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S.C. Gestione, formazione e sviluppo risorse umane S.S. Formazione aziendale PIANO DELLA FORMAZIONE PIANO DELLA FORMAZIONE 2008 2008 1 Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca' Granda

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S.C. Gestione, formazione e sviluppo risorse umaneS.S. Formazione aziendale

PIANO DELLAPIANO DELLA FORMAZIONE 2008FORMAZIONE 2008

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Azienda OspedalieraOspedale Niguarda Ca' Granda

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PremessaE’ ormai consolidato il principio secondo cui la qualità dei servizi erogati e l’efficienza del sistema aziendale in Sanità si possono perseguire solo attraverso una precisa politica di costante valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. La formazione non deve essere pertanto un semplice insieme di nozioni riferite al momento, quanto piuttosto un processo fluido che si articola nel tempo per avanzare, strutturare e consolidare livelli di competenza e professionalità, traendo spunto dall’azione quotidiana e dalla molteplicità degli stimoli che ne spronano l’adeguamento ai continui mutamenti delle condizioni: innovazioni organizzative, da fronteggiare individualmente e collettivamente, cambiamenti tecnologici, culturali, ecc.La formazione è un processo di comunicazione, di trasferimento di contenuti, di pensiero, di attività, ma anche un processo di controllo e di verifica della reale assimilazione di tali contenuti e di riscontro degli effetti degli stessi nella pratica quotidiana e nei comportamenti. La formazione quindi, nella sua accezione di leva del sistema Sanità, è promossa e garantita attraverso la previsione di adeguate strategie aziendali che, analizzati i bisogni in cui convergono interessi particolari dell’operatore ed interesse generale dell’azienda, generano sistematicamente, attraverso lo stanziamento di risorse adeguate, una produzione di eventi formativi tesa ad un continuo miglioramento delle conoscenze e delle capacità e ne verificano i risultati.Obiettivo primario, è, pertanto, nel rispetto delle indicazioni normative, un sempre maggiore allineamento all’ideale modello promosso dalla ridefinizione dei ruoli intervenuta con l’avvento del sistema di accreditamento diretto dell’attività formativa, ossia una sempre maggiore capacità progettuale e gestionale che si traduce in: progettare, effettuare, controllare la pertinenza e l’esecuzione delle attività

formative, verificare la ricaduta della formazione sui processi organizzativi, ovvero la modifica

dei comportamenti e delle performance individuali, di gruppo e aziendali a fronte della formazione ricevuta, traendo insegnamenti per eventuali futuri interventi interni.

Nel 2007, a sei anni dalla sua istituzione, si è chiusa la fase di sperimentazione del sistema nazionale di Educazione Continua in Medicina e si è aperto un nuovo triennio durante il quale il sistema nazionale e quelli delle singole regioni sono chiamati, a fronte di regole comuni e condivise, ad una sempre maggiore integrazione e ad un’apertura ai sistemi degli Ordini, Collegi, Associazioni accreditate e rispettive

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Federazioni Nazionali, collocate all’interno del sistema stesso quali soggetti del tutto legittimati ad esercitare una propria funzione di responsabilità e garanzia dei professionisti e delle attività da questi svolte verso i cittadini. Tali orientamenti disegnano soluzioni organizzative e gestionali in continuo evolvere, che consigliano modalità di approccio al sistema caratterizzate da “dinamicità” ed “elasticità”: dinamicità nel senso che, pur mantenendo una programmazione annuale

d’insieme, nel contesto delle indicazioni del governo centrale e di quello regionale, si rimanda ad una gestione cadenzata in seno all’azienda delle procedure di accreditamento dei singoli eventi;

elasticità nel senso di mantenere la programmazione aperta alle sollecitazioni e alle esigenze di formazione che si potranno manifestare nel corso dell’anno (integrazioni in itinere al PFA).

Tale approccio, oltre a semplificare ulteriormente le procedure interne, garantisce la possibilità di avvicinarsi, sistematicamente ma con gradualità, all’obiettivo inderogabile di aderire compiutamente al profilo di provider così come previsto dalla norma, abbandonando modalità occasionali ed estemporanee ed addivenendo a percorsi formativi programmati sul lungotermine e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi. Obiettivi che, ispirandosi da un lato alle linee di indirizzo della programmazione sanitaria nazionale e regionale e dall’altro alle specificità locali, sappiano tradursi efficacemente in adeguati percorsi formativi. Il piano di formazione aziendaleLa predisposizione del piano della formazione aziendale, inteso come documento “programmatico” e non “generico”, esprime l’esigenza di tradurre in attività e comportamenti la visione teorica accennata precedentemente, rilevando aree di aggiornamento e proposte formative che rispondano a reali esigenze di crescita professionale, entro il quadro delle finalità istituzionali dell’azienda. Punti di riferimento da cui partire sono i predetti obiettivi del servizio sanitario, che si declinano a livello nazionale, regionale, aziendale e dipartimentale, come pure i fabbisogni rilevati, aspetti entrambi entro cui si muove, come sollecitato in ultimo dalla circolare 43/SAN 07 della D.G.S. Regione Lombardia, l’orientamento aziendale sul capitale umano.Nell’ambito della programmazione riveste particolare interesse la formazione sul campo, la cui valorizzazione è un obiettivo prioritario del sistema ECM/CPD, tenuto conto della nuova ottica con cui si guarda alla formazione, attività che per essere funzionale non può essere percepita come “altro” dal lavoro e dall’esperienza quotidiana e deve prevedere elevati gradi di interattività e di diretto coinvolgimento.

