Progetto sussidi didattici - In Vitro · La progettazione culturale rientra nel vasto ambito della...
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Progetto sussidi didattici - In Vitro
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Nadia Paddeu
Libriforas aps
progettazione e produzione a cura di
Progetto sussidi didattici In vitro
Indice
1. Cos’è un progetto
1.1 Lavorare per progetti
1.2 La progettazione culturale
2. Il PCM-Project Cycle Management
2.1 Ideazione. Analisi di contesto – Stakeholder – Albero dei problemi –
Albero degli obiettivi – Piano di Attività – Scheda di Progetto
2.2 Pianificazione e Budget
2.3 Realizzazione e Piano di Comunicazione
2.4 Chiusura
2.5 Programmazione
3. Bibliografia
Progetto sussidi didattici In vitro
Ogni attore/soggetto che si ponga un problema di innovazione, o semplicemente valuti un
intervento in una situazione per modificarla, ha di fronte a sé un problema di progettazione. In un
progetto si sistematizzano connessioni, intuizioni, ipotesi nate in modo scomposto e gli si da una
forma comunicabile.
1. Cos’è un progetto?
“Una serie di attività miranti a obiettivi chiaramente stabiliti entro un periodo temporale limitato e
con un budget definito”
(European Commission – Europe Aid Corporation Office, PCM Guidelines- Bruxelles 2004)
Data questa definizione possiamo dire che un progetto è caratterizzato da tre fattori
fondamentali:
1) raggiungimento di obiettivi specifici (OBIETTIVI)
2) un inizio, una fine e una durata prestabiliti (TEMPO)
3) risorse finanziarie, strumentali, professionali predeterminate messe a disposizione per il
progetto (RISORSE)
Questi tre vincoli (Obiettivi/Tempi/Risorse) vanno monitorati costantemente e modificati
tempestivamente nel caso di cambiamenti con il minor dispendio di risorse.
Il progetto deve quindi essere considerato una realtà estremamente dinamica, capace di adeguarsi
e modificarsi nel tempo pur di raggiungere i suoi obiettivi strategici.
OBIETTIVI
TEMPIRISORSE
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1.1 Lavorare per Progetti
Da diversi decenni è invalsa l’abitudine di lavorare “per progetti” non solo nel mondo della
scienza, dell’ingegneria e di tutte le discipline tecniche e tecnologiche, ma anche nel mondo del
sociale e della cultura.
Perché?
Lavorare per progetti implica l’adozione di una serie di valori propri della progettazione,
garantendo alcuni vantaggi:
Lavorare per progetti inoltre:
• Consente di affrontare problematiche caratterizzate da elevata complessità e dinamismo
del contesto di riferimento;
• superare conflitti di competenza, sovrapposizioni e sprechi di risorse;
• decodificare i bisogni collettivi e individuali in maniera attenta;
• attivare le risorse presenti sul territorio;
• valutare i risultati in termini di impatto sullo stato di bisogno;
• replicare esperienze laddove sussistono le condizioni fondamentali.
Val
ori
del
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ttaz
ion
e
EFFICACIA e CONCRETEZZA: lavoro organizzato per obiettivi specifici, limitati raggiungibili in un tempo determinato e
verificabile
RESPONSABILITA CONDIVISA e EMPOWERMENT: l'intero gruppo di lavoro è
responsabile del progetto ognuno in base alle proprie competenze che mette a disposizione
degli altri.
EFFICIENZA: rispetto dei vincoli di tempo e risorse a disposizione del progetto.
FLESSIBILITÀ: permette di reagire in maniera più efficace a eventuali cambiamenti del
contesto.
