Tiroide
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APPROCCIO AL PAZIENTE TIREOPATICO
Anamnesi Familiare
Provenienza geografica
Gozzi
Tumori tiroidei (specie il carcinoma midollare)
Malattie autoimmuni : - tiroidee - extratiroidee
Anamnesi Personale - 1
Provenienza geografica da aree endemiche Storia di sintomi “locali”: 1- dolore spontaneo/alla deglutizione o palpazione Irradiato all’orecchio
Diffusa/nodulare 2- tumefazione vecchia/recente
Stabile/ingravescente Impaccio/disfagia
3- compressivi disfonia Dispnea
Storia dei sintomi da: ipotiroidismo/ipertiroidismo (vedi) malattie tiroidee
Storie di precedenti interventi Irradiazione al collo
Anamnesi Personale - 2 Patologie associate autoimmuni:– Basedow, Hashimoto, ipotiroidismo idiopatico.– Ipoparatiroidismo, ipogonadismo, iposurrenalismo, diabete I. – Vitiligine, LES, artrite reumatoide,…– S.Sjögren, gastrite atrofica, anemia perniciosa,– Celiachia, cirrosi biliare primitiva (CBP), epatite autoimmune.– Miastenia gravis, sclerosi multipla. Patologie extratiroidee interferenti con sintesi o
metabolismo degli ormoni tiroidei:− Iperestrogenismo (gravidanza!).− Ipercortisolismi.− Acromegalia.− Epatiti acute, epatite cronica attiva, cirrosi biliare primitiva .− Malattie renali (S.Nefrosica).− Infezione HIV.
Anamnesi Personale - 3
Uso di farmaci interferenti con sintesi/metabolismo degli ormoni tiroidei:
− Estrogeni, tamoxifene− Glucorticoidi− Antineoplastici/immunosoppressori− Interferone, anticorpi monoclonali− Salicilati, rifampicina− Litio, fenitoina, carbamazepina, barbiturici− ß-bloccanti, dopaminici, amjodarone− Furosemide, eparina− Sostanze iodate (mezzi di contrasto, disinfettanti, colluttori,
sale iodato)− Ormoni tiroidei: levo-tiroixina, lio tironina, cosmetici,
omeopatici, erboristeria (alghe, fucus,…)
Esame Obiettivo
- E.O. Sistemico
Ricerca di segni generali di tirotossicosi/ipotiroidismo:
- Facies, segni cutanei, oculari
- Neuro-psichici
- Cardiovascolari, ecc
- E.O. Tiroideo− Posizione: collo esteso− Punto repere: cartilagine cricoideaISPEZIONE- Cute: < Normale
< Arrossata: tiroidite acute- Mobilità alla deglutizione: < conservata
< assente (Ca estesi e Tiroidite di Riedel)- Tumefazioni: < simmetriche: gozzi diffusi
< asimmetriche: gozzi nodulari benigni/maligni tiroidite subacuta
- Segno di Pemberton: cianosi volto, congestione giugulari sollevando le braccia: gozzi retrosternali
PALPAZIONE- di spalle con le tre dita mediane- di fronte con i pollici– Dimensioni (lobi e istmo)– Presenza di noduli singoli/multpli
Normale (gommosa)– Consistenza Aumentata: carcinomi, tiroiditi
Ridotta: M.Di Basedow– Dolorabilità: tiroidite subacuta– Presenza di linfonodi satelliti: carcinomi– Fremito: M.Di Basedow
ASCOLTAZIONEPresenza di soffio sistolico o continuo: M. di Basedow
Dosaggi Ormonali Valutano se i livelli circolanti di ormoni tiroidei (TH) e TSH sono fra
loro congruenti e appropriati al normale funzionamento del retrocontrollo tiroide-ipofisi/ipotalamo: se esso è integro il TSH deve aumentare quando i TH calano e viceversa: se ciò non avviene significa che vi è una lesione ipofisaria/ipotalamica.
Alterazioni appropriate all’integrità del retrocontrolloAlterazioni appropriate all’integrità del retrocontrollo
↓TH↑TSHstimolo tiroide efficace a normalizzare TH: TH ~ ma TSH↑: Ipotir.Ipotir. Primario Primario subclinicosubclinico inefficace a normalizzare TH: TH↓ ma TSH↑: Ipotir.Ipotir. Prim. Prim. ConclamatoConclamato
Malattia primitiva tiroidea
↑TH↓TSHinibizione tiroide efficace normalizzazione TH: TH ~ ma TSH↓: Tirotossicosi subclinicaTirotossicosi subclinica inefficace normalizzazione TH: TH↑ ma TSH↓ : Tirotossicosi conclamataTirotossicosi conclamata
Alterazioni inappropriate all’integrità del retrocontrolloAlterazioni inappropriate all’integrità del retrocontrollo
↓TSH↓THstimolo ipofisi efficace a normalizzazare TSH:TH↓ ma TSH ~: Ipotir. Second. SospettoIpotir. Second. Sospetto inefficace a normalizzare TSH: TH↓ con TSH ↓: Ipotir. Secondario ConclamatoIpotir. Secondario Conclamato
Malattia primitiva ipofisi/ipotalamo
↑TSH↑THinibizione ipofisi efficace a normalizzare TSH: TH↑ ma TSH~: Ipertir.Second.SospettoIpertir.Second.Sospetto inefficace normalizzazione TSH: TH↑ con TSH↑: Ipertir.Second. ConclamatoIpertir.Second. Conclamato
ANTICORPI ANTI-TIROIDEIANTICORPI ANTI-TIROIDEI
Autoanticorpi diretti contro differenti antigeni nelle autoimmunopatie tiroidee :
< Antigeni extramembrana: Anticorpi anti tiroglobulina (AbTgAbTg) e Anticorpi anti tiroperossidasi (AbTPOAbTPO) (rilevabili in tutte le tireopatie autoimmuni).
< Antigeni di membrana includenti il recettore del TSH: Anticorpi anti-TSH recettore (AbTSHRAbTSHR): si legano al rec. con effetti diversi:
-antagonista:antagonista: non attivano l’Adenilato Ciclasi ma ne prevengono l’attivazione da parte del TSH: TSH-Binding-Inhibitory Imunoglobulin (TBIITBII)
-agonista: agonista: attivano l’Adenilato Ciclasi mimetizzando l’azione biologica del TSH: TSH-Binding-Activating Immunoglobulin (TBAITBAI): sono specifiche del Basedow
ALTRI INDICI UMORALIALTRI INDICI UMORALI
Calcitonina Calcitonina (CTCT) e Antigene Carcino Embrionario (CEACEA): Ca midollare
TireoglobulinaTireoglobulina (HTGHTG): scarso significato diagnostico perché può essere elevata in molte tireopatie: -neoplasie maligne (e loro metastasi!!) -gozzi tossici e non tossici -tiroiditi (salvo presenza di AbTG che interferiscono nel dosaggio dell’HTG)
L’HTG è di grande significato diagnostico solo in due casi:• escludere l’origine fittizia di tirotossicosi: se il paziente assume TH → ↓↓TSH →
inibizione tiroide → ↓↓ sintesi TH e HTG.• follow-up di carcinomi dopo tiroidectomia totale e siderazione con 131I: se il pz è del
tutto privo di tessuto tiroideo (sano o neoplastico) l’HTG deve mantenersi bassissima
ECOGRAFIAECOGRAFIA normale (fino a 15 cc)
-Valutazione dimensioni (accurata) aumentata = Gozzo
ridotta = (inferiore a 10 cc)
omogenea: quadri normali o gozzi diffusi
-Valutazione ecostruttura diffusa: tiroidite autoimmune, gozzi colloidocistici
disomogenea aree anecogene: liquide
ipoecogene
focale iperecogene aree miste: liquide/solide
calcificazioni grossolane/a guscio
puntiformi a spruzzo
-Valutazioni linfonodi regionali
-Valutazione vascolarizzazione (EcoColorDoppler) di aree nodulariPeriferica
Periferica + Centrale
DIMENSIONI SOLIDE
ipo-agenesia; ipotrofia acquisita
idiopatica, post-chirurgia, postattinica
VALUTAZIONE RADIOLOGICAVALUTAZIONE RADIOLOGICA
Rx tracheaRx esofago (baritato) per gozzi voluminosi o retrosteraliTC mediastino superiore
compressivi
dislocanti
AGOASPIRATO ed ESAME CITOLOGICOAGOASPIRATO ed ESAME CITOLOGICO
Indispensabile per valutare la natura di aree focali > 10 mm.
