UMBRIA SAN GEMINI GEOLAB > La Deriva dei Continenti · 2020-03-13 · LA DERIVA DEI CONTINENTI...

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exhibit+design exhibit+design SAN GEMINI GEOLAB > La Deriva dei Continenti < COME NASCE L’OCEANO ATLANTICO LA DERIVA DEI CONTINENTI Wegener espresse per la prima volta nel 1912 una teoria che chiamò “Deriva dei continenti”. Fu solo con le misure di paleomagnetismo sui fondali oceanici, realizzate negli anni ‘50 e ‘60 che si ebbe conferma della formazione recente dell’oceano Atlantico in un arco di tempo di milioni di anni e quindi della teoria oggi chiamata “Tettonica a Placche”. La rappresentazione di questa teoria necessitava del controllo del fattore temporale, che abbiamo pensato come un timone. Con il timone di acciaio inox, l’utente può governare lo spostamento di deriva tra le placche continentali Africana e Sudamericana, realizzate in resina, dipinte e fissate a un meccanismo a rulli e cinghie. Un display a led mostra il passaggio del tempo mentre i due continenti si allontanano e ruotano sul loro asse. Una centralina elettronica gestisce lo spostamento, la rotazione e l’avanzamento dell’indicatore di passaggio del tempo. Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “ Vietato NON toccareUMBRIA

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SAN GEMINI

GEOLAB > La Deriva dei Continenti <

COME NASCE L’OCEANO ATLANTICO

LA DERIVA DEI CONTINENTI

Wegener espresse per la prima volta nel 1912 una teoria che chiamò “Deriva dei continenti”. Fu solo con le misure di paleomagnetismo sui fondali oceanici, realizzate negli anni ‘50 e ‘60 che si ebbe conferma del la formazione recente dell’oceano Atlantico in un arco di tempo di milioni di anni e quindi della teoria oggi chiamata “Tettonica a Placche”.

La rappresentazione di questa teoria necessitava del controllo del fattore temporale, che abbiamo pensato come un timone. Con il timone di accia io inox, l ’utente può governare lo spostamento di deriva tra le placche continentali Africana e Sudamericana, realizzate in resina, dipinte e fissate a un meccanismo a rulli e cinghie. Un display a led mostra il passaggio del tempo mentre i due continenti si allontanano e ruotano sul loro asse. Una centralina elettronica gest isce lo spostamento, la rotazione e l’avanzamento dell’indicatore di passaggio del tempo.

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> La Deriva dei Continenti <

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GEOLAB > 3 Continenti a spasso<

TRE CONTINENTI A SPASSOQuattro modelli interattivi meccanici realizzati in metacrilato colorato rappresentanti quattro planisferi, corrispondenti alla posizione relativa dei continenti e degli oceani rispettivamente 150 milioni di anni fa, 75 milioni di anni fa, oggi e uno corrispondente alla posizione ipotizzata tra 150 milioni di anni. L’attivazione dell’exhibit avviene attraverso due leve parallele (in metallo colorato e pomello in legno lavorato ignifugo di forma ergonomica il cui braccio è disposto in un doppio fondo) che permettono di far crollare la prima e l’ultima rappresentazione, composte da 8 pezzi ciascuna. I visitatori, divisi in due squadre, devono riscostruire i planisferi, rendendosi così conto della grande differenza tra tali rappresentazioni e la distribuzione odierna delle terre emerse. I quattro planisferi delle dimensioni circa 50x30 cm sono ancorati ad una struttura scatolare in legno che contiene al suo interno il meccanismo di rilascio e magnetizzazione delle placche. Le placche sono montate sul piano frontale del mobile scatolare attraverso dei piccoli magneti tipo neodimioferro boro siste-mati all’interno dei vari elementi. Tirando la leva gli elementi del puzzle si staccano dal piano di sostegno per cadere all’interno di una sacca in gomma trasparente morbida per attutire l’urto. Il resettaggio della macchina avviene mediante leva che fa sganciare gli elementi magnetici.

