Tolone Stomaco [modalità compatibilità] ... · H. pylori-induced gastritis and H. pylori-asso-...
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02/05/2017
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Gastrite
Il termine Gastrite indica una infiammazioneIl term ne Gastr te nd ca una nf ammaz onedella mucosa gastrica e pertanto rappresentauna diagnosi essenzialmente istologica.
• Presentazione clinica– La gastrite per se è asintomatica.– La possibile associazione con altre patologie –La p a c az n c n a tr pat g
ulcera, dispepsia non ulcerosa e cancro – èverosimilmente la causa dei disturbi lamentati dalpaziente.
A volte silente
Quadro Clinico
In alcuni casi estremamente grave con severeemorragie
In genere tendono alla guarigione spontanea
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Sintomatologia• Asintomatica nel 50 % dei casi
• Dolore e bruciore epigastrico• Digestione lenta e difficoltosa• Nausea• Eruttazioni
V i• Vomito
Eziologia
• Alimenti (caffè spezie)Alimenti (caffè, spezie)• Fumo (aumenta l’incidenza
della gastrite atrofica antrale)
• Helicobacter pylori nel 90% dei casi
• Età avanzata• Fattori genetici• Fattori genetici• Reflusso duodeno-
gastrico
Gastrite atrofica
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GastriteEntità clinica, acuta o cronica, ad eziopatogenesi diversa,caratterizzata da peculiari alterazioni endoscopiche ed istologiche
Forme frequenti Superficiale Erosiva emorragica
A fi
Forme di rara osservazione
Acuta purulenta Tubercolare Luetica Localizzazione gastrica della
caratterizzata da peculiari alterazioni endoscopiche ed istologiche
AtroficaAlcalina da reflusso
Localizzazione gastrica della malattia di Crohn
Ipertrofica (malattia di Menetrier)
Varioliforme
Gastrite AcutaEsito dell’azione lesiva diretta di fattori
esogeni e/o endogenig g
Fattori esogeniFarmaci AlcoolCaustici
Fattori endogeniInsufficienza respiratoriaInsufficienza epaticaInsufficienza renaleSepsi
RadiazioniVirus, batteriAllergie alimentariTraumi
SepsiUstioniShockIntervento chirurgiciTraumi cranici
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Gastrite da Farmaci• I FANS sono i farmaci coinvolti più
f t tfrequentemente
• Tra questi, l’aspirina è il farmaco più gastrolesivo
• Provocano un abbassamento delle difese mucose dello stomaco, in quanto
d l b d ll lq
inducono l’inibizione della ciclossigenasi e della sintesi di prostaglandine
Gastrite da Etanolo
La gravità delle lesioni è gproporzionale alla:
• Quantità di alcool assunto
• Velocità di assunzione
• Stato di riempimento dello stomaco
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Gastrite da Stress
Patogenesi non Fattori coinvolti: Patogenesi non ancora ben conosciuta
Si ip tizz un
Fattori coinvolti:• Iperacidità gastrica• Ischemia (diminuita
perfusione del viscere)• Equilibrio acido-base
sistemico• Stato secretorio della
m s st i Si ipotizza una genesi multifattoriale
mucosa gastrica• Reflusso di bile
Gastrite da Stress
Si verifica dopo:• Ustioni gravi• Traumi• Shock emorragico• Insufficienza respiratoria• Sepsi severa
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• Gastriti croniche– Gastrite di tipo A: Atrofica autoimmune
G i di i B N fi
Gastrite cronica
– Gastrite di tipo B: Non atroficaAtrofica metaplastica
• Metaplasia intestinale– Differenziazione delle normali cellule dell ’epitelio
gastrico in cellule identiche a quelle dell’intestino• Metaplasia di tipo completo• Metaplasia a cellule caliciformi che secernono mucina acidaMetaplasia a cellule caliciformi che secernono mucina acida
non solfatata• Metaplasia a cellule caliciformi che secernono mucina acida
solfatata (Lesione precancerosa)
Gastriti Croniche
Tipo ACorpo e fondo
Tipo BAntro
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• Sono presenti autoanticorpi anti-celluleparietali gastriche ed anti-fattore intrinseco.