Sul materiale aspirato si pratica l’esame citologico ed eventualmente dosaggio di ormoni (CT, PTH) o markers di neoplasia tiroidea.
SCINTIGRAFIASCINTIGRAFIASomministrazione di isotopi γ-emittenti metabolizzati come lo iodio:-radioiodio: 131I, 125I, 123I captazione elettiva emissione γ cristallo rivelatore conteggio “colpi”-radiotecnezio: 99mTc (γ-camera)
Valutazione normali morfologica DIMENSIONI aumentate: gozzi (grossolana) ridotte: agenesia, ipotrofia, esiti chirurgici
normale Valutazione omogenea aumentata = iperfuzione: G. Tossico diffuso funzionale CAPTAZIONE ridotta = ipofunzione (accurata) diffusa: tiroiditi, gozzi colloidocistici
disomogenea Carcinomi aree ipocaptanti/”fredde”:ipofunz. Adenomi non funz focale
aree ipercaptazione/”calde”: iperfunzionanti
sviluppo retrosternale Valutazione tiroidi ectopiche topografica captazioni ectopiche
metastasi Ca funzionanti
“mappa”
(singole o multiple) Cisti
con inibizione del restante parenchima
parziale totale(fase pre-tossica) (fase tossica)
tiroidea
GOZZIGOZZIAumenti volumetrici tiroidei (di entità variabile) = strumaAumenti volumetrici tiroidei (di entità variabile) = struma
G.DiffusiClassificazione Morfologica
G.Multinodulari (GMN)
G. Tossici o IpertiroideiClassificazione Funzionale Eutiroidei o Semplici
G. non Tossici Ipotiroidei
GOZZI NON TOSSICIGOZZI NON TOSSICII G. Eutiroidei e i G. Ipotiroidei presentano caratteri comuni di morfologia, eziologia e patogenesi; si differenziano solo sul piano clinico-funzionale.PATOGENESI E FISIOPATOLOGIAPATOGENESI E FISIOPATOLOGIASarebbe il risultato di un tentativo di compenso a iniziale deficit di TH indotto da qualche agente eziologico x, y, z.
trofismoIniziale THTSH vascolarità outputTH
ormonogenesi
Normalizzato: TSH scende stabilizzandosi a livelli sufficientemente alti a mantenere l’eutiroidismo: Gozzo EUTIROIDEO
Non normalizzato: TSH resta alto, il gozzo continua a crescere senza conseguire l’eutiroidismo: Gozzo IPOTIROIDEO
ANATOMIA PATOLOGICA ED EVOLUZIONEANATOMIA PATOLOGICA ED EVOLUZIONE
G. DIFFUSI: tipici di fasi iniziali. Evolvono (anni) da forme diffuse IPERPLASTICHE a forme diffuse COLLOIDO-CISTICHE
G.MULTINODULARI: fase finale dell’evoluzione. Presentano tipica ETEROGENITA’ MORFOLOGICA e FUNZIONALE:
E. Morfologica: noduli di tessuto colloido-cistico alternati noduli di tess. iperplastico/adenomatoso
E. Funzionale: ipofunzionanti (ipocaptanti) normofunzionanti(normocaptanti)
mantengono dipendenza dal TSH con il tempo acquisiscono autonomia
funzionale (caldi) e di crescita
progressiva inibizione funzionale
progressiva inibizione TSH progressivo output TH
compenso (parziale) dell’ipersecrezione autonoma di TH per cui l’output complessivo cresce poco.
Quando l’inibizione delle aree non autonome è massimale (aree fredde) il compenso non è più possibile per cui l’output complessivo di TH è elevato: viraggio da Gozzo Semplice a Gozzo Multinodulare Tossico (spesso dopo esposizione a eccesso di iodio: Jod-Basedow-tossicosi).
EPIDEMIOLOGIA ed EZIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA ed EZIOLOGIA
Aree di Endemia: il G. incide in oltre il 10% della popolazione: G. Endemici (da carenza iodica)
Aree non Endemiche: il G. incide in meno del 10% della popolazione: G. Sporadici (da cause varie)
I) GOZZI ENDEMICII) GOZZI ENDEMICI
Causa Primaria: Carenza Iodicasintesi di THTSHGozzo con compenso funzionale:
− completo se il deficit iodico è lieve: G. Endemico Eutiroideo
− incompleto se deficit iodico è severo: G. Endemico Ipotiroideo e Cretinismo Endemico
Concause possibili: fattori legati ad isolamento geografico:
− alimentazione ricca di cibi gozzigeni
− endogamia: seleziona ceppi genetici con diverso adattamento al deficit di Iodio
ERADICAZIONE DEL CRETINISMO ENDEMICO CON IODOPROFILASSI
II) GOZZI SPORADICIII) GOZZI SPORADICI
1) G. da Tireostatici. Interferiscono su qualche tappa della sintesi di THTSHGozzo (Eu/Ipotiroideo)
- alimentazione monotona con cibi ricchi di Tiocianati (o loro precursori): cavoli, rape, senape, tapioca, manioca,…
2) G. da Eccesso Iodico. In soggetti con alterata autoregolazione (intrinseca) l’iodio blocca ormonogenesi TSH Gozzo (Eu/Ipotiroideo)
- raro in adulti: per alimentazione monotona con alghe marine (Isola di Hokkaido)/farmaci con iodio (AMIODARONE, disinfettanti cutanei e orali)
- frequente in neonati da madre trattate con farmaci iodati (evitare!)
3) G. da deficit enzimatici ereditari. Compromettono qualche tappa della sintesi TH TSH Compenso funzionale: Completo G. Eutiroideo/ Incompleto G. Ipotiroideo
4) Gozzi post-tiroiditici. Le tiroiditi sono le cause più importanti di G. eu- o ipotiroideo, in particolare la tiroidite di Hashimoto.
Tionamidi: sovradosaggio terapeutico; feti di donne in terapia tireostatica Litio (30%)- farmaci
QUADRI CLINICIQUADRI CLINICIDifferiscono solo per aspetto funzionale: I) Segni di Ipotiroidismo
II) Gozzo di dimensioni variabili (diffuso o multinodulare)
III) Possibile EFFETTO MASSA per compressione trachea, esofago, nervo ricorrente, vene cervicali: senso di ingombro, corpo estraneo o disfagiadisfagia, raucedine o disfoniadisfonia, senso di soffocamento o dispneadispnea, ingorgo ritorno venoso dal capo talora accentuato dal sollevamento braccia (S. di Pemberton)
DIAGNOSIDIAGNOSII) Valutazione funzionale funzionale
- TH~ con TSH~: stato funzionale eutiroideo
- TH~ con TSH: Ipotir.Primario Subclinico: primitiva THTSH sufficiente a normalizzare i TH
- THcon TSH: Ipotir.Primario Conclamato: primitiva THTSH insufficiente a normalizzare i TH
II) Valutazione gozzo e sue dimensionidimensioni
- ECOGRAFIA: volume , strutt.disomogenea diffusa (degener.Coll.-cistica) e/o focale con noduli/cisti e calcificazioni
- SCINTIGRAFIA: captazione disomogenea diffusa (degener.Coll.-cistica) e/o focale con aree ipocaptanti alternate ad aree normo- o iper-
capt.
Attenzione!: viraggio in fase pretossica quando aree calde si alternano a inibizione funzionale del restante parenchima.
