Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito...

59
Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito della Pianificazione Ecologica Corso di Pianificazione Ecologica e sostenibile del Territorio Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Trento Docente: Marco Ciolli

Transcript of Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito...

Page 1: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito della

Pianificazione Ecologica Corso di Pianificazione Ecologica e sostenibile del

TerritorioFacoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Trento

• Docente: Marco Ciolli

Page 2: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile?

"Sviluppo sostenibile" è un concetto difficile da comprendere perché non tutti lo interpretano allo stesso modo.

Sta ad indicare una crescita economica che sia idonea a soddisfare le esigenze delle nostre

società in termini di benessere a breve, medio e soprattutto lungo periodo, fermo restando che lo sviluppo deve rispondere ai bisogni del presente, senza compromettere le attese delle generazioni

future.

Si tratta di predisporre le condizioni più idonee affinché lo sviluppo economico a lungo termine

avvenga nel rispetto dell'ambiente.

Il vertice mondiale sullo sviluppo sociale (Copenhagen 1995) ha sottolineato la necessità

di lottare contro l'esclusione sociale e proteggere la salute dei singoli.

Il trattato di Amsterdam ha espressamente iscritto lo sviluppo sostenibile nel preambolo del

trattato sull'Unione europea.

A lungo termine dovrebbe condurre a condizioni di vita migliori su questo mondo minacciato da problemi ambientali es. l’abbattimento delle foreste tropicali, il riscaldamento globale, le piogge acide..…..

Inoltre la qualità della vita è insufficiente per molta gente, soprattutto nei paesi poveri.

C’è poi una relazione tra le questioni ambientali e la povertà.

Tre punti sono da tenere presenti se si ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile:

1. L’ambiente

2. L’economia

3. Le condizioni sociali

"Sustainable development is development that meets the needs of the present without

compromising the ability of future generations to meet their own needs."

Page 3: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Sustainable development will only happen if it is explicitly planned for. (EC, European Sustainable Cities,1996).

Come introdotto nel rapporto dell’EEA 1997, Towards Sustainable Development for Local Authorities, il termine sostenibilità costituisce la parola-chiave degli anni ‘90: politici, amministratori e pianificatori lo adottano a vari livelli di programmazione, gestione e pianificazione, ma l’obiettivo dello sviluppo sostenibile diventa un impegno quotidiano di consumatori e produttori.

Ma, in realtà, sviluppo sostenibile cosa significa? Sostenibile per chi e per che cosa?

Esiste un significato univoco e riconosciuto internazionalmente di sostenibilità?

Materialmente cosa comporta impegnarsi per lo sviluppo sostenibile?

Esistono alcuni elementi caratterizzanti il concetto di sviluppo sostenibile, quali: visione di lungo termine, partecipazione, equità inter ed intragenerazionale, approccio olistico allo sviluppo economico, sociale ed ambientale;

- d’altra parte in ogni esperienza è stata adottata una propria visione di sostenibilità, per cui le definizioni di sviluppo sostenibile sono in realtà molteplici e, a volte, molto diverse fra loro;

- esistono diversi modi di percorrere il cammino verso lo s.s. e diversi approcci operativi nella pratica della sostenibilità secondo i quali si possono accorpare le varie esperienze;

- un metodo di valutazione della sostenibilità del proprio sviluppo è costituito dall’adozione di indicatori di sostenibilità in grado di monitorare pressioni sull’ambiente, impatti economici e sviluppo sociale ed istituzionale.

Page 4: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La sostenibilità rinvia all’idea di mantenimento/conservazione nel tempo, e soprattutto nel lungo periodo, delle condizioni esistenti e di capacità di garantire un supporto, un sostentamento, senza produrre degrado.

Lo sviluppo implica cambiamento, trasformazione dello status quo, alterazione, modifiche, e quindi instabilità, fluttuazioni, turbolenze.

Questo conflitto tra i due termini porta ad una idea di miglioramento/modifica mantenendo però nel tempo anche lungo le condizioni che consentono tale miglioramento.

Il significato di sviluppo sostenibile dovrebbe essere dunque quello di migliorare la qualità della vita o il benessere in modo durevole nel tempo.

Page 5: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Sviluppo sostenibile è quello sviluppo capace di soddisfare i bisogni della attuale generazione senza compromettere il soddisfacimento dei bisogni delle future generazioni (Our Common Future).

Da questa definizione e dal dibattito internazionale conseguente sono emersi e sono stati riconosciuti i seguenti tratti caratteristici dello sviluppo sostenibile:

•la stretta interrelazione fra sviluppo economico, sociale ed ambientale e quindi approccio olistico allo sviluppo;

•la logica del lungo periodo;

•l’equità, estesa alla prospettiva intergenerazionale, e la giustizia;

•l’efficienza nell’uso delle risorse;

•la sostenibilità ecologica, ovvero la conservazione dello stock di risorse e la creazione di ricchezza senza danneggiare i sistemi a sostegno della vita.

Page 6: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Lo sviluppo sostenibile viene generalmente rappresentato come l’intersezione dei tre insiemi dello sviluppo economico, sociale ed ambientale, sottolineando con ciò che laddove vengano privilegiate solo due delle sue dimensioni non si verifica uno sviluppo sostenibile ma uno sviluppo in un’ottica

conservazionista, ecologista oppure meramente socio-economica

Page 7: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L’interrelazione fra sviluppo economico, sociale ed ambientale è stata raffigurata anche con un diagramma a triangolo equilatero, i cui vertici costituiscono le singole dimensioni sociale, economica e ambientale, i lati rappresentano delle linee di sviluppo di condivisione di due soli obiettivi alla volta,

l’area del triangolo il perseguimento degli obiettivi dello sviluppo Sostenibile

Il grafico evidenzia i diversi approcci

possibili: dell’economista

(l’obiettivo di equità non rientra

generalmente tra quelli strettamente economici,

preponderante è in genere la crescita),

quello dell’ambientalista,

interessato alla tutela, e quello del sociologo,

interessato all’equità. Il diagramma esprime

anche la necessità di ricerca di un

compromesso fra obiettivi molteplici, eterogenei ed anche

conflittuali. Deve esservi integrazione fra

queste tre dimensioni.

Page 8: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L’equilibrio ricercato è, naturalmente, un equilibrio dinamico, in quanto continuamente rimesso in discussione dalle pressioni dovute al cambiamento, di cui si fanno promotori diversi soggetti (pubblici, sociali, privati) e che rimette continuamente in discussione le priorità tra i tre obiettivi fondamentali.