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L’incremento di tali tipologie formative, sollecitato attraverso percorsi informativi tesi a farne conoscere espressioni e potenzialità, si rileva costante anche per il 2008

Il piano di formazione si pone, altresì, come strumento attraverso il quale l’azienda ospedaliera deve garantire ad ogni professionista sanitari almeno 25 dei 50 crediti ECM previsti per il 2008, nell’insieme delle sue proposte formative o delle opportunità di aggiornamento contemplate.In vista della predisposizione del Piano aziendale della formazione per il 2008 e al fine di stimolare i singoli dipartimenti ad elaborare proposte formative unitarie e rispondenti alle specifiche aree di competenza, il Comitato ha indicato in apposito documento le “Linee guida” per la stesura del Piano 2008.Tale documento è stato illustrato al Collegio di direzione nella seduta del 4 dicembre 2007 che lo ha formalmente approvato e successivamente inviato ai direttori di struttura.

Riferimenti di contestoLa certificazione di qualità secondo gli standard UNI ENI ISO 9001:2000, ottenuta nel corso del 2006 e ratificata nel 2007, ha messo in moto un meccanismo di miglioramento continuo del sistema aziendale della formazione, che ha come obiettivo principale lo sviluppo dei processi, delle attività e delle relazioni all’interno dell’organizzazione.La certificazione ha riguardato in particolare il processo legato alla progettazione, realizzazione e verifica degli eventi formativi costituenti il piano annuale della formazione aziendale. Più in dettaglio si sono certificate le attività che hanno come esito finale il piano di formazione, la gestione degli eventi formativi nelle diverse componenti; il monitoraggio dell’attuazione del piano; la valutazione dell’efficacia degli interventi formativi.Il percorso della certificazione, affiancato alle attività di accreditamento degli eventi del piano, ha costituito, e continua a costituire, un opportuno contesto che ha condotto alla revisione delle procedure in essere presso la S.S. Formazione aziendale

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alla luce di quanto richiesto dal sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) e che sono state ampiamente testate nella predisposizione dei piani formativi e nella gestione degli eventi sia nel 2006, sia nel 2007. Quanto all’attuazione dell’ECM, il contesto aziendale dovrà tenere conto della chiusura del programma sperimentale e dell’apertura del nuovo triennio, ivi comprese le indicazioni riportate nell’accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007 in ordine alle modalità di acquisizione dei nuovi crediti.Ulteriori indicazioni da parte della Direzione generale Sanità della Regione Lombardia contenute nella predetta circolare 43 SAN 07 anticipano i vincoli per accreditarsi al sistema lombardo di ECM-CPD e caricare le informazioni di dettaglio dei singoli eventi.Più in generale la cornice di riferimento entro cui contestualizzare finalità e processi è definita dalle determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2008 (deliberazione n. VIII/5743 del 31/10/2007) con la quale è confermata la necessità di promuovere azioni programmatiche e di controllo atte a coinvolgere e corresponsabilizzare tutti i soggetti che operano nel sistema al fine di perseguire l’obiettivo di qualità e appropriatezza già previsto fin dal PSSR 2002-2004. Coinvolgimento teso a superare operazioni disgiunte e settoriali, integrando, laddove necessario, le articolazioni dell’ASL per progetti congiunti su tematiche relative all’area della prevenzione, dell’informazione e formazione specifica per i medici prescrittori del territorio e delle strutture ospedaliere, di intervento in urgenza-emergenza, ecc. Coinvolgimento e previsione di future interazioni con nuovi soggetti (COGEAPS, Ordini, Collegi, Associazioni) per quanto attiene specificamente al sistema ECM-CPD, integrazioni che comporteranno necessariamente modifiche organizzative e procedurali per un adeguato allineamento alle nuove indicazioni.

La rilevazione del fabbisogno formativoAlla rilevazione dei fabbisogni formativi provvedono diverse strutture aziendali, impegnate nella elaborazione e attuazione di iniziative formative:

- La S.S. Formazione aziendale per la sua funzione di coordinamento delle proposte, di gestione operativa delle attività di accreditamento, di elaborazione di indicazioni per la formazione e l’aggiornamento del personale dell’area amministrativa;

- La direzione sanitaria per il ruolo rivestito nei confronti dell’organizzazione dell’attività assistenziale e di indirizzo nell’ambito dell’area clinica;

- La direzione infermieristica, tecnica, riabilitativa e assistenziale per il comparto sanitario (DITRA);

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- Il servizio qualità – MCQ per le iniziative formative rivolte al personale medico e del comparto in settori di interesse professionale e clinico trasversali a tutte le strutture sanitarie;

- La S.C. prevenzione e protezione per la rispettiva area di competenza;- Il Centro di Formazione e Documentazione Biomedica, di nuova istituzione, per

quanto attiene alle specifiche funzioni di supporto alle attività dei dipartimenti sanitari e delle strutture che li compongono.

I fabbisogni formativi sono individuati alla luce dei punti di forza e di debolezza delle diverse strutture in relazione ai servizi erogati e alle figure professionali presenti, degli obiettivi di budget concordati con la direzione aziendale, degli eventuali percorsi di crescita professionale specifica.In particolare il modello di formulazione delle proposte richiede l’esplicitazione dei seguenti dati esplicativi dell’iniziativa:

dipartimento S.C./S.S proponente l’evento titolo tipologia (congresso, corso residenziale, comitato, gruppo miglioramento, audit

clinico, ricerca, addestramento/inserimento lavorativo) la durata prevista dell’evento proposto: questo dato è finalizzato ad una prima

individuazione dei crediti assegnabili ai partecipanti. obiettivo formativo accreditamento: interno (fatto da’’azienda), esterno (fatto da un’agenzia

esterna) o nessun accreditamento previsto responsabile scientifico numero di edizioni l’indicazione numerica dei destinatari suddivisi tra dirigenza e comparto data o periodo previsti la previsione di eventuali risorse finanziarie a carico del bilancio aziendale.

Tra le indicazioni contenute nelle “Linee guida” per la predisposizione del Piano 2008 si è data la forte indicazione di evitare proposte di eventi formativi da accreditare (la cui realizzazione e le cui procedure per l’ECM comportano comunque impiego di risorse aziendali) al di sotto di questi livelli:

corso residenziale di durata inferiore alle 3 ore convegni/congressi di durata inferiore alle 4 ore gruppi di miglioramento articolati in meno di 4 incontri addestramento/inserimento lavorativo di durata inferiore alle 2 settimane.

