Tassa sui rifiuti nel Comune di Centola - Il Paese che Vorrei

2
TASSA SUI RIFIUTI: IN 23 ANNI 16 MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE EVASE. TUTTI SAPEVANO. PERCHE’ HANNO TACIUTO? La nota del Sindaco del 28/09/1989, circa 23 anni fa, parla chiaro. Egli sapeva. Centola, 19 febbraio 2012 CHE VORREI IL PAESE C E N T O L A - P A L I N U R O - F O R A N S E V E R I N O - S A N N I C O L A Il Paese che vorrei Per la rinascita e lo sviluppo del comune di Centola Segue dietro

description

In 23 anni evasi 16 miliardi di vecchie lire. La politica taceva, perchè ha taciuto?La nota del Sindaco del 28 settembre 1989, circa 23 anni fa, parla chiaro. Egli sapeva!Infatti, la comunicazione del 1989 che il Sindaco Speranza indirizzata ai cittadini ( da noi riportata in prima pagina) datata 28/09/1989, recita così: “ L’evasione della tassa raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani è di oltre il 50%. Circa l’80% dei non residenti non paga la tassa”.Nei primi anni del periodo oscu-rantista del Sindacato di Stanziola D’Angelo Giovan-ni , tra il 2003/2004, da una verifica sui ruoli della tassa rifiuti solidi urbani pare che venne alla luce un’evasione il cui ammontare era di circa 700.000.000 (settecentomilioni) delle vecchie lire. Volendo fare un calcolo approssimativo (per difetto) in 23 anni potrebbe essere stata evasa tassa per circa 16 miliardi delle vecchie lire. Nel frattempo, però, i nostri amministratori hanno apportato aumenti annui fino al 40% del tributo previsto su detto servizio. Da ciò potremmo desumere che la tassa evasa è stata caricata interamente sul contribuente regi-strato presso l’anagrafe tributaria del nostro comune.

Transcript of Tassa sui rifiuti nel Comune di Centola - Il Paese che Vorrei

Page 1: Tassa sui rifiuti nel Comune di Centola - Il Paese che Vorrei

TASSA SUI RIFIUTI: IN 23 ANNI 16 MILIARDI DELLE VECCHIE

LIRE EVASE. TUTTI SAPEVANO. PERCHE’ HANNO TACIUTO?

La nota del Sindaco del 28/09/1989, circa 23 anni fa, parla chiaro. Egli sapeva.

Centola, 19 febbraio 2012

CHE VORREIIL PAESE

CEN

TO

LA - P

ALI

NURO - F

ORIA - SAN SEVERINO - S

AN N

ICO

LA

Il Paeseche vorrei

Per la rinascita e lo sviluppo del comune di Centola

Segue dietro

Page 2: Tassa sui rifiuti nel Comune di Centola - Il Paese che Vorrei

LA TASSA NON PAGATA IN 23 ANNI DAGLI EVASORI TOTALI CARICATA SUI CONTRIBUENTI REGISTRATI NEI RUOLI DEL COMUNE.

S i profila l’inizio di una campagna elettorale che con-

centrerà, quasi sicuramente, tutta la sua attenzione su

tributi e servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti

solidi urbani. Si cercherà di far recitare “mea culpa” ai

cittadini, mentre coloro che hanno amministrato, i veri

responsabili, cercheranno di autoassolversi.

Infatti, essi sostengono già: “la colpa è dei cittadini ed

operatori”. Già da qualche tempo è iniziato, attraverso

manifesti, uno scontro che pone al centro del dibattito

politico-elettorale tributi, raccolta e smaltimento dei ri-

fiuti. Data la grave situazione del momento, per sgom-

brare il campo da ogni equivoco, teniamo a precisare che

pagare i tributi è un dovere morale e civile. Coloro i

quali, in questi ultimi anni, si sono resi morosi, crediamo

che sappiano bene i rischi a cui vanno incontro. Non cre-

diamo che faccia piacere a nessuno vedersi arrivare un

probabile pignoramento dei propri beni. Se tale omissio-

ne è avvenuta cerchiamo di capirne le cause.

Il gravame fiscale nazionale che si è abbattuto sui citta-

dini, il peso della contribuzione locale, la carenza di po-

litiche locali idonee, soprattutto per il settore turistico e

occupazionale, hanno determinato la carenza di reddito

per imprese e famiglie, giovani in primo luogo.

