Tacco_59

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Tacco free-press, La loro prima volta

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dell’espressione, ma è ne-cessario. Intendo dire chesono considerate un costo dasostenere, non una risorsa davalorizzare. Considero una ri-sorsa anche gli anziani, i di-sabili e disoccupati.

Torniamo alle donne.Pochi si fermano a riflet-

tere sul fatto che se le donnesono escluse dal

processo economico eproduttivo, dalle cariche poli-tiche, dalle carriere, questonon può essere più un pro-blema delle donne ma è unproblema della democrazia.

Costruire una nuova so-cietà a misura di donna, si-gnifica costruirla a misura dibambino, di anziano, della fa-miglia. Quindi significa co-struirla su misura per tutti.

Questo per tre motivi.Uno: le donne costitui-

scono più del 50% della po-polazione. Non pensare ad unprogetto su misura per lorosignifica voler governare solometà della popolazione.

Due: sono le donne ad oc-cuparsi dei bambini, dei ge-nitori anziani, della famiglia.Mentre contemporaneamentelavorano. Sono le donne a co-noscere fino in fondo le esi-genze delle persone di cui siprendono cura. Aiutarle adaiutarli significa non solomettere le donne nelle condi-zioni di farlo meglio ma signi-fica permettere loro dilavorare con maggiore effi-cienza.

Tre: permettere alle donnedi affermarsi sul lavoro signi-fica sprigionare risorseumane, intelligenza e compe-tenze che oggi sono in granparte semplicemente ri-

mosse, dal momento che ilmaggior numero di disoccu-pati è donna. Nonostantesiano le donne a laurearsiprima e con maggior profitto.

La maggior parte delledonne decidono di lasciare illavoro dopo il primo figlio,perché non riescono a gestirefamiglia e lavoro contempo-raneamente. Questo permancanza di servizi pubblici.

Più servizi in aiuto per ledonne che lavorano signifi-cano più servizi per tutti i set-tori della società.

Nel dover scegliere chi vo-tare, scorrete i programmifino in fondo. Giù giù fino alparagrafetto fastidioso sulledonne.

Avrete così la misura diquanto il vostro candidatotenga veramente alla demo-crazia.

L’Editoriale L’Editoriale//di Maria Luisa Mastrogiovanni

il mensile del salentoAnno VI - n. 59 - 22-28 Maggio 2009Iscritta al numero 845 del Registro

della Stampa del Tribunale di Lecce il 27 gennaio 2004

EDITORE:Nerò Comunicazione - Casarano - P.zza A. Diaz, 5

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Luisa Mastrogiovanni

HANNO COLLABORATO:Laura Leuzzi, Barbara Melgiovanni, Adolfo Maffei,

Giuseppe Finguerra, Barbara De Paolis,Emiliano Picciolo, Enzo Schiavano, Mario De Donatis,

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IL PROSSIMO NUMERO IN EDICOLA “SPECIALE ELEZIONI”27 MAGGIO 2009

Donne e pari opportunità.FastiDio o impegnoper i canDiDati

COMUNICAZIONE AI SENSI DELL’ART. 7 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO N. 28 E DELL’ART. 15 DELLADELIBERAZIONE 21 FEBBRAIO 2008 N. 33/08/CSP DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI.

Nerò Comunicazione di Maria Luisa Mastrogiovanni, editore del mensile “il Tacco d’Italia” e di www.iltaccoditalia.info, te-

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continua dalla prima

So di andare controcorrente ma, inquesto nostro Paese, se si decidesse,una buona volta, di riservare la dovutacentralità al Parlamento europeo, oc-correrebbe far svolgere le relative con-sultazioni estraneandole dalle altrecompetizioni elettorali.

È sotto gli occhi di tutti. Tra que-stioni strettamente territoriali e la forzaattrattiva dei leaders locali, i candidatialle Europee, peraltro sottoposti a spo-stamenti inumani per l’ampiezza deicollegi, sembrano perdere identità eruolo.

Del resto, catapultati in realtà lon-tane dalle loro abituali frequentazioni,il “candidato alle Europee”, gomito agomito con amministratori uscenti ecandidati sindaci che hanno cono-sciuto, generalmente, un attimo prima,non può fare altro che assecondare l’in-terlocutore più vicino politicamente e,pensando languidamente alla compo-

nente avversaria d’oggi ma, chissà, piùvicina domani, è portato a svolgere unragionamento per i più lontani, per cat-turare qualche consenso in più.

È un gioco non da poco, che ri-chiede professionalità indiscussa, mache nulla concede alle tematiche del-l’Unione europea che, pure, dovrebberoessere trattate con impegno e sistema-ticità per la valenza che le stesse as-sumono nelle questioni etico-valoriali enella definizione ed attuazione dellepolitiche di sviluppo nei settori produt-tivi, sul territorio.

Non c’è traccia di queste cose. C’è,al contrario, il tentativo di ricordare al-l’elettore un nome, un volto, ricorrendoal “6x3” (formula magica per segnalare,con grandi manifesti, la propria pre-senza) con banali “andiamo insieme inEuropa”. Lasciamo andare. L’Europa è,ancora, una solida realtà per ben altrepresenze politiche e per quella vitupe-rata “eurocrazia” che conosce non solole lingue, ma è custode, nel bene e nel

male, delle procedure e delle modalitàche garantiscono processi decisionalichiari e trasparenti, quantomeno per-corsi in cui i controlli “a posteriori”, “acampione” e via dicendo, servono, an-cora, a qualcosa.

Possiamo permetterci forse perquesto o per quella naturale predispo-sizione ad essere poco inclini all’impe-gno ordinario a rinunciare ad una realepresenza forte e consapevole nel Par-lamento europeo? E quanto, ancora,dobbiamo attendere perché la nostrarappresentanza sia educata a lavorareper quello che è necessario ed a tra-sferire in quella sede le istanze dei cit-tadini e dei territori?

Se il buon giorno si vede dal mat-tino, ancora una volta la consultazioneper le Europee annuncia molte nebbie.

Il risultato servirà ad avviare nuovescomparizioni e ricomparizioni, a farnascere laboratori politici, ad alimen-tare strategie per futuri riposiziona-menti. Ed i nostri eletti alle Europee

saranno, soprattutto, impegnati qui danoi, per altre future candidature.

Vituperata eurocraziae marginale europarlamento

di MARIO DE [email protected]

BOLLETTINO DEI NAVIGANTI

Opinioni dal Tacco//

INDOVINA CHI E’?

La soluzione a pag. 30

Casarano. Si cominciano a deli-neare le strategie dei quattro can-didati sindaci e delle rispettivecoalizioni per conquistare il votoe la fiducia degli elettori. Tuttoparte da quel 50,7 % di voti chenel 2004 la coalizione di centro-sinistra riuscì a raggiungere, alprimo turno e che le consentì digovernare. Quel centro-sinistra,com’è noto, non è lo stesso del2004, ma neanche il centro-de-stra è uguale a cinque anni fa. C’èstato di recente un clamoroso mi-schiamento di carte, con pezzi dicentro-sinistra che sono andati adestra; una parte del centro-de-stra alleato con il centro-sinistra;il centro-destra diviso in tre tron-coni; la sinistra che ha deciso dicorrere da sola.

L’alleanza che ha avuto la re-sponsabilità di governare questacittà ha l’obiettivo di difendere, emagari incrementare, quel 50,7%;le altre tre coalizioni, al contrario,cercheranno di attingere da quellabase per aumentare i propri con-

sensi. Con quali strategie? ClaudioCasciaro e il Popolo della Libertàha impostato una campagna elet-torale basata sul “nuovo nonnuovo” e sulla denuncia del pre-sunto malgoverno di Remigio Ve-nuti, la sua giunta e quanti l’hannosostenuto. Emblematico è stato unmanifesto-volantino in cui sonostate stampate le foto degli ammi-nistratori che si sono ricandidati,oltre ad alcuni consiglieri comunaliuscenti della maggioranza, met-tendo in guardia i cittadini chel’eventuale vittoria di Ivan De Masipotrebbe riportare a Palazzo deiDomenicani gli stessi amministra-tori uscenti.

Finora, almeno pubblicamente,la strategia del PdL non contemplaazioni contro Francesca Fersino,l’altro candidato di centro-destra,che dovrebbe costituire il pericolomaggiore per Casciaro. La coali-zione della bancaria, infatti,“pesca” nello stesso elettorato delfarmacista. Dal canto suo, nem-meno la Fersino ha dimostrato di

essere in “guerra” con il suo ex par-tito. Nell’unico comizio fatto fino aquesto momento, infatti, ha so-prattutto attaccato De Masi, Venutie la sua gestione del Comune, toc-cando solo marginalmente i rivalidel centro-destra ed elogiando “iragazzi della sinistra”, ossia quel-l’alleanza che si è formata intornoad Enrico Fattizzo.

La strategia della sinistra èchiarissima: colpire solo ed esclu-sivamente l’alleanza di De Masi(formata dal centro-sinistra, dal-l’Udc e dal movimento di destra “IoSud”) per catturare il maggior nu-mero di delusi del centro-sinistra.Infatti, negli interventi di Fattizzonon esiste (finora) contrapposi-zione con il centro-destra. E DeMasi e la sua coalizione? La stra-tegia sembra quella di non attac-care nessuno, di non risponderealle provocazioni e di proporre sol-tanto il programma, anche se al-l’interno dell’alleanza qualcunocomincia chiedersi se tale strate-gia sia vincente.

strategie Da canDiDati.chi attacca chie chi non attacca nessuno di ENZO SCHIAVANO

[email protected]

IPSE DIXIT// Date a Cesare quel che è di Cesare“Perrone non può attribuirsi dei meriti per quelloche si è fatto di buono in passato e scaricare leresponsabilità sugli altri”.Angelo Tondo, responsabile provinciale “Io Sud”Nuovo Quotidiano di Puglia, p. 13, 14 maggio2009

// I conti tornano“Questo smentisce quanti da tempo vanno di-cendo che io non avrei i numeri per governare lacittà. Si tratta di qualche menagramo, al quale for-niremo presto una calcolatrice ed un pallottoliere”.Paolo Perrone, sindaco di LecceLa Gazzetta di Lecce, p.IV, 19 maggio 2009

// Amici come prima“Con Paolo condivido un progetto e voglio ricor-dare che due anni fa i nostri programmi eranoquasi sovrapponibili. Sì, c’è stata una incompren-sione sulla tempistica di attuazione della nostraintesa ma è stata risolta con un franco colloquio”.Wojteck Pankiewicz, leader del Centro moderatoal Comune di LecceNuovo Quotidiano di Puglia, p.8, 21 maggio 2009

commenti e opinioni da

www.iltaccoditalia.netFinora nessuno dei politici si è preoccupato del-l’emergenza rifiuti e della salute di noi cittadini.Non si sono mai interessati a noi, ora si trasfor-mano in paladini della giustizia per accaparrarsivoti.Sergio @ 23:22-20.5.09commento all’editoriale “Ugento e Casarano: duecittà sotto i riflettori”www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=6964#commenti_articolo

Ci sarebbe molto da parlare e da discutere, ma aquanto pare la necessità di creare un quadro giuri-dico di diritto penale dell’ambiente sembra non es-sere la priorità di alcun politico.... sebbene sianostati molti i tentativi fatti, ribadisco da ogni classepolitica, la concretezza ha sempre lasciato il postoad altre priorità, volutamente o involontaria-mente.... ognuno può liberamente fare le proprieconsiderazioni.Cristian Rovito @ 17:46-20.5.09commento alla news “Scarico illecito di reflui aParabita”www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=6993#commenti_articolo

Il vero problema sono i giovani, in particolare inuovi elettori. Son poco interessati. Bisognerebbeprogrammare situazioni per poter far comprendereloro che quello che loro scrivono su quella carta èil loro futuro e quello dei loro figli e così via...Silvia @ 15:3-21.5.09commento alla news “Candidati casaranesi acolpi di Tacco”www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=6990#commenti_articolo

Opinioni dal Tacco//

“Chi ha qualcosa da direin contrario, parli ora,o taccia per sempre”.La consacrazione di SergioBlasi a segretario del partitodemocratico è avvenuta peracclamazione, davanti aglistati maggiori del nuovo par-tito. Gran sacetordessa, Lo-redana Capone, moderatricedell’assemblea.Tacco 59, 22-26 maggio2009. Le cose sono moltocambiate. Blasi ha lasciatola carica dimettendosi a fa-vore di Capone. Salvatore,stavolta.

