Terapia insulinica ed autocontrollo - AUSL della Romagna corsi di Formazione/Gestione del... · l...

62
Terapia insulinica Terapia insulinica ed autocontrollo ed autocontrollo Dr.ssa Cristina Trojani Dr.ssa Cristina Trojani

Transcript of Terapia insulinica ed autocontrollo - AUSL della Romagna corsi di Formazione/Gestione del... · l...

Terapia insulinica Terapia insulinica ed autocontrolloed autocontrollo

Dr.ssa Cristina TrojaniDr.ssa Cristina Trojani

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Renali Vascolari Cardiache

Non diabetici

Diabetici

Diabete e degenza media ospedaliera

Krinsley JS: Mayo Clin Proc 78: 1471-1478, 2003

Iperglicemia e mortalità in ospedale1826 pz consecutivi in ICU (dal 10/99 al 4/02), S tamford CT

Umpierrez et al (JCEM 87:978-982, 2002)

0

10

20

30

40 Mortalità non ICU

10%*

0.8% 1.7%

Normoglicemia(62%)

DiabeteNoto(26%)

NuovaIperglicemia

(12%)

Mor

talit

à %

* P<0.01

Iperglicemia e Mortalità In Corso Di Ricovero In Iperglicemia e Mortalità In Corso Di Ricovero In Pazienti Senza Diagnosi Di DiabetePazienti Senza Diagnosi Di Diabete

Il diabete aumenta il rischio di Il diabete aumenta il rischio di ospedalizzazione da 2 a 4 volte ospedalizzazione da 2 a 4 volte

I tempi di ospedalizzazione sono più lunghi I tempi di ospedalizzazione sono più lunghi dei pazienti non diabetici dei pazienti non diabetici

Negli USA circa il 22% dei giorni di ricovero Negli USA circa il 22% dei giorni di ricovero è “occupato” da pazienti diabeticiè “occupato” da pazienti diabetici

Metà dei 174 miliardi di dollari totali spesi Metà dei 174 miliardi di dollari totali spesi nel 2007 per questa patologia è legata nel 2007 per questa patologia è legata all’ospedalizzazione all’ospedalizzazione

1. American Diabetes Association. Economic costs of diabetes in the U.S. in 2007 Diabetes Care. 2008;31: 596-615.

Tipologia dei pazienti ricoverati Tipologia dei pazienti ricoverati con iperglicemia con iperglicemia

diabete preesistente al ricoverodiabete preesistente al ricovero diabete di prima diagnosi durante la degenza, diabete di prima diagnosi durante la degenza,

persistente dopo la dimissionepersistente dopo la dimissione Iperglicemia correlata alla degenza che Iperglicemia correlata alla degenza che

regredisce alla dimissione regredisce alla dimissione La distinzione tra queste forme non è sempre La distinzione tra queste forme non è sempre

immediata, è di grande utilità a questo scopo immediata, è di grande utilità a questo scopo il dosaggio dell’HbA1cil dosaggio dell’HbA1c

CHE ANDREBBE SEMPRE ESEGUITO AL CHE ANDREBBE SEMPRE ESEGUITO AL MOMENTO DEL RICOVEROMOMENTO DEL RICOVERO

Rapporto Rapporto HbA1c/glicemiaHbA1c/glicemia

456789

101112

65100135170205240275310345

HbA1c% Glicemia mg/dl

Ad ogni aumento del 1% di HbA1c corrisponde un incremento di circa 35 mg/dl (2 mmol/l) di glucosio.

