TERZA EDIZIONE 26 LUGLIO 2019

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VILLA NIGRA OPERA FESTIVAL TERZA EDIZIONE – 26 LUGLIO 2019

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VILLA NIGRA OPERA FESTIVAL

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INDICE

INTRODUZIONE 3

AVVIO DEL PROGETTO 4

PROPOSTA PROGETTUALE E PERIODO DI REALIZZAZIONE 9

LOCATION - CENNI STORICI SUL BENE 12

CONTESTO NEL QUALE SI INSERISCE IL PROGETTO 13

OBIETTIVO DEL PROGETTO E BENEFICIARI DELL’INIZIATIVA 14

BUDGET PREVISIONALE 16

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INTRODUZIONE

Il Lago d’Orta ha avuto, nella sua lunga storia, ospiti e villeggianti d’eccezione nonché illustri cittadini. Tra i

principali: i pittori Giuseppe Zanetta (1635-1720) e Giovan Battista Cantalupi (1732-1780, l’Architetto

Sacerdote Giovanni Antonio Martelli e gli scrittori Onorio Guidetti e Matteo Alesina (XVII secolo); è stato,

inoltre, argomento privilegiato nella letteratura di importanti autori: si pensi alle Poesie di Ernesto Ragazzoni,

ad Eugenio Montale (Sul lago d’Orta) o a Così Parlò Zarathustra, che Nietzsche proseguì nella stesura

influenzato profondamente da un pomeriggio trascorso nel misticismo francescano del Sacro Monte di Orta.

Mario Soldati realizzò un cortometraggio in zona (“Orta mia”) per ripercorrere quei luoghi a lui cari per

rintracciare tradizioni, origini e prospettive legate al territorio. Il pittore Antonio Calderara scelse il Cusio

come sua residenza e realizzò una importante collezione di opere sue e di famosi artisti suoi amici, ancora

visitabile a Vacciago di Ameno.

Una vocazione culturale che vuole essere rinnovata anche oggi, nel XXI secolo, con un progetto teso a

rilanciare l’interazione tra le associazioni che operano sul territorio che si affaccia sul Lago.

E’ nata, perciò, l’idea di un Festival d’opera lirica per produrre e valorizzare gli elementi culturali autoctoni in

connubio con la realtà gastronomica.

Si è voluto iniziare, nel 2017, con una piccola stagione, con l’intento di ampliare nel tempo la proposta e

crescere fino a diventare una risorsa strategica di promozione turistica ai fini del rilancio della nostra piccola

realtà anche a livello internazionale.

“Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Mangiare, amare, cantare digerire sono i quattro

atti dell’opera comica che è la vita”

G. Rossini

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AVVIO DEL PROGETTO

Nel tempo si è percepita la mancanza di una proposta culturale che costituisse un legame tra passato e

presente.

Fino agli anni ‘60 del XX secolo, la borghesia milanese e torinese, che aveva fatto costruire numerose ville

sulle sponde del lago o sulle colline che lo circondano, si identificava in un’offerta culturale di livello come

poteva essere l’Opera, rappresentata spesso in quel periodo.

Questo legame è andato gradualmente sciogliendosi negli anni, da qui la forte necessità di colmare questa

lacuna con un Festival identificativo del comprensorio, ben radicato sul territorio, il cui obiettivo prioritario

fosse la diffusione della cultura musicale e la valorizzazione del patrimonio artistico, offrendo la possibilità di

conoscere una parte fondamentale della nostra cultura musicale ai turisti, italiani e stranieri, e alla

popolazione locale, con particolare attenzione alle nuove generazioni, per contribuire alla loro formazione

musicale in tipologie poco offerte al pubblico.

Si è iniziato nel 2017 con il “Galà Lirico sotto le stelle”, svoltosi il 28 luglio a Miasino, nello splendido scenario

di Villa Nigra, con la direzione del maestro Andrea Cappelleri, che nel suo curriculum vanta collaborazioni

con le più importanti orchestre nazionali ed internazionali, e l’esibizione di 4 grandi interpreti italiani

dell'opera lirica:

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Linda Campanella: soprano che nel melodramma trova la sua perfetta realizzazione: ospite regolare dei più

importanti teatri internazionali, ha cantato in tutti i continenti. Amata e apprezzata anche dal pubblico

“cusiano” poiché spesso protagonista di eventi culturali del territorio.