- RxGRAFIA TRACHEA-ESOFAGO, TC : ricerca di compressioni/dislocazioni per G. voluminosi e retrosternali
III) Valutazione naturanatura del Gozzo: eventuale AGOASPIRATO di noduli solidi o misti per escludere carcinoma
assenti: G. Eutiroidei
presenti: G. Ipotiroidei
TERAPIATERAPIA Stato funzionale tiroideo
Dipende da nella sua globalità
dimensioni del gozzo
dei singoli noduli
TERAPIA MEDICA CON LEVO-TIROXINA (LT4)TERAPIA MEDICA CON LEVO-TIROXINA (LT4) con nodi <1 cm: LT4 in dose SOSTITUTIVA (adeguata a riportare sia
G.Ipotiroidei TH sia TSH entro il range normale) con nodi >1cm: LT4 in dose SOPPRESSIVA:
G.Eutiroidei
con nodi <1cm: follow-up
N.B.: la terapia SOPPRESSIVA è controindicata in
TERAPIA CHIRURGICATERAPIA CHIRURGICAG.compressivi (voluminosi/retrosternali) emitiroidectomia:
G. non compressivi
tiroidectomia
tale da indurre un lieve aumento dei TH (non oltre la norma!) ma adeguata a provocare soppressione della secrezione di TSHstimolo di crescita tiroidea. ORMAI OBSOLETA
post-menopausa
anziani
cardiopatici
nodi molto grandinodi in accrescimento
al chirurgo perfrequenti recidive nodulari nel tempo
subtotale: poche recidive
totale: nessuna recidiva
Sintesi proteica Sintesi GH e IGF 1
Accumulo di mucoplisaccaridi idrofili Permeabilità capillare a proteine
CONSEGUENZE DEL DEFICIT DI THCONSEGUENZE DEL DEFICIT DI TH
I ALTERAZIONI METABOLICHE
RALLENTAMENTO velocità metabolica (specie processi catabolici)
METABOLISMO LIPIDICOMETABOLISMO LIPIDICO
- Incremento depositi adiposi lieve - Incremento depositi adiposi lieve
- Ipercolesterolemia- Ipercolesterolemia
- Ipertrigliceridemia- Ipertrigliceridemia
METABOLISMO PROTEICOMETABOLISMO PROTEICO- Infazia deficit di accrescimento
- Adulti interstizio: MIXEDEMA ubiquitario ma più evidente
cavità sierose: VERSAMENTI
↓ QO2
↓ termogenesi
CuteMucose Muscolimiocardio
Incremento ponderale
II ALTERAZIONI DELLA TERMOREGOLAZIONE• CRIOESTESIA E IPOSUDORAZIONE (90%) con cute fredda (85%) e secca dovuta ad
aumento della scarica adrenergica selettivamente diretta alla cute come risposta fisiologica riflessa appropriata a risparmiare calore riducendo la termolisi per compensare la bassa termogenesi.DEFICIT DI TH VELOCITA’ METABOLICA TERMOGENESI
TERMORECETTORI TEMPERATURA CENTRALE ⊕ CENTRALI
CUTE SECCA
IPOSUDORAZIONE
IPOTALAMO CUTE CRIOESTESIA TERMOLISI
VASOCOSTRIZIONE
TERMOCETTORI CUTE FREDDO E PALLIDA PERIFERICI
⊕
⊕
Attività
Simpatica
⊕
• Intolleranza all’esposizione acuta del freddo (fino all’ipotermia) e incapacità di acclimatazione all’esposizione cronica al freddo per il venir meno dell’effetto facilitante dei TH sulla termogenesi brivido-indipendente (=risposta lipolitica al freddo) mediata dal sistema adrenergicoTERMOCETTORI DEFICIT Termogenesi brivido-indipendente= risposta lipolitica grasso bruno e bianco CENTRALI TH
IPOTALAMO VASOCOSTRIZIONE CUTE
TERMOCETTORI RIFLESSO SOMATICO PERIFERICI Termogenesi brivido-dipendente
Attività
AdrenergicaFREDDO
⊕Selettiva
cute
Selettiva
BAT-WAT
Intollernza al freddo acuto
Incapacità acclimatazione
⊕
III ALTERAZIONI CUTANEE E MUCOSECUTE: pallida (65%) e fredda (85%) per vasocostrizione, SECCA e ruvida (95%) per secrezioni,
spesso ipercheratosi (gomiti)
CAPELLI: secchi e opachi (75%), fragili e rarefatti (55%) per crescita e telogen effluvium
PELI: rarefazioni diffusa specie al 3° esterno sopracciglia ma anche pube e ascelle
gonfiore diffuso: aspetto soufflè (80%), inespressivo
VOLTO edema perioculare specie alla palpebre con restringimento rima
MIXEDEMA lingua (macroglossia 85%)
ispessimento mucose voce rauca e profonda (50%)
rinofaringe e laringe
PERIFERIA: edema non improntabile: pretibiale, dorso piedi e mani, fosse sovraclaveari
IV ALTERAZIONI NEURO-PSICHICHE E MUSCOLARI perdita iniziativa e interessi fino all’abulia
sonnolenza con tendenza ad assopimento (90%) fino a letargia
ideazione lenta (bradipsichismo)
funzioni intellettive ridotte capacità di concentrazione e perdita memoria (65%)
loquela lenta (bradilalia) (90%) con tipica voce profonda
Rallentamento possibili deficit percettivi specie ipoacusia (30%)
debolezza muscolari (99%) e rigidità
funzioni motorie movimenti lenti e stentati
riflessi OT lenti specie achilleo
FACIES MIXEDEMATOSA
Scambiati per demenza!
V ALTERAZIONI CARDIOVASCOLARI Portata circ. per
Stato cardiocircolatorio IPODINAMICO = velocità di circolo con Resistenza periferiche
sensibilità a catecolamine (dubbia!)CAUSE effetto diretto della dei TH risposta adattiva fisiologica alla velocità metabolica tissutale e alla necessità di risparmiare calore
frequenza cardiaca
gittata sistolica
Cronotropismo BRADICARDIA (“polso raro”)
1)TH portata ritorno venoso velocità circolo
Inotropismo (-) PA PA PA flussi distrettuali
velocità metabolica vasocostrizione
polso “tardo”
effetto diretto
autoregolazione distrettuale
⊕
sistolica differenziale diastolica
miocardiopatia flaccidità, dilatazione, ipertrofia settale
MIXEDEMA CARDIOMEGALIA
versamento pericardico TH a lungo termine
coronaropatia
iperdislipemia aterosclerosi
talora enzimi
toni cardiaci voltaggi ECGbradicardiaturbe conduzione A-V e IVT piatte o invertiteangina (25%) specie dopo terapie sostitutive
ipertensione (25%)!
CUORE MIXEDEMATOSO
2)
VI ALTERAZIONI GASTRO-ENTERICHERIDUZIONE APPETITO (45%) megacolon mixedematoso
motilità gastro-intestinale stipsi ostinata (60%) con possibilità di
Rallentamento di ileo dinamico mixedematoso
secrezioni digestivi dispesia
VII ALTERAZIONI DELLA SFERA SESSUALE1) Uomo: calo libido, spesso impotenza e oligospermia
Donna: calo libido, spesso anovulazione e infertilità.
