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Natura (1836)

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Ralph Waldo EmersonNatura (1836) - Parte I -
(Nature)


Sottile catena di innumerevoli anelli
Ognuno si unisce al pi lontano.
L'occhio legge presagi dove si posa
E la rosa parla tutti i linguaggi.
E sforzandosi diventare uomoil verme
Monta attraverso tutte le spire della forma(1)




Introduzione

La nostra et retrospettiva. Costruisce i sepolcri dei padri. Scrivebiografiestoriee critica. Le generazioni passate hanno contemplato Dio e lanatura faccia a faccia; noi attraverso i loro occhi. Perch non dovremmosperimentare anche noi un rapporto originale con l'universo? Perch nondovremmo avere anche noi una poesia una filosofia che vadano alle cosedirettamente e non attraverso la tradizionee una religione a noi rivelatapiuttosto che la sua storia? Avvinti per una stagione alla naturala cuicorrente vitale fluisce attorno a noi e attraverso noi e ci invitamediante ilsuo poteread un agire proporzionato alla naturaperch dovremmo brancolareattraverso le ossa secche del passato o indurre la generazione attuale amascherarsi con il suo scolorito guardaroba? Il sole risplende anche oggi. C'pi lana e pi lino nei campi. Ci sono nuove terrenuovi uomininuovipensieri. Domandiamoci allora quali debbano essere le nostre operele nostreleggi e il nostro culto.
Senza dubbio non ci poniamo domande destinate a rimanere senza risposta.Dobbiamo avere fiducia nella perfezione del creato sino al punto di credere chel'ordine delle cose potr soddisfare qualunque curiosit l'ordine delle coseabbia destato in noi. La condizione di ogni uomo una soluzione in geroglificoa quelle domande che vorrebbe porre. Questa soluzione egli la pratica nellavitaprima di apprenderla come verit. Allo stesso modola naturanelle sueforme e tendenzesta gi tracciando il suo proprio disegno. Interpelliamo lastraordinaria apparizione che risplende cos pacificamente attorno a noi.Cerchiamo di scoprire a che scopo esiste la natura.
Tutta la scienza ha un unico scopo: trovare una teoria della natura. Noi abbiamoteorie delle razze e delle funzionima a stento riusciamo a mettere insieme unsia pure remoto approccio a un'idea di creazione. Siamo ora cos lontani dallastrada che porta alla veritche i maestri di cose religiose discutono tra diloro e si odiano l'un l'altromentre chi si dedica alla speculazione considerato corrotto e frivolo. Maa un retto giudiziola verit piastratta proprio la pi pratica. Dovunque appare una teoria veranon avrbisogno di dimostrazioni. La sua verifica quella di riuscire a spiegare tuttii fenomeni. Ora molti fra questi vengono ritenuti inspiegati e anziinspiegabili; come ad esempio il linguaggioil sonnola folliai sogniglianimaliil sesso.
Da un punto di vista filosoficol'universo composto dalla Natura edall'Anima. In senso strettopercitutto quello che separato da noitutto quello che la Filosofia distingue comeNON IOcio sia la naturache l'artetutti gli altri uomini e il mio corpodeve essere classificatosotto questo nomeNATURA.Nell'enumerare i valori della natura e nelsommare i loro risultatiuser la parola in entrambi i sensicio nel suosignificato comune come in quello filosofico. In indagini cos generali come lapresentel'imprecisione non riguarda la materia; eviteremo ogni confusione dipensiero. LaNaturanel senso comunesi riferisce ad essenze nonmodificate dalla mano dell'uomo; lo spaziol'ariail fiumela foglia.L'Artesi riferisce alla mescolanza della volont umana con i medesimi oggetticome avviene con una casaun canaleuna statuaun quadro. Ma le sueoperazioniprese tutte insiemesono cos una statuaun quadro. Ma le sueoperazioniprese tutte insiemesono cos insignificantiun piccolointervento con lo scalpellouna cottura al fornoun rammendoun lavaggiochedinanzi a un' impressione grandiosa come quella prodotta dal mondo sullamente umanaesse non modificano il risultato.



I.Natura

Per stare in solitudine l'uomo ha bisogno di ritirarsi tanto dalla sua cameraquanto dalla societ. Non vivo in solitudine finch leggo o scrivoanche senessuno con me. Ma se un uomo vuole essere soloche guardi alle stelle. Iraggi che vengono da quei mondi celesti introdurranno una barriera tra lui e lecose volgari. Si potrebbe pensare che l'atmosfera sia stata creata trasparenteallo scopo di mettere l'uomonei corpi celestialla perpetua presenza delsublime. Come sono straordinarivisti nelle strade delle citt! Se le stelleapparissero una notte ogni mille annicome potrebbero gli uominicrederee adorare e preservare per molte generazioni il ricordo dell'apparizione dellacitt di Dio! Ma sorgono ogni nottequesti messaggeri della bellezzaeilluminano l'universo con il loro sorriso ammonitore.
Le stelle risvegliano una certa reverenza perchpur essendo sempre presentisono sempre inaccessibili; ma tutti gli oggetti naturali fanno un'impressionesimilequando la mente aperta alla loro influenza. La Natura non veste maiuna mediocre apparenza. N l'uomo pi saggio pu strapparle i suoi segreti eperdere ogni curiosit scoprendo tutta la sua perfezione. La Natura non maidiventata un giocattolo per uno spirito saggio. I fiorigli animalilemontagne riflettono tutta la saggezza dei suoi momenti miglioricos comehanno rallegrato la semplicit della sua infanzia.
Quando parliamo della natura in questi terminiabbiamo in mente un sentimentoprecisoma sommamente poetico. Intendiamo l'integrit dell'impressioneprocurata da molteplici oggetti naturali. E questo che distingue il pezzo dilegno del tagliaboschi dall'albero del poeta. L'incantevole paesaggio che hovisto questa mattina senza dubbio costituito da venti o trenta fattorie.Miller possiede questi terreniLocke quellie Manning il terreno boschivo chesta oltre. Ma nessuno di essi possiede il paesaggio. C' una proprietnell'orizzonte che nessun uomo possiede se non chi riesce con il proprio occhioa integrare tutte le partivale a direil poeta. Questa la parte miglioredelle fattorie di questi uominieppure ad essa i contratti di propriet nondanno un diritto.
In veritpochi adulti possono vedere la natura. La maggior parte dellepersone non vede il sole. Oppure ne una visione molto superficiale. Il soleillumina solamente l'occhio dell'uomoma risplende dentro l'occhio e nel cuoredel bambino. L'amante della natura colui i cui sensi interni ed esterni sonoancora in pieno accordo tra di loro; chi ha saputo conservare lo spiritodell'infanzia perfino nell'et adulta. Il suo rapporto con il cielo e con laterra diventa parte del suo cibo quotidiano. In presenza della natura una fierabeatitudine penetra nell'uomononostante i dolori reali. La Natura dice: E lamia creatura emalgrado tutti i suoi impertinenti dolorisar felice con me.Non il sole o l'estate come talima ogni ora e stagione rendono il loro omaggiodi beatitudine; poich ogni ora e ogni cambiamento corrispondono a un diversostato di mente e lo autorizzanodal mezzogiorno irrespirabile alla mezzanottepi cupa. La Natura uno scenario che si adatta ugualmente bene ad un'operacomica o tragica. Nella buona salutel'aria come un liquore dall'incredibilevirt. Attraversando un terreno spogliosguazzando nella neve che si scioglienel crepuscolosotto un cielo nuvolososenza avere nei miei pensieri alcunpresagio di speciale buona fortunaho assaporato una perfetta letizia. Quasi hopaura a pensare quanto sono felice. Anche nei boschi un uomo elimina i suoi annicome il serpente la sua pellee in qualunque periodo della vita sempre unbambino. Nei boschi la perpetua giovinezza. In queste piantagioni di Dioregnano un decoro e una santituna perenne festa viene allestitae l'ospitenon vede come potrebbe stancarsene in mille anni. Nei boschi ritorniamo allaragione e alla fede. L sento che niente mi pu capitare nella vitanessunadisgrazianessuna calamit (purch mi lasci la vista)che la natura nonpossa riparare. Stando sulla nuda terrail' capo immerso nell'aria serena esollevato nell'infinito spaziotutto l'egoismo meschino svanisce. Divento untrasparente bulbo ocularenon sono nientevedo tutto; le correnti dell'Essereuniversale circolano attraverso me; sono una parte o una particella di Dio. Ilnome dell'amico pi vicino suona allora straniero e accidentale: esserefratellio conoscentipadroni o servidiventa allora un'inezia fastidiosa. Iosono l'amante dell'irresistibile e immortale bellezza. Nella solitudine trovoqualcosa di pi caro e connaturale che nelle strade o nei villaggi. In unpaesaggio serenoe specialmente nella lontana linea dell'orizzontel'uomocontempla qualcosa di bello quanto la sua stessa natura.
La pi grande beatitudine offerta dai campi e dai boschi la suggestione diun'occulta relazione tra l'uomo e la vegetazione. Non sono solo e sconosciuto.Essi mi mandano segnali e altrettanto faccio io. L'ondeggiare dei rami nellatempesta nuovo e al tempo stesso antico per me. Mi sorprendee pure non sconosciuto. L'effetto che produce quello di un pi nobile pensiero o di unapi elevata emozione che mi raggiunse nel momento in cui ero convinto dipensare esattamente o di operare rettamente.
Pure certo che il potere di produrre una simile gioia non risiede nellanaturama nell'uomoo nell'armonia di entrambi. E necessario fare uso diquesto tipo di piacere con grande temperanza. Poich la natura non semprevestita con l'abito della festama la stessa scena che ieri mandava il suoprofumo e risplendeva come per la festa delle ninfe pu oggi essere ricopertadi malinconia. La Natura veste sempre i colori dello spirito. Per un uomooppresso dalla sventura il calore stesso del focolare ha qualcosa di triste. Vi allora un certo disprezzo del paesaggio percepito da chi ha appena perso unamicomorto. Il cielo che si stende a ricoprire uomini mediocri menograndioso.


II.Utilit

Chiunque consideri la causa ultima del mondo distinguer una moltitudine difunzioni che contribuiscono tutte al risultato finale. Esse si possonoclassificare in una delle seguenti categorie: Utilit; Bellezza; Linguaggio;Disciplina.
Nella categoria generale dell'utilit colloco tutti quei vantaggi per i quali inostri sensi sono debitori alla natura. Questocertamente un beneficiotemporaneo e mediatonon ultimocome il servizio che la natura rendeall'anima. Tuttavianonostante questo carattere bassoquesto beneficio perfetto nel suo generee costituisce il solo uso della natura che tutti gliuomini apprendono. L'angustia umana appare come infantile insolenzaquandoesploriamo la costante e generosa provvista preparata per aiutare e dilettarel'uomo su questa sfera verde che lo tiene a galla nei cieli. Quali angeli hannopotuto inventare questi splendidi ornamentiquesti ricchi apparatiquestooceano di aria sopraquesto oceano di acqua sottoquesto firmamento di terrain mezzo? Questo zodiaco di luciquesta cortina di nuvole gocciolantiquestacoperta striata di climiquesto anno quadripartito? Le bestieil fuocol'acquale pietre e il grano servono l'uomo. Il campo nello stesso tempo ilsuo pavimentoil suo cortileil suo campo di giochiil suo giardino e il suoletto.

