Terra dei Fuochi: primi risultati delle indagini - ARPAC · lasciata da parte durante l’era Bush,...

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P PRIMO PIANO Specie di habitat di interesse comunitario Morlando a pag.3 Obama e la sfida del cambiamento climatico Nell’ultimo periodo il presi- dente degli Stati Uniti Ba- rack Obama sta puntando nuovamente i riflettori sul cambiamento climatico, reintro- ducendo l’argo- mento tra le prime posizioni della sua agenda. La sfida del cambiamento climatico, lasciata da parte durante l’era Bush, diviene con Obama un punto centrale. Schiattarella a pag.5 Il materiale più utilizzato nel- l’ultimo secolo e protagonista indiscusso della rivoluzione industriale. È l’acciaio, da sempre associato – nell’imma- ginario collettivo – a impo- nenza e indistruttibilità, e che ha trovato un larghissimo im- piego in svariati settori. D’Auria a pag.9 Architettura del paesaggio secondo Michel Corajoud Palumbo a pag.11 La classificazione dei terreni indagati ai fini dell’idoneità all’uso agricolo La nuova era dell’acciaio Terra dei Fuochi: primi risultati delle indagini Ecco i risultati del primo anno di lavoro del Gruppo di Lavoro (GdL), “Terra dei Fuo- chi” appositamente isti- tuito in applicazione della L. n. 6 del 6.02.2014 di conver- sione del D.L. 136/2013 e di cui fanno parte, oltre all’ARPAC, impor- tanti istituzioni quali CRA, ISPRA, ISS, Re- gione Campania, IZS e IZSMe, UniNA, AGEA, CFS. Le attività effettuate dal GdL e sintetizzate nella tabella 1 sono state: - campionamento ed analisi di diverse centi- naia di campioni di suolo, acque, vegetali; - indagini radiometri- che di superficie, da parte del Centro Regio- nale Radioattività dell’ARPAC, volte a ga- rantire la sicurezza del- l’accesso agli operatori; - indagini geomagneto- metriche finalizzate alla ricerca di rifiuti metallici interrati, da parte del CFS; - individuazione delle particelle catastali delle aree vaste e delle aree circostanti le possibili fonti di inquinamento; - ricognizione sulle ulte- riori aree del territorio che dovranno essere in- dagate in altri 31 co- muni della regione Campania. Vito-Marro pagg. 6 e 7 In Giappone l'agricoltura diventa hi-tech Led al posto del Sole, robot, tute anticonta- minazione, è questa l'agricoltura del futuro? A giudicare dalla resa, sì. Una coltivazione ricavata in un ex stabilimento industriale, capace di produrre 100 volte la quantità di raccolto di un campo tradizionale, senza sprechi di acqua o di cibo, è il sogno di molti agricoltori che diventa realtà in Giappone. Maisto a pag.8 Prima di sintetiz- zare le principali caratteristiche del Carnevale a Na- poli, può essere utile riportare il si- gnificato e le ori- gini delle parole “Carnevale” e “Quaresima”. L’etimologia del termine “carne- vale” potrebbe de- rivare dalla radice “carne levare”. “Quaresima”, invece, si collega a “quadrage- sima dies”, “quarantesimo giorno”: con la pa- rola “quarantena” si designava un periodo di ritiro spirituale di quaranta giorni... Lanza-De Crescenzo a pag.14 Esposito a pag.16 Italiani in pausa pranzo: ecco il delivery gourmet Con 665 voti incassati, dal 3 febbraio scorso, inizia il mandato di Presi- dente della Repubblica italiana di Sergio Mattarella, uomo di notevole spessore, illustre magistrato, nonché già esponente politico moderato. Ferrara a pag.18 Benvenuto Presidente! Il richiamo all’unità e la necessità delle riforme SCIENZA & TECNOLOGIA Carnevale a Napoli Tradizioni popolari e gastronomiche “Il Pil misura tutto, eccetto ciò che rende la vita vera- mente degna di essere vis- suta”. Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy pronunciava queste parole all'università del Kansas. Il politico ameri- cano parlava di felicità e be- nessere non ad esempio di sballo o perversioni. A di- stanza di 47 anni dal celebre discorso, prostituzione e droga ci sono finiti davvero nel calcolo del Prodotto in- terno lordo. Per la prima volta prostituzione, traffico di droga e contrabbando en- trano nel calcolo del Pil. Ad ottobre dello scorso anno è entrato in vigore Esa 2010 (European System of Ac- counts), un nuovo sistema di contabilità pubblica e... Tafuro a pag.19 Disuguaglianza, meritocrazia, meritorietà BIO-ARCHITETTURA CURIOSITÀ DAL MONDO LAVORO & PREVIDENZA NATUR@MENTE

Transcript of Terra dei Fuochi: primi risultati delle indagini - ARPAC · lasciata da parte durante l’era Bush,...

PPRIMO PIANOSpecie di habitat

di interesse comunitario

Morlando a pag.3

Obama e la sfida delcambiamento climatico

Nell’ultimo periodo il presi-dente degli Stati Uniti Ba-rack Obama sta puntandonuovamente i riflettori sulcambiamento climatico,reintro- ducendo l’argo-mento tra le prime posizionidella sua agenda. La sfidadel cambiamento climatico,lasciata da parte durantel’era Bush, diviene conObama un punto centrale.

Schiattarella a pag.5

Il materiale più utilizzato nel-l’ultimo secolo e protagonistaindiscusso della rivoluzioneindustriale. È l’acciaio, dasempre associato – nell’imma-ginario collettivo – a impo-nenza e indistruttibilità, e cheha trovato un larghissimo im-piego in svariati settori.

D’Auria a pag.9

Architettura del paesaggiosecondo Michel Corajoud

Palumbo a pag.11

La classificazione dei terreni indagati ai fini dell’idoneità all’uso agricolo

La nuova era dell’acciaio

Terra dei Fuochi: primi risultati delle indagini

Ecco i risultati delprimo anno di lavorodel Gruppo di Lavoro(GdL), “Terra dei Fuo-chi” appositamente isti-tuito in applicazionedella L. n. 6 del6.02.2014 di conver-sione del D.L. 136/2013e di cui fanno parte,oltre all’ARPAC, impor-tanti istituzioni qualiCRA, ISPRA, ISS, Re-gione Campania, IZS eIZSMe, UniNA, AGEA,CFS.Le attività effettuatedal GdL e sintetizzatenella tabella 1 sonostate: - campionamento edanalisi di diverse centi-naia di campioni disuolo, acque, vegetali;

- indagini radiometri-che di superficie, daparte del Centro Regio-nale Radioattivitàdell’ARPAC, volte a ga-rantire la sicurezza del-l’accesso agli operatori;- indagini geomagneto-metriche finalizzatealla ricerca di rifiutimetallici interrati, daparte del CFS; - individuazione delleparticelle catastali dellearee vaste e delle areecircostanti le possibilifonti di inquinamento; - ricognizione sulle ulte-riori aree del territorioche dovranno essere in-dagate in altri 31 co-muni della regioneCampania.

Vito-Marro pagg. 6 e 7

In Giappone l'agricolturadiventa hi-tech

Led al posto del Sole, robot, tute anticonta-minazione, è questa l'agricoltura del futuro? A giudicare dalla resa, sì. Una coltivazionericavata in un ex stabilimento industriale,capace di produrre 100 volte la quantità diraccolto di un campo tradizionale, senzasprechi di acqua o di cibo, è il sogno di moltiagricoltori che diventa realtà in Giappone.

Maisto a pag.8

Prima di sintetiz-zare le principalicaratteristiche delCarnevale a Na-poli, può essereutile riportare il si-gnificato e le ori-gini delle parole“Carnevale” e“ Q u a r e s i m a ” .L’etimologia deltermine “carne-vale” potrebbe de-rivare dalla radice “carne levare”.“Quaresima”, invece, si collega a “quadrage-sima dies”, “quarantesimo giorno”: con la pa-rola “quarantena” si designava un periodo diritiro spirituale di quaranta giorni...

Lanza-De Crescenzo a pag.14

Esposito a pag.16

Italiani in pausa pranzo: ecco il delivery gourmet

Con 665 voti incassati, dal 3 febbraioscorso, inizia il mandato di Presi-dente della Repubblica italiana diSergio Mattarella, uomo di notevolespessore, illustre magistrato, nonchégià esponente politico moderato.

Ferrara a pag.18

Benvenuto Presidente!Il richiamo all’unità e la necessità delle riforme

SCIENZA & TECNOLOGIA

Carnevale a NapoliTradizioni popolari e gastronomiche

“Il Pil misura tutto, eccettociò che rende la vita vera-mente degna di essere vis-suta”. Il 18 Marzo del 1968Robert Kennedy pronunciavaqueste parole all'universitàdel Kansas. Il politico ameri-cano parlava di felicità e be-nessere non ad esempio disballo o perversioni. A di-stanza di 47 anni dal celebrediscorso, prostituzione edroga ci sono finiti davveronel calcolo del Prodotto in-terno lordo. Per la primavolta prostituzione, traffico didroga e contrabbando en-trano nel calcolo del Pil. Adottobre dello scorso anno èentrato in vigore Esa 2010(European System of Ac-counts), un nuovo sistema dicontabilità pubblica e...

Tafuro a pag.19

Disuguaglianza, meritocrazia, meritorietà

BIO-ARCHITETTURA

CURIOSITÀ

DAL MONDO

LAVORO & PREVIDENZA

NATUR@MENTE

Fabio Cuoco

Dal tre febbraio scorso, l’Italiaha un nuovo Presidente dellaRepubblica: dopo le già annun-ciate dimissioni di Giorgio Na-politano, dopo la quartavotazione il parlamento hascelto Sergio Mattarella comenuovo capo dello Stato, nomecaldeggiato dal Premier Renzi,che ha ottenuto l’appoggiodell’intero Partito Democraticoe di altri gruppi minori.Palermitano di nascita, SergioMattarella ha dimostrato findalla gioventù un grosso fee-ling con la vita politica, mili-tando tra le fila del“Movimento Studenti” neglianni ’50.Nel 1964 si laureò con lode inGiurisprudenza all’UniversitàLa Sapienza, e, tre anni dopo,si iscrisse all’Albo degli avvo-cati del foro di Palermo.Fino al 1983, Mattarella seguìla carriera accademica, dive-nendo assistente di Diritto Co-stituzionale all’Università diPalermo e successivamenteprofessore associato di DirittoParlamentare presso lo stessoateneo.All’inizio degli anni ’80 entrò inpolitica, nelle fila della DC, inconcomitanza con l’omicidio,da parte della Mafia, di suofratello Piersanti. Verso lametà degli anni ’80, divennesempre più attivo politica-mente, fu eletto alla Camera

dei Deputati e, successiva-mente, divenne commissariodella DC palermitana. Nel1987 venne nominato Ministroper i Rapporti con il Parla-mento del governo De Mita e,due anni più tardi, Ministrodell’Istruzione, indicendo un

maxi-concorso a cattedra perla scuola secondaria e por-tando a compimento il Pro-getto Brocca.Nel 1990, Mattarella si dimisedal suo dicastero, insieme conaltri democristiani, in segno diprotesta contro la fiducia posta

dal governo di cui facevanoparte, sul disegno di LeggeMammì sul riassetto del si-stema radiotelevisivo in favoredel gruppo Fininvest.Tornò a ricoprire il ruolo diparlamentare nel 1992 e,l’anno successivo, fu relatore

della riforma del sistema elet-torale (rinominato “Mattarel-lum”), che introduceva, grazieal sistema proporzionale, unacomponente maggioritaria del25% dei seggi. Nello stesso anno, ricevette unavviso di garanzia nell’ambitodell’inchiesta Tangentopoli:sebbene innocente, cosa poiprovata in aula, Mattarella sidimise dal suo incarico di par-lamentare.Negli anni successivi, fu fonda-tore del PPI, dal quale si di-staccò per divergenze con ilsegretario Rocco Buttiglione, ecomponente dell’ufficio di pre-sidenza della bicamerale per leriforme costituzionali.È stato vicepresidente del con-siglio durante il primo governoD’Alema e ministro della Di-fesa nei governi successivi, finoal 2001, quando ricoprì il ruolodi deputato per le liste del cen-trosinistra fino al 2008.Nel 2009 è stato vicepresi-dente del Consiglio di giustiziaamministrativa e, due annidopo, è stato eletto giudicedella Corte Costituzionale.Uomo di principio, fervente so-stenitore della lotta alla Mafiaed esperto giurista, il nuovoPresidente della Repubblicasembra proprio avere tutti i re-quisiti per rappresentare almeglio il nostro Paese, che hadavvero bisogno di essere gui-dato da persone del suo cali-bro.

Politiche ambientaliste 2014: governo Renzi sottotono

Ecco chi è Sergio Mattarella!

Non è molto incoraggiante ilrapporto del WWF in meritoalle politiche ambientaliste delGoverno Renzi per il 2014: l’or-ganizzazione internazionale,infatti, fa segnare un calo di ef-ficienza delle politiche sosteni-bili in Italia, peggiorate anchein relazione a quelle del prece-dente Governo Letta. L’esecu-tivo attuale, fino ad oggi, nonha promosso alcuna politicaeconomica volta ad affrontarele problematiche di efficienzaenergetica, sostenibilità am-bientale e valorizzazione delcapitale naturale, tutte tema-tiche cruciali per la modernaconcezione di politica.Al contrario, secondo l’enteambientalista, il governo ita-liano attuale si è limitato a

proseguire sul vecchio modellodi sviluppo economico, dove lerisorse energetiche ed ambien-tali sono sprecate, anziché es-sere valorizzate. “Sono statebuone intenzioni sulla difesadell’ambiente, ma, purtroppo,nei fatti vengono difesi inte-ressi speculativi” secondo ilWWF. Il governo italiano, in

base al rapporto dell’organiz-zazione ambientalista “è inca-pace di concepire una nuovaeconomia basata su innova-zione, efficienza, sostenibilitàambientale e valorizzazionedel capitale naturale”.“Il governo, col decreto Svi-luppo 91/2012 e con lo SbloccaItalia, si attesta ancora sulla

difesa delle rendite di posi-zione e degli interessi corpora-tivi – si legge nel documento -mentre indebolisce le tutele ele valutazioni ambientali deri-vanti dalla migliore legisla-zione comunitaria”. Secondo ilWWF, inoltre, “rimangono solocome intenzioni i passi verso laqualità delle scelte, contenutinei programmi sul dissestoidrogeologico in disegni dilegge sui reati ambientali, ilconsumo del suolo e il collegatoambientale alla Legge di Sta-bilità 2014”. Non è esente dacritiche neppure la legge diStabilità 2015, “in cui nonviene nemmeno presidiata latradizionale governance am-bientale, a cui è stato asse-gnato poco piú di 253 milioni di

euro contro un fabbisogno di30,4 miliardi”. Nonostante il rapporto siesprima prevalentemente inmaniera negativa sulle scelteitaliane in ambito ambientale,tende ad evidenziare che qual-cosa di buono è stato fatto,come l’idea di utilizzare il suolocome risorsa ecologica, l’istitu-zione del reato penale perdanni ambientali, la redazionedelle “Carta di Livorno” per latutela e lo sviluppo del mareoppure l’impegno sulle biodi-versità. Tutte ottime inizia-tive, secondo il WWF, ma cherestano solo dei primi passi ealle quali devono seguirnealtri, al fine di renderle dellevere e proprie norme esecu-tive. F.C.