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> 3 Continenti a Spasso <

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GEOLAB > I Mammiferi del Pleistocene <

I MAMMIFERI DEL PLEISTOCENE

Indovina l’osso corrispondente

L’exhibit é costituito da una stanza ricolma di palline di plastica, contenute da una soglia imbottita, dentro cui sono nascoste delle copie in lattice di ossa fossili appartenute ad animali del pleistocene. Ogni copia è identificata da un numero stampato. Alle pareti della stanza sono affissi dei pannelli rappresentanti gli scheletri degli animali a cui é associata una lettera. I bambini entrano nel “campo di scavi” salutati dalla voce di uno speaker, cercano le “ossa” e, attraverso una tastiera posta nel la struttura imbottita, inseriscono una combinazione di lettera e numero. Se la combinazione è esatta si accende una luce localizzata sulle pareti dietro al pannello corretto, nel punto corrispondente all’osso ritrovato.Un commento audio accompagna il successo o incoraggia a ritentare in caso di errore. di passaggio del tempo.

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> I Mammiferi del Pleistocene <

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GEOLAB > Orogenesi e Vulcanismo

OROGENESI E VULCANISMOLa terra viene rappresentata schematicamente in sezione verticale da un plastico interattivo costruito in un mobile di vetro e legno.

Mostra i processi di corrugamento della crosta terrestre del sistema di arco/fossa di subduzione, e di collisione con una placca di tipo continentale che conduce alla formazione di una catena montuosa e che e’ causa di terremoti, di vulcani e di variazioni geologiche importanti.

Una audioguida spiega la relazione tra la superficie e le masse in movimento sottostanti in tre fasi distinte e attivate da pulsanti dall’utente. Scandisce i tempi di accensione di effetti luminosi (led) e spot luninosi, coordinati da una elettronica..

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SAN GEMINI

GEOLAB > La Falda di San Gemini <

LA FALDA DI SANGEMEINIL’exhibit dimostra come si forma la particolare effervescenza della famosa acqua minerale umbra.Attraverso una rotella posta sul lato visibile al pubblico, si attiva il ciclo dell’aqua che vediamo “piovere” dalle nuvole direttamente sul plastico, penetrare nel terreno attraverso gli strati permeabili e accumularsi in particolari serbatoi.

Attivata da un secondo pulsante parte una miscela d’aria che simula la spinta del gas vulcanico sottostante.

Il ciclo si conclude vedendo fisicamente zampillare l’acqua dalla superficie del plastico.

L’exhibit é costituito da un plastico orizzontale protetto da un cristallo, mentre frontalmente è visibile una sezione verticale del terreno retroilluminata da una regia luci.

Un commento audio ed alcuni effetti di luce, gest i t i da una cent ra l ina e le t t ron ica, accompagnano le fasi del ciclo.

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DENTRO UNA STELLAEntriamo all'interno di una stella: si tratta di un modello costituito da un ottavo di sfera del raggio di circa tre metri con un accesso e un'uscita. All'interno il visitatore con un pulsante può attivare un monitor posto nel “nucleo” che ci mostra un filmato e attraverso un audioguida ci racconta come è fatta una stella. Partendo dal nucleo viene descritto il viaggio che un fotone compie per uscire da una stella.D o p o a v e r v i s t o n e l m o n i t o r un'animazione del fotone partire dal nuc leo , lo ved iamo fuor iusc i re (seguiamo con lo sguardo un puntino luminoso rosso) e muoversi sulla parete specchiata che rappresentala sezione della stella.Quando il puntino arriva in prossimità della superficie della stella vediamo rappresentati i moti convettivi al suo interno, attraverso il movimento circolare di led rossi (sempre sulla p a r e t e s p e c c h i a t a ) . o , m e n t r e frontalmente è visibile una sezione verticale del terreno retro illuminata da una regia luci. Un commento audio ed alcuni effetti di luce, gestiti da una centralina elettronica, accompagnano le fasi del ciclo.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - MONTEPORZIO CATONE (RM)

ASTROLAB > Dentro una Stella <

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Macchine didatt iche - exhibit interatt iv i elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

