Tipica Adelfia

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Il problema della viabilità del nostro comune non è un fatto isolato, ma riguar- da tutti gli agglomerati urbani simili, sviluppatisi tra il 1600 e 1800 ad im- mediato ridosso dei nuclei storici. Sono le cosiddette zone di completamento di tipo “B” con una viabilità consona alle esigenze di quei tempi, ma non certo di oggi. Gli strumenti urbanistici che si sono succeduti nel tempo hanno consentito la demolizione e riedificazio- ne di singoli immobili e non hanno mai considera- to interventi su interi isola- ti. Non hanno fatto altro che spostare il problema nel tempo, portandolo fino a noi e probabilmente ai nostri discendenti! Diversi tentativi sono stati posti in essere, attraverso i cosiddetti “PIANI DEL TRAFFICO”, che se non hanno peggiorato la situa- zione esistente certamente non l’hanno migliorata; Adelfia non ha una viabilità alternativa a via V. Veneto, perché questa strada oltre a rappresentare l’arteria principale del paese è un asse attrezzato ad elevata attrattiva di traffico veico- lare; su di essa sono allo- cati la maggior parte dei negozi, delle attività terzia- rie, gli uffici comunali, loca- li di ristoro, che inevitabil- mente attraggono utenti motorizzati in cerca di par- cheggio. Ma i flussi di veicoli sono come l’acqua nelle tubazio- ni: se da un tubo di grande portata si immette l’acqua in tanti tubi più piccoli que- sti ultimi vanno in pressio- ne e il flusso si blocca e crea ingorghi. È quello che succede in alcune ore della giornata all’incrocio tra via V. Veneto, via Risorgimen- to, via Marconi! Soluzioni del problema: i parcheggi! Se togliessimo le auto in sosta da via V. Veneto, via Marconi, via Risorgimento i flussi veicolari sarebbero più fluidi e forse via V. Ve- neto potrebbe ritornare a doppio senso di marcia; infatti la sua larghezza, tranne nel piccolo tratto tra Corso Umberto I e via Pon- te, lo consente agevolmen- te. Ma dove mettere le auto? la risposta è sempli- ce e basta volerla attuare: Ex GIL: demolendo l’inutile e fatiscente immobile si potrebbero ricavare posti auto per la zona alta del corso, da via Conella a piazza Moro; Piazzale ferrovie Sud – Est vecchia stazione: assorbi- rebbe tutte le auto che stazionano su via Marconi e via Risorgimento, com- presi gli utenti temporanei degli uffici comunali; Completamento area mer- catale: parcheggi associati a quelli di piazza castello e quelli lungo via Dalla Chie- sa (da un solo lato) assor- birebbero tutti gli utenti che provengono dal lato Montrone. Con questi tre parcheggi libereremmo dalle auto in sosta tutta via V. Veneto che ritornerebbe a doppio senso di marcia. Naturalmente l’attuazione di questo “PIANO PAR- CHEGGI” richiede sia una forte volontà politica nel prendere ed anche imporre le decisioni, sia una capaci- tà di buon governo e con- trollo del territorio. Caratte- ristiche che sino ad ora non sono emerse né nelle am- ministrazioni di centro de- stra né di centro sinistra all’insegna del consueto vogliamoci bene tanto qui siamo tutti amici. Ing. Mimmo NATALE terra di uve tradizionali www.tipicadelfia.wordpress.com Giugno 2012 Il giornale semplice ma vero Sommario La viabilità ad Adelfia Randagismo Il direttivo del Prof. Schittulli L’uva romana di Adelfia Nessuna svolta per Vito Antonacci ADELFIA… in pillole SEL predica bene e razzola male. Sul giornaletto del partito si riportano tanti buoni propositi ma poi sul Comune (SEL ha il vice-sindaco) si fa il contrario. Il nuovo giornale Tag: parla di tutto, an- che di agricoltura, ma pensa a … (ve lo diremo a tempo debito) Tutte le farmacie del mondo realizzano lauti guadagni. Solo la farmacia comu- nale di Adelfia no!! Pro loco: auguri al nuovo Presidente, la Dott.ssa Ersilia Tedeschi e al nuovo Diret- tivo giovanissimo!! Tre interrogazioni presentate al Comune di Adelfia dalla Dott.ssa Mimma Acqua- santa e Stefano Caradonna: - Regolamentazione sagre e fiere - Maggiorazione addizionale all’accise sull’energia elettrica - Randagismo canino Movimento Prof. Schittulli E’ stato nominato il nuovo direttivo. Attolico Leopoldo Buono Olimpia Camposeo Oronzo Ingellis Giuseppe Laricchia Vitantonio Laterza Pietro Nicassio Vito Rocco Pastore Ottavio Scattaglia Stella Stangarone Filippo Tedeschi Ersilia Il Segretario Laricchia: “oggi la politica si esprime per i movimenti e le liste civiche quando non trionfa l’astensionismo. Schittulli è una garanzia politica e mora- le. Sono onorato di esserne rappresen- tante per Adelfia”. La viabilità ad Adelfia problema mai risolto ma...risolvibile?

