Sulle tracce dell’etichetta maggio 2016 A cura di Diletta Pascali Post-it curiosità dal mondo 5...

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Primo piano GUARDIE MEDICHE ADDIO: AL LORO POSTO MEDICI DI FAMIGLIA E PRONTO SOCCORSO Alessandro Chizzini pag. 10 Anno XV n. 591 Periodico d’informazione del Salento Primo piano NELLA GRECÌA SALENTINA RIVIVE L’ANTICA TRADIZIONE DELLA CRANÀRA Federica Miggiano pag. 11 Il sequestro avvenuto a Gallipoli di oltre un quintale di prodotti ittici sprovvisti di etichettatura segue di pochi giorni l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia sull’aumento esponenziale dell’importazione di pesce da Paesi extraeuropei, dove le norme sul trattamento dello stesso sono più “elastiche” delle nostre. Ma i problemi non finiscono qui: oltre alla lista nera di prodotti esteri a rischio tossicità, non tutti sanno che in due pizze su tre è utilizzato concentrato di pomodoro cinese e mozzarella made in Lituania 21.05.2016 Sulle tracce dell’etichetta ALL’INTERNO 6 Foto: Lipsticksandwich.com

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1 21 maggio 2016 113 febbraio 2010Primo pianoGUARDIE MEDICHE ADDIO: AL LORO POSTO MEDICI DIFAMIGLIA E PRONTO SOCCORSO Alessandro Chizzini pag. 10

Anno XV n. 591

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano NELLA GRECÌA SALENTINARIVIVE L’ANTICA TRADIZIONEDELLA CRANÀRAFederica Miggiano pag. 11

Il sequestro avvenuto a Gallipoli di oltre un quintale di prodotti ittici sprovvisti di etichettatura segue di pochigiorni l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia sull’aumento esponenziale dell’importazione di pesce da Paesiextraeuropei, dove le norme sul trattamento dello stesso sono più “elastiche” delle nostre. Ma i problemi nonfiniscono qui: oltre alla lista nera di prodotti esteri a rischio tossicità, non tutti sanno che in due pizze su tre èutilizzato concentrato di pomodoro cinese e mozzarella made in Lituania

21.05.2016

Sulle tracce dell’etichetta

ALL’INTERNO6

Foto: Lipsticksandwich.com

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OPINIONI3 21 maggio 2016

“O sacro convito, in cuiCristo è nostro cibo. Siperpetua il memorialedella sua passione, l’ani-ma è ricolma di grazia eci viene dato il premio della gloria futura”. Amici di Belpaese, dopo la festa di Pentecoste ce-lebriamo la festa del Corpus Domini, nella qua-le siamo soliti uscire dalle chiese per la famosaprocessione, molto sentita e attesa nei nostri pae-si. Questa festa è stata istituita per ricordare il pro-digio avvenuto a Bolsena nel 1265: un prete pel-legrino dalla Francia a Roma, alla tomba dei SSApostoli Pietro e Paolo, si fermò presso la chie-sa di Santa Cristina sul lago di Bolsena. Mentrecelebrava la Santa Messa, fu assalito dal dubbiointorno alla presenza reale di Gesù nell’ostia con-sacrata. Alle parole “il pane di Cristo che spezzosia per me il cibo di vita eterna”, dall’ostia san-ta spezzata uscì del sangue che bagnò tutto il cor-porale. Questo panno inamidato e insanguinatosi trova oggi nella cattedrale di Orvieto chiama-ta appunto “del Corpus Domini”. In occasione diquesta festa le strade dell’antico borgo medievaledi Orvieto vengono addobbate con la celebre “in-fiorata”. Cari amici, questa festa vuole richiamarci alla fedenella presenza reale di Gesù nel sacramento del-l’Eucarestia. Ma Papa Francesco ci esorta a nonfermarci alla sola Eucarestia, piuttosto a preoc-cuparci di credere in Gesù, nascosto non solo“sotto i veli che il grano compose” ma dietro il vol-to di ogni persona, specialmente i poveri, gli am-malati e i bambini. In un tempo nel quale si garantiscono i diritti pertutti, non dimentichiamo di garantirli anche aquanti facilmente vengono esclusi e dimentica-ti. L’Eucarestia, per noi cristiani, non è solo la San-ta Messa della domenica, ma è avere presenteCristo Gesù in ogni persona che incontriamo, per-ché lui stesso ci ha detto: “Quello che fate al piùpiccolo, l’avete fatto a me”.

Sui temi della salute e dell’ambiente, a noi tantocari, negli ultimi tempi la Comunità Europea ha as-sunto (fortunatamente) nei confronti dell’Italia unatteggiamento da “cane da guardia”, talvolta in-tervenendo con delle “tirate d’orecchie” e altre vol-te con il pugno di ferro del diritto comunitario. A mol-ti non sarà sfuggita in questi giorni la notizia del-la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomodi processare il nostro Paese con l’accusa di nonaver agito in maniera responsabile al fine di pro-teggere la vita e la salute di 182 cittadini di Tarantodagli effetti negativi delle emissioni dell’Ilva. In particolare all’Italia è stato contestato il fatto diaver consentito al colosso siderurgico di continuaread operare grazie ai vari decreti “Salva Ilva”. Tut-to questo mentre proprio a Taranto si è svolta laprima udienza del processo per presunto disastroambientale che vede tra gli imputati i fratelliRiva, proprietari dell’impianto, e l’ex governatoredella Puglia, Nichi Vendola. Dove la politica e la giustizia di casa nostra non ar-riva o arriva con molto ritardo, giunge prontamentela lezione dall’alto della Comunità Europea che ciricorda che, quando le prove a carico sono dram-maticamente reali e inconfutabili, non c’è ricattooccupazionale o economico che tenga. Il disastrodi Taranto, di cui anche noi in Salento subiamo leconseguenze a causa dei venti che, quasi senzaaccorgerci, ci recapitano a domicilio le polveri sot-tili, come se non bastasse l’inquinamento già pre-sente nel nostro territorio.Ben venga dunque un processo contro lo Stato ita-liano per aver consentito un simile disastro. Di-spiace soltanto che sia la Comunità Europea a do-verci dare l’ennesima lezione di civiltà.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucernaEditorialeUn Paese

sotto processo di Andrea Colella

Trovo incomprensibile l’enfasiattorno al collegamento sugomma tra l’aeroporto diBrindisi e l’ospedale “Perri-no”: probabilmente in tantinon hanno compreso comefunzionerà. Altro che veloci-tà e certezza dei tempi, èun’opera inutile che non mi-gliora in alcun modo i colle-gamenti: decine di milioni dieuro gettati alle ortiche men-tre il Salento e il suo aero-porto resteranno sconnessi. Provo a spiegare in dettaglioil percorso tipo di un turistache, ipotizziamo, intenda rag-

giungere Santa Maria di Leu-ca per una vacanza utiliz-zando lo “shuttle”. Atterratoa Brindisi, con i suoi bagaglisale su un autobus (lo shuttle)che, dopo aver passato settesemafori e altri tre incroci, in-cidenti e traffico permettendo,giunge non alla stazione diBrindisi, ma ad una stazion-cina accanto all’ospedale“Perrino”, lungo la SS7 Ap-pia. Qui, nel bel mezzo delnulla, il nostro ospite scendedall’autobus, prende i suoi ba-gagli e attende un treno per lastazione centrale di Brindisi.

Arrivato alla stazione di Brin-disi scende dal treno e sale suun altro treno per la stazionedi Lecce. Arriva a Lecce dopoaver cambiato già tre mezzidiversi, scende nuovamente e,se vuole proseguire, attendeuna fantastica littoria a ga-solio degli anni ’60 che, in“solo” un’ora e mezzo, locondurrà a Gagliano delCapo. Giunto lì, problemisuoi. Magari per Leuca faràl’autostop.

Andrea Caroppo Consigliere regionale

Belpaesetornerà in distribuzione

il 4 giugno 2016

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Shuttle aeroporto, un’odissea per turisti e salentini

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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4 21 maggio 2016

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A cura di Diletta Pascali21 maggio 2016 Post-itcuriosità dal mondo

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SUCCEDEVA IL 21 MAGGIONel 2000 l'Arma dei Carabi-nieri viene elevata a rango diForza Armata. Prima che ciò av-venisse, era solo la primaarma dell’Esercito Italiano.Nel 2003 un violento terre-moto colpisce la costa Norddell’Algeria, seminando mor-te e distruzione, per un tota-le di oltre 2.000 vittime.Nel 2010 è stata costruita inlaboratorio la prima cellula ar-tificiale, controllata da un Dnasintetico e in grado di dividersie moltiplicarsi proprio comequalsiasi altra cellula vivente.Il risultato è stato ottenuto ne-gli Stati Uniti, nell'istituto diCraig Venter.

Sono state pensate per chinon ha tempo, voglia osoldi per fare una pedi-cure: direttamente dalGiappone arrivano le col-lant con le unghie stam-pate. C’è l’imbarazzo dellascelta, si trovano fantasiedi ogni tipo, dalle classichea quelle a tema Disney.

Trend giapponese La stazione della metro più bella d'Europa si trova a Napoli. Toledosi aggiudica infatti la medaglia d'oro per il suo fascino unico. E'stata aperta nel 2012 in seguito a lavori durati per diversi anni.Proprio durante l'opera di realizzazione sono stati rinvenuti nelsottosuolo importanti reperti archeologici.

Metropolitana top!

Comunicazione da indossare

Inventata da due amici la maglietta dotatadi numerose icone che possono aiutare a co-municare anche con chi parla una linguacompletamente diversa. Hanno battezza-to la maglietta Iconspeak, con riferimen-to alle icone disegnate su di e al gioco di

parole con “I can speak”, “So parlare”.

La mappa dei pirati di ''Uncharted 4: A Thief's End'', uno deititoli più attesi dell'anno per Playstation, è stata incollata daimaestros di Garage Italia Customs di Lapo Elkann sulla car-rozzeria di una speciale Jeep Renegade. Per vederla, però, deve fare caldo perché in condizioni am-bientali normali una vernice termocromica di colore nero lacela alla vista.

Renagade firmata Lapo Elkann

L’illustratrice e tatuatrice ucraina Rita Zolotukhinasceglie di tatuare sulla pelle dei suoi clienti del-le creazioni botaniche: piante, fiori, foglie e fel-ci. Per realizzarli prende delle vere foglie pienedi inchiostro, le stampa sulla pelle e poi tatua inbase a quell’impronta.

Tatuaggi botanici

Cibi in via d’estinzioneLa caramella ROSSANA è stata di sicuro la più odiata o amata da chi ha più di 30 anni! La Nestlé (ora proprietaria della Perugina) ha de-ciso di non produrla più, sollevando una sorta diinsurrezione degli abitanti di Perugia.

Ruby Silvious ha trasformato le bustine di tè usatein vere e proprie opere d’arte in miniatura. “363giorni di tè” è il progetto dell’artista e graphic de-signer filippina ma residente a New York. Ha utiliz-zato 363 bustine da infuso usate per creare il suodiario visivo del 2015, condividendolo sui socialmedia.

Dipinti in bustina

Naturalmente imperfetti

La catena Loblaws in Canada,aveva già sperimentato la linea“Naturally Imperfect”, ma ora

ha ampliato la gamma e l’hafatta entrare in modo co-stante nella propria offertacommerciale. Il successodell’iniziativa infatti è statonotevole anche grazie alfatto che i prodotti conquesto marchio sono ven-

duti con uno sconto del 30%.

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6 21 maggio 2016

La questione, ovviamente, riguarda ancheil pesce della nostra Regione. Le Asl, com-prese le importanti attività di informazio-ne, e i Nuclei Anti Sofisticazione dei Ca-rabinieri sono al lavoro tutto l’anno per pro-teggere i consumatori da frodi, pericoli perla salute e informazioni false o ingannevoli.E proprio quello ittico sembra il compar-to in cui le maglie sono più larghe e per ilcliente è più difficile districarsi tra speciespacciate come tipiche del posto, prodotticongelati e una serie di irregolarità su cui,con una certa puntualità, si abbatte la man-naia della sanzione. Non è tutto negativo,va detto, ma occorre prestare molta atten-zione. A lanciare l’allarme è direttamente il nu-mero uno di Coldiretti Puglia, GianniCantele, secondo cui “la scarsa conoscen-

za delle specie ittiche ci impone di lavora-re sulla promozione al grande pubblico del-le eccellenze dei nostri mari. Inutile dire chela Puglia riveste in tale direzione un ruolodi prim’ordine, soprattutto dal punto di vi-sta del cosiddetto ‘pesce povero’ che, oltrealle qualità nutrizionali e alle straordinariecaratteristiche organolettiche, gode di unrapporto qualità/prezzo a tutto vantaggiodei consumatori. La pesca non soddisfa imercati dell’Unione e circa la metà dei con-sumi di pesce del vecchio continente di-pendono dalle importazioni dall’estero”.Dato, quest’ultimo, in continua crescita. Gliultimi riscontri parlano di un +76% delleimportazioni di pesce da Paesi extraeuro-pei. Segnale di una crisi del settore quasi ir-reversibile, che dura oramai da trent’anni. Un’analisi lucida delle cause e degli effetti

la fornisce Angelo Corsetti, direttore di Col-diretti Puglia. “Il settore della pesca in Pu-glia ha subito le ripercussioni di pratichesempre più illegali e nocive per la saluteumana -sottolinea Corsetti- quali per esem-pio l’uso via via più frequente del ‘catodo’,un prodotto chimico che, spruzzato sul pe-sce, lo farebbe sembrare fresco come appenapescato, anche quando invece non lo è per-ché importato dall’estero. La crisi del set-tore ha causato la perdita del 35% dei po-sti lavoro e la chiusura del 32% delle im-prese, tutto questo a causa di una gover-nance debole ed incapace di gestire una po-litica di ripresa. Un mercato che aumenta,ma che è sempre più in mano alle impor-tazioni. La produzione ittica derivantedall’attività della pesca è da anni in calo equella dell’acquacoltura resta stabile, non

riuscendo a compensare -conclude il di-rettore di Coldiretti- i vuoti di mercato crea-ti dell’attività tradizionale di cattura”. Edè chiaro che in uno scenario così fragile l’im-port straniero ci sguazzi.

