SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità...

41
1 SVILUPPO SOSTENIBILE Il termine «Sviluppo Sostenibile» si è diffuso nell’arena politica mondiale con il Rapporto della Commissione Brundtland nel 1987 (ONU). Pur se dai contorni concettuali ancora vaghi, tale termine sembrava adatto a combinare e riconciliare gli esiti del dibattito, maturato all’interno delle Nazione Unite, sulle politiche dello sviluppo e su quelle dell’ambiente. Da quel momento in poi, la «questione ambientale» diventa un tema politico prioritario e mette in discussione la visione fortemente antropocentrica dei tradizionali modelli di sviluppo, quella basata sulla superiorità dell’uomo rispetto alla natura. Cresce infatti la consapevolezza della globalizzazione del rischio ambientale come minaccia alla sopravvivenza dello stesso genere umano.

Transcript of SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità...

Page 1: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

1

SVILUPPO SOSTENIBILEIl termine «Sviluppo Sostenibile» si è diffuso nell’arena politica mondiale con il Rapporto della Commissione Brundtland nel 1987 (ONU).

Pur se dai contorni concettuali ancora vaghi, tale termine sembrava adatto a combinare e riconciliare gli esiti del dibattito, maturato all’interno delle Nazione Unite, sulle politiche dello sviluppo e su quelle dell’ambiente.

Da quel momento in poi, la «questione ambientale» diventa un tema politico prioritario e mette in discussione la visione fortemente antropocentrica dei tradizionali modelli di sviluppo, quella basata sulla superiorità dell’uomo rispetto alla natura.

Cresce infatti la consapevolezza della globalizzazione del rischio ambientale come minaccia alla sopravvivenza dello stesso genere umano.

Page 2: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

2

Sviluppo e crescita

•Nella concezione dell’economia classica (Smith, Ricardo, Mill, ecc.), lo “sviluppo” è stato inteso come una crescita lineare e continua, senza limiti e preoccupazioni sulla esauribilità delle risorse naturali.

•Si tratta di una concezione tipicamente occidentale. Essa ha fortemente influenzato molte parti del mondo, contribuendo ad una crescita straordinaria, introducendo grandi trasformazioni nel sistema produttivo, a cominciare dallaprima Rivoluzione Industriale (seconda metà del 1700).

•Per circa duecento anni, quindi, la crescita economica è diventata sinonimo di sviluppo e di progresso.

•Oggi, grazie ai contributi di diverse civiltà ed all'evoluzione di differenti scienzee discipline, la definizione di “sviluppo” è ben più vasta e complessa, racchiudendo ed integrando benessere economico, sociale, ambientale e culturale.

Page 3: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

3

Sviluppo e crescita

•lo sviluppo è un concetto vasto che racchiude il benessere economico, sociale, ambientale e culturale

•la crescita rappresenta la misura economica e quantitativa dellaricchezza (es. Prodotto Interno Lordo)

•può esserci crescita senza equità, senza benessere o prosperità sociale ed ambientale; la crescita può coesistere con la povertà

•gli obiettivi sociali od economici debbono, quindi, riflettere i vincoli della sostenibilità come miglioramento della qualità della vita

Page 4: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

4

Sviluppo e crescita

La ricchezza monetaria è stata ritenuta dall'economia classica (A. Smith) come il basilare indicatore dello sviluppo di un paese (reddito nazionale, PIL -Prodotto Interno Lordo), trascurando molte altre “ricchezze” fondamentali per la qualità della vita delle persone (ambiente, tempo, salute, cultura, sicurezza, relazioni sociali), a meno che non fossero "monetizzabili", cioè scambiabili tramite denaro.

Per il Buddismo, l'economia va finalizzata alla "esistenza giusta" (Right Livehood): semplicità e non violenza, consumi e produzione in grado di soddisfare i bisogni umani, tramite un uso "saggio" di tutte le risorse. Molte altre religioni, filosofie, civiltà e culture sono orientate a tale criterio(Gandismo, Induismo, Islam, Cristianesimo, Giudaismo, ecc.).

Page 5: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

5

Eco- logia & Eco- nomia

“Ecologia” deriva dalla fusione di due termini greci oikos (casa) e logos (insieme di valori esplicitati). Essa sta a significare i valori per gestire il luogo ove si vive.

