PAESE&paesi Adelfia - Settembre 2009

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utti P acci pe r Anto- nacci”. In questo modo, centi- naia di cartelli multicolore innal- zati al cielo, salutavano simpati- camente Vito Antonacci, durante il suo comizio di ringraziamento, sottolineando l’euforia e l’affetto con cui, quasi cinquemila adelfiesi, il 6 e 7 giugno, si erano recati alle urne rinnovandogli la fiducia. Si è conclusa così, con una grande festa di popolo, la sua straordina- ria campagna elettorale. Ma an- che in questa circostanza, Anto- nacci ha dato prova di grande equilibrio. Nel porgere la gratitu- dine alla sua città, nonostante l’esito elettorale avrebbe legittima- to altro atteggiamento, si è guar- dato bene dall’assumere toni trion- falistici, ribadendo dal palco che nel suo cammino manterrà “piedi per terra e testa sulle spalle… consapevole che è complicato raccogliere il consenso tra i cit- tadini, ma ancor più difficile è mantenerlo”. Un fiume in piena, composto, lucido, determinato, è apparso così il viaggio elettorale compiuto dal Capogruppo del PD alla Provincia di Bari, che gli ha portato un suffragio storico, risul- tando il primo degli eletti in asso- luto con 8624 voti nel collegio e facendo balzare Adelfia agli onori delle cronache nazionali. A tre mesi dal voto, gli abbiamo posto qualche domanda. Avvocato Antonacci, se l’aspettava un risultato di que- ste proporzioni? In tutta onestà, devo dire che alla vigilia del 6 giugno, era dav- vero difficile ipotizzare un consen- so così largo. Certo, vi erano tutte le premesse per una campagna elettorale tranquilla, ma il voto della quasi metà degli adelfiesi, considerando la presenza di altri candidati locali, è un risultato andato oltre ogni previsione. Immagino la sua soddisfa- zione, secondo lei perché tanta gente l’ha votata? I cittadini spesso sono più avanti di buona parte della politica e dimostrano di essere molto più lucidi di tanti suoi protagonisti. Viviamo un’epoca in cui, specie nelle competizioni amministrative, l’elettore non avverte più vincoli ideologici ed esprime un consenso valutando il candidato, la sua sto- ria e, soprattutto, il suo impegno per la comunità. Per questo, la scelta di non aprire un banale comitato elettorale, ma una “galleria delle opere fatte”, por- tandola in giro per il collegio e chiedendo su questo un giudizio agli elettori, è risultata essere una impostazione chiara e molto ap- prezzata. Ecco, penso che la ragio- ne fondamentale di questo risul- tato, risieda essenzialmente nel fatto, che i miei concittadini hanno voluto premiare il lavoro compiuto e i risultati prodotti per Adelfia durante i primi cinque anni. Inol- tre, non vi è dubbio, che rispetto all’avversario del PDL, il voto ha assunto anche le caratteristiche di una consultazione che ha mi- surato il gradimento sul governo locale e posso serenamente affer- mare, che ho raccolto in ogni an- golo dell’abitato, un giudizio for- temente negativo sull’ammini- strazione comunale e ciò, di rifles- so, ha trasferito consenso alla mia persona. Come intende proseguire nel suo impegno in f avore di questi territori e per Adelfia in particolare? Ripartendo da dove avevo in- terrotto e con le stesse motivazioni. Ci sono opere pubbliche che vanno ultimate ed altre che vanno can- tierizzate in tempi brevi. I lavori per l’interramento della ferrovia stanno rapidamente avanzando e sono certo che la scadenza del marzo 2010 verrà rispettata. Inoltre, ho ragionato a lungo con il Presidente Schittulli, con- cordando un percorso ammini- strativo che continui ad assegnare importanza al nostro ter ritorio, partendo dall’adeguamento della S.P. Adelfia-Rutigliano, per la quale eravamo riusciti negli scorsi anni ad ottenere un finanziamento di 11 milioni di euro, utili all’allarga- mento del tratto sino alla statale Bari-Taranto. Ed ancora, la ripresa della verifica di fattibilità di un nuovo edificio di scuola media- superiore, l’avanzamento della bretella di unione tra via Valenza- no-via Ceglie e, con la pianifica- zione strategica, il raccordo della viabilità attraverso la creazione di un’importante mediana di colle- gamento tra la statale 100 ed il casello autostradale Bari-sud, pas- sando per Adelfia. Queste grandi opere, saranno accompagnate da un monitoraggio continuo dei pic- coli e grandi bisogni della nostra comunità e il costante impegno, per quanto di competenza della Provincia, nel soddisfare ogni nuo- va esigenza. Di una cosa, in defi- nitiva, i cittadini possono essere sicuri: Adelfia mi ha dato tanto e io saprò ripagarla. E sul versante della politica locale, qual è il suo giudizio e come intende spendersi? Il centrodestra ha accumulato pesanti responsabilità politiche in questi otto anni di amministrazio- ne comunale. Adelfia vive una con- dizione di abbandono e paralisi che non ha precedenti e quel che più sorprende, è l’accanito tenta- tivo dei nostri amministratori di difendere ciò che ormai appare indifendibile agli occhi di tutti i cittadini. Basta guardare i livelli di crescita che hanno conosciuto comuni a noi vicini, alcuni gover- nati, come il nostro, da coalizioni di centrodestra, per comprendere quanto siamo rimasti indietro. Una maggioranza numerica, at- tualmente composta da soli 11 consiglieri, che ormai è minoranza nell’opinione pubblica, sempre più insofferente a metodi ed azioni di governo incapaci di dare pro- spettiva e sviluppo al nostro terri- torio. Oggi più che mai, quindi, avverto la responsabilità di assicu- rare il mio contributo ad una svol- ta radicale, nell’interesse degli adelfiesi ed in particolare delle giovani generazioni. Questo è il suo impegno personale, ma il centrosinistra è pronto ad affrontare questa sfida? Il centrosinistra può essere vittima solo di se stesso e della sua strana vocazione all’auto lesioni- smo. In questi anni, gli accaniti personalismi che caratterizzano l’agire di talune forze politiche, hanno assicurato la vittoria agli avversari. Ma ora è giunto il mo- mento della responsabilità collet- tiva, di recuperare un po’ di amor proprio oltre che per il nostro pa- ese. Con questo spirito la sfida può essere agevolmente vinta. Chi non riuscirà ad essere in sintonia con questo sentimento diffuso, perché serba rancore politico, non ha senso del limite e per interessi di visibilità propria sacrifica il bene comune, penso sia giusto che si fermi e faccia spazio ad una nuova classe dirigente. Sono convinto, in ogni caso, che il PD dovrà conti- nuare il suo lavoro soprattutto nel tessuto sociale della nostra comu- nità, avvicinando tanta par te di cittadinanza rassegnata, giovani soprattutto, chiedendo a ciascuno di tornare ad essere protagonista. Non c’è molto tempo, Adelfia ha perso già troppe occasioni. PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ www.associazionehinterland.it ANNO IX- N. 4 - Settembre 2009 Distribuzione gratuita di Paolo Covella “T Intervista a Vito Antonacci a tre mesi dall'eclatante risultato elet- torale delle Provinciali. Piedi per terra e testa sulle spalle Il capogruppo Pd alla Provincia di Bari conferma il suo impegno per il futuro di Adelfia. Vito Antonacci e Mario Loizzo

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Periodico locale

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utti P acci pe r Anto-nacci”.In questo modo, centi-

naia di cartelli multicolore innal-zati al cielo, salutavano simpati-camente Vito Antonacci, duranteil suo comizio di ringraziamento,sottolineando l’euforia e l’affettocon cui, quasi cinquemila adelfiesi,il 6 e 7 giugno, si erano recati alleurne rinnovandogli la fiducia. Siè conclusa così, con una grandefesta di popolo, la sua straordina-ria campagna elettorale. Ma an-che in questa circostanza, Anto-nacci ha dato prova di grandeequilibrio. Nel porgere la gratitu-dine alla sua città, nonostantel’esito elettorale avrebbe legittima-to altro atteggiamento, si è guar-dato bene dall’assumere toni trion-falistici, ribadendo dal palco chenel suo cammino manterrà “piediper terra e testa sulle spalle…consapevole che è complicatoraccogliere il consenso tra i cit-tadini, ma ancor più difficile èmantenerlo”. Un fiume in piena,composto, lucido, determinato, èapparso così il viaggio elettoralecompiuto dal Capogruppo del PDalla Provincia di Bari, che gli haportato un suffragio storico, risul-tando il primo degli eletti in asso-luto con 8624 voti nel collegio efacendo balzare Adelfia agli onoridelle cronache nazionali. A tremesi dal voto, gli abbiamo postoqualche domanda.