Pi servi sono all'uomo soggetti
di quanto egli s'avvede(2)

La naturanel suo ministero volto all'uomonon solamente il materialemaanche il processo e il risultato. Tutte le parti interagiscono l'una con l'altrasenza interruzione per il vantaggio dell'uomo. Il vento pianta il seme; il solefa evaporare il mare; il vento soffia il vapore sul campo; il ghiacciodall'altra parte del pianetacondensa la pioggia; la pioggia nutre le piante;le piante nutrono gli animali; e in questo modo la circolazione infinita delladivina carit nutre l'uomo.
Le arti utili sono poi riproduzioni o nuove combinazioniad operadell'intelligenza umanadegli stessi benefattori naturali. L'uomo non aspettapi i venti favorevolima per mezzo del vapore realizza la favola della saccadi Eolo e porta i trentadue venti nella caldaia della sua nave. Per diminuirel'attritopavimenta la strada di barre di ferro estivando su una carrozza unintero carico di uominianimalie mercesfreccia attraverso il paeseda citta cittcome un'aquila o una rondine attraverso l'aria. Come cambiato ilvolto del mondodal tempo di No a quello di Napoleonegrazie a questoinsieme di aiuti! Il semplice e povero cittadino possiede cittnavicanaliponticostruiti per lui. Va all'ufficio postalee l'umanit si occupa dellesue commissioni; va alla libreria e l'umanit legge e scrive per lui di tuttoquello che succede; va al palazzo di giustizia e le nazioni si incaricano dirimediare ai suoi torti. Stabilisce la sua dimora lungo la stradae l'umanitesce ogni mattinae rimuove la neve con una pala e apre un sentiero per lui.
Ma non c' bisogno di specificare particolari in questa categoria di vantaggi.Il catalogo infinitoe gli esempi sono cos ovvi che li lascer allariflessione del lettorecon l'osservazione generaleche questo tipo dibeneficio materiale in rapporto con un bene ulteriore. Un uomo si nutre nonsolo per nutrirsima per poter lavorare.



III.Bellezza

Un pi nobile bisogno umano soddisfatto dalla naturae cio l'amore dellaBellezza.
Gli antichi greci chiamavano il mondoksmosbellezza. Tale lacostituzione delle coseo tale il potere plastico dell'occhio umanoche leforme primariecome il cielole montagnegli alberigli animali ci danno unpiacerein s e per s;un piacere che sorge spontaneo dalla formadalcoloredal movimentoe dall'insieme. Tutto questo sembra in parte dovutoall'occhio stesso. L'occhio il migliore degli artisti. Attraverso la mutuaazione della sua struttura e delle leggi della luce si produce la prospettivache integra ogni massa di oggettidi qualunque caratterein un globo bencolorato e sfumatoin modo tale chementre i singoli oggetti rimangonoinsignificanti e non stimolantiil paesaggio che essi compongono circolare esimmetrico. E come l'occhio il migliore compositorecos la luce ilprimo dei pittori. Non c' oggetto cos ripugnante che la luce intensa nonpossa rendere bellissimo. E lo stimolo che essa produce sui sense quellasorta di immensit che essa possiedecome lo spazio e il temporendonogioiosa tutta la materia. Perfino il cadavere ha una sua particolare bellezza.Ma oltre a questa generale grazia diffusa nella naturaquasi tutte le singoleforme sono gradevoli all'occhiocome provato dalle nostre innumerevoliimitazioni di qualcuna di essecome la ghiandail chicco d'uvala pignalaspiga di granol'uovole ali e le forme di molti uccellil'artiglio delleoneil serpentela farfallale conchiglie marinele fiammele nuvoleigermoglile foglie e le forme di molti albericome la palma.
Per meglio considerarlipossiamo distribuire gli aspetti della Bellezza in trespecie.


1. Innanzituttola semplice percezione delle forme naturali fonte di gioia.L'influenza delle forme e degli effetti naturali cos necessaria all'uomochenelle sue funzioni pi basseessa sembra collocarsi al confine tral'utilit e la bellezza. Per il corpo e per la mente oppressi da un lavoro o daun ambiente nocivola natura un medicinale e ristabilisce il loro tono.L'artigianol'avvocato escono dalla confusione dell'ambiente di lavoro e dellestradevedono il cielo e i boschie in questo modo tornano a essere uomini.Nella loro eterna calmal'uomo trova se stesso. La salute dell'occhio sembrarichiedere un orizzonte. Non siamo mai stanchifino a quando possiamo vedereabbastanza lontano.
Main altri momentila Natura produce una soddisfazione particolare unicamenteattraverso la sua bellezzae senza che si aggiunga alcun beneficio per ilnostro corpo. Ho visto lo spettacolo del mattino dalla cima della collina difronte alla mia casadalle prime luci del giorno al sorgere del soleconemozioni che un angelo potrebbe condividere. Le lunghe e sottili strisce dinuvole galleggiano come pesci nel mare purpureo di luce. Dalla terracome unaspiaggiaguardo quel mare silenzioso. Mi pare di condividere le sue rapidetrasformazioni; l'attivo incanto raggiunge la mia polvere terrena e io miespando e cospiro con il vento del mattino. Con cbe pochi e ordinari elementila natura ci rende simili agli dei! Datemi la salutedatemi l'arco di unagiornatae render ridicolo tutto lo sfarzo degli imperatori. L'alba la miaAssiria; il tramonto e il sorgere della luna la mia Pafoe inimmaginabili regnidi fiaba; il mezzogiorno pieno sar la mia Inghilterra dei sensi edell'intelligenza; la notte sar la mia Germania di mistica filosofia e disogni.
Non meno straordinariose si esclude la nostra minore sensibilit nelpomeriggioeraa tarda seral'incanto di un tramonto di gennaio. Le nuvoledell'occidente si erano divise in tanti fiocchi rosa modulati in tinte diinesprimibile morbidezzae l'aria aveva tanta vita e dolcezza che era una penarientrare in casa. Che cosa voleva dire la natura? Non c'era significato nellaviva tranquillit della valle dietro il mulinoche Omero e Shakespeare nonavrebbero potuto ricreare per me con le parole? Gli alberi senza fogliediventano spire di fiamma nel tramontonell'azzurro cupo del cielo a oriente afare loro da sfondoe le stelle dei calici morti dei fiorie ogni steloappassito e la stoppia ricoperta di brinadanno un contributo alla musica muta.
Gli abitanti delle citt pensano che il paesaggio della campagna sia piacevolesolo per met dell'anno. Io trovo la mia beatitudine nelle bellezze delpaesaggio d'invernoe credo che noi ne siamo toccati come dalle genialiinfluenze dell'estate. Per l'occhio attento ogni momento dell'anno ha la suaparticolare bellezza enello stesso campocontemplain ogni momentounquadro che non era mai stato visto primae che non sar visto mai pi. Icieli cambiano ogni momento e riflettono la loro gloria o la loro malinconianelle pianure sottostanti. Lo stato dei raccolti nelle vicine fattorie alteral'aspetto della terra di settimana in settimana. La successione delle piantespontanee nei pascoli e ai bordi delle stradeche rappresenta il silenziosoorologio attraverso cui il tempo mostra le ore dell'estaterenderpercettibili perfino le divisioni del giorno a un acuto osservatore. Le tribdegli uccelli e degli insettipuntuali al loro tempo come le piantesiinseguono l'un l'altrae l'anno ha spazio per tutte. Per corsi d'acqua lavariet e ancora pi grande. In luglioquell'azzurra pianta acquaticache sichiama pontederiafiorisce in ampi letti nei punti poco profondi del nostrofiume ameno e pullula di gialle farfalle in continuo movimento. L'arte non puemulare questo sfarzo di viola e d'oro. Poich il fiume in perpetua festaeogni mese vanta un nuovo ornamento.
Ma questa bellezza della Naturavista e sentita come bellezza la parteminore. Gli spettacoli del giornola rugiada del mattinol'arcobalenolemontagnei frutteti in fiorele stellela luce della lunale ombrenell'acqua fermae cose similise vengono ricercate con un'eccessiva aviditdiventano meri spettacoli e ci beffano con la loro irrealt. Esci di casa pervedere la lunae questa non sar che un finto luccichio; non ti piacer comequando la luce della luna splende sul tuo viaggio necessario. Chi potrafferrare il bagliore di bellezza dei gialli pomeriggi di ottobre? Se ti faiavanti per afferrarlaecco sparisce; solo un miraggio: come quando guardidal finestrino della diligenza.



2. La presenza di un pi alto valorevale a dire di un elemento spiritualeessenziale per la perfezione della natura. L'alta e divina bellezza che puessere amata senza mollezza quella che si trova in combinazione con l'umanavolont e non se ne separa mai. La bellezza il segno che Dio incide sullavirt(3). Ogni azione naturale piena di grazia. Ogni atto eroico anche pieno di decoro e fa risplenderedella sua luce i luoghi in cui si manifesta e chi vi assiste. Noi apprendiamoattraverso le grandi azioni che l'universo la propriet di ogni individuoche ci vive. Ogni creatura razionale ha tutta la natura per sua dote e propriet.E suase lo vuole. L'uomo pu spogliarsi di tutto questo; pu ritirarsi in unangoloe abdicare al suo regnocome fanno moltima egli ha diritto al mondoper la costituzione. In proporzione all'energia del suo pensiero e della suavolontegli prende il mondo dentro di s. Tutte quelle cose per cui gliuomini aranocostruisconoo naviganoobbediscono alla virt(4)dice un antico storico. I venti e le onde -dice Gibbon- sono sempre dallaparte del miglior navigatore. Cos anche il sole e la luna e tutte le stelledel cielo. Quando accade che una nobile azione sia compiuta in uno scenario digrandiosa bellezza naturale; quando Leonida e i suoi trecento martiri impieganoun intero giorno per moriree la luna e il sole vengono e li guardano una voltanel ripido passo delle Termopili; quando Arnold von Winkelried(5)sulle alte Alpiall'ombra della valangaraccoglie sul suo corpo un fascio dilance austriache per spezzare la linea a vantaggio dei suoi compagni; non sonoquesti eroi degni di aggiungere la bellezza della scena alla bellezzadell'azione? Quando la nave di Colombo si avvicina alla sponda dell'Americadavanti a questa sponda - i seIvaggi in filaaccorsi dalle loro capanne dicannail mare alle spalle e le montagne viola dell'Arcipelago Indiano intorno -possiamo separare l'uomo dal quadro vivente? Non veste forse il Nuovo Mondo laforma umana con quei boschi di palme e savane come adeguato drappeggio? Semprela bellezza naturale si insinua come l'ariae pervade le grandi azioni. QuandoSir Harry Vane(6)fu trascinato sulTower-Hillseduto su una slittaper trovare la morte come campione delle leggiinglesiuno della folla gridrivolto a lui: Mai avesti seggio piglorioso!. Carlo Ilper intimidire i cittadini di Londrafece in modo che ilpatriota Lord Russell(7)fossecondotto in una carrozza apertaattraverso le principali strade della cittmentre andava al patibolo. Ma- come ingenuamente si esprime il suo biografo- la folla immagin vedere libert e virt assise accanto a lui. In luoghinon ufficialitra sordidi oggettiun atto di virt o di eroismo sembraimprovvisamente attirare a s il cielo come suo tempioil sole come suacandela. La Natura tende le sue mani ad abbracciare l'uomosolo che i pensieridi questi siano di pari grandezza. Volentieri essa segue i suoi passi con larosa e con la violae piega il suo profilo splendido e grazioso ad ornare ilfiglio amato. Se solo i pensieri di questi sono di eguale portatala cornice siadatter al quadro. Un uomo virtuoso all'unisono con le opere della naturae costituisce la figura centrale della sfera visibile. OmeroPindaroSocrateFocione si associano bene nella nostra memoria con la geografia e il clima dellaGrecia. I cieli visibili e la terra simpatizzano con Ges. Nella vita comunechiunque abbia visto una persona di carattere potente e pronta intelligenza sisar accorto di come facilmente questi accordi tutte le cose a sle personele opinionie il giornoe di come la natura possa diventare ancella di unuomo.