Enrico Iviglia: tenore ospite di prestigiosi teatri: Verdi di Trieste, Sperimentale di Spoleto, Teatro alla Scala di

Milano, Comunale di Firenze, Regio di Torino, La Fenice di Venezia. Ha ricoperto numerosi ruoli del repertorio

rossiniano e del belcanto italiano.

Rachele Raggiotti: mezzosoprano, ha iniziato a studiare nel 2010 e poco dopo è stata finalista nel 68^

Concorso Internazionale “A. Belli” a Spoleto, nel 2014. Ha vinto numerosi premi tra cui quello come Miglior

Studente del Conservatorio di Musica di Perugia nel 2016.

Costantino Finucci: baritono, ha debuttato nel 2016 al Teatro alla Scala di Milano nel ruolo di Bello nella

Fanciulla del West di G. Puccini e in Francia con Il Barbiere di Siviglia; ha cantato in La Bohème per il TLS di

Spoleto in un tour in Giappone; nel 2017 ha cantato in Madama Butterfly, Traviata e Andrea Chenier alla

Scala e nella Manon Lescaut al San Carlo di Napoli.

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La serata è stata accompagnata dall'Orchestra sinfonica Carlo Coccia di Novara, il cui repertorio spazia da

Bach, fino alle grandi composizioni sinfoniche romantiche, non trascurando la musica del Novecento.

Il repertorio della serata, intervallato da un piacevole momento di degustazione dei prodotti del territorio

svolto nell’arancera della Villa, appena restaurata, ha spaziato dai componimenti di Offenbach a quelli di

Rossini, Verdi, Bizet e Mozart.

L’evento ha riscosso l’attenzione da parte dei media locali che hanno dato ampio spazio all’iniziativa.

Il pubblico presente, di cui una buona percentuale straniero in vacanza sul Lago, ha molto apprezzato la

serata. Le presenze sono state circa 200.

Il buon successo di pubblico e di critica ottenuto nel 2017 ha confermato la validità del progetto, abbiamo

quindi organizzato l’evento anche per il 2018.

Villa Nigra Opera Festival si è svolto il 27 luglio 2018 ancora nel bellissimo palcoscenico storico/architettonico

del cortile di Villa Nigra, che ben si coniuga con questo tipo di spettacoli, consentendo di valorizzare il borgo

di Miasino e la Villa, facendola apprezzare nel suo splendore a chi non la conosce.

La serata ha previsto, per la prima volta nel Cusio, un balletto, con lo scopo di avvicinare le comunità residenti

a tipologie di espressioni artistiche che da anni mancano sul nostro territorio, contribuendo così ad

arricchirne la cultura.

Della serata hanno beneficiato anche i numerosi turisti che erano in visita nei territori del Lago d’Orta, e ne

è uscita rafforzata l’immagine della zona non solo come luogo di turismo ma anche come luogo di cultura,

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musica ed espressioni artistiche di alto livello. Ciò ha consentito anche una ricaduta positiva sulle attività

ricettive e ristorative del territorio.

Per rendere in qualche modo tangibile e condivisibile l’atmosfera magica delle notti d'estate sul Lago d'Orta,

abbiamo presentato A Midsummer Night's dream, Suite dalle musiche di scena Op. 64, che Mendelssohn ha

composto ispirandosi al capolavoro di William Shakespeare e che è divenuta celebre anche per la famosa

Marcia Nuziale inclusa nella Suite. Sono poi seguite le note del misterioso, seducente, magico Bolero di Ravel.

Protagonista principale è stato il balletto: Villa Nigra Opera Festival ha voluto rendere omaggio a Germinal

Casado, celebre ballerino, coreografo e costumista che ha avuto un'intensa attività artistica nelle compagnie

e nei teatri di tutto il mondo e che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita sulle sponde del Lago d'Orta.

