Studio pilota multicentrico caso-controllo per la verifica ... · entrambi i gruppi i questionari...

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Studio pilota multicentrico caso-controllo per la verifica di efficacia di un “Metodo per l’educazione e la promozione dello stile di vita attivo nell’età scolare” Area Tematica 6 “Sicurezza Nutrizionale” S.I.A.N. Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione delle Aziende ULSS del Veneto Gennaio 2012

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Studio pilota multicentrico caso-controllo per la verifica di

efficacia di un “Metodo per l’educazione e la promozione

dello stile di vita attivo nell’età scolare”

Area Tematica 6 “Sicurezza Nutrizionale”

S.I.A.N. Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione

delle Aziende ULSS del Veneto

Gennaio 2012

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A cura di: S. Tessari*, A. Vanzo**, R. Galesso***, B. Drighetto°, M. Casazza°.

Servizio/Ente di riferimento:

∗ referente scheda tematica 2 PTSASA anno 2008/2010- Az. ULSS 16 Padova, SIAN e-mail: [email protected] ∗∗ referente area tematica e PTSASA anno 2008/2010-Az. ULSS 6 Vicenza, SIAN ∗∗∗ Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare Regione Veneto Regione del Veneto ° dietista–Borsista Az. SIAN ULSS 16 Padova

Per la Regione del Veneto hanno collaborato: SIAN ULSS 2 Feltre – V. Canova; Maria Luigia Troncon; SIAN ULSS 3 Bassano – A. Stano; E. Favero; M. Boldrin; P. Dal Zotto SIAN ULSS 6 Vicenza – A. Vanzo; S. Meneghini; L. Cenci SIAN ULSS 13 Dolo – S. Levorato; M. Tumino SIAN ULSS 14 Chioggia – M.L. Polo SIAN ULSS 15 Alta Padovana - L. Cortese SIAN ULSS 16 Padova – S. Tessari; B. Drighetto; M. Casazza; C. Bozzolan SIAN ULSS 18 Rovigo - F. Costa; G. Fornaro SIAN ULSS 19 Adria – G. Cortese; M. Cibin SIAN ULSS 20 Verona - L Chioffi; N. De Paoli SIAN ULSS 21 Legnago - L. Zambelli; R. Orso SIAN ULSS 22 Bussolengo – G. Sandri; L.Accordini ; A.Arduini Per ANSISA hanno collaborato: Paolo Marconi; Giuliana Quaglia

Per Università di Modena - Reggio Emilia - Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica Marco Vinceti; Simone Storani Si ringraziano tutti i colleghi che hanno partecipato all’indagine con passione e professionalità.

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Obiettivo generale dello studio nazionale La Regione del Veneto, all’interno del Piano Triennale Sanità Animale e Sicurezza Alimentare 2008/10, Area Tematica “Sicurezza Nutrizionale”, Scheda Tematica “Educazione e Promozione della Salute in Ambito Alimentare” promuove l’educazione a stili di vita attivi presso le istituzioni scolastiche. Essa rappresenta nelle scuole primarie la forma di intervento più efficace nella lotta alle malattie cronico degenerative. Si è sviluppato uno studio pilota multicentrico nazionale, finalizzato alla verifica di efficacia di un metodo per l’educazione alimentare e la promozione dello stile di vita attivo nelle scuola primarie. Vi hanno partecipato tramite i SIAN (Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione) delle ASL (Aziende Sanitarie Locali) le Regioni del Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania e Sicilia, in rappresentanza delle diverse realtà socio-economiche, abitudini alimentari e stili di vita sul territorio, con un campione totale di 1.946 bambini appartenenti a 101 classi terze primarie (937 “casi” e 1009 “controlli”). I dati relativi allo studio nazionale sono stati divulgati nel corso del Convegno Nazionale ANSISA (Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell’Alimentazione) svoltosi nel mese di ottobre 2011. Studio Regione del Veneto Il lavoro riguarda lo studio svoltosi nella Regione del Veneto, durante l’anno scolastico 2009-2010. Pur mantenendo l’obiettivo generale dello studio a livello nazionale di verifica dell’efficacia di un metodo per l’educazione alimentare e la promozione dello stile di vita attivo nelle scuola primarie, si sono scelti degli obiettivi specifici per la verifica del metodo. Essi sono strettamente correlabili agli indici forniti dallo studio di sorveglianza nutrizionale “OKkio alla Salute 2008”. In particolare: 1. riduzione almeno al 5%, entro fine progetto, del numero di bambini con colazione assente 2. riduzione almeno del 5% del consumo di bevande zuccherate e/o gasate 3. incremento almeno del 5%, entro fine progetto, del consumo di frutta e verdura 4. riduzione almeno del 5%, entro fine progetto, del numero di bambini che non giocano all’aperto 5. aumento almeno del 5%, entro fine progetto, del numero di bambini che praticano sport 6. riduzione almeno del 5% del numero di bambini che guardano la TV tre o più ore al giorno