//Questione Di looKTacco n.45, marzo 2008

il tacco d’Italia 8 Maggio 2009

di LAURA LEUZZI E BARBARA DE PAOLIS

Società// // //Elezioni 18enni al voto

ono confusi ed indecisi. Ma non perché nonabbiano le idee chiare sul ruolo e sull’im-portanza della politica per la vita di unPaese. Sono confusi perché la politica li hagià delusi. Quella politica di ideali forti chepartono dallo stomaco e che spingono al-l’impegno in prima persona e persino allerivoluzioni. L’hanno studiata per anni neilibri di scuola e l’hanno immaginata così:pura, fortissima, espressione massima dellalibertà personale. Oggi che, appena 18enni,sono chiamati per la prima volta ad espri-mere la propria preferenza alle urne, nonsanno a chi concederla. Perché negli idealicredono, ma sono sfiduciati. Perché i can-didati in ballo, tranne in rari casi, non lihanno saputi catturare; perché vorrebberoconoscere di più di loro. Dei discorsi pro-nunciati attraverso gli schermi tv non sannoche farsene; chiedono, invece, contatti sin-ceri, ravvicinati, autentici. Abbiamo chiesto ai “nuovi” adulti, che agiugno entreranno per la prima volta inun’urna elettorale, se voteranno per schie-ramenti di destra o di sinistra ed il perchédella scelta. Ecco che cosa ci hanno rispo-sto, dando grande prova di maturità.

Marta Orlando18 anni, Taurisano

Per noi che abbiamo ap-pena compiuto 18 anni, èstrano entrare nell’otticadel voto. Io non ho ancoradeciso a chi dare la miapreferenza, poiché midevo ancora informarebene. Mi piacerebbe sa-perne di più ma non èsempre semplice.

URNE

DESTRA O SINISTRA. QUESTO È IL DILEMMAPER I TANTI RAGAZZI CHE VOTERANNO,A GIUGNO, PER LA PRIMA VOLTA. COME DIRE:SPERIAMO CHE LA POLITICA SIA ALL’ALTEZZA chiamata

alle

S

“LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE SI TROVACOSTRETTA A VOTARE IL ‘MENO PEGGIO’CONSAPEVOLE CHE COSTUI, UNA VOLTAELETTO, ABUSERÀ DI QUEL VOTOANCHE PER SCOPIPERSONALI”

Marcello Ghezzi18 anni, Ugento

Voterò certamente per ladestra, perché non mi èpiaciuta la politica diNichi Vendola a livello re-gionale. Si è concentratatroppo sul Nord Puglia di-menticando il Salento.Inoltre sono soddisfattodell’operato del Comunedi Ugento, dove l’Ammini-strazione è di destra.

Daniela Gaetani18 anni, Martano

Considero il voto uno strumento sovrano,una delle invenzioni più grandi della sto-ria che possono, come è successo in pas-sato, cambiare il destino di un Paese.Credo al tempo stesso che occorra fareuna riflessione: ora come ora il voto(anche grazie ai media) è uno strumentodi manipolazione e la maggior parte dellagente si trova costretta a votare il “menopeggio” consapevole che costui, una voltaeletto, abuserà di quel voto anche perscopi personali. Questo significa anche che mi riconosco in una linea dipensiero democratica e non di censura, di dialogo e di libertà di perseguirei propri ideali. Spero che l’Italia riacquisti al più presto questa condizione.

Daniela Gaetani

il tacco d’Italia 9 Maggio 2009

Marzia Borgia18 anni, Lecce

E’ la mia prima espe-rienza di voto ed ancoranon so per chi voterò.Sono indecisa perché hopoca fiducia nella poli-tica. Forse darò la miapreferenza a qualcuno dicentro-sinistra, ma per unmotivo di carattere ideo-logico.

Antonio Leuzzi18 anni, Taurisano

Voterò per il centrosinistra. Piùche per la candidata, lo faròin nome di certi valori storicidello schieramento nei qualimi rivedo. Se anche avessicondiviso le idee di destra,l’attività del Governo Berlu-sconi, a livello nazionale, miavrebbe comunque convinto acambiare orientamento.

Daniele Mastai18 anni, Casarano

Voterò certamente per la sinistra. Facciosempre l’esempio della bicicletta, in cui laruota davanti è la sinistra e quella di dietroè la destra. Solo grazie alla ruota davanti èpossibile avanzare; la ruota di dietro invecenon permette di muoversi. Naturalmenteper una equilibrata situazione politica, chesi fondi sulla dialettica, sono necessarieentrambe le ruote. Quindi ben venga la de-stra, ma solo se al governo c’è la sinistra.

Margherita Baffa18 anni, Galatina

Premettendo che ormai la politica sta rischiando di spa-rire da questo Paese, mi sento in sintonia con i valori dicentro. Riconosco i valori della dignità della persona, lalibertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, lalegalità, la solidarietà, la sussidiarietà e specialmente lademocrazia. Credo fedelmente in questi valori che stannoandando perdendosi ma che ognuno di noi dovrebbe col-tivare dentro di sé. Il mio voto sarà dettato da questi va-lori con la speranza di rivedere il mio Paese especialmente il mio territorio ai livelli che gli spettano.

Francesco Maniglio18 anni, Sternatia

Sono iscritto al Partito Democratico da oltre un anno per-ché vicino alle mie ideologie. La mia preferenza in riferi-mento alla lista locale è indirizzata a Giorgio Simeone,mentre a livello provinciale al nostro candidato FernandoCostantini di Corigliano. La mia scelta su quest’ultimo èdettata dal fatto che ha condotto il suo precedente inca-rico con dedizione, rispettando appieno gli impegni as-sunti nei riguardi di una comunità, come la mia, di 2.500abitanti circa. In particolare si è interessato sia alle pro-blematiche giovanili sia a quelle degli anziani.

Margherita BaffaFrancesca Imbriani18 anni, Casarano

Io voterò per la sini-stra, però non sapreimotivare questa miascelta. Frequentoamici che sono di si-nistra e quindi un po’mi sono lasciata con-dizionare da loro,anche perché ne con-divido il pensiero.

Francesco Rizzi18 anni, Sogliano

Voterò Centro-Udcper il carisma diCasini e perchéapprovo le sueopinioni e gliideali del partito.

Cristian Vergine18 anni, Soleto

Sono ancora molto inde-ciso ma quasi sicuramentevoterò destra. La miascelta finale sarà comun-que condizionata dai con-sigli della mia famiglia edegli amici.

Francesco Fiorito19 anni, Ruffano

Molto probabilmente voterò per il cen-trodestra, ovvero per la coalizione chesostiene Antonio Gabellone. Anche per-ché credo che oggigiorno la sinistra nonesista più. Io non ho uno specifico orien-tamento politico ma credo che la destrasia più stabile, soprattutto a livello na-zionale. E poi nei piccoli centri comeRuffano più che lo schieramento contal’affidabilità del singolo candidato.

Valentina Sergi18 anni, Torre San Giovanni

Voterò a destra perchémi rispecchio negliideali di quello schiera-mento politico.La mia è una famigliatradizionalmente di de-stra e quindi ho natural-mente appreso certipunti di vista.

“RICONOSCO I VALORIDELLA DIGNITÀDELLA PERSONA, LA LIBERTÀE LA RESPONSABILITÀ,L’EGUAGLIANZA, LA GIUSTIZIA,LA LEGALITÀ,LA SOLIDARIETÀ,LA SUSSIDIARIETÀ

E SPECIALMENTELA DEMOCRAZIA”

Provinciali// //terza parte//Baldassarre interroga Pellegrino

cinQue anni ai raggi XTERZA ED ULTIMA PUNTATA DELL’INTERVISTA A GIOVANNI PELLEGRINO, PRESIDENTEUSCENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE, DA PARTE DI RAFFAELE BALDASSARRE, LEADERDI OPPOSIZIONE

GGiovanni Pellegrino a colpi di Tacco. Ancora una volta.Si conclude qui, con la terza puntata dell’intervista alnumero uno di Palazzo dei Celestini da parte del lea-

der di opposizione Raffaele Baldassarre, la rubrica “A colpidi Tacco”, una delle rubriche storiche del nostro giornale.

In occasione delle elezioni per il rinnovo dell’Amministra-zione provinciale, abbiamo chiesto a chi ha seduto percinque anni sugli scranni di minoranza di “punzecchiare”

su più temi, relativi all’attività di mandato, chi invece, nellastessa sala consiliare, ha occupato i posti della maggio-ranza. Stavolta sotto la lente sono finite le trasferte dellaProvincia in Russia, Cina e Giordania, la politica culturaleprogrammata e portata avanti negli anni, le assunzioni ditecnici esterni. Ecco che cosa Baldassarre ha chiesto al suo storico “av-versario” Pellegrino. Ed ecco che cosa questi gli ha risposto.

Le trasferte in Cina, in Russia, inGiordania non hanno prodotto moltieffetti visto lo scarsissimo apporto intermini turistici verso il nostro terri-torio, dove invece arrivano tedeschi,inglesi e francesi, nei villaggi turi-stici. Le autorizzerebbe ancora?“Non tutti i tentativi possono averesuccesso; e solo chi non fa, non sba-glia. Il rilievo può valere, però, soltantoper la missione in Russia. La missionea Pechino è stata uno straordinariomomento di marketing territoriale;perché l’orchestra della Notte della Ta-ranta che suonava musiche salentineper le vie di Pechino il primo maggio èstata ripresa da reti televisive nazio-nali e internazionali, tanto è vero chela missione è stata sponsorizzata dauno dei più importanti gruppi bancari

italiani. Anche la missione in Giorda-nia è nata da un invito all’orchestradella Notte della Taranta per la festadel 2 giugno. E’ l’unica delle missioni,cui ho personalmente partecipato; el’incontro che ho avuto in Amman conil Grande Imanascemita èstato un mo-mento impor-tante nellarealizzazione diuno specificoimpegno pro-grammatico:fare del Sa-lento una terradi incontro, didialogo, dipace, se-

guendo l’insegnamento di don ToninoBello”.Tradizioni contadine, folclore, musicapopolare, ed un po’ di lirica. Ma lacultura e lo spettacolo non possonoessere solo questo. Non c’è il rischio

di un accen-tuato provin-cialismo?“Che scioc-chezza! La ras-segna culturaleNegroamaro haottenuto nel2007 un impor-tante premionazionale. Harichiamato sudi noi l’atten-zione dell’Une-

sco, che ci ha convocati a Parigi.Nasce da lì – e cioè dall’importanzadella nostra attività culturale – lascelta dell’Unesco di dare sede stabiledella segreteria europea del ForumMediterraneo della pace nel castellodi Acaya e di far svolgere a Lecce e Ver-nole il primo Forum; abbiamo saputobattere in Parigi la concorrenza diNizza! Alla faccia del provincialismo!A questo aggiungo che il Museo Ca-stromediano è stato sede di mostre dieccezionale valore, quale quella sullascultura sacra barocca in collabora-zione con Napoli e la Spagna e la piùrecente mostra di capolavori dell’artepolacca in collaborazione con l’Her-mitage di Cracovia.Inoltre non è provincialismo aver valo-rizzato radici culturali salentine: la mo-

“NEGROAMARO 2007HA OTTENUTO UN PREMIONAZIONALE, RICHIAMANDOL’ATTENZIONE DELL’UNESCO,CHE HA DATO SEDE STABILEDELLA SEGRETERIA EUROPEADEL FORUM MEDITERRANEODELLA PACE NEL CASTELLODI ACAYA E FISSATO A LECCEE VERNOLE IL PRIMO FORUM”

il tacco d’Italia 11 Maggio 2009

stra pittorica da Sidoti e Suppressa, lariscoperta di un poeta di rilievo nazio-nale come Girolamo Comi, la rivaluta-zione del suo palazzo in Lucugnano, leiniziative dedicate alla valorizzazionedi poeti salentini moderni e contem-poranei, che meritano di essere stu-diati nelle scuole”.Uccella, Polimeno, Caputo, Casilli,Turrisi, tutti politici di centrosinistra:nella sua Amministrazione non c’èstata mai una nomina tecnica, anzil’unica effettuata, quella di Ruggeriall’Alba Service, con l’approssimarsidelle elezioni provinciali è stata ri-mossa. Non mi pare fossero questi isuoi intendimenti all’inizio della legi-slatura. E’ stato davvero libero daipartiti?“Ogni predica valida dovrebbe venireda un buon pulpito! Mi domando qualisiano i tecnici che Fitto e gli uomini di

Fitto hanno utilizzato nelle loro espe-rienze di governo. E non oso pensare inquale particolare tecnica siano ver-sate, le veline, che senza il provviden-ziale intervento di Veronica Lario,avrebbero imperversato nelle liste delPdL alle Europee.Comunque non è vero che non abbiamai scelto tecnici di prestigio. CarloOssola che rappresenterà la Provincianella Fondazione Notte della Tarantaè un esperto di livello europeo. Al ver-tice della Fondazione, con gli amicidella Grecìa, abbiamo voluto MassimoBray, che è il direttore dell’Enciclope-dia Italiana!In Alba Service non solo il presidente,ma l’intero collegio sindacale hoscelto al di fuori della mia area poli-tica. A volte mi sono indirizzato addi-rittura verso area politica opposta,come per Fabio Campobasso revisoredi Salento Energia; e che si candidaalle provinciali per il centrodestra,come D’Autilia a lungo utilizzato daAlba Service come consulente del la-voro.Giuseppe Ruggeri fu scelto da mecome manager puro.E ha fatto un ottimo lavoro, anchedopo aver deciso di candidarsi alle co-munali di Lecce con il centrosinistra,risultando il primo dei non eletti nellalista del Psi.Da quel momento è entrato far partedel ceto politico; ed è normale chequando le sue scelte politiche hanno

cominciato a divergere dalle mie, il no-stro rapporto sia entrato in crisi.Ruggeri, che è uomo per bene e intel-ligente, ha preso atto di ciò e ha pre-ferito dimettersi.Mauro Giorgino appartiene all’area delcentrosinistra, ma è uno dei miglioricommercialisti cittadini della sua gene-razione.

