Tesi Di Lione (Gramsci, 1926)

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Antonio Gramsci (1926) Tesi di Lione Tesi del III Congresso del Partito comunista d’Italia Lione, gennaio 1926 1. La trasformazione dei partiti comunisti, nei quali si raccoglie l’aanguardia della classe operaia, in partiti !olsceic"i, si pu# considerare, nel momento presente, come il compito fondamentale dell’$nternazionale comunista% &uesto compito dee essere posto in relazione con lo siluppo storico del moimento operaio internazionale, e in particolare con la lotta soltasi nell’interno di esso, tra il mar'ismo e le correnti c"e costituiano una deiazione dai principi e dalla pratica della lotta di classe rioluzionaria% $n $talia il compito di creare un partito !olsceico assume tutto il rilieo c"e necessario soltanto se si tengono presenti le icende del moimento operaio dai suoi inizi e le deficienze fondamentali c"e in esse si sono rielate% 2. La nascita del moimento operaio e!!e luogo in ogni paese in forme dierse% i comune i fu in ogni luogo la spontanea ri!ellione del proletariato contro il capitalismo% &uesta ri!ellione assunse  per# in ogni nazione una forma specifica, la quale era il riflesso e conseguenza delle particolari caratteristic"e nazionali degli elementi c"e, proenendo dalla piccola !org"esia e dai contadini, aeano contri!uito a formare la grande massa del proletariato industriale% $l mar'ismo costitu* l’elemento cosciente, scientifico e superiore al particolarismo delle arie tendenze di carattere e origine nazionale e condusse contro di esse una lotta nel campo teorico e nel campo dell’organizzazione% Tutto il processo formatio della $ $nternazionale e!!e come cardine questa lotta, la quale si conc"iuse con la espulsione del !a+uninismo dalla $nternazionale% &uando la $ $nternazionale cess# di esistere, il mar'ismo aea ormai trionfato nel moimento operaio% La $$ $nternazionale si form# infatti di partiti i quali si ric"iamaano tutti al mar'ismo e lo prendeano come fondamento della loro tattica in tutte le questioni essenziali% opo la ittoria del mar'ismo, le tendenze di carattere nazionale delle quali esso aea trionfato cercarono di manifestarsi per altra ia, risorgendo nel seno stesso del mar'ismo come forme di reisionismo% &uesto processo fu faorito dallo siluppo della fase imperialistica del capitalismo% ono strettamente connessi con questo fenomeno i seguenti tre fatti- il enir meno nelle file del moimento operaio della critica dello tato, parte essenziale della dottrina mar'ista, alla quale si sostituiscono le utopie democratic"e. il formarsi di un’aristocrazia operaia. un nuoo spostamento di masse dalla piccola !org"esia e dai contadini al proletariato, quindi una nuoa diffusione tra il  proletariato di correnti ideologic"e di carattere nazionale, contrastanti col mar'ismo% $l processo di degenerazione della $$ $nternazionale assunse cos* la forma di una lotta contro il mar'ismo c"e si solgea nell’interno del mar'ismo stesso% /sso culmin# nello sfacelo proocato dalla guerra% $l solo partito c"e si sal# dalla degenerazione il 0artito !olsceico, il quale riusc* a mantenersi alla testa del moimento operaio del proprio paese, espulse dal proprio seno le tendenze antimar'iste ed ela!or#, attraerso le esperienze di tre rioluzioni, il leninismo, c"e il mar'ismo dell’epoca del capitalismo monopolista, delle guerre imperialiste e della rioluzione proletaria% iene cos* storicamente determinata la posizione del 0artito !olsceico nella fondazione e a capo della $$$ $nternazionale, e sono posti i termini del pro!lema di ric"iamare l’aanguardia del  proletariato alla dottrina e alla pratica del mar'ismo rioluzionario, superando e liquidando completamente ogni corrente antimar'ista%

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Antonio Gramsci (1926) Tesi di Lione

Tesi del III Congresso del Partito comunista

d’Italia

Lione, gennaio 1926

1. La trasformazione dei partiti comunisti, nei quali si raccoglie l’aanguardia della classe operaia,

in partiti !olsceic"i, si pu# considerare, nel momento presente, come il compito fondamentale

dell’$nternazionale comunista% &uesto compito dee essere posto in relazione con lo siluppo

storico del moimento operaio internazionale, e in particolare con la lotta soltasi nell’interno di

esso, tra il mar'ismo e le correnti c"e costituiano una deiazione dai principi e dalla pratica della

lotta di classe rioluzionaria% $n $talia il compito di creare un partito !olsceico assume tutto il

rilieo c"e necessario soltanto se si tengono presenti le icende del moimento operaio dai suoi

inizi e le deficienze fondamentali c"e in esse si sono rielate%

2. La nascita del moimento operaio e!!e luogo in ogni paese in forme dierse% i comune i fu in

ogni luogo la spontanea ri!ellione del proletariato contro il capitalismo% &uesta ri!ellione assunse

 per# in ogni nazione una forma specifica, la quale era il riflesso e conseguenza delle particolari

caratteristic"e nazionali degli elementi c"e, proenendo dalla piccola !org"esia e dai contadini,

aeano contri!uito a formare la grande massa del proletariato industriale% $l mar'ismo costitu*

l’elemento cosciente, scientifico e superiore al particolarismo delle arie tendenze di carattere e

origine nazionale e condusse contro di esse una lotta nel campo teorico e nel campo

dell’organizzazione%

Tutto il processo formatio della $ $nternazionale e!!e come cardine questa lotta, la quale si

conc"iuse con la espulsione del !a+uninismo dalla $nternazionale% &uando la $ $nternazionale cess#

di esistere, il mar'ismo aea ormai trionfato nel moimento operaio% La $$ $nternazionale si form#

infatti di partiti i quali si ric"iamaano tutti al mar'ismo e lo prendeano come fondamento della

loro tattica in tutte le questioni essenziali% opo la ittoria del mar'ismo, le tendenze di carattere

nazionale delle quali esso aea trionfato cercarono di manifestarsi per altra ia, risorgendo nel

seno stesso del mar'ismo come forme di reisionismo%

&uesto processo fu faorito dallo siluppo della fase imperialistica del capitalismo% ono

strettamente connessi con questo fenomeno i seguenti tre fatti- il enir meno nelle file del

moimento operaio della critica dello tato, parte essenziale della dottrina mar'ista, alla quale si

sostituiscono le utopie democratic"e. il formarsi di un’aristocrazia operaia. un nuoo spostamentodi masse dalla piccola !org"esia e dai contadini al proletariato, quindi una nuoa diffusione tra il

 proletariato di correnti ideologic"e di carattere nazionale, contrastanti col mar'ismo% $l processo di

degenerazione della $$ $nternazionale assunse cos* la forma di una lotta contro il mar'ismo c"e si

solgea nell’interno del mar'ismo stesso% /sso culmin# nello sfacelo proocato dalla guerra%

$l solo partito c"e si sal# dalla degenerazione il 0artito !olsceico, il quale riusc* a mantenersi

alla testa del moimento operaio del proprio paese, espulse dal proprio seno le tendenze

antimar'iste ed ela!or#, attraerso le esperienze di tre rioluzioni, il leninismo, c"e il mar'ismo

dell’epoca del capitalismo monopolista, delle guerre imperialiste e della rioluzione proletaria%

iene cos* storicamente determinata la posizione del 0artito !olsceico nella fondazione e a capo

della $$$ $nternazionale, e sono posti i termini del pro!lema di ric"iamare l’aanguardia del proletariato alla dottrina e alla pratica del mar'ismo rioluzionario, superando e liquidando

completamente ogni corrente antimar'ista%

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3. $n $talia le origini e le icende del moimento operaio furono tali c"e non si costitu* mai, prima

della guerra, una corrente di sinistra mar'ista c"e aesse un carattere di permanenza e di continuit%

$l carattere originario del moimento operaio italiano fu molto confuso. i confluirono tendenze

dierse, dall’idealismo mazziniano al generico umanitarismo dei cooperatori e dei fautori della

mutualit e al !a+uninismo, il quale sostenea c"e esisteano in $talia, anc"e prima dello siluppo

del capitalismo, le condizioni per passare direttamente al socialismo% La tarda origine e la de!olezza

dell’industrialismo fecero mancare l’elemento c"iarificatore dato dalla esistenza di un forte proletariato, ed e!!ero come conseguenza, c"e anc"e la scissione degli anarc"ici dai socialisti si

e!!e con un ritardo di una entina d’anni (1392, 4ongresso di Genoa)%

 5el 0artito socialista italiano come usc* dal 4ongresso di Genoa due erano le correnti dominanti%

a una parte i era un gruppo di intellettuali c"e non rappresentaano pi della tendenza a una

riforma democratica dello tato- il loro mar'ismo non andaa oltre il proposito di suscitare e

organizzare le forze del proletariato per farle serire alla instaurazione della democrazia (Turati,

7issolati, ecc%)% all’altra parte un gruppo pi direttamente collegato con il moimento proletario,

rappresentante una tendenza operaia, ma sfornito di qualsiasi adeguata coscienza teorica (Lazzari)%

8ino al ’9 il partito non si propose altri fini c"e di carattere democratico% 4onquistata nel ’9, la

li!ert di organizzazione e iniziatasi una fase democratica, fu eidente la incapacit di tutti i gruppic"e lo componeano a dargli una fisionomia di un partito mar'ista del proletariato% Gli elementi

intellettuali si staccarono anzi sempre pi dalla classe operaia, n: e!!e un risultato il tentatio,

douto a un altro strato di intellettuali e piccoli !org"esi, di costituire una sinistra mar'ista c"e

 prese forma nel sindacalismo%

4ome reazione a questo tentatio trionf# in seno al partito la frazione integralista, la quale fu la

espressione, nel suo uoto er!alismo conciliatorista, di una caratteristica fondamentale del

moimento operaio italiano, c"e si spiega essa pure con la de!olezza dell’industrialismo, e con la

deficiente coscienza critica del proletariato% $l rioluzionarismo degli anni precedenti la guerra

mantenne intatta questa caratteristica, non riuscendo mai a superare i confini del generico

 popolarismo per giungere alla costruzione di un partito di classe operaia e alla applicazione del

metodo della lotta di classe% 5el seno di questa corrente rioluzionaria si incominci#, gi primadella guerra, a differenziare il gruppo di ;estrema sinistra; il quale sostenea le tesi del mar'ismo

rioluzionario, in modo saltuario per# e senza riuscire ad esercitare sullo siluppo del moimento

operaio una influenza reale%

$n questo modo si spiega il carattere negatio ed equioco c"e e!!e la opposizione del 0artito

socialista alla guerra e si spiega come il 0artito socialista si troasse, dopo la guerra, daanti ad una

situazione rioluzionaria immediata, senza aere n: risolto, n: posto nessuno dei pro!lemi

fondamentali c"e la organizzazione politica del proletariato dee risolere per attuare i suoi compiti-

in prima linea il pro!lema della ;scelta della classe; e della forma organizzatia ad essa adeguata.

 poi il pro!lema del programma del partito, quello della sua ideologia, e infine i pro!lemi di strategia

e di tattica la cui risoluzione porta a stringere attorno al proletariato le forze c"e gli sononaturalmente alleate nella lotta contro lo tato e a guidarlo alla conquista del potere% La

accumulazione sistematica di una esperienza c"e possa contri!uire in modo positio alla risoluzione

di questi pro!lemi si inizia in $talia soltanto dopo la guerra% oltanto col 4ongresso di Liorno sono

 poste le !asi costitutie del partito di classe del proletariato il quale, per dientare un partito

 !olsceico e attuare in pieno la sua funzione, dee liquidare tutte le tendenze antimar'iste

tradizionalmente proprie del moimento operaio%

Analisi della struttura sociale italiana

4. $l capitalismo l’elemento predominante nella societ italiana e la forza c"e preale nel

determinare lo siluppo di essa% a questo dato fondamentale deria la conseguenza c"e non esistein $talia possi!ilit di una rioluzione c"e non sia la rioluzione socialista% 5ei paesi capitalistici la

sola classe c"e pu# attuare una trasformazione sociale reale e profonda la classe operaia% oltanto

