La Pesca Mosca e Spinning 1/2014 anteprima

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Spedizione in abbonamento postale 70% - Empoli - anno XIV, numero 1 - FEBBRAIO-MARZO 2014 R a n a C r a y f i s h S a u v a g e X V T r o f e o B i s e n z i o T r i c o t t e r i i t a l i a n s t y l e 1 2 m o s c h e p e r l a p e r t u r a 3 m o s c h e p e r p e s c i d i f f i c i l i n. 1 FEBBRAIO-MARZO 2014 www.lapescamoscaespinning.it B a s s 2 0 1 4 B a r b i i b e r i c i S i n k i n g l i p l e s s T r o u t A r e a G a m e O b i e t t i v o l a c u s t r e A r t i f i c i a l i d a s t r a d a T r o t a f i u m e e t o r r e n t e SPECIALE ARTIFICIALI & COSTRUZIONE Fiera di Vicenza, 8-10 febbraio 2014 1/2014 € 5,90 con le foto di 94 mosche e 232 artificiali

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L'anteprima del n. 1/2014, in edicola, con il Sommario e la parte iniziale di quattro articoli.

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RanaCrayfishSauvageXV Trofeo BisenzioTricotteri italian style12 mosche per l’apertura3 mosche per pesci difficili

n. 1 • FEBBRAIO-MARZO 2014www.lapescamoscaespinning.it

Bass 2014Barbi iberici

Sinking lipless Trout Area Game

Obiettivo lacustreArtificiali da strada

Trota fiume e torrente

SPECIALEARTIFICIALI &COSTRUZIONE

Fiera di Vicenza, 8-10 febbraio 2014

1/2014

€ 5,90

con le foto di94 mosche e232 artificiali

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Direttore responsabileEugenio Ortali

RedazioneVia Jacopo Della Quercia 88 • 50053 EmpoliTel. 0571/73.701 • Fax 0571/530.989www.lapescamoscaespinning.itinfo@lapescamoscaespinning.itwww.facebook.com/MoscaeSpinninghttp://twitter.com/lapescaMeSwww.youtube.com/user/MoscaeSpinningwww.flickr.com/photos/moscaespinning

Segretaria editingGraziella Curto

Hanno collaborato a questo numeroClaudio Carrara, Riccardo Carrara,Fabrizio Cerboni, Luca Dalcer,Fabio Federighi, Michele Illiceto,Ivano Mongatti, Giorgio Montagna,Francesco Paolini, Federico Renzi,Luca Russo, Marco Sammicheli,Igor Stancev, Nadica Stanceva,Emanuele Turato, Antonio Varcasia

Pubblicità e abbonamentiPetra srl

Via Jacopo Della Quercia 88 • 50053 EmpoliTel. 0571/73.701 • Fax 0571/530.989

Pubblicazione periodica

Disponibile anche come Appper iPad e dispositivi Android

Registrazione presso il Tribunale di Vicenzan. 900 del 4 febbraio 1997

Tutti i diritti riservatiLA PESCA MOSCA E SPINNINGEdizioni PETRA srl

Direttore editorialeElena Dall’Armi

Grafica e impaginazione: Petra srl

Stampa: Arti grafiche Boccia spa, Salerno

Distribuzione: ME.PE., Milano

14XV TROFEO BISENZIOa cura della redazioneIl resoconto dell’edizione 2013 del celebretrofeo di costruzione toscano, che da diver-si anni è diventato una delle più importantimanifestazioni di pesca a mosca italiane.Con le foto di tutte le imitazioni dei primitre classificati.

18TROTA. RIALI, TORRENTI, FIUMIdi Fabrizio CerboniInizia dalla trota torrente e fiume la rasse-gna delle principali novità nel settore artifi-ciali che caratterizza tutto il numero, inquesto caso accompagnata da un veloceriepilogo sulle tipologie di esche previsteper questa tecnica dallo spinning moderno.

28SAUVAGEdi Claudio e Riccardo Carrara«La Sauvage non è una mosca artificiale‘esatta’ nel senso naturalistico del termine,non è la riproduzione artificiale di una mo-sca reale; è più di questo, è una creazione, èla mosca assoluta!» (H. Bresson). Quel checonta, infatti, è il potere di suggestione.

