Tamaro S. Baita Dei Pini

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Baita dei Pini Susanna Tamaro di

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Tamaro S. Baita Dei Pini

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  • Baita dei PiniSusanna Tamaro

    d i

  • Baita dei Pini

  • In tutto non era neanche un ettaro1 di terreno. iAlle spalle cera un boschetto misto di abeti2 e di pini CDsilvestri3, la facciata4 della casa dava su una stradina bianca, mentre la strada vera, quella dasfalto, sintravedeva5 qualche centinaio di metri pi in basso. La prima volta Ugo si rec6 sul posto accompagnato dalladdetto7 dellagenzia immobiliare.Di l a una settimana vi torn con la moglie. Per pi di unora camminarono insieme su e gi per la casa. Sebbene fosse disabitata8 da parecchi anni era in buono stato: due o tre mesi di lavori fatti in economia sarebbero stati pi che sufficienti per renderla abitabile. Quando Eleonora gli chiese il prezzo Ugo ment9, disse: Pare incredibile, ma proprio quello che abbiamo....

    Poi, mentre esploravano10 il prato intorno, Ugo pens che la differenza taciuta11 non era poi gran

    1 l e ttaro : H ek ta r

    2 l abete: T an n e

    3 il p in o silvestre: W ald p in ie

    4 la fa cc ia ta : F assa d e

    5 in traved ere: erah nen

    6 recarsi: sich begeben

    7 l addetto : Z u st n d ig e r

    8 d isab ita to : un b ew o h n t

    9 m entire: lgen

    10 esp lo rare : erkun den

    11 taciu to : n icht e rw h n t

    5

  • cosa. Con il laboratorio1 di falegnameria2 che avrebbe impiantato nella grande stanza al piano terra, in poco tempo sarebbe riuscito a integrare la pensione e a saldare il mutuo3 senza che la moglie si accorgesse4 di nulla.

    Ugo ed Eleonora erano sposati da quarantanni e per quarantanni avevano vissuto nello stesso appartamento. Si trattava di una casa molto piccola, con due finestre sole affacciate5 su un cortile6 buio7. Quello della luminosit era stato lunico vero problema; per il resto, aveva il vantaggio di essere molto vicino al luogo di lavoro di Ugo, una ditta di circuiti elettrici di cui teneva la contabilit8, e di costare, tra affitto e spese, una cifra irrisoria9. Ununica volta avevano pensato di cambiarlo, una trentina di anni prima, perch Eleonora aspettava un bambino, ma il giorno stesso in cui risposero a uninserzione10 lei lo perse. Poco dopo, dai medici, seppero che non ne sarebbero seguiti11 altri.

    1 il lab o ra to rio : W erk sta tt

    2 la fa le g n am e ria : T isch lere i

    3 il m utuo : K red it

    4 a cco rg ersi: bem erken

    5 a ffa c c ia to : gerichtet

    6 il co rtile : H o f

    7 b u io : dun kel

    8 tenere la co n tab ilit : d ie B u ch h a ltu n g fhren

    9 ir r iso rio : lch erlich

    10 l in serzion e: A n zeige

    11 seguire : fo lgen

  • Superato il dolore della notizia in breve tempo la giovane coppia cominci a inventarsi nuovi interessi.

    Lei rispolver1 il diploma di maestra ottenuto dalle suore2 parecchi anni prima e inizi a dare ripetizioni ai ragazzi dei casamenti intorno3. Lui, invece, oltre a fare tutti gli straordinari possibili, divenne anche un instancabile attivista del dopolavoro aziendale4. Grazie alla sua dedizione furono organizzate una gita a Mosca e una a Parigi di cui tutti ancora serbavano5 un bellissimo ricordo6 e, per ventanni di seguito, al club degli scacchi7 e a quello degli amici della lenza8 era stato aggiunto un laboratorio ricreativo per lintaglio del legno9. Ugo aveva seguito tutti i corsi del laboratorio e la sua fama10 di abile intagliatore11 si era diffusa al punto che spesso, per soddisfare le richieste12 dei colleghi e dei vicini, doveva rimanere alzato a lavorare fino a tardi in cucina.

    1 r isp o lv e rare : w ied er d a v o n G e b ra u ch m achen

    2 la su o ra : N o n n e

    3 i casam en ti in torn o : angren zen de W o h n b l ck e

    4 il d o p o la v o ro azien dale : vo n der F irm a o rgan isierte

    F reizeitgesta ltu n g

    5 serb are: b ew ah ren

    6 il r ico rd o : E rin n eru n g

    7 il c lub degli scacch i: Sch ach club

    8 la lenza: A n g elsch n u r

    9 l in tag lio del legn o: H o lzsch n itzerei

    10 la fa m a: R u f

    11 l in ta g lia to re : H o lzsch n itzer

    12 la rich iesta : A n fra ge

    7

  • La passione di Ugo per la montagna era nata proprio dal legno. Alla ricerca di pezzi buoni si era spinto prima sulle colline alle spalle della citt e poi sui monti che da l verso nord si espandevano a raggiera1. Per i primi anni la moglie aveva preferito restarsene a casa, limitandosi a seguirlo soltanto nella buona stagione2. Poi, col tempo, avevano preso labitudine di trascorrere in montagna almeno un fine settimana al mese.

    Non avendo legami di sorta3, a dire il vero, avrebbero potuto recarsi fuori citt anche ogni domenica. Ci che li tratteneva era la spesa, dato che avevano deciso che avrebbero finito i loro giorni sui monti.

    Cos, in previsione di quei giorni felici, erano diventati tenacemente4 parsimoniosi5.

    In tutti quegli anni, a parte la morte della madre di Ugo, gi vecchia e malata, e un inopportuno6 amore della sorella di Eleonora per un uomo assai pi giovane e di colore, non accadde nientaltro.

    Con il tempo Ugo inizi a farsi pagare i lavori eseguiti su commissione7 ed Eleonora, stufa8 di

    1 a ragg ie ra : stra h len f rm ig

    2 la b u o n a stagion e: w arm e Jah re sz e it

    3 legam i di sorta : jeg lich e B ind un gen

    4 ten acem ente: sehr

    5 p a rsim o n io so : sp arsam

    6 in o p p o rtu n o : u n an geb rach t

    7 su co m m issio n e: a u f B este llu n g

    8 essere stu fo : leid sein

  • insegnare a ragazzi sempre pi irrequieti1 e volgari, si dedic al ricamo2.

    Proprio grazie a questi due hobby, diventati quasi per gioco una fonte di guadagno3, Ugo ed Eleonora poterono anticipare di quattordici mesi lacquisto della casa. La cosa rallegr4 entrambi. In quel modo, trascorrendo tutti i fine settimana e le ferie estive di lui a metterla a posto, avrebbero potuto trasferirsi lass nel giorno esatto del pensionamento.

    Cos fecero. Al brindisi di addio5 con i colleghi Ugo bevve solo mezzo bicchiere. Spieg loro che sarebbe partito quel pomeriggio stesso: doveva guidare per strade di montagna, piene di curve.

    I colleghi bevvero abbondantemente in suo onore6. Beato te! esclamarono con i bicchieri di plastica levati in aria. Te ne vai allaria pura! Auguri! Buona fortuna!

    In quarantanni di lavoro Ugo non aveva avuto mai neanche un nemico.

    Lasciarono la citt allimbrunire7, con la macchina strapiena8 di valigie e pacchi. In tre ore di percorso non stettero mai zitti. II cavatappi9 lhai

    1 irreq u ie to : un ruh ig

    2 il r icam o : Stickerei

    3 il gu a d a gn o : V erd ien st

    4 ra llegra re : au fh eite rn , erfreuen

    5 il b rin d isi di ad d io : U m tru n k zum A b sch ied

    6 in suo o n o re: a u f sein W oh l

    7 l im b ru n ire: D u n k e lw erd en

    8 strap ien o : vo llg e sto p ft

    9 il c a va tap p o : K o rken z ieh er

    9

  • preso? chiedeva lui. S, credo di s, rispondeva lei ma non sono sicura dello schiacciapatate1.

