TISSOT IN PRIMA VISIONE A ROMA - newyorkmilano.commento psicologico: un Tissot trentunenne (il...

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TISSOT IN PRIMA VISIONE A ROMA Il bel mondo del secondo Ottocento " ritratto" dal pittore francese in ottanta fra dipinti e incisioni al Chiostro del Bramante . Di Armando Audoli uando pensiamo alla figura di James Tissot non può non venir- ci subito in mente lo straor- dinario ritratto che gli fece l'amico Edgar Degas tra il 1867 e il 1868, oggi conser- vato al Metropolitan di New York; ritratto che vale più di qualsiasi intervento critico, più di qualsiasi approfondi- mento psicologico: un Tissot trentunenne (il pittore era nato a Nantes il 15 ottobre 1836), adagiato su una sedia nel suo studio, appare in tut- ta la sua enigmatica "impren- dibilità". La postura stessa del soggetto sembrerebbe suggerire la trasversalità psi- chica e culturale di quel per- sonaggio davvero difficile da cogliere appieno. La produzione matura diTis- sot, ambiguamente sospesa tra suggestioni impressioni- ste ed echi preraffaelliti, ri- mane a tutt'oggi un fascinoso enigma da sciogliere: lo pre- mettono in primis gli orga- nizzatori di una splendida A SINISTRA: " La darsena di Portsmouth", olio su tela di James Tissot, 1877 circa. SOPRA: "La balconata dall'HSM Calcutta (Portsmouth)", olio su tela del 1876 circa. mostra allestita a Roma nel Chiostro del Bramante e aperta fino al 21 febbraio 2016. La rassegna, curata dallo specialista Cyrille Scia- ma (responsabile delle colle- zioni del XIX secolo per il Musée des Beaux-arts di Nantes), è certo l'occasione giusta nella quale ripensare a un artista tanto immediata- mente ammaliante quanto intimamente sfuggente. Un francese a Parigi. Le 80 opere esposte, tra dipinti e acqueforti, risultano distri- buite in otto sezioni temati- che e attestano in modo esemplare il forte influsso antiaccademico esercitato su Tissot sia dagli impressio- James Tissot Pagina 12

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TISSOT IN PRIMA VISIONE A ROMAIl bel mondo del secondo Ottocento "ritratto" dal pittore francese in ottanta

fra dipinti e incisioni al Chiostro del Bramante . Di Armando Audoli

uando pensiamo allafigura di James Tissot

non può non venir-

ci subito in mente lo straor-dinario ritratto che gli fece

l'amico Edgar Degas tra il1867 e il 1868, oggi conser-vato al Metropolitan di New

York; ritratto che vale più di

qualsiasi intervento critico,più di qualsiasi approfondi-

mento psicologico: un Tissot

trentunenne (il pittore era

nato a Nantes il 15 ottobre1836), adagiato su una sedia

nel suo studio, appare in tut-

ta la sua enigmatica "impren-dibilità". La postura stessa

del soggetto sembrerebbesuggerire la trasversalità psi-

chica e culturale di quel per-

sonaggio davvero difficile da

cogliere appieno.La produzione matura diTis-

sot, ambiguamente sospesa

tra suggestioni impressioni-ste ed echi preraffaelliti, ri-mane a tutt'oggi un fascinosoenigma da sciogliere: lo pre-

mettono in primis gli orga-

nizzatori di una splendida

A SINISTRA: "La darsenadi Portsmouth", oliosu tela di James Tissot,1877 circa. SOPRA:"La balconata dall'HSMCalcutta (Portsmouth)",olio su tela del 1876 circa.

mostra allestita a Roma nelChiostro del Bramante e

aperta fino al 21 febbraio

2016. La rassegna, curata

dallo specialista Cyrille Scia-ma (responsabile delle colle-zioni del XIX secolo per il

Musée des Beaux-arts diNantes), è certo l'occasione

giusta nella quale ripensare a

un artista tanto immediata-mente ammaliante quanto

intimamente sfuggente.

Un francese a Parigi. Le 80

opere esposte, tra dipinti eacqueforti, risultano distri-

buite in otto sezioni temati-

che e attestano in modo

esemplare il forte influssoantiaccademico esercitato

su Tissot sia dagli impressio-

James Tissot Pagina 12

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A DESTRA: "La

signora con l'ombrello(Mrs Newton)", oliosu tela del 1878-80.

nisti (anche se in verità nonespose mai con loro) sia dallacomplessa realtà di Londra,dove egli, che aveva addirit-tura naturalizzato inglese ilproprio nome di battesimo(Jacques Joseph), frequentòtra gli altri i reduci dalla rapi-da e fulminante parabolapreraffaellita, oltreché il coe-taneo Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912) e il piùgiovane Giuseppe De Nittis(1846-1884).

Cantore della mondanità.

Le sepolte radici artistiche di

Tissot, figlio di un mercante

di stoffe e di una modista di-

segnatrice di cappelli (da qui

ecco la sua maniacale accura-

tezza nel descrivere i tessuti e

nel narrare le seducenti vicen-

de della moda femminile),

vanno cercate nei meandri

del realismo francese di me-

tà Ottocento. Da principio la

sua pittura era votata soprat-

tutto ai soggetti storici e ven-

ne accolta con entusiasmo dai

critici presenti al Salon di Pa-

rigi del 1859... In breve pero

il fascino contagioso della

mondanità cittadina travolse

Tissot, facendolo presto di-

ventare un ritrattista gettona-

to, nonché un ispirato canto-

re degli. splendori aristocra-tici . In questo frangente, pur

non rinnegando gli insegna-

menti accademici dell'adora-

to maestro Jean-Auguste-Dominique ingres (1780-

1867), il pittore cercò di

chiudere definitivamente i

conti con la tradizione fran-

cese. Trasferitosi a Londra nel

1873, fu travolto da una pas-

sione fatale per KathleenNewton (1854-1882), giova-

ne irlandese malata di tuber-

colosi e con alle spalle una

difficile storia di adulterio,

sfociata in un divorzio. Dopo

il suicidio di Kathleen - insie-

me amante, musa e modella

- James vendette la casa di

Londra ad Alma-Tadema e

non si riprese mai più, appro-

dando a una sorta di perenne

crisi mistica che lo accompa-

gnò fino alla morte, avvenuta

l'8 agosto 1902 nel villaggio

francese di Chenecey-Buil

lon. Ora, con questa prima

mostra italiana dedicata al

sofisticato genio di Tissot,

sembra finalmente giunto

anche per noi il momento di

approfondire levaste implica-

zioni sociali, intellettuali e

poetiche di una pittura ecla-

tante, ma al tempo stesso non

così semplice da decifrare.

DOVE & QUANDO

"James Tissot", Roma,

Chiostro del Bramante;tel. 06-916508451 ; catalo-go Skira.

Fina al 21 febbraio 2016.

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