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Viceversa si è molto insistito sulla valorizzazione della “Formazione sul campo” riproponendo sinteticamente i principi e i criteri contenuti nel DDGS N. 5961 del 05/06/2007 e allegando il modello per la progettazione di interventi di formazione sul campo.L’attività di rilevazione dei fabbisogni ha avuto diversi protagonisti, in quanto in azienda le strutture che progettano o coordinano interventi formativi sono numerose, sia per tradizione che per innovazioni organizzativi.Accanto al ruolo prioritario della S.S. Formazione aziendale che per “mission” è portatrice della funzione formazione aziendale, con la rilevazione dei fabbisogni per il Piano 2008 ha preso avvio formale l’attività del Centro di formazione e documentazione biomedica (CFDB). A questa unità operativa la Direzione ha affidato, con deliberazione n. 959 del 31.10.2007, compiti di supporto per il settore della formazione ai Dipartimenti Clinici con lo scopo di:

1) favorire l’individuazione dei fabbisogni formativi della Dirigenza Medica e Sanitaria;

2) progettare gli eventi coniugando obiettivi, contenuti e metodi formativi del singolo dipartimento con quelli d’interesse nazionale, regionale, aziendale e interdipartimentale;

3) cooperare con i dipartimenti nella formulazione delle proposte di eventi formativi;

4) fornire supporto ai dipartimenti clinici nelle diverse fasi di gestione della formazione (supporto alla realizzazione degli eventi, gestione e rendicontazione)

5) favorire le sinergie interdipartimentali e l’innovazione anche attraverso l’informatizzazione di tutto il processo riguardante l’evento formativo.

Al fine di accentrare dati e flussi informativi, Il CFDB ha progettato e introdotto con la collaborazione di CILEA il software “Richieste Eventi Formativi per via Elettronica con sistema di Ricerca Avanzata” (REFERA) che ha le seguenti funzioni:

1) inserimento delle proposte per l’area di pertinenza nel sistema REFERA;2) monitoraggio sia da parte del CFDB sia da parte dei responsabili dei singoli

eventi dello stato di avanzamento del PFA per quanto di competenza;3) statistiche crediti ECM delle proposte inserite nel sistema;4) archivio informatico delle proposte inserite.

Il sistema fornisce supporto ai responsabili scientifici dalla presentazione della proposta lungo tutto il percorso in sintonia con le direttive della S.S. Formazione aziendale.

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Tenuto conto dell’esistenza di un archivio storico di tutta l’attività formativa aziendale in seno alla S.S. Formazione aziendale, il sistema REFERA consente, per le proposte inserite a decorrere da gennaio 2008, una visione specifica e diretta attraverso le funzioni di ricerca avanzata dell’attività formativa di ogni dipartimento e/o di ogni struttura.Lo sforzo di governo dell’indicazione dei bisogni informativi attuato dalla struttura della Formazione aziendale insieme agli altri protagonisti di tale analisi ha inteso perseguire alcuni obiettivi:

a) superare la frammentarietà e la molteplicità delle forme con cui ogni struttura ha ritenuto di esprimere i propri bisogni di aggiornamento;

b) evitare un livello di generalizzazione che nulla esprime quando si ricorre a termini un po’ abusati, come ‘efficienza, efficacia, aggiornamento, ecc,’ senza ulteriori specificazioni di campo;

c) esprimere invece attraverso una griglia di inquadramento, una ricchezza di obiettivi formativi che si allacciano alla molteplicità dei servizi sanitari offerti dalle strutture aziendali ma che esprimano anche un ‘governo’, una gestione tendenzialmente unitaria dei percorsi formativi;

d) evidenziare le relazioni tra le proposte e gli obiettivi di interesse del Servizio sanitario nazionale, regionale senza tralasciare i riferimenti al piano formativo della Regione Lombardia (Direzione generale sanità).

Gli eventi formativi che la direzione aziendale ritiene di accreditare come specifici e di riconoscere coerenti con le finalità del sistema della Educazione Continua in Medicina e Sviluppo Professionale Continuo e che formano oggetto del piano della formazione, costituiscono quindi risposte ai seguenti bisogni formativi rilevati nell’attività di confronto con i dipartimenti e le strutture di staff:

a) aggiornamento del personale per disposizioni normative;b) attuazione di progetti e obiettivi regionali o nazionali;c) miglioramento dei servizi erogati, in particolare sotto i profili della qualità,

dell’organizzazione, delle cure, ecc.;d) incremento delle capacità assistenziali, con riferimento soprattutto al

personale sanitario del comparto;e) incremento delle abilità tecniche;f) incremento delle conoscenze cliniche, diagnostiche, terapeutiche e tecniche;g) integrazione tra i professionisti di diverse aree specialistiche;h) promozione della prevenzione in campo sanitario / prevenzione del rischio

clinico;i) prevenzione e miglioramento degli ambienti di lavoro;

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j) miglioramento della capacità comunicative e relazionali;k) integrazione tra ospedale e territorio;l) altri fabbisogni specifici.

Il seguente grafico illustra il peso di ciascuna tipologia di fabbisogno sul totale di quelli

rilevati.