Materiali e metodi Il percorso utilizzato per lo studio è il “Metodo di educazione alimentare e promozione dello stile di vita attivo nell’età scolare” prodotto da ANSISA. Si tratta di un percorso informativo ed educativo, rivolto ai bambini ed ai genitori, per promuovere il miglioramento di conoscenze, atteggiamenti e modifiche di comportamenti inerenti alla corretta alimentazione e allo stile di vita attivo. Gli autori hanno studiato due gruppi campione di bambini, appartenenti alle terze primarie (“casi-controlli”). Durante l’anno scolastico le insegnanti delle classi “caso”hanno svolto il percorso di educazione alimentare con l’utilizzo del metodo succitato, mentre il campione di bambini controllo ha previsto che non fosse effettuata educazione alimentare ed allo stile di vita attivo in alcun modo. Al fine di procedere alla valutazione degli obiettivi specifici del lavoro, sono stati somministrati ad entrambi i gruppi i questionari sulle abitudini alimentari e stili di vita, all’inizio e al termine dell’anno scolastico.

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Popolazione studiata Sono stati scelti bambini di otto anni appartenenti alle classi terze primarie perché sono in grado di rispondere con attendibilità alle domande, ed i dati estrapolati possono essere comparati con i quelli raccolti dalla letteratura nazionale ed internazionale. Nella nostra Regione sono state coinvolte 29 classi, suddivise in 16 classi “caso” e 13 “controlli”, per un numero totale di 547 alunni, di cui 294 “casi” e 253 “controlli”.

12 Aziende ULSS della Regione del Veneto29 classi (16 casi e 13 controlli)

547 bambini (294 casi e 253 controlli)

ULSS 6 Vicenza

ULSS 3 Bassano

ULSS 15 Alta Padovana

ULSS 16 Padova

ULSS 20 Verona

ULSS 21 Legnago

ULSS 22 Bussolengo

ULSS 18 Rovigo

ULSS 19 Adria

ULSS 13 Dolo

ULSS 14 Chioggia

ULSS 2 Feltre

Modalità di campionamento La selezione delle scuole partecipanti è stata effettuata scegliendo almeno una classe quale gruppo sperimentale “caso” ed una classe quale gruppo di controllo per ogni Azienda ULSS partecipante. All’interno di ogni ULSS la selezione delle scuole è avvenuta con metodo casuale semplice, considerando solo le scuole al cui interno fosse presente la ristorazione scolastica per cinque giorni la settimana, e non fossero previsti, per l’anno scolastico in corso, altri interventi di educazione alimentare.

