 – 0spita nella sua villa la grande mostra di incisioni Piranesi e la veduta del ’700 a Roma. Invitato alla rassegna Arte a Cibiana (BL) esegue Composizione, scul-tura di quattro metri che viene successi-vamente acquistata dal comune. Esegue per la fondazione “Cà la Ghironda” (BO) La Cattedrale, opera in acciaio alta sette metri.

1990 – In occasione del suo 80° com-pleanno è festeggiato dal comune di Venezia con un incontro alla Fondazione Querini Stampalia, nel corso del quale viene presentato il suo terzo progetto per la città: Benetton for Venice. La civi-ca amministrazione decide di destinare un’area adiacente il ponte della Libertà affinché vi sia eretta la struttura, alta più di 30 metri. Il progetto viene illustrato al pubblico mediante due mostre allestite in gallerie del centro storico di Venezia e di Mestre. Nel corso di una festa per il suo 80° compleanno, organizzata a Preganziol in villa Franchetti, la Provincia di Treviso lo premia con una medaglia d’oro e il critico Enzo Di Martino tiene una prolusione sulla sua opera. Il centro psicografico di Maser gli assegna una targa d’oro. Il poeta Antonio Bruni e il compositore Alfredo Tisocco creano Fer-rofania, un brano musicale che prevede l’utilizzo di effetti percussivi ottenuti uti-lizzando direttamente le opere esposte nel parco della villa. Partecipa a Vittorio V.to al convegno internazionale Iron & Art che gli dedica una giornata d’onore. Riceve l’incarico di realizzare una meda-glia commemorativa in occasione delle Celebrazioni Tizianesche. Esegue il dise-gno originale per le tessere di Omaggio a Venezia, che in precedenza erano state illustrate da Sciltian, Brindisi, Minguzzi, Cesetti, Music, Blatas, Fiume e Sassu.

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1990 - Realizza l’opera per un multiplo che costituisce il Premio Personalità dedicato a Bepi Mazzotti. È incaricato di progettare un elemento da realizzare in vetro per il Premio Murano. In occasione della Mostra Internazionale d’Arte cine-matografica organizzata dalla Biennale al Lido di Venezia, vengono esposte sul piazzale del Casinò Le Colonne. Viene eletto tra i componenti della commissione culturale della Fondazione Bevilacqua La Masa.

1991 – La scuola d’Arte di Turnov (Re-pubblica Ceca) organizza una visita alla mostra antologica permanente di Mo-gliano per gli studenti del 5° anno e i loro insegnanti. A Helfstyn (Repubblica Ceca). Il simposio L’Arte del ferro si apre con documentari e diapositive sul Maestro Toni Benetton, illustrate al Dr. Ian Mohr. Il comune di Cortina organizza una mostra antologica alla Terrazza Cortina e sulle strade del centro dolomitico. In Sicilia, la città di Troina inaugura la mostra itineran-te Oasi per una città aperta. Una serata è dedicata dal Rotary Club di Catania a proiezioni e conferenze sull’opera di Toni Benetton.

1992 – Alla Casa dei Carraresi di Trevi-so viene allestita la mostra antologica Toni Benetton, anni e forme 1935 – 1992, La Save tiene un’esposizione all’interno dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Incontra a Milano il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il regista Mauro Zardetto realizza un documentario Poesia di ferro e fuoco prodotto da Art Movie,

1993 – È invitato a Stia nel Casentino (AR) con una sua mostra di sculture da collocare nella città in occasione della Biennale Nazionale d’Arte. L’esposizione è curata dalla Facoltà di Urbanistica di Firenze. Amici e storici d’arte di Praga lo annoverano tra i soci fondatori degli Amici dei Musei. Espone a New York nelle mostra ICE a Park Avenue 499 Between lagoon and Dolomites. È invitato ad Ar-test, prima mostra d’arte contemporanea alla Fiera di Udine con una esposizione all’aperto di grandi sculture. È presente in una mostra itinerante intitolata Goldoni su carta che sarà esposta nelle città di Trevi-so, Innsbrueck, Praga, Bratislava, Lubiana, Zagabria e Venezia.

1994 – Personale presso la galleria S. Giorgio di Mestre (VE), e presso la galleria Artesegno di Udine.

