Sviluppo integrato del turismo nella provincia di crotone s. barresi 2010

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24/05/2010 - 0 - PROVINCIA DI CROTONE Tavolo di Concertazione delle Istituzioni, delle Forze Sociali ed Economiche S S I I S S T T E E M M A A T T U U R R I I S S T T I I C C O O I I N N T T E E G G R R A A T T O O P P R R O O V V I I N N C C I I A A D D I I C C R R O O T T O O N N E E P P I I A A N N O O D D I I A A Z Z I I O O N N E E Realizzazione a cura del Dott. Salvatore Barresi Hanno collaborato alla stesura del Piano di Azione il Gruppo di Esperti segnalati dagli Enti Istituzionali Provinciali e Regionali

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PPRROOVVII NNCCII AA DDII CCRROOTTOONNEE Tavolo di Concertazione

delle Istituzioni, delle Forze Sociali ed Economiche

SSII SSTTEEMM AA

TTUURRII SSTTII CCOO II NNTTEEGGRRAATTOO PPRROOVVII NNCCII AA DDII CCRROOTTOONNEE

PPII AANNOO DDII AAZZII OONNEE Realizzazione a cura del

Dott. Salvatore Barresi Hanno collaborato alla stesura del Piano di Azione il Gruppo di Esperti segnalati dagli Enti Istituzionali Provinciali e Regionali

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INDICE

1 Relazione metodologica del processo di Partenariato 3

2 Il turismo è una delle realtà più importanti della società contemporanea 4

3 Analisi del comparto turistico della provincia di Crotone 4

4 L’intervento proposto 8

5 Le strategie dell’ente economico agenzia di sviluppo integrato 8

6 La filosofia dell’intervento 8

7 Analisi SWOT 11

8 Lo Scenario 13

9 Gli Obiettivi 13

10 La Concertazione - Workshop 15

PARTE PRIMA – PIANO PROGETTUALE 17

11 Proposta Progettuale 18

12 Azioni di lancio del Sistema Turistico Integrato “ Breve Periodo” 21

13 Azioni successive del Sistema Turistico Integrato “Lungo Periodo” 23

Le Fasi del Progetto – Cronoprogramma attività 24

Modello di sviluppo del progetto - tempistica 27

Idea di forza 28

PARTE SECONDA - PIANO GESTIONALE ED ECONOMICO 29

14 Gestione del Progetto 30

15 Gli aspetti finanziari 33

16 Scheda finanziaria – collegamento al POR Calabria 2007-2013 35

Piano formativo settoriale 39

Statuto – Agenzia per lo Sviluppo Turistico Integrato 41

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1. RELAZIONE METODOLOGICA DEL PROCESSO DI PARTENARIATO

Da decenni c’è attesa per una riforma del settore turistico capace di ammodernare e governare con efficacia le trasformazioni avvenute nel settore, e che possa rilanciare il modello di sviluppo turistico integrato, strumento utile a rivitalizzare la programmazione.

Una delle esigenze di fondo del settore turistico nella Provincia di Crotone è infatti quella di rompere l’isolamento cronico del territorio, totalmente privo di ogni inquadramento territoriale.

Mancato il tentativo della programmazione negoziata (contratto d’area, sovvenzione globale), e non riuscito il tentativo di elaborare interventi di programmazione negoziata settoriali (turismo), oggi la questione dell’assetto turistico del territorio si presenta denso di novità in cui s’incrociano in un groviglio incomprensibile le politiche dei precedenti governi Regionali e Nazionali.

Pertanto, oggi, su scala locale, ci sono condizioni legislative, politiche ed istituzionali favorevoli, che rendono possibile l’individuazione di scelte di rilevanza provinciale e contestualmente proponga soluzioni attraverso un processo di consultazione nel quale si tenti di coinvolgere i soggetti istituzionali e sociali partecipi dello sviluppo del territorio.

Certamente l’occasione innovativa e di forte motivazione del territorio e degli operatori turistici ha dato vita alla costituzione di un tavolo di concertazione istituzionale per la nascita di un’agenzia di sviluppo turistico, quale ente propulsivo di promozione e consultivo.

Gli incontri di concertazione alla presenza di una forte rappresentanza territoriale e settoriale, hanno portato ad una metodologia di pianificazione, tale, da rendere possibile l’individuazione di scelte operative e che contestualmente ha proposto soluzioni attraverso un processo partecipativo di consultazione e codecisione dei soggetti istituzionali e sociali partecipi dello sviluppo turistico della nostra Provincia.

Una metodologia che ha raggiunto l’obiettivo di individuare e specificare regole, obiettivi ed azioni per lo sviluppo locale turistico.

È stato definito un percorso per giungere alla costituzione di una struttura con compiti di programmazione e coordinamento nell’ambito dello sviluppo turistico territoriale.

Per definire i compiti dell’agenzia e le attività da realizzare, si è dato vita ad un tavolo tecnico, cui i soggetti presenti all’incontro partecipano con un proprio rappresentante.

Durante gli incontri del tavolo tecnico si è definito un metodo di lavoro che ha portato alla formazione di tre tavoli ristretti impegnati rispettivamente:

• nella definizione di un programma a medio/lungo termine;

• nella definizione di un programma a breve termine;

• nella rilevazione dei disservizi indicati dagli operatori del settore su tutto il territorio provinciale.

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2. IL TURISMO È UNA DELLE REALTÀ PIÙ IMPORTANTI DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA

Il turismo è una delle realtà più importanti della società contemporanea e presenta implicazioni rilevanti di natura economica e socio-culturale, tanto che è ormai destinato a diventare un’industria trainante in tutte le economie moderne e la primaria fonte di reddito e di lavoro in molti paesi del mondo.

In questo scenario l’Italia presenta una tradizione consolidata, tuttavia fatica a reggere la competizione crescente oltre che dei paesi con maggiori quote relative al mercato di arrivi e presenze, anche delle nuove aree che si affacciano nel panorama dell’offerta turistica.

Per rispondere alle sfide competitive la modernizzazione delle imprese del settore e la realizzazione di sistemi turistici locali diventano le scelte strategiche più importanti per il suo sviluppo: di conseguenza la disponibilità di capitale umano adeguato è un elemento cruciale per permettere alle realtà territoriali di giocare la propria partita. A maggior ragione nel Mezzogiorno che rappresenta la realtà del paese dove la primaria esigenza è quella di risolvere i problemi dello sviluppo locale e dell’occupazione.

La particolarità delle imprese turistiche, che le differenzia da ogni altra impresa terziaria, è che la qualità del prodotto consumato dai clienti si caratterizza per la presenza fisica degli operatori, che pongono in essere il servizio nello stesso momento in cui questo viene consumato: ne consegue che la professionalità delle risorse umane diventa un punto centrale nella definizione del livello qualitativo della produzione e, in tal senso, la professionalità va intesa oltre che come possesso delle necessarie conoscenze, capacità tecniche e competenze, anche come atteggiamento di massima percezione dei bisogni e delle necessità degli utenti dei servizi turistici

3. ANALISI DEL COMPARTO TURISTICO DELLA PROVINCIA DI CROTONE

La stagione 2005 (ultimo dato disponibile), è stata una buna stagione per il settore facendo registrare un incremento del 16% degli arrivi e del 16,17% delle presenze rispetto al 2000 : (elaborazione dati CCIAA – KR - APT - KR)

Andamento storico del movimento turistico complessivo in Calabria

Anni Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze arrivi Presenze arrivi Presenze

2001 946.977 5.399.237 136.101 882.837 1.083.078 6.282.074

2002 956.782 5.108.207 133.208 866.411 1.089.990 5.974.618

2003 1.044.500 5.757.640 152.853 1.027.360 1.197.353 6.785.000

2004 1.129.046 6.221.154 163.608 1.077.226 1.292.654 7.298.380

Andamento storico del movimento turistico alberghiero in Calabria

Anni Italiani Stranieri Totale

arrivi Presenze arrivi Presenze arrivi Presenze

2001 809.243 3.843.808 121.321 734.866 930.564 4.578.674

2002 818.869 3.696.869 107.848 628.097 926.717 4.324.966

2003 915.650 4.388.817 133.252 847.373 1.048.902 5.236.190

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2004 992.121 4.819.294 145.517 906.910 1.137.638 5.726.204

Andamento storico del movimento turistico extralberghiero in Calabria

Anni Italiani Stranieri Totale

arrivi Presenze arrivi Presenze arrivi Presenze

2001 137.734 1.555.429 14.780 147.971 152.514 1.703.400

2002 137.913 1.411.338 25.360 238.314 163.273 1.649.652

2003 128.850 1.368.823 19.601 179.987 148.451 1.548.810

2004 136.925 1.401.860 18.091 170.316 155.016 1.572.176

Incidenza quota mercato totale del turismo a Crotone

Anni Italiani Stranieri Totale

arrivi Presenze arrivi Presenze arrivi Presenze

2002 8,1 9,5 5,3 5,2 7,8 8,9

2003 9,7 11,7 4,2 4,1 9,0 10,5

2004 8,7 9,2 2,7 2,7 7,9 8,3

Incidenza quota mercato alberghiero del turismo a Crotone

Anni Italiani Stranieri Totale

arrivi Presenze arrivi Presenze arrivi Presenze

FLUSSO TURISTICO REGIONE CALABRIA

0200000400000600000800000

100000012000001400000

ITA

Stranie

riTOT.

2001200220032004

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2002 8,0 10,5 5,7 6,2 7,8 9,8

2003 10,3 13,8 3,8 3,2 9,5 12,1

2004 9,7 11,4 2,7 2,6 8,8 10,0

Come si denota dai dati espressi nelle tabelle, nella provincia di Crotone c’è un incremento numerico del flusso turistico sia in termini di arrivi che di presenze, che non è accompagnato da un incremento percentuale sul flusso turistico della regione. Questo dato denota che l’incremento dei flussi turistici nella provincia di Crotone è stato meno attivo rispetto alla media regionale.

Negli ultimi anni, si è anche registrato un aumento del turista che chiede servizi di qualità. Infatti, negli anni passati gli alberghi della zona a 3 o 4 stelle, e i campeggi della provincia di Crotone non facevano registrare il tutto esaurito, al contrario degli affittacamere che avevano dei buoni livelli di presenze. A partire dal 1998/99, con l’incremento delle pretese qualitative del turista è stata una buona annata anche per campeggi ed alberghi, facendo registrare il tutto esaurito. Di questo andamento non hanno risentito i campeggi, che hanno mantenuto sempre dei buoni livelli di presenze.

Questo dato dimostra come il turista sta cambiando le proprie abitudini, cercando non piu’ la struttura economica che gli consente di risparmiare pochi Euro, ma oggi cerca quelle strutture che offrono determinati servizi anche pagando di piu’ pur di avere tutto quello di cui ha bisogno.

Da una ricerca condotta dal Cirm piu’ del 30% dei turisti sceglie la struttura fidandosi del consiglio di amici e parenti.

Infatti offrendo un buon prodotto/servizio ci sono buone possibilità che il cliente faccia una buona propaganda con parenti ed amici incrementando il numero di potenziali clienti della struttura turistica.

Il tutto ha confermato la tendenza a crescere del settore, con una buona crescita dei flussi nelle strutture ricettive: nel 2002, 2003 e 2004. Gli alberghi e le strutture complementari operanti in Calabria hanno registrato nel 2004 1 milione e 292 mila arrivi, per un totale di 7 milioni e 298 mila presenze. Rispetto al 2001 si è verificata una crescita del 16 per cento del numero d’arrivi e del 16,17 per cento del numero di presenze. Tale risultato, pur proseguendo la tendenza positiva iniziata nel 1998, mette in luce un netto miglioramento rispetto alla già forte espansione registrata nel 2001, quando gli arrivi erano aumentati del 7,7 per cento e le presenze di quasi il 10,0 per cento. L’accelerazione è stata marcata sia per la clientela italiana, sia per quella straniera che ha comunque mantenuto un ritmo di crescita più sostenuto. Basti pensare che per la stagione 2004 gli operatori hanno fatto registrare il tutto esaurito.

FLUSSO TURISTICO PROVINCIA DI CROTONE in %

0

2

4

6

8

10

12

ITA Stranieri TOT.

2002

2003

2004

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Il quadro risulta ancora piu’ stupefacente se consideriamo il fatto che nella zona in questione ci sono poche strutture ricettive. Un dato per tutti, basti pensare che l’83% dei turisti che visitano la nostra zona alloggia in albergo o in strutture ricettive organizzate, il restante 17%, non trovando strutture ricettive disposte ad accoglierli, e pur di trascorrere le loro ferie in una zona incontaminata e di straordinaria bellezza come la nostra si adattano in alloggi di fortuna offerti dai privati cittadini, dovendo a volte fare anche 2/3 Km per arrivare al mare.

Il dato positivo di tutta questa situazione è dato dall’incremento degli arrivi e da quello delle presenze .

Ulteriore stimolo e motivazione di successo di un intervento di sviluppo turistico integrato, risiede nel fatto che le strutture ricettive in tutta la provincia di Crotone, ammontano a circa 60, concentrate prevalentemente nella zona di Crotone e di Isola di Capo Rizzuto, e che da sole devono far fronte ad un flusso turistico di circa 102.119 arrivi e 605.765 presenze .

Inoltre se consideriamo che un buon 60% del flusso turistico è composto da over 40, che cercano nei pochi giorni delle loro ferie luoghi ove soggiornare per disintossicarsi dallo stress del lavoro e dalla vita frenetica delle città e che buona parte di questi è composta da pensionati benestanti che anche durante i mesi invernali hanno bisogno di soggiornare in luoghi con clima mite e per periodi di tempo piu’ o meno lunghi, il quadro risulta completo.