CREATIVITÀ e INNOVAZIONE: ogni progetto è un caso unico, pensato per rispondere a un
determinato problema in una specifica situazione
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1.2 La progettazione culturale
La progettazione culturale rientra nel vasto ambito della progettazione sociale, che ha delle
caratteristiche peculiari che riguardano:
- la tipologia di servizi e interventi offerti, principalmente si parla di aiuto alle
persone/comunità non finalizzato alla produzione di manufatti, tecnologie o beni tangibili,
quanto piuttosto a generare un cambiamento in termini di benessere personale e sociale;
- le caratteristiche del personale coinvolto connotato fortemente da un punto di vista
valoriale, etico e affettivo connaturato alla tipologia di lavoro (educatori, sociologi,
insegnanti, psicologi, bibliotecari, ecc.);
- il tipo di destinatari e il tipo di contesto/comunità in cui ci si colloca solitamente
caratterizzato da notevole complessità e quindi bisognoso di una pluralità di interventi da
parte di organizzazioni e istituzioni sia pubbliche che private;
- forte dipendenza del settore dai finanziamenti pubblici;
Nonostante le forti peculiarità in termini di “contenuto”, un progetto culturale non diverge nella
sua modalità di costruzione da qualsiasi altro progetto.
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2. Il PCM: Project Cycle Management
Scrivere un progetto è un esercizio di logica e coerenza e richiede la conoscenza di un linguaggio
ad hoc, quello appunto del Project Cycle Management altrimenti detto PCM.
Il PCM è una metodologia introdotta ai primi degli anni ’90 dalla Commissione Europea che mette
a sistema l’insieme degli strumenti e delle competenze che
• Chi presenta e Chi valuta
deve acquisire per garantire la massima efficacia nei meccanismi della progettazione e della
gestione degli stessi.
L’approccio PCM si caratterizza per alcuni principi fondamentali:
- Strutturato, cioè parte dai bisogni dei beneficiari. Il coinvolgimento dei destinatari dei
settori sociali, economici, culturali interessati dall’iniziativa, e delle istituzioni locali è una
caratteristica che attraversa tutte le fasi del progetto.
- Risultati e Obiettivi devono essere definiti fin dall’inizio in modo chiaro ed espressi in
termini di indicatori, in modo da poter garantire la loro verifica sia nel corso che al termine
dell’iniziativa;
- Centralità dell’impatto strategico, cioè la capacità del progetto di apportare benefici ai
destinatari anche al di là del lasso di tempo coperto dalle attività di progetto.
A prescindere dal tipo di progetto realizzato, dal contesto, dalla durata, dai destinatari o da altri
elementi peculiari ogni progetto segue un ciclo di vita scandito in quattro tappe:
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N.B. Gli strumenti forniti dal PCM spesso soffrono i limiti di una concezione un po’ “tecnicistica”
del progetto e sicuramente non risolvono completamente alcune problematiche legate alla
progettazione. Tuttavia, essendone consapevoli, si procederà a integrarne i limiti con analisi
economiche, culturali e sociali e una particolare attenzione a cogliere la complessità dei processi e
delle opportunità che ne possono derivare.
2.1 Ideazione
È la fase cruciale del progetto ex ante. Una o più persone, formulano un’idea, che nasce
dall’identificazione di un problema, mettono in atto tutta una serie di analisi e valutazioni a
seguito delle quali compileranno una SCHEDA DI PROGETTO che illustrerà il progetto nelle sue
linee strategiche. Tale documento servirà per decidere se procedere alla fase successiva oppure se
abbandonare il progetto.
Per rispondere alle esigenze di tale fase sono stati messi a punto una serie di strumenti volti a
garantire la massima aderenza del progetto alle reali necessità del contesto in particolare misura
per quanto riguarda le soluzioni prospettate rispetto alle problematiche emerse dalla comunità
locale.
IDEAZIONE. Genesi e Analisi dell'idea. Scheda
di progetto
PIANIFICAZIONE. Piano
dettagliato delle attività.
Formulario
REALIZZAZIONE. Prodotti e servizi
CHIUSURA. Valutazione a
posteriori. Report e
Rendicontazione
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Analisi di contesto
- Serve a creare una visione integrata della realtà in cui si va operare;
- identifica con precisione i soggetti coinvolti nel progetto, valutandone le sinergie e le
interazioni;
- mette in luce i nostri punti di debolezza e le eventuali minacce.