> Dentro una Stella <

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OSSERVATORIO ASTRONOMICO - MONTEPORZIO CATONE (RM)

ASTROLAB > Come nasce una Stella <

COME NASCE UNA STELLAWegener espresse per la prima volta nel 1912 una teoria che chiamò “Deriva dei continenti”. Fu solo con le misure di paleomagnetismo sui fondali oceanici, realizzate negli anni ‘50 e ‘60 che si ebbe conferma del la formazione recente dell’oceano Atlantico in un arco di tempo di milioni di anni e quindi della teoria oggi chiamata “Tettonica a Placche”.

Attraverso una simulazione f isica vediamo riprodotto il meccanismo che genera le stelle. Azionando un pomello posizionato orizzontalmente su di un piano si può “rimescolare” un fluido (lo spazio) In cui sono sospese delle particelle che rappresentano corpi celesti. Una telecamera a circuito ch iuso co l legata ad un mon i to r posizionato in testa all’exhibit permette agli altri spettatori di osservare ciò che avviene all’interno del cilindro.

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> Come nasce una Stella <

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UNA PASSEGGIATA NELL’UNIVERSOQuanto è grande la Terra? E le galassie? E i grandi ammassi?

Un pannello pone al visitatore alcune domande in sequenza.

Le risposte sono contrassegnate da lettere, e altrettante lettere sono poste su un pavimento sensibile: s e c a m m i n o s u l l a l e t t e r a cor r ispondente a l la r i sposta corretta, si accendono in sequenza delle foto retroil luminate con tecnologia ultra slim, a partire dalla Terra mostrano prima il nostro pianeta in relazione col sistema solare, poi questo in relazione a una galassia (la Via Lattea), quest’ultima in relazione ai grandi ammassi, poi gli ammassi di galassie, fino al reticolo spaziale…. per darci un idea delle dimensioni del cosmo !

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - MONTEPORZIO CATONE (RM)

ASTROLAB > Una passeggiata nell’Universo <

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ACCELERATORE DI PARTICELLE

Un exhibit robusto e trasportabile, attraverso la metafora del gioco r a c c o n t a l a d i n a m i c a dell’acceleratore di particelle.Su di una lavagna magnetica si compone un percorso di elementi tubolari trasparenti: una volta c o s t r u i t o i l p e r c o r s o , i n corrispondenza della direzione di uscita si posiziona l’atomo, un nucleo magnetico rivestito di gomma su cui sono posizionate d e l l e s f e r e d i a c c i a i o c h e rappresentano gli elettroni.Una sfera di acciaio viene infine lasciata cadere nel percorso a tubi.La sfera accelerata dalla caduta colpisce il nucleo separandolo daglielettroni che ricadono nella vasca sottostante.Si può costruire ora un nuovo percorso e ricominciare il gioco.

Exhibit Itineranti > Acceleratore di particelle <

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DENTRO LA TERRAUn grande modello della Terra, costituita da un ottavo di sfera con un ingresso e un uscita. Permette di andare a scoprire, entrando al suo interno, la struttura del nostro p i a n e t a . U n s e n s o r e p o s t o all’ingresso dell’exhibit invita a scoprire i segreti dell’interno della terra. Con l’utilizzo di una interfaccia a pulsanti si attiva l’exhibit. Entrando vediamo il nucleo interno e il nucleo esterno, i moti convettivi e i l magnetismo della terra. Sentiamo un a u d i o g u i d a c o m i n c i a r e u n a descrizione accompagnata da effetti sonori mentre una serie di specchi interni crea l’illusione di essere all’interno di una sfera completa. La voce descrive la composizione interna della terra e i meccanismi che la regolano in un intervallo di tempo nel quale un impianto elettronico gestisce gli eventi.Rappresentazioni grafiche retro i l luminate a l momento g iusto completano l’esperienza e luci di servizio accompagnano all’uscita.