Talora amenorrea ma più spesso polimenorrea e menorragie
2) Frequente iperprolattinemia da TRH indotto dai TH, rara galattorrea
VIII ALTERAZIONI SVILUPPO NELL’INFAZIA
NEURO-PSICHICO (età neonatale): mancato completamento sviluppo
cerebrale che si arresta a quello conseguito a termine vita fetale età neonatale: NANISMO DISARMONICO
IPOEVOLUTISMO SOMATICO da disgenesia delle epifisi
età giovanile: ritardo severo dell’accrescimento (ARMONICO)
SESSUALE: ritardo crisi puberale
IPOPLASIA CORTICALE
IPOPLASIA PROIEZIONI DENDRITICHE
ANOMALIE MIELINIZZAZIONE NEURITICA
ANOMALIE VASCOLARIZZAZIONE
IPOTIROIDISMIIPOTIROIDISMISECONDARI (5%) : da deficit di TSH primitivo (ipofisario): tumori, Sd sella vuota
o TROFOPRIVI secondario (ipotalamico): tumori
autoimmune: IPOTIROIDISMO PRIMARIO IDIOPATICO
Acquisiti IPOTIR. POST-CHIRURGICO
TIREOPRIVI post-ablativo
IPOTIR. POST-ATTINICO
Congeniti (agenesia, ipogenesia): CRETINISMO sporadico Atireotico
PRIMARI Endemici: da carenza iodica: CRETINISMO Endemico con Gozzo/G.Ipotir. endemico
(95%) GOZZI da eccesso iodico
IPOTIR. da tireostici CRETINISMO Sporadico con Gozzo/G.Ipotir. sporadico
Sporadici da deficit enzimatici
da tiroiditi: IPOTIR. post-tiroiditico (specie Hashimoto)
QUADRI CLINICIQUADRI CLINICIQuadri variabili in rapporto a 2 fattori:
IPOTIROIDISMO dell’ADULTO
- ETA’ insorgenza deficit IPOTIROIDISMO NEONATALE-INFANTILE
IPOTIROIDISMO GIOVANILE
forme lievi asintomatiche (IPOTIROIDISMO SUBCLINICO) con TH ∼ ma TSH forme floride sintomatiche (IPOTIROIDISMO CONCLAMATO) con TH e TSH
TSH
TSH
SEN
ZA G
OZZ
O
- Entità del deficit
DIAGNOSISpesso difficile in fase iniziale per insidiosità evoluzione e aspecificità sintomi (specie anziani).
Una volta sospettata confermare ipotiroidismo diagnosi eziologica
I) DIAGNOSI di IPOTIROIDISMOTH∼ con TSH:TH normali grazie a TSH: IPOTIR. Primario SUBCLINICO: primario TH TSH suff. a normalizzare TH
TH con
II) DIAGNOSI EZIOLOGICA
TSH:TSH appropriato a TH : IPOTIR. Primario CONCLAMATO: primario TH TSH insuff. a ,, TH
TSH∼:TSH inappropr. a TH:IPOTIR.Secondario a deficit ipotalamo-ipofisario: TSHTHpossibile normal.TSH Anamnesi personale e familiare
Assenza o presenza di Gozzo (diffuso o multinodulare); conferma Ecografica
ANAMNESI PERSONALE FAMILIARITA’ GOZZO
parto difficile, cefalea, turbe visive, sessuali NO ipotrofia
Ipotiroidismo.second. Ipofisario o Ipotamico
colesterolo (anziché ). TAC-RMN. FSH-LH-ACTH. TRH-test
pregressa chirurgia o radioiodio NO no! Ipotiroidismo Post-Ablativo
AN. muta, coesistenza immunoopatie FREQUENTE ipotrofia Ipotir. Primario Idiopatico anticorpi anti TG e anti TPO
provenienza da area endemica FREQUENTE Gozzo Ipotiroideo Endemico
sostanze gozzigene o iodio NOvariabilespesso
multinodulareG. Ipot. da tireostatici o Iodio
esordio giovanile SI G. Ipot. da deficit enzimatici esami speciali
AN. muta;pregressa fase tireotossica FREQUENTE variabile
diffusoIpot. Post-Tiroidite di
Hashimoto (molto frequente) anticorpi anti TG e anti TPO
AN. muta;pregressa fase tireotossica NO piccolo (50%)
diffusoIpot. Post-Tiroidite Silente
(raro 5%)
Pregressa fase tireotossica e flogosi dolorosa con febbre NO variabile
asimmetricoIpot. Post-Tiroidite Subacuta
(raro) VES
TERAPIA DELL’IPOTIROIDISMOTERAPIA DELL’IPOTIROIDISMO
TERAPIA CON LEVO-TIROXINA (LT4) in dose sostitutiva cioè sufficiente a mantenere
normali TH e TSH; l’indice più sensibile è il TSH (non utilizzabile per ipotiroidismi seondari!).
- Attacco con basse dosi (25-50µg/die) soprattutto in anziani, specie cardiopatici per evitare
crisi anginose o aritmie ipercinetiche.
- Adeguare la dose dopo 2 mesi previo controllo ormoni.
AVVERTENZA: in IPOTIROIDISMO SECONDARIO si associa spesso Iposurrenalismo che può
essere inapparente finché persiste l’ipometabolismo: se questo è corretto con LT4 può
precipitare crisi surrenalica!
QO2
termogenesi
CONSEGUENZE dell’ECCESSO dei THCONSEGUENZE dell’ECCESSO dei THI ALTERAZIONI METABOLICHEI ALTERAZIONI METABOLICHE
Accelerazione velocità metabolica (specie processi catabolici)
METABOLISMO LIPIDICOMETABOLISMO LIPIDICO- deplezione depositi adiposi
-- IpocolesterolemiaIpocolesterolemia
- Ipotrigliceridemia- Ipotrigliceridemia
METABOLISMO PROTEICOMETABOLISMO PROTEICO
Calo ponderale
muscoli
deplezione proteica
scheletro osteoporosi
debolezza
perdita di massa
perdita di matrice
liberazioni minerali
II ALTERAZIONI TERMOGENESIII ALTERAZIONI TERMOGENESI• TERMOESTESIA E IPERSUDORAZIONE con cute calda e umida dovute a riduzione della scarica
adrenergica selettivamente diretta alla cute come risposta fisiologica riflessa appropriata a disperdere calore aumentando la termolisi per compensare l’eccessiva termogenesi.ECCESSSO DI TH ⊕ VELOCITA’ METABOLICA TERMOGENESI
• INTOLLERANZA ALL’ESPOSIZIONE AL CALDO (90%) con tendenza a sviluppare ipertermia (lieve!) per impossibilità ad incrementare ulteriormente la termolisi in quanto già stimolata al massimo-.
III ALTERAZIONI CUTE E ANNESSIIII ALTERAZIONI CUTE E ANNESSI20) Cute calda e sudata
21) Capelli fini e friabili con telogen effluvium, unghie fragili
TERMORECETTORI TEMPERATURA CENTRALE CENTRALI
CUTE UMIDA
IPERSUDORAZIONE
IPOTALAMO CUTE TERMOESTESIA TERMOLISI
VASODILATAZIONE
TERMOCETTORI CUTE CALDA PERIFERICI
⊕
Attività
Simpatica
IV MANIFESTAZIONI OCULARIIV MANIFESTAZIONI OCULARIATTENZIONE!: vanno distinte le manifestazioni possibili in tutte le tireotossicosi da quelle possibili solo
nel Basedow.
• Manifestazioni comuni a tutte le tireotossicosi: oftalmopatia non infiltrativa o PSEUDO-ESOFTALMO
(70%), patogenesi ignota attribuita ad aumentata sensibilità alle catecolamine perché migliora con β-bloccanti
rarità ammicamento, tremori palpebre socchiuse
SGUARDO SBARRATO con allargamento rima palpebrale
scopertura sclera sovrastante l’iride
accentuazione della scopertura sclerale nei movimenti verticali dei globi oculari da asinergia dei muscoli estrinseci:
1) nello sguardo in basso la palpebra ritarda rispetto al globo (SEGNO DI GRAEFE)
2) nello sguardo in alto la palpebra anticipa rispetto al globo
II) Manifestazioni esclusive del M. di Basedow: oftalmopatia infiltrativa Basedowiana o ESOFTALMO
VERO, patogenesi autoimmune. E’ presente nel 50% dei casi di Basedow:
PROPTOSI + alterazioni motilità oculare (v. Basedow) + oftalmopatia non infiltrativa.
per retrazione palpebra superiore da ipertonia muscolo elevatore
V ALTERAZIONI NEURO-PSICHICHEV ALTERAZIONI NEURO-PSICHICHE Nervosismo (99%): stato di irrequietezza e insofferenza
con desiderio di essere sempre attivo.
Stanchezza (90%) che frustra il desiderio di iperattività.
FUNZIONI NEURO-PSICHICHEFUNZIONI NEURO-PSICHICHE Insonnia o sonni agitati non riposanti.
Tachipsichismo
Tachilalia Stato ansioso
Tremori fini (97%) rilevabili soprattutto alle mani e alle palpebre socchiuse.
Riflessi OT accelerati talora fino al clone.
