Tamburinodi tutte le guerre -  · mo troppa importanza alla ... La gamba aveva uno squarcio che...

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............................................................................................. coordinamento di Corrado Giustozzi Tamburino di tutte le guerre Queste mese pubblichiamo «Pelle tesa» di Dario Tonani. Il racconto non appartiene al filone «tecnologico» della fantascienza, ma anzi vede prevalente il lato poetico e fantastico, un filone nel quale gli scrittori italiani riescono particolarmente bene a cura di Marco Calvo ................. Dario Tonani ha un asso- luto controllo degli strumenti narrativi, « Pelle tesa» non solo è un racconto ricco di contenuti, ma è anche scrit- to veramente bene: non so- no poche le frasi che per la loro bellezza rimarranno im- presse. Tipicamente i racconti molto «forti» da un punto di vista letterario, anche se con numerosi elementi fantasti- ci, non sono considerati «fantascienza», quasi che se il tema è troppo profondo, o lo stile troppo curato, la ca- tegoria lo possa svilire. È evidente che questo deriva da una sciocca concezione dell'utile strumento delle classificazioni, ma non dia- mo troppa importanza alla cosa; suddividere le opere letterarie per genere è e ri- mane solo un comodo siste- ma di classificazione. Prima di lasciarvi leggere il racconto, dedico due righe a una delle domande che più di frequente mi viene rivolta. Spesso in questa rubrica tro- vano spazio racconti già pub- blicati su «fanzine» (da fans magazine), alcuni lettori o perché vogliono comprarle, o perché vogliono collaborar- vi, desiderano conoscerne indirizzi e numeri di telefono. Non è possibile pubblicare un elenco, sia perché le rivi- ste amatoriali di questo ge- nere sono innumerevoli, e inevitabilmente opererem- mo delle discriminazioni, sia perché nascono e muoiono con notevole velocità. Quan- do mi arrivano novità ne fac- cio cenno nel riquadro «L'an- golo delle news», in fondo a questa stessa rubrica, ma per essere veramente ag- giornati il mio suggerimento è di rivolgersi alla «Fandom Newsletter - Bollettino di informazione sulla Fanta- scienza» di Bruno Valle, una pubblicazione a tiratura limi- tata senza fini di lucro che costa solo 1.000 lire. Si può richiedere a Bruno Valle, Via San Pietro, 5 - 16035 Rapallo (si suggerisce un abbona- mento a 6 numeri, che costa 6.000 lire). Chi dispone di abbonamento a MC-link, ne trova l'edizione elettronica nell'area FS-DATABANK. Buona lettura. Marco Calvo è raggiungibile su MC- link alla casella MC3363 e tramite In- ternet all'indirizzo [email protected] Pelle lesa Racconto di: Dario Tonani ... Dolce Marilyn, ricordati che io non sono qui per mo- rire. Nessuno di noi! E nep- pure tu lo hai voluto davve- ro, non è così? È stato scen- dere in fondo al pozzo, nell'oscurità, e calpestare se stessi. Promettimi di rispet- tarti, almeno là, dove sei ora ... e di visitarmi ogni not- te, facendoti strada con il soffio dei tuoi baci. lo sarò quaggiù ad aspettarti e cer- cherò di non farmi ammazza- re. Non è questo il dovere di un uomo? E sarò in piedi, con un fiore in mano, la bar- ba sfatta e i miei capelli ros- si. Che fiori preferisci, Ma- rilyn? Non c'è altro credo. Solo, dedicami un abbraccio stasera in tutte le sale d'America. E viem~ vieni pre- sto, prima che qui sia di nuo- vo buio .. Tuo con amore, Soldato Semplice - Kevin M. Lester (Saigon, 27 luglio 1968) ,. ,. ,. Presto sarebbe morto .. La gamba aveva uno squarcio che saliva fino all'inguine e calava in profondità, in un baratro di dolore pulsante. ... e sangue. Nando Paresin sarebbe morto come qualsiasi altro soldato, gli orecchi che mar- tellavano, dilatandoli, i battiti del cuore. Con un foro abba- stanza largo da poterci guar- dare attraverso e vedere l'er- ba ammosciarsi nel sangue. Abbastanza grosso che avrebbe potuto urlare il suo orrore con il fiato di una boc- ca distorta. E Paresin gridò. Le immagini baluginavano confuse nella sua mente . Portantini stanchi, il cappel- lano con le mani imbrattate di sangue, commilitoni che camminavano sconsolati sui cadaveri, le baionette rivolte al confine austriaco. Poi lo vide. Un ragazzo dal viso im- berbe, vestito delle divise stracciate di mille guerre; forse quindici anni calcati in stivali spaiati e in un'andatu- ra monotona, ma carica di solenne dignità. - Tam ... bu ... rinooo .. chiamò Paresin gonfiando tra le labbra bolle di saliva ro- sata. - Tam ... burinooo! Il giovane si voltò di scat- to, quasi perdendo consi- stenza. La sua sagoma tre- molò nell'aria come filtrata da un vortice di calore. Di- venne di nuovo nitida, ma sbiadita nei vecchi colori di un cappellino da Sudista, il fazzoletto porpora dei Gari- baldini, un giubbino stinto da granatiere napoleonico ... con i bottoni d'oro vecchio, ar- gento e plastica nera, e le asole di diversa foggia e mi- sura. S'inginocchiò accanto al corpo di Nando Paresin e il suo sguardo gli scavò negli occhi con sofferta partecipa- zione. Raccolse entrambe le bacchette in una mano e po- il piccolo tamburo sul cuore dell'alpino. I calzoni erano stracciati e sembrava- no appartenere ad una mi- metica fuori misura. Una maculatura dai colori e dallo schema che Paresin non aveva mai visto prima. - Pa... gliac ... cio - bofon- chiò al ragazzo abbozzando un sorriso di schiuma e san- gue, - porta ... mi via ... da quI. .. Il giovane chinò il capo sulla pelle del tamburo per auscultare frequenza e in- tensità del battito cardiaco, poi decise che avrebbe avu- to il tempo per scambiare due chiacchiere. Era molto raro che gliene capitasse l'occasione, ma ne fu grato a Dio, nonostante la solitudine lo avesse reso diffidente nei confronti delle parole. - Non cercare di ricono- scere i miei gradi o la mia di- visa - esordì. - lo sono Tam- burino di Tutte le Guerre. Non ho patria né bandiera. Sono stati migliaia come te a vestirmi da pagliaccio. Il mio nome non è che un suono. Tu chiamami «Tosse». Pro- fessionalmente, ma senza mostrare distacco, il ragazzo sfiorò appena con le dita la 258 MCmicrocomputer n. 148 - febbraio 1995