L’ottica dello s.s. richiede quindi un approccio olistico allo sviluppo, cioè un approccio globale alla pianificazione ed alla valutazione, uno sguardo all’insieme come alle parti,

un’attenzione particolare al benessere sociale, ecologico ed economico dei vari sottosistemi, allo stato, alla direzione ed alla velocità di cambiamento dei sistemi e

delle loro componenti e, soprattutto, all’interazione fra le parti.

Inoltre, ciascuna scelta comporta specifici livelli di perseguimento degli altri obiettivi (non possono essere massimizzati tutti contemporaneamente): se si massimizza un obiettivo, si avranno delle riduzioni nel perseguimento degli altri, accettabili in relazione alle circostanze e condizioni specifiche esistenti ed alle priorità riconosciute.

Promuovere lo sviluppo sostenibile significa ricercare l’equilibrio fra queste tre diverse componenti/dimensioni

Page 9: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La logica del lungo periodo

La dimensione temporale dello s.s. è forse l’aspetto più leggibile dalla definizione del Rapporto Brundtland. Il rimando alle generazioni future richiama l’attenzione non solo sulla prossima generazione ma anche a quelle successive, espandendo l’orizzonte temporale di pianificazione/valutazione.

La scelta della scala temporale non è sempre facile. L’approccio olistico allo sviluppo necessita di considerare le scale dei diversi processi sociali, economici e naturali, per cui l’intervallo temporale di 5 o 10 anni, utilizzato in genere nelle pianificazioni politiche ed economiche, non è sufficiente ed orizzonti temporali superiori, di 25 – 50 anni diventano più significativi.

L’adozione di orizzonti temporali così lontani richiede di affrontare questioni di valutazione di lungo periodo, in condizioni di incertezza/indeterminatezza che rendono molto complessa la valutazione stessa.

Page 10: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L’equità e la giustizia

Nella definizione di sviluppo sostenibile sono implicitamente contenute due tipologie di equità:

•l’equità infragenerazionale, sia a livello locale che a livello internazionale, che implica parità di accesso alle risorse (sia ambientali, che economiche e sociali/culturali) da parte di tutti i cittadini del pianeta, senza distinzioni rispetto al luogo ove essi vivono. Questo tipo di equità può anche essere intesa come giustizia.

•l’equità intergenerazionale (esplicitamente dichiarata nella definizione), che implica pari opportunità fra successive generazioni. Viste le condizioni attuali mondiali, questo aspetto costituisce forse il concetto più eversivo della nozione di sviluppo sostenibile (Lanza, 1997).

Page 11: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L’efficienza nell’uso delle risorse e la sostenibilità ecologica

La logica di lungo periodo introduce necessariamente il concetto di uso efficiente delle risorse, in quanto solo con un’oculata gestione delle risorse attuali è possibile garantire alle generazioni future la possibilità di soddisfare i propri bisogni.

Quindi, condizione essenziale per la sostenibilità è la conservazione dello stock di risorse costituenti il capitale naturale di cui dispone l’attuale generazione e da cui consegue il livello di benessere.

La sostenibilità ecologica implica che la produzione di ricchezza non avvenga a danno del sistema che supporta la varietà della vita, ma che si introducano dei vincoli alle trasformazioni e che venga ricercata e rispettata la capacità di carico dei sistemi ambientali.

Page 12: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La partecipazione

Il concetto di sviluppo sostenibile integra e bilancia le tre dimensioni sociale, economica ed ambientale e quindi i tre valori dell’utilità, dell’equità e dell’integrità ecologica. I soggetti portatori dei suddetti valori/obiettivi sono diversi, i soggetti coinvolti nel processo di s. s. sono molteplici e soprattutto possono essere in conflitto fra loro.

Diventa necessario evitare o ridurre il conflitto e attivare la cooperazione tra i diversi attori.

Non si possono massimizzare contemporaneamente le tre dimensioni, ed è indispensabile fare delle scelte che rispecchiano dei giudizi di valore e non sono affrontabili e risolvibili solo con strumenti tecnici, con i soli esperti…

ma occorre un vero e proprio processo di partecipazione.

Lo sviluppo sostenibile è intrinsecamente uno sviluppo partecipato.

Page 13: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Alcune definizioni di Sviluppo SostenibileNonostante il dibattito sullo s.s. sia stato avviato ormai tempo e siano stati riconosciuti i caratteri principali insiti nel suo concetto, molteplici sono state le definizioni adottate nelle varie esperienze politiche, di studio o di pianificazione.

La pluralità e differenza fra le varie espressioni adottate è legata al carattere ideologico dello s.s., cioè lo stretto legame fra significato attribuito all’espressione

sviluppo sostenibile e giudizi etici e di valore propri degli attori dello sviluppo.

WORLD COMMISSION ON ENVIRONMENT & DEVELOPMENT, OUR COMMON FUTURE, 1987 (BRUNDTLAND COMMISSION REPORT)

1. Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs.

2. ... sustainable development is not a fixed state of harmony, but rather a process of change in which the exploitation of resources, the orientation of the technological development, and institutional change are made consistent with future as well as present needs.

Page 14: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

AAVV ,VERSO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE: Esperienze E Raccomandazioni Di Sette Regioni Europee, 1998Principi di sostenibilità: 1)dimensione di sviluppo: rispetto per l'integrità ecologica e per il patrimonio dell'ambiente creato dall'uomo (dimensione ambientale); soddisfacimento dei bisogni umani per mezzo di un uso efficiente delle risorse (dimensione economica); conservazione e sviluppo dei potenziali umani e sociali (dimensione socio-culturale). 2)dimensione di equità: equità sociale e tra i sessi (equità interpersonale); equità interregionale e internazionale (equità spaziale); equità tra generazioni presenti e future (equità intertemporale).3)principi sistemici: diversità/ridondanza, sussidiarietà, partnership/networking, partecipazioni.

AMICI DELLA TERRA/ITALIA, Documento Di Indirizzo Generale Per Uno Sviluppo Sostenibile Della Provincia Autonoma Di Trento, 1997Le caratteristiche, i vincoli e le opportunità poste dalle componenti ambientali allo sviluppo delle società avanzate rendono sempre più necessario separare i cicli tecnologici delle attività antropiche di produzione e consumo dai cicli naturali, in maniera tale da assicurare l'equilibrio di questi ultimi. Un primo indirizzo a carattere generale per uno sviluppo sostenibile può essere individuato nel configurare l'insieme delle attività umane alla stregua di un ciclo (tecnologico) diverso da quello naturale e dal quale deve essere progressivamente separato. I PRINCIPI di BASE dello sviluppo sostenibile sono: EVITARE L'ESAURIMENTO DELLE RISORSE NON RINNOVABILI, RISPETTO DELLA CARRYING CAPACITY dell'ambiente, EQUITA', PRECAUZIONE.