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la classe operaia capace di tradurre in atto i riolgimenti di carattere economico e politico c"e

sono necessari perc": le energie del nostro paese a!!iano li!ert e possi!ilit di siluppo complete%

$l modo come essa attuer questa sua funzione rioluzionaria in relazione con il grado di siluppo

del capitalismo in $talia e con la struttura sociale c"e ad esso corrisponde%

5. L’industrialismo, c"e la porta essenziale del capitalismo, in $talia assai de!ole% Le sue

 possi!ilit di siluppo sono limitate e per la situazione geografica e per la mancanza di materie

 prime% /sso non riesce quindi ad assor!ire la maggioranza della popolazione italiana (< milioni dioperai industriali stanno di fronte a = milioni e mezzo di operai agricoli e a < milioni di contadini)%

i oppone all’industrialismo una agricoltura la quale si presenta naturalmente come !ase della

economia del paese% Le ariatissime condizioni del suolo, e le conseguenti differenze di colture e

sistemi di conduzione, proocano per# una forte differenziazione dei ceti rurali, con una prealenza

degli strati poeri, pi icini alle condizioni del proletariato e pi facili a su!ire la sua influenza e

ad accettarne la guida% Tra le classi industriali ed agrarie si pone una piccola !org"esia ur!ana

a!!astanza estesa e c"e "a importanza assai grande% /ssa consta in prealenza di artigiani,

 professionisti e impiegati dello tato%

6. La de!olezza intrinseca del capitalismo costringe la classe industriale ad adottare degli espedienti

 per garantirsi il controllo sopra tutta la economia del paese% &uesti espedienti si riducono insostanza a un sistema di compromessi economici tra una parte degli industriali e una parte delle

classi agricole, e precisamente i grandi proprietari di terre% 5on "a quindi luogo la tradizionale lotta

economica tra industriali ed agrari, n: "a luogo la rotazione di gruppi dirigenti c"e essa determina

in altri paesi% Gli industriali non "anno d’altra parte !isogno di sostenere, contro gli agrari, una

 politica economica la quale assicuri il continuo afflusso di mano d’opera dalle campagne alle

fa!!ric"e, perc": questo afflusso garantito dalla esu!eranza di popolazione agricola poera c"e

caratteristica dell’$talia% L’accordo industriale>agrario si !asa sopra una solidariet di interessi tra

alcuni gruppi priilegiati, ai danni degli interessi generali della produzione e della maggioranza di

c"i laora% /sso determina una accumulazione di ricc"ezza nelle mani dei grandi industriali, c"e

conseguenza di una spoliazione sistematica di intiere categorie della popolazione e di intiere regioni

del paese% $ risultati di questa politica economica sono infatti il deficit del !ilancio economico,l’arresto dello siluppo economico di intiere regioni (?ezzogiorno, $sole), l’impedimento al sorgere

e allo siluppo di una economia maggiormente adatta alla struttura del paese e alle sue risorse, la

miseria crescente della popolazione laoratrice, l’esistenza di una continua corrente di emigrazione

e il conseguente impoerimento demografico%

7. 4ome non controlla naturalmente tutta la economia cos* la classe industriale non riesce a

organizzare da sola la societ intiera e lo tato% La costruzione di uno tato nazionale non le resa

 possi!ile c"e dallo sfruttamento di fattori di politica internazionale (cosiddetto @isorgimento)% 0er il

rafforzamento di esso e per la sua difesa necessario il compromesso con le classi sulle quali la

industria esercita una egemonia limitata, particolarmente gli agrari e la piccola !org"esia% i qui

una eterogeneit e una de!olezza di tutta la struttura sociale e dello tato c"e ne espressione%

7 bis. n riflesso della de!olezza della struttura sociale si "a, in modo tipico, prima della guerra,

nell’esercito% na cerc"ia ristretta di ufficiali, sforniti del prestigio di capi (ecc"ie classi dirigenti

agrarie, nuoe classi industriali), "a sotto di s: una casta di ufficiali su!alterni !urocratizzata

(piccola !org"esia), la quale incapace di serire come collegamento con la massa dei soldati

indisciplinata e a!!andonata a se stessa% 5ella guerra tutto l’esercito costretto a riorganizzarsi dal

 !asso, dopo una eliminazione dei gradi superiori e una trasformazione di struttura organizzatia c"e

corrisponde all’aento di una nuoa categoria di ufficiali su!alterni% &uesto fenomeno precorre

l’analogo riolgimento c"e il fascismo compir nei confronti dello tato su scala pi asta%

8. $ rapporti tra industria e agricoltura, c"e sono essenziali per la ita economica di un paese e per la

determinazione delle sorastrutture politic"e, "anno in $talia una !ase territoriale% 5el ettentrionesono accentrate in alcuni grandi centri la produzione e la popolazione agricola% $n conseguenza di

ci#, tutti i contrasti inerenti alla struttura sociale del paese contengono in s: un elemento c"e tocca

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la unit dello tato e la mette in pericolo% La soluzione del pro!lema iene cercata dai gruppi

dirigenti !org"esi e agrari attraerso un compromesso% 5essuno di questi gruppi possiede

naturalmente un carattere unitario e una funzione unitaria% $l compromesso col quale l’unit iene

salata d’altra parte tale da rendere pi grae la situazione% /sso d alle popolazioni laoratrici del

?ezzogiorno una posizione analoga a quella delle popolazioni coloniali% La grande industria del

 5ord adempie erso di esse la funzione delle metropoli capitalistic"e- i grandi proprietari di terre e

la stessa media !org"esia meridionale si pongono inece nella situazione delle categorie c"e nellecolonie si alleano alla metropoli per mantenere soggetta la massa del popolo c"e laora% Lo

sfruttamento economico e la oppressione politica si uniscono quindi per fare della popolazione

laoratrice del ?ezzogiorno una forza continuamente mo!ilitata contro lo tato%

. $l proletariato "a in $talia una importanza superiore a quella c"e "a in altri paesi europei anc"e di

capitalismo progredito, paragona!ile solo a quella c"e aea nella @ussia prima della rioluzione%

4i# in relazione anzitutto con il fatto c"e per la scarsezza di materie prime l’industria si !asa in

 preferenza sulla mano d’opera (maestranze specializzate), indi con la eterogeneit e con i contrasti

di interessi c"e inde!oliscono le classi dirigenti% i fronte a questa eterogeneit il proletariato si

 presenta come l’unico elemento c"e per la sua natura "a una funzione unificatrice e coordinatrice di

tutta la societ% $l suo programma di classe il solo programma ;unitario;, cio il solo la cuiattuazione non porta ad approfondire i contrasti tra i diersi elementi della economia e della societ

e non porta a spezzare l’unit dello tato% Accanto al proletariato industriale inoltre esiste una

grande massa di proletari agricoli, accentrata soprattutto nella alle del 0o, facilmente influenzata

dagli operai della industria e quindi ageolmente mo!ilita!ile nella lotta contro il capitalismo e lo

tato% i "a inoltre in $talia una conferma della tesi c"e le pi faoreoli condizioni per la

rioluzione proletaria non si "anno necessariamente sempre nei paesi doe il capitalismo e

l’industrialismo sono giunti al pi alto grado del loro siluppo, ma si possono inece aer l doe il

tessuto del sistema capitalistico offre minori resistenze, per le sue de!olezze di struttura, a un

attacco della classe rioluzionaria e dei suoi alleati%

!a "olitica della borg#esia italiana

1$. Lo scopo c"e le classi dirigenti italiane si proposero di raggiungere dalle origini dello tato

unitario in poi, fu quello di tenere soggette le grandi masse della popolazione laoratrice, e impedire

loro di dientare, organizzandosi intorno al proletariato industriale e agricolo, una forza

rioluzionaria capace di attuare un completo riolgimento sociale e politico e dare ita a uno tato

 proletario% La de!olezza intrinseca del capitalismo le costrinse per# a porre come !ase

dell’ordinamento economico e dello tato !org"ese una unit ottenuta per ia di compromessi tra

gruppi non omogenei% $n una asta prospettia storica questo sistema si dimostra non adeguato allo

scopo cui tende% Bgni forma di compromesso fra i diersi gruppi dirigenti della societ italiana si

risole infatti in un ostacolo posto allo siluppo dell’una o dell’altra parte della economia del paese%

4os* engono determinati nuoi contrasti e nuoe reazioni della maggioranza della popolazione, sirende necessario accentuare la pressione sopra le masse e si produce una spinta sempre pi decisia

alla mo!ilitazione di esse per la riolta contro lo tato%

11. $l primo periodo di ita dello tato italiano (13C>139) quello della maggiore de!olezza% Le

due parti di cui si compone la classe dirigente, gli intellettuali !org"esi da una parte e i capitalisti

dall’altra, sono uniti nel proposito di mantenere l’unit, ma diisi circa la forma da dare allo tato

unitario% ?anca tra di esse una omogeneit positia% $ pro!lemi c"e lo tato si propone sono

limitati. essi riguardano piuttosto la forma c"e la sostanza del dominio politico della !org"esia.

sorasta a tutti il pro!lema del pareggio, c"e un pro!lema di pura conserazione% La coscienza

della necessit di allargare la !ase delle classi c"e dirigono lo tato si "a soltanto con gli inizi del

;trasformismo;% La maggiore de!olezza dello tato data in questo periodo dal fatto c"e al di fuori

di esso il aticano raccoglie attorno a s: un !locco reazionario e antistatale costruito dagli agrari edalla grande massa dei contadini arretrati, controllati e diretti dai ricc"i proprietari e dai preti% $l

 programma del aticano consta di due parti- esso uole lottare contro lo tato !org"ese unitario e

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;li!erale; e in pari tempo si propone di costituire, con i contadini, un esercito di risera contro

l’aanzata del proletariato socialista, c"e sar proocata dallo siluppo della industria% Lo tato

reagisce al sa!otaggio c"e il aticano compie ai suoi danni e si "a tutta una legislazione di

contenuto e di scopi anticlericali%

12. 5el periodo c"e corre dal 139 al 19 la !org"esia si pone risolutamente il pro!lema di

organizzare la propria dittatura e lo risole con una serie di proedimenti di carattere politico ed

economico da cui determinata la successia storia italiana% Anzitutto si risole il dissidio tra la !org"esia intellettuale e gli industriali- l’aento al potere di 4rispi ne il segno% La !org"esia cos*

rafforzata risole la questione dei suoi rapporti con l’estero (Triplice alleanza) acquistando una

sicurezza c"e le permette dei tentatii di piazzarsi nel campo della concorrenza internazionale per la

conquista dei mercati coloniali% All’interno la dittatura !org"ese si instaura politicamente con una

restrizione del diritto di oto c"e riduce il corpo elettorale a poco pi di un milione di elettori su =

milioni di a!itanti% 5el campo economico l’introduzione del protezionismo industriale>agrario

corrisponde al proposito del capitalismo di acquistare il controllo di tutta la ricc"ezza nazionale%

iene a mezzo di esso saldata una alleanza tra gli industriali e gli agrari% &uesta alleanza strappa al

aticano una parte delle forze c"e esso aea raccolto attorno a s:, soprattutto tra i proprietari di

terre del ?ezzogiorno, e le fa entrare nel quadro dello tato !org"ese% $l aticano stesso aerte delresto la necessit di dare maggiore rilieo alla parte del suo programma reazionario c"e riguarda la

resistenza al moimento operaio e prende posizione contro il socialismo con l’enciclica @erum

 5oarum% Al pericolo c"e il aticano continua per# a rappresentare per lo tato le classi dirigenti

reagiscono dandosi una organizzazione unitaria con un programma anticlericale, nella massoneria% $

 primi progressi reali del moimento operaio si "anno infatti in questo periodo% L’instaurazione della

dittatura industriale>agraria pone nei suoi termini reali il pro!lema della rioluzione determinando i

fattori storici di essa% orge nel 5ord un proletariato industriale e agricolo, mentre nel ud la

 popolazione agricola, sottoposta a un sistema di sfruttamento ;coloniale;, dee essere tenuta

soggetta con una compressione politica sempre pi forte% $ termini della ;questione meridionale;

engono posti, in questo periodo, in modo netto% / spontaneamente, senza l’interento di un fattore

cosciente e senza nemmeno c"e il 0artito socialista tragga da questo fatto una indicazione per la suastrategia di partito della classe operaia, si erifica in questo periodo per la prima olta il confluire

dei tentatii insurrezionali del proletariato settentrionale, con una riolta di contadini meridionali

