Su qualche proposizione dei Principia di Newtonfontanar/downloads/Lezione_07.pdf · La misura della...
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Un Lemma (di Newton) sulle Sezioni Coniche
I Lemma. EC ‖ t⇒ PE = AC.
I Dim. HI ‖ EC. Ne segue PI = PH, ES = EI ePS + PI = PS + PH = 2AC. MaPS + PI = PI + EI + PI + ES = 2PE. �
Una proposizione del libro VII delle ConicheLa VII.13. Ma . . . Constat ex Conicis!
I Tutti i parallelogrammi circoscritti, con i lati paralleli adiametri coniugati, hanno la stessa area. Quindi (conPF ⊥ DK)
PF ×DK
e una quantita data.
La misura della forza usata da Newton
QR
SP 2 ×QT 2
In termini analitici:
PR ∝ vP · τ, QR ∝ fP · τ2.
InoltreSP ×QT ∝ τ.
(Si veda anche [2].)
Lo stile ‘classico’ dei Principia?
Ma in che misura la quantita QRSP 2×QT 2 puo essere considerata
‘classica’?
L’idea della dimostrazione
La traiettoria descritta per effetto di una forza centrale concentro in S (sole), sia una sezione conica (ellisse) con un fuocoin S.Si tratta di dimostrare che QR
QT 2 e una quantita costante. Ossiache il limite quando Q tende a P sia una quantita che nondipende da P , ma che e data solo nei termini dei parametri chedefiniscono la conica.
Analisi della dimostrazione I
Equazione dell’ellisse:
GV × PV = QV 2 × PC2
CD2. (1)
PC e CD sono diametri coniugati.
x · (2a− x) = k · y2.
Analisi della dimostrazione IICalcolo di QR
I triangoli PUV, PEC sono simili e QR = PU :
PU : PV = PE : PC ⇒ QR =PE
PC× PV. (2)
Analisi della dimostrazione IIICalcolo di QT
Anche i triangoli PEF,QUT sono simili e QU ≈ QV .
QU : QT = PE : PF ⇒ QV : QT = PE : PF. (3)
QT = QV × PF
PE. (4)
Analisi della dimostrazione IV
QR =PE
PC× PV ∧ QT = QV × PF
PE.
⇒ QR
QT 2=PE
PC× PV × PE2
PF 2× 1
QV 2,
QR
QT 2=PE3
PF 2× PV
PC ×QV 2. (5)
Analisi della dimostrazione V
QR
QT 2=PE3
PF 2× PV
PC ×QV 2∧ GV × PV = QV 2 × PC2
CD2.
⇒ QR
QT 2=
PE3
PF 2 ×GV × CD2
PC
. (6)
Analisi della dimostrazione VI
QR
QT 2=
PE3
PF 2 ×GV × CD2
PC
.
Quando Q tende a P la quantita GV tende a 2PC .
QR
QT 2=
1
2
PE3
PF 2 × CD2.
Abbiamo ottenuto una quantita costante. �
La comparsa del Lato Retto
Si noti che
QR
QT 2=
1
2
PE3
PF 2 × CD2=
1
2
a3
a2 · b2=
a
2b2=
1
L,
ove L e il Lato Retto. Quindi
QR
SP 2 ×QT 2=
1
L× SP 2.
Un errore di Newton?
La soluzione del problema diretto implica anche la soluzione delproblema inverso?
Una lunga disputa . . . che dura ancora
Si veda, ad esempio, [3].
Alcune precauzioni necessarie:
I Le conoscenze matematiche attuali non sono un intralcio.Sono necessarie (contrariamente a quanto pensava GinoLoria).
I Ma la distinzione e indispensabile.
I Cio che sembra ‘arcaico’ nei Principia non lo enecesariamente. Il ruolo della teoria delle proporzioni e unproblema complesso.
I Volonta di scrivere un trattato classico?I Strumento di lavoro?
[1] M. Galuzzi.I marginalia di Newton alla seconda edizione latina dellaGeometria di Descartes e i problemi ad essi collegati.In G. Belgioioso, G. Cimino, P. Costabel, and G. Papuli,editors, Descartes: il metodo e i saggi, pages 387–417.Istituto della Enciclopedia italiana, Roma, 1990.
[2] C. Pask.Magnificent Principia.Amherst, New York, Prometheus Books edition, 2013.
[3] R. Weinstock.Newton’s Principia and inverse-square orbits: the flawreexamined.Historia Mahematica, 19:60–70, 1992.