Terremoti d’Italia –museo delle scienze naturali novembre 2014 · Il modello utilizzato per...
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Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Cos’è il Rischio Sismico?Fonte prof. Ing. Mauro Dolce – dipartimento Protezione civile italia
81% degli edifici costruito prima del 1981
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Considerando soltanto gli edifici in c.a., il 61% (pari a circa 1.670.000 unità risale al periodo 1950‐1980.
Circa 9 milioni di edifici non sono progettati per resistere ai carichi orizzontali e di questi, circa 1,8 milioni sono in c.a.
Classificazione sismica del territorio italiano da NTC 2008
60%37%
Edifici in c.a. per data di costruzione
Prima del 1945
Dal 1945 al 1981
Dopo il 1981
31%
50%
19%
Totale edifici per data di costruzione
Prima del 1945
Dal 1945 al 1981
Dopo il 1981
La vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano
38%
45%
16%
Patrimonio edilizio esistenteclassificato per data di costruzione
pre 1960
1961‐1990
1991‐2010
Il 40% DEGLI EDIFICI ESISTENTI HA ESAURITO LA VITA UTILE
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
La vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
I costi dei terremoti in Italia
Fonte prof. Ing. Mauro Dolce – dipartimento Protezione civile italia
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Il terremoto di Salò ( 30 Ottobre 1901)Alle 14.59 del 30 Ottobre 1901 una fortissima scossa di terremoto colpisce diverse località nell’area ad occidente del lago di Garda. Gli effetti più gravi riguardano Salò: lesioni, crolli e spaccature nel terreno. Il governo invia una commissione di tecnici per definire l’entità dei danni e le modalità dei lavori di ripristino.
Ma esiste davvero il rischio sismico e, se esiste, quanto dista da noi?
Il terremoto di Salò ( 24 Novembre 2004)
Il terremoto del 24novembre 2004 fu unterremoto di forteintensità (magnitudo 5,2della scala Richter ‐ VIIIgrado della scala Mercalli)che colpì il nord Italia alleore 23:59 locali senzaconseguenze per lapopolazione. L'epicentro èstato individuato nelcomune di Vobarno, in ValSabbia. I danni maggioriagli edifici, ma senzavittime, sarebbero a Salò,sul Lago di Garda.
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Finalità e obiettivi
La mostra ‘Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014’e le attività collaterali ricomprese all’interno della sua cornice vogliono rappresentare
l’inizio di una collaborazione tra soggetti diversi (istituzioni, enti, universita’ e professioni)per il perseguimento di questi obiettivi che insieme intendiamo raggiungere.
COSA VOGLIAMO FARE?
AVVIARE e PROMUOVERE UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER LO SVILUPPO DI
UNA CULTURA DELLA PREVENZIONE
AVVIARE UN PROCESSO PER LA DEFINIZIONE DI STRUMENTI E STRATEGIE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
La mostra e il laboratorio didattico
Il Laboratorio didattico ‘TUTTI giù per TERRA’ è un progetto dell' Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia. ‘TUTTI giù per TERRA’ è un percorso attivo di educazione al rischio sismico che vuole essere un'occasione per motivarei partecipanti a farsi domande e cercare risposte. La proposta è destinata anzitutto alle scuole, ma anche a singolivisitatori. Il percorso attivo si basa su un approccio fortemente interattivo e partecipativo e il cuore della progettualitàespositiva risiede nella creazione di specifici strumenti‐gioco.
Modello utilizzato per la spiegazionedel meccanismo con cuisi generano i terremoti
Il modello della struttura interna della Terra ebooklet per "animare" l'evoluzione della crosta
negli ultimi 500 milioni di anni.
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
La mostra e il laboratorio didattico
Il Laboratorio didattico ‘TUTTI giù per TERRA’ è un progetto dell' Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia. ‘TUTTI giù per TERRA’ è un percorso attivo di educazione al rischio sismico che vuole essere un'occasione per motivarei partecipanti a farsi domande e cercare risposte. La proposta è destinata anzitutto alle scuole, ma anche a singolivisitatori. Il percorso attivo si basa su un approccio fortemente interattivo e partecipativo e il cuore della progettualitàespositiva risiede nella creazione di specifici strumenti‐gioco.
Il modello che spiega il funzionamento di un sismografo e il modello utilizzato per riprodurre le diverse onde sismiche.
Il modello utilizzato per spiegare il meccanismo della deriva dei continenti e dell'orogenesi.