(fasci siciliani)%

13. pezzati i primi tentatii del proletariato e dei contadini di insorgere contro lo tato, la

 !org"esia italiana consolidata pu# adottare, per ostacolare i progressi del moimento operaio, i

metodi esteriori della democrazia e quelli della corruzione politica erso la parte pi aanzata della

 popolazione laoratrice (aristocrazia operaia) per renderla complice della dittatura reazionaria c"e

essa continua ad esercitare, e impedirle di dientare il centro insurrezionale popolare contro lo tato

(giolittismo)% i "a per#, tra il 19 e il 191, una fase di concentrazione industriale ed agraria% $l

 proletariato agricolo cresce del D per cento a danno delle categorie degli o!!ligati, mezzadri e

fittaoli% i qui una ondata di moimenti agricoli, e un nuoo orientamento dei contadini c"e

costringe lo stesso aticano a reagire con la fondazione dell’ ;Azione 4attolica; e con un

moimento ;sociale; c"e giunge, nelle sue forme estreme, fino ad assumere le parenze di una

riforma religiosa (modernismo)% A questa reazione del aticano per non lasciarsi sfuggire le masse

corrisponde l’accordo dei cattolici con le forze dirigenti per dare allo tato una !ase pi sicura

(a!olizione del non e'spedit, patto Gentiloni)% Anc"e erso la fine di questo terzo periodo (191<) i

diersi moimenti parziali del proletariato e dei contadini culminano in un nuoo inconscio

tentatio di saldatura delle dierse forze di massa antistatali, in una insurrezione contro lo tato

reazionario% a questo tentatio iene gi posto con sufficiente rilieo il pro!lema della necessit

c"e il proletariato organizzi, nel suo seno, un partito di classe c"e gli dia la capacit di porsi a capo

della insurrezione e di guidarla%14. $l massimo di concentrazione economica nel campo industriale si "a nel dopoguerra% $l

 proletariato raggiunge il pi alto grado di organizzazione e ad esso corrisponde il massimo di

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disgregazione delle classi dirigenti dello tato% Tutte le contraddizioni insite nell’organismo sociale

italiano affiorano con la massima crudezza per il riseglio delle masse anc"e le pi arretrate alla

ita politica proocato dalla guerra e dalle sue conseguenze immediate% /, come sempre, l’aanzata

degli operai dell’industria e dell’agricoltura si accompagna a una agitazione profonda delle masse

dei contadini, sia del ?ezzogiorno c"e delle altre regioni% $ grandi scioperi e la occupazione delle

fa!!ric"e c"e si solgono contemporaneamente alla occupazione delle terre% La resistenza delle

forze reazionarie si esercita ancora secondo la direzione tradizionale% $l aticano consente c"eaccanto all’ ;Azione 4attolica; si formi un ero e proprio partito, il quale si propone di inserire le

masse contadine entro il quadro dello tato !org"ese apparentemente accontentando le loro

aspirazioni di redenzione economica e di democrazia politica% Le classi dirigenti a loro olta attuano

in grande stile il piano di corruzione e di disgregazione interna del moimento operaio, facendo

apparire ai capi opportunisti la possi!ilit c"e una aristocrazia operaia colla!ori al goerno in un

tentatio di soluzione ;riformista; del pro!lema dello tato (goerno di sinistra)% ?a in un paese

 poero e disunito come l’$talia, l’affacciarsi di una soluzione ;riformista; del pro!lema dello tato

 prooca ineita!ilmente la disgregazione della compagine statale e sociale, la quale non resiste

all’urto dei numerosi gruppi in cui le stesse classi dirigenti e le classi intermedie si polerizzano%

Bgni gruppo "a esigenze di protezione economica e di autonomia politica sue proprie, e,

nell’assenza di un omogeneo nucleo di classe c"e sappia imporre, con la sua dittatura, unadisciplina di laoro e di produzione a tutto il paese, s!aragliando ed eliminando gli sfruttatori

capitalistici ed agrari, il goerno iene reso impossi!ile e la crisi del potere continuamente aperta%

La sconfitta del proletariato rioluzionario douta, in questo periodo decisio, alle deficienze

 politic"e, organizzatie, tattic"e e strategic"e del partito dei laoratori% $n conseguenza di queste

deficienze il proletariato non riesce a mettersi a capo della insurrezione della grande maggioranza

della popolazione e a farla s!occare nella creazione di uno tato operaio. esso stesso su!isce inece

l’influenza di altre classi sociali c"e ne paralizzano l’azione% La ittoria del fascismo nel 1922 dee

essere considerata quindi non come una ittoria riportata sulla rioluzione, ma come la conseguenza

della sconfitta toccata alle forze rioluzionarie per loro intrinseco difetto%

Il %ascismo e la sua "olitica

15. $l fascismo, come moimento di reazione armata c"e si propone lo scopo di disgregare e di

disorganizzare la classe laoratrice per immo!ilizzarla, rientra nel quadro della politica tradizionale

delle classi dirigenti italiane, e nella lotta del capitalismo contro la classe operaia% /sso perci#

faorito nelle sue origini, nella sua organizzazione e nel suo cammino da tutti indistintamente i

ecc"i gruppi dirigenti, a preferenza per# dagli agrari i quali sentono pi minacciosa la pressione

delle ple!i rurali%

ocialmente per# il fascismo troa la sua !ase nella piccola !org"esia ur!ana e in una nuoa

 !org"esia agraria sorta da una trasformazione della propriet rurale in alcune regioni (fenomeni di

capitalismo agrario nell’/milia, origine di una categoria di intermediari di campagna, ;!orse dellaterra;, nuoe ripartizioni di terreni)% &uesto fatto il fatto di aer troato una unit ideologica e

organizzata nelle formazioni militari in cui riie la tradizione della guerra (arditismo) e c"e

serono alla guerriglia contro i laoratori, permettendo al fascismo di concepire ed attuare un piano

di conquista dello tato in contrapposizione ai ecc"i ceti dirigenti%

Assurdo parlare di rioluzione% Le nuoe energie c"e si raccolgono attorno al fascismo traggono

 per# dalla loro origine una omogeneit e una comune mentalit di ;capitalismo nascente;% 4i#

spiega come sia possi!ile la lotta contro gli uomini politici del passato e come esse possano

giustificarla con una costruzione ideologica in contrasto con le teorie tradizionali dello tato e dei

suoi rapporti con i cittadini%

 5ella sostanza il fascismo modifica il programma di conserazione e di reazione c"e "a sempredominato la politica italiana soltanto per un dierso modo di concepire il processo di unificazione

delle forze reazionarie% Alla tattica degli accordi e dei compromessi esso sostituisce il proposito di

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realizzare una unit organica di tutte le forze della !org"esia in un solo organismo politico sotto il

controllo di una unica centrale c"e dore!!e dirigere insieme il partito, il goerno e lo tato% &uesto

 proposito corrisponde alla olont di resistere a fondo ad ogni attacco rioluzionario, il c"e

 permette al fascismo di raccogliere le adesioni della parte pi decisamente reazionaria della

 !org"esia industriale e degli agrari%

16. $l metodo fascista di difesa dell’ordine, della propriet e dello tato , ancora pi del sistema

tradizionale dei compromessi e della politica di sinistra, disgregatore della compagine sociale edelle sue sorastrutture politic"e% Le reazioni c"e esso prooca deono essere esaminate in

relazione alla sua applicazione sia nel campo economico c"e nel campo politico% 5el campo

 politico, anzitutto, l’unit organica della !org"esia nel fascismo non si realizza immediatamente

dopo la conquista del potere%

Al di fuori del fascismo rimangono i centri di opposizione !org"ese al regime% a una parte non

iene assor!ito il gruppo c"e tiene fede alla soluzione giolittiana del pro!lema tato% &uesto gruppo

si collega a una sezione della !org"esia industriale e, con un programma di riformismo ;la!urista;,

esercita influenza sopra strati di operai e piccoli !org"esi% all’altra parte il programma di fondare

lo tato sopra una democrazia rurale del ?ezzogiorno e sopra la parte ;sana; della industria

settentrionale (;4orriere della sera;, li!erismo, 5itti) tende a dientare programma di unaorganizzazione politica di opposizione al fascismo con !asi di massa nel ?ezzogiorno (nione

nazionale)%

$l fascismo costretto a lottare contro questi gruppi superstiti molto iacemente e a lottare con

iacit anc"e maggiore contro la massoneria, c"e esso considera giustamente come centro di

organizzazione di tutte le tradizionali forze di sostegno dello tato% &uesta lotta, c"e , olere o no,

l’indizio di una spezzatura del !locco delle forze conseratrici e antiproletarie, pu# in determinate

circostanze faorire lo siluppo e l’affermazione del proletariato come terzo e decisio fattore di

una situazione politica%

 5el campo economico il fascismo agisce come strumento di una oligarc"ia industriale e agraria per

accentrare nelle mani del capitalismo il controllo di tutte le ricc"ezze del paese% 4i# non pu# fare ameno di proocare un malcontento nella piccola !org"esia la quale, con l’aento del fascismo,

credea giunta l’era del suo dominio% Tutta una serie di misure iene adottata dal fascismo per

faorire una nuoa concentrazione industriale (a!olizione della imposta di successione, politica

finanziaria e fiscale, inasprimento del protezionismo), e ad esse corrispondono altre misure a faore

degli agrari e contro i piccoli e medi coltiatori (imposte, dazio sul grano, ;!attaglia del grano;)%

L’accumulazione c"e queste misure determinano non un accrescimento di ricc"ezza nazionale, ma

spoliazione di una classe a faore di un’altra, e cio delle classi laoratrici e medie a faore della

 plutocrazia% $l disegno di faorire la plutocrazia appare sfacciatamente nel progetto di legalizzare

nel nuoo codice di commercio il regime delle azioni priilegiate. un piccolo pugno di finanzieri

iene, in questo modo, posto in condizioni di poter disporre senza controllo di ingenti masse dirisparmio proenienti dalla media e piccola !org"esia e queste categorie sono espropriate del diritto

di disporre della loro ricc"ezza%

 5ello stesso piano, ma con conseguenze politic"e pi aste, rientra il progetto di unificazione delle

 !anc"e di emissione, cio, in pratica, di soppressione delle due grandi !anc"e meridionali% &ueste

due !anc"e adempiono oggi la funzione di assor!ire i risparmi del ?ezzogiorno e le rimesse degli

emigranti (6 milioni), cio la funzione c"e nel passato adempiano lo tato con la emissione di

 !uoni del tesoro e la 7anca di sconto nell’interesse di una parte dell’industria pesante del 5ord% Le

 !anc"e meridionali sono state controllate fino ad ora dalle stesse classi dirigenti del ?ezzogiorno,

le quali "anno troato in questo controllo una !ase reale del loro dominio politico% La soppressione

delle !anc"e meridionali come !anc"e di emissione far passare questa funzione alla grande

industria del 5ord c"e controlla, attraerso la 7anca commerciale, la 7anca d’$talia e err in

questo modo accentuato lo sfruttamento economico ;coloniale; e l’impoerimento del

?ezzogiorno, nonc": accelerato il lento processo di distacco dallo tato anc"e della piccola

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 !org"esia meridionale% La politica economica del fascismo si completa con i proedimenti intesi a

rialzare il corso della moneta, a risanare il !ilancio dello tato, a pagare i de!iti di guerra e a

faorire l’interento del capitale inglese>americano in $talia% $n tutti questi campi il fascismo attua il

 programma della plutocrazia (5itti) e di una minoranza industriale>agraria ai danni della grande

maggioranza della popolazione le cui condizioni di ita sono progressiamente peggiorate%