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•.............................................................................................coordinamentodiCorradoGiustozzi

Tamburino di tutte le guerreQueste mese pubblichiamo «Pelle tesa» di Dario Tonani. Il racconto non appartiene al

filone «tecnologico» della fantascienza, ma anzi vede prevalente il lato poetico efantastico, un filone nel quale gli scrittori italiani riescono particolarmente bene

a cura di Marco Calvo.................

Dario Tonani ha un asso-luto controllo degli strumentinarrativi, «Pelle tesa» nonsolo è un racconto ricco dicontenuti, ma è anche scrit-to veramente bene: non so-no poche le frasi che per laloro bellezza rimarranno im-presse.

Tipicamente i raccontimolto «forti» da un punto divista letterario, anche se connumerosi elementi fantasti-ci, non sono considerati«fantascienza», quasi che seil tema è troppo profondo, olo stile troppo curato, la ca-tegoria lo possa svilire. Èevidente che questo derivada una sciocca concezionedell'utile strumento delleclassificazioni, ma non dia-mo troppa importanza allacosa; suddividere le opereletterarie per genere è e ri-mane solo un comodo siste-ma di classificazione.

Prima di lasciarvi leggereil racconto, dedico due righea una delle domande che piùdi frequente mi viene rivolta.Spesso in questa rubrica tro-vano spazio racconti già pub-blicati su «fanzine» (da fansmagazine), alcuni lettori operché vogliono comprarle,o perché vogliono collaborar-vi, desiderano conoscerneindirizzi e numeri di telefono.Non è possibile pubblicareun elenco, sia perché le rivi-ste amatoriali di questo ge-nere sono innumerevoli, einevitabilmente opererem-mo delle discriminazioni, siaperché nascono e muoionocon notevole velocità. Quan-do mi arrivano novità ne fac-cio cenno nel riquadro «L'an-golo delle news», in fondo aquesta stessa rubrica, maper essere veramente ag-

giornati il mio suggerimentoè di rivolgersi alla «FandomNewsletter - Bollettino diinformazione sulla Fanta-scienza» di Bruno Valle, unapubblicazione a tiratura limi-tata senza fini di lucro checosta solo 1.000 lire. Si puòrichiedere a Bruno Valle, ViaSan Pietro, 5 - 16035 Rapallo(si suggerisce un abbona-mento a 6 numeri, che costa6.000 lire). Chi dispone diabbonamento a MC-link, netrova l'edizione elettronicanell'area FS-DATABANK.