CEC, EUROPEAN COMMUNITY FIFTH ENVIRONMENTAL ACTION PROGRAMME, 1993(Sustainable development is) continued economic and social development without detriment to the natural resources on the quality of which human activity and further development depend.

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, Comunicazione Sull'ambiente E L'occupazione (Costruire Un’Europa Sostenibile), 1998Sviluppo sostenibile: sviluppo che soddisfa le esigenze attuali senza compromettere per le generazioni future la possibilità di soddisfare le proprie esigenze.

EC, EUROPEAN SUSTAINABLE CITIES, Report Of The Expert Group On The Urban Environment, 1996Nel report vengono adottate le seguenti due definizioni di sviluppo sostenibile: "Sviluppo sostenibile è quello sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere l'abilità delle generazioni future di soddisfare i propri" (Brundtland Report, 1987) e "Sviluppo sostenibile significa migliorare la qualità della vita restando all'interno della capacità di carico degli ecosistemi a supporto della vita stessa (World Conservation Union, UNEP e WWF, 1991). Un'interpretazione più pratica è quella fornita dall'ICLEI (1994): "Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che fornisce a tutti i residenti di una comunità i servizi ambientali, sociali ed economici di base senza minacciare la vitalità dei sistemi naturali, costruiti e sociali sui quali si basa la fornitura di questi servizi".

Page 15: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

MAASTRICHT TREATY ON EUROPEAN UNION (Article 2, Treaty On European Union, 1992)(Sustainable development is) a harmonious and balanced development of economic activities, sustainable and non-inflationary growth respecting the environment.

IUCN, WWF, UNEP, Caring For The Earth, 1991Sustainable development means improving the quality of life while living within the carrying capacity of supporting ecosystems.

INTERNATIONAL COUNCIL OF LOCAL ENVIRONMENTAL INITIATIVES (ICLEI)Sustainable development is development that delivers basic environmental, social and economic services to all residents of a community without threatening the viability of the natural, built and social systems upon which the delivery of these services depends. MICHAEL JACOBS,THE GREEN ECONOMY, (1991)Sustainability means that the environment should be protected in such a condition and to such a degree that environmental capacities (the ability of the environment to perform its various functions) are maintained over time: at least at levels which give future generations the opportunity to enjoy an equal measure of environmental consumption.

DAVID PEARCE, ET AL, Blueprint For A Green Economy (‘Blueprint 1’), 1989WEAK SUSTAINABILITY: Only the aggregate of stocks of capital, regardless of their type, has to be held constant for future generations; these forms of capital are completely substitutable for each other. ‘It is the aggregate quantity that matters and there is considerable scope for substituting man-made wealth for natural environmental assets’ (Pearce et al, 1989)SENSIBLE SUSTAINABILITY: No further decline is accepted for known critical natural stocks, while for others substitution between natural and man-made capital is allowed for.STRONG SUSTAINABILITY: The overall stock of natural capital should not be allowed to decline.ABSURDLY STRONG SUSTAINABILITY: No substitution is permitted between the various kinds of natural capital stocks; each stock has to keep to at least its current level.

WORLD RESOURCES INSTITUTE,WORLD RESOURCES 1996-97: The Urban Environment,1996Sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i fabbisogni del presente senza minare la base ecologica e di risorse per le future generazioni

Page 16: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

1972 1a Conferenza internazionale sull’Ambiente Umano, Stoccolma: necessità dell’adozione di uno sviluppo compatibile con l’ambiente assurse a dibattito internazionale. Nel rapporto provocatorio Limits

to Growth, il Club di Roma sottolineò la minaccia di superamento della capacità di carico del sistema terrestre da parte dell’uomo

1987, la Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, presieduta dal primo ministro norvegese Gro Brundtland, redige il rapporto Our Common Future (rapporto Brundtland) in cui si affronta il tema

della stretta connessione fra sviluppo economico e qualità ambientale.

Il rapporto Brundtland popolarizza il concetto di sviluppo sostenibile, e ne dà la definizione più accreditata e utilizzata in tutto il mondo; merito principale è di aver messo in moto un processo che ha

creato il contesto per gran parte delle politiche di sostenibilità e delle attività legislative in materia sfociato nella conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio nel 1992.

La Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo - Rio nel 1992: forse uno dei maggiori, e più celebrati, eventi internazionali organizzati dalle Nazioni Unite. Il livello di frequenza alla conferenza

fu molto elevato e senza precedenti: 178 paesi, 120 Capi di Stato, 8000 giornalisti e più di 30.000 persone parteciparono al summit governativo ufficiale e al parallelo Forum globale delle organizzazioni

non governative (EEA, 1997).

Gli impegni adottati non hanno valenza giuridica e la copertura economica necessaria per avviare il processo di sviluppo sostenibile (soprattutto nei paesi in vds) non è stata trovata né fornita dai paesi

industrializzati, per cui anche l’operatività dei suoi strumenti è stata fortemente inficiata

Page 17: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Dalla conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo - Rio 1992

scaturirono cinque documenti ufficiali che costituiscono ancora oggi il quadro di riferimento principale dello sviluppo sostenibile a livello internazionale:

La dichiarazione di Rio

Agenda 21

Convenzione sulla biodiversità

Principi sulle foreste

Convenzione sui cambiamenti climatici UNFCCC

Page 18: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La dichiarazione di Rio, costituisce un insieme di 27 principi che regolano i diritti, le responsabilità e le relazioni delle nazioni nel perseguimento di uno s.s. tramite un nuovo ed equo sodalizio globale (UNCED, 1992). I principi espliciti: integrazione fra ambiente e sviluppo, equità intergenerazionale, riduzione della povertà e principio precauzionale. Principi corollari: prevenzione, responsabilità comune ma differenziata, secondo i danni provocati e secondo le possibilità economiche, cooperazione, concertazione, consenso.

Agenda 21, è un voluminoso programma d’azione suddiviso in 40 capitoli, individua le aree programmatiche di intervento, gli obiettivi (non quantitativi), gli strumenti e le azioni necessari per realizzare uno s.s. E’ suddiviso in quattro sezioni: 1. Dimensioni sociali ed economiche, 2. Conservazione e gestione delle risorse per lo sviluppo, 3. Rafforzamento del ruolo dei principali gruppi sociali, 4. Mezzi per la realizzazione.

Le principali caratteristiche delle politiche di sostenibilità: necessità di un cambiamento degli attuali modelli di consumo, integrazione dell’ambiente e dello sviluppo nel processo decisionale e partecipazione del pubblico al processo decisionale.

Agenda 21 identifica nove gruppi sociali la cui partecipazione è vitale per realizzare lo sviluppo sostenibile: le donne, i bambini e la gioventù, le popolazioni indigene, le organizzazioni non governative, le autorità locali, i lavoratori e i sindacati, le imprese, la comunità scientifica e tecnologica e gli agricoltori.