4oronamento di tutta la propaganda ideologica, dell’azione politica ed economica del fascismo la

tendenza di esso all’ ;imperialismo;% &uesta tendenza la espressione del !isogno sentito dalleclassi dirigenti industriali>agrarie italiane di troare fuori del campo nazionale gli elementi per la

risoluzione della crisi della societ italiana% ono in essa i germi di una guerra c"e err com!attuta,

in apparenza, per l’espansione italiana ma nella quale in realt l’$talia fascista sar uno strumento

nelle mani di uno dei gruppi imperialisti c"e si contendono il dominio del mondo%

17. i determinano, in conseguenza della politica del fascismo, profonde reazioni delle masse% $l

fenomeno pi grae il distacco sempre pi deciso delle popolazioni agrarie del ?ezzogiorno e

delle $sole dal sistema di forze c"e reggono lo tato% La ecc"ia classe dirigente locale (Brlando, i

4esar#, e 5icola, ecc%) non esercita pi in modo sistematico la sua funzione di anello di

congiunzione con lo tato%

La piccola !org"esia tende quindi ad aicinarsi ai contadini% $l sistema di sfruttamento e di

oppressione delle masse meridionali portato dal fascismo all’estremo. questo facilita la

radicalizzazione anc"e delle categorie intermedie e pone la questione meridionale nei suoi eri

termini, come questione c"e sar risolta soltanto dalla insurrezione dei contadini alleati del

 proletariato nella lotta contro i capitalisti e contro gli agrari% Anc"e i contadini medi e poeri delle

altre parti d’$talia acquistano una funzione rioluzionaria, !enc": in modo pi lento%

$l aticano > la cui funzione reazionaria stata assunta dal fascismo > non controlla pi le

 popolazioni rurali in modo completo attraerso i preti, l’ ;Azione 4attolica; e il 0artito popolare% i

una parte dei contadini, la quale stata risegliata alle lotte per la difesa dei suoi interessi dalle

stesse organizzazioni autorizzate e dirette dalle autorit ecclesiastic"e, ed ora, sotto la pressione

economica e politica del fascismo, accentua il proprio orientamento di classe e incomincia a sentirec"e le sue sorti non sono separa!ili da quelle della classe operaia% $ndizio di questa tendenza il

fenomeno ?iglioli% n sintomo assai interessante di essa anc"e il fatto c"e le organizzazioni

 !ianc"e, le quali, essendo una parte dell’ ;Azione 4attolica;, fanno capo direttamente al aticano,

"anno douto entrare nei comitati intersindacali con le Leg"e rosse, espressioni di quel periodo

 proletario c"e i cattolici indicaano fin dal 13C come imminente alla societ italiana%

&uanto al proletariato, l’attiit disgregatrice delle sue forze troa un limite nella resistenza attia

della aanguardia rioluzionaria e in una resistenza passia della grande massa, la quale rimane

fondamentalmente classista e accenna a rimettersi in moimento non appena si rallenta la pressione

fisica del fascismo e si fanno pi forti gli stimoli dell’interesse di classe% $l tentatio di portare nel

suo seno la scissione con i sindacati fascisti, si pu# considerare fallito% $ sindacati fascisti, mutandoil loro programma, dientano ora strumenti diretti di compressione reazionaria al serizio dello

tato%

18. Ai pericolosi spostamenti e ai nuoi reclutamenti di forze c"e sono proocati dalla sua politica il

fascismo reagisce facendo graare su tutta la societ il peso di una forza militare e un sistema di

compressione il quale tiene la popolazione inc"iodata al fatto meccanico della produzione senza la

 possi!ilit di aere una ita propria, di manifestare una propria olont e di organizzarsi per la

difesa dei propri interessi% La cosiddetta legislazione fascista non "a altro scopo c"e quello di

consolidare e rendere permanente questo sistema%

La nuoa legge elettorale politica, le modificazioni dell’ordinamento amministratio con la

introduzione del podest per i comuni di campagna ecc% orre!!ero segnare la fine della partecipazione delle masse alla ita politica ed amministratia del paese% $l controllo sulle

associazioni impedisce ogni forma permanente ;legale; di organizzazione delle masse% La nuoa

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 politica sindacale toglie alla 4onfederazione del laoro e ai sindacati di classe la possi!ilit di

concludere dei concordati per escluderli dal contatto con le masse c"e si erano organizzate attorno

ad essi% La stampa proletaria iene soppressa% $l partito di classe del proletariato ridotto alla ita

 pienamente illegale% Le iolenze fisic"e e le persecuzioni di polizia sono adoperate

sistematicamente, soprattutto nelle campagne, per incutere il terrore e mantenere una situazione da

stato d’assedio%

$l risultato di questa complessa attiit di reazione e di compressione lo squili!rio tra il rapportoreale delle forze sociali e il rapporto delle forze organizzate, per cui a un apparente ritorno alla

normalit e alla sta!ilit corrisponde una acutizzazione di contrasti pronti a prorompere ad ogni

istante per nuoe ie%

18 bis. La crisi seguita al delitto ?atteotti "a fornito un esempio della possi!ilit c"e l’apparente

sta!ilit del regime fascista sia tur!ata dalle !asi per il prorompere improiso di contrasti

economici e politici approfonditisi senza c"e fossero aertiti% /ssa "a in pari tempo fornito la

 proa della incapacit della piccola !org"esia a guidare ad un esito, nell’attuale periodo storico, la

lotta contro la reazione industriale>agraria%

&or'e motrici e "ros"etti(e della ri(olu'ione

1. Le forze motrici della rioluzione italiana, come risulta ormai dalla nostra analisi sono, in ordine

alla loro importanza, le seguenti-

1) la classe operaia e il proletariato agricolo.

2) i contadini del ?ezzogiorno e delle $sole e i contadini delle altri parti d’$talia%

Lo siluppo e la rapidit del processo rioluzionario non sono preedi!ili al di fuori di una

alutazione di elementi soggettii- cio dalla misura in cui la classe operaia riuscir ad acquistare

una propria figura politica, una coscienza di classe decisa e una indipendenza da tutte le altre classi,

dalla misura in cui essa riuscir a organizzare le sue forze, cio a esercitare di fatto un’azione di

guida degli altri fattori in prima linea a concretare politicamente la sua alleanza con i contadiniE i pu# affermare in generale, e !asandosi del resto sulla esperienza italiana, c"e dal periodo della

 preparazione rioluzionaria si entrer in un periodo rioluzionario ;immediato; quando il

 proletariato industriale e agricolo del settentrione sar riuscito a riacquistare, per lo solgimento

della situazione oggettia e attraerso una serie di lotte particolari e immediate, un alto grado di

organizzazione e di com!attiit%

&uanto ai contadini, quelli del ?ezzogiorno e delle $sole deono essere posti in prima linea tra le

forze su cui dee contare la insurrezione contro la dittatura industriale>agraria, per quanto non si

de!!a attri!uir loro, all’infuori di un’alleanza col proletariato, una importanza risolutia% L’alleanza

tra essi e gli operai il risultato di un processo storico naturale e profondo, faorito da tutte le

icende dello tato italiano% 0er i contadini delle altre parti d’$talia il processo di orientamentoerso l’alleanza col proletariato pi lento e dor essere faorito da una attenta azione politica del

 partito del proletariato% $ successi gi ottenuti in $talia in questo campo indicano del resto c"e il

 pro!lema di rompere l’alleanza dei contadini con le forze reazionarie dee essere posto, per gran

 parte, anc"e in altri paesi dell’/uropa occidentale, come pro!lema di distruggere la influenza della

organizzazione cattolica sulle masse rurali%

2$. Gli ostacoli allo siluppo della rioluzione, oltre c"e dati dalla pressione fascista, sono in

relazione con la ariet dei gruppi in cui la !org"esia si diide% Bgnuno di questi gruppi si sforza di

esercitare una influenza sopra una sezione della popolazione laoratrice per impedire c"e si estenda

la influenza del proletariato, o sul proletariato stesso per fargli perdere la sua figura e autonomia di

classe rioluzionaria% i costituisce in questo modo una catena di forze reazionarie, la quale

 partendo dal fascismo comprende i gruppi antifascisti c"e non "anno grandi !asi di massa (li!erali),

quelli c"e "anno una !ase nei contadini e nella piccola !org"esia (democratici, com!attenti,

 popolari, repu!!licani), e in parte anc"e negli operai (partito riformista), e quelli c"e aendo una

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 !ase proletaria tendono a mantenere le masse operaie in una condizione di passiit e far loro

seguire la politica di altre classi (partito massimalista)%

Anc"e il gruppo c"e dirige la 4onfederazione del laoro dee essere considerato a questa stregua,

cio come il eicolo di una influenza disgregatrice di altre classi sopra i laoratori% Bgnuno dei

gruppi c"e a!!iamo indicati tiene legata a s: una parte della popolazione laoratrice italiana% La

modificazione di questo stato di cose soltanto concepi!ile come conseguenza di una sistematica e

ininterrotta azione politica della aanguardia proletaria organizzata nel 0artito comunista% na particolare attenzione dee essere data ai gruppi e partiti i quali "anno una !ase di massa, o cercano

di formarsela come partiti democratici o come partiti regionali, nella popolazione agricola del

?ezzogiorno e delle $sole (nione nazionale, partiti d’azione sardo, molisano, irpino, ecc%)%

&uesti partiti non esercitano una influenza diretta sul proletariato, ma sono un ostacolo alla

realizzazione della alleanza tra operai e contadini% Brientando le classi agricole del ?ezzogiorno

erso una democrazia rurale e erso soluzioni democratic"e regionali, essi spezzano l’unit del

 processo di li!erazione della popolazione laoratrice italiana, impediscono ai contadini di condurre

a un esito la loro lotta contro lo sfruttamento economico e politico della !org"esia e degli agrari, e

 preparano la trasformazione di essi in guardia !ianca della reazione% $l successo politico della classe

operaia anc"e in questo campo in relazione con l’azione politica del partito e del proletariato%

21. La possi!ilit di a!!attimento del regime fascista per una azione di gruppi antifascisti sedicenti

democratici esistere!!e solo se questi gruppi riuscissero, neutralizzando l’azione del proletariato, a

controllare un moimento di masse fino a poterne frenare gli siluppi% La funzione della

opposizione !org"ese democratica inece quella di colla!orare col fascismo nell’impedire la

riorganizzazione della classe operaia e la realizzazione del suo programma di classe% $n questo senso

un compromesso tra fascismo e opposizione !org"ese in atto e ispirer la politica di ogni

formazione di ;centro; c"e sorga dai rottami dell’Aentino%

La opposizione potr tornare ad essere protagonista dell’azione di difesa del regime capitalista solo

quando la stessa compressione fascista pi non riuscir a impedire lo scatenamento dei conflitti di

classe, e il pericolo di una insurrezione di proletari e della sua saldatura con una guerra di contadiniapparir grae e imminente% La possi!ilit di ricorso della !org"esia e del fascismo stesso al sistema

della reazione celata dalla apparenza di un ;goerno di sinistra; dee quindi essere continuamente

 presente nelle nostre prospettie, (diisione di funzioni tra fascismo e democrazia, Tesi del

4ongresso mondiale)%

22. a questa analisi dei fattori della rioluzione e delle sue prospettie si deducono i compiti del

0artito comunista% Ad essa deono essere collegati i criteri della sua attiit organizzatia e quelli

della sua azione politica% a essa discendono le linee direttie e fondamentali del suo programma%

Com"iti %ondamentali del Partito comunista

23. opo aer resistito ittoriosamente alla ondata reazionaria c"e olea sommergerlo (192=),

dopo aer contri!uito con la propria azione a segnare un primo punto di arresto nel processo di

dispersione delle forze laoratrici (elezioni del 192<), dopo aer approfittato della crisi ?atteotti

 per riorganizzare una aanguardia proletaria c"e si opposta con noteole successo al tentatio di

istaurare un predominio piccolo>!org"ese nella ita politica (Aentino) e aer poste le !asi di una

reale politica contadina del proletariato italiano, il partito si troa oggi nella fase della preparazione

 politica della rioluzione% $l suo compito fondamentale pu# essere indicato da questi tre punti-

1) organizzare e unificare il proletariato industriale e agricolo per la rioluzione.