34BARBI IBERICI A SPINNINGdi Giorgio MontagnaIl Luciobarbus bocagei, endemico della pe-nisola iberica occidentale, negli ultimi annisi è rapidamente moltiplicato nelle acquedel Po, raggiungendo taglie di svariati chilie rivelandosi un avversario molto diverten-te nelle correnti fluviali.

40ITALIAN STYLE. TRICOTTERIdi Fabio FederighiContinua la serie delle mosche derivate, nelpiù tipico stile italiano, dalla lezione di Fran-cesco Palù. Questa volta l’autore prende inconsiderazione i tricotteri, presentando unaserie impressionante di tipologie e di va-rianti, con close up su specifiche mosche.

50ARTIFICIALI DA STRADAdi Luca RussoDopo la panoramica generale sull’argomen-to effettuata nell’ultimo numero web dellarivista, l’autore si sofferma qui sulle princi-pali categorie di artificiali light da impiegarein questa pesca e, nelle foto, sui nuovi mo-delli che il mercato continua a sfornare.

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56TRE MOSCHE PER PESCI DIFFICILIdi Federico Renzi«Ci sono giorni durante i quali i pesci ci co-stringono a usare il cervello: bollano perore e noi cambiamo una mosca dopo l’altrasenza riuscire a capire fino in fondo perchéle nostre imitazioni vengano sistematica-mente ignorate».

62BASS 2014di Luca DalcerIl mondo del bassfishing, legato com’è all’a-gonismo, è uno dei territori prediletti dellaricerca tecnologica e delle innovazioni nelsettore degli artificiali. Ecco le novità per laprima parte dell’anno elaborate dalle princi-pali aziende presenti sul mercato.

68DODICI MOSCHE PER L’APERTURAdi Ivano MongattiNon molte sono le imitazioni delle quali èpossibile usufruire in inverno. Le moscheproposte sono quattro versioni di Rhithro-gena, quattro di Baetis e altrettante diLeuctra: sei mosche dell’autore, tre di Mar-co Moscardi, tre di Niccolò Matteucci.

74SINKING LIPLESSdi Francesco PaoliniPrivi della paletta che dà agli artificiali rol-ling sull’asse verticale e wobbling su quelloorizzontale e con un peso specifico general-mente superiore rispetto a quello dei jerkminnow sinking: ecco i sinking lipless o, co-me vengono chiamati da molti, jig minnow.

80RANE E GIRINIdi Federico RenziEssendo questo un numero ‘speciale’, nonabbiamo rispettato la stagionalità cui la se-rie in genere si attiene, in favore di un’imi-tazione che ispira nei costruttori modelliparticolarmente fantasiosi, come si osservanelle diverse proposte qui presentate.

88TROUT AREA GAMEdi Michele IllicetoEcco l’ultima novità dello spinning, ancoraignota ai più. Proviene, manco a dirlo, dalGiappone, e fa ricorso di fatto a una sola ca-tegoria di artificiali: ondulanti di dimensionimicro, generalmente dai 2,5 ai 4-5 cm perun peso di 2-5 g. Modelli, colori, tecniche.

92CRAYFISHdi Nadica e Igor StancevDai due maestri macedoni, step by step, lediciotto fasi di montaggio di un modellomolto imitativo di gambero di fiume che haottenuto un prestigioso premio e che si èrivelato assai efficace sulle grosse trote inmolte acque europee.

98OBIETTIVO LACUSTREdi Giorgio MontagnaNove recenti artificiali consigliati da Giorgioper la cattura della trote di lago, tecnicanella quale è particolarmente esperto, sud-divisi in minnow tradizionali, lipless e join-ted. Insieme a uno dei tanti modelli autoco-struiti che si vedono nei laghi del nord.

RUBRICHE

004 NOTIZIE104 SHOW ROOM110 RECENSIONI111 MERCATINO

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italian styleTricotteri

FABIO FEDERIGHI [ [email protected] ]

