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Ripensare la Ripensare la Comunicazione Comunicazione Occorrono araldi del Vangelo esperti in umanità , che conoscano a fondo il cuore dell’uomo di oggi , ne partecipino gioie e speranze, angosce e tristezze , e nello stesso tempo siano dei contemplativi innamorati di Dio . Per questo occorrono nuovi santi. I grandi evangelizzatori dell’Europa sono stati i santi”. Giovanni Paolo II, discorso al Simposio del Consiglio della Conferenza Episcopale Europea, 11-X-1985

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• Occorrono araldi del Vangelo esperti in umanità, • che conoscano a fondo il cuore dell’uomo di oggi, • ne partecipino gioie e speranze, angosce e tristezze, • e nello stesso tempo siano dei contemplativi innamorati

di Dio.

• Per questo occorrono nuovi santi. I grandi evangelizzatori dell’Europa sono stati i santi”.

Giovanni Paolo II, discorso al Simposio del Consiglio

della Conferenza Episcopale Europea, 11-X-1985

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• «La sintesi tra cultura e fede non è solo un'esigenza della cultura, ma anche della fede...

• Una fede che non diventa cultura è una fede • non pienamente accolta, • non interamente pensata, • non fedelmente vissuta»

• «Discorso ai partecipanti al Congresso Nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale»: «Insegnamenti», V, 1 [1982] 131, il 16 gennaio 1982.

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o 1) Framing – incorniciare il nostro ripensare la comunicazione pubblica: “Il framing: il senso delle parole ed il senso delle cose”• - Azioni professionali (autorità / potestà) di comunicazione • - Hanno a che fare con le azioni pratiche (libere) umane • - Al fine di servire (correzione) le altre persone e la società

o 2) Azione – (tecniche, pratiche) “Novità, autodeterminazione e comunicazione come elementi essenziali dell’agire umano”.

o 3) Amicizia – (retorica e poetica + etica , politica, estetica) “La comunicazione come forma di amicizia”.

o 4) Servizio – ordine pratico: “Una proposta per leggere The Truman Show” / “Fiction e verità pratica” .

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“Pratiche” e “istituzioni”

•Secondo Alasdair MacIntyre, "pratica" è ogni azione umana cooperativa e socialmente stabilita, destinata a conseguire gli standard di eccellenza propri di questa medesima attività.

•Per questo si dice che i beni propri di una pratica sociale (sia un gioco, una scienza o un'arte) sono esclusivamente interni ad essa e a coloro che la praticano: essenzialmente si tratta di virtù, come la giustizia, il coraggio, o l'onestà.

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“Pratiche” e “istituzioni”

•In questo senso, non è "pratica" l'azione di ammucchiare mattoni o di tagliare pietre, invece lo è l'architettura.

•“Entrare in una pratica” significa entrare in una tradizione, seguendo coloro che si distinguono al suo interno.

•Le pratiche non vanno confuse con le istituzioni. Gli scacchi, la fisica e la medicina sono pratiche, però le associazioni di scacchi, i laboratori, le università e gli ospedali sono istituzioni.

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“Pratiche” e “istituzioni”

•E le istituzioni si caratterizzano perché hanno a che vedere -- nella visione di MacIntyre -- con beni esterni, quali il denaro, il potere o lo status.

•Di fatto succede che le pratiche non possono sopravvivere per molto tempo senza l'appoggio delle istituzioni.

•Succede pure che la cura del bene comune proprio delle pratiche è sempre soggetta alla competitività delle istituzioni. •In questa situazione, il ruolo delle virtù è cruciale perché senza di esse le pratiche non sono capaci di resistere al potere corruttore delle istituzioni.

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””3 parti del programma3 parti del programma

I.I. situazionesituazione della comunicazione della comunicazione pubblica.pubblica.

ii. ii. azioni umane azioni umane neinei soggettisoggetti e e come come oggettioggetti della comunicazione della comunicazione pubblica.pubblica.

iii. iii. risorserisorse per assumere per assumere la la complessità complessità della comunicazione senza riduzionismi.