1995 – I Giganti di Toni Benetton occu-pano per sei mesi il Castello di Pergine, in una mostra curata da Franco Batacchi e Theo Shneider-Neff. Con l’occasione, vie-ne presentata la Performance Ferrofania, suite sinfonica ferrosa con musiche com-poste da Alfredo Tisocco, testo di Anto-nio Bruni e con la partecipazione del TA ‘MMITATAN PERCUSSION ENSEMBLE.L’esecuzione è incisa su CD. Partecipa alla I Biennale d’Arte Moderna (incontri medi-terranei) a Dubrovnik dove gli viene as-segnato il premio assoluto per la scultura, con l’invito ad esporre le sue opere l’anno successivo al Museo di Dubrovnik in una grande personale.

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1995 - È invitato alla Biennale internazio-nale del Bronzetto e della piccola scul-tura a Padova nei giardini di Giotto, con due nuove grandi opere I Solidi. Gli viene commissionata dalla Cassamarca l’opera Percezioni della memoria per commemo-rare i caduti della seconda guerra mon-diale, l’opera viene collocata a Treviso. La Hangar edizioni, pubblica il libro Segni e Sogni, pensieri e disegni del maestro. Il libro è presentato nella libreria Canova da Andrea Zanzotto. Altre presentazioni sa-ranno fatte in varie librerie venete. Un’altra presentazione editoriale del maestro insieme a Enzo Gambato e a Ivo Prandin in 10 ritratti d’Artista immagini e parole. In occasione del quindicinale Premio Gam-brinus gli viene commissionata la creazio-ne orafa del logo del premio che succes-sivamente verrà riprodotta sotto forma di gioielli in oro e diamanti. Fa parte della commissione giudicatrice del Simpo-sio Internazionale Nantopietra. Rossana Bossaglia lo cita fra i grandi maestri della prima generazione nel Catalogo della Scultura italiana n° 10, edizione Mondado-ri. Il Museo Bailo di Treviso acquista l’ope-ra in ferro Autoritratto (1950/56) opera che va a collocarsi con le altre cinque già acquistate negli anni precedenti.

1996 – Partecipa con uno stand ad Arte Fiera di Bologna. Toni Benetton è manca-to il 27 febbraio a causa di complicazioni sopraggiunte in seguito ad un intervento al cuore. La promozione e la divulgazione della sua arte ora continua con la società La Marignana srl da lui fondata con sede espositiva e centro studi nella sua Villa a Mogliano V.to (TV). Il Museo d’Arte Mo-derna di Dubrovnik gli dedica una grande mostra personale retrospettiva di sculture all’aperto. Il Lions Club Mestre Castelvec-chio lo ricorda con una mostra intitola-ta Segni e Sogni dove vengono esposti disegni e piccole sculture. La galleria Il Traghetto in occasione della XLVII Bienna-le di Venezia, espone il gruppo plastico I Solidi in campo S. Maria del Giglio (VE). A New York, in omaggio a Toni Benetton, si inaugura il simposio internazionale L’Ar-te del Ferro con un documentario in cui la sua arte viene illustrata dal critico ameri-cano Stephen Bondi con una serie di dia-positive. Dal mese di giugno le immagini del film Poesia di ferro e fuoco prodotto da Art Movie vengono trasmesse a bordo degli aerei Alitalia sulle tratte interconti-nentali e su appositi monitor all’interno delle aerostazioni di Milano, Roma, Vene-zia e Napoli.

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1997 – La galleria comunale d’Arte Con-temporanea Al Montirone di Abano Ter-me gli dedica una mostra antologica. A Treviso in occasione dell’esposizione delle opere del Maestro a palazzo Podestà in piazza dei Signori, l’Amministrazione Provinciale gli dedica una tavola roton-da a Casa dei Carraresi, con interventi di Stephen Bondi dell’Università di California (USA), l’arch. Manlio Brusatin dell’Univer-sità di Venezia e del dott. Eugenio Man-zato direttore del Museo Civico di Treviso. In ricordo di Toni Benetton e delle sue sculture in ferro, il Centro Culturale libreria L’area di Diogene di Milano gli dedica una serata che, partendo dalla frase del gran-de maestro Laotsu, “Il pesante è la radice del leggero, la quiete è la fonte di ogni movimento”, vuole raccontare lo scultore più conosciuto e più apprezzato per le sue opere in ferro. Studenti dell’Accade-mia delle Belle Arti di Carrara e Venezia svolgono tesi di laurea sulle opere di Toni Benetton.