Identificazione del Target della rilevazioneCon riferimento alle sette aree individuate che accorpano le diverse figure professionali ai fini dell’accreditamento ECM-CPD (ad esclusione dell’area veterinaria non presente nell’azienda ospedaliera), i singoli fabbisogni rilevati e ‘pesati’ sul complessivo dei fabbisogni, si rapportano principalmente al Target indicato secondo la seguente tabella:

Fabbisogno rilevato Target1. aggiornamento del personale per Medica e chirurgica

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disposizioni normative (peso 4) Odontoiatrica Sanitaria Professioni sanitarie Professioni sanitarie

(infermieristica) Professioni sanitarie (ostetrica) Altre figure professionali

2. attuazione di progetti e obiettivi regionali o nazionali (peso 7)

Medica e chirurgica Professioni sanitarie

(infermieristica)3. miglioramento dei servizi erogati, in

particolare sotto i profili della qualità, dell’organizzazione, delle cure, ecc. (peso 7)

Medica e chirurgica Professioni sanitarie Professioni sanitarie

(infermieristica) Professioni sanitarie (ostetrica) Altre figure professionali

4. incremento delle capacità assistenziali, con riferimento soprattutto al personale sanitario del comparto (peso 13)

Professioni sanitarie (infermieristica)

5. incremento delle abilità tecniche (peso 17)

Medica e chirurgica Professioni sanitarie

6. incremento delle conoscenze cliniche, diagnostiche, terapeutiche e tecniche (peso 19)

Medica e chirurgica Odontoiatrica

7. integrazione tra specialisti (peso 8) Medica e chirurgica Professioni sanitarie

(infermieristica)8. promozione prevenzione in campo

sanitario/prevenzione rischio clinico (peso 7)

Medica e chirurgica Professioni sanitarie

(infermieristica)9. prevenzione e miglioramento degli

ambienti di lavoro (peso 4) Professioni sanitarie Professioni sanitarie

(infermieristica) Altre figure professionali

10.miglioramento della capacità comunicative e relazionali (peso 6)

Medica e chirurgica Professioni sanitarie

(infermieristica) Professioni sanitarie (ostetrica) Altre figure professionali

11.integrazione ospedale territorio (peso 3) Medica e chirurgica Professioni sanitarie

(infermieristica)12.altro (peso 4) Medica e chirurgica

Professioni sanitarie Professioni sanitarie

(infermieristica) Professioni sanitarie (ostetrica) Altre figure professionali

Traduzione del bisogno formativo in Piano di formazioneSvolgono un ruolo attivo in questa complessa fase di lavoro i seguenti soggetti:

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la S.S. formazione aziendale per il ruolo specifico nell’ambito del sistema della formazione aziendale;

le direzioni sanitaria e amministrativa, che presiedono alla elaborazione e al perseguimento degli obiettivi aziendali e a quelli connessi ai servizi sanitari nazionali e regionali;

la direzione infermieristica, tecnica, riabilitativa e assistenziale (DITRA) in relazione alle competenze relative alla organizzazione e gestione del personale sanitario e tecnico del comparto;

i responsabili delle strutture di staff per il loro ruolo trasversale ai dipartimenti e per le funzioni consulenziali della direzione in relazione al rispettivo settore di competenza;

il Centro di Formazione e Documentazione biomedica direttamente coinvolto nelle attività specifiche dei dipartimenti;

il comitato per la formazione al quale spetta la funzione di indirizzo e di verifica delle proposte formative.

L’attività di passaggio dal fabbisogno al piano degli interventi ha seguito un percorso tracciato nelle Linee guida per il Piano 2008, che da una parte hanno sintetizzato le indicazioni normative e le direttive regionali sull’aggiornamento dei professionisti sanitari e dall’altra hanno tenuto in considerazione sia l’esperienza dei precedenti piani formativi che la concreta realtà aziendale.

I destinatari degli interventi formativiIl personale aziendale è composto da oltre 4.300 dipendenti, distribuiti per profili secondo la seguente tabella:

DIRIGENZA COMPARTOMacroprofili N. Dipendenti Macroprofili N. DipendentiDirigenza medica 738 Personale infermieristico 1638Dirigenza sanitaria 65 Personale tecnico sanitario di riabilit. 785Dirigenza professionale e tecnica 9 Totale ruolo sanitario 2423Dirigenza amministrativa 19        Personale ruolo tecnico e profess. 626    Personale ruolo amministrativo 478    Totale ruolo ATP 1104       Totale dirigenza 831 Totale comparto 3527

Rapportato al numero degli eventi riportati nel piano di formazione 2008 da accreditare al programma di Educazione Continua in Medicina, ogni dipendente potrebbe essere presente mediamente a 3-4 iniziative formative con la possibilità di acquisire almeno 25 dei 50 crediti ECM previsti per il 2008 (compresi i 20 trascinati dal quadriennio sperimentale 2004-2007).

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Molti eventi sono programmati per essere rivolti anche a circa 5.000 professionisti non dipendenti dall’azienda, tra i quali i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. L’apertura dei momenti formativi anche a operatori sanitari esterni è finalizzata all’integrazione e all’armonizzazione tra ospedale e territorio nella complementarietà dell’offerta dei servizi sanitari e del governo della domanda e della offerta di prestazioni.

Le risorse assegnateIl sistema della formazione a Niguarda conta in molta parte sulle capacità organizzative interne e sulle abilità andragogiche dei suoi professionisti. La presenza in azienda di quasi tutte le specialità cliniche e la tradizione di insegnamento che si è accumulata in anni di realizzazione di eventi formativi garantiscono una capacità progettuale e attuativa di percorsi formativi che annualmente si rinnova e si accresce.Queste costituiscono la prima e fondamentale risorsa della formazione, anche se difficile da quantificare.Sono più facilmente identificabili le risorse dedicate ai processi formativi.Per la realizzazione del piano formativo 2008 l’azienda mette a disposizione una quota economica virtuale per ciascun dipendente che si traduce nella valorizzazione di risorse specificate di seguito.

Il personale dedicatoLa S.S. Formazione aziendale è composta da 5 unità di personale amministrativo di cui:

n. 1 dirigente n. 1 collaboratore amministrativo part time all’80 %. n. 2 assistenti amministrativi a tempo pieno n. 1 assistente amministrativo part time al 70%

Alla formazione sono inoltre dedicate a tempo pieno le risorse assegnate al CFDB e parzialmente le risorse che operano all’interno delle seguenti strutture:

Direzione infermieristica, tecnica, riabilitativa e assistenziale; Servizio qualità – MCQ Servizio prevenzione e protezione Dipartimenti (referenti per la formazione dirigenza medica e comparto,

anche se in misura contenuta).Il costo economico è stimato in circa 500.000,00 euro.