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””o Mettiamo che conosciamo bene la varietMettiamo che conosciamo bene la varietàà

di tecniche interessate ai...di tecniche interessate ai...

o MediaMedia o supporti di comunicazioneo supporti di comunicazione:

stampa, sonori, audiovisivi, multimediali, interattivi, ecc.

o ModiModi o generi e stili di comunicazioneo generi e stili di comunicazione:

giornalismo, pubblicità, entertainment, propaganda, ecc.

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””o … … per considerare e lavorare in questa per considerare e lavorare in questa

materia su:materia su:

o Argomenti e Temi Argomenti e Temi trattatitrattati, e i loro Denominatori Denominatori comunicomuni (rif. Antropologia FilosoficaAntropologia Filosofica)

o Come e fino a che punto gli ConosciamoConosciamo e che cosa Mettiamo in rilievoMettiamo in rilievo (rif. Teoria della Teoria della ConoscenzaConoscenza)

o Che cosa, per ché, quando e come facciamo facciamo sapere ad altri quelli Argomenti e Temisapere ad altri quelli Argomenti e Temi (rif. Poetica e Retorica, e anche Politica, Etica ed Poetica e Retorica, e anche Politica, Etica ed EsteticaEstetica)

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””In poche parole:o vedremmo la Comunicazione Pubblica come un

insieme di insieme di azioni professionaliazioni professionali che:

o 1) Implicano Implicano azioni umaneazioni umane (parlano di esse)

o 2) Incidono Incidono nelle azioni umanenelle azioni umane (di cui trattano)

o 3) IncidonoIncidono nelle (azioni delle) persone che nelle (azioni delle) persone che partecipanopartecipano in queste azioni professionali: tanto i professionisti come i loro destinatari -- lettori, spettatori, inter-attori, ecc.

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o Di che tipo sonno queste “azioni”?Di che tipo sonno queste “azioni”?

o Sonno “Azioni PratichePratiche” (non sono ne teoricheteoriche, ne tecnichetecniche):

o Si possono distinguere per avere sempre e simultaneamente queste 5 dimensioni:

o Politica + Etica + Retorica + Poetica + EsteticaPolitica + Etica + Retorica + Poetica + Estetica

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Bibliografia rif. Bibliografia rif. Tema 1Tema 1

JJ. GARCIA-NOBLEJAS, Comunicazione e amicizia:

« Testi da leggere per TGCom: 2) Comunicazione e amicizia »

http://www.tgcom1.com/2007/05/testi_da_legger.html

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Bibliografia Tema 1Bibliografia Tema 1

… per uno sguardo … per uno sguardo

filosofico sull’essere filosofico sull’essere

umano: umano:

A.A.PETAGINE, Profili dell’uomo. PETAGINE, Profili dell’uomo. Lineamenti di Antropologia Lineamenti di Antropologia Filosofica. Filosofica.

Ed. Franco Angeli, Milano, 2007.Ed. Franco Angeli, Milano, 2007.

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Distinzione tra azioni poetiche e pratiche (1: dal punto di vista dell’ agente).

Le azioni tecniche (poetiche - poiesis) sono quelle in cui gli agenti producono qualcosa, mettendo in atto le proprie capacità fabbrili e tecniche.

Le azioni pratiche -o più semplicemente la prassi (praxis)- sono le azioni che l’agente compie per crescere, per “realizzare” se stesso, le sue potenzialità, la sua vita.

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Distinzione tra azioni poetiche e pratiche (2: dal punto di vista del termine).

Il termine delle azioni poetiche è la realizzazione di un certo prodotto, “altro” dal soggetto produttore.

Il termine delle azioni pratiche è dunque l’agente stesso: ciò che con le azioni pratiche viene operato non è un “fatto”, ma un “atto” del soggetto (per es. lavorare bene, essere contenti, ecc).