La vita politica e professionale del nuovo Presidente della Repubblica

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Gli ambientalisti ed il WWF denunciano la mancanza di politiche sostenibili

Angelo Morlando

“Specie e habitat di interessecomunitario in Italia: distri-buzione, stato di conserva-zione e trend”, a cura diGenovesi P., Angelini P.,Bianchi E., Dupré E., ErcoleS., Giacanelli V., Ronchi F.,Stoch F. - Serie Rapporti -194/2014.È questa la recentissima pub-blicazione dell'ISPRA, le cuimotivazioni è possibile tro-vare nell'introduzione curatadall'On. Andrea Orlando: "LeDirettive Habitat (92/43/CEE) e Uccelli (2009/ 147/CE)rappresentano il pilastrodella politica comunitaria perla conservazione della natura,da qui l’importanza di valu-tare periodicamente lo statodi conservazione delle speciee degli habitat di interesse co-munitario, i loro trend e pro-spettive future, gli interventidi tutela attuati."Nel primo capitolo introdut-tivo sono riportati gli aspettinormativi e gli esiti del 3°Rapporto nazionale che costi-tuiscono la base per definirelo stato di conservazione con iconcetti chiave e i criteri perla valutazione, l'impostazionedel lavoro di reporting, la rac-colta, l'integrazione e la vali-dazione dei dati; il capitolo siconclude con la descrizionedello stato di attuazione dellaDirettiva Habitat e completa-mento della Rete Natura2000. Nel secondo e terzo ca-pitolo inerenti alla "Flora" ealla "Fauna" sono riportati lametodologia, le fonti e le basidei dati, l'elaborazione dellemappe, la compilazione delleschede di reporting e la valu-tazione dello stato di conser-vazione. Un ulteriore approfondi-mento è inerente alle pres-sioni e minacce a cui sonosoggette le specie e le prospet-tive future. Di seguito è statainserita una serie di box te-matici, il più interessante deiquali riguarda le "Attività direporting per le specie vege-tali in Campania" di A. San-tangelo e S. Strumia.Sono riportati specifici appro-fondimenti per gli inverte-brati, gli irudinei, i molluschi,i decapodi, gli odonati, gli or-

totteri, i coleotteri, i lepidot-teri, gli agnati e gli osteitti, glianfibi e i rettili. La sitografia specifica è rias-sumibile nei seguenti portali:- EIONET Risultati del Re-porting ex Art. 17 della Diret-tiva 92/43/CE di tutti gli Statidell'UE- EEA European Environ-

ment Agency: griglia 10x10km di riferimento per l'elabo-razione delle mappe- ISPRA-SINAnet Risultatidel Reporting ex Art. 17 dellaDirettiva 92/43/CE per l'ItaliaI dati illustrati nel volumesono disponibili nel sito:www.sinanet.isprambiente.it/Reporting_Dir_Habitat

Report sulle specie di habitat di interesse comunitario in Italia

Informare in modo semplicee immediato sulle temati-che dell'ambiente e delmare che riguardano l'Ita-lia. È questo l'obiettivo dellanewsletter del ministerodell'Ambiente. "Uno stru-mento - sottolinea il Mini-stro Gian Luca Galletti -che ci dà la possibilità dispiegare quanto di buono sistia facendo e si voglia faresu un tema così importantee centrale nella vita di cia-scuno di noi". "Credo ferma-mente - continua il ministronel presentare questonuovo strumento multime-

diale - che lavorare perl'Ambiente non voglia diresolo gestire le emergenze erimediare alle disgrazie. È anche e soprattutto pro-grammazione di una nuovastrategia di tutela ambien-tale che eviti il ripetersi dieventi nefasti per l'uomo ela natura. Significa educare la società,specie le giovani genera-zioni, a un nuovo modo divivere sostenibile". Di qui il progetto che punta,si legge sul sito del dica-stero, ad "un'informazioneattenta e coerente a tutti ilivelli".

La lista delle opere contro il dissesto idrogeologico,chieste a Regioni, autorità di bacino e Protezionecivile, comprende circa 7.000 punti e vale 19 mi-liardi. Di queste il 90% mancano però della pro-gettazione mentre il 10% possono andare a garaed essere cantierabili per 1-1,2 miliardi che sa-ranno finanziati dal governo nel 2015. A dirlo ilcapo dell'Unità di missione di Palazzo Chigi suldissesto idrogeologico 'Italia sicura', Erasmo D'An-gelis, a margine di un convegno organizzato dal-l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni(Anbi). ''Abbiamo la lista da 15 giorni con le opere che ser-vono per essere più sicuri e per farci dormire tran-quilli - spiega D'Angelis - sono 7000 opere per 19miliardi'', di queste però ''il 90% non sono cantie-rabili perché mancano studi e progettazione; il10% possono andare a gara e si possono tradurrein interventi per 1-1,2 miliardi. Tutta questa cifrala finanziamo nel 2015'', che ''diventa una normanel collegato ambientale'' (il ddl, essenzialmente,sulla green economy 'collegato' alla Legge di Sta-bilità 2014). Ci saranno opere per esempio che ri-guardano ''Genova, l'Arno, il Seveso, il Sarno''.Insomma, ''le risorse il governo le ha trovate''. Ma,avverte D'Angelis, ''abbiamo ancora quasi 6.000-6.500 opere da progettare''. Per questo c'è unFondo 'progetti' ad hoc per 200 milioni per ''sbloc-care la situazione bloccata da anni''.

La lista delle settemilaopere di dissesto

Nasce la newsletter del Ministero dell’Ambiente

Nuova pubblicazione dell’Ispra

Per informare su azioni di tutela ed educare alla sostenibilità

Il Governo trova 1,2 mld risorse

La Fondazione Con il Sud haindetto un bando che mette adisposizione 4,5 milioni dieuro per progetti "esemplariper la prevenzione e riduzionedei rischi ambientali all’in-terno delle aree naturali pro-tette del Sud". I fondi sonodestinati alle organizzazionidi terzo settore e volontariatodi Basilicata, Calabria, Cam-pania, Puglia, Sardegna e Si-cilia. Affermano dallaFondazione, infatti, che "il no-stro Mezzogiorno è straordi-nariamente ricco di bellezzenaturalistiche e paesaggisti-che. Un patrimonio dalgrande valore anche culturaleed economico, minacciato ognianno da rischi di natura idro-geologica, geologica, di perditadi superficie boschiva e di bio-diversità”. Per accedervi è ne-cessario presentare un

progetto per i parchi nazionalie regionali (entro il 14 aprile2015) e per le altre aree pro-tette (entro il 17 aprile 2015).Sono oltre 200 le aree naturaliprotette del Sud: 11 parchi na-zionali e 29 regionali, 19 areemarine, 45 riserve naturalistatali e 95 riserve regionali,a cui si aggiungono 17 areeprotette (14 statali e 3 regio-nali). Queste risorse territo-riali sono distribuite così: laSicilia ne ha 88, la Puglia 39,la Campania 30, segue la Ca-labria con 23, poi la Sardegnacon 19 e infine c’è la Basilicatache ne ha 17. Uno dei requi-siti per l’approvazione del pro-getto è che dovranno esserecoinvolti almeno tre attori. Afare rete, accanto alle organiz-zazioni di terzo settore e di vo-lontariato, potranno essere leistituzioni, le università, la ri-

cerca e il mondo economico. L’obiettivo del network ècreare coesione sociale in rela-zioni a temi fondamentalicome la difesa e la tutela delterritorio. Le tematiche deiprogetti che potranno esserefinanziati sono diverse. In particolare si prospettanoiniziative di educazione al ter-ritorio e di gestione dell’emer-genza ambientale rivolte allacomunità, l’avvio di presiditerritoriali svolti dai cittadini

stessi, la creazione di sistemidi monitoraggio ambientale,le attività per la tutela di florae fauna, idee per la valorizza-zione e la fruibilità delle areeprotette. La Fondazione hamesso a punto anche un si-stema anti-frode, che provicioè a garantire che i fondinon vengano sperperati in in-terventi poco efficaci. Si pre-

cisa infatti che “nella valuta-zione delle proposte sarà l’im-pegno degli Organi di gestionedelle aree protette in cui sisvolgeranno i progetti ad ac-compagnare e sostenere atti-vamente gli interventi avviati,per garantirne la piena realiz-zazione e l’effettiva continuitànel tempo.

A.E.

SITO DI COMPOSTAGGIO A SCAMPIA

Domenico Matania

Sito di compostaggio sì, sito di compo-staggio no. È degli ultimi tempi la pro-posta della giunta De Magistris di darvita ad un sito di compostaggio nel-l’area nord di Napoli, precisamente aScampia. Già di suo, l’argomento‘smaltimento rifiuti’ è in grado dismuovere l’opinione pubblica e dicreare divisioni e divergenze di pen-siero; in più se il tutto si associa allazona di Scampia, il bailamme media-tico è bello e pronto. Partiamo dalledefinizioni; cos’è un sito di compostag-gio? È un luogo che consente di tra-sformare la frazione umida dei rifiutisolidi urbani e gli scarti di produzioneagricola e industriale biodegradabili interriccio e concime per il commercio, ingrandi volumi. Il trat-tamento avviene permezzo di un processobiologico aerobico, chesi svolge cioè in pre-senza di ossigeno, du-rante il quale lecomponenti organichemaggiormente biode-gradabili subisconouna mineralizzazione.Lo svantaggio princi-pale di un sito di que-sto tipo è l’emissionedi odori dall'impiantoqualora esso manchidi opportuni filtraggi

dell'aria. Ebbene, l’idea di De Magi-stris e della sua giunta, sarebbe quelladi dare vita ad un impianto di compo-staggio a Scampia per dare linfa vitaleal processo di smaltimento dei rifiutia Napoli. Finora ad avere maggiore ri-salto mediatico sono state le opinionidiscordanti delle parti chiamate incausa, Comune, Municipalità ed Asso-ciazioni del Territorio. Sono emersi dei“no” netti, ma anche dei “sì” con ri-serva. Destra, centrodestra e alcunesigle tra cui “Campania in movimento”sono per il no. A detta del Presidentedell’Ottava Municipalità Angelo Pi-sani si deve evitare che Scampia di-venti “discarica dei ristoranti dellungomare”; lo stesso Pisani proponedi partire da San Giovanni anzichédall’area nord. Sul fronte di chi avalla

un “no” netto, si giu-stifica la scelta perl’area indicata, inquanto prossima a trescuole, il V Circolo di-dattico, il Galileo Fer-raris e l’Ilaria Alpi, unliceo e due materneed elementari. Sini-stra ed Associazioniad essa vicine sonoper il “sì”, anche secon le dovute precisa-zioni: si chiede infattiche l’impianto sorgalontano dalle scuole eche Scampia non di-

venti il luogo di smaltimento dei rifiutidell’intera Regione. De Magistris sem-bra aperto e pronto al confronto; per ilsindaco l’impianto non inquina, riqua-lifica l’area e creerebbe nuovi posti dilavoro. Intanto qualche giorno fa alComune si è svolto un incontro che do-veva essere chiarificatore della situa-zione tra parti politiche edassociazioni, ma il tutto è finito inrissa tra le urla “Ma lei non è nes-suno!” o “Non sa chi sono io!”. Tra

schiamazzi vari è emersa ancora unavolta la divergenza tra i comitati “procompostaggio” che chiedono al Co-mune di essere coinvolti, avere un os-servatorio per il monitoraggio del sitoe l’attuazione di alcune opere urgentisul quartiere come lo spostamento delcampo Rom e l’apertura dello svincolodell’asse mediano. Le Associazionicontrarie ritengono che il quartiere hagià troppi problemi per ospitare unsito di compostaggio.

