SUCCESSORI DELLA EQUIPARAZIONE DEI FIGLI NATURALI AI … · La legge n. 219 del 10 dicembre 2012...

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Cendon / Book Collana diretta da Bruno de Filippis I DIRITTI DEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE 07 I PROFILI PARENTALI E SUCCESSORI DELLA EQUIPARAZIONE DEI FIGLI NATURALI AI FIGLI LEGITTIMI Francesco Ragonese Caterina Siano

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Cendon / Book Collana diretta da Bruno de Filippis

I DIRITTI DEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE 07

I PROFILI PARENTALI E

SUCCESSORI DELLA

EQUIPARAZIONE DEI FIGLI

NATURALI AI FIGLI LEGITTIMI

Francesco Ragonese

Caterina Siano

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Edizione LUGLIO 2015

Copyright © MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030 VICALVI (FR) P.I./C.F. 02613240601

ISBN 978-88-6959-269-0

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Collana diretta da Bruno de Filippis

I DIRITTI DEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE 07

I PROFILI PARENTALI E

SUCCESSORI DELLA

EQUIPARAZIONE DEI FIGLI

NATURALI AI FIGLI LEGITTIMI

Francesco Ragonese

Caterina Siano

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GLI AUTORI FRANCESCO RAGONESE è Notaio in Pontecagnano Faiano (SA). Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in tema di “Usufrutto di quote di società di persone”; dal 2007 il Consiglio Direttivo della Scuola di specializzazione per le professioni legali, afferente alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno, gli ha conferito, con cadenza annuale, contratti di insegnamento di diritto privato a tempo determinato, per lo svolgimento di corsi integrativi dell’insegnamento ufficiale di “Diritto Civile”, in materia di possesso, diritto reale d’uso, multiproprietà, formazione del testamento, legati, donazione, azione di riduzione, divisione. E’ autore delle seguenti pubblicazioni: “Patto di famiglia, circolazione d’azienda e partecipazioni sociali in ambito familiare”, in Diritto e Pratica delle Società, Il Sole 24 Ore, n. 20 del 6 novembre 2006; “Commento all’art. 2442 c.c.”, in Codice Commentato delle S.P.A., diretto da Giuseppe Fauceglia e Giorgio Schiano di Pepe, Tomo Secondo, Utet, 2007 (pagg. 1294 – 1310); “Disciplina del rinvio dell’assemblea nelle s.p.a.”, in Diritto e Pratica delle Società, Il Sole 24 Ore, n. 5 del 26 marzo 2007; “Il piano del concordato preventivo con messa a disposizione di beni dei terzi: profili negoziali e notarili”, in Fallimento e altre procedure concorsuali, diretto da Giuseppe Fauceglia e Luciano Panzani, Utet, 2009 (pagg. 1625 – 1635); è coautore, unitamente al Notaio Stefano Savarese, di “Beni pignorabili e pertinenze” (pagg. 209 – 246) e “Le prelazioni” (pagg. 697 – 718), in Il processo esecutivo, analisi sistematica delle singole fasi e relative strategie processuali, a cura di Roberto Fontana e Simona Romeo, Cedam, 2011. CATERINA SIANO, è avvocato iscritto presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno. È dottore di ricerca in “Comparazione e diritti della persona”. Da ottobre 2007 a dicembre 2010 è stata docente a contratto di Diritto privato comparato e Sistemi giuridici comparati nel corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, presso l’Università Telematica “Pegaso”; da ottobre 2006 ad ottobre 2008 ha svolto attività di ricerca post-dottorato con borsa di studio presso il Dipartimento dei Rapporti Civili ed Economici nei Sistemi Giuridici Contemporanei (DIRCE) dell’Università degli studi di Salerno, settore disciplinare IUS02/diritto privato comparato. È autrice di numerose pubblicazioni tra cui: La circolazione dei diritti edificatori e trascrizione dei relativi atti, in Immobili e proprietà, 2014, 8-9, p. 500; La responsabilità solidale – commento all’art. 2055 c.c., in Trattato della responsabilità civile, diretto da P. Stanzione, Padova, 2012, pp. 1211-1262; La tutela dei soggetti coinvolti nella procreazione - Opera monografica inserita nella