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Le auleIn azienda sono utilizzati spazi attrezzati per lo svolgimento di attività formative, non considerando gli ambienti di lavoro dove prevalentemente si svolgerà la formazione sul campo e le aule per il corso di laurea in infermieristica.

N. 2 aule magne, una di 280 posti nella sede del presidio ospedaliero e una di 150 posti situata presso l’istituto di Villa Marelli;

n. 2 aule presso il padiglione DEA di 35 e 45 posti, predisposte anche per le videoconferenze;

n. 2 aule presso il servizio qualità – MCQ di 30 posti ciascuna; n. 2 aule dotate di 10 pc ciascuna, presso lo stesso servizio qualità – MCQ; n. 1 aula di 65 posti presso il padiglione dell’Unità Spinale Unipolare; n. 1 aula di 15 posti presso la direzione infermieristica (DITRA); n. 1 aula da 40 posti presso le sede del 118, utilizzata soprattutto per le

iniziative formative organizzate per il personale addetto agli interventi di emergenza sul territorio.

In ciascuna aula è presente la connessione alla rete aziendale e sono disponibili gli strumenti per una didattica più interattiva quali personal computer, videoproiettore, lavagna luminosa.L’utilizzo di queste aule per la formazione prevista dal Piano 2008, è valorizzato per un importo di 48.000,00 euro.

Il materialeOgni anno l’azienda mette a disposizione per i corsi interni cartelline con block notes personalizzati con logo aziendale, un determinato quantitativo di penne e altro materiale di cancelleria e di comunicazione.Il costo stimato per il 2008 è di 1.500,00 euro.

Risorse finanziarie aziendaliA copertura delle spese vive quali iscrizioni a corsi tenuti da enti esterni, docenze, trasporti, costi alberghieri, sono previste risorse finanziarie dirette per un importo complessivo di 250.000,00 euro, imputate ad appositi conti del Bilancio 2008, così dettagliati:

Conto Descrizione Importo 430500009

0 AGGIORN.PROF.LE DA PUBBLICO € 25.000,00

4306000030

AGGIORN. PROF.LE DA PRIVATO € 145.000,00 450800003

0 DOCENZA PERSONALE DIPENDENTE €

40.000,00 4508000040

DOCENZA PERSONALE ESTERNO € 40.000,00

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Altre risorsePer la realizzazione di eventi formativi, in particolare corsi residenziali, convegni e congressi contenuti nel piano formativo, si prevede l’apporto di risorse economiche esterne all’azienda, tenuto conto che soprattutto i convegni ma anche diversi corsi residenziali sono aperti ad operatori di altre aziende ed enti. Si stima che contributi e quote di iscrizione potrebbero aggirarsi a un valore complessivo di circa 566.070,00 euro.Gli importi sopra indicati portano a stimare l’impegno economico aziendale per la formazione 2008 in 1.365.570,00 euro, con un incremento del 5 per cento delle risorse complessive previste per la formazione del 2007.

La valutazione dell’efficacia del sistema della formazione aziendaleLa valutazione è un’attività intesa a produrre un ritorno di informazioni e destinata a prevedere effetti e supportare decisioni. Infatti la valutazione: è naturale e implicita in ogni rapporto interpersonale; è reciproca; si manifesta al di là delle intenzioni; influisce sulla natura della relazione; influisce sui comportamenti; può essere consapevole o inconsapevole.Il termine valutazione può assumere diversi significati:APPREZZARE: attribuire un valoreMISURARE: confrontare con un “metro”CONTROLLARE: confrontare con delle ipotesi o previsioniINTERPRETARE: assegnare significatiIn formazione oggetto della valutazione possono essere:1. il processo formativo (valutazione da parte dei partecipanti sull’efficacia del corso e

sulla docenza attraverso le Customer Satisfaction)2. i soggetti in quanto attori del processo di apprendimento (quindi verificare gli esiti

e i risultati attraverso test, colloqui, relazioni, dimostrazioni pratiche ecc.)3. i soggetti (globalmente, su singoli aspetti personali, su saperi appresi e posseduti,

sulle competenze professionali, sui cambiamenti).Questa valutazione è necessaria non solo per attribuire i crediti ECM ai singoli partecipanti, ai tutor e ai docenti, ma soprattutto per misurare l’efficacia complessiva

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del sistema della formazione sul miglioramento dei servizi e dell’organizzazione aziendale.Se ogni evento formativo si dovrà concludere con la verifica che i partecipanti abbiano acquisito quelle conoscenze o abilità, obiettivo del percorso formativo, diversificate saranno le modalità di verifica che di volta in volta potranno essere utilizzate, anche in relazione alla tipologia di evento formativo messo in atto.Oltre al test con più risposte, si prevede di verificare l’apprendimento adottando altri strumenti quali il colloquio con i partecipanti, oppure la produzione di una relazione o studio o ancora la dimostrazione di essere in grado di utilizzare l’apparecchiatura o lo strumento o di seguire le procedure.Evidentemente simili strumenti servano soltanto per una verifica immediata: infatti sono utilizzati al termine dell’evento stesso. E’ necessario tuttavia individuare metodiche e indicatori con cui si possa valutare il sistema della formazione nel suo complesso e l’efficacia dei singoli eventi ben oltre il momento della loro conclusione.Per tale finalità l’azienda ha costituito il nucleo per la valutazione – peraltro richiesto dal sistema ECM-CPD lombardo – che in accordo con il comitato per la formazione dovrà mettere a punto un insieme organico di criteri con i quali procedere alla verifica soprattutto nel tempo della formazione attuata e in particolare ” . . . verificare, nel tempo, gli esiti formativi sull’organizzazione ed acquisire indicazioni per i futuri interventi interni”.Nel corso dell’attuazione del presente piano si ritiene di mettere a punto indicatori di misurazione delle ricadute formative e organizzative verificando la possibilità di utilizzare le seguenti modalità:

− l’analisi della soddisfazione degli utenti attraverso i questionari di gradimento che annualmente l’ufficio Relazioni con il pubblico raccoglie ed elabora;

− l’analisi dell’utilizzo della documentazione clinica, e in particolare quella relativa alla farmacovigilanza, in quanto la corretta compilazione di tale documentazione è stata ed è oggetto di diversi interventi formativi;

− la somministrazione di un questionario con domande attinenti gli argomenti trattati in alcuni corsi, ma a distanza di qualche mese dalla conclusione dell’evento.