IpercinesiaACCELERAZIONEACCELERAZIONE
Debolezza muscolare (70%). Masse muscolari raramente Ridotte (Miopatia Tireotossica).
FUNZIONI MOTORIEFUNZIONI MOTORIE
VI MANIFESTAZIONI CARDIOCIRCOLATORIEVI MANIFESTAZIONI CARDIOCIRCOLATORIE Portata circ. per
Stato cardiocircolatorio IPERDINAMICO = velocità di circolo con Resistenza periferiche
sensibilità a catecolamine (dubbia!) ma il quadro migliora con β-bloccanti!CAUSE effetto diretto della dei TH risposta adattativa fisiologica alla velocità metabolica tissutale e alla necessità di dissipare calore
Frequenza TACHICARDIA + ARITMIE SV
TH portata ritorno venoso velocità circolo
Inotropismo (+) PA PA PA flussi distrettuali
velocità metabolica vasodilatazione
frequenza cardiaca
gittata sistolica
sistolica differenziale diastolica
distrettuali
polso celerepolso ampio
extrasistolitachicardia parossisticaFFA (10%)Cardiopalmo (90%)
Palpitazioni (90%)
⊕
⊕
⊕ ⊕ ⊕ ⊕
⊕
⊕
⊕
⊕
⊕
⊕
effetto diretto
autoregolazione
COMPLICANZE: CARDIO- TIREOTOSSICOSIIl sovraccarico di lavoro è ben tollerato nel pz con cuore normale ma la riserva funzionale in risposta allo sforzo è ridotta. Se si instaura FFA può comparire insufficienza cardiaca specie in pz con preesistente cardiopatia (anziani!!)
L’eccesso di TH deprime l’efficacia della digitale: occorre aumentare le dosi
Il sovraccarico di lavoro accentua il consumo di O2 con POSSIBILITÀ DI ANGINA specie in pz con preesistente coronaropatia (anziani!!)
VII MANIFESTAZIONI GASTRO-ENTERICHEVII MANIFESTAZIONI GASTRO-ENTERICHE- Appetito aumentato (65%) ma inadeguato alle elevate richieste caloriche calo ponderale (85%)
raramente anoressia (9%) specie in anziani (30%)
- Accelerazione della motilità gastro-intestinale iperdefecazione (35%) o raramente diarrea (30%)
ovvero normalizzazione di un alvo precedentemente stitico.
- Spesso disfunzioni epatiche con transaminasi, gamma-GT e fosfatasi alcalina
VIII ALTERAZIONI SCHELETRICHEVIII ALTERAZIONI SCHELETRICHE
Accelerazione del riassorbimento > deposizione ossea : OSTEOPOROSI SECONDARIA
IX ALTERAZIONI SFERA SESSUALEIX ALTERAZIONI SFERA SESSUALE- Alterazioni del ritmo mestruale più spesso amenorrea
TIROTOSSICOSITIROTOSSICOSIInsieme di manifestazioni da esposizione ad Insieme di manifestazioni da esposizione ad TH circolantiTH circolanti
PATOGENESI dell’eccesso di TH accelerazione della produzione tiroidea: IPERTIROIDISMO
senza accelerazione ,, ,, : NON IPERTIROIDISMO
TSH:adenomi ipofisari :TSH ∼
SECONDARIE:iperstimolaz, per prod. autonoma di Mola vescicolare
TT con hCG:mal. trofoblastiche Coriocarcinoma
IPERTIROIDISMO Ca Embrionario
iperstimolaz. per prod. autoimmune di TSI: Gozzo tossico diffuso (M. Basedow)
PRIMARIE Adenoma tossico (Plummer)
acquisizione di autonomia funzionale intrinseca G. tossico multinodulare
Ipertir. da Iodio (Jod-Basedow)
TSH
Tiroidite Silente
PRIMARIE: liberazione scorte TH preformati in fasi iniziali ,, subacuta
TT senza ,, cronica (Hashi-tossicosi)
IPERTIROIDISMO esogena: tirotossicosi fittizia
EXTRAIROIDEE: sorgente extratiroidea di TH struma ovarico
endogena
metastasi di Ca.
Testicolo
Senza gozzo
funzionante
c
apta
zion
e c
apta
zion
e
GOZZO TOSSICO DIFFUSO o M. di BASEDOW (o di GRAVES)GOZZO TOSSICO DIFFUSO o M. di BASEDOW (o di GRAVES)Tirotossicosi con ipertiroidismo sostenuta da produzione di anomali autoanticorpi stimolanti la tiroide
La forma classica si presenta con triade clinica:
- Gozzo diffuso tossico (99%)
- Oftalmopatia infiltrativa (~50%)
- Dermopatia infiltrativa (~5%)
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIAE’ la tireopatia più frequente e la causa prevalente di tutte le tirotossicosi
SESSO: assoluta prevalenza femminile → 7-10 : 1
ETA’: prevale fra 20-50 anni
FAMILIARITA’: elevata incidenza familiare di malattie autoimmuni (sia tiroidee sia extratiroidee)
PATOGENESIPATOGENESIAUTOIMMUNE: tipica presenza di anticorpi organo-spec.:
Basedow non correlati anti TG (30%) aspecifici, presenti anche nelle altre tireopatie autoimmuni
anti TPO (80%)
Basedow correlati: anti TSH recettore (90%) specifici e patognomonici
PATOGENESI OFTALMOPATIA INFILTRATIVA: autoimmune ma antigeni e anticorpi non identificati con certezza.
ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA I) GOZZO DIFFUSO
- Tiroide uniformemente ingrandita con vistosa ipervascolarizzazione.
- Iperplasia cell.follicolari. Infiltrati linfocitari organizzati in follicoli linfoidi
II) OFTALMOPATIA INFILTRATIVA
Aumento volume tessuto retro-orbitario + muscoli oculari per infiltrato linfocitario +
mucopolisaccaridi idrofili
III) DERMOPATIA INFILTRATIVA
Infiltrazione linfocitaria del derma + accumulo ac. jaluronico (idrofilo per cui determina edema duro)
FISIOPATOLOGIAFISIOPATOLOGIA La tirotossicosi non è dovuta ad acquisizione di autonomia funzionale intrinseca tiroidea ma a
sovrastimolazione mediata dagli anticorpi che mimetizzano l’azione biologica del TSH. Ne consegue:
1) Iperplasia tiroidea = gozzo
2) Ipertiroidismo TH soppressione TSH
Sono accelerate tutte le tappe dell’ormonogenesi:
- uptake iodico ipercaptazione alla scintigrafia
- organificazione, accoppiamento iodo-tirosine, sintesi tireoglobulina
- produzione di T3 e T4 ma con aumento di T3 proporzionalmente maggiore: in qualche caso T3 arriva ad eguagliare T4 (T3-tossicosi)
3) Ipervascolarizzazione
QUADRO CLINICOQUADRO CLINICOG. TOSSICO DIFFUSO (99%)
TRIADE CLASSICA OFTALMOPATIA INFILTRATIVA (50%)
DERMOPATIA INFILTRATIVA (5%)
A GOZZO TOSSICO DIFFUSOE’ il componente di gran lunga più importante della triade, quasi immancabile
I) GOZZO DIFFUSOE’ di entità variabile (lieve o vistoso) comunque sempre uniforme e simmetrico.Consistenza elastica o soffice, superficie liscia, senza nodosità (salvo preesistenza: GMN Basedowificato)Talora palpazione di fremito e frequente ascoltazione di soffio (75%) da ipervascolarizzazione
II) TOSSICOSISintomi da eccesso di TH (vedi).L’esordio è generalmente graduale con nervosismo, intolleranza al caldo, ipersudorazione, palpitazioni, astenia, segni oculari; nelle donne si può avere amenorrea tra i primi disturbi.Il quadro si completa nel giro di qualche mese; esistono forme ad andamento più rapido (poche settimane).