“Economia” deriva dalla fusione di due termini greci oikos (casa) e nomia (norma, regola, legge). Essa sta a significare le norme per gestire il luogo ove si vive.

Gli esseri umani determinano: - i valori (logos) ai quali fa riferimento la qualità della vita come relazione tra le componenti del Pianeta (casa – sistema comune a tutti, esseri umani e non)- le norme (nomia) ai quali fanno riferimento quantità di risorse impiegate e risultati ottenuti nella relazione con l'ambiente (habitat, dal latino "egli abita")

È saggio colui che pensa che i valori (“logos”) debbano determinare le norme (“nomia”) e non viceversa. Purtroppo nel concetto occidentale di sviluppo èavvenuto proprio il contrario.

Page 6: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

6

Indicatori di sviluppo e crescita

Come disse Robert Kennedy, il PIL (Prodotto Interno Lordo) misura tante cose, escluse quelle che danno valore alla vita umana. Esso niente può dire sul livello di coesione sociale, di qualità ambientale, di protezione individuale, di condizioni fisiche e mentali della popolazione, di capacità e creatività intellettuale dei cittadini di un paese.

Oggi, si usano (ONU, OCSE, Unione Europea) altri indicatori per misurare lo sviluppo sostenibile, ad esempio:- ISU (Indice di Sviluppo Umano, in inglese HDI, Human Development Index) combina il reddito nazionale a parametri quali il livello di istruzione, la speranza di vita, etc. - Green HDI (cioè, l'ISU "verde") include indicatori ambientali quali l’effetto serra, emissioni di gas climalteranti, intensità energetica, qualità dell’aria, biodiversità, etc. - ISEW (Index of Sustainable Economic Welfare) considera i costi ambientali e sociali per calcolare il reddito pro capite di un paese.

Page 7: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

7

Indicatori di sviluppo e crescita

Gli indicatori servono a misurare un fenomeno, l’andamento di specifiche dinamiche, ad esempio il processo d’attuazione di un’Agenda 21 Locale.

Usando indicatori diversi da quelli convenzionali, si può scoprire che paesicon la migliore quota di PIL pro capite possono avere un basso indice di sviluppo umano (HDI, Human Development Index, che combina il reddito nazionale a parametri quali il livello di istruzione, la speranza di vita, ecc.) ed un ancora più basso indice di sviluppo umano “verde” (Green HDI, cheinclude indicatori ambientali quali l’effetto serra, emissioni di gas climalteranti, intensità energetica, qualità dell’aria, biodiversità, ecc.).

La scelta degli indicatori deve essere fatta localmente, sempre pensando globalmente. Gli indicatori vanno formulati per rendere visibile quanto sta accadendo in un determinato territorio e verso quale direzione si sta indirizzando lo sviluppo locale.

Page 8: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

8

Orientatori allo sviluppo

Gli orientatori sono punti di riferimento, criteri di giudizio legati ai valori ed alle visioni del futuro. Da essi derivano le modalità comportamentali (ad esempio, stili di vita, lavoro e consumo).Gli orientatori sono agenti di cambiamento, aprono prospettive e possono anch'essi cambiare nel tempo. Sono come occhiali, lenti che servono ad anticipare, creare e osservare percorsi individuali e collettivi. Gli orientatori servono a facilitare una visuale complessa, rompendo spesso quella che sembra essere l’immediata realtà, ossia la consueta percezione di essa.Gli orientatori influenzano la scelta e la definizione (costruzione) degli indicatori più appropriati per monitorare e verificare il percorso consapevolmente scelto.Ci sono momenti in cui scoppia un conflitto tra orientatori ed indicatori. Ciò avviene quando l’indicatore è diventato il garante di modelli di vita concepiti secondo valori divenuti ormai convenzionali e conformisti e non più in grado di interpretare il presente guardando al futuro (visione dello sviluppo).