Rohlfing CL et al. Diabetes Care 2002; 25: 275-278

•aumento degli ormoni dello stress•trattamento con glucocorticoidi•nutrizione enterale continua•nutrizione parenterale•riduzione attività fisica

•ridotta funzione del sistema immunitario•diminuita riparazione delle ferite•aumento stress ossidativo•disfunzione endoteliare•aumento dei fattori infiammatori•stato pregoagulativo•aumento dei mitogeni•squilibri idroelettrici

Malattia Acuta Iperglicemia

Inzucchi SE: N Engl J Med 2006

IPERGLICEMIA IN IPERGLICEMIA IN OSPEDALEOSPEDALE

La gestione del diabete e in genere La gestione del diabete e in genere dell’iperglicemia in ospedale è considerata dell’iperglicemia in ospedale è considerata spesso di secondaria importanza rispetto la spesso di secondaria importanza rispetto la patologia che ha provocato il ricoveropatologia che ha provocato il ricovero

Numerosissimi studi hanno invece dimostrato Numerosissimi studi hanno invece dimostrato che il trattamento dell’iperglicemia in ospedale che il trattamento dell’iperglicemia in ospedale riduce mortalità e morbidità riduce mortalità e morbidità

I target glicemici in ospedaleI target glicemici in ospedale

I dati di questi ed altri studi condotti in ambiente I dati di questi ed altri studi condotti in ambiente ospedaliero indicano sempre più chiaramente che ospedaliero indicano sempre più chiaramente che il il raggiungimento di raggiungimento di target glicemici in ospedaletarget glicemici in ospedale è è importante per ridurre mortalità, morbilità e costiimportante per ridurre mortalità, morbilità e costi

Le linee guida Le linee guida per il diabete in ospedaleper il diabete in ospedale di varie di varie Società Scientifiche Internazionali propongono Società Scientifiche Internazionali propongono target target specifici di glicemia in ospedalespecifici di glicemia in ospedale… …

……ed indicano la necessità di raggiungerli attraverso un ed indicano la necessità di raggiungerli attraverso un approccio aggressivoapproccio aggressivo per migliorare gli outcomes per migliorare gli outcomes

Obiettivi glicemici durante Obiettivi glicemici durante il ricovero il ricovero (sid – amd)(sid – amd)

Post-prandiale < 180 mg/dl

Pre-prandiale 90 – 130 mg/dl

Pazienti non critici

Il più possibile vicini a 110 mg/dl, in ogni caso < di 180 mg/dl

Pazienti critici

Target glicemici nei Target glicemici nei pazienti non criticipazienti non critici

I migliori risultati I migliori risultati sono stati sono stati dimostrati nei dimostrati nei pazienti con pazienti con glicemie a Digiuno glicemie a Digiuno < 126< 126

Random < 200Random < 200

Il target preprandiale dovrebbe essere inferiore a 140, e Il target preprandiale dovrebbe essere inferiore a 140, e comunque non si dovrebbe mai superare il valore di 180 comunque non si dovrebbe mai superare il valore di 180 mg/dl ( in qualsiasi momento)mg/dl ( in qualsiasi momento)

Target più stringenti possono essere appropriati in pazienti Target più stringenti possono essere appropriati in pazienti stabili, target meno stringenti in pazienti terminali o con stabili, target meno stringenti in pazienti terminali o con severe comorbiditàsevere comorbidità

La terapia appropriata per ottenere e mantenere questi La terapia appropriata per ottenere e mantenere questi target è la terapia insulinica sottocute, in schemi target è la terapia insulinica sottocute, in schemi programmati e schemi correttivi .programmati e schemi correttivi .

Una terapia prolungata con il solo regime di insulina al Una terapia prolungata con il solo regime di insulina al bisogno (sliding scale) è da evitarebisogno (sliding scale) è da evitare

Per la maggioranza dei pazienti ospedalizzati la terapia Per la maggioranza dei pazienti ospedalizzati la terapia diabetologica non insulinica non è appropriata diabetologica non insulinica non è appropriata

Pazienti non critici: Pazienti non critici: raccomandazioni raccomandazioni

Gli obiettivi glicemiciGli obiettivi glicemicipossono essere differenziatipossono essere differenziati

Pazienti in situazione non critica Pazienti in situazione non critica (medicina e chirurgia generale) (medicina e chirurgia generale) valori glicemici preprandiali il più valori glicemici preprandiali il più possibile vicini a 90-130 mg/dl, possibile vicini a 90-130 mg/dl, postprandiali <180 mg/dl. postprandiali <180 mg/dl. ((Livello di prova VI, Forza della Livello di prova VI, Forza della raccomandazione Braccomandazione B))