Convenzione sulla biodiversità; riconosce valore ed importanza della biodiversità per l’evoluzione ed il mantenimento dei sistemi a supporto della vita della biosfera, richiede sviluppo di strategie nazionali ed internazionali per la protezione della diversità biologica, l’identificazione ed il monitoraggio delle componenti della biodiversità e dei processi e attività che hanno maggiore impatto su di essa. Promuove l’adozione di programmi di protezione, di un uso sostenibile delle componenti delle diversità biologica ed incentiva la ricerca e la formazione su questi temi.

Page 19: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Principi sulle foreste; pur essendo non vincolanti per gli stati firmatari costituiscono il primo sforzo per una gestione sostenibile, una conservazione ed uno sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste.

Convenzione sui cambiamenti climatici -UNFCCC, adottata a New York nel 1992 e firmata al Summit della Terra da 155 Paesi, in vigore dal 1994. La Convenzione e della conferenza di Rio riconobbe a livello mondiale il problema del cambiamento climatico e pose l’obiettivo di stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra a livelli che impediscano l’interferenza antropogenica nel sistema climatico. Questi livelli dovrebbero essere raggiunti in un arco di tempo che permetta agli ecosistemi di adattarsi naturalmente al cambiamento climatico, che non minacci la produzione alimentare e che permetta uno sviluppo economico sostenibile.

I paesi in via di sviluppo imputano ai paesi industriali la responsabilità delle emissioni ad effetto serra e richiedono limiti più restrittivi per i paesi industriali rispetto a quelli in via di sviluppo.

La Convenzione non definì però il valore di queste concentrazioni, che doveva essere stabilito poi. Dopo Rio, ci furono diversi incontri e conferenze degli Stati firmatari della Convenzione per definire esattamente gli obiettivi quantitativi per le emissioni.

Tutte le Conferenze delle Parti, dal 1995 a Berlino a Kyoto nel 1997 furono caratterizzate da un acceso dibattito intorno alla responsabilità differenziata, ovvero su come calcolare le quote di riduzione delle emissioni spettanti a ciascun paese e quindi sugli impegni da assumere, differenziati in base alla propria storia industriale come prospettato dai paesi in via di sviluppo, oppure indifferenziati rispetto alle precedenti responsabilità dell’inquinamento attuale

Kyoto individua e definisce operativamente una parte degli impegni da attuare elencati nella Convenzione: contiene decisioni sull’attuazione operativa degli impegni più urgenti e prioritari (controllo emissioni) relativi ad alcuni settori delle economie nazionali dei paesi industrializzati e ad economia in transizione (Est europeo).

Page 20: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La Convenzione sul clima come tutte le convenzioni ONU ha valore legale quando viene ratificata da un certo numero di paesi.

In particolare quella sul clima è entrata in vigore nel 1994 quindi da allora è una legge quadro internazionale che impegna giuridicamente i paesi che la ratificano alla sua attuazione.

Essendo una legge quadro ha bisogno di leggi attuative che in ambito ONU sono chiamate protocolli

Page 21: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Il Protocollo di Kyoto impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione a ridurre complessivamente del 5%, rispetto ai valori del 1990, le principali emissioni antropogeniche di gas ad effetto serra, CO2 , CH4 , N2O, nel periodo 2008 - 2012.

Il Protocollo di Kyoto è un buon punto di partenza ma i problemi riguardanti i paesi in vds restano aperti; entrerà in vigore dopo 90 giorni dalla data di ratifica di almeno 55 dei Paesi firmatari della Convenzione UNFCCC purché tra tali paesi vi siano i Paesi industrializzati e ad economia di transizione in numero tale da rappresentare almeno il 55% delle emissioni complessive di anidride carbonica (riferite al 1990) di cui essi sono responsabili. Ad oggi 59 Paesi lo hanno firmato, tra cui UE ed i singoli paesi dell’UE, Canada, Australia, Giappone, Cina e molti paesi in vds. Solo le isole Fiji hanno ratificato il Protocollo mentre gli USA non lo hanno ancora firmato anzi nel 2001 Bush annuncia che non ratificherà la convenzione e gli USA si ritirano unilateralmente. A questo punto ci vorrebbe l’appoggio della Russia (17,4% emissioni totali) che non firma per la dipendenza economica dagli USA e per il gioco delle quote.

Nello stesso periodo la riduzione prevista per le emissioni di fluorocarburi idrati (HFCs), perfluorocarburi (PFCs) ed esafluoruro di zolfo (SF6) è sempre del 5% ma rispetto ai valori del 1995.

La riduzione complessiva del 5% è suddivisa differentemente tra i vari paesi: per i paesi UE dell’8% globalmente (8% anche per l’Italia), per gli USA del 7% e per il Giappone del 6%.

Federazione Russa, Nuova Zelanda ed Ucraina devono solo stabilizzare le loro emissioni, mentre Norvegia, Australia e Islanda possono aumentare le loro emissioni rispettivamente dell’1%, 8 e 10%.

Nessun tipo di limitazione alle emissioni di gas ad effetto serra viene previsto per i Paesi in via di sviluppo, perché questo rallenterebbe, o condizionerebbe, il loro cammino verso lo sviluppo socio-economico. (c’è una presa di coscienza delle differenze tra i pvs e paesi sviluppati)Il rischio è che l’impegno di riduzione dei paesi industrializzati e ad economia di transizione sia vanificato dall’apporto di gas-serra dei Paesi in vds (possibile aumento del 30% delle emissioni mondiali di gas-serra al 2010).

Page 22: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Agenda 21Città sostenibili

Le buone e ottime pratiche costituiscono un aspetto settoriale dell’applicazione dei principi di sostenibilità e dell’Agenda 21 e consistono in azioni, progetti, esperienze, a scala generalmente municipale, che riguardano una sola tematica particolare della sostenibilità.

Agende 21 localiDato che molti problemi e soluzioni individuate dall’Agenda 21 hanno le loro radici nelle attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle autorità locali rappresenterà un fattore determinante nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 21. Le autorità locali costruiscono, operano e mantengono le infrastrutture economiche, sociali ed ambientali, sovrintendono i processi pianificatori, stabiliscono locali politiche e regolamenti ambientali e partecipano all’implementazione di politiche ambientali nazionali e sub-nazionali.

Come livello di governo locale più vicino alla popolazione, esse giocano un ruolo vitale nell’educazione, nella mobilitazione e nella risposta al pubblico per promuovere lo sviluppo sostenibile. … entro il 1996, la maggior parte delle autorità locali di ciascun paese dovrebbe aver intrapreso un processo consultivo con la propria popolazione e raggiunto il consenso su un’Agenda 21 locale per la comunità. (UNCED, 1992, cap. 28)

Page 23: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Al termine indicatore (SCOPE, 1997) vengono associati diversi significati e molteplici sono le definizioni presenti in letteratura. Ad es. un indicatore è stato definito come una variabile, come un parametro, come misura, misura statistica, come valore, come indice, come parte di un’informazione, come modello empirico della realtà ed infine, per citarne solo alcuni, come segno.