Infatti, partendo dai dati di una indagine ISTAT, che prende come riferimento la popolazione del 1996, e secondo una ipotesi ritenuta la piu’ probabile allo stato delle attuali conoscenze, la popolazione over sessanta nel 2030 sarà di 14.4 milioni di persone, pari a circa il 27% della popolazione totale del nostro paese. Se a questo dato si aggiunge che l’aspettativa media di vita raggiunge oggi gli 85 anni di età per le donne e gli 82 per gli uomini, e che le scoperte scientifiche in termini di cura delle malattie incideranno efficacemente nel debellare le patologie piu’comuni che colpiscono la terza età. Lo scenario che si prefigurerà nei prossimi anni sarà quello di avere una grossa percentuale di anziani, in buona salute, che domanderà servizi innovativi in termini di consumo del tempo libero.

D'altronde, negli Stati Uniti, da tempo per motivi anche climatici molti anziani vanno a trascorrere molti mesi dell’anno in stati come la Florida.

Lo scenario che si prefigurerà nei prossimi anni sarà quello di avere una grossa percentuale di anziani, in buona salute, che domanderà servizi innovativi in termini di di consumo del tempo libero.

Il fattore climatico ( Clima mite anche nei mesi invernali, vicinanza al mare ed alla montagna, vicinanza a strutture termali), è prerogativa peculiare della regione Calabria nonché della provincia di Crotone.

Le particolari condizioni climatiche, il paesaggio suggestivo e di incomparabile bellezza, la vicinanza del mare e della montagna, danno la possibilità alla struttura di offrire oltre ai tipici servizi interni, anche una serie di servizi alternativi esterni:

Gite guidate di interesse storico archeologico presso i numerosi comuni della provincia ricchi di siti architettonici, memoria storica di antichi fasti e di civiltà passate;

Escursioni in montagna (raccolta funghi o passeggiate nel parco nazionale della Sila);

Possibilità di balneazione durante la stagione estiva e di sport invernali (sci, bob, etc.) durante la stagione invernale;

Tour eno-gastronomici: possibilità di gustare la cucina tipica ed i prodotti tipici, dal vino ai formaggi, dagli insaccati al pesce, etc.;

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Questi ed altri fattori possono diventare i punti di forza per attrarre, a livello Nazionale ed Internazionale, target di turisti disposti a passare periodi dell’anno in centri che oltre a garantire il relax e la tranquillità, stimolino attraverso una serie di attività la voglia dell’anziano di essere ancora protagonista del proprio tempo e della propria creatività.

4. L’INTERVENTO PROPOSTO

Fare Turismo è pensare il turismo non solo come svago, ma soprattutto come attività economica importante per lo sviluppo del paese e per le opportunità di occupazione che potrà offrire.

Fare Turismo è divulgare una nuova “cultura del turismo”, anche a vantaggio di nuovi atteggiamenti e comportamenti imprenditoriali.

Fare Turismo è concretamente offrire orientamenti e opportunità ai giovani e alle persone che desiderino progettare il proprio futuro professionale nel turismo.

La modalità di intervento proposta è di costituire un Ente Economico - Agenzia di Sviluppo Integrato - una società mista a partecipazione pubblica maggioritaria, costituita dai Comuni della Provincia di Crotone, da enti pubblici economici e da rappresentanze di categoria del partenariato economico e sociale.

Il suo scopo è quello di svolgere, per l'area, un ruolo di sostegno alla programmazione dello sviluppo locale, di promozione e di attuazione di programmi di investimento territoriale:

Attrarre investimenti, imprese, attività, cultura, conoscenze, visitatori leisure e d’affari, ecc;

• valorizzare l’identità e le specificità locali;

• promuovere uno sviluppo socio-economico equilibrato sostenibile;

• raggiungere una capacità-posizione competitiva distintiva che mette in grado di importare-esportare valore.

5. LE STRATEGIE DELL’ENTE ECONOMICO AGENZIA DI SVILUPPO INTEGRATO:

Ottenere l’affermazione di un “prodotto territoriale allargato”, difficile da definire, in cui trovano sintesi una parte “hard” (le attività e le infrastrutture,ecc) e una parte “soft” (immagine, servizi all’imprenditorialità, know-how. L’accesso all’informazione, ecc)

Cercare una definizione più “diretta” ma ancora sufficientemente generale, si può dire che ciò che si offre sono insieme:

� un complesso di opportunità-economie localizzative (intese nel senso più ampio del termine) per attirare nel territorio le “cose” e “persone”;

� una gamma di prodotti (materiali e immateriali) promossa con una identità precisa (esplicitata da un’immagine – logo-marchio della Provincia di Crotone) percepita e affermata fuori dal territorio (“esportazione”).

6. LA FILOSOFIA DELL’INTERVENTO

Si ragiona di “territorio”, ovvero di un aggregato di risorse, attori, attività, che nell’insieme concorrono a dare forma allo sviluppo e alla creazione di valore, ma che conservano, con grado maggiore o minore a seconda di situazioni specifiche, la propria autonomia;

Perché non pensare, con una metafora, il “territorio come impresa” e prendere in esame la presenza di “un” solo centro decisionale leader (in senso proprio) e quindi la possibilità di ottenere convergenza e coordinamento dei comportamenti?

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Arrivare alla creazione di valore (in senso ampio, ovvero reddito, occupazione, qualità della vita, ecc) attraverso l’utilizzo delle risorse materiali e immateriali del territorio (e, ovviamente, loro ulteriore incremento e accumulo).

Oggi il vero problema e di trovare vie per generare un circuito virtuoso tra le risorse/attività interne al territorio e le risorse/attività esterne al (o che provengono dall’esterno del) territorio.

Il turismo nel nostro territorio ha una valenza indiscussa ed è, e sarà, parte importante dello sviluppo.

Questa affermazione accomuna tutti quelli che hanno promosso questa iniziativa di aggregazione soprattutto per generare un Sistema Locale di Offerta Turistica (SLOT) + Polo Integrato per lo Sviluppo Turistico dell’Area Crotonese (PISTAC) + Osservatorio Provinciale del Turismo (OsProT) + l’Ufficio di Collegamento dei 3 PIT.

Questo “Insieme di attività e fattori di attrattiva che, situati in uno spazio definito (sito, località, area), siano in grado di proporre una offerta turistica articolata e integrata, ossia rappresentino un sistema di ospitalità turistica specifica e distintiva che valorizza le risorse e la cultura locale”.

Si tratta di un sistema, più o meno vasto e articolato:

• in cui convivono, o possono convivere, molteplici prodotti e forme di offerta;

• in cui l’interdipendenza economica e decisionale dei numerosi attori che ne fanno parte può dar luogo a situazioni di integrazione e coordinamento diverse per grado e modalità.

• Sistema informativo per Marketing delle risorse territoriali

Realizzazione di un sistema, accessibile via Internet, per la promozione delle risorse territoriali (patrimonio naturale e culturale, prodotti tipici locali e dell'artigianato, strutture ricettive, etc.) sulle piazze nazionali ed internazionali.

Il sistema si presenta essenzialmente come un catalogo, strutturato sulle risorse locali, e contenente i riferimenti (telematici) a sistemi specifici, di tipo interattivo, relativi alle risorse di interesse.

Ad esempio, l'utente avrà la possibilità di collegarsi ai sistemi telematici dei fornitori per l'acquisto di prodotti tipici, di pacchetti turistici, o, ancora, per effettuare la visita guidata di un Museo Virtuale.

Più in generale, si può pensare che il collegamento con i fornitori possa essere mediato da uno o più soggetti che aggregano l'offerta al fine di consentire ai piccoli produttori isolati di offrire i propri prodotti sui mercati esterni.

Il sistema, inoltre, dovrà mettere a disposizione aree di discussione tra i vari operatori e soggetti istituzionali regionali e garantire, altresì, il contatto con operatori extra-regionali per favorire un processo di crescita attraverso l'inserimento dei soggetti locali in una rete di relazioni a scala internazionale.

Commercio Elettronico: si tratta di favorire la diffusione della tecnologia del commercio elettronico presso le imprese che operano nei settori del turismo e dell’artigianato tipico, più in generale, nella commercializzazione e promozione di servizi e prodotti tipici locali. In altri termini, l'obiettivo è quello di avere una presenza sul territorio di un congruo numero di operatori in grado di commercializzare telematicamente prodotti e servizi provinciali.

Sistema Informativo Turismo: realizzazione di un sistema informativo per collegare i vari centri erogatori dell'offerta turistica, rendendo possibile una gestione integrata delle risorse

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naturali del territorio. Esso supporterà, tra l'altro, un sistema automatico per la prenotazione alberghiera e per collegare in rete banche dati multimediali, in cui le località turistiche vengono presentate nel loro contesto storico, culturale e geografico. Il sistema dovrà valorizzare e stimolare le vocazioni locali (turismo, agriturismo, etc.).

Museo Virtuale: realizzazione di un "Museo Virtuale" per la fruizione del patrimonio culturale presente nei Musei della Provncia di Crotone pubblici e privati, evidenziandone le peculiarità ed inquadrandoli nel contesto storico-ambientale, al fine di promuovere l'immagine della provincia in ambiton nazionale ed internazionale. Il Museo Virtuale, accessibile via rete Internet, contiene sia dati multimediali (testi, immagini, brevi filmati, etc.) per la "visita" ai musei, sia informazioni relative agli orari di apertura degli stessi, sia i possibili itinerari per raggiungerli, etc.

Biblioteche virtuali: realizzazione di un serviizo che renda possibile ricerche bibliografiche nelle biblioteche dei vari comuni della Provincia di Crotone, da postazioni remote e mediante l'uso di interfacce avanzate (sistemi esperti) che guidano l'utente nella ricerca.

Parchi Archelogici e Area Marina Protetta Informatizzati: realizzazione di apposite postazioni site lungo percorsi da attivare nei Parchi archeologici e nell’AMP, per consentire un contatto più immediato e più approfondito con le caratteristiche storico-architettoniche-ambientali-paesaggistiche, grazie a modalità interattive di utilizzo di tali postazioni da parte del visitatore. Da ciascuna postazione, inoltre, dovrà essere possibile collegarsi ad altri Parchi calabresi, in modo che il visitatore abbia la possibilità di approfondire, anche in chiave comparativa, le diverse evoluzioni socio-economiche delle altre realtà storiche nelle quali ogni Parco archeologico si colloca.

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7. ANALISI SWOT

ELEMENTI CHIAVE - Analisi SWOT applicata al Marketi ng Territoriale

Gli elementi chiave relativi al tema sono stati individuati tramite un'analisi SWOT (Strenght, Weakness, Opportunities, Threats) della Provincia di Crotone, ovvero l'analisi dei punti di forza, dei punti di debolezza, delle opportunità e dei rischi (minacce).

Tali elementi sono stati individuati sia sulla base di studi e di indagini condotte nell'ambito del Progetto .

SCENARI

Opportunità Elevato utilizzo delle TIC da parte delle nuove generazioni. Crescita socio-culturale; Crescente domanda di fruizione di ambienti naturali; Tendenza al miglioramento dell’immagine esterna della Provincia di Crotone conseguente ai notevoli investimenti nella promozione. Disponibilità di risorse finanziarie pubbliche per il completamento o la realizzazione di nuovi interventi nel settore turistico ed ambientale e crescente interesse dei privati ad investire. Forte aumento della domanda internazionale di turismo naturalistico – culturale. Aumento della domanda di servizi turistici di qualità. Aumento del turismo eco-compatibile Opportunità di partenariato tecnologico e finanziario con imprese esterne.

Rischi Progressiva emarginazione delle aree che non hanno accesso alle TIC; Perdita di competitività del Sistema turistico Crotonese. Esclusione dalla Società dell’Informazione e crescita del ritardo di sviluppo della provincia di Crotone. Permanenza di una bassa capacità di programmazione, di decisione e di spesa della P. A. che può ritardare l’acquisizione delle risorse economiche teoricamente disponibili e l’avvio dei programmi di realizzazione degli interventi. Complessità e mancanza di coordinamento delle normative settoriali, che si ripercuotono in difficoltà e ritardi di attuazione. Sovrapposizione delle competenze e degli strumenti di programmazione e pianificazione previsti dalle normative vigenti Mafia Ritardi culturali Degrado dei siti di interesse ambientale ed elevato sfruttamento delle risorse naturali, idriche e boschive

Punti di forza Qualità, bellezza e singolarità dell'ambiente naturale. La Provincia di Crotone possiede un patrimonio naturale di primaria importanza: mare, laghi, boschi costituiscono un formidabile strumento di identità e conoscenza della nostra provincia. Buona tradizione dell'artigianato tipico locale locale. Buona presenza di piccole imprese turistiche. Rilevante presenza di beni culturali sul territorio. Tendenza al miglioramento dell'immagine esterna della provincia di Crotone conseguente ai notevoli investimenti in promozione. Sensibilità ed interesse crescente da parte delle amministrazioni comunali e dei cittadini nei confronti dei beni culturali e dei centri storici delle città. Crescente domanda di fruizione di ambienti naturali

Punti di debolezza Inadeguata valorizzazione delle risorse turistiche e culturali. I flussi turistici sul territorio si concentrano essenzialmente nei mesi di luglio e di agosto. A ciò si aggiunge l'assenza di una vera e propria mentalità turistica e di cultura ambientale da parte della popolazione e degli addetti del settore; un ulteriore ostacolo allo sviluppo dell'industria turistica è costituito dalla sua incapacità di adeguarsi ai profondi cambiamenti strutturali in atto (turisti più mobili, vacanze più brevi, riduzione dei tempi tra prenotazione e viaggio, etc.), nei confronti dei quali le TIC giocano un ruolo di importanza fondamentale per la sopravvivenza delle aziende nel settore. Scarsa connessione delle azioni di tutela e manutenzione, da un lato, con le azioni di promozione e valorizzazione dall’altro, per la difficoltà a percepire il patrimonio ambientale come risorsa rilevante nello sviluppo. Fragilità istituzionale e scarsa organizzazione delle amministrazioni locali,. Basso livello di conoscenza tecnico gestionale (rilevanti soprattutto sul piano della programmazione, dell’organizzazione e del controllo), e scarsa capacità di progettare in modo

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integrato all’interno della Pubblica Amministrazione. Basso livello di innovazione tecnologica per tutti i principali settori di erogazione di servizi turistici Pieno ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie dei fondi comunitari Scarsa abitudine degli imprenditori a lavorare "in rete" ed Immagine regionale debolmente caratterizzata. Perificità: la provincia di Crotone è geograficamente distante dalle aree economicamente forti e dai mercati; il processo di globalizzazione dei mercati (pur comportando alcuni rischi) offre l'opportunità alle imprese di ampliare i mercati di riferimento. Tuttavia, l'inadeguatezza delle politiche di marketing, l'assenza di un marchio di qualità, la polverizzazione dell'offerta dei prodotti e dei servizi turistici locali, costituiscono alcuni dei principali ostacoli allo sviluppo delle imprese turistiche imprese locali.