Quanto ad Umberto Uccella, agli altriamministratori e sindaci di Stp ne ècerta l’appartenenza politica; ma ècerto anche che stanno facendo unbuon lavoro.Non diversamente dai politici, cui ilsindaco di Lecce ha affidato il non fa-cile compito di raddrizzare i conti diLupiae Service”.

Il presidente della Provincia di Lecce Pellegrino è stato nominato da Vendola am-ministratore delle Terme di Santa Cesarea. Bene, bene, il turismo termale è unsettore di nicchia che tira. Bene. Bene? Beneeeeeeee!!! Il presidente rilassatotra vapori e fanghi stava per farsi soffiare da sotto il naso proprio uno dei simbolisalentini più noti in Italia e nel mondo, altro che terme. E’ arrivata a sorpresa in-fatti la proposta di aprire a Roma la sede della Fondazione Carmelo Bene. Maniente paura, gli eredi dell’artista hanno fatto sapere che preferirebbero tanto ilSalento. Pellegrino e la sua giunta si diano una mossa, dunque. Pressione bassa(post sauna) permettendo.Vignetta dal Tacco n. 15, giugno 2005.

“IN ALBA SERVICENON SOLO IL PRESIDENTE,MA L’INTERO COLLEGIOSINDACALE HO SCELTOAL DI FUORI DELLA MIAAREA POLITICA.A VOLTE MI SONOINDIRIZZATO ADDIRITTURAVERSO AREA POLITICAOPPOSTA”

Europee// //Elena Gentile//L’intervista

una politicagentile, anchein europa

di MARIA LUISA MASTROGIOVANNI

Politica al femminile in Puglia edEuropa. Qual è la situazione?“Il ponte Puglia-Europa è un collega-mento di estrema importanza.Abbiamo portato in Europa l’espe-rienza originale pugliese: la nostralegge sulle politiche di conciliazione,che ha già dato i suoi primi segniimportanti; l’approvazione di unaprima graduatoria d’infrastruttureeducative e formative per la primainfanzia, come asili nido, ludoteche,progetti sperimentali come asili nidonegli ospedali, nelle Università,nell’aeroporto di Bari. Strutture mo-derne non solo per la qualità delcontenitore, ma anche per i conte-nuti; percorsi educativi formativi affi-dati a professionalitàadeguatamente inserite nel contestosociale e socio-educativo, flessibilitàdegli orari, sostegno alla gestioneper contenere i costi a carico dellefamiglie. Questo riteniamo unabuona prassi: creare delle politichevere a sostegno delle famiglie; inquesto senso abbiamo previstoanche un sostegno alle gestione perlo start up iniziale che si aggira in-torno a 58 milioni di euro e si con-verte in numeri significativi: 125nuove strutture, 30 delle quali nel

Salento. Un grande risultato che ciconsentirà, ci auguriamo presto, diportare il numero di posti-bambinodal 3 al 6 per cento, permettendocidi avvicinarci agli standard delle Re-gioni del Centro-Nord storicamentepiù evolute rispetto alle politiche fa-miliari attraverso un’infrastruttura-zione e dei servizi adeguati. Ma nonci siamo fermati a questo: abbiamoanche finanziato la realizzazione di290 nuove infrastrutture”.Che tipo di infrastrutture?“Per le persone diversamente abiliche perdono il sostegno familiare,per gli anziani non autosufficienti,per le donne vittime di violenza, peri bambini maltrattati. Si tratta di in-frastrutture che sostengono le donneche lavorano o sono in cerca di la-voro, favorendo la conciliazione travita e lavoro. Abbiamo pensato, dun-que, a politiche a sostegno delledonne ma anche delle famiglie. Indirittura di arrivo sono i bandi dellosviluppo economico per favorire lostart up di impresa di genere”.Quanti fondi saranno stanziati coni prossimi bandi?“Circa un miliardo di euro destinatoalla nuova impresa di genere, in tuttii settori ed in particolar modo in

quello dei servizi. Questa è la rivolu-zione pugliese che noi abbiamo vo-luto, dall’assistenza e dallacompassione ai servizi di qualità,per realizzare un percorso che ci haportato a configurare il welfarecome un esempio vero di economiacivile e sociale. Noi oggi vogliamorappresentare un passaggio signifi-cativo del Pil di questa Regione”.Che cosa deve fare l’Europa perrafforzare il welfare?“Deve essere percepita non comeun ente lontano, slegato dai pro-blemi del territorio, ma come un vo-lano per incoraggiare politicheattente alla declinazione dei diritti.Dobbiamo vigilare affinché l’Europasia più attenta alle regioni del Mez-zogiorno e si assuma la responsabi-lità del governo di alcuni temi chenon sono aggredibili dai governi na-zionali e locali, come l’immigrazione,l’integrazione, il sostegno dei paesid’origine delle persone in difficoltà.In una parola, le pari opportunità”.Da una recente ricerca del CentroServizi volontariato Salento risultache la Regione stanzia i soldi, ma iComuni non li sanno spendere. Ciòsi traduce nella mancanza di ser-vizi per le famiglie. Come si può ri-

solvere questo problema?“La mia preoccupazione principale èproprio l’incapacità dei Comuni arendere esigibili i diritti per i qualinoi abbiamo costruito un percorsonormativo ed abbiamo trovato le ri-sorse a fronte dei tagli che il Go-verno nazionale sta imponendo: il40 per cento della spesa sociale inmeno significa ingessare un pro-cesso che avevamo voluto fecondoper i territori. I sindaci dovranno farei conti con i ritardi e le inadem-pienze, una conflittualità tra territorie municipi che non ha più ragiond’essere. Abbiamo previsto la possi-bilità di commissariare quegli ambitiin cui i Comuni non rispondono aibisogni del territorio.Lo faremo a malincuore se sarà ne-cessario, ma nella consapevolezzache questa scelta sarà tutta a favoredei cittadini”.Perché la dovrebbero votare?“Perché ho dimostrato che è possi-bile costruire politiche vere e darerisposte. Bisogna premiare chi,donna, ad una prima esperienzanelle istituzioni ha saputo coniugarela capacità di costruire nuovi conte-sti normativi e la capacità di realiz-zare i progetti”.

il tacco d’Italia 15 Maggio 2009

ASSESSORA REGIONALE ALLA SOLIDARIETÀ, POLITICHE SOCIALIE FLUSSI MIGRATORI. DONNA LAVORATRICE (È PEDIATRAPRESSO L’OSPEDALE DI CERIGNOLA), MOGLIE E MADRE DI DUEFIGLI. ELENA GENTILE, PD, TENTA LA CORSA ALL’EUROPA

“CON I PROSSIMI BANDI LA REGIONE STANZIERÀCIRCA UN MILIARDO DI EURO PER LA NUOVA IMPRESADI GENERE. QUESTA È LA RIVOLUZIONE PUGLIESECHE ABBIAMO VOLUTO: NON COMPASSIONEMA SERVIZI DI QUALITÀ, PER CONFIGURAREIL WELFARE COME UN ESEMPIO VERODI ECONOMIA CIVILE E SOCIALE”

Europee// //Eugenio Pisanò//L’intervista

pisanò:“io suDsarà lasorpresa”

di ADOLFO MAFFEI

Eugenio Pisanò, presidente delConsiglio comunale di Lecce,uscito dalle grazie del sindaco Per-rone al seguito di Adriana Poli Bor-tone, di cui è stato fedelissimoassessore per due consiliature: checosa sta succedendo nella politicasalentina?“Che dal 14 febbraio scorso non èpiù la stessa. Non soltanto la poli-tica salentina è cambiata, ma sisono modificati alcuni scenari, a li-vello regionale ed interregionale, talida incidere sulle vecchie situazioni.Con il movimento Io Sud tanti parla-mentari, amministratori e dirigentidi partito sono anime libere”.Parliamo più diffusamente del mo-vimento Io Sud?“E’ un’intuizione politica di Adriana,la risposta politica al pensiero unicoche si profilava con la nascita delPdl; la comunione di idee con l’Udcha aperto un nuovo laboratorio poli-tico e culturale che allarga notevol-

mente lo steccato dell’elettorato cri-stiano e moderato. Sul piano locali-stico, Io Sud si pone come baluardointransigente della salvaguardia edel rilancio del territorio. Come di-ceva don Sturzo, un uomo forte e li-bero, alla comunità serve genteperbene, qualunque appartenenzapolitica abbia. E’ sotto gli occhi ditutti che sia con il Governo prece-dente sia con l’attuale, il Mezzo-giorno sta vedendo allontanarsidrammaticamente l’obiettivo di unaripresa, mentre il recupero si starendendo possibile al Centro e alNord. La legge sul federalismo fi-scale sancisce questa condanna,l’abbandono e la completa esauto-razione delle nostre capacità di in-vestimento, per effetto dei fondi Fas,spostati di peso dal Sud al Nordsono un macigno sulle ali dello svi-luppo delle nostre popolazioni; per iPor 2007/2013 non si vede ancoratraccia di un solo bando nella Re-

gione Puglia. Eppure, noi pugliesiabbiamo delle rappresentativitàforti, anche a livello ministeriale, conun ministro e un sottosegretario. Ma,evidentemente, nel governo è predo-minante la Lega Nord che garanti-sce la sopravvivenza stessa diquesta maggioranza”.Quindi si è aperto uno spazio, se-condo voi.“Esattamente. Giorno dopo giorno,mentre questa situazione danneggiail Meridione, nel contempo denunciaun vuoto che andava occupato. Tuttoil Paese, il Sud in special modo, sitrova in una situazione precaria,anche a causa della crisi finanziariache si sta riverberando sulle piccoleimprese, commerciali e artigianali,senza contare che l’accesso al cre-dito è praticamente sbarrato e chebasta che ad un piccolo imprendi-tore arrivi una bolletta superiore alprevisto che questo vada in stallo.La politica, specie nel Mezzogiorno,

non ha dato risposte, anzi: il silenzioè assordante, il malcontento è dif-fuso più di quanto il sistema deimedia, controllato dai soliti noti,faccia percepire. In questa situa-zione occorreva un’intuizione etanto, tantissimo coraggio. Cosìnasce Io Sud di Adriana Poli Bortonee, quasi contemporaneamente,spuntano come funghi i circoli. A tut-t’oggi siamo già a un centinaio, male richieste crescono ogni giorno,tanto che abbiamo bloccato le re-gioni Campania e Calabria dovel’apertura frettolosa di circoli sa-rebbe avvenuta senza una valuta-zione complessiva dei soggetti chesarebbero andati a rappresentarci,sia come dirigenti di Io Sud, siacome candidati. Ovunque stiamoraccogliendo entusiasmo e voglia difare. Tutti gli amici che stanno ade-rendo al nostro Movimento lostanno facendo a costo di sacrificipersonali, anche economici perché,

il tacco d’Italia 16 Maggio 2009

DAL 14 FEBBRAIO LA POLITICA SALENTINA NON È PIÙLA STESSA. INTERVISTA A EUGENIO PISANÒ, CANDIDATODI IO SUD ALLE EUROPEE. CHE SPIEGA IN CHE COSASIA CAMBIATA E QUALI SIANO LE PROSPETTIVEPER IL NEONATO MOVIMENTO. NUOVO, MA GIÀ CRESCIUTO

// IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEAÈ l’organo decisionale dell’Europa ed è compostodai rappresentanti dei governi degli Stati membri.Il potere consiste nell’adozione dei provvedimenti,regolamenti, direttive e decisioni previsti, materiaper materia, dai trattati istitutivi delle comunitàeuropee.