Gastrite atrofica autoimmune
• E’ spesso associata a tiroiditi autoimmuni edal diabete Insulino dipendente
• E’ localizzata a livello del fondo gastrico• E’ presente:
– Acloridria– IpergastrinemiaIpergastrinemia– Anemia perniciosa– Iposideremia
• L’Helicobacter pylori è stato descrittol i lt l 1983
Helicobacter pylori
per la prima volta nel 1983.• E’ un batterio Gram-negativo, microaerofilo, spiraliforme, della
lunghezza di circa 5 , dotato di flagelli.• Ha un tropismo elettivo per l’epitelio gastrico.• Nei paesi sottosviluppati l ’ acquisizione della infezione, per
contagio interumano (oro-orale ed oro-fecale), avviene nellaprima infanzia.
• Nei paesi industrializzati la prevalenza della infezione aumentacon l’età (circa il 30 % a 40 anni e circa l’80 % a 80 anni)con l età (circa il 30 % a 40 anni e circa l 80 % a 80 anni)
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Helicobacter pyloriMotilitàFlagelli
Adesine Adesione alle cellule epitelialip
UreasiNeutralizzazione dell’acido cloridrico
Effetto citotossico
Catalasi Protezione dalla fagocitosi
Citotossina 87 kDaVacuolizzazione cellulare e
danno tissutale
Citotossina 120 kDa Attivazione immunitaria e danno tissutale
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• L ’ organismo infettato tenta di difendersiattraverso la produzione di:– Enzimi digestivi
Helicobacter pylori
Enzimi digestivi– Lisozima– Lattoferrina– Produzione da parte dei macrofagi attivati di
fattori chemiotattici per i neutrofili• I fattori che determinano il danno tissutale
sono:– Una citotossicità diretta dell’HP– Un danno mediato dalle cellule del sistema
immunitario
• Metodi invasivi– Istologicamente su biopsie gastriche
Helicobacter pylori: come si fa la diagnosi ?
Istologicamente su biopsie gastriche– Test rapido all’ureasi: la scissione dell’urea in bicarbonato e
ioni ammonio innalza il pH del medium da 6.8 a 8.4 ed il fenolopresente cambia colore: da giallo a rosso.
– Esame colturale: test non routinario e di difficile esecuzione• Metodi non invasivi
– Urea breath test (UBT): si somministra urea marcata con C13 esi valuta la presenza di CO2 marcata nella aria espirata
i l i i d li i i ifi i (I G I A d I M)– Sierologia: ricerca degli anticorpi specifici (IgG, IgA ed IgM)nel siero.
– Ricerca degli antigeni batterici nelle feci
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Ulcera peptica gastrica e duodenale
• L’Ulcera Peptica indica una soluzione di continuo della mucosa delt tt di ti i t t d ll ’ it li d ll ttratto digestivo con interessamento dell ’epitelio, della tonacapropria, della muscularis mucosae e della sottomucosa.
• Ha andamento cronico, è spesso solitaria e può interessarequalsiasi tratto del tubo digerente che sia esposto alla azioneaggressiva della secrezione cloridro-peptica.
• Il 10 % della popolazione occidentale ha avuto nel corso dellapropria vita un’ulcera peptica.L’i id è d ll 0 3 %• L’incidenza è dello 0.3 % per anno.
• Il rapporto maschi/femmine è di 3:1• La mortalità per ulcera peptica si è ridotto dal 3.1 – 3.5 all’1 per
100.000 abitanti.