In alcune situazioni cliniche a elevato rischio di ipoglicemia è opportuno un raggiungimento graduale degli obiettivi glicemici. (Livello di prova VI, Forzadella raccomandazione B)

Pazienti in situazione Pazienti in situazione critica valori glicemici il critica valori glicemici il più possibile vicini a 110 più possibile vicini a 110 mg/dl e in ogni caso < a mg/dl e in ogni caso < a 180 mg/dl (180 mg/dl (Livello di Livello di prova II, Forza della prova II, Forza della raccomandazione Braccomandazione B))

Gli ipoglicemizzanti orali Gli ipoglicemizzanti orali

L’utilizzo dei principali farmaci L’utilizzo dei principali farmaci ipoglicemizzanti orali (secretagoghi, ipoglicemizzanti orali (secretagoghi, biguanidi, tiazolidinedioni) presenta biguanidi, tiazolidinedioni) presenta notevoli limitazioni in ambito notevoli limitazioni in ambito ospedaliero. ospedaliero.

Secretagoghi Secretagoghi La lunga durata di azione delle La lunga durata di azione delle molecole e la predisposizione molecole e la predisposizione all’ipoglicemia in pazienti che non si all’ipoglicemia in pazienti che non si alimentano regolarmente alimentano regolarmente costituiscono controindicazioni costituiscono controindicazioni relative all’uso ospedaliero delle relative all’uso ospedaliero delle sulfonilureesulfonilureeQuesti farmaci non permettono infatti Questi farmaci non permettono infatti il rapido adattamento posologico alle il rapido adattamento posologico alle mutevoli necessità dei pazienti mutevoli necessità dei pazienti ospedalizzatiospedalizzati

Miller CD, Phillips LS, Ziemer DC, Gallina DL, Cook CB, El Kebbi IM. Hypoglycemia in patients with type 2 diabetes mellitus. Arch Intern Med 2001;161:1653-59.

MetforminaMetforminaLa principale limitazione all’uso della metformina in La principale limitazione all’uso della metformina in ospedale è costituita dal rischio di acidosi lattica, ospedale è costituita dal rischio di acidosi lattica, complicazione potenzialmente mortale.complicazione potenzialmente mortale.Questa condizione, rara in ambiente extra-ospedaliero si Questa condizione, rara in ambiente extra-ospedaliero si verifica con maggiore frequenza in presenza di verifica con maggiore frequenza in presenza di scompenso cardiaco congestizio, ipoperfusione periferica, scompenso cardiaco congestizio, ipoperfusione periferica, insufficienza renale, età avanzata e malattie polmonari insufficienza renale, età avanzata e malattie polmonari croniche , tutte situazioni di frequente riscontro fra i croniche , tutte situazioni di frequente riscontro fra i pazienti ricoverati. pazienti ricoverati. Data la relazione segnalata fra acidosi lattica e terapia con Data la relazione segnalata fra acidosi lattica e terapia con metformina, sembra pertanto prudente limitarne l’uso metformina, sembra pertanto prudente limitarne l’uso durante la degenza.durante la degenza.

Misbin RI. The phantom of lactic acidosis due to metformin in patients with diabetes. Diabetes Care 2004;27:1791-93. Salpeter SR, Greyber E, Pasternak GA, Salpeter EE. Risk of fatal and nonfatal lactic acidosis with metformin use in type 2 diabetes mellitus: systematic review and meta-analysis. Arch Intern Med 2003;163:2594-602.Misbin RI, Green L, Stadel BV, Gueriguian JL, Gubbi A, Fleming GA. Lactic acidosis in patients with diabetes treated with metformin. N Engl J Med 1998;338:265-66.

