Terni Magazine 2

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M A G A Z I N E 2 WEB&BOOKS Srl 05100 Terni via C. Guglielmi 27 tel 0744 404111 [email protected] www.editweb.info 30 MAGGIO 2009 N°2 Chi governerà a Palazzo Spada e Palazzo Bazzani? CONOSCIAMO i candidati a sindaco di Terni e presidenti della Provincia Speciale elezioni 2009 EDITORIALE: Il potere fine a se stesso: nemico n°1 della società I SONDAGGI

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Il secondo numero del tuo quindicinale di informazione locale preferito!

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M A G A Z I N En° 2

WEB&BOOKS Srl 05100 Terni via C. Guglielmi 27 tel 0744 404111 [email protected] www.editweb.info

30 MAGGIO 2009 N°2

Chigovernerà aPalazzo Spada

ePalazzo Bazzani?

CONOSCIAMOi candidatia sindaco diTernie presidentidella Provincia

Specialeelezioni 2009

EDITORIALE:Il potere fine a se stesso:nemico n°1 della società

I SONDAGGI

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>editorialeEditoriale

L'egemonia politica lo-cale ha ingessato il potere e permantenersi in piedi pur nonavendo idee in grado di affron-tare le trasformazioni socioeconomiche e culturali hascelto la via del clientelismoper conservarsi sterilmente al-l'interno della burocrazia edegli Enti locali. Risultati: parentopoli e attua-zione di investimenti e pro-grammazioni territorialisuccubi di lobby totalmenteprive di progetti lungimiranti osolo autoreferenziali che pos-sano fare uscire il nostro co-mune e l'intera regione da unisolamento di povertà ed emi-grazione da parte dei giovani. Una politica fondata solo per

il mantenimento del propriopotere fine a se stesso senzaalcuna forza propulsiva ed

unificatrice di tutte le forze so-ciali ed economiche è il ne-mico numero uno per il nostrofuturo.Tutti gli elettori sonoormai consapevoli della debo-lezza di tale modo di fare po-litica e della necessità diavviare un ricambio sia cultu-rale che generazionale tra gliaspiranti a rappresentare gli in-teressi del nostro territorio.Loschieramento politico che riu-scirà a convincere nei pro-grammi e nella scelta deicandidati , questa nuova viadovrà essere vincente.Le molte liste evidenziano di

come sia frantumata politica-mente una città di soli 115.000abitanti; è il risultato di unamancata capacità dei dirigentipolitici che invece di aggregareall'interno del proprio schiera-mento, ascoltando le varie

istanze, preferiscono, pur dimantenersi in sella, il formarsidi piccole liste elettorali cheandranno ad indebolire le ri-spettive rappresentanze politi-che e conseguentemente iprogrammi da attuare.Terni si aspetta una vittoria

netta e precisa che possa dareil via ad una nuova stagione,dove la qualità del programmarelativa alla macchina ammini-strativa, sicurezza, salute, am-biente, lavoro, trasporti,cultura, infrastrutture, univer-sità, commercio, industria, in-tegrazione multietnica,congiuntamente alle capacitàdegli eletti, riesca ad inserirela città in un contesto di rela-zioni nazionale ed europeo daprotagonista.

Web & Books

TERNI MAGAZINE 30/05/2009

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IL POTEREfine a se stesso:Nemico numero uno della società

NON PIU’SUDDITI DIPERUGIA:A partire dagli anni novanta,fino almeno al 2005 tutta laprovincia di Terni è sostanzia-lemente rimasta indietro ri-spetto al resto del Paese. Senel 1995 il valore aggiunto perabitante a Terni era più o menointorno ai 6 punti in percentualeal di sotto della media nazio-nale, che di quella della provin-cia di Perugia, nei successividieci anni il distacco con il ca-poluogo di Regione era di 10

punti e quello con la media na-zionale aveva raggiunto i 14punti. Stessi risultati per il 2007In merito ai dati relativi all’occu-pazione in tasso nella provinciadi Terni era molto al di sotto diquello di Perugia. Perché i diri-genti storici della sinistra peru-gina non vedono di buon occhiouna ripresa della crescita diTerni? Perché questa mette-rebbe in discussione il loro pri-mato. E’ sempre stato così,questo modo di pensare e diagire è storicamente peculiaredel Pci umbro e dei suoi dscen-denti. Una Terni e comprenso-rio, più forti nel contestoregionale , non fanno dormirenotti tranquille ai dirigenti politiciperugini , questo è uno dei mo-

tivi, della necessità che il ventocambi rotta, anche in visionedelle elezioni regionali del2010. I quasi quaranta anni diRegione sono stati per la no-stra città, di forte arretramentorispetto a Perugia. Anche i diri-genti politici locali soffrono lasindrome perugina. Perchéproseguire sulla strade delleProvince senza riequilibrare ilterritorio, politica che inevitabil-mente avvantaggia Perugia. Sipotrebbe dar via ad un pro-cesso in tempi brevi, affinchè lanuova impostazione che ren-derebbe giustizia a Ternipossa attuarsi nei cinque anniprevisti.

G. Pa

corsivo

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Gianni da Terni

Qualche mattina fa mi sono svegliatoe aprendo la porta di casa ho sentitonuovamente una puzza tremenda, lastessa che da tempo non si sentivapiù. Un odore acre che brucia agliocchi e che si sente in centro come inperiferia. Spero di leggere presto ilnuovo numero del giornale e speroche presto farete una bella indaginesu questo fenomeno di cui si parlatanto e ci si lamenta ma che non hamai trovato un responsabile. Compli-menti ancora! Gianni

Daniela da Terni

Sono anni che si parla di raccolta dif-ferenziata, possibile che Terni sial’unica città dove questo tipo di attivitànon prende il via? Qualcuno dei nostri amministratori siè mai recato fuori dalla conca per ve-dere come funzionano dalle altreparti? Ci parlano di percentuali, e maisi raggiunge quanto la normativa im-pone. Si sono mai chiesti il perché senza in-colpare il cittadino che non ama la na-tura? Siamo tutti oberati dai problemima non siamo così ignoranti da noncapire l’utilità della raccolta differen-ziata. Se invece di sperperare i soldi pubblicibadassero un po’ di più all’aziendamulti servizi le cose andrebbero me-glio!

Michele da Terni

Quanti soldi vengono sperperati senzache le varie iniziative vengano messea sistema? I nostri giovani, di idee nehanno tante, se venissero ascoltati, in-vece di tirare su barricate rimanendocon i soliti quattro o cinque chiusi inuna roccaforte si potrebbe fare moltoe bene. Terni è una delle poche cittàdel centro nord che è ancora legataalla fabbrica senza cercare nuovestrade. E’ possibile che quel poco cheabbiamo non può essere messo afrutto? E poi quanto tempo dovrà pas-sare ancora prima di avere un palaz-zetto dello sport, un centro dovesvolgere manifestazioni, un luogo diincontro vero? Anche sotto il profilodelle iniziative culturali, notiamo che aTerni viene messa in atto una polticaa sensio unico che in oarte dà rispostesolo a gruppi di gioivani schierati pol-ticamente

Marta da Terni

Finalmente una rivista per i ternani! Michiamo Marta, ho 32 anni e svolto l’at-tività di infermiera professionalepresso la struttura ospedaliera SantaMaria. Condivido pienamente il vostropunto di vista in riferimento al calen-dario realizzato dal Circolo Polymer.Come donna e come operatrice dellasanità, ho provato estremo disagio nelvedere nuovamente alterata la figuraprofessionale dell’infermiera che unacerta subcultura continua a “dipingere”come “sexy”. Per raggiungere la no-stra professione occorrono a anni edanni di sacrifici e studi e una volta rag-giunti i posti di lavoro, siamo sempreal servizio dei pazienti, cercando difare del nostro meglio. I pazienti ci sti-mano e noi cerchiamo di alleviare leloro sofferenze con le cure e con l’in-coraggiamento. Trovo che in quel ca-lendario non vi sia nulla di ironco.

posta

L‘ :....

TERNI MAGAZINE 10/10/2009

Lettereal Direttore

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Quando le scimmie conquisteranno il mondo . . .

Scrivete le vostre mail a: [email protected]

Alcuni politici ternani hanno la memoria corta (o soffrono di amnesie), i cittadini invece hanno buona memoria e tornando indietro nel tempo si vedono immortalati in fotod’epoca, soggetti del tutto o quasi irriconoscibili. Che dire dei tempi di “Potop”, era il termine abbreviativo di “Potere Operaio”, la formazione di estrema sinistra fondata dalternano Oreste Scalzone, “mito” dei sessantottini dell’epoca e di quelli attuali, appoggiato da Tony Negri e Franco Piperno. Chissà se qualcuno ricorderà le merende domenicaliall’osteria di Rocca San Zenone, quando si cantava: “Quando le scimmie conquisteranno il mondo, si stupiranno di vederlo tondo, ma sara’ sempre un mondo un po’ migliore, conle scimmiotte tutte di un colore: rosso, rosso, rosso a più non posso, scimmia socialista, il mondo cambierà…” Beh il mondo in effetti è cambiato, e il vento non fischia più anche se le bufere bisogna sempre affrontarle, forse talvolta anche con le scarpe rotte, ma verso un’altra rotta, noncerto per conquistare la “rossa primavera”. Nostalgici ternani che ancora oggi fanno “pellegrinaggi” a Mosca sulla “mitica” Piazza Rossa, o nella più “patetica” Cuba pervedere come vivono bene nelle baracche di paglia i figli della rivoluzione castrista, presenti nelle liste del candidato sindaco del Pd Leopoldo Di Girolamo. E portano a casa anchequalche particolare souvenir, come le magliette, “autentiche” del mito “Che”. A livello nazionale il Pd, alle elezioni politiche del giugno 2008, ha creato tutte le condizioni per ladisfatta della sinistra radicale, ma a livello locale, tutti inseme appassionatamente. E come si conciliano chi canta ancora “…se il vento fischiava ora fischia più forte, le idee dirivolta non sono mai morte, se c’è chi lo afferma, non state a sentire, è uno che vuole soltanto tradire, se c’è chi lo afferma, sputategli addosso, la bandiera rossa ha gettato in unfosso..” con le attuali teorie degli ex compagni del partito di Dario Franceschini?

G. Pa

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Sommarioin questo numero

3 Editoriale4 Lettere al Direttore6-7 Speciale elezioni8 Indagine IPSOS9/15 IElezioni Sindaco16 Sistema elettorale14 L’ intervista15 Finestra sul cortile16 Salute&Ambiente17/22 Presidenti Provincia24 Tanti perché...26 Week end nel ternano27 Tradizioni28 Benessere29 Occhio sulla Capitale30 Dove, come, quando31 L’ evento32 Arte & Cultura33 Etnie34 Gerenze

Se volete segnalarci notizie, avvenimenti, fatti, appuntamenti,eventi, disservizi, problemi, proposte, o dar voce a una realtàcittadina, inviateci il materiale al nostro indirizzo di posta elet-tronica, o direttamente alla redazione del nostro giornale

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6/7 Giugno:I SONDAGGI SEMBRANO FATTIPER CONDIZIONAREGLI ELETTORI

Alla vigilia delle Elezioni si ri-propone il quesito amleticodella validità o meno dei son-daggi. Un dibattito che si ria-pre ad ogni tornata elettoralesia che si tratti di elezioni poli-tiche che regionali e comunali.Quello della SWG, (pubblicatodal Corriere dell’Umbria),prevederebbe una maggio-ranza di voti per lo schiera-mento di centro sinistra, chevede coalizzati PD, Rifonda-zione Comunista, ComunistiItaliani, Sinistra e Libertà,Pensionati, (una percentualetra il 50 e il 54 per cento),mentre il senatore Leo Di Gi-rolamo, sarebbe attestato tra il41,5 e il e il 45,5 per cento. Alcandidato del centro-destra,Antonio Baldassarre, andrebbeuna percentuale di consensiche si aggirerebbe tra il 35 e il40 per cento. E’ sostenuto dalPDL e da una lista civica. En-rico Melasecche rappresen-tante dell’UDC si attesterebbetra il 9 e il 14 per cento. A LeoVenturi che guida la lista Ci-vica “Terni Oltre”, andrebberoconsensi individuati tra il 6 el’8 per cento 5,5; il rappresen-tante della Destra GianlucaProcaccini si attesterebbe tra il2 e il 3 per cento dei consensi.Massimo Valigi si colloche-rebbe tra lo 0,3 e lo 0,7 percento dei voti; La lista di Nuc-cio Fava, poi ritiratosi da can-didato a sindaco, tra lo 0,5 el’1,5 per cento, altri tra lo 0,3e lo 0,7 per cento. Cosa emer-gerebbe da questo primo qua-

dro? Dal sondaggio elettoralevoluto dal Corriere dell’Um-bria emerge un risultato chesembrerebbe voler forse orien-tare l’elettorato verso una vit-toria dello schieramento dipoco centro, ma molto sinistra. Su quale campione di popola-zione è stato realizzato il son-daggio? Quale attendibilitàpossono avere queste percen-tuali?Questo sondaggio è solo ricon-ducibile ad una iniziativa gior-nalistica, o vi potrebbe essereanche una qualche intenzionepolitica del Pdp perugino?Questa considerazione si po-trebbe trarre leggendo l’arti-colo di Giuseppe Magroni sullospeciale elezioni della Edizionedel Corriere dell’Umbria dimartedì 28 Aprile, che così re-cita: Leopoldo Di Girolamo,candidato del centro-sinistra,incassa una percentuale diconsensi potenziali che oscillatra il 44, 5 e il 48, 5 per cento(questi i primi dati dell’inda-gine SWG). Prenderebbe menodella sua coalizione (Pd, ListaComunista, Sinistra e Libertà,Idv e Pensionati). Scrivevamosopra delle possibili influenzedei massimi dirigenti del Pdperugino al fine di mantenereuno strapotere che si protraedal dopoguerra ad oggi. Tantoche nonostante si dia per vin-cente la coalizione, come detto,sostanzialmente di sinistra,(del resto forse molto simile aquella che ha provocato i disa-stri del Governo Prodi ), sem-bra che in qualche modo sioffuschi la candidatura di LeoDi Girolamo, proprio in quantopersona. Come dire: “Guardateche se vinciamo, è grazie allacoalizione, e non al candidatosindaco che ne prenderebbe

molti di meno, quasi a nonraggiungere al primo turno iltraguardo della vittoria”. Sequesta analisi corrispondesse osi avvicinasse alla realtà deifatti, ancor più si comprende-rebbe la presentazione di unaulteriore lista da parte di Leo-poldo Di Girolamo, che ruotaintorno al’Associazione “CittàAperta” Ecco poi una strizzatad’occhio a Enrico Melasecche(UDC)? Dal sondaggio risulte-rebbe di fatto il vero vincitore,a livello personale, della ker-messe elettorale. Altro agodella bilancia, risulterebbe ilcandidato della lista civica“Terni Oltre”, Leo Venturi cheincrementerebbe le preferenzefino a giungere al l’8 percento. Se si dovesse giungere alballottaggio, i voti di Leo Ven-turi per lo schieramento di si-nistra e quelli di EnricoMelasecche per la compaginedi centro-destra, sarebbero de-terminanti. Poi: al di là del volto austero-rassicurante dell’enfant pro-dige Dario Franceschini, aRoma, a 100 chilometri da qui,i rapporti tra l’opposizione dicentro-sinistra con le compa-gini della sinistra radicale, an-nientate dalla disfatta diCaporetto delle elezioni politi-che 2008, sono a dir pocofreddi se non gelidi, a Terni livediamo tutti insieme appas-sionatamente comprese lepur ingombranti “falci e mar-tello”. Gli elettori devono sa-pere, ma sicuramente lo sanno,che a Terni non si presenta unvero e proprio schieramento dicentro-sinistra, ma sostanzial-mente, di sinistra, comprese lefrange radicali RifondazioneComunista e Comunisti Ita-liani. E i cattolici?

E.C.

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ci sarà una svolta ?

mando in caso di vittoria, èuna cosa più che normale.Scontata. Notiamo che a darman forte al partito di DarioFranceschini ci sono i Comu-nisti Italiani e RifondazioneComunista, orgogliosi degli“irrinunciabili” simboli dellafalce e martello. L’ideologiamarxista è inconciliabile con idettami evangelici che sonoalla base della spiritualità diogni cristiano in generale e inparticolare che si riconoscenella denominazione cattolica,cioè di Santa Romana Chiesa.Inconciliabili le posizioni sullavita, sull’aborto, sul divorzio,sull’etica, sulle coppie gay. IL“Family Day” dovrebbe averinsegnato qualcosa. Il fatto èche ancora la politica in gene-rale, ma più in particolare loschieramento di sinistra, nonha capito che ormai da annimilioni di italiani, e migliaia diternani sono impegnati in cam-mini di fede, nelle Parrocchie,in quelli che vengono denomi-nati Movimenti Ecclesiali:Rinnovamento CarismaticoNeocatecumenali, Focolarini,Corsi di Cristianità, Movi-menti Mariani, Gruppi di Pre-ghiera Padre Pio, MovimentoTerziario Francescano, e latradizionale Azione Cattolica,che però insieme a Comunionee Liberazione si occupa mag-giormente di problematichepolitiche. Il tracollo della poli-tica del PD e’ stato causatoanche da questo ostinarsi anon voler comprendere che icristiani e quindi i cattolicisono ancorati alla dottrinadella Chiesa che è strettamenteconnessa e imprescindibiledalle Sacre Scritture. Non cidovrebbero essere vie dimezzo. Per questo anche i pe-tali della Margherita sono an-dati appassendosi sempre più.

Come si fa ad insistere sul biz-zarro concetto veltroniano eadesso franceschiniano che itemi etici devono essere scissidalla politica? Ma la politica èetica. L’essere umano, è for-mato da tre componenti, corpo,anima e spirito. Come si fa avivere solo in funzione della“pagnotta” se la persona haanche un’anima e una co-scienza? Semplice: gli ex co-munisti e derivati non credonoall’anima. Ma si badi bene,non c’è ragionamento piùlaico di questo. Dunque: piùche di “sconfinamento”, daparte del vescovo di Terni Vin-cenzo Paglia, si potrebbe par-lare di strategie, metodologie:usare gli strumenti di dibattito“mondani”, oppure usare imetodi della nuova evangeliz-zazione? La domanda di fondoè questa per un cristiano: chesenso ha parlare di problemi

della città, rifondazione di unaidentità, futuro dei cittadini, senon si riscopre l’uomo, il sensodella sua esistenza terrena eultraterrena, se in definitivanon si rimette al centro dellaproprio vita Cristo? Questo èil punto. Monsignor Paglia re-lega i riti e le liturgie nellostretto ambito della Chiesa, poiall’esterno cambia pelle e in-dossa i vestiti del sindaco, delsindacalista, del politico, delmanager, dell’imprenditore,volendoli, riassumere, nellasua figura tutti insieme nellasua persona-simbolo? Fattequeste brevi considerazioni,c’è da chiedersi: come vote-ranno i cattolici ternani? Se lasentono davvero di mettere unapreferenza su una lista doveancora compaiono partiti chenon hanno rinunciato ai sim-boli del comunismo?

