TECNICHE FISICHE PER L'OPTOMETRIA GENERALE
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Introduzione
Optometria
Scienza che studia previene e corregge i difetti non patologici dell'occhio e della vista
Programma
Ripasso delle strutture oculari fondamentali
Riepilogo caratteristiche della correzione ottica
Conoscenza e metodo di misura delle abilità del sistema visivo
Test per la valutazione delle abilità visive (lab.)
Cornea e film lacrimale
Prima superficie rifrangente, indice rifrazione 1.376
Lente menisco negativa con potere in aria di 6,46D r anteriore medio di 7.7 mm e posteriore di 6.8 mm
In loco (umor acqueo) assume un potere di +43D
Menisco lacrimale stessa r di curvatura della cornea e spessore trascurabile
Cristallino
Spessore di 3-4 mm
Superficie anteriore r 10 mm posteriore r 6
Potere in aria di oltre 100D in loco circa 21D
Indice di rifrazione 1.416
Inclinato di 3/7° sul piano verticale
Leggero astigmatismo controregola
Assi
Sistema oculare non presenta coassialità tra i mezzi
Asse ottico: passa per i centri dei singoli mezzi e per i punti nodali, cadendo eccentricamente alla macula
Asse visivo: congiunge la fovea con l'oggetto osservato passando per i punti nodali
Angolo α: separa l'asse ottico dall'asse visivo
Lenti oftalmiche
Determinare il centro al frontifocometro
Positiva o negativa
Considerare spessore centrale o periferico
Sferica o torica
AV
Potere risolutivo dell'occhio
Capacità di risoluzione spaziale espressa in dimensioni angolari
Abilità di distinguere come separati due oggetti molto piccoli e molto vicini tra loro
Acutezza di Visibilità
Sottende un angolo in grado di stimolare almeno un fotorecettore (2Micron)
Stimolo - Percezione
Acutezza di Risoluzione
Percepire due stimoli come separati
Almeno tre fotorecettori
La più piccola distanza a cui due linee vengono percepite come separate viene chiamato minimo angolo di risoluzione o M.A.R
Nell'occhio normale l'acutezza di risoluzione è di circa 35-50 secondi d'arco
Acutezza di localizzazione
minimo spostamento spaziale percepibile fra due figure
Circa 4-5 secondi d'arco
Acutezza di riconoscimento
Detta anche morfoscopica o discriminazione
Necessario conoscimento previo delle immagini
Lettere o numeri
Snellen
La visione normale è la capacità dell'occhio umano di riconoscere un ottotipo quando esso sottende 5 minuti d'arco e quindi discriminare un singolo tratto della dimensione di 1 minuto d'arco.
Idea di costruire immagini delle lettere in cui la larghezza del tratto sia uguale allo spazio fra i tratti
Ottotipo
L'ottotipo è una
rappresentazione grafica
di lettere o simboli,
utilizzati per determinare
l'acutezza visiva
Progressione aritmetica
10/10Per convenzione si attribuisce il valore decimale di 1.0 al valore di AV più piccolo
Linea di AV che sottende 5 primi d'arco
6/6 metri
20/20 piedi
10/10 Monoyer
ConversioniMoltiplicare il reciproco del valore decimale per la distanza in metri
Es AV 0.5 decimi
1/0.5 X (6m o 20 ft) = 6/12 o 20/40
LogMAR
Bailey Lovie 1979
Studio ETDRS
Affollamento costante
Lettere presentate 10 Sloan (SOCDKVRHNZ)
British BS 4724 (DEHNFPRUVZ)
Acutezza visivaDistanza a cui il test viene eseguito diviso la distanza a cui il dettaglio della lettera del test sottende un angolo di 1 primi di arco (e quindi la notazione 1')
• α = angolo sotteso dal singolo tratto dell'ottotipo (espressa in primi)• D = distanza effettiva del test• H1 =altezza dell'ottotipo• H2=spessore del tratto
Per un acuità massima di 10/10
Se applichiamo le classiche distanze di esame di 3m e 5m avremo che la lettera dei 10/10 è alta
Test per AV
Dipende dalla trasparenza ottica dei mezzi, da fattori ambientali e psicologici
Può arrivare ben oltre i 10/10
Si considera a contrasto massimo
In condizioni fotopiche per testare la capacità di risoluzione dei coni
Diversi Ottitipi
E di Albini
Lea symbols
Lettere
Numeri
Figure astratte con componenti direzionali
Figure di oggetti e animali facilmente riconoscibili
HOTV
Registrazione AV
Abituale
Naturale
Foro stenopeico (aumento profondità di fuoco)
Monoculare/binoculare
Verifica correzione finale
Condizioni di misurazione
Ottotipo retroilluminato a contrasto massimo
Illuminazione ambientale 160cd/m2 +/- 15%
AV da vicino
Distanza di harmon
40 cm
Tavole di Jaeger J1 J8
M Units: Distanza in m a cui ottotipo sottende 5' (5' a 1m = AV 1M)
Corpo stampa (caratteri giornale)
Fattori che influenzano l'AVTrasparenza mezzi
Ametropie
Diametro pupillare (aberrazione sferica)
Dimensione immagine retinica
Locus retinico
Fissazione
Contrasto
Illuminazione ambientale
Tempo di presentazioni
Ottotipo
psicologici
SENSIBILITA' AL CONTRASTO
Non dipende dalla radiazione riflessa ma dal rapporto di questa con gli oggetti inseritinello stesso contrasto
Reticoli sinusoidali Valore soglia 2-3 c/g
Numerosi test ma non strandardizzati
Responsi indicano principalmente riduzione di trasparenza mezzi e alterazione funzionalità neuronale
30 c/g = 10/10
Fs fissa contrasto variabile (Pelli Robson)
Fs variabile contrasto fisso
Fs e contrasto variabile (Vistech, Arden, CSV 1000)
Contrasto e cellule gangliariCellule con campi recettivi di diverse grandezze
Stimolo piccolo centrale = lieve risposta
Stimolo completo del campo = inibizione della periferia
L'AV viene misurata a massimo contrasto, e può essere ottimale anche se la SC è scarsa
Tipo 3
Ridotta SC a basse FS
Possibilità di neuriti ottiche, sclerosi multipla, glaucoma ang. aperto, papilledema, lesioni via visiva, diabete, parkinson, alzheimer
Attendibilità dei testValidità: misura ciò che afferma di misurare
Capacità discriminativa: quanto differenzia occhi normali da anomali
Ripetibilità: quante volte si ottiene lo stesso punteggio
Sensibilità: proporzione di anomalie trovate
Specificità: percentuale di occhi normali correttamente identificati
Affidabilità: correlazione tra test e ritest