TECNICHE DI PESCA - Stefano Grigoletti · Anche questo tipo di pesca chiamata "spinning" è una...

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CORSO DI PESCA TECNICHE DI PESCA PESCA CON IL GALLEGGIANTE PESCA A RECUPERO PESCA CON IL PIOMBO PESCA AL TOCCO PESCA A MOSCA PESCA AL SILURO

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  • CORSO DI PESCA

    TECNICHE DI PESCA

    • PESCA CON IL GALLEGGIANTE

    • PESCA A RECUPERO

    • PESCA CON IL PIOMBO

    • PESCA AL TOCCO

    • PESCA A MOSCA

    • PESCA AL SILURO

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    PESCA CON IL GALLEGGIANTE

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    PESCA A GALLEGGIANTE CON CANNA FISSA Questa tecnica è la più usata e la più antica. Le canne fisse sono presenti in commercio di svariate misure e tipologie in base alle necessità. La lenza montata su canna fissa deve avere la stessa lunghezza di essa. I galleggianti hanno svariate forme e grammature, in base alla tipologia di pesce che andiamo ad insidiare e al luogo di pesca.

    PESCA A GALLEGGIANTE CON CANNA A MULINELLO Questa tecnica di pesca é l’evoluzione della precedente. In questa abbiamo un mulinello contenente svariati metri di filo permettendoci di lanciare più in lontananza e per contrastare i pesci più furiosi attraverso la frizione del mulinello.

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    PESCA ALL'INGLESE Questa tecnica di pesca viene usata per pescare con il galleggiante a lunga distanza, infatti si usano canne più robuste e galleggianti piombati che arrivano tranquillamente fino a 30g. Di solito vengono usate come galleggiante delle penne piombate, che hanno la caratteristica di contrastare il vento a lunghe

    distanze e di essere super sensibili alla minima abboccata.

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    PESCA A ROUBASIENNE Questa tecnica di pesca é davvero una disciplina, infatti vengono fatte delle gare specifiche solo per usare questa tipologia di pesca, di solito viene usata in canali, fiumi e carpodromi. La particolarità di essa é che si ha la possibilità di depositare l'esca sempre alla solita distanza e avere una ferrata diretta

    sul pesce. Le roubasienne sembrano canne fisse di 13-15m, ma in pesca vengono smontate e accorciate fino a 2.5-3m (che coincide anche con la lunghezza della lenza).

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    VARIE TIPOLOGIE DI LENZE

    N1: piombatura classica, piombini posti ad intervalli regolari.

    N2: piombatura a scalare, discesa lenta dell'esca. N3: piombatura a scalare all'inverso, discesa rapida dell'esca. N4: piombatura massiccia con pallini ravvicinati.

    N5: piombatura con torpilla e piombi. N6: piombatura in alternativa alla precedente.

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    PESCA A RECUPERO

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    PESCA A RECUPERO CON

    ESCHE ARTIFICIALI Anche questo tipo di pesca chiamata "spinning" è una vera e propria disciplina. Lo spinning viene praticato in qualsiasi tipologia di acque ed è anche molto comune tra i pescatori di trote nei torrenti. Le canne usate per questa tecnica non sono molto lunghe infatti hanno una misura che oscilla tra 2 e i 3 m.

    Naturalmente l'esca artificiale viene scelta in base al pesce da insidiare; ci sono parecchie tipologie di esche: siliconiche (vermi, vermoni, pesci, etc), metalliche (ondulanti e rotanti) ed in fine il classico pesciolino finto chiamato genericamente rapala.

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    PESCA A RECUPERO A

    BALLERINA O TREMARELLA Questo tipo di pesca viene praticata per la pesca alla trota in lago, la differenza tra ballerina e tremarella é dovuto semplicemente al tipo di piombo impiegato e al movimento del polso del pescatore.

    Per pescare a ballerina si usano bombarde di varie tipologie, invece per pescare a tremarella si può usare un semplice vetrino o un piombo di forma molto allungata. In questo caso useremo canne tipo bolognese o canne

    comunque non troppo lunghe max 4m. Secondo me questa tecnica é davvero vincente e a volte fa la differenza.

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    PESCA A RECUPERO CON LA PENNA Questa tecnica é molto semplice, é praticamente una pesca con il galleggiante, ma viene usata una penna al posto di esso, e di solito un vetrino come piombo. Anche con questa tecnica l'esca non si deve fermare mai! La pesca con la penna é sicuramente una delle tecniche migliori per insidiare le trote in laghi artificiali. Essendo una pesca con galleggiante si possono usare qualsiasi tipo di canne, sicuramente sempre di una certa lunghezza, 3.5 m minimo.