Un quintale di pesce sequestratoperché privo di etichetta e multeper 11mila euro: è l’esito dei con-trolli dei giorni scorsi da parte deimilitari della Guardia Costiera diGallipoli, effettuati in mare, lun-go il tratto costiero e presso gliesercizi commerciali di raccolta,distribuzione e vendita di prodottiittici. E questo è solo l’ultimo casoda cui vien fuori una fotografia diciò che arriva sulle tavole delle no-stre case, nei ristoranti, nelle pe-scherie, nei locali pubblici. Oltre un quintale di materiale it-tico sequestrato soltanto nell’ul-tima operazione della GuardiaCostiera, con diverse sanzioniamministrative inflitte a causadell’assenza totale di etichettatu-ra alla vendita di prodotti che nondovevano essere pescati perchéprotetti, come la cosiddetta “coz-za penna”, o pericolosi per la sa-lute umana, nel caso nel limone dimare, organismo che vivendo sulfondale marino raccoglie una se-rie di sostanze nocive. In partico-lare, nel corso del 2015 sono sta-ti ben 229 i provvedimenti am-ministrativi indirizzati ad attivitàoperanti nel nord Salento e 165verso quelle del sud Salento, gra-zie ai controlli delle forze dell’or-dine effettuati in tutti i periodi del-

l’anno. Insomma, tracciabilità zero, eti-chetta poco trasparente, pescecongelato poi trattato chimica-mente e venduto come fresco,specie protette pescate in barbaalle norme di legge: non sono spotpositivi per “accalappiare” nuoviclienti, specie in un territoriocome il Salento che, negli ultimianni, ha puntato sulla qualitàdell’offerta turistica per attiraregente da tutto il mondo. Un problema che non è esclusivodel nostro territorio, ma che coin-volge l’intero sistema Italia, dovel’eccellenza alimentare e culinariadovrebbe essere normalità. Col-diretti Impresa Pesca mette inguardia dalle specie che troviamovendute come prodotto italiano:dal pangasio del Mekong rifilatoal posto della cernia al filetto dibrosme spacciato per baccalà,fino all’halibut o la lenguata se-negalese commercializzati comesogliola. Altre specialità non pro-priamente della casa sono: il pol-po del Vietnam, lo squalo smeri-glio venduto come pesce spada, ilpesce ghiaccio al posto del bian-chetto, il pagro invece del denti-ce rosa o le vongole turche e igamberetti targati Cina, Argenti-na o Vietnam, dove peraltro è per-

messo un trattamento con anti-biotici vietatissimi in Europa inquanto pericolosi per la salute. Una sferzata di ottimismo po-

trebbe, però, arrivare dalla deci-sione degli ultimi giorni del Par-lamento europeo di aumentare emigliorare i controlli a garanzia

dell’utente finale. Nello specifico,si invita la Commissione a sfrut-tare appieno il potenziale del co-dice a barre del DNA.

in copertina

Da Coldiretti Puglia emerge un quadro drammatico frutto di politiche sbagliate: un terzo delle aziende ha chiusoe la conseguenza è stata un aumento del 76% di importazioni di prodotti ittici dall’estero

“Il comparto pesca è in crisi, questo favorisce le pratiche illegali”

Il sequestro avvenuto a Gallipoli di oltre un quintale diprodotti ittici sprovvisti di etichettatura segue di pochigiorni l’allarme lanciato da Coldiretti Pugliasull’aumento esponenziale dell’importazione di pesceda Paesi extraeuropei, dove le norme sul trattamentodello stesso sono più “elastiche” delle nostre

A cura di Alessio Quarta

Sulle tracce dell’etichetta

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7 21 maggio 2016

Della questione tracciabilità e delproblema dell’etichettatura ne ab-biamo parlato con Antonio Mo-scaggiuri, presidente provinciale diFederconsumatori. Parola chiave:il salto culturale che il consuma-tore finale, in primo luogo, devecompiere per capire che cosa stacomprando e se è tutto in regolao meno, magari facendo delle do-mande sull’origine del prodottosenza timori reverenziali al com-merciante. Moscaggiuri, i controlli degli ul-timi giorni della Guarda Costieradi Gallipoli hanno acceso nuova-mente i fari sulla mancanza ditracciabilità dei prodotti, specie nelmercato ittico. Qual è la posizio-ne di Federconsumatori in merito?Sulla tracciabilità noi insistiamoda sempre. Gran parte delle nostrebattaglie sono rivolte proprio inquesto senso. Prendiamo ad esem-pio due argomenti all’ordine delgiorno, che sembrano distanti tradi loro eppure sono inerenti la ma-teria: il primo è il cosiddetto Ttip,il trattato internazionale che stan-no cercando di camuffare comescambio tra Europa e America, sepassasse saremmo nei guai, tuttoverrebbe modificato a propriouso e consumo. Pensiamo allacarne e a tutti gli alimenti alta-mente reperibili, spesso “rivita-lizzati” con prodotti chimici: que-

sto avviene soprattutto nella gran-de distribuzione e lì bisogna sta-re molto attenti. I controlli ven-gono effettuati, ma non sempresono sufficienti. Il secondo argomento?Basta guardare quello che è suc-cesso di recente alla festa di san

Nicola a Bari con gli ambulantiabusivi. La loro filosofia era:“Noi siamo abusivi punto e basta,tu non mi puoi controllare gli ali-menti”. Diventa una sorta di con-correnza sleale: un dentice in pe-scheria viene venduto a 15 euro,poi da un’altra parte lo trovi a 5euro. Il consumatore va educatoa guardare bene la tracciabilità,deve fidarsi dei locali che forni-scono un minimo di garanzia.Quindi, innanzitutto si tratta diuna crescita culturale che il clien-te deve fare?Soprattutto quello. Basti pensarea cosa succede con i saldi. Bisognapartire dal principio che conoscereè un diritto: solo perché mi in-formo, sono pignolo, non devo es-sere respinto; è un mio diritto sa-pere. Molte volte vengono danoi, riceviamo segnalazioni di fre-gature, finché questo avviene perl’abbigliamento ci limitiamo adire di stare attenti; sugli alimen-ti però ci arrabbiamo di brutto. Altra questione sul tavolo della di-scussione è quella relativa ai localidi ristorazione che non sempre in-dicano la tracciabilità dei prodottiche offrono al cliente.Qui abbiamo un problema serio.Noi forniamo al turista spiaggebellissime, posti straordinari, al-berghi a cinque stelle, poi i turistivanno a visitare un paesino e

vengono “avvelenati” perché cisono ristoranti in nero, senza li-cenza, oppure hanno due-trecen-to posti a sedere e un cuoco conun aiuto cuoco, in questo caso bi-sogna andare a controllare lescorte perché se tu hai un frigori-fero da 200 e devi avere scorte per500 come le conservi le cose senon hai le celle frigorifere? È laconservazione degli alimenti ilproblema principale. E poi si ser-vono da tutto il mondo, in 48 orearrivano cibi da ogni luogo e nontutto è controllato. Per fare unesempio, io non posso pensare dipagare olio extravergine di olivaal supermercato a 2 euro.

Sotto la lente d’ingrandimento, ol-tre ai prodotti elencati in preceden-za, sono andati a finire altri generialimentari che, uniti, contribuisco-no alla creazione di uno dei marchidi fabbrica per eccellenza della cu-cina italiana, vale a dire la pizza. Stia-mo parlando del concentrato dipomodoro cinese, dell’olio tunisinoe della mozzarella lituana, tanto perfare gli esempi più eclatanti. I nu-meri, d’altronde, sono schiaccianti:+ 279% di importazioni di olio dal-la Tunisia, + 379% di concentrati dipomodori e in due pizze su tre lamozzarella è made in Lituania. Ne abbiamo parlato con GiuseppeLucia, titolare della storica pizzeria“Zio Giglio” a Lecce, per capire qualè effettivamente la situazione nelcomparto: “Sono già tre anni che noi

facciamo la tracciabilità dei nostriprodotti. A dire che utilizziamosolo prodotti italiani sarebbe unapresa in giro: il 90% dei prodotti cheusiamo sono non italiani perché leeccellenze italiane vanno esportateall’estero. Tutti quanti parlano dimade in Italy, ma di autenticamen-te italiano c’è rimasto ben poco. Unodei rischi principali relativi al com-parto ristorazione -sottolinea Lucia-deriva dal concentrato di pomodo-ri: sughi e salse vengono addizionaticon questo concentrato cinese. At-tenzione, non vuol dire che tutto ciòche viene da fuori Italia è sempre unprodotto non controllato, dobbia-mo stare attenti a come viene lavo-rato e a come viene conservato. Latracciabilità e l’etichettatura sono lecose più importanti per chi fa ma-

nipolazione di alimenti. Noi aiclienti forniamo la carta d’identitàdei prodotti, come per le farine: 70%nordamericana e 30% europea”. Il vulnus legislativo principale risiedenella difformità di controlli tra i di-versi Paesi, la crisi economica ha fat-to il resto andando a privilegiaremercati esteri dove i generi alimen-tari potevano essere acquistati aprezzi ridotti. L’esempio perfetto èquello della mozzarella importatadalla Lituania. “La cagliata non è al-

tro che latte cagliato fuori dall’Ita-lia, il che vuol dire che ci sono con-trolli diversi dai nostri. Per 30 anniabbiamo mangiato mozzarelle concagliate dalla Germania e dal-l’Olanda; ora, per abbattere i costi,le importano dalla Bielorussia edalla Lituania. I nostri politici do-vrebbero puntare i piedi, bisognabloccare queste irregolarità a livel-lo istituzionale, mettere dei paletti,la legge dovrebbe essere chiara e uni-forme per tutti”.

in copertina

Un’evoluzione di tipo culturale è quello che occorre secondo Antonio Moscaggiuri di Federconsumatori Lecce, il quale ricorda che i controlli vengono effettuati ma non sempre sono sufficienti

“I consumatori devono impararea pretendere garanzie sui cibi”

Pizza regina del made in Italy? Ormai non più“Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa”, cantava Pino Daniele. Peccato che due pizze su tre siano fatte con concentrato di pomodoro cinese e mozzarella lituana

Fra tanti prodotti di qualità provenien-ti dall’estero, va detto, si fanno stradaanche quelli pericolosi, che possono ar-recare danni alla salute umana. A fini-re all’indice sono, ad esempio, i broc-coli dalla Cina, il prezzemolo dal Viet-nam, il basilico dall’India, melagrane,fragole e arance dall’Egitto. Sono soloalcuni dei generi alimentari su cui, inseguito alle analisi effettuate dall’Efsa(Agenzia Europea per la Sicurezza ali-mentare), sono stati riscontrati residuichimici, micotossine, additivi e colorantial di fuori dalle norme di legge. Maglia nera del primato alla Cina chegià nel 2015 aveva superato tutti pernotifiche sui prodotti alimentari irregolari:su un totale di 2.967 allarmi per irre-golarità, il 15% riguardava materiale pro-veniente dal Paese asiatico. E non è pernulla rassicurante che Pechino, nellostesso anno, abbia praticamente quin-tuplicato (+379%) le esportazioni diconcentrato di pomodoro, ben 67 mi-lioni di chili, equivalente a quasi il 10%della produzione nazionale di pomodorofresco. Sul bancone degli imputati fi-niscono anche il peperoncino thailan-dese e i piselli keniani, ma le incogni-te sono comunque tante. I problemi, fanno sapere da Coldiret-ti, riguardano anche la frutta dal Su-damerica come i meloni e i cocomeriimportati dalla Repubblica Dominica-na, che sono fuori norma per l’impie-go di insetticidi come Spinosad e Cy-permethrin. Allarmante, infine, il casodel Marocco: qui a risultare irregolarisono menta, arance, clementine, fragole,cetrioli, zucchine, aglio, olio d’oliva e po-modori da mensa. Tutti generi alimen-tari importati che hanno messo in gi-nocchio il comparto nazionale, ma quia preoccupare, soprattutto, è l’usoreiterato e incontrollato di pesticidi pe-ricolosi per la salute umana.

La black list deglialimenti provenientidall’estero

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8 21 maggio 2016

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primo piano10 21 maggio 2016

La sanità resta uno dei temi caldi dell’atti-vità politico-amministrativa, sia regionale chenazionale. E lo è ancora di più dopo la pro-

posta presentata dal Governo Renzi, che stafacendo discutere gli addetti del settore. IlMinistero della Salute sta infatti pensando

di chiudere le Guardie mediche ed unificarleai medici di famiglia, dando così vita alle Ag-gregazioni Territoriali Funzionali: questinuovi soggetti dovranno fornire l’assisten-za medica di base dalle 8 alle 24, mentre nel-le restanti otto ore sarà attivo solo il 118.La proposta è stata inserita nell’atto di in-dirizzo per il rinnovo della convenzione dimedicina generale del Comitato di settoreStato-Regioni. Secondo il Governo si trat-ta di una soluzione che migliorerà l’efficienzadel servizio di assistenza sanitaria ai citta-dini e della stessa idea è anche la Fimmg (Fe-derazione Italiana Medici di Medicina Ge-nerale).Il parere è però tutt’altro che unanime, tan-to è vero che la proposta governativa nontrova il favore dell’Anaao-Assomed, l’as-sociazione nazionale che raccoglie medici edirigenti del servizio sanitario nazionale. Se-condo quest’organismo la chiusura delleGuardie mediche notturne non solo non mi-gliorerà l’assistenza sanitaria ma, al con-trario, porterà disagi, uno tra tutti l’intasa-mento dei Pronto Soccorso: dovendo fare ameno del medico, i cittadini sarebbero co-stretti a rivolgersi al 118 anche per patolo-gie non gravi o che comunque non necessi-terebbero del ricovero. Nelle ore notturne,quindi, il 118 dovrebbero sia occuparsi del-le emergenze, sia di visite e prescrizioni persituazioni mediche più leggere.Totalmente opposto è invece il parere del-la Fimmg, secondo la quale la concretizza-zione di questa proposta consentirebbe ai pa-zienti di avere più medici disponibili durantela giornata, coprendo soprattutto due fasceorarie, dalle 8 alle10 del mattino e il primopomeriggio, che registrano la più bassa di-sponibilità e, parallelamente, il più alto flus-so di utenti verso il Pronto Soccorso nel cor-so della giornata.Contro questa riforma si è mosso anche ilpopolo della rete con una petizione online

rivolta al ministro della Salute Beatrice Lo-renzin, a dimostrazione che ad essere pre-occupati non sono solo gli addetti ai lavo-ri, ma anche i cittadini, che subiranno di-rettamente gli effetti, positivi o negativi chesiano, di questa riforma. La petizione seguel’idea della Anaao Assomed ribadendo che“questa situazione provocherà disfunzioninell’assistenza medica molto gravi, con glioperatori stretti tra l’obbligo di interventoimmediato in emergenza ed il pericolo dicommettere omissioni di soccorso se costrettiad interventi molto differiti nel tempo”. La qualità generale del servizio di assisten-za sanitaria è quindi il fulcro di un dibatti-to appena nato e che è destinato ad evolversi.D’altronde, il progetto è ancora in fase em-brionale; fondamentale sarà la sua struttu-razione geografica, dalla quale deriverannogran parte degli effetti della riforma. E la pro-vincia di Lecce si presenta come un’area trale più delicate.