Exhibit Itineranti > Dentro la Terra <

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> Dentro la Terra <

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DENTRO UNA STELLAEntriamo all'interno di una stella: si tratta di un modello costituitodi un ottavo di sfera del raggio di circa tre metri con un accesso e un'uscita.Un’ audioguida inizia a raccontare come è fatto l’interno di una stella partendo dalla descrizione del nucleo, che nell’exhibit è 1/8 di sfera del diametro di circa 50 cm, illuminato al suo interno, che grazie a un gioco di specchi percepiamo nella sua forma sferica.

La descrizione procede via via verso gli strati più esterni, retroilluminando in sequenza un pannello in plexiglass su cui è rappresentata graficamente la sezione della stella. Viene spiegato cosa è un fotone e il viaggio che compie dal nucleo all’esterno della stella stessa, attraverso l’accensionedi led e fili luminosi.

Attraverso una regia di luci s i evidenziano prima il nucleo esternoe successivamente i moti convettivi.

Exhibit Itineranti > Dentro una stella <

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> Dentro una Stella <

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LASCA IL FUMO AL CAPOLINEAMostra interattiva itinerante allestita su un Bus bipiano, con una superficie espositiva di circa 45 mq. Lo scopo è raggiungere in maniera efficace i bambini e i ragazzi in un’età compresa tra gli 8 e i 13 anni. Il fatto stesso che la mostra è allestita su un bus è un modo per attirare l’interesse e la curiosità dei ragazzi.Della mostra è stato curato l’allestimento del Bus, la progettazione degli exhibit interattivi e la grafica, non che la creazione dei due personaggi che accompagnano la comunicazione relativa: POL & MON.Una volta entrati nel Bus sostiamo in una prima zona dove personale di bordo farà una breve introduzione sull’argomento e abbiamo un primo exhibit interattivo: “cosa contiene?”.Si tratta di una macchina didattica che permette, aprendo gli sportelli delle varie sezioni, di conoscere i componenti delle sigarette e i danni che questi provocano all’organismo.

Exhibit Itineranti > Lascia il Fumo al Capolinea <

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Exhibit Itineranti > Lascia il Fumo al Capolinea <

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ZONE VERDI DI ROMAPlastico interattivo della città di Roma e dintorni. Con un puntatore laser il visitatore può mirare le zone verdi segnalate sul plastico e premendo un tasto può visualizzare sul monitor delle fotografie e leggere alcune informazioni relative all'area verde in questione.

Scopo del plastico è evidenziare gli interventi del Comune di Roma in alcune aree verdi della città e i dintorni di essa

PALAZZO DEI CONGRESSI E MUSEO DEL RISORGIMENTO (ROMA)

Comune di Roma > Zone Verdi di Roma <

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IL PUZZLE DELLA TERRA 3DIl gioco consiste nel ricostruire il puzzle delle placche della tettonica terrestre.Nella vasca sono depositate le varie placche che costituiscono la parte esterna della crosta terrestre.Il gioco consiste nel ricostruire il puzzle posizionando sulla sfera terra le placche finché non si trova la corretta posizione.Le placche che contengono delle piastre di ferro rimangono ancorate alla sfera attraverso dei magneti che si trovano all’interno della terra.La leva posta alla base dell’exhibit trasmette il movimento a otto pattini dentro la sfera su cui sono fissati i magneti.Così i magneti si allontanano fino a far decadere la forza magnetica che trattiene in posizione le placche, lasciandole crollare dalla superficie della terra. I continenti sono fatti di resina poliestere e colorati a mano.Il meccanismo di alluminio e legno, la base in ferro successivamente tamponato.Attraverso un pistone a gas, la leva torna in posizione da sola insieme con i magneti che tornano a contatto della superficie interna della sfera e possiamo quindi giocare di nuovo.