Buona lettura.

Marco Calvo è raggiungibile su MC-link alla casella MC3363 e tramite In-ternet all'indirizzo [email protected]

Pelle lesaRacconto di: Dario Tonani

... Dolce Marilyn, ricordatiche io non sono qui per mo-rire. Nessuno di noi! E nep-pure tu lo hai voluto davve-ro, non è così? È stato scen-dere in fondo al pozzo,nell'oscurità, e calpestare sestessi. Promettimi di rispet-tarti, almeno là, dove seiora ... e di visitarmi ogni not-te, facendoti strada con ilsoffio dei tuoi baci. lo saròquaggiù ad aspettarti e cer-cherò di non farmi ammazza-re. Non è questo il dovere diun uomo? E sarò in piedi,con un fiore in mano, la bar-ba sfatta e i miei capelli ros-si. Che fiori preferisci, Ma-rilyn? Non c'è altro credo.Solo, dedicami un abbracciostasera in tutte le saled'America. E viem~ vieni pre-sto, prima che qui sia di nuo-vo buio ..

Tuo con amore,Soldato Semplice - Kevin

M. Lester(Saigon, 27 luglio 1968)

,. ,. ,.

Presto sarebbe morto ..La gamba aveva uno

squarcio che saliva finoall'inguine e lì calava inprofondità, in un baratro didolore pulsante.

... e sangue.Nando Paresin sarebbe

morto come qualsiasi altrosoldato, gli orecchi che mar-tellavano, dilatandoli, i battitidel cuore. Con un foro abba-stanza largo da poterci guar-dare attraverso e vedere l'er-ba ammosciarsi nel sangue.Abbastanza grosso cheavrebbe potuto urlare il suoorrore con il fiato di una boc-ca distorta. E Paresin gridò.

Le immagini baluginavanoconfuse nella sua mente .Portantini stanchi, il cappel-lano con le mani imbrattatedi sangue, commilitoni checamminavano sconsolati suicadaveri, le baionette rivolteal confine austriaco. Poi lovide.

Un ragazzo dal viso im-berbe, vestito delle divisestracciate di mille guerre;forse quindici anni calcati instivali spaiati e in un'andatu-ra monotona, ma carica disolenne dignità.

- Tam ... bu ... rinooo ..chiamò Paresin gonfiandotra le labbra bolle di saliva ro-sata. - Tam ... burinooo!

Il giovane si voltò di scat-to, quasi perdendo consi-stenza. La sua sagoma tre-molò nell'aria come filtratada un vortice di calore. Di-venne di nuovo nitida, ma

sbiadita nei vecchi colori diun cappellino da Sudista, ilfazzoletto porpora dei Gari-baldini, un giubbino stinto dagranatiere napoleonico ... coni bottoni d'oro vecchio, ar-gento e plastica nera, e leasole di diversa foggia e mi-sura.

S'inginocchiò accanto alcorpo di Nando Paresin e ilsuo sguardo gli scavò negliocchi con sofferta partecipa-zione. Raccolse entrambe lebacchette in una mano e po-sò il piccolo tamburo sulcuore dell'alpino. I calzonierano stracciati e sembrava-no appartenere ad una mi-metica fuori misura. Unamaculatura dai colori e dalloschema che Paresin nonaveva mai visto prima.

- Pa... gliac ... cio - bofon-chiò al ragazzo abbozzandoun sorriso di schiuma e san-gue, - porta ... mi via ... daquI. ..

Il giovane chinò il caposulla pelle del tamburo perauscultare frequenza e in-tensità del battito cardiaco,poi decise che avrebbe avu-to il tempo per scambiaredue chiacchiere. Era moltoraro che gliene capitassel'occasione, ma ne fu grato aDio, nonostante la solitudinelo avesse reso diffidente neiconfronti delle parole.