Avvocato Antonacci, sel’aspettava un risultato di que-ste proporzioni?

In tutta onestà, devo dire chealla vigilia del 6 giugno, era dav-vero difficile ipotizzare un consen-so così largo. Certo, vi erano tuttele premesse per una campagnaelettorale tranquilla, ma il votodella quasi metà degli adelfiesi,considerando la presenza di altricandidati locali, è un risultatoandato oltre ogni previsione.

Immagino la sua soddisfa-zione, secondo lei perché tantagente l’ha votata?

I cittadini spesso sono piùavanti di buona parte della politicae dimostrano di essere molto piùlucidi di tanti suoi protagonisti.Viviamo un’epoca in cui, specie

nelle competizioni amministrative,l’elettore non avverte più vincoliideologici ed esprime un consensovalutando il candidato, la sua sto-ria e, soprattutto, il suo impegnoper la comunità. Per questo, lascelta di non aprire un banalecomitato elettorale, ma una“galleria delle opere fatte”, por-tandola in giro per il collegio echiedendo su questo un giudizioagli elettori, è risultata essere unaimpostazione chiara e molto ap-prezzata. Ecco, penso che la ragio-ne fondamentale di questo risul-tato, risieda essenzialmente nelfatto, che i miei concittadini hannovoluto premiare il lavoro compiutoe i risultati prodotti per Adelfiadurante i primi cinque anni. Inol-tre, non vi è dubbio, che rispettoall’avversario del PDL, il voto haassunto anche le caratteristichedi una consultazione che ha mi-surato il gradimento sul governolocale e posso serenamente affer-mare, che ho raccolto in ogni an-golo dell’abitato, un giudizio for-

temente negativo sull’ammini-strazione comunale e ciò, di rifles-so, ha trasferito consenso alla miapersona.

Come intende proseguirenel suo impegno in f avore diquesti territori e per Adelfia inparticolare?

Ripartendo da dove avevo in-terrotto e con le stesse motivazioni.Ci sono opere pubbliche che vannoultimate ed altre che vanno can-tierizzate in tempi brevi. I lavoriper l’interramento della ferroviastanno rapidamente avanzando esono certo che la scadenza delmarzo 2010 verrà rispettata.

Inoltre, ho ragionato a lungocon il Presidente Schittulli, con-cordando un percorso ammini-strativo che continui ad assegnareimportanza al nostro ter ritorio,partendo dall’adeguamento dellaS.P. Adelfia-Rutigliano, per la qualeeravamo riusciti negli scorsi anniad ottenere un finanziamento di11 milioni di euro, utili all’allarga-mento del tratto sino alla statale

Bari-Taranto. Ed ancora, la ripresadella verifica di fattibilità di unnuovo edificio di scuola media-superiore, l’avanzamento dellabretella di unione tra via Valenza-no-via Ceglie e, con la pianifica-zione strategica, il raccordo dellaviabilità attraverso la creazione diun’importante mediana di colle-gamento tra la statale 100 ed ilcasello autostradale Bari-sud, pas-sando per Adelfia. Queste grandiopere, saranno accompagnate daun monitoraggio continuo dei pic-coli e grandi bisogni della nostracomunità e il costante impegno,per quanto di competenza dellaProvincia, nel soddisfare ogni nuo-va esigenza. Di una cosa, in defi-nitiva, i cittadini possono esseresicuri: Adelfia mi ha dato tanto eio saprò ripagarla.

E sul versante della politicalocale, qual è il suo giudizio ecome intende spendersi?

Il centrodestra ha accumulatopesanti responsabilità politiche inquesti otto anni di amministrazio-

ne comunale. Adelfia vive una con-dizione di abbandono e paralisiche non ha precedenti e quel chepiù sorprende, è l’accanito tenta-tivo dei nostri amministratori didifendere ciò che ormai appareindifendibile agli occhi di tutti icittadini. Basta guardare i livellidi crescita che hanno conosciutocomuni a noi vicini, alcuni gover-nati, come il nostro, da coalizionidi centrodestra, per comprenderequanto siamo rimasti indietro.Una maggioranza numerica, at-tualmente composta da soli 11consiglieri, che ormai è minoranzanell’opinione pubblica, semprepiù insofferente a metodi ed azionidi governo incapaci di dare pro-spettiva e sviluppo al nostro terri-torio. Oggi più che mai, quindi,avverto la responsabilità di assicu-rare il mio contributo ad una svol-ta radicale, nell’interesse degliadelfiesi ed in particolare dellegiovani generazioni.

Questo è il suo impegnopersonale, ma il centrosinistraè pronto ad affrontare questasfida?

Il centrosinistra può esserevittima solo di se stesso e della suastrana vocazione all’auto lesioni-smo. In questi anni, gli accanitipersonalismi che caratterizzanol’agire di talune forze politiche,hanno assicurato la vittoria agliavversari. Ma ora è giunto il mo-mento della responsabilità collet-tiva, di recuperare un po’ di amorproprio oltre che per il nostro pa-ese. Con questo spirito la sfida puòessere agevolmente vinta. Chi nonriuscirà ad essere in sintonia conquesto sentimento diffuso, perchéserba rancore politico, non hasenso del limite e per interessi divisibilità propria sacrifica il benecomune, penso sia giusto che sifermi e faccia spazio ad una nuovaclasse dirigente. Sono convinto, inogni caso, che il PD dovrà conti-nuare il suo lavoro soprattutto neltessuto sociale della nostra comu-nità, avvicinando tanta par te dicittadinanza rassegnata, giovanisoprattutto, chiedendo a ciascunodi tornare ad essere protagonista.Non c’è molto tempo, Adelfia haperso già troppe occasioni.

PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁwww.associazionehinterland.it

ANNO IX- N. 4 - Settembre 2009Distribuzione gratuita

di Paolo Covella

“T

Intervista a Vito Antonacci a tremesi dall'eclatante risultato elet-

torale delle Provinciali.

Piedi per terra etesta sulle spalle

Il capogruppo Pd alla Provincia di Bariconferma il suo impegno per il futuro di Adelfia.

Vito Antonacci e Mario Loizzo

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questi giorni siamo andati in giroper il paese e abbiamo chiesto a circa100 persone se sapessero che una

settimana prima del voto del 6 e 7 giugno,l’amministrazione Nicassio avesse, in pienasolitudine, adottato il PUG. Solo una personaera a conoscenza dell’intera vicenda, altredue avevano informazioni frammentarie,mentre le altre non sapevano di cosa stessimoparlando. Ci chiedevano cosa fosse il PUG enoi gli spiegavamo. Quando comprendevanodi cosa si trattasse, ci facevano domande sulConsiglio comunale, e quando capivanocome erano andate le cose, manifestavanotutta la loro disillusione, tutto il loro scon-forto e il senso di inutilità come cittadiniperché “tanto mica stanno a pensarea noi, pensano solo ai fatti loro, lovedi che schifo è questo paese, spor-cizia, scarafaggi, il parco tutto secco,qui non si può più vivere”. Questa èla risposta che abbiamo ricevuto dalla quasitotalità delle persone contattate, e anchequando abbiamo insistito sulla responsabilitàdei cittadini a par tecipare ai processi dicambiamento del territorio in cui si vive cirispondevano “a che serve tanto o nonti sentono o fanno finta e ti prendo-no in giro”. Allora ci chiediamo, perchétanta mancanza di fiducia nei confrontidelle istituzioni?