Page 9: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

9

CAMBIAMENTO PARADIGMATICO NEGLI APPROCCI ALLO SVILUPPO

Tra gli anni '50 e '70 dello scorso secolo maturano tre importanti cambiamenti paradigmatici (cioè insiemi di valori, concetti e modi di pensare sostenuti da esempi) nelle teorie dello sviluppo, sintetizzabili nel passaggio:

•dagli approcci esogeni a quelli endogeni

•dalla localizzazione (poli industriali) al dinamismo relazionale(effetto cumulativo dello sviluppo e diffusione per reticoli industriali)

•dall'orientamento ai fattori di produzione (terra, lavoro, capitale, energia, etc.) all'orientamento agli attori (soggetti sociali ed istituzionali).

Page 10: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

10

CAMBIAMENTO PARADIGMATICO NEGLI APPROCCI ALLO SVILUPPO

In particolare tra gli anni ’80 e ’90 avviene il quarto cambiamento paradigmatico: dai tre “fattori” di produzione ai tre “capitali” necessari allo sviluppo.L’economia classica tradizionale considera terra (materie prime) e lavoro come fattori necessari alla produzione di un terzo fattore: il capitale, cioè il reddito monetario ottenuto tramite produzione e vendita di beni e servizi.La nuova economia considera i tre fattori come “capitali” da preservare evalorizzare allo stesso tempo e con la stessa attenzione:

•capitale naturale (ambiente, ecosistemi, diversità biologiche)

•capitale umano (risorse individuali e sociali, capacità e potenzialità, esperienze, conoscenza, costumi, credenze, culture, istituzioni delle comunità sociali e delle loro singole componenti)

•capitale creato dall’umanità (beni materiali, opere d'arte e d'ingegno, moneta, tecniche, tecnologie)

Page 11: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

11

CAMBIAMENTO PARADIGMATICO NEGLI APPROCCI ALLO SVILUPPO

•il capitale naturale è considerato il fattore a maggior rischio e deperibilità•grande importanza è attribuita all’utilizzazione intergenerazionale delle risorse disponibili•nella valutazione dei risultati sono inclusi tutti i costi e i benefici sociali, come pure l’esaurimento delle risorse naturali•l’assorbimento dei rifiuti è considerato come una delle funzioni principali dell’ambiente e come una limitazione importante alla crescita economica

•il capitale umano è considerato il fattore chiave per gestione del capitale naturale•grande importanza è attribuita alla crescita di conoscenza dell’essere umano in quanto principale artefice dello sviluppo•la conoscenza deve aumentare la capacità umana di usare la natura in modo consapevole, innovando ed integrando discipline e attività

Page 12: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

12

CAMBIAMENTO PARADIGMATICO NEGLI APPROCCI ALLO SVILUPPO

L’ambiente, quale capitale naturale, ha tre funzioni principali

•fonte di risorse naturali•contenitore dei rifiuti e degli inquinanti•fornitore delle condizioni necessarie al mantenimento della vita.

La società, quale capitale umano, deve essere consapevole di tutte le implicazioni biologiche esistenti nell’attività economica.

Danneggiare l’ambiente equivale a danneggiare l’economia.

La protezione ambientale è, perciò, una necessità piuttosto che un lusso e serve a dare valore al capitale creato dall’umanità.

Page 13: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

13

CAMBIAMENTO PARADIGMATICO NEGLI APPROCCI ALLO SVILUPPO

Periodo Sviluppo Sostenibilità

Anni 1950 - 1970

Da esogeno ad endogeno

Umanità & Ambiente ('70)

Anni 1980 - 2000

Iniziative locali

Sviluppo sostenibile e Agende 21 Locali

Page 14: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

14

SVILUPPO SOSTENIBILE“è sostenibile quello sviluppo in grado di soddisfare i bisognidelle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”

(Definizione data dalla Commissione Brundtland – ONU nel 1987, assunta a livello mondiale dalla Conferenza di Rio del 1992, confermata dal Summit Mondiale di Johannesburg nel 2002, adottata dall’ Unione Europea adotta nella sua Strategia per lo sviluppo sostenibile)

L’attenzione è posta sulla capacità degli esseri umani. Tale capacità deve alimentare decisioni strategiche e azioni per utilizzare, mantenere e tramandare le risorse disponibili alle future generazioni affinché esse governino saggiamente tale eredità (patrimonio ambientale), riducendo progressivamente i deficit ambientali che potrebbero rappresentare un fardelloed una minaccia per la posterità.