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    PESCA CON IL PIOMBO

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    PESCA A FONDO La pesca a fondo con il piombo é sicuramente insieme alla pesca con il galleggiante una delle tecniche più antiche. Per praticare questo tipo di pesca si usano canne non molto lunghe max 4m e abbastanza robuste per poter contrastare la potenza dei " pesci di fondo".

    la grammatura dei piombi, la lenza e l'amo varierà assecondo della tipologia dei pesci che andremo ad insidiare.

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    PESCA A LEDGERING La pesca a ledgering è semplicemente una pesca a fondo, ma, come dice il nome si usano canne più leggere, cioè più sensibili alle abboccate dei nostri amici pesci. Con questo tipo di pesca al contrario di quello che si possa credere si possono insidiare anche pesci di taglia discreta assicurandoci un divertimento

    maggiore. Le canne per questo tipo di tecnica di solito sono formate da due pezzi a incastro ed un terzo pezzo(cimino) intercambiabile assecondo la sensibilità che si desidera. Il cimino di solito viene colorato con colori molto vistosi per visualizzare ancora meglio la toccata del pesce.

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    PESCA A CARPFISHING Il carpfishing è davvero complesso e sono moltissime le varianti sia di esche, terminali, canne, mulinelli, avvisatori e centraline, tende, barchini telecomandati e chi più ne a più ne metta. Questa tecnica è entrata in Italia nei primi anni 90, ma soltanto negli ultimi anni si è stata adottata da molti pescatori. Per incominciare a praticare il carpfishing secondo me le cose fondamentali sono:

    • Due o più canne con relativo mulinello; • un avvisatore acustico e visivo per canna, • un rod-pod (porta canne),

    • un guadino capiente, • un materassino per slamatura, • un po' di attrezzatura

    e una delle cose più importante tanta pazienza. Le canne per il carpfishing sono abbastanza robuste, perché a volte devono sopportare lenze molto pesanti, sopratutto quando dobbiamo pescare a lunghe distanze. la lunghezza delle canne varia assecondo la tipologia di azione, ma al massimo arrivano a 4m.

    Il carpfishing è una tecnica Anglosassone per la cattura della carpa, che viene trattata con la massima cura, rispetto alla tradizionale pesca a fondo. Nel carpfishing l'esca non viene posizionata sull'amo ma su un filo esterno e le catture, dopo essere fotografate vengono rilasciate.

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    UN TERMINALE PRESENTATO IN MODO PERFETTO

    IL TERMINALE "A" É MOLTO

    PIÙ EFFICACE DEL TERMINALE "B". CERCHIAMO DI USARE DEI MATERIALI PIÙ MIMETICI POSSIBILI PER COSTRUIRE I NOSTRI TERMINALI.

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    VARIE TIPOLOGIE DI PIOMBI PER IL CARPFISCHING

    Vari tipi di piombi per diverse tipologie di fondale.

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    VARIE TIPOLOGIE DI AMI PER IL CARPFISHING

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    COME INNESCARE UNA BOILIES

    Prendere la nostra boilies prescelta e trapassarla con l'ago.

    Una volta passato l'uncino dell'ago agganciarci l'hair-rig e ripassarlo all'interno della boilies.

    A questo punto basta mettere lo stopper ferma boilies ed il gioco é fatto.

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    FUNZIONALITA' DELL'INNESCO

    Per avere un'ottima funzionalità la boilies deve rimanere

    distante dalla curvatura dell'amo da 5 a 10 mm, come possiamo vedere nella prima foto, nella seconda è totalmente errata.

    Ruotare il capello per verificare la sua morbidezza.

    Verificare sempre la lunghezza del capello facendolo oscillare.

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    A VOLTE BISOGNA PROTEGGERE I NOSTRI INNESCHI

    A me sinceramente non piace, però purtroppo nelle stagioni calde a volte dobbiamo assolutamente proteggere i nostri inneschi con la calza o con il termo-restringente trasparente, proteggendoli da granchi, gamberi e tartarughe.

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    UNA DELLE MIGLIORI ESCHE ALTERNATIVE!!!