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Strumenti e procedure raccolta dati L’indagine è stata effettuata attraverso l’utilizzo di questionari validati dal Ministero della Salute ed utilizzati nell’ambito dello studio di sorveglianza nutrizionale “OKkio alla salute”(°) per i quali è stata richiesta preventiva autorizzazione all’Istituto Superiore di Sanità. In particolare sono stati somministrati: • questionario scuola, compilato dal Dirigente scolastico • questionario classe, compilato dagli insegnanti • questionario bambini, compilato dagli alunni • questionario genitori, compilato dai genitori • questionari di gradimento compilato dagli alunni e dagli insegnanti Il questionario destinato ai bambini comprende 15 domande riferite ad un periodo di tempo limitato (dal pomeriggio della giornata precedente alla mattina della rilevazione), riguardo le abitudini alimentari e l’attività motoria. Gli alunni hanno risposto al questionario in aula, individualmente e per iscritto e gli operatori delle Aziende ULSS si sono resi disponibili per chiarire eventuali dubbi. All’atto della consegna del questionario è stata verificata la completezza e la coerenza delle risposte, un secondo controllo è stato realizzato contestualmente all’inserimento dei dati. In concomitanza è stato consegnato ai bambini il questionario per i genitori: è stato chiesto a quest’ultimi di rispondere e di restituirlo nell’apposita busta chiusa, in forma anonima. Le 13 domande hanno indagato alcune abitudini dei figli quali: l’attività motoria, i comportamenti sedentari e gli alimenti consumati. Alcuni dati sulle caratteristiche dell’ambiente scolastico, pertinenti con lo studio sono stati raccolti attraverso i questionari destinati ai dirigenti scolastici. In particolare sono state indagate: le attività formative riguardanti l’attività fisica e la nutrizione, svolte in altre classi e negli anni precedenti, in autonomia o in collaborazione con altre istituzioni; le attività di educazione motoria e sportiva curriculare, la gestione delle mense, la presenza di distributori automatici di alimenti. La scheda classe è servita per raccogliere informazioni essenziali sulle presenze e assenze degli alunni. In rispetto del Codice sulla tutela dei dati personali i questionari sono anonimi: il nome, il cognome e la data di nascita dei bambini non sono annotati né informatizzati, ma dotati di codici alfanumerici (due lettere arbitrarie per il soggetto, unite a un numero progressivo arbitrario per la classe di appartenenza), per creare una corrispondenza univoca tra il questionario del bambino e quello del genitore. L’insegnante della classe ha accesso ai codici, ma non ai dati dei bambini, mentre gli operatori sanitari hanno accesso ai dati dei bambini, ma non alla corrispondenza tra i codici e i nomi dei bambini. Le famiglie dei bambini delle classi selezionate come campione, hanno ricevuto una nota informativa sul progetto. L’inserimento dei dati è stato realizzato dagli operatori sanitari in un database sviluppato appositamente per lo studio in oggetto. (°)Il materiale è stato elaborato nell’ambito del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni” promosso, in attuazione del Programma “Guadagnare Salute”, dal Ministero del Lavoro, della Salute e degli Affari Sociali/CCM e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (finanziamento capitolo 4393/2005-CCM).

Analisi dei dati Le analisi sono state effettuate usando il software STATA 10.1 (Software statistico per la gestione, l’analisi e la rappresentazione grafica di dati). L’analisi dei dati è consistita nella valutazione delle più importanti variabili selezionate nel campione dei “casi” e dei “controlli”. In particolare, per le variabili dicotomiche sono stati calcolati gli intervalli di confidenza al 95%, con il test Z, mentre per le variabili qualitative nominali e quantitative discrete è stato utilizzato il test T di Student. Nella presente tesi in calce alle tabelle e ai grafici, è stato indicato quando le differenze osservate sono statisticamente significative.

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Svolgimento pratico dell’indagine • Presentazione progetto ai Dirigenti scolastici (“casi” e “controlli”) • Incontro preliminare: all’inizio dell’anno scolastico, tenuto dagli operatori sanitari del SIAN dell’ULSS territoriale, per la formazione degli insegnanti tutor delle classi “caso”. L’incontro ha previsto la spiegazione dell’obiettivo dello studio, le modalità dell’indagine e i termini della loro collaborazione. Sono stati consegnanti loro materiali necessari per lo svolgimento del percorso:

1. “Mangiando...si impara” promemoria scritto delle procedure 2. Materiale per l’educazione alimentare tratto dal Metodo ANSISA:

1.1 Prefazione Manuale per insegnanti 1.2 Manuale di buona nutrizione per insegnanti 1.3 Le dieci regole d’oro nell’educazione alimentare a scuola 1.4 La famiglia parte attiva per l’educazione alimentare 1.5 Si impara anche a tavola 1.6 Allegato con immagini in bianco e nero o colorati 1.7 Alimentazione e attività motoria nella scuola primaria 1.8 Strategie per genitori e insegnanti 1.9 La mia giornata di stile vita attivo 1.10 La promozione dello stile di vita attivo 1.11 L’uso del televisore 1.12 Vademecum del mangiar sano-Guida per la famiglia per mangiare bene e sentirsi in forma

3. L’informativa per i genitori 4. Questionario Dirigente

• Somministrazione questionari in ingresso, all’inizio dell’anno scolastico (“casi e controlli”). Sono stati somministrati direttamente dagli operatori SIAN, in orario scolastico ed in collaborazione con le insegnati. Nella stessa giornata per entrambi i campioni all’interno di ogni ULSS, in qualsiasi giorno della settimana ad esclusione del lunedì. • Percorso di educazione alimentare e stile di vita attivo con l’utilizzo del metodo specifico ad opera degli insegnanti, in collaborazione con gli operatori sanitari delle ULSS nelle classi caso. • Incontri di formazione /informazione ai genitori delle classi caso • Somministrazione questionari in uscita a fine anno scolastico: sono stati somministrati gli stessi questionari utilizzati in ingresso a tutti i partecipanti al progetto (“casi e controlli”) per la rilevazione delle possibili variazioni delle abitudini alimentari e dell’attività fisica. E’ inoltre, stato valutato il gradimento da parte dei ragazzi e degli insegnanti del progetto nel campione “casi”. • Monitoraggio ed andamento delle indagini: compilazione da parte degli operatori sanitari della Schede Obiettivi di Struttura e Indicatori di Processo. • Raccolta dati: i dati raccolti sono stati trasmessi al SIAN dell’Azienda ULSS 16 di Padova, che ha provveduto al loro inserimento in un database creato appositamente per la valutazione del metodo . • Elaborazione: i dati sono stati elaborati ed analizzati presso il CREAGEN (Centro di ricerca in Epidemiologia

ambientale, Genetica e Nutrizionale dell’Università di Modena e Reggio Emilia). Si è prevista la comparazione tra i questionari in ingresso e in uscita dei casi e dei controlli, per valutare i risultati ottenuti in termini di cambiamento delle abitudini e stili di vita dei soggetti partecipanti al progetto, e l’analisi dei gradimento del progetto.

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• Presentazione dei risultati e pubblicazione scientifica che avverrà a termine dell’elaborazione dei dati nazionali

Risultati Si espongono i risultati estrapolati dai questionari rivolti ai bambini ed ai genitori, relativi agli obiettivi specifici posti dagli autori per questo lavoro. Le abitudini alimentari dei bambini 1. Hai fatto colazione questa mattina? La percentuale di bambini del gruppo sperimentale che a termine del percorso non effettua la colazione si è ridotta dal 5% al 3% mentre, per i bambini “controllo”, la percentuale del 4% è rimasta costante. *differenza non statisticamente significativa

Grafico 1. Bambini che non fanno colazione.

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2. Quante volte il bambino beve bibite zuccherate e/o gassate al giorno?

Nei “casi”, alla risposta “più volte al giorno” il valore si riduce dal 17% al 14%. “Una volta al giorno” dal 29% al 24%; “qualche volta a settimana” permane costante al 38%; “meno di una volta a settimana” il valore aumenta dal 12% al 18%; “mai”, il valore aumenta dal 4% al 6%. In questo caso la diminuzione del consumo di bibite zuccherate e/o gassate è statisticamente significativa. *(p<0,05).