BANDO PER LE AREE NATURALI PROTETTE DEL MEZZOGIORNO

Continua lo scontro tra amministrazioni ed associazioni

Territorio bene comune, nuovi finanziamenti per prevenire il rischio ambientale

Fabio Schiattarella

Nell’ultimo periodo il presi-dente degli Stati Uniti BarackObama sta puntando nuova-mente i riflettori sul cambia-mento climatico, reintro-ducendo l’argomento tra leprime posizioni della suaagenda. La sfida del cambia-mento climatico, lasciata daparte durante l’era Bush, di-

viene con Obama un puntocentrale. Egli sa che dare una svolta alproblema del climatechangecomporterebbe un ricordo in-dissolubile del suo lavoro du-rante la presidenza degli StatiUniti. Sicuramente il 2016 èalle porte e con esso si avvici-nano i dibattiti principalidelle prossime presidenzialiche vedranno la questioneclima al centro. Intanto c’è dadire che gli americani nonsempre si rendono conto dicome l’emergenza climaticasia dovuta agli sprechi chequotidianamente vengonofatti all’interno della nostrasocietà, quella dei consumi,espressa a pieno dal modelloamericano. Obama, primadella fine del 2014 ha avuto ilmerito di portare a termine

un importante accordo con ilpresidente della Cina XiJin-ping.I due presidenti hannodeciso di unirsi per un comuneobiettivo, quello di combattereinsieme per il benessere mon-diale.«Agiremo per il clima» èstato il messaggio che i duenumeri uno hanno fatto pas-sare a Pechino. Fissare obiet-tivi è semplice, altra cosamantenerli. Così Obama sta

iniziando a lavorare per met-tere a punto un sistema cheallontani la totale dipendenzadell’ America dai combustibilifossili abbracciando una poli-tica che sia in linea con i nuovitraguardi raggiunti dallo stu-dio sulle energie rinnovabili.Gli analisti si chiedono quantociò sia possibile, non solo inAmerica ma soprattutto inCina dove il tasso di inquina-mento in alcune città è disar-mante. Non dimentichiamoche la questione è seria; i duepaesi sono insieme responsa-bili del 45% delle emissioni to-tali di CO2.Un loro impegno concreto po-trebbe dare tantissimo al no-stro pianeta.Ma i paesi hannointeresse ad affrontare unapolitica nuova, che si basi sulrinnovabile e sull’efficienza

energetica?McKibben, giorna-lista statunitense attivo anchecome scrittore e ambientalistasottolinea che ci sono moltis-simi elementi che devono es-sere presi in considerazioneaffinchè gli Stati Uniti si deci-dano a fare davvero la loroparte. Egli sostiene che ilpunto di partenza sono pro-prio i combustibili fossili suiquali si regge l’economia at-

tuale del paese. La sfidachiave è rappresentata dalKeystone XL, l’oleodotto chedovrebbe andare a dare manforte alla rete integrata di tu-bature volte al trasporto delgreggio aprendo il mercatoalle inquinate sabbie bitumi-nose del Canada. KeystoneXL potrebbe portare quasi no-vecento mila barili di petrolioderivato da sabbie bituminosedall’Alberta alle raffinerie delTexas. La sua realizzazionerenderebbe assolutamente dif-ficoltoso il raggiungimentodell’obiettivo di riduzionedelle emissioni di CO2. In re-altà l’America sta vivendo ilboom degli idrocarburi. Diffi-cile quindi pensare ad una po-litica low-carbon quando gas epetrolio hanno intasato i mer-cati americani.

Obama e la sfidadel cambiamento climatico

Che il riscaldamento globale stia provocando danniirreparabili all’ambiente e alla natura è cosa ormairisaputa, ma nessuno andrebbe a pensare che ilconseguente scioglimento dei ghiacci “sollevi” l’Is-landa. Invece è proprio vero. Lo afferma una ri-cerca della University of Arizona, secondo la qualealcune zone dell’Islanda si stanno sollevando alritmo di 35 millimetri l’anno. Una velocità impres-sionante che ha meravigliato gli stessi scienziati,lasciandoli a bocca aperta. I risultati dello studio,che sarà pubblicato prossimamente su GeophysicalResearch Letters, dimostrano che l'innalzamentodella crosta islandese è il risultato dello sciogli-mento dei ghiacciai e coincide con l'inizio del riscal-

damento iniziatocirca 30 anni fa. Igeologi hanno sem-pre saputo che, nelmomento in cui ighiacciai si sciolgonoe diventano così piùleggeri, la terratende a risalire, inquanto il peso delghiaccio va a dimi-nuire. Solo che finoad oggi, come ha ben

evidenziato il Dottor Richard Bennett, coautoredello studio e associate professor alla University ofArizona, la comunità scientifica si domandava sel'innalzamento corrente fosse legato al ritiro deighiacci del passato o allo scioglimento recente.Quindi, l’Islanda rappresenta il primo esempio disollevamento accelerato di crosta terrestre accom-pagnato da una significativa ed accelerata perditadi ghiaccio. Grazie a sessantadue ricevitori satelli-tari GPS fissati sulle rocce dell’isola tra il 1995 eil 2009, gli studiosi hanno registrato i continui cam-biamenti della crosta terrestre con chiari risultati,e cioè che le aree con un sollevamento più rapidosono state quelle posizionate tra le grandi calottedi ghiaccio. D’altro canto, l'innalzamento della cro-sta terrestre è stato più lento nelle zone più lontanedai grandi ghiacciai. Inoltre, a causa dell’aumentoglobale della temperatura, circa 11 miliardi di ton-nellate di ghiaccio islandese si sciolgono ogni anno.E, secondo le previsioni, la situazione è destinata apeggiorare: il sollevamento della crosta raggiun-gerà i 40 mm all’anno entro la metà della prossimadecade. Bisogna, quindi, correre ai ripari finché siè ancora in tempo. È la natura che ce lo chiede.

A.P.

LL’Islanda si sta sollevando

Il punto di partenza devono essere i combustibili fossili

La crosta terrestre si sta alzando di 35mm l’anno

Marinella VitoClaudio Marro

Ecco i risultati del primo anno di la-voro del Gruppo di Lavoro (GdL),“Terra dei Fuochi” appositamente isti-tuito in applicazione della L. n. 6 del6.02.2014 di conversione del D.L.136/2013 e di cui fanno parte, oltreall’ARPAC, importanti istituzioniquali CRA, ISPRA, ISS, Regione Cam-pania, IZS e IZSMe, UniNA, AGEA,CFS.Le attività effettuate dal GdL e sinte-tizzate nella tabella 1 sono state: - campionamento ed analisi di diversecentinaia di campioni di suolo e acque(Arpac); - campionamento ed analisi di cam-pioni vegetali (Asl, IZSMe e Arpac); - indagini radiometriche di superficie,da parte del Centro Regionale Radio-attività dell’ARPAC, volte a garantirela sicurezza dell’accesso agli operatori;- indagini geomagnetometriche fina-lizzate alla ricerca di rifiuti metalliciinterrati, da parte del CFS; - individuazione delle particelle cata-stali delle aree vaste e delle aree cir-costanti le possibili fonti diinquinamento; - ricognizione sulle ulteriori aree delterritorio che dovranno essere inda-gate in altri 31 comuni della regioneCampania. In questo ambito ARPACè protagonista assoluta avendo creatouna task force di oltre 50 dipendentiimpegnati in un complesso lavoro diorganizzazione delle attività, effettua-zione di indagini preliminari, campio-namento ed analisi delle matriciambientali interessate, elaborazionedati. Nella relazione approvata con ilD I. firmato il 12 febbraio 2015 è ripor-tata la valutazione dei risultati delleindagini inerenti i terreni ricadentinelle classi di rischio presunto 5 e 4 deiprimi 57 Comuni di cui al D.I.11.03.14. Nella stessa relazione sonodescritte sia le tipologie di indagini ef-fettuate, sia i parametri chimico fisicianalizzati nelle diverse matrici am-bientali e vegetali, sia i criteri adottatiper la valutazione e la classificazionedei terreni, per fini agricoli, nelle se-guenti 4 classi: CLASSE A: Terreni idonei alle produ-zioni agroalimentariCLASSE B: Terreni con limitazione adeterminate produzioni agroalimen-tari in determinate condizioniCLASSE C: Terreni idonei alle produ-zioni non alimentari CLASSE D: Terreni con divieto di pro-duzioni agroalimentari e silvo pasto-raliDalla lettura di detta relazione si evin-cono i seguenti aspetti salienti:1. in nessun terreno (particella cata-stale) sul quale ARPAC ha effettuato

le indagini radiometriche, sono statiriscontrati valori anomali di radioatti-vità dello strato superficiale del suolo;2. le indagini geo-magnetometriche,effettuate dal CFS, hanno dato esitipositivi in 39 terreni su un totale di131 terreni indagati; 3. gli inquinanti riscontrati con mag-giore frequenza nei suoli sono stati lediossine, gli IPA ed alcuni metalli pe-santi. In relazione a questi ultimi i va-lori di biodisponibilità/mobilità sonorisultati sempre molto bassi, a causadel pH sempre sub-alcalino e dell’ele-vato contenuto in argilla, calcare e so-stanza organica dei suoli delle aree

oggetto delle relative indagini;4. in assenza del Regolamento sui pa-rametri di qualità delle acque ad usoirriguo, in corso di elaborazione pressoil Ministero competente, in base alModello Scientifico, l’esame della qua-lità delle acque, per uso irriguo, è statoeffettuato per verificare eventuali cor-relazioni con le possibili cause di in-quinamento del suolo; 5. nessuno dei prodotti agricoli per ali-mentazione umana è risultato non con-forme ai limiti normativi, mentre in 5campioni di vegetazione spontanea,prelevati su 6 terreni agricoli non col-tivati ed in stato di abbandono, sono

state riscontrate 4 non conformità ed 1superamento del livello d’azione per lediossine.6. su un totale di 42,95 ettari di super-ficie agricola classificata risultano nellaclasse A (terreni idonei alle produzioniagroalimentari) ettari 15,53 pari al36,1%. Rientrano, invece, nella ClasseD (terreni con divieto di produzioniagroalimentari e silvo pastorali) 15,78ettari pari al 36,7%. I rimanenti 11,6ettari, pari al 27% rientrano nellaclasse B (terreni con limitazione a de-terminate produzioni agroalimentari indeterminate condizioni.

(continua a pag. 7)

Terra dei Fuochi: primi risultati delle indaginiLa classificazione dei terreni indagati ai fini dell’idoneità all’uso agricolo

7. i comuni con una maggiore superfi-cie di terreni agricoli ricadenti nellaclasse D sono Acerra (6,8 ettari) e Cai-vano (4 ettari) Oltre al lavoro di clas-sificazione sopra descritto, il GdL haesteso la “mappatura dei terreni agri-coli della Regione Campania eventual-mente interessati da effetticontaminanti a causa di sversamentie smaltimenti abusivi di rifiuti anchemediante combustione” ad ulteriori 31comuni che sono entrati a far parte delcosiddetto “Patto della Terra dei Fuo-chi” con Direttiva Interministeriale 16aprile 2014. Tale ulteriore mappaturaha portato all’individuazione di al-

meno altri 288 siti agricoli, ovvero nonmeno di 972 ettari (vedi tabella 4). Suisiti ricadenti nelle classi di rischio 3, 4e 5 di questi 31 Comuni, è vietatal'immissione sul mercato dei prodottidelle singole colture nelle more dell’ef-fettuazione di ulteriori indagini.Quindi complessivamente, i comuniche attualmente vengono ricompresinel territorio della “Terra dei Fuochi”sono 88 dei quali 55 ricadono nellaprovincia di Napoli e 33 in quella diCaserta, con un popolazione espostarispettivamente di 2.364.468 abitanti(NA) e 615.819 abitanti (CE) (fonteISTAT 2014). Si ribadisce che sitratta di quelle amministrazioni co-munali che hanno aderito al cosid-detto “Patto Terra dei Fuochi”nell’ambito del quale i primi cittadinihanno sottoscritto un documento conil quale si impegnano ad adottare mi-sure di contrasto al fenomeno deiroghi dei rifiuti e ad attivarsi per latempestiva rimozione dei rifiuti ab-bandonati su strade e aree pubblicheo soggette ad uso pubblico, seguendoanche le linee guida appositamenteelaborate da ARPAC nell’ambito delsuddetto Patto. L’ARPAC, nell’ambito del GdL, conti-nuerà nei prossimi mesi ad assicurareil proprio contributo provvedendo adindagare sia i restanti siti di cui al D.I.11.03.14 sia i nuovi siti mappati ed in-dividuati dal decreto firmato il 12 feb-braio 2015, in fase di pubblicazione inGazzetta Ufficiale.Per approfondimenti si rimanda allahome page del sito agenziale:http://www.arpacampania.it.

segue da pagina 6

ARPA CAMPANIA AMBIENTE del 15 febbraio 2015 - Anno XI, N.3Edizione chiusa dalla redazione il 13 febbraio 2015

DIRETTORE EDITORIALEPPietro VasaturoDIRETTORE RESPONSABILEPietro FunaroCAPOREDATTORISalvatore Lanza, Fabiana Liguori, GiuliaMartelliIN REDAZIONECristina Abbrunzo, Anna Gaudioso, LuigiMosca, Andrea TafuroGRAFICA E IMPAGINAZIONESavino CuomoHANNO COLLABORATOD. Bove, I. Buonfanti, F. Clemente, F. Cuoco,G. De Crescenzo, A. Esposito, E. Ferrara, R.Funaro, R. Maisto, C. Marro, D. Matania, B.Mercadante, A. Morlando, A. Palumbo, A.Paparo, F. Schiattarella, M. VitoSEGRETARIA AMMINISTRATIVACarla GaviniDIRETTORE AMMINISTRATIVOPietro VasaturoEDITOREArpa Campania Via Vicinale Santa Maria delPianto Centro Polifunzionale Torre 1 80143 NapoliREDAZIONEVia Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale Torre 1- 80143 NapoliPhone: 081.23.26.405/427/451 Fax: 081. 23.26.481 e-mail: [email protected]

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Na-poli n.07 del 2 febbraio 2005 distribuzione gra-tuita. L’editore garantisce la massima riservatezzadei dati forniti e la possibilità di richiederne la ret-tifica o la cancellazione scrivendo a: ArpaCampa-nia Ambiente,Via Vicinale Santa Maria del Pianto,Centro Polifunzionale, Torre 7-80143 Napoli. In-formativa Legge 675/96 tutela dei dati personali.