Page 15: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

15

CAPACITÀ & CONOSCENZA

La costruzione di capacità (capacity building) avviene tramite la crescita e la diffusione della conoscenza. L’umanità possiede una conoscenza parziale, anche se spesso ritiene di poter capire le dinamiche delle altre componenti e parlare per loro conto, specializzandosi in diverse discipline scientifiche.

Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999).Wilson sottolinea la necessità di riconciliare almeno quattro aree di conoscenza; biologia, scienze sociali, etica, politica ambientale.Morin ha sempre cercato una visione integrata tra scienze fisiche, antropo-sociologiche e biologiche.

Una conoscenza unita e non frammentata o specialistica serve alla "democrazia cognitiva“ (Morin), affinché tutte le persone possano accedervi ed aumentino la loro capacità di auto-organizzazione ed autogestione.

Page 16: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

16

CONOSCENZA

Occorre unire la conoscenza ed essere consapevoli che essa:

• non è rivolta a trovare una verità assoluta e certa, bensì a mantenere e facilitareun permanente “dialogo” tra diversi punti di vista; infatti, esiste una continuità tra concetti e nozioni, che appaiano contradditori ed opposti;

• non va ridotta e limitata a fenomeni quantificabili e misurabili secondo criteri formalizzati dalle attuali scienze; infatti, complessità e incertezza stimolano la crescita continua della conoscenza;

• serve a comprendere singole parti di un fenomeno (o sistema) e il fenomeno nella sua interezza; l’origine latina di “comprendere” significa infatti “prendere insieme” aspetti diversi per pensare ed agire in modo più compiuto (olismo);

• si basa sulla capacità di unire locale e globale, particolare e generale, presente, futuro e passato; infatti, c’è unità tra situazioni diverse, così come c’è diversitànell’unità espressa da contesti specifici.

Page 17: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

17

Principio di “apprendimento continuo e aperto”

Gli Stati devono collaborare per rafforzare la loro capacità endogena di realizzare uno sviluppo sostenibile, migliorando il sapere scientifico attraverso scambi di conoscenze e favorendo lo sviluppo, l’adattamento, la diffusione e il trasferimento di tecnologie, comprese quelle più recenti ed innovative

(Principio 9 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 18: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

18

SOLUZIONI “WIN-WIN”

Lo sviluppo sostenibile può essere realizzato con successo se vari punti di vista e percezioni forniscono il loro contributo allesoluzioni, proprio perché non esiste una sola soluzione a un dato problema.

Le strategie di sviluppo sostenibile non possono, infatti, essere messe in pratica facendo prevalere un solo approccio, dato che esso contiene soltanto una parte di verità e potrebbe escluderne altre. Occorre, invece, garantire un’evoluzione e un bilanciamento continui tra i vari approcci e le diverse discipline (Samson).

Solo il coinvolgimento e la mobilitazione di tutti i cittadini permette la negoziazione tra differenti interessi ed opinioni per facilitare uno sviluppo condiviso.

Page 19: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

19

Principio di “partecipazione”

Le questioni ambientali si risolvono meglio con la partecipazione a tutti i livelli di tutti i cittadini interessati.

Ogni individuo deve avere accesso idoneo alle informazioni concernenti l’ambiente, in possesso delle pubbliche autorità, comprese le informazioni su materiali e attività pericolose nelle loro comunità, oltre alla possibilitàdi partecipare ai processi decisionali.

Gli Stati devono facilitare e incoraggiare la conoscenza e la partecipazione dei cittadini diffondendo il più possibile le informazioni. Dovrà essere garantito l’accesso effettivo alle procedure amministrative e giudiziarie comprese le iniziative di risarcimento e riparatrici.

(Principio 10 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 20: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

20

SVILUPPO SOSTENIBILE“un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico ed il cambiamento istituzionale sono tutti in armonia, ed accrescono le potenzialitàpresenti e future per il soddisfacimento delle aspirazioni e dei bisogni umani”

(rapporto della Commissione Brundtland - ONU, 1987)

Page 21: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

21

EQUITÀ

L'equità riconosce che le persone non sono uguali fra loro ed afferma che tutte hanno pari dignità, meritano rispetto e devono avere stessi diritti e pari opportunità di realizzazione.