COMPLICANZA: CRISI TIROTOSSICA
E’ la manifestazione estrema (rara ma spesso fatale) dell’ipermetabolismo. Patogenesi non chiara (i TH non sono particolarmente elevati); la crisi è scatenata da stress: interventi chirurgici (in generale ma soprattutto sulla tiroide), infezioni, traumi, tossiemia gravidica.QUADRO: - ipertermia severa con sudorazione profusa; - nausea, vomito, dolori addominali; - marcatissima tachicardia con aritmie, talora insuff. cardiaca e infine shock - marcatissimo tremore e agitazione e/o delirio, indi stupore e comaSe non riconosciuta e trattata porta invariabilmente a morte.
30% SIMULTANEA A TIROSSICOSI
70% SUCCESSIVA A TIROTOSSICOSI
RARAMENTE ANTECEDENTE
GOZZO DIFFUSO
TOSSICOSI
B OFTALOMOPATIA INFILTRATIVAVa differenziata dalle manifestazioni oculari possibili in tutti i tipi di tirotossicosi (PSEUDO-ESOFTALMO: allargamento rima palpebrale per retrazione palpebra superiore, rarità ammiccamento, asinergia movimenti globo-palpebra), che sono di natura non infiltrativa e regrediscono correggendo la tirotossicosi. Al contrario l’Oftalmopatia Basedowiana è di natura infiltrativa ed è SPECIFICA della malattia ma NON OBBLIGATORIA (50%); inoltre quando è presente ha andamento indipendente dalla tirotossicosi (e dalla sua terapia): essa può manifestarsi simultaneamente oppure successivamente o addirittura precedere la tirotossicosi: in casi rari può rimanere l’unica manifestazione (OFTALMOPATIA BASEDOWIANA EUTIROIDEA).
Il quadro (spesso sovrapposto alle manifestazioni oculari comuni a tutte le tirotossicosi) comprende
I ESOFTALMO O PROPTOSI
Può essere di grado variabile, simmetrico o asimmetrico, talora mascherato da EDEMA PERIORBITALE, l’osservazione di profilo può migliorare la valutazione sul piano
della fronte.
La proptosi comporta allargamento
della rima palpebrale che accentua lo sguardo sbarrato
e conferisce tipica FACIES BASEDOWIANA.
La proptosi impedisce la completa chiusura palpebrale
(lagoftalmo) durante l’ammiccamento e il sonno compromettendo la normale umidificazione e lavaggio del globo: ciò facilita i processi flogistici: chemosi, congiuntiviti, cheratiti e abrasioni corneali.
ESOFTALMO vero
TURBE OCULOMOTORIE
II TURBE OCULOMOTORIE
semplice affaticamento visivo o senso di tensioneForme lievi difficoltà allo sguardo verso l’alto, diplopia alla visione ravvicinata
per deficit di convergenza
Forme gravi: oftalmoplegia di uno o più muscoli con strabismo e diplopia
C DERMOPATIA INFILTRATIVAE’ presente solo nel 5% dei casi (quasi sempre coesiste una grave Oftalmopatia)Si presenta in forma di placche violacee, a buccia d’arancia, dure, separate o confluenti che si localizzano prevalentemente in sede pretibiale e dorso dei piedi, raramente al dorso delle mani o al volto.
COMPLICANZE: ESOFTALMO MALIGNO.
Quando l’infiltrazione retro-bulbare è massiva può provocare compressione del nervo ottico (con edema papillare e perdita del visus) e lussazione del bulbo oculare. I fenomeni ulcerativi corneali e i fatti flogistici possono condurre a panoftalmite che distrugge l’occhio e richiede l’enucleazione.
DECORSODECORSOMolto variabile; non influenzato da terapia!!!
persiste per anni pur riducendosi di intensitàTIROTOSSICOSI andamento ciclico con remissioni alternate a riaccensioni
remissione dopo molti mesi (o anni) ma possono comparire recidive viraggio in Tiroidite di Hashimoto che evolve poi in ipotiroidismo.
OFTALMOPATIA: decorso variabilissimo, indipendente dall’andamento della tirotossicosi
DIAGNOSIDIAGNOSINon offre problemi nella forma CLASSICA dato che l’oftalmopatia è patognomonica. E’ utile comunque conferma laboratoristica.
TH (specie forme libere) con T3 >T4 per cui talora si eguagliano TSH soppresso alto titolo di Ab-anti TPO (80%) e Ab-anti TG (30%) alto titolo di Ab-anti TSH recettori (90%) : aumento di volume con ipercaptazione diffusa : aumento di volume diffuso senza nodosità
ORMONI
ANTICORPI
SCINTIGRAFIA
ECOGRAFIA
GOZZO ANTICORPI
Adenoma tossico di Plummer nodulo singolo no Scintigrafia tipica
Gozzo tossico multinodulare multinodulare no Scintigrafia tipica
Ipertiroidismo da iodio (Jod-Basedw) multinodulare no Captazione
Ipertiroidismi secondari diffuso, equivalente no hCG in malattia trofoblastica
T.Tossicosi transitoria della Tiroidite Silente diffuso ma piccolo basso
titolo Captazione
T.Tossicosi transitoria della Tiroidite Hashimoto diffuso, equivalente alto
titolo Captazione
T.Tossicosi transitoria della Tiroidite Subacuta
asimmetrico, dolore, febbre
basso titolo Captazione
T.Tossicosi fittizia assente no Captazione, HTG
DIAGNOSI DIFFERENZIALE da ALTRE TIROTOSSICOSI con QUADRO ORMONALE IDENTICODIAGNOSI DIFFERENZIALE da ALTRE TIROTOSSICOSI con QUADRO ORMONALE IDENTICO
TERAPIATERAPIASolo palliativa, non causale. Distinte le terapie di
TERAPIA GOZZO TOSSICOMira a ridurre l’iperproduzione TH :
A TERAPIA CONSERVATIVATERAPIA CONSERVATIVAUtilizza farmaci che riducono la sintesi o la secrezione di TH o i loro effetti periferici.
I) INIBITORI SINTESI di TH (TIREOSTATICI)
Deprimono la sintesi di nuovi TH ma non la secrezione di TH preformati: quindi l’effetto compare solo dopo un PERIODO di LATENZA in cui le scorte si esauriscono (solo 2 settimane nel Basedow rispetto a 2-3 mesi nel normale).TIONAMIDI inibiscono l’organificazione e l’accoppiamento delle iodotirosine:
-Metimazolo-Propiltiuracile: oltre all’azione tireostatica deprime anche la conversione periferica di T4 a T3
AGRANULOCITOSI (febbre, mal di gola); piastrinopenia, edemi, artro-mialgie, epatiti, reazioni cutanee.GRAVIDANZA: passano la placenta (Metimazolo > Propiltiuracile): ridurre le dosi (non sospenderle!!)
per ridurre il rischio di ipotiroidismo con gozzo nel feto.ALLATTAMENTO: il Metimazolo (non il Propiltiuracile) passa nel latte: evitare l’allattamento.Durata TERAPIA: 12-18 mesi nella speranza di remissione spontanea (la terapia non influenza il decorso) Se compaiono esacerbazioni (70%!!!), o intolleranze si passa a provvedimento definitivo (ABLATIVO).
Gozzo TossicoOftalmopatia
T. CONSERVATIVA T. ABLATIVA
Reazioni avverse
II) INIBITORI DELLA SECREZIONE di TH
Deprimono acutamente la secrezione di TH preformati ma non la sintesi di nuovi TH: quindi l’effetto compare rapidamente ma è transitorio (con frequenti esacerbazioni alla sospensione). Sono utili in situazioni di emergenza in cui non si può attendere il periodo di latenza delle Tionamidi (cardiotirotossicosi, preparazione ad interventi chirurgici urgenti). Vanno sempre associati alle Tionamidi e sospesi appena trascorso il periodo di latenza.
1) Cortisonici: miglioramento rapido per inibizione acuta della secrezione tiroidea e della conversine periferica di T4 a T3.
2) Iodio: duplice azione - inibizione acuta secrezione tiroidea (spesso incompleto) ma transitoria !
- involuzione dell’iperplasia e dell’ipervascolarità (entro 7-10 giorni): tale effetto è sfruttato per facilitare interventi sulla tiroide: riduce il rischio di crisi
tirotossica da liberazione acuta di TH nel corso della manipolazione chirurgica.