Basta analizzare l’atteggiamento degliamministratori di Adelfia in occasionedell’adozione del PUG e la risposta è imme-diata. Si premette che il PUG affronta que-stioni molto delicate, che riguardano l’interacollettività e che inevitabilmente vede inballo anche interessi personali, ragion percui al fine di evitare strumentalizzazioni èbuona prassi non occuparsi di tali tematichein prossimità del voto, come ogni ammini-

strazione di buon senso fa. Non è il casodella giunta Nicassio che, al contrario, avevaansia di procedere e non si comprende per-ché, tanto più se si considera che all’attodella convocazione del Consiglio mancavanodue documenti fondamentali senza i qualinon si può andare in adozione: il RapportoAmbientale e il parere favorevole dell’Autoritàdi Bacino. I Consiglieri d’opposizione hannoevidenziato le anomalie procedurali, chie-dendo di regolarizzarle e diconvocare un nuovo consiglioall’indomani del voto per leelezioni provinciali; hanno ri-chiamato la maggioranza alsenso di responsabilità, al ri-spetto verso le procedure e versoi cittadini, ricordando che inaula erano presenti due candi-dati alle elezioni provinciali, unconsigliere di maggioranza coninteressi personali diretti cheevidenziava un problema diincompatibilità e altriesponenti della giuntache, vedendo interes-sate persone a loroprossime, non incor-revano in un proble-ma di incompatibilitàma, a pochi giorni dalvoto, sicuramente diinopportunità.

La maggioranza, in-

curante e irrispettosa, dopo due sedute con-clusesi con un nulla di fatto, giunge all’attofinale dell’adozione con una forzatura pro-cedurale e consumando l’ennesimo pasticcio:in data 26 maggio 2009 convoca un consigliod’urgenza per il 28 maggio 2009. Il nostroregolamento comunale stabilisce che il con-siglio d’urgenza deve essere convocato alme-no tre giorni liberi prima che a bbia luogola seduta. Non solo è stato convocato due

giorni prima, ma non vi è alcun atto che negiustifichi l’urgenza. In conclusione la mag-gioranza si adotta il PUG con 10 voti a favoree 1 contro.

Chi ha votato contro? Udite, udite: no-nostante l'incompatibilità richieda l’allon-tanamento dall’aula e l’impossibilità a par-tecipare alle operazioni di voto, il consiglierecon l’interesse personale diretto che nellaseduta precedente aveva votato a f avore,questa volta resta in aula per mantenere ilnumero legale e consentire l’adozione delPUG ma, pensando di alleggerirsi la coscien-za, vota contro.

per tutti l'estate 2009è stata una delle piùcalde che si ricordino,per il popolo demo-

cratico, e non solo, lo sarà ancheil prossimo autunno. Le attese,le scelte, il rincorrersi di vocipiù o meno attendibili su posizionie ruoli assunti da alcuni uominidi partito, hanno prepotentementeimposto sulle prime pagine deigiornali, sulle spiagge e nellepiazze, la discussione sul futurodel Partito Democratico.

A due anni dalla nascita edopo aver vissuto al suo internoalcune scosse di assestamento,i democratici si avviano versoil loro primo congresso, duranteil quale sarà eletto il nuovosegretario dopo le dimissioni diWalter Veltroni e l'investitura pro

tempore di Dario Franceschini.Al Pd va l'universale riconosci-mento di forza politica di oppo-sizione cui è affidato il compitodi guidare la ricostruzione diuna seria alternativa di governoal centrodestra, e non c'è dastupirsi della diffusa consa-pevolezza che gli esiti delcongresso di ottobrepropagheranno i loro

effetti ben oltre i confini delpartito che si appresta a celebrarlo.Sorprende, invece, quanto questavisione nazionale somigli percerti versi a quella locale.

Lo straordinario risultatoelettorale del Pd adelfiese

nella consultazioneprovinciale di giugno

scorso - quasi il49% dei consensi- in netta con-trotendenza con

il dato nazionale, gliassegna un ruolo guida,

cui molti guardano per lacostituzione di una forzanuova, competitiva e com-petente in grado di proporsi

come valida alternativa ad unamaggioranza che, pur interamen-te schierata e compatta intornoal suo candidato, ha ricevutodagli elettori una chiara boccia-tura, con la quale sta ancorafacendo i conti. Il centrosinistrasi è confermato ancora una voltamaggioranza assoluta nel nostrocomune, dato non trascurabileche impone un doveroso tentativodi ricucitura anche con chi,avendo in più di una occasionemostrato velleità da solista, ri-velatesi poi grossolani e dolorosiboomerang, sarà costretto ad unbagno di umiltà. Impresa difficile?No, quando le idee sono chiaree l'investitura viene dettata in

modo inequivocabile dai cittadini.Perché è soprattutto dai cittadiniche il Pd intende ripartire, datutti quegli adelfiesi che amanoquesta città e sono desiderosidi impegnarsi per cambiarladavvero. Con essi intende stringereun patto per la rinascita di Adelfia,per la costituzione di un labo-ratorio di persone, idee e progettiche daranno vita al programmaelettorale e alla nuova compaginedi governo. Appare chiaro, dun-que, che nel futuro del PartitoDemocratico c'è una sola parolad'ordine: rinnovamento.

I vecchi “signori della politicaadelfiese” ripongano pure le par-rucche negli armadi.

PAESE CHE VAI2

ADELFIA

Anno IX n. 4 - Settembre 2009

In

Il Partito democratico si appresta a celebrare il 1° congresso tra presente e futuro prossimo.

Se Pd verso il congresso e oltre

Una volta si chiamava PRG (Piano Regola-tore Generale). Poi la Regione si è dotata diuna nuova legge sul governo del territorio, lan. 20 del 27 luglio 2001, e la pianificazioneurbanistica comunale si effettua mediante ilPUG (Piano Urbanistico Generale).

Serviva uno strumento urbanistico modernoin grado di interpretare le nuove esigenze deiterritori e dei cittadini, e di superare la paralisi

determinata dai PRGsia per le incapacitàe le inerzie politiche,sia per la carenzadi risorse pubbliche.

Il PUG è più fles-sibile, agile nella

procedura di appro-vazione, dà centralità

alle tematiche ambien-

tali, al recupero dei patrimoni storico-culturali,alla riqualificazione dei territori e dei contestisociali. Attraverso l’espediente tecnico della“perequazione” salvaguarda il diritto fonda-mentale di equità tr a i pr oprietari di suolicompresi in aree destinate alla trasformazione.L’iter amministrativo del PR G pr evedeval’intervento dei cittadini solo dopo l’adozionein Consiglio Comunale nella fase delle osserva-zioni, in pratica quando il piano era già con-fezionato e pronto per la valutazione di con-formità da parte della Regione.

La nuova legge consente ai cittadini attra-verso incontri pubblici e inte rnet di seguirel’intero processo di f ormazione del piano equindi anche di poter partecipare alle scelte,superando un altro limite della vecchia leggeche vedeva l’ideazione del piano blindata tratecnici e politici.

L'Amministrazione Nicassio adotta il PUG una settimana prima del voto di Giugno

PUG, nuovo strumentoper vecchi suonatori.

A quattro mesi dall'adozione moltiadelfiesi non sanno ancora cosa sia

Che cos'è il PUG?

Fermento in tutta Italiaper le Convenzioni diCircolo, in attesa dellePrimarie del 25 ottobre

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PAESE CHE VAI 3Anno IX n. 4 - Settembre 2009

ADELFIA

Perforazione, armatura e getto di pali di fondazione in c.a. di diametro 80cm in adiacenza alla sede ferroviaria versante montrone.realizzazione di un cordolo in c.a. di collegamento alla testa dei pali. in questa fase é esclusa la realizzazione di una palificata incorrispondenza dell'attraversamento di via vittorio veneto, così da non interrompere il traffico veicolare e ferroviario.