Rosario Maisto

Led al posto del Sole, robot,tute anticontaminazione, èquesta l'agricoltura del fu-turo? A giudicare dalla resa, sì. Unacoltivazione ricavata in un exstabilimento industriale, ca-pace di produrre 100 volte laquantità di raccolto di uncampo tradizionale, senzasprechi di acqua o di cibo, è ilsogno di molti agricoltori chediventa realtà in Giappone,nella prefettura di Miyagi, lastessa gravemente colpita dauna forte scossa di terremotonel 2011. Qui questa aziendaspecializzata in produzioneagricola industriale, ha alle-stito una gigantesca coltura diinsalata, capace di produrre10.000 cespi di lattuga algiorno con il 99% di acqua inmeno di quella richiesta da uncampo tradizionale e una ridu-zione di 80% del cibo sprecato.Nella serra, che in molti consi-derano un modello futuristico,tutto è "ecosostenibile", a par-tire dall'edificio che ospita lacoltivazione che è una vecchiafabbrica della Sony, abbando-nata, di 2500 mq di superficie,

scelta come sede per il pro-getto dopol'incidente di Fuku-shima, che ha diffuso nelpaese il timore di una conta-minazione nucleare del suolo equindi si punta anche al recu-pero edilizio ed ecososteni-bile.Al suo interno, sistematesu 18 griglie alte fino a 15 li-velli, le piante crescono in col-tivazioni idroponiche, dove lesostanze nutrienti non sonosparse nel suolo, ma discioltein acqua, distribuite e assor-bite in maniera misurata econtrollata, poi ci sono 17.500luci Led che illuminano le col-ture con una lunghezza d'ondache favorisce la fotosintesi e ladivisione cellulare, simulandoun ciclo giorno e notte accele-rato per incrementare la resadel raccolto, che cresce a 2volte e mezzo la velocità nor-male,infatti, i Led durano piùa lungo e consumano il 40% inmeno rispetto alle lampadinea fluorescenza. A differenza diquanto avviene in un normalecampo agricolo, l'acqua non fil-tra nel suolo disperdendosi,ma viene continuamente rici-clata e riutilizzata per nutrirele piante, di fatto anche l'ac-qua che evapora dalle colture

è recuperata e convogliatasulle piante, con un sistemache mima, senza sprechi, ilciclo dell'acqua e della pioggiadell'atmosfera terrestre. Il genere di pianta coltivata èla lattuga a foglie, non quellaincappucciata senza la pre-senza di un cuore duro all'in-terno, il 95% della pianta èmangiabile e risultano perciò

estremamente ridotti gli spre-chi. Chi riuscisse a vedere al-l'interno dell'azienda nonavrebbe l'impressione di unprocesso agricolo naturale,il50% del lavoro è automatiz-zato e affidato ai robot, mentreil personale deve utilizzaretute anticontaminazione e ma-schere per mantenere l'am-biente sterile. Il sistema

funziona ed è secondo i suoiideatori sfruttabile per moltialtri tipi di frutta e verdura. La mia opinione in tutto que-sto alternarsi di soli artificialie serre con robot è che spor-carsi le mani con la terra checi ha sfamati per tutti questianni, risulta molto più gratifi-cante che far crescere lattugain provetta!

In Giappone l'agricoltura diventa hi-tech

Grand-tour 2015: così la Campania si presenta alla BIT

Giulia Martelli

Mare o montagna, relax o av-ventura, luxury o ecososteni-bile, alla Borsa Internazionaledel Turismo ( a Milano fierefino a domani) ognuno può tro-vare la vacanza che preferisce.Anche la nostra regionequest’anno ha presentato lasua offerta turistica confer-mando una formula di successoconfortata dai 200mila ingressidel 2014, con 50 mila Artecardvendute, 200 siti messi in retee che ora punta al maggiorecoinvolgimento delle aree in-terne di Sannio ed Irpinia."Sempre in sinergia tra pub-blico e privato - spiega l'asses-sore al Turismo della RegioneCampania Pasquale Sommese- in coerenza con la nuovalegge sul turismo approvatadopo 30 anni", ricordando poi

lo stanziamento deliberatodalla Giunta di 14 milioni dieuro per altri eventi di promo-zione di siti e beni culturali. La proposta è quella di un"Grand tour 2015" con quattrotemi guida: la musica nelsegno di Enrico Caruso, i sa-pori - speciale Expo, i Vini e laNotte, ma anche gli "Itinerari"

da maggio a gennaio 2016 e illancio su scala mondiale dellaDieta Mediterranea patrimo-nio Unesco."Il progetto GrandTour è stata un’ intuizione vin-cente che ha rimesso in moto ilturismo in Campania - hadetto Sommese - Puntiamo sulbinomio beni culturali/eccel-lenze enogastronomiche in sin-

tonia con i temi dell'Expo". Iquattro nuovi itinerari, daaprile a dicembre, sono ricchidi novità: la prima è che la tra-dizione musicale entra neimusei per ricordare il piùgrande tenore di tutti i tempi,Caruso, con un ciclo di appun-tamenti e performance curatidalla musicologa Laura Va-lente (già autrice del documen-tario "Enrico Caruso la voce delmondo"). "Campania dei sa-pori" vedrà il coinvolgimento diSlow Food, mentre una WineCard lancerà il percorso deivini. Gli appuntamenti not-turni da Ercolano si estende-ranno a Baia, Paestum eMinori. "La Campania si con-ferma la quinta regione piùvenduta dai tour operatormondiali, - ha ricordato Mauri-zio Maddaloni presidenteUnion Camere Campania - su-

perate Emilia-Romagna, Sici-lia e Puglia, abbiamo davantiLazio, Veneto, Toscana e Lom-bardia. Sono stati 2,7 milioni iviaggiatori stranieri, 14 mi-lioni i pernottamenti per unaspesa di 1,4 miliardi di euro. Cresce il turismo dall' est Eu-ropa, ma in testa resta il RegnoUnito seguito da Germania,Usa, Francia Russia Giappone.Quest'anno la Campania saràcommercializzata dal 60 percento dei tour operator cinesi.La crisi fa segnare però un calodegli italiani del 7% mentre glistranieri salgono del 6,3%".Positive anche le previsioni delpresidente della società regio-nale Scabec Maurizio Di Ste-fano: "Crediamo che con questaedizione di Gran Tour ancorapiù ricca e strutturata di poterintercettare i flussi stranieriattesi in Italia per Expo".

Insalata lattuga in una vecchia fabbrica dismessa della Sony

Quattro i temi guida: la musica nel segno di Enrico Caruso, i sapori, i vini e la notte

La nuova era dell’acciaioPaolo D’Auria

Il materiale più utilizzato nell’ultimosecolo e protagonista indiscusso dellarivoluzione industriale. È l’acciaio, dasempre associato – nell’immaginariocollettivo – a imponenza e indistrutti-bilità, e che ha trovato un larghissimoimpiego in svariati settori. Composto principalmente da ferro e daesigue quantità di carbonio (meno del2%), l’acciaio è una lega metallica che,per sua natura, presenta caratteristi-che diverse a seconda della sua costi-tuzione: c’è, infatti, acciaio pocopregiato e poco resistente (dallo 0,05%allo 0,15% di carbonio) e più resistentee costoso (intorno allo 0,85% di carbo-nio). Uno dei problemi principali del

suo utilizzo è però il peso (tra 7500 e8000 kg/m3 in confronto al titanio cheha una densità di 4500 kg/m3) che lorende sempre meno ricercato.Infatti, le esigenze sempre più spintedi architetti e ingegneri, unite al pro-gredire della ricerca scientifica, hannofatto emergere nuovi materiali, piùperformanti e più leggeri, che gradual-mente stanno intaccando la fama diquesta famosissima lega.Tuttavia, uno studio pubblicato di re-cente su Nature mostra la possibilitàdi creare un nuovo tipo di acciaio, piùresistente e più leggero di quello at-tuale. Molti scienziati si sono spinti nella ri-cerca di nuove soluzioni per diminuireil peso della lega, creando nuove leghe

di ferro-alluminio-carbonio-manga-nese che però risultavano più deboli acausa di piccoli composti fragili all’in-terno. Hansoo Kim del Postech di Po-hang e il suo team sono, però, riuscitidove altri avevano fallito, riuscendo amettere a punto una tecnica per pro-durre un acciaio più leggero senza peròperdere in resistenza, anzi aumentan-dola fino a raggiungere livelli superioria quelli del titanio.Quella prodotta da Hansoo Kim è unalega di ferro-carbonio-alluminio-man-ganese-nickel: un acciaio che sfrutta leproprietà dell’alluminio (già preso inconsiderazione da altri studi) per lasua leggerezza, ma soprattutto quelledel nickel che permettono di stabiliz-zare i frammenti fragili, creando dei

cristalli resistenti (chiamati “compostiintermetallici B2”) che bloccano le pic-cole crepe generate dai composti fra-gili, conferendo all’acciaio maggiorresistenza. Acciaio che diventa anchepiù flessibile del titano.Nonostante Hansoo Kim e i suoi colle-ghi, per ora, abbiano prodotto solo unapiccola quantità di acciaio leggero,sono certi che questa tecnica possa es-sere integrata senza problemi conquella usata attualmente per la produ-zione industriale, tanto che la Posco(multinazionale sudcoreana produt-trice di acciaio con sede proprio a Po-hang), ha supportato la realizzazionedel progetto e proverà il processomesso a punto dai ricercatori entro lafine dell’anno.

Basta punture: la glicemia si misura con un tatuaggioRosa Funaro

C’è un rituale quotidiano che,chi è affetto da diabete, cono-sce bene: pungere con un agoil proprio dito per misurare ilivelli di glucosio nel sangue.Un metodo sicuramente pocopratico e tutt’altro che “userfriendly”, a causa del dolore,ma che – soprattutto – sembraappartenere all’età della pie-tra se paragonato al livello diavanzamento tecnologico chesi rigistra in campo medico.Una ricerca pubblicata suAnalytical Chemistry, però,potrebbe aver trovato la solu-zione: basterebbe infatti appli-care sulla pelle un piccolocerotto, stile tattoo, facile dautilizzare e poco appariscente,progettato per estrarre e mi-surare i livelli di zuccheri nel

sangue. A realizzarlo è statoun team di nanoingegneridella San Diego University ofCalifornia. L’invenzione pro-mette di essere la prima tec-nica non invasiva per ilmonitoraggio del diabete, unamalattia che solo in Italia sistima colpisca circa 4 milioni

di persone. Il dispositivo pre-sentato nello studio è formatoda un piccolo sensore e unaserie di elettrodi stampati sucarta “da tatuaggi”, un tipo dicarta speciale utilizzata perstampare tatuaggi temporaneitramite delle particolari stam-panti. Ma come funziona que-

sto tattoo per diabetici? Unadebole tensione elettrica vieneapplicata alla pelle e ne estraei fluidi; a questo punto il sen-sore, che contiene un enzimaspecifico in grado di reagirealla presenza del glucosio, mi-sura la concentrazione di zuc-cheri nel sangue. Per provarel’efficienza del dispositivo, gliscienziati lo hanno testato susette diversi candidati, in se-guito a un pasto abbondante. Ilivelli di glucosio misuraticombaciavano con quelli otte-nuti tramite la tradizionalemisurazione effettuata con lapuntura sul dito. “C’è ancoradel lavoro da fare per renderel’apparecchio idoneo per l’usocontinuativo” ha spiegato Jo-seph Wang, uno degli autoridello studio, aggiungendo cheil suo dipartimento sta anche

sviluppando uno strumento ingrado di mostrare il risultatonumerico della misurazione suun display (per ora infatti i li-velli di glucosio sono mostratisulla carta del tatuaggio), oltreche a inviare l’informazione almedico in tempo reale tramiteBluetooth. Una volta ottimizzato, questotatuaggio potrebbe rivelarsiun’alternativa più economicaalle strisce per la misurazionedella glicemia, che in Italia co-stano in media quasi 50 cente-simi ciascuna. Rimuovere questo costo e ren-dere la misurazione della gli-cemia una tecnica menodolorosa e scomoda avrebbeinoltre l’effetto positivo di in-coraggiare i diabetici ad osser-vare con più costanza ilmonitoraggio della glicemia.

Più leggero e più resistente del titanio

Nasce Salamander, il moticiclo anfibio a benzina

Anna Paparo

Dal nome particolare, che potrebbesuonare un po’ strano, nasce “Sala-mander”, il primo moticiclo a benzina,realizzato nelle Filippine dalla rino-mata azienda “H2O Technologies”.Dal costo di quattro mila euro, il vei-colo nasce per risolvere il problemadei soccorsi nelle aree colpite da allu-vioni. È, appunto, un motociclo a benzina,che può trasportare fino a un mas-simo di cinque persone. La nascita diquesto originale progetto si deve aAtoy Llave, dipendente della H2O Te-chnologies, una società che produceaccessori aftermarket per auto. Llavevoleva realizzare un mezzo che fosserealmente utile ai suoi concittadini,che vivono come lui in una terra riccadi isolette, zone paludose ma che, so-prattutto, è a rischio costante di inon-dazioni. Così, con la collaborazione diun'azienda locale, Llave ha realizzatoSalamander, una specia si Ape anfi-bio, un tre ruote, insomma, in gradodi affrontare e superare i terreni piùdifficili e di spostarsi anche in acqua.Il veicolo è predisposto per montaredue tipi di motorizzazioni, una elet-trica da cinque kW e una a benzinada duecentocinquanta centimetricubi. L'abitacolo a tenuta stagna può ospi-tare da quattro fino a un massimo di

cinque persone; mentre nella zona po-steriore, per consentire gli sposta-menti in acqua, troviamo un'elicaretrattile. Al momento il prototipo sembra averriscosso un ottimo successo e Llave èalla ricerca di un finanziatore perpoter realizzare su scala industriale ilsuo progetto, dandogli finalmentevita. Certo, Salamander non può navigarein mare aperto, ma per terreni osticicome quelli filippini è perfetto. Anchequi noi in Europa potrebbe rivelarsiun veicolo molto utile. Basti pensareall'ultima inondazione a Genova.Questo interessante mezzo anfibio,motorizzato con un propulsore elet-trico o a benzina, caratterizzato da unabitacolo a tenuta stagna e da un’elicaper superare i punti più profondi e dif-ficili, rappresenta un ottimo stru-mento di salvataggio ed è un chiaroesempio di come la scienza e lo studioumani possano essere un validomezzo per migliorare le condizioni divita senza intralciare e danneggiare inaturali equilibri dell’ambiente, cre-ando un rapporto osmotico di attivacollaborazione tra le parti senza chenessuno arrechi danno all’altro. Bastadavvero poco: un po’ di impegno, unpizzico di buon senso e tanta, tantabuona volontà. Forza. Sotto a chitocca. Salamander è solo uno dei tan-tissimi risultati che l’uomo potrebbeottenere pensando only green.