MUSEO-LAB DI GEOPALEONTOLOGIA - PIETRAROIA (BN)

PALEOLAB > Il Puzzle della Terra 3D <

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> Puzzle della terra 3D <

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Un plastico in tre dimensioni, con lo spaccato della Terra che permette di collegare i movimenti convettivi visti all'interno della Terra con gli effetti che questi provocano in superficie. Si tratta di un Modello interattivo elettromeccanico, con una sezione orizzontale che illustra la presenza di terremoti, vulcani e orogenesi, e una sezione verticale che mostra la convezione nel mantello terrestre. Lo spaccato della Terra che si mostra è una sezione geologica che rappresenta un sistema di arco/fossa di subduzione e una zona in collisione con una placca di tipo continentale che genera una catena di montagne. Nel complesso l'attività si compone di tre fasi principali ognuna relativa al richiamo automatico da tre pulsanti luminosi di diverso colore che rappresentano rispettivamente i “terremoti”, i “vulcani” e “l'orogenesi” che attivano gli effetti speciali necessari alla visualizzazione dei vari fenomeni. Lo spaccato della Terra è illuminato ad arte per concentrare l'attenzione dello spettatore sugli effetti speciali che simulano i moti convettivi del mantello terrestre e di volta in volta, a seconda del pulsante premuto, i punti dove si generano i terremoti, che sono visualizzati attraverso l'accensione automatica di led colorati, i punti dove due placche si scontrano per formare una montagna, che sono visualizzati attraverso l'accensione automatica di led di diverso colore e le aree dove si generano i vulcani attraverso l'illuminazione scenografica delle camera magmatica in profondità nello spaccato. Sulla sezione emersa dal plastico appaiono inoltre elementi di grafica retroilluminati che evidenziano le forze di spinta che generano i movimenti della crosta terrestre e le forme geografiche in superficie. Altri effetti di luce e audio accompagnano le spiegazioni di un audioguida, con sorgente da lettore MP3 sui fenomeni geologicirappresentati. Le dimensioni dell'ingombro, ovvero del mobile di contenimento, sono all'incirca 170x70x80 cm. L'intera macchina è illuminata ad arte e protetta da un arco scenografico in legno laminato ignifugo di colore grigio che contiene l'impianto dell'illuminotecnica, l'impianto audio e gli alloggiamenti della centralina elettronica.

MUSEO-LAB DI GEOPALEONTOLOGIA - PIETRAROIA (BN)

PALEOLAB > Orogenesi e Vulcanismo 2 <

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> Orogenesi e Vulcanismo 2 <

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LA FORMAZIONE DELLE GROTTEPlastico realistico alto circa due metri.Un commento audio ci aiuta a seguire il percorso dell’acqua nel terreno.

All’inizio sentiamo il rumore e vediamo sulla sommità del plastico i bagliori di un temporale e… inizia a piovere.

L’acqua scorrendo allarga le fessure naturali della roccia calcarea che vediamo rappresentate nel plastico, e dove scorre maggiormente indebolisce la trama rocciosa facendo crollare interi blocchi di roccia.

Nel plastico osserviamo realmente il “crollo” di due blocchi di roccia!

L’acqua continua a scorrere verso il basso, formando grotte, stalattiti e stalagmiti, fino a quando incontra uno strato impermeabile del terreno formando un lago sotterraneo.

MUSEO-LAB DI GEOPALEONTOLOGIA - PIETRAROIA (BN)

PALEOLAB > la formazione delle grotte <

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> La formazione delle grotte <

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FOGLIE E FRUTTI

Una grande struttura contiene otto alberi stilizzati.I visitatori dispongono di otto rappresentazioni di foglie e frutti posizionate su altrettanti tasselli di forma uguale che deve associare correttamente agli alberi corrispondenti.

Un sistema audio e di luci indica la correttezza dell'associazione e fornisce informazioni aggiuntive sull’albero indovinato.

MUSEO DELL’APPENNINO UMBRO- POLINO (TERNI)

Rocca del POLINO > Foglie e Frutti <

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

L’exhibit invita a misurare le proprie forze in proporzione a quelle della natura.Su una parete mobile sono indicati i punti dove appoggiare le mani per spingere.Ad una spinta debole corrisponde l’accensione del primo riquadro retro illuminato corrispondente ad un terremoto di magnitudo 2,5.A spinte più decise corrispondono terremoti di maggiore magnitudo ed effetti indicati con illustrazioni esplicative.