Realizzazione di una paratia di pali difondazione di diametro 80 cm (lato Mon-trone) con linea ferroviaria in esercizio

1.01

Interruzione totale della circolazione ferroviaria, che durerà per tutto il periodo estivo (periodo di minore disagio per la clientela).1.02

Eliminazione delle barriere del passaggio a livello su via vittorio veneto e dei binari su tutto il tratto ferroviario interessato dall'interventoRegolazione della circolazione veicolarein corrispondenza di Via Vittorio Venetoe Via Bachelet

2.01

Realizzazione di un attraversamento veicolare temporaneo (prolungamento di via bachelet) per consentire l'esecuzione dei lavoriidraulici in prossimitá della circonvallazione.2.02

In corrispondenza di Via S. Francesco d'Assisi.

Realizzazione degli scatolari idraulici.Adeguamento e miglioramento idraulicodell'alveo torrente Montrone

3.01

In corrispondenza dell'attraversamento della circonvallazione successivamente alla demolizione della spalla del ponte.

3.02

Riprofilatura delle pendici dell'alveo torrente montrone e ripristino dei compluvi naturali.

Realizzazione di una paratia di pali difondazione di diametro 80 cm (lato Can-neto) con linea ferroviaria interrotta

3.04

Perforazione, armatura e getto di pali di fondazione in c.a. di diametro 80cm in adiacenza alla sede ferroviaria versante canneto incorrispondenza delle strade Via Marconi e Via Risorgimento. Realizzazione di un cordolo in c.a. di collegamento alla testa dei pali.4.01

Realizzazione dello scavo in trincea per l'intera estensione dell'interramento

Completamento della sede ferroviaria

5.03

3.03

In corrispondenza del prolungamento di Via Carlo Alberto.

Interruzione della circolazione veicolare su Via Vittorio Veneto in corrispondenza dell'attraversamento ferroviario

Perforazione, armatura e getto di pali di fondazione in c.a. di diametro 80cm in adiacenza alla sede ferroviaria in corrispondenzadell'attraversamento di Via Vittorio Veneto. Realizzazione di un cordolo in c.a. di collegamento alla testa dei pali.

Interruzione della circolazione veicola.Realizzazione delle opere strutturali peril nuovo attraversamento di Via VittorioVeneto

5.01

Messa in opera di predalles in c.a. ad iniziare da Via Vittorio Veneto - Armatura e getto della soletta in c.a. per la realizzazione delnuovo attraversamento di Via Vittorio Veneto.

5.02

Sistemazione della pavimentazione stradale del nuovo attraversamento su Via Vittorio Veneto e riapertura al traffico con eliminazionedefinitiva del passaggio a livello.

5.03

1

2

4

5

6Realizzazione della galleria in corrispondenza della nuova strada via tansella.

Realizzazione in opera di muri di sostegno in c.a. lungo le zone terminali dell'area interrata e costruzione del sovrappasso pedonale.

3

6.016.026.03

Divelti i binari e attivato il servizio di collegamento temporaneo.

Adelfia: work in progress

eseguito

eseguito

eseguito

eseguito

da eseguire entrola fine di ottobre

eseguito

in fase di esecuzione.completamento previstoentro la fine di settembre

da eseguire previsto versola metá di settembre

da eseguire previstoverso la fine di settembre

da eseguireprevisto verso la fine di

novembre

da eseguire previsto versola metá di settembre

da eseguire previsto versola metá di settembre

Fasi Generali Lavori Stato lavori

Interruzione totale circolazione veicolare via Vittorio Veneto variantemigliorativa 7 giorni (05.06.2009 - 12.06.2009) - in progetto abase di gara 120 giorni (10.06.2009 - 07.10.2009)

Interruzione totale circolazione ferroviaria - variante migliorativa112 giorni (31.05.2009 - 20.09.2009) in progetto a base di gara391 giorni (26.05.2009 - 21.06.2010)

in fase di esecuzione.completamento previstoentro la fine di settembre

in fase di esecuzione.completamento previstoentro la fine di settembre

1.01

2.02

4.013.03 4.01

Page 4: PAESE&paesi Adelfia -  Settembre 2009

Laboratori Urbani sono i nuovispazi per i giovani che si stannorealizzando in Puglia, ristruttu-rando e attrezzando vecchi im-

mobili dismessi, edifici scolastici in disuso,palazzi storici abbandonati, ex monasteri,mattatoi, mercati e caserme da riutilizzare.É una importante operazione di infrastrut-turazione materiale a servizio della creati-vità e del protagonismo giovanile, varatadalla Regione Puglia all’interno del Pro-gramma Bollenti Spiriti, attraverso finan-ziamenti massimi di ¤ 700.000. La RegionePuglia ha finanziato 73 progetti di Labora-tori Urbani (presentati da Comuni - informa singola o associata - Unioni di co-muni o Comunità montane) ognuno concontenuti e caratteristiche proprie: luoghiper l’arte, lo spettacolo e il recupero delletradizioni; luoghi di uso sociale e sperimen-tazione delle nuove tecnologie; servizi peril lavoro, la formazione e l’imprenditorialità

giovanile; spazi espositivi, disocializzazione e di ospitalità.Un investimento complessivodi 54 milioni di Euro, 44 deiquali a carico della RegionePuglia; 160 fabbricati diproprietà pubblica interessatida interventi di recupero talida restituirli a nuove funzionilegate all’attivazione giova-n i l e , a l la c rea t i v i tà ,all’innovazione, alla cultura,all’arte, alla formazione; 165Comuni coinvolti su tutto ilterritorio regionale, ma an-cora una volta di Adelfia nonc’ è traccia. Con Delibera di Giunta Comu-n a l e n . 1 2 6 d e l 2 2 / 0 5 / 2 0 0 6l’Amministrazione Nicassio, mediante pro-tocollo d’intesa con i Comuni di Sammi-chele e Acquaviva, ha decretato la parteci-pazione al bando in questione, ma cliccan-do sulle icone dei suddetti paesi all’interno

della mappa dei Laboratori Urbani presentesul sito www,bollentispiriti.regione.puglia.it,risulta che ciascuno di questi due paesi hapresentato sì un proprio progetto, ma conaltri comuni, tra cui Adelfia non è presente.

In particolare: Sammichele ha presen-tato un progetto con Santeramo in Colle e

Poggiorsini denominato BOTTEGAURBANA GIOVANILE e Acquaviva hapresentato un progetto con Cassanodelle Murge denominato PIAZZA DEISERVIZI CULTURALI. Il primo haottenuto un finanziamento di ¤528.078,60, il secondo ¤ 611.576,39e sono entrambi già in fase di affi-damento della gestione.

Ma non sono questi gli unicipaesi a noi vicini ad aver a cuore lariqualificazione e la vivibilità deipropri territori oltre il benessere ela valorizzazione delle energie deipropri giovani.

Nella tabella qui sotto ci sonomolti esempi di collaborazione proficuatra comuni che hanno presentato progettie ottenuto finanziamenti. Duole notarecome Adelfia sia ancora una volta assente:evidentemente l’attenzione alle giovanigenerazioni non rientra tra le priorità diquesto comune!

Le occasioni mancate

di Antonella Gatti

I

LABORATORI URBANIPersi altri 700.000 Euro

0 0 02 7 4 0. .

2006 la RegionePuglia aveva ap-provato un bandofinalizzato al fi-nanziamento dei

cosiddetti PIRP ossia ProgrammiIntegrati per la Riqualificazionedelle Periferie e delle aree a rischiodi degrado.

Il comune di Adelfiapartecipò a quella gara ostinan-dosi a presentare un progetto cheprevedeva un finanziamento di 2milioni di euro da investire inun’area con tutt’altre caratteristi-che e anzi ben inserita in unazona residenziale di lusso del pa-ese. Per la presenza di difetti pro-cedurali e per la totale ed evidente

non rispondenza del progetto aicriteri dettati dal bando, la com-missione tecnica regionale di va-

lutazione non poté assegnargliun punteggio, ma solo unasonora bocciatura che nedeterminò l’esclusione dallagraduatoria.