G.Pa

I cattolici, le falci e martello ed il Popolo della Libertà

Quando il vescovo diTerni, Narni e Amelia, Vin-cenzo Paglia, ha chiamato araccolta le forze politiche, so-ciali e gli amministratori dellacittà, per discutere sulle pro-blematiche e sul futuro diTerni, molti ex Pci, compresiquelli del Pd, e sindacalistidella CGIL (con annessi e con-nessi), non solo dunque Rifon-dazione e Comunisti Italiani,hanno parlato, più o menoapertamente, più o meno adenti stretti di “sconfina-mento” del prelato in uncampo che non gli compete-rebbe. Eppure questi “ex”,hanno la memoria corta. Nonsi ricordano di quando inveceandavano dietro alle tonachedel Vescovo Bartolomeo SantoQuadri, riverito e acclamato,quando Alberto Provantini eraassessore allo Sviluppo Econo-mico della Regione Umbria.Altri tempi, si dirà. All’epocac’era la caccia ai voti della co-siddetta area “catto-comuni-sta”. Due realtà assolutamenteincompatibili. Diciamolo chia-ramente: il cristianesimo è in-conciliabile con l’ideologiamarxista e tutti i suoli derivati.Alla vigilia delle elezioni am-ministrative per il rinnovodelle cariche comunali e pro-vinciali a Terni a scandagliarbene nelle liste si nota congrande evidenza come la listache appoggia il candidato Leo-poldo di Girolamo sia comple-tamente sbilanciata a sinistra.Basta osservare come nei ga-zebo allestiti dagli alleati delcandidato sindaco LeopoldoDi Girolamo, campeggino inbella vista le obsolete bandieredel vecchio Pci, con in evi-denza la “mitica” scritta:“Vota comunista”. Immagi-niamo l’imbarazzo del sena-tore che a Roma non vedeneanche più sedere sui banchii rappresentanti della sinistraradicale, ora “extraparlamen-tari”. A livello locale invecel’alleanza con i gruppi della“sinistra extraparlamentare”,ai quali saranno sicuramentestati promessi dei posti di co-

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Il 3 maggio il Sole 24 Oreha pubblicato un sondaggioIpsos, che fotografa un Po-polo della Libertà in forteavanzata, passando dal 37,4% del 2008 al 40%, una per-centuale da grande partitodella destra europea. Anzi, bi-sogna dire che ben pochi par-titi europei sono oggi in gradodi arrivare a queste cifre. Lasua espansione al Nord è li-mitata solo dal probabile suc-cesso della Lega, che sicolloca al di sopra del 10%,livello che non aveva più rag-giunto dal 1996, quando sipresentò da sola e contro Ber-lusconi. Dal sondaggio Ipsosemerge un Pd al minimo sto-rico, con una perdita di ben 7punti percentuali solo dodicimesi dopo il 33,2% del 2008.Bisogna rilevare che l'emor-ragia di consensi al Pd investeinaspettatamente fasce socialiin grave difficoltà per la crisieconomica globale. Tra i di-soccupati circa il 55% sta-rebbe con il centro-destra esolo il 19,3% con gli ex Ds-popolari. Ma il dato più inte-ressante riguarda il votooperaio: quasi il 60% dichiaradi votare per Pdl e Lega. Lapercentuale delle intenzionidi voto a favore del Pdl è pra-ticamente il doppio di quelladel Pd, 43% contro 22%. Nonsi tratta di consensi fluttuantima radicati nella mutazionedella struttura industriale delPaese. Gli operai della grandeindustria sono sempre meno ecrescono invece quelli dellepiccole e medie imprese, cheormai votano a centrodestra.E' del tutto evidente che la si-nistra non ha più la rappre-sentanza di questi settori

operai. Nell'Italia bipolare ilPdl è diventato un partito in-terclassista raccogliendo il57,2% tra i lavoratori auto-nomi e il 42,9% tra i profes-sionisti, ma anche pescandomolto tra casalinghe, disoccu-pati e in generale tra i settoripiù deboli della popolazioneitaliana, insomma tra ricchi epoveri, laureati e non, lavora-tori protetti e lavoratori pre-cari. Dall'altra parte il bloccoelettorale del Pd è in sostanzaridotto a impiegati, insegnantie pensionati. Ma uno sguardoattento noterebbe un arretra-mento anche tra questi elet-tori, perlopiù a favore di Pdle Lega e in altri casi a favoredell'Idv di Di Pietro. Si puòdire che Berlusconi, pur go-vernando nel mezzo dellacrisi e prendendo inevitabil-mente decisioni al primo im-patto impopolari, invece cheindebolito risulta molto raf-forzato e rampante. Ora, sitratta sempre di un sondaggio,per di più nazionale. Ma,come ha dimostrato la deba-cle del PD in Sardegna, ilvento favorevole al centro-destra soffia anche in perife-ria. Una ragione in più diperplessità per il sondaggioSWG e l'immagine di un PDcon il vento in poppa che neesce. Del resto già da anni siconsuma un'erosione di con-senso e radicamento nelle re-gioni di cinquantennale eincontrastata egemonia“rossa”. E' realistico pensareche l'Umbria, la più fragile eper molti versi problematicatra quel blocco, si mantengaimmune dal trend potentis-simo che attraversa il Paese?

E. C.

Indagine Ipsos: Partito Democratico al minimo storico:22%Popolo della Libertà:43%

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Antonio Baldassarre“Sviluppo guardando a Roma”

Antonio BaldassarreNato a Foligno, classe 1940, Diplo-mato al Liceo Classico "G.C. Tacito"di Terni nel 1963, laureato in Giuri-sprudenza presso l'Università diRoma, Antonio Baldassarre è unodei candidati per la poltrona di pa-lazzo Spada alle prossime elezioniamministrative di giugno. Un curricu-lum di tutto rispetto il suo, Nel 1995è stato eletto presidente della CorteCostituzionale. A 55 anni è uno deipiù giovani giudici ad aver mai rico-perto tali funzioni. Titolare di studioprofessionale a Roma. Nel 2007 èstato advisor legale di un gruppo diimprese in corsa per l'acquisto di Ali-talia. Autore di molti saggi su rivisteitaliane ed estere inerenti il diritto co-stituzionale. Attualmente è membrodel Comitato d'Onore dell'Associa-zione Italiana degli Operatori di PaceNazioni Unite - CABLIT.

Quali saranno i primi cin-que provvedimenti cheadotterà una volta elettosindaco?I punti di forza del pro-gramma che ho presentatosono dati da quelli che sono ipiù gravi problemi di Terni.Occorre passare da una mo-nocultura industriale a unosviluppo economico diversi-ficato, guardando a Romacome area da cui trarre fattoridi sviluppo. Occorre salva-guardare la salute dei cittadinicon l’incentivazione di fontidi energia pulita. Occorre ri-pristinare condizioni di sicu-rezza e di vivibilità in diversiquartieri,oggi insicuri e in de-grado. Occorre riattivare lavita culturale della città e ga-rantire ai giovani la prepara-zione per un futuro sicuro,possibilmente a Terni. Questoanche rinegoziando con l’uni-versità l’organizzazione deicorsi, chiedendo di rafforzareo di istituire quelli che ser-vono veramente allo sviluppoeconomico della Città. Inoltre

il Comune, d’accordo con in-dustriali artigiani e con gliistituti tecnici, deve organiz-zare corsi di aggiornamento edi riqualificazione professio-nale affinchè i lavoratori pre-cari abbiano prospettive dilavoro più stabili e sincere.

Salute e ambiente diceva,quali saranno i provvedi-menti da adottare?Terni è il diciannovesimo co-mune più inquinato d’Italia.Lo è più di Milano, città indu-striale per antonomasia. Perdodici volte si è superata lasoglia di radioattività tollera-bile e nessuno ha avvertito icittadini, né ha predisposto lerelative precauzioni. Al di làdi ciò che stabilirà il giudicepenale, la cittadinanza ha giàespresso il suo giudizio alta-mente negativo. Molte malat-tie come l’asma, le bronchitie i tumori sono dovute all’altolivello di inquinamento. Percui i cittadini vogliono chevenga assicurata la salubritàdell’aria e delle opere.

Quale profilo dovrà assu-mere la Terni ridisegnatada lei?Terni ha raggiunto il puntopiù basso della sua storia cit-tadina, a partire dall’istitu-zione della Repubblica, acausa di un governo comu-nale retto da un partito “apensiero unico” che soffoca eblocca ogni energia e creati-vità della società civile. Solouna lista civica, composta daesponenti importanti della so-cietà civile, può restituire aquest’ultima il ruolo che lespetta e permettere ai cittadinidi essere protagonisti. Ho presentato le mie lineeprogrammatiche per cambiareTerni a quasi tutti i partitidella Città. Il Popolo della Li-bertà ha espresso consensosulle mie proposte e, perciò,sostiene la mia candidaturacome Sindaco di Terni e ilmio programma.

Quindi una città che si av-vicinerà alla Capitale op-pure a Perugia? Come dicevo prima una ne-cessità è quella di mettere inpiedi uno sviluppo econo-

mico diversificato guardandoa Roma come area da cuitrarre fattori di sviluppo.Certo con Perugia facciamoparte della stessa regione, madovremo essere bravi a rita-gliarci un ruolo ben definito.

Oggi ci sono diversi schie-ramenti che alla fine vannocomunque a confluire indue grandi divisioni, la de-stra e sinistra. Crede sianodue categorie ancora valideo ormai superate? No, non ha più alcun senso.

Una volta si diceva che a de-stra ci fossero i conservatori ea sinistra chi voleva cambiarele cose. Oggi non è così, i par-titi di sinistra sono molto piùconservatori degli altri. Unavolta si diceva che a destravotavano i ricchi e a sinistragli operai e i lavoratori dipen-denti. Oggi la maggior partedi questi ultimi non vota a si-nistra. Questa, anzi, raccogliemolti consensi tra gli indu-striali e banchieri. La genteoggi è giustamente interessataalle cose che si vogliono faree di cui c’è effettivo bisogno.

Avrà ovviamente incontratoi ternari in questi giorni.Qual è la cosa che i cittadinisi aspettano da lei? Per gli istituti di cura i tempidi attesa sono troppo lunghi,spesso si tratta di mesi. Oc-corre portare nei quartieri piùpopolari i centri di diagno-stica di base (radiografie, eco-grafie, etc.) e di day hospitalper risolvere una volta pertutte tale grave problema. Ma i ternani chiedono anchesicurezza. In molti quartieri –

come San Martino, Cospea,Zona Industriale, Borgo Rivo– i furti sono all’ordine delgiorno. In altri – come il Cen-tro – l’insicurezza e l’inquina-mento acustico nelle orenotturne sono un dato intolle-rabile. Occorre riorganizzareil pattugliamento della polizialocale in accordo con quellodi pubblica sicurezza (Carabi-nieri, Polizia, Finanza, etc.) eistituire, con il consenso deicittadini, sistemi di sorve-glianza elettronica. Utili pos-sono essere anche i “volontariper la legalità” sul modello diBologna e Assisi. Ovviamente poi ci sono i gio-vani, le prime vittime del de-clino economico di Terni edella mancanza di istituzionid’istruzione e culturali di li-vello. Molti corsi universitari,voluti dal vecchio Comune(come quello intelligence o diproduzione artistica), sonoinutili e creano solo potenzialidisoccupati, altri sono dop-pioni di Perugia.

Valentina Marchetti

Speciale Elezioni Sindaco

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Leopoldo Di Girolamo“Puntiamo sulla più ampia partecipazione”

Leopoldo Di Girolamo, candidato a sindaco per il Partito De-mocratico, nasce l’11 agosto del1951 a Montorio al Vomano, in pro-vincia di Teramo. Arrivato a Terni dabambino insieme ai genitori ed al fra-tello, prende il via la sua carriera distudente. Dopo il liceo la scelta difrequentare medicina. La laurea ar-riva quando la facoltà di Medicina eChirurgia apre in città. Poi l’attività dimedico di base che ancora svolge.Negli anni ’90 l’impegno politico cre-sce e nel 1993 diventa segretario cit-tadino del Partito Democratico dellaSinistra e nel 1997 segretario deiDemocratici di Sinistra. Nel 2001viene eletto in Senato. Nel 2006viene eletto deputato nelle liste dell’Ulivo e il 13 aprile 2008 nuova-mente eletto al Senato della Repub-blica.

Quali saranno i primi 5 prov-vedimenti che adotterà unavolta eletto a sindaco?I provvedimenti saranno tuttiquanti tesi a favorire un pro-gramma partecipato da parte deicittadini. Si costituirà una com-missione strategica per il pro-gramma che vedrà la presenza ditutte quante le associazioni dellacittà e costituiremo, poi, delleconsulte per ogni materia fonda-mentale in modo da far sì che icittadini partecipino alla evolu-zione e realizzazione del pro-gramma e giudichino anche igradi di avanzamento per fare lecorrezioni necessarie. Questol’elemento fondamentale che se-gnerà il governo della città nellaprossima legislatura

Quale profilo dovrà assumereTerni?Una città dinamica che guarda alfuturo, che mette a frutto i talentie le risorse umane valorizzando,soprattutto, Università, centri diricerca e aziende innovative conun’attenzione particolare al mi-glioramento ambientale che èuno dei punti problematici dellanostra città. Lo sviluppo, in-

somma, delle piccole e medieimprese che dovranno equili-brare il peso, ancora troppo spo-stato, sulla grande impresa.

Terni, una città che si avvici-nerà a Roma o a Perugia?Noi siamo integrati nell’Umbria,siamo la città capoluogo di pro-vincia, quindi, siamo e vogliamostare dentro le dinamiche di svi-luppo dell’Umbria ma, con unagrande attenzione verso il Lazioe la città metropolitana di Roma.Per questo istituiremo un tavolostabile con Roma, Rieti e Vi-terbo, per attuare progetti comuniche vedano l’interesse trans-re-gionale al centro.

Salute e ambiente: quali sa-ranno i provvedimenti che siadotteranno?In tema di salute voglio dire, in-tanto, che i dati che noi abbiamo,ovvero quelli dell’Osservatorioprovinciale e del Sistema Sanita-rio Nazionale, sono rassicuranti.Terni ha un’incidenza di malattiepolmonari del tutto nella medianazionale e un’incidenza di ma-lattie neoplastiche polmonari cheè addirittura al di sotto dellamedia nazionale, siamo la terzazona in Umbria quindi ci sonoaltre due aree che sono in condi-zioni peggiori della nostra. To-gliamo così di mezzo questoallarme che, evidentemente, nonc’è. Dobbiamo comunque mi-gliorare il quadro. L’inceneritoreAsm non sarà riattivato, lavore-remo per fare una raccolta diffe-renziata spinta in modo tale daraggiungere entro tre anni il 65%con incentivi ai cittadini. Biso-gnerà ridurre anche la produ-zione di rifiuti attraverso accordicon le aziende, soprattutto congli esercizi commerciali. Anchein questo caso premiando chi neproduce di meno. La parte resi-dua andrà in discarica attraversola semplificazione impiantistica.Vedremo e valuteremo il di-scorso del Camino Unico con ilproposito di spostare fuori dallaConca Ternana i termovalorizza-tori attualmente presenti.

Destra e sinistra: sono due ca-tegorie valide o ormai supe-rate?E’ una divisione che esiste, an-cora importante, e si vedrà neiprogrammi in cui noi privile-giamo nettamente la partecipa-zione. Quindi il nostro sarà ungoverno partecipato, appunto, incui noi premiamo e privilegiamotutto quello che è il sistema diprotezione e sicurezza socialeche, ancor più in un periodo dicrisi economica come questo,deve assicurare ad ogni cittadinola vicinanza delle istituzioni consostegni economici e servizi ade-guati. Privilegiamo la funzionedella parte pubblica come ele-mento di moderazione del mer-cato e di sviluppo dell’interessecollettivo. Quindi mi sembranodifferenze importanti che c’eranoe restano.Qual è la cosa che i cittadini siaspettano da lei?“Un rapporto più continuo e tra-sparente con l’amministrazione,con la possibilità di Interloquire e pesare sulle scelte,un coinvolgimento, quindi, conscelte importanti sui temi chesono rimasti un pochino inombra e in difficoltà in questianni.Dai servizi pubblici alle relazioniistituzionali con Perugia e conRoma.

Come vorrà lasciare Terni allafine del suo mandato?Una città più ricca, più dinamicae agganciata all’Europa per losviluppo. Una Terni che rimanga,però, profondamente solidale eancorata ai valori di vicinanza,tolleranza e inclusione che nefanno una città, per certi versi,unica nel panorama italiano.

Sara Gargagli

Speciale Elezioni Sindaco

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Enrico MelaseccheRiportare il merito alla base di ogni decisione

Enrico Melasecche, nato a Perugianel 1948, coniugato. Tre figli. EnricoMelasecche vanta una laurea in Eco-nomia ed importanti esperienze profes-sionali nei settori dell’industria, delcredito ordinario e in Banca d’Italia. A18 anni si iscrive alla DC, nel ‘93 iniziail suo impegno politico diretto comeconsigliere comunale e capogruppo di“Alleanza per Terni”. Dal dicembre 1994è chiamato in giunta quale Assessoreai Lavori pubblici, Edilizia e Trasporti.Rieletto nel 1997 assume l’incarico diAssessore al Bilancio e Vice Sindaco.Oggi è presidente del Gruppo UDC evice presidente della III Commissionepermanente Sanità e Servizi Sociali. E’anche consigliere nazionale dell’Unionedi Centro, nonché candidato Sindaco diTerni per l'UDC e varie liste civiche perle prossime elezioni amministrative.

Quali saranno i primi provve-dimenti che adotterà unavolta eletto sindaco?Ho affisso in città un manifestocon uno slogan, forse il più sin-cero di tutti: “Basta bla, bla, bla,la differenza nei fatti”. Il fatto èche a questo punto anche il can-didato che non avesse la mi-nima conoscenza della cittàormai, dopo qualche mese dicampagna elettorale, sarebbe ingrado di ripetere ciò che da anniin modo originale, altri hannosuggerito a Raffaelli. La diffe-renza fra i candidati sta tutta fracoloro che in passato hanno di-mostrato di saper realizzare concoraggio, fra mille difficoltà, unprogramma serio, in modo ma-nageriale. Ciò premesso i primiprovvedimenti debbono affron-tare altrettante emergenze.Quella contabile. E’ assoluta-mente prioritario verificare im-mediatamente la veridicità dellecifre inserite nei bilanci consun-tivi 2008 e preventivi 2009 delComune e di tutte le Aziendepartecipate. Verranno fuori sor-prese drammatiche, buchi di bi-lancio, crediti inesigibili inComune, differenza nelle previ-sioni di entrata per la venditaprevista di tutti gli immobili delComune per pagare la rata 2009dei famigerati BOC. La seconda

emergenza è di tipo economicofinanziaria. Con la “finanza de-rivata” questa Giunta ha, senzala minima competenza, indebi-tato la città per circa €4.500.000. Recupereremo im-mediatamente vari milioni dieuro. Inoltre va verificato il va-lore effettivo cui il Comune stasvendendo, a quattro soldi, tuttigli immobili rimasti, come laScuola Elementare di Piediluco,prima che sia troppo tardi. Dasubito vanno riportate a redditotutte le Aziende partecipate:ASFM, ASM, SII, CMM. An-cora l’emergenza sociale. Cisono 5mila famiglie in condi-zioni drammatiche fra cui 900sono in lista per avere una casapopolare. Occorre, con leenormi risorse che si possonorecuperare dalle Aziende ripor-tare in utile, creare asili nido,fornire servizi essenziali alle fa-miglie. Non dimentichiamo poil’emergenza legalità, sicurezza,coesione. Terni deve tornare unacittà normale, in cui gli Asses-sori ed alcuni dirigenti comunalinon fanno affari grazie alla po-litica, fanno assumere i proprifigli. C’è stato in questo anni unvero e proprio tradimento neiconfronti di quella classe so-ciale che aveva dato la fiduciaalla sinistra. Occorre riportare ilmerito alla base di ogni deci-sione unito alla giusta solida-rietà.