    QUESTA SECONDO ME É UN ESCA INVERNALE "E NON SOLO" UN PO' ALTERNATIVA, MA VI POSSO ASSICURARE CHE IN DETERMINATE OCCASIONI FA LA DIFFERENZA. (INNESCO DI BIGATTINI SU MAGGOT CLIP)

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    VARIE TABELLE DI STATISTICHE

    Giusto equilibrio tra boilies ed amo.

    Percentuale del risultato di ferrata (distanza tra

    boilies ed amo).

    Il giusto peso con il giusto amo

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    TABELLA PER OTTENERE UNA DISTANZA DI LANCIO OTTIMALLE CON LA MIGLIORE PERFORMANCES DELLA CANNA

    Test attendibile usando filo trecciato da 25 libre e il solo piombo.

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    ANATOMIA DI UN LANCIO CORRETTO

    Alla fine del nostro lancio dobbiamo sempre frenare la lenza, per evitare che si crei l'angolo d'entrata troppo ampio figura “A” e quindi la lenza madre scendendo parallela al terminale inevitabilmente si ingarbuglierà.

    Quindi cerchiamo di creare sempre un lancio ricreando la figura "B".

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    COME, DOVE E QUANDO TROVARE LE NOSTRE AMICHE CARPE

    STAGIONE LUOGO ORARIO

    PRIMAVERA Acque basse, canneti ed erbai, pendii più o meno scoscesi e gradini.

    10.30-17.30

    ESTATE Rive ombreggiate, sorgenti sotterranee, a galla su

    superficie battuta da vento, in prossimità di affluenti.

    4.00-9.30

    17.00-22.00

    AUTUNNO Buche, acque profonde e riparate dal vento; e nelle giornate più calde vicino a riva tra canneti ed erbai.

    9.00-17.00

    INVERNO

    Tratti calmi e profondi dei fiumi, in prossimità di

    affluenti, sorgive, nei canali adibiti al passaggio di barche, che mantengono temperature superiori. Lanche, grosse buche, piloni dei ponti, nelle grosse curve.

    11.00-15.00

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    ALCUNI MIX PER CREARE LE BOILIES GUSTO CROSTACEI: 100G. FARINA DI MAIS 100G. FARINA DI SOIA

    100G. SEMOLINO 100G. PASTONCINO

    1 CUCCHIAIO DI FECOLA DI PATATE

    25ML. ADDITIVO AI CROSTACEI 25G. PELLET AL PESCE TRITATO

    25G. GAMBERETTI ESSICCATI TRITATI 30G. ROBIN RED

    2.5ML. DOLCIFICANTE NHDC

    GUSTO PESCE: 100G. FARINA DI MAIS 100G. FARINA DI SOIA

    100G. SEMOLINO 100G. PASTONCINO

    1 CUCCHIAIO DI FECOLA DI PATATE 50G. PELLET AL PESCE TRITATO

    25ML. ADDITIVO AL PESCE 30G. ROBIN RED

    2.5ML DOLCIFICANTE NHDC

    GUSTO FRUTTA: 100G. FARINA DI MAIS 100G. FARINA DI SOIA

    100G. SEMOLINO 100G. PASTONCINO

    1 CUCCHIAIO DI FECOLA DI PATATE

    50G. PASTONCINO ALLA FRUTTA 25ML. ADDITIVO ALLA FRUTTA

    30G. ROBIN RED 2.5ML. DOLCIFICANTE NHDC

    (Se vogliamo una frutta in particolare sostituire l'additivo generico con quello della frutta desiderata.)

    GUSTO SPEZIE: 100G. FARINA DI MAIS

    100G. FARINA DI SOIA 100G. SEMOLINO

    100G. PASTONCINO 1 CUCCHIAIO DI FECOLA DI PATATE

    25ML. ADDITIVO ALLE SPEZIE 50G. ROBIN RED

    2.5ML. DOLCIFICANTE NHDC

    1 CUCCHIAIO DI CANNELLA

    (Cosa comune a tutti i mix: aggiungere un uovo ogni 100g. di prodotto)

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    UN MODO INFALLIBILE DI PASTURAZIONE

  • CORSO DI PESCA Tipico innesco con pasturazione in zona dovuta ad un sacchetto di PVA.

    In questo caso la nostra pasturazione é dovuta da un salame di rete in P.V.A + una corona di boilies cucito su un filo in PVA.