Continuo in questo numero il percorso intra-preso con l’articolo Italian Style («La PescaMosca e Spinning» n. 2/2013), nel quale ave-vo affrontato il tema di una particolare vi-sione concettuale della costruzione, tuttaitaliana, in relazione all’ordine delle effime-re. L’ordine dei tricotteri, dei quali ci occu-

peremo ora, si presta a maggior ragione a imitazioni vive e dimovimento molto importanti e infatti anche in questo caso ilnostro Francesco Palù a mio avviso ha fatto letteralmente lastoria, elaborando un concetto nuovo di artificiali. Proporròvari modelli che seguono questa via maestra e anche alcunipiù imitativi, che mantengono tuttavia lo stesso concetto divitalità.Sento a questo punto di dover fare una premessa. Leggospesso, specialmente nei forum, scritti di costruttori che par-lano di regole sulla costruzione, sui montaggi, sui materiali.In molti casi l’impressione che ne traggo è che le regole ser-vano a un genere di fly tyier che ha necessità di punti fermi eche tale staticità di visione porti a rimanere ancorati a mo-delli prefatti, già esistenti. Una mentalità che Francesco haletteralmente infranto, incurante di ideologie e di regole. Èvero, le regole sono necessarie e le basi sono importanti, ma

rimangono tali fino al momento in cui qualcuno non le scon-volge e va oltre, creando qualcosa di diverso. In molti ciòcrea scompiglio d’idee e genera un rifiuto ‘a prescindere’, persvogliatezza o peggio per incapacità, spesso per limitataesperienza e ristrettezza di visione. Perdonate lo sfogo: ap-prezzo molto chi sceglie il classico perché gli piace e lo portaavanti nella nostra storia della costruzione, ma provo l’esattocontrario per quelli che con negligente superficialità snobba-no qualsiasi tentativo di progredire, dando magari a pienemani consigli alle nuove leve, che ancora non si sono fatte unbagaglio di esperienze tali da poter discernere tra una nozio-ne corretta e una errata. Se qualcuno non avesse avuto l’ardi-re di infrangere certe regole, di sicuro saremmo rimasti fermialla sommersa con la piuma di gallina e alle canne da pescarealizzate con la canna dolce. Scusatemi ancora, ma mi sentoproprio di difendere quei costruttori, del passato e del pre-sente, che cercano di impegnarsi a portare avanti il tema co-struzione miscelando concetti, testando ed elaborando, spe-cie nei confronti di chi senza basi, idee ed esperienza si limi-ta a scopiazzare e sentenziare, magari cercando anche famae riconoscimento.Tornando all’argomento dell’articolo, i tricotteri sono insettiparticolarmente interessanti nelle loro fasi metamorfiche,

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specie quelle superficiali, essendo dei grandi confusionari:pupe che nuotano a scatti veloci e irregolari, emergenti cheappena fuoriescono dall’esuvia zampettano e sbattono le ali ozampettano sulla superficie con le ali leggermente divaricateo a riposo, cercando di spostarsi verso la sicurezza di una riva,insetti adulti che svolazzano vicino alla superficie con ripetu-ti colpetti sulla stessa. Il movimento, insomma, è la loro pe-culiarità, tanto che le bollate sui tricotteri – sia imago cheemergenti – sono spesso fragorose a causa della velocità che ilpesce deve imprimere nello scatto per ghermirli. Ecco ancheperché con insetti del genere siamo facilitati nell’imitare ilmovimento tramite dressing. In Italia si costruiscono sedge estonefly che si differenziano parecchio dal rimanente panora-ma costruttivo: spesso si continuano a vedere sedge con ali acapanna con i soliti giri di hackle in testa o comunque ‘perfet-tine’ (vedi in generale il mondo anglosassone), ma hanno vi-talità assai scarsa. Una conferma di tale tesi mi è stata data davari costruttori della penisola scandinava, normalmente abi-

tuati a pescare con imitazioni di tricottero in acque piuttostoveloci: le nostre imitazioni impressionistiche hanno trovatoun largo apprezzamento in quei luoghi.Francesco Palù ha da molti anni dato una svolta alla visionetradizionale dei tricotteri creando imitazioni piene di vitalitàe molti costruttori dopo di lui hanno dato interessanti inter-pretazioni di questo tipo di artificiali. È grazie all’utilizzo deidubbing di pelo o a miscele varie che si riesce a ottenere ilmovimento – magari abbinato a piume di pernice o gallinascreziata o barrata, come ad esempio galline coq de leon –,ma anche tramite le ali, che personalmente vedo bene non in-

In alto: peeping caddis, o cased caddis, o semplicemente portasassi: imitazio-ni pesanti e con tanta mobilità, data dall’utilizzo di dubbing sparso non com-pattato più peli di nutria e pernice in uscita. La larva è in trilobal chenille bru-ciata con testa verniciata di colla nera. Nella foto d’apertura: Cased caddis.