    Era mercoled e cera pochissimo traffico. Nel momento in cui il globo del sole scomparve2 dal lato opposto dellautostrada e lasci sospesa3 sopra di se una tinta intensa, Ugo si commosse4.

    Non incredibile? disse. Stiamo per realizzare il nostro sogno e senza aggiungere altro cerc la mano della moglie e intrecci5 le dita alle sue come facevano da ragazzi.

    Quando le sciolsero6, un po prima del casello, erano leggermente sudate7.

    Nei primi giorni di permanenza nella casa nuova, Ugo ed Eleonora non ebbero molto tempo per godersela8. Sebbene gran parte del lavoro fosse gi stato fatto, cerano ancora molte cose da ultimare9. Tutte le attrezzature10 del laboratorio di falegnameria, spedite con un traslocatore11, erano

    1 lo sch iacc iap atate : K a rto ffe ls ta m p fe r

    2 sco m p arire : versch w in d en

    3 sosp eso : schw eb en d

    4 co m m u o versi: ger h rt sein

    5 in trecciare : in ein an d erh aken

    6 sc iog liere : lo slassen

    7 su d ato : versch w itz t

    8 go dere : genieen

    9 u ltim are: fe rtig m achen

    10 l a ttrezzatu ra : A u sstattu n g

    11 il tra s lo ca to re : U m zugsun ternehm en

    i o

  • imballate1 nelle scatole e aspettavano di essere sistemate con ordine nel salone del piano terra. In quello stesso ambiente, una volta, cerano state le mucche2. Su un lato si potevano ancora vedere due o tre mangiatoie3 di pietra e, entrando, si percepiva immediatamente un lieve odore di letame4. A Ugo quellodore non dispiaceva affatto, mentre Eleonora lo trovava insopportabile5 e un paio di volte al giorno passava a spruzzare uno spray alla lavanda che si era portata dalla citt.

    Mentre Ugo si occupava del laboratorio per poter iniziare la sua attivit il prima possibile, Eleonora finiva di ricamare6 le tende7 e i copriletti8. Tutti gli effetti tessili della casa erano opera sua, ma pi di ogni altra cosa era orgogliosa9 delle tende. Una serie di cavallucci di mare10 e delfini ne ornavano i bordi creando un piacevole contrasto con il paesaggio esterno.

    1 im b alla to : verp ac k t

    2 la m ucca : K u h

    3 il m a n g ia to ia : F u tterkrip p e

    4 il letam e: M ist

    5 in so p p ortab ile : u n ertrg lich

    6 r icam are : sticken

    7 la ten da: V o rh a n g

    8 il co p rile tto : B ett b e rw u rf

    9 o rg o g lio so : sto lz

    10 il c a va llu c c io di m are: Seep ferdch en

    i i

  • Alla mattina del quinto giorno, di buonora, Ugo, con un cartello in mano, si avvi a piedi lungo la strada bianca che portava a quella asfaltata. Quando una ventina di minuti dopo torn1 indietro senza cartello, Eleonora aveva gi preparato la colazione su un grazioso tavolino sul prato.

    Adesso davvero tutto fatto! disse Ugo e poi declam: Da Ugo, intagliatore del legno. Sieseguono2 su ordinazione soggetti di ogni tipo.

    Bevendo il caff Ugo osserv il prato.Guarda quanta rugiada3! disse alla moglie.

    Eleonora guard a sua volta lerba. L aria intorno non era pi limpida4 come in agosto.

    3 E settembre disse, e sparecchiando propose alCD marito di andare nel bosco a raccogliere5 i mirtilli6.

    Verso la met del pomeriggio, armati entrambi di un lungo bastone7 pei* difendersi dalle vipere, si avviarono8 lungo il sentiero9 che partiva dal boschetto dietro casa. Per terra cera un fitto manto di aghi secchi di abete; camminandoci sopra Ugo

    1 to rn are: um drehen

    2 esegu irsi: ausfh ren

    3 la ru g ia d a : T a u

    4 lim p id o : rein

    5 racco g liere : e in sam m ein

    6 il m irtillo : H eid elb eere

    7 il b asto n e: S tock

    8 a v v ia rs i: sich a u f den W eg m achen

    9 il sen tiero : W eg

    12

  • not che erano molto pi morbidi1 della moquette2 dellufficio.

    Dovettero solo salire un po e scendere altrettanto prima di trovare una grande distesa3 di bacche4 violacee. Si misero carponi5 ognuno con il suo sacchetto di plastica in mano e iniziarono la raccolta. Quando finirono il sole filtrava debolmente tra i tronchi6 e le felci7, dividendo linterno del bosco in zone di luminosit differente. Lungo le traiettorie8 dei raggi si intravedevano, in controluce, decine e decine di moscerini e piccole vespe vorticare9 confusamente.

    Sulla via del ritorno scorsero il primo scoiattolo10 vivo della loro vita. Sventolando11 la coda fulva12 spicc un salto da un ramo13 allaltro sopra le loro teste.

    Uno scoiattolo! bisbigli14 Eleonora.

    1 m o rb id o : w eich

    2 la m oqu ette: T ep p ich b o d e n

    3 la g ran d e d istesa : gro e F lch e

    4 la b acca : B eere

    5 carp o n i: a u f a llen v ieren

    6 il tron co : B au m stam m

    7 la fe lce: F arn

    8 la tra ie tto ria : B ah n

    9 v o rtic are : um h ersch w irren

    10 lo sco iatto lo : E ich h rn ch en

    11 sven to lare : hin und her schw in gen

    12 fu lv o : ro tb lo n d

    13 il ram o : A st

    14 b isb ig liare : flstern

    13

  • Gi... disse Ugo e cerc di seguirne con lo sguardo1 la sagoma2 in mezzo alle fronde3. Lo scoiattolo era uno dei soggetti pi richiesti agli intagliatori di montagna.

    Sbucarono4 dal boschetto di pini che era gi quasi buio. Per precauzione5, a casa, avevano lasciato accesa una luce.

    Non sembra la casetta di una fiaba6? disse Ugo, e senza attendere risposta circond7 la vita8 della moglie con un braccio.

    _4__ I mirtilli raccolti stavano gi tutti chiusi in dueCD grandi vasi di vetro sulla mensola9 nella cucina di

    pino massello10 quando don Rinaldo, il parroco11 del paese, era venuto a benedire12 la casa.

    Invitarlo era stata uniniziativa di Eleonora. Ugo non era daccordo. Che bisogno c? aveva chiesto,

    1 lo sgu ard o : B lick

    2 la sago m a: S ilhou ette

    3 la fro n d a : G e s t m it B lttern

    4 sbu care: au ftauch en

    5 la p recau z io n e : V o rs ich t

    6 la casetta di una fia b a : M rch e n h a u s

    7 c irco n d are : u m greifen

    8 la v ita : T a ille

    9 la m en so la : R eg a i

    10 m assello : gem asert

    11 il p a rro co : P fa rrer

    12 benedire: segnen

    14

  • appena appresa la notizia. Credi forse che qui possa succedere qualcosa di brutto1?

    Non questo, aveva risposto lei non capisci? E un modo come un altro per farci conoscere dal paese...

    Dopo la benedizione Ugo aveva offerto un bicchierino di grappa al religioso. Seduti tutti e tre nelle poltrone nuove del salotto avevano chiacchierato2 per un po . Poi don Rinaldo si era informato sulla sua attivit e Ugo laveva portato a visitare il laboratorio.

    Era rimasto talmente entusiasta delle opere esposte che prima di andarsene aveva chiesto il preventivo3 per un intero presepe4.

