Carbonio: esempi di strutture lineari Carbonio: esempi di strutture lineari.
Sussidi esempi
-
Upload
fabio-bolo -
Category
News & Politics
-
view
1.647 -
download
0
Transcript of Sussidi esempi
2 Il Sole 24 OreLunedì 5 Gennaio 2015 N. 4
I nodi della ripresaLA RIFORMA DEL LAVORO
L a staffettaDurate più ampie per l’Aspi che a maggiolascerà il posto alle indennità previste dal Jobs act
In esaurimentoIl limite massimo della Cig in derogapassa dagli 11 mesi del 2014 a 5 mesi
L’ANALISI
AlessandroRota Porta
Alla ricercadi politichedavvero«attive»
Più che di riforma, in materia di ammortizzatori sociali, lo
schema di decreto sulla nuova indennità di disoccupazione «Naspi» si presenta come un maquillage dei sussidi già introdotti dalla legge 92/2012.
La vera partita si giocherà quando il Governo metterà mano alla delega del Jobs act sul sistema delle politiche attive ma altresì quando saranno definiti i nuovi criteri sui trattamenti previsti in costanza di rapporto di lavoro (qui peseranno le decisioni sulle sorti della Cigs nelle cessazioni di attività).
In attesa che il mosaico si completi delle tessere mancanti, si può affermare come l’impianto della “vecchia” Aspi sia stato mantenuto pressoché invariato: i lavoratoripotranno comunque godere di una durata maggiore della prestazione ed è confermata la possibilità di ottenere la liquidazione anticipata della Naspi per avviare un’attività di lavoro autonomo o d'impresa individuale, ovvero per associarsi in cooperativa.
Per quanto concerne le causedi decadenza del sussidio, per avere il quadro completo si dovrà, appunto, attendere l’emanazione di un decreto ministeriale attuativo: sarà questo provvedimento ad agganciare la fruizione alla partecipazione agli strumenti di politica attiva che verranno messi in campo, tagliando fuori i lavoratori che non ricerchino attivamente il reimpiego. Si tratta, in realtà, di un principio già istituito in precedenti disposizioni di legge e nella prassi ma che non ha mai trovato una piena attuazione: quella del Jobs act potrebbe essere l’ennesima occasione da non sprecare, per rendere finalmente efficiente il binomio ammortizzatori sociali politiche attive, come avviene in altri Paesi europei.
Anche la nuova misura dell’assegno di disoccupazione (Asdi) rivolto a quei lavoratori “svantaggiati” che hanno esaurito la Naspi dovrà trovare le regole operative in un decreto LavoroEconomia, finalizzato a definire i parametri di concessione.
Diversamente, per quanto concerne i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (anche a progetto) l’indennità unatantum è stata sostituita da un nuovo sussidio, a copertura dell’anno 2015, in attesa della modifica di queste forme contrattuali. In questo caso, la misura è operativa dal 1° gennaio scorso, mentre la Naspi coprirà gli eventi da maggio 2015 in avanti.
Dall’analisi dei vari strumenti emerge, dunque, come ci si trovi di fronte a un cantiere ancora aperto: anche sul pacchetto degli ammortizzatori che vengono concessi per supportare i lavoratori (e i datori) in costanza di rapporto, nelle situazioni di crisi, è auspicabile un intervento rapido.