3. C' ancora un altro aspetto sotto cui la bellezza del mondo pu essereosservatacioil momento in cui questa diventa oggetto dell'intelletto.Accanto alla relazione con la virtle cose hanno rapporto con il pensiero.L'intelletto ricerca l'assoluto ordine nel quale le cose stanno nella mente diDiosenza i condizionamenti degli affetti. Il potere intellettuale e la capacitdi agire sembrano succedersi l'uno all'altro nell'uomo e l'esclusiva attivitdell'uno genera l'esclusiva attivit dell'altro. C' qualcosa di poco cordialein ciascuno verso l'altroma essi sono come i periodi alternati dialimentazione e lavoro negli animali: ciascuno prepara e sar certamenteseguito dall'altro. Perci la bellezza chein relazione alle azionicomeabbiamo vistoviene senza essere ricercatae viene proprio perch non ricercatasar poi percepita e perseguita dall'intelletto; e quindi di nuovoa sua voltadalla capacit di agire. Niente di divino muore. Tutto il bene eternamente riproduttivo. La bellezza della natura si riforma nella mentee nonper una sterile contemplazionema per una nuova creazione.
Tutti gli uomini sono in qualche misura colpiti dal volto del mondo; alcuniuomini fino al punto da ricavarne beatitudine. Questo amore per la bellezza il Gusto. Altri nutrono lo stesso amore con una tale esuberanzachenoncontenti di ammirare la bellezzacercano di incarnarla in nuove forme. Lacreazione della bellezza l'Arte.
La creazione di un'opera d'arte getta luce sul mistero dell'umanit. Un'operad'arte un simbolo o un riassunto del mondo. Il risultato o l'espressionedella naturain miniatura. Poichnonostante le opere della natura sianoinnumerevoli e tutte diverseil loro risultato o la loro espressione a untempo simile e individuale. La natura un mare di forme radicalmente similieppure uniche. Una fogliaun raggio di soleun paesaggiol'oceanofannoun'impressione analoga nella mente. Ci che comune a tutte queste cosequella perfezionequell'armonia la bellezza. Il modello della bellezza l'intero circuito delle forme naturalila totalit della natura che gliitaliani esprimono definendo la bellezza il pi dell'uno.(8)Niente pienamente bello preso per s; niente bello se non viene messo inrelazione al tutto. Un singolo oggetto bello solo nel momento in cuisuggerisce questa grazia universale. Il poetail pittorelo scultoreilmusicistal'architetto cercano ognuno di concentrare questo irraggiarsi delmondo in un puntoe ognuno nelle sue numerose opere cerca di soddisfare l'amoredella bellezza che lo stimola a produrre. Perci l'arte una natura passataattraverso l'alambicco dell'uomo. Perci nell'arte la Natura lavora attraversola volont di un uomo ripieno della bellezza delle sue prime opere.
Il mondo perci esiste per l'animaper soddisfarne il desiderio di bellezza.Questo elementoportato all'estremolo chiamo un fine ultimo. Nessunaspiegazione pu essere richiesta o fornita sui motivi per cui l'anima ricercala bellezza. La bellezzanel suo pi ampio e profondo significatoun'espressione dell'universo. Dio integrale bellezza-giustizia. Verit ebonte bellezzanon sono che diversi aspetti dello stesso Tutto. Ma labellezza in natura non ultima. Essa messaggera dell'interiore ed eternabellezzae non semplicemente un bene concreto e soddisfacente. Deve porsicome una partee non come l'ultima o pi alta espressione della causa finaledella Natura.



IV. Linguaggio

Il linguaggio un terzo strumento attraverso cui la Natura serve l'uomo. LaNatura il veicolo del pensieroin un sempliceduplicee triplice grado.
1. Le parole sono segni difatti naturali.
2. Particolari fatti naturali sono simboli di particolari fatti spirituali.
3. La Natura il simbolo dello spirito.


1. Le parole sono segni difatti naturali. La funzione della storia naturale di aiutarci nella storia soprannaturale; la funzione della creazione esteriore di offrirci il linguaggio con cui parlare dell'essere e del divenire dellacreazione interiore. Se si traccia la genealogia di ogni parola che viene usataper esprimere un fatto morale o intellettualesi scoprir che deriva daqualche fenomeno materiale.Giustosignificadiritto; sbagliatosignificacontorto. Spiritosignifica in primo luogovento; trasgressionel'attraversaredi unalinea; accigliatol'alzarsi delle sopracciglia.Indichiamo ilcuoreper esprimere un'emozionelatestaper indicare il pensiero; epensieroedemozionesono a loro volta parole prese in prestito dalle cosesensibilie applicate alla natura spirituale. La maggior parte del processoattraverso cui questa trasformazione si realizzata ci sfuggenascosta neltempo remoto in cui il linguaggio fu creato; ma la stessa tendenza pu essereosservata ogni giorno nei bambini. I bambini e i selvaggi usano solamente nomi onomi di coseche essi convertono di continuo in verbie applicano ad analoghiatti di pensiero.


2. Ma questa origine di tutte le parole che hanno una portata spirituale - fattocos rilevante nella storia del linguaggio - il nostro minor debito neiconfronti della natura. Non sono solo le parole a essere emblematiche; sono lecose stesse a essere tali. Ogni fatto naturale simbolo di qualche fattospirituale. Ogni aspetto della natura corrisponde a qualche stato mentaleequello stato mentale pu solo essere descritto presentando quella sembianzanaturale come la sua immagine. Un uomo infuriato un leoneun uomo astuto una volpeun uomo sicuro una rocciaun uomo colto una fiaccola. Unagnello innocenza; un serpente sottile mali-zia; i fiori esprimono per noii teneri affetti. Luce e oscurit sono le nostre espressioni familiari perconoscenza e ignoranza; la parola calore esprime amore. Una visibiledistanza dietro e davanti a noi rispettivamente la nostra immagine dellamemoria e della speranza.
Chi pu guardare un fiume in un momento di meditazione senza richiamare allamente il flusso di tutte le cose? Getta un sasso in un ruscelloe i cerchi chesi propagano sono il meraviglioso modello di ogni forma di influsso. Gli uominisono consapevoliall'interno o al di qua della loro vita individualediun'anima universale dovecome in un firmamentole nature della Giustiziadella Veritdell'Amoredella Libertsorgono e risplendono. Essi chiamanoRagione questa anima universale: non miao tuao suama noi siamo suoi;siamo sua proprietsuoi uomini. E il cielo blu in cui la nostra terra sprofondata~ cielo con la sua perpetua calmae pieno di eterne sfere ilmodello della Ragione. Ci che da un punto di vista intellettuale chiamiamoRagionelo indichiamo invece come Spirito in rapporto alla natura. Lo Spirito il Creatore. Lo Spirito ha la vita in s. E l'uomo in tutte le et e intutti i paesi lo esprime nel suo linguaggio con la parolaPADRE.
E facile vedere come in queste analogie non vi sia niente di fortuito o dicapricciosoe come esse siano invece costantie pervadano la natura. Non sonoi sogni di pochi poetiqui e l; ma l'uomo un creatore di analogieestudia le relazioni in tutti gli oggetti. Egli si trova al centro degli esserie un raggio di relazioni giunge a lui da ogni altro essere. N l'uomo puessere compreso senza questi oggettin questi oggetti senza l'uomo. Tutti ifatti nella storia naturale presi per se stessi non hanno valoresono sterilicome un singolo sesso. Ma unisci la natura alla storia dell'uomoe subito essadiventa piena di vita. Interi trattati sulla floratutti i volumi di Linneo edi Buffonsono solo freddi cataloghi difatti; ma il pi triviale di questifattile caratteristiche di una piantagli organio il lavoro che laconcerneo rumore di un insettoapplicati all'illustrazione di un concettonella filosofiao in qualsiasi modo associati alla natura umanaci colpiscononel modo pi vivo e piacevole. Il seme di una pianta: quali toccanti analogiecon la natura dell'uomo sono state trovate in quel piccolo fruttoin ognidiscorsofino alla voce di Paoloche chiama seme il corpo destinato allamorte ( stato seminato un corpo naturalesorto un corpospirituale).(9)Il movimento dellaterra attorno al suo asse e attorno al sole creano il giorno e l'anno. Si trattasemplicemente di determinate quantit di luce e di calore. Ma non c' alcunaintenzione di analogia tra la vita dell'uomo e le stagioni? E non guadagnanoforse le stagioni in splendore e in pathos da quell'analogia? Gli istinti di unaformica sono di assai poca importanza considerati di per s; ma nel momento incui un raggio di relazione si estende da essa all'uomo e quel piccolo animalettoda fatica visto come qualcuno che ammonisceun piccolo corpo con un cuorepossenteallora tutte le sue abitudinianche quella che stata recentementeosservatache essa non dorme maidiventano sublimi.
A causa di questa radicale corrispondenza tra le cose visibili e i pensieriumanii selvaggiche hanno solo ci che necessarioconversano attraversofigure. Se andiamo indietro nella storiail linguaggio diventa pi pittorescofino alla sua infanziaquando tutto poesiao quando tutti i fattispirituali sono rappresentati da simboli naturali. Si scopre che gli stessisimboli hanno dato luogo agli elementi originali di tutti i linguaggi. E statoosservato inoltre che le espressioni idiomatiche di tutti i linguaggi siavvicinano fra loro in passaggi di particolare eloquenza ed effetto. E il primolinguaggio come l'ultimo. Questa immediata dipendenza del linguaggio dallanaturaquesta conversione di un fenomeno esteriore nel modello di qualcosa diumanonon perde mai il suo potere di coinvolgerci. E questo che dquell'arguzia alla conversazione di un contadino dal forte carattere o agliabitanti dei terreni boscosi e selvaggiche tutti gli uomini dimostrano diapprezzare.La natura un interprete attraverso cui l'uomo conversa con gli altriuomini. Il potere di un uomo di collegare il suo pensiero con il suo propriosimboloe di esprimerlo in questo mododipende dalla semplicit del suocarattereciodal suo amore della verit e dal suo desiderio di comunicarlasenza perdita. La corruzione dell'uomo seguita dalla corruzione dellinguaggio. Quando sulla semplicit del carattere e sulla sovranit delle ideeprevalgono dei desideri secondariil desiderio di ricchezzedi piaceredipoteree di lodie la doppiezza e la falsit prendono il posto dellasemplicit e della veritil potere sulla natura come interprete della volontviene in un certo grado perduto; nuove immagini cessano di essere createevecchie parole sono forzate a indicare cose che non sono affatto vecchie; unamoneta cartacea viene usata quando non c' oro nelle camere di sicurezza. A suotempo la frode diviene evidentee le parole perdono tutto il potere distimolare la comprensione o gli affetti. Si possono trovare centinaia discrittori in ogni nazione da lungo tempo civile che per un breve periodo credonoe fanno credere agli altri di vedere ed esprimere veritessi che invece nonhanno la forza di rivestire un solo pensiero nel suo abito naturalema sinutrono inconsapevolmente con il linguaggio creato dagli scrittori primari delpaesequelli cio che hanno mantenuto un rapporto primario con la natura.
Ma gli uomini saggi irrompono attraverso questo stile corrotto e collegano dinuovo le parole alle cose visibiliin modo tale che il linguaggio figuratodiventa immediatamente un'autorevole certificazione che colui che lo usa unuomo alleato con la verit e con Dio. Il nostro discorsonel momento in cuicresce sul terreno di fatti familiari ed infiammato dalla passione o esaltatodal pensierosi veste di immagini. Un uomo che conversa seriamentese guardaai suoi processi intellettualiscoprir che sempre un'immagine materiale pio meno luminosa cresce nella sua mentecontemporaneamente ad Ogni pensierorivestendolo dei suoi abiti. Di qui il fatto che la buona scrittura e ildiscorso brillante sono perpetue allegorie. Questa produzione immaginativa spontanea. Rappresenta l'unione dell'esperienza con la presente azione dellamente. E una effettiva creazione. Costituisce l'opera della Causa Originaleattraverso gli strumenti che essa ha gi creato.
Questi fatti possono suggerire quale siaper una mente gagliardail vantaggiodella vita rurale rispetto alla vita artificiale e angusta delle citt. Dellanatura conosciamo pi di quello che possiamoanche volendolocomunicare. Lasua luce fluisce ininterrottamente nella mentee scordiamo la sua presenza. Ilpoeta o l'oratore cresciuti nei boschii cui sensi siano stati formati dinanzial loro affascinante e pacificante mutareanno dopo annosenza disegno oparticolare curanon perderanno mai completamente la loro lezionenellaconfusione delle citt o nelle risse della politica. Molto tempo doponelmezzo dell'agitazione e del tumulto delle assemblee nazionalinell'ora dellarivoluzionequeste immagini solenni riappariranno come la luce del mattinocome simboli e parole opportuni in relazione ai pensieri che gli eventi presentirisveglieranno. Al richiamo di un nobile sentimentodi nuovo i boschiondeggianoi pini mormoranoil fiume scorre e risplendee il bestiamemuggisce sulle montagnecos come lo avevano visto e udito nell'infanzia. Econ queste immagini dinanzile squille della persuasionele chiavi del poteresono posti nelle loro mani.