Altri temi caldi sono quellidella salute e dell’ambiente:quali saranno i provvedimentida adottare?Si tratta di vere e proprie emer-genze. Raffaelli ha avuto l’ar-dire di diffondere graduatorie incui Terni, per la qualità del-l’aria, figura molto prima dicittà come Rimini, nota in tuttoil mondo come stazione bal-neare. Purtroppo la necessità diampliare il Centro oncologicodell’Ospedale è una delle rispo-ste, anche se molto tardiva, al-l’emergenza salute in atto. Leallergie fino a pochi anni faerano rarissime mentre oggi af-fliggono soprattutto giovanis-simi. La realtà che si è voluta atutti i costi irresponsabilmentenascondere è l’aver creato bentre inceneritori con conseguente situazione delle polveri sottiliche ogni anno sforano di granlunga i massimi consentiti dallalegge e ciò fornisce un quadroestremamente preoccupante.Siamo per lo sviluppo ma asso-lutamente compatibile con

l’emergenza ambiente. Perquanto riguarda le strutture sa-nitarie invece occorre aprire una“Vertenza sanità” perché mentretutti gli altri Ospedali dell’Um-bria sono stati quasi completa-mente costruiti ex novo, ilnostro sta subendo ritardi inac-cettabili dal punto di vista dellastruttura, degli impianti e delletecnologie. La sanità è talmentepoliticizzata che è diventatasede di spartizione di primariatifra partiti politici.

Come dovrà trasformarsiTerni? E come vorrà lasciarlaalla fine del suo mandato?Terni ha tutte le caratteristicheper essere una città accoglienteed attrattiva. Ha la possibilità diriportare moltissimi giovani chesono stati costretti ad emigrare.Occorre che si verifichi unacondizione: che la Giunta pros-sima sia costituita da personeche abbiano una forte cono-scenza delle materie che trat-tano per difendere i nostriinteressi ovunque. L’economiapuò ripartire a condizione che lescelte ideologiche imposte dallaestrema sinistra che invece didifendere i lavoratori ha creatosacche di potere e di interessipersonalissimi dei singoli diri-genti che, nonostante a livellonazionale certi partiti non esi-stano più, qui a Terni conti-nuano a dettare legge edimporre scelte assurde che pe-nalizzano la città ma favori-scono lobbies e rendite diposizione. Sono vere e propriesanguisughe sulla città. Occorredire con coraggio come stannole cose per ripartire con unacoesione maggiore.La sua sarà una città cheguarderà più verso la Capi-tale oppure in direzione di Pe-rugia?Il dualismo Perugia/Roma è unfalso problema. Dobbiamo epossiamo trarre il massimo van-taggio da Perugia ma, al con-tempo, aprire rapporti seri conRoma. Ad oggi si è subita com-pletamente Perugia e nulla, diconulla si è fatto con Roma. Questa giunta usa slogan vuotidi significato pratico: “Ternicerniera fra Roma e Perugia”,“Terni porta d’accesso della ca-pitale in Umbria”. Quintali diparole per gettare fumo nei con-vegni cui non è seguita una solaazione concreta. Oggi ci sono diversi schiera-menti che alla fine vanno co-munque a confluire in due

grandi divisioni, la destra e si-nistra. Crede siano due cate-gorie ancora valide o ormaisuperate?Destra e sinistra sono vecchistrumenti per chi ha interesse aconservare potere ed interessipersonali. Ciò che conta sono oggi le per-sone, la loro dirittura ed affida-bilità. Non esiste una parte piùconservatrice di questa sinistrache fa esattamente il contrariodi quanto predicava Veltroni. Diesempi potrei portarne a iosa.Guardare la cementificazione aCardeto. Un quartiere a misurad’uomo in cui si stanno co-struendo mostri di cemento checoprono totalmente la vistadelle colline. Anche a destranon si scherza. Piccoli faccen-dieri e soggetti inquietanti checercarono di circuire Ciaurroche oggi rientrano nella segretasperanza di fare quanto hannocercato di fare in questi anni conla sinistra. Occorre recuperareun’etica della politica ed unsenso generale della vita pub-blica che si sta perdendo. Cisono cosiddetti cattolici più fa-melici di lupi e uomini che can-tando bella ciao hanno fattoaffari d’oro sulla pelle dei lavo-ratori. Anche a Terni dobbiamosvegliarci e chiamare ognunocon il proprio nome.Avrà ovviamente incontrato iternari in questi giorni. Qualè la cosa che i cittadini siaspettano da lei?Ai ternani chiedo io di aprire gliocchi, distinguere chi in questianni ha dato, con il cuore e lamente, e chi ha avuto in terminidi cubature, di assunzioni, diforniture senza gara. Chi ha bru-ciato milioni di danaro pubblicosenza scrupoli. Chi per incapa-cità, chi per calcolo. Questotreno è l’ultimo che passa. Fra cinque anni sarà troppotardi. Se questa città vuol averela possibilità seria di rinasceredeve necessariamente puntaresu chi ha avuto il coraggio didire la verità, anche scomoda. Mai un medico pietoso ha gua-rito un malato grave. Terni puòfarcela, noi siamo consapevolidi cosa occorre, perché l’ab-biamo nel 1993 in piena Tan-gentopoli, ripresa in mano econdotta verso la riscossa. Dif-fidare delle imitazioni.

V. M.

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Stefania TrabalzaMigliorare la qualità della vita

Stefania Trabaalza, 41 anni, è il can-didato sindacfo dei Liberal democratici

Quali saranno i primi 5 prov-vedimenti che adotterà unavolta eletto a sindaco? –Ritengo che il primo compito

di un sindaco sia quello di com-porre una giunta di tecnici qua-lificati che possano operare inbase alle proprie indiscusse pro-fessionalità al servizio dei citta-dini, elemento imprescindibileper la creazione di una squadradi lavoro immediatamente ope-rativa. - Occorre determinare fonti direddito che possano svincolarela città dalla grande industria, equesto può avvenire sicura-mente sostenendo il terziario. E’opportuno sfruttare la moltepli-cità di professionalità che lacittà offre nel campo dell’arte,dello spettacolo, della musica,della danza e del teatro, coordi-nandole ed utilizzandole per lacreazione di eventi che possanofungere da volano per promuo-vere la conoscenza dei tesori ar-tistici, storici, archeologici eambientali del territorio nonsolo comunale, ma anche pro-vinciale. Per evitare la fram-mentazione delle iniziative e ladispersione delle risorse, comeavviene in occasione dei festeg-giamenti di San Valentino, è ne-cessario privilegiare progetti inrete. Per questo motivo vannoaperti dei tavoli di confrontocon associazioni culturali, orga-nizzatori di eventi e associa-zioni delle imprese, deicommercianti e degli artigianidella città per identificare unpercorso comune.

- Progettare ed attuare strategiein grado di migliorare la qualitàdella vita, considerando energia– ambiente – edilizia in strettarelazione tra loro. La realtà dellacittà di Terni impone scelte ra-zionali ed urgenti per la difesadell’ambiente e degli abitanti,

tenendo presente che gli im-pianti destinati alla raccolta eallo smaltimento rifiuti sonogiudicati indispensabili da tuttigli enti preposti alla salvaguar-dia dell’ambiente e della salutedi tutti i cittadini. Nell’otticadelle politiche energetico-am-bientali va inserito anche il ri-corso alla bioedilizia: ridurre ledispersioni energetiche vuoldire non solo risparmio energe-tico per le famiglie ma anche di-minuzione dell’impattoambientale. E’ pertanto fonda-mentale che le concessioni perle nuove costruzioni siano sot-toposte all’obbligo di seguire icriteri di sostenibilità energe-tico-ambientale, dal momentoche l’edilizia verde può ridurredel 50% la spesa energeticadelle famiglie e abbattere l’in-quinamento di CO2 prodottodal riscaldamento, l’illumina-zione e la climatizzazione. - E’ necessario approntare unpiano di viabilità ragionato edevitare che sorgano grandi unitàabitative ed edifici commercialisenza che sia stata valutata l’ac-coglienza delle autovetture intermini di parcheggi che nonvadano a sfruttare quelli già esi-stenti e di solito già insuffi-cienti. E’ necessarioriqualificare aree già adibite aparcheggio pubblico costruendoparcheggi-silos a più piani che,oltre a permettere un grande re-cupero di spazi, offrirebberouna concreta possibilità di im-piego ad aziende ternane.

- L’Azienda Ospedaliera e laASL devono marciare in pienasincronizzazione per ottimiz-zare al massimo le risorse e perrendere il sistema sempre piùefficiente. E’ assolutamente ne-cessario potenziare l’assistenzadomiciliare nel territorio diTerni: bisogna investire in que-sto settore che è sempre piùstrategico in quanto in grado dioffrire una vasta e articolata retedi protezione sul territorio of-frendo sanità a domicilio decon-gestionando l’ospedale eoffrendo la migliore condizionepsicologica ai pazienti per rice-vere cure. E’ innegabile chel’Ospedale S. Maria abbia biso-gno di interventi di riqualifica-zione dell’edificio stesso, ma

qualificare uno o più reparti inmaniera particolare, facendolidiventare “di eccellenza”, signi-ficherebbe qualificare l’interastruttura ospedaliera, soprattuttose a questa può essere affiancatoconcretamente l’intero corso distudi della facoltà di medicina,generando una ricaduta positivasulla città anche in termini eco-nomici

. Quale profilo dovrà assu-mere Terni?La forte convinzione che la li-

bertà nel pensare e nell'intra-prendere è indispensabile per lapiena valorizzazione delle capa-cità umane e per il raggiungi-mento di una più alta crescitaeconomica e sociale è la linfavitale che anima i Liberal De-mocratici e che fa ritenere che ilcambiamento è possibile. E' no-stra convinzione che Terni abbiain sé le risorse intellettuali e ma-teriali per reagire ad una sorta diimmobilismo generato dal-l’identificazione della cittàcome “città dell’acciaio”. Terniha bisogno di aprirsi a nuoveprospettive economiche ed in-tellettuali e la sua posizionegeografica rispetto all’Italia ealla Capitale le consente di “ri-disegnarsi” in un’ottica di inte-grazione europea. Terni, una città che si avvici-nerà a Roma o a Perugia? Riteniamo opportuno sfruttarela vicinanza con la Capitale perpoter godere del decentramentodi cui la stessa necessita a causadel suo congestionamento.L’Umbria è una regione moltopiccola e sarebbe opportuno chele sue due province instauras-sero un rapporto solidale, e nondi competizione, così da potersfruttare le risorse delle singolearee provinciali in maniera inte-rattiva.Destra e sinistra: sono due ca-tegorie valide o ormai supe-rate?Ritengo che i poli di centro-de-stra e di centro-sinistra stianofacendo di tutto per evitare ladiversificazione che è elementoimprescindibile della democra-zia. A livello politico, assisterea “migrazioni” partitiche in unadirezione o nell’altra, anchenella nostra città, fanno sup-porre il totale superamento di

queste due categorie. In realtà,bisognerebbe differenziare i li-velli di valutazione dell’enun-ciato per poter rispondere:destra e sinistra, in senso con-cettuale, non sono categorie su-perate, dal momento cheentrambe poggiano su rifles-sioni e concetti filosofici degnidi assoluto rispetto. A livellopolitico, invece, soprattutto perquanto riguarda le elezioni am-ministrative, ritengo che i citta-dini abbiano bisogno diriconoscersi in contenuti, piùche in simboli politici. Qual è la cosa che i cittadini

si aspettano da lei?Vorrei che si aspettassero da mela coerenza e il rispetto nei loroconfronti, la mancanza di dispo-nibilità a “mercanteggiare” pol-trone, la predisposizione aldialogo e l’apertura alle critichecostruttive, elemento necessarioper la crescita di un amministra-tore. Come vorrà lasciare Ternialla fine del suo mandato?Con un sorriso ricambiato, conil riconoscimento da parte deicittadini di non essere venutameno agli impegni presi, con laconsapevolezza di aver dato ilmio contributo di cittadina allacittà in cui sono nata, in cuivivo, che amo, e in cui vorreiche mia figlia crescesse serena-mente.Vorrei lasciare Terni come unacittà che ha acquisito la consa-pevolezza che solo tutti insiemepossiamo operare un cambia-mento reale e che gli ammini-stratori della città non solo altroche cittadini eletti per perse-guire, tutelare e proteggere ilbene della città.

S. G.

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Massimo Valigi“Vorrei governare come un buon padre di famiglia”

Massimo Valigi, Classe 1960, ma-turità classica, laurea in giurispru-denza con specializzazione in dirittocivile, iscritto all’albo dei procuratorisportivi, oggi candidato a sindacodella città di Terni. Il ritratto è quellodi Massimo Valigi, a capo della listacivica “Persona e civiltà”, che dopol’esperienza di consigliere comunale,negli anni ’90, della giunta Ciaurro,torna per dare testimonianza di queivalori di onestà e trasparenza che,secondo lui, ad oggi, sembranopersi, ma che devono essere asso-lutamente presenti nel tessuto poli-tico, civile e sociale di ogni città.

Quali saranno i primi provve-dimenti che adotterà unavolta eletto a sindaco?Mi sono prefissato alcuni obiet-tivi da raggiungere. Il primo inassoluto è senz’altro l’ab-battimento della casta.No a parentopoli e acose simili. Poi mi di-rigerò verso i problemilegati all’ambienteche attanagliano so-prattutto moltiquartieri, Marattae Prisciano. Altropunto a me caroè il concetto difamiglia, che inquesta città si èperso un po’per strada.

Quale profilodovrà assumereTerni?

La mia presenza nel mondo poli-tico, oggi, nasce dalla verifica diun malcontento generale e pro-fondo dei cittadini ternani, anchenei confronti delle istituzioni. Inquesti ultimi anni di amministra-zione pubblica ho visto che la ve-rità ha ceduto alla bugia. Da quinasce la certezza che c’è bisognodi un reale cambiamento. Il mioprogetto politico vuole combat-tere la politica che non è politica,cioè quella che non fa gli inte-ressi di tutti.

Terni, una città che si avvici-nerà a Roma o a Perugia? Salute e ambiente: quali sa-ranno i provvedimenti che siadotteranno?Non ho una preferenza né perl’una né per l’altra. Prendiamociò che c’è di buono. Per quantoriguarda il caso specifico degliinceneritori, ritengo che sia ne-cessaria la divisione tra l’Enteche controlla lo smalti-mento dei rifiuti echi esegue le fasidi gestione. Perrisolvere i pro-blemi legati at-

tualmente all’inceneritore, sce-glierei la strada più trasparente.Farei in modo che il Comune siconsorziasse con società privatedel settore, in modo da garantireuno smaltimento dei rifiuti neirange di tollerabilità per la salutedel cittadino. Anche ‘parento-poli’ è una piaga che purtroppo èdifficile da debellare, in quantofa parte del costume italiano. Leconseguenze sono devastanti edil peggio va alle nuove leve, allenuove generazioni, quelle chenon posseggono nessuno allespalle e che nella maggior partedei casi sono costretti a fuggirein altre città per trovare lavoro.

Qual è la cosa che i cittadini siaspettano da lei? Fiducia e trasparenza. Almeno èquesto che io porterò avanti. Lafamiglia si troverà riunita attra-verso le nostre attività”. C’ètanto da cambiare sotto tutti i

punti di vista. In-nanzituttoal centrodel dibat-tito poli-

tico deve essere centrata la figuradella persona umana, e da qui ri-partire. Famiglia, bambini, gio-vani, anziani, precari, stranieri,tutti con le proprie esigenze de-vono trovare risposte nelle istitu-zioni. Questa amministrazionenon ha dialogato con i cittadini eha perso tempo a creare false di-visioni, tra chi è dentro e fuoridel Palazzo.

Destra e sinistra: sono due ca-tegorie valide o ormai supe-rate?Sono assolutamente slegato daqualsiasi schieramento politico.Ho le mie idee, le ho sempreavute ma non mi piacciono i gio-chi di potere. La mia lista civicaè controtendenza, basa la propriacandidatura sulla persona, sul-

l’essere umano e su i suoi bi-sogni e non di certo sullefalse promesse.

Come vorrà lasciareTerni alla fine del suomandato?È ancora presto per

dirlo. Chiunque abbiaun approccio leale

alla vita e che mettadavanti a tutto leesigenze della co-munità sarà conme. Uno dei piùimportanti obiet-tivi è quello di ba-sare la gestionecomunale secondoil criterio del buonpadre di famiglia.

Linda Rei

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Leo Venturi“Situazione finanziaria e decoro della città sono le priorità”

Leo Venturi, candidato alla carica disindaco con la lista civica Terni Oltre,nasce 51 anni fa a Montecastrilli, alleporte di Terni. Capoturno all’internodella multinazionale EON, dopo averfatto parte delle fila della Cgil diTerni, avvia il percorso in politica.Con il PDS, viene eletto nel 1997alla carica di consigliere comunale.Poi il compito di guidare la Circoscri-zione Colleluna e contestualmentequello di consigliere provinciale.Con la nascita del PD la sua deci-sione di creare l’associazione “TerniOltre” che come lista civica lo can-dida a sindaco di Terni.

Quali saranno i primi cin-que provvedimenti cheadotterà una volta elettosindaco?Credo ci siano molte cose dafare. Abbiamo definito unprogramma, piccole e grandicose per dare una prospettivaalla città. Ritengo che perprima cosa sarebbe opportunoverificare in modo molto ap-profondito lo stato finanziariodel nostro Comune. Hograndi preoccupazioni ri-spetto questo aspetto, perples-sità che derivano dal fatto cheforse esistono molti debiti chead oggi non emergono. Dob-biamo quindi fare, in modotrasparente, il punto della si-tuazione per consentire ai cit-tadini di conoscere lo statoeffettivo, da un punto si vistafinanziario, della nostra Am-ministrazione. Poi è ovvioche nelle prime settimanevanno fatte cose molto con-crete che diano il segnale didiscontinuità. Penso in primisal decoro della città che signi-fica sistemazione delle strade,le scritte sui muri, segnaleticaadeguata, cura del verde, tuttequelle iniziative che fannosentire la città come un patri-monio di ogni cittadino; per-

ché una città che si presentain maniera decorosa è unacittà più accogliente, aperta,sicura. Dopo di che va messain piedi la riorganizzazionedella macchina comunale. Sitratta di una grande azienda di900 dipendenti, con grandiprofessionalità, ma organiz-zata in maniera molto confusache anziché essere un puntodi riferimento spesso diventaun peso per i cittadini e per leimprese, quindi occorre sbu-rocratizzare, tagliare gli sper-peri, fare in modo che gliuffici siano aperti ad esempioanche il sabato mattina, so-prattutto quelli che hanno uncontatto diretto con i cittadinie le imprese; quindi un lavorodi riorganizzazione fonda-mentale per rendere la mac-china comunale efficiente,più vicina ai cittadini capacedi rispondere alle necessitàdella nostra comunità. L’altro

aspetto è quello di riunire tuttii soggetti attivi della città:mondo degli industriali, leparti sociali, tutti coloro cheinsieme all’amministrazionedevono saper definire obiet-tivi, percorsi comuni per su-perare questa crisi difficileper dare possibilità di svi-luppo e crescita in un’azionearmoniosa in cui tutti si sen-tono coinvolti.

Altri temi caldi sono quellidella salute e dell’am-biente: quali saranno iprovvedimenti da adot-tare?Si tratta sicuramente di temidi estrema attualità. Dovremosaper fare delle scelte chestutturalmente modifichino lacittà rendendola più vivibilecontrastando questa dramma-tica situazione, difendendo lasalute dei cittadini, che dovràessere comunque una priorità

per chiunque verrà eletto”.Quale profilo dovrà assu-mere la Terni ridisegnata daLeo Venturi? E come vorràlasciarla alla fine del suomandato?