// LO STIPENDIO DA DEPUTATOFino all’ultima legislatura, i deputati europei per-cepivano la stessa retribuzione dei parlamentari

del Paese in cui erano eletti.Nel settembre 2005, è stato approvato uno Sta-tuto dei deputati al Parlamento europeo che en-trerà in vigore nella nuova legislatura 2009,assicurando parità di trattamento e trasparenzanelle retribuzioni.

// I GRUPPI POLITICII deputati sono raggruppati in funzione delle loroaffinità politiche. Il Parlamento europeo vede, at-tualmente, sette gruppi politici: gruppo del Partito

Popolare Europeo (Democratici-cristiani) e dei de-mocratici europei; gruppo socialista al Parlamentoeuropeo, gruppo dell’alleanza dei Democratici edei Liberali per l’Europa; gruppo “Unione per l’Eu-ropa delle nazioni”; gruppo Verde/Alleanza liberaeuropea; gruppo confederale della Sinistra unita-ria europea/Sinistra verde nordica; gruppo Indi-pendenza/Democrazia.Alcuni deputati sono definiti non iscritti, in quantonon appartengono ad alcun gruppo politico.

Europee// //L’UE oggi//L’Europa in una striscia a cura diGIUSEPPE FINGUERRA

oltre all’autotassazione di ciascunodi noi fondatori, possiamo contaresullo zero assoluto di finanziamentopubblico. Si va avanti con il volonta-riato, non siamo strutturati neancheda un punto di vista logistico. La se-greteria di Adriana è il centro nevral-gico ma è estremamentesottodimensionato rispetto allamole di lavoro da cui siamo statitravolti. E più ci si avvicina alle ele-zioni, più Io Sud viene conosciuto epiù cresce lo spazio. Sì: paradossal-mente, più spazio occupiamo, più sene libera per noi. La senatrice PoliBortone non riesce a far fronte allerichieste che le vengono da tutta laPuglia e dalla Basilicata”.Quando nasce un nuovo partito o,come nel vostro caso, un nuovoMovimento, si crea anche una op-portunità di riciclarsi per molti de-lusi o arrabbiati.E’ così anche per voi?“Non si può negare che questi feno-meni siano un’opportunità di rici-claggio per qualcuno. Ma attenzionea non generalizzare. Se un soggettoha fallito altri impegni e cerca danoi solo una sistemazione per il suofuturo, non troverà udienza. Nonsiamo nati ieri. Ciò detto, noi ab-biamo bisogno di gente fresca, ca-pace, che voglia mettersi in gioco,anche con una buona esperienzaalle spalle, perché no. L’immaginecrescente del movimento, che nonha nessuna ambizione particolare senon quella di esistere e di dire lasua in favore del Sud, è percepitaunanimemente come una grande eoriginale opzionepolitica di nuovaconcezione, cherompe con la co-modità delle me-gacoalizioni aconduzione pre-cotta. L’Udc, inquesto senso, rap-presenta un par-tner altamenteaffidabile. Se ciarriderà il favoredegli elettori,siamo tutti giàd’accordo che

dopo due-tre giorni di riposo ripren-deremo con forza e con vigore a po-tenziare il movimento, anche doveancora non siamo presenti”.Quando parla della senatrice le luc-cicano gli occhi…“Più la conosco, più ne resto ammi-rato. Non so come faccia, dove trovil’energia che sprigiona e che tra-smette. Prenda la candidatura allaProvincia; tutti sanno come è an-data. Era molto tardi ormai per met-tere insieme le liste, al massimo sipoteva contare su due o tre gruppidi salentini disposti ad affiancareAdriana. Ebbene: ne sono state pre-sentate ben sei, un miracolo, aggre-gazioni che nascono intorno ad unpersonaggio che ha fatto la storiadella politica salentina, fra i più illu-stri di questa terra.Sarà una campagna elettorale bel-lissima perché Adriana combattecontro una corazzata condotta daun partito dalle risorse illimitate, ilPdl, e da due membri del governo, ilministro Fitto e il sottosegretarioMantovano. Se i toni si manterrannoal livello di confronto civile. Noi ab-biamo fatto il nostro programma cheè forte e ricchissimo di cose con-crete da fare, e a questo propositovoglio spendere una parola esplicitaper Dario Stefàno, il quale ha datoun’impronta forte al programma diIo Sud”.Secondo la vulgata corrente, incaso di ballottaggio Io Sud non ap-poggerà il candidato del centrode-stra ma Loredana Capone,esponente di spicco del Pd e vice-

presidente dellaProvinciauscente. E’ così?“Accordi non cene sono, se cisarà ballottaggiosi vedrà. AncheAdriana è ingrado di vincere oandare al ballot-taggio, si vedràquale scenariouscirà dalle urnel’8 giugno. Certomi sembrerebbeun controsenso

appoggiare Gabellone, il candidatodel Pdl”.Quanto costerà al Pdl, in termini diconsensi elettorali, la frattura conil sindaco Perrone?“Paolo Perrone si è fatto del maleda solo. Avrebbe dovuto smarcarsida questa situazione, aveva tutto ildiritto di dire a chi gli ha suggeritoquesto schema politico: io faccio ilsindaco, i problemi di natura poli-tica ve li vedete voi. Ma il suo consi-gliere è stato Cosimo Gallo e questisono gli effetti. Quanto ai danni, nonso valutarli. Certamente ce ne sa-ranno e saranno rilevanti. Se Adrianafosse stata ilcandidato unita-rio avrebbe vintoa mani basse,con oltre il 70per cento. Mavolevano condi-zionarla, imporlenove liste che leavrebbero garan-tito l’ingoverna-bilità, non lagovernabilità.Evidentemente, dopo tanti anni, nonconoscono l’Adriana”.Parliamo della sua candidatura alleEuropee.“I polsi non tremano perché sonosempre stato abituato a lavorare, hosempre dato alla politica. Sono fortedi una storia personale che partedalla gavetta e che è giunta ad unacandidatura di alto profilo, essendoiniziata dalla circoscrizione, pas-sando per i banchi del consiglio, gliassessorati, la presidenza del Consi-glio stesso. E poi sono forte perun’altra cosa, la fedeltà ad Adriana.Eravamo in quattro, Fausto Gian-cane, Angelo Tondo, io e Paolo Per-rone. Poi uno di noi si è sfilato.Paolo l’ho cancellato perché politi-camente mi ha deluso, eravamo lozoccolo duro fin da quando face-vamo opposizione a Palazzo Carafaai tempi del sindaco galantuomo,Stefano Salvemini. Quindi i presup-posti per fare una buona campagnaelettorale ci sono tutti, ho un infinitoamore per questa città e per il Sa-lento”.

L’ottimismo a che punto è?“A metà del contenitore. Mi rendoconto che la campagna elettoraledà spazi enormi per le Europee, lagente non sa che cosa fare e conquesto sbarramento al 4%, che haridotto le liste presentate, c’è da pa-scolare dappertutto; nei miei giri inCalabria, Basilicata, Campania e Pu-glia trovo gente che non sa che cosafare e prendo consensi solo perchéspiego che Io Sud nasce ad esclu-sivo interesse del nostro Mezzo-giorno. Inoltre, questo laboratoriocon l’Udc sta creando attrazione eattenzione ovunque, è una bellis-

sima esperienza.Se non verràl’elezione a Stra-sburgo non nefarò una trage-dia”. Nella vostralista c’è un altrosalentino doc,Fabrizio Camilli.Le crea problemiquesta coabita-zione?

“Niente affatto. Non so quali sono iprogetti di Fabrizio, so solo che iol’anno prossimo non mi dovrò candi-dare alla Regione, mentre credo cheCamilli stia puntando soprattutto aBari. Tra l’altro, si intravede una for-tissima lista regionale per il Salentoche darà molto fastidio al Pdl, natu-ralmente senza Adriana perché vorràdire che sarà diventata presidentedella Provincia. Sì, credo che l’annoprossimo ci sarà un cataclisma poli-tico e in quest’ottica un uomoesperto come Camilli giocherà daprotagonista. Quanto alle attuali candidature, nonponiamo limiti alla provvidenza: infondo si possono esprimere tre pre-ferenze, spazio ce n’è. Preciso solo,per amore di cronaca politica, cheio sono il candidato unico di Io Sudnonché l’anello di congiunzione fraAdriana e l’Udc, da cui provengo(prima ancora dal Ccd sempre diCasini) ed ho partecipato a tutti gliincontri di preparazione del nostroprogetto, insieme a PierferdinandoCasini e a Totò Ruggeri”.

“IL NOSTRO MOVIMENTOÈ UN NUOVO LABORATORIOPOLITICO CHE ALLARGALO STECCATODELL’ELETTORATOCRISTIANO E MODERATO,IL PROGETTO DI ADRIANAPOLI PER ARGINARELO STRAPOTEREDEL PARTITO UNICOBERLUSCONIANO”

“IO SUD NON HA ALCUNAAMBIZIONE PARTICOLARESE NON QUELLA DI DIRELA SUA IN FAVOREDEL MEZZOGIORNO, SIAMOPERCEPITI COME UNA GRANDEE ORIGINALE OPZIONEPOLITICA DI NUOVACONCEZIONE”