Fortunatamente, allaincapacità dei nostri ammi-nistratori locali di mettere apunto un’idea progettualeappropriata, puntuale e benarticolata, ha fatto seguitoancora una volta la lungi-miranza e il buon senso delgoverno regionale che, congrande determinazione haricercato e recuperato risorse

straordinarie attraverso il P .O.FESR 2007-2013, per recuperaree finanziare tutti i PIRP pervenuti

in seguito a quel bando del 2006,inglobando anche quelli inizial-mente esclusi - come Adelfia - aiquali ha assegnato un punteggiodi sola stima tecnica.

Il finanziamento si concretiz-zerà in seguito a specifici accordidi programma fra Regione e Co-mune che ne sanciranno i tempie le modalità, nel rispetto delleprescrizioni urbanistiche e dellefinalità perseguite dall’Asse VIIdel P.O. FESR 2007-2013.

Grazie dunque a una opera-zione fortemente voluta dall'as-sessore regionale all'Assetto delTerritorio, prof.ssa Angela Barba-nente, che dimostra la grandesaggezza nella gestione della cosa

pubblica e alla forte sensibilitàper il bene comune dei cittadini,potremo recuperare uno dei tantifinanziamenti che oramai concronicizzata approssimazione einsistente superficialità l’ammi-nistrazione Nicassio continua afarci perdere. Rimane tuttavia ilrammarico per la privazione ope-rata ai danni dei destinatari legit-timi di quel finanziamento, diquei cittadini residenti nelle peri-ferie oggetto del programma re-gionale di riqualificazione, perl’ennesima volta defraudati edottusamente ignorati, nella cuidirezione auspichiamo vada ogniintervento legato al recupero diquesto finanziamento.

4 Anno IX n. 4 - Settembre 2009PAESE CHE VAI

Il PIRP di Adelfia sarà finanziatoLa Regione Puglia recupera tutti i PIRP e li finanzia in blocco.ADELFIA

Prof.ssa Angela BarbanenteAssessore Assetto del Territorio

Regione Puglia

Progetto realizzato da: Nome progetto N. interventi Quota regionale Fase di avanzamento:

Sammichele, Santeramo in Colle ePoggiorsini

Acquaviva delle fonti, Cassano Murge

Bitetto, Bitritto e Palo del Colle

Cellamare, Valenzano e Capurso

Rutigliano e Casamassima

Mola di Bari e Noicattaro

BOTTEGA URBANA GIOVANILE

PIAZZA DEI SERVIZI CULTURALI

RI-GENERA®

CIBER-LAB

TELESUONO

ARTI_FICI

1

2

2

2

3

3

¤ 528.078,60

¤ 611.576,39

¤ 700.000,00

¤ 642.734,96

¤ 630.000,00

¤ 630.000,00

Legenda fasiFase 1: firma del disciplinare Fase 2: progetti esecutivi Fase 3: affidamento lavori e forniture

Fase 4: cantiere Fase 5: affidamento gestione Fase 6: apertura

1 2 3 4 5 6

Ancora una prova di grande apertura e capacità di governo della Giunta Regionale.

Nel

Page 5: PAESE&paesi Adelfia -  Settembre 2009

vicende degli ultimimesi, circa le auto-rizzazioni all’uso del

Palazzetto dello Sport, accordateo meno da quest’Amministra-zione Comunale, non lascianopurtroppo molto spazio ad unadiversa interpretazione.

Che cosa pensereste voi cit-tadini se, una volta deciso diorganizzare una qualsivogliamanifestazione in una str utturapubblica, dopo averne chiestoil permesso all’uso, l’Ammini-strazione Comunale ve lo negas-se, spiegandovi che tale strutturasarà ininterrottamente impegna-ta per cinque mesi per un eventopubblico già autorizzato, e poiinvece la concedesse, nello stessoperiodo a voi interdetto, ad altrapersona o associazione? Proba-bilmente, prima di gridare afavoritismi e/o discriminazioni,pensereste ad un errore e chie-dereste spiegazioni.

Ma se, dopo numerosi ten-tativi di chiarimenti a voce eper iscritto, nessuno f osse ingrado di spiegare l’eccezionefatta per altri, e per di più as-sisteste ad un incremento delnumero delle eccezioni, pense-reste ancora ad un errore ocomincerebbe a f arsi stradal’idea di una sor ta di veto postoesclusivamente su di voi?

Tutto quanto su ipotizzatoè ciò che è accaduto all’A sso-ciazione Polisportiva Velo Clube all’A ssociazione Hinterland,

promotrice di questo giornale.Dopo il successo del 1° T or-

neo Champions T erzo T empoorganizzato lo scorso anno pres-so il P alazzetto dello Spor t, indata 30 marzo 2009 le due as-sociazioni hanno presentato ri-chiesta d'autorizzazione a svol-gerne la seconda edizione nelmese di giugno, ma, con notaprot. n.5081 datata 8 aprile 2009,il Comune di Adelfia ha notifi-cato loro il diniego all'utilizzodella str uttura, in quanto giàimpegnata per la manifestazioneEstate Spor t Adelfia che, citotestualmente, «necessariamenteutilizzerà la struttura comunaledel palazzetto dello spor t e delcampo comunale da MAGGIO aSETTEMBRE».

Il 29 aprile 2009 le A ssocia-zioni in questione hanno pre-sentato richiesta per conoscere

il calendario della manifestazio-ne Estate Spor t, dando la dispo-nibilità a modificare il f ormatdel torneo in base alle esigenzedell’evento già autorizzato, neltentativo di conciliare le duecose.

Il 26 maggio 2009, a quasiun mese di distanza, non avendoricevuto alcuna risposta e venutea conoscenza del f atto che, nelperiodo a loro interdetto, l'Asso-ciazione Adelfia in Movimentosi apprestava a svolgere il torneoNight&Day proprio presso il P a-lazzetto, le due Associazioni han-no presentato una nuova richie-sta scritta in cui si chiedeva:1) la motivazione per cui ildivieto ad utilizzare la str utturaspor-tiva non f osse stato estesoan-che ad Adelfia in Movimentoe 2) una nuova autorizzazioneallo svolgimento del loro Torneo.

Quindi si sono rivolte personal-mente al Sindaco, il quale, difronte all'evidente anomalia, leha invitate ad accordarsi con ilConsigliere Comunale FrancescoCostantini per risolvere il pro-blema.

Pur perplesse da questa in-dicazione, considerato che Co-stantini non era l'A ssessore alloSport né il responsa bile del set-tore che aveva firmato il diniego,hanno provato a rivolgere a luii loro quesiti. La sua non propriospiccata capacità all'ascolto ealla rappresentanza super partese l’evidente incompetenza inmerito, le ha costrette a tornaredal Sindaco, il quale ha nuova-mente riconosciuto l'anomaliae GARANTIT O che, nell'attesache il grave "errore" venisserisolto, il tutto sarebbe statosospeso e rinviato ad un momen-to di maggiore tranquillità, cioèl'8 giugno. Ma la realtà consegnaun altro stato dei f atti: mentrele Associazioni Polisportiva VeloClub e Hinterland attendonoancora una risposta, l’A ssocia-zione Adelfia in Movimento hasvolto tranquillamente il 30 e31 maggio il suo Night&Daypresso il P alazzetto dello Spor t,concesso poi a giugno anchealla comunità senegalese, peril suo ritrovo annuale, eall’Azione Cattolica per i T orneidi calcetto e di pallavolo dellaParrocchia. Premettendo chel’appunto non riguarda assolu-tamente le suddette organizza-zioni e che, anzi, f a piacere

notare che almeno queste ultimenon hanno subito un trattamen-to discriminatorio, resta da chia-rire il criterio con il quale questaAmministrazione decide o è me-glio dire sceglie a chi rilasciareo meno le autorizzazioni, con-travvenendo ad un’indicazionegenerale che essa stessa ha pro-dotto.

Il Sindaco Nicassio ha sem-pre affermato di governare comeun buon padre di f amiglia, maun buon padre di f amiglia nondovrebbe assicurare un P ARITRATTAMENTO a tutti i suoifigli? Come si dovrebbe interpre-tare un NO valido solo per alcu-ni? Come una gestione arbitrariadelle strutture pubbliche o piut-tosto come la punizione di unpadre nei confronti di un figlio,a suo parere, ribelle solo perchéesprime opinioni e idee diversedalle sue?