Grafico 2.Consumo bibite zuccherate e/o gassate (“casi”). Arancione pre test – viola post test Nei “controlli”, alla risposte “una volta al giorno”, “meno di una volta a settimana” e “mai” le percentuali sono rimaste invariate, rispettivamente al 27%, al 18% ed al 4%; per quanto riguarda la risposta “più volte al giorno” si è avuta una riduzione dal 22% al 20%, mentre la risposta “qualche volta a settimana” è aumentata dal 29% al 31% . *differenza non statisticamente significativa

Grafico 3.Consumo bibite zuccherate e/o gassate (“controlli”). Arancione pre test – viola post test

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3. Quante volte il bambino consuma frutta a verdura? I dati relativi ai “casi” evidenziano un aumento dal 1% al 2% nel consumo di frutta e verdura per “5 o più volte al giorno”. Una riduzione nel consumo “2-4 volte al giorno” dal 54% al 50%, un aumento nel consumo “una volta al giorno” dal 26% al 30%, una riduzione di un punto percentuale (dal 14% al 13%) in “qualche volta a settimana” ed un mantenimento del valore al 5% per la risposta “mai”. *non statisticamente significativa

Grafico 4.Consumo di frutta e verdura (“casi”). Arancione pre test – viola post test Per i “controlli” i dati evidenziano una riduzione della risposta “2-4 volte al giorno” dal 43% al 41%, una riduzione di un punto percentuale del consumo “qualche volta a settimana” (dal 18% al 17%), un aumento di “una volta al giorno” e “meno di una volta a settimana”rispettivamente dal 35% al 37% e dal 2% al 4%. Per quanto riguarda la risposta “mai” è rimasta stabile al 2%, mentre nessun bambino consuma frutta e verdura “5 o più volte al giorno”, né in “ingresso” né in “uscita”. *differenza non statisticamente significativa

Grafico 5.Consumo di frutta e verdura (“controlli”). Arancione pre test – viola post test

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L’attività fisica e le attività sedentarie dei bambini Per quanto riguarda la rilevazione dell’attività fisica e delle attività sedentarie, si evidenzia quanto segue: 1. Ieri pomeriggio hai giocato all’aperto? La percentuale di bambini “caso” che a termine del percorso non ha giocato all’aperto si è ridotta dal 56% al 18%, per i bambini “controllo” il valore si è ridotto dal 61% al 30%. La differenza è statisticamente significativa in entrambi i gruppi campione (*p<0,05).

Grafico 6.Bambini che non giocano all’aperto.

2. Ieri pomeriggio hai fatto qualche sport?

La percentuale dei bambini “caso” che hanno praticato attività sportiva il pomeriggio precedente al giorno in cui è stato somministrato il questionario, aumenta dal 33% al 45% e nel gruppo “controllo” dal 26% al 41%. *differenza non statisticamente significativa

Grafico 7.Bambini che fanno sport.

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3. Può darci un’idea di quante ore il bambino in media guarda la televisione in un normale giorno di scuola? Per quanto riguarda i “casi” il grafico evidenzia un aumento dal 1% al 3% dei bambini che non la guardano; un aumento dal 42% al 45% dei bambini che la guardano per un’ora al giorno; una riduzione dal 38% al 37% per le due ore al giorno; una riduzione dal 16% al 12% per le tre o più ore al giorno. *differenza non statisticamente significativa

Grafico 8.Uso del televisore (“casi”). Arancione pre test – viola post test

Grafico 9.Uso del televisore (“controlli”). Arancione pre test – viola post test Il grafico dei “controlli” evidenzia un aumento dei bambini che non guardano la TV, un aumento nei bambini che la guardano 3 a più ore, rispettivamente dallo 0% al 1% e dal 18% al 21%; i bambini che la guardano per 1 ora al giorno sono diminuiti dal 35% al 34%; l’utilizzo della TV per due ore è rimasto invariato al 42%. * differenza non statisticamente significativa

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Il gradimento dell’iniziativa da parte dei bambini Si ritiene opportuno inserire i risultati relativi al gradimento del percorso svolto dai bambini, nel corso dell’anno scolastico anche se non rientrano tra gli obiettivi del presente lavoro.