Ulcera peptica gastrica e duodenaleFattori di rischio
• Fattori genetici– concordanza del 50 % in caso di gemelli omozigoti– Presente nel 20 – 50 % dei familiari con UPPresente nel 20 50 % dei familiari con UP– Rischio aumentato nei soggetti 0 positivi e associazione con alcuni
sottotipi dell’HLA (B5, B12, Bw35)• Fattori ambientali
– Fumo di sigaretta– Helicobacter Pylori presente nell’80 % delle UG e 95 % delle UD– FANS– Fattori dietetici ed alcool
F tt i i l i i• Fattori psicologici• Stress
– Shock, Ustioni, Gravi traumi
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Fattori Difensivi Fattori Lesivi
Fisiopatologia dell’ulcera peptica
Muco
Bicarbonati
Acido
Pepsina
Prostaglandine
Vascolarizzazione
Ridotta secrezione di bicarbonati
Helicobacter Pylori
CLASSIFICAZIONE
tumori benigni
tumori maligni
lesioni simil - tumorali
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Tumori benigni
NEOPLASIE DELLA MUCOSA
Polipo iperplastico Polipo adenomatoso
NEOPLASIE INTRAMURALI
Leiomioma Tumori neurogeni Polipo adenomatoso
Polipo misto Polipo ghiandolare fundico Polipo infiammatorio Poliposi familiare ed altre
poliposi Peutz-Jeghers (Amartoma) Polipo giovanile
Tumori neurogeni Altri tumori mesenchimali Osteoma e osteocondroma Pancreas eterotopico Adenoma ghiandolare di Brunner Adenomioma Xantoma
ALTRO
TUMORI MALIGNI
CARCINOMA
LINFOMA
CARCINOIDE
CARCINOMA A CELLULE FUSATE
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POLIPO IPERPLASTICOCostituiscono il 65-90% dei polipi epitelialiNel 60% dei casi hanno sede ANTRALENel 50% dei casi sono multipliSi generano da una flogosi cronica o da
un’iperplasia reattivaSono spesso associati all’infezione da Helicobacter
PyloriI d i t t l iIn genere non danno sintomatologiaHanno una trasformazione maligna nell’1-3% dei
casi. Tale rischio aumenta in rapporto al numero e alle dimensioni >2 cm
POLIPO ADENOMATOSO
Costituiscono il 5-10% dei polipi epitelialiL d iù f t è ANTRALELa sede più frequente è ANTRALESono spesso unici e talvolta ulceratiPossono presentarsi con dolore epigastrico,
ematemesi o melena ed anemiaHanno una trasformazione maligna nel 10%. Tale
rischio aumenta col numero, dimensioni >2 cm ed istotipo villoso
La polipectomia endoscopica è sufficiente. Nel caso in cui sia dimostrata la trasformazione cancerigna è necessaria l’asportazione chirurgica
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POLIPOSI MULTIPLE
FAP(GA )
PEUTZ-JEGHERSe sue correlate (GARDNER)
Polipi adenomatosiAutosomica dominante (1/10.000)Alto rischio di cancerizzazione
Polipi amartomatosiAutosomica dominanteBasso rischio di cancerizzazione
LEIOMIOMA GASTRICO
Costituisce il 75% dei tumori
mesenchimalimesenchimali
La diagnosi è difficile, in quanto
spesso si ritrovano nel suo contesto
numerose mitosi che sono indice di
trasformazione in LEIOMIOSARCOMA.
Per questo, spesso, viene classificato come q p
STUMP (Stromal tumors of Uncertain
Malignant Potential)
In genere è asintomatico. Può essere
ulcerato e si manifesta con anemia e
melena
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M. di. MÈNÈTRIERDue criteri diagnostici:MACRO: Ipertrofia plicare in fondo e corpoMICRO: Iperplasia foveolareMICRO: Iperplasia foveolare
È più frequente nelle donne, intorno a 50 aaProgressione neoplastica nel 15%Clinicamente si presenta conEpigastralgiaCalo ponderaleIpocloridriapIpoalbuminemiaDiarrea Edemi
Raro il ricorso alla chirurgia. In tal caso si effettuano resezioni gastriche con, tuttavia, il rischio della recidiva sul moncone
Il Cancro gastrico rappresenta il quarto tumore al mondo per incidenza e il
Prognosi sfavorevole
al mondo per incidenza e il secondo per mortalità
Diagnosi tardivaSopravvivenza a 5 aa bassa (25%)Prognosi sfavorevole Sopravvivenza a 5 aa bassa (25%)Recidiva 80% dei pz
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Anatomia topografica e vascolarizzazione
Vascolarizzazione venosa
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Distribuzione linfonodale
Retrocavità degli epiploon
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Hp and Gastric Cancer
• However, it is evident that infection with H li b l i (H l i) i i l f hHelicobacter pylori (H. pylori) is crucial for the development of the disease
Virulence of the bacteria is also important in modulating the riskof the disease
After infection, H. pylori gains access to the gastric mucosa and triggers the production of cytokines that promote recruitmentof inflammatory cells probably involved in tissue damageof inflammatory cells, probably involved in tissue damage
.Once the infection is established, a cascade of inflammatory steps associated with changes in the gastric epithelia that may lead to cancer is triggered. H. pylori-induced gastritis and H. pylori-asso-ciated gastric cancer have been the focus of extensive research aiming to discover the underlying mechanisms of gastric tissuedamage
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Hp and Gastric Cancer(meccanismi patogenetici)
Hp and Gastric Cancer
Presentazione dell’antigene HP mediante macrofagi e cellulemediante macrofagi e cellule dendritiche con reclutamento di linfociti Th1 e Th2 mediante interleuchina 4, 10 e 12
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Hp and Gastric Cancer(meccanismi patogenetici)La cytotoxin associated
gene – Aintrodotta dal batterio all’interno delle cellulepromuove la rispostapromuove la risposta immunitaria specificacon
ipoacloridria
gastrite atrofica(PG1/PG2 <=3) ( )
metaplasia intestinale
cancro gastrico
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ADENOCARCINOMA GASTRICO Gli adenocarcinomi originano dalle cellule della mucosa gastrica in
qualsiasi parte dello stomaco.