    L inverno lass venne molto prima che in citt. La prima neve cadde appena trascorse le festivit dei morti5. Gli uccellini affamati6 cominciarono a calare gi7 dal bosco e a saltellare8 intorno alla casa. Ben presto Eleonora si accorse che non avevano paura come in citt e cominci a spargere9 briciole10 e semi sui davanzali.

    1 q u a lco sa di b rutto : e tw as Schrecklich es

    2 ch iacch ierare : p lau d ern

    3 ch iedere il p reven tivo : einen K o sten v o ra n sch lag au fstellen

    lassen

    4 il presepe: K rip p e

    5 la fe stiv it dei m o rti: A llerseelen

    6 a ffa m a to : h un grig

    7 ca la re g i : h erun tergleiten lassen

    8 sa lte lla re : hpfen

    9 sp argere: verstreuen

    10 la b ric io la : K r m el

    15

  • Prima di Natale Ugo si accord con don Rinaldo per il presepe. Entro sei mesi avrebbe consegnato alla parrocchia1 lintero gruppo famigliare pi i due animali in grandezza seminaturale, cio la met del vero. Per farsi pagare subito met della cifra dovette insistere un poco, era gi in arretrato2 di due mesi con il mutuo. La sera della nativit fecero una cosa che in citt non avevano mai fatto: andarono alla messa di mezzanotte. Durante tutta la funzione3, Ugo tent di immaginare il Natale seguente con il suo presepe.

    Eleonora, invece, nel ripetere le parole stampate sul foglio sent qualcosa muoversi tra il cuore e la gola. Si sentiva commossa. Non le era mai successo prima.

    Nel far rientro a casa, mentre la macchina procedeva lenta per il fitto nevischio4, raccont al marito quella strana sensazione5.

    Ti star venendo il raffreddore osserv allora Ugo e le promise che, appena a casa, le avrebbe fatto un latte caldo con il miele.

    1 la p a rro cch ia : P fa rrh au s

    2 a rre tra to : f llig

    3 la fun zio n e: G o ttesd ien st

    4 il n evisch io : Schn eetreiben

    5 la sen sazione: G e f h l

    1 6

  • Il giorno di Santo Stefano ricevettero il primo ospite1. Si trattava di Adelio, un collega di Ugo, vedovo2 e taciturno3.

    Eleonora lo accolse4 con il massimo del calore possibile. Gli prepar una stanzetta deliziosa ed ebbe la delicatezza5 di coinvolgerlo6 sempre nelle conversazioni tra lei e il marito.

    L ultima sera del suo soggiorno volle cimentarsi7 con successo nelle specialit gastronomiche della vallata.

    Alla fine del pasto8 Adelio prov9 pi volte la grappa di mirtillo. Spinto a unimprovvisa loquacit10 raccont gli ultimi eventi dellufficio e qualcosa di s. La mattina dopo, quando Eleonora laccompagn alla corriera11, aveva gli occhi lucidi.

    Come vi invidio12 sussurr, stringendo a se forte la moglie del collega.

    1 l o sp ite: G a st

    2 il ved ov o : W itw er

    3 tacitu rn o : sch w eigsam

    4 acco g liere : em p fan gen

    5 la de licatezza : Fein gefh l

    6 co in vo lgere : m iteinbeziehen

    7 c im en tarsi: es versuchen

    8 il p asto : E ssen

    9 p ro va re : p ro b ieren

    10 la lo q u a cit : R ed se ligk e it

    11 il co rrie ra : B us

    12 in v id iare : beneiden

    17

  • Per te la porta sempre aperta gli rispose Eleonora e, nel dirlo, saccorse di arrossire1.

    Tornata a casa entr nel laboratorio del marito e sospir.

    Cosa c? chiese lui senza alzare gli occhi dal lavoro.

    Eleonora sospir unaltra volta. E per Adelio. Mi fa pena2.

    E perch mai? domand lui sferrando un colpo3 con lo scalpello.

    Sai, non vorrei averlo fatto soffrire4 con lo spettacolo della nostra felicit5. Lui e cos solo...

    Ma no, disse Ugo lui abituato a vivere cos e poi... soggiunse allegramente come si dice: unicuique faber fortunae suae est, ognuno il fabbro della sua fortuna6.

    La sera, per, sulla faccia della moglie non era ancora ricomparsa unespressione completamente serena.

    Ti crucci7 troppo... le disse mentre sturava8 una bottiglia di vino. Essere generosi va bene, ma

    1 a rro ssire : errten

    2 m i fa pena: er tu t m ir leid

    3 sfe rra re un co lp o : einen Sto versetzen

    4 so ffr ire : leiden

    5 la fe lic it : G l ck

    6 ogn u n o il fa b b ro della sua fo rtu n a: jeder ist seines

    G l ck es Schm ied

    7 cru cc ia rs i: sich sorgen

    8 stu rare: en tko rken

    18

  • non puoi mica prendere su di te il fardello1 di tutti... Rifletti un po , prosegu versando il vino a noi chi mai ci ha aiutato? Nessuno... E abbiamo mai chiesto qualcosa a qualcuno?

    No mormor Eleonora senza guardarlo negli occhi.

    E infatti proprio cos. Ci siamo costruiti la felicit con le nostre stesse mani, mattone2 dopo mattone, da soli... Non credi allora che possiamo ritenerci in pace con il mondo?

    Le sue ultime parole furono coperte da un improvviso3 boato4.

    Dio santo! Cos? url Eleonora saltando in piedi.

    Ugo si alz calmo.Non aver paura, disse sar la neve. Avr fatto

    crollare5 la vecchia tettoia. Tanto dovevo cambiarla...

    Il disgelo6 arriv verso la fine di marzo. Dappertutto, sul manto bianco che copriva i prati intorno, cominciarono a comparire chiazze7 di terra scura. A Eleonora ricordavano i maglioni di Ugo lisi8

    1 il fa rd e llo : B rd e

    2 il m atton e: Z ie g e lste in

    3 im p ro v v iso : p ltz lich

    4 il b o ato : D r h n en

    5 cro lla re : einstrzen

    6 il d isgelo : T a u w e tte r

    7 la ch iazza: F leck

    8 liso : abgen utzt

  • sui gomiti1: se la camicia sotto era scura facevano lo stesso effetto.

    Dal tetto la neve, trasformata in acqua, correva allegramente gi per le grondaie2. Le cinciallegre3 e i fringuelli4 montani, cessati i pigoli5 mesti6 dellinverno, saltellavano sui rami e sui davanzali cantando con vigore7.

    Per pi di una settimana, a causa di una fanghiglia8 acquosa diffusa in ogni dove9, fu impossibile uscire senza gli stivali di gomma10. Dopo nove giorni la terra davanti a casa sotto i raggi del sole inizi a fumare. Poco dopo sbucarono i primi gruppetti di primule11 e crochi; nelle pause dei lavori domestici Eleonora si spingeva fino al margine del bosco per raccoglierli. Aveva in mente di realizzare un suo antico progetto: riuscire a essiccarli12 per farne delle composizioni artistiche.

    1 il g om ito : E llen b o gen

    2 la g ro n d aia : D ach rin n e

    3 la c in c ia lleg ra : K o h lm eise

    4 il fr in gu e llo : B u ch fin k

    5 il p ig o lio : P iepsen

    6 m esto: w eh m tig

    7 il v ig o re : K ra ft

    8 la fan g h ig lia : Sch lam m

    9 in ogn i d o ve : b erall

    10 gli stiva li di g om m a: G u m m istie fe l

    11 la p rim u la : Prim el

    12 essiccare: trockn en

    20

  • Proprio in quei giorni Ugo fin di scolpire1 le prime due statue del presepe, san Giuseppe e il bue2. Essendo in anticipo sui tempi decise di prendersi qualche giorno di libert.