1. Hai imparato cose nuove? Il 69% dei bambini ha risposto di aver gradito molto il progetto di educazione alimentare; il 27% ha risposto “abbastanza”; il 3% non lo ha gradito “per niente”; mentre il 2% non ha risposto

Grafico 10.Hai imparato cose nuove?

2. Ti piacerebbe ripetere questo incontro? Il 62% dei bambini alla domanda “ti piacerebbe ripetere l’esperienza” hanno risposto “molto”; il 30% ha risposto “abbastanza”; il 7% non ha gradito l’esperienza, tanto di non volerla ripetere “per niente”; l’1% non ha risposto.

Grafico 11.Ti piacerebbe ripetere questo incontro?

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3. Racconterai ai genitori e agli amici quello di cui ti hanno parlato?

Il 57% dei bambini riferisce che racconterà “molto” quanto imparato a genitori e/o amici; il 35% ha risposto “abbastanza”; il 7% non racconterà “per niente” gli argomenti trattati nell’incontro; l’1% non ha risposto.

Grafico 12.Racconterai ai genitori e agli amici di quello di cui ti hanno parlato?

Discussione Una dieta ad alto tenore di grassi e con contenuto calorico eccessivo è associata ad aumento del peso corporeo che nel bambino tende a conservarsi fino all’età adulta, mentre una dieta qualitativamente equilibrata e la sua giusta distribuzione nell’arco della giornata contribuisce, insieme all’attività fisica, alla promozione e al mantenimento di un corretto stato nutrizionale. Prendendo in considerazione ognuno degli obiettivi specifici che gli autori si sono posti, relativamente a:

1. “Riduzione al 5%, entro fine progetto, del numero di bambini con colazione assente”.

Esistono numerosi studi scientifici che dimostrano l’associazione tra l’abitudine a non consumare la prima colazione e l’insorgenza di sovrappeso . Dall’elaborazione dei questionari “in ingresso” del gruppo sperimentale si evidenzia che la percentuale di bambini che non effettua la colazione corrisponde al 5%. Ciononostante l’utilizzo del metodo di educazione alimentare ha permesso un’ulteriore riduzione di tale valore al 3%, anche se la differenza non è statisticamente significativa, mentre nel gruppo di “controllo” vi è un mantenimento della percentuale al 4%. Lo studio di “OKkio alla Salute” ha dimostrato che il 6% dei bambini veneti non fa colazione, dato sovrapponibile ai dati relativi ai questionari in “ingresso”.

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2. “Riduzione almeno del 5%, entro fine progetto, del consumo di bevande

zuccherate e/o gassate” Mediamente in una lattina di bevanda zuccherata (330 ml) è contenuta una quantità di zuccheri aggiunti pari a 30-40g (circa 6-8 cucchiaini), con l’apporto calorico che ne consegue. Alcuni studi hanno osservato un’associazione tra il consumo di bevande zuccherate e obesità. In merito a questo obiettivo si è evidenziato un risultato significativamente positivo (p<0,05). Infatti, al termine dell’intervento la percentuale di bambini “caso” che consumano bevande zuccherate e/o gassate “una o più volte al giorno” si è ridotta dal 46% al 38%, a favore dell’aumento percentuale di “meno di una volta a settimana” (dal 12% al 18%) e della risposta “mai” (dal 4% al 6%). Anche in questo caso, i dati relativi ai questionari in entrata sono sovrapponibili a quelli dell’indagine “OKkio alla Salute” che evidenzia come il 50% dei bambini della Regione Veneto consumi “una o più volte al giorno” bevande zuccherate. Il percorso svolto nell’anno scolastico con il presente lavoro ha influito positivamente sulla riduzione del consumo delle bevande.