La novità di questo processo di valutazione richiederà un approccio graduale agli strumenti e il coinvolgimento delle principali strutture aziendali impegnate nella formazione soprattutto per l’elaborazione e la lettura degli indicatori.

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I Piani formativi dei dipartimenti sanitari.

Tutti gli eventi formativi proposti al CFDB dai dipartimenti sanitari, sono stati sottoposti ad un gruppo di Referee, identificato dalla Direzione Sanitaria, rappresentativo delle diverse aree cliniche dell’Azienda. Il contributo dei referee ha valutato:

1) la distribuzione omogenea delle iniziative formative;2) il carattere interdisciplinare degli eventi;3) la corrispondenza agli obiettivi regionali, aziendali e dipartimentali; 4) l’utilità per la crescita professionale dei partecipanti;5) il livello scientifico dell’evento;

L’analisi svolta dal gruppo di referee ha permesso di garantire l’erogazione di eventi formativi in grado di migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche, manageriali e i comportamenti degli operatori sanitari.Il CFBD ha rilevato i bisogni formativi attraverso interviste individuali con i Responsabili di Dipartimento, Struttura Complessa, Struttura Semplice, Struttura Semplice Dipartimentale e singoli Dirigenti Sanitari individuando insieme a loro le necessità di formazione e trasformandole in obiettivi formativi. Per ogni evento è stata esplicitata l’analisi dei bisogni e l’obiettivo formativo specifico. Nei colloqui, partendo dagli interessi individuali indicati dagli operatori sanitari, si è cercato in particolar modo di organizzare la struttura dell’evento formativo in modo da renderla corrispondente a quanto previsto dal sistema di accreditamento regionale.Questo lavoro ha permesso di valorizzare la “Formazione sul Campo” come modalità più strettamente legata all’attività clinica.All’interno della Formazione sul Campo la tipologia che ha trovato maggiore applicazione per il soddisfacimento dei bisogni individuali e di struttura è quella denominata “Gruppi di miglioramento” considerata dagli operatori coinvolgente e proattiva proprio perché calata su problemi concreti presenti nella realtà lavorativa quotidiana e favorente le relazioni interpersonali oltre agli scambi culturali-professionali tra colleghi e gruppi di lavoro.Per gli eventi di maggior rilevanza sono stati identificati degli indicatori di risultato che nel corso dell’anno permetteranno di valutare l’efficacia della formazione svolta e la ricaduta sull’organizzazione aziendale.

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Le tipologie degli eventi formativi che costituiscono le proposte raccolte dai Dipartimenti Sanitari sono risultate le seguenti:

n. 176 eventi formativi di cui:- n. 105 Formazione classica d’aula di cui:

– 44 Congressi/Convegni– 61 Corsi residenziali

- n. 68 Formazione sul campo di cui:– 46 Gruppi di miglioramento– 14 Addestramento/Inserimento lavorativo– 4 Ricerche– 3 Commissioni/Comitati– 1 Audit Clinico

- n. 2 Autoformazione- n. 1 Videoconferenza

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Piano di formazione per l’area della Direzione amministrativa.

Il 2008 si è aperto con un nuovo mandato per la direzione strategica aziendale di durata triennale, che coincide con l’impegno a realizzare gli obiettivi del Piano socio sanitario regionale 2007 - 2010.Parallelamente l’azienda è impegnata a dare attuazione a importanti interventi normativi che richiedono formazione e aggiornamento per ampie aree del personale.D’altra parte la numerosità dei destinatari aziendali spinge ad andare oltre i tradizionali metodi formativi per valorizzare le opportunità che lo sviluppo della tecnologia informatica e telematica mettono a disposizione.La direzione amministrativa infine, alla luce di alcune Regole di sistema relative all’area delle risorse umane e dei correlati obiettivi, ha espresso l’intenzione di procedere con interventi di miglioramento organizzativo nei settori di sua competenza.Entro questo quadro di riferimento la formazione si inserisce come indispensabile strumento per ampliare l’insieme delle conoscenze, favorire la condivisione degli obiettivi, modificare i comportamenti e incrementare le capacità di lavoro.La complessità delle tematiche e l’ampiezza dei settori coinvolti, uniti a volte alla novità della materia non consentono in questa fase di stesura del Piano formativo di individuare con precisione le caratteristiche di tutti gli interventi formativi che coinvolgeranno gli operatori di questa Direzione.Accanto ad alcuni eventi già delineati e riportati nell’allegato, si preferisce portare l’attenzione su tematiche specifiche, che nel corso dell’anno saranno oggetto di progettazione di dettaglio di iniziative formative.

Evoluzione organizzativa della Direzione amministrativa.Il personale che afferisce alle strutture dei servizi amministrativi sarà interessato nel corso del 2008 da significativi interventi migliorativi degli assetti organizzativi, in particolare nei seguenti settori:

− Investimenti e Nuovo Niguarda− Nuova azienda per la gestione del 118− Gestione centralizzata del personale non strutturato− Attività libero professionale.

L’attuazione di tali interventi non solo potrà modificare l’attuale assetto organizzativo, ma certamente coinvolgerà la sfera delle competenze del personale addetto. Diventerà allora condizione indispensabile per portare efficacemente a termine l’evoluzione organizzativa, progettare anche percorsi di formazione e aggiornamento rivolti ai soggetti interessati direttamente dagli interventi.