    Assieme alla moglie and a fare unescursione in una vallata vicina; mangiarono in una trattoria rustica allaperto. Galline e anatre3 razzolavano4 liberamente intorno al tavolo. Eleonora sugger al marito di prendere anche loro degli animali da cortile. Mi pare unottima idea! disse Ugo e, senza perdere tempo, stabil di iniziare la costruzione del pollaio il giorno seguente.

    Ugo e la moglie scelsero5 il posto, dietro la casa, un po discosto dalla legnaia6. Allinizio Eleonora si offr di aiutare il marito, ma lui rifiut. Anche se leggero, disse non un lavoro da donne e con dei chiodi stretti tra le labbra7 cominci a battere le prime assi8.

    La domenica seguente Ugo preg Eleonora di andare a messa da sola. Altrimenti disse non far in tempo a finire il lavoro. Lei rimase sulla porta incerta finch lui non le assicur che lavrebbe

    1 sco lp ire : schnitzen

    2 il bue: O chse

    3 l a n atra : E n te

    4 razzo lare : scharren

    5 scegliere: a u sw h len

    6 la legn a ia : H o lzsch u p p en

    7 stretto tra le lab b ra : zw isch en den L ip p en

    8 l asse: B rett

  • comunque guardata alla televisione. quaresima1 disse lei andandosene per giustificare la sua apprensione2.

    Don Rinaldo era malato e cera un suo sostituto. Fece una predica3 sul perdono e la giustizia. Era giovane e parlando sinfervorava. A Eleonora piacque lomelia4.

    La sera, al momento di coricarsi5, volle ripeterla al marito. Tentando di riassumerla, per, si accorse che le erano sfuggite alcune parti e che da quelle dipendeva la chiarezza del tutto.

    Cosa vuol dire? chiese Ugo spegnendo la luce.Non so, disse Eleonora quando ho sentito la

    predica mi pareva di avere capito tutto e adesso... pazienza6. Buonanotte!

    6 II mattino seguente Ugo ed EleonoraCD spalancarono gli occhi7 insieme: allimprovviso, sul

    canto mite degli uccellini, si era inserito un rumore spropositato8. Dapprima credettero entrambi a unallucinazione sonora, ma quando il rumore

    1 la q u aresim a: F asten zeit

    2 l ap p ren sio n e : B eso rgn is

    3 la p red ica : P redigt

    4 l o m elia : P red igt

    5 co ricars i: sich hinlegen

    6 pazien za : da kan n m an nichts m achen

    7 sp a la n care gli occh i: d ie A ugen au frei en

    8 sp ro p o sita to : en orm

    22

  • rrrrstrn-cstrancrrr-strancstranc si ripet di nuovo, entrambi balzarono1 seduti sul letto.

    Che cosa sar? chiese Eleonora.Non ne ho la minima idea, rispose Ugo e

    subito si infil i pantaloni di velluto2. Vado a vedere. Eleonora, avvolta nella sua vestaglia3 a nuvolette4 azzurre, lo segu svelta5. Sulla porta restarono entrambi impietriti6.

    Davanti a loro, sullultima curva della strada non asfaltata, era comparso lenorme braccio giallo di una ruspa7. Avanzava lentamente in salita ruotando i cingoli8. La guidava un uomo vestito con una tuta9 arancione. Ugo si rilass. Deve essere uno sbaglio disse alla moglie, e dopo averla pregata di attenderlo a casa savvi lungo la strada mentre lei, con le braccia conserte10, lo guardava allontanarsi a passettini decisi11.

    Non appena ritenne di essere abbastanza vicino per essere udito, Ugo grid12 forte: Ehi!, e prese a

    1 b alzare : au fsp rin gen

    2 di ve llu to : aus Sam t

    3 la vesta g lia : H a u sro c k

    4 la n u vo letta : W lkch en

    5 svelto : flin k

    6 im p ie trito : w ie verste in ert

    7 la ru sp a : B ag ger

    8 il c in g o lo : R au p en k e tte

    9 la tu ta: A rb e itsa n zu g

    10 con le b racc ia con serte : m it versch rn k ten A rm en

    11 a passettin i decisi: m it klein en entschiedenen Schritten

    12 g rid are : schreien

    23

  • sventolare le mani in alto come fanno gli uomini sulle piste datterraggio1. II guidatore della ruspa non parve sentirlo. Attese allora che gli giungesse al fianco.

    Ehi! grid di nuovo, e con le nocche2 batt sulle pareti del mezzo. A quel punto luomo mise il motore in folle e togliendosi le cuffie antirumore3 si volt in direzione di Ugo.

    Buongiorno disse Ugo, convinto che la gentilezza fosse il modo migliore per affrontare i problemi. In risposta luomo si soffi il naso senza fazzoletto4. Ugo attese che la delicata operazione fosse finita. Quando luomo sollev la mano dopo averla sfregata5 sui pantaloni della tuta, Ugo sal in punta dei piedi e avvicin il viso alla portiera della cabina. Mi scusi, disse ma credo che...

    questa la localit Baita dei Pini? lo interruppe bruscamente luomo.

    Ugo torn con i piedi a terra. Appunto disse, ma prima che potesse aggiungere altro il guidatore aveva ingranato la prima e la ruspa aveva ripreso a muoversi.

    Ehi, che modi! gli grid dietro Ugo. Si volt verso casa. Eleonora era ancora sulla porta, guardava verso di lui con apprensione. Alz un braccio con un palmo aperto, come a dire: Aspetta un attimo,

    la p ista d a tte rragg io : L an d eb ah n

    la n o cca : H an d k n ch e l

    le cu ffie a n tiru m ore: L rm sch u tz f r die O hren

    il fazzo le tto : T asch en tu ch

    sfregare : ab w isch en

    24

  • sistemo tutto, quando alle sue spalle arriv un furgoncino1 pieno di uomini. Meno male pens Ugo, e si diresse subito verso lautista. Buongiorno ripet, un po meno gentile di prima. Chi il capo2 qua?

    Io disse luomo seduto accanto al posto di guida. Perch?

    Perch avete sbagliato strada, disse Ugo ecco perch.

    Non questa la localit Baita dei Pini? Certo che lo disse, e nel dirlo sent subito il petto espandersi come un tacchino3 pronto al combattimento.

    Allora va bene disse luomo, e portate due dita alla visiera a mo di ringraziamento diede ordine di ripartire subito. Il furgoncino si allontan sollevando un gran nuvolone di polvere4. Ugo rimase in mezzo alla strada con le braccia penzoloni5 mentre la ruspa avanzava lentamente lungo il prato, macinando6 erba e fiori.

    Ugo guard Eleonora, gli stava venendo vicino.Sincontrarono a met strada. Allora?Senza dubbio un errore rispose Ugo senza

    fermarsi. Un ridicolo7 errore...

    1 il fu rg o n cin o : L ie fe rw ag e n

    2 il cap o : C h e f

    3 il tacch in o : T ru th ah n

    4 la p o lvere : S tau b

    5 p en zo lon i: h erabh n gen d

    6 m acin are : fressen

    7 r id ico lo : lcherlich

    25

  • Mancava un quarto dora alle otto. Una volta in cucina Eleonora propose una camomilla al marito.

    Non c tempo rispose lui mentre percorreva con il dito le pagine della guida telefonica. Prima devo parlare con il sindaco1 o con qualcun altro. Dobbiamo mettere le cose in chiaro.

    Trovato il numero del comune2, Ugo lo compose cos rapidamente che un paio di volte il dischetto del telefono gli sfugg dal dito. Appena il ricevitore3 cominci a mandare il segnale di libero si rilass contro lo schienale4 della poltrona. Attese. Dopo una decina di squilli5 stacc la cornetta6 dallorecchio. Com possibile? chiese alla moglie. Non risponde nessuno.

    Sono appena le otto, osserv Eleonora forse non c ancora nessuno. Perch non provi con i carabinieri?

    No, si tratta solo di un errore. Non c nessun bisogno dei carabinieri...