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8. SCENARIO

Come risulta dall’analisi SWOT, la Provincia di Crotone è senza dubbio un territorio dalle molteplici risorse in termini di :

� “prodotti tipici” (l'agroalimentare e l'artigianato in particolare),

� “bellezze paesaggistico-ambientali “(parchi naturali, riserve naturali marine),

� “ beni culturali” (centri storici, musei, chiese, biblioteche, archivi).

Tali risorse sono ancora fortemente sottoutilizzate, soprattutto a causa della mancanza di una strategia unitaria e coordinata tra i diversi settori, in modo da offrire verso l'esterno un'immagine della provincia che sia il più possibile "market-oriented" e che sia capace di superare i vecchi stereotipi, che hanno contribuito a dare un'immagine non sempre troppo fedele alla realtà.

Crotone, infatti, non riesce ancora ad esprimere una identità positiva che sia basata sulle proprie risorse e che riesca a superare l'immagine negativa che alcune caratteristiche e determinati fenomeni di degrado socio-economico (arretratezza e ritardo di sviluppo, forte disoccupazione, criminalità), hanno trasposto nel mondo esterno, influenzando la percezione non certo positiva che si ha della nostra terra.

Tutto ciò è strettamente collegato alla debole capacità del cittadino crotonese di "vendere" il proprio prodotto.

Occorre, pertanto, operare una sintesi tra tutte le risorse che, messe assieme, possano far emergere gli elementi di positività idonei alla realizzazione di un'efficace azione di marketing territoriale della provincia verso il mondo esterno.

A supporto di tale necessità, si registra anche una certa presa di coscienza ed una maggiore sensibilità rispetto al passato da parte degli operatori del settore, soprattutto per ciò che riguarda la necessità di attivare sinergie comuni e collegamenti tra settori tra di loro complementari: gli imprenditori, gli enti, le istituzioni che operano nei settori del turismo e dei beni culturali oggigiorno comprendono maggiormente i benefici che potrebbero derivare da una precisa azione di promozione e di marketing delle risorse presenti sul territorio, attivando una strategia di informazione e comunicazione verso l'esterno, che, collegata ad un miglioramento delle strutture ricettive della regione e ad un più marcata qualificazione del personale, possa permettere un sensibile aumento del nostro afflusso turistico.

Nel corso degli ultimi anni, si è notato un rafforzamento della strategia di comunicazione e promozione dell'immagine della Provincia verso l'esterno. Attualmente, occorre perfezionare quanto già attuato, mirando a far emergere dal territorio tutte quelle caratteristiche che, opportunamente collegate e veicolate, potranno certamente contribuire a creare un'immagine più moderna ed attraente della nostra provincia.

9. OBIETTIVI

Alla luce di quanto illustrato, quindi, si intende perseguire obiettivi strategici e strutturati di marketing territoriale, intentendo con tale termine qualsiasi attività finalizzata ad una migliore conoscenza del "Prodotto Provincia di Crotone", tenendo altresì in giusto conto delle specificità esistenti nei territori dei diversi Comuni, avvalendosi anche delle strumentazioni informatiche.

Tutto ciò, al fine di:

� creare uno stretto rapporto tra la promozione del nostro territorio, lo sviluppo e la diffusione della Società dell'Informazione;

� promuovere interventi finalizzati ad una piena conoscenza e valorizzazione delle più significative emergenze territoriali, nei settori del turismo e dei beni culturali, attraverso

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opportune azioni di marketing territoriale tra di loro coordinate, con il coinvolgimento attivo degli attori presenti sul territorio (imprese, enti, organismi, associazioni);

� migliorare l'immagine della provincia sul mercato nazionale e su quelli internazionali;

� accrescere il flusso turistico sia dalle regioni italiane che dai Paesi esteri;

� sviluppare nuova e più qualificata occupazione nei settori del turismo e dei beni culturali.

� accrescere l'utilizzo da parte delle PMI delle tecnologie dell'informazione quali strumento di crescita aziendale e di vendita del prodotto.

Occorre, pertanto, attivare una strategia coerente e globale di marketing territoriale che sia idonea a realizzare un'azione promozionale del prodotto “Provincia di Crotone” nella sua generalità, ma che tenga, altresì, conto delle specificità esistenti sul territorio, che, per ragioni storiche ed economiche risultano essere molteplici.

Solo una siffatta tipologia di attività promozionale, infatti, potrà favorire una percezione ed una conoscenza della nostra terra da parte del mondo esterno che sia quanto più vicina possibile al vero.

La Provincia di Crotone, quindi, dovrà essere riconoscibile dal "mondo esterno" in tutte le sue componenti territoriali, produttive, economiche, attraverso la attivazione di itinerari da realizzare in determinate aree del territorio, con specificità fortemente caratterizzanti, in termini di produzioni tipiche (prodotti della terra, artigianato), bellezze paesaggistiche, tradizioni e presenze artistico-culturali (centri storici, musei, Chiese, etc.).

La promozione di "marchi di tipicità di itinerari turistico-culturali " potrebbe in tal senso offrire un contenuto innovativo all'immagine ed all'identità del territorio regionale, dandogli uno specifico valore aggiunto, cioè un marchio di tipicità da concedere a precise porzioni di territorio, da concedere sulla base di effettivi requisiti posseduti dall'area considerata, tenendo conto delle sue particolarità e dell'omogeneità delle emergenze produttive, turistiche, culturali presenti.

Sulla base di tutto ciò si potranno, poi, attivare azioni mirate alla promozione del territorio, e degli itinerari turistico-culturali, in un'ottica di offerta unica.

Tutto ciò ha come presupposto il pieno coinvolgimento degli operatori presenti sul territorio in cui si realizza ciascun itinerario turistico-culturale (imprenditori turistici, istituzioni, associazioni culturali, musei, biblioteche, etc.), mettendoli "in rete", operando una sintesi tra i diversi settori, proponendo un'immagine unitaria del territorio, la diffusione presso il pubblico di documentazione e materiale informativo sulle caratteristiche di ciascun itinerario turistico-culturale del territorio; la realizzazione di attività promozionali unitarie dei marchi di tipicità, promuovendone gli itinerari turistico-culturali presso i maggiori tours-operator; la realizzazione di visite guidate e la promozione di manifestazioni divulgative e attività ricreative sul territorio; la valorizzazione dei prodotti tipici dell'area (artigianato ed agroalimentare in particolare); la promozione, anche con il concorso di enti specializzati, di attività di formazione degli operatori del territorio, in particolare nei settori del marketing, della qualità e dell'informatica; la creazione di un Sito Internet, mirato alla promozione del territorio di competenza, idoneo ad interagire con gli operatori del settore, tramite una sistema Intranet, ed a colloquiare con le "reti" esterne.

Ciò dovrà attuarsi promuovendo l'accesso da parte dei privati alla società dell'informazione, attraverso specifiche linee di intervento che favoriscano:

� la realizzazione sulla rete telematica provinciale

� di una sottorete logica Turismo, Beni Culturali e Marketing Territoriale (con gateway verso Internet), la quale, essendo espressione di tutti gli operatori del territorio, offra una serie di servizi telematici suddivisi in :

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� servizi per gli operatori;

� servizi per gli utenti.

� l'informatizzazione delle PMI del settore (musei privati, imprese agroalimentari e turistiche, associazioni, etc.), in particolare per quanto riguarda la dotazione di hardware, software ed attrezzature per l'accesso alla rete del Turismo, Beni Culturali e Marketing Territoriale;

� l'accesso alla formazione specialistica (Internet, commercio elettronico)

� l'attivazione di un collegamento sulla rete, che consenta l'accesso ai servizi erogati presso un Centro Servizi specializzato per il Turismo, Beni Culturali e Marketing Territoriale.

Tali interventi si giustificano in quanto, per permettere il pieno funzionamento di un sistema in rete che sia vera espressione delle diverse emergenze culturali, produttive, ambientali del territorio , occorre innanzitutto permettere all'informazione di circolare in senso verticale (dal territorio al Sito centrale).

Per fare ciò, bisogna mettere gli operatori nelle condizioni di poter inviare la loro informazione verso il Centro.

10. WORKSHOP

L’analisi svolta in precedenza, può costituire il punto di partenza di un Workshop di simulazione sugli scenari futuri di con la metodologia di lavoro EASW® della Commissione Europea, che ha come finalità quella di simulare nell’arco di una giornata le varie tappe tipiche di un processo di sviluppo turistico integrato, mediante l’alternarsi di fasi di elaborazione di scenari di sostenibilità a fasi di definizione di azioni, target, modalità operative, ruoli e responsabilità, favorendo momenti di elaborazioni creative a livello individuale parallelamente a momenti di discussione, negoziazione e sintesi tra gruppi eterogeni su potenziali azioni da realizzare.

I risultati della giornata di simulazione e partecipazione, riassunti in un rapporto, forniscono una prima visione comune di sviluppo sviluppo turistico integrato della Provincia di Crotone da parte di quattro gruppi di attori diversi e numerose idee di progetto che saranno sviluppate successivamente.

Una giornata di lavoro che coinvolgerà imprenditori, associazioni di volontariato, tecnici e amministratori, con l'obiettivo di stimolare la discussione e il confronto su idee da sviluppare nei gruppi di lavoro tematici.

Obiettivo generale del Work shop EASW , consiste nell'identificare le differenti combinazioni di tecnologia, politiche pubbliche e possibili azioni da realizzare da parte di singoli individui e dalla società in generale per realizzare forme di sviluppo turistico integrato.

In particolare, gli obiettivi specifici di simulazione a sono stati i seguenti: � scambiare conoscenze, opinioni e idee tra residenti, esperti di tecnologia, amministratori pubblici e rappresentanti del settore

privato; � identificare e discutere l'identità e la diversità di percezione dei problemi e delle soluzioni da parte dei diversi gruppi di

partecipanti; � identificare e discutere i principali ostacoli che si oppongono ad una vita urbana sostenibile; � generare nuove idee e direttive per azioni, politiche e iniziative future a livello locale; � favorire un dibattito pubblico nella comunità locale sulla vita urbana sostenibile nel prossimo futuro e sul ruolo svolto dalla

tecnologia Metodologia Il workshop EASW verrà articolato ufficialmente in 1 giornata, cui parteciperanno quattro gruppi di interesse diversi. Ciascun gruppo comprende preferibilmente almeno 6 persone. I partecipanti vengono riuniti per scambiare il loro punto di vista e le loro esperienze e per discutere le loro proiezioni future, gli ostacoli e le iniziative sulla via verso la città sostenibile. In questo processo, tutti i partecipanti rivestono il ruolo di esperti perché, come attori locali: conoscono le possibilità locali e gli ostacoli che si oppongono al cambiamento; i cambiamenti dipendono da loro, dalle loro attività attuali e future. Gruppo 1 Il gruppo degli amministratori pubblici Il gruppo di interesse politico è costituito dal seguente tipo di partecipanti: amministratori locali, politici locali, urbanisti, rappresentanti delle autorità amministrative locali esperti dei problemi ambientali e di pianificazione urbana. Gruppo 2 Il gruppo degli esperti/tecnici Il gruppo di interesse degli esperti è costituito da esperti in campo tecnologico, ricercatori o consulenti tecnici esperti del settore. Gruppo 3 Il gruppo dei residenti Il gruppo di interesse dei residenti è costituito da cittadini e associazioni, residenti attivi o membri di un gruppo della comunità.

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Gruppo 4 Il gruppo del settore imprenditoriale Il gruppo di interesse del settore privato è costituito da imprenditori che rappresentano la comunità imprenditoriale locale o regionale, rappresentanti di associazioni di categoria. La metodologia EASW è basata su due attività principali: Sviluppo di Visioni Proposta di Idee. Nello Sviluppo di Visioni i partecipanti dei quattro gruppi di interesse devono definire una propria autonoma visione futura (scenario) di sviluppo riguardante l’ambito tematico dello sviluppoturistico integrato dellaprovincia di Crotone , considerando il ruolo della tecnologia e il ruolo degli attori sociali. Al tal fine è necessario un approccio integrato che tenga conto della complessità e delle interdipendenze che la caratterizzano. Indipendentemente dal tema in discussione, i partecipanti devono definire il più possibile le caratteristiche future di questa visione, a partire dalla quale dovranno successivamente immaginare i modi concreti della loro realizzazione. In questa fase è sollecitata un lavoro di creatività e simulazione. Dalle quattro differenti visioni si individuano gli aspetti comuni trasversali al fine di definire una Visione comune di sostenibilità, che conclude la mattinata del workshop. Nella seconda parte del workshop si passa alla Proposta di idee, ossia alla formulazione di proposte operative sulle azioni necessarie da intraprendere per realizzare la visione comune definita precedentemente. Ai partecipanti è chiesto di elaborare le idee/progetti per realizzare la Visione comune riguardante i temi prescelti e di individuare i soggetti dell’azione (CHI) e le modalità di realizzazione (COME).

