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TASK FORCE NEOPLASIE RENALI Giacomo Cartenì Filippo Alongi Matteo Brunelli Marco Carini Luigi Da Pozzo Beatrice Denti Camillo Porta Giuseppe Procopio Giuseppe Simone Maria G Vitale

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TASK FORCENEOPLASIE RENALI

• Giacomo Cartenì• Filippo Alongi• Matteo Brunelli• Marco Carini• Luigi Da Pozzo• Beatrice Denti• Camillo Porta• Giuseppe Procopio• Giuseppe Simone• Maria G Vitale

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Ringraziamenti

A tutta la TASK FORCEin particolare alla Dott.ssa M.P. Vitale

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STATEMENT 1La finalità principale di questa iniziativa risiede nell’agevolare la creazione di team multidisciplinari e multi-professionali, nello stimolare un processo culturale di confronto e condivisione multidisciplinare che coinvolga anche i pazienti e le loro associazioni.Un TMD uro-oncologico deve concorrere primariamente alla definizione e raggiungimento, nel più breve tempo possibile, del miglior percorso diagnostico-terapeutico per il paziente (finalità esterna), e al contempo alla formazione continua dei suoi membri (finalità interna). Obiettivi del TMD uro-oncologico sono: migliorare l’appropriatezza diagnostica e terapeutica, rendereaccessibili le cure disponibili e migliorare la qualità di vita e la compliance dei pazienti, ottimizzando così l’uso delle risorse.

STATEMENT 2Strumento fondamentale per raggiungere questi obiettivi, è la formalizzazione e l’aggiornamento periodico di Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le singole patologie uro-oncologiche in base alle linee guida nazionali e/o internazionali, conformati alle realtà locali.

STATEMENT 3Compito del TMD è di individuare, formalizzare e utilizzare al suo interno indicatori generali e specifici di efficacia ed efficienza per ciascun PDTA, che siano facilmente reperibili e valutabili da audit interni ed esterni

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Snodo decisionale TMD

Meeting TMD formalizzato

Posto letto TMD dedicato

Mappa

PDTA NEOPLASIE RENALIDIAGRAMMA DI FLUSSO

Lo strumento ritenuto migliore per descrivere e rappresentare un PDTA è il diagramma di flusso

E’ in grado di rappresentare schematicamente i componenti essenziali di una struttura, i passaggi fondamentali di una procedura o una cronologia. E’ la rappresentazione grafica complessiva di un processo inteso come una sequenza di attività e snodi decisionali, realizzato secondo modalità standard in modo da rendere più semplice e immediata la comunicazione e la comprensione del processo a tutte le persone coinvolte. Identifica i soggetti preposti alla gestione di ogni singolo episodio o attività.

Allegato

EAU LG urologo

All.

NCCN

Presa in carico TMD

i Indicatore

m

Tempi di attesa per prestazioni

AIOM LG oncologo

ESMO

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Pz con sintomatologia ascrivibile a neoplasia renale

Pz asintomatico con massa renale incidentale

RCC sospettoMMG Specialista, altro specialista SS, PS

sospetto confermato

Uscita dal PDTA

Metastasi (M1)

Malattia localizzata (stadio I, II,

III)

Malattia metastatica(stadio IV)

Anamnesi, esame obiettivo, esami ematochimici, esame urine, ecografia addome, TC addome con mdc (o RM

addome con mdc1), TC distretti sintomatici

TC torace con mdc, TC addome con mdc2, TAC cranio con mdc3, Scintigrafia ossea3, Esame

istologico della primitività renale4 o distretto metastatico5 eco/TC-guidato

1.se presenti controindicazioni alla TC addome con mdc2.se non già eseguita3.solo se presente sintomatologia sospetta per metastasi encefaliche o ossee4.solo se ritenuto indicato5.se non accessibile quella renale

Si

No

SiNo

31 gg

All.1

All. 1: Classificazione Istologica ISUP/WHO 2016, Stadiazione TNM (LG AIOM)