In passato più frequenti le localizzazioni nella regione antropilorica.p p q g p
Oggi, in aumento le localizzazioni nel fondo e nella giunzione esofago-gastrica.
Le localizzazioni prossimali hanno una prognosi peggiore rispetto a quelli distali.
Tra le cause note di rischio (diete ricche di cibo sotto sale o Tra le cause note di rischio (diete ricche di cibo sotto sale o smoked,anemia perniciosa, gastriti croniche atrofiche,metaplasia intestinale, precedente chirurgia gastrica) le infezioni croniche da Hp assumono un ruolo importante in via di definizione (proteina inibenti la apoptosi 2)
HNPCC, Li Fraumeni S.,Peutz-Jegher S., HereditryDiffuseGastric Cancer.
QUADRO CLINICO
• Sintomi tardivi :
• anoressia (35 %)• Sintomi precoci :
• disturbi aspecifici (45‐85%)
• oppressione postprandiale
• senso di pienezza
• Acidità persistente
• Dolore addominale
• calo ponderale (80 %)
• dolori epigastrici (65 %)
• vomito (45 %)
• disfagia (25 %)
• Fase avanzata:
• epatomegalia • Sangue occulto nelle feci +++
p g
• ascite
• adenopatia sopraclaveare
• tumori di Krukenberg
• sindromi paraneoplastiche
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American Joint Committee on Cancer (AJCC)(VI vs VII edition)
ADENOCARCINOMA GASTRICO
• % rischio di N+ in relazione al T
• T1b (tumore invade la SM ) 20%
• T2 (tumore invade la MP ) 50%
• T3 (tumore invade la subsierosa) >70%
• T4a (tumore invade la sierosa)
• T4b (tumore invade organi adicenti)
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Profondità di invasione e interessamento linfonodale
Classificazioni anatomopatologiche
Classificazione di Lauren , 1965
epidemiologica e prognostica, due gruppi principali in base all’aspetto strutturale e citologico
•Tipo intestinale•Tipo intestinale
•Tipo diffuso
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Ming (tipo espansivo, tipo infiltrativo)
Classificazioni anatomopatologiche
Borrman (4 gruppi)
Early Gastric Cancer
Tumore che coinvolge la mucosa o la sottomucosa, generalmente localizzato nella parte distalelocalizzato nella parte distale
3 varianti macroscopiche
» Tipo I – Sporgente
» Tipo II (ulteriormente suddiviso in 3 sottotipi) – Superficiale
» Tipo III – Escavato
La sopravvivenza a 5 anni dopo resezione chirurgica oscilla tra il 70-95 % a seconda del coinvolgimento linfonodale
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Advanced gastric cancer
• Dal punto di vista macroscopico viene classificato in polipoide, ulcerato, infiltrativo e diffusopolipoide, ulcerato, infiltrativo e diffuso
• le forme ulcerate ed infiltranti costituiscono circa i 2/3
• A parità di stadio la prognosi non cambia, eccetto che per la forma diffusa
ADENOCARCINOMA GASTRICOValutazione preoperatoria
• EGDS. +biopsia + test Hp (se + eradicazione)
EUS ibilità T1 88 1% T2 82 3% T3 89 7%• EUS : sensibilità: T1 88,1% T2 82,3% T3 89,7%
• T4 99,2%
• N1 58,2% N2 64,9%
• CTscan
• PET/TC (?)PET/TC (?)