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16

PARTE PRIMA PIANO PROGETTUALE

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17

11. PROPOSTA PROGETTUALE

La proposta progettuale o meglio idea strategica idea di forza o meglio strategica è quella di mettere in atto e sviluppare un Sistema Turistico Integrato che integri il Turismo della Montagna in tutte le sue forme e segmentazioni al Turismo del Mare , capace di sperimentare ed attuare politiche comuni e attive di valorizzazione turistica delle risorse ambientali, culturali e religiose della Provincia di Crotone.

In particolare il nostro obiettivo è quello di organizzare le risorse locali di identità , cultura, ambiente ed attività economiche ed aumentare la capacità di comunicare il territorio , grazie anche a marchi che ne facilitano la riconoscibilità , come un sistema capace di :

• Arricchire l’offerta turistica di qualità destagionalizzando quella dei flussi turistici legati al mare ed alla montagna per attrarli nell’area di intervento .

• Determinare un incremento dei consumi legati alla fruizione ed alla visita del territorio e generando un positivo impatto sull’economia locale;

• Segmentare il turismo ed offrire servizi specialistici, soprattutto in relazione alle sempre crescenti esigenze del cliente il quale si avvicina sempre più a forme di vacanze tematiche

• Aumentare la domanda di particolari categorie di clienti (es. nuclei familiari e residenti che esprimono una domanda di tipo stanziale, con forti connotati stagionali)

• Integrare a sistema le risorse naturali, culturali, storiche e religiose del territorio della Provincia di Crotone, potenziando ed organizzando sia le aree a forte vocazione turistica1, sia valorizzando alcune aree scarsamente frequentate.2

• Definire gli strumenti idonei di intervento (recupero monumenti storici, artistici, culturali e religiosi - tutela e salvaguardia delle risorse naturali.

Le politiche e gli impegni oggetto della proposta sono stati classificati in base a cinque ambiti di individuati all’interno del Progetto, tra cui :

• Fruibilità

Miglioramento della qualità e della gamma dei servizi turistici locali, realizzando una maggiore visibilità delle risorse diffuse sul territorio attraverso la definizione di un sistema di prodotti turistici il più possibile differenziati e segmentati per caratteristiche, contenuti prezzi dell’offerta, su cui impostare politiche di promozione e comunicazione.

In questa ottica si pensa alla creazione di due distretti, Montagna e Mare che sappiano realizzare al loro interno dei micro - sistemi interrelati capaci di dare valore aggiunto all’offerta dei servizi globali per il turismo in un contesto di competitività.

1 Percorsi naturalistici quali Parco Nazionale della Sila – Riserva Marina – Parco Archeologico di Capocolonna, ecc. 2 Corridoi ecologici – SIC :siti di interesse comunitario

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TURISMO MONTAGNA TURISMO MARE

� Turismo Termale e del Benessere

� Turismo Escursionistico e Naturalistico Turismo Sportivo e Tempo libero

� Turismo Culturale e Religioso

� Turismo Enogastronomico

� Turismo escursionistico e naturalistico

� Turismo sportivo e tempo libero: Turismo Culturale e religioso

� Turismo Enogastronomico

• Attrattività

Valorizzazione delle mete di visita, organizzazione e potenziamento dell’offerta nell’intero territorio riequilibrando i flussi spaziali.

• Competitività

Miglioramento della percezione del sistema dell’offerta turistica e messa in essere di strategie finalizzate al rafforzamento delle reti e delle capacità di relazione tra gli operatori .

• Sviluppo Sostenibile

Miglioramento del contesto locale e sviluppo di forme di tutela del territorio, di valorizzazione delle vocazioni produttive, azioni collettive di ricerca e di partecipazione attiva, in modo da soddisfare i bisogni del presente senza compromettere i bisogni e le capacità delle generazione future.

• Formazione

Piano formativo settoriale per lo sviluppo turistico Provincia di Crotone : analisi e sviluppo delle competenze locali per l’accoglienza turistica”. Sperimentare un modello innovativo di formazione continua in campo turistico, basato sul concetto di “sistema locale delle competenze”, e quindi funzionale alla crescita delle capacità distintive e competitive del territorio, attraverso il rafforzamento diffuso e trasversale alle diverse figure professionali, delle competenze di accoglienza e di gestione delle relazioni con il turista/ospite. Questa prospettiva di sviluppo delle competenze individua in un programma organico di azioni formative (“Piano Formativo”), rispondente alle esigenze settoriali e territoriali, uno strumento essenziale di supporto rispetto alle scelte strategiche di adeguamento e di sviluppo sia della competitività delle aziende del territorio che della professionalità dei lavoratori in esse inseriti.

Questi ambiti di intervento previsti hanno l’obiettivo di sviluppare una politica del turismo sostenibile che promuova le offerte turistiche integrate e le valorizzi facendone innalzare il livello qualitativo esaltando le caratteristiche e le specificità del territorio.

In particolare il Sistema Turistico Integrato si prefigge di realizzare le seguenti azioni suddivise in due macrosegmenti operativi specifici:

(a) Servizi Reali alle imprese turistiche

Le Imprese del turismo possono acquisire valore solo se opportunamente valorizzate, per questo vi è la necessita di offrire loro offrire loro dei servizi dal punto di vista “industriale”, come :

- Progettazione;

- Consulenza di organizzazione e direzione;

- Marketing;

- Formazione;

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- Orientamento ed animazione territoriale;

(b) Marchio d’ Area - Promozione del Sistema Turistico Locale

Mettere in campo una strategia di promozione turistica ben definita e misurabile con l’ incremento del valore aggiunto sul prodotto turistico attraverso un Piano di promozione che dovrà contenere :

• Definizione del marchio: la ricerca del denominatore comune che unirà strategicamente le risorse ambientali e naturalistiche, i prodotti dell’artigianato e dell’ agricoltura, collegati alle imprese turistiche in essere e in fieri, sarà ; rappresentata necessariamente da un marchio che esemplificherà il Sistema Turistico Integrato provincia di Crotone

• Piano mezzi: indicherà con quali veicoli di comunicazione sarà diffusa la proposta turistica dello STI.

• Piano Manifestazioni: definirà con quali eventi culturali, sportivi, naturalistici, di avventura si cercherà di attivare un movimento turistico nazionale e internazionale sul territorio dello STI.

• Piano Commerciale: dovrà individuare a quali fiere, su quali canali e con quali mezzi (depliant, audiovisivi, Internet, etc.) proporre la commercializzazione dei vari prodotti.

Marchio d’ Area

• Marchio • Pacchetti Turistici • Prodotti di comunicazione • Calendario eventi • Infopoint • Sistema Trasporti • Gestione Arre Protette

SERVIZI ALLE IMPRESE

• Progettazione • Animazione territoriale • Formazione • Consulenza • Orientamento

Imprese turistiche locali

Turista - Cliente

Beneficiari Finali

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20

12. AZIONI DI LANCIO DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

BREVE PERIODO

Miglioramento della qualità e della gamma dei servizi turistici locali

Sviluppo dei servizi privati per il tempo libero coerenti con l’offerta locale:

L’azione consiste nella Compartecipazione alla gestione dei due DISTRETTI turistici Montagna e Mare coinvolgendo attori economici per aree e segmenti turistici e per la definizione strategica di un pacchetti completi di servizi al turista.

In questa azione occorrerà :

1. Definire i due distretti Montagna e Mare

2. Definire i segmenti ed Aree di possibile interesse es.

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⇒ Turismo Termale e del Benessere : Cotronei “ Centro Benessere e Terme “

⇒ Turismo Escursionistico, Naturalistico e D’avventura: Petilia e Mesoraca “ Parco della Sila “

⇒ Turismo Sportivo e Tempo libero – Villaggio Palumbo “ Impianti di risalita, Palaghiaccio, Lago per sport acquatici,

⇒ Turismo Culturale e Religioso – Santa Severina, Caccuri, Cerenzia, Roccabernarda

⇒ Turismo Enogastronomico – Sila Crotonese in Generale

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⇒ Turismo escursionistico e naturalistico : Isola Capo Rizzuto - Riserva Marina

⇒ Turismo sportivo e tempo libero: Crotone – Vela e Diving ect. ⇒ Turismo Culturale e religioso: Crotone –Isola – Cutro ⇒ Turismo enogastronomico: Cirò, Umbriatico, Torre Melissa,

Crucoli ect…

3. Compilazione di una manifestazione di interesse sul settore turismo, in cui ogni operatore privato , associazione ed ente pubblico presenti la propria attività, evento e manifestazione relativamente alla propria area e segmento di riferimento

4. Analisi delle manifestazione di interesse per l’avvio di tutte le azioni di sistema di seguito presentate.

5. Definizione dei pacchetti completi di servizi al turista

Razionalizzazione del sistema di accoglienza ed informazione turistica :

L’azione consiste nella Organizzazione e Creazione di una rete di punti di accoglienza turistica, una rete permanente di INFO POINT in cui saranno presenti tutti gli attori economici di ciascun segmento sotto la direzione dell’ Agenzia di Sviluppo Turistico Integrato.

Punti di accoglienza turistica, non solo capaci di condividere e trasmettere ai visitatori un pacchetto completo e periodicamente aggiornato di informazioni sulla fruizione del territorio e la partecipazione agli eventi, ma soprattutto capace di programmare, organizzare e gestire, grazie anche indagini periodiche di customer satisfaction, i diversi segmenti turistici sopra rappresentati.

Infatti ogni info-point dovrà :

- gestire il distretto di competenza relazionandosi con gli altri distretti al fine di un ‘organizzazione comune ed integrata del turismo .

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- Gestire le relazioni all’esterno con i diversi tour operator ed agenzie di viaggi.

Miglioramento della qualità e della gamma dell’offerta ricettiva :

L’azione consiste nella Pianificazione e realizzazione di un calendario degli eventi principali dell’area.

L’Agenzia di Sviluppo Turistico Integrato oltre ad unire i diversi INFO POINT presenti nei segmenti definiti, dovrà Realizzare la pianificazione e la realizzazione di un calendario di eventi coordinati tra loro e pianificati con adeguato anticipo al fine di accrescerne la visibilità e utilizzarne le potenzialità nell’ambito di strategie di marketing turistico.

Miglioramento della percezione del sistema dell’offerta turistica

Sviluppo di funzioni di marketing coerenti con il sistema di offerta:

L’azione consite nella realizzazione di un marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto “Turismo Integrato della provincia di Crotone” che consenta di elaborare un programma/piano comune “co-progettazione “ che sia agile e credibile i cui interventi siano volti a coordinare le attività, avviare una comunicazione univoca “co-marketing” , organizzare le strutture culturali.

Realizzazione di strumenti di informazione coerenti con il sistema offerta :

L’azione consiste nella Predisposizione di una gamma di prodotti di informazione turistica, una gamma di prodotti cartacei e multimediali di informazione turistica e Sviluppo ecosostenibile del territorio.

Valorizzazione delle mete di visita

Creazione di un sistema integrato di visita e mobilità turistica:

L’azione consiste nella sperimentazione dei servizi pubblici di trasporto turistico per agevolare la mobilità interna durante l’alta stagione . attivare una rete trasportistica integrata che possa fungere da luogo di scambio fra i diversi luoghi turistici del territorio.

Es. Scelto un itinerario si possono attivare dei servizi di trasporto in cui il turista possa visitare diversi luoghi e svolgere attività in relazione ai segmenti. ( ESEMPIO BARCELLONA) http://www.barcelona-on-line.es/ita/reserves/bus_turistic.htm

Miglioramento della fruibilità e dell’appeal delle mete di interesse turistico

L’azione consiste nella messa a sistema (potenziamento ed organizzazione) di tutte le aree a forte vocazione turistica e delle altre che ancora non rientrino nella tradizionale fruibilità del turistica, ma che si caratterizzano per un elevato potenziale turistico da sfruttare al meglio(es. 21 aree sic e corridoi ecologici); il tutto attraverso il miglioramento della loro fruibilità e definizioni di percorsi guidati caratteristici che compendino anche le quelle aree scarsamente valorizzate e frequentate.

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13. AZIONI SUCCESSIVE DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

LUNGO PERIODO

Sviluppo sostenibile

Tutela delle risorse ambientali : L’azione consiste nell’Elaborare (PIANI DI GESTIONE ) strumenti normativi e tecnici per le attività di corretta gestione dei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone a Protezione Speciale (ZPS), attraverso :

• realizzare adeguate attività di monitoraggio con osservatori sulla biodiversità.

• stimolare attività di formazione specifica rivolte al personale che opera nell’ambito della gestione delle aree protette, dei SIC e delle ZPS;

• realizzare carte ed atlanti degli habitat e delle specie all’interno delle aree che costituiscono le Rete Natura 2000.

Valorizzazione delle vocazioni produttive del territorio – agroalimentare e artigianato : Valorizzazione e diffusione delle produzioni tipiche e biologiche e della loro genuinità

• Tutela e valorizzazione della produzione dell’artigianato artistico del Marchesato, quale identità specifica della Provincia di Crotone

• Recupero degli antichi mestieri e dell’antica bottega artigiana.