3. Dunque gli oggetti naturali ci assistono nell'espressione di particolarisignificati. Ma quale linguaggio straordinario per esprimere informazioni cosinsignificanti! C'era forse bisogno di creature di razza cos nobiledi questaprofusione di formedi questa moltitudine di orbite nel cieloper fornireall'uomo il dizionario e la grammatica del suo discorso municipale? Mentre ciserviamo di questo grandioso cifrario per il disbrigo delle nostre faccendedomestichesentiamo che non abbiamo ancora cominciato a usarlo veramentee chenon ne siamo neppure capaci. Siamo come viaggiatori che usano le ceneri di unvulcano per cuocere le uova. Mentre vediamo che sempre pronto a fornire leparole di quello che vogliamo direnon possiamo evitare la domanda se icaratteri siano o no significanti di per s. Le montagnele onde e i cieli nonhanno altro significato di quello che consapevolmente attribuiamo loro quando liusiamo come emblemi del nostro pensiero? Il mondo emblematico. Parti deldiscorso possono essere metaforeperch l'intera natura una metafora dellamente umana. Le leggi della natura morale rispondono a quelle della materia comeun volto si riflette in un vetro. Il mondo visibile e le relazioni delle suepartisono il quadrante su cui leggere l'invisibile.(10)Gliassiomi della fisica traducono le leggi dell'etica. Perci si dice che iltutto pi grande della parte; la reazione uguale all'azione; ilpeso pi piccolo pu essere spinto a sollevare il peso maggiorepoich ladifferenza di peso compensata dal tempo; e molte proposizioni similichehanno un significato etico oltre che fisico. Queste proposizioni hanno un sensomolto pi esteso e universale quando sono applicate alla vita umana di quandosono confinate all'uso tecnico.
In modo similele parole memorabili della storia e i proverbi delle nazioniconsistono di solito in un fatto naturalescelto come immagine o parabola diuna verit morale. Cos: Una pietra mossa non fa muschio; Meglio un uovooggi che una gallina domani; Uno zoppo sulla strada giusta batte uncorridore su quella sbagliata; Batti il ferro finch caldo; Edifficile trasportare una tazza troppo piena; L'aceto il figlio del vino;L'ultima oncia spezz la schiena del cammello; L'albero che vive a lungomette prima le radici e simili. Nel loro significato primario questi sonofatti banalima li ripetiamo per il valore del loro significato analogico. Ciche vero per i proverbi vero di tutte le favoleparabole e allegorie.
Questa relazione tra la mente e la materia non una fantasia di qualche poetama presente nella mente di Dioe in questo modo pu essere conosciuta datutti gli uomini. Che appaia loro oppure no. Quando nei momenti favorevoliconsideriamo questo miracolol'uomo saggio dubita di essere stato cieco e sordoin tutti gli altri momenti:

Possono esserci cose come queste
E sovrastarci come una nuvola estiva
Senza la nostra speciale meraviglia?(11)

poich l'universo diventa trasparentee la luce di leggi ancor pi alte dellesue risplende attraverso esso. E il problema costante che ha suscitato lasorpresa e stimolato lo studio di ogni grande genio dagli inizi del mondodall'et degli egiziani e dei bramini a quella di Pitagoradi PlatonediBacondi Leibniz e di Swedenborg. Lal margine della strada siede la Sfingee di et in etogni profetapassandole accantotenta la sortesvelandonel'enigma. Sembra essere una necessit dello spirito quella di manifestarsi informe materiali; e giorno e nottefiume e tempestabestia feroce e uccelloacido e alcale preesistono come Idee necessarie nella mente di Dioe sonoquello che sono in virt di precedenti affetti nel mondo dello spirito. Unfatto il fine o l'ultimo risultato dello spirito. La creazione visibile iltermine o la circonferenza del mondo invisibile. Gli oggetti materiali -sostenne un filosofo francese - sono necessariamente una sorta discoriadeipensieri sostanziali del Creatoreche devono sempre conservare un esattarelazione con la loro prima origine; in altre parolela natura visibile deveavere un aspetto spirituale e morale.
Questa dottrina astrusae anche se le immagini di vestescoriaspecchioecc.possono stimolare la fantasiadobbiamo chiedere l'aiuto di commentatoripi sottili e vitali per rendere pi chiaro questo concetto. Ogni scritturadeve essere interpretata dallo stesso spirito che l'ha prodotta la leggefondamentale della critica. Una vita in armonia con la natural'amore dellaverit e della virtpurificheranno gli occhi fino alla comprensione del suotesto. A poco a poco possiamo arrivare a conoscere il senso primitivo deglioggetti permanenti della naturacos che il mondo sar per noi un libroapertoe ogni forma significher la sua vita nascosta e la sua causa finale.
Un nuovo interesse ci sorprendementredal punto di vista ora suggeritocontempliamo l'impressionante estensione e moltitudine degli oggetti; poich ognioggetto guardato rettamenteapre una nuova facolt dell'anima. Quella cheera verit inconsapevolediventaquando viene interpretata e definita in unoggettouna parte del dominio della conoscenzauna nuova arma nell'arsenaledel potere.



V.Disciplina

Indagando il significato della naturaarriviamo nello stesso tempo aconsiderare un nuovo elemento: la natura una disciplina. Questo modo ditrarre vantaggio dal mondo include quelli precedenti come sua parte.
Spaziotemposocietlavoroclimacibolocomozionegli animalile forzemeccaniche ci dannogiorno dopo giornole lezioni pi sinceredalsignificato illimitato. Esse educano sia l'Intelligenza che la Ragione. Ognipropriet della materia una scuola per l'intelligenzala sua solidit oresistenzala sua inerziala sua estensionela sua figurala sua divisibilit.L'intelligenza aggiungedividecombinamisura e trova perpetuo nutrimento espazio per la sua attivit in questa scena preziosa. Nello stesso tempolaRagione trasferisce tutte queste lezioni nel suo mondoquello del pensieroattraverso la percezione delle analogie che sposano la Materia e la Mente.


1.La natura una disciplinadel comprendere nell'ambito delle verit intellettuali. Il nostro contatto congli oggetti sensibili un costante esercizio nelle necessarie lezioni sulladifferenzala somiglianzal'ordinel'essere e l'apparirela progressivasistemazionel'ascendere dal particolare al generaleil convergere verso unsolo risultato di molteplici forze. Proporzionata all'importanza dell'organo daformare l'estrema cura con cui si deve provvedere alla sua istruzioneunacura che non viene meno in nessun singolo caso. Quale noioso allenamentogiornodopo giornoanno dopo annosenza fineper formare il senso comune; checontinuo ripetersi di fastidiinconvenientidilemmi; quante soddisfazioniprese da uomini meschini ai nostri danni; quante discussioni sui prezziquanticalcoli degli interessi [...1 e tutto questo per formare la Mano della mente;per insegnarci che i buoni pensieri non sono migliori dei buoni sognia menoche non siano messi in pratica!.(12)
Lo stesso utile compito svolto dalla Propriet e dai suoi sistemi derivatidel debito e del credito. Il debitoil debito digrignantela cui maschera diferro la vedoval'orfanoe i figli del genio temono e odiano; il debitochetanto tempo consumache tanto danneggia e scoraggia un grande spirito conpreoccupazioni apparentemente cos vili un precettore le cui lezioni nonpossono essere trascurate: ne hanno bisogno soprattutto coloro che soffrono dipi a causa sua. E inoltrela proprietche stata opportunamenteparagonata alla neve che cade oggi uniformementee domani il ventol'ammucchia in cumuli semplicemente l'azione in superficie del meccanismointernocome le lancette sul quadrante dell'orologio. Mentre ora ginnasticaper l'intelligenzaaccumula nella preveggenza dello spirito un'esperienza dileggi pi profonde.