Parto da un dato: oggi Terni èuna città che cammina su unagamba che è la grande indu-stria. Se questa gamba hadelle difficoltà, immediata-mente la città ne soffre. Daanni si sente la solita frase: di-versificare lo sviluppo, dopoanni e anni questo sviluppo èancora concentrato sullagrande industria. Noi dob-biamo avere la capacità di farcamminare la città anche sualtre gambe: l’Università, ilturismo, la valorizzazione delnostro patrimonio culturaleed ambientale. Penso al temadel commercio, penso al fattoche Terni è ubicata in unpunto strategico dell’Italia

centrale vicino a Roma e adun prossimo aeroporto comequello che verrà realizzato aViterbo.

Quindi una città che si av-vicinerà alla Capitale op-pure a Perugia?Ma, dobbiamo essere capacidi attrarre risorse, imprese ecittadini, fare in modo cheTerni torni ad essere unosnodo importante per l’Italiacentrale. Non vogliamo fareuna competizione sciocca conPerugia, credo che Terni ha lepotenzialità per crescere e secresce Terni si rafforza l’Um-bria. Roma, Perugia, l’obiet-tivo deve essere quello diuscire da una marginalità, dalcontesto regionale che haposto la nostra città proprio aimargini dello sviluppo; cre-scere a partire dalle risorseumane e dalle competenzeche la nostra città possiede.

Oggi ci sono diversi schie-ramenti che alla fine vannocomunque a confluire indue grandi divisioni, la de-stra e sinistra. Crede sianodue categorie ancora valideo ormai superate?“Noi pensiamo che governarela città non significa sola-mente indossare le magliettedi questo o quel partito. Inuna situazione così difficileper Terni c’è bisogno di tutti,di idee e proposte che nonhanno colore politico, soprat-tutto quelle idee e quelle pro-poste che vogliono affrontareconcretamente i problemidella città”.

Avrà ovviamente incon-trato i ternari in questigiorni. Qual è la cosa che icittadini si aspettano dalei?Abbiamo fatto decine di in-contri, c’è stata una grandepartecipazione. Il nostro slo-gan è “prima di tutto la gente”perché sono i cittadini a dovertornare protagonisti e credosia proprio questo quello chesi aspettano. Che si agisca suipiccoli problemi che spessodiventano grandi se non ri-solti: la manutenzione e la si-curezza delle strade, lapubblica illuminazione. Maanche i temi dello sviluppo edel lavoro, fondamentali perle nuove generazioni. Ancorai servizi sociali, versante sulquale dobbiamo dare risposteper far si che sempre menopersone stiano male, così chesi assottigli questa fascia dipopolazione che soffre e cherischia la marginalizzazione.C’è un ultimo tema che a noista molto a cuore che anche icittadini evidenziano, la lon-tananza delle istituzioni, dellapolitica dai cittadini. Ab-biamo il dovere, e lo diciamocon proposte concrete, diriavvicinare le istituzioni,renderle aperte e capaci didialogare con la gente.

V. M.

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TERNI MAGAZINE 30/05/2009

Gianluca Procaccini“L’identità della persona al centro di tutto”

Gianluca Procaccini, è convintodelle proprie idee. È Gianluca Pro-caccini, che a quarantacinque anniha deciso di candidarsi a sindaco peril partito de La Destra. Dopo averecompito studi giuridici, è attualmenteiscritto alla facoltà di Scienze socialidella comunicazione interculturale.Giornalista pubblicista. È stato elettoin consiglio provinciale, risultando ilpiù votato consigliere del centrode-stra, in questa veste è entrato a farparte dell’assemblea nazionaledell’Upi, dove è stato chiamato a farparte della commissione nazionaleprogrammazione territoriale, am-biente e lavori pubblici dell’Unionedelle province italiane.

Quali saranno i primi 5provvedimenti che adot-terà una volta eletto a sin-daco?L’identità della persona alcentro di tutto. L’invecchia-mento, la città-comunità,l’educazione prima del sa-pere, il decoro urbano, l’orga-nizzazione della societàmultietnica, la qualità del-l’aria, la sicurezza, la libertà,il problema legato al ritornodella povertà. Siamo stati iprimi a coniugare il concettodi declino con la situazioneeconomico-sociale e culturalein cui versa Terni. E punte-remo, ancora di più a comu-nicare mediante Internet.Siamo gli unici che propo-niamo un’idea di città e suquesta idea chiediamo il con-senso degli elettori.Quale profilo dovrà assu-mere Terni?La nostra è un’idea moltosemplice di città. Vogliamofare di Terni una città vivibile.Quindi una città sicura, dovei nostri bambini e le nostredonne possano passeggiareper le strade senza rischi. Unacittà attenta al suo decoro,alla sua cultura. Attenta aisuoi gravi processi di invec-chiamento. Ecco perché vor-remmo fare largo alle giovanicoppie.

Terni, una città che si avvi-cinerà a Roma o a Peru-gia? Salute e ambiente: quali saranno i provvedi-menti che si adotteranno?Sicuramente una città indi-pendente. Pretendiamo unaqualità dell’aria migliore.Una città senza inceneritori,perché in realtà non servono,se si facesse la raccolta diffe-renziata come nelle modernecittà d’Italia e di Europa. Cosìfacendo, in progressione spa-rirebbe anche la tassa sui ri-fiuti. Vogliamo i parchicittadini fuori dal degrado,vissuti da grandi e da piccoliper lo sport ed il tempo libero. La nostra città vivibile pre-vede l’uso della bicicletta,come fatto culturale, per que-sto occorre organizzare al me-glio una rete di piste ciclabili,ma di quelle vere. Altri punti del nostro pro-gramma che rafforzano la vi-vibilità sono il censimento deiposti auto blu e bianchi, perpoi procedere al necessarioriequilibrio. Parcheggi pub-blici, laddove servano, in par-ticolare da realizzare quello dilargo Cairoli. E poi vogliamo una città cheguarda verso il futuro con ilprogramma d’incentivazionedelle nascite, il baby bonus di800 euro per ogni nato. Destra e sinistra: sono duecategorie valide o ormaisuperate?Queste due parti, esistono esono ben nette. Devo dire,però che dalla nascita a livellolocale del Pd e del Pdl nonsono emerse finora importantinovità. Né nelle scelte pro-spettate per il futuro, né nellepersone che vengono chia-mate ad incarnarle e a realiz-zarle. Non emerge alcunadiscontinuità con il passato, làdove sarebbero necessarie.

Qual è la cosa che i citta-dini si aspettano da lei?Farò degli esempi pratici. So-sterremo i nostri giovani atletiin tutte le discipline, ma unimpegno preciso va preso perrestituire alla città la piscinaolimpionica dello Stadio e co-struire uno stadio del rugby,

come atto dovuto di frontealla grande passione diffusain città per questo sport. Pro-muoveremo finalmente lamusica. Innanzitutto occorreriacquisire un bene comunecome ‘Palmetta’ per desti-narlo ad un uso aperto a tuttied adibirlo a vero centro diproduzione musicale, con saledi registrazione ed un’agenziadi promozione dei nostri arti-sti. Un progetto in cui sarannocoinvolte le scuole, le bandecomunali, i gruppi popolari,le orchestre ma anche i dj, lerock band, il mondo del jazz”.

Come vorrà lasciare Ternialla fine del suo mandato?Senza la privatizzazione delleacque. L’acqua è un benepubblico e deve tornare inmano ai cittadini. Stop allestrutture parassitarie come ilSii ed il loro inutile quantocostoso consiglio d’ammini-strazione. Ci impegneremonella salvaguardia delle sor-genti, delle fonti e delle anti-che risorgive ed investiremo

nella bonifica della discaricadi Villa valle. Un Comuneche si rispetti dovrebbe costi-tuirsi parte civile a fianco deisuoi cittadini, nell’attualeprocesso che vede impegnatigli abitanti di Prisciano, a tu-tela dei loro diritti contro l’in-quinamento da polvericaustiche. Una città vivibileprevede una zona a traffico li-mitato dinamica, percorribiledi notte.

L. R.

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Il sistema Elettorale Amministrativo

COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTIAl primo turnoC'è una sola scheda con il nome dei candidati sindaco, affiancati dai simboli delle liste ad essi collegati. Accanto a ogni simbolo che una riga bianca. Si vota per il sindacofacendo un segno sul nome di uno dei candidati Si vota per il consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco. Accanto al simbolodella lista c'è uno spazio bianco dove si può scrivere il nome di uno dei candidati di quella lista (voto di preferenza: non obbligatorio) È possibile votare solo il nome di uncandidato sindaco (senza esprimere voti per le liste) Se si fa un segno su un simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al can-didato sindaco collegato a quella lista. È possibile votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto (il cosiddetto voto disgiunto)

Al ballottaggioSull'unica scheda compaiono i nomi dei due candidati al ballottaggio, accompagnati dai simboli delle liste che appoggiano la candidatura Si vota facendo un segno sul nome di uno dei candidati.

SISTEMA ELETTORALE PROVINCIALE Si vota con il sistema maggioritario per il presidente della provincia: chi ottiene oltre il 50% dei voti risulta subito eletto. Ogni candidato alla presidenza è collegato con unoo più gruppi di candidati al consiglio provinciale.Se nessun candidato ottiene più del 50% dei voti, i due più votati se la vedono faccia a faccia due settimane dopo in un turno di ballottaggio All'eventuale ballottaggio risulta eletto il candidato con più votiPer i consiglieri provinciali si usa un sistema uninominale corretto: la provincia è divisa in diversi collegi e in ogni collegio ogni gruppo presenta un solo candidato che puòcollegarsi con candidati del suo gruppo in altri collegi o raggrupparsi in alleanze di diversi gruppi per sostenere un candidato alla presidenza. I seggi si attribuiscono conun complicato sistema di quozienti, calcolato sulla base dei voti complessivi ottenuti da ciascun gruppo di candidati. I gruppi di candidati collegati al presidente risultatoeletto ha diritto almeno al 60% dei seggi in consiglio.

ELEZIONI EUROPEE 2009Le elezioni europee per eleggere i deputati europei dei 27 stati che fanno oggi parte dell'Europa si svolgeranno nella primavera del 2009. Le elezioni europee saranno svolteil 6 e il 7 giugno 2009 insieme alle elezioni amministrative che elegeranno centinaia di nuovi sindaci e presidenti di provincia, in modo da ridurre al massimo i costi dovutiall'organizzazione delle elezioni. Le elezioni europee si svolgeranno per la prima volta secondo il trattato di Lisbona, che consentira' di aumentare i poteri al parlamentoeuropeo e quindi di permettere una maggiore efficienza e velocita' decisionale dell'Europa. Le precedenti elezioni europee si tennero nel 2004 secondo il sistema proporzionale. I candidati parlamentari alle Europee saranno raggruppati per appartanenza politica e non per Paese di provenienza. Il numero dei seggi di ciascun stato sara' proporzionalealla popolazione dello stesso. Il Parlamento Europeo sara' composto di 750 europarlamentari piu' il Presidente. Secondo il nuovo Statuto che sara' in vigore nel 2009 dopoanni di trattative, i deputati avranno uno stipendio uguale per tutti gli stati membri, e una riduzione dei costi significativo sara' utilizzata.

Proporzionale puroIl riparto dei seggi avviene con il metodo proporzionale in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista, su un collegio unico nazionale e con il principio dei quozientiinteri e dei resti più elevati.

SbarramentoHanno diritto ad accedere alla ripartizione dei seggi solo le liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.

5 CircoscrizioniIl territorio italiano viene suddiviso in cinque circoscrizioni nelle quali votano i cittadini. La prima, Italia nord-occidentale’ comprende Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria eLombardia. La seconda, Italia nord-orientale è composta da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Terza circoscrizione, quella dell”Italiacentralé: Lazio, Umbria, Marche e Toscana. L’Italia meridionale: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. E, infine, l’Italia insulare composta da Sardegnae Sicilia.

PreferenzeRestano le preferenze, nonostante, nella prima ipotesi di riforma il centrodestra avesse tentato di cercare un accordo per l’introduzione delle liste bloccate come per lepolitiche. L’elettore può esprimere, dunque, non più di tre preferenze nella prima circoscrizione, non più di due nella seconda, terza e quarta e una nella quinta.

SottoscrizioniLe liste devono essere sottoscritte da non meno di 30 mila e da non più di 35 mila elettori e i sottoscrittori devono rappresentare almeno il 10% degli elettori di ognunadelle regioni comprese nella circoscrizione. Non devono raccogliere le firme i partiti che abbiano un gruppo parlamentare anche in una sola delle due Camere, le forze cheabbiano almeno un europarlamentare e anche le liste con un contrassegno composito, ma contenente il simbolo di un gruppo politico esonerato dalla raccolta. Il governo inAula ha accolto anche un ordine del giorno del Pd a prima firma Stefano Esposito e che ha tra gli altri firmatari anche Massimo D’Alema che allarga le maglie per laraccolta delle firme per le nuove formazioni politiche. Un documento che impegna il governo in sede di circolare ministeriale nella quale si prevedono gli adempimenti perle varie liste ad “agevolare la presentazione di nuove liste contraddistinte da simboli che rappresentino l’aggregazione di più liste o partiti già esistenti e contribuire a unamaggiore semplificazione del sistema politico”. In buona sostanza, ad esempio, se un europarlamentare si ripresenta ma con una lista nuova, che aggrega più forze, quellalista verrebbe esentata dalla raccolta delle firme.

EleggibilitàPer essere eletti bisogna aver compiuto almeno 25 anni.

Rimborso elettoraleHa diritto al rimborso elettorale solo chi ha almeno un eletto e, dunque, chi ha superato lo sbarramento del 4%. L’emendamento dell’ex tesoriere dei Ds, Ugo Sposetti, chechiedeva che questo diritto, come alle politiche, fosse esteso anche a chi raggiungeva almeno l’1% dei consensi è stato dichiarato inammissibile dalla presidenza della Ca-mera.

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candidati presidente della provincia

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Nando SimeoneNoi siamo quelli del NO

Vuole fare ciò che dice e chepromette, Nando Simeone, exvice presidente del consiglioprovinciale di Roma. Leadernegli anni ‘90 del movimentostudentesco della Pantera, poiintraprende la carriera politica inRifondazione comunista ed in-sieme a Franco Turigliatto e Fla-via D’Angeli fonda la SinistraCritica.

Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia diTerni?

“Provengo dal mondo politicodi Roma. Non sono l’espres-sione massima del territorio ter-nano. Ho deciso di candidarmicome presidente della Provinciadi Terni per far tornare in augela Sinistra, che ad oggi è inesi-stente”.

Quali sono i punti di forzadel suo programma politico?

La nostra impostazione è quelladi dire una serie di ‘no’. Dallaprivatizzazione delle acque, aquella dei rifiuti, dell’energia eun ‘no” alla multiutility’. ‘No’anche al cemento, alle cave. Vo-gliamo agire per la difesa delterritorio. Ciò su cui la SinistraCritica preme l’acceleratore è lascuola pubblica, la quale deveessere difesa e potenziata. Inol-tre, vogliamo che i precari ditutto il Ternano vengano regola-rizzati e con ciò, l’abbattimentodel clientelismo. E poi pen-siamo alle donne, soprattutto aquelle immigrate, per le quali laSinistra vuole una politica checontrasti la discriminazione, intutte le sue forme”.

Quali sono tra questi i puntiprincipali su cui agire imme-diatamente?L’esperienza della Giunta dicentrosinistra uscente guidatada Cavicchioli si chiude con unbilancio negativo. Pesa su que-sta amministrazione come sulleprecedenti, il progressivo svuo-tamento di valori che fanno deiprogrammi delle coalizioni dicentrosinistra un fac-simile diquelle di centrodestra. Questoaccade soprattutto quando siparla di privatizzazioni di ser-vizi, di scempio del territorio, dicontrasto all’esclusione sociale.L’ambiente è uno dei punti sucui agiremo tempestivamente”.

A proposito di ambiente e sa-lute, quali sono le reali pro-blematiche e le soluzioni daaffrontare?

“L’amministrazione uscente si èlimitata a gestire l’esistente, ga-rantendo gli interessi di un’eco-nomia divoratrice di territorio,che vede nell’edilizia e nell’at-tività estrattiva, un suo capo-saldo per profitti notevoli ecostanti. Dopo cinque anni digiunta Cavicchioli, ci troviamocon più cave, più palazzi e piùinquinamento. L’urbanistica chevogliamo propone un effettivoruolo di indirizzo, integrazionee controllo del Ptcp, una mora-toria nei fatti per dieci anni dinuove previsioni nei Prg, un riu-tilizzo dell’esistente sia per inuovi insediamenti, sia per le ri-strutturazioni. Un’attività estrat-tiva ridimensionata alfabbisogno locale e non al sac-

cheggio indiscriminato”.

Riforma endoregionale?

“Crediamo in un profondo rie-quilibrio del territorio ma non cisembra opportuno riformarlocompletamente”. Quale volto e quale ruolovorrebbe dare alla Provinciadi Terni?

“Sinistra Critica si candida perriportare in Consiglio le ragionie le vertenze delle classi più de-boli, in tutti i sui risvolti. Si can-dida per rappresentare nell’enteProvincia, l’opposizione di sini-stra, un’inedita voce contro lepolitiche padronali rappresen-tate. Un’opposizione fondatasui temi della cittadinanza, lalotta al sessismo, i servizi pub-blici intesi come reddito diffe-rito, la strenua difesa di unterritorio compromesso”.

Che rapporti tenere con il Co-mune e il futuro sindaco?

“Di chiarezza, trasparenza eonestà intellettuale. Essere vi-cini con gli stessi intenti e obiet-tivi”.Narni, Amelia, Orvieto, qualisono le principali problema-tiche ed eventuali progetti?

“Sinistra Critica sta dalla partedei lavoratori, dei precari, deisenza lavoro. Tutto il compren-sorio sta vivendo questa crisiche noi risaneremo. Siamo con-trari ai mega-impianti eolici diFerentillo e quelli di monte Pe-glia e Narni, perché in cambiodi un’energia di bassa qualitàmortificano i paesaggi che sonola vera ricchezza della provin-cia. Fermo restando la nostracontrarietà a grandi progettistradali, vanno risolte alcunecriticità locali legate al trafficonei centri abitati. Va potenziatoe sviluppato, nelle competenzedell’Ente, tutto quello che ri-guarda il trasporto collettivo e lamobilità alternativa”.

Linda Rei

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Alfredo De SioPuntare su industria, energia, comunicazioni”

Alfredo De Sio ha iniziato dagiovanissimo la sua attività poli-tica militando nelle formazionidella destra giovanile difen-dendo nelle scuole e nelle Uni-versità il diritto allo studio e allalibertà di espressione di chi siopponeva alle impostazionidella cultura marxista. Giovaneconsigliere comunale di Terninegli anni ‘80 e protagonista diuna dura opposizione alle giuntedi sinistra, ha guidato la destraternana dal 1987 al 1990. Nelgiugno del 2007 è stato elettoall’unanimità dall’assemblea deidelegati di AN Coordinatore Re-gionale del partito. Dopo la na-scita del Popolo della Libertà èstato nominato CoordinatoreProvinciale del partito.Dipendente del Ministero delleFinanze, è appassionato dimontagna e di escursionismo.Sposato e padre di quattro figli,Alfredo De Sio crede fortementenei valori tradizionali dell’uomoe della Civiltà Cristiana che so-stanziano la sua visione di unadestra moderna, europea, au-tenticamente sociale.

Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia di Terni?

Dopo molti anni di impegno poli-tico a vari livelli credo che sia giu-sto offrire la propria disponibilitàper cercare in prima persona di daregambe ed idee ad un’alternativa chemai come oggi è possibile ancheper la Provincia di Terni. Ci sonotante dimensioni per esercitare larappresentanza politica nelle varieistituzioni ma credo che averel’onere e l’onore di candidarsi qualepunto di riferimento della comunitànella quale sei nato e cresciuto siauno dei compiti più affascinanti edesaltanti.

Quali sono i punti forza del suoprogramma politico?