Né la legge di Stabilità né il decreto Milleproroghe hanno rifinanziato la proroga dei contratti di solidarietà per le aziende fuori campo Cigs, né è stata confermata l’indennità “maggiorata” per i contratti di solidarietà delle aziende che rientrano in detto perimetro: dopo le proroghe degli ultimi anni, infatti, l'integrazione torna alla misura del 60% del salario perso. Un’inversione di tendenza che stupisce, poiché in contrasto con le stesse linee di revisione di questi istituti tracciate nel Jobs act, e con la previsione della messa a regime di questi trattamenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ammortizzatori:la nuova flexicurityparte dai co.co.proMobilità, Cig, Naspi, sussidi sperimentali:nel calendario 2015 mix di vecchi e nuovi regimi
Gli esempi
•Aspi: aumentano le durate per le quali si ha diritto all’indennità di 2 mesi per gli under 50 (10 mesi) e per i lavoratori da 55 in su (16 mesi)
In aumento Al debutto Uscita di scena
•Cig in deroga: la durata massima scende a 5 mesi •Contratti di solidarietà: l’integrazione torna al 60% dello stipendio perso (rispetto al 70% del 2014). Non è stata prorogata la misura per le aziende fuori campo Cigs•Mobilità: si riduce la durata (massimo 12, 24 o 36 mesi in base all’età)
In riduzione
•Dis-Coll: parte l’indennità di disoccupa-zione per gli iscritti alla gestione separata Inps (istruzioni Inps da definire)
•Indennità “una tantum” per i collaboratori a progetto
01 GENNAIO 2015
Al debutto Uscita di scena
•Naspi: Nuova assicurazione sociale per l’impiego. Importo massimo: 1300 euro mensili•Asdi: Assegno di disoccupazione per i soggetti più svantaggiati che hanno esaurito la Naspi
•Aspi•Mini-Aspi
01 MAGGIO 2015
Uscita di scena
•Cigs per procedure concorsuali: fine (salvo modifiche previste in uno dei prossimi decreti attuativi del Jobs act)•Dis-Coll: fine del periodo sperimentale (salvo modifiche)
31 DICEMBRE 2015
In riduzione
•Naspi: L’indennità comincia a ridursi del 3% a partire dal 4° mese di fruizione (non più dal quinto mese)•Mobilità: si riduce la durata (massimo 24 mesi per i lavoratori over 50 al Sud)
01 GENNAIO 2016
Uscita di scena
•Cig in deroga•Mobilità: finiscono anche gli incentivi alle assunzioni correlati, salvo periodi residui
31 DICEMBRE 2016
In riduzione
•Naspi: per gli eventi che si verificano da questa data la durata massima è di 78 settimane (invece che due anni)
01 GENNAIO 2017
Il calendario delle novità
Francesca Barbieri
pCambiano mobilità, cassa integrazione in deroga e l’indennità deicontratti di solidarietà. Cambia anche l’Aspi (aumenta di due mesi la durata massima) e debutta, almeno sulla carta, “DisColl”, il nuovo sostegno economico previsto per icollaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps.
Il 2015 appena iniziato ha portatouna carrellata di novità di impatto immediato sui lavoratori che faranno ricorso agli ammortizzatori sociali, perché sospesi dal proprio posto di lavoro o nei casi più gravi di perdita dell’occupazione.
Un quadro di non facile letturain cui si mixano le modifiche già previste da norme approvate in passato e quelle introdotte dallo schema di decreto legislativo attuativo del Jobs act, varato dal Consiglio dei ministri del 24 dicembre, ora all’esame della Ragioneria per sciogliere il nodo sulle coperture.
Per i collaboratori (anche a progetto) che perdono il lavoro dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 dovrebbe così arrivare un nuovo sussidio sperimentale, in attesa della modifica di questi contratti che troverà posto in uno degli altri decreti delegati del Jobs act. La DisColl sarà pari al 75% del reddito mensile se uguale o inferiore a 1.195euro, mentre se superiore l’indennità verrà aumentata fino al tetto massimo di 1.300 euro. Andrà in soffitta l’una tantum per i cocopro stabilizzata dalla legge Fornero dal 2013, dopo la sperimentazione del triennio precedente. Entro finegennaio, peraltro, si possono ancora presentare le domande relative ai contributi maturati a dicembre scorso.
La “vecchia” Aspi – che appenadue anni fa ha preso il posto dell’indennità di disoccupazione sarà invita fino a maggio, con limiti più generosi sulla durata del trattamento, appena entrati in vigore: per i la
voratori sotto i 50 anni il tetto passada 8 a 10 mesi e per gli over 55 da 14 a16 mesi (per i 5055enni resta un anno). A sostituire – dal 2017 – l’indennità di mobilità prevista oggi per leaziende più grandi, e che quest’anno subirà una stretta sulle durate, sarà la Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) destinata a tutti i dipendenti, con l’eccezionedi quelli pubblici a tempo indeterminato e degli operai agricoli e chegià a maggio sostituirà Aspi e miniAspi. A chi perde il lavoro fino al 30aprile, per ottenere l’Aspi servirà un anno di contributi nel biennio precedente (con minimo due anni dal primo pagamento), mentre dal 1° maggio per la Naspi basteranno 13 settimane di “bollini” (le stesse richieste per la miniAspi) pagati nei 4 anni precedenti la disoccupazione e aver lavorato almeno 18 giorni l’anno prima.