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    PESCA AL TOCCO La pesca al tocco é una tecnica un po' particolare, perché viene praticata solo nei torrenti e nei fiumi di montagna. Nella maggior parte dei casi questa disciplina viene usata per la pesca alla trota in corsi d'acqua limpidi e tortuosi di alta quota. La pesca al tocco secondo me non é altro che un ibrido tra la pesca a galleggiante e la pesca a fondo, infatti la lenza per questa tecnica é formata da un piccolo galleggiante che serve solo come segnalatore e da un terminale che

    può essere costruito con piombatura distribuita o con una torpilla di almeno 5g. Le canne impiegate sono di tipo teleregolabili (lunghe fino a 12m) cosicché possiamo modificare il nostro raggio d'azione assecondo le necessità ed esigenze. Come mulinello e sufficiente un mulinello che ha come capienza poche decine di metri di lenza. Con la pesca al tocco, come dice il suo nome, la

    canna si tiene sempre in mano e appena si sente una piccola vibrazione o toccata si ferra!

    Terminale con piombatura a pallini.

    Terminale con torpilla di 5g.

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    PESCA A MOSCA Con questa tecnica di pesca il raggio di pesci da insidiare è molto ampio, dall'alborella alla trota, dal cavedano al temolo. Nella pesca a mosca, contrariamente a quanto avviene con le altre tecniche, è la lenza che fa da peso poiché l'esca non pesa praticamente niente. La mosca é unita alla lenza con un terminale di nylon. La scelta della canna deve essere fatta in funzione del suo impiego, che ne determina una certa lunghezza e un'azione ben precisa. Riguardo al mulinello, in questo tipo di pesca é semplicemente un contenitore per il filo. Il terminale é molto importante perché é quello che posa la mosca sulla superficie dell'acqua.

  • CORSO DI PESCA

    LE CINQUE FASI DEL LANCIO VERTICALE

  • CORSO DI PESCA

    VARIE TIPOLOGIE DI ESCHE

    Quattro tipi di mosce diverse.

    Due tipi di popper per il persico trota.

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    PESCA AL SILURO Per poter catturare questo maestoso pesce che raggiunge tranquillamente 80 kg e 2.5m di lunghezza vengono usate svariate tipologie di pesca sia da riva che dalla barca (naturalmente dove é possibile). Le tecniche più usate sono lo spinning e la pesca a fondo con o senza galleggiante. PESCA A SPINNIG: per questa tecnica viene utilizzata una canna studiata appositamente, robusta, ma nello stesso tempo sensibile, pronta ad attutire qualsiasi maxi colpo del nostro amico baffuto. Come mulinello si può usare qualsiasi tipo, purché sia robusto e con un eccellente frizione! Il filo di solito é di tipo intrecciato con un diametro di 0,30-0,40mm.

    Come esca si possono usare: ondulanti, rapala di svariate tipologie e varie esche in silicone (naturalmente tutto extra large). PESCA A GALLEGGIANTE: nella pesca al siluro con il galleggiante vengono usate canne molto robuste con una potenza di lancio fio a 800-900gr, il mulinello deve essere massiccio, con buona frizione e capienza di filo abbondante. Anche in questo caso viene usata una lenza di tipo intrecciato con diametro di 0,50-0,60m. Come amo si usa dal 2/0 al 10/0 assecondo l'esca usata.

    Il galleggiante utilizzato per questa tecnica può essere sia un galleggiante trovato in commercio sia un semplice palloncini gonfiato e portato ad un diametro di 10-15cm. Come esca principale di solito viene impiegato un pesce vivo (carassio, cavedano, anguilla, etc..).

  • CORSO DI PESCA PESCA A FONDO: la pesca a fondo per il siluro é molto simile alla pesca a fondo classica, naturalmente l'attrezzatura che viene utilizzata deve essere idonea a contrastare questo nostro amico "gigante". Canna robusta non tanto lunga, mulinello massiccio e filo intrecciato con un diametro di 0,50-

    0,60mm. Nella tecnica a fondo viene usata come esca il mazzo di lombrichi, un pezzo di fegato o il calamaro.

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    VARIE TIPOLOGIE DI LENZE PER LA PESCA AL SILURO N1: lenza classica.

    N2: lenza classica piombata, questo tipo di terminale viene usato se vogliamo tenere la nostra esca più ferma. N3: lenza a "bandiera", questo terminale viene usato per tenere la lenza ferma e l’esca rialzata dal fondo.

    N1: lenza classica per pesca a fondo.

    N2: lenza classica con aggiunta di una palla galleggiante, per tenere l'esca sollevata dal fondale.