Più di 90 artisti hanno animato questa serata unica, che ha confermato ancora una volta il ruolo di Miasino

come polo culturale del Cusio: sotto la direzione musicale e artistica di Andrea Cappelleri si sono esibite la

soprano Francesca Pacileo e la soprano Maria Eleonora Caminada, accompagnate dall'Orchestra Sinfonica

Carlo Coccia, fiore all'occhiello del territorio novarese, e dal Coro Femminile Novaria con la partecipazione

del Coro Polifonico del Conservatorio "G. Cantelli" di Novara. Le coreografie sono state realizzate

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dall'Ariston Proballet di Sanremo, compagnia professionale di balletto diretta da Sabrina Rinaldi con la

direzione artistica e coreografica del Maestro Marcello Algeri, che promuove l’organizzazione e la

realizzazione di spettacoli culturali riguardanti la danza e tutte le arti che ruotano attorno ad essa.

La conclusione della serata ha visto un momento di degustazione di eccellenze gastronomiche del territorio.

Inoltre, poiché la data scelta per lo spettacolo non è stata casuale, il 27 luglio infatti ha avuto luogo una

spettacolare eclissi totale di luna che ha reso la serata ancora più magica, è stata data la possibilità agli

spettatori di osservare la luna con un telescopio messo a disposizione degli astrofili della APAN, Associazione

Astrofili Novarese, presenti alla serata.

La serata ha avuto un enorme successo di pubblico, l’obiettivo era di incrementare del 20% le presenze

rispetto al 2017 (erano state circa 200), ma il risultato ha superato ogni aspettativa perché i presenti erano

circa 400, con un incremento del 100%, tutti molto soddisfatti della serata, sia dal punto di vista artistico che

di intrattenimento anche dopo lo spettacolo.

L’evento è stato sostenuto da: Regione Piemonte, Comune di Miasino, Fondazione di Intra Onlus, Piemonte

dal Vivo, e diversi sponsor privati. Il riscontro mediatico è stato significativo e sono state realizzate, inoltre,

interviste radiofoniche con Radio City, Radio Classica e Radio Spazio 3 e un servizio televisivo andato in onda

in diversi orari nel TG della tv locale Telecupole.

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PROPOSTA PROGETTUALE E PERIODO DI REALIZZAZIONE PER IL 2019

Sulla scia di questo successo il progetto per il 2019 è di arrivare finalmente, seguendo anche le richieste del

pubblico, ad allestire un'Opera.

L’evento si svolgerà il 26 luglio 2019 e la scelta è ancora pendente tra due opere comiche di forte richiamo

per il grande pubblico: L’Elisir d'Amore di G. Donizetti e Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini.

L’Elisir d’Amore, opera lirica di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani, si compone di due atti.

Andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 a Milano. Romani derivò il libretto dal testo Le Philtre

(Il filtro), scritto l'anno prima da Eugène Scribe per il compositore Daniel Auber. Donizetti, che dovette

comporre l’opera in meno di 10 giorni, nonostante la pressione riuscì a confezionare uno degli esempi più

alti dell'opera comica ottocentesca. Definita in partitura «melodramma giocoso», in essa trova spazio anche

l'elemento patetico, che raggiunge la punta più alta nel brano più noto, l'aria Una furtiva lagrima. Da subito

ebbe un grande successo, con 32 repliche consecutive. A farla immediatamente amare è in particolare

l'inventiva melodica donizettiana, che sposa a meraviglia la vena buffa dell'opera e che è talvolta velata di

malinconia, in particolare nell'aria più celebre.

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Il Barbiere di Siviglia, opera buffa di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, è tratto dalla commedia

omonima francese di Pierre Beaumarchais del 1775 e si compone di due atti.

La prima dell'opera andò in scena il 20 febbraio 1816 con il titolo Almaviva, o sia l'inutile precauzione (in

deferenza al Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello del 1782) ma fu soffocata da una tempesta di proteste.