In basso: larve e pupe appesantite, sia in forma ‘sgusciata’ dalla casetta (si-tuazione difficile da trovare in natura, ma funzionano), sia in forma di pupaemergente.

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LUCA RUSSO [ [email protected]]

Lo street fishing attuale deriva dalla fusione didiverse tecniche di pesca. Un apporto fonda-mentale è sicuramente derivato dalla pesca alblack bass, alcune peculiarità sono proprie del-la pesca a rock fishing, altre della pesca allatrota a spinning. Nello scorso numero la tecni-ca è stata presentata nelle sue caratteristiche

generali, qui verranno analizzate in dettaglio le varie tipolo-gie di artificiali che hanno prodotto risultati stabili nei con-fronti dei predatori che popolano i corsi d’acqua cittadini.

da stradaNelle numerose immagini a corredo dell’articolo sono evi-denziati alcuni dei modelli più recenti apparsi sul mercato,che pertanto non vanno a coprire tutte le categorie descritte.

hardbaitPopper. Cominciamo la rassegna da una delle esche più di-vertenti ed emozionanti da utilizzare. I micro-popper scate-nano abboccate travolgenti da parte di cavedani e luccetti in

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centro città. Possono essere animati con diversi stili di recu-pero. In caso di attività del pesce potete far bollare la vostraesca animatamente, recuperandola alternando brevi stop adecisi e consecutivi strappi impressi alla canna. In caso di at-tività superficiale moderata dovrete aumentare le pause del-l’esca e imprimere strappi meno frequenti e potenti.

Minnow. Una delle esche più letali per tutti i predatori aqualsiasi latitudine e longitudine del mondo non poteva cheessere efficace anche nello Street. Classico ‘pigliatutto’, il mi-niminnow saprà far catturare qualsiasi tipo di pesce, arrivandoa scatenare l’ira persino di ciprinidi in difesa. Si consiglianomisure dai 5 ai 7 cm, arrivando a un massimo di 9. La versionefloating è preferibile in caso di attività superficiale dei pescimentre la versione suspending, specialmente nelle versioni di-ving a paletta pronunciata, è maggiormente consigliata se ipesci sostano oltre i 50 cm di profondità. La versione suspen-ding, inoltre, è perfetta per mantenere l’esca alla medesimaprofondità, il che consente di far sostare l’esca a lungo nellacosiddetta strike zone e di animarla con leggerissimi colpi dicanna. È incredibile quanto questa paziente tecnica possa farrisvegliare dal torpore invernale i predatori. Non abbiate timo-re, alternate pause di oltre trenta secondi a leggere twitchate:se il pesce è nei paraggi non saprà resistere al minnow.

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da strada Smith Shirasu Minnow 48 4,8 cm 2,2 g e 3,1 g lipless

Rapala UltraLightMinnow 6 cm 4 g0,6-0,9 m

Daiwa Dr.Minnow 5 cm 3 g sinking

Damiki Piramil 7 cm 5 g sinking

Damiki Striker 90SP 9 cm 10,5g suspending

Molix Audace 6,5 cm 3,5g suspending

Molix Jubarino 5 cm 2,5 g

Smith Still 4 cm 4 g

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ca Tre mosche

FEDERICO RENZI [[email protected]]

Ci sono giorni durante i quali i pesci ci co-stringono a usare il cervello: bollano per oree noi cambiamo una mosca dopo l’altra sen-za riuscire a capire fino in fondo perché lenostre imitazioni vengono sistematicamen-te ignorate. Se avete letto alcuni dei miei ar-ticoli saprete che queste sono le situazioni

che prediligo, non per masochismo, ma solo perché quelli so-no i giorni che mi insegnano qualcosa di nuovo: il fiume di-venta ancora una volta una scuola e manda alcuni dei suoimigliori insegnanti apposta per me. È chiaro che durantequeste giornate dobbiamo usare le nostre armi migliori, tuttodeve essere curato nei dettagli, a cominciare dall’insieme can-na-coda-finale-tippet, passando per il lancio, fino ad arrivarealla mosca, che spesso è il punto cruciale di tutto il sistema,ma che è anche l’anello più debole. Pensate che assurdità:passiamo anni ad affinare la tecnica di lancio, spendiamo unsacco di soldi per avere l’attrezzatura migliore possibile, madedichiamo pochissimo tempo alla comprensione del ciclovitale degli insetti. In tanti anni di serate nei club e di corsi hovisto tante persone in possesso di un buon lancio che non so-no in grado di riconoscere la differenza di un pesce che bollasu una ninfa emergente da uno che sta mangiando una dun.Come ho già scritto in passato, la conoscenza è la parte piùimportante della nostra attrezzatura: puoi avere la canna piùavveniristica, puoi saper mettere la tua mosca dentro un bic-chiere a 30 metri di distanza, ma se ancora dividi le effimere