Riassumendo…Riassumendo…

Le principali classi di farmaci orali Le principali classi di farmaci orali hanno importanti limitazioni nei hanno importanti limitazioni nei pazienti ospedalizzatipazienti ospedalizzati

Hanno poca flessibilità e opportunità Hanno poca flessibilità e opportunità di titolazione di dosaggio in un ambito di titolazione di dosaggio in un ambito in cui queste caratteristiche sono in cui queste caratteristiche sono rapidamente ed acutamente richiesterapidamente ed acutamente richieste

La somministrazione di insulina è pertanto la terapia di sceltanel paziente diabetico ospedalizzato non stabilizzato.(Livello di prova VI, Forza della raccomandazione B)

…….. Quindi l’insulina.. Quindi l’insulinasomministrata sia in infusione che per somministrata sia in infusione che per via sottocutanea, è al momento l’unica via sottocutanea, è al momento l’unica terapia disponibile che controlli terapia disponibile che controlli effettivamente la glicemia nel paziente effettivamente la glicemia nel paziente ospedalizzato ospedalizzato

INSULINAINSULINALa terapia insulinica per via sottocutanea La terapia insulinica per via sottocutanea deve preferibilmente seguire uno deve preferibilmente seguire uno schema schema programmatoprogrammato, frequentemente adattato ai , frequentemente adattato ai valori glicemici rilevati. Questo schema valori glicemici rilevati. Questo schema può essere può essere integrato da un algoritmo di integrato da un algoritmo di correzionecorrezione basato sulla glicemia al basato sulla glicemia al momento dell’iniezione. Il metodo di momento dell’iniezione. Il metodo di praticare insulina solamente “al bisogno” praticare insulina solamente “al bisogno” (sliding scale) non è raccomandato in (sliding scale) non è raccomandato in quanto poco efficace. (Livello di prova IV, quanto poco efficace. (Livello di prova IV, Forza della raccomandazione B)Forza della raccomandazione B)

Insulina per via Insulina per via sottocutaneasottocutanea

Algoritmo di Algoritmo di correzione basato correzione basato sulle glicemie sulle glicemie rilevaterilevate

Schema programmato Schema programmato di di plurisomministrazioneplurisomministrazione

+

Clement S, Braithwaite SS, Magee MF, Ahmann A, Smith EP, Schafer RG, Hirsh IB. Management of diabetes and hyperglycemia in hospitals. Diabetes Care 2004;27:553-91. Inzucchi SE. Management of hyperglycemia in the hospital setting. N Engl J Med 2006;355:1903-11.

Sliding scale, effetto “montagne russe”Sliding scale, effetto “montagne russe”

Consiste nell’uso di somministrare insulina solo Consiste nell’uso di somministrare insulina solo al bisogno, solo se la glicemia supera una soglia al bisogno, solo se la glicemia supera una soglia prefissata prefissata Metodo PARTICOLARMENTE inadeguato ed Metodo PARTICOLARMENTE inadeguato ed inefficace perché: inefficace perché: • non previene le iperglicemie (interviene solo al non previene le iperglicemie (interviene solo al loro verificarsi)loro verificarsi)

• aumenta la fequenza di ipoglicemieaumenta la fequenza di ipoglicemie• può provocare chetoacidosi nei diabetici tipo 1 può provocare chetoacidosi nei diabetici tipo 1

Terapia insulinica in ospedale: Terapia insulinica in ospedale: problemiproblemi

1.1. Orario dei pasti Orario dei pasti 2.2. Arrivo dei pasti irregolari Arrivo dei pasti irregolari 3.3. Pazienti che non si alimentano Pazienti che non si alimentano 4.4. Pazienti in NPT • Pazienti in NET Pazienti in NPT • Pazienti in NET 5.5. Difficoltà della somministrazione 30’ prima Difficoltà della somministrazione 30’ prima 6.6. Improvvise necessità di annullamento del pasto Improvvise necessità di annullamento del pasto 7.7. Modifiche della terapia Modifiche della terapia 8.8. Variazioni cliniche improvvise Variazioni cliniche improvvise 9.9. Imprevedibilità dell’assunzione alimentare Imprevedibilità dell’assunzione alimentare 10.10. Vomito Vomito

Schemi vaghi basati su opinioni piuttosto che su trial Schemi vaghi basati su opinioni piuttosto che su trial clinici controllati.clinici controllati.