DE MARCO ATTILIO, CHIRIACO' ALBERTO, RAUSA MARILENA, INGROSSO SILVANO, VILLA

MASSIMO, CAMPOVERDE ANTONIO, MAZZEO ROCCO, MONTEDORO GIUSEPPE, MONSEL-

LATO COSIMO, FERSINI GIANNI, CASARANO FABIOLA, DE PRIORI CLAUDIO, MEMMI TOM-

MASO, HAJNAL DANIELA FRANCESCA, GIAFFREDA MARIA TERESA, QUINTANA ANTONELLA,

LUPO ANDREA, PAPADIA VINCENZO, GIORGINO VIRGILIO, DITANO PAOLO

MAGGIO ANTONIO, ARCERA ALESSANDRA, CASARANO CLAUDIO, CATALDO EMANUELE,

CIULLO DAVIDE, COPPOLA VNCENZO, DE MARCO OLIVIERO, DE MICHELI LUCIO, LEGITTIMO

FLAVIO, MILONE GIANCARLO, MOLLE MARCO, PARROTTO PIERINO, PIGNARI ALBERTO, RIZ-

ZELLO ENNIO, SARCINELLA FIORENZO, SCORRANO GIULIANO, STEA ANTONIO, TOMA VAL-

TER, TORCHETTI TIBERIO, VALENTE SALVATORE

ZOMPI PAOLO, CASALINI CLAUDIO, CASTO GIOVANNI, CAVALLO PAOLA, COZZA GIOVANNI,

D'AQUINO TOMMASO, DE LENTINIS DAVIDE, DE LUCA GIUSEPPE, DE MATTEIS ILENI, FAT-

TIZZO FABRIZIO, LEGITTIMO FEDERICO, LIBETTA FERNANDO ANTONIO, MAURO SIMONA,

ORSINI PIETRO, PAPA MICHELE, PARROTTO ANTONIO, PINO GIAMBATTISTA, PRIMICERI

DARIO, SIENA ANTONELLA, TOLOMEO IVAN

ASTORE GIOVANNI, BARTOLOMEO FRANCESCA, CIURLIA LEONARDO ANDREA, DE LUCA

PAOLA CONCETTA (DETTA PAOLA), DE MARCO ANDREA, DE MARCO ARMANDO, DE MAT-

TEIS LUCIA, FALCONE ANNA CHIARA, FATTIZZO CHRISTIAN, ISERNIA GIUSEPPE, LAGNA DO-

NATA (DETTA TINA), LISI GIUSEPPE VINCENZO, MAMELI FERNANDO, MANCO LOREDANA,

MORGANTE GIUSEPPE (DETTO PIPPI), PINO GIOVANNI FRANCESCO, PRIMICERI MASSIMO,

STANCA SALVATORE (DETTO SASA’), TOMA ROCCO

TORSELLO MARCELLO, DEL GENIO MASSIMO, AMICO GIANCARLO, BANDIELLO PAOLO,

CAPUTO MICHELA, CARBONE ROCCO, COMPAGNONI NATALIA, D'AQUINO MARIO,

D'AQUINO PIERPAOLO, DE LUCA OTTAVIO PAOLO, DI DICEMBRE ROSSELLA,

GRASSI PASQUALE, LUCREZIO RODOLFO, LUPO CRISTIAN, MARRAZZA ORESTE,

MONASTERO ANTONIO, RIZZELLO CRISTIAN, SABATO FABRIZIO, VERGARI BRUNO,

ZOMPI ROCCO

COSTA ALESSANDRA, ARETANO DAVIDE, BORGIA ANTONIO, CARRIERI EMANUELE, CASTO

MARIO, CAVALERA GIANLUCA, FASANO ROCA, ISERNIA EMANUELA, MEMMI LUCA, MEMMI

PAOLO, PANICO GIUSEPPE, PAPALEO BRUNO, PICCIOLO ANGELA, PISANO' TOMMASO, PRI-

MICERI TOMMASO, RIZZELLO GIUSEPPE, RIZZO LUCA, STEA ANGELA, STEFANO EMANUELE,

VITALI MASSIMO

CALABRO ANTONIO, ACCOGLI ANTONIO, ALFARANO LEONARDO, BARLABA STEFANO, BAR-

TOLOMEO CARMELO, CONTE GIOVANNI, DE LENTINIS TIZIANO, DE MARCO MARIA ASSUNTA,

DE MICHELI ROCCO, ESPOSITO ENZO, FUSARO SABINA, GERUNDIO MIRKO, GIUSSANI GIU-

SEPPE, MAMACCHIO LUIGIA, PISCOZZI ROCCO, PROTOPAPA UMBERTO, SCHIAVANO GIU-

SEPPE, SPONSIELLO ANNA RITA, TOTARO MARIO, TOTARO MATTEO

REMIGIO VENUTI, ROCCO SERGIO ABBRUZZESE, ANTONELLA BARLABA', LUIGI CRUDO, UM-

BERTO D'AQUINO, FRANCESCO ANTONIO DE MARCO, DE MARCO GIOVANNI IPPAZIO, FA-

RINA GIUSEPPE, GRECO ROCCO, MATRINA GIANLUCA, MARTINELLI BEATRICE, MEMMI

DANILO, MORGANTE ROCCO, RIZZELLO ROCCO, SABATO QUINTINO, SARCINELLA ARTURO

SCARPINO MARCELLO, TOMA ILARIO, TORSELLO LOREDANA, VENUTI FERNANDO

il tacco d’Italia 18 Maggio 2009

Dalla nuova Giunta provinciale miaspetto una nuova attenzione verso iproblemi veri di questa Provincia, al-meno in tre settori di primaria impor-tanza come l’ambiente, i trasporti ed ilturismo.

Ma andiamo con ordine. Nel settore ambientale bisogne-

rebbe far fronte alla precaria situa-zione del ciclo rifiuti che ogni giorno èin emergenza: andrebbero riviste im-mediatamente le reali possibilità di

smaltimento in ambito provinciale e ri-determinati gli impianti di nuova con-cezione che, a quanto sembra, nonsono idonei a sostenere il ciclo dei ri-fiuti. Particolare attenzione va postaalla gestione dei depuratori di fognanera.

Quanto ai trasporti, è tempo dipensare la Provincia come un’unicaarea urbana, dato il numero dei centriabitati in un territorio piccolo.

Oggi grava tutto sulla caotica

Lecce, che pur avendo una popola-zione di circa 100mila abitanti devesopportare il peso dell’intera popola-zione provinciale, ovvero di circa850mila abitanti.

Attualmente esiste una sola sta-zione ferroviaria capolinea per l’interaProvincia al servizio di una rete ferro-viaria (la Sud Est) in cui vanno su e giùtreni monovagoni vuoti (che spreco!).

Il sistema di trasporto su rotaia po-trebbe divenire un metropolitana di

superficie con treni a cadenza orariaper collegare il capoluogo con il restodel territorio.

In ambito turistico, è necessariopensare ad una offerta provinciale,creando una rete di musei, di cittàd’arte, di centri contadini o città mes-sapiche.Avete individuato almeno un pro-

blema (vero) che andrebbe risoltocon priorità in questa Provincia? Sesì, illustrateci la soluzione reale.

ambiente e territoriosi inDiViDuino problemi reali

VITO RIZZO, PRESIDENTE COMITATO CIVICO “IO CONTO” UGENTO

Loredana Capone: “L’emigrazione deigiovani talenti e la carenza di mana-gement nelle aziende.Soluzione: promuovere opportunità dilavoro nel Salento attraverso accordicon le imprese nei settori strategici(acqua, rifiuti, energie, agricoltura) fi-

nalizzati alla formazione con sussidi e assunzioni.La Provincia s’impegnerà a sostenere i corsi di for-mazione finanziando anche un tirocinio annuale nelleaziende d’eccellenza internazionali.In tal modo si dà una risposta ad entrambi i pro-blemi sottolineati”.

Antonio Gabellone: “Sono due.Ini-ziamo dall’emergenza-rifiuti, a cui oc-corre dire basta, fermamente. Gliamministratori di ieri ci hanno na-scosto un’emergenza rifiuti scoppiatanei blocchi davanti a “Burgesi” e nellestrade invase dall’immondizia. È pa-

rallela la gestione che vogliamo avere dei conti pub-blici. Basta con la concezione di Provincia come“grande famiglia” di privilegi. Abbiamo denunciatoprovvedimenti provinciali in materia di organizza-zione del personale e degli uffici immotivati se nonda logiche di lottizzazione o di ricompensa dei fe-delissimi”.

Adriana Poli Bortone: “Ritengo chetutti i problemi avvertiti come talisiano reali.Se sono sentiti, non possono esserefalsi problemi.Se vogliamo parlare di priorità, que-sta va sicuramente data alla neces-

sità di creare occasioni di sviluppo, nell’ambito dellequali poi creare occasioni di lavoro.E’ questo, senz’altro, il problema più grave in questomomento”.

IIn che modo i futuri amministratori provinciali hanno inmente di risolvere le emergenze del territorio? Con qualistrategie cercheranno di porre rimedio ai problemi più scot-

tanti del Salento? E soprattutto: ce la faranno?Quali siano le priorità per la provincia di Lecce l’abbiamo chie-sto agli “addetti ai lavori”, ovvero a tecnici di alto livello, chele hanno indicate, ognuno per settore di competenza.A questi abbiamo anche chiesto di rivolgere una domanda di-rettamente ai tre candidati alla carica di presidente della Pro-vincia, Loredana Capone (centrosinistra), Antonio Gabellone(PdL), Adriana Poli Bortone (movimento Io Sud). Riportiamo di seguito le domande e, per ogni domanda, le ri-spettive risposte dei tre aspiranti.

Provinciali// //Le priorità della politica//Promesse alla vigilia

can We Do?

BOTTA E RISPOSTA TRA OPINION LEADERSSALENTINI E ASPIRANTI PRESIDENTEDELLA PROVINCIA DI LECCE. OVVERO:CHE COSA C’È CHE NON VA NEL SALENTO.E COME RISOLVERE LE CRISI

//seconda parte

La politica culturale ha bisogno didestagionalizzazione.

Il Salento ha incantevoli centri sto-rici, una bellissima costa, anche sequella ovest è in parte rovinata, peri-ferie in gran parte degradate, però an-cora adesso si respira un’area diciviltà.

Ciò non grazie ai politici, ma gra-zie ai salentini.

Se si puntasse, anche in manierameno grandiosa, meno appariscente,con meno ritorno d’immagine, ad unapolitica culturale di qualità in inverno,in autunno, allora la sfida sarebbevinta.

Senza retorica salentina, alla qualeio stesso forse ho contribuito, biso-gnerebbe lavorare su quella che è lanostra tradizione, e non solo pubbli-

cizzare le sagre.Il mio sogno è una politica cultu-

rale meno eclatante, più umile e amo-revole verso il singolo paese.

Mi piacerebbe che in ogni Comuneci fossero una biblioteca e delle per-sone interessate che potessero contri-buire alla politica culturale.

Perché i politici non ci pensano?La forza di don Tonino Bello era il suo

essere locale e globale; locale perchénon negava mai la sua identità salen-tina; globale perché valorizzava il Sa-lento come ponte tra Oriente edOccidente. La notte della Taranta, il fe-stival Negroamaro, le rassegna cultu-rali servono. Ma non bastano.Quali strategie metterete in pra-

tica per raggiungere una completadestagionalizzazione della cultura?

culturameno FestiVal e più biblioteche

EDOARDO WINSPEARE, REGISTA

Loredana Capone: “Vogliamo pro-muovere il turismo congressuale, rea-lizzando, ad esempio, nella cittàcapoluogo un grande Polo congres-suale di livello europeo; favorire lapromozione dei siti e dei parchi ar-cheologici e degli ecomusei; portare

a compimento il Sistema museale e bibliotecarioprovinciale; istituire una Rete museale provincialeche comprenda anche il Museo diffuso dell’industriasalentina, il Museo ferroviario di Lecce, i frantoi ipo-gei e le testimonianze di archeologia industriale; farnascere un fondo manoscritti di scrittori e poeti sa-lentini presso la Biblioteca provinciale “GirolamoComi” di Lucugnano; realizzare un Laboratorio dellaCreatività e destinare un luogo per ospitare gratui-tamente artisti e creativi, nazionali e internazionali”.

Antonio Gabellone: “Abbiamo sem-pre osteggiato questa politica deigrandi eventi isolati, senza un pro-getto reale, organico, di sistema cul-turale e turistico per il Salento. Alcuniappuntamenti li continueremo a pro-porre, inquadrandoli meglio in una

politica culturale non slegata, che non porta alla co-noscenza del territorio, né tantomeno alla valorizza-zione di alcune sue risorse artistiche inespresse,come le piccole chiese rupestri, il teatro all’aperto,la musica. Tutti elementi della nostra cultura, maanche del nostro passato, che quest’esperienza am-ministrativa che sta per concludersi non ha intesoper nulla valorizzare, lasciandole a piccole nicchiedi intellettuali o peggio dimenticandosene voluta-mente perché non espressione di associazionismoculturale di riferimento alla stessa sinistra”.

Adriana Poli Bortone: “Occorre riva-lutare gli archivi privati, patrimonioinestimabile del nostro territorio. Unarete degli archivi privati, usufruibile daparte del pubblico, consentirebbeanche di abbattere i costi di gestionerappresentati dalle biblioteche tradi-

zionali, e allo stesso tempo offrirebbe una varietà ericchezza di contenuti altrimenti difficilmente rin-tracciabile. Non sono contraria a portare la culturain piazza. La Provincia l’ha fatto. E’ mancata tuttaviala sistematizzazione di eventi. Occorre costituire unaCabina di regia per evitare sovrapposizioni. Sarà uti-lizzato dall’Amministrazione provinciale anche comesupporto promozionale del territorio in Italia ed al-l’estero e strumento di attrazione del turismo cultu-rale, destagionalizzato ed integrato con l’imprenditoriavariamente collegata al settore cultura”.

PPer decidere chi dei tremeriti la fascia di pre-sidente della Provincia

di Lecce, è necessario co-noscerli a fondo. Così ab-biamo fatto loro delledomande. Semplici sem-plici. Sui loro sogni, sullacoalizione che li sostienenella competizione eletto-rale, sul curriculum politico.E per appagare la nostra cu-riosità, visto che ci avevamopreso gusto, tra le domandepiù “politiche” ne abbiamoaggiunte altre. Ancora piùsemplici delle prime. Rela-tive alla loro persona. Siamoandati ad indagare sullaloro data di nascita, sullaprofessione, perfino su ta-

glia e peso. Certo, qualcunoha preferito aggirare l’osta-colo con simpatia (glel’ab-biamo concesso...).Operazione, la nostra, cheha l’unico obiettivo, questoè ovvio, di fornirne dei trecontendenti un ritratto quantopiù veritiero possibile.Ci perdonino l’impertinenza,ma in campagna elettoraleè questo il prezzo da pagareper i candidati. In fondo, lo abbiamo fattoper gli elettori.Che ora potranno decidere,dati alla mano, chi tra Lore-dana Capone, Antonio Ga-bellone, Adriana Poli Bortonesia il più adatto inquilinoper Palazzo dei Celestini.