3. “Incremento almeno del 5% del consumo di frutta e verdura” Le “Linee guida per una sana alimentazione63” prevedono l’assunzione di almeno cinque porzioni tra frutta e verdura al giorno. Il loro consumo garantisce un adeguato apporto di fibre e sali minerali e consente di limitare l’apporto calorico64. Le risposte dei questionari in “uscita” segnalano, anche se non in modo statisticamente significativo, un aumento nella risposta “una volta al giorno” dal 26% al 30%. I dati del lavoro sono sovrapponibili a quelli di “OKkio alla Salute”, che evidenziano come solo il 2% dei bambini consumi “5 o più porzioni” di frutta e verdura al giorno.

4. “Riduzione almeno del 5%, entro fine progetto, del numero di bambini che non giocano all’aperto” L’attività fisica è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute dell’individuo essendo essa in grado di ridurre il rischio di molte malattie cronico-degenerative. E’ universalmente accettato che un’adeguata attività fisica associata ad una corretta alimentazione possa prevenire il rischio di sovrappeso nei bambini. Secondo le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” i bambini dovrebbero fare quotidianamente almeno un’ora di attività fisica moderata o intensa. Questa attività non dev’essere necessariamente continua ed include tutte le attivitàmotorie quotidiane spontanee. In merito a questo obiettivo si è evidenziato un risultato positivo, statisticamente significativo (p<0,05). Infatti i bambini “caso” che non giocano all’aperto si sono ridotti dal 56% al 18%, ciò si è verificato anche nel gruppo controllo, con una riduzione dal 61% al 30%. I dati di “OKkio alla Salute” evidenziano che il 30% dei bambini non gioca all’aperto. Relativamente a questa domanda è necessario considerare che il periodo di somministrazione dei questionari, da parte dell’indagine “OKkio alla Salute” (primavera), corrisponde a quello di somministrazione di quelli in “uscita” del lavoro. Quindi la comparazione dei dati esprime la positività del percorso, infatti la percentuale del gruppo “caso” (18%) è notevolmente inferiore al dato di “OKkio alla Salute” (28% maschi e 32% femmine) che invece è assimilabile al valore del gruppo “controllo” (30%).

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5. “Aumento almeno del 5%, entro fine progetto, del numero di bambini che praticano sport” La creazione delle condizioni che permettono ai bambini di essere attivi fisicamente può dipendere dai familiari e da una buona collaborazione fra la scuola e la famiglia. Nel lavoro il bambino è considerato attivo se ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine; l’attività motoria è stata studiata non come abitudine, ma solo in termini di prevalenza puntuale riferita al giorno precedente l’indagine. Il percorso ha evidenziato una variazione percentuale positiva sia nel gruppo “caso” (dal 33% al 45%) sia nel gruppo “controllo” (dal 26% al 41%); questo dato non è tuttavia statisticamente significativo. Gli autori ritengono che l’aumento dei bambini che svolgono attività sportiva sia influenzato anche dalla stagione e condizioni meteorologiche in cui sono stati somministrati i questionari in, poiché molti sport vengono svolti all’aperto. Tuttavia i valori sono superiori rispetto alla rilevazione “OKkio alla Salute” (36%).

4. “Riduzione almeno del 5% del numero di bambini che guardano la TV/utilizzano i videogiochi tre o più ore al giorno”