La maggior parte dei pazienti sono trattati in maniera La maggior parte dei pazienti sono trattati in maniera inadeguata o con protocolli poco flessibili. inadeguata o con protocolli poco flessibili.

Le strategie di trattamento sono inefficaci perché Le strategie di trattamento sono inefficaci perché tendono a correggere solo l’iperglicemia evitando le tendono a correggere solo l’iperglicemia evitando le ipoglicemie (sliding scale). ipoglicemie (sliding scale).

Il fabbisogno insulinico varia in maniera significativa Il fabbisogno insulinico varia in maniera significativa da paziente a paziente e nello stesso paziente in da paziente a paziente e nello stesso paziente in base alla nutrizione, mobilità, grado di insulino-base alla nutrizione, mobilità, grado di insulino-resistenza, glucotossicitàresistenza, glucotossicità. .

Terapia insulinica in ospedale: Terapia insulinica in ospedale: problemiproblemi

Condizioni favorenti l’ipoglicemia in Condizioni favorenti l’ipoglicemia in diabetici ricoverati in trattamento insulinico diabetici ricoverati in trattamento insulinico

programmato.programmato.

1. Improvvisa necessità di digiuno o riduzione dell’introito alimentare.

2. Interruzione della nutrizione enterale, parenterale o infusionale con glucosio.

3. Somministrazione di insulina non seguita dall’alimentazione (malesseri, vomito, trasporto non programmato fuori dal reparto per accertamenti, ecc)

4. Riduzione del dosaggio di corticosteroidi. 5. Insufficienza renale non riconosciuta. 6. Età avanzata, demenza, awareness hypoglycemia. 7. Interazioni farmacologiche.

Vantaggi degli analoghi rapidi vs Vantaggi degli analoghi rapidi vs insulina regolare insulina regolare maggiore flessibilità nella dieta maggiore flessibilità nella dieta “inietta e “inietta e

mangia”/“mangia ed inietta” mangia”/“mangia ed inietta” • • minori ipoglicemie tra i pasti (fino al 40% minori ipoglicemie tra i pasti (fino al 40%

di riduzione) •di riduzione) • correzioni estemporanee di iperglicemie • correzioni estemporanee di iperglicemie • migliore HbA1c (0.30-0.35% in meno)migliore HbA1c (0.30-0.35% in meno)

2007 Studio RABBIT 2 sul paziente ricoverato

Togliere gli eventuali antidiabetici orali ( al limite lasciare metformina)

Misurare la glicemia prima di ciascun pasto e prima di coricarsi od ogni 6 ore se il paziente non è capace di mangiareIn caso di ipoglicemia

o di valori di glicemia digiuno inferiori a 70 mg/dl ridurre la dose totale del 20%

Se la glicemia a digiuno è maggiore di 140 mg/dl aumentare del 20% ogni giorno fino ad arrivare al target di 70-130 mg/dl

Glicemia preprandiale (pranzo) fuori target, aumentare 2 unità insulina analogo rapido a colazione

Glicemia preprandiale (cena) fuori target, aumentare 2 unità insulina analogo rapido a pranzo

Glicemia prima di coricarsi fuori target, aumentare 2 unità insulina analogo rapido a cena

Algoritmo per l’inizio e l’aggiustamento della terapia insulinica in ospedale

Iniziare con una dose totale giornaliera di: 0,4 Unità/ kg quando all’ ammissione la glicemia è tra 140 e 200 mg/dl 0,5 Unità/Kg quando all’ ammissione la glicemia è tra 201 e 400 mg/dl Metà della dose come basale (Lantus) 1 iniezione alla stessa ora del giorno e metà come analogo rapido (Apidra) divisa inizialmente in 3 parti uguali prima di ogni pasto

Modificato da Umpierrez et al. - Diabetes Care 30:2181–2186, 2007

Limiti delle insuline a durata Limiti delle insuline a durata d’azione intermedia: NPHd’azione intermedia: NPH