• Laparoscopia diagnostica: solo in presenza di severo dubbio di Carcinosi P.
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American Joint Committee on Cancer (AJCC)(VI vs VII edition)
Shift dell’invasione della sottosierosa e della sierosa
in categorie T indipendenti
American Joint Committee on Cancer (AJCC)(VI vs VII edition)
Redistribuzione numerica del parametro N:
N2 = numero di linfonodi regionali coinvolti fra 3 e 6
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American Joint Committee on Cancer (AJCC)
(VI vs VII edition)IL F tt M t i i t ll i di i• IL Fattore M resta invariato nella riedizione
• MO assenza di metastasi
• M1 presenza di metastasi
M di id di i• Mx assenza di evidenza di metastasi
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L’esperienza di Maruyama: influenze sulla tattica chirurgica occidentale.
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Obbiettivo primario nel trattamento chirurgico del carcinoma gastrico
• Realizzazione di intervento chirurgico considerato
• R0
Japanese Research Society for Gastric Cancer
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Japanese Research Society for Gastric Cancer
Carcinoma gastrico:Sede cardiale (Upper)Estensione della linfectomia D1 e D2
• D1 paracardiali dx (1) e sn(2),della piccola t (3) d i i t i i b i (4 ) d llcurvatura(3) dei vasi gastrici brevi (4sa) e della a
gastroepiploica sinistra (4sb)
• D2 della a gastroepiploica dx (4d)della a gastrica sin(7) dll’a epatica comune (8 a) tronco celiaco (9)dell’ilo splenico (10) a splenica prossimale (11p)e a splenica distale (11d)
• D3 sovrapilorici (5) e infrapilorici (6) a epatica com post (8b) ligamento epatododenale completo (12 a,b,p) paraortici (16 a 2, 16b1)intradiaframmatici (19) iatoesofagei(20)
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Carcinoma gastrico:Sede Medio alta(MU)e Superiore media (UM)
Estensione della linfectomia D1 e D2
• D1:paracardiali dx (1) e sn(2),della piccola (3) e dellaD1:paracardiali dx (1) e sn(2),della piccola (3) e della grande curva (4),soprapilorici(5) e infrapilorici(6)
• D2 a.gastrica Sn(7),a epatica comune ant(8 a)
a celiaca(9),ilo splenico (10) a splenica prossimale (11p) e distale (11 d) legamento epatoduodenale i i (12 )sinistro (12 a)
D3 a epatica com post (8b) ligamento epatododenale completo (12 a,b,p) paraortici (16 a 2, 16b1) intradiaframmatici (19) iatoesofagei(20)
Carcinoma gastrico:Sede Inderiore (L) e inferiore‐duodenale (LD)
Estensione della linfectomia D1 e D2• D1: piccola curva (3) a gastroepiploica dx (4d)
il i i (5) i f il i i (6)sovrapilorici (5) e infrapilorici (6)
• D2: paracardiali dx (1) a gastrica sn (7) a epatica com ant (8 a) a celiaca (9) a splenica prossimale (11p) leg epatoduodenale sn (12 a)vena mesenterica sup (14v)) p ( )
• D3 a gastroepiploica sn (4sb) lig epatoduod post (12bp) a epatica post (8b) retropancreatici (13) paraortici (16 a 2, 16b1)
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Carcinoma gastrico:Sede Inferiore media (LM),Media (M) e Medio Inferiore (ML)Estensione della linfectomia D1 e D2
• D1 : paracardiali dx (1) della piccola curva (3) a gastroepiploica sinistra (4sb) e destragastroepiploica sinistra (4sb) e destra (4d)sovrapilorici (5) e infrapilorici (6)
• D2 : a gastrica sn(7) a epatica comune ant(8 a) a celiaca (9) a splenica prossimale (11p) leg epatoduodenale sn (12 a)
• D3: paracardiali sn (2) aa gastrici brevi (4sa) a epatica• D3: paracardiali sn (2) aa gastrici brevi (4sa) a.epatica vers post (8b) ilo splenico (10) a splenica distale (11d)lig epatoduod post (12bp)retropancreatici (13) vms (14v) paraortici (16 a 2, 16b1)
American Joint Committee on Cancer (AJCC)vs
Japanese Research Society for Gastric Cancer (JRSGC)
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Japanese Research Society for Gastric Cancer (JRSGC)
Categorie linfonodali N basate non sul numero di linfonodi coinvolti ma sulle stazioni linfonodali coinvolte in relazione alla sede del tumore.