MUSEO DI VULCANOLOGIA E SISMOLOGIA (RM)

Rocca di Papa > Di che terremoto sei <

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

IL GIOCO FILOSOFICOSi tratta di un gioco in cui viene richiesto di confrontarsi con una serie di domande scegliendo ogni volta un metodo di risposta tra quattro possibilità: induzione, deduzione, fede e intuizione.Ogni metodo di approccio ha il suo proprio “timbro”, che si utilizza per fornire la risposta al quesito. La domanda viene attivata toccando la sfera corrispondente.Una volta fornita la risposta corretta si procede alla stazione successiva fino a compimento del ciclo.L’obbiettivo è quello di manifestare le diverse metodologie nell’approccio cognitivo.

MUSEO DI VULCANOLOGIA E SISMOLOGIA (RM)

Rocca di Papa > Il Gioco filosofico <

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

DENTRO LO SQUALOEntrando nella bocca dello squalo il visitatore trova al suo internoi principali organi: le aperture ai lati della bocca che permettono il passaggio dell'acqua per far “respirare” lo squalo consentendo lo scambio dell'ossigeno e dell'anidride carbonica nel sangue, poi il cuore riprodotto tridimensionalmente in vetroresina con un sensore di prossimità che avvicinando la mano attiva una “pulsazione” di luce rossa accompagnata dall'audio del battito cardiaco. Segue lo stomaco in cui posso “affacciarmi” per osservare le sagome di ogni sorta di stranezza ingerita dallo squalo. Proseguendo il cammino sul pavimento evidenziato in rosso, si attivano sensori a pressione che f a n n o a c c e n d e r e i l f e g a t o , o r g a n o particolarmente grande nello squalo. In alto sopra la testa del visitatore è riprodotta la colonna vertebrale. E prima di uscire trovo l'utero a cui posso fare una ecografia e visualizzare su monitor che all' interno ci sono ben tre squaletti, e scoprire così di trovarmi dentro uno squalo femmina!

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI - ROMA - VIA NAZIONALE - MOSTRA DI ALBERTO LUCA RECCHI

“SQUALI” > Dentro lo squalo <

Mostra "Squali!"di Alberto Luca RecchiPalazzo delle EsposizioniVia Nazionale, Roma

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Macchine didatt iche - exhibit interatt iv i elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

> Dentro lo squalo <

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - BOLOGNA

OAB > Eclissi <

ECLISSIIl fenomeno dell'eclisse si ha quando, relativamente ad un dato osservatore, un corpo celeste o la sua ombra ne copre un altro.In questo exhibit sono visibili le due condizioni di allineamento rispetto alla luce del sole. la luna orbita intorno alla terra muovendosi grazie ad un motore elettrico posizionato all'interno della macchina attivato a un comando esterno.I l t a s t o r e s t a i n i b i t o fi n o a l completamento dell'orbita intorno allaterra.Contemporaneamente all'effetto fisico e ottico si possono leggere sulla pianta alcune informazioni astronomiche relative al fenomeno.

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COMETAQuando le comete si avvicinano al Sole, il calore provoca vere eruzioni simili ai geyser terrestri.Questo materiale, rilasciato nello spazio, provoca la tipica forma della cometa come la vediamo noi.

Il vento solare fa sì che la coda sia sempre rivolta verso l'esterno rispetto al Sole, come una bandiera nel vento.Il fenomeno viene rappresentato in un exhibit in cui una cometa ruota intorno ad un astro solare con la scia sempre rivolta in senso opposto alla direzione del Sole.

Un motore trasmette il movimento orbitale ellittico ad un’asta su cui è posizionata una esemplificazione schematica di una cometae della sua scia. Un sistema elettronico controlla la velocità di rotazione che cresce con l’approssimarsi al Sole e rallenta nell’afel io. All’ interno della cometa è posizionata una microventola elettrica che soffia sulla “scia” in modo da rendere visibile il fenomeno della “coda”.