A cura di Alessandro Chizzini

Se dovessero realizzarsi le previsioni del Governo edella Fimmg, verrebbero risolti tanti dei disagi e del-le criticità sofferte dagli utenti del sistema sanita-rio; se invece dovessero concretizzarsi gli effetti te-muti dall’Anaao-Assomed, e da chi mostra perplessitàsulla riforma, allora l’assistenza sanitaria italiana po-trebbe rischiare il collasso. E il nostro territorio po-trebbe rappresentare un’ottima base di misura diquelle che saranno le conseguenze. D’altronde la provincia di Lecce è stata oggetto ne-gli ultimi anni di ben note e discusse riforme in am-bito sanitario che, tra le altre cose, hanno depau-perato il territorio di diverse strutture ospedaliere. Adoggi, la provincia di Lecce conta circa 80 Guardiemediche e quasi 700 medici familiari, che dovran-

no fondersi nelle Aggregazioni Funzionali Territoria-li. Il progetto prevede che ogni Aft fornisca assistenzaad un bacino di utenza non superiore a 30mila abi-tanti. E con una popolazione di circa 900mila per-sone, il territorio provinciale potrebbe contare su 30aggregazioni e, come sottolineato, una fase impor-tante della proposta del governo riguarda la strut-turazione geografica. Volendo esaminare la situazione sotto un partico-lare punto di vista, questo progetto potrebbe misu-rare a sua volta l’attuale livello del servizio sanita-rio provinciale; se la riforma dovesse avere i risultatisperati dal Governo, allora, forse, il contestato pia-no di riordino approvato dalla Regione Puglia di-mostrerebbe quanto meno di continuare a reggere.

Un’Aggregazione Funzionale Territoriale ogni 30mila abitanti: questa la proposta del Ministero della Salute

Il Governo vuole abolirle per dare vita alle Aggregazioni Territoriali Funzionali, ma non sono pochi i dubbi sui reali effetti di questa riforma sul servizio sanitario (in particolare quello pugliese)

Guardiemedicheaddio:al loro postomedicidifamigliaePronto Soccorso

Una volta dato il via alla riforma e alla formazio-ne delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, uno deisuccessivi passi più immediati sarà l’istituzione de-gli ambulatori territoriali, che diventeranno lasede operativa delle stesse Aft. Per 16 ore al gior-no, dalle 8 alle 24, medici, infermieri, tecnici, spe-cialisti e in generale tutte le figure operanti nel set-tore medico offriranno qualsiasi tipo di assisten-za che non renda necessario il ricovero in ospe-dale. Le funzioni di questi nuovi centri includerannoperò anche aspetti tecnici quali prenotazioni di vi-site specialistiche e pagamento del ticket, que-st’ultimo da effettuarsi direttamente nell’ambula-torio del medico a cui ci si rivolge. Ciò che il Governo si aspetta da tali strutture è larisoluzione di uno degli annosi problemi della sa-nità italiana: attraverso la predisposizione di per-corsi diagnostici e terapeutici, questi centri potranno,nelle intenzioni, sfoltire le liste di attesa e offrirequindi all’utente la garanzia di tempi certi e, so-prattutto, brevi.

In arrivo i nuovi“ambulatori territoriali”

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Tra Calimera e Martignano, in contradaMadonna del Mantovano torna una delle piùattese feste tradizionali, che edizione dopo edi-zione, continua a fare breccia in misura sem-pre maggiore nei cuori di giovani e meno gio-vani. Si tratta della festa della Cranàra, in pro-gramma da 23 al 29 maggio prossimo,un’iniziativa pensata per far rivivere il passa-to e riappropriarsi delle proprie radici, resti-tuendo visibilità all’antico mestiere del car-bonaio, cifra del tessuto economico del co-mune griko. Per comprenderne appieno la storia di questaantica tradizione, ci siamo rivolti proprio a chi,un po’ perché figlio d’arte, sa bene cosa vuoldire costruire una cranàra, Luigi Gemma,membro della Pro Loco di Calimera (ente or-ganizzatore dell’evento) e grande conoscito-re del complesso mondo dei carbonai. “La cra-nàra, ovvero la carbonaia utilizzata per pro-durre carbone vegetale dagli scarti della legnad’ulivo -racconta Gemma- era costituita da-gli arbusti e dalle radici (rize) che la macchiamediterranea regalava al territorio sponta-neamente, tutti raccolti grazie al sudore e allafatica dei cosiddetti macchialùri, ossia i lavo-ratori della macchia. Ma dare vita alla Cra-nàra non è una cosa da tutti -sottolinea-. Laprima cosa da fare è conficcare nel terreno ungrosso palo di legno, foro centrale della car-bonaia, e disporre tutto intorno la legna finoa realizzarne quasi un cumulo. Il materiale rac-colto dev’essere poi ricoperto con fascine e ter-ra umida, per impedire che il fuoco che bru-cia all’interno si spinga fuori. Il cuore vero e

proprio della cranàra si accende sfilando il paloe gettando nel foro centrale braci ardenti, aiu-tandosi con scarti di legna, ossia le sfundatù-re, per ravvivare il fuoco”. Ma come ha appunto fatto notare lo stessoGemma, è necessario assicurarsi non solo lapresenza, ma anche la quantità necessaria diossigeno per favorire e agevolare la lenta, macostante combustione. Perciò si tappa il foroal centro con il tampànu, un pezzo di legno,e si praticano dei fori laterali (circa 5 o 6, aseconda della grandezza della struttura) ov-viamente ad altezze differenti, per garantire

l’ossigeno in tutta la collinetta (la cranàra, ap-punto). “Governarla, come si può immaginare,non era così semplice -continua Gemma- eranecessario, infatti, seguire l’andamento del fuo-co giorno e notte. Per questo motivo i carbonaisi ritrovavano a dormire spesso in capanne dirami e frasche, una sorta di ricoveri, chiama-ti ambràkki”. La festa comincerà, dunque, lunedì 23 mag-gio proprio con l’allestimento della strutturadella cranàra. Sarà quindi possibile vedere coipropri occhi l’esperienza di chi ha nel sanguequesto mestiere e nel cuore le proprie radici.

Martedì 24 avverrà la vera e propria accen-sione della cranàra e mercoledì 25 si continueràad alimentarla. Giovedì spazio anche alla cul-tura, grazie all’incontro con l’autore di Sara-kostì, il professor Salvatore Tommasi. Venerdì27 alle 18.30 si terrà un’esibizione equestre ea seguire Marrukeddha (Luigi Marra) e TaZzematàri in concerto. Sabato 28 si esibirannoi Folkalore mentre domenica 29 i MalarazzaEnsemble. Ovviamente il tutto condito da pie-tanze tipiche del territorio, per gustare, nonsolo con gli occhi, le antiche tradizioni grike.

Federica Miggiano

primo piano

Nella Grecìa Salentina rivive la tradizione della cranàra

Foto di Salvatore Tommasi

11 21 maggio 2016

Da lunedì 23 maggio sarà quindi possibile rivi-vere e riabilitare l’antica tradizione di costruire,accendere e gestire la “cranàra”, ossia la carbo-naia impiegata proprio per preparare il carbone.Sì, perché gli abitanti di Calimera, intorno aglianni Cinquanta, cercarono attività lavorative chesi adattassero al territorio. Di fatto i calimeresi erano in passato costretti asvolgere attività marginali in agricoltura, a causadella povertà del suo feudo. La produzione delcarbone dall’utilizzo di legname di bosco diventòcosì la principale attività dei craunàri, i carbonaie venditori ambulanti di carbone che avevano unsanto protettore tutto loro, San Biagio. Dopo unasorta di bonifica della macchia mediterranea, ca-ratterizzata da ulivi, corbezzoli e altre piante tipi-che della terra grika, si è pensato di dare vita aun vero e proprio mercato di carbone, che com-prendeva ovviamente sia le fasi di produzione siaquelle di commercio. L’attività dei carbonai era,inoltre, diffusa anche in altri territori limitrofi: sipensi alla Calabria, dove veniva, però, impiegatoil legno di castagno, diverso per ovvie ragioni, dallegno di ulivo, materiale privilegiato per questotipo di lavoro. È tuttavia certo che i produttori piùesperti di carbonella artigianale fossero proprioi carbonai calimeresi.

Federica Miggiano

Calimera e i suoi craunàri

Dal 23 al 29 maggio presso la Contrada del Mantovano a Calimera avrà luogo una suggestiva rievocazionedell’antico metodo della produzione del carbone dalla legna di ulivo

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Domenica 22 maggio prenderà il via l’attesoevento “Cortili Aperti” che da ben 22 annicoinvolge l’intera città di Lecce, facendonescorgere luoghi e anfratti difficilmente visita-bili. Si tratta dei palazzi storici, che nascon-dono al loro interno scrigni meravigliosi: i no-bili leccesi quando costruirono le loro dimo-re misero in primo piano l’architettura del pro-prio giardino, inserendo fontane, statue, pan-chine, aiuole fiorite. La visita di questi luoghisarà accompagnata da eventi musicali, culturali

ed artistici di vario genere. Quattro gli itinerari previsti per visitare oltre30 dimore storiche (che saranno aperte al pub-blico in mattinata dalle 10 alle 13 e nel po-meriggio dalle 16.30 alle 21) tra cui i palaz-zi Casotti, Adorno, Maremonti, Guido, Gor-goni, Martirano, Tinello, Palmieri, Palombi,Rollo, Apostolico-Orsini, Ferrante Gravili, delSeminario, Andretta, Brunetta, Guarini, Ber-nardini, Cezzi-Tamborino, Castromediano,Vernazza, Morisco d’Ape e Carrozzini, l’Isti-tuto d’arte “Pellegrino”, la casa a corte Pro-tonobilissimo, la chiesa di San Lucio e DimoraMuratore.Previsti interventi musicali a cura della prof.Maria Eugenia Congedo del Conservatorio diLecce. Si ascolteranno i cori di voci bianche

“Nova Artistudium” e Cinciallegre; inter-verranno vari gruppi, come Mattia Manco,Bianca Berry, AnimAcusticA, Evening ClassJazz, Drink and Cigarettes, Stefano Pellegri-no Jazz Group, Salente sax ensemble, Loco-motive giovani e il Trio Gagliardi, Colucciae De Lorenzo. Vi saranno anche esposizionidi vari artisti contemporanei locali, come Mar-rocco e Pignatelli.

Gian Piero Personè

lecce12 21 maggio 2016

Oltre 1.500 adesioni (su 3mila necessarie per il referendum) giunte nello scorso fine settimana

Vigili del fuoco: “Non siamoun Corpo di serie B”Esplode anche a Lecce la protesta dei Vigili del fuo-co aderenti al sindacato di categoria Conapo, chemercoledì 18 hanno organizzato un sit-in di fron-te agli uffici della Prefettura. Una delegazione, com-posta dai segretari provinciale Giancarlo Capoc-cia e regionale Gianni Cacciatore, è stata ricevu-ta dai funzionari della prefettura, ai quali gli stes-si hanno consegnato un documento contenentele richieste specifiche, che sarà poi inviato al pre-sidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro del-l’Interno, Angelino Alfano.Oggetto della protesta è la disparità di trattamentorispetto ad altri Corpi dello Stato, in riferimento alleretribuzioni medie e alle tutele previdenziali. Tuttoquesto nonostante i continui rischi ai quali i pom-pieri si espongono nello svolgimento del propriodovere. “Si aggiunga -affermano i segretari del Co-napo- la grave carenza di personale (mancano cir-ca 3mila Vigili del fuoco in Italia su un organico di30mila) e l’età media del personale è di circa 48anni, troppo elevata e poco compatibile con la pre-stanza richiesta e un numero di infortuni crescente.Il personale è fortemente demotivato”.