• Promozione e nascita di botteghe d’arte ed eno-gastronomiche

Realizzazione di azioni collettive di ricerca e sviluppo :

• Settore agroalimentare

• Settore dell’artigianato artistico

• Settore ambiente

Piano formativo settoriale per lo sviluppo turistico Provincia di Crotone

Analisi e sviluppo delle competenze locali per l’accoglienza turistica

Ricerca/intervento

•••• Analisi del sistema locale di competenze per l’accoglienza turistica

•••• Repertorio di competenze locali per l’accoglienza

•••• Analisi dei fabbisogni formativi settoriale

Ingegnerizzazione

• Impianto di buone pratiche per formatori e tutor aziendali (analisi, valutazione e bilancio delle competenze)

• Cd Rom su Competenze locali e Piani formativi aziendali

Formazione tutor aziendali

• 2 edizioni di 40 ore su : competenze locali e piani formativi (40 allievi)

Formazione lavoratori

• 5 edizioni di 40 ore su: qualità dell’accoglienza turistica (100 allievi)

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Le Fasi del Progetto – Cronoprogramma attività

ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8

FASE I COSTITUZIONE AGENZIA DI SVILUPPO TURISTICO INTEGRAT O

1.1 Costituzione di un ente economico - agenzia di sviluppo turismo integrato il quale dovrà occuparsi della realizzazione del Marchio d’Area

x

FASE II LO SVILUPPO DI PARTNERSHIP A LIVELLO LOCALE E CONTE STUALE AVVIO DI UNA FASE DI PROGETTAZIONE PER REALIZZAZIO NE DI UN PIANO DI MARKETING ED OPERATIVO DEL TURISMO INTEGR ATO

2.1 Animazione territoriale, seminari, incontri, riunioni, e concertazione con le parti sociali e gli enti locali, ed imprese appartenenti ai segmenti individuati

X X X

2.2 Progettazione operativa degli interventi a breve termine- Marchio d’Area : 1. Realizzazione di un marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto

“Turismo Integrato della provincia di Crotone” 2. Definizione dei pacchetti completi di servizi al turista per segmento identificato 3. Progettazione di una rete di punti di accoglienza turistica – Infopoint per

segmento individuato 4. Progettazione di un calendario di eventi principali dell’ area 5. Progettazione di una gamma di prodotti di comunicazione ed informazione nella

logica dell’integrazione di sistema 6. Progettazione di un sistema di servizi pubblici di trasporto turistico per

agevolare la mobilità interna del turista 7. Progettazione per la gestione delle aree ambientali a forte vocazione attrattiva.

“ aree Sic e Corridoi ecologici

x x x

2.3 Progettazione operativa degli interventi di formazione, consulenza ed orientamento alle imprese del settore turistico

x x x

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24

ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8 FASE III

SVILUPPO E ATTUAZIONE DI AZIONI DI MARKETING TERRITORIALE E DI AZIONI INNOVATIVE A FAVORE DELLE

IMPRESE E DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

3.1 Lancio ed avvio degli interventi a breve termine : 1. Marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto “Turismo

Integrato della provincia di Crotone” 2. Pacchetti completi di servizi al turista per segmento identificato 3. Rete di punti di accoglienza turistica – Infopoint per segmento

individuato 4. Calendario di eventi principali dell’ area 5. Gamma di prodotti di comunicazione ed informazione nella logica

dell’integrazione di sistema 6. Progettazione di un sistema di servizi pubblici di trasporto

turistico per agevolare la mobilità interna del turista 7. Messa a sistema di tutte le aree a forte vocazione turistica

attraverso il miglioramento della loro fruibilità

x x

3.2 Fase operativa degli interventi proposti : 1. Apertura Info point per segmenti turistici ed aree individuate 2. Fruizione dei pacchetti completi di servizi al turista 3. Avvio degli eventi calendarizzati 4. Avvio dei piani di gestione delle aree ambientali e forte vocazione

attrattiva 5. Avvio dei servizi pubblici di trasporto turistico per agevolare la

mobilità interna del turista

x x x x

3.3 Lancio ed avvio degli interventi di formazione, consulenza ed orientamento alle imprese del settore turistico

x x x x x x

Page 26: Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010

25

ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8 FASE IV

COOPERAZIONE, SCAMBI TRANSNAZIONALI E A TTIVITÀ DI INFORMAZIONE, VALUTAZIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTAT I

4.1 Riavvio attività di progettazione e gestione del sistema del turismo integrato

in un ottica di medio periodo. x x

4. 2 Attività di cooperazione regionale e nazionale, scambi, visite di studio, seminari, trasferimento di know-how;

x x

Page 27: Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010

26

MODELLO DI SVILUPPO DEL PROGETTO - TEMPISTICA

ANIMAZIONE TERRITORIALE

DEFINIZIONE DEL

PIANO STRATEGICO

A Z I O N E

AVVIO PIANO OPERATIVO A BREVE TERMINE

Fruibilità/Competitività

AVVIO PIANO STRATEGICO A MEDIO TERMINE Attrattività/Sviluppo

Sostenibile

IMPLEMENTAZIONE

DEL PIANO E

CONTROLLO

C O M U N I C A Z I O N E

LANCIO DEL

PROGETTO

Costituzione Agenzia Sviluppo Turismo Integrato

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IDEA DI FORZA Creazione e Sviluppo di un Sistema Turistico Int egrato per la valorizzazione turistica delle

risorse ambientali culturali e religiose

Miglioramento della qualità e della gamma

dei servizi turistici locali

FRUIBILITA’

Sviluppo dei servizi privati per il tempo libero

coerenti con l’offerta locale in una logica di

Distretto Integrato Monti e Mare

Razionalizzazione del sistema di accoglienza

ed informazione e gestione dei distretti

turistici turistica

Miglioramento della qualità e della gamma dell’offerta ricettiva.

ATTRATTIVITA’

Valorizzazione delle mete di visita

Miglioramento della fruibilità e dell’appeal delle mete di interesse

turistico

Creazione di un sistema integrato di visita e mobilità turistica .

COMPETITIVITA’

Miglioramento della percezione del sistema

dell’offerta turistica

Sviluppo di funzioni di marketing coerenti con il

sistema di offerta.

Realizzazione di strumenti di

informazione coerenti con il sistema offerta.

SVILUPPO SOSTENIBILE

Miglioramento del contesto locale

Tutela delle risorse ambientali

Valorizzazione delle vocazioni produttive del

territorio

Realizzazione di azioni collettive di ricerca e

sviluppo

FORMAZIONE

Sperimentare un modello innovativo di formazione continua in campo turistico

Focalizzazione delle modalità presenti di formulazione e realizzazione dell’offerta turistica analizzando il sistema locale delle competenze relativamente ai processi di accoglienza turistica

Sviluppo delle capacità professionali distintive di servizio, attraverso la realizzazione di un Piano Formativo Settoriale/Territoriale

Sviluppo delle capacità metodologiche di analisi dei fabbisogni di formazione continua del sistema territoriale attraverso la realizzazione di un impianto di buone pratiche a supporto della formazione dei formatori e dei tutor aziendali e di interventi formativi rivolti a questi soggetti

LANCIO DEL PROGETTO – BREVE PERIODO

LUNGO PERIODO

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PARTE SECONDA PIANO

ECONOMICO GESTIONALE

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14. GESTIONE DEL PROGETTO

L’Ente Economico, coordinatore gestore delle politiche di sviluppo del Turismo Integrato della Provincia di Crotone, è individuato nell’Agenzia di Sviluppo Turismo Integrato - una società mista a partecipazione pubblica maggioritaria, costituita dai Comuni della Provincia di Crotone, da enti pubblici economici e da rappresentanze di categoria del partenariato economico e sociale.

L’ Agenzia di riferimento sarà una struttura-organizzazione che contribuisce ad abbassare permanentemente le barriere allo sviluppo locale, sotto forma di potenziamento del capitale sociale locale, di riduzione dei costi di transazione per le imprese, di miglioramento della qualità sociale.

Il suo scopo è quello di svolgere, per l'area di riferimento , un ruolo di sostegno alla programmazione dello sviluppo locale turistico , di promozione e di attuazione di programmi di investimento territoriale. Un’agenzia per l’erogazione di servizi di supporto, assistenza , consulenza agli attori economici locale, tra cui le imprese operanti nel settore del turismo.

Un’ Agenzia “informale”, che nasce dall’azione “dal basso” di soggetti istituzionali e sociali e finalizzate alla promozione/gestione del processo di crescita dell’ Economia Turistica e di funzioni di supporto per lo sviluppo locale.

L’obiettivo principale dell’ Agenzia di Sviluppo del Turismo Integrato è la creazione di un Marchio D’Area, che possa valorizzare il settore turistico ma anche tutto il contorno economico e sociale della Provincia di Crotone.

Il Marchio d’ Area (MdA) è una sorta di autocertificazione di servizio che garantisce al turista l’offerta di servizi rispondenti ad un dato livello qualitativo, dato che richiede l’impegno e l’azione coordinata dei singoli operatori economici e dell’amministrazione pubblica .

La creazione di un MdA, è un’opportunità per attivare una concreta collaborazione tra i diversi operatori coinvolti e stabilire i processi di comunicazione da diffondere attraverso i Key Actors, una opportunità per intraprendere un percorso impegnativo e coinvolgente in tale direzione.

Il MdA è un efficace strumento di marketing e di gestione territoriale: la conoscenza delle tipicità territoriali e l’identificazione di specifiche nicchie di mercato ( segmenti per area geografica individuate) rappresentano il punto di partenza per l’identificazione di una strategia di fruibilità, competitività, attrazione e sviluppo sostenibile del territorio.

La realizzazione del MdA si basa sulle diverse attività che verranno svolte nelle fasi del progetto, dalla prima relativa all’analisi dei fabbisogni attraverso l’avvio di un processo dia animazione territoriale nei diversi segmenti e aree geografiche a quella finale di realizzazione ed implementazione del Piano di Azione per il Turismo Integrato, e che prevede la nascita di un organismo super partes posto a coordinamento dell’iniziativa.

Inoltre al fine di perseguire gli obiettivi di progetto, il processo di definizione del MdA procede in parallelo alla definizione di Servizi Reali che accompagnino le imprese turistiche , attraverso una fase di Formazione, Orientamento e Consulenza, e che le aiuti a compiere un percorso di sviluppo.

L’ Agenzia di Sviluppo del Turismo Integrato Turistico garantirà, con l'apporto di professionalità e competenze specialistiche, un contributo significativo nella realizzazione degli interventi previsti e nel perseguimento dei risultati attesi. Le attività specifiche individuate sono le seguenti:

1. COORDINAMENTO DEL PROGETTO

2. SUPPORTO AMMINISTRATIVO E DI RENDICONTAZIONE

3. INDIVIDUAZIONE DI KEY ACTORS DEL SETTORE

4. ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE E CONCERTAZIONE PER LA DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE OPERATIVE

5. REALIZZAZIONE DI PERCORSI FINALIZZATI ALLA STESURA DI PIANI OPERATIVI E STRATEGICI (PAL TURISMO INTEGRATO)

6. AVVIO E GESTIONE DEI PIANI OPERATIVI PIANIFICATI (PAL TURISMO INTEGRATO )

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7. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, CONSULENZA, ORIENTAMENTO ED ACCOMPAGNAMENTO DELLE INPRESE OPERANTI NEL SETTORE TURISTICO

8. COOPERAZIONE E SCAMBI TRANSNAZIONALI

9. CREAZIONE NETWORK TRANSNAZIONALE

10. DIFFUSIONE DEI RISULTATI

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AGENZIA DI SVILUPPO LCALE DEL TURISMO INTEGRATO

N. 1 COORDINATORE DI PROGETTO

UFFICIO DI PROGETTAZIONE, ANIMAZIONE, CONSULENZA ED ACCOMPAGNAMENTO

RISORSE N. 3 CONSULENTI DI SVILUPPO

LOCALE

UFFICIO DI COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE POLITICHE DI SVILUPPO INDIVIDIUATE

NEI 5 AMBITI

RISORSE N. 5 CONSULENTI DI SVILUPPO

LOCALE

ENTI PUBBLICI

ENTI INTERMEDI ASSOCIAZIONI

AZIENDE ED OPERATORI TURISTICI

Marchio d’ Area

• Marchio • Pacchetti Turistici • Prodotti di comunicazione • Calendario eventi • Infopoint • Sistema Trasporti • Gestione Arre Protette

SERVIZI ALLE IMPRESE

• Progettazione • Animazione territoriale • Formazione • Consulenza • Orientamento

Imprese turistiche locali

Turista - Cliente

Beneficiari Finali

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15. GLI ASPETTI FINANZIARI IL PROGETTO PREVEDE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTE RVENTI COSTI COMPLESSIVI PARI A € 550.000,00 €

ATTIVITA’

FASE I COSTITUZIONE AGENZIA DI SVILUPPO TURISTICO INTEGRAT O

RISORSE

COSTO

1.1 Costituzione di un ente economico - agenzia di sviluppo turismo integrato il quale dovrà occuparsi della realizzazione delle fasi sotto elencate.

N. 1 Coordinatore di Progetto 24.000,00 €N. 8 Consulenti di sviluppo Locale 138.000,00 €

Struttura tecnica 28.000,00 €

TOTALE A 190.000,00 €FASE II

LO SVILUPPO DI PARTNERSHIP A LIVELLO LOCALE E CONTE STUALE AVVIO DI UNA FASE DI PROGETTAZIONE PER REALIZZAZIONE DI UN PIANO DI

MARKETING ED OPERATIVO DEL TURISMO INTEGRATO

2.1 Animazione territoriale, seminari, incontri, riunioni, e concertazione con le parti sociali e gli enti locali, ed imprese appartenenti ai segmenti individuati

FASI ESPLETATE DALL’AGENZIA DI SVILUPPO LOCALE DEL TURISMO

INTEGRATO

2.2 Avvio del Progetto e progettazione operativa degli interventi a breve termine: 1. Realizzazione di un marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto “Turismo Integrato

della provincia di Crotone” 2. Definizione dei pacchetti completi di servizi al turista per segmento identificato 3. Progettazione di una rete di punti di accoglienza turistica – Infopoint per segmento

individuato 4. Progettazione di un calendario di eventi principali dell’ area 5. Progettazione di una gamma di prodotti di comunicazione ed informazione nella logica

dell’integrazione di sistema 6. Progettazione di un sistema di servizi pubblici di trasporto turistico per agevolare la mobilità

interna del turista 7. Progettazione per la gestione delle aree ambientali a forte vocazione attrattiva. “ aree Sic e

Corridoi ecologici” 8. Progettazione degli interventi di formazione – consulenza ed orientamento alle imprese del

settore turistico e loro indotto.