Provinciali// //Candidati visti da vicino//Le carte d’identità

otto la lente

il tacco d’Italia 20 Maggio 2009

VIZI, VIRTÙ, AMBIZIONI. I CANDIDATI ALLA PROVINCIA DI LECCE RACCONTANOAGLI ELETTORI TUTTO, MA PROPRIO TUTTO, DI SÉ STESSI

// CARTA D’IDENTITÀLuogo e data di nascita:Lecce 14 febbraio 1964Altezza: 1.62 metriPeso: quanto bastaTaglia: e cuciNumero di scarpe: 38Titolo di studio: laurea in Giurispru-denzaProfessione: avvocatoStato civile: sposataFigli: quattro femmine

// PERSONALITÀ ED INTERESSIHobby e passioni: leggere e passeg-giareVizi: i dolciVirtù: la tenaciaChe cosa amo: accompagnare le miefiglie a scuola e fare la spesaChe cosa odio: il trasformismo e l’ipo-crisia

// CURRICULUM POLITICOLa prima tessera: nel 1998 con il Par-tito Popolare ItalianoLa storia politica personale: nel 1995ho avuto il mio primo importante inca-rico politico come assessore tecniconella Giunta comunale di Lecce guidatadal compianto Stefano Salvemini e poinel 2000 la mia avventura è proseguitanell’amministrazione provinciale fino adiventare vicepresidente con GiovanniPellegrino. Nel 1998 sono diventata se-gretario provinciale del Partito PopolareItaliano, poi sono entrata nella Mar-gherita e infine nel Partito Democraticodi cui sono presidente regionale. Il politico preferito: Aldo MoroLa massima a cui mi ispiro: impegnatiche ce la fai

// CAMPAGNA ELETTORALECoalizione alle prossime elezioni:schieramento di centro sinistra; listePartito Democratico, Salento c’è – Lo-redana Capone Presidente, GiovanniPellegrino per il Salento, Democratici eriformisti, Italia dei valori, Partito so-cialista, Rifondazione Comunista e Co-munisti Italiani, Verdi, SinistraDemocratica e Mps, Repubblicani Eu-ropeiAppello di voto: Votate per me perchéfarò diventare il Salento una delle pro-vince più innovative d’Italia.

di LAURA [email protected]

I TRE ASPIRANTI SUCCESSORIDI GIOVANNI PELLEGRINO COMENON LI AVEVATE MAI VISTI PRIMA

Loredana Capone

// CARTA DI IDENTITÀLuogo e data di nascita:Gallipoli, 16 settembre 1959Altezza: 1.82 metriPeso: 82 chilogrammiTaglia: 54Numero di scarpe: 42Titolo di studio: laurea in Farmacia(con tesi sulle malattie respiratorie do-vute agli impianti di climatizzazione)Professione: farmacistaStato civile: sposatoFigli: due e splendidi, Francesco(8 anni), Silvia (16 anni)

// PERSONALITÀ ED INTERESSIHobby e passioni: la passione è la po-litica; tra gli hobby il mare e la corsa,preferibilmente davanti al nostro pae-saggio, per tenermi in forma e staccarela spina dalla quotidianità e dal lavoroVizi: non bevo, neppure il caffè!, nonfumo… giusto la buona tavola

Virtù: equilibrio e pazienza, la capacitàdi saper ascoltare a lungoChe cosa amo: la mia famigliaChe cosa odio: le ingiustizie e, nellamia vita, le perdite di tempo.Voglio fare sempre qualcosa di utile,non sentirmi inutile

// CURRICULUM POLITICOLa prima tessera: la tessera della Dc, ametà degli anni ’80La storia politica personale: dall’85 vi-cesindaco a Tuglie sino al 1994; sin-daco dal ’95 al 2004; dal 2004consigliere provinciale e capogruppo diForza ItaliaIl politico preferito: chi è molto prag-matico, Raffaele Fitto su tuttiLa massima a cui mi ispiro: non faredomani quello che puoi fare oggi

// CAMPAGNA ELETTORALECoalizione alle prossime elezioni:coalizione di centrodestra.Sono appoggiato dalle seguenti liste:Pdl-Berlusconi per Gabellone; la Pugliaprima di tutto; Progetto Provincia; Az-zurro Popolare; Udeur-Popolari; Pattoper il Salento-PPS; Insieme per il Sa-lento; Salento libero regioneAppello di voto: Votate per me perchévi assicuro che mi impegnerò con tuttele mie forze per fare bene e valorizzarele intelligenze di questo territorio. Hograndissimo entusiasmo

// CARTA D’IDENTITÀLuogo e data di nascita:Lecce, 25 agosto 1943Altezza: 1.68 metriPeso: 65 chilogrammiTaglia: 44Numero di scarpe: 39Titolo di studio: laurea in Lettere clas-sicheProfessione: professore associato diLetteratura Latina presso l'Universitàdegli Studi di Lecce. Oggi in pensionedall'UniversitàStato civile: coniugataFigli: due

// PERSONALITÀ ED INTERESSIHobby e passioni: pesca, cucinaVizi: addormentarmi con la Tv accesa,a discapito della tranquillità familiareVirtù: saper ascoltare

Che cosa amo: stare in famiglia (so-prattutto con la nipotina Fanny)Che cosa odio: la slealtà, la mancanzadi riconoscenza, le miserie morali in ge-nere

// CURRICULUM POLITICOLa prima tessera: nel 1968 per il Mo-vimento Sociale ItalianoLa storia politica personale: da sem-pre nel Msi, poi diventato An. Il 27marzo scorso mi sono rifiutata di ab-bandonare An per confluire nel magmaindistinto del PdlIl politico preferito: Giorgio AlmiranteLa massima a cui mi ispiro: Quandovedi la tua verità fiorire sulle labbra deltuo nemico, devi gioire, perché questoè il segno della vittoria(Giorgio Almirante)

// CAMPAGNA ELETTORALECoalizione alle prossime elezioni: IoSud (appoggiato da Centocittà, Salentoin Movimento, Udc, Partito Verso la Na-zione, Movimento Sociale Destra Na-zionale)Appello di voto: Votate per me perchécredo di aver ben operato come sin-daco, e se i cittadini me lo vorranno ri-conoscere, spero mi daranno lapossibilità di fare per la Provinciaquello che ho fatto per la città di Lecce.

Antonio Gabellone Adriana Poli Bortone

Megafono a//

Giovane, mai chiacchierato, espo-nente di spicco del Pd, vicesin-daco uscente: molti indicavanolei tra i più accreditati candidatialla successione di Venuti. Le èpesato fare un passo indietro?“Un po’ sì, lo ammetto. Perchécredo di aver avuto, in questi cin-que anni, un buon rapporto conl’elettorato e con la città.Tuttavia, in un momento così diffi-cile per la politica, ho ritenuto giu-sto farmi da parte in favore di chisi è avvicinato da poco al partito.Le battaglie, in politica, non sonopersonali ma comuni.Quindi il mio passo indietro è ladimostrazione del fatto che allabase dell’impegno di ognuno dinoi vi è un disegno, un’ideologiapiù alta che accomuna tutti”. Una scelta che dovrebbe essereda esempio.“Credo di sì. Ho percepito unasensazione di sbandamento all’in-terno del direttivo del mio partitoed ho preferito agire come hofatto. Nel partito ci stai perché cicredi, perché vuoi vederlo cre-scere e vuoi veder crescere i suoiuomini. Mi è sembrato logico te-stimoniare personalmente che èpiù importante perseguire un pro-getto comune e più alto rispettoalle esigenze del singolo.Naturalmente, anche da una posi-zione differente rispetto a quellache ho occupato fino ad oggiposso continuare ad impegnarmiper il bene della mia città.Ed in effetti è proprio ciò che farò,se dovessi essere eletto a Palazzodei Celestini”. Come è stata giudicata all’in-terno del Pd, la candidatura diClaudio Casciaro per il Pdl?“C’è stato rammarico per non es-sere riusciti a fare sintesi attorno

ad un nome.Non posso dire di non esserci ri-masto male, ma non conosco imotivi intimi che hanno portatoClaudio a fare la scelta di scen-dere in campo con il Pdl.Ovviamente continuo a stimarlocome uomo e come professionista- non sono il tipo che toglie il sa-luto o prende le decisioni politi-che degli altri come offesepersonali - perché posso capireche abbia avuto le sue ragioneche solo lui conosce a fondo.Credo, tuttavia, che la coerenzaserva anche all’elettorato, chedopo cinque anni ha il diritto ed ildovere di dare un giudizio agliamministratori.Cambiando casacca si sfugge algiudizio di fine mandato dei citta-dini. In questo senso mi sento didire che ciò che cerco, con la miacandidatura, è proprio il giudiziodelle persone sul mio operato incinque anni. Lo attendo conestremo interesse, perchè lo con-sidero importantissimo”.Tra i punti del programma di go-verno di Loredana Capone per laProvincia ce n’è qualcuno cheparticolarmente la intriga e per ilquale, se eletto, si batterà?“La questione che ritengo priorita-ria è il sostegno alle imprese lo-cali, con la puntualizzazione chequesto si trasformi, di fatto, in so-stegno alle famiglie e non al sin-golo imprenditore.Oggi sostenere l’impresa significafare in modo di creare quelle con-dizioni che possano permetteread un’impresa di sopravvivere e,di conseguenza, a tante famigliedi contare su uno stipendio digni-toso a fine mese.Se ciò non dovesse verificarsi, dif-ficilmente si potrà parlare di wel-

fare nel nostro territorio.Di pari passo con questa tematicava quella della formazione profes-sionale. E’ necessario che essa siain linea con i tempi e vicino alleesigenze delle aziende. Per rag-giungere tale obiettivo l’intero si-stema della formazione variformato. Per molti anni esso èstato una sorta di ammortizzatoresociale finalizzato solo a dare lapossibilità a qualche ragazzo diprendersi un attestato che spessonon serviva a nulla. Ma al giornod’oggi non possiamo più permet-tere che ciò avvenga ed anzi dob-biamo garantire ai nostri giovaniuna formazione più concreta econ maggiore prospettiva.Che guardi, cioè, alle esigenze delmondo del lavoro e fornisca i ne-cessari strumenti per diventare iprofessionisti di cui il sistema pro-duttivo va in cerca. Puntare allacrescita anche del livello profes-sionale e culturale di un territorionon può che tornare a vantaggiodelle imprese stesse.Un terzo aspetto che rientra nellecompetenze della Provincia e con-sidero di grande importanza èl’elaborazione di un Piano territo-riale sulle fontidi energia, chemetta fine allaguerra tra po-veri che si veri-ficapuntualmentetra Comune eComune asuon di cartebollate e ri-corsi al Tar incui si chiedeche gli insedia-menti indu-striali venganoprevisti semprenel ‘giardinodegli altri’.L’Ente provinciale ha invece l’ob-bligo di studiare il proprio territo-rio dal punto di vista morfologicoed individuare quali sono i seg-menti in cui gli insediamenti pos-sono avere luogo. In ultimabattuta, è necessario che questi

strumenti di produzione non costi-tuiscano opportunità per pochima abbiano una ricaduta diffusa.Io insisterò molto, ad esempio, af-finché tra le infrastrutture dellenostre aree industriali si dia il giu-sto spazio alle infrastrutture diterza di generazione, come l’Adslche ancora oggi manca in moltearee industriali e il sistema di pro-duzione di energia. Proviamo apensare se nelle zone industrialidel Salento ci fossero dei sistemidi produzione di energia consortiliper cui tutte le aziende ubicate inquella zona industriale possanoavere un vantaggio del 5-6 percento sul costo dell’energia. Si po-trebbe contribuire al conteni-mento dei costi in favore, loripeto, delle aziende e, di conse-guenza, delle famiglie”.Spesso il collegio di Casarano-Supersano non è riuscito adeleggere un suo candidato o loha fatto grazie a ripescaggi. E’preoccupato?“Il collegio spesso è stato penaliz-zato.Ciò perché spesso si verifica lacondizione per cui anche nelleliste cosiddette ‘civiche’, cioè di

supporto alcandidato,vengono inse-rite figure cheappartengonoal mondostrettamentepolitico e non,come do-vrebbe essere,cittadini prove-nienti dalla so-cietà civile. Nelcaso specifico,io sono il can-didato del Pdnel collegioCasarano-Su-persano; ma a

Supersano è candidato, nella listadi Loredana Capone, il segretariocomunale del Partito Democra-tico. Ciò riduce le possibilità diessere eletto. Ecco perché faccioun appello alla massima coesionepossibile”.

gabriele caputoCandidato nel collegio Casarano-Supersanocon il Pd a sostegno di Loredana Capone

il tacco d’Italia 23 Maggio 2009

“NEL PARTITO CI STAIPERCHÈ CI CREDI,PERCHÈ VUOI VEDERLOCRESCERE E VUOI VEDERCRESCERE I SUOI UOMINI.MI È SEMBRATO LOGICOTESTIMONIAREPERSONALMENTECHE È PIÙ IMPORTANTEPERSEGUIRE UN PROGETTOCOMUNE RISPETTOALLE ESIGENZEDEL SINGOLO”