In realtà un indicatore è considerato generalmente come un segno, ovvero come una variabile che riassume o semplifica rilevanti informazioni, come qualcosa che fornisce una traccia su un tema di più ampio significato o che rende percettibile un trend o un fenomeno che non è direttamente avvertibile – ad esempio, un abbassamento barometrico può indicare l’arrivo di una perturbazione. Quindi, un indicatore deve rendere visibile o percettibile fenomeni di interesse e quantificare, misurare e comunicare informazioni pertinenti al tema di studio.

Si deve sottolineare, comunque, che la principale ragion d’essere degli indicatori è l’utilizzo in processi decisionali, sia pubblici che privati, come fonte di informazione sintetica su problematiche sulle quali si vuole intervenire o su temi che si devono gestire.

Indicatori di Sostenibilità

Page 24: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 25: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 26: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 27: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La Convenzione UNCCD United Nations Convention to Combact Desertification firmata nel 1994 ed in vigore dal 1996.

La Convenzione SCPOP Persistent Organic Pollutants firmata nel 2001 ed in vigore dal 2002.

Altri strascichi positivi di Rio

Page 28: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L'Italia ha determinato il 27,4% del totale dei rilasci di metalli pesanti in atmosfera di tutta la UE, due volte la Germania che la segue in classifica.

Negli ultimi anni, nonostante la migliore efficienza dei processi produttivi, si è registrato un aumento totale delle emissioni clima-alternanti (effetto serra e buco dell’ozono) simile a quello della 2a metà degli anni ’80.

La stima delle emissioni, in termini di CO2 equivalente, indica che nel 1997 c’è stato un incremento del 6% rispetto al 1990. Da segnalare però che la grande penetrazione di utilizzo del gas naturale ha significativamente limitato le emissioni di CO2.

Dal 1970 ad oggi l’estensione della rete stradale è cresciuta del 22%, l’autostradale del 70%, mentre i chilometri di ferrovia sono diminuiti (da 16.073 a 15.986).

In compenso, nell’ultimo decennio è quadruplicata la superficie di territorio protetta, e dal ‘93 vi è stata una esplosione dell’agricoltura biologica (gli ettari coltivati senza fertilizzanti e pesticidi erano 70.000 (‘93), oggi oltre 600.000).

Evoluzione Parco Automobili in Italia

Anno Auto/100 Abitanti

1961 4,8

1971 20,9

1981 32,9

1991 50,1

1992 51,7

1993 51,9

1994 51,8

1995 52,9

1996 53,2

1997 53,9

Fonte: Legambiente

Trasporti "maglia nera" in un’ideale classifica.

Attualmente l’automobile assorbe quasi l’80% di tutti gli spostamenti dei passeggeri. Poco usati gli altri mezzi di trasporto: 6% per treno, 4% per aereo e nave, 1% in bicicletta e - nelle aree urbane - 11% in bus, tram e metro.

Fonte: Legambiente

Page 29: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Il fallimento della Conferenza dell’Aja ha evidenziato l’incapacità dei Governi di mettere in campo politiche moderne e innovative per porre un freno all’aumento dell’effetto serra.

In Italia le emissioni di CO2, il principale "gas serra", dovrebbero diminuire del 6,5% entro il 2010 rispetto ai livelli del ‘90, e invece fino ad oggi sono addirittura cresciute di oltre il 6%, soprattutto a causa dei consumi energetici nel settore dei trasporti aumentati del 18%.

Energie rinnovabili: in Italia ci sono appena 0,4 metri quadrati di pannelli solari installati per abitante (17,5 in Austria, 15,2 in Grecia, 5,1 in Germania, 2,6 in Danimarca) e 277 MW di energia eolica contro i 4.442 della Germania, i 1.812 della Spagna, i 1.738 della Danimarca.

Rifiuti: La produzione di spazzatura è stata nel 1998 (ultimo anno per il quale è disponibile il dato complessivo) di circa 26,8 milioni di tonnellate (466 chili a testa ogni anno), con un aumento rispetto alla quantità stimata nel 1997 di circa l’1% e di circa il 3,3% sul 1996. Cresce però anche la raccolta differenziata dei rifiuti: nell’ultimo decennio è passata dallo zero per cento (all’inizio degli anni ‘90 era poco più di un esperimento) all’11,2%.

Agricoltura: "esplosione" dell’agricoltura biologica, vanno però sottolineati altri due dati assai meno incoraggianti: resta altissimo il consumo di fertilizzanti (1,8 milioni di tonnellate all’anno), e l’Italia insieme alla Francia è il Paese europeo in cui nel 1999 è stato effettuato, sia pure per scopi sperimentali, il maggior numero di rilasci nell’ambiente di organismi geneticamente modificati (circa il 16% dei rilasci europei di piante modificate e circa il 31% dei rilasci di microrganismi).

Fonte: Legambiente

Page 30: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Dal World Summit on Sustainable development - Johannesburg 2002 si trattano nove temi :

Povertà e Millennium Development Goals

Acqua e sistemi igienico sanitari

Energia

Salute

Agricoltura

Biodiversità e sistemi naturali

Globalizzazione

Modelli di produzione e consumo

L’Africa

Il vertice è un fallimento terribile, per molti temi si stabiliscono obiettivi e scadenze temporali molto precise, ma non si specifica mai con che risorse e in che modo gli obiettivi vadano perseguiti.

Page 31: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

In questa lezione si cercherà di:

Svolgere delle considerazioni generali sulla sostenibilità negli ambienti forestali nel Trentino

Evidenziare la peculiarità della sostenibilità nella gestione forestale

Selezionare alcune problematiche particolarmente importanti

Evidenziare alcune pratiche “virtuose” collegate a queste problematiche.

Buone pratiche: la gestione delle foreste in Trentino

Page 32: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Considerazioni generali per il territorio Trentino

Il Trentino è coperto per il 54 % da foreste!