Garantisce i soccorsi nelle zone colpite dalle alluvioni

Dopo la carta riciclata arrivaquella riscrivibile: può esserescritta e cancellata più di 20volte usando semplicemente laluce. Descritta sulla rivistaNature Communications, èstata realizzata negli StatiUniti dal gruppo dell'univer-sità della California a River-side, coordinato da YadongYin. Il segreto di questo prototipo ènell'uso di coloranti che reagi-scono alla luce già presenti incommercio. Il materiale po-trebbe essere usato soprat-tutto per i quotidiani perché,rileva Yin, ''le lettere stampaterimangono leggibili per più ditre giorni, un tempo sufficienteper le applicazioni pratichecome i giornali''.

Nelle aziende, circa il 90% ditutte le informazioni circolaancora su carta, che nellamaggior parte dei casi nonviene riutilizzata. Tale spreco di carta e anche diinchiostro, per non parlare deiproblemi ambientali connessicome la deforestazione perprodurla, potrebbe essere ri-dotto se la carta fosse riscrivi-bile, cioè, in grado di esserescritta e cancellata più volte. Il materiale ottenuto secondogli autori è ''una buona alter-nativa alla carta normale nelsoddisfare le crescenti esi-genze globali di sostenibilità econservazione dell'ambiente''.I ricercatori hanno realizzatouna pellicola di plastica, ma sista lavorando a una versione

fatta di vera e propria carta,su cui lettere o immagini pos-sono essere stampate più volteusando la luce ultravioletta epoi cancellate semplicementeriscaldando la superficie a 115gradi per meno di 10 minuti.Alla base della tecnica vi èl'uso di coloranti che reagi-scono alla luce già presenti incommercio e chiamati colo-ranti redox. La stampa vieneeseguita in più fasi: prima sicolora la pellicola su cui poiviene sovrapposta una 'ma-schera' prestampata con iltesto. A questo punto si pro-cede alla stampa con la luceultravioletta che sbianca il co-lorante su tutta la superficietranne sulle lettere da stam-pare. (dal web)

ARRIVA LA CARTA RISCRIVIBILE CON LA LUCE

Può essere riutilizzata fino a 20 volte

Antonio Palumbo

L’architetto francese MichelCorajoud, recentemente scom-parso, è una delle figure dimaggior rilievo nel panoramadell’architettura di paesaggiointernazionale. La sua operarivela una filosofia progettualebasata sulla conoscenza e il ri-spetto delle dinamiche delluogo, per le sue trasformazioninel tempo e per tutte le suecomponenti naturali e artifi-ciali. Autore di progetti digrande importanza e qualità,come il Parco del Sausset a Pa-rigi, la Piazza della Borsa aBordeaux, il Parco dell’Arle-quin a Grenoble; allievo di Jac-ques Simon, ha insegnato tuttala vita fondando una scuola dipaesaggio, che si è affermatacome una delle migliori di Eu-ropa, a Versailles; Gran Pre-mio dell’Urbanistica (2003): alui si deve la definizione di unaprofessione di “paesaggista”nel senso moderno del termine,che ha acquisito credibilità einfluenza, con competenzemolto estese, dalla pianifica-zione agricola al disegno ur-bano. Fra i suoi allievi dimaggior rilievo si annoveranoarchitetti del paesaggio qualiAlexandre Chemetoff, HenriBava, Michel Desvigne, GillesVexlard, Alain Marguerit emolti altri. Uno dei suoi inter-venti emblematici è quello peril Parco Falck a Sesto San Gio-vanni (MI), dove era stato chia-mato nel 2007 da Renzo Pianoa curare personalmente la pro-gettazione dei 60 ettari di ter-reno, per i quali il 18 marzo2008, all’interno dell’iniziativa

“Il Parco Falck e il sistema delverde”, il celebre paesaggistafrancese ha esposto le proprieidee per la riqualificazione e lavalorizzazione delle aree di-smesse. Il sistema del verdeche interessa il territorio diSesto è un insieme molto com-plesso: a metà degli anni Set-tanta è stato istituito il ParcoNord, mentre, di recente, si èaggiunto il Parco Media ValleLambro. Il progetto del Parco

Falck è una nuova tessera cheva a comporre questo mosaicoe si integra nella strategia diriqualificazione del territorio.È un parco pubblico, un formi-dabile polmone verde di circa600.000 mq (pari alla metà delterritorio oggetto di inter-vento), dove riaffiorano i monu-menti del recente passatoindustriale sestese, alcuni ri-funzionalizzati, altri messi insicurezza e mantenuti comepunti di riferimento visivi delterritorio.Abbattuti i muri delle fabbri-che, il parco è dunque percepi-bile e accessibile liberamentein tutta la sua estensione,senza ostacoli. Non vi sono se-parazioni, non vi sono chiusurené recinzioni: in base a tale lo-gica, il verde ha dunque loscopo di “tenere insieme” lacittà, collegare le aree ex Falckcon le aree urbane centrali e ilparco Media Valle Lambro.Corajoud ha evidenziato comeall’orizzonte appaiano paesaggibellissimi, grazie alle catenedel Monte Rosa e del Resegone:per valorizzare questo colpod’occhio, ha deciso di sollevarei lembi laterali del parco con ri-porti di terra di 6 o 7 metri,

guidando lo sguardo verso lecime. Questo intervento è inol-tre in grado di attutire il ru-more proveniente dallatangenziale da una parte edalla ferrovia dall’altra.È poi prevista «una passerella,non un ponte, perché c’è unpassaggio in continuità che na-sconde alla vista la tangenzialeche scorre sotto», per collegareil parco Falck con quello della

Media Valle del Lambro, abba-stanza larga per favorire il pas-saggio di pedoni e biciclette.Nel Parco Falck, come nellamaggior parte dei suoi inter-venti, Corajoud ha inteso «nonadattare la natura ai disegni»,ma «modellare le (proprie)idee» seguendo i percorsi e glispazi che il verde è riuscito acostruirsi attraverso i mattonie i muri di cemento.

L’architettura del paesaggio secondo Michel CorajoudIn Italia ha curato la progettazione dei sessanta ettari di terreno del Parco Falck

STIAMO ATTENTI AGLI ALLERGENI

Daniela Bove

In alcune persone, anche se in una mi-nima percentuale, è possibile che ali-menti specifici o loro componentipossano provocare reazioni avverse.Tali reazioni possono essere definite al-lergie alimentari se interessano il si-stema immunitario o intolleranzealimentari se non interessano il sistemaimmunitario. Tra i tanti alimenti chenoi quotidianamente ingeriamo e cherappresentano per noi una fonte dienergia, di sostanze nutritive, di vita-mine e di altri elementi indispensabiliper il corretto funzionamento del nostroorganismo, ce ne sono alcuni che scate-nano reazioni avverse in soggetti sensi-bilizzati. L’allergia alimentare, la cuiespressione può variare dal prurito erush cutaneo fino alpiù grave shock anafi-lattico, è una reazioneavversa al cibo checoinvolge il sistema im-munitario con elevatoimpatto sulla qualitàdi vita dei soggetti col-piti. Le sostanze chepossono scatenare talireazioni sono dette ap-punto allergeni. Lanormativa su questesostanze è cambiatapoiché il 13 dicembre èentrato in vigore il Re-golamento UE n. 1169del 2011, che uniforma

l’etichettatura degli alimenti e prevedeobblighi in materia di evidenziazionedegli allergeni, allo scopo di garantireuna più completa e precisa informa-zione dei consumatori sulle caratteristi-che dei prodotti. Nel documento si legge “affinchè il consumatore riceva in-formazioni essenziali, leggibili e com-prensibili per effettuare acquisticonsapevoli”. Il presente regolamentoche disciplina le informazioni sugli ali-menti ed in particolare l’etichettaturadegli alimenti si applica agli operatoridel settore alimentare in tutte le fasidella catena alimentare; si applica atutti gli alimenti destinati al consuma-tore finale, compresi quelli forniti dallecollettività, e a quelli destinati alla for-nitura delle collettività e si applica inol-tre, ai servizi di ristorazione.

Con l’applicazione delR e g . c o m u n i t a r i o1169/2011 tutti i pro-dotti alimentari do-vranno avere etichettepiù trasparenti nelcontenuto e ben evi-denti con caratteri edimensioni stabilite.Inoltre tutte le eti-chette dovranno conte-nere le seguentiindicazioni come giàavviene e cioè: denomi-nazione alimento,elenco degli ingre-dienti e relativa quan-tità, quantità netta,

scadenza e termini di conservazione,nome o ragione sociale dell’operatore oimportatore ecc. quindi in pratica per iprodotti confezionati venduti al super-mercato non cambia molto poiché l’ob-bligo di indicare sostanze allergenichegià esiste da tempo. Cambia, invece, ilmodo in cui si evidenzia la presenzadegli allergeni, le scritte dovranno avere

più visibilità.Quello che invece ne ri-sente particolarmente è il settore dellaristorazione dal momento che la normasugli allergeni riguarda sia gli alimentipre-imballati che quelli sfusi e quindil’indicazione della loro presenza deve es-sere segnalata anche per i piatti delmenù di ristoranti, bar, pasticcerie,mense, ospedali ecc.

I CIBI DEL FUTURO SARANNO PRESENTATI ALL’EXPO

Brunella Mercadante

Il tema specifico dell'ormaiprossimo EXPO è: Nutrire ilpianeta - Energie per la vita.Questa grande manifestazionesarà la vetrina mondiale in cuii Paesi partecipanti mostre-ranno il meglio delle proprietecnologie per dare risposteconcrete ad un’esigenza vitale:riuscire a garantire il cibosano , sicuro e sufficiente pertutti i popoli nel rispetto delnostro pianeta- sempre più af-follato- e dei suoi equilibri.Sarà l'occasione per conosceree assaggiare i migliori piattidel mondo, scoprire le eccel-lenze della tradizione agroali-mentare e gastronomica diogni Paese, ma sarà sopra-tutto la piattaforma ideale perun confronto di idee e solu-

zioni sul tema dell'alimenta-zione, stimolo per la creativitàe la promozione di innovazioniper un futuro sostenibile. Ma quali potrebbero essere icibi del futuro? Una ricercaelaborata dal CNR, che saràpresentata all'EXPO, ha indi-viduato come nuova base deglialimenti del nostro futuro gliinsetti, le meduse, le alghe,che potrebbero andare a sosti-tuire altre pietanze a base dianimali più comuni. Paresiano molto nutrienti, ricchi diproteine, con effetti beneficiper il cuore e il cervello, addi-rittura svolgerebbero unaazione preventiva nei tumorial seno. Certo l'idea di gustarepietanze preparate con farinedi grilli o di cavallette, paste dimicroalghe , larve di coleotteri,mangiare formiche o ragni, od

anche vipere o delle belle me-duse disidratate o in salamoiae magari berci su un buon vinodi serpente, non sembra dellepiù allettanti, anche se hannotante buone proprietà nutri-tive, molte proteine e sali mi-nerali. Senz'altro è anche unaquestione culturale, insetti,alghe, meduse, come ingre-dienti di preparazioni alimen-tari sono completamenteestranei al mondo occidentale,

ma diffusi da tempo nell'Estasiatico e in America Latina,note ed utilizzate già dagli Az-techi. Pare che le farine otte-nute dagli insetti, sopratuttogrilli e cavallette, a breve ter-mine potranno, ad esempio,probabilmente sostituire quelledi pesce nei mangimi per glianimali. Al momento la ri-cerca sta raccogliendo dati su

questi nuovi cibi, che potreb-bero non essere più visti comestrani ed esotici, ma come pos-sibili cibi del futuro. Certo a nostra garanzia primache possano arrivare nei mer-cati e nei negozi alimentaridovranno ricevere tutte le au-torizzazioni dell'EFSA, l'Agen-zia Europea per la SicurezzaAlimentare.

Da dicembre nuovi obblighi in materia di individuazione di queste sostanze

Insetti, meduse e alghe le nuove “basi” degli alimenti

Probiotici: cosa sono e come agiscono? Fabiana Clemente

Pro-bios, a favore della vita. I probioticisono batteri vivi presenti in alcuni ali-menti – vivi e attivi nel senso che rag-giungono indenni l’intestino crasso.Organismi vivi che, consumati in quan-tità adeguata, apportano un beneficioalla salute dell’organismo. I lactobacillie i bifidobatteri sono i microrganismiprobiotici più comuni. I primi probioticisono i batteri contenuti negli yogurt, im-portanti in quanto possiedono la capa-cità di fermentare il lattosio e altrizuccheri, producendo acido lattico. Maqual è la funzione principale di questimicrorganismi? I probiotici agisconosulla flora intestinale, favorendo la pro-liferazione dei tanti batteri che la com-pongono. In definitiva, li indirizzano su

come devono comportarsi nei processidigestivi. Li attivano. Difendono la mu-cosa dai batteri patogeni, producono vi-tamine e altre molecole utili efavoriscono la funzionalità del colon. Ilmercato ci mette a disposizione un’am-pia gamma di prodotti alimentari con-tenenti i probiotici – yogurt tradizionali,yogurt da bere, ma anche integratori dialtro genere. In effetti, per una scelta ottimale biso-gna orientarsi verso quel prodotto checontiene il maggior numero di ceppi bat-terici. Yovis, è un valido esempio di pro-biotico polivalente, in quanto contieneben 9 ceppi batterici differenti. In chemomento della giornata vanno consu-mati? Sarebbe buona abitudine assu-merli a stomaco vuoto per evitare chel’azione acida dei succhi gastrici ne al-

teri l’integrità. Ergo, la mattina primadella colazione. Inoltre, per una cura conprobiotici maggiormente efficace biso-gna assumerli per almeno 4-5 setti-mane, in un quantitativo di circa unmiliardo di microrganismi al giorno.Particolarmente efficaci per alcuni trat-tamenti terapeutici, quali diarrea con-seguente al consumo di antibiotici,infiammazione dell’intestino tenue, rin-forzamento delle difese immunitarie in-testinali, intolleranza al lattosio,sindrome del colon irritabile, stitichezzacronica, vaginite batterica, infezioni allevie urinarie. Ergo, in caso di disfunzionedell’apparato digerente il consumo difermenti lattici può dimostrarsi un va-lido rimedio terapeutico. In definitiva, illoro impiego è atto a favorire il normaleequilibrio tra batteri buoni – detti eubio-

tici – e quelli nocivi – i patogeni. L’equi-librio della flora intestinale, per inten-derci. Recenti studi scientifici hannodimostrato come la salute del cavo oralesia correlata alla composizione micro-bica. Le specie di lattobacilli riscontrate piùfrequentemente nella saliva di soggettisani sono L. fermentum e L. gasseri.Specie che tendono a morire in presenzadi carie o parodontite. E’ proprio il casodi dirlo. I probiotici favoriscono il benes-sere dell’intero organismo. Un consumofrequente di questi alleati può scongiu-rare il pericolo di infezioni fastidiose, maanche di patologie più serie. Una sana e corretta alimentazione coa-diuvata da cicli di probiotici. Ecco cosaraccomandano gli esperti per la nostrasalute.