2) organizzare e mo!ilitare attorno al proletariato tutte le forze necessarie per la ittoria

rioluzionaria e per la fondazione dello tato operaio.

=) porre al proletariato e ai suoi alleati il pro!lema della insurrezione contro lo tato !org"ese e

della lotta per la dittatura proletaria e guidarli politicamente e materialmente alla soluzione di esso

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attraerso una serie di lotte parziali%

!a costru'ione del Partito comunista come "artito )bolsce(ico)

2<% La organizzazione della aanguardia operaia in 0artito comunista la parte essenziale della

nostra attiit organizzatia% Gli operai italiani "anno appreso dalla loro esperienza (1919>2) c"e

oe manc"i la guida di un partito comunista costruito come partito della classe operaia e come

 partito della rioluzione, non possi!ile un esito ittorioso della lotta per l’a!!attimento del regime

capitalistico% La costruzione di un 0artito comunista c"e sia di fatto il partito della classe operaia e il

 partito della rioluzione, > c"e sia cio, un partito ;!olsceico;, > in connessione diretta con i

seguenti punti fondamentali-

1) la ideologia del partito.

2) la forma della organizzazione, e la sua compattezza.

=) la capacit di funzionare a contatto con la massa.

<) la capacit strategica e tattica%

Bgnuno di questi punti collegato strettamente con gli altri e non potre!!e, a rigore di logica,esserne separato% Bgnuno di essi infatti indica e comprende una serie di pro!lemi le cui soluzioni

interferiscono e si sorappongono% L’esame separato di essi sar utile soltanto quando si tenga

 presente c"e nessuno pu# enire risolto senza c"e tutti siano impostati e condotti di pari passo ad

una soluzione%

!a ideologia del "artito

25. nit ideologica completa necessaria al 0artito comunista per poter adempiere in ogni

momento la sua funzione di guida della classe operaia% L’unit ideologica elemento della forza del

 partito e della sua capacit politica, essa indispensa!ile per farlo dientare un partito !olsceico%

7ase della unit ideologica la dottrina del mar'ismo e del leninismo, inteso quest’ultimo come ladottrina mar'ista adeguata ai pro!lemi del periodo dell’imperialismo e dell’inizio della rioluzione

 proletaria (Tesi sulla !olsceizzazione dell’/secutio allargato dell’aprile 192D, nn% $ e $)%

$l 0artito comunista d’$talia "a formato la sua ideologia nella lotta contro la socialdemocrazia

(riformisti) e contro il centrismo politico rappresentato dal 0artito massimalista% /sso non troa per#

nella storia del moimento operaio italiano una igorosa e continua corrente di pensiero mar'ista

cui ric"iamarsi% ?anca inoltre nelle sue file una profonda e diffusa conoscenza delle teorie del

mar'ismo e del leninismo% ono quindi possi!ili le deiazioni% L’innalzamento del liello

ideologico del partito dee essere ottenuto con una sistematica attiit interna la quale si proponga

di portare tutti i mem!ri ad aere una completa consapeolezza dei fini immediati del moimento

rioluzionario, una certa capacit di analisi mar'ista delle situazioni e una correlatia capacit di

orientamento politico (scuola di partito)% /’ da respingere una concezione la quale affermi c"e i

fattori di coscienza e di maturit rioluzionaria, i quali costituiscono la ideologia, si possano

realizzare nel partito senza c"e siansi realizzati in un asto numero di singoli c"e lo compongono%

26. 5onostante le origini da una lotta contro degenerazioni di destra e centriste del moimento

operaio, il pericolo di deiazioni di destra presente nel 0artito comunista d’$talia% 5el campo

teorico esso rappresentato dai tentatii di reisione del mar'ismo fatti dal compagno Graziadei

sotto la este di una precisazione ;scientifica; di alcuni dei concetti fondamentali della dottrina di

?ar'% $ tentatii di Graziadei non possono certo portare alla creazione di una corrente e quindi di

una frazione c"e metta in pericolo la unit ideologica e la compattezza del partito% /’ per# implicito

in essi un appoggio a correnti e deiazioni politic"e di destra% Ad ogni modo essi indicano la

necessit c"e il partito compia un profondo studio del mar'ismo e acquisti una coscienza teorica pialta e pi sicura%

$l pericolo c"e si crei una tendenza di destra collegato con la situazione generale del paese% La

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compressione stessa c"e il fascismo esercita tende ad alimentare la opinione c"e essendo il

 proletariato nella impossi!ilit di rapidamente roesciare il regime, sia miglior tattica quella c"e

 porti, se non a un !locco !org"ese>proletario per la eliminazione costituzionale del fascismo, a una

 passiit della aanguardia rioluzionaria, a un non>interento attio del partito comunista nella

lotta politica immediata, onde permettere alla !org"esia di serirsi del proletariato come massa di

manora elettorale contro il fascismo% &uesto programma si presenta con la formula c"e il 0artito

comunista dee essere ;l’ala sinistra; di una opposizione di tutte le forze c"e cospiranoall’a!!attimento del regime fascista% /sso la espressione di un profondo pessimismo circa le

capacit rioluzionarie della classe laoratrice%

Lo stesso pessimismo e le stesse deiazioni conducono a interpretare in modo errato la natura e la

funzione storica dei partiti socialdemocratici nel momento attuale, a dimenticare c"e la

socialdemocrazia se!!ene a!!ia ancora la sua !ase sociale, per gran parte, nel proletariato per

quanto riguarda la sua ideologia e la sua funzione politica cui adempie, dee essere considerata non

come un’ala destra del moimento operaio, ma come un’ala sinistra della !org"esia e come tale

dee essere smasc"erata daanti alle masse% $l pericolo di destra dee essere com!attuto con la

 propaganda ideologica, col contrapporre al programma di destra il programma rioluzionario della

classe operaia e del suo partito, e con mezzi disciplinari ordinari ogni qualolta la necessit loric"ieda%

27. Legato con le origini del partito e con la situazione generale del paese parimenti il pericolo di

deiazioni di sinistra dalla ideologia mar'ista e leninista% /sso rappresentato dalla tendenza

estremista c"e fa capo al compagno 7ordiga% &uesta tendenza si form# nella particolare situazione

di disgregazione e incapacit programmatica, organizzatia, strategica e tattica in cui si tro# il

0artito socialista italiano dalla fine della guerra al 4ongresso di Liorno- la sua origine e la sua

fortuna sono inoltre in relazione col fatto c"e, essendo la classe operaia una minoranza nella

 popolazione laoratrice italiana, continuo il pericolo c"e il suo partito sia corrotto da infiltrazioni

di altre classi, e in particolare della piccola !org"esia%

A questa condizione della classe operaia e alla situazione del 0artito socialista italiano la tendenzadi estrema sinistra reag* con una particolare ideologia, cio con una concezione della natura del

 partito, della sua funzione e della sua tattica c"e in contrasto con quella del mar'ismo e del

leninismo-

a* dall’estrema sinistra il partito iene definito, trascurando e sottoalutando il suo contenuto

sociale, come un ;organo; della classe operaia, c"e si costituisce per sintesi di elementi eterogenei%

$l partito dee inece essere definito mettendo in rilieo anzitutto il fatto c"e esso una ;parte;

della classe operaia% L’errore nella definizione del partito porta a impostare in modo errato i

 pro!lemi organizzatii e i pro!lemi di tattica.

b* per la estrema sinistra la funzione del partito non quella di guidare in ogni momento la classe

sforzandosi di restare in contatto con essa attraerso qualsiasi mutamento di situazione oggettia,ma di ela!orare dei quadri preparati a guidare la massa quando lo solgimento delle situazioni

l’ar portata al partito, facendole accettare le posizioni programmatic"e e di principio da esso

fissate.

c* per quanto riguarda la tattica, l’estrema sinistra sostiene c"e essa non dee enire determinata in

relazione con le situazioni oggettie e con la posizione delle masse in modo c"e essa aderisca

sempre alla realt e fornisca un continuo contatto con gli strati pi asti della popolazione

laoratrice, ma dee essere determinata in !ase a preoccupazioni formalistic"e% /’ propria

dell’estremismo la concezione c"e le deiazioni dai principi della politica comunista non engono

eitate con la costruzione di partiti ;!olsceic"i; i quali siano capaci di compiere, senza deiare,

ogni azione politica c"e ric"iesta per la mo!ilitazione delle masse e per la ittoria rioluzionaria,

ma possono essere eitate soltanto col porre alla tattica limiti rigidi e formali di carattere esteriore

(nel campo organizzatio- ;adesione indiiduale;, cio rifiuto delle ;fusioni;, le quali possono

inece essere sempre, in condizioni determinate, efficacissimo mezzo di estensione della influenza

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del partito. nel campo politico- traisamento dei termini del pro!lema della conquista della

maggioranza, fronte unico sindacale e non politico, nessuna diersit nel modo di lottare contro la

democrazia a seconda del grado di adesione delle masse a formazioni democratic"e contro>

rioluzionarie e della imminenza e grait di un pericolo reazionario, rifiuto della parola d’ordine

del goerno operaio e contadino)%

All’esame delle situazioni dei moimenti di massa si ricorre quindi solo per il controllo della linea

dedotta in !ase a preoccupazioni formalistic"e e settarie- iene perci# sempre a mancare, nelladeterminazione della politica del partito, l’elemento particolare. la unit e completezza di isione

c"e propria del nostro metodo di indagine politica (dialettica) spezzata. l’attiit del partito e le

sue parole d’ordine perdono efficacia e alore rimanendo attiit e parole di semplice propaganda%

/’ ineita!ile, come conseguenza di queste posizioni, la passiit politica del partito% i essa l’

;astensionismo; fu nel passato un aspetto% 4i# permette di aicinare l’estremismo di sinistra al

massimalismo e alle deiazioni di destra% /sso inoltre, come la tendenza di destra, espressione di

uno scetticismo sulla possi!ilit c"e la massa operaia organizzi dal suo seno un partito di classe il

quale sia capace di guidare la grande massa sforzandosi di tenerla in ogni momento collegata a s:%

La lotta ideologica contro l’estremismo di sinistra dee essere condotta contrapponendogli la

concezione mar'ista e leninista del partito del proletariato come partito di massa e dimostrando lanecessit c"e esso adatti la sua tattica alle situazioni per poterle modificare, per non perdere il

contatto con le masse e per acquistare sempre nuoe zone di influenza% L’estremismo di sinistra fu

la ideologia ufficiale del partito italiano nel primo periodo della sua esistenza% /sso sostenuto da

compagni c"e furono tra i fondatori del partito e dettero un grandissimo contri!uto alla sua

costruzione dopo Liorno%

i sono quindi motii per spiegare come questa concezione sia stata a lungo radicata nella

maggioranza dei compagni anc"e senza c"e fosse da essi alutata criticamente in modo completo,

ma piuttosto come conseguenza di uno stato d’animo diffuso% /’ eidente perci# c"e il pericolo di

estrema sinistra dee essere considerato come una realt immediata, come un ostacolo non solo alla

unificazione ed eleazione ideologica, ma allo siluppo politico del partito e alla efficacia della suaazione% /sso dee essere com!attuto come tale, non solo con la propaganda, ma con una azione

 politica ed eentualmente con misure organizzatie%

28. /lemento della ideologia del partito il grado di spirito internazionalista c"e penetrato nelle

sue file% /sso assai forte tra di noi come spirito di solidariet internazionale, ma non altrettanto

come coscienza di appartenere ad un partito mondiale% 4ontri!uisce a questa de!olezza la tendenza

a presentare la concezione di estrema sinistra come una concezione nazionale (;originalit; e alore