Relatore
Note di presentazione
Come consigliato da Giuseppe Simone, ho tolto esame citologico e lasciato l’esame istologico Per quanto concerne la biopsia renale, Giuseppe suggeriva:, l’indicazione ad eseguirla ad oggi è rara e raccomandata solo se può in qualche modo modificare l’indirizzo terapeutico. Non la inserirei in un percorso iniziale se non nei pazienti con evidenza imaging di malattia metastatica. Io ho inserita una nota in cui ho scritto “se ritenuto indicato”. Se la tolgo da li, sinceramente non saprei dove posizionarla
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Massa renale localizzata

Stadio I (cT1a)

Stadio I (cT1b)

Stadio II, III

Chirurgia nephron sparing1 (prima scelta)Nefrectomia radicale (se Chirurgia nephron sparing1 non fattibile (per età o comorbidità) o localizzazione centrale2) Sorveglianza attiva in pz selezionatiTecniche ablative (crioablazione, termoablazione) per via percutanea per pz unfit per chirurgia

Chirurgia nephron sparing1

Nefrectomia radicaleNefrectomia radicale

Chirurgia nephron sparing1,3

NCCN

AIOM

EAU

NCCN

AIOM

EAU

NCCN

AIOM

EAU

Follow-up

Ripresa di malattiaMalattia

metastatica(stadio IV)

Presa in carico Urologia e/o oncologia

AIOM All.2All. 2: Follow up sec LG AIOM 2016

1Enucloresezione, Enucleazione pura, Nefrectomia parziale 2In caso di localizzazione centrale, la nefrectomia radicale è indicata se la chirurgia nephron sparing non è tecnicamente fattibile3nello stadio II, in casi selezionati4In pazienti con riduzione del filtrato glomerurale post-intervento Presa in carico

Urologia o Oncologia

Eventuale valutazione nefrologica4

Trials clinici

Relatore
Note di presentazione
Stadio clinico, cT, non pT.: OK Nuovamente, parlerei di masse renali, non di RCC. Noi sappiamo che è un RCC pT1a solo dopo la chirurgia: oK La localizzazione centrale non costituisce indicazione alla nefrectomia radicale. Prima di nefrectomia radicale consiglierei selective referral a centri di riferimento ad alto volume (Ho inserito una nota) Inserirei allegato con lista di istotipi in riferimento a descrizione in rosso Nello stadio II c’è ancora spazio per la nefrectomia parziale, poiché non parliamo di RCC ma di neoplasie di diametro > a 7cm, le quali, non spesso, possono essere neoplasie benigne (Ho inserito anche la nefrectomia parziale e ho inserito una nota). Dopo ripresa di malattia la freccia dovrebbe riportare a “presa in carico urologia o oncologia”. Messa così sembra che la ripresa di malattia sia una condanna alla progressione metastatica (non riesco dal punto di vista tecnico una freccia che mi rimandi a presa in carico urologia o oncologia, l’ho riaggiunto)
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RCC: malattia metastatica

T. del rene potenzialmente

resecabile con singolo sito metastatico

T. del rene potenzialmente

resecabile con multipli siti metastatici

T. del rene metastatico e/o non resecabile chirurgicamente

Nefrectomia citoriduttiva+

MetastasectomiaNefrectomia citoriduttiva

prima della terapia medica in pz selezionatiRadioterapia1

Terapia medicaBest supportive care

Radioterapia1

Follow-up

Ripresa di malattiaTerapia medica

All.2AIOMEventuale

valutazione nefrologica2

1La radioterapia può avere ruolo :a) sintomatico palliativo su sedi a rischio dicompressione/infiltrazione/frattura, sede di sintomoalgidob) di controllo locale in pazienti altamente selezionatioligometastatici/oligoricorrenti o in oligoprogressione.

2In pazienti selezionati: con riduzione del filtratoglomerurale post-intervento o in dialisi o con tossicitàrenali da terapia medicaAll. 2: Follow up sec LG AIOM 2016

Trials clinici

Relatore
Note di presentazione
In questa slide, la valutazione nefrologica sembra un “must”. Ma a nessun paziente con malattia inoperabile, non trattabile con terapia medica, io consiglierei una valutazione nefrologica. Sono pazienti per i quali si sceglie di minimizzare il trattamento. Idem dicasi per i pazienti che fanno una nefr citoriduttiva con metastasectomia (es più frequente nefr + adrenalectomia omo o controlaterale). La valutazione nefrologica dipende dal filtrato post-trattamento: ho scritto “eventuale” valutazione nefrologica e ho inserito una nota. Potrebbe andare bene cosi?
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RCC metastatico: terapia medica