Soluzioni antinquinamento: le piante in nostro soccorsoNegativo. Dal punto di vista del-l’inquinamento atmosferico ilprimo mese dell’anno si è con-cluso in modo decisamente ne-gativo. Sono molte le cittàitaliane ad aver sfiorato la so-glia massima giornaliera dipm14 e 10. Troppi gli agenti chi-mici sversati quotidianamentenell’atmosfera. Formaldeide, xi-lene, benzene, tricloroetilene.Polveri sottili che alterano laqualità dell’aria che respiriamo.Secondo il “Rapporto sulla qua-lità dell’aria 2014” - messo apunto dall’Agenzia Europea perl’Ambiente – sono circa 3400 levittime all’anno per inquina-mento da ozono e ben 64000 perpolveri sottili. Numeri spaven-tosi che confermano - nono-stante impegni di cambiamento

– lo status quo dell’Italia. Ormaiè chiaro a tutti – cittadini e isti-tuzioni – come procedere per in-vertire la rotta e apportare uncambiamento significativo. Maanche la natura ci offre il suoaiuto, attraverso una vastagamma di piante antismog.

Dracena, filodendro, gerbera,euforbia, sansevieria, maranta,edera, ficus benjamina, pothos-scindapsus, kenzia, crisantemo,spatfillo, croton. Ma cosa contra-stano e come agiscono? La dra-cena rimuove dall’aria lo xilenee il tricloroetilene dagli am-

bienti chiusi. Il filodendro è unapianta capace di rimuoveredall’aria vapori chimici e ne mi-gliora la qualità.La gerbera è co-nosciuta per contrastarebenzene e tricloroetilene. L’eu-forbia - più famosa col nome diStella di Natale - rimuove dal-l’aria vapori chimici nocivi ed èefficace contro la formaldeide.La sansevieria, pianta utilizzataper ottenere fibre tessili, è pre-posta a rimuovere dall’aria ben-zene, formaldeide e triclo-roetilene. Anche la presenzadella maranta assicura un’ariapurificata. L’edera ci liberadalla formaldeide. Così come ilficus benjamina e il pothosscin-dapsus. La kenzia, oltre alla for-maldeide contrasta anche ilbenzene. Il crisantemo – pianta

dalla facile coltivazione – con-trasta efficacemente la trielinae l’ammoniaca. Lo spatfillo –pianta che emette un alto conte-nuto di vapore acqueo – si di-stingue perché in grado dicontrastare efficacemente lapresenza di acetone, benzene,solventi e formaldeide. Munirsi di un alleato green incasa può rivelarsi un validoaiuto per limitare l’inalazione disostanze tossiche. Plastica, ver-nici, fumo, detergenti casalin-ghi. Sono tante le possibili fontiche potrebbero minare la nostrasalute. Ergo, se da un lato leistituzioni hanno l’obbligo di li-mitare le emissioni di CO2,dall’altro è possibile migliorarecon semplici gesti il nostro mi-crocosmo. La nostra casa. F.C.

Gennaro De CrescenzoSalvatore Lanza

Prima di sintetizzare le prin-cipali caratteristiche del Car-nevale a Napoli, può essereutile riportare il significato ele origini delle parole “Carne-vale” e “Quaresima”. L’etimo-logia del termine “carnevale”potrebbe derivare dalla radice“carne levare”. “Quaresima”,invece, si collega a “quadrage-sima dies”, “quarantesimogiorno”: con la parola “qua-rantena” si designava un pe-riodo di ritiro spirituale diquaranta giorni da riferirsi alperiodo trascorso da Gesù neldeserto per preparare il bat-tesimo o l’assoluzione dei pec-cati e poi al digiuno pasquale,digiuno che originariamentecorrispondeva all’ultima set-timana prima della Pasqua.Si partiva, allora, il 17 gen-naio, giorno di Sant’AntonioAbate, con l’accensione nei“cippi” della “roba vecchia”.Ancora oggi, in qualche quar-tiere, la pratica resiste anchesenza l’autorizzazione deipreoccupatissimi vigili delfuoco. Nell’immaginario col-lettivo Carnevale era un vec-chio grasso e la grassezza sicollega direttamente agli ec-cessi culinari di quei giorni.In epoca aragonese, tra Quat-trocento e Cinquecento, i no-bili si impegnavano inmaniera accanita in giostre etornei e anche in sontuosi ri-

cevimenti. Nel Cinquecento,però, la festa iniziò anche adessere popolare tra canti emascherate lungo via Toledoe a Largo di Palazzo (attualepiazza del Plebiscito). Le po-tenti Corporazioni di Arti eMestieri erano tra gli organiz-zatori di quelle parate tra lequali si ricorda quella delPrincipe di Tarsia (che abi-tava in uno dei palazzi piùbelli del mondo a due passidall’attuale piazza Dante) eche coinvolse centinaia di per-sone ingioiellate grazie alcoinvolgimento di orafi e pe-scivendoli. Nel Seicento co-minciarono ad essereimmancabili i carri allegoricicarichi anche di cibi. I carri e

le cuccagne sovvenzionate dare e nobili con cavalcate, qua-driglie e sfilate di ogni naturapresto furono caratterizzatianche da canti appositamentecomposti coinvolgendo il fer-tile mondo della letteratura inlingua napoletana di queltempo. Alla basse di quellecomposizioni una sorta di spotper prodotti e corporazioni manon mancavano accenni pole-mici o ironici all’attualità e aipersonaggi più in vista… Al-cuni decreti settecenteschi diCarlo di Borbone regolamen-tarono carri ed esibizioni limi-tandoli all’area del Largo diPalazzo e sotto il controllodell’esercito. Prevalsero, al-lora, le strutture stanziali e

meno itineranti delle cucca-gne con prodotti di ogni tipo,dai polli ai prosciutti, dagliagnelli ai formaggi, dai sa-lami ai vini più pregiati…Nella seconda metà del Sette-cento per problemi di ordinepubblico si preferì limitarequei festeggiamenti fino ascegliere, presso la corte, diregalare alle ragazze povere ifondi destinati al Carnevale.Dall’Ottocento in poi la festaassunse un carattere più rio-nale con “masti di festa” localie spesso in gara tra loro.Senza dimenticare, però, cheuna festa simile e anche forsepiù radicata, a Napoli si cele-brava a settembre per la Ma-donna di Piedigrotta, altra

tradizione tristemente per-duta nonostante qualche co-raggioso e timido tentativo direcuperarla. Cosa resta? Re-stano di sicuro le tradizionigastronomiche tra quelle“chiacchiere” fritte e “sangui-nacci” senza più sangue dimaiale ma carichi di ciocco-lato e frutta candita fino aquelle lasagne trionfo di calo-rie e proteine così amateanche dai popolani e dai re-gnanti se solo pensiamo chel’ultimo re di Napoli, France-sco II di Borbone, era chia-mato “lasa” per la suaprofonda devozione per quellestrisce di pasta fresca mi-schiata a carni, salumi e for-maggi.

Carnevale a NapoliTra tradizioni popolari e gastronomiche intramontabili

La Campania che diverte e rallegraFabiana Liguori

Maschere. C’è chi le indossaogni giorno. In piedi. Davanti adaltri occhi. Sui luoghi di lavoro.Per sfuggire a un tormento, a unrimpianto, a un giudizio. Ma-schere che fanno ridere, pian-gere, ricordare. Maschere disorrisi. Di tradizioni, di grandieroi. Il Carnevale: la festa inmaschere per eccellenza. Ma-schere di piccoli e grandi sogna-tori. Poche ore, qualcheaccorgimento e puoi essere chivuoi. Magia. E poi i colori, glischerzetti, l’allegria, la musica.L’atmosfera è surreale. Non c’èposto per la tristezza. Affer-riamo la Vita. In Campania sono tante le op-portunità di vivere questi mo-menti gioviali e divertenti con lapropria famiglia o gli amici.Nelle cinque province, infatti,da decenni: il Carnevale è dicasa. A Napoli, ad esempio, lesfilate carnevalesche che ani-mano la città, sono confluiteanche quest’anno in un’unicagrande iniziativa curata dal Co-ordinamento dei Carnevali diNapoli dal Basso: “ ’O Carnevale2015”. Gli esilaranti e variopinticortei che sfilano nei diversiquartieri partenopei rappresen-tano non solo un momento digioia e allegria condivisa, maanche un’occasione di riscatto

sociale, un modo giocoso perriappropriarsi e prendersi curadei propri luoghi, talvolta ab-bandonati e degradati. Oltrealle già realizzate sfilate a Soc-cavo (giorno 12), Materdei(giorno 13) e alla Sanità (giorno13) sono in calendario per dome-nica 15: il Carnevale di Scampiae per martedì 17 quello del Cen-tro Storico. Il primo, è organizzato dall’asso-ciazione GRIDAS (Gruppo Ri-sveglio dal Sonno) ed è statoreso possibile grazie ai labora-tori realizzati nello scorso meseda volontari e cittadini attivi,dove sono stati creati manual-mente maschere, carri e co-stumi, all’insegna del recuperodella manualità e del riciclo.L’edizione di quest’anno, dal ti-tolo “Ciucci per che e per chi, ov-verossia Scuola Scuola / ScuolaMal-trattata”, vuole porre l’at-tenzione sulla pessima situa-zione in cui versa la scuolapubblica italiana. Il secondo, in-vece, nato negli spazi dell’ExAsilo Filangieri, nasce da unaserie di laboratori creativi-co-struttivi, destinati ai bambinida 0 a 99 anni, realizzati per in-ventare insieme la parata delconsueto appun- tamento, dal ti-tolo “Il diritto alla città”. Fau-tori dell’evento: gli artisti visividell’Asilo, il collettivo Dopo-scuola oltre la Scuola dello

Zero81 ed il Comitato CentroStorico. Anche Città dellaScienza, domenica 15 febbraio,ospiterà una grande festa diCarnevale. Saranno in scenagrandi spettacoli sulla storia e

l’interpretazione delle mascherepartenopee, poi ancora: sfilate,trucchi, attività con gli insettistecco e il mimetismo con la na-tura, tiro con l'arco e scherma,sono solo alcune delle tantis-

sime attività in programma. Al-l’ippodromo di Agnano, le dome-niche di febbraio sono dedicateai bambini: tante iniziative al-l’insegna del gioco e del diverti-mento sono in calendario alla“Scuderia dei Piccoli”. I bimbi,protagonisti anche al TeatroSan Carlo che, in occasionedell’evento: "Carnevale in ma-schera Ottoni e.....Fracassoni",aprirà le porte ai più piccoli. Madiamo un occhiata in provincia.A Palma Campania, il Carne-vale è vissuto, sin dal 1600,come un momento di storico-cul-turale. Infatti, la festa Palmesenon è celebre soltanto per i suoicarri allegorici, ma per la spet-tacolarità degli eventi, grazie so-prattutto alla gara delleQuadriglie. Le Quadriglie sonogruppi folkloristici locali compo-sti da circa duecento parteci-panti, che si esibiscono dal vivocon l’utilizzo di strumenti dellatradizione napoletana (tambur-relle, putipù, triccaballacchi,scetavajasse ed acciarini). Sce-nografie e coreografie trasfor-mano ogni esibizione in un veroe proprio musical popolare!Anche a Striano vi aspettano leQuadriglie! E per finire, propo-niamo di fare un giro per lestrade di Saviano che il 17 ospi-teranno una lunga festa tracarri allegorici, artisti e tantaanimazione.