;storico; delle posizioni della ;sinistra italiana;) la quale si oppone alla concezione mar'ista e

leninista della $nternazionale comunista e cerca di sostituirsi ad essa% i qui l’origine di una specie

di ;patriottismo di partito;, c"e rifugge dall’inquadrarsi in una organizzazione (rifiuti di caric"e,

lotta di frazione internazionale ecc%)% &uesta de!olezza di spirito internazionalista offre il terreno ad

una ripercussione nel partito della campagna c"e la !org"esia conduce contro la $nternazionale

comunista qualificandola come organo dello tato russo% Alcune delle tesi di estrema sinistra a

questo proposito si collegano a tesi a!ituali dei partiti controrioluzionari% /sse deono enir

com!attute con estremo igore, con una propaganda c"e dimostri come storicamente spetti al partito

russo una funzione predominante e direttia nella costruzione di una $nternazionale comunista e

quale la posizione dello tato operaio russo > prima ed unica reale conquista della classe operaia

nella lotta al potere > nei confronti del moimento operaio internazionale (Tesi sulla situazione

internazionale)%

!a base dell’organi''a'ione del "artito

2. Tutti i pro!lemi di organizzazione sono pro!lemi politici% La soluzione di essi dee rendere possi!ile al partito di attuare il suo compito fondamentale, di far acquistare al proletariato una

completa indipendenza politica, di dargli una fisionomia, una personalit, una coscienza

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rioluzionaria precisa, di impedire ogni infiltrazione e influenza disgregatrice di classi ed elementi i

quali pur aendo interessi contrari al capitalismo non ogliono condurre la lotta contro di esso fino

alle sue conseguenze ultime% $n prima linea un pro!lema politico- quello della !ase della

organizzazione% La organizzazione del partito dee essere costruita sulla !ase della produzione e

quindi del luogo di laoro (cellule)%

&uesto principio essenziale per la creazione di un partito ;!olsceico;% /sso dipende dal fatto c"e

il partito dee essere attrezzato per dirigere il moimento di massa della classe operaia, la qualeiene naturalmente unificata dallo siluppo del capitalismo secondo il processo della produzione%

0onendo la !ase organizzatia nel luogo della produzione il partito compie un atto di scelta della

classe sulla quale esso si !asa% /sso proclama di essere un partito di classe e il partito di una sola

classe, la classe operaia% Tutte le o!iezioni al principio c"e pone la organizzazione del partito sulla

 !ase della produzione partono da concezioni c"e sono legate a classi estranee al proletariato, anc"e

se sono presentate da compagni e gruppi c"e si dicono di ;estrema sinistra;% /sse si !asano sopra

una considerazione pessimista delle capacit rioluzionarie dell’operaio comunista, e sono

espressione dello spirito antiproletario del piccolo>!org"ese intellettuale, il quale crede di essere il

sale della terra e ede nell’operaio lo strumento materiale dello sconolgimento sociale e non il

 protagonista cosciente e intelligente della rioluzione% i riproducono nel partito italiano a propositodelle cellule la discussione e il contrasto c"e portarono in @ussia alla scissione tra !olsceic"i e

mensceic"i a proposito del medesimo pro!lema della scelta della classe, del carattere di classe del

 partito e del modo di adesione al partito di elementi non proletari%

&uesto fatto "a del resto, in relazione con la situazione italiana, una importanza noteole% /’ la

stessa struttura sociale e sono le condizioni e le tradizioni della lotta politica quelle c"e rendono in

$talia assai pi serio c"e altroe il pericolo di edificare il partito in !ase a una ;sintesi; di elementi

eterogenei, cio di aprire in essi la ia alla influenza paralizzatrice di altre classi% i tratta di un

 pericolo c"e sar inoltre reso sempre pi grae dalla stessa politica del fascismo, c"e spinger sul

terreno rioluzionario intieri strati della piccola !org"esia% /’ certo c"e il 0artito comunista non pu#

essere solo un partito di operai% La classe operaia e il suo partito non possono fare a meno degli

intellettuali n: possono ignorare il pro!lema di raccogliere intorno a s: e guidare tutti gli elementic"e per una ia o per un’altra sono spinti alla riolta contro il capitalismo%

4os* pure il 0artito comunista non pu# c"iudere le porte ai contadini- esso dee anzi aere nel suo

seno dei contadini e serirsi di essi per stringere il legame politico tra il proletariato e le classi

rurali% ?a da respingere energicamente, come controrioluzionaria, ogni concessione c"e faccia

del partito una ;sintesi; di elementi eterogenei, inece di sostenere senza concessioni di sorta c"e

esso una parte del proletariato, c"e il proletariato dee dargli la impronta della organizzazione c"e

gli propria e c"e al proletariato dee essere garantita nel partito stesso una funzione direttia%

3$. 5on "anno consistenza le o!iezioni pratic"e alla organizzazione sulla !ase della produzione

(cellule), secondo le quali questa struttura organizzatia non permettere!!e di superare la

concorrenza tra dierse categorie di operai e dare!!e il partito in !alia al funzionarismo% La pratica

del moimento di fa!!rica (1919>2) "a dimostrato c"e solo una organizzazione aderente al luogo e

al sistema della produzione permette di sta!ilire un contatto tra gli strati superiori e gli strati

inferiori della massa laoratrice (qualificati, non qualificati e manoali) e di creare incoli di

solidariet c"e tolgono le !asi ad ogni fenomeno di ;aristocrazia operaia;%

La organizzazione per cellule porta alla formazione nel partito di uno strato assai asto di elementi

dirigenti (segretari di cellula, mem!ri dei comitati di cellula, ecc%), i quali sono parte della massa e

rimangono in essa pure esercitando funzioni direttie, a differenza dei segretari delle sezioni

territoriali i quali erano di necessit elementi staccati dalla massa laoratrice% $l partito dee

dedicare una cura particolare alla educazione di questi compagni c"e formano il tessuto connettio

della organizzazione e sono lo strumento del collegamento con le masse% a qualsiasi punto di istaenga considerata, la trasformazione della struttura sulla !ase della produzione rimane compito

fondamentale del partito nel momento presente e mezzo per la soluzione dei pi importanti suoi

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 pro!lemi% i dee insistere in essa e intensificare tutto il laoro ideologico e pratico c"e ad essa

relatio%

Com"atte''a della organi''a'ione del "artito. &ra'ionismo

31. La organizzazione di un partito !olsceico dee essere, in ogni momento della ita del partito,

una organizzazione centralizzata, diretta dal 4omitato centrale non solo a parole, ma nei fatti% na

disciplina proletaria di ferro dee regnare nelle sue file% &uesto non uol dire c"e il partito de!!a

essere retto dall’alto con sistemi autocratici% Tanto il 4omitato centrale quanto gli organi inferiori di

direzione sono formati in !ase a una elezione e in !ase a una scelta di elementi capaci compiuta

attraerso la proa del laoro e la esperienza del moimento%

&uesto secondo elemento garantisce c"e i criteri per la formazione dei gruppi dirigenti locali e del

gruppo dirigente centrale non siano meccanici, esteriori e ;parlamentari;, ma corrispondano a un

 processo di formazione di una aanguardia proletaria omogenea e collegata con la massa% $l

 principio della elezione degli organi dirigenti > democrazia interna > non assoluto, ma relatio alle

condizioni della lotta politica% Anc"e quando esso su!isca limitazioni, gli organi centrali e periferici

deono sempre considerare il loro potere non come sorapposto, ma come sgorgante dalla olont

del partito, e sforzarsi di accentuare il loro carattere proletario e di moltiplicare i loro legami con lamassa dei compagni e con la classe operaia%

&uest’ultima necessit particolarmente sentita in $talia, doe la reazione costrinse e costringe

tuttora ad una forte limitazione della democrazia interna% La democrazia interna pure relatia al

grado di capacit politica posseduta dagli organi periferici e dai singoli compagni c"e laorano alla

 periferia% L’azione c"e il centro esercita per accrescere questa capacit rende possi!ile una

estensione dei sistemi ;democratici; e una riduzione sempre pi grande del sistema della

;cooptazione; e degli interenti dall’alto per regolare le questioni organizzatie locali%

32. La centralizzazione e la compattezza del partito esigono c"e non esistano nel suo seno gruppi

organizzati i quali assumano carattere di frazione% n partito !olsceico si differenzia per questo

 profondamente dai partiti socialdemocratici i quali comprendono una grande ariet di gruppi e neiquali la lotta di frazioni la forma normale di ela!orazione delle direttie politic"e e di selezione

dei gruppi dirigenti% $ partiti e la $nternazionale comunista sono sorti in seguito ad una lotta di

frazioni soltasi nel seno della $$ $nternazionale% 4ostituendosi come partiti e come organizzazione

mondiale del proletariato essi "anno eletto a norma della loro ita interna e del loro siluppo non

 pi la lotta di frazioni, ma la colla!orazione organica di tutte le tendenze attraerso la

 partecipazione agli organi dirigenti%

La esistenza e la lotta di frazioni sono infatti inconcepi!ili con la essenza del partito del proletariato,

di cui spezzano la unit aprendo la ia alla influenza di altre classi% &uesto non uol dire c"e nel

 partito non possano sorgere tendenze e c"e le tendenze talora non cerc"ino di organizzarsi in

frazioni, ma uol dire c"e contro quest’ultima eentualit si dee lottare energicamente per ridurre icontrasti di tendenze, le ela!orazioni di pensiero e la selezione dei dirigenti alla forma c"e propria

dei partiti comunisti, cio a un processo di solgimento reale e unitario (dialettico) e non a una

controersia e a lotte di carattere ;parlamentare;%

33. La esperienza del moimento operaio, fallito in seguito alla impotenza del 0$, per la lotta delle

frazioni e per il fatto c"e ogni frazione facea, indipendentemente dal partito, la sua politica,

 paralizzando l’azione delle altre frazioni e quella del partito intiero, questa esperienza offre un !uon

terreno per creare e mantenere la compattezza e la centralizzazione c"e deono essere propri di un

 partito !olsceico% Tra i diersi gruppi da cui il 0artito comunista d’$talia "a tratto origine sussiste

qualc"e differenziazione, c"e dee scomparire con un approfondimento della comune ideologia

mar'ista e leninista% olo tra i seguaci della ideologia antimar'ista di estrema sinistra si sonomantenute a lungo una omogeneit e una solidariet di carattere frazionistico% al frazionismo

larato si anzi fatto il tentatio di passare alla lotta aperta di frazione, con la costituzione del

cosiddetto ;4omitato d’intesa;%

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La profondit con cui il partito reag* a questo insano tentatio di scindere le sue forze d

affidamento sicuro c"e cadr nel uoto, in questo campo, ogni tentatio di farci ritornare alle

consuetudini della socialdemocrazia% $l pericolo di un frazionismo esiste in una certa misura anc"e

 per la fusione con i terzinternazionalisti del 0artito socialista% $ terzinternazionalisti non "anno una

loro ideologia in comune, ma sussistono tra loro dei legami di carattere essenzialmente corporatio,

creatisi nei due anni di ita come frazione in seno al 0$. questi legami sono andati sempre pi

allentandosi e non sar difficile eliminarli totalmente% La lotta contro il frazionismo dee essereanzitutto propaganda di giusti principi organizzatii, ma essa non ar successo sino a c"e il partito

italiano non potr nuoamente considerare la discussione dei pro!lemi attuali suoi e della

$nternazionale come fatto normale, e orientare le sue tendenze in relazione a questi pro!lemi%

Il %un'ionamento della organi''a'ione del "artito

34. n partito !olsceico dee essere organizzato in modo da poter funzionare, in qualsiasi

condizione, a contatto con la massa% &uesto principio assume la pi grande importanza tra di noi,

 per la compressione c"e il fascismo esercita allo scopo di impedire c"e i rapporti di forze reali si

traducano in rapporti di forze organizzate% oltanto con la massima concentrazione e intensit della

attiit del partito si pu# riuscire a neutralizzare almeno in parte questo fattore negatio e adottenere c"e esso non intralci profondamente il processo della rioluzione% eono essere perci#

 presi in considerazione-

a* il numero degli iscritti e la loro capacit politica. essi deono essere tanti da permettere una

continua estensione della nostra influenza% /’ da com!attere la tendenza a tenere artificialmente

ristretti i quadri- essa porta alla passiit, alla atrofia% Bgni iscritto per# dee essere un elemento

 politicamente attio, capace di diffondere la influenza del partito, e tradurre quotidianamente in atto

le direttie di esso, guidando una parte della massa laoratrice.

b* la utilizzazione di tutti i compagni in un laoro pratico.

c* il coordinamento unitario delle dierse specie di attiit a mezzo di comitati nei quali si articola

tutto il partito come organo di laoro tra le masse.

d* il funzionamento collegiale degli organi centrali del partito, considerato come condizione per la

costituzione di un gruppo dirigente ;!olsceico; omogeneo e compatto.

e* la capacit dei compagni di laorare tra le masse, di essere continuamente presenti tra di esse, di

essere in prima fila in tutte le lotte, di sapere in ogni occasione assumere e tenere la posizione c"e

 propria dell’aanguardia del proletariato%

i insiste su questo punto perc": la necessit del laoro sotterraneo e la errata ideologia di ;estrema

sinistra; "anno prodotto una limitazione della capacit di laoro tra le masse e con le masse.