Analisi S.W.O.T.
E’ uno degli strumenti di analisi più semplici ed efficaci per evidenziare le caratteristiche salienti di
una realtà o di un’organizzazione e le sue relazioni con l’ambiente operativo nel quale si colloca.
Tale strumento offre un quadro di riferimento per la definizione di orientamenti strategici e si
costruisce abitualmente dividendo uno spazio (un foglio, una lavagna) in quattro quadranti,
scrivendo nel primo gli elementi di forza (Strenghts), nel secondo quelli di debolezza
(Weaknesses), nel terzo le opportunità (Opportunities) e nel quarto le minacce (Threats)
dell’oggetto di analisi.
L’analisi consiste nell'individuare quali siano gli aspetti propri, interni, materiali e immateriali,
caratterizzanti in positivo e in negativo un determinato oggetto di analisi (comunità, territorio,
PUNTI di FORZA (Strengths) fattori interni da valorizzare presenti nel
nostro contesto
PUNTI di DEBOLEZZA (Weaknesses) limiti da considerare interni al
nostro contesto
OPPORTUNITA (Opportunities) possibilità esterne, offerte dal nostro contesto che possono offrire vantaggi e occasioni di
sviluppo
MINACCE (Threats) rischi esterni da valutare perché potrebbero rendere critica una situazione.
S.W.O.T.
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settore, organizzazione, ecc.) ed evidenziarli nei primi due quadranti. Nella parte bassa dello
spazio andranno invece elencati le forze, le tendenze e i fattori, - esterni all'oggetto di analisi - che
possono offrire sostegno ed occasioni di sviluppo (opportunità) e quelli che potrebbero peggiorare
e rendere critica la situazione esistente o limitare le possibilità future (rischi, minacce).
Analisi degli Stakeholder (Portatori di Interesse)
Sono tutti i soggetti che in maniera diretta o indiretta sono toccati dal progetto.
Il loro coinvolgimento fin dalle prime fasi dell’ideazione offre una carta vincente per la buona
riuscita del progetto.
Come si fa a individuare i portatori di interesse?
La maggior parte emerge dall’analisi SWOT.
In ogni caso basta rivolgersi delle semplici domande:
- Cosa mi serve sapere sul progetto?
- L’opinione e l’esperienza di chi sarebbe importante?
- Chi prenderà le decisioni sul progetto?
- Chi agirà in base a queste decisioni?
- Quali figure mi possono supportare nella buon riuscita del progetto?
- Chi ha diritto a essere coinvolto?
- Chi potrebbe sentirsi minacciato dal progetto?
Le informazioni così ottenute andranno sistematizzate in una matrice a 4 colonne:
stakeholder In che modo il progetto riguarda lo stakeholder
In che modo lo stakeholder può influenzare il p.
Misure per attrarre l’interesse dello stakeholder
Identificare Capire Contribuire Integrare
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Albero dei problemi
Il passo successivo è identificare i problemi a cui il nostro progetto vuole apportare delle soluzioni.
Come si definisce un problema:
È ben definito se… Non è ben definito se…
- Esprime una sola idea (scomposizione delle idee);
- È oggettivo e concreto; - Rappresenta la complessità della
problematica.
- È espresso in termini di “assenza di”, “mancanza di”;
- racchiude giudizi soggettivi non suffragati da dati o fatti dimostrabili;
- è espresso in maniera generica e astratta.
Consiglio: può essere utile lavorare su dei foglietti adesivi colorati riposizionabili; in ognuno di essi
si può scrivere un problema e poi posizionarli su una parete abbastanza ampia.
Una volta scritti i nostri problemi bisogna selezionare un PROBLEMA CHIAVE tra quelli individuati,
uno che potrebbe avere molte cause e molti effetti e che riveste una posizione rilevante per noi o
per il gruppo di lavoro.