L'intero carattere e la fortuna dell'individuo sono condizionati dalle minimedisuguaglianze nella formazione dell'intelligenza: per esempio nella percezionedelle differenze. E grazie allo Spazio e al Tempo che l'uomo pu capire che lecose non sono confuse e ammassate in modo disordinatoma divise e individuali.Una campana e un aratro hanno una funzione diversae una non pu svolgere ilcompito dell'altro. L'acqua buona da bereil carbone si pu bruciarelalana ottima da indossare; ma la lana non pu essere bevutal'acqua non puessere filatan il carbone pu essere mangiato. L'uomo saggio mostra la suasaggezza nella separazionenella gradazionee la sua scala delle creature edei valori ampia come quella naturale. La scala degli sciocchi non ha alcunaampiezza; essi suppongono che ogni uomo sia come ogni altro uomo. Ci che non buono lo chiamano il peggioe ci che non odioso essi chiamano ilmeglio.
Comein modo similela natura ci educa a stare bene attenti! Essa non perdonaerrori. Il suo s se il suo no e no.
I primi passi in agricolturaastronomiazoologia (quei primi passi cheintraprendono il contadinoil cacciatoree il marinaio)insegnano che i dadidella Natura sono sempre truccati; che nei suoi cumuli e rifiuti sono nascostisicuri e utili risultati.
Con quale calma e genialit la mente apprende una dopo l'altra le leggi dellafisica! Quali nobili emozioni dilatano il mortale appena egli entra nei conciliidella creazionee sente attraverso la conoscenza il privilegio di Essere! Lasua capacit di penetrazione lo purifica. La bellezza della natura risplendenel suo stesso petto. L'uomo pi grande di quanto possa comprenderel'universo meno grandeperch le relazioni di Tempo e di Spazio svanisconoappena le leggi sono conosciute.
Qui di nuovo siamo impressionati e perfino intimiditi dall'immensitdell'universo che deve essere esplorata. Quello che conosciamo un semplicepunto rispetto a quello che non conosciamo.(13)Apri una qualunque recente rivista di scienzaconsidera i problemi riguardoalla luceal caloreall'elettricital magnetismoalla fisiologiaallageologiae giudica da te stesso se possibile che l'interesse della scienzanaturale possa mai esaurirsi in fretta.
Lasciando da parte molti particolari della disciplina della naturanon dobbiamoomettere di specificarne due.
L'esercizio della Volontovvero la lezione del potere insegnata in ognievento. A partire dal consecutivo impossessarsida parte del bambinodei suoimolteplici sensi fino al momento in cui egli dice: Sia fatta la tua volont!egli apprende il segreto di poter ridurre sotto la sua volont non soloparticolari eventi ma anche grandi classi di eventianzil'intera loro seriee di potere in tal modo conformare tutti i fatti al suo carattere. La natura completamente mediata. E fatta per servire. Subisce il dominio dell'uomo con lastessa sottomissione dell'asino che port il Redentore. Offre tutti i suoiregni all'uomo come materiale grezzo che egli pu modellare in oggetti utili.L'uomo non mai stanco di elaborarla. Egli forgia la sottile e delicata ariain sagge e melodiose parolee fornisce loro le ali come angeli di persuasione ecomando. Sempre picon ogni pensierosi estende il suo dominio sulle cosefino a che il mondo diventa alla fine solo una volont realizzatail doppiodell'uomo.


2.Gli oggetti sensibilisono conformi alle premonizioni della Ragione e riflettono la coscienza. Tuttele cose sono morali; e nei loro illimitati cambiamenti senza confini hanno unriferimento incessante alla natura spirituale. Perci la natura con formecolori e movimento si gloria che ogni globo nel cielo pi lontanoognicambiamento chimico dal pi rude cristallofino alle leggi della vitaognicambiamento di vegetazione dal primo principio della crescita nell'occhio di unafogliafino alla foresta tropicale e all'antidiluviana miniera di carboneognifunzione animale dalla spugna fino a Ercolesuggeriscano o tuonino all'uomo leleggi del bene e del malee i dieci Comandamenti. Perci la natura semprealleata della Religione: mette a disposizione del sentimento religioso tutto ilsuo fasto e le sue ricchezze. Profeti e sacerdotiDavideIsaia e Ges hannoattinto in profondit da questa fonte.
Questo carattere etico penetra l'osso e il midollo della naturatanto dasembrare il fine per cui essa fu creata. Qualunque scopo privato sia soddisfattoda un suo qualunque membro o partequesta la sua funzione pubblica euniversale e non mai omessa. Niente in natura si esaurisce nel suo primo uso.Quando una cosa ha servito il suo scopo fino all'ultimodiventa completamentenuova per un ulteriore servizio. In Dioogni fine convertito in nuovi mezzi.In questo modo l'uso dei vantaggiconsiderato in s meschino e squallido.Ma per la mente rappresenta una sorta di educazione alla grande dottrinadell'Usocio che una cosa buona solo fino al momento in cui serve; che unacollaborazione delle parti e un concorso degli sforzi a produrre un risultato essenziale ad ogni essere. La prima e grezza manifestazione di questa verit l'inevitabile e odiata educazione in fatto di valori e di bisogniin fatto difrumento e di carne.
E gi stato mostratotrattando del significato delle cose materialicome ogniprocesso naturale altro non che una versione di una sentenza morale. La leggemorale giace al centro della natura e si irradia alla circonferenza. E' ilmidollo e l'essenza di ogni sostanzadi ogni relazionee di ogni processotutte le cose con cui abbiamo a che fare predicano a noi. Che cos' unafattoria se non un vangelo muto? Il fieno e il granol'erbaccia e le pianteleloro stesse malattiela pioggiagli insettiil sole sono un sacro emblema dalprimo solco di primavera fino all'ultima catasta che la neve dell'invernoricopre nei campi. Ma il marinaioil pastoreil minatoreil mercantenelleloro innumerevoli risorsehanno ognuno un'esperienza precisamente parallelaeche conduce alla stessa conclusione; perch tutte le organizzazioni sonoradicalmente simili. Non si pu nemmeno dubitare che questo sentimento moraleche cos profuma nell'aria e cresce nel granoe impregna le acque del mondonon sia colto dall'uomo e non penetri nella sua anima. L'influenza morale dellanatura su ogni individuo quella parte di verit che essa gli illustra. Chipu darne una stima? chi pu indovinare quanta fermezza abbia insegnato aipescatori la roccia battuta dal mare? quanta tranquillit sia stata riflessaper l'uomo dal cielo azzurrosui cui abissi purissimi i venti spingonocontinuamente greggi di nuvole tempestosesenza lasciare alcuna piega omacchia? quanta industria e provvidenza e affetto abbiamo ricavato dallapantomima dei bruti? Che penetrante predicatore della padronanza di s ilfenomeno della Salutenel suo variare!
In ci viene specialmente appresa l'unit della Natural'unit nella varietche ci viene incontro dappertutto. Tutta l'infinita variet delle cose ci faun'impressione identica. Senofane si lamentava nella sua vecchiaia chedovunqueegli posasse lo sguardotutte le cose s'affrettassero a tornare all'Unit. Erastanco di vedere la stessa entit nella tediosa variet delle forme. La favoladi Proteo ha una sua cordiale verit. Ogni particolare naturauna fogliaunagocciaun cristalloun momento del tempo collegato al tuttoe partecipadella perfezione del tutto. Ogni particella un microcosmoe rende fedelmentela sembianza del mondo.
Non esistono somiglianze solo nelle cose la cui analogia ovviacome quandoscopriamo il tipo della mano umana nell'arto di un sauro fossilema anche inoggetti in cui c' una grande differenza superficiale. Cos l'architettura chiamata musica congelata(14)daMadame De Stael e da Goethe. Vitruvio pensava che un architetto dovesse essereun musicista. Una chiesa gotica - dice Coleridge - una religionepietrificata. Michelangelo sosteneva cheper un architettola conoscenzadell'anatomia essenziale. Negli oratori di Haydnle note presentanoall'immaginazione non solo movimenticome quelli del serpentedel cervoedell'elefantema anche coloricome l'erba verde. La legge dei suoni armoniciriappare nei colori armonici. Il granito diverso nelle sue leggi dal fiumeche lo consuma solamente per la maggiore o minore presenza di calore. Il fiumeche scorre assomiglia all'aria che soffia sopra di lui; l'aria assomiglia allaluce che l'attraversa con correnti pi sottili; la luce assomiglia al caloreche cavalca insieme a lei attraverso lo Spazio. Ogni creatura non che unamodificazione dell'altra; la somiglianza in esse pi grande delladifferenzae la loro legge radicale una e la stessa. Di qui viene che unaregola di un'arteo una legge di un'organizzazione si mantengono vere in tuttala naturaquesta Unit cos intima checome si pu riconoscerefacilmentegiace sotto gli ultimi abiti con cui la Natura si copree tradiscela sua origine nello Spirito Universale. Poich essa pervade anche il Pensiero.Ogni verit universale che esprimiamo in paroleimplica o suppone ogni altraverit.Omne verum vero consonat.E come un grande cerchio su una sferacomprendente tutti i possibili cerchi chetuttaviapossono essere tracciati ecomprenderla allo stesso modo. Ogni verit di tal genere l'assoluto Entevisto da un lato. Ma esso ha innumerevoli lati.
La stessa centrale Unit ancora pi visibile nelle azioni. Le parole sonoorgani finiti della mente infinita. Esse non possono abbracciare le dimensionidi ci che presente nella verit. Esse la interromponola fanno a pezzi el'impoveriscono. Un'azione la perfezione del pensieroil renderlo pubblico.Un'azione giusta sembra riempire l'occhioed essere collegata a tutta lanatura. L'uomo saggionel fare una cosafa tutto; ovvero in un'attivit chesvolge rettamentevede il sembiante di tutto quello che fatto rettamente.(15)
Le parole e le azioni non sono gli attributi della natura muta e bruta. Esse ciintroducono alla forma umanadi cui tutte le altre organizzazioni sembranoessere degradazioni. Quando questa forma appare tra tutte le altre che lacircondanolo spirito la preferisce a tutte le altredice: Da cose comequeste ho ricavato gioia e conoscenza; in cose come queste ho trovato econtemplato me stesso; gli parler; quello spirito pu parlare di nuovo; pugenerare in me un pensiero gi formato e vivo. Infattil'occhio (la mente) sempre accompagnato da queste formemaschili e femminili; e queste sonoincomparabilmente le pi ricche informazioni sul potere e sull'ordine chegiacciono al cuore delle cose. Sfortunata mente ognuna di esse porta i segnicome di qualche feritaappare guasta e difettosa in superficie. Nonostante ciomolto lontano dalla sorda e muta natura che le circonda tutte queste formecomecondutture di una fontanapoggiano sul mare insondato del pensiero e della virtcui esse soletra tutte le organizzazionioffrono l'accesso.
Sarebbe una piacevole ricerca seguire in dettaglio la loro influenza sullanostra educazionema dove potrebbe interrompersi? Nell'et adolescente e inquella adulta siamo uniti ad amici checome i cieli e le acqueabbraccianonella sua estensione la nostra idea; essirispondendo tutti a un certo affettodell'animasoddisfano il nostro desiderio in merito; non siamo in grado dimetterli a una tale distanza focale da noi da poterli correggere o almenoanalizzare. Non possiamo fare a meno di amarli. Quando un'importante relazionecon un amico ci ha messo a disposizione un modello di eccellenzae ha aumentatoil nostro rispetto per le risorse di Dio che cos ci invia una persona realeche supera persino il nostro ideale; quando poi il nostro amico diventato unoggetto del pensiero ementre il suo carattere mantiene tutto il suo effettoinconscioegli si trasforma nell'anima in solida e dolce sapienza il segnoper noi che il suo compito sta per esaurirsi: di solito si sottrarr in brevealla nostra vista.