1. Non mima il profilo insulinemico basale2. Assorbimento variabile3. Picco d’azione evidente4. Durata di 13-16 ore5. Richiede una somministrazione giornaliera

multipla per coprire il fabbisogno insulinico basale delle 24 ore

6. Può provocare frequenti episodi ipoglicemici

Insuline premiscelate Insuline premiscelate

25/75 *, 30/70,50/50 *,70/30*25/75 *, 30/70,50/50 *,70/30** analoghi rapidi * analoghi rapidi

Non dati di letteratura presentiNon dati di letteratura presentiNon indicazione nei reparti per orari non Non indicazione nei reparti per orari non

adeguatiadeguati

La gestione del paziente Diabetico in La gestione del paziente Diabetico in Ospedale Ospedale 1 - 1 - Le cose da NON fareLe cose da NON farel NON sospendere la terapia insulinica con analogo lentoNON sospendere la terapia insulinica con analogo lento

(Lantus o Levemir) per la notte a fronte di valori glicemici bassi: (Lantus o Levemir) per la notte a fronte di valori glicemici bassi: l’analogo serale si titola sul valore del mattino a digiuno.l’analogo serale si titola sul valore del mattino a digiuno.

l NON somministrare l’Insulina Rapida o regolare pre-NON somministrare l’Insulina Rapida o regolare pre-prandiale a fronte di valori glicemici bassiprandiale a fronte di valori glicemici bassi: ridurre : ridurre eventualmente la dose in rapporto al cibo che assume e preferire eventualmente la dose in rapporto al cibo che assume e preferire l’analogo rapido dell’insulina (Humalog, Novorapid, Apidra).l’analogo rapido dell’insulina (Humalog, Novorapid, Apidra).

l NON somministrare insulina Regolare (o Rapida) “al NON somministrare insulina Regolare (o Rapida) “al bisogno”(Sliding scale)bisogno”(Sliding scale) in risposta all’iperglicemia in pazienti in risposta all’iperglicemia in pazienti che non si alimentano. La Sliding Scale non è raccomandata che non si alimentano. La Sliding Scale non è raccomandata ed è poco efficace ed è poco efficace (livello IV, forza racc. B)(livello IV, forza racc. B)

33

l Titolare la dose di LANTUS o LEVEMIR serale sui valori del mattino Titolare la dose di LANTUS o LEVEMIR serale sui valori del mattino

a digiuno,a digiuno, aumentando di 2-4 unità ogni 2 giorni fino al target di glic a aumentando di 2-4 unità ogni 2 giorni fino al target di glic a

digiuno di 90-130 mg/dldigiuno di 90-130 mg/dl

l Se non è certo che il paziente si alimenti: somministrare Se non è certo che il paziente si alimenti: somministrare AnalogoAnalogoRapidoRapido (Humalog, Novorapid, Apidra) (Humalog, Novorapid, Apidra) dopo il pastodopo il pasto (entro 10’), in base (entro 10’), in base

a ciò che ha veramente assunto per os.a ciò che ha veramente assunto per os.

l Se i valori glicemici sono superiori a 200 mg/dl a digiuno non serve Se i valori glicemici sono superiori a 200 mg/dl a digiuno non serve aumentare la dose di rapida a colazioneaumentare la dose di rapida a colazione, ma occorre aumentare la , ma occorre aumentare la

dose di lenta o intermedia serale per avere valori glicemici più bassi al dose di lenta o intermedia serale per avere valori glicemici più bassi al

mattino.mattino.

l Prevedere una dieta idonea con calcolo dei carboidrati da somministrare.Prevedere una dieta idonea con calcolo dei carboidrati da somministrare.34

LLa gestione del paziente Diabetico in a gestione del paziente Diabetico in Ospedale Ospedale 2 - 2 - Le cose da fareLe cose da fare

La terapia insulinica in ospedale: i problemi

Pazienti non critici : medicina Pazienti non critici : medicina generale e chirurgiagenerale e chirurgia