Equità è dunque riconoscere e valorizzare la diversità, dando a tutti i paesi, a tutte le categorie sociali ed a tutti gli individui le opportunità di manifestare le proprie potenzialità nel rispetto di quelle altrui, comprese quelle delle generazioni future, preservando ed alimentando tutte le risorse necessarie alla loro vita.

Il principio di equità esprime l'esigenza di far assumere a cittadini, imprese, istituzioni, la responsabilità delle proprie scelte economiche, sociali ed ambientali, con la consapevolezza delle ricadute collettive che esse producono nel tempo, coinvolgendo anche le generazioni di domani.

L'equità implica, quindi, solidarietà fra tutti gli esseri umani, ma anche con lealtre componenti della natura.

Page 22: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

22

Principio di “equità e solidarietà”

Gli Stati devono collaborare con spirito di solidarietà mondiale per conservare, proteggere e restaurare la salute e l’integrità dell’ecosistema terrestre. Alla luce dei vari contributi alla degradazione ambientale mondiale, gli Stati hanno responsabilità comuni ma differenziate. I paesi sviluppati riconoscono la propria responsabilità nel perseguimento internazionale dello sviluppo sostenibile in funzione delle pressioni che le loro società esercitano sull’ambiente globale e delle tecnologie e risorse finanziarie di cui essi dispongono.

(Principio 7 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 23: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

23

Principio di “equità inter-temporale”

Il diritto allo sviluppo deve essere perseguito in modo tale da venire incontro, in maniera equa, ai bisogni ambientali e di sviluppo delle generazioni attualie future.

(Principio 3 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Il principio inter-temporale si riferisce all’avvenire (o posterità), al presente ed al passato. L’equità, come valore da realizzarsi fra generazioni, chiama la società ad operare su una scala temporale diversa rispetto a quella correntemente usata in economia. Per garantire lo sviluppo sostenibile si deve adottare una programmazione di lungo termine al fine di prendere in considerazione l’impatto sul benessere delle future generazioni.

Page 24: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

24

Principio di “equità inter-regionale”

Gli Stati devono cooperare per promuovere un sistema economico internazionale aperto e di sostegno, che conduca a una crescita economica e allo sviluppo sostenibile in tutte i paesi, per affrontare meglio i problemi del degrado ambientale (…)

Priorità va data ai paesi in via di sviluppo, specialmente ai meno sviluppati e a quelli più vulnerabili dal punto di vista ambientale. Le azioni internazionali nelcampo dell'ambiente e dello sviluppo devono riguardare anche gli interessi e i bisogni di tutti i paesi.

(Principi 12 e 6 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Il principio inter-regionale si riferisce all’assenza di confini della dinamica ambientale. Nessun paese può considerarsi separato dagli eventi generali della natura. Oggi questo è vero anche nell’economia e nella società (globalizzazionedei mercati, istituzioni, stili di vita, culture). Ogni cosa è connessa. Le diversità sono mischiate. In questo ambito, locale e globale, sono importanti e simultanei poiché “una comunità sostenibile vive in armonia con il proprio ambiente locale e non danneggia ambienti a lei distanti ed altre comunità – ora e nel futuro ”

Page 25: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

25

Principio di “equità sociale”

Tutti gli Stati e tutti i popoli collaboreranno nel compito essenziale dell’eliminazione della povertà come requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile, in modo da diminuire le disparità nel tenore di vita e soddisfare meglio i bisogni della maggior parte delle popolazioni del mondo.

Le donne svolgono un ruolo vitale nella gestione ambientale e nello sviluppo. La loro partecipazione è pertanto essenziale per realizzare uno sviluppo sostenibile e assicurare un migliore futuro per tutti.

(Principi 5 e 20 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 26: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

26

EFFICIENZA AMBIENTALE

L’attività economica è rispettosa del sistema ambientale, se inquinamento, sfruttamento delle risorse e danni ambientali restano entro i confini della sostenibilità, tramite•mutamento nei modi di utilizzo delle risorse•gestione dei processi di produzione, dei prodotti (dimensioni, durabilità, utilizzazione, ciclo di vita completo, qualità); •miglioramento di efficienza economica e tecnologica;•controllo della domanda (orientamento ai consumi, comportamenti individuali e collettivi);•controllo delle dinamiche socio-demografiche•programmazione territoriale (da grandi e caotiche a piccole e flessibili dimensioni)