- Non cercare di ricono-scere i miei gradi o la mia di-visa - esordì. - lo sono Tam-burino di Tutte le Guerre.Non ho patria né bandiera.Sono stati migliaia come te avestirmi da pagliaccio. Il mionome non è che un suono.Tu chiamami «Tosse». Pro-fessionalmente, ma senzamostrare distacco, il ragazzosfiorò appena con le dita la

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L'illustrazione per "Pelle tesa" è di Italia Ranno.

pelle tesa del tamburo. Eratiepida e umida come carnecruda.

- Tra poco verserai nelmio tamburo il tuo ultimobattito e io mi alzerò e tor-nerò a camminare senza so-sta fra la Morte e la Vita. Suquesto sottile filo di esisten-za che mi disegna i contornie dipinge le tinte pallide del-le mie divise. Suonerò per-ché ogni moribondo mi sen-ta da qualsiasi luogo e daogni tempo. Suonerò peravere l'ultimo rintocco deltuo cuore ... qui dentro, nelmio tamburo.

Il volto di Paresin si con-trasse in una smorfia di dolo-re.

Tamburino continuò: - Ècome prendere una moscasotto un bicchiere capovolto.

- Vi ... vrà ... la mosca? Vi ...vraaahh?

- Per sempre, soldato.Sarà sempre qui -. Acca-rezzò la superficie del suostrumento e sentì increspar-si sotto il palmo la pelle tesadel tamburo ... come fossestata punta da un chiodo.Con una debole nota prigio-niera.

Infine Nando Paresinserrò le palpebre e spirò. Econ lui morì la voragine chegli trapassava la gamba, invi-tando a guardare l'erba ros-sa di sangue ...

* * *

Marciava calcando pesan-temente gli stivali nella pol-vere, incurante dei sibili del-le pallottole e delle esplosio-ni delle granate. lmpalpabilecome marionetta di fumo,procedeva in bilico tra imma-gine e suono, fra spazio etempo, nel mezzo di un in-definibile binario di orrori. Adestra e a sinistra sventola-vano vessilli sgargianti chegarrivano a venti di Paesi eguerre lontanissime. Militimorenti lo invocarono neldelirio soffiandogli nel tam-buro il loro ultimo palpito divita. O sputandolo con rab-bia, oppure rovesciandolo

all'interno nel modo in cui sigetta un dado da gioco. E frale due superfici di pelle con-sunta, i battiti dei cuori siraccoglievano come mo-sche ... e impazzivano ron-zando con un concitato frul-lare d'ali ...

* * *

Era un'idea di merda.Quando il plotone aveva

deciso di sgranarsi, Lester siera messo a coprire il culo aSalinas Una pensata delcazzo!

«lo ti copro il culo e tu faitossire a dovere l'uccello»aveva berciato nell'orecchiodel Sergente. «A doverevuoi dire che devi tirar giàtutto quello che si muove».

Salinas non chiedeva dimeglio. Fece una smorfiacon il grugno reso ancor piùnero dal fango e allungò lacanna dell'M 16 oltre un ce-spuglio di felci.

- Puzza di Charly - senten-ziò senza emozione.

Lester lo vide acquattarsiad esaminare gli steli spaz-zati.

Il segugio ha fiutato lacacca pensò ma la prospetti-va non fece che accentuargliil tic alla base del collo.

Era come essersi decisoa ciucciare la canna di unapistola ... e stantufare di lin-gua per arrivare a sentire ilgusto della pallottola. In cuorsuo sperava che gli Angelidel napalm rovesciassero dalcielo la loro pioggia di fuoco,prima che entrambi doves-sero essere portati via sopraun badile per aver fatto il sol-letico a una mina.

- Un'idea di merda quelladi giocare alla camporella,Salinas - gridò innervosito.Una bella coppia del c ...

Tamburino vide la scintillailluminare l'ombra tra le fron-de e balzò rapidissimo versoi due marine. Nell'attimo incui il proiettile fece schizzareun fiotto di sangue dal pettodell'americano, la sua imma-gine sbiadita trapassò il cor-po del marine, emergendo-

ne alle spalle con le bracciatese in avanti e il tamburotrattenuto a stento in unamano.

Il corpo di Salinas si rove-sciò nell'erba.

Tamburino ruotò abilmen-te su una gamba sola e sifermò a fronteggiare losguardo spento del cadave-re. L'agilissimo gesto atleti-co lo aveva portato spalla aspalla con Kevin Lester, tan-to da sentirne l'alito e il su-

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dore. Udiva il suo respiro ir-regolare e l'odore inconfon-dibile dell'adrenalina.