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Lei é un esponente storico del cen-tro moderato. Quale futuro ha que-st’area, decisiva per la democraziaitaliana, nonostante le tante fram-mentazioni? Basterebbe ricordare icattolici presenti nella diaspora: Udc,Pd e Pdl.“Mi lusinga essere considerato unesponente storico del centro mode-rato; se me lo si riconosce, vuol direche qualcosa di buono ho fatto e cheho dimostrato una personale coerenzaa valori ed ideali propri dello schiera-mento cui appartengo.In effetti è stato difficile ricoprire que-sto ruolo negli ultimi anni in cui sem-brava inevitabile schierarsi da unaparte o dall’altra.In effetti nel centro moderato ho sem-pre creduto molto e a maggior ragioneci credo oggi”. Lei quindi non si riconosce nel bipo-larismo?“In seguito alle ultime vicende politi-che si sono registrate sia a livello lo-

cale sia a livello provinciale, è ormaidivenuto chiaro a tutti che il bipolari-smo ha fallito. La formazione del terzopolo è la riaffermazione del centro mo-derato che peraltro è sempre stata ri-cercata sia da un polo sia dall’altro inquanto ritenuto indispensabile per lavittoria.Se parliamo di frammentazione, poi, èdoveroso ricordare che a Casarano laRosa bianca e l’Udc hanno trovato unpunto di incontro e quindi, sia il movi-mento che fa capo all’onorevole BrunoTabacci sia l’Udc di Pierferdinando Ca-sini a Casarano hanno realizzatoquello che a Todi era stato tanto au-spicato”.Quindi Casarano, con l’alleanza PD –UDC – Io Sud, può rappresentare unlaboratorio politico per l’intera Pu-glia?“Possiamo considerare l’alleanza Udc,Io Sud e Partito Democratico a Casa-rano (senza però dimenticare la con-vergenza di una serie di altre listeciviche), una reazione alle scelte di ungoverno nazionale troppo schiacciatosulle posizioni della Lega Nord.Una reazione dei cittadini più inclini aldialogo e al moderatismo politico, ri-spetto alle carenze del governo Berlu-

sconi che ha trovato un’alleanza so-lida con esponenti autenticamentemeridionalisti”.Come descriverebbe i suoi cinqueanni di opposizione al sindaco Remi-gio Venuti? “Ho sempre interpretato il mio ruoloin maniera equilibrata, senza mai sa-lire sulle barricate.Mi è capitato sovente di essere in di-saccordo con la Giunta Venuti ma sualcuni provvedimenti importanti hoespresso voto favorevole, ad esempiosulla ristrutturazione di Contrada Bottenell’ambito del Pirp.La mia impostazione in aula consiliarenasceva sulla base degli stessi idealiche oggi ispirano l’azione politica del-l’Udc, cioè quella di avere la massimaautonomia di pensiero e di azione.Quando ho considerato positivamentealcuni passaggi dell’amministrazionee i relativi provvedimenti, li ho votatisenza esitazione”.I consiglieri centristi uscenti si sonoschierati accanto al candidato Ca-sciaro. Lei invece non si è allineato,come mai?“Non entro nel merito di quelle chesono state le scelte a livello locale dicoloro che si ritengono centristi.

Posso solo ribadire che a livello na-zionale io ho fatto riferimento allaRosa Bianca che come è noto guardaal centrosinistra.Berlusconi preme per depistare i cen-tristi, inserendoli in un calderone,come quello del Pdl, che ne snatura lacultura e le scelte ideali.Se la scelta dell’Udc era quella di riaf-fermare un centro moderato è ovvioche a Casarano chi voleva realizzareun tipo di ideale, non poteva confluirenel centrodestra”. Riuscirete voi quarantenni, a comin-ciare dal vostro candidato sindaco, aguidare un autentico rinnovamentodella politica salentina?Oppure, come temono i pessimisti,dopo il voto vi acquieterete su posi-zioni di rendita, specie se vinceretele elezioni?“La novità vera, che avvertono candi-dati ed elettori, è quella di aver datoun’idea di rinnovamento che passa daun impegno diretto dei giovani per lapropria città, come quello che ha por-tato alla candidatura di Ivan De Masi.E’ ovvio che il rinnovamento, per es-sere tale, è chiamato a dare delle ri-spose concrete alla cittadinanza e inquesto siamo tutti impegnati”.

attilio De marcoCandidato con l’Unione di Centroa sostegno di Ivan De Masi sindaco

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Qual è stato il suo percorso politico?“Mi sono iscritto ai Giovani Comunistinel 1995, all’età di 14 anni. Nel 1999ho seguito Armando Cossutta ed Oli-viero Diliberto nella fondazione delPartito dei Comunisti Italiani, perchéne condividevo e ne condivido l’impo-stazione di partito nato per unire tuttala sinistra ed il mondo progressista,con una solida azione politica di lottae di governo, che guarda al glorioso Pcie alla storia del movimento operaio edemocratico. Sono diventato segreta-rio politico dei comunisti ugentini, in-carico che tutt’ora ricopro, a 18 anni,e nel 2006 sono approdato in Consi-glio comunale ad Ugento. Sono com-ponente del Comitato federale delPdCI salentino e della Segreteria Ppo-vinciale della FgCI, l’organizzazionegiovanile del mio partito”.Perché ha deciso di candidarsi?“Perché serve un impegno preciso perUgento e Taurisano che guardi allo svi-luppo economico sostenibile e che

punti ad arginare il degrado sociale,che progetti una nuova economia. Per-ché è tempo di provvedere alla tuteladei centri storici, dei borghi antichi, diun turismo che sia per tutto l’anno, ditradizioni che stanno cadendo in di-suso. E perché non si può più riman-dare il controllo su attività di cui siconosce poco o nulla, come quelle le-gate al ciclo di smaltimento dei rifiuti.Vogliamo portare su scala provincialei risultati che, ad Ugento, abbiamo ot-tenuto per il territorio ed i più deboli”.In che modo la sua giovane età in-fluisce nella sua attività politica?“Molti mi dicono che sono già navi-gato politicamente, ma credo che esa-gerino. Ho 27 anni, ma faccio politicada quando ne avevo 14.Politica sana, quella della gavetta, deivolantinaggi e dei manifesti, quella vo-lontaria. Un esempio per tutti: il 20maggio ho inaugurato la mia campa-gna elettorale con un comizio, pressole case popolari di Ugento. Lo faccioperché credo che solo un forte inter-vento di contrasto al degrado possa ri-avvicinare le persone alla politica”.Ugento è ormai quasi quotidiana-mente sulla ribalta della cronaca.Che cosa cambierebbe e che cosa

terrebbe della sua città?“Terrei fuori polemiche inutili, stru-mentalizzazioni facili di chi dopo unamaledetta sera di giugno non c’è più,capipopolo improvvisati che sparanoa zero su tutto e tutti, l’arroganza dicerti potenti, il modo con cui si è am-ministrato sino ad ora: quello dell’ar-roganza, del ‘tanto peggio, tantomeglio’. Vorrei una ‘democrazia pro-gressiva’. Darei uno sviluppo diverso,che punti sul turismo, sull’agricoltura,sui beni culturali, che attragga personeda fuori e che eviti di attirare solo po-tentati economici estranei ad Ugento,che danno lavoro solo per quattromesi all’anno, spesso sottopagato esottodimensionato. Punterei sul cen-tro storico, da vivere, così come si fa intanti paesi del Salento e della Puglia,su una gestione partecipata del parconaturale, su una maggiore intesa cul-turale con i Comuni che hanno lestesse nostre radici storiche, cosìcome ha fatto la Grecìa Salentina”.Casa, lavoro, ambiente e periferie.Sono i temi della sua campagna elet-torale. Quale, tra tutti, ha la priorità?“Tutti. Perché tutti in questi anni, adUgento, sono stati tabù, cose di cuinon si poteva parlare. Da quando

siamo in Consiglio comunale abbiamosollevato alcune questioni importantiche riguardavano la discarica di rifiutidi Burgesi, il degrado dei bacini, gliabusi ambientali, il precariato lavora-tivo all’interno dell’Ente comunale,l’emergenza abitativa di centinaia difamiglie.Fino a che noi comunisti, in tutte lesedi, non abbiamo esasperato conl’annosa questione del mancato al-laccio alla rete fognaria delle case po-polari di via Edison e di via Pastane adUgento, nessuno pareva accorgersiche decine di bambini giocavano tra iliquami dei pozzi neri e centinaia difamiglie vivevano una situazione inac-cettabile dal punto di vista igienico.Rivendico con forza il risultato di avercondotto una battaglia giusta, in tuttele sedi, che alla fine, ha portato la Re-gione ad accordare un finanziamentostraordinario, che ha consentito nelsettembre 2008 gli allacci di quellecase alla fognatura nera”.In che modo perseguirà quegli obiet-tivi, se dovesse essere eletto?“Come ho sempre fatto: con passione,concretezza e coraggio.Schierandomi alla parte degli ultimi,contro i poteri forti”.

angelo minennaCandidato nel collegio di Ugento-Taurisanocon la lista comunista a sostegno di Loredana Capone

Europee// // //Nuovi Media Campagna elettorale al tempo di internet

oFF

Cominciamo con il “Popolo delle Li-bertà”. Da pochissimi giorni (il 14maggio) è on line il sito di RaffaeleBaldassarrewww.raffaelebaldassarre.it.In appena tre ore il portale ha tota-lizzato un risultato non di poco conto:ben 7mila pagine visitate. Per quantosia stato approntato ancora da poco,è ben strutturato, semplice, lineare echiaro. E’ già in piena funzione laparte interattiva, che più preme aicandidati, ma diverse sezioni sonoancora in allestimento. Di buono c’è che è possibile dire lapropria al candidato; i messaggi “po-stati” possono essere letti da tutti. At-tivi anche l’area download, da cui èpossibile scaricare “santini” e mani-festi di Baldassarre in più formati, edanche un sondaggio in cui esprimereun proprio giudizio di gradimento perquanto fatto in questi anni dall’Eu-ropa per il Sud Italia. Dal sito è poipossibile accedere sul canale youtube e sul profilo Facebook del can-

didato. Qui vi sono 340 amici, foto,video, tutti recanti lo slogan “Europa,andiamoci assieme”.

Per il “Partito democratico”, punta al-l’Europa Cosimo Durante, assessoreprovinciale alle Attività Produttive esindaco di Leverano. Un sito ricchis-simo il suo www.cosimodurante.com,dove particolare risalto in prima pa-gina viene dato all’agenda politica,contenente tutti gli appuntamentigiornalieri del candidato. Quanto aFacebook, rispetto a Baldassarre aspuntarla è Durante: 1.280 i suoiamici, due i gruppi che lo appoggianoall’Euro-Parlamento con 820 sosteni-tori. In compenso Durante non si è la-sciato tentare dalla magia di youtube. Peccato, un punto in meno agliocchi dell’elettorato più giovane.

Per l’Unione di Centro il candidato èFabrizio Camilli. Il 3 e 4 di aprile si ètenuto a Roma l’incontro “Vento di

Centro” che ha dato il via alla Costi-tuente del Partito della Nazione, a cuihanno partecipato ed aderito le forzepolitiche moderate, cattoliche. Tutti idettagli sono fruibili direttamente dalsuo sito, www.fabriziocamilli.it. Maanche wikipedia, l’enciclopedia online, ha una pagina a lui dedicata. Isuoi sostenitori su Facebook sono260; particolare rilevanza viene dataalle sue note sull’impegno dei catto-lici in politica, con citazioni dotte eimportanti, come quella di S. Tom-maso Moro, “L’uomo non si può se-parare da Dio, né dalla politicamorale.”

Eugenio Pisanò, presidente del con-siglio comunale di Lecce e candidatoall’Euro Parlamento con il movimentofondato da Adriana Poli Bortone IoSud, va alla grande su Facebook: hainfatti 2.120 amici che forse non glifaranno sentire l’esigenza di un sitointernet tutto suo. Infatti Pisanò non

dispone di un portale personale fattoapposta per il periodo pre-elettorale.Tuttavia in rete ci si può imbattere insiti che riportano suoi video o intervi-ste rilasciate ai media.

Bocciato senza possibilità di appellonella cyber-comunicazione GiuseppeMerico, candidato di RifondazioneComunista. Non ha un sito internet,né un profilo Facebook ed è dunquecompletamente assente sul web.Come mai l’euro-candidato non hasopperito alla mancanza? Grave-mente insufficiente sulla pagella delTacco d’Italia. La nostra navigata acerca del cyber politico perfetto siconclude qui. Deludenti, noiosi, pococomunicativi i salentini sulla portad’Europa. Ci saremmo aspettati di piùda loro. Del resto, per sapersi de-streggiare a Strasburgo è necessaria,oltre ad una certa padronanza dellalingua, anche una assodata disinvol-tura sulla tastiera.