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
La mostra e l’area espositiva
Il fulcro della mostra è rappresentato dall’area espositiva definita “l’esperienza del terremoto”, dove il visitatore può apprendere cosa sia un terremoto attraverso la percezione sensoriale degli effetti sulle persone e sulle cose, grazie a
due grandi tavole vibranti che simulano il movimento sismico realizzate per la mostra dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con l’Università della Basilicata e Reluis. Su di una tavola, la “Stanza sismica, che riproduce in scala al vero un ambiente domestico, i visitatori vivono da protagonisti l’esperienza del terremoto. Sull’altra tavola, la “Città sismica”, è riprodotto un ambiente urbano, in scala ridotta, dove sono presenti edifici e ponti con diversi sistemi
di protezione sismica, in modo che i visitatori possano “vivere” l’esperienza del terremoto dall’esterno.
La stanza sismica La citta sismica
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Le attivita’ collaterali – visita all’universita’ di brescia
La visita alla facoltà di ingenereria.
Pensata per per le classi dei licei scientifici e degli istututi tecnici delle scuole superiori, la visitarappresenta un altro momento caratterizzante della proposta formativa; essa non solo vuole introdurre itemi della prevenzione sismica, ma si pone un obiettivo educativo di più ampia portata, suggerendomodelli di riferimento ‘sani’ per gli adolescenti di oggi.
La visita prevede una ‘lectio magistralis’ nell’aula magna della facoltà e la visita al laboratorio provemateriali
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Le attivita’ collaterali – formazione tecnico‐scientifica
LA FORMAZIONE.
Fatta salva la possibilità di integrare e completare il progetto e la proposta formativa dedicata ai tecnici e agli amministratori delle Pubbliche Amministrazioni, nonche ai liberi professionisti che operano nell’ambito dell’edilizi con ulteriori iniziative, è prevista l'organizzazione dei seguenti seminari e corsi:
(in favore dei tecnici e degli amministratori della P.A)1. Sisma. Pianificazione urbanistica e pianificazione emergenziale;2. Sisma. Prevenzione e mitigazione del rischio in assenza di finanziamenti specificatamente destinati: il
ruolo degli enti territoriali;3. Una proposta di revisione della legge regionale in materia di controllo dei progetti nelle aree
sismiche: il controllo quale strumento di mitigazione del rischio.
(in favore dei tecnici e liberi professionisti)1. Ampliamenti e sovralzi di edifici esistenti in area sismica. Dalla necessità alla fattibilità tecnico‐
economica dell'intervento;2. Edifici sismicamente isolati: architettura e impianti;3. Edifici sismicamente isolati: il progetto strutturale.
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Le attivita’ collaterali – esercitazioni di protezione civile
Dando seguito all’esercitazione interprovinciale di Protezione Civile tenutasi a Orzinuovi nell’ottobre scorso, l’Ordine Professionale degli ingegneri intende confermare la volontà di supportare le strutture di protezione civile nelle attività di esercitazione (e in emergenza), con particolare riguardo alle funzioni, per le quali sono opportune le competenze proprie della categoria
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Possibili sviluppi
Quali po
ssibili
svilupp
i?
in collaborazione con il mondo accademico e gli istituti che hanno ideato la mostra, sviluppare NUOVI PROGETTI FORMATIVI per gli alunni delle scuole tecniche superiori attraverso i quali i ragazzi possano realizzare un loro progetto, spaziando tematicamente dalla fisica del terremoto alla pericolosità, dalla risposta degli edifici al sisma alla sicurezza degli ambienti scolastici e
domestici
In sinergia con università professioni, associazioni di categoria approfondire i temidell’AUTO‐PROTEZIONE, nonché divulgare nozioni base che consentano di guidare all’acquisto,
alla costruzione/ristrutturazione e all’arredo della propria casa
Sul fronte della pianificazione emergenziale, della gestione tecnica in emergenza e dellariduzione e mitigazione del rischio s’intendono promuovere azioni in grado di svilupparestrategie e strumenti a supporto degli enti territoriali.In tale ambito appare auspicabile lo sviluppo di metodologie:1. che consentano di analizzare il sistema territoriale in modo da saper individuare gli elementidi criticità che ostacolano lo svolgimento delle funzioni strategiche durante l’emergenza;2. finalizzate a ottimizzare il trasferimento le conoscenze (geometrico‐materiali) degli immobilistrategici e rilevanti (scuole) dal propietario ai rilevatori chiamati a esprimere un giudizio diagibilità dopo un evento simico;3. in grado di individuare percorsi virtuosi che promuovano una riduzione del rischio, attraversoun innalzamento della sicurezza strutturale degli edifici, anche in carenza di finanziamentispecificatamente destinati
Terremoti d’Italia – museo delle scienze naturali – Brescia novembre 2014
Perchè ne vale la pena?
“Strategie di prevenzione più efficaci farebbero non solo risparmiare decine di miliardi di dollari ma salverebbero decine di migliaia di ite.
Costruire una cultura di prevenzione non è facile.
Mentre i costi della prevenzione debbono essere pagati nel presente,i suoi benefici si avvertono in un futuro distante.
Per di più, i benefici non sono tangibili:SONO I DISASTRI NON AVVENUTI”
Kofi Annan, WSSD 2002