Nel pubblico si trovavano infatti molti sostenitori del 'vecchio' maestro Paisiello che volevano far fallire

l'opera. Tuttavia il giorno successivo, alla seconda rappresentazione, la serata mutò in un altrettanto

clamoroso trionfo. L'opera di Rossini oscurò ben presto quella di Paisiello, divenendo una delle più

rappresentate, ancora oggi, nei teatri di tutto il mondo, e probabilmente la più famosa del compositore.

Entrambe le Opere sono molto accattivanti per la regia, per gli esecutori coinvolti, per la trama divertente e

per la musica molto raffinata. Stiamo definendo quale delle due può essere l'Opera che meglio si abbina alla

scenografia naturale del complesso di Villa Nigra.

L’Elisir d'Amore sarebbe allestito con uno stile più contemporaneo, con una Regia che prevederebbe anche

il coinvolgimento di associazioni del territorio con un loro piccolo cameo all'interno dello spettacolo. Non si

esclude la possibilità di un piccolo spazio pensato appositamente anche per gli sponsor.

Il Barbiere di Siviglia avrebbe un'impostazione più classica e storica, sarebbe molto coinvolgente ma

sicuramente più oneroso dal punto di vista organizzativo, scenico ed economico.

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Associazioni partecipanti e organizzative:

Comune di Miasino (Novara), capofila del progetto;

Orchestra Sinfonica “Carlo Coccia” di Novara;

Associazione culturale musicale “Il Circolo delle quinte”.

Cast artistico:

Direttore d’orchestra e direttore artistico dell’evento: Andrea Cappelleri, svolge una intensa attività artistica

nel repertorio operistico e sinfonico sia in Italia, sia all’estero. Invitato regolarmente a dirigere orchestre

nazionali e internazionali. E’ docente presso il Conservatorio di Alessandria.

Responsabile e direttore artistico dell’orchestra: Roberto Politi, violoncellista e camerista, ha fondato

l’Orchestra sinfonica “Carlo Coccia”. E’ Presidente del Conservatorio di Novara.

Regista dell’Opera: Luca Valentino, già regista spesso acclamato al Teatro Regio di Torino, dal 1992 lavora

nel campo del teatro musicale in numerosi prestigiosi teatri italiani ed esteri; ha diretto numerose opere, dal

'600 ai giorni nostri, con particolare attenzione alla drammaturgia musicale contemporanea, all'opera per

ragazzi e all'opera da camera. <<Credo a un teatro che parli ai contemporanei, li diverta, li emozioni, li faccia

pensare. Un teatro che nasca da un lavoro di gruppo, in cui tutti (interpreti, coro, orchestrali, tecnici…) diano

il meglio di sé per creare spettacolo, magia e comunicazione. Un teatro che sia cultura, ricerca, impegno, ma

anche fantasia, divertimento, sensualità, gioco.>>

Orchestra sinfonica “Carlo Coccia” di Novara, fondata nel 1994 e oggi prestigiosa realtà musicale che svolge

concerti in tutto il Nord Italia e collabora con numerosi Teatri Lirici e Fondazioni. L’orchestra verrà diretta

dal Maestro Andrea Cappelleri e consterà di xx elementi.

Direttore di palcoscenico: Giulio Ragnoli, collaboratore artistico del Teatro di Karlsruhe con particolare

riferimento all’attività coreutica e al corpo di ballo. Braccio destro del celebre e compianto coreografo

Germinal Casado.

Parteciperà un cast di xxx cantanti lirici professionisti provenienti dal territorio, tutti decorati di un curriculum

di alto livello, con già alle spalle esperienze in numerosi Teatri e Fondazioni Liriche di Tradizione, che verranno

definiti una volta deciso l’opera che verrà messa in scena.

Riuscire a portare nuovamente l'Opera nei territori del Cusio è il principale obiettivo che Villa Nigra Opera

Festival vuol raggiungere gradualmente, anche se la sua realizzazione comporta un grande sforzo economico.

In allegato presentiamo un conto economico indicativo che speriamo voi ci possiate aiutare ad affrontare.