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Stadiazione N, TNM vs JC(13 e 14)
Una ulteriore modifica…..
• Secondo la classificazione JC 14 la modifica i i l è h l l i D1 D2 di dprincipale è che la selezione D1 o D2 dipende
dal tipo di gastrectomia e non dalla sede del tumore. La Gastrectomia D1 include la dissezione del gruppo linfonodale 7(ags) così come tutte le stazioni perigastriche 1‐6 senza riguardo alla sede del tumore
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Japanese Research Society for Gastric Cancer
Lymph node station numbers according to the Japanese
classification of gastric cancer of the 14th edition .
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Lymph node station numbers according to the Japanese
classification of gastric cancer of the 14th edition .
LINFOADENECTOMIA D2per K antro/corpo
e piccola curvatura gastrica
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Japanese gastric cancer treatment guideline g2010 ,3°edition. La gastrectomia totale D1 include le stazioni n. 1–6 and 7 , i bl Lin blu . La D1+, in giallo , La D2 in rosso.
Japanesegastric cancertreatment guideline 2010 3rd edition, 3rd edition.
La gastrectomia distale D1include le stazioni 1, 3, 4sb 4d 5 64sb, 4d, 5, 6, and 7 (in Blu ). D1+ in giallo , e D2 in rosso .
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Japanese Research Society for Gastric Cancer
Sampling al congelatore delle stazioni 16 a2 16b1 per stabilire l’opportunità di una D3
Japanese Research Society for Gastric Cancer (JRSGC) il fattore M
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Trattamento del carcinoma gastrico
ADENOCARCINOMA GASTRICOsede: antro o corpo gastico
(Distal or Mid‐Gastric Tumors)
• For Patients with distal or mid‐body tumors, di t l bt t l t t i d t ddistal or subtotal gastrctomy is adequate and total gastrectomy does not improve survival.
• Su 618 pz trattati al NCI (milano) da Gennari & Co, la sopravvivenza a 5 ys dopo STG è stata del 65% e per la TG del 62%p
• Altri studi NordAmericani Inglesi e Francesi confermano questa tesi in pieno
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ESPLORAZIONE ADDOMINALE
INTERVENTO CHIRURGICO
INTERVENTO CHIRURGICOI TEMPO
SCOLLAMENTO COLO-EPIPLOICOE SEZIONE DEL LEGAMENTO GASTRO-COLICO
(Linfoadenectomia delle stazioni 4d-4sb)
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INTERVENTO CHIRURGICOI TEMPO
SCOLLAMENTO COLO-EPIPLOICOE SEZIONE DEL LEGAMENTO GASTRO-COLICO
(Linfoadenectomia delle stazioni 4d 4sb)(Linfoadenectomia delle stazioni 4d-4sb)
La legatura dell’Arteria gastro-epiploica di sn alla coda del pancreas consente di asportare 4sb e 4d in blocco con lo stomaco
INTERVENTO CHIRURGICOII TEMPO
SEZIONE DELL’ARTERIA GASTRO-EPIPLOICA DX(Linfoadenectomia della stazione 6)
Il margine superiore del pancreas serve da repere per individuare l’origine dell’Arteria gastro-epiploica destra
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INTERVENTO CHIRURGICOIII TEMPO
SEZIONE DEL DUODENO E AFFONDAMENTO DEL MONCONE
INTERVENTO CHIRURGICOIII TEMPO
SEZIONE DEL DUODENO E AFFONDAMENTO DEL MONCONE
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INTERVENTO CHIRURGICOIV TEMPO
SEZIONE DELL’ARTERIA GASTRICA DX (Linfoadenectomia delle stazioni 12a-12b-5)( )
eventuale colecistectomia
Gruppo 12: LN del legamento epatoduodenale12a: a sn dell’A. epatica propria
’12b: a dx dell’epatica e del coledoco12p: dietro la Porta