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FASE III SVILUPPO E ATTUAZIONE DI AZIONI DI MARKETING TERRIT ORIALE E DI

AZIONI INNOVATIVE A FAVORE DELLE IMPRESE E DEL SIST EMA TURISTICO INTEGRATO

RISORSE

COSTO

• Marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto “Turismo Integrato

della provincia di Crotone” - MdA

Individuazione attraverso procedura pubblica, di una società di servizi,per la realizzazione del marchio Provinciale del turismo integrato

10.000,00 €

• Pacchetti completi di servizi al turista per segmento identificato Definizione dei pacchetti completi di servizi ai clienti , presenti

in tutte le strutture ricettive ed Infopoint 7.000,00 €

• Rete di punti di accoglienza turistica – Infopoint per segmento individuato

Organizzazione di n. 9 INFOPOINT su tutto il territorio provinciale, per la gestione dei segmenti individuati.

Per ogni Infopoint è previsto: • n. 1 sede – 4.000€ • n. 2 addetti di front office ( 550€ x 8 x 2) = 8.000 €

108.000,00 €

• Calendario di eventi principali dell’ area

Individuazione attraverso procedura pubblica, di una società di servizi per la realizzazione del calendario

10.000,00 €

• Gamma di prodotti di comunicazione ed informazione nella logica dell’integrazione di sistema

Individuazione attraverso procedura pubblica, di una società di servizi, per la realizzazione dei prodotti di comunicazione

30.000,00

• Attivazione servizi di trasporto turistico per agevolare la mobilità interna del turista

Acquisto mezzi mobili per il trasporto Spese per azioni di comunicazione e promozione

100.000,00 €

• Gestione di tutte le aree a forte vocazione turistica attraverso il miglioramento della loro fruibilità

Individuazione attraverso procedura pubblica, di una società di servizi, per la gestione di alcune aree a forte vocazione turistica

75.000,00 €

• Piano Formativo Settoriale : • 2 edizioni di 40 ore su : competenze locali e piani formativi (40 allievi) • 5 edizioni di 40 ore su: qualità dell’accoglienza turistica (100 allievi)

Individuazione attraverso procedura pubblica, di una società, per la fase di svolgimento delle edizioni relative al Piano Formativo.

20.000,00 €

TOTALE B

360.000,00 €

TOTALE A + B

550.000,00

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16. SCHEDA FINANZIARIA SISTEMA TURISTICO INTEGRATO col legamento al POR 2000-2006

FASE I - II - FASE DI PROGETTAZIONE PER REALIZZAZ IONE DEL MARCHIO D’ AREA OBIETTIVO - Progettazione operativa degli interventi a breve termine- Marchio d’Area :

• Realizzazione di un marchio per la riconoscibilità immediata del prodotto “Turismo Integrato della provincia di Crotone” • Definizione dei pacchetti completi di servizi al turista per segmento identificato • Progettazione di una rete di punti di accoglienza turistica – Infopoint per segmento individuato • Progettazione di un calendario di eventi principali dell’ area • Progettazione di una gamma di prodotti di comunicazione ed informazione nella logica dell’integrazione di sistema • Progettazione di un sistema di servizi pubblici di trasporto turistico per agevolare la mobilità interna del turista • Progettazione per la gestione delle aree ambientali a forte vocazione attrattiva. “ aree Sic e Corridoi ecologici” • Progettazione degli interventi di formazione – consulenza ed orientamento alle imprese del settore turistico e loro indotto.

MISURA 4.4 : RETI E SITEMI LOCALI OFFERTA TURISTICA ( FESR) AZIONE 4.4.E: Realizzazione di nuovi pacchetti / prodotti turistici per le reti e i sistemi locali di offerta turistica

L’azione prevede la progettazione e la realizzazione di nuovi pacchetti / prodotti turistici all’interno delle reti e dei sistemi locali da commercializzare, per specifici target di

clienti, attraverso gli strumenti previsti nella Misura 4..3 - Promozione e Fruizione dell’Offerta Turistica. Le tipologie di operazioni previste sono le seguenti:

• analisi di mercato sulla domanda e sull’offerta di pacchetti / prodotti turistici per i target di riferimento;

• progettazione dei pacchetti / prodotti turistici per le reti e i sistemi locali di offerta (durata, itinerari, costi, sistemi di trasporto, servizi aggiuntivi, target di clienti,

strategie di promozione e distribuzione, operatori coinvolti, modalità di erogazione e fruizione, etc.);

• promozione e distribuzione dei pacchetti / prodotti turistici attraverso le azioni della Misura 4.3 e/o con azioni specifiche promosse direttamente dagli Operatori;

• realizzazione degli interventi necessari alla erogazione dei pacchetti / prodotti turistici (servizi di informazione, servizi di promozione, servizi di trasporto, eventi

culturali e di intrattenimento, etc.).

I pacchetti/prodotti turistici verranno individuati nell’ambito delle attività di pianificazione e programmazione operativa previste nell’Azione 4.3.a. SPESE AMMESSE:

• Consulenze, studi di fattibilità e indagini di mercato;

• Spese per azioni di promozione e comunicazione;

• Spese per acquisizione di servizi;

• Attivazione di numeri verdi.

INTENSITA’ DI AIUTO L’aiuto all’acquisizione dei servizi non potrà superare il 50% delle spese effettivamente sostenute.

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FASE III

SVILUPPO E ATTUAZIONE DI AZIONI DI MARKETING TERRIT ORIALE E DI AZIONI INNOVATIVE A FAVORE DELLE IMPRES E E DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

OBIETTIVO : • MARCHIO PER LA RICONOSCIBILITÀ PRODOTTO “TURISMO I NTEGRATO DELLA PROVINCIA DI CROTONE” - MDA • PACCHETTI COMPLETI DI SERVIZI AL TURISTA PER SEGMEN TO IDENTIFICATO • RETE DI PUNTI DI ACCOGLIENZA TURISTICA – INFOPOINT PER SEGMENTO INDIVIDUATO • CALENDARIO DI EVENTI PRINCIPALI DELL’ AREA • GAMMA DI PRODOTTI DI COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE NELLA LOGICA DELL’INTEGRAZIONE DI SISTEMA

MISURA: 4.3 : PROMOZIONE FRUIZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA ( FESR) AZIONE: 4.3.A : PRODOTTI TURISTICI REGIONALI L’azione prevede interventi finalizzati a promuovere l’immagine della Calabria e delle sue risorse, naturali e culturali, sui mercati nazionali e internazionali, mediante campagne di comunicazione che possono utilizzare tutti i media (pubblicazioni, radio, video, filmati, audiovisivi, prodotti telematici, internet ecc..) e ogni utile strumento di comunicazione (mostre e fiere, spettacoli, eventi folcloristici, enogastronomici, culturali, manifestazioni sportive, esposizioni dell’artigianato e dei prodotti tipici, testimonials, etc.).L’azione prevede infine la realizzazione di attività di servizio (relazioni, organizzazione, logistica, ecc..) a supporto dell’azione di promozione ( nfopoint) Le operazioni attivabili nell’ambito dell’azione possono essere ricondotte alle seguenti tipologie principali: - campagne di comunicazione e promozione che possono utilizzare tutti i media; - attività di comunicazione e di promozione, quali partecipazione e/o allestimento fiere e mostre, allestimento e realizzazione di eventi folcloristici, enogastronomici,

dell’artigianato, culturali, sportivi, di spettacolo e di intrattenimento, realizzazione materiale promo-pubblicitario, video, pubblicazioni, sponsorizzazioni etc.; - servizi di interesse pubblico a supporto dell’azione di promozione, (relazioni, organizzazione, logistica, informativi, etc.); - studi ed indagini e monitoraggio del sistema turistico, servizio di osservatorio del turismo; - azioni di promozione di sistemi e reti di offerta turistica (materiale promo-pubblicitario, inserimento in cataloghi , sia tradizionali che in rete, partecipazione a fiere,

eventi, etc.); - interventi atti a sostenere e promuovere il turismo di ritorno. SPESE AMMESSE:

• Costi di progettazione, produzione e realizzazione di campagne di comunicazione e promozione che possono utilizzare tutti i media (giornali, riviste, manifesti, radio, tv, web, etc);

• Costi per la partecipazione e/o l’allestimento di fiere e mostre; • Costi per l’organizzazione e la realizzazione di eventi folcloristici, enogastronomici, dell’artigianato, culturali, sportivi, di spettacolo e di intrattenimento; • Costi per la progettazione, produzione e realizzazione di materiale promo-pubblicitario (pubblicazioni, video, sponsorizzazioni, etc); • Costi relativi a servizi di interesse pubblico a supporto dell’azione di promozione, in Italia e all’estero (relazioni, organizzazione, logistica, informativi, etc.); • Costi per l’elaborazione di piani, programmi e studi (consulenze, acquisizione di servizi da società specializzate, etc.); • Costi per la progettazione, realizzazione e funzionamento del servizio di osservatorio del turismo (attrezzature informatiche e telematiche, consulenze

specialistiche, spese di funzionamento, etc.); • Costi relativi alle azioni di promozione dei sistemi e delle reti di offerta turistica (materiale promo-pubblicitario, inserimento in cataloghi , sia tradizionali che in

rete, partecipazione a fiere, eventi, etc.). INTENSITA’ DI AIUTO Gli interventi sono finanziati al 100% sulla base delle spese ammissibili realmente sostenute

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FASE III

SVILUPPO E ATTUAZIONE DI AZIONI DI MARKETING TERRIT ORIALE E DI AZIONI INNOVATIVE A FAVORE DELLE IMPRES E E DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

• OBIETTIVO : PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI SERVIZI DI TRASPORTO TURISTICO PER AGEVOLARE LA MOBILITÀ INTERNA DEL TURISTA

• MISURA 4.4 : RETI E SITEMI LOCALI OFFERTA TURISTICA ( FESR) • AZIONE 4.4.D : SERVIZI PER LA VALORIZZAZIONE E L'INTEGRAZIONE NEI PRODOTTI TURISTICI DEL PATRIMONIO

AMBIENTALE CULTURALE LOCALE

L’azione prevede la promozione e il sostegno allo sviluppo delle imprese integratrici dell’offerta ovvero quelle imprese in grado di erogare ai turisti, all’interno delle reti e dei sistemi locali di offerta, servizi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico e culturale, nel senso più ampio del termine compresa la ristorazione e l’enogastronomia tipica d’eccellenza calabrese da promuovere anche attraverso le azioni della Misura 4.3 e/o altre azioni specifiche promosse direttamente dagli operatori. I servizi erogati dalle imprese costituiranno parte integrante dell’offerta turistica delle reti e dei sistemi locali. SPESE AMMESSE: - Mezzi mobili per il trasporto collettivo; - Spese per azioni di promozione e comunicazione; INTENSITA’ DI AIUTO - L’aiuto agli investimenti non può superare le seguenti intensità: - GI: 50% ESN - PMI: 50% ESN + 15 ESL L’agevolazione non può, comunque, eccedere il 75% del valore netto dell’investimento

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FASE III

SVILUPPO E ATTUAZIONE DI AZIONI DI MARKETING TERRIT ORIALE E DI AZIONI INNOVATIVE A FAVORE DELLE IMPRES E E DEL SISTEMA TURISTICO INTEGRATO

• OBIETTIVO : GESTIONE DI TUTTE LE AREE A FORTE VOCAZIONE TURISTICA ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO DELLA LORO FRUIBILITÀ

• MISURA 4.4 : RETI E SITEMI LOCALI OFFERTA TURISTICA ( FESR) • AZIONE 4.4.F : SERVIZI INFORMATIVI E INTERVENTI DI QUALIFICAZIONE AMBIENTALE PER L’ACCOGLIENZA DEI TURISTI

NELLE LOCALITÀ DI SOGGIORNO E VISITA

L’azione prevede interventi finalizzati ad aumentare complessivamente la capacità di attrazione e di accoglienza dei luoghi attraverso: - il deciso miglioramento della qualità e quantità dell’informazione turistica e dell’assistenza al turista; - l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, ricreative, sportive e di spettacolo; - il miglioramento e la certificazione della qualità dei servizi; - interventi di programmazione, progettazione e realizzazione di servizi finalizzati all’adeguamento e diffusione delle conoscenze, qualificazione, riqualificazione ed

organizzazione delle risorse umane operanti nel sistema delle imprese turistiche. Tali interventi potranno essere realizzati nell’ambito delle Misure dell’Asse III . Si prevede, altresì, la qualificazione turistica delle località di soggiorno attraverso: - il potenziamento dei servizi di pulizia esterna e di igiene; - il miglioramento degli arredi urbani; - l’ammodernamento, la razionalizzazione e il potenziamento della segnaletica; - interventi mirati a promuovere la cultura dell’accoglienza. SPESE AMMESSE: - Consulenze, studi di fattibilità e indagini di mercato; - Comunicazioni per lo sviluppo della cultura dell’accoglienza; - Interventi di riqualificazione ambientale; - Arredi urbani e segnaletica; - Punti informativi per i turisti (tradizionali e telematici). INTENSITA’ DI AIUTO Nel caso di aiuti concessi ad Enti pubblici l’intensità può raggiungere il 100% delle spese effettivamente sostenute.