%* la capacit degli organismi periferici e dei singoli compagni di affrontare situazioni impreedute

e di prendere atteggiamenti esatti anc"e prima c"e giungano disposizioni dagli organi superiori% /’da com!attere la forma di passiit, residuo essa pure delle false concezioni organizzatie

dell’estremismo, c"e consiste nel sapere solo ;attendere gli ordini dall’alto;% $l partito dee aere

alla !ase una sua ;iniziatia;, cio gli organi di !ase deono saper reagire immediatamente ad ogni

situazione impreista e improisa.

g* la capacit di compiere un laoro ;sotterraneo; (illegale) e di difendere il partito dalla reazione di

ogni sorta senza perdere il contatto con le masse, ma facendo serire come difesa il contatto stesso

con i pi asti strati della classe laoratrice% 5ella situazione attuale una difesa del partito e del suo

apparato c"e sia ottenuta riducendosi ad esplicare una attiit di semplice ;organizzazione interna;

da considerare come un a!!andono della causa della rioluzione%

Bgnuno di questi punti da considerare con attenzione perc": indica insieme un difetto del partito eun progresso c"e gli si dee far compiere% /ssi "anno tanto maggiore importanza in quanto da

 preedere c"e i colpi della reazione inde!oliranno ancora l’apparato di collegamento tra il centro e

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la periferia, per quanto grandi siano gli sforzi per mantenerlo intatto%

+trategia e tattica del "artito

35. La capacit e tattica del partito la capacit di organizzare e unificare attorno all’aanguardia

 proletaria e alla classe operaia tutte le forze necessarie alla ittoria rioluzionaria e di guidarle di

fatto erso la rioluzione approfittando delle situazioni oggettie e degli spostamenti di forze c"e

esse proocano sia tra la popolazione laoratrice c"e tra i nemici della classe operaia% 4on la sua

strategia e con la sua tattica il partito ;dirige la classe operaia; nei grandi moimenti storici e nelle

sue lotte quotidiane% L’unica direzione legata all’altra ed condizionata dall’altra%

36. $l principio c"e il partito dirige la classe operaia non dee essere interpretato in modo

meccanico% 5on !isogna credere c"e il partito possa dirigere la classe operaia per una imposizione

autoritaria esterna. questo non ero n: per il periodo c"e precede n: per il periodo c"e segue la

conquista del potere% L’errore di una interpretazione meccanica di questo principio dee essere

com!attuto nel partito italiano come una possi!ile conseguenza delle deiazioni ideologic"e di

estrema sinistra. queste deiazioni portano infatti a una ar!itraria sopraalutazione formale del

 partito per ci# c"e riguarda la funzione di guida della classe% 5oi affermiamo c"e la capacit di

dirigere la classe in relazione non al fatto c"e il partito si ;proclami; l’organo rioluzionario diessa, ma al fatto c"e esso ;effettiamente; riesca, come una parte della classe operaia, a collegarsi

con tutte le sezioni della classe stessa e a imprimere alla massa un moimento nella direzione

desiderata e faorita dalle condizioni oggettie%

olo come conseguenza della sua azione tra le masse il partito potr ottenere c"e esse lo

riconoscano come il ;loro; partito (conquista della maggioranza), e solo quando questa condizione

si realizzata esso pu# presumere di poter trascinare dietro a s: la classe operaia% Le esigenze di

questa azione tra le masse sono superiori a ogni ;patriottismo; di partito%

37. $l partito dirige la classe penetrando in tutte le organizzazioni in cui la massa laoratrice si

raccoglie e compiendo in esse e attraerso di esse una sistematica mo!ilitazione di energia secondo

il programma della lotta di classe e un’azione di conquista della maggioranza alle direttiecomuniste% Le organizzazioni in cui il partito laora e c"e tendono per loro natura a incorporare

tutta la massa operaia non possono mai sostituire il 0artito comunista, c"e l’organizzazione

 politica dei rioluzionari, cio dell’aanguardia del proletariato% 4os* escluso un rapporto di

su!ordinazione, e di ;eguaglianza; tra le organizzazioni di massa e il partito (patto sindacale di

toccarda, patto di alleanza tra il 0artito socialista italiano e la 4onfederazione generale del laoro)%

$l rapporto tra sindacati e partito uno speciale rapporto di direzione c"e si realizza mediante la

attiit c"e i comunisti esplicano in seno ai sindacati% $ comunisti si organizzano in frazioni nei

sindacati e in tutte le formazioni di massa e partecipano in prima fila alla ita di queste formazioni e

alle lotte c"e esse conducono, sostenendoi il programma e le parole d’ordine del loro partito% Bgni

tendenza a estraniarsi dalla ita delle organizzazioni, qualunque esse siano, in cui possi!ile prendere contatto con le masse laoratrici, da com!attere come pericolosa deiazione, indizi di

 pessimismo e sorgente di passiit%

38. Brgani specifici di raccoglimento delle masse laoratrici sono nei paesi capitalistici i sindacati%

L’azione nei sindacati da considerare come essenziale per il raggiungimento dei fini del partito% $l

 partito c"e rinuncia alla lotta per esercitare la sua influenza nei sindacati e per conquistarne la

direzione, rinuncia di fatto alla conquista della massa operaia e alla lotta rioluzionaria per il potere%

$n $talia l’azione nei sindacati assume una particolare importanza perc": consente di laorare con

intensit pi grae e con risultati migliori a quella riorganizzazione del proletariato industriale e

agricolo c"e dee ridargli una posizione di predominio nei confronti con le altre classi sociali%

La compressione fascista e specialmente la nuoa politica sindacale del fascismo creano per# unacondizione di cose del tutto particolare% La 4onfederazione del laoro e i sindacati di classe si

edono tolta la possi!ilit di solgere, nelle forme tradizionali, una attiit di organizzazione e di

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difesa economica% /ssi tendono a ridursi a semplici uffici di propaganda% $n pari tempo per# la

classe operaia, sotto l’impulso della situazione oggettia, spinta a riordinare le proprie forze

secondo nuoe forme di organizzazione% $l partito dee quindi riuscire a compiere una azione di

difesa del sindacato di classe e di riendicazioni della sua li!ert, e in pari tempo dee secondare e

stimolare la tendenza alla creazione di organismi rappresentatii di massa i quali aderiscono al

sistema della produzione% 0aralizzata l’attiit del sindacato di classe, la difesa dell’interesse

immediato dei laoratori tende a compiersi attraerso uno spezzettamento della resistenza e dellalotta per officine, per categorie, per reparti di laoro, ecc%

$l 0artito comunista dee saper seguire tutte queste lotte ed esercitare una era e propria direzione di

esse, impedendo c"e in esse ada smarrito il carattere unitario e rioluzionario dei contrasti di

classe, sfruttandole anzi per faorire la mo!ilitazione di tutto il proletariato e la organizzazione di

esso sopra un fronte di com!attimento (Tesi sindacali)%

3. $l partito dirige e unifica la classe operaia partecipando a tutte le lotte di carattere parziale, e

formulando e agitando un programma di riendicazioni di immediato interesse per la classe

laoratrice% Le azioni parziali e limitate sono da esso considerate come momenti necessari per

giungere alla mo!ilitazione progressia e alla unificazione di tutte le forze della classe laoratrice%

$l partito com!atte la concezione secondo la quale ci si dore!!e astenere dall’appoggiare o dal prendere parte ad azioni parziali perc": i pro!lemi interessanti la classe laoratrice sono risolu!ili

solo con l’a!!attimento del regime capitalista e con una azione generale di tutte le forze

anticapitalistic"e% /sso consapeole della impossi!ilit c"e le condizioni dei laoratori siano

migliorate in modo serio e dureole, nel periodo dell’imperialismo e prima c"e il regime capitalista

sia stato a!!attuto%

L’agitazione di un programma di riendicazioni immediate e l’appoggio alle lotte parziali per# il

solo modo col quale si possa giungere alle grandi masse e mo!ilitarle contro il capitale% ’altra

 parte ogni agitazione o ittoria di categorie operaie nel campo delle riendicazioni immediate rende

 pi acuta la crisi del capitalismo, e ne accelera anc"e soggettiamente la caduta in quanto sposta

l’insta!ile equili!rio economico sul quale esso oggi !asa il suo potere% $l 0artito comunista lega ogniriendicazione immediata a un o!iettio rioluzionario, si sere di ogni lotta parziale per insegnare

alle masse la necessit dell’azione generale, della insurrezione contro il dominio reazionario del

capitale, e cerca di ottenere c"e ogni lotta di carattere limitato sia preparata e diretta cos* da poter

condurre alla mo!ilitazione e unificazione delle forze proletarie, e non alla loro dispersione%

/sso sostiene queste sue concezioni nell’interno delle organizzazioni di massa cui spetta la

direzione dei moimenti parziali, o nei confronti dei partiti politici c"e ne prendono la iniziatia,

oppure le fa alere prendendo esso la iniziatia di proporre le azioni parziali, sia in seno a

organizzazioni di massa, sia ad altri partiti (tattica del fronte unico)% $n ogni caso si sere della

esperienza del moimento e dell’esito delle sue proposte per accrescere la sua influenza,

dimostrando con i fatti c"e il suo programma di azione il solo rispondente agli interessi delle

masse e alla situazione oggettia, e per portare sopra una posizione pi aanzata una sezione

arretrata della classe laoratrice% La iniziatia diretta del 0artito comunista per una azione parziale,

 pu# aer luogo quando essa controlla attraerso organismi di massa una parte noteole della classe

laoratrice, o quando sia sicuro c"e una sua parola d’ordine diretta sia seguita egualmente da una

 parte noteole della classe laoratrice%

$l partito non prender per# questa iniziatia se non quando, in relazione con la situazione

oggettia, essa porti a uno spostamento a suo faore dei rapporti di forza, e rappresenti un passo in

aanti sulla unificazione e mo!ilitazione della classe sul terreno rioluzionario% /’ escluso c"e una

azione iolenta di indiidui o di gruppi possa serire a strappare dalla passiit le masse operaie

quando il partito non sia collegato profondamente con esse% $n particolare la attiit dei gruppi

armati, anc"e come reazione alla iolenza fisica dei fascisti, "a alore solo in quanto si collega conuna reazione delle masse o riesce a suscitarla e prepararla acquistando nel campo della

mo!ilitazione di forze materiali lo stesso alore c"e "anno gli scioperi e le agitazioni economic"e

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 particolari per la mo!ilitazione generale delle energie dei laoratori in difesa dei loro interessi di

classe%

3 bis. /’ un errore il ritenere c"e le riendicazioni immediate e le azioni parziali possano aere

solamente carattere economico% 0oic":, con l’approfondirsi della crisi del capitalismo, le classi

dirigenti capitalistic"e e agrarie sono costrette, per mantenere il loro potere, a limitare e sopprimere

le li!ert di organizzazione e politic"e del proletariato, la riendicazione di queste li!ert offre un

ottimo terreno per agitazioni e lotte parziali, le quali possono giungere alla mo!ilitazione di astistrati della popolazione laoratrice% Tutta la legislazione con la quale i fascisti sopprimono, in $talia,

anc"e le pi elementari li!ert della classe operaia, dee quindi fornire al 0artito comunista motii

 per l’agitazione e mo!ilitazione delle masse%

ar compito del 0artito comunista collegare ognuna delle parole d’ordine c"e esso lancer in

questo campo con le direttie generali della sua azione- in particolare con la pratica dimostrazione

della possi!ilit c"e il regime instaurato dal fascismo su!isca radicali limitazioni e trasformazioni in

senso ;li!erale; e ;democratico; senza c"e sia scatenata contro il fascismo una lotta di masse, la

quale dor inesora!ilmente s!occare nella guerra ciile% &uesta coninzione dee diffondersi nelle

masse nella misura in cui noi riusciremo, collegando le riendicazioni parziali di carattere politico

con quelle di carattere economico, a trasformare i moimenti ;rioluzionari democratici; inmoimenti rioluzionari operai e socialisti%