Fuori le auto dal centro storico: continua la raccolta delle firme

Un appuntamento imperdibile pertutti gli appassionati che domenica22 avranno la possibilità divisitare oltre 30 dimore storiche

Con “Cortili aperti” Lecce svela i suoi tesori nascosti

Siamo alle solite! Le macchine nelcentro della città creano disagi avari livelli a cittadini, commer-cianti ed anche, non da meno, aituristi. La necessità di un cambiamentoparte, come sempre, dal bassomentre gli amministratori, vota-ti dagli stessi cittadini che ora pro-testano, fanno le orecchie damercante. Infatti, già dallo scor-so fine settimana è stata attivatauna raccolta firme per un refe-rendum propositivo per la chiu-sura del centro storico alle auto.Il successo di tale raccolta è sta-to strabiliante con circa 1.500 ade-sioni, e pensare che ne occorrono3mila affinché il referendum siapresentabile. Il merito è dal co-mitato “Decidi tu” a cui aderi-scono 15 associazioni (il Forum“La Salute in tutte le Politiche”,Fiab-Lecce Cicloamici, Uisp Lec-ce, Adoc, Lecce Bene Comune,

Associazione Fondo Verri, Ruo-tando, Veloservice, WWF Lecce,Legambiente, Nuovo Centro Sto-rico, Comitato per le Periferie, Im-pronte Giovani, Lecce sei Tu,Pro-loco Lecce e Sinthesi - Stra-tegie per l’innovazione sociale) ol-tre a singoli cittadini che hannovoluto dare il proprio sostegno. All’iniziativa hanno recentemen-te aderito anche Italia Nostra e le-gambiente, come annunciato daErnesto Moladel comitato Forum“La Salute in tutte le Politiche”.Oltretutto, questo sarebbe il pri-mo referendum propositivo del-la storia della città. Le adesionisono arrivate anche da parte dicommercianti e cittadini noticome, ad esempio il dj MaurizioMacrì, il commerciante di via Faz-zi Gianni Binucci e ha firmato an-che il professore Ferdinando Boe-ro, ordinario di zoologia, biolo-gia marina ed ecologia all’Uni-

versità del Salento. E a questa se-guiranno anche altre iniziative neiprossimi giorni. Certamente è il caso che i leccesicambino le loro abitudini nelcercare parcheggio all’esterno delcentro storico; un’altra soluzione

sarebbe quella di decentrare gli uf-fici del Comune anche perché, sisa, sarebbe un miracolo vedere ar-rivare gli inquilini di Palazzo Ca-rafa in modalità “S.T.”, ovvero“suole e tacchi”.

Gian Piero Personè

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13 21 maggio 2016

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maglie14 21 maggio 2016

Incontro importante quello di lunedì 23maggio, giorno del 24° anniversario dalla stra-ge di Capaci: alle 10.30 l’IISS “Enrico Mat-tei” ospita, presso la propria aula magna, Gio-vanni Impastato (nella foto), fratello del gio-vane Peppino, giornalista, attivista e poeta, uc-ciso dalla mafia il 9 maggio 1978 per aver scel-to, contro il volere della sua famiglia coinvoltaprofondamente nelle dinamiche del mafia si-ciliana, la via della legalità e della denunciapubblica. L’incontro di Impastato con gli stu-denti delle quinte classi dell’Istituto è realiz-zato in collaborazione con Libera, coordina-mento di associazioni e gruppi impegnati peril rispetto della legalità e si inserisce in un per-corso dal titolo Cento passi verso la legalità,coordinato dalla professoressa Giusy Perro-ne. Gli studenti avranno modo di conoscere davicino la figura di Peppino Impastato, attra-verso la testimonianza del fratello. Il suo rac-conto contro l’indifferenza e la sua testimo-nianza saranno i riferimenti per la conoscenzadi questa straordinaria figura, vittima dellamafia, che continua a rimanere viva nella me-moria di tanti, e in modo particolare dei gio-vani, e a costituire un riferimento e un esem-pio importanti.Di questi giorni la fiction Rai sulla vita di Fe-

licia Impastato, madre di Peppino e Giovan-ni, che dopo l’uccisione del figlio ha fatto del-la sua casa un luogo di testimonianza e del-la sua vita una battaglia contro la mafia e con-tro i mandanti dell’omicidio di Peppino: Ba-dalamenti e Palazzolo. Giovanni Impastato haaffiancato la sceneggiatura e la regia di que-sta fiction, con l’intento di far conoscere al-l’Italia e agli italiani la verità sulla vicenda delfratello e sull’opera della madre.“L’antimafia comincia dal basso”, ha di-chiarato recentemente Giovanni Impastato. Edè per questo che l’IISS “Mattei” si è posto ildovere di diffondere la cultura dell’antimafia,della lotta al crimine e all’illegalità attraver-so l’iniziativa di questo progetto educativo.

Patrizia Miggiano

Ennesimo trionfo per i ragazzi del Soccer Club Auxesia di Maglie.Dopo la conquista del primo posto nel campionato provinciale,gli Allievi di mister Antonio Piccinno hanno posto la ciliegina sul-la torta di una stagione a dir poco trionfale, liquidando per 3-1anche la Vi.Lu Casarani (doppietta di Colluto e gol di De San-tis), capolista dell'altro girone, nello spareggio valevole per l'ac-cesso al campionato regionale che disputeranno a partire dalprossimo ottobre. Un traguardo mai come in questo caso me-ritatissimo: miglior difesa, miglior attacco, 17 vittorie in 19 in-contri, una sola sconfitta, titolo di capocannoniere del torneo (DeSantis). Numeri impressionanti per una squadra che dopo un tor-neo ad Otranto tra qualche giorno, avrà il classico “rompete lerighe” per poi ritrovarsi, probabilmente, già questa estate per al-cuni stage di allenamento in vista del campionato di ottobre.

Allievi promossi a pieni voti

Una giornata all’insegna della lotta all’illegalità quella di lunedì 23maggio (anniversario della strage di Capaci) con protagonisti ilfratello di Peppino Impastato e gli alunni magliesi

Un’occasione imperdibile per gliappassionati di danza classica,moderna e contemporanea dai7 anni in su. Dal 14 al 17 luglio prossimo sisvolgerà a Maglie presso lasede di Dimensione Danza conla direzione artistica di Lina Chi-riatti in collaborazione con Cen-tro Danza Deha di Irene Cata-lano e Centro Danza Coreos diCesaria Conte uno stage chevedrà la partecipazione di do-centi del calibro di Steve La Chance (coreogra-fo internazionale di modern jazz, nella foto), Ro-sanna Brocanello (direttrice artistica del Centro

e della compagnia Opus Balletdi Firenze) e Silvia Humaila (exprima ballerina del Teatro di Ti-misoara e docente di danzaclassica).Lo stage, dal titolo “MaglieEstate in danza”, è aperto atutte le scuole di danza e ad al-lievi a partire da 7 anni di età.In particolare sabato 16 lugliosi terrà anche un’audizione peraccedere alla scuola di forma-zione dell’Opus Ballet.

Per informazioni e iscrizioni: 347.5392275(Lina Chiriatti), 328.9480939 (Irene Catalano)e 339.1233439 (Cesaria Conte).

Un’estate a ritmo di danza

Domenica 22 maggio alle 18.30 presso l’Audi-torium “Cezzi” appuntamento con il saggio fina-le della XII edizione di MusicAbile, laboratorio dimusicoterapia a cura della sezione Fidapa di Ter-ra d’Otranto, che da gennaio a maggio di que-st’anno ha visto impegnati a Maglie un gruppo mi-sto di ragazzi diversamente abili e normodotati.Al saggio saranno presenti, oltre alle autorità lo-cali, anche Eufemia Ippolito rappresentanteBPW International presso il Consiglio d’Europa epast president Fidapa Nazionale, FiammettaPerrone, presidente Fidapa del Distretto Sud-Est,e Rosa Vulpio vicepresidente Fidapa del Distret-to Sud Est.

Saggio finale per gliallievi di MusicAbile

Giovanni Impastato incontragli studenti del “Mattei”

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15 21 maggio 2016

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16 21 maggio 2016

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17 21 maggio 2016

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18 21 maggio 2016

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tricase19 21 maggio 2016

Sbarca per il secondo anno di seguito nellacittà di Tricase il Festival “Armonia - Nar-razioni in Terra d’Otranto”, la kermesse let-teraria realizzata dall’associazione culturale

Diotimart in collaborazione con la LibreriaIdrusa, che anche in questa edizione prometteincontri con autori di calibro nazionale, la-boratori di scrittura e momenti musicali. Uncalendario di appuntamenti ricco, che avràcome teatro Palazzo Gallone; ogni giornosino al 29 maggio ospiti eccellenti come Jef-fery Deaver, Walter Veltroni, Giovanni Im-pastato (fratello di Peppino, il giornalista as-sassinato dalla mafia nel 1978), EdoardoNesi, Giuliana Sgrena, Federica Bosco, Gian-rico Carofiglio e Bruno Tognolini incontre-

ranno i lettorinel segno dellagrande narrati-va italiana e in-ternazionale.Inoltre focus

sulla saggistica consentiranno di affrontaretemi attuali e di rilievo quali la legalità, la lot-ta alla mafia e il rapporto fra donne e reli-gione. Il Festival “Armonia” è un invito anche perragazzi con uno spazio dedicato, “ArmoniaKids,” dove si alterneranno ospiti d’onorecome Bruno Tognolini, Daniela Morelli,Paolo D’Altan e Laura Rota. Gli autori diquesta sezione incontreranno i piccoli pazientidel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Pa-nico” di Tricase. Un’interazione positiva quel-la generata dall’evento letterario che coinvolgeanche fattivamente il suo pubblico, grazie adun laboratorio di scrittura ambientato a Pa-lazzo Comi e organizzato dalla Scuola di scrit-tura “Molly Bloom” a cura di Leonardo Co-lombati, protagonista insieme al cantante

Mauro Ermanno Giovanardi, già voce dei LaCrus, del recital Dietro la curva del cuore. Il Festival nasce da un’idea di Michela San-toro, titolare della libreria Idrusa di Alessa-no e di Andrea Cacciatore, con la collabo-razione della professoressa Valeria Bisanti. IlFestival che si avvale della direzione artisti-ca dello scrittore Mario Desiati, già dal nomeintende creare un legame tra il territorio sa-lentino (con i numerosi talenti locali di cuiè espressione) e autori di spicco nazionale:“Armonia” infatti trae spunto dall’opera Spi-rito d’armonia del poeta e mecenate Giro-lamo Comi. Info: 349.6415030.

M. Maddalena Bitonti

La letteratura in Armonia

Nuova vita per il piccolo monastero del-l’anno Mille dedicato a Santa Barbara inagro di Montesardo, che proprio alla finedel mese di maggio vedrà l’inaugurazioneufficiale dopo un iter durato vent’anni. Lasingolare vicenda del pregiato tempio re-ligioso nasce nel 1996, allorquando il Co-mune di Alessano lo acquistò da priva-ti che lo adibivano a deposito agricolo,portando alla luce un ciclo pittorico diaffreschi angioini e post-giotteschi, chelo rende un esempio d’arte medievalecome pochi. Misteriosa e affascinante è

la storia del minuscolo convento annesso,rara testimonianza di monachesimofemminile, strappato dal degrado e di-venuto sala multimediale affidata allaparrocchia di Montesardo. Dopo anni di impegno e sinergia tra il Co-mune e GAL “Capo Santa Maria di Leu-ca”, l’intervento di ben due Soprinten-denze e team di esperti, la vicenda giun-ge al capolinea. A fine mese il sindacoOsvaldo Stendardo, il presidente del GALRinaldo Rizzo, il vescovo della Diocesi diUgento Vito Angiuli insieme ai rappre-

sentanti della Soprintendenza ai BeniCulturali di Bari e Lecce, restituiranno allacomunità l’importante testimonianzastorica. (M.M.B.)

La rinascita del Monastero di Santa Barbara

Fino al 29 maggio a PalazzoGallone e Palazzo Comi ospitid’eccezione per la secondaedizione del festival “Narrazioniin Terra d’Otranto”

alessano

PUBBLICITÀ ELETTORALEComunicato preventivo a norma della legge n. 28 del 22/2/2000 e delibere n. 58/04 CSP e 60/04 dell’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Si comunicano le condizioni per la pubblicazione di messaggi politicielettorali per le elezioni amministrative del 5 giugno 2016

e ballotaggi del 19 giugno 2016

Non si accettano spazi pubblicitari inferiori ai 15 moduli ad uscita.

Termini per la prenotazione e la consegna dei materiali: almeno una settimana prima della data dipubblicazione.Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilitenel documento analitico.Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici e ai rispettivi candidati.Il pagamento dovrà essere sempre anticipato.Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressione temporale.Il documento analitico concernente la pubblicazione dei messaggi politici elettorali sulla testatasopraindicata è depositato presso la segreteria di redazione del Belpaese: Via N. Ferramosca - 73024Maglie (Le) - Tel. 0836.428565

Le richieste di pubblicazione e di preventivi dovranno essere indirizzati alla forza vendita della EdizioniBelpaese srls oppure direttamente a: Edizioni Belpaese srls - Via N. Ferramosca, 113 - 73024 Maglie(Le) - Tel. 0836.428565

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Foto di Luigi Nicolardi

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nardò

Il sindaco uscente Marcello Risi (centrosinistra) se la vedrà con Antonio Vaglio (centrodestra), Pippi Mellone (civiche) e Massimo De Marco (Movimento 5 Stelle)

Amministrative 2016, corsa a quattro per Palazzo Personè

Come abbiamo avuto modo di rac-contare, il Comune di Poggiardo haoggi in dotazione uno strumentoimportantissimo e atteso da tem-po. Il Consiglio comunale ha ap-provato il Piano di localizzazionedelle antenne, con il quale sonostati individuati i siti presso i qua-li in futuro potranno essere posi-zionate le cosiddette stazioni radiobase, cioè le antenne delle variecompagnie telefoniche. Le zoneprescelte sono di proprietà co-munale e adiacenti al centro abi-tato. Il piano è stato fortemente volutodall’assessore all’Ambiente Antonella Pappadà, chene ha seguito dall’inizio l’iter di realizzazione. “Con lasocietà incaricata di redigere il Piano -afferma l’as-sessore-, il Comune di Poggiardo si è accertato chei valori delle frequenze emesse dalle antenne tutt’orapresenti sul territorio comunale non fossero superioriai limiti stabiliti dalla legge. I controlli effettuati, inol-tre, verranno poi costantemente ripetuti anche neiprossimi anni e in questo modo il Comune ha mes-

so a disposizione aree pubblichedove collocare e/o spostare gli im-pianti”. Il cosiddetto Piano, prima del-l’approvazione in Consiglio comu-nale, è stato presentato alle As-sociazioni ambientaliste di Pog-giardo e Vaste invitate a parteciparee il Comitato Ambiente Salute e Ter-ritorio nella persona del presi-dente, l’ingegnere Carluccio ha for-nito il proprio contributo in tal sen-so. “Questo strumento -concludel’Assessore- ci consente di tutela-re la salute dei cittadini limitandol’impatto che deriva dall’esposi-

zione ai campi elettromagnetici, posto che queste an-tenne sono equiparate alle opere di urbanizzazioneprimaria e quindi non se ne può impedire l’installa-zione”. “Ritengo doveroso -aggiunge il sindaco Giu-seppe Colafati- ringraziare, oltre all’assessore Pap-padà, il Consiglio Comunale per aver consentito allanostra città di dotarsi di uno strumento così impor-tante per la pianificazione sostenibile e per la pro-tezione dei cittadini”. (A.C.)