Il Carnevale nelle province campaneTanti sono i borghi dove ogni anno si ce-lebra e festeggia il Carnevale. Alcunirappresentano importanti momenti dipromozione e valorizzazione del territo-rio, attraverso usi e costumi tradizionali,che hanno origini antiche. A Paternopoli(AV) è tutto pronto. Dal 14 e 17 febbraiole strade saranno invase da coriandoli,stelle filanti, maschere e tanta allegria.Bellizzi Irpino, Mercogliano, Montemi-letto e Capriglia Irpinia saranno, invece,animati dalla storica “Zeza”, la farsa po-polale dialettale nata nella seconda metàdel Seicento. Negli stessi giorni, carri,sfilate, majorette, tarantella e ovvia-mente l’enogastronomia Irpina, sarannogli ingredienti del Carnevale a Castelve-tere sul Calore (AV). Ritorna il 15 e il 17, carico di entusiasmoe vitalità, anche il Carnevale Gesualdino.Sarà ancora una volta la cittadina di Ge-sualdo (AV), ad ospitare la due giorni al-l’insegna della festa, del folclore, deicolori e del divertimento. Il Carnevale aGesualdo ha origini molto antiche. Già

nel libro dell’Abate Giacomo Catone,“Memorie Gesualdine”, edito nel 1840 sidescrivono passioni e coinvolgimenti po-polari, che allora come adesso, animanouna festa che è un cardine del folclore lo-cale. A Montemarano (AV), invece, ilCarnevale si concluderà il 22 febbraio.Parte integrante della manifestazione: latarantella montemaranese, una danza

mista a preghiera che richiama preisto-rici riti agricoli di propiziazione della di-vinità e quindi del raccolto. Nellaprovincia di Benevento è da non perderel’evento carnevalesco di Limatola, in pro-gramma l’8, 15 e 17 febbraio. Per quantoriguarda il casertano: potrete partecipareal Carnevale di Caserta, che si svolgeràdal 14 al 17 febbraio. Tre giorni all'inse-gna del divertimento, dell'animazione,delle sfilate in maschera. La manifesta-zione prevede non solo la sfilata dei carriallegorici, ma anche musica, concerti e ledelizie del Villaggio del Gusto. Anche aParete torna la “Febbre del Carnevale”.La ventesima edizione della festa nelborgo casertano, patrocinata dal Co-mune ed organizzato dalla locale ProLoco, presenta un ricchissimo pro-gramma tra sfilate, feste e concerti. Ver-ranno coinvolti tutti gli istituti didatticidel territorio con un concorso per eleg-gere la maschera più bella, originale e ca-ratteristica. In provincia di Salerno, sicelebra la XXXXII edizione del “Gran

Carnevale Maiorese”. Le sfilate dei carrinello splendido paesino della CostieraAmalfitana, si terranno il 15, 17 e 22 feb-braio. Giunge, invece, alla sua quintaedizione il “Carnevale Amidiano” a Teg-giano. A Felitto, nel cuore dei Monti Al-burni, giornata di festa il 15 febbraio. ABaronissi, invece, festa grande fino almartedi grasso. Ad Agropoli: otto carriallegorici, due sfilate, un’intera città infesta. Parallelamente si svolgerà anchela seconda edizione de “La Corrida diCarnevale”, la competizione, che si ispiraal famoso show televisivo “La Corrida –Dilettanti allo sbaraglio” vede come pro-tagonisti giovani talenti, da cantati a pit-tori, da cabarettisti a mimi, passando permaghi, artisti di strada, clown, barzellet-tieri, ballerini nonché tutti coloro che vo-gliono esibirsi in una estemporanea sulpalco. Anche ad Agropoli, a Felitto, aTeggiano e a Baronissi, grandi festeggia-menti in corso…la Campania, non de-lude mai!

F.L.

A Carnevale ogni borgo vale…

Alessia Esposito

Le abitudini in pausa pranzodegli europei sono salutari? Èquesta la domanda a cui ri-sponde l'indagine Food 2014 ,condotta da Edenred su 7Paesi (Belgio, Francia, Italia,Repubblica Ceca, Slovacchia,Spagna e Svezia). Secondo i risultati, il 70% deidipendenti europei è attentoalle qualità del proprio pasto.Il primo posto spetta ai fran-cesi: ben il 62,9% lo ritiene uncriterio fondamentale.L'Italia, nonostante sia la pa-tria della dieta mediterranea,è invece fuori dal podio. La scelta predilige infatti larapidità del servizio, anche seil trend sta cambiando.Per andare incontro a questatendenza, due imprenditriciitaliane, Daniela Bellisario eBarbara Vecchietti, hannoideato il "delivery gourmet",la schiscetta veloce ed ecoso-stenibile, che fa parte del pro-getto “Food on the road”.Il servizio è attivo per ora soloa Roma e prevede la possibi-lità di ricevere direttamentein ufficio, ordinandolo online,un pranzo di qualità, a km 0,con packaging e posate eco-compatibili, rinnovabili ecompostabili nell’organico. Inoltre c'è la possibilità di sce-gliere menù vegetariani o ve-gani, senza glutine o lattosio.I parametri fondamentalidelle imprenditrici per sele-zionare il cibo comprendonola bontà in termini di gusto edi principi nutritivi e la pro-venienza da una filiera si-cura, biologica e a km zero.Tra i plus del delivery gour-met anche il metodo di cot-tura: sottovuoto a bassetemperature che consente dinon alterare le caratteristichegustative e la morbidezza.E “Food on the road” non èsolo schiscetta, ma fornisceservizi di catering per uffici eprivati.Dopo tre anni di attività el'apertura di un punto ven-dita, si segnala il riconosci-mento del Gambero Rosso e ilpremio come miglior “formulainnovativa” della Guida ai lo-cali di Roma 2015.

Italiani in pausa pranzo: ecco il delivery gourmet

Lo scrittore Erri De Luca sischiera al fianco dei “ NoTAV” in Val di Susa e lo fanel pamphlet che difende lalibertà di opinione dal nome“La parola contraria ” cheesce (edito da Feltrinelli)prima che lo scrittore arrivisul banco degli imputati. Erri non ci sta a questo pro-cesso per istigazione al sabo-taggio ed ironizzando sostieneche questa incriminazione è ilsuo vero primo premio lette-rario. “Per me, da scrittore eda cittadino, la parola contra-ria è un dovere prima di es-sere un diritto” sottolinea ericorda, citando Pasolini,Goethe e Rushdie che “sedalla parola pubblica di uno

scrittore seguono azioni, que-sto è un risultato ingoverna-bile e fuori del suo controllo”.“Mi si processa per una di-chiarazione contro un’operasolenne e strategica del no-stro territorio e in caso di con-danna dovrei rimborsareun’azienda francese anzichélo Stato italiano?”, si do-manda lo scrittore.

La vittima non è lo scrittorequanto piuttosto, sostiene luistesso, “l’articolo 21 della Co-stituzione italiana” secondocui “tutti hanno diritto di ma-nifestare liberamente il pro-prio pensiero con la parola, loscritto e ogni altro mezzo didiffusione”. Lo scorso 28 Gennaio haavuto inizio, presso il tribu-nale di Torino, il processo nelconfronti di De Luca che ri-mane formo nella sua opi-nione nei confronti delprogetto TAV. Nel momento in cui tutti sidicono di “essere Charlie ” chisostiene di essere Erri DeLuca? Egli non ha né uccisoné maltrattato nessuno, ha

solo espresso la sua opinionecome tra l’altro fanno quoti-dianamente moltissimi abi-tanti della Val di Susasostenendo una lotta ambien-tale. Le denunce riguardano lefrasi pubblicate in aperturadel volume su HuffingtonPost Italia prima ed Ansa poi,nel settembre 2013, in cui luiaffermava: “Il sabotaggio èl’unica alternativa”e “restoconvinto che il TAV siaun’opera inutile e continuo apensare che sia giusto sabo-tare quest’opera” rispettiva-mente sull’ Huffington Postdel 1 settembre 2013 e sull’Ansa del 5 settembre 2013.

F.S.

È proprio vero. La natura non smette mai di stupirci, re-galandoci spettacoli indescrivibili. Basti pensare alla sug-gestiva Irlanda e alle sue coste sommerse da un mare dischiuma naturale. Di primo acchito avrebbe tutta l’aria diessere frutto di un incantesimo, di un’illusione ottica, tra-endo in inganno i nostri sensi, assomigliando a soffice ecandida neve. Ma è semplice schiuma. Una schiuma parti-colare, cento per cento naturale. E gli abitanti di Portste-wart, località marina situata a nord dell'Irlanda, di frontead uno spettacolo fantastico come questo non si sono fer-mati all'apparenza. Una immensa distesa di schiumabianca ha invaso le coste, ma è un fenomeno del tutto na-turale. La schiuma è prodotta dall’azione delle ondequando il mare contiene forti quantità di una sostanza or-ganica, in particolare derivata da alghe che rilasciano li-pidi. In particolare, l’acqua contiene surfattanti derivatidalla decomposizione delle alghe stesse. Questi, sulla su-perficie del mare agitato, agiscono come i tensioattivi cheproducono la schiuma nei detersivi. E non si tratta di unfenomeno isolato perché nella stessa Irlanda, anche du-rante l'estate, si notano strisce di schiuma presso le costedovute all’azione dei “surfattanti” naturali derivati dallealghe. Nessun pericolo, insomma, per l'uomo né tanto-meno per l'ambiente. È solo la natura che sta facendo ilsuo corso senza interventi esterni e dannosi. A volte nonresta che fermarsi a contemplare lo spettacolo che ci offrel’ambiente senza chiedere nulla in cambio o quanto menooffrendogli solo ed esclusivamente rispetto senza intaccarei suoi delicati equilibri. Ne vale la sua e la nostra stessavita. Aiutiamolo ad aiutarci A.P.

L’Irlanda e la suaschiuma naturale

Erri De Luca e il suo sostegno ai “No Tav”

I dipendenti europei privilegiano la qualità, e noi?

Cristina Abbrunzo

Neanche il mondo dell’arte èestraneo alla sostenibilitàambientale. Al contrario, sipotrebbe dire che proprio ilmondo dell’arte sia stato inun certo senso il precursoredi determinate tendenzegreen. È il caso, ad esempio, dellaCracking Art, movimento ar-tistico che si prefigge di mu-tare le regole dell’arte con loscopo di difendere la naturasalvandola attraverso l’inno-vativa creazione di opered’arte e installazioni costi-tuite soprattutto da animalicolorati e fuori misura in pla-stica riciclabile, posti inmusei e luoghi pubblici divarie parti del mondo, evi-denziando la dicotomia tranatura e artificio e il forte im-pegno ambientale e socialesottraendo la plastica alla di-struzione tossica. Lo stessotermine Cracking che derivadal verbo di lingua inglese tocrack, traducibile con schioc-care, spaccarsi, cedere, sta adindicare, infatti, sia le inten-zioni di proporsi come inno-vazione e rottura all'internodella storia dell'arte, sia il di-vario di fondo tra la materianaturale e quella artificiale,tra il materiale organico equello sintetico. Una rottura, dunque. Unarottura profonda, una scossa,

un cambiamento forte. Il pro-getto Cracking Art nasce aBiella nel 1993 con la stesuradi un manifesto ufficiale etrova riuniti gli artisti Ronda,Angi, Rizzetti, Kicco, Nucarae Veronese. E’ un progetto in-novativo, colorato, un pro-getto d’arte che vuole farsi

notare. Il materiale di rot-tura? La plastica. Riciclare laplastica significa sottrarlaalla distruzione tossica e de-vastante per l'ambiente,farne delle opere d'arte signi-fica comunicare attraversoun linguaggio estetico inno-vativo ed esprimere una par-

ticolare sensibilità nei con-fronti della natura. A piazzaLombardia a Milano, attual-mente e fino al 25 marzo, èstata allestita una nuova mo-stra a cielo aperto di Crac-king Art. Chiocciole, rane,rondini, lupi e altri animaligiganti realizzati in plastica

colorata e riciclata riempionospazi insoliti e di passaggiodella città dando vita a unaoriginale parata per salutareExpo 2015. Una provoca-zione, condita di arte e cul-tura, per sensibilizzare imedia e l'opinione pubblicasul problema ambientale.

Pedalare in un quadro di Van GoghA spasso in una “Notte stellata”

Un'apprezzabile sintesi traarte e mobilità sostenibile sitrova senza dubbio nellanuova pista ciclabile lumi-nosa ispirata al celebre qua-dro di Van Gogh 'La NotteStellata'. Stiamo parlando,ovviamente, del 'Van Gogh-Roosegaarde path', uno degliultimi progetti di 'mobilità so-stenibile' realizzato dallo stu-dio di design 'Roosegaarde' erecentemente aperto al pub-blico a Nuenen, in Olanda.Ammirare la reinterpreta-zione di un capolavoro arti-stico attraverso l'interazionediretta di un vero e proprio'viaggio visivo' in bici non ècosa da tutti i giorni d'al-tronde, ma basta attendere le

prime ore di buio per rendersiconto dell'immediata spetta-colarità dell'originale pro-getto. Il 'Van Gogh-Roosegaardepath' infatti, si 'accende' let-teralmente di notte, rega-lando agli occhi del visitatoreun meraviglioso spettacolopuntiforme di fulgore stel-lare, dove il tracciato da se-guire in bici diventa ancheun'immersione diretta versole intenzioni naturalistiche epaesaggistiche espresse effi-cacemente nell'opera origi-nale del celeberrimo pittore. La pista ciclabile 'Van Gogh-Roosegaarde path', in pratica,è uno speciale sentiero costi-tuito da migliaia di pietre in-

castonate nel tracciato, cheaccumulano energia duranteil giorno, per poi rilasciarladurante la notte.Le pietre luminose utilizzate

sono, nello specifico, comedelle tessere di un mosaico ri-coperte da una sostanza chepermette di assorbire la lucesolare di giorno, per poi ri-

emetterla in tinte blu e verdidurante la notte. Insiemealle pietre, il percorso (lungomeno di un chilometro) si il-lumina anche grazie ad al-cune luci al Led alimentateda un pannello solare adia-cente. La pista ciclabile inoltre, èarricchita da un design inte-rattivo che ripercorre la sto-ria e le opere di Van Gogh,attraverso immagini signifi-cative della sua carriera.Un omaggio lungo un kilo-metro, dunque, una sorta dicielo precipitato al suolo per-corribile su due ruote per unvero incanto ecosostenibileper ciclisti, turisti e residenti.

C.A.