Dal ‘77 al ‘98 la superficie forestale è aumentata del 18%

È ovvio che la tematica della sostenibilità negli ambienti forestali sia particolarmente importante

È il frutto di scelte politico gestionali ben precise e di congiunture economiche

Esiste una lunga tradizione di gestione forestale

L’ambiente è una realtà sentita anche culturalmente

Page 33: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Regioni e Superficie (ha) Tasso di Superficie boscata (ha) Superficie boscata (%)

Province autonome totale boscata forestazione pubblica privata gestita pubblica privata gestita

Provincia di Trento 620.687 343.734 55% 261.327 82.407 268.378 76% 24% 78%

Provincia di Bolzano 739.998 310.782 42% 96.342 214.440 310.782 31% 69% 100%

Veneto 1.839.084 330.720 18% 135.595 195.125 128.793 41% 59% 39%

Friuli-Venezia Giulia 785.497 285.000 36% 173.850 111.150 175.600 61% 39% 62%

Piemonte 2.539.894 663.748 26% 213.063 450.685 56.809 32% 68% 9%

Val d'Aosta 326.341 86.550 27% 37.150 49.400 37.113 43% 57% 43%

Lombardia 2.386.065 493.867 21% 168.979 324.888 165.968 34% 66% 34%

Totale 9.237.566 2.514.401 27% 1.086.306 1.428.095 1.143.443 43% 57% 45%Alpi e Prealpi 2.693.600 806.400 30% 491.600 223.100 388.000 69% 31% 54%Plateau 941.300 226.900 24% 132.200 93.400 138.100 59% 41% 61%Jura 493.500 200.700 41% 149.200 50.400 148.500 75% 25% 74%

Confronto fra superficie forestale totale e boscata suddivisa per tipo di proprietà e parte sottoposta ad assestamento per alcune delle regioni e Provincie autonome italiane più attive

nei confronti della gestione forestale e per le principali regioni geografiche della Svizzera (Da Bettelini et al 1999)

Page 34: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Sia pur con gli inevitabili limiti che sono dovuti in gran parte alla necessità di adeguarsi ai rapidi cambiamenti della società, la gestione forestale in

Trentino non presenta particolari problemi di sostenibilità

Per capire quali sono i processi virtuosi in atto

Si devono capire le problematiche

Gravi problemi di sostenibilità paiono venire piuttosto da altri settori

l’agricoltura gli ambiti urbanizzati nei fondovalle e alta quota

le infrastrutture

I temi relativi ad altri ambiti non vengono ovviamente trattati in questa sede ma i forestali che non possono più prescindere da problematiche di questo tipo, che coinvolgono il governo dell’intero territorio montano: è necessario il superamento della settorialità

Page 35: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Problemi dell'attuale gestione forestale e molti dei conflitti tra le diverse forme di uso e la conservazione dell'ecosistema forestale:

Si capiscono attraverso una lettura in chiave storica dei profondi cambiamenti che hanno interessato le regioni alpine nel corso del '900

La secolare presenza dell'uomo in montagna è stata resa possibile da forme di sfruttamento del territorio volte ad assicurarne la sopravvivenza in un ambiente di per sé inospitale e fisicamente fragile

Le attività umane miravano alla produzione di alimenti e materie prime sufficienti al fabbisogno delle comunità locali ed alla realizzazione di un habitat idoneo alla vita

dell'uomo, soprattutto in relazione alla necessità di difesa dai pericoli naturali.

La storia mostra come il rapporto tra l'uomo e gli ecosistemi montani, nel tempo, ha subito alterne vicende, legate alla pressione dell'incremento demografico, agli

aspetti economici prevalenti, a problemi sociali di varia natura.

Ogni epoca ha avuto perciò i suoi problemi ecologici: dalla forte riduzione delle superfici forestali all'eccessivo sfruttamento dei pascoli. Il passato non è stato sempre ecologico!

Si è venuto però a creare, con le attività dell'uomo, un equilibrio "colturale", più o

meno lontano da quello naturale, ma comunque in grado di garantire una propria

funzionalità agli ecosistemi.

Page 36: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Le attività tradizionali esercitate in montagna

dovevano garantire la continuità di una produzione costante!

Tendevano ad avere un effetto stabilizzante sul territorio nei confronti dei pericoli naturali, assicuravano il mantenimento di una elevata diversità

ecologica e, garantivano la tutela delle peculiarità paesaggistiche.

Il paesaggio rurale

è il frutto di una molteplicità di metodi ed intensità di gestione adatti alle diverse

situazioni locali

è costituito da un complesso mosaico di ecosistemi

L’equilibrio colturale, realizzatosi nel corso dei secoli, è stato messo profondamente in crisi nel breve volgere di poco più di una generazione:

nella montagna alpina si è assistito all’abbandono quasi completo delle attività del settore primario

espansione del bosco su terreni agricoli e pascoli abbandonati

forte diminuzione o cessazione completa delle attività forestali

Considerazioni sull’abbandono

Page 37: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

In Trentino, contrariamente al settore dell'agricoltura e della zootecnia tradizionale,

il settore forestale si è mantenuto ancora piuttosto vitale

domande, attese e pressioni sulle foreste, spesso contraddittorie, condiziona la gestione forestale e pone alla pianificazione interrogativi difficili da risolvere

ma la molteplicità di

il tradizionale strumento della pianificazione forestale, non pare più sufficiente: il forestale è oggi costretto a uscire da quello che era il suo campo d'azione tradizionale, per affrontare aspetti che concernono l'intero territorio montano

Nella provincia di Trento ci si sta progressivamente orientando versoclassica pianificazione su scala aziendale + pianificazione su scala

sovraziendale

superando i confini della proprietà, permetterebbe più agevolmente di tener conto degli interessi della collettività nei confronti del bosco e degli ecosistemi montani in genere e di coordinarsi ed integrarsi meglio con gli altri strumenti di pianificazione del territorio.

(piani di assestamento) (la cosiddetta pianificazione regionale).

Piani aziendali o piani economici.

Page 38: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

I piani, detti piani di assestamento, regolano, a livello di azienda, la gestione forestale sul medio periodo (in Trentino hanno una validità in genere di 10 anni)

per garantire con continuità nel tempo un'elevata produzione di beni e servizi,.

Il concetto di continuità, che è alla base dell'assestamento, si è arricchito di nuove sfumature e significati con il passare del tempo, di pari passo con il mutare delle condizioni sociali ed economiche ed il progredire delle conoscenze scientifiche

Sono stati il modello gestionale del territorio ante litteram, esprimevano la compatibilità fra uso e conservazione del territorio e delle sue risorse

Questo presuppone ovviamente che non vengano intaccate, ma anzi conservate e migliorate, le basi naturali della produzione

La prospettiva temporale della gestione forestale è quella del lungo periodo, l'unica che permetta di affrontare con successo le problematiche dei boschi..

Nell'ambito di questa realtà il Trentino è una delle regioni in cui questa tradizione di continuità gestionale è particolarmente antica e sentita

Peculiarità della sostenibilità nella gestione forestale

Page 39: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Interesse nei confronti delle foreste si è spostato

Da continuità produzione legnosa e funzione protettiva

A funzione turistico-ricreativa di assorbimento di CO2 igienica, biodiversità, ecc.