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Piano Formativo Settoriale

FASI DI REALIZZAZIONE FONTE DI FINANZIAMENTO

Ricerca/intervento

• Analisi del sistema locale di competenze per l’accoglienza turistica • Repertorio di competenze locali per l’accoglienza • Analisi dei fabbisogni formativi settoriale

Le attività di analisi del sistema locale di competenze per l’accoglienza turistica, potranno essere avviate e realizzate tramite i fondi del POR Calabria: - Asse 4 sistemi locali di sviluppo - Asse 3 risorse umane. Le attività di competenze locali per l’accoglienza, potranno essere avviate e realizzate tramite i fondi del POR Calabria: - Asse 4 sistemi locali di sviluppo - Asse 3 risorse umane. Le attività di analisi dei fabbisogni formativi settoriale, potranno essere avviate e realizzate tramite i fondi del POR Calabria Asse 3 risorse umane: - Asse 4 sistemi locali di sviluppo - Asse 3 risorse umane.

Ingegnerizzazione • Impianto di buone pratiche per formatori e tutor aziendali (analisi, valutazione e

bilancio delle competenze) • Cd Rom su Competenze locali e Piani formativi aziendali

Le attività di ingegnerizzazione dei risultati, potranno essere avviate e realizzate tramite i fondi del POR Calabria: - Asse 4 sistemi locali di sviluppo

Formazione tutor aziendali

• 2 edizioni di 40 ore su : competenze locali e piani formativi (40 allievi) Formazione lavoratori

• 5 edizioni di 40 ore su: qualità dell’accoglienza turistica (100 allievi)

Le attività formative potranno essere avviate e realizzate tramite i fondi del POR Calabria Asse 3. Le attività formative ipotizzano la realizzazione di n. 7 corsi, rivolti a: - tutor aziendali – Formazione continua - Formazione lavoratori – Formazione iniziale – Formazione post diploma –

Work esperisence – Orientamento – Alta formazione – etc.

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STATUTO

“AGENZIA PER LO SVILUPPO TURISTICO INTEGRATO

DELLA PROVINCIA DI CROTONE S.p.A.”

TITOLO I

COSTITUZIONE - SEDE - DURATA - SOCI - OGGETTO

Art. 1 - Costituzione e denominazione

E’ costituita una società per azioni denominata “AGENZIA PER LO SVILUPPO TURISTICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI CROTONE S.p.A.”.

La società è a prevalente partecipazione pubblica ai sensi dell’art. 113 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 numero 267, degli articoli 2325 e seguenti del Codice Civile ed in particolare ai sensi e per gli effetti degli articoli 2458 e seguenti del Codice Civile.

Art. 2 - Sede

La società ha sede legale in Crotone, via M. Nicoletta presso la sede istituzionale dell’Ente Provincia di Crotone. Con delibera dell’Assemblea ordinaria potrà istituire uffici, rappresentanze e delegazioni nel territorio crotonese, con le maggioranze previste per l’assemblea straordinaria, anche al di fuori di esso territorio.

Art. 3 - Durata

La società ha durata fino al 31 dicembre 2055 e tale durata potrà essere prorogata con delibera dell’assemblea straordinaria.

Art. 4 - Soci

Possono essere soci dell’AGENZIA PER LO SVILUPPO TURISTICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI CROTONE S.p.A. i Comuni del territorio e del circondario, gli Enti Pubblici, gli Enti Pubblici economici, le Associazioni delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, gli Istituti e le Aziende di credito.

Possono altresì essere soci altri soggetti di diritto pubblico e di diritto privato.

Il domicilio dei soci per tutti i rapporti con la società è quello risultante dal libro dei soci.

Art. 5 - Oggetto

Scopo dell’Agenzia è quello di svolgere, per l'area, un ruolo di sostegno alla programmazione dello sviluppo turistico integrato locale, di promozione e di attuazione di programmi di investimento territoriale, in particolare:

a) Attrarre investimenti, imprese, attività, cultura, conoscenze, visitatori leisure e d’affari, ecc;

b) valorizzare l’identità e le specificità locali;

c) promuovere uno sviluppo socio-economico equilibrato sostenibile;

d) raggiungere una capacità-posizione competitiva distintiva che mette in grado di importare-esportare valore.

Inoltre, l’Agenzia si propone di sviluppare servizi di:

1. Miglioramento della qualità e della gamma dei servizi turistici locali;

2. Sviluppo dei servizi privati per il tempo libero coerenti con l’offerta locale:

3. Razionalizzazione del sistema di accoglienza ed informazione turistica;

4. Miglioramento della qualità e della gamma dell’offerta ricettiva;

5. Miglioramento della percezione del sistema dell’offerta turistica;

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6. Sviluppo di funzioni di marketing coerenti con il sistema di offerta;

7. Realizzazione di strumenti di informazione coerenti con il sistema offerta;

8. Valorizzazione delle mete di visita locali;

9. Creazione di un sistema integrato di visita e mobilità turistica;

10. Miglioramento della fruibilità e dell’appeal delle mete di interesse turistico locale.

L’Agenzia, altresì si propone come strumento per lo sviluppo sostenibile e tutela delle risorse ambientali attraverso azioni di elaborazione di Piani di Gestione per la corretta gestione dei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone a Protezione Speciale (ZPS), attraverso attività di monitoraggio con osservatori sulla biodiversità, attività di formazione specifica rivolte al personale che opera nell’ambito della gestione delle aree protette, dei SIC e delle ZPS; realizzazione di carte ed atlanti degli habitat e delle specie all’interno delle aree che costituiscono le Rete Natura 2000.

L’Agenzia si propone, peraltro, quale organo strumentale degli enti locali e non per la valorizzazione delle vocazioni produttive del territorio – agroalimentare e artigianato - Valorizzazione e diffusione delle produzioni tipiche e biologiche e della loro genuinità - tutela e valorizzazione della produzione dell’artigianato artistico del Marchesato, quale identità specifica della Provincia di Crotone - Recupero degli antichi mestieri e dell’antica bottega artigiana - Promozione e nascita di botteghe d’arte ed eno-gastronomiche - Realizzazione di azioni collettive di ricerca e sviluppo nel settore agroalimentare, nel settore dell’artigianato artistico e nel settore ambiente.

L’Agenzia promuoverà, creerà e gestirà, al suo interno, l’Osservatorio dell’Economia Turistica della Provincia di Crotone con un sistema di analisi, metodi e ricerche sul turismo nel territorio in collaborazione con i soci.

L’AGENZIA PER LO SVILUPPO TURISTICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI CROTONE S.p.A. sarà organo strumentale per le istituzioni utile alla predisposizione dei diversi servizi utili a promuovere lo sviluppo del territorio in campo economico, sociale, culturale e turistico.

Si propone di intervenire nella promozione e gestione delle attività delle politiche formative, del coordinamento e gestione di politiche sociali e turistiche, dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, nell’orientamento professionale, nella formazione professionale, comprese la formazione continua e l’organizzazione di stage sulla base di esigenze formative espresse dal sistema scolastico e da quello produttivo, anche in collaborazione con soggetti coinvolti in rapporto di partenariato nell’ambito della Unione Europea.

Per il raggiungimento dei propri scopi, la società potrà attingere a risorse pubbliche e private, inclusi i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari, potrà concorrere all’attribuzione di fondi di pertinenza regionale non delegati dalla Provincia, ovvero pubblici, alla stessa stregua di ogni imprenditore privato e potrà raccogliere fondi tra i propri soci purchè nei limiti e condizioni previsti dalle norme vigenti. In particolare la società potrà utilizzare i fondi del piano annuale di formazione professionale e gli eventuali finanziamenti derivanti dalle competenze riservate dalla Regione Calabria e da progetti straordinari dell’Unione Europea.

Nel particolare l’Agenzia potrà svolgere attività di:

a) progettazione, gestione e attuazione di corsi di formazione professionale per le persone fisiche, le imprese, le associazioni, gli enti e gli organi pubblici e privati tesi a diffondere la conoscenza di materie tecniche e scientifiche, culturali e sociali;

b) progettazione, organizzazione e gestione delle attività di orientamento scolastico e professionale per chiunque cerchi lavoro o intenda avviare un’attività in proprio;

c) progettazione e gestione di progetti nell'ambito di programmi e iniziative comunitarie, statali, regionali;

d) progettazione, gestione e organizzazione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, quali gestione e banche dati per la promozione di reali opportunità di incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché organizzazione di tirocini formativi anche attraverso stage aziendali;

e) gestione di corsi di attività e corsi attinenti la formazione universitaria;

f) promozione, progettazione e gestione in ambito turistico di attività volte a valorizzare il patrimonio culturale ambientale e storico della Provincia;

g) progettazione e gestione di attività afferenti lo sviluppo economico dell'area, in particolare promosse dalla Provincia di Crotone, ivi comprese attività di sviluppo urbanistico e tutte quelle attività attinenti l'innovazione, lo sviluppo sostenibile ed il “project financing”.

Nell’oggetto sociale rientrano anche:

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1. tutte le attività strumentali e/o complementari a quelle sopra indicate, ivi compresi l’acquisto, la vendita, la permuta, il noleggio, la manutenzione e la riparazione degli immobili, delle opere, degli impianti, dei macchinari, degli automezzi e degli altri beni mobili in genere;

2. studi, ricerche, consulenze, progettazione, assistenza tecnico-economica a Enti pubblici e privati nel settore dello sviluppo economico in particolare nel settore turistico.

Restano comunque escluse le attività per legge riservate agli iscritti agli albi professionali.

Nel quadro degli indirizzi generali formulati dall’assemblea dei soci, la società può promuovere la costituzione di consorzi o società di capitali. Può inoltre acquisire partecipazioni in consorzi o società di capitali che svolgono attività complementari o strumentali a quelle statutarie. La costituzione di consorzi o società, ovvero l’acquisizione di partecipazioni in essi, deve essere approvata dall’assemblea dei soci.

Alla società restano infine precluse la raccolta del risparmio e le attività finanziarie nei confronti del pubblico, riservate per legge a soggetti aventi particolari requisiti.

TITOLO II

CAPITALE - AZIONI - OBBLIGAZIONI - CONTRIBUTI

Art. 6 - Il Capitale

Il capitale della società è di 250.000.= (duecentocinquantamila) euro diviso in 50.000.= azioni da 5 (cinque) euro ciascuna.

Il capitale sociale può essere aumentato per delibera dell’assemblea straordinaria, anche con la emissione di azioni aventi diritti diversi da quelle già emesse. In caso di aumento del capitale è riservato agli azionisti il diritto di opzione.

L’assemblea, con l’osservanza dell’art. 2445 C.C. e salvo il disposto degli art. 2327 e 2412 C.C., può deliberare la riduzione di capitale sociale anche mediante assegnazione ai soci di determinate attività sociali.

Art. 7 - Azioni

Ogni azione è indivisibile e obbligatoriamente nominativa. La società riconosce un solo rappresentante per ciascuna azione. Ogni azione ordinaria da diritto a un voto.

Le eventuali azioni aventi diritti diversi da quelle già emesse godono dei diritti espressamente previsti nell’atto che né disciplina l’emissione.

Le azioni e i relativi diritti di opzione non possono essere costituiti in pegno né dati in alcuna forma di garanzia senza il consenso dell’assemblea.

Il capitale sociale deve essere detenuto almeno per il 51% (cinquantuno per cento) da Enti Pubblici.

I conferimenti possono essere fatti in denaro o in natura, con l’osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2254 e 2343 del Codice Civile.

Art. 8 - Diritto di opzione e di prelazione

Quando un socio intende cedere in tutto o in parte le proprie azioni ovvero i diritti di opzione, deve offrirli agli altri soci che hanno facoltà di esercitare il diritto di prelazione, in proporzione alle precedenti partecipazioni, ferme le disposizioni dell’art. 2441 del Codice Civile.

Al tal fine chi intende procedere alla alienazione deve notificarne tutte le condizioni agli altri soci a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento; questi ultimi dovranno comunicare se intendono avvalersi del diritto di prelazione entro venti giorni dal ricevimento dell’offerta precisando, in caso affermativo se intendono o meno acquistare, in tutto o in parte anche le quote per le quali il diritto di prelazione non verrà esercitato da altri.

Non si procederà alla notifica dell’intenzione di alienare qualora i potenziali destinatari della proposta abbiano preventivamente comunicato la loro intenzione di non acquistare, quali che siano le condizioni dell’alienazione.

In caso di mancato esercizio di tale diritto, le azioni o i relativi diritti di opzione possono essere trasferiti a persone diverse da quelle indicate, nel rispetto dell’art. 4 del presente statuto.

Il Consiglio di Amministrazione dovrà in ogni caso negare l’autorizzazione al trasferimento delle azioni se attraverso tale trasferimento dovesse venire meno la quota di capitale dei soggetti di cui al 4° comma del precedente art. 7.

In tale ipotesi il Consiglio dovrà convocare l’assemblea dei soci e assicurare il mantenimento della maggioranza di cui sopra nella composizione del capitale sociale.

Art. 9 - Certificati azionari

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La società non ha l’obbligo di emettere i titoli azionari, se non richiesti dal socio interessato. Essa può emettere certificati provvisori firmati da almeno due amministratori, fra i quali il Presidente.

La qualifica di azionista, nei rapporti con la società, viene acquisita unicamente attraverso la iscrizione nell’apposito libro soci.

Art. 10 - Obbligazioni

La società potrà emettere obbligazioni ordinarie, nei limiti e con le modalità previste dall’art. 2410 del Codice Civile e dalle altre disposizioni vigenti in materia. In caso di emissioni di obbligazioni convertibili dovranno essere nominative e andrà comunque garantito il mantenimento della maggioranza di almeno il 51% (cinquantuno per cento) a favore degli enti di cui al 4° comma del precedente art. 7; a tal fine al trasferimento e alla costituzione in pegno delle obbligazioni convertibili si applicherà la disciplina prevista per le azioni.