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    LE QUATTRO STAGIONI DEL SILURO

    Il siluro esce dal "letargo" invernale quando l’acqua è intorno agli 8° C. Il suo stomaco è vuoto, le sue riserve di grasso sono finite, ed ha fretta di preparare la prossima frega. Tutti si attivano, e in particolare le femmine, che vogliono aumentare la quantità di uova che portano con loro. Malgrado l’acqua ancora fredda (8-11° C), le prime grosse prede finiscono in bocca al nostro predatore, soprattutto durante le piene del fiume,

    che sporcano l'acqua. Quando il fiume è normale il siluro preferisce attendere la preda sul fondo, in acque medio profonde, dove gli sbalzi termici di questo periodo sono meno rilevanti, piuttosto di effettuare una cruenta caccia in superficie. Quando l’acqua finalmente raggiunge i 17°

    C, il ventre delle femmine si arrotonda, riempitosi di numerose uova. I siluri in questo periodo, evitano con decisione le nostre esche, concentrandosi più sulla frega: è quasi inutile disturbarli!

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    Dopo la frega, il siluro ha molta fame, la perdita di calorie provocata da un difficile ed agitato accoppiamento, deve essere compensata al più presto, lavoro non molto complicato in un acqua

    così riscaldata. La digestione del siluro è molto rapida e lo stomaco assorbe velocemente le sostanze nutritive ad intervalli ravvicinati, le nostre esche possono ora riempirgli la pancia. La pesca è prevalentemente notturna, e l'attività è maggiormente concentrata a galla nei bassi fondali.

  • CORSO DI PESCA

    Quando la temperatura dell’acqua ridiscende notevolmente sotto i 22° C, l’organismo del siluro si prepara, poco a poco, all’inverno che si avvicina, in quanto gli conviene ricoprirsi di uno stato

    supplementare di grasso. Purtroppo, però, le basse temperature, rendono i pesci spesso lunatici, soprattutto in caso di brusca caduta intorno ai 2° C, rimanendo inattivi per parecchi giorni. Pertanto l’organismo risente il bisogno di arricchire ancora di più un ventre già bello pieno, è in questi casi che si può parlare di siluri grassoni. Durante questi giorni, per circa una settimana, si possono fare delle catture

    fantastiche. Più la temperatura dell’acqua si abbassa e più rare diventano le cacce collettive, quando essa è intorno ai 10° C, solo qualche individuo gigantesco

    è ancora in attività e lo si può catturare pescando sulle fosse profonde. È in ragione di questa specie di bulimia, che autunno è per due o tre settimane uno dei periodi migliori dell’anno per fare il colpaccio. Solo a causa dei capricci del tempo, questa fase rimane spesso imprevedibile.

  • CORSO DI PESCA

    Se la temperatura dell’acqua cade sotto gli 8° C, il siluro osserva una attività ridotta al minimo, riposa sul fondo senza muoversi. Le sue principali riserve caloriche sono sacrificate solo all’apertura e alla chiusura delle branchie

    per respirare. Non si sposta praticamente più da dove si trova, solamente un brusco cambiamento d’acqua causato da una piena lo costringe a farlo. In questo periodo le possibilità di una cattura sono evidentemente ridotte. É possibile in tal periodo attaccare spesso e volentieri dei siluri dall’esterno, in quanto nei mesi più freddi dell’anno, si assiste ad un vero e proprio assembramento di massa di siluri. Questo fenomeno è frequente ed è stato

    osservato, sia in Po, che nel canal Bianco e in Francia nella Saona. L’inverno è dunque il periodo dell’anno peggiore per catturare siluri? Dove l’inverno è rigido sicuramente! Ma dove determinate condizioni ambientali, naturali o artificiali, permettono all’acqua di non raggiungere determinate basse temperature, allora qui le possibilità di una cattura non sono nulle. Ad esempio nei pressi di Ostiglia nel mantovano, una centrale termoelettrica presente sulla riva del Po, fa si che la temperatura dell’acqua non scenda per un lungo tratto al di sotto dei fatidici 10° C, infatti in questa zona le catture invernali sono più numerose che in qualsiasi altro posto nel Grande Fiume.

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    PESCA AL SILURO CON TECNICA A "BREAK"

    Nella tecnica a break l'esca viene bloccata e tenuta ferma legandola in un appiglio sia

    naturale che artificiale, di solito dalla parte opposta di dove stiamo pescando. Infatti per pescare a break è consigliato, quasi obbligatorio! l'uso della barca. Come vediamo nella foto in questo caso abbiamo scelto una legnaia creatasi ai lati di un pilone del ponte (zona ottima).