Il passo successivo è ordinare gli altri problemi secondo un rapporto di CAUSA-EFFETTO. Si
costruirà così l’albero dei problemi, un comune diagramma di flusso che rappresenta visivamente i
problemi ed evidenzia la loro gerarchizzazione.
Attraverso la costruzione dell’albero dei problemi ci è chiara la situazione problematica o di
esigenza in un dato momento e ci risultano evidenti le relazione di causa effetto.
Qui di sotto un esempio di schema di albero dei problemi:
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Segue un esempio pratico di albero dei problemi che riguarda il problema della mobilità urbana,
argomento non pertinente per la sede ma talmente diffuso da poter essere compreso da tutti.
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Albero degli Obiettivi
L’analisi degli obiettivi parte dall’analisi dei problemi trasformando la situazione negativa attuale
(problema) in situazione positiva futura (obiettivo).
Gli obiettivi verranno organizzati come i problemi in un diagramma ad albero che funziona come
se fosse uno specchio in positivo dell’albero dei problemi.
L’albero degli obiettivi si costruisce trasformando tutti i problemi in possibili obiettivi di progetto.
Consiglio: organizzare il lavoro in maniera identica all’albero dei problemi cambiando il colore dei
foglietti adesivi riposizionabili (es. verdi)
Di sotto prosegue l’ esempio pratico ribaltando la situazione della mobilità urbana da negativa in
positiva
PROBLEMA
Situazione
negativa attuale
OBIETTIVO
Situazione
desiderata futura
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Ancora da sapere sugli obiettivi:
- meglio se espressi al participio passato, in modo da trasmettere una condizione positiva,
effettivamente raggiunta
- devono essere S.M.A.R.T:
Specific: specifici per dare un’idea chiara di ciò che si sta realizzando;
Measurables: misurabili in modo da poter valutare il livello di raggiungimento;
Achievables: raggiungibili in modo da poter essere realizzati con le risorse a disposizione;
Realistic: realistici cioè fortemente riferiti al contesto;
Timed: pianificati nel tempo.
Un progetto non può apportare soluzioni a tutti i problemi evidenziati, ma realisticamente offrirà
soluzioni concrete solo per alcuni. Devo quindi associare più obiettivi in aree omogenee, dette
ATTENZIONE!
Gli obiettivi identificati non corrispondono ancora ai
nostri obiettivi di progetto.
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AREE DI INTERVENTO e operare scelte strategiche all’interno delle stesse, in base ai criteri di
Piano delle Attività
Una volta messi in evidenza i nostri obiettivi di progetto dovremo individuare tutta una serie di
azioni da mettere in atto per il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Le attività di un progetto sono in stretta relazione con i risultati e gli obiettivi, così come i mezzi
sono in relazione con i fini.
Quindi per il raggiungimento di ciascun obiettivo è necessario prevedere una o più attività che
portino al raggiungimento dei risultati prefissati. Di contro ogni attività deve mirare al
raggiungimento di un risultato e quindi di un obiettivo del progetto.
Efficacia: grado di raggiungimento di
benefici per i destinatari
Complementarietà rispetto ad altre
iniziative presenti o programmate
Risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili
Efficienza: analisi costi-benefici
Sostenibilità: durata dei benefici
nel tempo
Interesse Strategico del proponente
Obiettivi
AzioniRisultati
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In questa fase occorre iniziare a riempire di contenuti il progetto, sarà dunque necessario:
- Individuare i prodotti/servizi che verranno realizzati;
per ogni prodotto/servizio verranno stabilire i mezzi gli strumenti e i destinatari (in questa
fase i destinatari non sono da intendersi come tutti i beneficiari diretti e indiretti, ma
specificatamente coloro cui saranno indirizzati i servizi/prodotti, in altri termini i loro fruitori o
utenti finali);
- identificare le risorse economiche da impegnare per il progetto;
- definire i tempi di realizzazione.