0articolarmente questo dor essere ottenuto per quanto riguarda l’agitazione contro la monarc"ia%

La monarc"ia uno dei puntelli del regime fascista. essa la forma statale del fascismo italiano% La

mo!ilitazione antimonarc"ica delle masse della popolazione italiana uno degli scopi c"e il 0artito

comunista dee proporre% /ssa serir efficacemente a smasc"erare alcuni gruppi sedicenti

antifascisti gi coalizzati nell’Aentino% /ssa dee per# sempre essere condotta insieme con

l’agitazione e con la lotta contro gli altri pilastri fondamentali del regime fascista, c"e sono la

 plutocrazia industriale e gli agrari% 5ell’agitazione antimonarc"ica il pro!lema della forma dello

tato sar inoltre presentato dal 0artito comunista in connessione continua con il pro!lema del

contenuto di classe c"e i comunisti intendono dare allo tato% 5el recente passato (giugno 192D) laconnessione di questi pro!lemi enne ottenuta dal partito ponendo a !ase della sua azione politica le

 parole d’ordine- ;Assem!lea repu!!licana sulla !ase dei 4omitati operai e contadini. controllo

operaio sull’industria. terra ai contadini;%

4$. $l compito di unificare le forze del proletariato e di tutta la classe laoratrice sopra un terreno di

lotta la parte ;positia; della tattica del fronte unico ed in $talia, nelle circostanze attuali,

compito fondamentale del partito% $ comunisti deono considerare la unit della classe laoratrice

come un risultato concreto, reale, da ottenere, per impedire al capitalismo l’attuazione del suo piano

di disgregare in modo permanente il proletariato e di rendere impossi!ile ogni lotta rioluzionaria%

/ssi deono saper laorare in tutti i modi per raggiungere questo scopo soprattutto deono rendersi

capaci di aicinare gli operai di altri partiti e senza partito superando ostilit e incomprensioni

fuori luogo, e presentandosi in ogni caso come i fautori dell’unit della classe nella lotta per la sua

difesa e per la sua li!erazione% $l ;fronte unico; di lotta antifascista e anticapitalista c"e i comunisti

si sforzano di creare dee tendere a essere un fronte unico organizzato, cio a fondarsi sopra

organismi attorno ai quali tutta la massa troi una forma e si raccolga%

Tali sono gli organismi rappresentatii c"e le masse stesse oggi "anno la tendenza a costituire, a

 partire dalle officine, e in occasione di ogni agitazione, dopo c"e le possi!ilit di funzionamento

normale dei sindacati "anno incominciato a essere limitate% $ comunisti deono rendersi conto di

questa tendenza delle masse e saperla stimolare, siluppando gli elementi positii c"e essa contiene

e com!attendo le deiazioni particolaristic"e cui essa pu# dare luogo% La cosa dee essere

considerata senza feticismi per una determinata forma di organizzazione, tenendo presente c"e lo

scopo nostro fondamentale di ottenere una mo!ilitazione e una unit organica sempre pi aste diforze% 0er raggiungere questo scopo occorre sapersi adattare a tutti i terreni c"e ci sono offerti dalla

realt, sfruttare tutti i motii di agitazione, insistere sopra l’una o sopra l’altra forma di

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organizzazione a seconda della necessit e a seconda delle possi!ilit di siluppo di ognuna di esse

(Tesi sindacali- capitoli relatii alle commissioni interne, ai comitati di agitazione, alle conferenze

di fa!!ric"e)%

41. La parola d’ordine dei comitati operai e contadini dee essere considerata come formula

riassuntia di tutta l’azione del partito in quanto essa si propone di creare un fronte unico

organizzato della classe laoratrice% $ comitati operai e contadini sono organi di unit della classe

laoratrice mo!ilitata sia per una lotta di carattere immediato c"e per azioni politic"e di pi largosiluppo% La parola d’ordine della creazione di comitati operai e contadini quindi una parola

d’ordine di attuazione immediata per tutti quei casi in cui il partito riesce con la sua attiit a

mo!ilitare una sezione della classe laoratrice a!!astanza estesa (pi di una sola fa!!rica, pi di una

sola categoria in una localit), ma essa in pari tempo una soluzione politica e una parola di

agitazione adeguata a tutto un periodo della ita e della azione del partito% /ssa rende eidente e

concreta la necessit c"e i laoratori organizzino le loro forze e le contrappongano di fatto a quelle

di tutti i gruppi di origine e natura !org"ese, al fine di poter dientare elemento determinante e

 preponderante della situazione politica%

42. La tattica del fronte unico come azione politica (manora) destinata a smasc"erare partiti e

gruppi sedicenti proletari e rioluzionari aenti una !ase di massa, strettamente collegata col pro!lema della direzione delle masse da parte del 0artito comunista e col pro!lema della conquista

della maggioranza% 5ella forma in cui stata definita dai congressi mondiali essa applica!ile in

tutti i casi in cui, per l’adesione delle masse ai gruppi c"e noi com!attiamo, la lotta frontale contro

di essi non sia sufficiente a darci risultati rapidi e profondi% $l successo di questa tattica legato alla

misura in cui essa preceduta o si accompagna ad una effettia opera di unificazione e di

mo!ilitazione di masse ottenuta dal partito con una azione dal !asso%

$n $talia la tattica del fronte unico dee continuare ad essere adottata dal partito nella misura in cui

esso ancora lontano dall’aer conquistato una influenza decisia sulla maggioranza della classe

operaia e della popolazione laoratrice% Le particolari condizioni italiane assicurano la italit di

formazioni politic"e intermedie, !asate sopra l’equioco e faorite dalla passiit di una parte dellamassa (massimalisti, repu!!licani, unitari)% na formazione di questo genere sar il gruppo di

centro c"e assai pro!a!ilmente sorger dallo sfacelo dell’Aentino% 5on possi!ile lottare a pieno

contro il pericolo c"e queste formazioni rappresentano se non con la tattica del fronte unico% ?a

non !isogna contare di poter aer successi se non in relazione al laoro c"e contemporaneamente si

sar fatto per strappare le masse alla passiit%

42 bis. $l pro!lema del 0artito massimalista dee essere considerato alla stregua del pro!lema di

tutte le altre formazioni intermedie c"e il 0artito comunista com!atte come ostacolo alla

 preparazione rioluzionaria del proletariato e erso le quali adotta, a seconda delle circostanze, la

tattica del fronte unico% /’ certo c"e in alcune zone il pro!lema della conquista della maggioranza

 per noi legato specificamente al pro!lema di distruggere la influenza del 0$ e del suo giornale% $

capi del 0artito socialista d’altra parte engono sempre pi apertamente classificandosi tra le forze

controrioluzionarie e di conserazione dell’ordine capitalistico (campagna per l’interento del

capitale americano. solidariet di fatto con i dirigenti sindacali riformisti)%

 5ulla permette di escludere del tutto la possi!ilit di un loro accostamento ai riformisti e di una

successia fusione di essi% $l 0artito comunista dee tenere presente questa possi!ilit e proporsi fin

d’ora di ottenere c"e, quando essa si realizzasse, le masse c"e sono ancora controllate dai

massimalisti ma conserano uno spirito classista, si stacc"ino da essi decisamente e si leg"ino nel

modo pi stretto con le masse c"e la aanguardia comunista tiene attorno a s:% $ !uoni risultati dati

dalla fusione con la frazione terzinternazionalista decisa dal 4ongresso "anno insegnato al partito

italiano come in condizioni determinate si ottengano, con una azione politica aeduta, risultati c"e

non si potre!!ero ottenere con la normale attiit di propaganda e organizzazione%

43. ?entre agita il suo programma di riendicazioni classiste immediate e concentra la sua attiit

nell’ottenere la mo!ilitazione e unificazione delle forze operaie e laoratrici, il partito pu#

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 presentare, allo scopo di ageolare lo siluppo della propria azione, soluzioni intermedie di

 pro!lemi politici generali, e agitare queste soluzioni tra le masse c"e sono ancora aderenti a partiti e

formazioni controrioluzionarie% &uesta presentazione e agitazione di soluzioni intermedie > lontane

tanto dalle parole d’ordine del partito quanto dal programma di inerzia e passiit dei gruppi c"e si

ogliono com!attere > permette di raccogliere al seguito del partito forze pi aste, di porre in

contraddizione le parole dei dirigenti i partiti di massa controrioluzionari con le loro intenzioni

reali, di spingere le masse erso soluzioni rioluzionarie e di estendere la nostra influenza (esempio-antiparlamento)%

&ueste soluzioni intermedie non si possono preedere tutte, perc": deono in ogni caso aderire alla

realt% /sse deono per# essere tali da poter costituire un ponte di passaggio erso le parole

d’ordine del partito, e dee apparire sempre eidente alle masse c"e una loro eentuale

realizzazione si risolere!!e in un acceleramento del processo rioluzionario e in un inizio di lotte

 pi profonde% La presentazione e agitazione di queste soluzioni intermedie la forma pi specifica

di lotta c"e dee essere usata contro i partiti sedicenti democratici, i quali in realt sono uno dei pi

forti sostegni dell’ordine capitalistico acillante e come tali si alternano al potere con i gruppi

reazionari, quando questi partiti sedicenti democratici sono collegati con strati importanti e decisii

della popolazione laoratrice (come in $talia nei primi mesi della crisi ?atteotti) e quando imminente e grae un pericolo reazionario (tattica adottata dai !olsceic"i erso Ferens+i durante il

colpo di Fornilo)% $n questi casi il 0artito comunista ottiene i migliori risultati agitando le soluzioni

stesse c"e dore!!ero essere proprie dei partiti sedicenti democratici se essi sapessero condurre per

la democrazia una lotta conseguente, con tutti i mezzi c"e la situazione ric"iede% &uesti partiti, posti

cos* alla proa dei fatti, si smasc"erano di fronte alle masse e perdono la loro influenza su di esse%

44. Tutte le agitazioni particolari c"e il partito conduce e le attiit c"e esso esplica in ogni

direzione per mo!ilitare e unificare le forze della classe laoratrice deono conergere ed essere

riassunte in una formula politica la quale sia ageole a comprendersi dalle masse e a!!ia il massimo

alore di agitazione nei loro confronti% &uesta formula quella del ;goerno operaio e contadino;%

/ssa indica anc"e alle masse pi arretrate la necessit della conquista del potere per la soluzione dei

 pro!lemi itali c"e le interessano e fornisce il mezzo per portarle sul terreno c"e propriodell’aanguardia operaia pi eoluta (lotta per la dittatura del proletariato)% $n questo senso essa

una formula di agitazione, ma non corrisponde ad una fase reale di siluppo storico se non allo

stesso modo delle soluzioni intermedie di cui al numero precedente%

na realizzazione di essa infatti non pu# essere concepita dal partito se non come inizio di una lotta

rioluzionaria diretta, cio della guerra ciile condotta dal proletariato, in alleanza con i contadini,

 per la conquista del potere% $l partito potre!!e essere portato a grai deiazioni dal suo compito di

guida della rioluzione qualora interpretasse il goerno operaio e contadino come rispondente ad

una fase reale di siluppo della lotta per il potere, cio se considerasse c"e questa parola d’ordine

indica la possi!ilit c"e il pro!lema dello tato enga risolto nell’interesse della classe operaia in

una forma c"e non sia quella della dittatura del proletariato%