“Un Piano per la sicurezza dei cittadini”poggiardo

20 21 maggio 2016

L’assessore all’Ambiente Antonella Pappadà illustra nuovi elementi del Pianodi localizzazione dei ripetitori telefonici approvato nelle scorse settimane

Quattro candidati a sindaco, 19 liste, 450candidati al consiglio comunale. Questii numeri delle amministrative 2016. A sfi-darsi saranno il sindaco uscente MarcelloRisi (centrosinistra), Antonio Vaglio(centrodestra), Pippi Mellone (civiche) eMassimo De Marco (Movimento 5Stelle). Si vota il 5 giugno ma il ballot-taggio appare inevitabile. Nessun can-didato, infatti, sembra avere i numeri perspuntarla al primo turno. Stesso “film”del 2011, quando il sindaco lo si deciseal ballottaggio: Risi ebbe la meglio con-tro la candidata del centrodestra Anto-nella Bruno. Quattro i candidati a sindaco, come si di-ceva, e le analogie col 2011 forse fini-scono qui. All’epoca a contendersi la pol-trona erano l’attuale primo cittadinoMarcello Risi (candidato col centrosini-stra ma senza il Pd), Antonella Bruno

(centrodestra), Giancarlo De Pascalis (li-ste civiche e Pd) e Alfredo Ronzino (Mo-vimento 5 Stelle). Oggi la Bruno e De Pa-scalis non si sono ricandidati, mentre l’ex5 Stelle Ronzino è in corsa per un seggioin consiglio comunale con MarcelloRisi. Vediamo invece gli scenari odierni: Mar-cello Risi, avvocato 49enne, è l’uomo dabattere: ha dalla sua parte sei liste, com-preso il “suo” Pd che nel 2011 al primoturno appoggiò De Pascalis. A sfidarlosi ritroverà Antonio Vaglio, già sindacoper tre mandati: 1994-1998, col cen-trodestra; 2002-2007 e 2007-2010, conil centrosinistra. Il veterinario 64enne sta-volta si ripresenta agli elettori col cen-trodestra (i “Conservatori e Riformisti”di Raffaele Fitto, “Fratelli d’Italia” e dueciviche). Altro candidato, il 32enne Pip-pi Mellone: il giovane avvocato conta sul-

l’appoggio di ben otto liste civiche (tra cuila discussa “Forza Nardò”, ritenutauna “fotocopia” di Forza Italia). Corronoda soli invece gli attivisti del Movimen-to 5 Stelle, candidando a sindaco l’inge-gnere 47enne Massimo De Marco. I gril-lini proveranno così a mettere piede perla prima volta in consiglio comunale. Oltre alle presenze, in questa tornata elet-torale fanno molto rumore le assenze. Inparticolare quella dell’Udc, che non è riu-scita a presentarsi alle elezioni con il pro-prio candidato sindaco, Flavio Maglio,per carenze formali nella presentazionedella lista. A nulla è servito il ricorso alTar, rigettato, dei giorni scorsi. Magliocon i suoi ha però raggiunto un accor-do con Antonio Vaglio: sosterrà que-st’ultimo conquistando, in caso di vit-toria, il ruolo di vicesindaco.

Stefano Manca

Marcello Risi Antonio Vaglio

Pippi Mellone Massimo De Marco

“Arte espressione di fede” è un progetto on line natoda pochi mesi con la finalità di offrire ai credenti lapossibilità di acquistare a condizioni vantaggiose qua-dri e bomboniere con ritratti d’autore di personag-gi fondamentali cristianità quali Gesù di Nazareth,la Vergine Maria, Giovanni Paolo II, san Pio da Pie-trelcina, Papa Francesco, santa Lucia, santa Ceci-lia e Natuzza Evolo, contribuendo, attraverso la do-nazione di parte del ricavato della vendita degli stes-si, al progetto dell’Opera San Giustino Onlus, comunitàfondata a Roma da don Antonio Coluccia (origina-rio di Specchia) per accogliere a aiutare coloro chevivono ai margini e nella sofferenza.

Don Antonio, già protagonista della nostra coperti-na del 15 giugno 2013, grazie alla legge n. 109 del1996 è riuscito a convertire un bene confiscato allamafia in un centro di accoglienza per senzatetto.L’Opera Don Giustino Onlus si ispira agli insegnamentidi don Giustino M. Russolillo, fondatore dei Padri Vo-cazionisti, per il quale “il servire in modo disinteressatoil prossimo è la via che più di tutte avvicina a Dio erende la persona spiritualmente più elevata”. I quadri e le bomboniere sono visionabili e acqui-stabili all’indirizzo www.arteespressionedifede.com. Per info sull’Opera Don Giustino Onlus: www.ope-radongiustino.it.

Arte espressione di fede e di solidarietà

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21 21 maggio 2016

Foto di Pino Cavalera

Calato il sipario e spenti i riflettorisulla stagione regolare, in B1 fem-minile resterà in memoria la grandecavalcata della Betitaly Maglie, l’ec-cellente quarto posto in classifica eil bottino di 50 punti, frutto di 16 vit-torie e 10 sconfitte, delle quali ben 6collezionate nelle prime 9 gare delcampionato, troppe per non incide-re sul risultato finale. Se non fossestato per quello sciagurato avvio, sipuò esser certi che uno dei tre postinei play-off, sfuggiti alla fine per duesoli punti, sarebbe toccato di dirittoal team rossoblù, che dal 19 dicem-bre scorso, con l’arrivo di EmilianoGiandomenico in panchina, è ri-partito di slancio con un motore nuo-vo iniziando una rimonta incredibi-le, macinando punti su punti e di-ventando di fatto la squadra da bat-tere. Era naturale che i progetti futuri delsodalizio magliese non potesseroquindi prescindere dall’artefice diquesta straordinaria impresa e lanotizia tanto attesa non ha tardato adarrivare: Emiliano Giandomenico re-sta stabilmente in panchina anchenella prossima stagione, di comuneaccordo con il massimo dirigente ros-soblù. “Continuare un’esperienzache si è rivelata entusiasmante mi

rende particolarmente felice -con-fessa il tecnico romano-. Maglie èuna bella piazza per lavorare bene esi è creato da subito un feeling par-ticolare con la società, che mi ha per-messo di esprimermi al meglio inun’annata speciale, nella quale ab-biamo messo in mostra una bella pal-lavolo. Il presidente Andrea Baviavive questo sport da poco, ma ha sa-puto dimostrare grandi doti im-prenditoriali e umane, che unite aduna umiltà davvero rara nel lo sport,mi hanno fatto capire che ero nel po-sto giusto, con le persone giuste, perparlare di futuro. Così come ho po-tuto contare su un direttore sportivocompetente e disponibile che mi hafornito un supporto costante e di li-vello e su dirigenti seri e appassionati,con i quali si è lavorato all’unisono.A questo si aggiunga il grande en-tusiasmo che ho avvertito intorno anoi -prosegue Giandomenico-. La sti-ma e l’affetto dei tifosi, i loro pres-santi inviti a restare, hanno avuto illoro peso, gratificandomi molto espingendomi ad accettare la propo-sta di continuare il lavoro iniziato”. Si guarda già avanti e l’unità di in-tenti con la dirigenza è un punto fer-mo. Due gli aspetti cruciali: inten-sificazione del lavoro sui giovani,qualità della formazione tecnica.“Riserveremo grande impegno per

sviluppare e migliorare il nostro ser-batoio giovanile, creando una strut-tura tecnica sempre più efficiente, ingrado di dare a tutti la possibilità dipraticare la pallavolo e al tempo stes-so di offrire alle giovani salentine piùpromettenti un’opportunità per svi-luppare al massimo le proprie po-tenzialità -aggiunge il quarantunen-ne allenatore romano-. Dalla pros-sima stagione sarò anche direttoretecnico del settore giovanile e farò delmio meglio per mettere a fruttoquesto importante percorso di cre-scita, coinvolgendo anche altre bel-le realtà dell’hinterland. Il tutto dipari passo alla migliore struttura-zione dello staff dirigenziale e tec-nico, già avviata quest’anno. A que-sto proposito intendo ringraziaretutti i miei collaboratori, a comin-ciare dal mio vice Luca D’Amico,per le nottate passate a studiare vi-deo e dati a non finire e per avermiofferto un preziosissimo aiuto; allamental coach Alessandra Mattioniper l’elevata competenza messa alnostro servizio, che ci ha permessodi fare un salto di qualità importan-te individualmente e come gruppo;al fisioterapista Francesco Ciardo,per la immensa disponibilità e pro-fessionalità dimostrata, riuscendoa gestire e risolvere numerose pro-blematiche fisiche; all’assistant coach

Fabio Cozzetto che si è impegnatocon dedizione e sacrificio; al prepa-ratore Vincenzo Ascione per l’ec-cellente lavoro svolto con le atlete”. Infine non può certo mancare unpensiero al prossimo campionato, ilquarto in B1 della compagine ma-gliese. “Confermarsi sui livelli della

stagione appena conclusa non saràcerto facile -conclude Giandomeni-co-. Sappiamo però che nello sportcome nella vita è importante averedei sogni, magari anche grandi, tan-to da non perderli mai di vista men-tre si perseguono e crederci con for-za. Proprio come faremo noi”.

L’accordo è stato siglato: il team rossoblù si tiene ben stretto il coach romano per il suo quarto campionato in B1

speciale volley Maglie

Betitaly Maglie, avanti tutta con Giandomenico

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22 21 maggio 2016

Sole, spiagge e mare sonoalle porte, ma per la mag-gior parte di uomini edonne l’avvicinarsi del-la prova costume signi-fica un aumento di stresse preoccupazioni che sisommano a quelli accu-mulati durante la vitaquotidiana. Anche per ledive dello star system chenon sono sempre perfet-te in bikini la temutissimaprova costume è vissutacon crescente stress, an-sia e preoccupazione: sco-priamo allora insiemecome affrontare al me-glio la “faticosa” provacon il proprio corpo e ipiccoli segreti ai quali ri-correre per sentirsi più

in forma e star bene conse stessi. Con l’avvicinarsi del-l’estate arriva la voglia discoprirsi ma l’inverno e ivestiti pesanti ci hannolasciato la pelle secca, fra-gile e soprattutto spenta.Non solo! Qualche chi-letto in più col freddo si èaccumulato sulle cosce esul giro vita così che oranecessitiamo di una re-mise en forme di tutto ri-spetto (e possibilmenteanche veloce) per potermettere in mostra il no-stro corpo. La prima regola fonda-mentale è quella di affi-darsi ad esperti del be-nessere che sappiano in-

dividuare le cause di queichili in più e proporre i ri-medi più adatti in basealle nostre esigenze. Ab-biamo chiesto al beautyterapist Antonio Sorren-to (nella foto) cosa ne pen-sa in merito ed analiz-zando i vari step abbiamocapito che obbligatori inquesto percorso sono si-curamente le “nuove ebuone abitudini”: mas-saggi, nuove texture dafar “assaporare” a viso ecorpo e tanta costanza, iltutto necessariamente ac-compagnato da una buo-na dieta detossinante:molta frutta e verdura distagione, grandi abbuffa-te di pesce, carne bianca e

carboidrati nei limiti didue volte a settimana e al-meno due litri di acqua algiorno. Questo è certa-mente un buon inizio, maper consolidare i risulta-ti, occorrono trattamentie prodotti giusti. Ci affidiamo allora agliesperti del “Tempio delBenessere” di Maglie, iquali ci rivelano che incampo estetico le novitàdel momento sono i trat-tamenti di liposcultura

effettuati con ultrasuo-ni e radiofrequenza, unavera e propria “bomba”contro cellulite, cusci-netti, pelle a bucciad’arancia, adipe localiz-zata e quindi chili in più,si tratta di tecniche par-ticolarmente sofisticatee non invasive che rimo-dellano il corpo e produ-cono risultati immediati edi tutto rispetto, ai qualiovviamente poter acco-stare i tradizionali mas-saggi linfodrenanti e an-ticellulite, crioterapia,pressoterapia, bendaggisia a caldo che a freddo,thermoliposlim ossia trat-tamenti a raggi infraros-si; il tutto volto ad elimi-

nare liquidi in eccesso eadipe localizzata,e per iltono muscolare non pos-sono ovviamente manca-re i miracolosi trattamentidi Elettroslim e Tonup.“Attrezzati per i miracoli”è il famoso motto checontraddistingue questaimportante squadra diesperti e consulenti dibellezza e benessere. Nonci manca altro allora chefidarci degli utili consiglie segreti svelatici per ar-rivare un po’ più sereni epreparati all’estate. Il “Tempio del Benessere”è a Maglie in via Gallipo-li n. 64. www.tempiobenessere.com.Info: 0836.483654.