N.B. una cosa importante in questa sede è stabilire il modo in cui le diverse attività verranno
realizzate per raggiungere gli obiettivi: la metodologia è strettamente correlata allo spirito
originario del progetto, alle sue motivazioni. La metodologia dovrà essere coerente con gli
obiettivi, le attività e i risultati attesi.
La Scheda di Progetto
Siamo giunti alla fine del processo di ideazione, bisogna compilare la SCHEDA DI PROGETTO, un
documento di sintesi in cui si descrivono gli elementi principali:
Titolo
Descrizione Proponente
Motivazioni
Obiettivi
Destinatari
Attività
Metodologia
Prodotti e servizi
Risultati attesi
Tempi
Budget
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2.2 Pianificazione
L’attività di pianificazione porta a compimento l’attività di analisi e studio della fase precedente. In
questa fase viene:
- dettagliato il piano delle attività;
- le risorse professionali;
- i mezzi necessari;
- lo sviluppo temporale del progetto;
- definito il budget economico-finanziario;
- si studia un piano di comunicazione.
Si compila così un Piano Dettagliato di Progetto che nel caso di richiesta di finanziamento si
concretizzerà nella compilazione di un FORMULARIO strutturato.
Sulla base di questo documento l’ente a cui si richiede il finanziamento decide se dare l’avvio alle
attività assegnando le risorse finanziarie.
Il Budget
Il B
UD
GET
sti
ma
i co
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ti e
ind
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qu
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abili
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ssi.
Esso
dev
e es
sere
:
Chiaro e Trasparente
realistico e prudente
efficiente
sostenibile economicamente e finianziariamente
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2.3 La Realizzazione
Questa fase inizia ad approvazione progetto, e rappresenta la fase operativa vera e propria. Le
azioni che caratterizzano questa fase sono:
1. gestione amministrativa-contabile e 2. coordinamento del progetto: riuniscono le azioni di
governo generale del progetto che mirano a costituire il team di persone coinvolte, coordinarne le
attività, nonché assicurare la gestione contabile delle risorse;
3. comunicazione, promozione e disseminazione: comprendono le azioni di comunicazione del
progetto, la promozione delle sue attività verso i destinatari delle iniziative e la diffusione dei suoi
risultati oltre il limitato bacino degli utenti direttamente coinvolti, moltiplicando così i benefici
generati dal progetto;
Gestione amministrativa e
contabile
Coordinamento delle attività
comunicazione, promozione,
disseminazione
Monitoraggio e valutazione in
corso
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4. monitoraggio e valutazione: riguardano le azioni programmate per il controllo dell’andamento
del progetto (sia rispetto agli obiettivi e ai risultati attesi, sia rispetto ai processi di gestione e alla
gestione economica) e l’adozione di eventuali azioni correttive in corso d’opera.
Il Piano di Comunicazione
Le azioni di comunicazione e diffusione del progetto sono di importanza fondamentale per il
raggiungimento degli obiettivi. Una buona strategia comunicativa deve garantire:
• una efficace circolazione delle informazioni attivando le sinergie tra gli stakeholder
• raggiungere i destinatari delle azioni offrendo a quanti più possibile i loro benefici.
L’attività di comunicazione deve essere definita, descritta e pianificata con attenzione, diventando
una sorta di “progetto nel progetto”.
Il PDC (Piano di Comunicazione) è lo strumento che ci consente di
- Programmare
- Gestire
- Monitorare
Le strategie e le azioni previste sono finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi di
comunicazione.
Il Piano di Comunicazione si comporta esattamente come un progetto, quindi per costruirlo è
necessario ripercorrere tutte le tappe analizzate fino a ora:
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2.4 Chiusura
Ogni progetto ha una durata prestabilita e quindi un termine ultimo di conclusione certo.
Sono tre le condizioni che devono verificarsi perché il progetto possa essere considerato concluso:
1. le attività devono essere state portate a termine come previsto dal piano di progetto
(eventualmente emendato e rivisto in corso d’opera);
2. gli adempimenti amministrativi e finanziari collegati alle attività devono essere stati
completati;
3. (nel caso di finanziamento) l’ente finanziatore deve aver approvato in via definitiva il
contributo e liquidato l’ultima tranche di pagamento.