Tamburino avrebbe volutoscaraventarlo nel cespuglioo soffiargli almeno sulleguance, ma sapeva che nullaal di fuori della vicinanza del-la morte avrebbe potuto ri-velarlo agli occhi del soldato.

D'istinto, Lester si gettò aterra. Tamburino lo osservòa lungo piangere con la fron-te nel fango e scosse per un

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StoryWare è sempre alla ricerca di nuovi racconti. Per motivi dispazio non possiamo pubblicare opere troppo lunghe, ma se haiscritto qualcosa non più lungo di circa 25 Kb (grosso modo 14 car-telle da 60 battute per 30) allora leggi quanto segue:

Come spedire un raccontoa StoryWare

Tutti i racconti giunti in redazione su floppy disk vengono inse-riti nelle aree FS-RACCONTI e NARRATIVA-RACC di MC-link (in-sieme, naturalmente, al nome e al cognome dell'autore), dovesta nascendo una sorta di biblioteca (gratuita) di racconti. Se nondesideri che la tua opera sia pubblicata su MC-link, sei cortese-mente pregato di specificarlo nell'intestazione del racconto o nel-la lettera di accompagnamento.

1) memorizza il tuo racconto o i tuoi racconti non più lunghi di cir-ca 25 Kb su floppy disk da 3 1/2 (MS-DOS, Amiga o Macintosh);

2) utilizza il formato ASCII, non impaginato (owero evita che cisiano dei ritorno a capo a ogni fine riga, ma solo a fine paragrafo)così da semplificare il passaggio da un computer all'altro;

3) in caso di dubbi, salva il racconto o i racconti in più formati;4) inserisci nell'intestazione del racconto i tuoi dati (nome, co-

gnome, recapito);5) assicurati che non ci siano vincoli per la Technimedia alla pub-

blicazione (owero che sia tu a detenere i diritti dell'opera e che, na-turalmente, non si tratti di racconti copiati);

6) spedisci il tutto al seguente racapito:

Technimedli3 - StoryWareVia Carlo Perrier, 900157 Roma

mani legate dietro la schie-na e stava ritto su una sediadi paglia intrecciata. Gli si-stemarono la corda attornoalla gola.

Intorno a lui decine di fac-ce sudate ridevano o siscambiavano battute a mez-za voce. Quello di loro chesembrava il più alto in gradomimò il gesto di dare un cal-cio a una gamba della sedia,e scoppiò in una fragorosarisata.

- Vamos en paraiso, no? -latrò con tono canzonatorio.- No, Manolo? - urlò facen-dosi improvvisamente serio.- No, Manolo 7 No me oiste?

Lo stivale si sollevò nuo-vamente da terra alzandouno sbuffo di polvere.

Tamburino si gettò versola quercia.

Manolo sgranò gli occhi eallungò le braccia a cingerel'immagine diafana ed eva-nescente del ragazzo checorreva con due bacchetteserrate nei pugni. Il tamburosi sganciò dalla tracolla e ro-tolò nella polvere fin sotto lesuole del condannato. Giròun paio di volte su se stessoprima di cadere con il piattorivolto al cielo.

Tamburino frenò il suoslancio .. quando il corpoinerte del soldato gli si feceincontro ondeggiando pigra-mente. Le punte delle scar-pe di Manolo entrarono euscirono più volte, laccicompresi, dal petto di Tam-burino, trafiggendo il blustinto della sua casacca.

Tamburino di Tutte leGuerre fece un passo indie-tro e si ritrasse appena dalparossismo di quell'affrontopatetico. Aveva ancora lebraccia alzate, come per cin-gere una amante.

Marilyn ...Poi vide una goccia nera

colare silenziosa sulla pelledel tamburo, curvarne lieve-mente la superficie ... deflo-rarla con dolce passione.

- Marilyn, sei tu? - chiesenel vento.

Manolo non aveva smes-so di dondolare.

Marilyn, sei tuuu? - urlò. -SEI TU, NON È VE-ROOOOOO? TU PER SEM-PRE... MAAARIL YYYYN? tJ5

* * *

lori vivaci, trattenute da unesile filo di nylon. RepertiSioux, Navajos, Apaches,Cheyenne ... una collana ditrofei variopinti che il suosudore stava lentamente ir-ruvidendo. Ma la penna neranon assomigliava a nes-sun'altra, sembrava piutto-sto un laconico proclama difierezza.