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LOCATION – CENNI STORICI SUL BENE

Villa Nigra, esempio di residenza aristocratica dei primi del ‘500, è stata costruita per opera della famiglia

Martelli ed è composta da tre corpi di fabbrica risalenti ad epoche diverse. La parte originale del Cinquecento,

rivolta verso la piazza, venne successivamente ampliata utilizzando il materiale ricavato dalla demolizione del

castello di Carcegna, acquistato nel 1606 da Camillo Martelli.

Furono, quindi, aggiunti al palazzo l’ala orientale, i loggiati e il porticato. Del XVIII secolo è l'ala occidentale

dell'edificio, che va a chiudere il cortile sul terzo lato. Il risultato è oggi un duplice loggiato a cinque campate

di finissima eleganza.

“Questa casa trovasi a metà della fascia di costruzioni che cingono il promontorio della chiesa, e guarda colla

sua facciata principale verso la piazza del paese. All'interno il suo cortile, che è volto a mezzodì, è chiuso fra i

bracci di levante e di ponente della casa e fra un avancorpo sistemato a terrazzo. Un giardinetto piantato a

camelie, a magnolie e ad altre piante da fiori ne chiude l'altro lato. Dal cortile d'onore per una porta carraia

si passa al cortile rustico attorno al quale trovasi la scuderia colla stalla, il portico del bucato, la legnaia e la

cantina. Un'alta porta da accesso al frutteto nel quale trovasi compresa anche un'ampia vasca adibita a

peschiera. Oltre il cortile rustico stanno i fabbricati rurali dell'azienda agricola annessa alla casa.”

(da Carlo Nigra, “Una casa signorile dei sec. XVII e XVIII in Miasino (Lago d'Orta)”, Novara,1940)

La villa diventò proprietà della famiglia Nigra nella prima metà dell’Ottocento.

Carlo Nigra, stimato architetto e ideatore del restauro di numerosi edifici storici sul territorio, che pose

sempre una particolare attenzione all'architettura del paesaggio, realizzò la sistemazione del parco con la

piantumazione di camelie, rododendri e magnolie. Una vegetazione rigogliosa si estende in leggera

pendenza. La parte davanti all'edificio in origine era sistemato all'italiana, ma di questa disposizione si sono

purtroppo perse le tracce.

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Le pareti affacciate sul cortile sono coperte da affreschi che simulano particolari effetti ottici gradevoli al

visitatore.

Le finestre dell’ala settecentesca sono incorniciate verso il giardino da affreschi che suggeriscono l’illusione

di fregi e timpani fino a prendere forma nei corpi dei busti dipinti sulla base o al vertice.

L’effetto è unico: pittura e architettura che si fondono squisitamente ovunque si rivolga lo sguardo.

L'Università degli Studi di Torino, il 12 febbraio 1966, acquistò la villa mediante vitalizio fatto agli eredi

dell'Ing. Carlo Nigra. La villa passò definitivamente all'Università nel 1984.

Nel 2004 il Comune di Miasino rilevò la Villa grazie a un contributo della Regione Piemonte, realizzando in

seguito alcune opere di manutenzione; parallelamente venne realizzato un intervento sulla copertura con il

finanziamento del Ministero per i Beni Culturali.

La Provincia di Novara nello stesso anno (Deliberazione del Consiglio Provinciale n°5 del 08.02.2002 e

approvazione dalla Regione Piemonte con Deliberazione del Consiglio Regionale 383-28587 del 05/10/2004)

adottò un Piano Territoriale Provinciale. Villa Nigra è individuata come “bene di riferimento territoriale”

quale emergenza storico - architettonica costituita da bene vincolato dalla L.1089/39 (art.2 DL.490/99), con

caratteri di unicità, rappresentatività ed eccezionalità. La Provincia per tali beni prevede, d’intesa con il

Comune, la promozione di azioni di recupero e di valorizzazione complessiva. Il progetto riguarda

principalmente il restauro di un bene culturale e architettonico di eccezionale valore. Prevede inoltre la

ricerca di una destinazione d’uso compatibile, che consenta alla villa di essere resa accessibile al pubblico,

che aiuti a promuovere la conoscenza del patrimonio storico della zona e una fruizione turistica.

