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Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE,

COPERTURE CIVILI

ussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

Prof. Ing. Francesco Zanghì

COPERTURE CIVILI

AGGIORNAMENTO 28/01/2013

Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì

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La copertura, o più comunemente tetto (ultimamente dal verbo latino tegere = coprire), ha la funzione di definire la parte superiore dell’edificio e di preservare l’ambiente interno dagli agenti atmosferici.

COPERTURE PIANE

Sono caratterizzate da una pendenza minima, sufficiente per assicurare lo scorrimento dell’acqua fino agli scarichi. Secondo la normativa UNI si definiscono tetti piani quelli con pendenza minore del 5%. I tetti piani possono essere divisi in due gruppi:

1. tetti piani non praticabili. Non sono accessibili alle persone se non per manutenzione; 2. tetti piani praticabili. Sono accessibili alle persone e sono dotati di pavimentazione.

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Si distinguono in: • giardini pensili >> sono dotati di uno strato di terra nel quale si possono coltivare erba,

arbusti e fiori. • terrazze >> quando sono adatte al soggiorno. • tetti carrabili >> quando sono percorribili da veicoli.

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ESEMPIO

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COPERTURE A FALDE

La forma geometrica, viene determinate da una o più facce piane inclinate, dette falde o pioventi. Il tetto a falde piane è caratterizzato da alcuni elementi:

Le parti di un tetto a falde sono normalmente indicate con i seguenti termini:

- falda (o spiovente): superficie di copertura inclinata secondo una determinata pendenza. La

pendenza di una falda è data dal rapporto, espresso in percentuale, tra il dislivello tra le linee di

gronda e di colmo e la loro distanza in proiezione orizzontale, misurata secondo la retta di massima

pendenza;

- linea di colmo: linea orizzontale di intersezione di due falde con pendenza divergente;

- linea di compluvio: linea di intersezione di due falde con pendenza convergente, nella quale

l'acqua confluisce spontaneamente. Può essere orizzontale o inclinata a seconda che le due falde

siano su versanti opposti (opposte) o sullo stesso versante (contigue);

- linea di displuvio: linea inclinata d'intersezione di due falde contigue divergenti;

- linea di bordo: linea inclinata che delimita lateralmente una falda;

- linea di gronda: linea perimetrale inferiore delle falde;

- linea di raccordo: linea d'intersezione tra due falde con diversa pendenza poste in successione;

- cartella: zona a superficie verticale disposta tra due falde;

- sporto: parte di copertura sporgente oltre le pareti perimetrali dell'edificio fino alla linea di gronda

o alla linea di bordo.

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elementi costituenti ed emergenti (corpi da tetto)

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- elementi di falda: gli elementi che formano le superfici delle falde (tegole);

- elementi di colmo: disposti in corrispondenza delle linee di colmo e di displuvio per garantire la tenuta del

raccordo tra le due falde;

- fermaneve: collocati nella zona inferiore della falda per di impedire la caduta di neve e di ghiaccio dal tetto;

- converse: elementi collocati lungo le linee di compluvio per raccogliere e smaltire l'acqua;

- canali di gronda: elementi di raccolta e di deflusso dell'acqua proveniente dalle falde, disposti lungo le linee di

gronda. Scaricano l'acqua nei doccioni o nei pluviali;

- doccioni: costituiti da bocche e orifizi atti a convogliarne l'efflusso dell’acqua piovana;

- pluviali: tubazioni verticali entro le quali viene convogliata l'acqua raccolta dai canali di gronda;

- grembiali (o faldali o scossali): elementi collocati lungo le linee di bordo oppure le linee d'intersezione delle

falde con superfici verticali (per esempio, pareti contigue alle falde) per raccogliere l'acqua e garantire la tenuta.

- abbaini: elementi edilizi sporgenti dalla superfìcie della falda, dotati di finestre per illuminare il sottotetto e per

consentire l'accesso alla copertura;

- lucernari: inseriti nei tetti a falde e nei tetti piani aventi la funzione di illuminare e ventilare gli ambienti interni;

- finestre per tetti: serramenti inseriti nei tetti a falde aventi la funzione di illuminare e ventilare l'ambiente

sottotetto ed eventualmente di permettere la visuale verso l'esterno;

- botole da tetto (o "passi d'uomo"): elementi che consentono l'accesso alla copertura;

- comignoli: elementi di canna fumaria emergente dalla copertura;

- aeratori: elementi per il passaggio dell'aria attraverso la copertura;

- sfiati: elementi terminali delle canalizzazioni per lo sfogo di aeriformi nell'atmosfera.

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Pendenza delle falde

Per le zone alpine di alta montagna >> 50-60% Per le zone appenniniche >> 35-45% Per l’Italia centrale >> 30% (per ogni metro di lunghezzaci si alza di 30 cm ) Per l’Italia meridionale >> 25%-30%

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Tracciamento geometrico dei tetti a falde

Metodo delle bisettrici: (valido per i tetti con falde di uguale pendenza e linee di gronda orizzontali)

La retta di intersezione di due piani di uguale pendenza è costituita da punti equidistanti dalle tracce dei due piani sul piano orizzontale, cioè è la bisettrice dell'angolo formato da tali tracce.

Da questa regola discendono le seguenti conseguenze: • le linee di compluvio e di displuvio sono le bisettrici degli angoli formati dalle linee di gronda di falde con pendenze convergenti oppure divergenti); • nel caso dì falde con linee di gronda parallele, la linea di colmo è parallela ed equidistante da esse; tale linea è inoltre orizzontale ; • nel caso di falde con linee di gronda non parallele, la linea di colmo è situata sulla bisettrice dell'angolo formato dalle linee di gronda. N.B. le linee di massima pendenza delle falde sono sempre perpendicolari alle linee di gronda Esempi:

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Fonti • V.Zavanella, E.Leti, P.Veggetti – Progettazione, costruzioni e impianti – Zanichelli • http://www.rilievo.poliba.it • http://www.ingegneri.info