Page 27: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

27

PRODUTTIVITÀ AMBIENTALE

Qualsiasi cosa che riduca il flusso di materiali e di energia contribuirà a ridurre i carichi ambientali

La produttività ambientale può essere misurata dal rapporto tra la produzione totale e la quantità di energia e di altre risorse immesse nel processo di trasformazione in prodotti e servizi

È importante considerare l’utilizzo dei prodotti e servizi come rapporto tra output e input nel riciclo e nello scarico dei rifiuti, secondo il principio ‘dalla culla alla bara’ (ciclo di vita completo dei prodotti)

Page 28: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

28

Principio di “efficienza e produttività ambientale”

Per realizzare lo sviluppo sostenibile ed una più elevata qualità della vita per tutte le persone, gli Stati devonoridurre ed eliminare i modelli di produzione e consumo insostenibili e promuovere adeguate politiche demografiche.

(Principio 8 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 29: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

29

Principio di “precauzione”

La tutela ambientale deve essere considerata come parte integrante dello sviluppo (Principio 4 della Dichiarazione di Rio, 1992), quindi:

-qualora e laddove esistano minacce di danni seri o irreversibili, la mancanza di una completa certezza scientifica non deve servire come motivo per rimandare misure concrete, pur costose, di prevenzione del degrado ambientale

(Principio 15 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 30: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

30

Principio “chi inquina paga”

Le autorità nazionali devono adottare strumenti economici per l’internalizzazione dei costi ambientali tenendo conto che è l’inquinatore a dover sostenere i costi dell’inquinamento, con il dovuto rispetto dell’interesse pubblico e senza distorsioni del commercio e degli investimenti internazionali

(Principio 16 della Dichiarazione di Rio, 1992)

Page 31: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

31

Principio “chi inquina paga”Già all’inizio dello scorso secolo, l’inquinamento fu definito come una diseconomia esterna, trasferita dal produttore all’intera comunità(Pantaleoni, 1913).

Il principio «chi inquina paga» venne definito (Pigou, 1920) per distinguere costi privati di produzione e di consumo e loro costi sociali(concernenti la società come un insieme).

Si tratta di passare da livelli di produzione ottimali solo per il mercato, a livelli ottimali anche da un punto di vista sociale ed ambientale, dato che le risorse naturali hanno la caratteristica di essere beni pubblici piùche privati (Turner, 1994).

Gli strumenti di tale processo sono quelli classici (Jacobs, 1991): - meccanismi volontari (persuasione, informazione, cambiamentodel contesto legale, iniziative non governative da parte di individui, gruppi, etc.); spesa pubblica; tassazione; incentivi finanziari e sussidi governativi.

Page 32: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

32

Dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile:

•le risorse rinnovabili non devono essere sfruttate oltre la loronaturale capacità di rigenerazione•la velocità di sfruttamento delle risorse non rinnovabili non deve essere più alta di quella relativa allo sviluppo di risorsesostitutive ottenibili attraverso il progresso tecnologico•la produzione dei rifiuti ed il loro rilascio nell’ambiente devono procedere a ritmi uguali od inferiori a quelli di una chiaramente dimostrata e controllata capacità di assimilazione da parte dell’ambiente stesso•devono essere mantenuti i servizi di sostegno all’ambiente (ad esempio, la diversità genetica e la regolamentazione climatica)

Page 33: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

33

Dimensione economica dello sviluppo sostenibile:

•i costi debbono essere internalizzati per dare un nuovo indirizzo qualitativo e quantitativo agli obiettivi ed all’andamento delle attività economiche, al conseguimento del profitto aziendale e all’innovazione•i governi devono fornire orientamenti e quadri di riferimento basati su finalità ed obiettivi generali in grado di prevenire il degrado ambientale•tassazione e sussidi devono essere utilizzati per favorire l’assunzione di responsabilità e di impegno ambientale da parte dei cittadini, siano essi fornitori, produttori o consumatori

Page 34: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

34

Dimensione sociale dello sviluppo sostenibile:

•Equità, inclusa la distribuzione socialmente equa di costi e benefici derivati dal modo in cui l’essere umano gestisce l’ambiente•Accessibilità a risorse, diritti, beni, servizi, informazione•Partecipazione•Identità culturale•Stabilità istituzionale

Page 35: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

35

Gestione sistemica dello sviluppo sostenibile

Sistema: insieme di interrelazioni fra persone, risorse e azioni presenti in un territorio.