    Ma sono sul nostro terreno disse Eleonora mettendo dellacqua a bollire.

    Daccordo, sono sul nostro terreno per non lo sanno. Come posso denunciarli7? Vedrai che appena si renderanno conto dellerrore se ne andranno subito

    1 il s in d aco : B rgerm eister

    2 il com u ne: G em ein d e

    3 il r icev itore: H re r

    4 lo sch ien ale : R ck en leh n e

    5 lo sq u illo : K lin geln

    6 la corn etta : H rer

    7 d enu n ciare: anzeigen

    2 6

  • e anche con tante scuse. Vuoi una camomilla? Non sono affatto nervoso rispose Ugo riprovando il numero.

    Perch non fai un po di parole crociate1? sugger Eleonora, e poich il marito non le rispose apr sulla cerata2 del tavolo una rivista e cominci a farle lei. Proprio mentre stava chiedendo al marito quale fosse il cuore3 della scarpa, al rumore della ruspa saggiunsero dei tonfi4 violenti.

    Ma cosa fanno? esclam Ugo balzando in piedi. Eleonora spense il fuoco e and alla finestra a controllare.

    Come la proboscide5 di un elefante furioso, la ruspa si stava abbattendo sullerba tenera del prato.

    Scavano6! grid Ugo e usc di casa con le pantofole ai piedi. Scavano... ripet Eleonora prima di tornare alla sua rivista.

    Giunto in prossimit dei lavori Ugo punt verso il caposquadra.

    Insomma grid piantandoglisi7 di fronte. Cosa succede qua?

    Non lo vede? disse luomo. Stiamo lavorando.

    1 le p a ro le cro c iate : K re u zw o rtr tse l

    2 la cerata: W ach stuch

    3 il cu ore: M itte

    4 il to n fo : Sch lag

    5 la p ro b o sc id e : R sse l

    6 scavare : g raben

    7 p ian tarsi: sich hinstellen

    2 7

  • Lavorando? ribatt Ugo. Ma siete sul mio terreno! e fece un minaccioso1 passo avanti.

    L uomo gli gir le spalle. Lultimo paletto2 della recinzione3 va l disse rivolto ai suoi operai4 indicando un punto preciso; poi guard lorologio, fece un cenno5 allautista e assieme a lui sal sul furgone e part.

    Maleducato6! gli url dietro Ugo appena fu sicuro che non potesse sentirlo. Maleducato!

    Sulla strada di ritorno verso casa si ferm davanti alla ruspa. Il braccio meccanico oscillava7 pesantemente in aria da una parte e dallaltra come un uccello rapace8 in attesa di piombare9 sulla preda10.

    Cosa fa? grid al manovratore con i pugni serrati11 nelle tasche.

    L uomo alz le spalle. Cosa faccio? Non lo vede? Pesco12 salmoni13!

    1 m in accio so : bedroh lich

    2 il p a letto : P fah l

    3 la recin zion e: E in zu n u n g

    4 l o p era io : A rb eiter

    5 fa re un cenno: h eran w in ken

    6 il m aled u cato : F iegei

    7 o sc illa re : h in und her sch w in gen

    8 l u cce llo rap ace : R a u b v o g e l

    9 p io m b are : h inab strzen

    10 la p red a: B eute

    11 il pugn o serra to : g eb a llte F au st

    12 p escare : angeln

    13 il sa lm on e: L ach s

    28

  • Tornato in cucina Ugo trov la moglie ancora intenta alle parole crociate. Che stupida disse appena lo vide. Ci casco sempre! Sai qual il cuore della scarpa? Ugo non le ripose. Aveva gi il telefono in mano.

    ar, disse Eleonora ar.Dopo pochi squilli al comune finalmente

    risposero. Parla Chiricozzi Ugo. S, lintagliatore... Vorrei parlare con il sindaco... Di cosa si tratta? C della gente che fa dei buchi nel mio terreno... Li conosco? Ci mancherebbe! Ah, riguarda i vigili urbani1? Allora mi passi i vigili...

    Riguarda i vigili annunci a Eleonora, mentre era in attesa della linea.

    Nel piccolo comune di vigili ce nerano soltanto due, Mario e Francesco, quando uno era in servizio, laltro riposava. Ugo li conosceva entrambi di vista. Mario! grid appena una voce rispose. No? Francesco! e subito cercando di mantenere2 la voce il pi ferma possibile prese a raccontare al vigile laccaduto.

    La mattina dopo, svegliandosi, Ugo sent una 7dolorosa tensione alla nuca3. Dalla luce che filtrava CDdalle tende cap chera molto presto. Anche Eleonora non dormiva pi; guardava il soffitto4 distesa accanto a lui, con gli occhi spalancati.

    1 il v ig ile u rb an o : S tad tp o liz ist

    2 m anten ere: b eib ehalten

    3 la n uca: N a c k en

    4 il so ffitto : Z im m e rd eck e

    29

  • Ho avuto un incubo1 disse appena si accorse che il marito era sveglio. Pensa... un dinosauro enorme mi inseguiva2 e vomitava3 scarpe...

    Piove sospir Ugo scostando la tenda, e alzatosi tir fuori dallarmadio il completo4 grigio che indossava ai tempi dellufficio. Doveva andare in citt perch il vigile laveva consigliato di procurarsi una mappa catastale con lesatta planimetria5 del terreno. Solo in quel modo avrebbe potuto chiarire definitivamente le cose.

    Dopo aver bevuto il caff Ugo raggiunse6 lingresso. Mi sento stretto disse alla moglie osservandosi nello specchio dellappendiabiti7.

    Sarai ingrassato osserv Eleonora senza guardarlo e gli infil nel borsello un panino con la frittata8 avvolto nel cellophane.

    Non mi serve disse timidamente Ugo. Sar di ritorno prima dellora di pranzo.

    Negli ospedali e negli uffici si sa quando si entra, ma non si sa mai quando si esce replic la

    1 l in cu bo : A lp tra u m

    2 in segu ire : verfo lgen

    3 vo m ita re : spucken

    4 il co m p leto : A n zu g

    5 la p lan im etria : B au p la n

    6 raggiu n gere : erreichen

    7 l a p p en d iab iti: G a rd ero b e

    8 la fr itta ta : O m elett

    30

  • moglie e, con un sospiro, chiuse il lucchetto1 del borsello.

    Alcuni chilometri prima di arrivare in citt la pioggia cess e il cielo cominci ad aprirsi; ai due lati dellautostrada cerano file e file di alberi da frutto2 in fiore. Devono essere meli, pens Ugo, e con limmaginazione corse alla sera. Di ritorno con le carte si sarebbe subito tolto il vestito, avrebbe infilato i pantaloni di velluto e la camicia a scacchi3 e, un bicchiere di grappa di mirtillo in mano, si sarebbe seduto davanti alla porta di casa assieme a Eleonora. L, immersi nella maestosa4 calma del paesaggio circostante5, avrebbero riso di cuore6 della buffa7 avventura appena conclusa. In fondo, riflett mentre girava tra le strade strette alla ricerca di un parcheggio, le piccole burrasche8 permettono di assaporare con pi gusto le gioie di una vita serena.

    La trafila9 burocratica dur tutta la mattina. Alluscita dagli uffici del catasto Ugo si sedette in un

    1 il lucchetto : V ersch lu ss

    2 l a lb e ro da fru tto : O b stb au m

    3 la ca m icia a scacch i: k ariertes H em d

    4 m aesto so : h oh eitsvo ll

    5 c irco stan te : um gebend

    6 ridere di cu ore: h erzh aft lachen

    7 b u ffo : w itz ig

    8 la b u rra sca : Sturm

    9 la tra fila : H rd e

    3i

  • giardinetto ombreggiato da ippocastani1. Mancava poco allora di pranzo. Cominciava a fare caldo, avrebbe potuto saltare in macchina e correre dritto verso casa. Prefer slacciarsi2 la cravatta e il colletto e mangiare a piccoli morsi3 il panino della moglie.