La durata massima del sussidiosalirà fino a 2 anni (un anno e mezzo dal 2017) e non seguirà più il parametro dell’età del lavoratore. Aumenterà anche il tetto dell’importo: 1.300 euro (leggermente piùalto di quello dell’Aspi, 1.166 euro nel 2014) e la riduzione dopo i primimesi sarà del 3% invece che del 15%.Invariati i costi a carico dei datori dilavoro: contributo ordinario pari all’1,31%+0,3% e quota addizionale 1,4 per cento.
Con la Naspi poi arriva l’ennesimo tentativo di stringere il legame tra sussidi passivi e politiche attive:i beneficiari per non perdere l’indennità dovranno ricercare attivamente un nuovo impiego (i dettagli saranno fissati da un futuro decreto)e partecipare a corsi di formazione e riqualificazione.
L’anno nuovo porta novità anche sul fronte degli ammortizzatori sociali destinati a chi è “sospeso”dal lavoro: si riduce da 11 a 5 mesi la durata massima della cassa integrazione in deroga, destinata a sparire a fine dicembre, lasciando il posto alle prestazioni dei fondi bilaterali di solidarietà che però faticano a decollare. In più, torna al 60% (rispetto al 70% del 2014) l’integrazione dello stipendio perso per i contratti di solidarietà, applicati nelle aziende dove il datore concorda la riduzione d’orario coni sindacati. Contratti che, però, il Jobs act punta a incentivare, visto che nella delega affidata al Governo indica la necessità di regolare l’accesso alla Cig solo dopo aver esaurito le possibilità di riduzione dell’orario di lavoro, eventualmente destinando risorse ai contratti di solidarietà.
Se si considera, poi, l’incertezzasulle coperture finanziarie per il nuovo sistema, è evidente come il riordino degli ammortizzatori sociali sia una partita ben lontana dal definirsi chiusa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
QUOTIDIANO DEL LAVOROLa sicurezza sul lavoronelle imprese familiariTra gli approfondimenti esclusivi sul quotidiano del lavoro di oggi: la disciplina in materia di sicurezza del lavoro per le imprese familiari e le regole per chiedere il congedo per assistere familiari disabili .
www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com
pCon il decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti si riapre il cantiere anche sulle politicheattive per il lavoro, che vede l’Italia fanalino di coda in Europa: nel nostro Paese alle iniziative per favorire il reimpiego dei disoccupati vanno le briciole (appena lo 0,35% del Pil), mentre il grosso dei fondi si concentra sui sussidi monetari (1,61% del Pil).
L’articolo 11 dello schema del decreto varato dal Governo il 24 dicembre scorso delinea i tratti principali del contratto di ricollocazione diretto ai lavoratori licenziati illegittimamente, per motivi economici, o nell’ambito di una procedura collettiva. Per loro ci sarà il diritto di ricevere dal centro per l’impiego un voucher che corrisponde a una dote individuale per ritrovare un posto di lavoro.
Il punto di partenza delle iniziative di “outplacement” è definire l’identikit del disoccupato, posizionandolo all'interno di fasce di bisogno di aiuto a cui sono legati servizi diversi. L’importo del voucher sarà proporzionato alla necessità di aiuto e il suo riconoscimento condizionato al conseguimento dei risultati che saranno fissati dal prossimo decreto sulle politiche attive del lavoro. Quindi per l’operatività bisognerà aspettare diversi mesi.
Lo schema prevede che dopoaver ricevuto la dote, il lavoratore licenziato possa presentare il voucher a un centro pubblico o a un’agenzia privata accreditata, per sottoscrivere il contratto di ricollocazione, dove definire il piano d’azione con iniziative di ricerca, addestramento, formazione o riqualificazione professionale.
Il contratto di ricollocazione parte con un budget di 70 milioni: il suo finanziamento sarà a carico del Fondo per le politiche attive istituito presso l’Inps, nel quale confluirà la dote prevista dalla legge di stabilità dell’anno scorso, pari a 18 milioni di euro per il 2015 e 20 milioni per il 2016. Per il 2015, si somma lo stanziamento di ulteriori 32 milioni di euro del gettito relativo al “ticket licenziamenti” previsto dalla riforma Fornero a carico delle imprese, nei casi di interruzione di un contratto tempo indeterminato per le causali che danno diritto all’Aspi.