1998 – La galleria d’Arte Scremin di Bas-sano gli dedica una mostra antologica. Con l’occasione vengono presentati i gioielli che il Maestro aveva realizzato e che non erano mai stati esposti prima di allora. Questa prima sui gioielli desta mol-to interesse in quanto la produzione orafa del Maestro era ancora inedita Sue opere vengono esposte alla collettiva itinerante Profumo di donna a Saint-Jean Cap-Ferrat (Francia). Al museo di Bergamo e presso il lago di Garda vengono esposte alcune opere di medie dimensioni. Alla collettiva Un itinerario animato, le mura di Treviso vengono esposte le opere I Solidi. La Sua arte viene pubblicata su Guide e percorsi tematici fra i musei, Il Veneto pa-ese per paese, Gente viaggi e sulle pagine dedicate all’arte dei maggiori quotidiani e settimanali.

1999 – Nella villa museo Marignana grazie all’impegno della moglie Ada, del museo Toni Benetton, del comune di Mogliano e della Regione Veneto, si concretizza un desiderio del Maestro: la prima edizione dell’esposizione Laboratorio di scultura europea per i giovani dove partecipano artisti delle Accademie di Praga, Stra-sburgo e Venezia. Presso il museo Toni Benetton e nei saloni di villa Marignana si tiene la serata d’onore della XI edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto. A Jesolo, da giugno a settembre, l’Union Lido gli dedica una mostra dove sono esposte opere di medie e grandi dimen-sioni, nonché una speciale sezione dedi-cata ai gioielli. A Cento (FE) si inaugura il Museo d’Arte della Generazione Italiana del ‘900. Nella sala “Anni dieci” viene col-locato il bozzetto dell’opera La Colonna. Il comune di Treviso colloca La grande sfera nella rotonda di Via Roma. Una laureanda dell’università di Tokyo elabora una tesi su Toni Benetton.

2000 – Villa Marignana Benetton di-venta sede del Museo Toni Benetton, riconosciuto con Decreto Regionale. Aderisce all’iniziativa europea Printemps des Musées grazie alla quale tutti i musei europei aderenti aprono le proprie porte gratuitamente in una giornata comune. A Bergamo grande personale dal titolo Toni Benetton, la Scultura. A Bad Aibling (Ger-mania), da maggio a ottobre, mostra della scultura europea. A rappresentare l’Italia, tre macrosculture e alcuni progetti del Maestro. Stia nel Casentino (AR), nei mesi di settembre e ottobre, gli dedica una grande mostra retrospettiva. Il comune di Spinea (VE) organizza una mostra sul tema Le linee generatrici.

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2001 – La galleria Al Traghetto di Venezia, presenta a Bologna, nell’ambito dell’Arte Fiera, alcune sue opere. L’Hotel Hilton di Milano, nella sua esposizione n° 6, pre-senta alcune grandi sculture e una serie di piccole opere. In Finlandia presso il Mu-seo Pohjanmaan espone nella collettiva Mediterraneo. Il Museo Bailo di Treviso gli dedica una mostra di disegni e sculture.

2002 – Il Museo Toni Benetton in colla-borazione con il comune di Mogliano V.to organizza la III edizione dell’esposizio-ne Laboratorio di scultura europea per i giovani, a cui prendono parte le Accade-mie di Madrid e Venezia. Nell’ambito di Asolo Film Festival, nella sezione dedicata ai film sull’arte e biografie d’artisti, viene presentato un documentario prodotto dalla RAI sulle opere del Maestro. A Tre-viso, mostra Toni Benetton – dialoghi con la città, in cui le grandi sculture vengono inserite in un contesto di arredo urbano.

2003 – Il direttore del museo Komensky di Prerov (Rep. Ceca) e Marcela Klecke-rova organizzano nel castello di Helfstyn in Moravia, una mostra dal titolo Plastiky a Kresby. La mostra diviene itinerante ed è ospitata in altri musei cechi. Il comune di Fano, in collaborazione con la provincia di Pesaro e Urbino, presenta una mostra personale di sculture all’aperto intitolata Lo scultore taumaturgo.