I nostri territori rischiano il declinoe la marginalizzazione. Crescita de-mografica, economica e di innova-zione sono i tre elementi negativi

che fotografano la nostra realtà ter-ritoriale in una sintesi negativa chepotremmo definire come “deficit difuturo”. Secondo i dati dell’ISTATl’Umbria è tra le popolazioni piùanziane d’Italia. Questo non è soloil frutto di una vita più lunga deisuoi abitanti ma soprattutto per dueaspetti: un basso tasso di natalità ela progressiva migrazione dei gio-vani verso altre zone d’Italia. Se latendenza non si invertirà, nei pros-simi 40 anni, la popolazione umbradiminuirà di circa 35mila unità,passando da poco più di 851mila apoco più di 816mila, con percen-tuali da primato e nettamente supe-riori a Terni. La nostra produttivitàsi riduce perché è insufficiente l'im-pegno in ricerca e innovazione e ciòa fronte di un aumento delle ore la-vorate totali e dell'occupazione ingenerale, occorre puntare maggior-mente sulla formazione, sull'orga-nizzazione e sulle economie interneed esterne generate da nuove infra-strutture.

Il che significa che i punti da cuiripartire immediatamente sono…

Industria, energia, comunicazionimateriali ed immateriali. Ancoraagricoltura, qualità delle produzioniagroalimentari; ambiente, ricerca,cultura, industria turistica ed Uni-versità.

Senza dimenticare l’ambiente e lasalute.

Dobbiamo avere maggiore cura delnostro ambiente e soprattutto, perquanto riguarda l’area di Terni eNarni esercitare maggiori controllied attuare politiche di riconversionee di recupero dei siti inquinati. Ilproblema energetico e le sue inter-connessioni con l’esigenza di am-pliare le produzioni da fontirinnovabili e meno inquinanti sa-ranno al centro del dibattito deiprossimi anni su questa strada dob-biamo impegnarci per fare di piùsenza cadere nella demagogia.Terni ed il suo comprensorio sonouna realtà industriale secolare chedeve avere la capacità di coniugarela sua vocazione con il minimodanno. Non esistono scorciatoie lastrada maestra è quella di un mo-dello di sviluppo integrato che fa-vorisca le eccellenze dell’industriache nel nostro territorio vanta unaforte concentrazione di multinazio-nali.

La vicenda dei rifiuti ha rappresen-tato una delle pagine peggiori deigoverni locali a guida centrosini-stra. Piani regionali inattuati, seque-stro dell’inceneritore, costiesorbitanti per lo smaltimento. Bi-sogna agire con pragmatismo e lun-gimiranza. La strada dellasemplificazione della realtà impian-tistica ternana deve andare avantiavendo chiari alcuni obiettivi: l’au-tosufficienza, il contenimento deicosti, servizi efficienti, un saldoambientale attivo in termini diemissioni.

Da tempo si sente parlare di ri-forma endoregionale.

La posizione espressa dalla Provin-cia di Terni coincise con quella so-stenuta dal centrodestra neldibattito in Consiglio Regionale,ma la maggioranza aveva probabil-mente già deciso di ritenere discarso interesse le osservazioni diquesta istituzione preferendo conti-nuare sulla sua strada.L’aspetto più preoccupante non ètanto legato all’esercizio delle fun-zioni integrate nelle materie indivi-duate, quanto ad una possibileconcezione di una Umbria che vedale risorse suddivise in modo diversodai punti di riferimento democrati-camente individuati dai cittadinicreando una sorta di rottura dellasovranità delle istituzioni costitu-zionalmente riconosciute come talie con una conseguente penalizza-zione del nostro territorio. Un au-tentico pasticcio varatoesclusivamente per giochi di potere.La discontinuità che sbandiera Polliprobabilmente sta proprio qui, nelvoler normalizzare anche quei per-corsi che, se pure timidamente econ scarsa incisività, cantavanofuori del coro di un centrosinistrasupino ai voleri del centralismo pe-rugino.

E allora quale volto e qualeruolo per la provincia di Terni?

Roma capitale e città metropolitanaha nella provincia di Terni il suoprolungamento naturale di interessieconomici e culturali. L’autostradaoffre un naturale approdo degli in-teressi della capitale che attraversoi varchi autostradali aprono grandiprospettive per tutto il nostro terri-torio. La nostra Provincia comepolo di servizi della capitale quali-ficati ed all’avanguardia, con la

crea-z i o n edi modernee nuove infrastrutture per cataliz-zare lo sviluppo della convegnisticadi ogni genere, la creazione di ade-guati e funzionali centri fieristici, laqualità della vita e la cultura del-l’accoglienza e dell’ospitalità comeattrattiva per aumentare nuovi resi-denti, ci offrono una possibilità ingrado di rompere quell’isolamentonel quale 60 anni di governo dellesinistre ci hanno ridotto. Il sindacodi Roma Gianni Alemanno ha giàannunciato l’interesse per crearecollaborazioni forti in chiave eco-nomica e culturale con tutto il ter-ritorio provinciale ed in specialmodo secondo le diverse specificitàcon Terni, Narni e Orvieto.La nascita di nuove opportunitàsotto l’aspetto di collaborazionecon le Università romane saràanche il frutto della capacità di cre-scita di un rapporto mai ben defi-nito con l’ateneo di Perugia cherimane interlocutore naturale mache va riconsiderato e ripropostosecondo la sintesi “Con Perugia sepossibile, con Roma se necessario”.

A suo modo di vedere, quali do-vranno essere i rapporti con ilfuturo sindaco?

Non potranno che essere buoni edimprontati alla massima collabora-zione. Infatti con il professor Anto-nio Baldassarre abbiamo condivisolunghe giornate di confronto suiprogrammi.Mi farebbe piacere sottoscrivere find’ora un impegno di cinque puntiqualificanti sui quali, a prescindereda chi vincerà la competizione elet-torale, fin d’ora le future maggio-ranze ed opposizioni si impegninoper una rapida e condivisa solu-zione. Nel territorio, una delle prio-rità: la trasformazione della E 45 inuna moderna e sicura autostrada ela grande opportunità offerta dallarealizzazione di un moderno scaloa Viterbo destinato a diventare perimportanza e flussi il secondo aero-porto di Roma, ci offrono un qua-dro esaltante per guardare confiducia al futuro. La creazione di in-frastrutture viarie a corollario dellegrandi opere è il compito primariodelle istituzioni locali.

Valentina Marchetti

candidati presidente della provincia

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Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia di Terni?Mi candido per mettere a disposi-zione della Provincia di Terni lamia esperienza maturata in questianni da vicesindaco di Terni.Credo che l’esperienza e la com-petenza siano fondamentali perguidare un ente importante comela Provincia e per creare un nuovopercorso che la veda punto di rife-rimento istituzionale certo e si-curo, per interpretare al meglio leistanze di cambiamento, innova-zione e sviluppo dell’intero terri-torio provinciale.Quali sono i punti di forza delsuo programma politico?La strategia di fondo del nostroprogramma si basa sulle linee diindirizzo e programmatiche appro-vate dalla coalizione di centro-si-nistra per l’Umbria e per laprovincia di Terni. La Provincia diTerni deve essere protagonista diun percorso che porti a dialogaretra loro le amministrazioni vicineper creare una rete che possa farnascere un grande e razionale polodi sviluppo. Si può fare rete par-tendo dal ruolo privilegiato diRoma capitale, con le province diArezzo, Rieti, Viterbo, Perugia e,ovviamente, Terni. Poi i temi sucui ci concentreremo: lavoro e for-mazione, innovazione e turismo.In un sistema economico e occu-pazionale ternano che assorbe soloil 3,8% di laureati a fronte di unamedia nazionale del 9%, che ri-chiede essenzialmente operai ge-nerici maschi da inserire concontratti di apprendistato indipen-dentemente dal titolo di studio ac-quisito, la qualificazione dellerisorse umane insieme all’investi-mento sull’occupazione femmi-nile, sono le priorità assolute.Priorità che si perseguono a partiredalla effettiva costruzione di un si-stema formativo integrato, capacedi coinvolgere tutti gli attori locali,a cominciare dalla scuola. Per que-sto la Provincia fin dai prossimimesi sarà impegnata a dare gambeai poli formativi integrati con par-ticolare riferimento agli istitutieconomici aziendali e a quelli tec-nici professionali. In attesa di unacompiuta riforma della scuola se-condaria, gli EE.LL. e in partico-lare la Provincia di Terni,

dovranno coinvolgere nella pro-gettazione di un sistema di forma-zione secondaria più forte -apartire dalle eccellenze presenti-l’Università degli studi di Perugia,le grandi aziende del territorio, leassociazioni di categoria e i sinda-cati. Un’altra priorità del nostroterritorio provinciale sarà inoltrequello di puntare sull’ innova-zione, un tema a me particolar-mente caro visto che tra il 2004 eil 2008 ho ricoperto come vicesin-daco del Comune di Terni, l’inca-rico nazionale di membro dellaPresidenza di Anci con delega pro-prio all’Innovazione, Ricerca eUniversità. E’ nostra intenzionesviluppare un sistema di e-gover-nment per tutte le Amministra-zioni, per assicurare servizi aicittadini e favorire l’innovazionein particolare nelle aree territorialipiù decentrate. Grazie al Web saràpiù facile offrire i servizi connessiall’attività pubblica, alla forma-zione, alle attività legate al turi-smo, al rilascio di autorizzazioni,certificati on line, invio di docu-menti etc. con l’obiettivo di con-trastare il digital divide nelle zonedecentrate. Inoltre, una terra bel-lissima come la nostra deve valo-rizzare tutte le forme di turismopresenti, unire tutte le peculiaritàdel territorio; in questo percorso èfondamentale il ruolo dei prodottienogastronomici e dell’artigia-nato. Queste sono le idee su cuipuntiamo per una Provincia chesia Protagonista. Metterò a dispo-sizione della mia coalizione la miaesperienza, formerò una squadradi persone competenti che vada al-dilà dei partiti, e tutto dovrà avve-nire grazie ai cittadini. Perché penso che solo attraversol’ascolto e la partecipazione saràpossibile che tutti i cittadini di tuttii 33 comuni saranno protagonisti.Quali sono i punti principali sucui agire immediatamente?Ho scelto un messaggio chiave perquesta campagna elettorale: LaProvincia Protagonista. Perchépenso che questo Ente, per le com-petenze che ha e per quello chepuò fare rappresentando il territo-rio, debba avere maggiore incisi-vità, protagonismo appunto. Noivogliamo che la Provincia di Ternidiventi protagonista di un percorsoche porti a dialogare tra loro leamministrazioni vicine per far na-scere un grande e razionale polo disviluppo. Per agevolare il perse-guimento di una strategia di poten-ziamento del territorio provincialeche voglia sfruttare le potenzialità

della vicinanza con Roma inun’ottica di scambio e non di fa-gocitazione, la Provincia di Ternideve favorire interventi tesi a ga-rantire la qualità dei servizi e l’ef-ficienza delle infrastrutture. Ambiente e Salute. Quali pro-blematiche e quali soluzioni?La Provincia di Terni dovrà favo-rire il salto di qualità nelle politi-che di sviluppo del proprioterritorio, passando da azioni dicontenimento dei rischi a quelle dipromozione di un modello di svi-luppo virtuoso. Come Provincia diTerni ci sono tutte le condizioniper iniziare tale percorso, attra-verso investimenti del settore pro-duttivo nell’abbattimento delleemissioni, la grande disponibilitàdi territorio boschivo in grado dicompensare con opportune politi-che gli iniziali svantaggi e incen-tivando la raccolta differenziata. Seguendo il principio “chi menoinquina meno paga”, sarà previstala restituzione fiscale di almeno unpunto percentuale della compo-nente della Tassa di Igiene Am-bientale, riscossa dalla Provincia,a quei Comuni che si impegnano,attraverso protocolli di intesa co-genti, a restituirli a cittadini ed im-prese virtuosi, che contribuisconoal raggiungimento di elevati stan-dard di raccolta differenziata. È al-tresì importante una correttaeducazione ambientale investendosulle scuole.Quale volto e quale ruolo darealla Provincia di Terni?E’ quello che ho detto prima, laProvincia deve diventare Protago-nista. E’ la Provincia che deveunire le differenze del territorio etrasformarle in forza. Si tratta difare sistema verso l’interno, tra i33 comuni della provincia, e versol’esterno collaborando tra le pro-vince vicine. Il tutto deve avvenirecoinvolgendo i cittadini in percorsidi partecipazione attiva e tutte leforze sociali e produttive.Che rapporti tenere con il co-mune e il futuro sindaco?Con il territorio, direi: il comunecapoluogo gioca senza dubbio unruolo importante per tutta la pro-vincia e non solo perché ne acco-glie praticamente la metà degliabitanti. Ma è altrettanto oppor-tuno che le amministrazioni terri-toriali delle nostre città, al lorointerno e nei rapporti interistitu-zionali, dovrebbero porsi l’obiet-tivo di stimolare buone prassi diconcertazione/partecipazione fina-lizzate ad una sempre più efficacecondivisione dei progetti.In questo

spirito la Provincia promuoveràincontri generali e audizioni spe-cifiche per acquisire gli elementicognitivi da cui partire per svilup-pare l’abitudine a condividere leproblematiche dello sviluppo eco-nomico e il benessere dell’interaprovinciaIl territorio: Narni, Amelia, Or-vieto, realtà minori. Principaliproblematiche e progetti?Innanzitutto questi territori non

sono affatto realtà minori, ma rap-presentano una grande risorsa cul-turale, economica e socialesoprattutto in una congiuntura sof-ferta come quella attuale. E’ im-portante lavorare insieme edassumersi la responsabilità di ac-compagnare la provincia di Ternisulla strada di una ripresa dellosviluppo economico, sforzo che ri-chiede, nell’intero territorio, unavolontà di cooperazione più forteche mai. Reagire alla crisi, signi-fica sfuggire alla tentazione di faretutto da soli e obbliga la Provinciaa chiamare a raccolta tutti i Co-muni e tutte le forze convinte chedalla difficoltà si possa uscire piùforti e attrezzati di prima. Le spe-cializzazioni disponibili, sia sottoforma di dotazioni di risorse uni-che sia sotto forma di competenzeacquisite nel tempo, devono essereguardate come a fattori di unionee non di separazione. Insieme,dunque, per ottenere di più. Perognuno e per tutti. La modernizza-zione del tessuto economico pro-vinciale obbligherà a puntare più emeglio sulle infrastrutture pubbli-che di ogni genere. Aiuterà a go-vernare la crisi e ad accelerare laripresa. E darà un contributo allaricostituzione di una nuova fiducianella politica. Lo sviluppo non puòpiù essere atteso dalla presenza edall’azione di attori isolati. Oc-corre coinvolgere nello svolgi-mento delle attività unamolteplicità di soggetti: a partiredalle famiglie e dalle associazionirappresentative degli interessi eco-nomici e sociali di queste ultime,passando per le rappresentanzesindacali per arrivare alle imprese,alle loro Associazioni di categoria,alla Camera di Commercio e Uni-versità. Occorre, dunque, preve-dere e mettere in campo unosforzo grandioso affinché tanto iprocedimenti di concertazionequanto quelli di compartecipa-zione si integrino per esprimere ilmeglio delle capacità e delle ini-ziative delle persone e delle loroistituzioni.

S.G.

Feliciano Pollilavoro e formazione, innovazione e turismo

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TERNI MAGAZINE 30/05/2009

Aldo Tracchegiani: “Riqualifi-care l’industria e l’agricoltura”

Nato a Narni nel 1958, AldoTracchegiani è laureato in Me-dicina e chirurgia ed oggi è il di-rettore sanitario deiPoliambulatori medici speciali-stici e pratica la sua attività traUmbria e Lazio. Eletto nel-l’aprile 2005 alla Regione Um-bria con 2mila e 713preferenze, in cui ricopreanche l’incarico di vicepresi-dente della commissione Ser-vizi e politiche sociali, nel 2007ha fondato insieme a France-sco Storace e Teodoro Buon-tempo il movimento politico “LaDestra”, di cui è portavoce re-gionale e membro del Comitatonazionale. Oggi a Tracchegianilo aspetta un’altra sfida. Lacorsa alla presidenza per laProvincia di Terni.

Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia di Terni?

È indispensabile un rinnovato,forte e democratico ruolo dellapubblica amministrazione nel-l’economia, nelle politiche socialie ambientali. È inconcepibile l’ap-plicazione di logiche puramentemercantili alla gestione di beni co-muni quali ad esempio l’acqua oallo svolgimento di servizi pub-blici locali attinenti ai diritti socialifondamentali e alla tutela della sa-lute e dell’ambiente. Occorre di-fendere assolutamente la gestionepubblica di tali beni e servizi raf-forzandone la qualità, la traspa-renza ed il carattere partecipativo.Ecco, per questo mi candido.

Quali sono i punti forza del suoprogramma?

Affermare la necessaria prospet-tiva di un ‘futuro sostenibile’ equi-vale a considerare il benesseredella persona e degli esseri vi-venti, come obiettivo permanentee riferimento costante del governodella cosa pubblica. È indispensa-bile, per questo, partire dalla rico-gnizione e valutazione dello statodel territorio, dell’ambiente, delle

risorse in campo e poi scegliere lepolitiche.

Quali sono i principali punti sucui agire immediatamente?

Alcuni interventi riguardano il re-cupero delle aree industriali di-smesse con risanamentoambientale a carico della pro-prietà, il recupero parziale degliedifici industriali, dei capannoni edei manufatti che in tutto il terri-torio presentano ancora materialiin amianto. La riqualificazionedell’area industriale ed agricolache rappresenta il cuore del di-stretto agro-alimentare, il risana-mento delle discariche e delle areeda bonificare.

Ambiente e salute, quali sono lereali problematiche e solu-zioni?

Incentivare la produzione di ener-gia rinnovabile, redigere un pianoregolatore delle acque che favori-sca l’eliminazione degli sprechi, ilrecupero delle acque depurate afini produttivi, la distinzione degliacquedotti potabili da quelli pro-duttivi e dei relativi sistemi depu-rativi. Inoltre bisogna attivaresistemi di controllo, qualificazionee quantificazione permanenti dellaqualità dell’aria, intervenendo suisoggetti inquinanti, anche conl’adozione di sistemi depurativicon tecnologie di totale abbatti-mento. Bisogna contrastare levarie forme di inquinamento elet-tromagnetico, acustico e luminosoattuando tutte le forme di pianifi-cazione e di controllo e affrontareil problema dei rifiuti adottando lastrategia della riduzione, riutilizzo,riciclo, recupero che dovrà essereil filo conduttore di tutti gli inter-venti pubblici e dovrà orientare iprivati produttivi e civili. Tuttoquesto è a favore della salute”.

Riforma endoregionale? È fondamentale fare una precisadistinzione tra le funzioni politichee democratiche da quelle tecnichee gestionali. In questo senso ilpiano esecutivo della gestionedelle risorse dovrà essere definitounitamente al bilancio, scaturitodai processi partecipativi ed i diri-genti della struttura provinciale

dovranno essere puntualmente va-lutati sulla base di questo stru-mento.

Quale volto e ruolo dare allaProvincia?

La Provincia, quale Ente territo-riale di area vasta, preposto al rie-quilibrio del territorio tra areedeboli, aree forti e tra i soggetti,può diventare il punto di riferi-mento culturale e programmaticoper quanti abitano e operano al suointerno. Attraverso il dialogo fragli Enti e con i cittadini e le loroassociazioni, è possibile impostareun governo del territorio che as-suma il lavoro, le tradizioni, i sa-peri e l’ambiente come risorse enon intralci da manomettere infunzione delle esigenze economi-che.

Che rapporti tenere con il Co-mune e futuro sindaco?