3,2,1…Via di corsaverso l’estate

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inSaluteSupplemento a Belpaese n. 591 del 21 maggio 2016 Coordinamento editoriale: Diletta Pascali

Eliminare lo stress e tonificare il proprio corpo per una prova costume impeccabile è possibile grazie aquesta disciplina -adatta a tutte le età- che unisce i vantaggi dello yoga e della ginnastica posturale

Lo sport allontana le malattie e praticarlo concostanza aiuta a ridurre i dolori articolari ela stanchezza; in particolare, quando arrivala primavera e la “prova costume” si avvi-cina, abbiamo bisogno di intensificare la no-stra attività fisica per tonificarci e rimetter-ci in forma. Oggi tra le discipline sportive piùseguite spicca il pilates, una pratica trasver-sale che unisce i principi dello yoga e dellaginnastica posturale ed è adatta a tutte le etàe utile per il benessere psicofisico. In particolare il pilates aiuta e favorisce la to-nicità dei nostri muscoli per avere un ventre

piatto e scolpito, ma per ottenere risultati tan-gibili sul nostro corpo non basta un allena-mento di un paio di mesi, dobbiamo impe-gnarci durante tutto l’anno! È importanteavere sane abitudini, camminando, usandopoco l’automobile che spesso accentua po-sture sbagliate, cercando di seguire una cor-retta alimentazione ricca di fibre, frutta e ver-dura e praticare sport. Lo stress della vitaquotidiana si manifesta anche nel nostro fi-sico e la concentrazione che richiede una pra-tica sportiva è utile perché non solo tiene al-lenato il corpo ma anche la mente. Ci aiuta

a scaricare, a mandare via le ansie e le pre-occupazioni, è un momento che dedichiamosolo a noi. E il corpo sa come ringraziarci,ristabilendo un equilibrio così non solo fisi-co ma anche mentale. Il pilates parte dal core dalla power house,quella zona del nostro corpo che, per dirlain breve, coinvolge i muscoli addominali, ifianchi, i glutei e il pavimento pelvico. La-vorando bene per rinforzare la power hou-se, lavoriamo meglio con tutto il corpo, rag-giungendo maggiori risultati ma soprattut-to rendiamo il nostro centro forte e stabile

per affrontare tutti i movimenti. Dunque sedesideriamo rimetterci in forma possiamo co-minciare da subito, modificando le nostre abi-tudini quotidiane, mangiando bene e rico-minciando a muoverci raggiungendo a pie-di la palestra più vicina per praticare un’oradi sano pilates. Scegliere di volersi bene è giàun punto di partenza importante per pre-pararsi all’estate e ad una nuova fase dellavita.

Stefania Cosi Esperta in comunicazione e fitness

Pilates è benesserePilates è benessere

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24 21 maggio 2016

Contro l’infezione alla vescica, il succo di mirtilli è la giu-sta soluzione. La sua forte acidità e il suo contenuto di pro-antocianidine, impediscono ai batteri come l’EscherichiaColi di aderire alle pareti dell’apparato urinario. La dosegiornaliera consigliata è di almeno 200 ml.

notizieinpillole

Mirtilli rossi per curarela vescica

Perché non sentiamo il battito del nostro cuore?Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscien-ce, il cervello esclude di proposito questa sensazione, filtrandoappositamente lo stimolo ed impedendone una percezioneconsapevole, in modo che possiamo concentrarci sugli input

che arrivano dall'esternodel corpo.Dagli Stati Uniti arriva

Lumo Lift, un prodottoche elimina il problemadel mal di schiena allaradice avvisandoci quan-do stiamo assumendouna posizione poco cor-retta attraverso una leg-

gera vibrazione. Il di-spositivo è infatti com-posto da un computer-sensore, da posizionaresotto i vestiti, e da unapiccola calamita. Nonpoteva mancare una appabbinata.

inSalute

Caffè contro i cattivi odoriI fondi di caffè hanno il potere di assorbire i cattivi odori al-l'interno del frigorifero. Con alcuni cucchiai in un piccolo con-tenitore di vetro gli odori sgradevoli scompariranno in un atti-mo. Vale anche per scarpiere e sgabuzzini. Sempre a propositodi odori poco piacevoli, basta strofinarsi le mani con la polvere dicaffè dopo aver pulito il pesce o tagliato aglio e cipolle e imme-diatamente l’odore svanirà.

Mamma ansiaUn elevato livello di ansia è ereditario,ma buona parte delle ragioni per cui lepersone sono ansiose dipende dalcomportamento dei genitori. I bambi-ni hanno maggiori probabilità di di-ventare ansiosi quando i loro genitorili criticano direttamente, si mostranodubbiosi ed emotivamente freddi neiloro confronti.

Sognaredi essereinseguiti E' senza dubbio il sognopiù comune. In questocaso stiamo rivivendouna frustrazione o unasfida incontrata duran-te la veglia. Ci sono poitre variabili: se a inse-guirci è un umano, stia-mo sfuggendo da qual-che responsabilità. Se lofa un mostro, siamo do-tati di talento grezzoche non riusciamo atrasformare concretiz-zare. Se a seguirci è unanimale, significa chenella vita vissuta ab-biamo difficoltà a trat-tenere un impulsoistintivo.

Lo yoga “arrabbiato”Yoga e rabbia sono normalmente agli antipodi:la natura stessa dello yoga è nella ricerca asceti-ca della meditazione. Eppure a Calgary, in Ca-nada, l’ultima moda è lo “rage yoga“, lo yoga ar-rabbiato, dove alle normali posizioni delladisciplina vengono unite urla, parolaccee birra, in modo che i partecipanti pos-sano esprimere la propria rabbia.

Olfatto sbagliatoAlcune persone hanno unsenso dell’olfatto distorto,

che farebbe percepireloro gli odori erro-neamente o scam-biarli con altri. Que-sto disturbo ha unnome: parosmia. E c’èanche la fantosmia: lapercezione nell’ambien-te di odori inesistente deiquali non è presente al-cuna molecola. Odorifantasma, appunto.

Calamita per il mal di schiena

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25 21 maggio 2016 inSalute

Un recente studio eseguito da un gruppo di ricercatorispagnoli suggerisce che il consumo di pistacchi po-trebbe contribuire ad abbassare i livelli di zuccheroed insulina nel sangue, normalizzando nel contem-po il profilo lipidico (cioè la quantità di colestero-lo buono e cattivo presente nel sangue) dei sogget-ti affetti da pre-diabete, una condizione caratteriz-zata da un livello di glucosio nel sangue superiorealla norma (ma non così elevato da determinare undiabete conclamato). I grassi sono una fonte di ca-lorie molto importante per una dieta equilibrata, tan-to che dovrebbero idealmente costituire circa il 25-30% delle calorie ingerite ogni giorno. La frutta aguscio costituisce una fonte importante di grassi buo-ni, tanto che nella piramide alimentare della dieta me-diterranea ne viene consigliato un consumo frequente,quasi quotidiano. I pistacchi, oltre a possedere ilquantitativo calorico più basso, di-spongono di una composizione inacidi grassi (o lipidi) particolarmentefavorevole, poiché il rapporto di mo-noinsaturi e polinsaturi (cioè igrassi 'buoni”) risulta essereparticolarmente vantaggioso.Costituisconoanche unafonte preziosadi fitosteroli(un compostodi origine vege-tale in grado diinibire l'assorbi-mento del colesterolo alivello intestinale), vitami-ne, minerali, fibre e antiossidanti,tutti nutrienti essenziali per il mantenimento di

un ottimale stato di salute. Grazie alla presenza divitamina E, luteina, beta-carotene e catechine, oltrea migliorare l'efficienza cardiaca e la resistenza va-scolare, favorirebbero l'afflusso di sangue ai genitalicon benefici per la funzionalità sessuale sia maschileche femminile. Il quantitativo ideale di pistacchi daconsumare giornalmente è costituito da trentagrammi (circa 49 pistacchi). Tra i maggiori produttori di pistacchi al mondo cisono l'Iran, la California e la Turchia. Parlando disicurezza alimentare, è sempre consigliabile sceglie-re prodotti provenienti da Paesi in cui sia severamentecontrollata la qualità e la sicurezza di cibi ed alimenti. Un rischio concreto per la frutta a guscio è la pre-senza di aflatossine, ovvero di microtossine estre-

mamente cancerogene prodotte dal-le muffe che crescono su certi

tipi di vegetali.

Fondete il burro a bagnomaria. Frullatei cracker nel mixer con 20 g di foglie dirucola lavata. Sempre frullando, versate

a filo il burro fuso, finché il compostosarà ben omogeneo. Mettetelo sul fon-do di uno stampo a cerniera di 18 cmdi diametro foderato di carta da forno;compattatelo con il dorso di un cuc-chiaio. Mettete in frigo per almeno 1ora. Ammorbidite la gelatina in acquafredda per 10 minuti. Scaldate 1/3 del-la panna a fiamma bassa, unite lagelatina strizzata e fatela sciogliere,mescolando. Con il frullatore a im-mersione, lavorate lo stracchino con lapanna rimasta e 1 pizzico di sale epepe, in modo da ottenere una cremasoffice. Incorporate il composto dipanna e gelatina filtrato con un colino.Versate la crema di stracchino nello

stampo e trasferite in frigo per almeno6 ore. Mettete la torta in un piatto daportata. Arrotolate le fette di pro-sciutto 1 per 1 e disponetele sulla tor-ta. Terminate con le foglie di rucola ri-maste.

Burro d’arachidi american Style

BURRO, CI PIACE VEG E HANDMADEal mattino vi piace spalmare una bella fetta di pane tostato di burro e mar-mellata? Se siete alla ricerca di un’alternativa vegetariana o semplicementevi va di sperimentare gusti nuovi, potete provare il burro di arachidi, maanche quello di mandorle e di nocciole. Si tratta di creme ottenute frullandola frutta secca, di per sé molto ricca di olio, insieme a miele o zucchero.una golosità a cui difficilmente si riesce a resistere. gli americani lo mangiano spalmato sul pane, da solo o con sopra un velodi marmellata o insieme alle banane o altra frutta, per colazione, ma an-che come spuntino e merenda. ma il burro di noccioline regala grandi sod-disfazioni anche da solo, gustato al cucchiaio, direttamente dal baratto-lo. certo, si tratta di un alimento calorico e spesso le versioni industriali con-tengono molto olio (spesso di palma). prepararne una versione più sanaa casa, però, non è difficile.

I benefici inaspettati dei pistacchi

Quando la tradizione sposa l’in-novazione, il risultato -specie separliamo di cibo- è spesso degnodi nota. E lo è ancora di più sequesto “matrimonio” è avvenutopresso una realtà imprenditorialetra le più conosciute nel capo-luogo salentino: Zio Giglio, cheda 17 anni delizia il palato di gio-vani e adulti con le sue specialitàdi rosticceria presso la sua sedeprincipale in via San DomenicoSavio e nella nuova sede in via SantaMaria del Paradiso (a due passi da PortaRudiae), quest’ultima dedicata allo streetfood. Nel corso del tempo Zio Giglio ha am-pliato l’offerta dei propri prodotti, propo-nendo ad esempio una linea di cibi glutenfree; adesso, dopo circa 12 anni di speri-mentazioni, Giuseppe Lucia e il suo staffsono lieti di offrire ai propri clienti l’interagamma di pizze, panini e crostini realiz-zati con un impasto grezzo a basso indiceglicemico, con un picco glicemico infe-riore del 30% rispetto agli impasti tradi-zionali. Nello specifico l’indice glicemicoè un sistema di classificazione numericautilizzato per misurare la velocità di dige-stione e assorbimento dei cibi contenenticarboidrati e il loro conseguente effettosulla glicemia (ovvero il livello di glucosio

nel sangue): per limitarne al massimo glisbalzi, occorre infatti assumere cibi con unbasso indice glicemico, una scelta questache è fondamentale per il benessere di chiè affetto da diabete, ma che si rivela moltoutile anche per chi pratica regolarmenteattività sportiva o ha scelto di seguire unadieta bilanciata. La linea di prodotti realizzati con questonuovo impasto sono già disponibilipresso tutte le sedi di Zio Giglio. Ma le no-vità non finiscono qui: oggi è possibile de-gustare panini e pizze realizzatiinteramente senza lievito, caratteristicaquesta sempre più richiesta non solo daileccesi ma anche dai turisti stranieri che,con l’arrivo della bella stagione, non man-cano di fare visita alla capitale del Baroccoper ammirare le sue bellezze e -perché no-degustare le sue specialità tipiche.

Presso la storica pizzeria e rosticceria di Lecce è disponibileuna innovativa linea di alimenti realizzati con un impastogrezzo a basso indice glicemico

Da Zio Giglio pizze, panini e crostini davvero speciali

Ingredienti * 500 g di arachidi sgusciate

(circa 600 g da intere)* 30 grammi di olio di semi d’arachidi* 1 cucchiaino di zucchero di canna*1 cucchiaio di miele o sciroppo di agave* 1 pizzico di sale

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26 21 maggio 2016

Lo scorso aprile è nata una cam-pagna sui social network dal tito-lo #Bastatacere, per dar voce alledonne che sono state maltrattatein sala parto o che hanno subìtoabusi. Tantissime da ogni parted’Italia hanno accolto l’invito a ren-dere pubblica la propria espe-rienza: da chi durante il trava-glio, lamentandosi dei forti dolo-ri, si sente rispondere “Ti è pia-ciuta la bicicletta? Ora pedala!”,ad abusi psicologici sulla parto-riente che “non sa spingere”, “seil bambino muore è per colpatua”. È lo sfogo di tante donne e madriche, nel momento più bello egioioso della propria vita, sono sta-te umiliate, derise, insultate, in ba-lìa di ostetriche e medici che han-no agito mettendo al primo postola propria comodità e i propri in-teressi, causando traumi fisici e psi-chici alla donna. Troppo spesso glioperatori sanitari usano e sfrutta-no l’emotività e la vulnerabilità del-le partorienti, sentendosi onni-potenti, praticando delle manovre,spesso non raccomandate dal-l’OMS, semplicemente perché“così è la prassi” e senza tenereconto della volontà e del benes-sere della donna. La campagna nasce anche per so-stenere la proposta di Leggeavanzata l’11 marzo scorso dal-l’onorevole Adriano  Zaccagniniper mettere in pratica i fonda-mentali diritti umani delle donnee dei neonati, per la promozione

del parto fisiologico, per ricono-scere l’esistenza della violenzaostetrica e dichiararla reato. Da ostetrica ho toccato con manoquesta realtà: sono stata obbligataa praticare episiotomie non ne-cessarie, ho visto colleghe impe-dire alle donne di muoversi du-rante il travaglio, di bere e man-giare, ho visto medici praticare ri-petute manovre di Kristeller comedegli “aiutini”, donne rimprove-rate di lamentarsi troppo e donneinsultate per aver scelto di parto-rire in casa. Per questo ho decisodi essere un’ostetrica diversa: neimiei corsi mi piace informare lecoppie perché siano in grado difare scelte consapevoli nel pienodei loro diritti e soprattutto, oggi,assisto i parti a domicilio. Partori-re con dignità non può e non deveessere un privilegio.