L’Associazione Hinterland,che è par te in causa di questavicenda e che ha consideratoopportuno rendere noto quantoaccaduto, anche per f ar cono-scere a tutte le altre associazionidel territorio il modo in cui sonogestite le nostre str utture, cogliel’occasione per rimarcare cheesiste la LIBERTÀ DI PENSIERO(Art. 21 della Costituzione) esoprattutto per evidenziare cheuna struttura PUBBLICA, proprioperché tale, per principio è ac-cessibile a tutti e non va gestitacome una personale dimora incui far entrare solo amici e pa-renti.

mo Sindaco di Adelfia,siamo un g ruppo di

cittadini Adelfiesi, che abitanoil centro storico della nostr a

cittadina, ch e vo-gliono porr e allaSua attenzione eall'attenzione delConsiglio Com u-nale, un disagioche stanno vivendoda mesi.Le sembr a nor-

male, Sindaco, ch e le vie delnostro centr o storico, comeVia Kennedy, Via C. Battisti,Via Mor etti, Via Ricch etti eVia Solitaria siano inv ase da

scarafaggi, zanzar e, escr e-menti di animali e sempr epiù spesso i nostri vicoli sianoattraversati da topi ch e nontrovano rifugio nelle f ogne?

Per non parlare di PiazzaIV Novembre, luogo di ritrovodi molti anziani della nostracittadina, in cerca di refrige-rio in questi mesi di caldo,dov'è div entato v eramenteimpossibile sostare e sede rsisulle panchine imbrattate daescrementi di animali e zec-che visibili ai passanti!!

La sommaria pulizia

quotidiana non basta più!!Si sente la necessità di unadisinfestazione che in questimesi di caldo non è “mai”stata eff ettuata!

Fino all'anno scor so erafacile trovare i tombini dellenostre Vie ricoperti di bianco,chiaro sintomo di una disin-festazione fatta come si de ve,ed i risultati si v edevano,netta riduzione di zanzar ee di scar afaggi. Cosa ch equest'anno non c'è stata.

Basta!!Noi abitanti non possia-

mo sopportar e più questasituazione!

Viviamo un v ero disagioambientale.

Faccia qualcosa al piùpresto, non è più accettabilevivere in queste condizioni!

Con stima e fiducia.

Abitanti Centro Storicodi Adelf ia.

PAESE CHE VAI 5Anno IX n. 4 - Settembre 2009

L’AmministrazioneComunale impedisce

l’uso del Palazzetto delloSport da maggio a

settembre.

ADELFIAPalazzetto dello Sport:

Ledi Antonella Gatti

gestione pubblica o privata?

I cittadini residenti nel centro storico di Canneto ci hanno chiesto di rendere noto a tutti lo stato di disagiolamentato a gr an voce in una letter a aper ta al Sindaco Nicassio che noi pubblichiamo di seguito.

Ill.Oggetto: disinfestazione

LETTERA APERTA AL SINDACO

Autorizzazioni all’uso di strutture pubblicheconcesse o negate a seconda della simpatia?

Page 6: PAESE&paesi Adelfia -  Settembre 2009

biettivi impor tanti perun’amministrazione co-munale dovrebbero essere:

garantire ai bambini la possibi-lità di giocare, correre e divertirsiin uno spazio all’aria aper taben curato ed immerso nel verdee di offrire alle f amiglie e aglianziani un modo per trascorrereil tempo libero in relax e aggre-gazione, ad Adelfia non è così.

Qui non mancano zone ver-di e giardini attrezzati, ma quelloche non si riesce proprio a con-cepire è una politica per la ma-nutenzione, la vigilanza e lavivibilità di queste aree, cheinvece di rappresentare puntidi forza e di richiamo verso unterritorio in espansione che cer-ca di essere al passo con i tempi,sono s ta te a bbandonateall’incuria, alla trascuratezzaoltre che al vandalismo.

Il parco di via Fieno, chepotrebbe essere i l f ioreall’occhiello di Adelfia, mostrasegni di degrado avanzato. Ilprato è inesistente, c’è solo terrao erba secca e i colpi a cui i

più piccoli sottopongono i loro“fondo-schiena”, catapultandosidagli scivoli, vanno tutti a segnopoiché non esiste più traccia diquel bel manto verde che liattutisce. Sotto le siepi si accu-mulano spazzatura ed escre-menti, terreno f ertile per i rattiche vi si aggirano indisturbati.

Nel parco, inoltre, non si dovreb-be giocare a pallone, eppure iragazzini calciano proprio nellospazio antistante l'ingresso, in-curanti del passaggio di bambinie anziani. Anche le biciclettenon dovrebbero circolare, men-tre molto spesso le si può vederesfrecciare tra vialetti e malcapi-

tati che cercano discansarle.

Non parliamopoi della f ontana,utilizzata per f are“gavettoni” e la-sciata spesso apertacon il conseguentespreco di un beneprezioso che ancoranon a bbiamo im-parato ad apprez-zare fino in f ondo.I bagni sono sem-pre chiusi per cui,in caso di necessità,o provi a tornare acasa oppure cerchila siepe più vicina.

Nelle ore seralimanca un’illumi-nazione adeguata,alcune zone del

parco rimangono completamen-te al buio, incoraggiando i van-dali a compiere scelleratezzeche hanno reso nuovamentesporchi e insicuri scivoli e gio-strine. Ma il pericolo più grandeè costituito dalle panchine di-velte, che i ragazzi si diver tonoa spostare da un punto all’altro

del parco con la possibilità realedi f arsi male o col rischio chequalche malcapitato sedendosipossa ritrovarsi disastrosamenteper terra.

Gli accessi rimangono apertifino a notte inoltrata, ore incui il parco diventa “terra ditutti e di nessuno” , cosicché iragazzi più grandi vi si attarda-no per sfr uttare fino all’ultimominuto la libera uscita, creandoansie alle f amiglie che lamen-tano la mancanza di una realesorveglianza da parte delle forzedell’ordine.

Ci auguriamo pertanto, chel’amministrazione comunale,anche ora che l'estate è finita, provveda quanto prima a ren-dere questo spazio davvero fr ui-bile.

La speranza è che si attivinotutti i canali ottimali per unadignitosa manutenzione del ver-de, decorosa pulizia degli spazi,adeguata illuminazione e so-prattutto una costante vigilanza,tanto da f arci pensare che purnon essendo “Hyde Park” è pursempre un bel parco… il nostroparco!

il detto originale al-lude all’efficacia diun’azione di preven-zione, questa versione

fa riferimento all’escamotageadottato dai nostri amministra-tori per calmierare gli animi dicittadini stanchi dell’indifferenzaverso i loro problemi.

Stiamo parlando del cosid-detto intervento di ripristino delparco di via della Repubblica,alle spalle del distributore Agip,

iniziato soltanto a metà Giugno- dopo oltre due anni di nume-rose segnalazioni e continue la-mentele da parte dei residentidella zona - e attualmenmte fer-mo.

Le azioni di potatura deglialberi - le cui folte chiome“soffocavano” l’area impedendo

ormai ai raggi del sole di filtrareper creare una piacevole sensa-zione di benessere - e la messain sicurezza della pavimentazio-ne - a causa delle mattonellesollevate dalla spinta delle radicidegli alberi, e divenute delle pe-ricolose trappole per chiunquepasseggiasse o sostasse al suo

interno - nonostante la saltua-rietà e la lentezza con cui sonostati eseguiti, avevano comincia-to finalmente a far ben sperareadulti e bambini nel ripristinodi quell’area a verde, fulcro an-che di vita sociale. Ma tutto si èimprovvisamente fermato, la-sciando il parco arredato da tran-

senne, nastri di delimitazionealle aree di intervento, pericolosemattonelle accatastate ed unagrande desolazione.