III) BETA-BLOCCANTI
Deprimono acutamente moltissimi effetti dell’eccesso di TH senza influenzare né la sintesi né la secrezione tiroidea. Sono utili per alleviare rapidamente i sintomi della tirotossicosi (cardio-vascolari, termoregolatori, oculari (non oftalmopatia !), nervosi) in attesa che compaiano gli effetti delle Tionamidi(sempre da associare).
Agiscono con meccanismo ignoto (probabilmente simpaticolitico). Il più usato è il Propranolo che oltre all’effetto antagonista non selettivo (β1 e β2),deprime anche la conversione periferica T4 a T3.
B TERAPIA ABLATIVATERAPIA ABLATIVACorregge definitivamente l’iperproduzione di TH con provvedimenti che riducono la massa tiroidea funzionante.
I) RADIOIODIO: 131IE’ il provvedimento più impiegato perché: semplice ed economico: evita ricovero e intervento chirurgico
evita i rischi della chirurgiarischi molto bassi rarissime complicanze a breve termine (Tiroidite da raggi)
sicuro complicanze a lungo termine più favorevoli di quelle chirurgichescevro di danni radiobiologici perché captato elettivamente da tiroide iperattiva, quindi:a) ottiene una distruzione parziale della tiroide per cui corregge l’iperattività senza
aumentare il rischio di carcinogenesi tiroidea non carginogenesi extratiroideab) dosi extratiroidee
non mutazioni genetiche: però meglio evitare gravidanze entro 1 anno, assoluta controindicazioni per gravidanza in
atto.
COMPLICANZE: -Ipotiroidismo Post-Attinico con elevata frequenza nel tempo (30% a 5 anni, 40-70% a 10).
-Possibile peggioramento oftalmopatia infiltrativaII) TIROIDECTOMIA SUB-TOTALE
E’ il provvedimento meno impiegato perché:-impegnativo e costoso
intraoperatorio: incidenti anestesia, emorragia -discreto rischio lesioni nervo ricorrente con paralisi laringea
post-operatorio ipoparatiroidismo ipocalcemico (transitorio o permanente) Ipotiroidismo post-Chirurgico pressochè certo.
però meglio evitarla sotto i 20-30 anni
TERAPIA OFTALMOPATIATERAPIA OFTALMOPATIAL’oftalmopatia è poco influenzata dalla terapia della tirotossicosi (sia conservativa sia
ablativa).
Non esiste terapia specifica veramente efficace; fortunatamente in genere sono forme lievi, o anche importanti che però migliorano spontaneamente.
Tentativi terapeutici per forme severe con Proptosi elevata ed Oftalmoplegia:
5) CORTISONICI in alta dose
6) Terapia radiante retro-bulbare
Per forme severe con rischio di perdita dell’occhio:
INTERVENTO di DECOMPRESSIONE = demolizione di una o più pareti dell’orbita (!!)
TERAPIA DERMOPATIATERAPIA DERMOPATIARaramente necessaria.
Utili Corticosteroidi per uso topico.
ADENOMA TOSSICO O M. di PLUMMERADENOMA TOSSICO O M. di PLUMMERTirotossicosi con Ipertiroidismo sostenuto da un adenoma funzionante autonomamente dal TSH
PREVALENZA: PREVALENZA: fra 30-40 anni
EZIOPATOGENESI: EZIOPATOGENESI: serie di mutazioni puntiformi del gene del TSH-recettore che porta a sintesi di recettore in stato di attivazione “costitutiva” (non necessita del legame con il TSH)
ANATOMIA PATOLOGICA: ANATOMIA PATOLOGICA: Adenoma follicolare quasi sempre singolo. Frequenti fatti necrotici o emorragici con successive calcificazioni grossolane.
FISIOPATOLOGIA ed EVOLUZIONE: FISIOPATOLOGIA ed EVOLUZIONE:
per definizione è dotato di intrinseca autonomia progressivo (anni) dell’output
TH progressiva inibizione secrezione TSH progressiva inibizione funzionale del tessuto sano che compensa l’iperattività crescente dell’adenoma (FASE PRETOSSICA). Il compenso viene meno quando l’inibizione funzionale del tessuto sano è divenuta completa per cui l’output globale di TH comincia a crescere proporzionalmente alla crescita dell’Adenoma (FASE TOSSICA). In caso di necrosi spontanea o emorragia la tirotossicosi migliora, il TSH risale e il tessuto sano riprende a funzionare.
QUADRO CLINICOQUADRO CLINICO
FASE PRETOSSICA: FASE PRETOSSICA: asintomatica salvo rilievo di nodulo isolato; possibile dolore acuto in caso di emorragia intranodulare.
FASE TOSSICAFASE TOSSICA: segni di tirotossicosi (più lievi che nel Basedow) con prevalenza di quelli cardiovascolari.
DIAGNOSIDIAGNOSI
FASE PRETOSSICA: FASE PRETOSSICA: TH∼, TSH (= ipert. subclinico);Scinti: area calda con inibizione funz. parziale restante parenchima
FASE TOSSICA: FASE TOSSICA: TH, TSH (= ipert. franco);Scinti: area calda con inibizione funz. completa restante parenchima
FASE NECROTICAFASE NECROTICA: TH∼, TSH∼ (= eutiroidismo); Scinti: area fredda e normocaptazione restante parenchima (Ca ?)
TERAPIATERAPIA
FASE PRETOSSICA:FASE PRETOSSICA: nessun trattamento, solo follow-up per cogliere viraggio in tossicosi ( mai LT4!!)
FASE TOSSICA: FASE TOSSICA: • • età < 20-30 anni ovvero noduli voluminosi: EMITIROIDECTOMIA
• • età > 20-30 anni: RADIOIODIO indi follow-up per possibile ipotiroidismo post-attinico.
funzionale: produzione TH svincolata da TSH
di crescita: proliferazione cellulare spontanea
GOZZO TOSSICO MULTINODULAREGOZZO TOSSICO MULTINODULARETirotossicosi con Ipertiroidismo da acquisizione autonomia funzionale da parte di aree iperplastiche-adenomatose di un vecchio gozzo multinodulare non tossico.
PREVALENZA: PREVALENZA: donne (dato che deriva da un gozzo non tossico), anziani > 50 anni (dato che evolve da gozzo di lunga data)
PATOGENESI e FISIOPATOLOGIAPATOGENESI e FISIOPATOLOGIA: tipica eterogeneità morfo-funzionale (come GMN non tossico): alternanza di aree involute colloido-cistiche e di aree iperplastico-adenomatose che nel corso degli anni tendono ad assumere autonomia funzionale intrinseca e a produrre eccesso di TH progressiva inibizione di TSH progressiva inibizione aree non autonome che compensa l’iperattività delle aree autonome (FASE PRETOSSICA). Viraggio in Fase Tossica in 2 modalità:
- lentamente nel corso di anni come conseguenza del progressivo aumento delle aree autonome
- bruscamente per esposizione ad un carico iodico: IPERTIROIDISMO da IODIO o JOD-BASEDOW: si ammette che lo iodio smascheri uno stato di preesistente autonomia funzionale. La possibilità di viraggio tossico brusco sconsiglia l’uso in soggetti anziani di mezzi di contrasto radiologici e farmaci ricchi di iodio (amiodarone !!).
QUADRO CLINICOQUADRO CLINICOSegni di tirotossicosi (più lievi) con prevalenza di segni cardiovascolari (pericolosi perché si tratta di anziani!)
Gozzo (multinodulare) spesso molto voluminoso con frequenti FENOMENI COMPRESSIVI.
DIAGNOSIDIAGNOSIStoria clinica di vecchio Gozzo Non Tossico
TSH soppresso con TH ~/
Eco: gozzo multinodulare
Scintigrafia: aree calde alternate ad aree fredde.