NOTE(1)L'epigrafe proviene da Plotinoprobabilmente attraverso R. Cudworth.
(2) Si tratta della poesia Mandi G. Herbertche sar citata pi avanti.(3) Plutarco.
(4) Sallustio.
(5) Eroe svizzero della battaglia di Sempach (1386).
(6) Puritanocondannato a morte dopo la Restaurazione nel 1662.
(7) Condannato a morte nel 1683.
(8) In italianofrequente in Emersonproviene da S. T. Coleridge.
(9) I Cor 1544.
(10) Da Swedenborg.
(11) W. ShakespeareMacbeth1111V110-112. Seguono tre citazionidiG. Oeggerdi G. Fox e di Coleridge.
(12) Da BaconOf great place.
(13) Citazione attribuita al vescovo J. Butler.
(14) L'idea fatta risalire dallo stesso Emerson a Vitruvio.
(15) Dalla traduzione di Carlyle di GoetheWilhelm Meister's Travels.Ralph Waldo EmersonNatura (1836)- Parte II -
(Nature)


VI.Idealismo

Cos l'inesprimibile ma intelligibile e praticabile significato del mondo trasmesso all'uomol'immortale allievoin ogni oggetto di senso. Tutte leparti della natura cospirano a questo esito della Disciplina.
Un nobile dubbio perpetuamente si presentase questo esito non sia la CausaFinale dell'Universo; e se la natura esista esternamente. E attraverso unasufficiente porzione di quell'Apparenza che chiamiamo il Mondoche Dio istruiruna mente umanatrasformandola nel destinatario di un certo numero disensazioni congruentiche chiamiamo sole e lunauomo e donnacasa ecommercio. Nella mia totale impotenza a verificate l'autenticit dei refertidei miei sensia conoscere se l'impressione che essi fanno su di me corrispondaa oggetti esterioriquale differenza fase Orione lass nel cielooqualche dio ne dipinge l'immagine nel firma-mento dell'anima? Poich lerelazioni delle patti e l'esito del tutto rimangono ugualiqual ladifferenzache la terra e il mare interagiscanoe i mondi ruotino e simescolino senza numero e senza fineabissi spalancati sotto altri abissiegalassie che bilanciano galassieattraverso lo spazio assolutoo chesenzarelazioni di tempo e di spaziole stesse apparenze siano inscritte nellacostante fede dell'uomo? Che la natura goda di un esistenza sostanzialeall'esternoo che esista solo nella rivelazione della mente cosa ugualmenteutile e venerabile per me. Qualunque cosa ideale per me fino al punto in cuinon posso verificare la precisione dei miei sensi.
Le persone superficiali scherzano sulla teoria Idealistacome se le sueconseguenze fossero grottesche; come se essa mettesse in discussione la stabilitdella natura. Certamente no. Dio non scherza mai con noie non comprometteril fine della natura permettendo una qualsiasi incongruenza nel suo processo.Ogni mancanza di fiducia nella permanenza delle leggi paralizzerebbe le facoltumane. La loro permanenza rispettata in modo sacroe la fede in ci perfetta. Le ruote e i meccanismi dell'uomo sono predisposti sulla basedell'ipotesi della permanenza della natura. Non siamo costruiti come una naveper essere scossi dalle ondema come una casa per rimanere saldi. E naturaleconseguenza di questa strutturache fino a quando i poteri attivi predominanosu quelli riflessivici opponiamo con indignazione a ogni accenno che la naturasia destinata a durare meno o sia pi mutevole dello spirito. Il mediatoreilcarraioil falegnameil doganiere sono costernati di fronte a unadichiarazione di questo genere.
Ma mentre accettiamo interamente la permanenza delle leggi naturalilaquestione dell'assoluta esistenza della natura rimane ancora aperta. E uneffetto uniforme della cultura sulla mente umanaquello di non indebolire lanostra fede nella stabilit di fenomeni particolaricome il calorel'acqual'azotoma di condurci a considerare la natura come un fenomenonon come unasostanza; ad attribuire esistenza necessaria allo spirito; a stimare la naturacome un accidente e un effetto.
Ai sensi e a una intelligenza non rinnovata appartiene una sorta di istintivacredenza nell'assoluta esistenza della natura. Nella loro prospettiva l'uomo ela natura sono indissolubilmente legati. Le cose sono definitive ed esse nonvedono mai oltre la propria sfera. La presenza della ragione distrugge questafede. Il primo sforzo del pensiero tende ad allentare questo dispotismo deisensi che ci vincola alla natura come distante e in qualche modo sospesa. Fino aquando questa pi alta influenza non intervengal'occhio degli animali vedecon straordinaria precisionelineamenti molto precisi e superfici colorate.Quando l'occhio della Ragione si apreai lineamenti esterni e alle superfici siaggiungono improvvisamente grazia ed espressione. Queste procedonodall'immaginazione e dall'affettoe diminuiscono in qualcbe modo l'angolareprecisione degli oggetti. Se la Ragione stimolata a una visione pirigorosai lineamenti e le superfici diventano trasparentie non si scorgonopi; le cause e gli spiriti attraverso di essi divengono visibili. I miglioripi felici momenti della vita sono questi deliziosi risvegli dei pi altipoterie il reverente ritrarsi della natura davanti al suo Dio.
Procediamo a indicare gli effetti della cultura.


1. La nostra prima introduzione alla filosofia ideale un suggerimento cheviene dalla Natura stessa.
La natura fatta per collaborare con lo spirito per la nostra emancipazione.Certi cambiamenti meccaniciuna piccola alterazione nella nostra posizionelocaleci avvertono dell'esistenza di un dualismo. Noi siamo stranamentecolpiti dal vedere la spiaggia da una nave in movimentoda una mongolfieraoattraverso i colori di un cielo insolito. Il pi piccolo cambiamento nel nostropunto di vista d all'intero mondo un aspetto pittorico. Un uomo che cavalca diradoha solo bisogno di entrare in una carrozza e di attraversare la sua stessacittper trasformare le strade in un teatrino di burattini. Gli uominiledonneche parlanocorronotrafficanocombattonoil solerte artigianoilfannulloneil mendicantei ragazzii canisubito perdono la loro consistenzaoalmenosono interamente staccati da tutte le relazioni con l'osservatoreevisti come esseri apparentinon sostanziali. Quali nuovi pensieri sonosuggeriti dal vedere l'aspetto del tutto familiare della campagna da unacarrozza della ferrovia in rapido movimento! Eccogli oggetti pi comunidopoun lievissimo cambiata ento di punto di vistaci piacciono di pi. In unacamera oscura ci divertono il carro del macellaioe la figura di uno dellanostra famiglia. Allo stesso modo il ritratto di un volto ben noto in qualchemodo ci gratifica. Guarda di sotto in su il paesaggioattraverso le gambe: comediventa gradevole quell'immagineanche se l'hai osservata ogni giorno negliultimi vent'anni!
In questi casiattraverso mezzi meccanicivien suggerita la differenza tral'osservatore e lo spettacolotra l'uomo e la natura. Di qui sorge un piaceremescolato con il timore; direi che si percepisce un basso grado di sublime dalfatto probabilmente che qui l'uomo avverte chementre il mondo unospettacoloqualcosa in lui stabile.


2. In un modo pi alto il poeta comunica lo stesso piacere. Attraverso pochisegni egli delineacome nell'ariail solela montagnail campola cittl'eroela fanciullain modo non diverso da come li conosciamoma solamentesollevati da terra e sospesi davanti all'occhio. Egli libera la terra e il maree li fa girare attorno all'asse del suo pensiero primarioe li ridispone.Posseduto da un'eroica passioneegli usa la materia come simbolo di questa.L'uomo sensuale conforma i pensieri alle cose; il poeta conforma le cose ai suoipensieri. L'uno stima la natura nelle sue radici e nella sua fissit; l'altrocome un fluidoe vi imprime il suo essere. Per lui il mondo refrattario duttile e flessibile; egli investe di umanit la polvere e le pietree litrasforma in parole della Ragione. L'Immaginazione pu essere definita comel'uso che la Ragione fa del mondo materiale. Shakespeare possiede il potere disubordinare la natura agli scopi dell'espressionepi di tutti i poeti. La suaimperiale musa fa rimbalzare la creazione da una mano all'altra come ungingilloe la usa per incarnare ogni ombra di pensiero che gli si affacci allamente. I pi remoti spazi della natura sono visitatie le cose pi lontane edivise sono tenute insieme da una sottile connessione spirituale. Diveniamoconsapevoli che la grandiosit delle cose materiali relativa e che tutti glioggetti si contraggono o si espandono per servire la passione del poeta. Percinei suoi sonettiegli scopre che i nidi degli uccellii profumi e i colori deifiori non sono cheombradella sua amata; il tempoche la mantienelontana da lui il suoscrigno;il sospetto che essa si siarisvegliata il suoornamento;

Ornamento di bellezza Sospetto
Nell'aria pi dolce del cieloun corvo che vola(16)

Il suo sentimento non il frutto del caso; essa si dilataappena lui parlaauna citto a uno stato.

Nonon fu creato come accidente;
Non soffre le lusinghe dello sfarzon cade
Sotto il cipiglio di un servile malcontento;
Non teme la politicaquell'eretico
Che opera per spazi di brevi ore contate
Ma tutto solo sta altamente politico(17)

Nella forza di questa fermezzale Piramidi gli sembrano un fatto recente etransitorio. La freschezza della giovinezza e dell'amore lo abbaglia per la suasomiglianza al mattino.

Allontana queste labbra
Che s dolci hanno mentito;
E gli occhialba del giorno
Luci che ingannano il mattino.(18)

La selvaggia bellezza di questa iperboleposso dire di passaggionon trovafacilmente paragoni in letteratura.
Questa trasfigurazione che tutti gli oggetti materiali subiscono attraverso lapassione del poetaquesto potere che egli esercitain ogni momentodimagnificare ci che piccolo e di sminuire ci che grandepu essereillustrato da migliaia di esempi dalle sue opere. Ho davanti a me laTempestae citer solamente questi pochi versi.

Il promontorio dalle forti basi
ho scossoe con i colpi ho sradicato
Il pino e il cedro.

Prospero invoca una musica per calmare il frenetico Alonzoe i suoi compagni:

Una solenne aria il miglior conforto
Per una fantasia turbata. Possa guarire il tuo cervello
Ora inutile gonfiore nel tuo cranio.

Ancora:

L'incanto dissolve rapidamente
Ecome il mattino subentra furtivo alla notte
Diradando le tenebrecos i loro sensi che si svegliano
Cominciano a scacciare le nebbie dell'ignoranza che avvolgono
La loro ragione pi chiara.
La loro comprensione
comincia ad espandersi: e la marea montante
nempira' in breve le spiagge della ragione
che ora giacciono sporche e fangose(19)


La percezione di reali affinit tra gli eventi (cio a dirediidealiaffinitpoich solamente quelle sono reali)mette dunque il poeta nella condizione diliberarsi dalle forme e dai fenomeni pi imponenti del mondo e di asserire lapreminenza dell'anima.



3. Perci il poetamentre ci rallegra animando la natura con i propri pensiericome un creatoredifferisce dal filosofo solamente in questoche l'uno proponela Bellezza come suo scopo principalel'altro la Verit. Ma il filosofononmeno del poetapospone l'apparente ordine e le relazioni delle cose al dominiodel pensiero Il problema della filosofia - secondo Platone - quello ditrovare un terreno incondizionato e assoluto per tutto ci che esistecondizionatamente.(20)Essaprocede sulla base della fede che una legge determina tutti i fenomeni:conoscendolatutti i fenomeni possono essere predetti. Quella leggequando sitrova nella mente un'idea. La sua bellezza infinita. Il vero filosofo eil vero poeta sono un'unica personae una bellezzache verite una veritche bellezzasono lo scopo di entrambi. Il fascino di una definizione diPlatone o di Aristotele non forse rigorosamente prossimo a quellodell'Antigonedi Sofocle? Si trattain entrambi i casidel fatto che una vita spirituale stata impartita alla natura; che l'apparentemente solido blocco di materia stato pervaso e dissolto da un pensiero; che questo debole essere umano hapenetrato le vaste masse della natura con un anima che le informae hariconosciuto se stesso nella loro armoniacioha colto la loro legge. Nellafisicaquando ci si realizzala memoria si scarica dei suoi ingombranticataloghi di particolari e riduce secoli di osservazioni a una singolare forma.
Perci perfino nella fisica ci che materiale sempre degradato di fronteallo spirituale. L'astronomoil geometra fanno affidamento sulla loroinconfutabile analisie disdegnano i risultati dell'osservazione. La sublimeosservazione di Eulero a proposito della sua legge degli archi: Si scoprirche questo contrario all'esperienzaeppure vero ha gi trasferito lanatura nella mentee lasciato la materia come un cadavere reietto.