Negli anni ‘80 si discutevano molti dei contenuti che animano l'attuale dibattito sullo sviluppo sostenibile e si cercava di valutarne il costo sia in termini ambientali

che economici, ben prima che lo sviluppo sostenibile diventasse “di moda”

•capacità di gestire risorse naturali nell'ottica del lungo termine;

•consapevolezza del dovere sociale verso la collettività;

•responsabilità verso le generazioni future;

•obiettivo di gestire risorse rinnovabili, ma limitate, con criteri di economicità.

Si cercava inoltre di verificare se alcune scelte tecniche come la selvicoltura naturalistica fossero vincenti ed ecologicamente appropriate

Nell’ottica di lungo periodo

Page 40: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Per quello che si è detto circa la peculiarità della gestione forestale si può affermare che la gestione forestale in Trentino si è orientata da decenni in

direzione della sostenibilità

può ulteriormente migliorare,è un'attività dinamica che deve adattarsi alle nuove esigenze che si prospettano

D’altro canto

gli obiettivi e le scelte colturali individuate dal piano possono ovviamente risentire delle conoscenze umane inevitabilmente limitate

Si può però affermare che non vi è, in Trentino, un problema di sostenibilità generale, mentre si può intervenire per migliorare e rendere più efficienti dei

processi in corso.

Non si può comunque pensare che, per il semplice fatto di essere gestito sulla base di un piano, un territorio sia automaticamente gestito in conformità con gli

obiettivi dello sviluppo sostenibile

Page 41: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

•Aumento della superficie forestale a scapito della superficie agricola e pascoliva abbandonata (non è solo un problema di gestione forestale)

•Antieconomicità degli esboschi che favorisce la diminuzione degli addetti del settore lo spopolamento della montagna

•Effetti dell’opera di progressiva conversione dei cedui di faggio in boschi di alto fusto e l’abbandono all’evoluzione naturale di altre formazioni cedue

•Regresso di alcuni tipi di formazioni pioniere (pinete, lariceti) in seguito alla diminuita pressione dell’uomo sui territori montani

•Utilizzo improprio della rete di viabilità forestale sviluppatasi con l’estendersi sul territorio boscato della selvicoltura naturalistica

•Utilizzo del legno come fonte di energia rinnovabile

•Necessità di favorire la fissazione del carbonio

Alcune problematiche forestali

Page 42: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Per affrontare queste problematiche in maniera costruttiva è necessario che esista un buona pianificazione di base e che io

possa disporre di molte informazioni

In Trentino sono disponibili grandi quantità di dati relativi al territorio forestale, è possibile risalire indietro nel tempo di

diversi decenni grazie ai piani di assestamento

Inoltre tutte le informazioni sono state inserite nei sistemi informativi geografici consentendone una rapida consultazione

ed elaborazione

Come detto , circa l'80% della superficie forestale del Trentino è gestita secondo piani di assestamento. Questo valore esprime la capacità di controllo, pianificazione e intervento che può essere portata avanti nel territorio forestale trentino.

Page 43: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Pianificazione è un processo continuo (in Trentino ad esempio molti piani sono già alla terza, se non alla quarta revisione) quindi,

Dove la redazione di un piano di assestamento, non è più giustificata da un reale interesse economico della produzione legnosa, (costi elevati), grazie

ad una capillare pianificazione, si può

grazie al controllo sui risultati raggiunti, le scelte di piano possono essere via via riviste e perfezionate, anche sulla base delle nuove conoscenze che nel frattempo sono state acquisite

mantenere sotto controllo l'insieme del territorio montano

garantire un monitoraggio continuo dei cambiamenti in

corso

L’aver scelto di pianificare e monitorare il territorio in maniera capillare si configura come una buona pratica

Page 44: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Colture Foresta Cereali Pioniera Matura

Fotosintesi totale (PPL) 3850 12200 45000 Respirazione piante 650 4700 32000 Produzione di fitomassa (PPN) 3200 7500 13000 Respirazione degli eterotrofi 400 4600 13000 Produzione netta del sistema (PNS) 2800 2900 0 Rapporto PNS/PPL 72,7 23,8 0 Rapporto PPL/R 3,7 1,31 1 Rapporto tra produzione primaria lorda e netta in ambienti agrari e forestali con particolare riferimento alla

differenza di produzione netta fra foresta pioniera e foresta matura. Da Bullini et al. espressi in kcal m-2 a-1

  Ripresa annua

Incremento corrente

Ripresa annua/Ic

Ripresa annua

Incremento corrente *

Ripresa annua/Ic

   

Distretti forestali Fustaia (1968-1977) Fustaia (1998)

m3 m3   m3 m3

Totale

302.733 562.223 0,54

525.491

945.087 0,56

Fissazione CO2

Page 45: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Data la distribuzione del bosco su tutto il territorio, si può affermare che

Quantità di CO2 fissata in Trentino negli ambienti forestali si dovrebbe aggirare (stime) intorno ad un terzo della CO2 immessa

nell’ambiente in Trentino!

il Trentino possiede potenzialmente una grande capacità di stoccaggio di CO2

Le scelte gestionali riguardanti il bosco e quelle riguardanti i modi di impiego dei prodotti legnosi possono influenzare significativamente la quantità di CO2 fissata mediante fotosintesi

Poiché il Trentino è molto forestato (54%) viene da pensare che la foresta sia sufficiente ad assorbire la CO2 prodotta dalla provincia

Produzione legnosa: bilancio tra incremento e ripresa legnosa: negli ultimi decenni accumulo considerevole di biomassa nei boschi trentini

Page 46: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Confronto tra energia potenzialmente ricavabile dai residui di prima lavorazione del legno e fabbisogni energetici provinciali del 1995

Utilizzo della biomassa come fonte di energia rinnovabile

Page 47: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Valori in migliaia di lire Valori in migliaia di lire 1997 1998 Legno comune segato Area Europa L. 57.553.248 L. 59.489.802 America L. 226.704 L. 232.711 Australasia L. 160.283 L. 309.488 Africa L. 265.100 L. 150.652 Legno comune, rozzo o semplicemente sgrossato con l'ascia Area Europa L. 32.494.967 L. 28.396.482 America L. 33.499 L. 155.384 Australasia L. - L. - Africa L. 374.516 L. 364.306 Legno fino segato Area Europa L. 30.882 L. - America L. - L. - Australasia L. - L. - Africa L. 21.993 L. - Legno fino, rozzo o semplicemente sgrossato con l'ascia Area Europa L. - L. - America L. - L. - Australasia L. - L. - Africa L. 411.868 L. 1.323.006 Totale L. 91.573.060 L. 90.421.831

Quanto del legname importato viene prodotto rispettando criteri di sostenibilità nei paesi di origine? A questa domanda è impossibile rispondere, partendo dalle informazioni in nostro possesso.