    Due ore dopo, come aveva programmato, era seduto davanti a casa, con Eleonora accanto. Gli uomini erano ancora l e la ruspa continuava a straziare il suo prato. Ora li poteva guardare come formiche che avrebbe presto schiacciato4.

    Guarda, disse cosi chiaro, il nostro terreno finisce proprio un po prima della strada.

    Eleonora osserv attentamente il foglio. A occhio e croce5 direi di s. Cosa vuol dire a occhio e croce? Vuol dire che mi sembra che hai ragione. Ugo sospir. Le donne non hanno il senso della misura disse. Guarda, pi che evidente: qui c la strada e qui la linea di confine6 del nostro terreno.

    Direi di s, a occhio e croce annu Eleonora.Be , ora che vada disse Ugo spazientito e,

    bevuta in un solo sorso la grappa, si alz dalla panchina.

    II caposquadra sedeva su una cassetta ribaltata poco lontano dalla ruspa, stava versando il

    1 l ip p o c asta n o : R o ssk a sta n ie

    2 s lacc iarsi: lsen

    3 il m orso : B iss

    4 sch iacc iare : zerdrcken

    5 a o cch io e croce: Pi m al D au m en

    6 il con fin e : G ren ze

    32

  • contenuto di una lattina1 di aranciata dentro una bottiglia di vino. Per raggiungerlo Ugo pass davanti alla ruspa. In solo un giorno di lavoro, osserv guardando la terra smossa, aveva fatto un buco gi grande abbastanza per una piscina2.

    Con la mappa del catasto nascosta dietro la schiena, Ugo sorrise e salut.

    Salve disse.Il caposquadra era intento a scartare3 un panino.Salve ripet Ugo. Mi pu prestare un minuto

    di attenzione?L uomo guard Ugo masticando lentamente la

    rosetta4.Dica bofonchi5.Vorrei farle notare un piccolo particolare disse

    Ugo trattenendo a stento6 un sorriso, e subito gli ficc7 la mappa del terreno aperta sulle ginocchia. Mentre luomo la osservava perplesso, Ugo si gir verso la moglie e strizz un occhio8.

    E allora? Cos? Una tovaglietta9?Guardi bene! intim Ugo spazzando con una

    mano le briciole e i pezzi di grasso che erano caduti

    1 la lattin a: D o se

    2 la p iscin a : Sch w im m b ecken

    3 scartare : au sp acken

    4 la rosetta : B r tch en

    5 b o fo n ch ia re : brum m en

    6 a stento: m it M h e

    7 ficcare : stecken

    8 strizzare un occh io : zu zw in kern

    9 la to v a g lie tta : T isc h d e ck e

    33

  • sul foglio. Nelle dita cera un tremito1 appena percettibile. L uomo fece sparire in bocca lultimo pezzo di pane, appallottol2 e gett a terra la carta unta3 che laveva contenuto, poi fiss la mappa e disse: Chiaro. dove siamo.

    Dove siete? chiese Ugo, e nel chiederlo sent la sua voce sfuggire un po troppo acuta.

    Siamo qui rispose luomo, e alzatosi in piedi si stiracchi4. Ugo not chera alto almeno due teste pi di lui: adesso era lui a guardarlo dallalto in basso, ma in realt non lo guardava, si era voltato verso la ruspa. Ugo gli tocc la spalla e per farlo si alz leggermente sulla punta dei piedi.

    Ehi, disse finalmente qui casa mia!Ugo gli si piazz davanti con la carta tesa.

    L uomo aveva mani molto grosse, con lindice mostr un puntino sulla mappa.

    Quel pino disse. L finisce.Detto questo si allontan pigramente5 in

    direzione del furgoncino.Quel pino ripet Ugo.Guard il pino, la carta e poi ancora il pino.

    1 il trem ito : Z itte rn

    2 a p p a llo tto la re : zusam m en kn llen

    3 un to: fe ttig

    4 s tiracch iars i: sich recken

    5 p ig ro : trge

    34

  • Quella sera per cena Eleonora aveva preparato delle sogliole1 surgelate2.

    Da quando era rientrato, Ugo non aveva aperto bocca, stava seduto al tavolo con la carta aperta davanti. Appena la moglie gli serv il pesce, con un gesto brusco scost il piatto.

    Quel pino ripet e guard fuori dalla finestra.Anche Eleonora guard fuori. In effetti hai

    ragione, un po malaticcio3 disse osservando lombra stentata4 dellalbero. Lho letto in una rivista, sai. Pare che le piante siano come gli uomini, se stanno soli si indeboliscono5.

    Quel pino disse ancora Ugo e, trattenendo a stento le lacrime, spieg alla moglie cosa significasse per loro quellalbero triste e solitario.

    Il resto della serata lo trascorsero facendo insieme i calcoli. Misurarono la mappa in centimetri, moltiplicarono i centimetri per la scala. Con laiuto di una torcia6 e un metro per sarti7 calcolarono pi volte la distanza dalla casa allalbero, dallalbero alla strada.

    Tutte le misure concordavano8. Dopo quellalbero il terreno non era pi loro.

    1 la sog lio la : Seezunge

    2 su rge la to : tie fgefro ren

    3 m a la ticc io : k r n k lich

    4 sten tato: km m erlich

    5 in d eb o lire : sch w ach w erden

    6 la to rc ia : T asch en lam p e

    7 il m etro per sarti: M a b a n d

    8 co n co rd a re : b erein stim m en

    35

  • Si coricarono insolitamente tardi. Come ho fatto a non accorgermene prima? disse Ugo con un filo di voce al momento di spegnere la luce.

    Chiss cosa ci fanno, domand invece Eleonora e da sola si rispose: magari un cinema...

    Nei giorni seguenti il presepe rest fermo. Alla moglie che gli chiedeva perch mai non lavorasse rispondeva: Non capisci? Il rumore mi disturba.

    In realt, pi che il rumore lo disturbava lidea che non ci fosse nulla da fare. Separatamente and a trovare a casa i due vigili, Mario e Francesco. Furono molto cordiali1. Francesco gli ordin un suo ritratto2 in divisa3, Mario addirittura un lampadario4 per la camera da pranzo. Entrambi per gli dissero che riguardo ai lavori non cera niente da fare. Il terreno era del comune e ne poteva disporre come meglio credeva. Aveva anche domandato loro a cosa mai servisse quel terreno ed era stato proprio a quel punto che tutti e due, quasi fossero daccordo, gli avevano commissionato i lavori in legno.

    Con la segretaria del sindaco poi era diventato addirittura intimo. Le telefonava due volte al giorno, parlava per un po del pi e del meno e dopo chiedeva: C il suo capo?. Il capo, per, era sempre in riunione.

    1 co rd ia le : herzlich

    2 il r itra tto : P o rtr t

    3 la d iv isa : U n ifo rm

    4 il lam p a d a rio : K ro n leu ch ter

    3 6

  • Sabato, approfittando del fatto che non cerano gli operai, Ugo torn nel laboratorio. Era gi in ritardo di sei mesi con le rate del mutuo. Abbozzati1, in due blocchi di legno, cerano la Vergine e lasino. Si sedette di fronte a loro e sospir. Non sapeva da quale cominciare. Sospir ancora, poi prese gli attrezzi e si sedette su uno sgabellino2 vicino alla Madonna. Lavor di malavoglia3 tutta la mattina. L unica distrazione fu sentire, nelle pause, la voce della moglie che canticchiava in cucina. Saperla cos forte nelle avversit4 gli fece provare5 uno struggente6 trasporto7 amoroso. Quando lei entr per annunciargli che il pranzo era pronto, si alz cos bruscamente che lo sgabello si ribalt.