Dopo essersi accontentatianche per questa stagione esti-va di un’area a verde a mezzoservizio, non certo emblema digrande attenzione dell’am-ministrazione verso il territo-rio, per quanto tempo ancoradovranno aspettare i frequen-tatori abituali?

PAESE CHE VAI6

ADELFIA

Anno IX n. 4 - Settembre 2009

Rifiuti, panche divelte e sterpaglie unici ornamenti del Parco di via Fieno

OParco via Fieno: regno dell’abbandono

di Mariateresa Panarese

Dopo due anni di segnalazioni, ancora un parco a metà servizio.

Una mattonella al giorno levail “problema-parco” di torno!

Se

Interventi tamponeper l’area a verde di

via della Repubblica.

di Antonella Gatti

Il parco di via Fieno ad Adelfia

I cittadini in cerca di sollievo dal caldo torrido,hanno trovato solo desolazione.

Il parco di via della Repubblica prima degli interventi di riqualificazione Il parco di via della Repubblica oggi

Page 7: PAESE&paesi Adelfia -  Settembre 2009

cucaracha, la cu-caracha, y a nopuede caminar ,

porque no tiene, porque le falta,la patita principal”.

Quanti di noi, almeno unavolta nella vita, hanno intonatoquesta divertente canzone messi-cana? Quanti di noi, da ragazzi,l’hanno ascoltata cantaredall’inafferrabile, velocissimoSpeedy Gonzales, mitico topolinodei cartoni animati? Ebbene, que-sta canzone potrebbe essere ricor-data come inno ufficiale dellaappena trascorsa estate adelfiese.Vi chiederete il perché di questanostra bizzarra proposta, ma si-curamente tutto diventerà piùchiaro scoprendo che “lacucaracha” in italiano, significa“lo scarafaggio”, ed a questo ani-maletto la canzone in questioneè dedicata.

Lo scarafaggio, o blatta, èl’animale che, nel cuore degliadelfiesi, ha preso temporanea-mente il posto dei cani randagi.Questo insetto possiede indubbia-

mente delle qualità: è discreto enon infastidisce come la mosca;è silenzioso e non rompe i timpa-ni come il grillo; non punge comela zanzara; non si attacca al cuoiocapelluto come i pidocchi o lezecche; non salta e non dà pruritocome le pulci. Nonostante ciòdobbiamo però riconoscere che,si trattasse di scegliere, tutti sa-remmo concordi nel dire che loscarafaggio ci fa più schifo dellamosca, della pulce e del pidocchiomessi insieme. Perché alloraavremmo dovuto ad esso inneg-giare per tutta l’estate cantandoe ballando “La cucaracha”? Beh,perché, per noi adelfiesi, lo scara-faggio è diventato una sor ta di

animale domestico. Vive nellenostre case, passeggia con noiper le vie della città, è diventatoinsomma par te integrantedella nostra comunità. Biso-gna onestamente ammettere

che inizialmente le abbiamo pro-vate tutte per allontanarlo: nastroadesivo sui fori dei tombini, vele-no in polvere lungo la soglia dicasa, schiume insetticida, cartamoschicida, ma tutto ciò a nullaè servito. Ci voleva qualcuno chevenisse in nostro aiuto, era neces-sario un intervento radicale che,manco a dirlo, non c’è stato.

Noi cittadini abbiamo a lun-go sperato che il sindaco, messiancora una volta i panni di Su-perman, ci salvasse come fece asuo tempo combattendo i canirandagi armato solo di un basto-ne, ma neanche quello è accadu-to, ed allora, per tutta l’estate,non ci è restato altro che accettare

serenamente di convivere con gliscarafaggi; non ci è restato altroche tollerare la loro sgradevolepresenza; non ci è restato altroche andare a letto subito dopocena, per non vederli venir fuoridai tombini; non ci è restato altroche ricordare i Beatles, gli scara-faggi più famosi della storia e leloro melodie. E infine, quandonon ci sarebbe restato altro chepiangere, noi adelfiesi abbiamoinvece “preso la blatta per lecorna”.

In attesa dell’autunno, ci sia-mo fatti forza e, decisi a prenderlaallegramente, a casa, in piazzao dovunque ci è capitatod’incontrare uno scaraf aggio,non abbiamo fatto altro che so-spirare rassegnati, abbozzare unsorriso e cantare: “La cucaracha,la cucaracha, ya no puede cami-nar, porque no tiene, porque lefalta, la patita principal”.

entrocampista adelfiese, classe1993, iscritto alla scuola calciodella New Green Park all’età di

6 anni, Gianmarco Angiuli alimenta la suaformazione calcistica nei settori giovanilidella squadra barese: primi calci, pulcini,esordienti, giovanissimi, con i quali vinceil Campionato 2007/2008 e infine allievi.

Qui raggiunge il secondo posto dietrola corazzata Real Adelfia, ma grazie alleottime prestazioni sfoderate nel campio-nato 2008/2009, dopo la delusione dellefasi finali sfiorate, arriva la chiamatadel Matera Calcio (militante nel campio-nato Serie D) per partecipare all’importan-

te torneo Gaetano Scirea e misurasi congiocatori di squadre dal blasone interna-zionale.

Appuntamento tradizionale dello sce-nario sportivo italiano, la “Coppa GaetanoScirea - la lealtà nello sport", è il torneointernazionale di calcio giovanile riservatoalla categoria Allievi (Under 16), nato perpromuovere e divulgare la lealtà e i sanivalori dello sport nel mondo giovanile,ispirandosi alla figura del celebre giocato-re scomparso Gaetano Scirea.

Giunto alla XIII edizione, nel famosotorneo che ha visto la partecipazione didieci importanti squadre come la Juventus(vincitrice della passata edizione), il Mate-

ra (squadra ospitante), l’Inter, il Real Ma-drid, lo Sparta Praga, l’Arsenal Los Ange-les, la Sampdoria, il Bari, il Taranto e ilNoja Pro Gioventù Noicattaro, è sceso incampo tra le fila del Matera Calcio il gio-vanissimo Gianmarco Angiuli, che ha datoampio sfoggio delle sue qualità sui campida gioco in cui il torneo è stato disputato.

L’esordio del giovane Gianmarco èavvenuto il 5 Giugno contro l’Arsenal L.A.e successivamente si è reso protagonistanelle sfide contro l’Inter (vincitrice deltorneo), Sparta Praga e Sampdoria.

La speranza è che questo sia solo unpunto di partenza della carriera del nostroGianmarco, un premio alla forte volontà e

dedizione verso questo sport.Congratulazioni e un forte in bocca alC

Tracce adelfiesi al torneo“Coppa Gaetano Scirea”

molto f acile scriverel'incipit di una storia,ancor più di unad'amore: due persone,

spesso di giovane età, due stili divita differenti, due mondi appa-rentemente diversi. L'incontro, il“gioco delle par ti”, la dichiara-zione. Strada in discesa per inovelli scrittori... oppure no? Nonse la prendano coloro che, negliultimi anni, hanno reso tale sen-timento a volte inf antile, eccessi-vamente pop e oltremodo edul-corato, molto spesso questi pseudo– narratori sembrano avere pocoa che fare con i sussulti del cuoree molto di più con piani aziendali,bilanci trimestrali, obiettivi diproduzione... marketing!

È per questo che registranointroiti da capogiro e anche pe-

santi critiche, di cui sembranocurarsi poco. Abitano quel limbodei “vorrei ma non posso” chenon ser ve a nessuno, se non aprodurre altra car ta da macero.È a tal punto che il lettore, sfi-duciato dall'acquistare opere di“certi” romanzieri, raccoglie ilconsiglio di un uomo vissuto

secoli fa che amava sentirsi Prin-cipe e dopo le quotidiane tribo-lazioni preferiva ritirarsi, venutala sera, “nelle antique cor ti degliantiqui uomini”. In una di questeè possibile trovare un poeta, dram-maturgo per meglio dire, che hareso impetuoso, tragico e immor-tale il sentimento amoroso.