Page 48: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Alcune delle proposte incluse nella relazione per la conferenza triennale “Progetto Legno” Pedrolli 1996

- Assunzione da parte di tutte le amministrazioni locali del sistema di utilizzazione

diretta con contratti pluriennali (un’esperienza pilota condotta in Tesino ha dato

ottimi risultati);

- Varo di una normativa che riconosca al boscaiolo il diritto alla cassa integrazione

guadagni e modifichi l’ordinamento previdenziale prevedendo per i boscaioli

l’inquadramento allo SCAU;

- Adeguamento delle norme di sicurezza introdotte dal D.L. 626/94 alla specifica

realtà del lavoro in bosco;

- Promozione massiccia della materia legno sia nelle forme di utilizzo tradizionali

sia nelle forme nuove (es. teleriscaldamento);

- Varo di una normativa che preveda la concessione di un sostegno diretto ai

singoli boscaioli rapportato ai volumi di legname da ciascuno lavorati.

Mantenimento dell’attività produttiva

Page 49: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

La partecipazione pubblica ai processi decisionali che interessano la gestione delle risorse forestali è garantita da una serie di norme e procedure, in parte derivanti da antiche consuetudini e da specifici regolamenti, in parte da una normativa di recente introduzione (Pettenella et al. 2000).

procedure di approvazione dei piani di assestamento e dei piani dei tagli - vengono sistematicamente organizzate su scala locale delle “Sessioni forestali”, riunioni aperte al pubblico in cui i rappresentanti dei SF presentano e discutono le ipotesi relative ai prelievi da effettuare nei boschi demaniali;

 statuti e le norme che regolano la gestione delle proprietà forestali collettive (Regole, Comunioni, Comunalie, Comunità, Vicinie, Consortele, ecc.);

 normativa relativa all’imposizione del Vincolo idrogeologico e quella in merito al rispetto del Vincolo ambientale offre al pubblico notevoli poteri di contestazione rispetto a scelte relative alla gestione delle formazioni forestali;

 normativa nazionale e regionale relativa alla procedure per la Valutazione d’Impatto Ambientaleche, nel caso di grandi opere che possano avere impatti sulle risorse forestali, prevedono esplicitamente forme di consultazione e di partecipazione del pubblico al processo decisionale.

Page 50: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

L’inventario degli alberi monumentali. Nel 1982 il Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il personale forestale delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, ha effettuato un inventario degli "alberi di notevole interesse”. Sono state raccolte 22.000 schede di alberi di particolare interesse che sono state poi ulteriormente selezionate, fino ad individuare 2.000 esemplari di grande interesse e, fra di essi, 150 che presentano un eccezionale valore storico o monumentale.Censimenti degli alberi monumentali, marchiatura degli stessi e diffusione di materiale illustrativo sono iniziative portate avanti da molte amministrazioni regionali e locali.Fonte: http://www.corpoforestale.it/home3.htm

 

Molti sono i cambiamenti che sono avvenuti nel paesaggio alpino negli ultimi 50 anni. Le conseguenze più appariscenti sono sicuramente quelle che si manifestano sull’alterazione e la perdita del paesaggio tradizionale della montagna alpina; meno evidenti e più difficili da valutare sono le conseguenze legate alla perdita di biodiversità, che si accompagna alla distruzione del mosaico di ecosistemi che tale paesaggio costituiva ed al quale in particolare erano legate specie animali che attualmente appaiono più o meno fortemente minacciate dall’espansione del bosco nelle zone aperte

Paesaggio

Page 51: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Buone PraticheRisparmio sul taglio del legname ripresa=circa metà dell’incremento

Pianificazione e monitoraggio su tutto il territorioAiutata da congiunture economiche

Aiutata da distribuzione proprietà, Pratica della martellata

Scelta rinnovazione naturale (scelta tecnica specifica)

Ecocertificazione

Valorizzazione prodotti legnosi L’esistenza del “Progetto legno” che ha cercato di individuare le problematiche della filiera del legno evidenziando alcune possibili forme di intervento per rivitalizzare il settore e mantenere un legame tra popolazione e territorio.

Progettazione reti di esbosco integrate

Definizione, ormai portata quasi a compimento, del riconoscimento di qualità (ISO14001) al settore foreste, un riconoscimento non al prodotto ma al “comportamento” del servizio foreste (sia per l’attività amministrativa che tecnica) che gestisce e controlla il bosco.

L’attuazione del “Tavolo forestale” come elemento di interazione pubblico-privato di tutto il processo di produzione attraverso la formalizzazione di rapporti attuativi di componenti della società che si confrontano sugli argomenti che coinvolgono la realtà trentina permettendo un interazione con industrie e consumatori attraverso le loro associazioni di rappresentanza

Page 52: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Variazione della superficie forestale: la superficie forestale totale è in aumento.

Produzione legnosa: bilancio tra incremento e ripresa legnosa negli ultimi anni: negli ultimi decenni vi è stato un accumulo considerevole di biomassa nei boschi trentini.Questi indicatori forniscono informazioni nei confronti di alcune funzioni fondamentali quali quelle di produzione, protezione, mantenimento del ciclo del carbonio, ecc.

Seri danni causati da agenti biotici ed abiotici: dà un quadro generale della salute degli ecosistemi forestali riferendosi sia ai danni provocati da insetti e funghi, che da danni causati dal fuoco e da agenti atmosferici in genere.

Percentuale di foresta gestita secondo Piani di Assestamento o secondo linee guida di gestione: circa l’80% della superficie forestale del Trentino è gestita secondo piani di assestamento. Questo valore esprime la capacità di controllo, pianificazione e intervento che può essere portata avanti nel territorio forestale trentino.

Erosione del suolo: proporzione di superficie forestale gestita prevalentemente allo scopo della protezione del suolo: la quasi totalità del territorio trentino è sottoposta a vincolo per scopi idrogeologici, sottolineando quindi l’importanza attribuita al bosco nel controllo dell’erosione.

Variazioni nella percentuale di occupati nel settore forestale e nelle aree rurali (foresta, utilizzazioni, industria del legno o ad esso connessa): l’andamento di questo indicatore è legato alla vitalità della filiera legno.

Indicatori scelti come più significativi

Page 53: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 54: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 55: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 56: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 57: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 58: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"
Page 59: Lo Sviluppo Sostenibile e le sue implicazioni nell’ambito ...ciolli/PagineMarco/svilupposostenibile.pdf · Sviluppo Sostenibile Ma cos’è lo sviluppo sostenibile? "Sviluppo sostenibile"

Global Assessment of Human Induced Soil Degradation (GLASOD)