INTERVENTO CHIRURGICOIV TEMPO
SEZIONE DELL’ARTERIA GASTRICA DX (Linfoadenectomia delle stazioni 12a-12b-5)( )
eventuale colecistectomia
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INTERVENTO CHIRURGICOV TEMPO
DISSEZIONE DEL PICCOLO EPIPLOON FINO AL PILASTRO DIAFRAMMATICO DX
CON LINFOADENECTOMIA DEL TRIPODE CELIACO(Linfoadenectomia delle stazioni 3-8-9-1)
INTERVENTO CHIRURGICOV TEMPO
DISSEZIONE DEL PICCOLO EPIPLOON FINO AL PILASTRO DIAFRAMMATICO DX
CON LINFOADENECTOMIA DEL TRIPODE CELIACO(Linfoadenectomia delle stazioni 3-8-9-1)
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INTERVENTO CHIRURGICOVI TEMPO
SEZIONE DEL’ARTERIA GASTRICA SX (Linfoadenectomia della stazione 7)( )
INTERVENTO CHIRURGICOVI TEMPO
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INTERVENTO CHIRURGICOVI TEMPO
SEZIONE DEL’ARTERIA GASTRICA SX (Linfoadenectomia della stazione 7)( )
INTERVENTO CHIRURGICO
VII TEMPOSEZIONE DELLO STOMACO
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INTERVENTO CHIRURGICO
RICOSTRUZIONE DEL TRANSITO INTESTINALEMEDIANTE ANSTOMOSI GASTRO-DIGIUNALE
SU ANSA A ‘Y’ SEC ROUXSU ANSA A Y SEC. ROUX
INTERVENTO CHIRURGICORICOSTRUZIONE DEL TRANSITO INTESTINALE MEDIANTE
ANASTOMOSI GASTRO DIGIUNALE SU ANSA A ‘Y’ SEC. ROUX
Sezione della seconda ansa digiunaleAnastomosi digiuno-digiunale L-L manuale
al piede dell’ansa
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INTERVENTO CHIRURGICORICOSTRUZIONE DEL TRANSITO INTESTINALE MEDIANTE
ANASTOMOSI GASTRO DIGIUNALE SU ANSA A ‘Y’ SEC. ROUX
Sezione della seconda ansa digiunaleAnastomosi digiuno-digiunale L-L manuale
al piede dell’ansa
INTERVENTO CHIRURGICORICOSTRUZIONE DEL TRANSITO INTESTINALE MEDIANTE
ANASTOMOSI GASTRO DIGIUNALE SU ANSA A ‘Y’ SEC. ROUX
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Recidive
• Insorge in più del 50% con metastasi epatiche, polmonari, ossee.
• 1/3 dei casi recidiva loco‐regionale
• 1/3 dei casi disseminazione peritoneale
• Le uniche resecabili sono quelle loco‐regionali limitate al moncone gastrico o esofageo, o a gruppi linfonodali ben definiti
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Prognosi
• Sopravvivenza glob= 20 – 30% (giapponesi 50 – 70%)
• Sopravvivenza EGC= 85 – 95%
• Sopravvivenza AGC= T2: 50 – 60%
T3: 20 ‐ 30%
T4: <15%
• Sopravvivenza per N0= 80%
N1= 50%
N2= 25%
N3= 5 ‐10 %
Terapia chirurgicaK gastrico esteso al duodeno
B t 2 i l i i d i ifi ti• Bastano 2cm per peggiorare la prognosi in modo significativo
• Si deve estendere la resezione di 4 – 5cm oltre il piloro
• Non è necessario eseguire la duodencefalopancreasectomia
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Terapia chirurgicaK gastrico esteso al cardias ed all’esofago terminale
• Gastrectomia totale, sezione del diaframma
• Gastrectomia totale + resezione esofago terminale + linfectomia mediastinica inferiore
L’iperespressione di HER2 è stata riscontratain una percentuale più alta di pazienti con neoplasiadella giunzione gastroesofagea (33.2%) rispettoai pazienti con carcinoma gastrico (20.9%).
• Dallo studio ToGA, emerge un beneficio i t t l’ tili diconsistente con l’utilizzo di
trastuzumab nel carcinoma gastrico che si concretizza in una riduzione
del 26% del rischio di morte quando
trastuzumab viene somministratotrastuzumab viene somministrato
in combinazione con la chemioterapia (HR 0.74)
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