Lo scenario su cui si inserirannole nuove misure ha più ombre che luci: secondo gli ultimi dati Inps (si veda Il Sole 24 Ore del 22 dicembre),il trend è in continuo peggioramento e sono ormai scesi sotto la soglia del milione (986mila nel 2013) i lavoratori che riescono a trovare un impiego, grazie a uno degli incentivi previsti per nuove assunzioni o stabilizzazioni (le politiche attive catalogate dall’istituto di previdenza).
Fr.Ba.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Contratto di ricollocazione. Nel budget i fondi previsti dalla Stabilità 2014
Dote da 70 milioniper l’«outplacement»
CV
CV
FINO AL 30 APRILEMINI ASPIRequisiti: almeno 13 settimane di contributi nei 12 mesi precedenti
ASPIRequisiti: almeno 2 anni di assicurazione e almeno un anno di contributi8 L’indennità è calcolata sulla
retribuzione media mensiledegli ultimi 2 anni (il tetto peril 2014 era 1.165,58 € al mese)
Durata: da 10 a 16 mesi
DAL 1° MAGGIONASPI8 Servono almeno 13
settimane di contributi negliultimi 4 anni di lavoro e 18 giornate effettive di lavoro negli ultimi 12 mesi
8 Importo massimo: 1.300 euro mensili. L’indennità è ridotta del 3% al mese dal quinto mese di fruizione
DURATA MASSIMA NASPI
DIPENDENTE SETTORE PRIVATO
24 mesi
DAL 1° MAGGIOASDIChe cos’è: L’Asdi è l’assegno di disoccupazione che verrà riconosciuto, in via sperimentale per il 2015, a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego e si trova in condizioni di particolare necessità (lavoratori appartenenti a famiglie disagiate con componenti minorenni, o vicini al pensionamento senza aver maturato i requisiti)
Importo: 75% dell’ultimo assegno Naspi
Requisiti: Saranno fissati da un decreto interministeriale (da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo varato il 24 dicembre scorso)
Budget: 300 milioni
DURATA MASSIMA ASDI
FAMIGLIA NUMEROSA
6 mesi
PROGETTO
FINO AL 31 DICEMBRE 2014INDENNITÀ UNA TANTUMIl sussidio è pari al 7% del minimale annuo di reddito(15.516 euro per il 2014), moltiplicato per il minor numero tra le mensilità accreditate nell’anno precedente e quelle non coperte da contributi.Tra i requisiti : monocommittenza e reddito annuo non superiore a 20mila euro.
DALL’1/1/2015 AL 31/12/2015DISCOLLL’indennità vale per gli iscritti alla gestione separata dell’Inps, non pensionati e privi di partita Iva
Requisiti: 8 almeno 3 mesi di contributi dal 1°
gennaio dell’anno precedente 8 nell’anno in cui si perde il lavoro,
un mese di contributi o una collaborazione di almeno un mesee che abbia prodotto un reddito almeno pari alla metà dell’importoche dà diritto all’accredito di un mese di contributi
CONTRIBUTI MINIMI
COLLABORATOREA PROGETTO
3mesi
FINO AL 31 DICEMBRE 2016INDENNITÀ DI MOBILITÀImporto:80% della retribuzione lorda (con un massimale fissato ogni anno). 8 Per i primi 12 mesi è pari al
100% del trattamento straordinario di integrazionesalariale; dal 13imo mese è l’80% dell’importo lordo pagato nel primo anno. L'indennità decrescerà gradualmente fino al 2016, in rapporto con l’età e il luogodi lavoro (Centro, Nord o Sud).
Pmi: Per le aziende più piccole è prevista la mobilità in deroga per il 2015 e il 2016; il trattamento non potrà più essere concesso ai lavoratori che alla data di decorrenza hanno già beneficiato della mobilità in deroga per almeno 3 anni, anche non continuativi.
DAL 1° GENNAIO 2017NASPI
INDENNITÀ MOBILITÀ
ADDETTO INDUSTRIAPIÙ DI 15 DIPENDENTI
80% stipendio
REGIME ATTUALECIG ORDINARIAÈ concessa – nei settori di industria, agricoltura ed edilizia – per i casi di sospensione o riduzione dell’attività di natura temporanea
Importo e durata: 8 80% dello stipendio che il
lavoratore avrebbe ottenuto per le ore di lavoro che non ha potuto prestare, non oltre 40 ore settimanali.