4. E stato osservato che la ricerca speculativa genera invariabilmente un dubbiosull'esistenza della materia. Turgot dice: E certo che chi non ha mai dubitatodell'esistenza della materianon ha attitudine alle ricerche metafisiche. Laricerca fissa l'attenzione sulle nature immortalinecessariamente increateciosulle Idee; e alla loro magnifica e maestosa presenza sentiamo che il nostroessere esterno un sogno e un'ombra. Mentre aspettiamo in questo Olimpo dideipensiamo alla natura come a un'appendice dell'anima. Ascendiamo alla lororegionee riconosciamo che queste idee sono i pensieri dell'Essere Supremo. Essefurono costituite dall'eternitdall'inizioo prima che la terra fosse.Quando egli prepar i cielierano l; quando stabili le nuvole in altoquando fiss le sorgenti degli abissi. Allora esse erano con luicomecresciute con lui. Egli trasse da loro consiglio.
La loro influenza proporzionata. Come oggetti di scienza esse sonoaccessibili a pochi uomini. Pure tutti gli uomini possono innalzarsi alla lororegione attraverso la piet o la passione. E nessun uomo tocca queste divinenature senza diventare in qualche grado egli stesso divino. Come una nuovaanimaesse rinnovano il corpo. Diventiamo fisicamente sottili e leggeri;camminiamo sull'aria; la vita non pi un fardello e pensiamo che non lo sarmai. Nella loro serena compagnianessuno teme l'etla sfortuna o la mortepoich viene sottratto alla regione del cambiamento. Quando contempliamo senzaveli la natura della Giustizia e della Veritimpariamo la differenza tral'assoluto e il condizionato o relativo. Apprendiamo l'assoluto. Come se fossela prima voltaesistiamo.Diventiamo immortali perch impariamo che iltempo e lo spazio non sono che relazioni della materiache non hanno alcunaaffinit con una percezione della verit o con una volont virtuosa.

5.Infinela religione e l'eticache possono opportunamente esserechiamate la pratica delle idee e l'introduzione delle idee nella vitahanno un analogo effetto rispetto a tutta la cultura pi bassaneldegradare la natura e nel suggerire la sua dipendenza dallo spirito. Eticae religione differiscono in ciche una rappresenta il sistema deidoveri umani a partire dall'uomol'altrada Dio. La Religione include lapersonalit di Diol'etica no. Essenel nostro presente disegnosonouna cosa sola. Entrambe mettono la natura sotto i piedi. La prima el'ultima lezione della religione : Le cose visibili sono temporali; lecose invisibili sono eterne. Questo un oltraggio nei confronti dellanatura. Negli incolti opera quello che la filosofia opera in Berkeley eVyasa.(21)Il linguaggiouniforme che si pu udire nelle chiese delle sette pi rozze : Disprezzale apparenze non sostanziali del mondo: sono vanitsogniombreirrealt; cerca le realt della religione. Il devoto si fa beffe dellanatura. Alcuni teosofi sono arrivati a una certa ostilit e indignazionenei confronti della materiacome i Manichei e Plotino. Essi diffidano diogni nostalgia per queste pentole piene di carne dell'Egitto. Plotinoprovava vergogna del suo corpo. In brevetutti questi possono dire dellamateriaquello che Michelangelo ha detto della bellezza eterna: Stoppiafragile e consuntacon cui Dio veste l'anima che egli ha chiamato neltempo.(22)E chiaro cosche il movimentola poesiala scienza fisica e speculativa e lareligione toccano tutte le nostre convinzioni sul mondo esterno. Mariconosco che c' una certa mancanza di riconoscenza nell'espandere coneccessiva curiosit i particolari della proposizione generale secondo cuitutta la cultura ci imbeve di idealismo. Non ho ostilit nei confrontidella naturama l'amo come un bambino. Mi muovo e vivo nel caldo giornocome il frumento e i meloni. Parliamo di lei in modo equo. Non vorreitirare pietre sulla mia bellissima madren sporcare il mio nidogentile. Vorrei solo indicare la vera posizione della natura rispettoall'uomogiacch ogni corretta educazione mira a questo scopo:raggiungere questo risultato la connessione dell'uomo con la natura - l'oggetto della vita umana. La cultura inverte le visioni ordinarie dellanatura e spinge la mente a chiamare apparente ci che si suole chiamarerealee reale ci che si soliti chiamare visionario. I bambiniverocredono nel mondo esterno. Il pensiero che esso sia pura apparenza successivoma con la cultura questa fede sorger sicuramente allamentecome la prima volta.
Il vantaggio dell'idealismo sulla fede popolare questoche presenta ilmondo proprio nel modo in cui pi desiderabile per la mente. Essorappresentainfattiil punto di vista assunto dalla Ragionesiaspeculativa che praticacio come filosofia e come virt. Giacchvisto alla luce del pensieroil mondo sempre fenomenicoe la virtlo subordina alla mente. L'idealismo ve-de il mondo in Dio. Contemplal'intera cerchia delle persone e delle cosedelle azioni e degli eventidei paesi e delle religioninon come un qualcosa che accumulatofaticosamenteatomo dopo atomoatto dopo attonel lento avanzare delleetma come un vasto quadro che Dio dipinge nell'immediata eternit perla contemplazione dell'anima. Perci l'anima si trattiene da troppoordinari e microscopici studi del quadro universale. Essa rispetta troppoil fine per perdersi nei mezzi; vede nel cristianesimo qualcosa di piimportante degli scandali della storia ecclesiastica o delle sottigliezzedella critica; enient'affatto curiosa riguardo a persone o a miracolisenza farsi problema delle prove storicheaccetta da Dio il fenomenocome lo trovacome pura e impressionante forma di religione nel mondo.Non si scaldanon si appassiona intorno all'apparenza di ci che chiamabuona o cattiva sorteintorno al favore o al contrasto di questa o quellapersona. Nessun uomo e suo nemico. Essa accetta qualunque cosa le possaaccaderecome parte della sua lezione. Osservapiuttosto che faree fasolo per poter meglio osservare.



VII. Spirito

E essenziale che una vera teoria della natura e dell'uomo sia in qualchemodo progressiva. Usi che sono esauriti o che possono esserlo e fatti chesi esauriscono in parole non possono essere tutto ci che vero aproposito di questo bel soggiorno in cui l'uomo ospitatoe in cuitutte le sue facolt trovano un appropriato e infinito esercizio. E tuttigli usi della natura ammettono di essere sommati in un soloche si aprecome sfera infinita all'attivit umana. Attraverso tutti i suoi regnifino agli elementi esterni e alla periferia delle coseessa rimane fedelealla causa da cui ha avuto origine. Essa sempre parla di Spirito.Suggerisce l'assoluto. E un perpetuo effetto. E una grande ombra cheindica sempre il sole alle nostre spalle.
L'aspetto della natura devoto. Come la figura di Cristoessa sta conil capo piegatoe le mani raccolte sul petto. L'uomo pi felice coluiche apprende dalla natura la lezione dell'adorazione.
Colui che pensa di pidir il minimo di quell'ineffabile essenza chechiamiamo Spirito. Possiamo intravvedere Dio nei fenomeni grezzi e inqualche modo distanti della materia; ma quando tentiamo di descriverlo edi definirlosia il linguaggio che il pensiero ci abbandonanoe restiamoimpotenticome stolti e selvaggi. Quell'essenza rifiuta di esseretradotta in proposizionima quando l'uomo l'ha adorata intellettualmenteil pi nobile ministero della natura quello di presentarsi comeapparizione di Dio. E l'organo attraverso cui lo spirito universale parlaa quello individualee cerca con forza di ricondurre ad esso lo spiritoindividuale.

Quando consideriamo lo Spiritovediamo che le opinioni gi presentatenon includono l'uomo nella sua interezza. Dobbiamo a questo propositoaggiungere qualche riflessione.
Tre problemi sono posti alla mente dalla natura: che cos' la materia? dadove viene? e dove va? L'idealismo risponde solamente alla prima di questedomande. L'idealismo dice: la materia un fenomenonon una sostanza.L'idealismo ci avverte della totale disparit tra l'evidenza del nostroessere e l'evidenza dell'essere del mondo. L'uno perfetto; l'altroincapace di ogni certezza; la mente una parte della natura delle cose;il mondo un sogno divinoda cui possiamo subito svegliarci alle gloriee alle sicurezze del giorno. L'idealismo l'ipotesi di considerare lanatura attraverso principi diversi da quelli della carpenteria e dellachimica. Purese si limitasse a negare l'esistenza della materianonsoddisfa le domande dello spirito. Lascia Dio esterno a me. Mi lascianello splendido labirinto delle mie percezioni a vagare senza fine. Quindiil cuore resiste a questo tipo di idealismoperch negando consistenzaeffettiva a uomini e donne non considera gli affetti. La natura cospervasa dalla vita umana che c' qualcosa di umano nel tutto e in ogniparticolare. Ma questa teoria mi rende straniera la natura e non tieneconto di quella consanguineit che le riconosciamo.
Manteniamola dunquenella presente condizione della nostra conoscenzasemplicemente come un'utile ipotesi introduttivache ci serve a farciapprezzare l'eterna distinzione tra l'anima e il mondo.
Ma quandoseguendo gli invisibili passi del pensierogiungiamo adomandarci: da dove viene la materia? dove si dirige? molte veritsorgono per noi dai recessi della coscienza. Apprendiamo che ci che pi nobile presente all'anima dell'uomo; che la terribile essenzauniversaleche non sapienzao amoreo bellezzao potenzama tuttoin unoe ciascuna di queste interamente ci per cui tutte le coseesistono e grazie a cui sono; apprendiamo che lo spirito crea; che lospirito presente dietro la naturaattraverso la natura; cheuno e noncompostoagisce su di noi non dall'esternocio nello spazio e neltempoma spiritualmenteo attraverso noi stessi: perci quello spiritocio l'Essere Supremonon costruisce la natura attorno a noima laproduce attraverso di noicome la vita dell'albero mette nuovi rami enuove foglie attraverso i pori delle vecchie. Come una pianta sulla terracos un uomo riposa sul petto di Dio; nutrito da inesauribili sorgentie dispone di un potere inesauribile in risposta al suo bisogno. Chi pumettere limiti alle possibilit dell'uomo? Quando ci nutriamo di nobiliidealie siamo ammessi a contemplare le assolute nature della giustizia edella veritapprendiamo che l'uomo ha accesso all'intera mente delCreatore egli stesso creatore nel finito. Questo pensieroche miindica dove si trovano le fonti in cui giacciono la sapienza e il poteree indica nella virt

La chiave d'oro
Che apre il palazzo dell'eternit(23)

porta sul suo volto la pi alta attestazione di veritperch esso mispinge a creare il mio mondo attraverso la purificazione della mia anima.
Il mondo procede dallo stesso spirito da cui procede il corpo umano. Eun'incarnazione di Dio pi remota e inferioreuna proiezione di Dionell'inconscio. Ma differisce dal corpo in un importante aspetto. Non come quellosoggetto alla volont umana. Il suo sereno ordine inviolabile da parte nostra. Perci per noici che illustra nelpresente la mente divina. E un punto fermo attraverso cui possiamomisurare il nostro distacco. Appena degeneriamoil contrasto tra noi e lanostra dimora diviene pi evidente. Diventiamo tanto estranei allanaturaquanto siamo alieni da Dio. Non comprendiamo il canto degliuccelli. La volpe e il cervo fuggono da noi; l'orso e la tigre cisbranano. Non conosciamo che l'utilit di poche piantecome il frumentoil melole patate e la vite. Non forse il paesaggioogni parte delquale appare grandiosa alla vistaun volto di lui? Pure questo pumostrarci quale discordanza esista tra l'uomo e la naturapoich non sipu ammirare liberamente un nobile paesaggio se dei coloni stannolavorando duramente nel campo con la vanga. Il poeta trova qualcosa diridicolo nel suo piacere fino a quando non viene a trovarsi fuori dallavista degli uomini.