solo in gialline e verdine, non puoi dire di essere un pescatorea mosca. In questo articolo vorrei sintetizzare i concetti appe-na espressi con alcuni artificiali da me elaborati in tanti annidi prove e di errori durante le giornate difficili, sperando cheservano da spunto per aiutare qualcuno di voi a comprenderemeglio il fiume.

Transition emerger• amo: light grub nn. 12-20 ovviamente a seconda dell’insetto che si

vuole imitare

• ninfa: avvolgimento di lana mohair marrone o crema

• addome: Frenzy body

• code: microfibettes

• ali: cdc, cartene o polipropilene

• zampe-torace: dubbing in cdc nelle misure più piccole, in pelo di lepre in

quelle più grandi. In entrambi i casi il torace è sormontato da una stri-

scia di foam

Quando una ninfa di effimera raggiunge la superficie dell’ac-qua, ha di fronte l’ostacolo più duro da superare di tutta lasua breve vita. Ho parlato di questo aspetto della vita delleeffimere, che ritengo importantissimo per la pesca con lamosca, nell’articolo A tre centimetri dal cielo («La Pesca Mo-sca e Spinning» n. 6/2005). Questo artificiale è la rappresen-tazione del momento di transizione: la dun sta fuoriuscendo

per pesci difficili

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dalla spoglia ninfale ed è nel momento più vulnerabile, co-stituendo una preda molto facile per i pesci. La difficoltàmaggiore che ho dovuto superare per questa mosca è stataprincipalmente l’individuazione dei giusti materiali; trattan-dosi in pratica di due mosche costruite sullo stesso amo, ilrischio maggiore è che sbagliando materiali si costruisca unamosca che assume un assetto sbagliato in acqua. Per essereefficace questo artificiale deve restare con la parte che imitala ninfa completamente sott’acqua, mentre tutto il resto de-ve emergere. Alcuni dei primi tentativi che ho fatto a causadei materiali non appropriati o affondavano dopo soli pochilanci oppure si adagiavano piatti sull’acqua. Alla fine ho tro-vato il giusto mix: lana mohair per la ninfa e materiali super-galleggianti per tutto il resto. Tutto, poi, è diventato piùsemplice quando ho individuato un materiale che ritengo ri-voluzionario per la realizzazione di extended bodies e che ho

chiamato Frenzy body; tale materiale, per la sua translucen-tezza, è molto imitativo, è facilismo da usare in quanto nonrichiede l’uso di colle o attrezzi vari, e galleggia come untappo di sughero, permettendo alla mosca di avere sempreun assetto ottimale e di poter essere usata anche in presenzadi forti correnti. Le uniche variazioni che apporto a questamosca riguardano la presenza o meno delle zampe in pelo dicervo e il materiale adoperato per le ali, che va dal cdc dellaprima versione al polipropilene quando voglio una moscache si veda bene anche con luce molto scarsa e che magariresista meglio a numerose abboccate, fino al cartene per unamaggiore imitatività. Ovviamente questo artificiale va silico-nato solo nella parte che dovrà restare fuori dall’acqua, men-tre la parte che imita la spoglia ninfale va bagnata con l’ac-qua del fiume o con saliva per permetterle di entrare subitoin pesca.

COME USARE IL FRENZY BODY

• ritagliate una striscia di materiale di circa 1 cm;

• tirate con le dita le due estremità: a questo punto le pro-

prietà adesive del materiale sono attivate;

• tagliate un pezzetto di materiale e ponetevi nel mezzo due

o tre microfibettes;

• rollate il materiale avvolgendo le microfibettes;

• colorate con un pennarello il corpo e ricopritelo con un altro

pezzetto di Frenzy body, rollandolo come il primo strato.