CONTESTO NEL QUALE SI INSERISCE IL PROGETTO

Villa Nigra è inserita nell'abitato di Miasino, piccolo borgo di 869 abitanti, posto sulle pendici orientali del

Lago d'Orta e sin dai tempi lontani famoso luogo di villeggiatura per i benevoli caratteri climatici, paesaggistici

e ambientali.

“Fino al secolo decimosesto le sue case formavano un assieme di carattere prettamente rurale, poiché i

trecento suoi abitanti si limitavano allora a coltivare le terre non molto fertili del suo territorio... In seguito

parecchi di essi cominciarono ad emigrare in altre parti d'Italia a scopo di commercio per esercitarvi le

professioni liberali, donde ebbero a ritrarne abbondanti guadagni che portavano seco in patria per affermarvi

le loro migliorate condizioni. Ne seguì un cospicuo miglioramento nell'assetto del paese che vide sorgere

attorno alla sua chiesa parrocchiale, costrutta allora a spese dei più fortunati di quei suoi abitanti, numerose

case signorili ed anche veri palazzi. ”

(da Carlo Nigra, “Una casa signorile dei sec. XVII e XVIII in Miasino (Lago d'Orta)”, Novara,1940)

Intorno al 1630 il piccolo borgo originale divenne meta di soggiorno delle ricche famiglie milanesi, che vi si

rifugiarono per scampare alla peste di manzoniana memoria.

Il centro storico presenta infatti un impianto prevalentemente sei-settecentesco, con importanti

testimonianze monumentali come Villa Nigra, la Chiesa Parrocchiale di San Rocco (progettata dall'arch.

Richini, l'ideatore della Cà Granda di Milano, che nella zona realizzò anche il Santuario di San Carlo di Arona).

Il primo nucleo storico fu integrato e parzialmente modificato nel XIX secolo, periodo di massima espansione

demografica dell’abitato.

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Tra il XIX e XX secolo si è sviluppato l’insediamento di ville e case per vacanze appartenute alla borghesia

novarese, alcune di notevole interesse architettonico e ambientale (ad esempio Villa Solaroli), e di strutture

religiose (il Seminario, poi casa di accoglienza Papa Giovanni).

Contesto socio economico attuale

Il tessuto economico del territorio, ossia quello del bacino del Lago d'Orta e dell'area collinare a ridosso, è

attualmente caratterizzato da una sostanziale fragilità sia a causa della crisi dei settori tradizionali cui era

legata l’economia dei principali centri limitrofi (quali rubinetterie e casalinghi che, nonostante il permanere

di alcune aziende leader, registrano un progressivo calo occupazionale) sia per la sua localizzazione periferica

rispetto ai centri urbani principali (Borgomanero, Novara, Omegna, Verbania).

Si assiste nei comuni dell’area ad uno sviluppo, invece, di attività legate alla ricettività, specialmente nella

zona collinare, dove negli ultimi anni sono aumentate in modo significativo le presenze turistiche. Nell’area

è inoltre diffusa la presenza di seconde case, difficilmente quantificabile.

Altro aspetto da non trascurare sono i positivi segnali di innovazione delle attività economiche locali legate

ai servizi turistici (visite guidate, nordic walking, guida turistica di mountain bike) alla creatività

(comunicazione web – graphic design, fotografia, programmatori web) e alla cultura artistica “a tutto tondo”.

Numerose sono infatti le associazioni culturali che organizzano mostre, convegni, workshop, corsi di

formazione, pubblicazioni e manifestazioni musicali sul territorio.

OBIETTIVO DEL PROGETTO E BENEFICIARI DELL’INIZIATIVA

Questa proposta artistica va a colmare la mancanza di eventi simili nel comprensorio del Lago d’Orta (Cusio).

Il valore di un luogo deriva anche dalla ricchezza e dalla qualità delle sue offerte culturali.

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Grazie all’unione sinergica di personalità attive nel mondo della cultura, e residenti nel comprensorio, si è

ravvisata la necessità di promuovere e coordinare attività culturali di recupero e valorizzazione del proprio

patrimonio artistico; un nuovo prodotto culturale rivolto sia alla popolazione residente o periodicamente

residente, sia al turismo, dedito e culturalmente interessato a questo tipo di spettacoli.