VIII. Prospettive

Nelle ricerche che riguardano le leggi del mondo e la struttura dellecosela ragione pi alta sempre la pi vera. Ci che sembra appenapossibile cos rarefatto spesso cos debole e oscuro poich situato nel punto pi profondo della mente tra le verit eterne. Lascienza empirica pu oscurare la vistae proprio attraverso laconoscenza delle funzioni e del processi pu privare chi la studia di unavirile contemplazione del tutto. L'erudito perde il contatto con lapoesia. Ma il naturalista pi colto che presta un'intera e devotaattenzione alla veritvedr che rimane molto da imparare su questarelazione con il mondoe che questa non deve essere appresa medianteaddizione o sottrazione o da altro confronto di quantit conosciutemava raggiunta attraverso movimenti spontanei dello spiritoattraverso unacontinua conquista di se una completa umilt. Si render conto chenello studioso ci sono qualit molto superiori alla precisione eall'infallibilit; che una congettura spesso pi fruttuosa diun'indiscutibile affermazionee che un sogno pu introdurci piaddentro nei segreti della natura di centinaia di esperimenti benescogitati.

Giacch i problemi che devono essere risolti sono proprio quelli che ilfisiologo e il naturalista omettono di enunciare. Non spetta all'uomoconoscere tanto tutti gli individui del regno animalequanto da doveviene e verso dove conduce questo tirannico principio unificante in luipresenteche continuamente distingue e classifica le cose e si sforza diridurre le pi diverse a un'unica forma. Quando contemplo uno splendidopaesaggioil mio scopo non tanto quello di enumerare correttamentel'ordine e la sovrapposizione dei diversi stratiquanto piuttosto quellodi riconoscere perch tutto il pensiero della molteplicit si perda inun tranquillo senso di unit. Non posso prestare grande attenzione allapiccolezza dei dettagli fino a che non c' indizio che spieghi larelazione tra le cose e i pensieri; finch nessun raggio illumina lametafisicadella conchiliologiadella botanicadelle artiin modo da mostrarela relazione delle forme dei fioridelle conchigliedegli animalidell'architetturacon la mentee da costruire la scienza sulla basedelle idee. In un gabinetto di storia naturalepercepiamo una certaocculta identificazione e simpatia riguardo alle pi goffe ed eccentricheforme delle bestiedei pesci e degli insetti. L'americano che si limitatonel suo paesealla vista di edifici disegnati seguendo modellistranieririmane sorpreso nell'entrare nella cattedrale di York o in S.Pietro a Romaavvertendo che queste strutture sono anch'esse imitazionideboli copie di un invisibile archetipo. N la scienza ha sufficienteumanitfino a che il naturalista trascura quella straordinariacorrispondenza che esiste tra l'uomo e il mondo; di cui l'uomo signorenon perch ne
sia il pi perspicace abitantema perch ne rappresenta la guida e ilcuoree trova qualcosa di se stesso in ogni grande o piccola cosainogni strato di montagnain ogni nuova legge del colorein ogni nuovofatto astronomicoo in ogni influenza atmosferica che l'osservazione ol'analisi mettano in luce. La percezione di questo mistero ispira la musadi George Herbertl'affascinante salmista del diciassettesimo secolo. Iseguenti versi sono parte del suo piccolo poema sull'uomo.

L'uomo tutto simmetria
Pieno di proporzioniun arto coll'altro
E tutto l'uomo con tutto il mondo
Ogni membro pu chiamare fratello il pi lontano
Poich il capo e i piedi hanno un'intima connessione
Ed entrambi sono legati alle lune e alle maree.

Niente cos lontano


che l'uomo non lo catturi e tenga come sua preda;
I suoi occhi fanno scendere le stelle pi alte:
In piccolo egli tutta la sfera.
Le erbe felicemente curano la nostra carnepoich esse
Trovano qualcosa a loro affine.

Per noi soffiano i venti
La terra riposail cielo si muovee le fontane scorrono.
Nulla vediamo che non significhi il nostro bene
nostra deliziao nostro tesoro;
Il tutto nostro luogo di nutrimento o stanza di piacere.

Le stelle ci mandano a dormire:
La notte tira la cortina che il sole solleva.
La musica e la luce ci accompagnano.
Tutte le cose sono gentili verso la nostra carne
Nel loro discendere ed essere; verso la nostra mente
Nella loro ascesa e causa.

Pi servi sono soggetti all'uomo
Di quanti egli s'avveda. In ogni sentiero
Egli calpesta ci che gli soccorre
Quando la malattia lo rende pallido e debole.
Oh possente amore! L'uomo un mondoe
Un altro lo accompagna.


La percezione di questa categoria di verit produce l'attrazione chespinge gli uomini verso la scienzama si perde di vista il fine conl'attenzione ai mezzi. Di fronte alla scienza come conoscenza dimezzataaccettiamo l'affermazione di Platoneche la poesia arriva piu vicinoalla verit vitale di quanto non possa la storia. Ogni congettura edivinazione ha diritto a un certo rispettoe impariamo a preferire teorieimperfettee frasi che contengono tracce di verita sistemi benordinati che non offrono alcun valido suggerimento. Uno scrittore saggiosentir che gli scopi dello studio e della composizione sono soddisfattinel migliore dei modi annunciando regioni del pensiero non ancorascopertecomunicando cosattraverso la speranzauna nuova attivitallo spirito apatico.
Per questi motivi concluder questo saggio richiamandomi ad alcunetradizioni sull'uomo e la naturache un certo poeta mi ha cantato e checome sono sempre state presenti nel mondoforse riappariranno a ognicantoresia nella storia che nella profezia.
I fondamenti dell'uomo non sono nella materiama nello spirito.L'elemento dello spirito l'eternit. Per luidunquela serie pilunga degli eventie le pi antiche cronologie sono giovani e recenti.Nel ciclo dell'uomo universaleda cui procedono gli individui conosciutii secoli sono puntie tutta la storia non che l'epoca di unadegradazione.
Noi rinneghiamo e sconfessiamo interiormente la nostra simpatia con lanatura. Ammettiamo e neghiamo i nostri rapporti con leidi volta involta. Siamo come Nabucodonosordetronizzatiprivati della ragioneeintenti a mangiare erba come un bue. Ma chi pu porre limiti allaefficacia curativa dello spirito?
Un uomo un dio in rovina. Quando gli uomini sono innocentila vitasar pi lungae diventer immortale dolcementecome ci risvegliamodai sogni. Orail mondo sarebbe folle e furiosose questadisorganizzazione dovesse durare per centinaia di anni. dominato dallamorte e dall'infanzia. L'infanzia il perpetuo Messiache viene nellebraccia di uomini cadutie li invita a tornare in paradiso.
L'uomo il nano di se stesso. Una volta egli era permeatodissoltodallo spirito. Ha riempito la natura con le sue traboccanti correnti. Dalui sorgono il sole e la luna; dall'uomo il soledalla donna la luna. Leleggi della sua mentei periodi delle sue azioni si esprimevano nelgiorno e nella nottenell'anno e nelle stagioni. Maavendo creato per sestesso questo enorme gusciole sue acque si sono ritirate; egli nonriempie pi le vene e i capillari; ridotto a una goccia. Vede che lastruttura ancora della giusta misura per luima lo in modocolossale. Si pu direpiuttostoche una volta era adatta a luimentreora gli corrisponde solo da lontano e dall'alto. Egli adora timidamente ilsuo stesso lavoroOra l'uomo il seguace del solela donna della luna.Pure qualche volta sobbalza nel suo sonnoe si meraviglia di se stesso edella sua casae medita stranito sulla somiglianza tra s e questa.Percepisce che se la sua legge ancora superiorese possiede ancora unpotere elementare"se la sua parola rimane nonostante tuttoautentica in natura"(24)si tratta di un potere non consapevolenon inferiorema superiore allasua volont. E l'istinto.
In questo modo ha cantato il mio poeta orfico.(25)
Nel momento presentel'uomo non applica alla natura che met della suaforza. Opera nel mondo con la sola intelligenza. Vive in esso e lo dominacon un soldo di sapienza; e colui che opera soprattutto in esso non e cheun mezzo uomo; mentre le braccia sono forti e la digestione buonalamente abbrutita un selvaggio egoista. Il suo rapporto con lanaturail suo potere su di essa attraverso l'intelligenzacomeconcime; l'utilit economica del fuocoil ventol'acquae l'ago dellabussola; il vaporeil carbonel'agricoltura chimica; le riparazioni delcorpo umano a opera del dentista e dchimico. E una ripresa di potere comese un re allontanato dai suoi territori dovesse comprarli pollice dopopolliceinvece di saltare all'improvviso sul proprio trono. Nelfrattemponella spessa oscuritnon sono mancati baleni di una lucemiglioreesempi occasionali dell'azione dell'uomo sulla natura comel'intera sua forzatanto con la ragionequanto con l'intelletto. Questiesempi sono la tradizione dei miracoli nella storia pi antica dellenazioni; la vicenda di Ges Cristo; la traduzione pratica di principisia nelle rivoluzioni religiose che in quelle politichee nell'abolizionedel commercio degli schiavi; i miracoli dell'entusiasmocome quelli diSwedenborgdi Hohenlohe(26)e dei Quaccheri; i molteplici oscuri e pure contestati fattiche oravanno sotto il nome di magnetismo animale; la preghieral'eloquenzalapossibilit di guarire se stessi; e la sapienza dei bambini. Questi sonoesempi della momentanea presa di potere da parte della Ragione;l'esercizio di un potere che non esiste nel tempo e nello spazioma cheirrompe con efficacia nell'istante. La differenza fra la forza reale equella ideale dell'uomo felicemente descritta dai filosofi scolasticinel dire che la conoscenza dell'uomo una conoscenza notturnavespertinacognitiomentre quella di Dio una conoscenza mattutinamatutinacognitio.
Il problema di restaurare l'originaria ed eterna bellezza del mondo risolto attraverso la redenzione dell'anima. La rovina o il vuoto chevediamo quando guardiamo alla naturasono nel nostro occhio. L'asse dellavisione non coincide con l'asse delle cosee cos esse non appaionotrasparentima opache. La ragione per cui il mondo manca di unitegiace a pezzi e a mucchi che l'uomo manca di unit con se stesso.Egli non pu essere un