T. del rene metastatico e/o non resecabile chirurgicamente

Terapia di I linea:Sunitinib

PazopanibBevacizumab+IFN-α

Temsirolimus (solo nei poor risk)

(Cabozantinib)

Trials clinici Terapia palliativa

Presa in carico Medicina Territoriale/Cure

Palliative/Hospice

Progressione di malattia dopo inibitori di VEGF

NivolumabAxitinib

CabozantinibEverolimusSorafenib

(Lenvatinib+everolimus)

Trials clinici

Presa in carico oncologica

Terapia palliativa

Presa in carico Medicina

Territoriale/Cure Palliative/Hospice

Gestione delle tossicità

Gestione delle tossicità

All.3

All. 3 Categorie prognostiche sec Heng

All. 4: T. medica (LG AIOM)

All. 5: T. medica (LG ESMO)

All.3

All.4 All.5 ESMOAIOM

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due o più urologi esperti1 nella diagnosi e nel trattamento delle neoplasie renali (di cui almeno uno presente agli incontri periodici del TMD) due o più oncologi medici esperti1 nel trattamento delle neoplasie renali (di cui almeno uno presente agli incontri periodici del TMD) uno o più oncologi radioterapisti esperti1 nella radioterapia delle neoplasie renaliuno o più uropatologi esperti1 nella diagnosi delle neoplasie renali

REQUISITI MINIMICore Team: composizione

1 Care Manager2 che prende in gestione il caso e accompagna il paziente nel percorso di cura

1 Team Leader con i compiti diCoordinare il TMD dal punto di vista medico e scientificoConcordare e formalizzare con le direzioni aziendali e con i referenti di specialità le attività e le modalità organizzative del TMDOttimizzare le modalità di accesso dei pazienti al TMD e le procedure di restituzione delle proposte terapeuticheLa figura del Team Leader viene individuata nel gruppo in base al suo profilo clinico e scientifico.

1 Responsabile organizzativo con i compiti diConcordare incontri periodici con i componenti del TeamOttimizzare le modalità di accesso dei pazienti al TMD

1 per esperti nel trattamento delle neoplasie renali, si intende medici per i quali sia stato istituzionalizzato con le amministrazioni l’impegno diun parte del loro lavoro nell’ambito della patologia tumorale renale e, di conseguenza, l’obbligo da parte sia dei medici che delle loroamministrazioni a garantire tale impegno e a promuovere un continuo aggiornamento scientifico e professionale sulla stessa2 per quanto attiene alla figura del Care Manager, deve essere istituzionalizzato il suo impegno per almeno il 50% del suo tempo dedicato alTMD

Relatore
Note di presentazione
Io credo che realisticamente la presenza di almeno UNA figura per ciascuna area sia già un successo nella stragrande maggioranza delle realtà cliniche: ho messo uno o più… vediamo se gli altri sono d’accordo
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Requisito minimo di esperienza dei membri del Core Team:

almeno 3-5 anni di esperienza nella gestione della patologia uro-oncologica

La partecipazione di uno specialista ad un TMD non esclude la partecipazioni ad altri TMD per patologia (purchè di comprovata esperienza in più patologie genito-urinarie)

Tempo minimo di attività prestata dagli specialisti del Core Team deveessere adeguato al raggiungimento degli obiettivi valutabili sulla base degliindicatori e degli audit inclusi nel PDTA

REQUISITI MINIMICore Team: qualifica

Relatore
Note di presentazione
Purtroppo 30 anni di pratica clinica non sempre rendono qualificati. Lascerei il criterio di anzianità minima ma aggiungerei l’h-index specifico. Suggerirei di considerarlo il criterio di scelta per individuare il responsabile scientifico del core team. Ho integrato con i suggerimenti di Giuseppe.
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uno o più specialisti radiologi con esperienza nell’imaging dell'apparato genito-urinario (TC, RM, ecografia addominale) uno specialista nefrologo con esperienza nella gestione dei pazienti con insufficienza renale o in dialisi e in terapia medica per neoplasia renale o nella gestione delle tossicità renali uno specialista medico nucleare con esperienza nell’interpretazione di scintigrafia ossea

un medico con esperienza nelle cure palliative e di supporto

uno psicologo clinico con esperienza nella assistenza di pazienti oncologici

uno o più fisioterapisti qualificati nella pre-abilitazione e nella riabilitazione post-operatoria

un geriatra competente nella definizione del PS e dello stato di fragilità pre-operatoria dei pazienti nonché nella definizione di programmi di assistenza post-operatoria