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collana “Quaderni del Dipartimento diretti da Pasquale Stanzione – Ricerche”, Salerno, 2008; Gli obblighi del compratore, in La compravendita (a cura di A.Musio – F. Naddeo), Padova, 2008, pp. 487-548. Commento agli artt. 36, 37, 38, 106, 107, 108, 109, 110, in Commentario al codice del consumo. Inquadramento sistematico e prassi applicativa (a cura di P. Stanzione e G. Sciancalepore), Milano 2006, pp. 293-317; Il danno da procreazione nell’esperienza giuridica italiana e francese, in Diritto privato tra società e mercato (a cura di D. Memmo), Bologna 2006, pp. 207-222; Onore e reputazione della pubblica amministrazione, in Il diritto privato della pubblica amministrazione (a cura di P. Stanzione e A. Saturno), Padova 2006, par. 2-3-4, pp. 46-57. L’Opera Con il presente lavoro si intende mettere in evidenza le importanti ripercussioni sistematiche derivanti dai recenti interventi normativi sull’istituto della filiazione. In particolare, saranno oggetto di analisi le modifiche apportate agli artt. 74 e 258 c.c., nonché i notevoli risvolti successori derivanti dalla legge n. 219 del 2012 e dal successivo decreto legislativo n. 154 del 2013.

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INDICE

Capitolo Primo

IL PRINCIPIO DI UNICITÀ DELLO STATUS FILIATIONIS E L’ISTITUTO

DELLA PARENTELA

1.1. Premessa generale (Ragonese, Siano) - 1.2. Profili storci (Siano) -

1.3. I principali interventi della Corte Costituzionale (Siano) - 1.4. I risvolti

della riforma sull’istituto della parentela (Ragonese)

Capitolo Secondo

L’INCIDENZA DELLA RIFORMA IN MATERIA DI FILIAZIONE SUL

SISTEMA DELLE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA

2.1. I risvolti successori della riforma della filiazione: l’istituto della

rappresentazione (Ragonese) – 2.2. L’abrogazione della facoltà di

commutazione (Siano) – 2.3. La modifica dell’art. 536 c.c. e l’inserimento

degli “ascendenti naturali” nella categoria dei legittimari (Ragonese) – 2.4

La modifica delle disposizioni in materia di successione ab intestato

(Ragonese) – 2.5. Le implicazioni successorie dell’art. 448 bis c.c. (Siano)

– 2.6. Figli “non riconoscibili” e figli “non riconosciuti” (Ragonese) – 2.7. I

problemi di “diritto transitorio” (Siano)

BIBLIOGRAFIA

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Capitolo Primo

IL PRINCIPIO DI UNICITÀ DELLO STATUS

FILIATIONIS E L’ISTITUTO DELLA PARENTELA

SOMMARIO: 1.1. Premessa generale - 1.2. Profili storci - 1.3. I principali

interventi della Corte Costituzionale - 1.4. I risvolti della riforma sull’istituto della parentela

1.1. Premessa generale.

La legge n. 219 del 10 dicembre 2012 (in vigore dal 1° gennaio 2013)

ha introdotto un’importante modifica dell’istituto della filiazione, alla

cui base v’è, da un lato, l’affermazione dell’inedito principio di unicità

di status (art. 315 c.c., come modificato dall’art. 1, comma 7, della

predetta legge di riforma) e, dall’altro, il superamento del cosiddetto

principio di relatività del riconoscimento, ben evidente nel nuovo

testo dell’art. 258 c.c., nel quale è stabilito che “Il riconoscimento

produce effetti riguardo al genitore da cui fu fatto e riguardo ai parenti

di esso”. Sul piano formale, quest’ultima disposizione è direttamente

collegata all’art. 74 c.c. relativo al vincolo di parentela, anch’esso

modificato dalla riforma in esame. Infatti, attraverso il 1° comma

dell’art. 1 della legge del 2012, il legislatore ha provveduto ad

aggiungere all’originario dettato dell’art. 74 c.c. – recante la

definizione della parentela quale vincolo tra le persone che

discendono da uno stesso stipite – la precisazione secondo cui

sussiste parentela “sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta

all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di

esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”, ad eccezione soltanto

dell’adozione di persone maggiori di età (artt. 291 e ss. c.c.).

Le disposizioni fin qui indicate costituiscono il punto di partenza della

presente analisi, posto che esse interessano profili di grande

rilevanza anche per ciò che concerne i risvolti successori della

riforma della filiazione.

In via preliminare, sembra opportuno sottolineare che la riforma in

commento è stata realizzata in due fasi: infatti, all’entrata in vigore

della legge del 2012 ha fatto seguito il d. lgs. n. 154 emanato dal

Governo in data 28 dicembre 2013, in attuazione della delega

contenuta nell’art. 2 della prima legge.