Francesca Spertingati Ostetrica

#Bastatacere contro gli abusi in sala partoProsegue su Twitter e Facebook la campagna di sensibilizzazione che dà voce alle donne che hanno subìto maltrattamenti, fisici o psicologici, in ospedale

_áãÄá=É=ë~åç=çòáçAlla fine dell’anno scolastico, anche i bambini sono stanchi. Hanno bi-sogno di recuperare e, compatibilmente con i propri impegni lavora-tivi, bisognerebbe tenerne conto. Anche a loro, proprio come a noiadulti, piace molto svegliarsi più tardi del solito, fare colazione senzacorrere, godersi la propria cameretta e i propri giochi. Anche i bam-bini, insomma, hanno bisogno di un po’ di “sano” ozio. Più i bambi-ni sono piccoli, più bisogna osservarli e guidarli da vicino; più cresconoe più si può, e si deve, lasciargli autonomia senza smettere mai, però,di offrire loro sempre nuove possibilità di crescita.

DIVENTARE MAMMA

inSalute

Il dolore alla caviglia o al piede è un sintomo mol-to diffuso causato da varie situazioni come traumi,alterazioni artrosiche e degenerative, sovraccaricofunzionale (ad es. stazione eretta prolungata) sino allepatologie flogistiche e neoplastiche. Tra le più diffuse patologie che interessano questodistretto anatomico vi sono le tendiniti acute ecroniche, fra cui la tendinopatia del tendine diAchille e la fascite plantare che affliggono mol-te persone con dolore persistente dietro o sottoal calcagno (talalgia) che si può estendere a tut-ta la pianta del piede.Il più delle volte la radiografia non riscontra al-terazioni ossee, mentre l'ecografia riveste inve-ce un ruolo determinante nell’inquadramentodella malattia studiando l’integrità dei tendi-ni e mettendo in evidenza eventuali lesionicomplete o parziali e la presenzadi patologiainfiammatoria acuta e cronica che può cul-minare con la formazione del cosiddetto“sperone calcaneare”, espressione di unasofferenza tendinea inserzionale croniciz-zata. Oltre al tendine d’Achille ed al fascioplantare, l'ecografia permette di valuta-re in maniera eccellente tutti i restantitendini della caviglia e del piede, evi-denziando anche la presenza di even-tuali patologie associate tipo borsiti oversamenti articolari.In definitiva per molte sindromidolorose è necessario af-fiancare all'esame ra-diologico di basedel piede e/o ca-viglia anche unaecografia checonsentirà digiungere ad unadiagnosi più preci-

sa ed instaurare così il trattamento terapeutico piùefficace.

Dottor Silvano Giuri

Il dottor Silvano Giuri, medico radiologo ecografista presso lo StudioRadiologico Alemanno di Maglie, spiega i benefici dello studio ecograficodel piede quando la sola radiografia non riscontra alterazioni

Ecografia del piede e della caviglia: ecco tutti i vantaggi

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27 21 maggio 2016 inSalute

Considerati a seconda dei casi antieste-tici o, al contrario, decorativi, i nei sonoelementi cutanei che necessitano di un co-stante monitoraggio. D’altronde, i nei su-scitano da sempre molta apprensione, so-prattutto in alcune credenze popolaridel passato: basti pensare che il “marchiodi Satana”, che consentiva agli inquisitoridi condannare una donna per stregone-ria, altro non era che un semplice neo.“Oggi i nei -spiega il dermatologo Mas-simo Gravante di Poggiardo- possono es-sere descritti, senza generalizzare, comedelle formazioni normali ed innocuedella pelle che però possono trasformar-si in un melanoma; è quindi importanteconoscere i propri nei e tenerli sottocontrollo, perché questa è la migliore for-ma di prevenzione. E il monitoraggio èpossibile grazie alle moderne strumen-tazioni e tecniche di indagine. Particolareattenzione va riservata ai nevi displasti-ci -sottolinea Gravante-: sporadici o fa-miliari, sono di colorito non uniforme, diforma e dimensioni variabili e rappre-sentano un costante fattore di rischio peril melanoma; devono pertanto essereasportati ed esaminati istologicamente op-pure attentamente monitorati nel tempo”. D’altronde, l’incidenza del melanoma èelevata: “Questa patologia -spiega Gra-vante- rappresenta il 5% dei tumori del-la cute. L’incidenza nella popolazionecaucasica è aumentata negli ultimi cin-quant’anni ad un ritmo superiore a qual-siasi altro tumore, rappresentando laprima causa di morte nelle giovani don-ne. Con un’incidenza di circa 13 casi ogni100mila persone, il melanoma è oggi alsettimo posto tra i tipi più diffusi di tu-more maligno, soprattutto fra le donne dietà compresa tra i 25 ed i 30 anni, supe-rando quello mammario”.

Il melanoma La patologia può originare sia da un neopreesistente, sia comparire ex novo sul-la nostra pelle o sulle mucose, ma può in-teressare anche occhio, meningi o altresedi in cui siano presenti i melanociti. Esi-stono fattori di rischio genetici ed am-bientali. I primi sono la familiarità per me-lanoma e nevi displastici, la pelle chiarache si scotta al sole, gli occhi ed i capel-li chiari, la presenza di un numero elevatodi nei (più di venti), la presenza di nei con-geniti grandi (maggiori di 3-5 cm), l’avergià sofferto di un melanoma. Tra i fattoriambientali sono importanti le esposizionisolari intermittenti ed acute e le ustionisolari, specie in età infantile. Le lampa-de solari, inoltre, aumentano il rischio di

melanoma dal 25 al 75%. Il melanoma può comparire su cutesana o su un neo preesistente, e in que-sto ultimo caso si ricorre alla regola del-l’ABCDE, ovvero asimmetria (le duemetà del neo non presentano la stessa for-ma), bordi (sono irregolari), colore (è po-licromo: marrone, grigio, blu, rosso),dimensioni (sono maggiori di 5 mm) eevoluzione progressiva (la lesione tendea crescere e raddoppia in 3-6 mesi). Dasottoporre a visita i nei “solitari”, quelliche sanguinano spontaneamente e i neiche “danno segno di sé”.

Quando controllare i neiÈ importante, soprattutto dopo i ven-t’anni, controllarsi da soli (ogni 3/6mesi), con l’ausilio di uno specchio o diun familiare, esaminando ogni punto delnostro corpo comprese le zone più na-scoste (palmo delle mani e pianta dei pie-di orecchie, solchi glutei, cavi ascellari, in-guine e regioni genitali). È importante ri-

correre al dermatologo se si hanno mol-ti nei superiori a 5-6 millimetri, se com-pare un nuovo neo o se si modifica un neopreesistente. “Queste sintetiche infor-mazioni -spiega ancora Gravante- non de-vono essere né motivo di allarme, né ser-vire per l’autodiagnosi, ma sono utili percontrollarsi e ricorrere al dermatologo nelsospetto di una di queste modificazioni”.

L’intervento del dermatologoIl dermatologo utilizza oggi la video-dermatoscopia in epiluminescenza digi-tale, che consente di avere una immagi-ne ingrandita del neo sospetto e di guar-darci ‘dentro’ per visualizzare alcunepeculiari caratteristiche. Offre poi la pos-sibilità di archiviazione, trasmissione te-lematica dell’immagine e consente cosìdi seguire e confrontare nel tempo la le-sione. Si comprende, quindi, come que-sta tecnica, in mani esperte, consenta unaumento delle diagnosi precoci, conconseguente netto incremento degli indici

di sopravvivenza. L’asportazione chirurgica a scopo pre-cauzionale non è invece pericolosa, marappresenta la procedura diagnostica de-cisiva di una lesione sospetta, in quanto,attraverso il fondamentale esame istolo-gico (da fare sempre), né consente la dia-gnosi definitiva. “Se il compianto BobMarley avesse compreso in tempo, che ilnero sotto l’unghia del suo alluce era unmelanoma e ne avesse accettato l’ampu-tazione, forse -conclude Gravante- sarebbeancora qui a deliziarci con la sua straor-dinaria musica”.

Il dottor Massimo Gravante spiega l’importanza del monitoraggio costante dei nei alfine di prevenire l’insorgenza del melanoma, la cui incidenza nella popolazione(soprattutto le donne di età compresa tra i 25 ed i 30 anni) è in costante aumento

Nei sempre sotto controllo: i consigli del dermatologo

Informazioni pubblicitaria

Massimo Gravante

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spettacolo

Per segnalazioni:

[email protected]

28 21 maggio 2016

a cura di Claudia Mangione

Giunge all’ottava edizione ilFestival “Maggio Musicale Sa-lentino” diretto dal M° Gian-luca Milanese, project managerSimona Ciullo. L’evento, orga-nizzato dall’Associazione Cul-turale Aulos è patrocinato dal-la Presidenza del Consiglio deiMinistri, Provincia di Lecce,Comune di Lecce, AGIMUSSalento, Conservatorio “T. Schi-pa”, Università del Salento,Centro Studi “S. Castromedia-no e G. Rizzo”. Ad inaugurare venerdì 20 mag-gio la prima delle tre seratenella splendida cornice del Tea-tro Paisiello di Lecce è il can-tante salentino Antonio Anco-ra, ex Aram Quartet, con il con-certo di presentazione del suonuovo disco Chiamalamerica,con cui racconta in musica lasua scoperta del Nuovo Mondo.Sabato 21 sarà la volta del con-certo dal titolo Musica a sud est,omaggio alla figura del percus-sionista Pierangelo Colucci a di-stanza di un anno dalla suascomparsa. Entrato nel 1985 afar parte del gruppo di EugenioBennato e successivamente alfianco di Beppe e Concetta Bar-ra, Pierangelo Colucci è diven-tato con pieno merito un pun-to di riferimento artistico per la

musica etnica suonando, tra glialtri, con i Dervisci a Baghdad,ma anche con Glen Velez e Na-bil Kaiat, considerati fra i mi-gliori percussionisti al mondo.Il concerto vedrà la partecipa-zione di artisti della scena del-la musica tradizionale salentina,tra i quali i musicisti che insie-me a lui hanno dato vita, nel

corso della sua carriera, ai grup-pi di ricerca musicale riportan-do in auge la musica popolaredel sud Italia, tra i quali ImmaGiannuzzi (Arakne Mediterra-nea, nella foto), Roberto Licci(Ghetonia), Francesco Del Pre-te, Roberto Chiga (DemotikaOrkestar) e Vincenzo Gagliani(Orchextralarge).

Il Festival si concluderà dome-nica 22 maggio con il concertodell’Ensemble Le ArmonicheStravaganze dal titolo La musi-ca nelle corti europee tra XVIIe XVIII secolo, in cui verrannoeseguiti brani del repertorio ba-rocco in maniera filologica construmenti del tempo. Fondatoda Anna Aurigi e FrancescoScarcella, L’Ensemble Le Ar-moniche Stravaganze nasce inseno alle attività del Diparti-mento di Musica Antica delConservatorio “T. Schipa” diLecce, con l’intento di riscopri-re, studiare e divulgare la musicarinascimentale e barocca, inparticolar modo quella di areameridionale. Vi confluiscono le esperienze ele suggestioni di musicisti pro-fessionisti nel settore delle ese-cuzioni storicamente informate,cambiando l’organico in fun-zione del repertorio affrontatoed utilizzando strumenti antichio copie filologiche. L’Ensemblesi è esibito in molte città italia-ne ed europee riscuotendo en-tusiastici consensi di pubblico edi critica. L’inizio dei concerti, introdottida Ludovico Malorgio, è fissa-to per le ore 21. L’ingresso è gra-tuito.

Da venerdì 20 a domenica 22 maggio il Teatro Paisiello ospita il festival diretto da Gianluca Milanese

L’estate arriva prima, nel Salento. E quandoarriva porta con sé, nella domenica più bel-la di primavera, la festa più bella dell’anno:“The Right Way”. L’ultima edizione (questa èla quarta) ha visto la partecipazione di oltremille persone, ma saranno molte di più do-menica 22 maggio, dalle 18 in poi, in una viaOberdan chiusa al traffico nel tratto che va davia Braccio Martello a Piazza Mazzini. Patrocinato dal Comune di Lecce, Camera diCommercio e Confcommercio e intessuto,come una stoffa preziosa, su un’idea di Da-niele Bianchi sviluppata con Alessandro Co-rasaniti e Bruno Barillari, l’evento conta sul-l’amicizia e la collaborazione di tutti coloro chehanno Piazza Mazzini e dintorni nel cuore, chevuole tornare a essere il motore pulsante del-la città. Appuntamento, quindi, a tutti gli ami-ci di The Right Way domenica 22 maggio conun fashion show di moda e gusto presenta-to da Max Baccano e Miss Kia, che a partiredalle 21 si trasformerà in uno street partymo-vimentato dalle sonorità inconfondibili diMaurizio Macrì e Dario Lotti. Per accedere alla festa è necessario iscriversial sito Therightwayshow.com.