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OSSERVATORIO ASTRONOMICO - BOLOGNA

OAB > Cometa <

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

UNA PASSEGGIATA NELL’UNIVERSOS e m p r e p e r l ’ O s s r v a t o r i o Astronomico di Bologna abbiamo real izzato due exhibi t d i par i dimensioni che rappresentano il suolo di Marte e Venere.

A l l ’ i n t e r n o d i u n a s t r u t t u r a trapezoidale trasportabile sono riprodotti in prospettiva forzata campioni di suolo dei due pianeti.

L’effetto di immersione è rafforzato dalla presenza di una illuminazione indipendente e di un fondale ciclorama su cui è riprodotta la visione dell’atmosfera dalla superficie dei due pianeti.

Il tutto è corredato di informazioni s p e c i fi c h e s u i p i a n e t i e l a compos iz ione de l l ’ a tmos fe ra . impaginati in attorno all’ ”oblò” della nostra immaginaria sonda spaziale.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - BOLOGNA

OAB > Marte <

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VELLETRI (RM)

TETHYS > La Barriera Corallina <

LA BARRIERA CORALLINAPlastico statico realistico (misure cm.150x60xh35) r a p p r e s e n t a n t e l a conformazione di una barriera corallina con l a g u n a , s c a r p a t a e fondale profondo.

Sulla porzione di plastico sono rappresentati in m o d o s c h e m a t i c o i pa r t i co la r i f enomen i g e o m o r f o l o g i c i c h e avvengono sopra e sotto la superficie del mare.

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

Plastico realistico (misure cm 100x130 h40) che rappresenta l’area vulcanica dei Colli Albani e la sezione del terreno della stessa.Quattro pulsanti consentono di attivare led e fi l i l u m i n o s i d i d i v e r s i c o l o r i i n corrispondenza di camera magmatica, coni di scorie, criteri di esplosione, orli di caldera. Per la realizzazione del plastico è stato realizzato un disegno computerizzato per poi essere elaborato da una fresa a controllo numerico, modellando nell’MDF la stratigrafia del terreno, usata poi per la realizzazione del plastico stesso.

VELLETRI (RM)

TETHYS > Il Vulcano Laziale <

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CASA KYOTO

Plastico architettonico esplicativo in scala 1:25, di dimensioni indicative di cm 100x80 h120.Rappresenta un edificio bioclimatico di classe “A”e la sua sezione verticale.La particolarità è nell’integrazione di un sistema di video-proiezione contenuto nello scatolare ricavato nella base del plastico stesso, allo scopo di proiettare su uno schermo trasparente posto sulla sezione verticale, un’animazione per la comunicazione del funzionamento del sistema bioclimatico.

CANNES - PER PIETRO MEZZAROMA E FIGLI

MIPIM 2006 > Casa KYOTO <

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> Casa kyoto < Cannes 2006

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Macchine didattiche - exhibit interattivi elettro-meccanici - interazione con audio e video. “Vietato NON toccare”

PIETRALUNGAL’Exhibit è costituito da un plastico e da un pannel lo retroi l luminato alloggiati su un mobile appositamente progettato. Attraverso quattro tasti si attivano quattro fasi didattiche distinte: introduzione alla zona in oggetto, l’alta valle del Tevere e l’Oasi montana di Candeleto; a seguire la storia geologica, la vegetazione e la fauna. Ogni fase è accompagnata da un commento audio sincronizzato con una ser ie d i luc i che s i accendono sul p last ico e nel pannello, guidando il visitatore attraverso il territorio. Oltre alle i n fo rmaz ion i de t tag l i a te su l l a diffusione delle diverse specie animali un sistema di proiezione dall’alto delimita direttamente sul plastico tre aree corrispondenti alla diffusione di alcune specie arboree. In particolare la zona di Candeleto è realizzata su una porzione mobile che sollevandosi mostra il dettaglio della stratificazione geologica fino a 2 km sotto il suolo.

PIETRALUNGA (PG)

Alta Valle del Tevere > Plastico interattivo <

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PIETRALUNGA (PG)

Alta Valle del Tevere > Plastico interattivo <