Ovviamente le tre condizioni non si verificano mai contemporaneamente. Per questo motivo la
chiusura di un progetto non è un singolo evento, ma una fase del ciclo di vita temporalmente
estesa che inizia con la conclusione delle attività previste all’approvazione del finanziamento.
È dedicata alla valutazione retrospettiva dei risultati conseguiti dal progetto, questa fase è molto
importante anche in vista di una programmazione di progetti futuri.
Piano di Comunicazione
L'analisi dello Scenario
Gli obiettivi strategici della comunicazione
Gli attori della Comunicazione
Gli strumenti e mezzi da utilizzare
La programmazione delle attività di comunicazione: tempi e budget
i metodi di verifica e di
misurazione dei risultati raggiunti.
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Si decide cosa di positivo rimane del progetto non soltanto per quanto riguarda i risultati ma
anche in termini di competenze, relazioni e visibilità.
Si evidenzia quali sono stati gli aspetti critici sui quali occorre riflettere per apportare eventuali
modifiche in caso di sviluppi futuri.
Nel caso di un finanziamento pubblico, inoltre, la gestione di progetto richiede la preparazione di
una serie di report per poter ottenere il saldo del contributo.
Questi documenti possono essere:
• relazione delle attività con copia dei prodotti realizzati allegata;
• rendicontazione delle spese sostenute e dei ricavi generati;
• copia dei documenti contabili riferiti al progetto;
• rassegna stampa e altra documentazione sul progetto.
2.5 Programmazione
È importante che si abbia la consapevolezza, nelle organizzazioni che si occupano di progettazione
sociale e culturale, che ogni progetto si inserisce in un quadro più ampio di politiche definite da
un’istituzione pubblica o privata.
Soprattutto quando necessita di finanziamenti pubblici o privati il progetto diventa STRUMENTO
per l’attuazione delle politiche programmate dall’Istituzione Finanziatrice.
Il Ciclo di Programmazione segue un ciclo di vita quasi del tutto analogo a quello della
progettazione:
1. Programmazione – definizione degli ambiti di intervento, dei problemi più rilevanti e degli
obiettivi strategici
2. Identificazione – definizione degli interventi principali, modalità, stakeholder, risorse a
disposizione
3. Formulazione – pianificazione temporale, organizzativa, finanziaria degli interventi
4. Implementazione – realizzazione degli interventi
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5. Valutazione e Audit – analisi dei risultati ottenuti, efficienza degli interventi e riflessione
per futura programmazione.
Il punto di contatto tra un progetto e il programma dell’ente finanziatore in cui esso viene inserito
avviene attraverso un processo di co-progettazione, che sta alla base di un bando.
Co-progettazione
ENTE FINANZIATORE SOGGETTO PROPONENTE Stabilisce:
• Obiettivi generali che intende raggiungere
• Ambito dei progetti da finanziare • Procedure per la richiesta di
finanziamento e valutazione • Criteri di ammissibilità
Responsabile: • Individuazione del problema • Individuazione degli obiettivi
specifici • Pianificazione iniziativa • Realizzazione
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Bibliografia
Laura Plebani, Alessio Lorenzi, Ideare e gestire progetti nel sociale, Centro Servizi per il
Volontariato della provincia di Trento, 2009
http://slideplayer.it/slide/2393587/
http://www.slideshare.net/gianlucarizzo54/presentazione-corso-progettazione-sociale
http://www.progettomattoneinternazionale.it/upload/mattone/gestionedocumentale/3.6_Gli_str
umenti_(alcuni)_della_progettazione_784_2647.pdf
Progetto sussidi didattici In vitro
Progetto sussidi didattici - In Vitro
Organizzazione e produzione: AIB
Contenuti: Nadia Paddeu
progettazione e produzione a cura di