    Eleonora! disse andandole incontro.Lei spalanc gli occhi e invece di abbracciarlo

    indic la Vergine.Oddio! esclam. Coshai fatto?Ugo si volse. Dalle morbide pieghe8 della veste9

    spuntava10 il ciuffo di una coda11 dasino.

    1 a b b o zzato : en tw orfen

    2 lo sgab ellin o : k le in er H o ck e r

    3 di m a la v o g lia : u n w illig

    4 l avve rs it : sch w ierige S itu atio n

    5 p ro v a re : fh len

    6 struggente: q u a lvo ll

    7 il tra sp o rto : H in g ab e

    8 la p iega : F a lte

    9 la veste: G e w a n d

    10 spun tare: abb rech en

    11 il c iu ffo di una co d a: ein Sch w an zb sch el

    37

  • Pranzarono in silenzio. Mentre in silenzio bevevano il caff squill il telefono. Eleonora and a rispondere. Era Adelio che annunciava il suo arrivo per il pomeriggio.

    Dopo mangiato Ugo si coric. Gli eventi degli ultimi giorni gli avevano provocato un persistente mal di testa.

    Alle cinque non si era ancora svegliato. Mancava meno di mezzora allarrivo della corriera, cos Eleonora, sebbene non fosse abile nella guida, decise di andarci da sola.

    Ugo si risvegli al rumore di una macchina. Convinto che fosse la moglie di ritorno con il collega, si alz e scese in cucina, ma sulla porta trov invece don Rinaldo.

    Pace e bene disse il vecchio prete vedendolo comparire. Disturbo?

    Si figuri, reverendo, rispose Ugo e subito scost una sedia dal tavolo lei non disturba mai, si accomodi...

    Ecco disse il prete restando in piedi, passavo da queste parti per alcune commissioni quando mi sono detto: perch non andare a vedere a che punto il mio presepe? Manca poco a Pasqua e si sa, dopo Pasqua viene Natale...

    Il bue e San Giuseppe sono gi pronti disse Ugo e zelante1 fece strada al reverendo verso il laboratorio.

    1 zelante: e ifr ig

    38

  • La luce del crepuscolo1 entrava nella stanza di taglio illuminando doro le minuscole particelle di polvere. Le due statue finite stavano in un angolo, vicino a una mensola ricoperta di cervi2 e di scoiattoli. Un raggio di sole colpiva3 le pupille del bue in modo cos preciso da renderle quasi vive.

    Don Rinaldo si avvicin. Magnifico, disse accarezzando4 le venature del legno5 dellanimale davvero magnifico! Poi si guard intorno e chiese: E le altre due figure?.

    Oh, sono gi a buon punto rispose Ugo e si diresse assieme al prete verso laltro lato del laboratorio.

    Don Rinaldo non arriv a posare la mano anche sul dorso dellasino. Si ferm prima, di colpo, davanti alla schiena della Vergine.

    Ugo era gi accanto allasino. Come vede... disse voltandosi e sinterruppe l. I suoi occhi incontrarono gli occhi di brace6 del prete.

    Posso spiegarle tutto mormor confuso con lo sguardo rivolto alla coda.

    Non c n alcun bisogno tuon il religioso e a grandi passi, frustando7 laria con la tonaca8, usc dalla stalla.

    1 il c rep u sco lo : D m m eru n g

    2 il ce rvo : H irsch

    3 co lp ire : treffen

    4 accarezzare : streicheln

    5 la v en atu ra del legn o: H o lz m a se ru n g

    6 la b race: G lu t

    7 fru stare : peitschen

    8 la to n aca : T a la r

    3 9

  • Al loro ritorno Eleonora e Adelio trovarono Ugo seduto in cucina con il capo posato sul tavolo. Messo al corrente del dramma in corso, Adelio diede una pacca1 sulle spalle del collega.

    Va l, disse allegro che ti fanno una bella piscina!

    Una piscina, s... gli fece eco Eleonora. Ugo si alz, sorrise allamico e, in silenzio, con i passi di un vecchio, and in camera da letto.

    Durante la cena non raccont nulla alla moglie di quantera accaduto il pomeriggio, e il mattino al risveglio disse soltanto che quella domenica la messa sarebbe stato meglio guardarla alla televisione.

    Perch mai? domand Eleonora. E una splendida giornata.

    Prima di uscire con indosso il suo vestito migliore si affacci alla finestra. Sai cosa penso? disse osservando lampia voragine2 aperta nel prato. Penso che Adelio ha ragione: stanno costruendo proprio una piscina. Appena Adelio ed Eleonora furono usciti, Ugo si gett a peso morto3 sul letto e pianse.

    Durante la predica, dallalto del pulpito4, don Rinaldo fiss Eleonora dritta negli occhi e tuon: Fuori dalla casa di Dio gli adoratori di Satana!.

    Eleonora turbata si guard intorno. Tutte le persone presenti la stavano osservando. Don Rinaldo

    1 la p a cca : K lap s

    2 la vo rag in e : E rd lo ch

    3 a peso m o rto : m it dem ganzen G e w ic h t

    4 il p u lp ito : K an zel

    40

  • continuava a esplodere parole incandescenti1: Chi si allontana dalla luce gridava non vi pu fare ritorno.... Adelio le strinse la mano e sottovoce mormor: Cosa succede?.

    Vorrei saperlo anchio bisbigli Eleonora. Poi allimprovviso sbianc2 in volto: La coda!, e scivol3 svenuta4 sotto il banco.

    Trascinata a peso morto da Adelio per tutta la navata centrale5, si riprese soltanto sotto il sole del sagrato6. Che cosho fatto... balbett seduta sui gradini7 mentre tra un singhiozzo8 e laltro Adelio le puliva il naso con una manica. Cosho fatto di male?

    Adelio rimase con lei da solo fino a sera. Al momento di partire abbracci forte Eleonora. Fatti coraggio, disse e chiamami per qualsiasi cosa... Eleonora lo baci con riconoscenza9, indugiando10 per un po guancia11 contro guancia.

    1 in can descente: g lh en d , h itzig

    2 sb ian care : b lass w erden

    3 sc ivo lare : rutschen

    4 sven uto: b ew u sstlos

    5 la n ava ta cen tra le : M itte lsc h iff

    6 il sagrato : K irch p latz

    7 il g ra d in o : Stu fe

    8 il singh iozzo : Sch luch zer

    9 la rico n oscen za: D a n k b a rk e it

    10 in d u giare: zgern

    11 la gu an cia : W an ge

    4 i

  • Seguir i tuoi consigli gli grid quando lui si volt a salutarla dal predellino1.

    In quarantanni di matrimonio Ugo e Eleonora avevano dormito separati una volta sola. Era accaduto poco dopo le nozze e la causa erano stati gli orecchioni2, che Eleonora aveva contratto da un allievo3. Per il resto dinverno, destate, in viaggio, in vacanza e nelle altre malattie, erano rimasti tutte le notti insieme come uccellini nel nido4.

    Quella sera, quando Ugo, gi a letto, vide la moglie prendere dallarmadio un lenzuolo5 singolo e una coperta6 e avviarsi verso la stanza degli ospiti, si alz di scatto7 e senza neanche mettersi le pantofole la raggiunse.

    Ti prego disse con gli occhi di un cane che vuole altro cibo8. Ti prego ripet, sfiorandole9 dolcemente una spalla.

    Allora lei si gir e, con uno sguardo che Ugo non aveva mai visto, disse: II troppo stroppia10 e gli chiuse la porta in faccia.