Fece brillare la ceneredella cicca e seguì con l'indi-ce la sottile grafia della let-tera. I riferimenti geograficilo lasciarono indifferente,ma lo colpì il ridondante ri-petersi di un nome femmini-le.

Marilyn ...Aveva imparato da tempo

che ogni bandiera di guerrapareva intrisa di sangue e ri-camata con i nomi di milionidi donne.

Marilyn, vieni, vieni pre-sto, prima che qui sia dinuovo buio ...

C'erano sfocati ricordi didonne anche fra le moschedel suo tamburo. In mezzoalle pelli tese batteva, a ran-ghi serrati, un variegatoesercito di madri e fidanza-te, mogli e sorelle ... comeun solo cuore che palpitasseper un amore lontano ... For-se perduto per sempre.

Marilyn ..Schiacciò la sigaretta su-

gli steli d'erba e si assicuròalla cintola la penna nera,nell'azzardata imitazione diuna lama.

Marilyn ...Riprese in grembo il tam-

buro che aveva posato alsuo fianco, impugnò le bac-chette, le fece roteare condestrezza, e si mise a suo-nare ...

Suonò per Marilyn di Tut-te le Guerre ...

Arrivò ai margini della ra-dura polverosa che stavanoimpiccando un Repubblica-no, un prigioniero antifran-chista con la fronte segnatada una profonda ferita. Ilcappio penzolava da unagrossa quercia e inquadrava,poco lontano, il volto spauri-to e abbronzato di un giova-ne. Il condannato aveva le

Tamburino si sedette agambe incrociate nell'erbafradicia e smeraldina. Goccedi umidità gli piovevano lun-go il viso da cime che affon-davano nel buio della vege-tazione lussureggiante. No-nostante sulla giungla fossecalata con largo anticipo unanotte di calura insopportabi-le e di sinistri rumori, nellamente di Tamburino si eraaccesa come al solito unanota di compiaciuta curio-sità. Fare l'inventario gli erasempre parso un modo pia-cevole di concludere la gior-nata: estrasse dalla gibernail pacchetto di sigarette rac-colto dal cadavere di Salinase, da una tasca della giubba,una lettera personale sot-tratta all'altro marine.

Mentre s'infilava la siga-retta tra le labbra, si ricordòdell'oggetto recuperato dalladivisa del soldato italiano.Tirò una boccata ed esa-minò fra le dita la lunga pen-na nera. Sotto la camiciolastrappata ne aveva un'interacollezione; erano per lamaggior parte piume dai co-* * *

attimo il suo tamburo all'al-tezza dell'orecchio. Era arri-vato in tempo anche perquella raccolta.

- Come una mosca sottoun bicchiere capovolto, NONÈ COSì? - urlò a squarciagolanella giungla silente. Poi atte-se che Charly venisse fuori afinire Kevin Lester. Il Viet-cong emerse circospetto dalsuo nascondiglio di fronde esi piantò a gambe larghe so-pra la testa gemente del ma-rine. Tamburino si chinò fra idue e allungò il braccio con iltamburo sulla nuca di Lester.Il soldato americano avvertìuna debole carezza tra le sca-pole, prima che Charly glisparasse il colpo di graziaesattamente al centro delpiatto di pelle tesa. Sangue eframmenti di ossa e di mate-ria cerebrale sprizzaronotutt'attorno in una nuvolascarlatta. In realtà, pensòTamburino, Lester non si eraaccorto di nulla; soltanto, glierano improvvisamente ve-nute a mancare le lacrime ..

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Liber Liber: Pinocchio

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Liber Liber: Decameron al liceoAnche questo mese sono due le buone nuove. Come preannun-

ciato, a Riccardo Scateni del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo eStudi Superiori in Sardegna) non dobbiamo solo una versione iper-testuale della biblioteca telematica (cfr. MCmicrocomputer «L'an-golo delle news» n. 147), ma anche il giustamente notissimo «Leavventure di Pinocchio» di Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lo-renzini). In occasione di questa edizione elettronica, sono torna-to sulle pagine di quella che è una delle fiabe più fa-mose al mondo, e nonostante sia passato qualcheanno dall'ultima volta che l'ho letta, devo ammette-re che la bellezza di questa opera rimane intatta eche anzi è stata una rilettura non priva di qualche no-stalgia. L'illustrazione che correda questo riquadro ri-

sale al 1911 ed è opera di Attilio Mussino, Come qualsiasi altro te-sto del progetto Manuzio, l'edizione elettronica de «Le avventure diPinocchio» si può prelevare gratuitamente via modem (v. istruzioniin seguito), o ricevere su floppy disk inviando 5.000 lire a titolo dirimborso spese. L'edizione «in rete» è raggiungibile (sempre gra-tuitamente) presso:

http://www.crs4.it/-riccardo ILetteratura/Pinocchio IPinoc-chio.html

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L'altra buona notizia ci viene invece dalla professoressa NandaCremascoli, del liceo classico di Vimercate, in provincia di Milano.