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Stante però l’attuale fase di analisi e di studio dei nuovi assetti organizzativi e delle competenze, mancando ancora l’individuazione dettagliata delle risorse umane interessate ai cambiamenti, diventa prematuro definire i fabbisogni formativi e progettare interventi di aggiornamento specifici.Si ritiene perciò opportuno rimandarne le attività progettuali parallelamente alla definizione dei ruoli richiesti e del personale coinvolto.

Ambiti specifici di progettazione formativa

Legge 196/2003: Codice sulla tutela dei dati personali.Il sistema aziendale nel suo complesso ha dato attuazione alle previsioni normative nei diversi campi di interesse. Ora che l’insieme dei regolamenti e degli obblighi in capo all’azienda è stato completato, occorre che tutto il personale sia coinvolto nella conoscenza degli aspetti più vari della normativa e delle sue implicazioni a livello aziendale e di conseguenza ne adegui i comportamenti.In relazione a questo fabbisogno occorrerà procedere alla progettazione degli interventi formativi, tenendo presente che:− alcuni contenuti generali dovranno essere trasmessi a tutti i dipendenti;− esistono settori dove sono trattati dati sensibili che richiedono agli operatori

particolari attenzioni e coinvolgono livelli di responsabilità maggiori, esigendo comportamenti appropriati.

Partendo da queste premesse nel corso dell’anno saranno progettati diversificati interventi formativi che potranno avvalersi anche degli strumenti tecnologici telematici.A tale attività provvederà la Commissione aziendale per la Privacy in accordo con la S.S. Formazione aziendale.

Codice etico-comportamentale.Con delibere n. 519 del 28.7.2007 e n. 926 del 30.10.2007 l’Azienda ha rispettivamente adottato il Codice etico e approvato il Modello Organizzativo aziendale che insieme costituiscono il Codice etico-comportamentale.Al fine di provvedere ad una capillare diffusione di tali documenti e favorire l’applicazione dei valori e delle disposizioni in essi contenuti, insieme al piano di informazione, è stato predisposto anche il piano della formazione.Articolato su almeno un biennio, per il 2008 è prevista la formazione sul Codice etico e sul modello organizzativo che vede come destinatari:

per l’area sanitaria:- direttori di struttura complessa- responsabili di struttura semplice

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- coordinatori sanitari per l’area amministrativa:

- direttori di struttura complessa- responsabili di struttura semplice- dirigenti- personale con posizione organizzativa- collaboratori amministrativi- assistenti amministrativi con funzioni di coordinamento

per entrambe le aree:- personale neoassunto o comunque che inizia un rapporto di lavoro in

azienda.

Per raggiungere questi destinatari si ritiene di avvalersi dello strumento dell’ e-learning, preceduto da una presentazione in seduta plenaria.

Progetto Carta Regionale dei servizi – CRS SISS.Per quanto riguarda l’area della accettazione delle prestazioni, le degenze e il pronto soccorso, il progetto ha raggiunto un buon livello di realizzazione, secondo la pianificazione aziendale concordata con la Direzione regionale sanità.Parallelamente gli interventi sono stati accompagnati da adeguati momenti formativi soprattutto per la parte applicativa relativa alle modalità di utilizzo della carta operatore sanitario.Per il 2008 non si prevedono nuovi eventi ma solo l’estensione dei corsi già realizzati ai nuovi utenti del sistema.

Progetto Paperless.Anche l’azienda Ospedale di Niguarda partecipa all’evoluzione della pubblica amministrazione italiana verso una “Pubblica Amministrazione digitale” (D.P.C.M. 14.10.2003). Un primo significativo passo è stato l’informatizzazione del protocollo generale che ha preso l’avvio dal 1 gennaio 2004 e la movimentazione dei documenti in entrata che dal 18 giugno 2007 avviene solo mediante lo strumento informatico.Il coinvolgimento di tutti i settori aziendali in questo processo si è presentato come un lavoro lungo e complesso in quanto l’organizzazione aziendale è complessa. I responsabili del progetto hanno più volte evidenziato la necessità di accompagnare l’attuazione di interventi tecnologici con interventi formativi finalizzati ad accrescere la cultura di una PA digitale e ad acquisire le abilità tecniche da parte del personale coinvolto nel processo.Poiché la pianificazione delle ulteriori fasi di sviluppo del progetto denominato “Paperless” è in corso d’opera, si evidenzia la necessità di individuare e progettare

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momenti formativi per il personale interessato in relazione stretta con l’attuazione di interventi realizzativi delle stesse fasi di sviluppo del progetto, che avverranno durante l’anno.Per la dirigenza APT, interessata in maniera significativa al progetto “Paperless” è già prevista l’attivazione di apposito evento formativo, dettagliato nell’allegato. Formazione informatica.Nella seconda parte del 2007 si è realizzato un sistema di rilevazione del fabbisogno informatico aziendale mediante la messa a punto di un questionario e dei test riguardanti i prodotti di Office.Per circa 2 mesi sono stati resi accessibili al personale dell’azienda direttamente dal portale. Alla chiusura di questa prima fase sperimentale si è rilevato che circa 150 dipendenti si sono cimentati nei test. L’elaborazione statistica ha permesso di individuare il fabbisogno specifico informatico di questi professionisti e di formare già delle ipotesi di classi basate sul livello delle rispettive conoscenze del prodotto.Nel corso del 2008 si ritiene opportuno proseguire nella rilevazione del fabbisogno, riproponendo di nuovo lo strumento del test e progettando corsi di informatica sulla base delle esigenze emerse.

Lingue straniere.Dalle proposte di corsi di formazione linguistica che con frequenza quasi mensile pervengono alle strutture aziendali preposte, sembra che le aziende sanitarie pubbliche siano un nuovo e promettente mercato per chi offre questa tipologia di formazione.Ma da una sommaria valutazione delle esigenze sembra difficile progettare interventi che si possano adattare alle specifiche variabili organizzative dell’azienda. La formazione linguistica per sua natura richiede percorsi articolati in ore di lezione e di studio che necessariamente abbracciano periodi di tempo lunghi. Armonizzarne la regolarità delle scadenze insieme a momenti di aula, con l’organizzazione del lavoro fatta su turni, non si presenta agevole se si vuole garantire qualche risultato.Anche la varietà delle esigenze entra significativamente nella progettazione di questi percorsi: il bisogno del medico per la lingua inglese è ben diverso da quello del personale infermieristico di PS o di ostetricia, o del personale del front office, piuttosto che del dirigente amministrativo o del tecnico di radiologia.Per questo si ritiene di iniziare a definire un progetto minimale di formazione in campo linguistico nel corso della realizzazione del PFA 2008.