Associazione tra iperglicemia e mortalità intraospedaliera, Associazione tra iperglicemia e mortalità intraospedaliera, frequenza di trasferimento in ICU, durata della frequenza di trasferimento in ICU, durata della degenza, infezioni ospedalieredegenza, infezioni ospedaliere

Aumento delle infezioni con glicemie superiori a 220 mg/dl/1

Le iperglicemie peggiorano gli esiti nei pazienti con riacutizzazione di BPCO

4.Umpierrez GE, Isaacs SD, Bazargan N, You X, Thaler LM, Kitabchi AE. Hyperglycemia: an independent marker of in-hospital mortality in patients with undiagnosed diabetes. J Clin Endocrinol Metab 2002;87:978-82

Pomposelli JJ, Baxter JK, III, Babineau TJ, Pomfret EA, Driscoll DF, Forse RA, Bistrian BR. Early postoperative glucose control predicts nosocomial infection rate in diabetic patients. J Parenter Enteral Nutr 1998;22:77-816.Baker EH, Janaway CH, Philips BJ, et al. Hyperglycaemiais associated with poor outcomes in patients admitted tohospital with acute exacerbations of chronic obstructivepulmonary disease. Thorax. 2006;61:284-289.

La terapia insulinica in ospedale: gli obiettivi

La persona con diabete in La persona con diabete in ospedaleospedale

Paziente fragilePaziente fragileChe richiede una gestionemultidisciplinareChe richiede una gestionemultidisciplinarePercorsi integrati di curePercorsi integrati di cureDimissione protetta con richiesta di presa Dimissione protetta con richiesta di presa

in carico al Servizio di Diabetologia di in carico al Servizio di Diabetologia di competenzacompetenza

Monitoraggio delle glicemie: Monitoraggio delle glicemie: attuale tempisticaattuale tempistica

Ore 8:00 Ore 11:00 Ore 17:00 Ore 21:00 Ore 23:00

Limiti dell’attuale tempisticaLimiti dell’attuale tempistica del monitoraggiodel monitoraggio

Non fornisce informazioni precise sul grado di compenso

metabolico

Non sempre fornisce informazioni sulla correttezza della

terapia

Non sempre permette adeguate correzioni terapeutiche

Facilita errori di interpretazione e possibili modifiche

terapeutiche non corrette

Monitoraggio delle glicemie: tempistica correttaMonitoraggio delle glicemie: tempistica corretta

A digiuno2 ore dopo

colazione

Prima di pranzo

2 ore dopo

pranzo

Prima di cena

2 ore dopo cena

……….

Ogni volta compaia una sintomatologia sospetta per

ipoglicemia

Vantaggi del monitoraggio della tempistica corretta

Fornisce informazioni sul quadro di compenso

metabolico del paziente

Fornisce informazioni sulla correttezza della terapia

Permette eventuali interventi terapeutici correttivi

STANDARD SID-AMDSTANDARD SID-AMD

Rappresentano il Rappresentano il modello di riferimento modello di riferimento per la cura del diabete per la cura del diabete in Italiain Italia

http://www.siditalia.it/documenti/2010_linee_guida.pdf

L’uso dei device nei L’uso dei device nei repartireparti

Insulina: strumenti e tecniche Insulina: strumenti e tecniche per la somministrazioneper la somministrazione

siringhesiringhe

penne preriempite

Gli studi più recenti relativi ai presidi e alle zone di somministrazione dell’insulina, integrati con una corretta e continua educazione sanitaria, hanno notevolmente contribuito a migliorare la compliance del paziente insulino – trattato ed insulino - dipendente

IMPORTANZA DELLA CONTINUITA’ TERAPEUTICA OSPEDALE-TERRITORIO

SiringheSiringhe

Flacone e siringa: problematicheFlacone e siringa: problematiche

possibile imprecisione nella dose:possibile imprecisione nella dose: sforzi visivi per l’Operatore Sanitariosforzi visivi per l’Operatore Sanitario minor riproducibilità con conseguenti ripercussioni terapeuticheminor riproducibilità con conseguenti ripercussioni terapeutiche