The Right Way Show,a Lecce la festa piùcool è per strada

Al via l’ottava edizione del “Maggio Musicale Salentino”

La seconda edizione del secondo decennio di Bor-goinfesta, che si terrà nella piccola comunità diBorgagne (frazione di Melendugno) il 3 e 4 giu-gno, si racconta come un ritorno alla terra, al-l’agricoltura e alle buone pratiche tramandatecidai nostri nonni. I volontari dell’associazione‘Ngracalati hanno inaugurato lo scorso announa direzione nuova e innovativa denominandola,non a caso, “Voci di terra” e continuano a far sen-tire l’antica e sempre viva voce delle nostre radi-ci anche nella 12esima edizione che elimina pal-chi e stand rumorosi in favore della semplicità di

uno spazio, quello della piazza Sant’Antonio e del-le caratteristiche corti vicine, dove le persone po-tranno incontrarsi dinamicamente dialogando at-traverso quello che offre la comunità: la musica,la lettura di versi, il cibo da strada, la scultura, lapittura.Nel preserata, intorno alle 18.30, ci sarà spazio perdue workshop in collaborazione col Comune diMelendugno: lo stage di artigianato a cura di Bru-no De Carlo, artigiano di Borgagne, si terrà a San-t’Andrea venerdì 3 giugno mentre il giorno suc-cessivo metteremo “Le mani in pasta” presso Cor-

te Nocera a Borgagne imparando dal vivo le tec-niche della pasta fatta in casa in un vero e propriolaboratorio esperienziale.Poi, a partire dalle 21, spazio alla musica ma in unaveste tutta nuova: ad ospitare i diversi set saran-no delle caratteristiche api sonanti che, dissemi-nate lungo Piazza Sant’Antonio e le principali viedel borgo, faranno risuonare nella tiepida aria digiugno gli strumenti e le voci di artisti locali e nonche hanno scelto di sposare il progetto degli ‘Ngra-calati vivendone appieno l’esperienza.Come già accaduto nelle ultime edizioni, anchei bambini avranno il loro ruolo nella manifesta-zione con un contributo frutto della loro fantasia.Quest’anno i bambini delle scuole elementari emedie parteciperanno con le “Carriolerranti”, unvero e proprio contest dal fine solidale che met-terà alla prova la creatività dei piccoli partecipanti.

feste&sagre A cura di Diletta Pascali

BORGOINFESTA - VOCI DI TERRA BORGAGNE, 3-4 giugno

Foto: Emanuele Perucca Orfei

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29 21 maggio 2016

LECCE, ex Convento dei Teatini - ore 18.30Vernissage della personale di Ugo Nespolo: tra car-te, acquerelli e intarsi su legno, sono più di quaran-ta le opere che fino al 30 giugno saranno visibili gra-tuitamente da chiunque voglia conoscere da vicinoi lavori di uno straordinario artista contemporaneo.

Il mondo visto da NespoloSABATO 28

GALLIPOLI, Praja - ore 22 Riapre i battenti la Praja di Gallipoli. Icona dell’estate salen-tina, da diversi anni il club di Baia Verde, con la sua inaugu-razione, segna l’inizio ufficiale della stagione ed è tutto pron-to per una notte che si preannuncia già memorabile: allesti-menti, dj, pr, animazione e, per l’occasione, la consolle affi-data al celebre dj Mauro Ferrucci (nella foto).

SABATO 21La Praja inaugura l’estate gallipolina

EVENTI

ARTE

MAGLIE, Corte De’ Miracoli ore 21Prosegue il viaggio nelle “Sto-rie delle donne-Visioni al fem-minile” della rassegna teatra-le curata da Massimo Giorda-no, che il 21 maggio (ore 21)e il 22 maggio (ore 17.30 e 21)porterà gli spettatori a riviverela memoria storica della guer-ra in Bosnia con lo spettacoloA come Srebrenica, di e conRoberta Biagiarelli, attrice solasul palco che, diretta da Si-mona Gonella, diventa narra-trice e protagonista della sto-ria. Info e prenotazioni:348.6717334.

SABATO 21A come Srebrenica

TEATRO

MAGLIE, Silence - ore 19.15Torna in concerto alla Scuola diPianoforte Silence, in via Roman. 123 a Maglie, Giacomo Bar-riera, giovane e talentuoso pia-nista originario di Lequile. Ilprogramma prevede: Bach/Bu-soni Toccata in Do maggiore:preludio, intermezzo e fugaBWV 564 F. Liszt; RapsodiaUngherese n 12, Rachmaninov;Momenti musicali op.16. L’ingresso è gratuito e si acce-de solo su prenotazione scri-vendo all'indirizzo [email protected].

DOMENICA 22 House Concert conGiacomo Barriera

MUSICA

TRICASE, Porto - ore 17 In occasione della Festa del-la Repubblica il molo di Tri-case Porto si animerà di con-certi e dj live set. Un pro-gramma ricco con alcuni deinomi più importanti del pa-norama italiano made in Sudin uno scenario straordinario,a due passi dal mare. Prota-gonisti dell’evento Als Pro-ject, Skarlat e Mascarimirì(nella foto). Selezioni musicalicurate da Dilinò Etno SoundSystem. Ingresso libero. Info: www.dilino.com.

GIOVEDÌ 2Mascarimirìdance hall party

MUSICA

CORSANO, Associazione “Idee a Sud Est”Giunta al suo settimo anno la residenza teatrale “Ti raccon-to a Capo”, organizzata dall’Associazione “Idee a Sud Est” incollaborazione con Nasca Teatri di Terra e con la direzione ar-tistica di Ippolito Chiarello, riapre le iscrizioni. C’è tempo finoal 9 luglio per aderire al bando. “Terra rossa” è il tema di que-st’anno. Info: www.tiraccontoacapo.it.

SABATO 21Ti racconto a Capo

TEATRO

OTRANTO, centro storico - ore 18Il 1° e 2 giugno arriva a Otranto la prima edizione della rassegnaenogastronomica “Suoni e sapori del Salento” per una due giornialla scoperta delle eccellenze salentine. Un evento che unisce lesonorità salentine con Anima Lunae (nella foto), Uccio Aloisi Grup-pu, e Scazzacatarante a più itinerari enogastronomici, tra stand didegustazione di vini salentini, birre artigianali e prodotti tipici locali.

MERCOLEDÌ 1Suoni e sapori del Salento

EVENTI

a cura di Claudia Mangione

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Anno XV - n. 591Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

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Periodico associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carattere. Sapermi adattare ad ogni situazione.Penso ci sia una soluzione per af-frontare tutto. Il tuo principale difetto.Forse a volte sono ingenuo e dico sem-pre sì a tutti. La qualità che preferisci in una don-na? Deve essere intelligente, onesta, sem-plice e pronta a tutto! In più sexy, bed-dra e presciata!E in un uomo?Deve essere generale e soldato, maes-tro e ogni giorno allievo.Cosa ci vuole per esserti amico? Semplicità e onestà, cortesia e gene-rosità. Cos’è la felicità? La felicità è vivere e lavorare, e in-ventare tante cose per fare stare feli-ci le persone. Inventare una canzoneo un ritornello buono è una grandefelicità. L’ultima volta che hai pianto? L’altro giorno. Di cosa hai paura?Ho paura della guerra. Sono stato inmolti posti difficili grazie al mio la-voro, ad esempio a Sarajevo, e ho vi-sto con i miei occhi quali sono i suoieffetti devastanti.

Canzone che canti sotto la doccia? Di solito il nuovo motivo che ho inmente dalla sera prima. Musicisti o cantanti preferiti?Duke Ellington, Domenico Modu-gno, Carosone, Ornella Vanoni, Den-nis Brown, Super Cat, Beenie Man,Ella Fitzgerald. Poeti preferiti? Cecco Angiolieri, Kahlil Gibran,Pablo Neruda.Autori preferiti in prosa?Calvino, De Cataldo, Bodini. Libri preferiti.Da cosa nasce cosa, Dal cucchiaio allacittà. Attori e attrici preferiti.Totò, Mastroianni, Sofia Loren, Al-berto Sordi, Monica Vitti, Cucinot-ta, Nicole Kidman. Chi potrebbe interpretarti sul grandeschermo? Non ho idea, dicono che assomiglioa Vincent Cassel.Film preferiti. Non ci resta che piangere, NuovoCinema Paradiso, Roma città aper-ta, Uccellacci e uccellini, Rockers.I tuoi pittori preferiti.Paolo Uccello, Arcimboldo, RossoFiorentino, Pontormo, ToulouseLautrec, Gauguin, Van Gogh,

Magritte, M. C. Escher, Picasso, Ver-mer, Roy Lichtenstein, Caravaggio.Il colore che preferisci.Rosso.Se fossi un animale, saresti?Un delfino.Cosa sognavi di fare da grande?L’architetto o il designer. Poi il can-tante.L’incontro che ti ha cambiato lavita?Quello col dj giamaicanoRuff Rider.La persona a cui chiederesti consiglioin un momento difficile?A mia madre e a mio padre, e forseanche a Lorenzo, uno dei miei fratelli. Quel che detesti più di tutto.Le imposizioni.Quanto tempo dedichi alla cura deltuo corpo?Poco.Piatto preferito.Pummidori scattariciati con lo spun-zale e le uova, accompagnati dal panefatto in casa delle mie zie di Levera-no. Il profumo preferito.Quello del mare.Il fiore che ami.Orchidea. La tua stagione preferita? Primavera.

Il paese dove vorresti vivere? Mi piace l’Etiopia, ma anche l’Aus-tralia, e Vienna è una città che ho nelcuore. Paese salentino top: Giug-gianello. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vi-vere?Epoca bizantina o Risorgimento.Personaggi storici che ammiri di più. Leonardo, Brunelleschi, Marcus Gar-vey, Malcolm X.Personaggi storici detestati. Hitler, Mussolini, Franco, Mengele.Cosa faresti per sostenere ciò in cuicredi? Farei.Chi è il tuo eroe vivente?Mio padre.Il tuo sogno ad occhi aperti? Costruire una casa per la mia fami-glia.Il tuo rimpianto più grande? Non essere andato all’Università e nonessermi ancora fatto una famiglia.Cos’è l’amore?È una felicità immensa che ti fascoppiare il cuore e fare cose inim-maginabili.Stato attuale del tuo animo.Be positive!Il tuo motto.“Out of many one!”.

Cantante, autore, produttore, promoter e graphic designer, originario di Trepuzzi, è trai principali esponenti della seconda generazione di cantanti e selecta raggamuffin sa-lentini. Cresciuto nello studio musicale dei Sud Sound System, che frequenta sin daquando era piccolo, nonostante la giovane età vanta una storia artistica di tutto ri-spetto. A 12 anni fonda insieme a Papa Leu la “2 Lele Posse” e la loro prima esibizioneufficiale, datata 1994, avviene proprio durante un concerto dei Sud Sound System. Nel1995 l’incontro col dj giamaicano Ruff Rider, che ribattezza artisticamente il duo in Ran-kin Lele e Papa Leu, segna il loro ingresso ufficiale nel panorama reggae salentino. Il2000 è l’anno della svolta: il duo, infatti, arricchitosi della presenza della cantante Ma-rina, collabora a Salento Showcase 2000 dei SSS proiettandosi in una dimensione na-zionale. Nel 2006 incidono il primo album, Comu passione, in cui brani come Rimanitecu mie e Notte salentina diventano subito delle hit. Presenti anche in Salento Showcase2007 con L’unicu Rimediu, fondano a Trepuzzi con Luca Manno, Antonio “Fossa” Mi-glietta e Dario “Mat D” Guidotti l’etichetta discografica “Adriatic Studio”, dando il viaa una serie di importanti lavori discografici, da Move Up e Cridime a Internationally,il nuovo disco di Richie Stephens e della Salento Ska Nation Band, di cui Lele fa parte.

io PROPRIO ioRankin Lele

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust

30 21 maggio 2016

Foto Giulio Rugge

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31 21 maggio 2016

Drink&Food

A cura di Diletta Pascali

BAVARESE ALLE FRAGOLEpreparazioneIncidete mezza bacca di vaniglia e raschiate con la punta di un coltellino per estrar-re i semini. Prelevate la scorza del limone e unite i due aromi nel pentolino conil latte: scaldate a fuoco dolce fino a sfiorare il bollore poi spegnete. Intanto sbat-tete i tuorli in una ciotola capiente, aggiungete 65 g di zucchero semolato a piog-gia continuando a mescolare e un pizzico di sale. Lavorateli fino ad ottenere uncomposto omogeneo. Versate il latte scaldato, filtrandolo con un colino. Me-scolate e ponete la crema a cuocere a bagnomaria a fuoco basso, sempre me-scolando. Quando la crema sarà pronta lasciatela raffreddare e copritela con pel-licola. Mettete in ammollo i fogli di gelatina in acqua molto fredda per almeno10 minuti. Tagliate a pezzi le fragole ben lavate e cuocetele in padella con 40 gdi zucchero semolato a fuoco dolce, coperte con un coperchio. Frullate e setacciatela purea ottenuta, trasferitela in un pentolino e rimettetela sul fuoco dolce. Sco-late e strizzate i fogli di gelatina e scioglieteli nella coulis di fragole, mescolatecon una frusta per farli sciogliere completamente, fate intiepidire il composto,e unitelo alla crema inglese mescolando. A parte montate la panna (non troppoferma) e unitela alla crema di fragole amalgamando bene il composto: dovrà ri-sultare fluido, cremoso e omogeneo. Prendete uno stampo da ciambella e bagnatel'interno con dell'acqua fredda e versate delicatamente il composto. Copritelocon della pellicola e ponetelo in frigo per almeno 4-6 ore (meglio sarebbe pre-pararlo la sera prima). Preparate poi la panna montata con lo zucchero a velo eponetela in una sac-à-poche e in frigorifero fino al momento dell'utilizzo. Tra-scorso il tempo necessario, estraetela dal frigo, immergete lo stampo fino al bor-do in acqua calda per qualche secondo e poi capovolgete delicatamente su di unpiatto da portata. Decorate a piacere con ciuffetti di panna.

ingredientiPer 10 persone•200 ml di latte fresco•½ bacca di vaniglia•1 kg di fragole fresche•3 tuorli d’uovo•½ limone•18 gr di gelatina in fogli•105 gr di zucchero•500 ml di panna fresca (più 150 ml per decorare)

•1 pizzico di sale•30 gr di zucchero al velo

www.giallozafferano.it

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32 21 maggio 2016