Muta l’ottica con la quale si guarda il sistema: dalle sue componenti alle sue interrelazioni; la qualità di un sistema dipende dalla qualità delle sue relazioniinterne ed esterne.

La qualità di un sistema è determinata dalla sua capacità di co-evolvere e auto-organizzarsi nella misura in cui le interrelazioni favoriscono una vita in comune tra le sue componenti.

Le componenti sono diverse e tale diversità aumenta unità, elasticità e coerenza del sistema.

Page 36: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

36

EcosistemaDeriva da eco (oikos, habitat, casa) e da sistema (connessione di elementi in un tutto organico).

L'essere umano è il principale artefice della modificazione dell'ecosistema.

Oggi, per ecosistema si intende un'unità complessa, costituita dall'insieme di interazioni tra le diverse componenti della natura, in un'area geografica determinabile. L’eco-sistema :

- coinvolge l'essere umano, dato che la natura è società e la società è anche natura

- ha carattere di autorganizzazione e di coevoluzione, cioè le sue componenti evolvono insieme, l'una in ragione delle altre

- riguarda la "ricchezza di capacità" vitali per il mantenimento e lo sviluppo di qualsiasi componente della natura e di qualsiasi attività

Page 37: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

37

Resilienza

È la capacità di un ecosistema di reagire e di adattarsi alle tensioni naturali o indotte e alle situazioni traumatiche.

Anche il sistema sociale e quello economico sono resilienti (elastici) quando sono in grado di mantenere e sviluppare le proprie componenti e attività durante o dopo il verificarsi di situazioni tramautiche (ad esempio, crisi brevi o lunghe che siano)

Page 38: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

38

GOVERNANCE

È un concetto molto più ampio di quello di governo e si riferisce al processo che coinvolge istituzioni formali e quelle della cosiddetta “società civile”.Le istituzioni sono l’espressione delle autorità pubbliche (governi), la società civile è il tessuto sociale costituito da una vasta gamma di associazioni locali, create dai cittadini.(The Governance Working Group – International Institute of Administrative Science – 1996)

La “società civile” è definita come “l’insieme di gruppi ed organizzazioni, formali ed informali, che agiscono autonomamente dallo Stato e dal mercato per promuovere diversi interessi nella società di riferimento”(World Bank, 2002)

Page 39: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

39

Capitale istituzionale = governo

Capitale Umano = Cittadini

Capitale Sociale = organizzazioni dei cittadini

GOVERNANCEè il processo relazionale tra strutture pubbliche (governo e amministrazione), cittadini (capitale umano) e loro associazioni spontanee (capitale sociale).

Page 40: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

40

GOVERNANCE

Governance è il processo relazionale tra governo – amministrazione (capitale istituzionale), cittadini (capitale umano) e loro associazioni spontanee (capitale sociale).

Il Capitale Istituzionale è costituito dai processi decisionali, dalla capacità organizzativa, dal supporto, dai servizi e dalle risorse, fornite dalle istituzioni che operano a qualsiasi livello di una comunità sociale.

Il Capitale Umano è individuale: è costituito dall’insieme di conoscenze, abilità, competenze ed attributi che sono incorporati nelle singole persone e da costoro usate per creare una qualità della vita che riguarda il proprio benessere in relazione a quello sociale, economico, culturale ed ambientale del contesto in cui vivono. (OECD, 2001)

Il Capitale Sociale è prodotto dal capitale umano, ma, diversamente da quest’ultimo, è un capitale relazionale che non appartiene esclusivamente alla singola persona, bensì alla collettività che lo crea e lo utilizza.Il capitale sociale è l’insieme di reti relazionali che facilitano la cooperazione all’interno di gruppi e tra di essi, producendo valori, norme e comportamenti di riferimento.

Page 41: SVILUPPO SOSTENIBILE - casentino.toscana.it · Per lo sviluppo sostenibile è necessaria l’Unità della Conoscenza (chiamata Consilience – Whewell 1840 e Wilson 1999). Wilson

41

GOVERNANCE