LINE

I SALENTINI CHE GUARDANO ALL’EUROPASI RIVELANO TRADIZIONALISTI. E SE RAFFAELEBALDASSARRE UN SITO INTERNETL’HA APPENA CREATO, E COSIMO DURANTECOLLEZIONA AMICI SU FACEBOOK, LA MAGLIANERA VA A GIUSEPPE MERICO. PRATICAMENTE INESISTENTE IN RETE

DELUDENTI SUL WEB GLI ASPIRANTI EURO-DEPUTATI DICASA NOSTRA. I LORO SITI INTERNET,SE ESISTONO, SONO NOIOSI E POCO COMUNICATIVI

di BARBARA [email protected]

il tacco d’Italia 22 Maggio 2009

IIn soli cinque anni Facebook ha raggiunto in tutto ilmondo 150 milioni di utenti, che crescono ad un ritmodi 41mila all’ora. Si legge così sulla rivista Wired di mag-

gio (“Il milionesimo poke ci seppellirà” di Alberto Forni).Per avere un’idea delle proporzioni del fenomeno bastapensare che in un'ora nascono in media 15mila bambini.Meno della metà. Continua la navigata del Tacco d’Italia inrete, per verificare quanto i “nostri” politici abbiano dime-

stichezza col web, oggi più che mai fondamentale mezzo dicomunicazione verso l’esterno. E così dopo aver passatoal setaccio la familiarità con internet di candidati alla Pro-vincia ed alle Amministrative, è la volta degli aspiranti euro-deputati. I candidati salentini all’Europa non potranno dicerto ignorare un importante mezzo di comunicazione epropaganda come la rete per incentivare contatti, stringereamicizie e farsi pubblicità. O non è così?

ph: prima_stella, tratta da www.flickr.com

Sei un politico navigato; reggi bene,dunque, lo stress da campagna eletto-rale. Da perfetta Bilancia sai dosarenella giusta maniera le tue energia edindirizzare verso orizzonti raggiungibili iltuo sguardo. Hai buone possibilità e nesei pienamente consapevole. Del resto,

conosci a fondo le tue qualità e sai dipoter contare su una spiccata dialetticache ti porta in salvo anche nei momentidi maggiore difficoltà. Attento ad usarela parola con saggezza, moderando itoni ed i colori del discorso. Usa il tuosavoir faire per costruire la tua campa-

gna elettorale più che per demolire gliavversari. Da salentino doc quale sei, va-lorizza i temi legati al territorio e all’am-biente, che abbiano a che fare conturismo e natura. Ed i tempi delle stellein “opposizione” potrebberoesser cosa passata.

Oroscopo// //Le stelle della politica I candidati alle Europee

a cura di IULY FERRARI

SOTTO IL CIELO DEL SALENTO

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// toni pacati ed equilibrio

Raffaele Baldassarre23 settembre 1956. Bilancia

// Voglia di riscattoHai dalla tua una grande voglia di far-cela. Le esperienze vissute in passato tihanno toccato molto lasciandoti segniche sarà difficile cancellare. Ma non de-mordere; ciò, oggi, è solo una impor-tante freccia al tuo arco, che ti daràforza inesauribile.In questo particolare momento della tua

vita, hai bisogno di ottenere il successo,hai voglia di rivalsa e di presentarti aglialtri per quello che sei: una personaonesta e leale, come tutti gli Scorpionicapricornini.Fai bene a non dimenticare i torti subiti;archiviali, però, in questo momento dellacampagna elettorale e pensa positivo.

Non disperdere energie che ti sono vitalie cerca di essere concreto.Questo è un anno difficile per te, ma po-trebbe chiudersi nel migliore dei modi.E poi, molte volte, non è necessario arri-vare in Europa per sentirsi appagati.Molte volte il vero traguardo è molto piùvicino di quanto sembri.

Fabrizio Camilli18 novembre 1955. Scorpione

// uno sguardo che catturaIl Mercurio nello Scorpione ti rende piùimpulsivo e furbo dei tuoi avversari. Ciòsignifica che in molti casi saprai sfrut-tare meglio di loro le opportunità. Sei ungiocatore e puoi ricorrere a semprenuovi assi nella manica. Bluffare no,data la tua onestà intellettuale, ma cer-

tamente confondere l’avversario.Questa marcia in più potrebbe fare ladifferenza e girare la partita a tuo fa-vore. Del resto, senti fortissimo in te ilbisogno di sedere su una poltrona co-moda adatta a chi ha fatto la gavetta suquelle, più scomode, locali.Il tuo

sguardo penetrante saprà conquistaresoprattutto l’elettorato femminile. Usa ladialettica che ti contraddistingue, rac-conta le tue entusiasmanti storie, offriun bicchiere di buon vino.Non rimarrai a boccaasciutta.

Cosimo Durante17 ottobre 1959. Bilancia

// uno stratega per i più deboliLa tua scaltrezza ed il tuo carisma ti sa-ranno di grande aiuto nella sfida eletto-rale. Il tuo intuito ti darà modo diprevenire le mosse degli altri e quindi distudiare strategie adeguate per affron-tarli. Il tuo luogo ideale è la piazza.Stare con la gente, la tua predisposi-zione naturale.

Punta, dunque, nel viaggio in Europa, aconsolidare rapporti diplomatici.Stringi alleanze ed incrementa i contatti.Parla le lingue degli altri e mettiti al ser-vizio delle persone.La Luna nell’Acquario ti aprirà la stradaal successo facendoti prevedere i rischie dandoti il tempo di correggere even-

tuali errori.Il consiglio è, dunque: gioca in anticipo.E mettiti al servizio della gente, preve-dendo politiche per i cittadini in diffi-coltà e rimanendo sempre dalla partedei più deboli.Che non mancheranno di ricambiare.

Giuseppe Merico4 novembre 1954. Scorpione

// Dinamismo filosoficoHai una mente molto dinamica.Per questa ragione ti sono congeniali leimprovvisazioni, i continui colpi di scena,i rinnovamenti. Sei molto socievole, maallo stesso tempo riservato. Cioè: non seiuna persona chiacchierata ed anzi co-munichi affidabilità e serietà. Ma sei una

persona con la quale è assai piacevoleconversare. Sempre disposto a dare ilConsiglio giusto. Sei quasi un filosofo daipensieri elevati, ma sempre con i piediben piantati per terra.I tuoi campi d’azione sono quelli che ri-guardano il commercio e gli affari ma

anche la cultura, dal momento che haivoglia di imparare sempre nuove cose.Sei un idealista.Allora sfrutta questa tua vena per pen-sare in grande e puntare in alto. Lì dovecredi sarebbe la tua collocazione ideale.

Eugenio Pisanò30 dicembre 1959. Capricorno

NNel primo numero di questa ru-brica abbiamo evocato la “pro-messa giovani”, che non costa

nulla e che, proprio per questo, quasitutti i candidati spendono a manibasse in campagna elettorale. Ecconeun’altra facile facile, anche questa acosto zero: la protezione del territorio.Promettete, promettete cari candidati,tra i tanti cittadini disincantati e de-lusi, qualcuno che vi crederà in buonafede lo troverete. Il Salento è una terrache definire splendida è riduttivo. Ba-ciata da una collocazione strategica,così com’è incuneata nel Mediterra-neo, sponda perfetta per aprire e in-crementare relazioni economiche conl’Europa orientale, e bagnata da duemari così da offrire varie e affascinantiscelte turistiche, il Salento ha un va-lore aggiunto che chiunque venga atrascorrervi un breve periodo (maanche se vi si ferma per un paio digiornate di lavoro) riconosce al-l’istante: la qualità della sua gente. Ilmillenario isolamento dalle direttriciterrestri ha fatto sì che il salentinoabbia sviluppato nei suoi cromosomi ilsentimento della cordialità e del-l’ospitalità; quando, ai primi anni No-vanta, il mondo intero si stupì della

solidarietà che queste popolazioniespressero verso le migliaia di profughialbanesi che, letteralmente, invaserola Puglia, i soli a meravigliarsi di tantameraviglia fummo noi. La nostra abi-tudine a barcamenarci per conqui-stare il minimo della sopravvivenza èmillenaria, essere generosi verso ilprossimo in difficoltà è un’attitudinenaturale, semplice, istintiva quasi. E siamo talmente cordiali e bendispo-sti verso chiunque che spesso ci fannofessi. Prendiamo il territorio, il luogocomune in cui vivono i salentini, par-liamo dello scempio continuo che siperpetra nei confronti di questa entitàviva eppure silenziosa, indifesa comeun vecchietto stremato dalla vita, par-liamo del becero cinismo degli ammi-nistratori, di ogni ordine e grado,chiamati a gestire la cosiddetta cosapubblica. Che non è solo il denaro,come siamo portati a pensare d’ac-chito, ma è soprattutto il territorio, labuona salute del quale dovrebbe es-sere nel ristretto elenco delle prioritàdel caro candidato. Le malattie delterritorio non sono né di destra né disinistra, i brevetti delle cure per sanareguasti quasi permanenti e recenti fe-rite non appartengono né alla destra

né alla sinistra. Non bastassero i dannidi una scellerata politica dell’incuria(si pensi all’anarchia dei vari Consorzie alle conseguenze devastanti che re-golarmente generano alcuni temporalipiù violenti della norma, per cui le col-ture vanno altrettanto regolarmentedistrutte), Lecce e la sua provinciasono incolpevoli vittime di sciaguratedecisioni di altri amministratori pub-blici. “’Grazie” a Cerano e “grazie” al-l’andamento dei venti che spiranomolto spesso da nord a sud, i fumi no-civi che quel mostruoso sigaro altocento metri erutta nell’aria si spargonograziosamente come pollini sulle cam-pagne, sui tetti delle case e sulle testedi chi abita questo territorio. Gli esitidi questo crimine continuato si tro-vano nelle statistiche dei reparti diPneumologia di tutti gli ospedali sa-lentini che certificano il costante in-cremento delle patologie oncologiche,mentre è quasi impossibile saperedegli eventuali danni che queste pol-veri provocano ai prodotti della terrache vengono consumati al di là dellezone di produzione. Il capitolo disca-riche abusive è un’altra puntata diquesta dolente sceneggiatura. Le forzedell’ordine non fanno in tempo a sco-

prirne una che ne spunta un’altra, i pmdella Procura non riescono ad incar-tare una documentata richiesta di rin-vio a giudizio ed ecco un’altraistruttoria da fare; senza contare i casimacroscopici e gravissimi, di cui que-sto giornale è stato il solo cronista, co-stante intransigente e coerente. Finoa quando non si modificherà profon-damente un vecchio karma che se-gnala l’inciviltà dell’uomo, secondo cuiquello che è mio è mio e quello chenon è mio non è di nessuno, e finchénon si declinerà il secondo concettocosì: “quello che non è mio è di tutti,quindi è anche mio e guai a chi me lotocca”, la difesa del territorio resteràuna liturgia addolorata di pochi ro-mantici, marginali e anche un po’ rom-picoglioni. Poiché le generazioni cheattualmente decidono hanno dimo-strato tutta la loro impotenza, la ri-flessione-domanda finale non ladedichiamo al caro candidato ma aigenitori e agli insegnanti che hannotra le mani le prossime: vi costa moltoripetere ai bambini che le cose piùbelle che abbiamo sono quelle cheappartengono a tutti? Chissà chequalcuno di essi, domani candidato aqualcosa, non se ne ricordi.

di ADOLFO MAFFEIMinima immoralia//

il territorio, un caroVecchietto stremato

E’ stato uno dei “casi” dell’estate: la spiag-gia di Casalabate (marina di Lecce) si è im-provvisamente ricoperta di carbone. Propriocarbone, nero e inquietante. Tutti attribui-scono la responsabilità alla Centrale di Ce-rano a Brindisi (già i terreni agricoli neidintorni e tutto il loro raccolto erano stati di-chiarati inutilizzabili). Cerano nega. Pronta larisposta di Antonio Maniglio (capogruppo Dsin consiglio regionale): “Sarà stata la Be-fana di Ferragosto”.

//Questione Di looKTacco n.40, settembre 2007

“bestiario pubblico. ovvero: come nascono nuovi improbabili personaggi sulla scena”

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Nella vignetta in basso:Maggio 2008. Da allora molte cosesono cambiate. E la Poli non è piùcapo-Popolo della Libertà ma capodi un Movimento nato con lei, Io Sud.