MMG dietista un assistente sociale un genetista o counselor genetico

REQUISITI MINIMINon core team: composizione

Relatore
Note di presentazione
Help core team: piu che un NON core team lo chiamerei Help core team che aiuta in alcune situazioni a prendere decisioni.
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Almeno un membro per disciplina del Core-TeamUno o più membri del Non Core Team su invito specificoSpecialisti non appartenenti al Core o al Non-Core Team su invito(tra cui lo specialista di riferimento per il caso clinico specifico e specialisti interessati alla presentazione di Trials Clinici, nuove tecnologie, comunicazioni scientifiche con intento formativo)

Composizione del board

Timing

1 incontro fisico ogni 15 giorni(prevista compilazione, firma e registrazione della scheda tecnica dell’incontro)

REQUISITI MINIMIIncontri multidisciplinari

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Requisiti minimi strutturali del TMD

Spazi fisici dedicati:

Ambulatori attrezzati per visite specialistiche

Posti letto di D-H-somministrazioni di immunoterapia-terapia di supporto

Posti letto per ricoveri ordinari per-gestione degli EA e delle complicanze in corso di trattamento, -induzione delle terapie palliative e di supporto, etc

Nelle strutture non dotate di PS, il centro di riferimento deve accettare entro 24 ore la richiesta di trasferimento da PS.

Linee preferenziali per la programmazione delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche dei pazienti afferenti al TMD in grado di rispettare i tempi di attesa previsti

Se il singolo Centro non dispone dei requisiti minimi, il paziente dovrebbe essere trasferito in un Centro che risponde ai requisiti definiti

Relatore
Note di presentazione
L’accesso in urgenza nelle strutture non dotate di PS non è “garantibile”, soprattutto in orario notturno quando tutti i membri del team possono essere non reperibili. Direi comunque che per motivi medico-legali il centro di riferimento deve accettare entro 24 ore la richiesta di trasferimento da PS. Presso il nostro centro la prassi è questa. Ho modificato sec i suggerimenti di Giuseppe, fatemi sapere se siete d’accorod
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1. volume minimo di nuovi casi registrati/anno per patologia (casi di neoplasia renale di competenza del TMD sec. PDTA):

35 casivolume minimo di casi effettivamente gestiti dal TMD (frazione attiva FA): 80%

2. volume minimo di nefrectomie radicali o parziali eseguite/anno per patologia:

30 casivolume minimo di nefrectomie effettivamente eseguite (frazione attiva FA): 90%

REQUISITI MINIMI VOLUME DI PATOLOGIA

Relatore
Note di presentazione
Non condivido l’ipotesi di “dirottare” i pazienti presso centri a basso volume. Se fossi io il paziente mi rifiuterei categoricamente di essere inviato da un centro che esegue 250 nefr par/rad ogni anno ad un centro che ne ha eseguite 21 l’anno scorso (di cui magari 15 radicali e 6 parziali). Queste logiche sono perseguibili solo in senso inverso da basso ad alto volume, diversamente non avranno esito positivo. Il rispetto dei tempi di attesa è un problema di ciascuna Istituzione. Maria Pia: la elimino completamente? forse è meglio
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Trials Clinici

Il TMD costituisce una grande occasione di diffusione e applicazione dei trials clinici (TC).

I TC possono essere proposti in numerosi livelli decisionali del TMD.