«Può un'opera teatrale mo-strare l'esatta natura e veritàdell'amore?» interrogativo postodalla Gloriana Regina ElisabettaI (in realtà sono parole di JudiDench nel film Shakespeare inLove). Nella Londra puritana del

XVI secolo un f orestiero di Stra-tford-upon-Avon ci riuscì: WilliamShakespeare, con la tragedia di“Romeo e Giulietta”. Nella splen-dida Verona, dove l'opera ha luo-go, due amanti inf elici trovanol'amore nell'odio delle loro f ami-glie: Montecchi e Capuleti. Ilsentimento, ostacolato da unoscuro destino, non si limiteràa privare i due della vita, maesigerà anche quella del buonMercuzio e del cugino di Lei,Tebaldo. Straordinario il genionarrativo dell'autore che dallatragedia fece sorgere, come Venere

dalla conchiglia, un inno edun’icona all'amore tutt'ora insu-perato.

Possono i moderni amanticogliere la potenza di questo rac-conto antico?

Molti fuggono dalla banalitàdelle storie mondane, dove velinee calciatori non reggono il con-fronto con antichi personaggi,sempre più convinti che il verosentimento si allontana dai fra-stornamenti della nostra epocae si avvicina idealmente al tempodi cavalieri e dame, impeto epassione, amore e tragedia!

PAESE CHE VAI 7Anno IX n. 4 - Settembre 2009

Il

“LaAncora gli animali protagonisti dell'estate adelfiese appena trascorsa.

“La cucaracha”Il paese è invaso dagli scarafaggi? Canta che ti passa.

ADELFIA

Romeo e Giulietta:tragedia senza tempo

di Michele Macchia e Salvatore Ilacqua

William Shakespeare

Il centrocampista Gianmarco Angiuli

di Antonella Gatti e Vito Coppi Attenzioni rivolte sul centrocampista adelfiese tra le fila del Matera Calcio.Gianmarco Angiuli

Page 8: PAESE&paesi Adelfia -  Settembre 2009

4 Luglio 2009 si è disputatoall’interno del parco ur-bano di via Fieno la “1ª

Festa dell’Amicizia” organizzatodall’Associazione culturale “Clubdegli Amici”, in colla borazionecon le associazioni “A.s.d. MagicVolley” e “Hinterland Adelfia”,all’interno della manifestazionecomunale “Estate Spor t eMusica”.

Lo scopo della festa, pensataper bambini tra gli 8 e i 13 anniall’interno di un’area verde, eraquello di promuovere il valoredell’amicizia e della socialità, oltre

quello di incentivare la frequen-tazione e il rispetto degli spazinaturali presenti sul territorio,che altrimenti vengono spessoabbandonati o distrutti.

La manifestazione ha riscossomolto successo sia tra i bambini,protagonisti entusiasti dell’evento,sia tra i numerosi genitori chehanno trascorso, assieme agli or-

ganizzatori della manifestazione,una piacevole giornata di sport,musica e ballo. Infatti, oltre legare di mini-volley tra le squadreorganizzate e seguite dal miticomaestro Giovanni Angiuli, che hamesso a disposizione tutta la suacompetenza e pazienza, c’è statal’occasione per tutti – grandi epiccini - di dilettarsi in balli digruppo e sfide con gli hula-hoop.

Tra i premi finali stavoltanon ci sono state coppe, targheo ricordini vari, ma “solo” buo-nissimi gelati e acqua a volon-tà, per sottolineare come perdivertirsi non è sempre neces-saria la competizione e la vit-toria, ma è sufficiente anche

la sola par tecipazione in uncontesto amichevole e naturale.

Alla fine della giornata, trala soddisfazione per la buona riu-scita dell’evento e l’entusiasmocontagiante dei bambini, gli or-ganizzatori del torneo, attraversole voci di Saverio Cosola, il presi-dente dell’Associazione Club degliAmici che ha avuto la magnificaidea di organizzare questa simpa-tica iniziativa, Giovanni Angiuli(A.s.d. Magic Volley) e AntonellaGatti (Hinterland Adelfia) hannovoluto ringraziare tutti i collabo-ratori e par tecipanti dando ap-puntamento ad una seconda edi-zione n ella prossima stagioneestiva.

el mese di giugno si èconcluso il campionatodi calcio di Prima Ca-

tegoria (R egione Puglia), la-sciando spazio al mercato chevede protagonisti i calciatori,le cui prestazioni spor tive rie-cheggiano in tutti gli angolidella Puglia. Tra i tanti nomiricercati dalle squadre più pre-stigiose, desiderose di allestireuna squadra che punti allapromozione, circola anchequello di Gianmarco Demola.

Adelfiese purosangue, clas-se 1987, ha militato nell’ultimastagione nell’A.s.d. Casamassi-ma (che oltre a Gianmarco haschierato altri tre giovani adel-fiesi: Tommaso Bruno, Giovan-ni De Cosmis e V ito Barucchel-li), sfiorando la prestigiosafinale playoff che avrebbe ga-rantito il passaggio in Promo-zione.

Prelevato dall’Acquavivanel mercato di riparazione in-vernale, sul sito ufficiale dellasocietà è stato presentato comeesterno sinistro di dif esa, eall’occorrenza difensore centra-le, per permettere al Casamas-sima di puntare alla zona playoff dopo una f alsa partenza incampionato.

Il suo innesto è stato repu-tato di prestigio da molti tec-nici: ha inf atti garantito non

solo sicurezza nel repar to ar-retrato della squadra, ma anchequalità alla manovra, graziealla sua ampia visione di gioco,e dinamicità per la sua inesau-ribile corsa; doti che hannolasciato il segno non solo nellatifoseria di casa, ma anchenegli addetti ai lavori, che rim-proverano al giovane calciatoresolo l’eccessiva grinta spor tivac h e l o p o r t a s p e s s oall’inevitabile ammonizione ingara.

La scelta dell’A.s.d. Casa-

massima è ricaduta su Gian-marco Demola anche graziealla sua notevole esperienzaraccolta nelle varie giovaniliregionali. Nato calcisticamentenel CUCRA Adelfia, dove hadisputato i campionati di cate-goria pulcini ed esordienti, èpassato nel Carbonara Spor tmettendosi in evidenza tra igiovanissimi e gli allievi. Èstato solo il primo passo versosocietà importanti come il Ca-purso (2004/2005) dove ha di-sputato da titolare due campio-nati di Promozione della Puglia(con vittoria nel secondo anno)ed uno di Eccellenza. È statoinfatti selezionato nella R ap-presentativa R egionale Junio-res, con la quale vince il Torneodelle due Sicilie ed il prestigiosoTorneo delle Regioni. Dopo ungrave inf ortunio occorso albraccio, ha ripreso nel campio-nato di Promozione con la Gru-mese (2007/2008) con la qualeha vinto i playoff di Primacategoria, per poi trasf erirsinell’Acquaviva dove ha dispu-tato parte dello scorso campio-nato, prima di essere acquistatodal Casamassima, dove è dive-nuto titolare inamovibile dalla13esima giornata con un golall’attivo.

Se il destino sportivo riservial giovane Gianmarco nuovipercorsi verso categorie supe-

riori, bisognerà attendere gliesiti del mercato estivo, anchese c’è da scommettere sullasua inesauribile voglia di rivin-cita con la maglia del Casamas-

sima, contro quella sf ortunache, al minuto 93 della semi-finale playoff, non ha permessoa lui e alla squadra di raggiun-gere il traguardo della finale.

PAESE CHE VAI8

ADELFIA

Anno IX n. 4 - Settembre 2009

Acquistato nel mercatoinvernale è diventato punto

fermo della squadra.Casamassima conquistatada Gianmarco Demola

di Antonella Gatti e Vito Coppi

N

Ildi Antonella Gatti

Club degli Amici, A.s.d.Magic Volley e Hinterland:insieme per una iniziativa

dedicata ai bambini.

Grande partecipazione perla “1ª Festa dell’Amicizia”

Fari accesi suldifensore adelfiese

tesserato conl’A.s.d.

Casamassima

Gianmarco Demola

Entusiasmo e gioia per un pomeriggio di sport,musica e ballo all’interno del parco di via Fieno.