TERAPIATERAPIAFASE PRETOSSICA: nulla
FASE TOSSICA: TERAPIA ABLATIVA:
- Gozzi voluminosi e compressivi: Tiroidectomia totale Ipotiroidismo post-ablativo terapia sostitutiva
- Gozzi non chirurgici : Radio-Iodio possibile ipotiroidismo post-ablativo follow-up
TUMORI MALIGNI TIROIDEI
SECONDARI (= metastatici) : rari
PRIMITIVI
Sarcomi: rarissimi
Linfomi: rari
Carcinomi
Derivati da cell. follicolari
Derivati da cell. Parafollicolari: K Midollare
ben differenziati
non ben differenziati
K Papillare
K Follicolare
K scarsam. differenziato
K Anaplastico
K BEN DIFFERENZIATI (DTC)
EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO
• K PAPILLARE
PREVALENZA: 85 - 90%, F>M 2:1, età 30-50
Negli ultimi 30 aa aumento di 4 volte dell’incidenza (ma non della mortalità) per incremento equivalente dei microcarcinomi attribuito a miglioramento della capacità diagnostica
FATTORI DI RISCHIO:
- familiarità
- RADIAZIONI
• K FOLLICOLARE
PREVALENZA: dipendente da apporto iodico: 25% in aree iodocarenti, scende a 5% in aree iodosufficienti
F> M 2:1, età > 40 aa
FATTORI DI RISCHIO:
- nessuno, salvo il deficit iodico
K BEN DIFFERENZIATI
ANATOMIA PATOLOGICA• Caratteri comuni ai 2 istotipi: ipercellularità (con architettura variabile)+ presenza di colloide
(scarsa)
• Caratteri distintivi PAPILLARE FOLLICOLARE
atipie nucleari caratteristiche assenti
corpi psammomatosi sì no
architettura prevalente in papille in follicoli
focalità spesso multipla singola
capsula tumorale raraPresente e superata: FTC Minimamente Invasivo
invasivitàvascolare scarsa
Marcata: se presente FTC Ampiamente Invasivo
linfatica marcata scarsa
varianti istologiche
follicolare, capsulata,
a cell.alte/colonnari,
sclerosante diffusa
MICROCARCINOMA, ecc…
Ossifila (Hurtle)
Insulare
K MIDOLLARE (MTC)Origina dalle Cell. C, parafollicolari (neuroectodermiche)
PRODOTTI SECRETORI- invariabilmente produce CT, fondamentale per diagnosi, ma priva di effetti clinici anche se molto
alta- spesso produce anche CEA, utile per diagnosi- raramente cosecerne anche altri peptidi che possono dare sintomi
PG / VIP ⇨ diarrea acquosaserotonina ⇨ s. da carcinoideACTH ⇨ s. di Cushing
EPIDEMIOLOGIAPrevalenza tra tutti i K tiroidei: ~ 5%Prevalenza tra tutti i noduli: 1/250 ⇨ dosare CT almeno una volta!
sporadica 80%2 forme epidemiologiche
familiare 20%
PRESENTAZIONE CLINICA K TIROIDEI
• PRESENTAZIONI INUSUALI- sintomi compressivi (specie disfonia!)- sintomi di metastasi di origine inspiegata- sintomi di MEN2 o rilievo casuale di ↑ CT/CEA limitatamente
a K midollari
• PRESENTAZIONI USUALI
- Riscontro casuale (obiettivo/strumentale) di nodularità tiroidea e/o linfoadenopatie regionali ⇨ diagnostica specifica
specie per K Anaplastici/Midollari
DIAGNOSTICA DEI NODULI TIROIDEISi tratta di patologia frequentissima, F>>M, crescente con età: ~ 50% donne adulte ha noduli.
Il 95% dei noduli è benigno (cisti semplici/miste, noduli solidi nell’ambito di gozzi uni/multinodulari, tiroiditi, adenomi funzionanti e non).
Solo il 5% è maligno; quindi il problema diagnostico è differenziare le moltissime patologie benigne che non richiedono trattamenti dalle poche maligne che se trattate
adeguatamente hanno molto spesso prognosi buona/eccellente.
ASPECIFICI: clinici/strumentali/biochimici
Strumenti diagnostici disponibili
SPECIFICI: FNA
ELEMENTI A SUPPORTO DI MALIGNITA’
• sesso: maschile• età: giovanile/avanzata• storia familiare K midollare/MEN2/K papillare• storia personale irradiazione al collo in età giovanile• evoluzione noduli comparsa recente/crescita rapida/comp.linfoadenopatie• comparsa sintomi locali disfonia
iper/ipoecogeni o misti
bordi irregolari• caratteri ecografici vascolarità centrale
microcalcificazioni
linfoadenopatie rotondeggianti, senza centro germinativo, vascolarità caotica, calcificazioni a spruzzo
• caratteri scintigrafici noduli freddi• indici di laboratorio tutti inutili salvo CT
N.B. L’assenza di questi elementi non assicura la benignità!!!
FINE NEEDLE ASPIRATION (FNA) da
FNA DA NODULI TIROIDEI:
ESAME CITOLOGICO:
- Non diagnostico: cellularità scarsa (~ 10% o più in mani inesperte)→ ripetere- NEGATIVO: tirociti senza ipercellularità + abbondante colloide, eventuali linfociti/macrofagi
cell. francamente dismorfiche (K indifferenziati/K midollare)- POSITIVO: ipercellularità con
tirociti normali salvo caratteristiche atipie nucleari e
corpi psammomatosi: K PAPILLARE (quasi certo)
- DUBBIO: ipercellularità senza caratteristiche del K. Papillare = Lesione Follicolare di natura da definire istologicamente valutando invasione capsulare/vascolare presenti (carcinoma) o assenti (adenoma): la % di malignità all’istologico è solo 15-20%, ma sale al 30% in caso di variante ossifila.
DOSAGGIO PEPTIDI INTRANODULO:- Calcitonina ↑: gold standard per diagnosi di K midollare (meglio del citologico)
NODULI es. citologico (non istologico!)
LINFONODI eventuale dosaggio peptidi
MANAGEMENT DEI K DIFFERENZIATI
BASI BIOLOGICHE
Il termine differenziati è giustificato dal fatto che:
- sono poco aggressivi (papillare < follicolare) quindi di per sé hanno ottima prognosi
- conservano alcune proprietà dei tirociti sani (benchè in misura ridotta) che offrono ottimi strumenti di follow-up
6)captazione iodio
7)sintesi di colloide con Tg (raramente TH)
8)dipendenza dal TSH che ne promuove:
crescita cellulare → giustifica terapia TSH – soppressiva con LT4
liberazione Tg → consente check di secondarismi con dosaggio Tg
consente completamento della chirurgia con RadioIodioAblazione(RIA)
iodocaptazione
consente identificazione di secondarismi con Total BodyScan (TBS)
Tali caratteristiche biologiche dei DTC offrono ottimi strumenti di follow-up dopo la chirurgia iniziale
Prerequisito per ottimizzare il follow-up è l’eradicazione completa (chirurgia totale + RIA) di tutto il tessuto tiroideo, non solo di quello neoplastico, ma anche di quello sano perché ciò:
- smaschera eventuali metastasi che sarebbero occultate dalla superiore avidità del tess. sano per il 131I
- assicura che l’eventuale comparsa in circolo di Tg provenga da secondarismi anziché da tess. sano residuo
CHIRURGIA
Tiroidectomia totale + dissezione linfonodi se sospetti
Segue LT4 in dose SOPPRESSIVA (minimizza stimolo tiroiotropinico alla crescita di neoplasia residua)
RIA
SCOPO: distruggere il tessuto residuo post-chirurgico perché:
- riduce ricorrenze e mortalità
- ottimizza il follow-up
- l’alta dose di 131I consente di ottenere TBS altamente sensibile che può rivelare o escludere metastatsi a distanza e consente quindi stadiazione finale accurata (M0/M1)
INDICAZIONE: non più considerata necessaria per microcarcinomi unifocali
PROCEDURA: entro 1 – 2 mesi da chirurgia si somministra 131I (50-100 mCi)
MANDATORIO esaltare la captazione mediante stimolazione con TSH:
- endogeno (ipotiroidismo da sospensione di LT4 prolungata per almeno 3 sett.
- esogeno (somministrazione di TSH umano ricombinante durante LT4)