Art. 11 - Contributi alla società

Per far fronte alla realizzazione o allo sviluppo dell’attività prevista nell’oggetto sociale, la società gestisce le risorse assegnate dalla Comunità Europea, dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia, nonché da parte di soci e di terzi. L’acquisizione e la gestione dei servizi dai soci o in convenzione od in concessione da terzi e l’estensione dell’attività e ogni altro investimento durevole sono subordinate alla verifica del ritorno economico dell’investimento e della gestione del servizio stesso. Il Consiglio di Amministrazione deve dare atto della economicità nella delibera di approvazione.

Eventuali versamenti in conto capitale effettuati dai soci in favore della società sono da considerare infruttiferi di interessi o compensi di qualsiasi natura, salvo diversa delibera assembleare, a norma dell’art. 43 del DPR 917/86, come richiamato dall’art. 95, 2° comma. Tali versamenti potranno essere rimborsati ai rispettivi soci nelle forme di Legge, mediante delibera dell’assemblea ordinaria dei soci, come pure, con le stesse modalità, potranno essere utilizzati a copertura di perdite di esercizio nel rispetto delle quote di partecipazione al capitale sociale o anche diversamente, se specificatamente consentito di volta in volta dai diretti interessati. I soci potranno effettuare finanziamenti alla società secondo le norme vigenti.

TITOLO III

GLI ORGANI DELLA SOCIETA’

Art. 12 - Organi

Sono organi della Società:

a. L’Assemblea dei soci

b. Il Consiglio di Amministrazione

c. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

d. Il Comitato Scientifico

e. Il Collegio Sindacale

TITOLO IV

L’ASSEMBLEA DEI SOCI

Art. 13 - Attività dell’assemblea

L’assemblea è ordinaria e straordinaria.

L’assemblea ordinaria è convocata due volte all’anno come segue:

a) entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale per l’esame e l’approvazione del bilancio;

b) entro il 30 novembre per l’esame e l’approvazione del preventivo annuale per l’esercizio successivo.

L’assemblea ordinaria inoltre è convocata in qualsiasi momento in cui il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno. Il Consiglio è tenuto a disporre la convocazione quando sia presentata richiesta da tanti soci che rappresentino almeno la decima parte del capitale sociale e che nella domanda indichino espressamente gli argomenti da trattare. L’assemblea tanto ordinaria quanto straordinaria, può essere convocata anche in località diversa dalla sede sociale, purchè in Italia.

Art. 14 - Partecipazione all’assemblea

All’assemblea possono intervenire tutti gli azionisti iscritti nel libro dei soci da almeno cinque giorni e quelli che, in possesso delle ricevute, abbiano depositato le loro azioni nello stesso termine presso la sede sociale.

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All’assemblea può altresì partecipare, qualora la società abbia emesso obbligazioni, il rappresentante comune degli obbligazionisti. Gli azionisti possono farsi rappresentare in assemblea da persone che non siano amministratori, sindaci o dipendenti della società mediante delega scritta.

Le convocazioni delle assemblee sono fatte a cura del Consiglio di Amministrazione in conformità a quanto previsto dal codice civile. Sarà inoltre cura della società dare contemporaneamente comunicazione ai soci dell’avvenuta convocazione con indicazione degli argomenti da trattare, a mezzo raccomandata A.R. o telefax o per posta elettronica.

Nell’avviso di convocazione potrà essere fissato il giorno della seconda convocazione, che non potrà aver luogo nello stesso giorno fissato prima.

Sono tuttavia valide le assemblee, anche se non convocate come sopra, quando sia rappresentato l’intero capitale sociale e vi assistano tutti gli amministratori in carica e tutti i sindaci effettivi.

Art. 15 - Svolgimento dell’assemblea

L’assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di sua assenza o impedimento, è l’assemblea stessa a nominare il Presidente.

Spetta al Presidente dell'assemblea constatare il diritto d'intervento, accettare la regolare costituzione e la presenza del quorum deliberativo, dirigere e regolare la discussione, stabilire l'ordine e le modalità delle votazioni, proclamare l'esito delle stesse.

L’assemblea provvede alla nomina del suo segretario, scelto anche fra le persone estranee alla società. Nell’assemblea straordinaria le funzioni di segretario dovranno essere svolte da un notaio. La verifica della regolarità delle deleghe e, in genere, del diritto dei presenti alla partecipazione all’assemblea, spetta al Presidente.

Art. 16 - Costituzione dell’assemblea e validità delle deliberazioni

L’assemblea ordinaria, in prima convocazione, è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale. Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza del capitale sociale presente.

In seconda convocazione l’assemblea ordinaria delibera sugli oggetti che avrebbero dovuto essere trattati nella prima, qualunque sia la parte di capitale rappresentata dai soci intervenuti. Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza del capitale sociale presente.

Le delibere dell’assemblea straordinaria dovranno essere adottate con la maggioranza di almeno il 67 % (sessantasette per cento) del capitale sociale.

Le deliberazioni dell’assemblea risulteranno da verbale sottoscritto dal presidente e dal segretario o dal notaio, se chiamato a redigere l’atto nei casi di legge o per espressa richiesta dell’assemblea o del Consiglio di Amministrazione.

TITOLO V

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Art. 17 - Amministrazione

La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione che dura in carica un triennio ed è composto da un numero dispari di membri non inferiori a tre e non superiore a nove.

Gli Amministratori sono rieleggibili una sola volta e sono eletti dall’assemblea.

Il Consiglio elegge tra i suoi membri il Presidente.

Nell’ipotesi che venga meno per qualsiasi motivo uno o più Amministratori, ma non la maggioranza di essi, si provvederà ai sensi dell’art. 2386, comma 1° del Codice Civile.

Il Consiglio si riunisce sia nella sede della società, sia altrove, tutte le volte che il Presidente lo giudichi necessario. Il Consiglio si riunisce altresì quando ne sia fatta domanda scritta da almeno 1/3 (un terzo) dei suoi membri.

Art. 18 - Poteri del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri di indirizzo e di controllo sulla gestione ordinaria e straordinaria della società, senza eccezione di sorta, ed ha facoltà di compiere tutti gli

atti che ritenga opportuni per l’attuazione degli scopi sociali, esclusi quelli che la legge e/o lo Statuto riservano all’assemblea.

Il Consiglio di Amministrazione potrà delegare in tutto o in parte le proprie attribuzioni ed i propri poteri, compreso l’uso della firma sociale ad un Amministratore Delegato.

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Art. 19 - Convocazione del Consiglio

Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente e, in caso di suo impedimento, dal Consigliere più anziano, di solito nella sede della Società o in altro luogo, con lettera raccomandata contenente l’indicazione degli argomenti da trattare, spedita almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione e, in casi d’urgenza, mediante telegramma o fax da inviare almeno quarantotto ore prima. Il Consigliere più anziano presiede le riunioni del Consiglio in caso di impedimento del Presidente.

Il Consiglio nomina un segretario anche fra persone estranee al Consiglio.

Il Consiglio nomina un Direttore Generale al quale conferisce i poteri funzionali per la gestione della società, determinandone la remunerazione.

Art. 20 - Validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione

Le adunanze del Consiglio e le relative deliberazioni sono valide con la maggioranza assoluta degli Amministratori in carica. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti.

Il Direttore Generale partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione senza diritto di voto.

Questo comma non si applica alle riunioni o parti di riunioni in cui si discutono i rapporti concernenti il Direttore Generale, a meno che quest’ultimo non venga espressamente e specificatamente invitato dal Consiglio di Amministrazione a partecipare a tali riunioni o a parti di esse.

Le deliberazioni del Consiglio sono riportate in verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.

Al Presidente e ai membri del Consiglio di Amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni del loro ufficio.

L’assemblea fissa i compensi del Presidente e dei componenti del Consiglio di Amministrazione.

Art. 21 - Il Direttore Generale

Il Direttore Generale viene nominato dal Consiglio di Amministrazione.

I suoi principali poteri sono :

l’organizzazione delle risorse umane e strumentali, il controllo generale dell’attività complessiva della società, la sovrintendenza, il coordinamento e l’assicurazione del regolare funzionamento degli uffici e dei servizi, la stipula delle convenzioni e dei contratti, la convocazione e la Presidenza del Comitato Scientifico, l’adozione di tutti gli atti o provvedimenti, inclusi quelli che impegnano la società verso l’esterno, che la legge ed il presente Statuto non riservano ad altri organi della società.

Il Direttore Generale partecipa alle sedute del Consiglio di Amministrazione, senza diritto di voto, assumendo le funzioni di segretario.

La rappresentanza della società di fronte ai terzi ed in giudizio è conferita al Presidente del Consiglio di Amministrazione, all’Amministratore Delegato nei limiti delle sue attribuzioni e, in forza di procura, al Direttore Generale, nell’ambito dei poteri a lui conferiti.

TITOLO VI

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Art. 22 – Il Presidente

E’ nominato dal Consiglio di Amministrazione, dura in carica un triennio e comunque scade insieme al Consiglio stesso. Assume la rappresentanza istituzionale della società, sovrintende all’attività del Consiglio di Amministrazione, lo convoca, lo presiede e ne coordina i lavori.

Il Presidente cura i rapporti con le Amministrazioni locali del Circondario, con la Provincia e la Regione, nonché con le forze economiche, sociali e sindacali. Esercita inoltre le seguenti funzioni:

vigila sull’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione e sull’operato del Direttore; sovrintende al buon andamento dell’attività; compie gli atti che gli vengono di volta in volta attribuiti; adotta in casi di necessità e urgenza, sotto la propria responsabilità, gli atti di competenza del Consiglio di Amministrazione che devono essere sottoposti al Consiglio stesso, alla prima riunione, per la ratifica.

TITOLO VII

Art. 23 - Il Comitato Scientifico

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Il Comitato scientifico è composto da esperti nelle materie di cui all’oggetto sociale ed è nominato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore generale.

Il Comitato scientifico potrà essere integrato, di volta in volta, da esperti di particolari discipline, individuati dal Comitato stesso, sentito il Direttore generale.

Il Comitato scientifico dura in carica per la durata del Consiglio di Amministrazione e viene convocato e presieduto dal Direttore generale.

Tale Comitato ha il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione sul contenuto e sulle finalità dei progetti formativi e, in generale, sui programmi della società elaborati sulla base degli obiettivi indicati all’art. 5 del presente statuto.

TITOLO VIII

IL COLLEGIO SINDACALE

Art. 24 - Nomina e composizione del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti nominati dall’assemblea.

I sindaci durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.

Per quanto non previsto, si conservano le norme di cui all’art. 2397 e seguenti del Codice Civile.

L’assemblea determina gli emolumenti spettanti ai sindaci effettivi.

TITOLO IX

BILANCI E RELAZIONI

Art. 25 - Il bilancio

L’esercizio sociale termina il 31 dicembre di ogni anno. Il bilancio, unitamente alla relazione sulla gestione redatta dal Consiglio di Amministrazione in conformità all’art. 2428 del Codice Civile e a quella del Collegio Sindacale (art. 2429 del Codice Civile) è presentata entro il successivo trenta aprile all’assemblea per l’approvazione. Almeno quindici giorni prima dell’assemblea il bilancio, la relazione sulla gestione e la relazione dei sindaci dovranno essere depositati presso la sede sociale ed ivi tenuti a disposizione dei soci.

La ripartizione degli utili avverrà in conformità alle disposizioni previste dalla legislazione vigente detratto almeno il 5% da destinare a riserva ordinaria sino a che la stessa non raggiunga il quinto del capitale sociale.

L’assemblea potrà deliberare la formazione di riserve straordinarie mediante speciale accantonamento di utili.

Quando particolari esigenze, da constatarsi da parte dell’organo amministrativo lo richiedono, l’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio potrà essere convocata entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.

TITOLO X

SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE

Art. 26 - Scioglimento

Le cause di scioglimento e di liquidazione della società sono quelle previste dalla legge. Quando si verifica, una delle cause che comportano lo scioglimento della società, il Consiglio di Amministrazione deve provvedere senza indugio alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci.

L’assemblea straordinaria, convocata a norma del paragrafo precedente, dovrà deliberare sulla messa in liquidazione, sulla nomina e sui poteri del liquidatore.

Per quanto riguarda la sostituzione o la revoca del liquidatore valgono le disposizioni stabilite in materia dall’art. 2450 del Codice Civile.

TITOLO XI

NORME FINALI

Art. 27 - Norme finali

Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto, valgono le vigenti disposizioni del Codice Civile e delle leggi speciali in materia.

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Ogni controversia che dovesse insorgere fra i soci, ovvero fra questi e la società sull’interpretazione e l’applicazione del presente statuto in ordine ai rapporti relativi al contratto sociale e che abbia comunque per oggetto diritti disponibili, verrà deferita ad un collegio di tre arbitri.

Ognuna delle parti a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento da inviarsi nei quindici giorni dalla richiesta della parte istante, designerà il proprio arbitro; gli arbitri di parte ne nomineranno un altro che fungerà da presidente del collegio arbitrale.

Mancando l’accordo sulla nomina dell’arbitro che fungerà da presidente o mancando la designazione dell’arbitro di parte nel termine prescritto, essa verrà demandata al Presidente del Tribunale competente per territorio.

La sede del collegio arbitrale viene stabilita presso il presidente del collegio stesso.

La richiesta di arbitrato verrà notificata alle altre parti per lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, specificandone l’oggetto.

Il collegio arbitrale deciderà in forma rituale, sentite le parti, entro novanta giorni dall’accettazione della nomina salvo proroga da concedersi concordemente dalle parti.

La decisione sarà comunicata alle parti a mezzo lettera raccomandata e stabilirà in ordine alle spese e le competenze dell’arbitrato, comprese quelle eventuali per i consulenti tecnici dell’arbitro e l’assistenza delle parti.