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Tecniche di comunicazione

efficaceVeronica Verlicchi

Digital Media Specialistwww.veronicaverlicchi.it

I 5 atteggiamenti da evitare con noi stessi:

Focalizzarsi sul problema : questa è l'essenza del lamento. Ci identifichiamo con il problema, non con la soluzione.

Catastrofizzare : ogni situazione negativa che ci si presenta è un orribile disastro

Aspettarsi il peggio: “ E se non le piaccio? E se non supero quell'esame?” . Aspettarsi il peggio non ci aiuta affatto a comportarci in modo efficace, ma stimola solo l'ansia.

Pensare per stereotipi : incasellando gli altri (e noi stessi) in categorie preconcette, evitiamo di pensare alla gente in termini di individui distinti.

Pensare in termini di doveri : “ dovrei”, “sarebbe necessario che”..., “devo”, “è opportuno che...” sono tutte espressioni che, usate eccessivamente ed in modo sconsiderato, presuppongono delle regole e degli standard di comportamento che non esistono nella realtà.

Cosa bisogna fare?

Affrontare i problemi relazionali in modo costruttivo!

Considerare ogni problema come il risultato collettivo del rapporto e non come qualcosa che dipende da un singolo individuo.

E inoltre…

Ascoltare in modo più attento e disponibile!

Ascoltare e riconoscere ciò che il nostro interlocutore dice, anche se non siamo d'accordo con lui, prima di parlare della nostra esperienza o esprimere il nostro punto di vista

Come farlo?

Ascoltiamo con attenzione se vogliamo essere ascoltati

Riformuliamo con parole nostre ciò che abbiamo ascoltato

Facciamo attenzione…

Non confondiamo “riconoscere” e “approvare”!

Ascoltare e riformulare con parole nostre permettono di soddisfare un bisogno umano fondamentale: essere ascoltati/capiti!

Come iniziare una conversazione:

Esporre chiaramente che tipo di conversazione vogliamo sostenere con lui o lei, e verificare se intende partecipare.

Questo è fondamentale per ridurre il rischio di incomprensioni e stimolare la collaborazione negli altri.

se l'altro acconsente a partecipare al dialogo, sarà più presente e attivo nello scambio e più propenso a soddisfare i nostri bisogni o a spiegare perché non è in grado di farlo o, ancora, suggerire soluzioni alterinative.

Esercitiamoci…

“Ciao, Gianna. Ho bisogno del tuo aiuto nel nostro progetto. Hai un minuto per parlarne?”

“Ah, Fabio, hai un minuto di tempo adesso? Volevo parlarti ora del progetto del Signor….. Va bene?”

“Salve, signor …… Le devo confessare che non mi trovo particolarmente bene nel mio nuovo lavoro. Ne possiamo parlare per qualche minuto?”

I 4 vantaggi:

Diamo all'altro la possibilità di accettare o rifiutare il nostro invito. Sappiamo quindi che, se partecipa, lo farà con maggiore motivazione.

Capire in anticipo l'obiettivo della nostra conversazione aiuta l'altro a comprenderla meglio, sia in termini di parole, sia in termini di linguaggio del corpo.

Diamo la possibilità al nostro interlocutore di prepararsi psicologicamente a ciò che verrà detto.

Aiutiamo l'interlocutore a comprendere il ruolo che vogliamo assuma nella conversazione.