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Terra di uve tradizionali

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Page 1: Tipica Adelfia

Il problema della viabilità del nostro comune non è un fatto isolato, ma riguar-da tutti gli agglomerati urbani simili, sviluppatisi tra il 1600 e 1800 ad im-mediato ridosso dei nuclei storici. Sono le cosiddette zone di completamento di tipo “B” con una viabilità consona alle esigenze di quei tempi, ma non certo di oggi.

Gli strumenti urbanistici che si sono succeduti nel tempo hanno consentito la demolizione e riedificazio-ne di singoli immobili e non hanno mai considera-to interventi su interi isola-ti. Non hanno fatto altro che spostare il problema nel tempo, portandolo fino a noi e probabilmente ai nostri discendenti!

Diversi tentativi sono stati posti in essere, attraverso i cosiddetti “PIANI DEL TRAFFICO”, che se non hanno peggiorato la situa-zione esistente certamente non l’hanno migliorata; Adelfia non ha una viabilità alternativa a via V. Veneto, perché questa strada oltre a rappresentare l’arteria principale del paese è un asse attrezzato ad elevata attrattiva di traffico veico-lare; su di essa sono allo-cati la maggior parte dei

negozi, delle attività terzia-rie, gli uffici comunali, loca-li di ristoro, che inevitabil-mente attraggono utenti motorizzati in cerca di par-cheggio.

Ma i flussi di veicoli sono come l’acqua nelle tubazio-ni: se da un tubo di grande portata si immette l’acqua in tanti tubi più piccoli que-sti ultimi vanno in pressio-ne e il flusso si blocca e crea ingorghi. È quello che succede in alcune ore della giornata all’incrocio tra via V. Veneto, via Risorgimen-to, via Marconi!

Soluzioni del problema: i parcheggi!

Se togliessimo le auto in sosta da via V. Veneto, via Marconi, via Risorgimento i flussi veicolari sarebbero più fluidi e forse via V. Ve-neto potrebbe ritornare a doppio senso di marcia; infatti la sua larghezza, tranne nel piccolo tratto tra Corso Umberto I e via Pon-te, lo consente agevolmen-te. Ma dove mettere le auto? la risposta è sempli-ce e basta volerla attuare:

Ex GIL: demolendo l’inutile e fatiscente immobile si potrebbero ricavare posti auto per la zona alta del

corso, da via Conella a piazza Moro;

Piazzale ferrovie Sud – Est vecchia stazione: assorbi-rebbe tutte le auto che stazionano su via Marconi e via Risorgimento, com-presi gli utenti temporanei degli uffici comunali;

Completamento area mer-catale: parcheggi associati a quelli di piazza castello e quelli lungo via Dalla Chie-sa (da un solo lato) assor-birebbero tutti gli utenti che provengono dal lato Montrone.

Con questi tre parcheggi libereremmo dalle auto in sosta tutta via V. Veneto che ritornerebbe a doppio senso di marcia.

Naturalmente l’attuazione di questo “PIANO PAR-CHEGGI” richiede sia una forte volontà politica nel prendere ed anche imporre le decisioni, sia una capaci-tà di buon governo e con-trollo del territorio. Caratte-ristiche che sino ad ora non sono emerse né nelle am-ministrazioni di centro de-stra né di centro sinistra all’insegna del consueto vogliamoci bene tanto qui siamo tutti amici.

Ing. Mimmo NATALE

terra di uve tradizionali www.tipicadelfia.wordpress.com

Giugno 2012 Il giornale semplice ma vero

Sommario La viabilità ad Adelfia

Randagismo

Il direttivo del Prof. Schittulli

L’uva romana di Adelfia

Nessuna svolta per Vito Antonacci

ADELFIA… in pillole

SEL predica bene e razzola male. Sul giornaletto del partito si riportano tanti buoni propositi ma poi sul Comune (SEL ha il vice-sindaco) si fa il contrario.