Anche i Comuni dovranno essere,ovviamente, attori di questi pro-cessi di partecipazione. Su questitemi è possibile rilanciare un ruolo

attivo della Provincia anche attra-verso un ufficio di coordinamentodella partecipazione, quale osser-vatorio delle esperienze sul terri-torio.

Il territorio: Narni, Amelia, Or-vieto e realtà minori. Principaliproblematiche e progetti.

Punteremo sul turismo come ri-sorsa anche per i centri più piccoli.La Provincia dovrà intervenire perqualificare il turismo legato al-l’ambiente con servizi ed acco-glienza che rendano competitivi inostri territori rispetto a quelliconcorrenti. È necessario ampliaree qualificare i turismi legati ai va-lori del territorio, come l’agrituri-smo, il turismo naturalistico eculturale, l’enogastronomia, turi-smo termale e del benessere equello montano.

Linda Rei

Aldo TracchegianiAldo Tracchegiani: “Riqualificare l’industria e l’agricoltura”

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Lavoro, istruzione, politiche dellacasa, tutela del territorio, viabilità.Ma anche infrastrutture e trasportopubblico. Questi i punti cardinedel programma elettorale dell’Av-vocato Alessandra Robatto, candi-data alla presidenza dellaProvincia di Terni per la lista ci-vica Terni Oltre.Consigliere giuridico delle ForzeArmate per la diffusione del dirittointernazionale umanitario, l’avvo-cato Robatto ha ricoperto impor-tanti cariche anche a Terni dovedal 1986 al 1994 è stata giudiceconciliatore e successivamentegiudice tutelare. Poi l’attività diDifensore civico che ricopre in 14

comuni tra cui Narni e Amelia.Tornando alla politica, molto arti-colato è il programma con il qualel’avvocato Robatto propone in pri-mis la visione di una amministra-zione che non rispondasemplicemente agli assetti istitu-zionali preordinati ma che sia vi-cino alla gente. Tutto questo conuna giunta snella, composta da 6assessori, tre uomini e tre donne.Punti centrali del programma,oltre all’evidente snellimento isti-tuzionale, quello del lavoro. Temanell’ambito del quale l’avvocatoRobatto vuole puntare sui giovaniattraverso sostegni formativi spe-cifici.“Per quanto riguarda l’istruzione –sottolinea l’avvocato Robatto – ènecessario puntare su una univer-sità di qualità con corsi completi econ uno sguardo attento alla ri-cerca con il sostegno e il potenzia-mento ai centri di ricerca esistenti,tutto questo realizzando anche lacittadella universitaria con servizi

e strutture adeguate”.Massima attenzione, poi al ”pianocasa” per i giovani su aree peep econ un attento riutilizzo di ca-serme, immobili e aree necessariealla realizzazione di alloggi in edi-lizia convenzionale.Parlando di ambiente, per conclu-dere, una data, quella del 2011come ultima per l’avvio di unaseria raccolta differenziata e delcamino unico e termovalorizza-zione. Viabilità e trasporti? Tutto sulpiatto con la necessità, evidenziatadalla candidata di Terni Oltre, diun riordino totale del trasporto edella sicurezza. Trasporto sugomma, rotaia, metropolitana disuperficie e poi, pendolari ai qualidedicare la massima attenzione.Questo il programma, in sommicapi, dell’avvocato AlessandraRobatto, candidata alla presidenzadella Provincia di Terni con il sim-bolo della lista civica TERNIOLTRE.

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Egeo Liberato ContiFamiglia, onestà morale e intellettuale, rispetto delle regole,ascolto, condivisione.

Alessandra RobattoLavoro, istruzione, politiche della casa, tutela del territorio, viabilità

Egeo Liberato CONTI, natoGuardea il 03.12.1959, Archi-tetto,

Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia di Terni?Ho aderito ad un progetto, insiemeal gruppo abbiamo intrapreso unpercorso che è sfociato nella miacandidatura a presidente della pro-vincia di Terni con il partito dei li-beral democratici riformisti…….eper dirla con un slogan “PER ROT-TAMARE I VECCHI POLITICI”

Punti-forza del programma poli-ticoI punti di forza sono nei nostri prin-cipi ispiratori: FAMIGLIA, ONE-STA’ morale e intellettuale,RISPETTO DELL REGOLE,ASCOLTO, CONDIVISIONE.

I principali punti su cui agireimmediatamente.Come da programma dettagliato:SICUREZZA, SALUTE, LA-VORO, AMBIENTE.

Ambiente e Salute. Problemati-che e soluzioni.Prevenzione prima di tutto, poisemplificazione degli atti ammini-strativi in particolare nell’ambitodelle disabilità.

- Conversione della società civileal rispetto dell’ambiente per un fu-turo vivibile.

Riforma endoregionale?Lo spirito iniziale della proposta diriforma è nobile e condivisibile, inquanto tende alla semplificazioneistituzionale, tuttavia con la propo-sta dell’istituzione di 4 ATI, ambititerritoriali integrati, si corre il ri-schio di ottenere l’effetto contra-rio…..mi sembra che Regione,Province e Comuni siano già abba-stanza. Quale volto e quale ruolo dare alla

Provincia di Terni?Un volto pulito, trasparente, inmodo che, l’ente Provincia, vengapercepito come un ente a favore deicittadini.

Che rapporti tenere con il co-mune e il futuro sindaco?Rapporti sinergici e di fattiva colla-borazione per il servizio ai cittadini.

Il territorio: Narni, Amelia, Or-vieto, realtà minori. Principaliproblematiche e progetti.Superamento dei campanili ma allostesso modo valorizzazione dellequalità, potenzialità e risorse terri-toriali attraverso un coordinamentodelle forze e delle risorse.

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47 anni, sposato, due figli. Lau-reato in giurisprudenza e socio-logia, Massimo D’Antonio èresponsabile del servizio co-municazione istituzionale emediazione culturale della Asl4di Terni. Ha realizzato tutte lecampagne di comunicazionesanitaria degli ultimi 10 anni;giornalista pubblicista, ideatoree conduttore della serie “Spif-feri di città” dedicata ai cambia-menti sociali, religiosi, culturalie di costume.Da ragazzo ha frequentato gliscout e l’azione cattolica. So-stiene il movimento per la vita.Oggi candidato alle prossimeelezioni amministrative per lapoltrona di palazzo Bazzanicon l’Udc.

Perché la decisione di presen-tarsi per la Provincia di Terni?

Perché no? E’ una scelta giusta,noi stiamo costruendo il nuovopartito di centro che sarà una ri-sposta pratica ai problemi dellapopolazione. Non crediamo nella divisione de-stra-sinistra, a Terni non ha motivod’essere. Oggi c’è bisogno di unatteggiamento moderno e nonpragmatico, se una cosa va bene, ègiusta, lo è da qualsiasi parte ar-riva. Se è sbagliata il concetto noncambia. La democrazia ha sensoquando si seguono regole ed atteg-giamenti ritenendo in fondo diavere un’utilità immediata o indi-retta che sia.

Quali sono i punti forza del suoprogramma politico?

La nostra missione è riaffermare iprincipi di merito, legalità ed effi-cienza nell’amministrazione pub-

blica e nello sviluppo del territo-rio. Partendo dalla scuola, dallasua messa a norma per la sicurezzadegli studenti e la tranquillità dellefamiglie. Oggi di 140 istituti, 130 non sonoa norma, mentre sarebbe oppor-tuno che il genitore che porta unfiglio a scuola sia certo di ritro-varlo alla fine della mattinata. Ancora la formazione e il lavorocon la realizzazione di un’offertaformativa finalizzata all’occupa-zione dei giovani e alla qualità del-l’insegnamento. Dove c’è culturac’è meno crisi, meno violenza, ri-sposte immediate, rispetto per l’al-tro e migliore e più velocesviluppo economico. Un discorsoa parte meritano le infrastrutture ele grandi opere. I comuni non sonopiù in grado di realizzare infra-strutture a costi elevati come i pa-lazzetti sportivi, centri fieristici,mercati ortofrutticoli all’ingrosso,centro congressi. Quelli che lofanno generano situazioni di de-bito a lunghissima scadenza.L’Ente Provincia deve intervenireattivando meccanismi di finanzia-mento privato come il project fi-nancing, per abbattere i costi direalizzazione ed ottimizzare l’uti-lizzo di tali strutture. Azioni finoad oggi fortemente carenti, an-drebbero seguite esperienze analo-ghe di altre regioni. Importanti poile partnership, intese come il so-stegno ai consorzi di comuni com-prensivi di almeno 10mila abitantiper la gestione dei servizi di poli-zia municipale, demografici, sco-lastici, di assistenza ed ambientali.

Ecco, salute ed ambiente, temicaldissimi nel panorama degliultimi anni.

Occorre ottimizzare il funziona-mento degli uffici preposti all’am-biente e all’edilizia ancheattraverso controlli puntuali e unamaggiore autonomia del poterepolitico. Non esiste una battagliaper l’ambiente, ma laddove cifosse un barlume di battaglia, laProvincia neppure quello ha, èstata completamente assente, svol-gendo solo azioni rabberciatesenza un qualunque coordina-mento interno, solo mere questioni

burocratiche. Il problema è che non esiste unprogramma territoriale, una vi-sione completa della situazione,perché l’ambiente non è solo con-trollo dei rifiuti o delle emissioni,ma sicurezza, costruire con mate-riali ecologici, è mobilità. La Pro-vincia ad esempio ha demandatotutto all’Atc che costruisce par-cheggi in centro, cosa che di con-seguenza porta maggiore traffico emaggiore inquinamento.

Da tempo si sente parlare di ri-forma endoregionale.

Ma, un mistero. Hanno realizzatoquattro Ati che corrispondono allequattro federazioni del Pd in Um-bria che è un modo surrettizio perricreare tre province in quella diPerugia, dare una sub-provincia aCittà di Castello e Foligno. Quicorrisponde con la provincia diTerni. Ma che facciamo? Un Ato,una Provincia? Questo è un Enteche dovrebbe avere un senso peresistere, così la svuotiamo ulte-riormente di funzioni?

Come deve cambiare Terni,quale volto e quale ruolo assu-mere?

Quello che dicevo prima, unaTerni che si riscopra moderna, si-cura, aperta, colta. Con una Pro-vincia che sappia, perché no,promuovere attività ed iniziativetra i Comuni finalizzate, ad esem-pio, alla creazione di un’agenda dimarketing territoriale. Ancora una Terni all’interno dellaquale trovino spazio nuovi plessiscolastici, dove la concentrazionedemografica faccia crescere la do-manda; che investa nelle strumen-tazioni e nei sistemi informatici.

A suo modo di vedere, quali do-vranno essere i rapporti con ilfuturo sindaco?

Bhe, i rapporti quanto meno do-vranno essere di rispetto, collabo-razione pragmatica, strutturalesulle esigenze dei cittadini. Nonconta il partito, il rapporto a quelpunto diventa tra persone che rap-presentano e difendono gli inte-

ressi di tutti, assolutamente soprale parti.Provincia però è anche com-prensorio. Narni, Amelia, Or-vieto?

La nostra proposta principalepunta allo sviluppo turistico sullostampo di quello del nord Europacome ad esempio in Austria e Ger-mania, con la creazione di unacarta turistica di accesso ai luoghidi interesse artistico e culturaledella provincia. Di un bigliettounico, valido per più giorni, com-prensivo di trasporto, accesso ai ri-storanti e agli alberghi a prezzoconvenienti. Una sorta di sviluppoturistico familiare, mettendo sultavolo gli incentivi per costruirestrutture ricettive con la formula“family hotel”.

V. M.TERNI MAGAZINE 30/05/2009

Massimo D’Antonioc’è bisogno di un atteggiamento moderno e non pragmatico

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Perchè non riuscire far divenire realtà tutto ciò che i citta-dini chiedono?Quali sono le forze oscure che impediscono di attuare quellescelte che sono di buon senso che tutti si attendono per cam-biare una realtà oramai insopportabile? Perchè non si riesce peresempio ad installare un front office in città per tutti i servizidi erogazione: luce acqua gas, rifiuti ecc? Perchè non si rie-scono a fare asfalti che durino più di tre mesi? Ad avere i proprispazi cimiteriali nei tempi concordati? Ad avere concorsi pub-blici senza ricorsi al Tar ? Ad ottenere autorizzazioni edilizie acosti consoni e in tempi dignitosi? Perchè la burocrazia è dive-nuta un “inferno laico” invecedi essere al servizio del citta-dino? Perchè in questa Re-gione e Comune tutto è vietatoe poco è concesso? Perchèdeve durare un potere distampo feudale mascherato diideologia? Perchè i centri so-ciali devono rimanere nellacultura del ghetto per esseresovvenzionati dai Comuni ?Perchè non si ribellano allaghettizzazione?Perchè non siinstallano le telecamere per lasicurezza dei cittadini nellezone a rischio? Perchè averepolitici regionali che quandoinaugurano un ospedale a Pe-rugia parlano male di quello diTerni sui Tg3 regionali? Per-chè gli appalti sono vinti intutti i settori dai soliti noti?Perchè un politico, un diri-gente può rimanere allo stessosuo posto più di dieci anni?Perché il potere politico localevede la sinistra padrona dellapubblica amministrazione ed icittadini ed operatori econo-mici ne hanno un timore reve-renziale? Perchè i dirigenti non hanno una loro autonomia,perchè i sindacati non fanno sindacato invece di fare politica ?Come mai molti politici riescono a far ottenere consulenze alleloro aziende amiche o a professionisti da parte di enti e societàpubbliche? Perchè gli organi di controllo spesso non control-lano e se sono costretti ci mettono anni prima di definire uncaso? Perchè esiste ancora un codice occulto per gli intoccabili?Perchè le case Peep in vendita sono assegnate a volte a chi nonne ha bisogno?Perché le aree industriali sono bloccate? Perchèi medici ospedalieri sono sempre succubi della politica? Perchènon si fanno appalti concorso così che i progetti non siano piùcontestati e i costi per la pubblica amministrazione sarannocerti? Perchè non esiste un vero piano dei trasporti cittadinocon autobus più piccoli e frequenti?Perchè viale dello Stadiodeve rimanere ancora un superstrada pericolosa e non si fa unabretella ponte che colleghi Terni sud alla Marattana e all'E45?Perchè i dati dell'aria non sono su Internet sempre on-line comein tutti paesi civili? Perché la Procura ha trovato gravi irrego-larità nella gestione dei controlli sull'ambiente? Perchè non siè mai voluto bonificare la discarica di Valle? Perchè i ternanihanno più metalli pesanti nel sangue e nei polmoni che in tut-t'Italia? Perchè l’esistenza di nubi radioattive segnalate dai sa-

telliti dell’ Anpa non è stata resa nota a Terni ? Perchè non si puòfare un Centro Fieristico a Terni che è ben collegata al centro Italia?Perchè i politici che detengono il potere a Perugia non vogliono cheTerni cresca? Perchè i politici ternani sono sotto scacco per questodiktat? Perchè i parenti e gli amici dei politici come tutti sanno intutta la Regione sono pieni incarichi e consulenze e nessun controinteressato dice nulla ? Perchè se un politico fa male ma è dalla partegiusta continua ad esercitare il suo potere? Perchè la Regione nonha mai promosso a livello nazionale una pubblicità visibile del no-stro territorio come tutte le altre regioni fanno nei circuiti di stamparadio e televisioni ? Perchè gli enti regionali inutili non si chiudono?

Perchè a Londra con il cellulare sipuò avvertire che si entra nellazona a traffico limitato o a paga-mento senza pagare una multa e aTerni si deve perdere 1 ora per ilpermesso di al massimo 2 giorni?Perchè a Terni le multe le control-lano 2 uffici e poi vengono annul-late dai giudici per incapacità adinstallare la giusta segnaletica stra-dale? Perchè piace tanto alla sinistrala cultura del divieto e poco quelladel controllo? Perchè i cittadinisono considerati così poco civili?Perché la rotonda di piazza Tacitonon è più circumnavigabile? Forseperchè hanno fatto un solaio chenon porta il giusto carico come do-veva, e ora chi si accolla la respon-sabilità di aver distrutto una piazza?Perché don Pierino Gelmini è statomesso sotto processo? Perché nellaparrocchia di San Paolo a Terni, perun anno intero cento persone ade-renti ad un movimentoreligioso,fondato da un sacerdotecondannato in cassazione per truffaa tre anni e ad un risarcimento di800 milioni per una falsa guari-gione, si sono riunite sotto gli occhi

di parroco e vescovo senza essere state inormate?Perchè i ternanisopportano tutto ciò che è lapalissiano non vada bene? Perché pergestire il museo di arte moderna e contemporanea CAOS ci sono 7società? Perché la Camera di Commercio si lamenta che poco è statofatto per il commercio?Ma dov’era negli ultimi 20 anni? Perché nonsi riesce ad ottenere una linea diretta che congiunge terni aeroportodi Fiumicino via Orte in 75 minuti? Perché le spese per l’aeroportodi Perugia sono state accollate alla Regione, cioè anche ai ternani,e non alla Provincia di Perugia che è l’unica che ne usufruisce?Perchè la tassa dei Consorzi di Bonifica sugli immobili non più agri-coli non viene assorbita dalla Regione? Perchè Agarini è stato il pa-drino di Terniinjazz ? Perché I BOC comunali non sono stati offerticome si doveva ai ternani? Perché Ciaurro è diventato Sindaco diTerni? Perché è stato cacciato,e chi lo ha sfiduciato ha potuto con-tinuare a fare carriera politica sul suo “cadavere” ? Perché Terninon ha più treni decenti per Roma? Perché ai Massoni piace la po-litica, ma i Massoni non piacciono alla politica?Perché a Terni sisente tanto la mancanza di un’autorità morale?

Le risposte a questi perché sono gradite e possono essere speditealla redazione di Terni Magazineall’e.mail : [email protected]

Tanti i perché dei Ternani senza risposta

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Residenza di campagna, collocata nelverde delle campagne di Amelia. Dalcasale si domina il magnifico pano-rama sui Monti Amerini e Sabini, sulSoratte, oltre che sulla vasta distesadelle colline che scendono verso il Te-vere.

La residenza è frutto del ripristino diun antico casale in pietra che con-serva le originali linee architettonichema assicura tutte le comodità diun'abitazione moderna.Sapiente-mente ristrutturato si presenta con pa-vimenti in cotto, soffitti con travi epianelle, infissi in legno.

Si compone di 5 appartamenti com-pletamente indipendenti, ognuno do-tato di una cucina attrezzata, camereda letto, bagno, riscaldamento auto-nomo, TV, accesso ad internet. Completano la struttura la piscina at-trezzata, l’ ampio giardino con barbe-cue e il parcheggio.E' possibile acquistare i genuini pro-dotti, specialità dell'azienda: olio, vino,marmellate, miele.Dalla residenza è possibile fare lun-ghe passeggiate facendo sosta nellecantine vicine. La piscina, (7 x 14 m)è aperta da giugno a settembre ed èattrezzata con lettini e sdraio.I prezzi per una notte oscillano tra gli80 e i 160 euro, in base alla sceltadella stagione.

Luogo piacevole e armonioso, im-merso tra boschi, prati con mucche alpascolo ed ulivi, la fattoria biologicaoffre un casa in pietra con apparta-menti indipendenti e ampi spazi checonsentono di vivere a contatto con lanatura. L'azienda, situata a poca di-stanza da Orvieto, è dotata di sistemidi energie alternative rinnovabili e diun'accogliente sala comune. Immersa in un ambiente rurale e allostesso tempo confortevole, l'aziendaoffre una piscina con nuoto controcor-rente, una sauna posta all'interno diuna grotta nel bosco e riscaldata confuoco a legna, giochi all'aperto conping-pong, tiro con l'arco, telescopio,giochi per bambini.A disposizione degli ospiti, tre appar-tamenti adatti per coppie, famiglie ogruppi. Un'accogliente sala può es-sere punto di ritrovo per gustare cibisani e tipici o per svolgere attività ri-creative e culturali. In una grande sala attrezzata per le di-verse esigenze è possibile fare attivitàsportive, ricreative, culturali , ed unpianoforte è messo a disposizionedegli ospiti che amano suonare que-sto strumento. La struttura offre anchela possibilità di organizzare feste ebanchetti con menù tipici della tradi-zione umbra e orvietana. I prezzi variano dalle 670 alle 700 euroa settimana, in base alla scelta dellastagione.