Favoriscono l’adesione del centro in cui agisce il TMD a Protocolli nazionali e internazionali

Consentono di offrire al paziente opportunità difficilmente disponibili al di fuori del TMD

Sono elemento di aggregazione tra diversi TMD e di crescita culturale a tutti i livelli

L'introduzione dei pazienti nei TC dovrebbe essere assunto come indicatore di attività del TMD

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INDICATORI DI PERFORMANCE

Misura Indicatori di Performance Target

Tempo Intervallo di tempo dal primo accesso alla discussione nel TMD renale < 31 giorni

95%

Tempo Intervallo di tempo dal primo accesso all’inizio del trattamento < 62 giorni

85%

Disponibilità dei dati Disponibilità dei dati sulla stadiazione TNM 90 %

Outcomes procedure/ pazienti Percentuale di deospedalizzazione in pazienti con sospetta neoplasia renale (finalizzata alla diagnosi)

80%

Outcomes procedure/ pazienti Soddisfazione dei pazienti (eccellente/ buona in un questionario anonimo)

75%

Outcomes procedure/ pazienti Chirurgia Nephron sparing nel T1a Incremento del 5%/annuo (fino a raggiungere il 65%)

Outcomes procedure/ pazienti Mortalità a 3 giorni per chirurgia o tecniche ablative nel T1 <1%

Outcomes procedure/ pazienti Proporzione di pazienti sottoposti a chirurgia mininvasiva piuttosto che open

65%

Outcomes procedure/ pazienti Pazienti che ricevono terapia sistemica per malattia avanzata o metastatica

70%

Outcomes procedure/ pazienti Sopravvivenza cancro-specifica in stadio T1 ad un anno >99%

Outcomes procedure/ pazienti Mediana di giorni di ricovero in paz sottoposti a chirurgia laparoscopica

4 giorni

Outcomes procedure/ pazienti Sopravvivenza a 2 anni in pazienti con malattia avanzata o metastatica

50%

Relatore
Note di presentazione
Questo dato di fatto escluderebbe la possibilità di training a chirurghi in formazione. (questo indicatore lo rimuovo completamente) La letteratura dimostra in modo inequivocabile che il volume del centro è un ottimo surrogato di qualità a prescindere dal primo operatore. Nephron sparing surgery in T1a: 40% è lontano dal 90% dei centri ad alto volume, tuttavia si può considerare come valore base associato ad un incremento % del 5% annuo fino a raggiungere il 75%.(d’accordo per questo indicatore) La mortalità a 30 giorni per lesioni in stadio clinico T1 deve essere inferiore all’1%. (perfetto metto 1%) La % di pazienti che riceve terapia sistemica non può essere 70% se non nel setting metastatico, le malattie localmente avanzate (T3a-3b-4a) sono chirurgiche se N0/M0 (questo indicatore si riferisce esclusivamente a malattia metastatica non suscettibile di chirurgia) La sopravvivenza cancro specifica a 5 anni per stadio T1 è 98-99%, io definirei “cancro-specifica”, che ad un anno deve essere >99%. Diversamente c’è un errore di imaging, di indicazione, di trattamento (posso modoficarlo cosi).
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INDICATORE OBIETTIVO SIGNIFICATO

N. degli incontri verbalizzati/mese

2 Appropriatezza

N. degli incontri verbalizzati/anno 20 Appropriatezza

Tasso di presenza di almeno un componente del core team per singola specialità

90% Appropriatezza

Tasso di incontri con presenza di componenti non-core team

50% Appropriatezza e qualità

% casi discussi in TMD in accordo con il PDTA

90% Appropriatezza e qualità

% casi che hanno completato il percorso previsto dal PDTA/TMD

90% Appropriatezza

INDICATORI GENERALI DI ATTIVITA’ DEL TMD

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INDICATORI GENERALI DI ATTIVITA’ DEL TMD

INDICATORE OBIETTIVO SIGNIFICATO

Tasso di registrazione e attestazione formale degli incontri del TMD

90% Appropriatezza

N. di incontri TMD aperti con intento educazionale

10 Qualità

Rispetto dell’Audit annuale 90% Appropriatezza

Rispetto delle previsioni di budget da definire nel contesto istituzionale

Miglioramento dell’uso delle risorse diagnostiche

Budget istituzionale Efficienza

Miglioramento dell’outcome oncologico

OS/CCS/PFS Qualità

Miglioramento della QoL dopo presa in carico del TMD

Questionari validati Qualità