Realizzazione di eventi con metodologie e-learning e FAD.

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Già in passato in azienda è stata sperimentata la formazione utilizzando gli strumenti informatici e telematici. In particolare queste tecnologie sono state utilizzate in maniera continuativa per permettere a molti utenti in tempi diversi di apprendere modalità operative o nuove funzionalità per l’utilizzo del portale aziendale e della carta SISS.Unita a momenti d’aula, la formazione a distanza è stata utilizzata per l’aggiornamento obbligatorio ex d.lgs 185/2000 del personale che opera con apparecchiature che emettono radiazioni ionizzanti: circa 300 dipendenti hanno svolto il percorso formativo accedendo a lezioni proposte tramite internet e incontrandosi in momenti d’aula in videoconferenza con esperti sia prima di iniziare il percorso che al termine.Lo strumento ha mostrato da una parte tutta la sua flessibilità per rispondere all’esigenza di formare molti operatori dell’azienda sulla stessa materia, lasciando agli operatori stessi la facoltà di decidere i tempi per seguire gli argomenti proposti e il livello di approfondimento desiderato.Dall’altra tuttavia si è avuta la riprova che la metodologia didattica utilizzata nella formazione residenziale esige di essere notevolmente reinventata, se l’argomento è proposto con le tecnologie informatiche e telematiche. Insieme però occorre predisporre gli strumenti tecnici e valutare l’impatto organizzativo nel rispetto dei tempi del lavoro quando soprattutto i destinatari dei corsi in FAD o tramite e-learning sono infermieri e operatori del comparto.L’azienda si sta dotando di conoscenze e tecnologie per trasferire nelle nuove modalità corsi tradizionalmente tenuti in aula e ripetuti per diverse edizioni, in quanto destinati a un numero consistente di dipendenti.Nel corso del 2008 si sperimenteranno due corsi proposti dalla Fisica sanitaria con modalità FAD in tema di radioprotezione e di risonanza magnetica. Ma si vorrebbe allargare la progettazione anche ad altre tematiche sia per mettere a punto le metodologie didattiche più efficaci sia per verificarne le modalità organizzative per i destinatari del comparto.

Coerenza con gli obiettivi aziendali e regionali.Nel documento che il Comitato per la formazione ha condiviso e il Collegio di direzione ha approvato come “Linee guida per la predisposizione del Piano formativo 2008” in più punti si raccomanda di analizzare i fabbisogni formativi in funzione degli obiettivi del SSN articolati a livello regionale e aziendale e di proporre eventi formativi in

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funzione dell’attuazione degli obiettivi di budget che ogni struttura ha negoziato con la direzione strategica.Maggior evidenza della coerenza tra finalità formative dei singoli eventi e obiettivi aziendali e regionali sarà sottolineata dai responsabili scientifici nell’individuazione dell’obiettivo specifico del servizio sanitario nazionale o regionale al quale l’evento si finalizza, nel momento di progettazione di dettaglio dell’evento stesso (primo livello dell’accreditamento ECM-CPD).Già però in fase di proposizione di iniziative formative almeno il 6 per cento di proposte fa diretto riferimento agli obiettivi regionali, mentre altre diverse decine si pongono con finalità di miglioramento delle conoscenze e dei comportamenti nell’assistenza e nella cura soprattutto delle patologie oggetto di particolare attenzione da parte del governo regionale.

Coerenza con gli eventi formativi proposta dalla DG Sanità (Piano 2007 e 2008)E’ interesse dell’azienda in quanto momento significativo del sistema sanitario regionale, mantenere un collegamento stretto con le iniziative formative proposte dalla DG Sanità attraverso l’Istituto di formazione regionale (IREF). In passato l’azienda si è fatta carico di organizzare o di partecipare all’organizzazione di eventi direttamente promossi dalla regione, in particolare nell’ambito della donazione e dei trapianti di organo e tessuti.Spesso inoltre gli stessi professionisti di Niguarda intervengono come docenti nei corsi IREF o come esperti nella progettazione formativa regionale. Questo sta a significare che c’è condivisione di obiettivi e di contenuti.Si ricorda infine che l’ufficio formazione, la direzione sanitaria e la direzione infermieristica hanno favorito e continuano a favorire la partecipazione del personale aziendale agli eventi formativi organizzati all’interno del Piano formativo regionale.

Consuntivo delle spese dirette sostenute per l’attuazione del Piano 2007 L’attuazione del Piano 2007 si è sviluppata realizzando 232 eventi (alcuni in più edizioni) articolati per tipologia nel modo seguente:

Corsi residenziali n. 117Congressi n. 35Gruppi di miglioramento n. 63Addestramento n. 7Attività di ricerca n. 4FAD n. 1Partecipazione a Commissioni/Comitati n. 1

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Audit clinici n. 3 E-learning-blended n. 1

A questi momenti di formazione interna all’azienda occorre aggiungere la partecipazione di dipendenti singoli o a gruppi a corsi organizzati fuori dall’azienda e che hanno interessato circa 200 operatori.Complessivamente le spese dirette sostenute nel 2007 e finanziate con gli appositi conti di bilancio sono state di circa € 185.000,00 a copertura degli oneri derivanti da:

– organizzazione di corsi residenziali per € 35.000,00– aggiornamento esterno per € 150.000,00.

A giustificazione della “esiguità” delle spese dirette occorre tener presente che la formazione sul campo è stata a costi diretti nulli, mentre molti corsi residenziali e tutti i convegni sono risultati auto finanziati.

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