Agriturismo situato nel comune diNarni, nella parte più meridionale del-l'Umbria, ai confini con il Lazio, questone fa un punto ideale per escursionituristiche sia nel Lazio che in tuttal'Umbria.. L'azienda agricola è certifi-cata Azienda Biologica dall'I.M.C. e siestende su una superficie di 30 ettaridi cui 10 dedicati al pascolo. È circon-data poi da boschi attraversati da unruscello ed è dedita alla coltivazionedi foraggi, utilizzati nel maneggio, e diolivi: l'olio prodotto viene commercia-lizzato esclusivamente in azienda.L'agriturismo è di recente apertura edè stato ricavato da due vecchi fabbri-cati rurali. Dopo una ristrutturazione didue anni di lavori e di attento recu-pero, sono stati ricavati due apparta-menti ed un'abitazione indipendente.Gli appartamenti sono ubicati nellostesso fabbricato, un tempo la vecchiaabitazione del fattore con annessescuderie.La struttura non effettua ser-vizio di ristorazione ma ha convenzioniparticolari con ottimi ristoranti e tratto-rie del territorio. L'azienda è immersanel verde della Valle di S. Pudenzianaricca di boschi e di belle campagne.La chiesa da cui la valle prende ilnome è particolarmente suggestiva, èuno degli ultimi esempi del romanicoumbro.I prezzi variano dalle 80 alle 100 euroa notte, solo pernottamento, in basealla scelta della stagione.

ITINERARIDa Orvieto a FiculleDa Orvieto lungo la strada statale

79 bis si raggiunge il castello diProdo lungo la bella strada pano-ramica che domina il bacino idricodi Corbara.Ficulle Montegabbione Monteleonedi Orvieto, San Venanzo

Da Spoleto a Giano dell'UmbriaDa Spoleto avviandosi verso Nord,prima di giungere a Campello sulClitunno, si possono visitare i bor-ghi fortificati di Bazzano e Poreta. Campello sul ClitunnoCastel RitaldiGiano dell'Umbria Spoleto

Da Terni a San GeminiUsciti da Terni sulla Statale n. 79,

dopo 9 Km. si arriva al bel borgo diCesi.

Da Gubbio a Monte CuccoDa Gubbio, procedendo per la

strada che supera le strette delBottaccione si giunge al valicodella madonna della Cima e scen-dendo si arriva a Scheggia.

Da Todi a Massa MartanaArrivati a Todi, ci si trova di fronteal Tempio di Santa Maria dellaConsolazione. Collazzone Massa MartanaTodi

Le Vie FrancescaneI Giorno: Arrivo a Terni e visita

della città; Piazza Tacito, la chiesadi San Cristoforo (XIII Sec.), lachiesa di San Francesco (Xlll sec.)e la chiesa di Santa Maria delleGrazie.Nel pomeriggio a Narni, visita delSacro Speco di San Francesco,della chiesa di San Girolamo edella chiesa di San Francesco; pro-seguimento per la visita a Calvidell'Umbria della chiesa di SanFrancesco. Acquasparta Alviano Amelia Calvidell'Umbria Narni San GeminiTerni

Per chi ama la campagnaSi parte da Amelia e si prende la

strada provinciale per Todi. Prose-guendo su questa via si arriva finoal comune di Montecastrilli, tra icolori dei campi coltivati, gli ulivi ei vigneti. Amelia Avigliano Umbro Todi Trekking attraverso i parchiDurata minimo 3 giorni max 7

giorni (Difficoltà media- medioalta)L’itinerario si sviluppa tra il ParcoFluviale del Nera e il Parco deiMonti Sibillini.

AgriturismoPoggio delle RoseAmelia (TR)

AgriturismoWaldenFiculle (TR)

AgriturismoTorrerossaNarni (TR)

Week end nel ternanotra relax e buona tavola

agriturismo ristorazione

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tradizioni

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Proverbi-Il Tevere non sarebbe Tevere senon ci fosse la Nera a daje dabeve.-Lu piru quann’è maturu cascasenza lu turturu. -Sotto la ficora ce nasce lu fi-curillu.-Stagu stagu e poi te dagu.-Chi bela nasconne lu lupu.-Chi te tjgne è sempre un cal-laru.-Magna e fatte grossu, pijamoje e daje addossu. -Anni e bicchieri de vino nun secontano.-Se la bocca prende e lu culorende vaffanculo a le medicinee a chi le venne.-Lu ternano de tutti è lu mejoperché c’ha le ciriole coll’aio ese ce mitti na goccia de ojo vastrillannol’arvojo l’arvojo.

VernacoloLI TEMPI MODERNIdi Antonio Pecorelli

Dio mio, come li tempi sòcambiati!Lo vive de la ggende è dife-renteda ‘na vorda. Mò, tutti stò‘ncazzati,casca lu munnu? No’ je’mporta ggnente.

Vivono quasci tutti da isolati,ciò la macchina e n’ tasca lapatente,tu te li vidi chiusi, iscatolati,suli, a dannasse cò la propiramente!

Che vvida è, abbiti drent’a’npalazzocò la ggende che nun sevarda ‘n facciae dei vicini nò je frega uncazzo!

È un modo da cambà, ma èdisumanu;chiamàtelo progressu, ma èvinacciache te fa mmorì drentu, pianupianu.

15 aprile 1996 (221 sonetti,Antonio Pecorelli Edizioni Terrni

LU MAESTRU MIA

Me l’aricordo come fusse adesso,e so passati quaci quindici anni.L’ago vistu ‘na vorda, ma chè vale?Quanno chiccòsa sendi che te piaceE te vendra currenno ggiù le vene,più forte de ‘llu dòrge sindimentu,che tutti nui quaggiù jamamo“ Amore“.Allora vòle dì che ‘ llu cristianu,(fattu di carne e d’ossa come nui,ma pienu di ‘ indellettu suprumanu),te mette addòssu tanda simpatia,che pura tu, se ciai po’ po’ de core,divendi amicu de la puisia.L’ago vistu ‘na vorda, e m’è bastatu.Era de sera, e se ne stea assettatu,sopre ‘nu scòju, su la ria de fiume,all’ombra de ‘lli pioppi che più bellufònno de maggio tuttu Firindillu.A ‘n trattu, su la spinda de ‘n suspiru,co’ l’òcchj dòrgi e mistiriusi ‘nzieme,pusò lu sguardu sopre l’acqua scuraguardanno l’ònne, che via via leg-gere,sembrava che sonassero ‘na musica,che solamende issu conoscea.Po’, mendre tra le gole de ‘lla valle,lu sole d’oro tramondanno a stille,levava a l’aria tuttu lu colore,su ‘n foju scrisse sulu ddu’ parole,che fece scivolà versu lu Nera,sicuru che la luna, ‘n po’ più tardi,ciavrebbe lettu: Terni bonasera!Chi era ‘st’omu,che appena fora da la città sia,sendea per essa tanda nostargia?Chi era ‘stu poeta,che non potea stà quanno scriease non parlaa in ogni riga sia,di Terni nostru, andru che in puisia?Chi era ‘st’omu? Chi era ‘stu poeta,che amò ‘sta terra sopra ‘gni andracosa?Quist’omu (e ve lo dico senza ipucri-sia)Era Miselli, lu maestru mia.

Inviate poesie in vernacolo ternanoda voi scritte all’indirizzo e-mail:[email protected] lette e vagliate dalla reda-zione e pubblicate nel primo nu-mero possibile

PICCHIARELLI (chiamati così da noi,altrove si possono chiamare strin-gozzi):Ingredienti:PER LA PASTA: farina; sale e acqua.PER IL SUGO: olio di oliva quantobasta; 1 spicchio di aglio; pomodori,meglio freschi, o asparagi, o funghi.Disporre sulla spianatoia la farina efare un incavo nel mezzo. Versaredentro l’acqua con l’aggiunta di un po’di sale. Amalgamare bene fino a otte-nere un impasto liscio e consistente.Stendere poi una sfoglia non tropposottile e lasciarla ad asciugare. Poi ar-rotolare e tagliare. Mentre la sfogliaasciuga preparare il sugo. Il sugo siprepara con olio, aglio e, a secondadella stagione, con gli altri ingredienti,che sono, in estate e in inverno, i po-modori, con o senza basilico, in prima-vera gli asparagi anche selvatici, e inautunno i funghi. Lessare la pasta inabbondante acqua salata, poi scolaree condire con il sugo e del pecorino.

PIZZA DI GRANTURCO (era un piattoutilizzato tipicamente a Terni per la co-lazione, da portare ai contadini incampagna):Ingredienti:500g di farina; 1 pugno di uva sulta-nina; 1 pizzico di sale; 1 cubetto di lie-vito di birra; 3-4 cucchiaini di olio dioliva; acqua calda.Disporre la farina sulla spianatoia efare un incavo nel mezzo. Nell’incavoversare l’acqua calda con il lievito giàsciolto, e il sale. Impastare bene e farlievitare almeno per mezz’ora. Aggiun-gere l’uva sultanina precedentementeammorbidita in acqua calda e benasciugata. Spianare con le mani. Neitempi passati si cuoceva,poi, sotto la brace. Oggi,si usa una teglia oliatache si mette al forno bencaldo, per mezz’ora circa.ACQUA COTTA (piatto conosciuto intutta Italia, ma in ogni regione ha unavariazione) da noi si prepara nella se-guente maniera:Ingredienti:500g di zucchini; 3-4 patate; 2-3 po-modori spellati; formaggio grattugiato;olio di oliva; 1 uovo (facoltativo).Far bollire molto gli ingredienti (circaun paio d’ore). Quando c’è l’uovo, ag-giungerlo all’ultimo momento, tre mi-nuti prima di servire. Se ne puòmettere uno in ciascun piatto, anchelasciato intero. Si serve disponendonel piatto uno strato di brodo, unamanciata di pecorino, altri strati se oc-corre, fino ad aggiungere anche un po’di verdura e una spolverata finale dipecorino.

a cura di Mariana Ribeca

Ricette

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BENESSERE

Abbronzarsibene senza rischiUn po’ di abbronzatura sulla pellenei mesi estivi, in cui ci si copre dimeno, può esser piacevole a ve-dersi, ma non bisogna mai esage-rare per evitare danneggiamenti daparte dei raggi solari tra cui perditadi elasticità, comparsa di macchiee colorito giallognolo. È utile sa-pere che i raggi UVA e UVB rap-presentano il 3% delle radiazioniche oltrepassano la barriera protet-tiva dell’atmosfera terrestre, il37% è costituito dalla luce visibilee il 60% dai raggi infrarossi, invi-sibili all’occhio umano e respon-sabili della sensazione di calore. Iraggi UVA e UVB, agendo sullemolecole d’acqua degli strati su-perficiali della cute, possono inne-scare il meccanismo di produzionedi radicali liberi, specie chimicheche, se in eccesso, possono crearele condizioni di possibile danno dastress ossidativo. Per fronteggiarel’azione dei radicali liberi, la no-stra cute possiede dei meccanismidi difesa endogeni costituiti da en-zimi, cofattori e sostanze circo-lanti nei fluidi extracellulari emeccanismi di difesa esogeni, cioèassunti dall’esterno, come beta-ca-rotene, acido ascorbico, tocoferoli,xantofille, polifenoli e bioflavo-noidi. Tra le patologie più perico-lose causate dall’esposizionesolare, ricordiamo inoltre il mela-noma, tumore maligno della pelle.I consigli per un'abbronzatura pro-tetta:1.Esporsi con gradualità alle primegiornate di sole: questo garantiràin seguito un’abbronzatura uni-forme senza scottature e arrossa-menti. 2.Usare una cremaprotettiva con un filtro solare ade-guato. Più alto sarà il fattore diprotezione, più sarete protetti.3.Scegliere un filtro solare che ri-pari dai raggi UVA (i maggiori re-sponsabili dell'invecchiamentoprecoce) e raggi UVB (causa discottature, macchie scure, rughe).4.Integrare la dieta con un’alimen-tazione ricca di sostanze antiossi-danti come carotenonidi, vitaminaE, vitamina C, selenio e flavo-noidi. Prevedere un consumo ade-guato (5 porzioni al giorno) difrutta e ortaggi freschi, alternandopossibilmente nella giornata coloridiversi (bianco, giallo-arancio,verde, rosso e blu-viola); olio ex-

travergine d’oliva; pesce e carni magre, legumi e cereali,tè verde. 5.Non lasciare che la pelle si scotti. 6.Non esa-gerare! Evitare l'esposizione diretta durante le ore piùcalde (in particolare dalle 11 alle 15, quando la concentra-zione di raggi ultravioletti è maggiore). 7.I neonati nonvanno esposti al sole ed i bambini, per la loro pelle parti-colarmente delicata, devono essere adeguatamente protetticon un prodotto solare a fattore di protezione altissimo.8.Dopo l'esposizione al sole, rimuovere i prodotti solaricon un'accurata pulizia del viso e applicare abbondantecrema idratante o nutriente a seconda dei tipi di pelle.

A cura della Dr.ssa Francesca NoliBiologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell'Alimetazione e in Igiene

Non esiste un solo tipo di pelleLa pelle non è uguale in tutte le persone, anzi! E' attraversola pelle dei polpastrelli che possiamo essere riconosciuti,proprio perché essa ha caratteristiche uniche.Per questo motivo, non può esistere un unico trattamentoadatto e per scegliere le cure più appropriate devi esserein grado di riconoscere a quale tipo la tua pelle appartiene.

Tipi di pelle

Ecco allora quali sono i tipi dipelle più diffusi:Pelle normaleE' la meno diffusa di tutte. Non èné unta né grassa, anche se si pre-senta leggermente più lucida sunaso e mento.Pelle sensibileE' molto fine e di colore bianco-rosaceo. Spesso presenta capillaridilatati, soprattutto su naso eguance. Nei casi più accentuatiquesti capillari arrivano a rom-persi, provocando la couperose.Pelle grassaE' caratterizzata dall'eccessivaproduzione di sebo, che provocapunti neri e brufoli. Si presentacon un aspetto lucido e legger-mente untuoso.Pelle seccaPresenta pori molto fini e sottili edè molto sensibile, in particolareagli agenti atmosferici.Pelle acneicaL'acne si manifesta soprattutto(ma non solo) su pelli grasse, acausa dei depositi di sebo sotto-pelle. Nei casi più gravi, può pro-vocare cicatrici permanenti.Pelle avvizzitaCon il tempo, la pelle tende a ce-dere e a rilassarsi, diventando piùsecca. Macchie sulle palpebre esulle tempie si accompagnano arughe accentuate. Ma molto di-pende dal tipo di pelle, dall'ali-mentazione e dallo stile di vita.

E allora, che fare per ridurre gliinestetismi?Scegli il tipo di pelle più simile altuo e scopri le strategie più adatte:

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TERNI MAGAZINE 30/05/2009

BELLE... a cominciare dalla pelle

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Occhio sulla capitale

I MERCATINIDI ROMA

STORICO MERCATO DELLEPULCIromano, che si estende dalla Portaportuensis, antica porta romanache si apre su Piazzale Portuense,fino a Via Ippolito Nievo, nellestrade parallele a Trastevere. Quisi può trovare davvero di tutto,dalle borse alle biciclette, dai ve-stiti ai mobili, dalle scarpe ai di-schi, dagli accessori per la cucinaAgli asciugamani e dalle lenzuolaalle piante. Per raggiungere il mer-cato di Porta Portese, si può pren-dere la metro B fino a Marconi epoi l’autobus 170 (direzione cen-tro), oppure, da Piramide si puòprendere l’autobus 280 o il 23 perpoche fermate. Da Via Della Giu-liana - zona San Pietro - PiazzaleClodio (fermata metro A – Otta-viano/San Pietro) l’autobus 23.Campo De’ fiori Lun/sab 7-13.30Piazza Campo De’ Fiori A poca distanza dalla bellissimapiazza Navona.Esattamente a Piazza Campo de’fiori, c’è lo storico mercato cheprende il nome dalla piazza stessa,che a sua volta prende il nome dalfatto che fino al ‘400 al posto deisampietrini aveva prati e marghe-rite. Attorno alla statua di Gior-dano Bruno, che qui fu bruciatocome eretico nel 1600, si trovanocoloratissime bancarelle di frutta,verdura e fiori. Per raggiungere ilmercato, si può prendere la metroA fino a Piazza di Spagna, da liraggiungere via Del Corso dire-zione P.za del Popolo, prenderel’autobus 117 direzione P.za SanGiovanni in Laterano per 6 fer-mate, scendere a P.za Venezia,prendere l’autobus 64 direzionePiazza Stazione San Pietro, e scen-dere a Corso VittorioEmanuele/S.A. della Valle, conti-nuare a piedi per 350 metri. Op-pure, da Via Del Corso, si puòarrivare a piedi a Piazza Venezia,e da li prendere il 64.

Via Sannio 8-13 lun/ven 8-18 sa-bato Via Sannio (San Giovanni)Storico mercato dell’abbiglia-mento che nasce negli anni '70, inzona San Giovanni, esattamente allato della Basilica di San Giovanniin Laterano. Qui si possono tro-vare articoli da campeggi, dapesca, caccia e militari, oltre cheabbigliamento delle stagioni pas-sate, il tutto a basso prezzo.Per raggiungere il mercato con imezzi pubblici, si può prendere laMetropolitana “linea B” fino a

Termini da li,la “linea A” e scen-dere alla fermata San Giovanni;oppure, da Piramide,prendere ilTram linea 3 e scendere a PortaSan Giovanni. Da Termini pren-dere direttamente la “linea A” finoa San Giovanni. Da Piazza Vene-zia prendere l’810,l’85 oppurel’87.

Circolo degli Artisti

Ogni terza domenica del mese –Circolo degli Artisti, Via CasilinaVecchia 42Per tutti gli appassionati dei mer-catini delle pulci da quest'annoparte l'appuntamento fisso con ilmercatino Vintage del Circolodegli Artisti di Roma. Ogni terzadomenica del mese il Circolo degliartisti proporrà uno scenario vin-tage, con produzioni di stilistiemergenti, oggetti d'artigianato emodernariato, antiquarito e moltoaltro. Vasta e divertente la sceltatra oggetti, capi d'abbigliamento,scarpe, accessori, e tante curiosità.Per chi viene dalla Stazione ter-mini basta prendere il bus 105,l'810 da Piazza Venezia, mentrecon la Metro A la fermata più vi-cina è San Giovanni.