I turisti che solitamente frequentano il Lago d’Orta provengono spesso dal nord Europa, oltre che dalla stessa

Italia, alla ricerca di paesaggi emozionanti, intense esperienze culturali ma anche di degustazioni culinarie di

alto livello; olandesi, inglesi, tedeschi, francesi, svizzeri valicano le Alpi verso questo angolo fiabesco del

Piemonte con l’intenzione di vivere esperienze uniche. Il progetto “Villa Nigra Opera Festival” vuole offrire

questo tipo di unicità.

L’indagine fatta sulle proposte artistiche del passato ha evidenziato l’assenza in tempi recenti di produzioni

di Opera lirica.

Numerose sono le proposte concertistiche solistiche, cameristiche, sinfoniche ma non è più presente alcuna

offerta di Opera Lirica o di Teatro in musica.

Si percepisce la necessità di una nuova idea culturale che sia concorrenziale ad altre già createsi in altri siti

d’interesse italiani e che, in particolar modo, rinnovi il concetto di turismo valorizzando il territorio e la

popolazione artistica residente.

Il successo dei primi 2 spettacoli è stato sancito dal numero dei biglietti venduti, che già alla seconda edizione

è raddoppiato, riempiendo nella totalità gli spazi riservati al pubblico. L’aspettativa per il 2019 è di replicare

il successo dell’evento del 2018, con circa 400 spettatori.

Un importante tassello di valutazione deriverà dal numero degli sponsor che vedranno in questo progetto un

volano economico e che vorranno aderire alla cordata, fortificando economicamente questa e le future

edizioni del “Villa Nigra Opera Festival” che, finora, ha ottenuto il sostegno di:

Istituzione e Fondazioni: Consiglio Regionale Piemonte, che ha fornito anche il Patrocinio

Comune di Miasino

Fondazione Cariplo

Fondazione CRT

Fondazione Intra Onlus

Piemonte dal Vivo

Sponsor privati: Alessi

Fantini

F.lli Pettinaroli

Johnson Sc

Paffoni

Ponti

Triulzi Servizi Doganali

Sponsor privati locali: Cin Cin Banqueting

Congiu Impresa Edile

Cusionautica

Idea Dolce

Il Giardino di Anna Ristorante

La Fattoria del Pino

La Genzianella

Lavanda e Rosmarino

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Marzia Fiori e Piante

Moré and Partners

Palazzo Aquarello

Panificio Spriano

Taverna Antico Agnello

Tempi Lontani B&B

Benefici sul territorio

Le ricadute positive sono molteplici.

Innanzitutto economiche grazie all’interazione di forze artistiche del territorio che possono creare progetti

nuovi e coinvolgere giovani artisti. Il Festival si appoggia all’Orchestra Sinfonica “Carlo Coccia”, costituita

perlopiù da musicisti affermati come docenti presso Conservatori e accademie di perfezionamento

unitamente a giovani brillanti diplomati dei Conservatori di Novara, Torino e Milano.

L’Opera, una volta prodotta, potrà anche diventare elemento artistico con valore aggiunto da proporre, a

prezzi competitivi, ai teatri limitrofi che sono sempre alla ricerca di offerte di questo livello culturale.

Una importante ricaduta è quella turistico-culturale: ci piacerebbe che il Lago d’Orta diventi sinonimo di arte,

Lirica, danza, teatro in aggiunta a quello che già rappresenta: natura, borghi, storia, enogastronomia.

BUDGET PREVISIONALE 2019

Di seguito il budget previsionale per il Villa Nigra Opera Festival del 2019 nel caso di rappresentazione del

Barbiere di Siviglia (iva inclusa).

VOCI DI COSTO

Orchestra, coro, solisti 18.000

Service / palco / luci 2.400

Ospitalità cast 1.000

Direzione artistica / regia / scene / costumi 6.200

Siae / biglietteria 600

Grafica / stampa materiale promozionale 1.300

Ufficio stampa e comunicazione / Fotografo / Videomaker 3.000

TOTALE 32.500