Le amministrazioni comunali, oltre a qualche iniziativa,

sporadica e sconnessa dal nostro contesto turistico, pro-

mossa in procinto delle elezioni amministrative, non so-

no stati in grado di mettere in campo un progetto organi-

co per riavviare la ripresa del nostro turismo. Quindi è

inutile speculare politicamente su argomenti che investo-

no una buona parte della nostra comunità. Non sarebbe

stato meglio mirare alla risoluzione del problema? Orga-

nizzare la gogna, per meri scopi elettorali, potrebbe rap-

presentare un boomerang, soprattutto per chi spera di fare

campagna elettorale e vincere le elezioni su tali argomen-

ti. Ma, quasi sicuramente il problema rifiuti sarà l’arma

che verrà sfoderata, dai nostri politicanti, per giustificare

fallimenti politici e carenze mostrate durante la loro ge-

stione amministrativa del comune. Detto ciò, non vo-

gliamo assolverci o assolvere qualcuno. Però dei chia-

rimenti vanno fatti: il moroso è colui che è regolarmen-

te registrato nell’anagrafe tributaria del comune,

l’evasore, invece, è colui che è completamente sconosciu-

to e non registrato in tale elenco. Il debito del moroso è

esigibile in qualunque momento e non è soggetto a pre-

scrizione, mentre, il debito dell’evasore totale, dopo

cinque anni si prescrive. Quindi il comune non riscuoterà

mai i tributi non versati dall’evasore totale.

Gli amministratori che si sono alternati alla guida del

nostro comune (l’attuale sindaco per circa 16 anni e il

precedente per 15) hanno sempre saputo della consisten-

te evasione della tassa sui rifiuti.

Infatti, la comunicazione del 1989 che il Sindaco Spe-

ranza indirizzava ai cittadini ( da noi riportata in prima

pagina) datata 28/09/1989, recita così: “ l’evasione della

tassa raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani è di oltre

il 50%. Circa l’80% dei non residenti non paga la tas-

sa”.

Egli, dunque, conosceva bene il problema evasione tri-

buti perché già aveva ricoperto: la carica di assessore

(1975 e 1976), la carica di Sindaco nel 1981, 1982, 1983

e 1984, poi ancora nel 1989, 1990, 1991 e 1992. Dopo

una “breve pausa” di 15 anni di opposizione, ancora

Sindaco nel 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012: Eh

mò basta! E come mai il problema evasione rifiuti non è

stato sollevato nei lunghi anni di opposizione? E solo

oggi si improvvisa in una sorta di Robin Hood (al contra-

rio) poco credibile? In procinto di una campagna elettora-

le?

In quegli anni, l’attenzione di certi politicanti era più

rivolta a stilare ricorsi, per far eludere la tassa sui rifiuti,

anziché a farla pagare. Nei primi anni del periodo oscu-

rantista del Sindacato di Stanziola D’Angelo Giovan-

ni , tra il 2003/2004, da una verifica sui ruoli della tassa

rifiuti solidi urbani pare che venne alla luce un’evasione

il cui ammontare era di circa 700.000.000

(settecentomilioni) delle vecchie lire. Volendo fare un

calcolo approssimativo (per difetto) in 23 anni potrebbe

essere stata evasa tassa per circa 16 miliardi delle vecchie

lire. Nel frattempo, però, i nostri amministratori hanno

apportato aumenti annui fino al 40% del tributo previsto

su detto servizio. Da ciò potremmo desumere che la tassa

evasa è stata caricata interamente sul contribuente regi-

strato presso l’anagrafe tributaria del nostro comune. E’

stata fatta gravare su cittadini ed imprese. E’ stata fatta

gravare non solo su coloro in regola con i pagamenti, ma

anche sui cittadini morosi, che (presto o tardi) dovranno

pagare. Il Sindaco è stato molto chiaro: già nel 1989

l’80% dei non residenti non pagava la tassa sui rifiuti. Ma

che cosa è stato fatto in 23 anni per farla pagare?

Nel frattempo, probabilmente, molti di quegli evasori a

cui fa riferimento il Sindaco, sono proprio coloro che

hanno fittato i loro appartamenti senza alcun controllo.

Come si vede emergono delle precise responsabilità, di

entrambi gli schieramenti politici.

Crediamo che per i nostri politicanti sia arrivata l’ora di

mettersi da parte, per evitare che vengano perpetrati ulte-

riori danni alla nostra collettività. E’ arrivato il momento

di voltare definitivamente pagina. Apriamo la strada al

nuovo e facciamo largo ai giovani.

Attenzione: il nuovo regolamento sulla tassa dei rifiuti e ICI approvato ultimamente dalla giunta comunale

è una manovra che danneggia cittadini, commercianti e operatori e favorisce unicamente le grosse lobby

Con il prossimo volantino faremo chiarezza sul grosso inganno organizzato ai danni della nostra collettività.