Il segreto dei Monti

SibilliniLa catena dei Sibillini fin datempi antichissimi è luogo ma-gico, misterioso, consideratometa di pellegrinaggi diabolicie di incontri blasfemi tra stre-goni e demoni, ricettacolo dicreature a metà tra il diabolicoe il mitologico. Molti nomi diluoghi sembrano confermarequeste leggende: Grotta delDiavolo, Passo del Diavolo,Fossa dell'Inferno, Gola del-l'Infernaccio, Lago di Pilato,Grotta delle Fate o Grotta dellaSibilla. Nel 1420 Antoine DeLa Salle raccolse una leggenda(già nota almeno un secoloprima) trasposta in via roman-zata (Guerin Meschino delpoeta Andrea de Barberino) se-condo la quale una grotta sulmonte Sibilla sarebbe l'in-gresso del regno di una Deadell'amore. Il percorso cheGuerin Meschino compienell’antro della Sibilla ricordamolto il viaggio surreale diDante nei gironi dell’Inferno.Il cavaliere dell’opera di deBarberino deve superare di-verse porte e passaggi prima ditrovarsi al cospetto della Re-gina Sibilla, una maga tenta-trice che farà di tutto pertrattenere Guerin nel suo regnoper 360 giorni, superati i qualichiunque si trovi nell antro si-billino, è destinato a rimanerviper sempre. Guerin, con l’aiutodivino, riesce a sottrarsi allemalie della Sibilla, in tempoper lasciare il luogo fatato efare ritorno in superficie. Moltidei simboli contenuti nel-l’opera di de Barberino – il ser-pente, il drago, il vento,rappresentano simbologie ri-correnti nelle opere a sfondosacro di quel tempo. Negro-manti, maghi e demoni avreb-bero dimorato il Monte[Sibilla] e la grotta, ma nellevicinanze esiste un luogo nonmeno cupo ed enigmatico: ilLago di Pilato, ai piedi delPizzo del Diavolo, sovrastatodalla cima appuntita del MonteVettore. Tra i contadini si pen-sava ancora, negli anni ses-santa del Novecento, che ventie tempeste erano scatenati dalpassaggio di maghi e streghe.Non è noto quali fossero esat-tamente i riti consumati tra lealte pendici dell’Anello dei Si-billini; quello che è certo è chea un certo punto un ordine pa-pale fece erigere una serie dimura e forche presso l’accesso

alle valli della catena mon-tuosa, come monito a chi sifosse recato in quei luoghi perperpetrare riti osceni e contrariai dettami della Chiesa. Pro-prio riguardo al Lago di Pilato,secondo la leggenda, i demoniche lo infestano richiedereb-bero ogni anno un sacrificioumano. Il nome del Lago, cosìsuggestivo, riporta alla memo-ria i tempi in cui Roma era lacapitale del Mondo Antico; in-fatti è proprio così lontana lagenesi etimologica dello spec-chio d'acqua: tra gli abitanti diNorcia si tramanda una tradi-zione secondo la quale l'Impe-ratore Tito Vespasiano, dopoaver incendiato Gerusalemme,avrebbe convocato Pilato,ormai vecchio, accusandolo dinon aver impedito trentasetteanni prima la crocifissione diCristo Redentore, al tempo incui era Procuratore di Giudea.Per questo Pilato venne con-dannato a morte, ma gli venneconcesso un ultimo desiderio.Il vecchio romano chiese che ilsuo corpo fosse deposto su uncarro trainato da quattro bufalie abbandonato al destino. Glifu concesso quanto richiesto,ma l'Imperatore, incuriositodalla singolarità della richiesta,incaricò alcuni soldati di se-guire il carro. Gli animali va-garono fino alle montagne diNorcia, e giunti sulla riva delpiccolo lago, tra i monti, vi sigettarono trascinando il carro eil cadavere nelle gelide acque,arrossandole. Da quel giorno,in certi periodi dell'anno, i pa-stori che guidano il gregge at-traverso i picchi dei Sibillini,sussurrano che il Lago di Pi-lato si tinge ancora di rosso.

Diego AntoliniTHEXPLAN.NET – Gruppoindipendente di Studio e Ri-cerca

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EVENTI&SPETTACOLI…ATERNIe dintorni

DAL1 AL 15 GIUGNO

Terni: 2 e 9 giugno ore21.30, S.Erasmo, Osservazione ad occhi nudo eal Telescopio, 2009 anno inter-nazionale dell’astronomia, acura dell’Associazione TernanaAstrofili.

Terni: fino al 7 giugno 2009mostra di Micaela Petroni a cura di Lorenzo Mango, in-gresso gratuito, Palazzo Pri-mavera, via Giordano Brunon.3. Per info: 335-3516796

Terni: 1 e 15 giugno 2009 ultimidue appuntamenti con il Vcorso della “Storia di Terni” diPompeo De Angelis al CLTSala Conferenze, via A.Mura-tori 3.

Terni: Seminario di CinziaSpata a Terni, Domenica 21Giugno 2009Ore 15:00 c/o la Musical Aca-

demy in Via Benucci, 19/21 -zona Maratta Bassa. Semina-rio non esclusivamente ad indi-rizzo jazzistico. Sarannobenvenuti naturalmente anchecantanti soul, funk, pop ejazz.Requisiti: portare basi opartiture nelle proprie tonalità.lo stage ha posti limitati. PRE-NOTAZIONE ENTRO IL 10GIUGNO Per info e costi Sig.ra Giordanaattraverso il sito: www.my-space.com/reginamusica oppure [email protected]

Amelia (Tr) XXXV maggio or-ganistico amerino. Fino al 7giugno 2009la Rassegna del Maggio Orga-nistico Amerino, che que-st’anno giunge alla sua 35°Edizione.

DOVE COME QUANDO

TERNI MAGAZINE 30/05/2009

Massa Martana (Pg). Dome-nica 14 giugno 2009in occasione del Corpus Do-mini nel centro storico delpaese si svolge l’Infiorata,composizioni floreali che rap-presentano figurazioni e motiviornamentali liturgici. Info: tel.075.9886037.

Montecastrilli (Tr). In Loc.Farnetta, fino al 2 giugno2009si svolge la Festa di Santa Rita,in questa occasione vieneaperta nelle ore serali la Ta-verna del Curato con le specia-lità locali come ciriole all’ortica,pizza al testo farcita e altri piattitipici. Ingresso libero. Info: tel.0744.981453.

Todi (Pg). Nasce a Todi ilLaboratorio di Comicitàl’ultimo appuntamento 15 giu-gno 2009 presso il Teatro delNido dell’Aquila a Todi. Info: tel.331.7509401.

Spoleto (Pg). Vini nelmondo 2009. Torna, 1-2 giu-gnol’ iniziativa che accende la cittàdi luci, di musica e di spetta-colo. Inoltre, una notte biancadi mille colori, all’insegna delgusto di vivere. Info: www.vini-nelmondo.org.

Spoleto(Pg). Sabato 6 giu-gno 2009 alle ore 18 l'Asso-ciazione l'Orfeopromuove l'incontro Musica eideologia del potere nell'Eu-ropa del Rinascimento. Il con-vegno si terrà presso il Centroculturale POLId'ARTE(viaDuomo 27 - piazzaSignoria).Info:Tel. 0743260337 URL:www.orfeoweb.com.

Spoleto (Pg). Domenica 14giugno 2009 alle ore 17, ilTeatro Lirico Sperimentaledi Spoleto A. Bellirealizza il Concerto Vocale Sto-rie di Ville e Giardini, presso lasuggestiva cornice di Villa Re-denta. Durante il Concerto Li-rico si esibiranno i giovanicantanti vincitori degli ultimiConcorsi di Canto del TeatroLirico Sperimentale Info: Tel0743.221645.

Spoleto (Pg). Domenica 14giugno dalle 8.00 alle 20.00si svolgerà il Mercatino dellebriciole. Antiquariato, collezio-nismo e artigianato. Info: tel.0743-21.86.20.

Monteleone di Spoleto (Pg)In occasione dell’anno mon-diale dell’astronomia,l’Associa-zione Astrofili di Monteleone diSpoleto ed il Tennis Romahanno organizzato, fino al 4giugno, presso la sede del Ten-nis Roma, una serie di incontrisulla disciplina dell’astronomia.Info: Tel. 06-70475862.

Orvieto (Tr). Martedì 2 giu-gno 2009 presso il Teatro Co-munale Luigi Mancinelli sisvolge uno spettacolo dedicatoa Fabrizio De Andrè, a diecianni dalla morte. Info: Ass.toalla Cultura e ai Grandi Eventi,tel. 0763.306745 – Teatro L.Mancinelli, tel. 0763.340493.

Orvieto (Tr). Mercoledì 10giugno 2009 ore 21.15 alDuomo si tiene il concerto Pe-tite Messe solennelle di Gioac-chino Rossini. Concerto dellaCorale polifonica della Catte-drale Vox et lubilum, diretta dalMaestro Stefano Benini. In-gresso libero.Info: Opera delDuomo, tel. 0763.342477.

Orvieto (Tr). Venerdì 12 giu-gno 2009 presso la Chiesa diSan Giovenale alle ore 21.00si svolge il concerto La Rever-die, Ensemble di musica me-dievale. Ingresso libero. Info:mob. 349.3156502 – tel.0763.340535.

Orvieto (Tr). Domenica 14giugno 2009 si svolge lafesta del Corpus Domini.Come ogni anno la tradizionevuole che i festeggiamenti ab-biano inizio alle ore 9.00presso il Duomo, con l’esposi-zione e l’adorazione della san-tissima reliquia del CorpusDomini; si celebra poi unamessa solenne alla qualesegue alle ore 10.30 la proces-sione del Santissimo Corpo-rale. Info: tel. 0763.340535 –0763.341772.

A cura di Mariana Ribeca

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l’evento

TERNI MAGAZINE 10/10/2009

VINI NEL MONDO 2009QUINTA EDIZIONE

Spoleto diventa la capitaledell’enologia. Con la quinta edi-zione di “Vini nel mondo 2009”.E’ una straordinaria rassegnadedicata alla bevanda di Bacco,dal 30 maggio al 2 giugno, doveviene presentata la produzionevinicola italiana. Nei suggestivipalazzi della città umbra, nelleantiche piazze e lungo le stradedirette alla maestosa Rocca Al-bornoziana, oltre 250 produttoridi vino propongono al pubblicoil meglio della loro “creazione”.Rara occasione per conoscere edegustare oltre 1500 etichetted’eccellenza. Il rendez-vous eno-logico è accompagnato da unricco e variegato programma diconcerti, spettacoli e talk showdi approfondimento, senza tra-lasciare l’appuntamento con laNotte Bianca, sabato 30 maggio,una festa di suoni, luci e saporiin grado di coinvolgere tutta lacittà con la colonna sonora deigitani più famosi del mondo, iGipsy King.Direttori artistici della manife-stazione saranno Fede & Tinto,gli speaker di “Decanter” (RaiRadio Due), in grado di parlaredi vino in modo competente ebrioso. La madrina dell’eventosarà Elisa Isoardi, stella na-

scente de “La prova del Cuoco”(Rai Uno), alla quale è affidatoil taglio del nastro della NotteBianca.Accanto alle degustazioni libere,di sicuro livello il programmadelle originali bevute guidate(iscrizioni al sito www.vininel-mondo.org) che si avvarranno didue guru dell’enologia italiana:Franco Maria Ricci, presidenteAIS Lazio e direttore di Bi-benda, Sandro Sangiorgi, Oscardel Vino 2006 e direttore diPorthos.“Se l’edizione del 2008”, af-ferma Alessandro Casali, orga-nizzatore della manifestazione,“è stato un vero appuntamentoda Guinness World, quella del2009 sarà un evento dedicatoalla solidarietà, perché il rica-vato della tradizionale Asta dipregiate e rare etichette sarà de-voluto ai terremotati del-l’Abruzzo, regione famosa nelmondo per il Montepulcianod’Abruzzo, il Trebbianod'Abruzzo, senza dimenticare ilControguerra”.

Tutte le cantine dei produttorivinicoli abruzzesi che partecipe-ranno a “Vini nel Mondo 2009”saranno ospiti a titolo gratuito.

Spoleto capitaleDell’enologia

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Da giovedì 28 maggio2009 i nuovissimi spazi delCAOS, Centro Arti OpificioSiri a Terni ospitano le sculturedi luce di Adalberto Mecarelli,artista di origini ternane resi-dente da anni a Parigi. La suapresenza negli spazi del CAOSe il suo lavoro di cosmesi, perscoprire ciò che lega l''impos-sibile al caotico”, si accompa-gnano all''intervento realizzatoultimamente sulla confluenzadel canale della centrale diMonte Argento ed il Nera. Ciòche sarà visibile al CAOS nonè una mostra in senso stretto eclassico del termine né unaesposizione diretta delle sueopere. Si tratterà infatti di in-terventi luminosi sugli spazidella SIRI che tenteranno dicogliere, evidenziare e mettereletteralmente in luce le pre-senze di quegli spazi. Comespesso nella sua forma arti-stica, Adalberto Mecarelli,cerca, anche negli spazi delCAOS, di rivelare i legami cheintrecciano visibile e invisibile,

figura e im-magine. Con isuoi ''tagli diluce'' cer-cherà infattidi aprire pas-saggi, co-struire dellesoglie attra-verso le qualiil nascosto el''apparente, ilchiaro e loscuro, sianoconfrontati airischi di un in-

contro.CAOS, CEN-

TRO ARTI OPIFI-CIO SIRI Via Luigi

Campofregoso 98,Terni, 05100, +39 0744

285946, [email protected]

ORARI DI APERTURA Lu-nedì chiuso Martedì, merco-ledì, giovedì e venerdì 10.00 –

13.00, 16.00 – 20.00 Sabato10.00 – 24.00 Domenica 10.00– 20.00 . Al Caos è poi statainaugurata una pinacoteca conopere che vanno dal Trecentoal Settecento ed una galleria diarte moderna e contemporanea.La struttura, si trova nel com-plesso dell'ex stabilimento Siri.Al piano terra del recuperatocomplesso industriale è stataallestita la galleria di arte mo-derna e contemporanea, checomprende opere prevalente-mente di artisti umbri del No-vecento con qualche presenzadegli ultimi anni. Al primopiano vi è la quadrerie delleopere antiche con dipinti, tragli altri, di Benozzo Gozzoli,Piermatteo d'Amelia, NiccolòAlunno in un allestimento almomento un po' sacrificato,ma che ''dovrà essere rivisto'',come ha detto il sindaco, PaoloRaffaelli. Sempre al primopiano c'è la collezione delleopere di Aurelio De Felicementre ampie sale sono dedi-cate alle opere di Orneore Me-telli, che costituiscono ilcorpus più importante in Italiadelle realizzazioni di questo ar-

tista naif ternano. In occasionedell'inaugurazione delle colle-zioni comunali di arte figura-tiva è stata anche allestita unamostra dal titolo Map games:dynamics af change, un'esposi-zione di architettura e installa-zioni che voglionodocumentare con il contributodi 24 artisti e architetti, preva-lentemente cinesi ma anche diitaliani e inglesi, ai mutamentidi carattere urbanistico che di-segnano la dimensione di Pe-chino nel passato, nel presentee nel futuro .La struttura Caosè dotata di un deposito-magaz-zino in cui sono presenti leopere non esposte che però, at-traverso delle rastrelliere, pos-sono comunque esserevisitabili.

W & B

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TERNI MAGAZINE 30/05/2009

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In mostra al CAOSle sculture di luce di Adalberto Mecarelli

arte&cultura

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La comunità Albanese è statala prima realtà straniera a giungerein modo massiccio nel nostro ter-ritorio ed è attualmente solo se-conda a quella rumena, la piu’numerosa in assoluto. Il loro la-voro si svolge principalmente conle prestazioni di carpentiere, mu-ratore , saldatore , nel campo dell’edilizia il loro contributo è gene-ralmente apprezzato e stimato. Aduna coppia residente a Terni, Gio-vanni e Valeria , è stato posto uncerto numero di domande percomprendere qual’ è stata e qual’ ètuttora la spinta che li porta versol’ emigrazione. La risposta di Gio-vanni è la seguente” Con il crollodel regime comunista nel 1989, l’economia dell’ Albania va in com-pleta crisi e le fabbriche che lavo-ravano per un’ esportazionelimitata ai paesi del vecchioblocco sovietico vengono chiuseper mancanza di ordinativi, e soloin pochi casi trasformate per le ne-cessità del mercato interno.” Vale-ria ragazza laureata in biologia ,che però lavora come collabora-

trice domestica , aggiunge” L’ Italia era restataper la popolazione Albanese un paese amico,anche dopo le disavventure del ventennio fa-scista e le sofferenze della seconda guerramondiale, quindi il passaggio verso la vostranazione per cercare condizioni di vita miglioriè stato facile, immediato. La molla principaledi questa emigrazione , che resta tuttavia unfatto doloroso poiché è uno stappare le proprieradici culturali e ambientali, è il tentativo di as-sicurare ai propri figli un futuro migliore” In-terviene Giovanni per raccontare come iniziail processo di emigrazione:” Di solito è il ca-pofamiglia che decide di partire per primo allaricerca di un lavoro stabile, e solo in seguitoavviene quello che è indicato nelle norme bu-rocratiche come “ricongiungimento famigliare“ cioè quando tutto un nucleo famigliare si tra-sferisce in un nuovo stato nazionale.”Doman-diamo ora quale sia stato il problema principaleincontrato nel primo impatto con l’ arrivo sulsuolo italiano: la risposta è immediata e ancorabruciante :” La lingua è stata una terribile espe-rienza, poiché non si comprendeva nulla, nonsi sapeva dove andare, quali erano gli orari diuffici, scuole , negozi, e principalmente non sipotevano esprimere le proprie idee e i proprisentimenti.” Aggiunge Valeria:” L’ unico aiutoche ho avuto all’ inizio è stato mio marito Gio-vanni, che risiedeva nella città da piu’ tempo equindi poteva fare da utile guida.” “Comeavete fatto ad imparare la nostra lingua, che oraparlate così correttamente?” “Il modo piu’ im-portante è sicuramente il frequentare la città,parlare con tutti in ogni occasione possibile e

specialmente per i ragazzi piu’ giovani guardare latelevisione, prima i cartoni animati con un linguag-gio piu’ semplice, poi tutte le altre trasmissioni .”Chiediamo a Valeria , che nel suo paese ha frequen-tato l’ università , se è d’ accordo con le ultime pro-poste governative su classi scolastiche differenziatesolo con soggetti della stessa etnia “ “ Non sono d’accordo con queste norme, perché si inserirebberonelle classi ragazzi con diversi livelli di conoscenzadella lingua italiana e per il mancato stimolo nel par-lare e scrivere nella nuova lingua , cosa che inveceaccade nelle classi miste tra stranieri ed italiani .”“Avete avuto problemi di razzismo nella città diTerni?” “Abbiamo sempre trovato comprensione erispetto da parte di tutti i cittadini, direi che mancaquasi completamente uno spirito razzista nella città.”Alla domanda su come percepiscono i loro figli, spe-cialmente quelli nati a Terni, le loro condizioni diprovenienza da un’ altra nazione, la risposta ènetta:”Si sentono italiani a tutti gli effetti e vorreb-bero vedere valorizzata questa loro realesituazione,senza aspettare la maggiore età . Inoltresanno che i genitori lavorano, vivono, pagano letasse in un paese che è anche il loro.” Chiediamo aValeria se ci sono dei corsi di lingua straniera in Al-bania: “ Un tempo era impossibile studiare linguestraniere, ora con la fine del regime comunista , sihanno a disposizione di tutti lezioni di lingua estera,e questi sono molto frequentati specialmente per l’italiano .Aggiungo tuttavia che mi piacerebbe moltose anche in Italia fossero istituiti corsi scolastici perimparare l’ Albanese, poiché i nostri figli tendono adimenticare completamente le nostre tradizioni e ilnostro linguaggio.”

Stefano Spanò

Inchiesta sulla comunità Albanese nel nostro territorio

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L'attività della redazione di Ternimagazine si occupa di un terrrito-rio interprovinciale dove le rela-zioni socio economiche sonoconsolidate da decenni. Scopo principale è quello di daremaggiori informazioni ed appro-fondimenti in modo che queste realtà possano meglio colloquiaree trovare sinergie che possano farcrescere in qualità la vita ed il la-voro di questo territorio.Roma inoltre sarà ovviamente an-ch'essa protagonista con la suaenorme potenzialità di attrazione edi domanda offerta in tutti i set-tori.

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