Cracking art: arte di rottura a MilanoUno zoo di animali in plastica riciclata in piazza

Eleonora Ferrara

Con 665 voti incassati, dal 3febbraio scorso, inizia il man-dato di Presidente della Repub-blica italiana di SergioMattarella, uomo di notevolespessore, illustre magistrato,nonché già esponente politicomoderato. Da subito è apparsadalle sue parole una certa sin-tetica concretezza, piena dibuon senso, che lascia intrave-dere tanti buoni propositi.Infatti: “ Il mio pensiero va alledifficoltà e alle speranze dei cit-tadini” è stato il brevissimocommento sulla propria ele-zione. Non stupisce, quindi, cheil Presidente durante il di-scorso, tenuto a Montecitoriodopo il suo giuramento, abbiapronunciato frasi come: “ L’im-pegno di tutti deve essere ri-volto a superare le difficoltàdegli italiani e a realizzare leloro speranze” oppure “ Le an-gosce si annidano in tante fami-glie per le difficoltà chesottraggono il futuro alle ra-gazze e ai ragazzi”, e ancora “Illavoro che manca per tanti gio-vani, specialmente nel Mezzo-giorno, la perdita dioccupazione, l’esclusione, le dif-ficoltà che si incontrano nel ga-rantire diritti e servizi socialifondamentali, sono questi ipunti dell’agenda esigente sucui sarà misurata la vicinanzadelle istituzioni al popolo. Dob-biamo saper scongiurare il ri-schio che la crisi economicaintacchi il rispetto di principi evalori su cui si fonda il patto so-ciale sancito dalla Costitu-zione”. Sentire queste parole,apre veramente il cuore allasperanza. In effetti, in Italia ipoteri del Capo dello Stato nonsono assolutamente formali esono chiaramente espressi intre articoli della nostra Costitu-zione: articoli 87, 88 e 92.In base all’art. 87, il Presidentedella Repubblica rappresental’unità nazionale, difatti “ auto-rizza la presentazione alle Ca-mere dei disegni di legge diiniziativa del Governo. Pro-mulga le leggi ed emana i de-creti e i regolamenti.”.Contestualmente, però, ai sensidell’art. 74 “ Il Presidente dellaRepubblica, prima di promul-gare la legge, può con messag-gio motivato alle camere,chiedere una nuova delibera-zione”. Senz’altro, questa suaprerogativa garantisce tutti noi.Sergio Mattarella si è espressonel senso che si deve andare

avanti sulle riforme.Confindustria, nella personadel proprio leader, GiorgioSquinzi, ha favorevolmente re-cepito il discorso del neo Capodello Stato, affermando “ Con-findustria condivide piena-mente il richiamo all’unitàrivolto a tutte le forze del Paesee l’appello alla necessità di pro-seguire con le riforme economi-che, istituzionali e sociali.”.Infine, Squinzi, nel ringraziareil Presidente Mattarella perl’apprezzamento rivolto a tuttigli imprenditori italiani, inquanto continuano a competeresui mercati internazionali,

anche in momenti così difficilicome quello attuale, ha sottoli-neato che gli imprenditori “ con-tinueranno a fare conresponsabilità la propria parteper ridare all’Italia ed agli Ita-liani, speranza e dignità sociale.Oggi, più che mai, il Paese habisogno di alti riferimenti chedevono essere come la maggiorparte degli Italiani : concreti, la-boriosi, onesti”. Non resta, al-lora, che augurare anche noi alPresidente Mattarella un calo-roso “ Buon Lavoro” pieno ditante aspettative fiduciose nellasua fondamentale funzione diGarante di tutti noi.

Benvenuto Presidente!

RIFIUTILa Cassazione Penale Sez. III,nella Sentenza n. 51422 del 11dicembre 2014, stabilisce chementre la natura istantaneacon effetti permanenti ben puòattagliarsi alla condotta di "ab-bandono incontrollato" di ri-fiuti (che presuppone unavolontà esclusivamente di-smissiva dei rifiuti che, per lasua episodicità, esaurisce glieffetti della condotta fin dalmomento dell'abbandono e nonpresuppone una successiva at-tività gestoria volta al recuperoo allo smaltimento), non altret-tanto può dirsi con riferimentoalla condotta di "deposito in-controllato" ove legata al man-

cato rispetto delle condizionidettate dall'art. 183, commaprimo, lett. bb) del d. Igs. 3aprile 2006, n. 152, in tema dideposito temporaneo, segnata-mente con riferimento al n. 2(cadenza almeno trimestrale,indipendentemente dallequantità in deposito; quantita-tivo di rifiuti in deposito cheraggiunge complessivamente i30 metri cubi di cui al massimo10 metri cubi di rifiuti perico-losi; in ogni caso, allorché ilquantitativo di rifiuti non su-peri il predetto limite in unanno, il deposito temporaneonon può essere superiore ad unanno). E' evidente, infatti, cheove la condotta di deposito in-

controllato segua al mancatorispetto delle condizioni dilegge per la qualificazione delmedesimo come temporaneo, siè in presenza di un reato per-manente, perché la condottariguarda un'ipotesi di deposito"controllabile" cui seguel'omessa rimozione nei tempi enei modi previsti dalla normacitata, donde l'inosservanza didette condizioni integraun'omissione a carattere per-manente, la cui antigiuridicitàcessa sino allo smaltimento oal recupero (o con il sequestro).RIFIUTIL’errore materiale nella reda-zione del CER può essere invo-cato solo nel caso in cui il

ricorrente dimostri che i rifiutierroneamente classificati in re-altà rientrino nella categoria dicui al codice CER per il quale èautorizzato al trattamento, op-pure che il codice CER dichia-rato sia analogo a quello delrifiuto che è legittimato a trat-tare. In questi casi, riconduci-bili al lapsus calami edall’errore ostativo, l’errore ma-teriale non può produrre dannia carico del dichiarante inquanto la situazione reale, con-forme alla legge, deve preva-lere su quella erroneamentedichiarata. TAR Lombardia(MI), Sez. IV, n. 2628, del 4 no-vembre 2014..

A.T. e E.F.

Eleonora Ferrara

Al Senato si sta vagliando il disegno di legge delega per la ri-forma della Pubblica Amministrazione. Questo è, sicuramente,un punto cruciale per quella delle pensioni che intende attuareRenzi e che prevede misure sul prepensionamento e sulla mo-bilità, riguardanti essenzialmente i dipendenti in esubero delleAmministrazioni provinciali, ma che dovrebbero attuarsianche nell’ambito del settore privato.In effetti, i lavoratori privati sono quelli che più hanno subitola rigidità della riforma Fornero. Bisogna trovare, perciò, ilgiusto equilibrio ed è questo il motivo per cui il Premier agiscecon tanta cautela, ponendo la questione “pensioni” all’atten-zione dell’Unione Europea. Renzi, in tal modo, intende chie-dere aiuto all’Europa per realizzare proprio la “Riformapensioni 2015”, che consentirà più flessibilità in uscita dal la-voro e la pensione anticipata per tutti, includendo anche i la-voratori privati. I dipendenti pubblici potranno usufruire delprepensionamento statali, introdotto dalla riforma del Mini-stro della pubblica amministrazione e semplificazione Ma-rianna Madia. Il consigliere economico di Matteo Renzi haasserito al riguardo che: “Anticipare la pensione, sia purecon trattamento inferiore, a molti, oggi, potrebbe andare bene.Vogliamo renderlo possibile”. Lo stesso consigliere ha poi di-chiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera “Seio pensiono anticipatamente un lavoratore con un trattamentoinferiore a quello che gli spetterebbe, sto solo anticipando unaspesa che recupererò dopo, con un rimborso a rate, non sto au-mentando la spesa. Ma l’Unione Europea, guarda solo la spesaattuale”. Parafrasando, quindi, il titolo di un film di Troisi eBenigni: Non ci resta che attendere.

Riforme: avanti tutta

Viaggio nelle leggi ambientali

Il richiamo all’unità e la necessità delle riforme

Andrea Tafuro

“Il Pil misura tutto, eccetto ciòche rende la vita veramentedegna di essere vissuta”. Il 18Marzo del 1968 Robert Ken-nedy pronunciava queste pa-role all'università del Kansas.Il politico americano parlava difelicità e benessere non adesempio di sballo o perversioni.A distanza di 47 anni dal cele-bre discorso, prostituzione edroga ci sono finiti davvero nelcalcolo del Prodotto internolordo. Per la prima volta pro-stituzione, traffico di droga econtrabbando entrano nel cal-colo del Pil. Ad ottobre delloscorso anno è entrato in vigoreEsa 2010 (European System ofAccounts), un nuovo sistema dicontabilità pubblica e trafficodi stupefacenti, sfruttamentodella prostituzione e contrab-bando di sigarette o alcol do-vranno essere inseriti nelconto economico dell’Italia. Se-condo ultime stime del Procu-ratore Nazionale Antimafia, ladroga è comunque il mercatopiù ricco, vantando quasi 25miliardi di giro d’affari. Perdinci e per Bacco! Ma mi chiedo, c’è un qualchesistema contabile per misurarel’anima? C’è chi lo ha fatto, Ri-chard Wilkinson e Kate Pic-kett in: “La misura dell'anima.Perché le diseguaglianze ren-dono le società più infelici”.Gli autori, due epidemiologi,hanno applicato alle scienzesociali metodi statistici di labo-ratorio, dimostrando come ladisuguaglianza nella distribu-zione dei redditi nelle econo-

mie sviluppate, sia il fattorescatenante del peggioramentodi una serie predefinita di in-dicatori della qualità dellavita. Gli items usati sono intutto nove: fiducia sociale, di-sagi mentali, speranza di vitae mortalità infantile, obesità,rendimento scolastico, gravi-danze in età adolescenziale,omicidi, carcerazione e mobi-lità sociale. La prima versioneinglese aveva per titolo:”Thespirit level: why more equal so-cieties almost always do bet-ter”, che alla De Curtis iotraduco: “La livella: perché lesocietà con maggiore ugua-glianza quasi sempre risultanomigliori”. La metafora della li-vella di Totò è il più adeguatostrumento di misura del-l’anima e di conseguenza del-l'uguaglianza! I due studiosi, si prefiggono didimostrare che non è la ric-chezza media degli abitanti diun paese ad influire sulla di-stribuzione del benessere, maè il livello di disuguaglianza.Per dimostare ciò, analizzanola correlazione dei diversi indi-catori con il livello di disugua-glianza sociale riscontrato. La connessione viene studiatamediante una semplice analisidi regressione lineare che con-siste nel riportare su un pianoi valori di un certo indicatorerispetto ai valori di un para-metro di disuguaglianza e ditracciare una retta che più siavvicina a tutti i punti. Se laretta sale verso l'alto e se tuttii punti sono abbastanza viciniad essa, possiamo concludereche al crescere della disugua-

glianza cresce anche l'indica-tore di disagio sociale conside-rato. Naturalmente questorisultato di per sé non vuoleprovare né garantire che ci siaun rapporto di causa/effettotra indice di diseguaglianza eindicatore di disagio sociale. Seper esempio facessimo un’ ana-lisi di regressione tra tempera-tura media del pianeta epopolazione mondiale negli ul-timi vent'anni scopriremmouna retta in salita, la quale ciindica che all’aumento dellatemperatura corrisponde unincremento demografico accen-tuato, ma certamente l'au-mento della temperatura nonè causa del boom delle nascite.La ricerca, attraverso valide

motivazioni sociologiche e evi-denziata dai grafici, dimostrache la disuguaglianza è concre-tamente alla radice del disagiosociale in un rapporto dicausa/effetto. Sono conscio che non appena sitenta di approcciare il temadell’ineguaglianza subito entranel dibattito il famigeratotema della meritocrazia, evo-cata come la panacea di tutti imali. Quando nel 1958 il sociologoinglese Michael Young, intro-dusse il concetto di meritocra-zia non pensava, nemmenolontanamente, alla centralitàche avrebbe assunto nel dibat-tito politico, economico e so-ciale futuro. Il termine derivadal verbo latino merere/me-reor: meritarsi e dal vocabologreco kratos: potere. Merito-crazia è, quindi, il potere delmerito, cioè il principio basi-lare di organizzazione socialeche fonda ogni struttura dipromozione e di assegnazionedi potere unicamente sul me-rito. La mitica formula, cara atutti gli studenti di sociologia,è: m = IQ + E, dove m sta permerito, IQ per quoziente di in-telligenza, E per sforzo. Il me-rito è, pertanto, il risultato deltalento che maschi e femminericevono in dote dalla lotterianaturale e l’impegno investitodall’individuo nel grande giocodelle relazioni umane. I piùistruiti ci dicono che quando siparla di talento bisogna pren-dere in considerazione anche ifattori socio-ambientali e l’edu-cazione ricevuta. Infine c’è lo

sforzo che ognuno profonde,ma per quanto molti si sfor-zano per vedersi riconoscere lequalità possedute, molto di-pende dal riconoscimento so-ciale che riescono ad otteneresul campo. È senz'altro vero che al cambiodella dirigenza, in ogni orga-nizzazione, cambia la valuta-zione delle abilità personali inbase al predominante ethospubblico del direttore. Nondi-meno entrano in gioco i van-taggi/svantaggi concessi dallanatura, non parlo della solitabellezza, ma delle relazioniamicali, d’altro canto grandecompetenza professionale eproduttività non sono certoarmi da far valere per ottenerepronta legittimazione alle per-sonali pretese di avanzamento.In definitiva affidarsi in modoacritico alla mitica meritocra-zia, il più delle volte, ci tra-scina verso forme di tecno-crazia oligarchica, come dicevaAristotele…e come mi contestamia figlia Martina. Allora pro-viamo a parlare di meritorietà,cioè il principio di organizza-zione sociale basato sul criteriodel merito e non già del poteredel merito, cioè scindere il me-reor dal kratos, in modo da evi-tare che le differenze diricchezza associata al merito sitraducano in differenze di po-tere decisionale. La merito-rietà garantisce l’uguaglianzadelle capacità, perché entra ingioco nel momento della gene-razione della ricchezza dive-nendo parametro di verifica diun risultato conseguito.

DISUGUAGLIANZA, MERITOCRAZIA, MERITORIETÀLA MERITORIETÀ È LA MERITOCRAZIA PURIFICATA DALLA DERIVA ANTIDEMOCRATICA

Foto di Fabiana Liguori

12 febbraio 2015 “ ’O Carnevale 2015” a Soccavo:

sMascheriamo la periferia!

Nell’ambito del programma “ ‘O Carnevale2015” che abbraccia tutte municipalità di Na-poli, a Soccavo è stato realizzato il progetto“sMascheriamo la periferia!”, nato non solocome momento ludico, nel vero spirito del Car-nevale, ma, anche e soprattutto, come segnaleche il quartiere è vivo e ha voglia di mostrare lasua vera natura. In sostanza l’iniziativa, messa in atto dal Comi-tato Soccavo, un gruppo di cittadini attivi delposto, è stata articolata in tre settimane di la-boratori creativi con i bambini della scuola ele-mentare Marotta (plesso Basile), per larealizzazione di maschere e strumenti musicalidella tradizione napoletana tramite l’utilizzo dimateriali di riciclo. A concludere questo per-corso una coloratissima e divertente sfilata diCarnevale ha attraversato le strade del quar-tiere e si è conclusa nel Parco Don Gallo, unospazio verde da anni abbandonato a se stesso erestituito alla comunità solo grazie all’impegnoe alla dedizione dello stesso Comitato e di tantivolontari.