Perdita di sterilità del flacone e relativo spreco:Perdita di sterilità del flacone e relativo spreco: il flacone, dopo l’apertura, rimarrà sul carrello per diverso tempo e il flacone, dopo l’apertura, rimarrà sul carrello per diverso tempo e

il tappo di gomma sarà soggetto a numerose foratureil tappo di gomma sarà soggetto a numerose forature necessità di smaltire flaconi con ancora terminati.necessità di smaltire flaconi con ancora terminati.

costo di smaltimento dei “rifiuti speciali”:costo di smaltimento dei “rifiuti speciali”: siringhesiringhe

626 sicurezza operatori sanitari626 sicurezza operatori sanitari

Gli Operatori Sanitari, maggiormente esposti al rischio di Gli Operatori Sanitari, maggiormente esposti al rischio di punture accidentali sono:punture accidentali sono:

infermieriinfermieri medicimedici addetti alle pulizieaddetti alle pulizie addetti alla lavanderiaaddetti alla lavanderia altri lavoratori di supportoaltri lavoratori di supporto

Penna preriempita nella gestione ospedaliera

precisione nella selezione della doseprecisione nella selezione della dose riduzione degli sprechiriduzione degli sprechi non si ha il rischio di inquinamento non si ha il rischio di inquinamento

dell’insulinadell’insulina

Paura dell’ag o – un problema s erio

La mag g iore barriera a l pas s ag g io a lla terapia ins ulinic a per i pazienti diabetic i tipo 2

Fattore determinante per la non-c omplianc e a l tra ttamento ins ulinic o

R ea le motivo di ang os c ia per bambini e g enitori

E ’ un problema c he non s i ris olve, ma c on il qua le c i s i abitua a c onvivere

Aghi per PenneAghi per Penne

Aghi per PenneAghi per Penne

aghi da 31 G x 5 mmaghi da 31 G x 5 mm aghi da 31 G x 6 mmaghi da 31 G x 6 mm aghi da 31 G x 8 mmaghi da 31 G x 8 mm aghi da 30 G x 6 mmaghi da 30 G x 6 mm aghi da 30 G x 8 mmaghi da 30 G x 8 mm aghi da 29G x 12,7 mm aghi da 29G x 12,7 mm

Aghi per PenneAghi per Penne

I parametri di valutazione della qualità sono:I parametri di valutazione della qualità sono:

l’affilatura della puntal’affilatura della punta la lubrificazione per l’effetto anti-attritola lubrificazione per l’effetto anti-attrito il trattamento anti-coring per impedire il rilascio il trattamento anti-coring per impedire il rilascio

di frammenti del tappo di gomma della cartuccia di frammenti del tappo di gomma della cartuccia al suo internoal suo interno

E’ importante tenere presente che, fin dal primo E’ importante tenere presente che, fin dal primo utilizzo, viene ridotto il grado di lubrificazione e utilizzo, viene ridotto il grado di lubrificazione e quello di affilatura della punta (effetto “amo da quello di affilatura della punta (effetto “amo da pesca”) e quindi possibilità di danno ai tessuti pesca”) e quindi possibilità di danno ai tessuti con iniezioni più dolorose e un maggior rischio di con iniezioni più dolorose e un maggior rischio di lipodistrofia. lipodistrofia.

NovoFineNovoFine®® Autocover™Autocover™

NovoFine® Autocover™ è un ago sterile, monouso, 30G x 8mm, per sistemi di somministrazione insulinica a penna, dotato di un sistema automatico di sicurezza che:

1)inizialmente ricopre la punta dell’ago 2)si ritrae nella fase di iniezione e di

somministrazione insulinica 3)si blocca, ricoprendo la punta

dell’ago al termine dell’iniezione.

2 31

NovoFineNovoFine®® Autocover™Autocover™

Grazie alle sue caratteristiche, NovoFine® Autocover™:

elimina il rischio di punture accidentali

impedisce il riutilizzo dell’ago

riduce la paura dell’iniezione

GRAZIE PERGRAZIE PERL’ATTENZIONEL’ATTENZIONE