    1 il p red ellin o : T rittb re tt

    2 g li o recch ion i: M u m p s

    3 l a llievo : Schler

    4 il n ido : N est

    5 il len zuolo : K issen

    6 la cop erta : D ecke

    7 di scatto : ru c k artig

    8 il c ib o : F utter

    9 s fio rare : streicheln

    10 il tro p p o stro p p ia : w a s zu viel ist, ist zu viel

    42

  • Nei giorni seguenti Eleonora saggir1 per casa ignorando lesistenza del marito. Quando dovette fare la spesa, per evitare gli sguardi e le chiacchiere del paese, si rec in un ipermercato2 vicino al casello autostradale. Al ritorno da una di queste spedizioni, convinta che Ugo la osservasse dalla finestra, rallent la macchina davanti agli operai e sorridendo cordiale chiese loro a che punto fossero i lavori.

    Abbiamo quasi finito le rispose il caposquadra e accenn3 un gentile saluto.

    Giunta a casa Eleonora si precipit a cercare il costume da bagno4 e la cuffia5.

    II mattino dopo fu la prima a svegliarsi al rumore di uno scroscio6 improvviso. Oggi si nuota7 disse a se stessa e si fece il caff canticchiando.

    Proprio mentre lo versava sent insinuarsi8 sul suo aroma lorribile odore di stallatico9.

    Convinta che Ugo avesse lasciato la porta del laboratorio aperta, si precipit l con il deodorante di lavanda in mano. Ma la porta era chiusa. Tornando in cucina quasi si scontr con il marito.

    1 ag g ira rs i: sich b ew egen

    2 l ip erm ercato : gro er Su p erm a rk t

    3 accen n are : w in ken

    4 il costum e da b agn o : B ad ean zu g

    5 la cu ffia : B ad e k a p p e

    6 lo scro sc io : T o se n

    7 n u otare: sch w im m en

    8 in sin u arsi: sich un term ischen

    9 s ta lla tico : stinkend

    43

  • Che cos questa puzza1? chiese lui appena la vide.

    Ben presto fu chiaro a entrambi che quellodore ripugnante2 veniva dallesterno3. Dopo aver sbarrato porte e finestre Eleonora sinfil la vestaglia e and a vedere. Intorno alla piscina cerano degli operai diversi da quelli delle settimane precedenti. Avevano le tute verdi anzich gialle e delle maschere antigas4 sul viso. Eleonora si avvicin per interrogarli5 ma non ce ne fu bisogno. Giunta a pochi passi dalla costruzione cap tutto.

    Nelle due grandi vasche6 scavate7 in mezzo al prato ondeggiava8 in gran quantit un liquido marrone e denso9.

    Torn a casa con un fazzoletto premuto10 sul naso.

    E allora? chiese Ugo appena la vide.Non una piscina rispose Eleonora. O meglio

    lo , ma di escrementi11.

    1 la puzza: G e stan k

    2 r ipu gn an te : w id e rw rtig

    3 d a ll estern o : vo n drauen

    4 la m asch era a n tigas : G a sm a sk e

    5 in terro gare : b efragen

    6 la va sca : B ecken

    7 sca va to : ausg egrab en

    8 on d egg iare : w o g en

    9 denso : d ick fl ss ig

    10 p rem u to : ged r ckt

    11 gli escrem en ti: F k a lien

  • In giovent Ugo era stato un appassionato lettore io di riviste di storia illustrata. Guardando il cd depuratore1 in azione gli venne in mente ci che aveva imparato da quelle pagine: oltre le guerre aperte cerano anche le guerre di sfinimento2, le azioni quasi pacifiche che permettevano a una sola persona di vendicare3 i soprusi4 dei grandi.

    S, pens, bisognava passare allazione, si poteva ancora salvare tutto con unazione unica ma decisa.

    Girando per casa come un beduino con la testa avvolta in uno strofinaccio5 imbevuto6 di profumo, nelle giornate seguenti Eleonora not un miglioramento nellumore del marito. Con lo sguardo lucido dei febbricitanti, lo vide scrivere appunti su dei fogli sparsi, poi partire con la macchina e tornare con due enormi contenitori di alluminio7 per il latte. Quando lo sent uscire nel cuore della notte cantando a squarciagola8 canzoni belliche della sua giovinezza pens che ormai fosse divenuto definitivamente pazzo9.

    1 il d ep u rato re : K l ra n la g e

    2 lo s fin im en to : E rsc h p fu n g

    3 ven d icare : rch en

    4 il so p ru so : G e w a lta k t

    5 lo stro fin acc io : Putztuch

    6 im b evu to : d u rch trn k t

    7 il con ten ito re di a llu m in io : A lu m in iu m b eh lter

    8 can tare a sq u a rc ia g o la : aus vo llem H a ls singen

    9 pazzo : verr ck t

    45

  • Intanto Adelio chiamava quasi ogni giorno per informarsi della situazione e se non lo faceva lui, era lei a chiamarlo.

    II luned dopo la Domenica delle Palme1, di buonora2 e vestito di tutto punto, Ugo comparve in cucina. Dietro di s, issati3 su un piccolo carrellino4 di sua costruzione, trascinava i due bidoni5 del latte. Prima che lei riuscisse a scostarsi6, la baci sulle guance. A presto, amore le disse fischiettando Faccetta nera7, e sal in macchina.

    Appena il rombo8 del motore si fu affievolito9 Eleonora sospir forte: sulla strada verso valle cerano tre curve a gomito10 strette ed estremamente pericolose. Prese sei o sette cipolle11 e cominci ad affettarle, voleva sperimentare una nuova ricetta per la prossima visita di Adelio: bisognava affettarle12 finissime e farle morire a fuoco basso nellolio.

    1 D o m en ica delle P alm e: P alm so n n tag

    2 di b u o n o ra : zeitig

    3 issa to : erh oben

    4 il ca rre llin o : k lein er W agen

    5 il b idon e: K a n ister

    6 sco starsi: beiseite rcken

    7 F accetta nera: fasch istisch es K a m p flied

    8 il ro m b o : D r h n en

    9 a ffie v o lirs i: sch w ch er w erden

    10 la cu rva a go m ito : H a a rn a d e lk u rv e

    11 la c ip o lla : Z w ie b e l

    12 a ffe tta re : in Scheiben schneiden

  • Che Ugo avesse attentato1 alla vita del sindaco Eleonora lo venne a sapere dalla radio.

    Era seduta in poltrona e stava ricamando un centrino2 per il pranzo di Pasqua. Per sapere in che modo, dovette attendere il giorno seguente. Sulla gazzetta locale cera scritto: Intagliatore impazzito3 riversa4 sul sindaco una latta di escrementi. I particolari5 aggiungevano che il sindaco, in realt, sera solo sporcato6 le scarpe perch, appena lo squilibrato7 aveva cominciato la sua azione, era entrato nella stanza il vigile Francesco. Era stato grazie al suo intervento che si era riusciti a evitare il peggio8. Il Chirichozzi Ugo, gi noto alle forze dellordine per legami con le sette9 sataniche, ridotto allimpotenza, era stato subito condotto in carcere10.

    L articolo finiva con unesortazione11 a evitare che la serenit della valle fosse turbata12 da elementi estranei.

    1 a tten tare: einen A n sc h la g ver b en

    2 il cen trin o : Spitzen deckch en

    3 im p azz ito : verr ck t gew o rd en

    4 r iv ersa re : bergieen

    5 il p a rtico la re : E in zelh eit

    6 sp o rcare : beschm utzen

    7 lo sq u ilib ra to : G e istesgest rter

    8 il p egg io : das Sch lim m ste

    9 la setta: Sekte

    10 il carcere: G e fn g n is

    11 l eso rtaz io n e : E rm ah n u n g

    12 tu rb ato : gestrt

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  • Il mattino dopo Eleonora part.Non avendo n parenti n casa, si rec da Adelio.La prima domenica di sole fecero una gita al

    mare. Alle spalle della spiaggia stavano costruendo un edificio di cemento enorme, simile a un mostro preistorico.

    Sono monolocali1 disse Adelio indicandoli a Eleonora. Poi le confess che mancavano solo sei mesi alla sua pensione.

    1 il m o n o lo ca le : E in z im m erw o h n u n g