2004 – Nella sede del Museo Toni Benet-ton si svolge la IV edizione della Biennale giovani intitolata Laboratorio di scultura europea. Vi partecipano giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Praga e Venezia. Durante la manifestazione, ha luogo una tavola rotonda sulla realtà mu-seale.

2005 – L’opera La grande sfera viene ac-quistata dal comune di Treviso ed è collo-cata proprio nel luogo pensato e studiato dal Maestro.

2006 – Il comune di Mogliano in occasio-ne del decennale della morte del Maestro organizza al centro Culturale Brolo di Mogliano Veneto una mostra persona-le dal titolo “Dialogo con gli animali” e un convegno: relatori, lo storico dell’arte Prof.E. Manzato, l’Arch. T.Follina il Prof. Za-ramella. La Gipsoteca Canova a Possano in occasione del convegno internazionale di studi “Gipsoteche realtà e storia” pre-senta una personale inedita del Maestro: gessi, ritratti e figure dal titolo“T. Benetton testimonianze”. A Combai (Belluno) pres-so la saletta “Barbisan” per gli Incontri d’Autunno personale,“Omaggio a Toni Benetton”con presentazione di Antonella Alban e Dino Marangon.

2010 – Per la ricorrenza del Centenario della nascita di Toni Benetton la Regione Veneto istituisce un Comitato per l’or-ganizzazione delle varie attività. Alla 12° Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, la Regione Veneto mette a di-sposizione il “Padiglione Venezia” per una personale, curata da Nico Stringa e Carlo Sala. Gli amici dell’Accademia della Cucina Italiana dedicano due serate culinarie presso il Museo Benetton a Mogliano Ve-neto dal titolo “Come entrare nel mondo di Toni Benetton che avrebbe cent’anni.” A dicembre presso la sede della Biennale a Venezia viene presentato il libro “Toni Benetton Townscapes” ed. Allemandi con interventi di G.Bolongaro, G.Dal Canton, A.Restucci, A.M.Spiazzi, N.Stringa.

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2010 - La città di Mogliano Veneto gli dedica una serata “Conversando su Toni Benetton”, con interventi di A.Tabaro, A.Madaro, C.Sala, E.Lizier, G.Benetton. Presso i Musei Civici Eremitani viene pre-sentata la mostra “Studi d’Artista Padova e il Veneto nel Novecento”.

2011 – Il Comune di Treviso ospita nel palazzo dei Trecento una personale dal titolo “Toni Benetton per una scultura vivibile” mostra e catalogo a cura di Nico Stringa e Carlo Sala , ed. Allemandi. A Pieve di Soligo, Villa Brandolini – Centro Culturale Fabbri, gli dedica una perso-nale dal titolo “Ricordando il giardino Salomon” a cura di Carlo Sala. La città di Mogliano in collaborazione con il Museo T. Benetton presenta presso il Museo stesso il DVD multimediale ed il sito internet “In viaggio con Toni Benetton la Via del Ferro da Cortina a Venezia”. Il Comune di Ve-nezia in collaborazione con il museo Toni Benetton colloca due macrosculture

“Le Anime” e “La Grande Colonna” nel Parco S. Giuliano a Mestre (VE). Il Comu-ne di Venezia alla Torre Civica di Mestre gli dedica una personale dal titolo “ Toni Benetton porte di terraferma” bozzetti e disegni preparatori dei progetti per l’area di S.Giuliano (1974-1989). Presso il Museo T.Benetton Antonio Bruni presenta e in-terpreta l’esecuzione del suo Poema “Fer-rofania” realizzato con le opere di Toni Benetton e con le musiche di A.Tisocco.

2012 – Il Museo Giapponese “The Utsu-kushi-ga-hara Open -Air Museum” collo-ca nel suo parco il bozzetto della “Grande sfera”. Il Lions Club Mestre Téchné come service dona alla città di Mestre (VE) un’opera del maestro T. Benetton “Tra-sformazione del cerchio 1970 ” e la collo-ca in Piazzetta Pellicani.

scultore 1910 - 1996