Il nuovo giornale Tag: parla di tutto, an-che di agricoltura, ma pensa a … (ve lo diremo a tempo debito)

Tutte le farmacie del mondo realizzano lauti guadagni. Solo la farmacia comu-nale di Adelfia no!!

Pro loco: auguri al nuovo Presidente, la Dott.ssa Ersilia Tedeschi e al nuovo Diret-tivo giovanissimo!!

Tre interrogazioni presentate al Comune di Adelfia dalla Dott.ssa Mimma Acqua-santa e Stefano Caradonna:

- Regolamentazione sagre e fiere - Maggiorazione addizionale all’accise sull’energia elettrica

- Randagismo canino

Movimento Prof. Schittulli

E’ stato nominato il nuovo direttivo.

Attolico Leopoldo Buono Olimpia

Camposeo Oronzo

Ingellis Giuseppe Laricchia Vitantonio

Laterza Pietro Nicassio Vito Rocco

Pastore Ottavio

Scattaglia Stella Stangarone Filippo

Tedeschi Ersilia

Il Segretario Laricchia: “oggi la politica si esprime per i movimenti e le liste civiche quando non trionfa l’astensionismo. Schittulli è una garanzia politica e mora-le. Sono onorato di esserne rappresen-tante per Adelfia”.

La viabilità ad Adelfia problema mai risolto ma...risolvibile?

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bene, non benissimo, segno che un dubbio il cittadino già lo aveva. Ma la svolta davve-ro non l’ha data. Non è stato capace di uscire dalla logica della contrapposizione fronta-le (da due anni diciamo che questa logica è sbagliata in una situazione di crisi non solo locale e il governo Monti è l’esempio nazionale della necessità di un progetto di grande coalizione, nuovo). Non è uscito dalla vecchia logica delle indicazioni dei partiti (un assessore per par-tito scelto per fedeltà e non per capacità e utilità). Nono-stante ciò, serpeggiano i soliti malumori e maldipancia tra i

Il programma del Sindaco Vito Antonacci era sintetizza-to da una frase: in 5 anni una svolta seria. La svolta non è stata seria, anzi non è stata per nulla accennata. Anto-nacci aveva tutto con sé: carisma personale, voti, coali-zione larga e rappresentativa (anche se politicamente ri-stretta al centro-sinistra). Era ed è segretario provinciale del PD, consigliere provincia-le e jolly dell’ex assessore regionale Loizzo. Ha lavorato tanto in campagna elettorale, in ogni angolo di strada suo-nava campanelli, invitava i giovani a seguirlo. E in tanti l’hanno seguito. Ha vinto

consiglieri comunali; aumen-ta la delusione nel Palazzo che lo ha atteso come un liberatore. D’altra parte è sotto gli occhi di tutti l’incapa-cità di risolvere i problemi: agricoltura (pozzi irrigui, mar-chio Regina, e vogliamo par-lare della sicurezza nelle campagne? Ce ne ricordere-mo solo al primo furto?), per-sonale, Pug, alveo torrentizio, randagismo, scuole e palaz-zetto dello sport. Persino la nuova stazione, cavallo di battaglia di ben 3 votazioni, è diventato un esempio di de-grado e mala amministrazio-ne. Nel contempo incarichi e commesse vengono dispen-

Comune di Adelfia, nessuna svolta … anzi!

ziali nell’alveo del torrente Montrone. Insomma il problema è complesso ed a oggi sembrerebbe im-possibile risolverlo a meno di un’azione efficace del comune o ancora meglio un’azione di più comuni. A tal proposito la legge Re-gionale 15 del 1996 e prima ancora la legge n. 281/1991 e il regolamen-to di polizia veterinaria, prevedono che il comune si debba dotare di un “Canile Sanitario”. La nor-ma prevede la sterilizzazio-ne dei randagi catturati, che successivamente ad un periodo di 60 gg posso-no essere liberati sul terri-torio. In particolare la ge-stione dei canili sanitari è affidata ai comuni ed è fatto obbligo ai servizi veterinari delle Asl garanti-re adeguata assistenza sanitaria, ricorrendo ai servizi di pronta disponibi-