La crescente disponibilità di televisori e videogiochi, insieme con i profondi cambiamenti nella composizione e nella cultura della famiglia, ha contribuito ad aumentare il numero di ore trascorse in attività sedentarie. Pur costituendo un’opportunità di divertimento, il momento della televisione si associa spesso all’assunzione di cibi fuori pasto, fattore determinante nell’insorgenza di sovrappeso-obesità nel bambino. Evidenze scientifiche dimostrano che la diminuzione del tempo di esposizione alla televisione da parte dei bambini è associata ad una riduzione del rischio di sovrappeso ed obesità, in parte dovuto al ridotto introito calorico. Diverse fonti raccomandano un limite di esposizione complessivo alla televisione/videogiochi per i bambini di età maggiore di due anni di non oltre le due ore quotidiane. La percentuale di bambini che guardano la TV/videogiochi “3 o più ore” al giorno, pur posto dagli autori. Tuttavia i dati sono da ritenere positivi se paragonati all’indagine “Okkio alla Salute” dove si evidenzia che la percentuale regionale per le “tre o più ore” al giorno è del 32% e quella “0-2 ore” al giorno è del 67%. L’aumento delle conoscenze dei bambini in ambito alimentare, determinato dal percorso svolto dalle maestre in classe per tutto l’anno scolastico, con la collaborazione degli operatori sanitari, ha determinato modifiche degli atteggiamenti e di alcuni comportamenti dei bambini. In particolare si può affermare che si è dimostrata una variazione positiva, significativa dal punto di vista statistico, dei comportamenti relativi al consumo di bevande zuccherate e/o gassate, e del tempo dedicato al gioco all’aperto. I comportamenti relativi alla prima colazione, all’attività sportiva e all’uso del televisore si sono modificati positivamente anche se non con significatività statistica. Lo svolgimento dello studio pilota è stato impegnativo ed ha richiesto molto lavoro da parte del personale sanitario, sia per lo svolgimento del percorso all’interno della scuola, sia per la raccolta e l’elaborazione dei dati.

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Conclusioni Gli autori ritengono che il lavoro abbia prodotto dei risultati soddisfacenti, tramite il raggiungimento di parte degli obiettivi specifici posti, infatti non esistono soluzioni miracolose capaci di invertire bruscamente la tendenza della popolazione all’aumento ponderale. Il lavoro svolto è in linea con quanto raccomandato a livello internazionale e nazionale per l’effettuazione di programmi di sanità pubblica per corretti stili di vita ed è basato su criteri che l’evidenza scientifica ha dimostrato essere utili per il mantenimento del benessere e per la prevenzione delle patologie croniche in campo nutrizionale. E’ un modello di comunicazione educativa appropriato in grado di modificare in senso favorevole conoscenze, atteggiamenti e comportamenti dei bambini in età scolare. Prevede un approccio multidisciplinare ed intersettoriale così come richiesto dai più moderni metodi di intervento in ambito preventivo. I risultati ottenuti confermano la necessità di una politica nutrizionale sviluppata su scala nazionale o regionale, in quanto quelli sviluppati su microscala hanno con tutta probabilità, effetti limitati se non supportati da interventi su macroscala. Bibliografia e sitografia • WHO all’indirizzo http://www.who.int/hpr/archive/docs/ index.html • WHO, The World Health Report (2002)-Reducing Risk, Promoting Healthy Life World Health Organization: Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases. WHO Technical Report Series 916, Geneva 2003 http://www.who.int/whr/2002/en/; • DGR n. 2888 del 07 ottobre 2008"Piano sicurezza Alimentare 2008-2010 - Iniziative per la sicurezza alimentare delle produzioni venete"; www.regione.veneto.it; http:// www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Sanita/Sicurezza+alimentare/Piano +sicurezza+alimentare/Piano+Sicurezza+Alimentare+2008-2010.htm • International Obesity TaskForce - www.iotf.org; http://www.iotf.org/popout.asp? linkto=http://www.fao.org/FOCUS/E/obesity/ obes1.htm • “Okkio alla salute, risultati dell’indagine 2008, Regione Veneto”; www.okkioallasalute.it • (D.R.G. 475 del 25.10.2008: D.G.R.V. 31.12.2001 n.3883 “Linee Guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica”. Aggiornamento 2008). www.regione.veneto.it; • Prochaska J.O., Redding C.A., Evers K.E. “The transtheoretical model and stages of change”. In: Glanz K., Rimer K.B., Lewis F.M. Editors. Health Behavior and health education – Theory, Research and Practice. San Francisco, Jossey-Bass, 2002, p. 99-120. • “Sviluppo delle attività di collaborazione interistituzionale nell’ambito del programma Guadagnare Salute”, Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero della Salute. Luglio 2007 • Formez, Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A., Dipartimento della Funzione Pubblica

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