8 L’integrazione – il cui importo massimo è fissato di anno in anno – è concessa per massimo13 settimane consecutive, conproroghe in casi eccezionali fino a 12 mesi
COSA CAMBIA IL JOBS ACTNella delega – da attuare entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge 183/2014 – l’accesso alla Cig ordinaria sarà solo in seguito all’esaurimento delle possibilità di riduzione dell’orario di lavoro. Previsti anche incentivi all’uso di strumenti telematici e digitali; revisione dei limiti di durata; riduzione degli oneri contributivi ordinari, rimodulati tra i settori in base all’effettivo utilizzo
DIPENDENTE DI AZIENDAIN CRISI TEMPORANEA
REGIME ATTUALECIG IN DEROGALa cassa integrazione guadagni in deroga è destinata ai lavoratori di alcune categorie di aziende (purché in attività da più di 12 mesi) che non hanno i requisiti per la Cig ordinaria e straordinaria.
Durata: massimo 5 mesi Il sussidio potrà essere concesso solo ai lavoratori (inclusi apprendisti e somministrati) con almeno 12 mesi di anzianità aziendale. L’ammortizzatore è escluso in caso di cessazione dell’impresa o di parte della stessa e negli studi professionali
La scadenzaLa Cig in deroga sparirà a fine 2016 e sarà sostituita dai fondi bilaterali di solidarietà per le aziende con oltre 15 addetti nei settori scoperti
COSA CAMBIA IL JOBS ACTIl Jobs act prevede la revisione dell’ambito di applicazione dei fondi di solidarietà, fissando un termine certo per il loro avvio: attualmente è già attivo il fondo residuale Inps ma non eroga ancora prestazioni
LAVORATORE D’IMPRESA ARTIGIANA
REGIME ATTUALECIG STRAORDINARIAL’intervento straordinario di integrazione salariale è riservato alle imprese industriali con più di 15 lavoratori nel semestre precedente la domanda, e a quelle commerciali con oltre 50 addetti.
Le tipologieIl programma che l’impresa presenta può riguardare:1) ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale;2) crisi aziendale.Il trattamento è concesso pure per fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria e omologazione di concordato preventivo (fino al 2015).
Durata: variabile a seconda dei casi e al massimo di 24 mesi (con possibilità di proroga)
COSA CAMBIA IL JOBS ACTLa legge 183/2014 prevede l’esclusione di ogni forma di integrazione salariale in caso di cessazione definitiva di attività aziendale o di un ramo di essa
ADDETTO DI UNA SOCIETÀIN FASE DI RICONVERSIONE
REGIME ATTUALECONTRATTI DI SOLIDARIETÀAzienda e rappresentanze sindacali firmano un accordo per ridurre orario di lavoro e retribuzione, con l’obiettivo di: •evitare la riduzione del personale (Cds difensivi);•realizzare nuove assunzioni (Cds espansivi).
L’indennitàPer i contratti difensivi spetta un’integrazione salariale (60% stipendio perso).Durata max: 24 mesi (prorogabile di altri 24)
COSA CAMBIA IL JOBS ACT•L'utilizzo dei Cds dovrebbe essere più flessibile: saranno rimossi alcuni vincoli nella loro applicazione per consentire alle aziende di ridurre le ore di lavoro e, se necessario, di assumere addetti con competenze diverse, per favorire l’ingresso dei giovani.•La delega prevede la messa a regime di norme transitorie, che estendono alle imprese escluse dall’ambito di applicazione dei Cds difensivi la possibilità di stipulare questi contratti, con il riconoscimento di determinate agevolazioni.
ADDETTI DI AZIENDACON RIDUZIONE DI ORARIO
SUSSIDI IN CASO DI PERDITA DEL LAVORO
SUSSIDI IN CASO DI SOSPENSIONE DAL LAVORO
Quali sussidi si applicano (e da quando) in caso di perdita del lavoro o sospensione temporanea
Il cronoprogramma degli ammortizzatori: In riduzione (misure con restrizioni di risorse o di durata); In aumento (strumenti che vengono rafforzati); Al debutto (introdotti per la prima volta); Uscita di scena (strumenti soppressi)