Gli studenti delle classi I e Il sezione R e I sezione S stanno la-vorando al «Decameron» di Boccaccio, che sperano di

completare in breve tempo e che molto gentilmente sisono offerti di spedire a Liber Liber a riversamento com-

pletato. Sono d'obbligo un in bocca al lupo agli studenti che sisono cimentati nell'impresa e vivi complimenti alla pro-fessoressa Nanda Cremascoli, che fa vivere agli stu-denti un'esperienza che perfino nelle Università è dif-ficile fare. Nanda si è anche dotata di un accesso a In-

ternet, con il quale è entrata in contatto con noi e che, indubbia-mente, le consentirà contatti e scambi culturali con altre organizza-zioni e licei del mondo. È consolante venire a sapere di personeche fanno anche più di quello che è richiesto loro.

Chiudo ricordando che grazie alle utility di compressione dei dati,l'intera «biblioteca elettronica» del progetto Manuzio, composta almomento da circa 30 opere tra cui la «Divina Commedia», ,d Mala-voglia», «I Promessi Sposi», ecc., occupa solo 4 floppy disk. Pos-sono accedere gratuitamente a questa raccolta, che speriamo cre-scerà in breve tempo, tutti coloro che hanno accesso a Internet(basta collegarsi al seguente indrizzo elettronico dell'Università diMilano: ghost.dsi.unimi.it, directory: pub2/papers/basagni/Manu-zio), oppure tutti coloro che sono abbonati a MC-link.

Chi non dispone di modem può richiedere l'invio di uno o piùfloppy disk (al costo unitario, a titolo di rimborso spese, di lire5.000) tramite conto corrente postale numero 30656003 intestatoa: Marco Calvo, Via Cina, 40 - 00144 Roma, con causale: ,di sotto-scritto <nome e indirizzo> desidera 1/2/3/4 floppy disk contenentila biblioteca elettronica del progetto Manuzio». Attenzione, chi do-vesse preferire i contanti o l'assegno (da inviare sempre a Liber Li-ber, Via Cina, 40 - 00144 Roma), non dimentichi di allegare il pro-prio indirizzo! Liber Liber ha da poco tempo anche una linea telefo-nica per informazioni a voce. A causa del fatto che siamo alquantosquattrinati non c'è una vera e propria segreteria che risponde atempo pieno, per cui scusateci fin d'ora se qualche volta squillerà avuoto, tuttavia è sempre meglio di niente! Il numero telefonico diLiber Liber è dunque: 06/52.20.05,05 (attenzione, ribadisco che èuna linea voce, non il numero di una BBS),

Douglas AdamsChi ama la fantascienza ricca di humour e di «demenziaiità» (in-

tesa nell'accezione positiva) alla Monty Python, non può non cono-scere i divertentissimi romanzi di Douglas Adams, come «GuidaGalattica per gli Autostoppisti». I più informati sanno che tutto co-minciò in una stazione radiofonica della BBC, molti anni fa, quandopresero a trasmettere a puntate le strampalate avventure di ArthurDent, Ford Prefect e compagni.

Qualche rarissima copia su cassetta di quelle mitiche trasmissio-ni radio è arrivata in Italia grazie alle pazienti ricerche di appassiona-ti, ora, grazie a Internet, si possono facilmente ordinare dalla pro-pria scrivania: basta collegarsi a CDconnection, un enorme negoziodi dischi e video USA (indirizzo telnet: cdconnection.com), sceglie-re i titoli che si desiderano e inviare il proprio numero di carta dicredito. Volendo, per $40.47, si possono ordinare su CD anziché sucassetta. Il numero di codice del cofanetto di CD (conoscerlo vi aiu-terà nella ricerca) è: TiR521269

Sempre in tema di dischi, è inutile (o quasi!) dire che su CDcon-nection si trovano praticamente tutte le musiche dei film di fanta-scienza, dalle più celebri alle più rare. /ì:;r?,

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