lità. Anche le associazioni presenti sul nostro territo-rio, mediante convenzione, potrebbero svolgere assi-stenza volontaria in tali strutture. Intendiamo non a caso, in questo articolo, concentrare l’attenzione su tale possibilità perché ca-pace di sanare il problema contenendo i costi di ge-stione, rispetto al classico rifugio, in primo perché la struttura ha delle dimensio-ni abbastanza modeste e in secondo luogo perché non costringe a sostenere per anni i costi di manteni-mento dei cani accalappia-ti. Come detto in preceden-za siamo coscienti che il problema non è di facile risoluzione ma speriamo che l’amministrazione ac-colga i nostri spunti di ri-flessione e si prodighi per arginarlo.

Nico Angiuli - Veterinario

Un problema che va affrontato con l’aiuto di tecnici

È arrivato il momento di porre fine ad un problema comune, che non dovreb-be conoscere campanili-smi di sorta e che ancora oggi si stenta ad affronta-re. Cani randagi, “cani di nessuno”. Ultimamente il problema si è acuito non tanto per la presunta “aggressività” dei randagi, quanto per i disagi e le paure che questi suscita-no. Come succede a quei cittadini che hanno l’abitu-dine di buttare l’immondi-zia in tarda serata e si imbattono in branchi inten-ti a cercare cibo tra i cas-sonetti. O come succede a chi, in macchina o in moto, si trova a dover scansare queste povere creature. In questi casi, quando non ci scappa la tragedia, viene richiesto il risarcimento dei danni al Comune (e paga Pantalone!). Per non parla-re dei branchi ormai stan-

Il paese dimenticato

C’era una volta l’uva Romana

In un libro degli anni ‘30 si legge di un concorso per il miglior viticoltore della Provincia di Bari. L’autore, il Prof. Giusep-pe Musci, riporta che Adelfia, con 25.000 quintali, era il terzo comune più impor-tante dopo Ruvo e Bisceglie. L’uva veniva trasportata a Bari con carretti e sopram-molle e avviata alla vendita sul mercato locale. Una parte veniva spedita al Nord dalla stazione ferroviaria di Bari e, più tardi, direttamente da Adelfia (stazione sud-est). Il premio andò al vigneto di Cafarchia Michele di Francesco, realizza-to nel 1929 alla contrada Pasteno con la varietà Pergolese di Tivoli denominata Uva Romana. E’ un’uva rossa che si con-serva bene per tutto l’inverno. Fino a qualche anno fa c’erano ancora dei ceppi nel “Giardino del Marchese”. Oggi è una varietà in estinzione. Ma perderla del tutto sarebbe un peccato, per valore affettivo (pensiamo ai nostri nonni che hanno trascorso una vita a curare quelle viti), valore nutrizionale (proprietà e ca-ratteristiche particolari) e valore scientifi-co (usarla per costituire nuove varietà apirene adatte all’ambiente pugliese).

Costantino Pirolo - Agronomo

Pagina 2 Giugno 2012

Randagismo in città e nei campi

sate un po’ come le ostie durante la messa. A tutti per non scontentare nessuno. E poi via con festini, inaugura-zioni, manifestazioni. Da pre-senziare con buona loquaci-tà. E per gli immobili comuna-li dati in gestione, nessun regolamento, nessuna regola, solo quella della vecchia poli-tica. Storie della prima repub-blica. Basta con le parole, servono fatti. Basta con il “vogliamoce bene”. Il tempo passa. Quella che doveva essere la svolta tanto attesa non c’è. Dobbiamo acconten-tarci di avere un nuovo loqua-ce politico a cui chiedere il favoretto? Sino a quando?

L’UVA DI ADELFIA VERSO IL MEETING DI RIMINI Dal 19 al 25 agosto la nostra uva sarà di scena al prestigioso Meeting, giunto alla XXXIII edizione. Con una previsione di 800.000 presenze, tra mostre, spettacoli ed eventi sportivi, la manifestazione riserverà ampio spazio all’enogastrono-mia tipica. Novità assoluta del 2012 sarà il Ristorante Pugliese, con 400 posti a sedere in una cornice di grande atten-zione per l’arte e la cultura pugliese. Grazie a 2 volontari, il coordinatore Nicola Lopez e lo chef Oronzo Camposeo, l’uva fornita dall’Associazione Tipica Adelfia sarà distribuita nell’area vip del Ristorante.