[il prodotto in Italia è distribuito da HiFly Shop]

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Bass 2014LUCA DALCER [ [email protected]]

Per l’appassionato di bass fishing il periodo in-vernale rappresenta il momento migliore perdocumentarsi sulle novità in arrivo per lanuova stagione, guardando al mercato giap-ponese e a quello americano ma anche aquanto avviene in casa nostra, dal momentoche creatività e abilità nella progettazione

non mancano certo alle migliori menti italiane. Presentiamodi seguito gli artificiali che al momento di chiudere la rivista,subito prima di Natale, rappresentano le principali novità2014 per il bass, riservandoci di tornare sull’argomento in se-guito con indicazioni più precise o con la presentazione di ul-teriori prodotti apparsi sul mercato.I brevi commenti riportati per ciascun artificiale derivano inalcuni casi da rapide prove in acqua, in altri dalle impressioniderivanti da un’attenta osservazione delle esche (talvolta pro-totipi allo stadio finale), il tutto unito alle indicazioni fornitedai produttori.

hard baitIl Finder 110 Suspending della Molix è un jerk minnow con ar-matura passante e ottime prestazioni che si distingue per

un’azione vivace e grande equilibrio. Molto efficace anche perpresentazioni finesse in acqua salata, si lancia molto lontanoin virtù del sistema di trasferimento pesi. Nuota bene con unrecupero regolare, ma dà il meglio di sé quando jerkato constop & go; è soprattutto d’inverno, usando tale tecnica, che ilsuspending si rivela micidiale per i bass. È disponibile in ottocolori, incluse tre nuove livree per il 2014.Il Damiki Abyss 90 è un jerk che riesce a guadagnare con faci-lità profondità importanti. Il suo movimento consiste in un’o-scillazione molto stretta, decisamente allettante; in fase distop mantiene un assetto perfetto ed è in questi momenti chein diversi casi avviene l’attacco del predatore. Molto efficacenella stagione fredda, è una grande scelta a inizio primavera.Disponibile in una gamma di colori realistici, è fra i jerk piùconsigliabili per insidiare i pesci in profondità.Sempre di Damiki è l’Axe Serpent 75, un minnow da 8 g cherappresenta un’ottima soluzione per insidiare pesci difficili intutte le stagioni: chi non teme le temperature rigide dell’in-verno può impiegarlo anche per la cattura di trote, aspi e altripredatori. Si tratta di un modello suspend, per cui in fase distop rimane fermo a mezz’acqua. Ultima proposta ‘dura’ per il bass 2014 di Damiki è il Joker 65SP, un nuovo jerk suspend particolarmente adatto nella pescaa light game, tanto in acqua dolce quanto in quella salata.

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Raggiunge la profondità di un metro e dà il meglio di sé recu-perato con le tecniche del jerking e del twitching.Anche Ima propone un jerk, il Flit 100, risultato del lavorodel pro angler Michael Murphy in collaborazione con ImaGiappone. È stato progettato con ampia schiena, facce late-rali piane e uno stomaco stretto per imitare i piccoli pesciforaggio che si possono trovare nelle acque di tutto il mon-do. Le tecniche migliori per utilizzarlo sono il classico recu-pero con pausa, vale a dire uno o più colpi di canna e unapausa che può variare in base alla stagione (più fa freddo,più le pause devono essere lunghe) e il deadsticking, che ini-zia con un paio di colpi molto secchi per far sì che il jerk ar-rivi alla profondità desiderata per poi lasciarlo fermo per al-cuni secondi.Distribuzione Blue Springs anche per il Maria MJ Twitch DD,jerk bait ottimo per insidiare i bass a una profondità dai 2 ai2,5 m, molto valido anche per lucci e aspi.Torniamo a Ima per lo Skimmer, uno stickbait topwater par-ticolarmente snello rispetto ai concorrenti della categoria.Altro particolare interessante è il movimento a zig zag che locontraddistingue, che in fase di recupero (walking the dog)produce un effetto bolla che ricorda le mangianze del pesceforaggio, provocando una reazione da parte dei predatori an-che di buona dimensione nel risalire dalle profondità.

1/2014 • MOSCA e SPINNING • 63

Bass 2014

Molix Finder 110 Suspending 11 cm, 8,5 g

Damiki Abyss 90 Suspend 9 cm, 13,5 g

Damiki AXE Serpent Suspend 7,5 cm, 8 g

Damiki Joker 65 Suspend 6,5 cm, 5,6 g

IMA-Bass Skimmer

IMA-Bass Flit 10 cm, 10 g

Maria MJ Twitch DD 90SP 9 cm, 12,5 g