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Accezioni e Teorie della FelicitàAccezioni e Teorie della Felicità

Due fondamenti:Due fondamenti:Principio edonistico Principio edonistico (raggiungimento di un (raggiungimento di un

stato soggettivo di piacere stato soggettivo di piacere e e soddisfazione)soddisfazione)

Principio eudemonistico Principio eudemonistico (la felicità è (la felicità è il il possesso del massimo benepossesso del massimo bene, , attraverso attraverso l’esercicio eccelente delle proprie capacità)l’esercicio eccelente delle proprie capacità)

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EdonismoEdonismoEpicuro Epicuro : : la felicità è essenzialmente la felicità è essenzialmente

la la realizzazione di una condizione soggettiva di realizzazione di una condizione soggettiva di benesserebenessere e di piacere.e di piacere.

EudemonismoEudemonismoPlatone, Aristotele, Agostino, Platone, Aristotele, Agostino,

Tommaso, Petrarca Tommaso, Petrarca : : accesso, possesso e fruizione accesso, possesso e fruizione del massimo bene per l’uomo - del massimo bene per l’uomo - realizzazione di ciò realizzazione di ciò che vi è di più nobile in lui.che vi è di più nobile in lui.

Il piacere è conseguenzaIl piacere è conseguenza, non fine del , non fine del raggiungimento del bene.raggiungimento del bene.

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””Discussione critica delle visioni dominanti:

Visione eudemonistica anti-edonistica Visione eudemonistica anti-edonistica (Stoici)(Stoici)

Incapace di descrivere le emozioni e le passioni come fenomeni umani.

Sono “non-razionali”, ma non “irrazionali”:non “irrazionali”: necessitano dell’organizzazione, “coltivazione” e “guida” che solo la ragione può compiere.

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””Discussione critica delle visioni dominanti:

Visione anti-eudemonistica (Kant)Visione anti-eudemonistica (Kant)

L’uomo kantiano e ridicolo e odioso, perchéinterpretando ogni interesse come egoistico, egli

intende il proprio agire come “puro” e “disinteressato”,

ma non nel senso di qui, per amore, “dimentica” il proprio interesse…

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T.G.Com - T.G.Com - ““Ripensare la ComRipensare la Com””Discussione critica delle visioni dominanti:

Visione edonistica anti-eudemonistica Visione edonistica anti-eudemonistica (Nietzsche… ed altri, oggi)(Nietzsche… ed altri, oggi)

Società dei consumi, ricerca della soddisfazione personale (aumentare indefinitamente i desideri acquisitivi e di eccitazione).

La noia, di più che la sofferenza, vista come il nemico. Bisogno di “essere occupato”, di “tempo libero”.

L’eccitazione (togliendo forza alla ragione e volontà) espone alle manipolazioni… (di comunicazione pubblica)

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Discussione critica delle visioni dominanti dal punto di vista della libertà:

Il “libero fare” moderno porta con sé il “principio del risultato”

come un radicale (in crisi). Un radicale moderno è “il risultato”, nella

misura in cui la scienza, la tecnologia, la politica, la comunicazione, il progresso, tutto si vede in termini di risultato.

L’etica è consequenzialista. E Dio non esiste, dato che non lo possiamo produrre, mentre il superuomo di Nietzsche lo possiamo produrre.

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Discussione critica delle visioni dominanti dal punto di vista della libertà:

Il “libero crescere” greco-classico:

Il pensiero aristotelico accetta una natura umana antecedente associata al nous, a questo “qualcosa di divino” che c’è in noi, al contrario del nulla e della pura necessità.

Per un greco – lontano della logica moderna del risultato – il successo e la certezza tecno-scientifica è soprattutto problematica, perché è tentare gli dèi immortali.

La praxis greca, l’agire secondo la libertà morale che porta armonia interiore, non è indipendente dal fare, dalla poiesis.

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Discussione critica delle visioni dominanti dal punto di vista della libertà:

Il “libero trascendersi donante” cristiano:

La persona è inoltre espansiva, si dona agli altri. E’ chiaro che la libertà non consiste in indipendenza o autonomia. Non è un semplice “per cosa” ma, in fin dei conti è un “per chi”.

La dimensione fondamentale della libertà, equivale a dare molto più di ciò che si ha e suppone dare qualcosa di se stessi o donarsi completamente.

Poiché, alla fine, la libertà è un trascendere-di sé,

un dedicarsi “generosamente”, senza condizioni previe.